TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 129 - venerdì 5 giugno 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
All’Ariston va di scena la biografia di Ruby e i polli molisani guardano SERVIZIO A PAGINA 3
L’Oscar del giorno a Francesco De Bernardo
Un film già visto 20 tonnellate di cemento al centro della città. Con i soldi di chi? L'Oscar del giorno lo assegniamo a Francesco De Bernardo. Il consigliere comunale di Campobasso al centro storico è riuscito a far 'pulire' dalle macchine Fondaco della Farina. Il recupero della piazzetta dona un altro tocco di vivibilità alla zona che rischiava di restare soffocata dalla presenza delle auto. Il civettuolo Fondaco, così, è ora nelle condizioni migliori di potere attrarre gente che potranno godere di quello spazio liberi dal rischio del passaggio di auto e con lo spazio necessario per muoversi o inerpicarsi per i vicoli vicini.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'ineffabile assessore regionale al Lavoro plaude all'elargizione di cassa integrazione senza accorgersi che, prima o poi, questo strumento provvisorio finirà. Mancheranno, inevitabilmente, i fondi e sarà dura pensare di ricollocare al lavoro quanti oggi, pure, beneficiano del provvedimento. Fino ad oggi, infatti, nessun atto programmatico è stato portato avanti per tentare di dare risposte alle crisi apertesi. Si parla di qualcosa come diecimila posti di lavoro andati in fumo. E' il caso di rifletterci un tantino sopra.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 5 giugno 2015
Situazioni che denunciano il pressapochismo dell’amministrazione regionale
Esattorie Spa e Korai Srl: due cazzotti della Regione in faccia alla giustizia e all’equità sociali
Da due anni gli amministratori di Palazzo Vitale non hanno affrontato e risolto un problema, che uno. Solo chiacchiere e distintivo Prenderanno a giugno 2015, dalla Cassa integrazione, ciò che avrebbero dovuto prendere nel periodo 1 luglio – 31 agosto 2014. Ad essere interessati al decreto ministeriale con il quale è stato deciso di intervenire a sollievo dello stato di disoccupazione in cui si trovano i dipendenti di Esattorie Spa, sono i 40 lavoratori della sede d’Isernia, di cui 39 con contratto full time e 1 con contratto part time del 88%; i 17 lavoratori della sede di Campobasso, con contratto full time, e i 10 lavoratori con contratto full time della sede di Termoli. Sarebbe ipocrita non dare importanza a questo sollievo, ma la questione di Esattorie spa è una delle tante che la giunta regionale non riesce ad affrontare con la necessaria determinazione e chiarezza. Nonostante l’abbia discussa e valutata nei suoi aspetti occupazionali e nella sua intrinseca valenza professionale. Fino ad arrivare all’ipotesi di una utilizzazione del personale, in raccordo con la FinMolise, per la riscossione dei tributi regionali. Sembrava una soluzione ragionevole ancorché, implicitamente, favorevole al servizio regionale. Sembrava. Di fatto, di quella ipotesi, non c’è più stata noti-
zia, se non le ripetute e disattese sollecitazioni dei sindacati. Ma sul fronte del lavoro e dell’occupazione non c’è Regione in Italia più sorda e cieca del Molise. Sono due anni che di fronte ha una pletora di cassaintegrati e di disoccupati, il massimo sforzo ch’è riuscita a fare è mettere in piedi, non senza difficoltà, il Piano Garanzia Giovani che tutto potrà determinare, tranne un posto reale di lavoro. Ha fatto, per la verità, anche di peggio mettendo sul lastrico i dipendenti del Korai, una
L’intervento di Ulisse Di Giacomo L’ ISTAT presenta il rapporto annuale sullo stato del Paese, e Frattura non perde l’ ennesima occasione per stare zitto. “ Nel raffronto tra il primo trimestre del 2014 e quello del 2015, nel Molise gli occupati sono aumentati di tremila unita’. È il risultato delle nostre politiche di accompagnamento e di sostegno all’ occupazione (sic!) “Così’ ha tuonato, cercando anche di darsi un contegno. Frattura, lo stesso che da Presidente di Regione firma senza leggere o che nega di firmare documenti, sa benissimo che lui con questo dato non c’entra nulla. È’ semplicemente l’ effetto
società a capitale regionale che avrebbe potuto tornare utile qualora fosse stata assistita tecnicamente e sostenuta finanziariamente, in attesa che fosse riuscita a camminare con le proprie gambe. Nel settore turistico avrebbe potuto svolgere il ruolo (riveduto e corretto) degli Enti provinciali e dell’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli, nonché predisporsi a diventare Agenzia regionale per il turismo. Anche in questo caso il personale colpito dalla deprecabile decisione di chiudere i bat-
tenti della società, ha alle spalle, come il personale di Esattorie Spa, un preciso, comprovato, e valutabile tasso di esperienza e di capacità. La furia iconoclasta di Frattura posta in atto nella fase in cui la presidenza cercava uno spunto per farsi ritenere diversa, raziocinante, sanificatrice del buonismo clientelare di chi lo aveva preceduto, non ha saputo separare il grano dal loglio. Il fare di tutta un’erba un fascio è stato il segnale della carenza di analisi, della deficienza di valutazione, della su-
Persi diecimila posti di lavoro e Frattura ripete le solite baggianate del Jobs Act, la legge che abbiamo votato in Parlamento, che trasforma i lavoratori a tempo determinato e atipici (che non vengono conteggiati nelle statistiche) in lavoratori a tempo indeterminato. Nessun nuovo posto di lavoro, quindi, ma la semplice trasformazione dei contratti di lavoro da parte delle aziende. Un dato,tra l’ altro, che pone il Molise tra le ultime realtà del Paese, dal momento che in Italia nel solo mese di aprile 2015 c’ e’ stato un incremento degli occupati stabili di ben 195.000 unità’. Frattura, quindi, c’ entra come i cavoli a
merenda. Lui c’ entra, invece, nella perdita di 10.000 posti veri di lavoro nel periodo 2013/2014, nel calo del PIL regionale del 10%, nell’ aumento del numero di famiglie considerate “ indigenti”, che con il suo governo regionale sono diventate in Molise il 20% del totale. Questi si che sono i risultati del suo malgoverno, fatto di conflitti di interessi, di biomasse, di incarichi ad amici e ex soci, di sperpero di danaro pubblico, di metropolitana leggera, di disperazione della gente.
perficialità politica e amministrativa di personaggi che non hanno mai affrontato il peso e la vastità dell’impegno di essere al vertice di un organismo legislativo e amministrativo della portata di una Regione. Infatti, da due anni non hanno affrontato e risolto un problema, che uno. Solo chiacchiere e distintivo. A loro volta, i consiglieri di opposizione si dimostrano fortemente condizionati, comportamentalmente e psicologicamente, dall’essere stati, e tali considerati, gli amministratori che hanno portato all’attuale condizione di disagio l’Ente, e pertanto non aprono bocca, non difendono se stessi e il loro passato, non fanno valere alcuna prerogativa di autorevolezza che si suppone sia ancora rinvenibile in Michele Iorio. Il loro è un silenzio complice e condannevole. Considerato tale, a ragion veduta, dal personale del Korai, e non diversamente dal personale di Esattorie Spa. Due situazioni, due condizioni che denunciano il pressapochismo dell’amministrazione regionale. Due cazzotti in faccia alla giustizia e all’equità sociali. Dardo
TAaglio lto
3 5 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Tutti in scena al (sul) Teatro Ariston Per l’ACEM non ci devono essere No a priori alla demolizione. Per altri, noi compresi, qualche dubbio è lecito In tempo di crisi, soprattutto del mattone, del settore edile in generale, è logico, finanche apprezzabile, che le associazioni di rappresentanza della categoria si battano, con tutte le forze, per la difesa e la promozione dell’attività di competenza. E’ il caso dell’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise) che interviene sul progetto di riqualificazione dell’ex teatro Ariston. Avevamo dato conto, dalle pagine de La Gazzetta, della volontà della famiglia De Benedittis, proprietaria dello stabile, di volerlo abbattere per costruire ex novo un edificio di cinque piani a scopo abitativo. Tutto lecito e nel loro pieno diritto. Ci siamo permessi, però, di sottolineare quanto fosse impattante la presenza di un cantiere di quella portata tra le anguste strade del centro murattiano, con evidenti disagi collettivi (in ordine alla mobilità, ma non solo); ma soprattutto quanto fosse stata ghiotta l’occasione persa durante l’amministrazione Di Fabio affinchè fosse il Comune a rilevare l’edificio per ristrutturarlo e restituirlo al beneficio collettivo. Concetti
per nulla polemici e di evidente buon senso, ci pare. Registriamo ora sulla questione l’intervento dell’associazione dei costruttori, che ci sembra essere una velata replica: “L’Acem, in merito al progetto di riqualificazione
dell’ex cinema Ariston ritiene che non si possano bloccare con un No a priori iniziative strategiche che incidono sul futuro del territorio, privandosi delle opportunità che un investimento può sortire; precisa tuttavia che devono la-
vorare le ditte locali per favorire la ripresa dell’edilizia ed anche degli altri settori ad essa concatenati. La demolizione e sostituzione e la riqualificazione urbanistica dei centri abitati, non devono costituire un tabù in quanto interventi di ricostruzione di intere parti di città fanno già parte del patrimonio di esperienza di altri Paesi ed hanno trovato una forte spinta propulsiva dalla ricerca di forme di mobilità sostenibile, da criteri innovativi e più razionali di consumo delle risorse naturali, dall’abbattimento di costi di manutenzione di un patrimonio immobiliare ed infrastrutturale a volte compromesso.”
Si impongono due rapide considerazioni a corredo. La prima: nessuno, da queste colonne, ha espresso un No a priori; semmai delle perplessità di carattere generale e di banale evidenza considerata l’area soggetta al probabile intervento e l’assenza di un progetto dettagliato disponibile che possa, preventivamente, fugare dubbi e perplessità. La seconda. Nessuno più di noi sarebbe contento di una ripresa del settore edile del Molise, ma trattandosi di un affidamento assolutamente privato sarà solo il mercato, la migliore offerta che la famiglia De Benedittis vorrà valutare, a decidere chi si aggiudicherà i lavori. Bene fa, comunque, l’ACEM a difendere gli interessi della categoria dei costruttori (molisani); ma altrettanto bene facciamo noi ad esercitare con onestà intellettuale il nostro diritto di cronaca e di critica delle attività che coinvolgono il tessuto sociale; ruolo e compito della libera informazione. I frutti che si svilupperanno dalla corretta gestione di entrambi i ruoli sono in grado di nutrire, nel loro piccolo, l’intera società molisana.
Gestione commissariale affidata ad Antonio Iacobucci
E’ nata l’Arsarp (Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca)
Per arrivare ad essere Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca (Arsarp) è dovuta passare per l’Ersam (Ente regionale di sviluppo agricolo del Molise) e per l’Arsiam (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura in Molise). È cambiata la titolazione ma le capacità tecniche e amministrative sono state sempre attentamente salvaguardate. Molta parte della storia dell’agricoltura molisana è transitata e continuerà a transitare tra le maglie di questa realtà in cui la ricerca, la sperimentazione e la tutela delle biodiversità è il titolo di maggior pregio. Se ne parla poco, ma il materiale da poter valutare ed apprezzare certo non manca. Probabilmente verrà fuori con un’apposita brochure in cui sarà tracciato, appunto, il percorso ultradecennale della vicenda agroalimentare del Molise. La legge istitutiva dell’ Arsarp è la numero 4 del 26 marzo 2015, adottata dalla Regione Molise “al fine di riordinare e di organizzare l’attività amministrativa in agricoltura”. Compito questo che, in via temporanea e transitoria, nelle more del perfezionamento delle procedure in itinere per la definitiva e completa successione della
Regime commissariale nelle more del perfezionamento delle procedure in itinere per la definitiva e completa successione della nuova Agenzia alla vecchia
nuova Agenzia alla vecchia, e della nomina dei nuovi organi amministrativi, è stato assegnato ad Antonio Iacobucci in veste di commissario straordinario e di commissario
liquidatore dell’Ersam. Incarichi, tra l’altro, già detenuti nel corso della gestione dell’Arsiam. Che gli sono stati confermati con la clausola che entrambe le funzioni si ri-
solvano in tre mesi. Tempo necessario per arrivare alla definizione degli organi amministrativi dell’Arsarp e per il conferimento dell’incarico di direttore generale che, a norma dell’articolo 8 della legge 4/2015, deve essere conferito dal presidente della Regione su deliberazione della giunta e previo esperimento di apposita procedura selettiva pubblica. Potremmo azzardare che la selezione potrà essere una pura formalità tanto e così evidenti sono i caratteri tecnici e professionali finora espressi da Iacobucci al quale va dato il merito di essersi fatto carico dell’incarico di commissario liquidatore dell’Ersam (una storia che dura da oltre 10 anni e che deve concludere entro tre mesi) a titolo gratuito. Ora gli compete di predisporre quanto è necessario perché la nuova Agenzia possa entrare tempestivamente in azione. Solo per inciso, e a latere di questa notizia, ricordiamo che Antonio Iacobucci è lo stesso soggetto incaricato dal sindaco Battista di dare una mano alla riorganizzazione dei servizi e degli uffici del Comune di Campobasso. Onore al merito.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 5 giugno 2015
A cosa mirano i progetti europei Esmed, Tchau e Rural local agenda?
Di solito ne beneficia un ristretto numero di soggetti e di organizzazioni
Il finanziamento complessivo è di 551 mila euro Sono arrivati soldi alla Regione per progetti che rientrano nei programmi di cooperazione territoriale europea e nei bandi a gestione diretta europea, quali il Programma Erasmus + e Europeaid . In particolare, 21mila e passa euro per il progetto Esmed; 336mila euro per il progetto Tchau e 194 mila euro per il progetto Rural local agenda. L’uomo comune si chiederà: “Ma con tutti questi progetti e queste migliaia di euro che piovono dall’Europa sul Molise, come mai non si creano posti lavoro? I soldi dove vanno a finire, e a cosa servono davvero?”. Domande legittime, sacrosante, alle quali stiamo da tempo aggiungendone identiche nostre, con la differenza che nell’indicare nei progetti e
nei finanziamenti europei un mondo impenetrabile, complicato, fatto di procedure, di stage, di consulenze, di specializzazioni e di specialisti, in-
dichiamo che a beneficiarne è un ristretto numero di soggetti, di enti e di organizzazioni. Abbiamo più volte sfidato i referenti politici e
Le partite del cuore di sergio genovese nella mia esperienza lavorativa mi è capitato, mi capita e mi capiterà di accogliere persone che invitano le Scuole a partecipare ad eventi che prevedono accanto al momento sportivo, la raccolta di fondi per questa o quella necessità. Quando in buona fede aderivo alle richieste ( ora non più) scorgevo, quasi sempre, spazi grigi, nei quali era facile intravedere la scarsa trasparenza e l’arrivo dimezzato dei fondi raccolti. E’ il segno, anche questo, del degrado anche se lo scintillio delle monete da sempre, ha confuso gli uomini di ieri e di oggi. Da decenni si sono costituite le nazionali dei vari ordini professionali, per carità iniziative benemerite, la nazionale dei cantanti con in testa Gianni Morandi ha raccolto milioni di euro utilizzati per i migliori scopi. Tuttavia è utile sottolineare che in tali occasioni, professionisti ricchissimi non si muovono senza rimborso spese ( quindi proprio di loro non impegnano nulla) nel frattempo promuovono la loro immagine visto che la potenza mediatica è da fuochi di artificio, dunque appare un po’ forzata la definizione di volontari che tutti gli concedono, stampa inclusa. Ma in occasione di un ultimo happening in tanti si sono superati. Proprio il messaggio che doveva pas-
sare in una partita, quella giocata allo Juventus Stadium, tra rappresentative di nomi famosi, ha avuto degli strascichi per farci fare, per l’ennesima volta, una lettura disturbata del mondo pallonaro. Nedved che oggi è il dirigente della Società più blasonata di Italia, dimenticando ( forse non lo ha mai saputo) che cosa è lo stile Juve, dopo aver subito un tunnel, per lesa maestà e per un cognitivismo che onestamente non fa onore ai giocatori di calcio, ha giurato vendetta a chi aveva osato tanto che nell’azione successiva è stato giustiziato. Tale comportamento è figlio di una sottocultura propagata dagli spogliatoi che i calciatori ex e in servizio, si portano dentro pieni di fierezza. Quando ero ragazzo e facevo parte delle giovanili del Campobasso in una partita del giovedì ebbi la imprudenza di fare un tunnel a Cont ( terzino sfascista con tanto di baffi da gringo) che mi alzò da terra per farmi arrivare fino alla pista di Atletica del Vecchio Romagnoli ( erano gli anni settanta). Evidentemente è una cultura ( assai stupida ) che resiste e che Nedved ha voluto rinverdire dimenticando che forse lo guardavano proprio quei bambini malati che avranno beneficiato dei soldi raccolti. La lesa Maestà è la cifra di un calcio malato che non riuscirà mai a rendersi credibile almeno fino a quando sarà rappresentato da mezze calzette ( si osservino i dirigenti nazionali ma anche quelli periferici) e da testimonial ai quali mai nessuno si potrà permettere di portare ombra al proprio casato e che casato…..
amministrativi regionali a dare una dimostrazione concreta dell’utilità di questa montagna di euro che viene destinata a programmi e a progetti con titolazioni roboanti e costantemente in lingua anglosassone (esempio: Traveller Infomation system for the Adriatic region; Europe Adriatic sea way). Cioè di dimostrare quali sono i vantaggi che si sono avuti e a chi sono stati effettivamente andati. Una montagna di euro scalata solo da professionisti, esperti, consulenti, collaboratori, organizzazioni e quant’altro giostra ininterrottamente intorno al mondo europeo, di cui, ripetiamo, non si sono mai avute relazioni conclusive e dimostrative di effetti salutari sull’economia molisana e sull’occupa-
zione. Ciò deve essere un incentivo da parte della stampa a chiedere, a conoscere e a informare. Come sarebbe stato il caso, se nella deliberazione del 26 maggio scorso (la numero 248) della giunta regionale fossero stati debitamente illustrati i contenuti e gli obiettivi che il progetto Esmed, il progetto Tchau e il progetto Rural local agenda si prefiggono. L’assenza di notizie particolareggiate ci conferma nella convinzione che tutto ciò che riguarda i finanziamenti europei si riconduce ad un cerchio ristretto di “competenti” e di “competenze”. E parliamo, in questo caso, di 551 mila euro. Dardo
“Il decreto sulla scuola va modificato” A sostenerne le ragioni, il senatore Roberto Ruta CAMPOBASSO. “La riforma della scuola, all’esame del Senato della Repubblica che ne discute per la prima volta, ha diversi aspetti condivisibili a partire dalla giusta e attesa immissione in ruolo di 100.000 docenti precari”. Lo sostiene il senatore Roberto Ruta. “Altri aspetti sono necessariamente da modificare: dal ruolo assegnato ai dirigenti scolastici, dalla modalità di finanziamento della scuola pubblica e di quella paritaria, alla discriminazione tra precari da stabilizzare. In tal senso ho depositato emendamenti e sono intervenuto in discussione generale nella commissione Istruzione del Senato, per spiegare, da docente, le ragioni del dissenso registrato da chi vive quotidianamente la scuola, manifestato con l’adesione quasi unanime allo sciopero del 5 maggio scorso. La scuola infatti non ha bisogno di autoritarismo ma di autorevolezza; i docenti devono essere assegnati alle scuole in base alle graduatorie e devono essere valutati ma in base a criteri oggettivi e non in base ad una valutazione arbitraria del dirigente scolastico: la scuola deve compiere il proprio percorso su basi democratiche affidandosi non sulla bontà delle persone ma sulla bontà delle regole. La formazione sociale più importante dopo la famiglia, deve vedere esaltati i valori costituzionali della responsabilità in quanto comunità educante come quello della libertà d’insegnamento, definito in modo chiaro nella nostra carta costituzionale. Sono convinto, anche dopo la riunione di gruppo dei senatori del PD nella quale ho ribadito queste criticità necessariamente da superare, che sia possibile giungere ad un testo ampiamente condiviso anche dal mondo della scuola e che sia in grado di garantire alle nuove generazioni strumenti didattici più innovativi e più efficaci.
TAaglio lto
5 5 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
I lavori al ponte sulla statale 17 vicino a Boiano sta procurando intenti disagi
Impatto traumatico su traffico, economia e turismo Nel terzo millennio, con le tecnologie di cui si dispone, per ristrutturare un ponte, è assurdo che si debba chiudere al transito una strada che lega il Molise da un capo all’altro, mettere in ginocchio l’economia di un territorio e spendere oltre due milioni di euro
Le deviazioni al traffico sulla statale 17, per i lavori di sistemazione e messa in sicurezza del ponte sul Callora, si vanno rivelando ora più che mai una iattura per il collegamento Isernia/ Campobasso e viceversa: una direttrice di traffico di assoluto rilievo verso Napoli e la Capitale e verso l’Adriatico. Ora più che mai, in concomitanza della stagione estiva, si va rilevando un errore madornale non aver preso a tempo debito in considerazione la possibilità di creare una bretella laterale che avesse consentito, seppure a velocità ridotta, di evitare le deviazioni. Questa assenza di raziocinio dimostra che chi ha deciso di spaccare in due il Molise (da Ovest ad Est e da Est a Ovest) si ritiene in diritto di far valere il suo punto di vista su ogni altra valutazione come quella, appunto, della bretella. Ne sta andando di mezzo un carico pesantissimo alle comunicazioni, al trasporto, all’economia e al turismo. La Regione Molise avrebbe dovuto esercitare i poteri che detiene per salvaguardare questi aspetti e gli insiti interessi collettivi. Ma la Regione Molise, come la raccontano le cronache giornalistiche e i commenti tecnici, della collettività si cura poco, mentre si
L’intervento L’Anaao Assomed, Associazione Medici Dirigenti del Molise esprime tutta la sua indignazione per lo stato del servizio sanitario pubblico molisano oramai abbandonato a se stesso. L’affarismo politico clientelare che ha sgovernato la regione Molise in questi ultimi anni è stato capace di distruggere il sistema sanitario pubblico. L’Asrem è oramai allo stremo: otto anni di piano di rientro non hanno apportato alcun miglioramento anzi semmai hanno peggiorato lo stato delle cose. L’avvicendamento di Presidenti, Commissari, Subcommissari
affanna a stare dietro ai grandi capitali. La disponibilità fornita al progetto della Granarolo che avrebbe voluto trasformare il Molise in una macrostalla per l’allevamento di oltre diecimila manze, n’è un esempio, al quale si può far seguire il bluff che s’è rivelato il fantomatico acquirente dello Zuccherificio eccetera eccetera. Non di meno s’è piegata all’Anas e all’impresa aggiudicataria dei lavori, che nella Regione ha piedi e mani con il consigliere Cotugno. Figurarsi se si poteva prendere in considerazione ciò che sarebbe risultato sgradito sia al-
l’Anas che all’impresa! Onde per cui è già un anno, e altri ne saranno, che toccherà pagare il pedaggio di un traffico rallentato, di un’economia e un di un trasporto penalizzati. Del turismo sorvoliamo, in quanto a renderlo sempre più aleatorio concorrono altre scelleratezze, quale quella di aver tolto di mezzo gli Enti per il turismo e l’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli, senza peraltro creare soggetti istituzionali alternativi destinati ad occuparsi del settore e delle sue esigenze organizzative e promozionali. E’ lecito quindi confermare che protagonisti di questa
vicenda, nessuno escluso (Anas, Regione, Provincia, Comune di Boiano, Prefettura), avrebbero dovuto spiegare come e perché nel terzo millennio, con le tecnologie di cui si dispone, per ristrutturare un ponte, si debba chiudere al transito una strada statale che lega il Molise da un capo all’altro, mettere in ginocchio l’economia di un territorio e spendere oltre due milioni di euro. Il volere di un sistema politico – tecnico – economico - affaristico ha avuto ragione della ragionevolezza. Esistevano soluzioni tecniche che avrebbero conciliato i lavori con la
percorribilità della strada, ma se ne sono fregati. La pigrizia mentale nelle istituzioni locali, e la sottomissione a poteri costituiti impediscono qualsiasi tentativo di assecondare l’interesse pubblico. E si conferma pure che la denuncia locale del sospetto di appalti, progetti, e gestioni che puzzano di compromessi, di scarsa logicità, di eccessivo dispotismo decisionale, non sortiscono effetti, non incidono sulla catena di solidarietà che lega la politica agli affari. Ribadiamo: in questo caso, non solo la chiusura al transito della statale e l’assurda deviazione imposta agli utenti della strada devono fare notizia e suscitare interesse, quanto la necessità di capire la genesi di questa assurda, inaccettabile situazione che s’è venuta a creare. Ovvero: le caratteristiche tecniche/costruttive dell’opera, l’aggiudicazione dei lavori, il ribasso effettuato, il numero delle ditte che hanno preso parte alla gara. Cose che sollevate in loco sono destinate a inabissarsi. Magari, trasferite altrove potrebbero avere ben altro risultato. Ma chi se ne occupa? Dardo
Sanità, quel brutto progetto della Regione ha generato una situazione devastante causata dall’asservimento ad una politica clientelare. I cittadini molisani si sentono abbandonati e defraudati di un diritto, il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione italiana con l’art 32. Gli operatori vivono una situazione di estremo disagio scontando i rischi derivanti da un sistema non più sicuro ma, nel contempo, è solo grazie al loro senso di responsabilità che viene garantita l’assistenza sanitaria ai cittadini bisognosi. In questo contesto, il problema della scadenza dei contratti del personale precario medico e sanitario per la fine dell’anno assume un effetto dirompente; essi rappre-
sentano circa il 20% del totale operando soprattutto nel settore dell’emergenza; il ventilato mancato rinnovo aggraverà ulteriormente
una situazione oramai al collasso. L’Anaao Assomed del Molise in questi ultimi mesi si è mossa per sollecitare il Presidente Com-
missario ad affrontare in modo organico il problema iniziando un percorso risolutivo al di là di provvedimenti isolati non definitivi. Ma fino ad oggi non si è avuta alcuna risposta ma solo comportamenti dilatori! Persistendo tale stato d’inerzia, l’Anaao Assomed organizza in Campobasso per martedì 9 giugno p.v. con inizio alle ore 10 una manifestazione di tutto il personale precario medico e sanitario dinanzi alla sede dell’Asrem e del Consiglio Regionale del Molise per affermare con forza i diritti degli operatori e per la tutela della salute dei cittadini. Anaoo Assomed
6
Tutto quello che gli altri non dicono
Campobasso
5 giugno 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Studenti progettisti e progettisti studenti Pieno successo del work shop organizzato dalla Fondazione architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Campobasso Esperimento pienamente riuscito, ancorché fortemente motivato e ottimamente organizzato. Riferiamo l’incontro di giovani architetti (Luca Galella, Andrea Persichitti, Vincenzo Presutti, Leonida Sallustio, Antonio Sollazzo e Francesca Spadaccino) in funzione di tutor, con gli alunni dell’Istituto scolastico “Pertini” di Campobasso per (ri)progettare insieme gli spazi inutilizzati della scuola, attraverso la formulazione di un progetto condiviso. Un incontro felicemente realizzato, da assumere a prototipo di altre e
nuove esperienze del genere, a valere per gli alunni, ai quali sono stati forniti strumenti e nozioni per acquisire una capacità di lettura autonoma sia degli spazi d’uso interni sia di quelli aperti, che ha permesso loro di cimentarsi con i linguaggi e le tecniche di modificazione e configurazione dei luoghi; e a valere per gli architetti che alla disponibilità altrui hanno opposto la loro, rimettendo in discussione tipologie collaudate, riprogettando lo spazio secondo principi di flessibilità e polifunzionalità che prima di tutto richie-
dono di fare partecipi gli ‘abitanti’ di quegli spazi. Il che ha indotto il presidente della Fondazione Architetti di Campobasso, Giancarlo Manzo, ad affermare: “Abbiamo provato a dimostrare con l’esito del lavoro svolto, seppure di breve durata, come sia possibile, mettendo insieme la professionalità e l’entusiasmo di giovani architetti, attivare un processo che permetta di realizzare una scuola che prepari gli studenti al futuro, organizzata a partire dalle esigenze dei suoi fruitori”. Ciò è stato reso possibile mettendo ragazzi e architetti
allo stesso tavolo di lavoro. Gli studenti, partendo dai loro desideri e esigenze, per sviluppare il valore del senso civico e del bene comune; gli architetti fornendo la loro professionalità a sostegno della progettualità finalizzata alla riqualificazione e densificazione dell’uso degli spazi e all’accrescimento “del senso di appartenenza alla scuola con nuovi luoghi di socialità, ritrovo e convivialità”. La componente tecnica arricchita dalla componente pedagogica, per una scuola vista e interpretata in maniera dinamica, attiva, parteci-
pativa. Alle tante chiacchiere, alla messe di propositi provenienti dal mondo politico e amministrativo mirati all’innovazione, che non trovano mai cittadinanza, l’incontro realizzato dalla Fondazione, è il contraltare che meglio traduce la possibilità di assegnare ai “fruitori” del sistema scolastico un ruolo attivo e propositivo, e ai progettisti la possibilità di rimettere in discussione tipologie collaudate, e se stessi. Il combinato disposto ha vinto in maniera brillante sulle astenie, le abitudini e le incrostazioni consolidate.
Scuola Aperta, scuola di legalità Estremamente positivo il bilancio del progetto educativo della Polizia di Stato CAMPOBASSO. Si è conclusa, a Tufara, la prima edizione del progetto “Scuola Aperta”, l’iniziativa di educazione alla legalità che dallo scorso aprile - la Polizia di Stato di Campobasso ha avviato in varie scuole della provincia, in piena sinergia con gli Amministratori comunali ed i dirigenti scolastici coinvolti. Estremamente positivo il bilancio dell’iniziativa che ha consentito a circa 250 studenti delle scuole medie di Castellino del Biferno, Limosano, Montagano, Petrella Tifernina, Pietracatella, Riccia, Ripalimosani, S. Elia a Pianisi e Tufara di incontrare i poliziotti e di relazionarsi con loro su un tema così impor-
tante come quello della legalità. Una decina gli incontri tenuti dagli operatori della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica, della Squadra Volanti, della Polizia Postale e della Polizia Ferroviaria, nel corso dei quali non solo è stato affrontato l’argomento legalità in tutte le sue sfaccettature, ma sono stati anche toccati temi molto attuali che coinvolgono particolarmente il mondo giovanile e strettamente legati ad una corretta conoscenza del concetto di legalità. Non sono mancati, infatti, riferimenti ad un fenomeno diventato ormai tristemente noto alle cronache come quello del bullismo, senza tralasciare l’educazione ad un uso più consa-
pevole della rete e toccando anche un tema particolare come quello della sicurezza in ambito ferroviario. In tale contesto, anche con l’aiuto di filmati, gli operatori di Polizia hanno stimolato i ragazzi a fare commenti ed a esprimere il proprio parere con lo scopo di guidarli in riflessioni approfondite sui vari argomenti trattati. Particolarmente apprezzati sono stati gli incontri che hanno visto gli operatori della Polizia Scientifica intrattenere i ragazzi con racconti legati alla loro specifica attività come la ricerca delle tracce sulla scena del crimine, le impronte digitali ed il fotosegna-
lamento o quelli tenuti dagli agenti della Squadra Volanti che gli hanno fatto scoprire tutti i segreti della famosa “pantera” della Polizia di Stato, compresi, naturalmente, i dispositivi radio e di emergenza luminosa ed acustica in dotazione. Si è trattato, insomma, di una bellissima esperienza e di un importante momento di riflessione per tutte le parti coinvolte che, come nelle previsioni, si è concretizzato con il raggiungimento di un unico ed importante obiettivo: quello di far maturare nei giovani la consapevolezza del valore della legalità.
Carabinieri, 201 anni dalla nascita Questa mattina la cerimonia alla caserma “Frate” del Comando Legione di Campobasso CAMPOBASSO. Questa mattina, presso la caserma “E. Frate”, sede del Comando Legione Carabinieri Molise e della Scuola Allievi di Campobasso, sarà celebrato il 201° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alla solenne cerimonia, che si svolgerà alla presenza delle Autorità militari e civili, parteciperanno rappresentanze dei militari della Legione, della Scuola Allievi, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’ONAOMAC (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri) e di tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nel corso della cerimonia: verranno resi gli onori a tutti i caduti dell’Arma, in Patria e nelle missioni di pace all’estero, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento sito
all’interno della caserma; saranno consegnati i riconoscimenti al personale dell’Arma dei Carabinieri che si è particolarmente distinto per gli eccezionali contributi forniti nell’attività istituzionale. Intanto, ieri, il punto della situazione sui reati in provincia. “Dai dati registrati, emerge una diminuzione dei reati contro il patrimonio, mentre sono lievemente aumentati i reati contro la persona. Risultano, inoltre, quattro tentati omicidi, tutti relativi alla violenza di genere. Un reato quest’ultimo, per il quale sono stati eseguiti, nel corso dell’anno, dieci arresti e trentaquattro denunce. Dunque stalking e violenza fisica sulle donne sarebbero così due fenomeni che stanno assumendo un aumento preoccupante”.
Campobasso
7 5 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Sicurezza massima per il Corpus Domini”
L’assessore comunale alla Mobilità, Colagiovanni, ha predisposto tutto per il meglio
CAMPOBASSO. “Tutte le forze dell’ordine ci hanno assicurato i rinforzi, al fine di assicurare la massima sicurezza sul territorio”. Così l’assessore comunale alla Mobilità, Salvatore Colagiovanni. Ci sarà coordinamento tra il Comando della Polizia Municipale di Campobasso e la Guardia di Fi-
nanza,sia per quel che concerne la sicurezza sia per la lotta all’abusivismo. “Abbiamo notato che sono stati segnati i posti lungo Corso Vittorio Emanuele – ha affermato Colagiovanni –. Un’operazione effettuata dai commercianti ambulanti abusivi, che si sono autoassegnati le postazioni. Effettueremo, per quanto possibile, un intervento preventivo e solo, extrema ratio, repressivo. Siamo chiamati, innanzitutto, a far rispettare le norme; inoltre, dobbiamo aver rispetto per chi paga regolarmente le tasse e, dunque, l’occupazione del suolo pubblico. Il lavoro sarà massiccio e, per questo motivo, è stata assicurata la massima collaborazione tra le forze dell’ordine presenti sul territorio”.
La Polizia di Stato e i Carabinieri, invece, saranno a supporto della Polizia Municipale per assicurare il massimo ordine e per prevenire eventuali problemi nel perimetro della fiera e delle zone che saranno chiuse al traffico, per permettere ai cittadini di poter vivere tranquillamente e con serenità i giorni della festa più sentita dai campobassani. “Oltre alla festività del Corpus Domini – ricorda l’assessore Colagio-
vanni –, c’è da tener presente che sabato 6 giugno è in programma la finale di Champions League tra la Juventus e il Barcellona e non è da sottovalutare la confusione che si potrà generare qualora dovessero esserci i festeggiamenti finali”. Nel lavoro di coordinamento è in previsione anche la sicurezza dell’ordine qualora dovessero esserci i festeggiamenti post-finale: “Si ricorda – ha concluso Salvatore Cola-
giovanni – che il centro cittadino, già da domani, giovedì 4 giugno 2015, sarà chiuso al traffico veicolare e scatterà l’inibizione alla sosta. Per gli eventuali festeggiamenti post-Champions, dunque, oltre a rammentare l’impossibilità di circolare nel centro cittadino, che rappresenta già un sistema di massima sicurezza per l’incolumità dei cittadini, non possiamo che confidare nel buonsenso dei tifosi e degli appassionati di calcio, chiamati a rispettare coloro che si troveranno in strada per godersi ‘la Campobasso versione Corpus Domini’, ricordando anche che tutti gli accessi verso il centro della città, fino a domenica 7, saranno presidiati dalle forze dell’ordine e dagli agenti della Polizia Municipale”.
Il sindaco comunicatore Apprezzabile, non c’è che dire, che il sindaco in prima persona dialoghi e informi la collettività sullo svolgimento dei giorni del Corpus Domini e firmi i comunicati, con la implicita assunzione di responsabilità sugli esiti. Ap-
prezzabile, che sia il sindaco in prima persona a rispondere alle note giornalistiche che lo investono a volte lodandolo e molto più spesso criticando lui e la gestione amministrativa. L’innovazione è apprezzabile, specie se durerà
nel tempo e se si rivelerà utile alla soluzione delle questioni e dei problemi che vengono sollevati. Diversamente dovremo catalogare la sortita dialettica del primo cittadino uno sterile tentativo di captare la benevolenza del popolo
“Piano faunistico, un buon risultato” Soddisfazione per l’approvazione del documento da De Matteis e Tramontano CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso e l’assessore all’Ambiente Alberto Tramontano esprimono la propria soddisfazione in merito all’approvazione nella seduta consiliare di stamane, del Piano Faunistico Venatorio. L’atto deliberativo giunge al termine di un lungo percorso tecnico - amministrativo che, a partire dall’anno 2011, ha visto il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria, degli enti competenti in materia ambientale ed, in particolare, dell’assessorato regionale all’ambiente che ha predisposto il parere favorevole conclusivo nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS). La pianificazione si prefigge, in particolare, di localizzare sul territorio provinciale n. 9 oasi di protezione a tutela della fauna selvatica, n. 19 zone di ripopolamento e cattura destinate alla riproduzione e all’irra-
diamento della fauna selvatica allo stato naturale, n. 13 zone di addestramento cani, n. 7 quagliodromi e n. 2 zone addestramento cani in recinto. Il piano detta, altresì, i principi basilari da adottare per l’attuazione dei ripopolamenti faunistici, per la realizzazione degli interventi di miglioramento ambientale a scopo faunistico e per il controllo della fauna selvatica. Il percorso procedimentale
conclusivo prevede che le pianificazioni delle province di Campobasso ed Isernia vengano acquisite e coordinate dalla Giunta Regionale del Molise per essere utilizzate quali basi nella costruzione e successiva approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale. “L’ultima pianificazione faunistico – venatoria provinciale - commenta De Matteis - è stata approvata dal Consiglio
Provinciale nell’anno “2005” ed è stata trasmessa alla Regione Molise per il coordinamento e l’approvazione da parte del Consiglio. La Regione non ha ritenuto di dover coordinare i due piani provinciali e non ha approvato, quindi, il piano faunistico - venatorio regionale. Ad oggi, quindi, la Regione Molise è in possesso di una pianificazione regionale approvata nel 1998 (ormai scaduta da tempo) e di due piani provinciali (Province di Campobasso e Isernia) approvati negli anni “2005” e “2006” che, grazie ad una ex norma regionale (poi abrogata), risultano automaticamente approvati per silenzio assenso. Tenendo conto del periodo di vigenza prevista dalla norma regionale per la pianificazione regionale (5 anni), la Provincia di Campobasso, già nell’anno 2008, aveva avviato le procedure per la rielaborazione della nuova pianificazione e aveva già posta all’atten-
zione della Consulta Provinciale le relative bozze nel corso degli anni 2008 e 2009. Nel frattempo, con l’emanazione delle nuove normative in materia ambientale si è stati costretti a sottoporre il piano alle procedure di Valutazione di Incidenza (per l’interferenza con i SIC e le ZPS) e alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). La procedura VAS de nuovo piano faunistico venatorio si è avviata nell’anno 2011 con l’elaborazione e l’approvazione da parte della Giunta Provinciale del Rapporto Preliminare. A tale rapporto hanno fatto seguito le prime osservazioni da parte degli Enti competenti in materia. Dopo tale fase si è provveduto ad elaborare la bozza preliminare del piano faunistico venatorio, il rapporto ambientale, la sintesi non tecnica e lo studio di incidenza. Quest’ultime tre valutazioni sono state predisposte dall’Università degli Studi del Molise”.
* ! % " ! ( ' % "%
) ! ' ! "%
('" " * "!
&'
!)
%"! !$( % % !
#" &&" ' & ''"% " %
+ #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%
!' " !) % (!
11
Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
5 giugno 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“L’autovelox di Macchia va tolto” La Fiadel continua a sostenere la tesi suffragata dalle sentenze del Giudice di Pace MACCHIA D’ISERNIA. “Nonostante il Comune di Macchia d’Isernia sia stato costretto a smantellare l’Autovelox che aveva abusivamente installato lungo la SS. 85 lato destro direzione Venafro, continua ad opporsi alle cause pendenti presso il Giudice di Pace di Isernia;
stessa cosa fa la Prefettura di Isernia. Ebbene oggi 04.06.2015 il Giudice di Pace di Isernia ha annullato i verbali elevati dal Comune di Macchia d’Isernia e lo ha condannato a risarcire i ricorrenti di Euro 100,00; ha altresì annullato le Ordinanze Ingiunzioni emesse dalla Prefettura di
Isernia e la ha condannata a risarcire il ricorrente di Euro 200,00. Inoltre, cogliamo l’occasione per rispondere al Sindaco di Macchia d’Isernia che qualche giorno fa ha divulgato notizie attraverso la stampa secondo le quali il citato Autovelox sarebbe sempre stato legittimo, che è stato
smantellato solo perché sono in corso dei lavori e che sarebbe stato querelato chi avrebbe diffuso notizie non rispondenti a verità. Noi rispondiamo che non abbiamo mai diffuso notizie non rispondenti al vero, abbiamo sempre detto e dimostrato che quell’autovelox era illegittimo ed
ora diciamo che se il Sindaco e la Prefettura dovessero ammettere che quell’Autovelox era illegittimo, automaticamente il Comune dovrebbe restituire ai cittadini tutti i soldi che ha incassato con gli illegittimi verbali e che ammontano a diversi milioni di Euro”.
Agnone, il caos all’ufficio postale di Domenico Lanciano Ad Agnone il primo giugno 2015 è stata una mattinata di tensione, proteste e stress all’Ufficio Postale di Agnone Centro in Via Verdi a causa del troppo affollamento (dovuto principalmente al pagamento concentrato di pensioni a inizio mese, molteplici versamenti per scadenze, corrispondenza e tante altre operazioni) e dalla confusione provocata dalla numerazione alfabetica e non progressiva. Infatti, le più forti e plateali sollevazioni da parte del pubblico sono state dovute proprio al fatto che la numerazione alfabetica (cioè il bigliettino che si prende all’entrata evidenziante un numero preceduto da una delle lettere A – C – E – P) permette a chi arriva dopo di utilizzare i cinque sportelli sorpassando utenti che sono arrivati prima ed attendono persino da oltre un’ora, come hanno affermato numerosi utenti. Se si fosse adottata unicamente la nu-
merazione progressiva (in uso in tantissimi altri enti), confusioni e proteste sarebbero state sicuramente molte di meno poiché chi arriva prima si sbriga prima e non viceversa come accade fin troppo spesso che chi arriva prima si sbriga dopo perché ci sono alcuni bigliettini (quelli economico-finanziari) che inspiegabilmente hanno la precedenza su altri presi precedentemente. Una chiara dimostrazione che, nell’attuale sistema sociale ed amministrativo, viene prima il denaro e poi il diritto e il rispetto delle persone! Il Direttore dell’Ufficio PT di Agnone Centro, Nino Casciano ( nella foto) , attribuisce tale confusione di pubblico al fatto che uno stesso utente prende più biglietti per poter utilizzare la miglior chiamata sul tabellone elettronico, ma forse evita di sapere che l’utenza è indotta a prendere più bigliettini proprio per il man-
cato rispetto del giusto ordine delle precedenze. Inoltre, c’è da dire che le lunghe attese producono quel classico chiacchiericcio (anche di gente che ne approfitta per usare il telefonino a voce alta) che inevitabilmente dà fastidio agli impiegati postali che sono allo sportello e che, maneggiando pure denaro e perdendo la concentrazione per il chiasso che a volte imperversa, possono sbagliare e, quindi, rischiano di dover pagare di tasca propria. A nulla valgono i richiami al rispettoso silenzio sia da parte del direttore e sia da parte degli stessi impiegati che (solitamente gentilissimi e disponibili) sempre di più appaiono troppo stressati e, ovviamente, irritabili in situazioni di affollamento male gestito pure dai bigliettini alfabetici oltre che dal superlavoro. L’Università delle Generazioni, che ha già segnalato più volte specialmente negli ultimi
venti anni questi ed altri disservizi sfavorevoli sia all’utenza che agli stessi lavoratori delle Poste, chiede: è possibile giungere ad una migliore efficienza a beneficio dell’utenza e contemporaneamente ad una maggiore serenità a favore di chi lavora sei ore dietro uno sportello così impegnativo e in spazi proporzionalmente ristretti? Torna così evidente la necessità di far aprire l’ufficio postale di Agnone Centro anche nel pomeriggio o, ancora meglio, di unificare in un luogo più centrale e in una struttura migliore e più ampia i due uffici postali con l’apertura pomeridiana. Perché Agnone deve avere ancora due uffici postali e non uno ma davvero rispondente (si ribadisce con indispensabile apertura pomeridiana) alle esigenze di un comprensorio di confine molisano-abruzzese?
La Festa dell’Arma Oggi a Isernia la ricorrenza del 201° dalla fondazione ISERNIA. Si terrà questa mattina, alle ore 11,00, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia, la celebrazione del 201° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alla cerimonia, caratterizzata da semplicità e sobrietà, ma non per questo meno solenne, che proietta di fatto l’Arma dei Carabinieri nel suo terzo secolo di vita, saranno presenti le massime Autorità civili, religiose e militari della Provincia. Nel corso della cerimonia, che vedrà schierati la guardia in Grande Uniforme Speciale, un reparto composto da Ufficiali, Comandanti di Stazione, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, in rappresentanza di tutti i Carabinieri del Comando Provinciale, personale degli organismi di rappresentanza e appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo delle sezioni di Isernia, Venafro, Agnone e Pozzilli, verrà data lettura dei messaggi inviati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette. Di seguito il discorso del Comandante Provinciale, Tenente Colonello Davide Milano, il quale dopo i saluti di rito ripercorrerà le tappe fondamentali di quest’ultimo anno, riepilogando i risultati più significativi conseguiti anche grazie all’ottima azione di coordinamento e la perfetta sinergia con le altre Forze di Polizia, nonché al particolare rapporto di fiducia creatosi tra
le popolazioni locali ed i loro Carabinieri. Tali risultati ottenuti dall’Arma, che in Provincia è articolata su ben 22 Stazioni, sup-
portate dai Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone, dai Nuclei Investigativo e Informativo e dagli altri reparti speciali operanti nel territorio, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ed il Nucleo Operativo Ecologico di Campobasso, nonché il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, attestano ancora una volta l’impegno profuso nel contrasto quotidiano ad ogni forma di criminalità, attraverso le innumerevoli operazioni di servizio condotte sul territorio. A conclusione della cerimonia saranno consegnate alcune ricompense ai militari che si sono particolarmente distinti nelle attività di istituto, le cui motivazioni sono solo un minimo esempio di ciò che il Carabiniere svolge quotidianamente e di ciò che il cittadino sa di potersi aspettare.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
12
Termoli
5 giugno 2015
Imprenditore aggredito in un bar Due nomadi hanno malmenato il titolare della stazione di servizio sul lungomare Nord a Termoli TERMOLI. Brutta avventura per un noto imprenditore di Termoli nella prima mattinata di ieri. Il proprietario della stazione di servizio Api-Ip sul lungomare Nord, in via Amerigo Vespucci, F. F. le sue iniziali,
è stato aggredito da due nomadi, probabilmente ebbri, mentre si trovava nel bar del suo locale intorno alle 7 di ieri mattina. L’uomo, repentinamente soccorso dal personale della Misericordia e dai me-
dici del 118 è stato trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo dov’è stato medicato e sottoposto agli accertamenti di routine atti a scongiurare il peggio.
Nulla di grave, secondo quanto trapelato dagli esami clinici anche se la paura è stata tanta dopo che l’uomo s’è visto spaccare sulla fronte una bottiglia di vetro. L’esercizio commerciale è comunque dotato di
videosorveglianza che dovrebbe aver ripreso l’episodio. I due uomini, ad ogni modo, a seguito dell’aggressione si sono dileguati a bordo della propria auto. Sul posto sono intervenuti due agenti del Commissariato di Termoli.
Educazione stradale in piazza Ieri mattina tantissimi i ragazzi impegnati nella giornata conclusiva del progetto TERMOLI. Stamane, in piazza del Papa a Termoli, consueto appuntamento con la giornata conclusiva del progetto di Educazione Stradale 2014/2015 riservato agli alunni di V elementare delle scuole del territorio della provincia di Campobasso. Il progetto, promosso dalla Provincia di Campobasso, dal presidente Rosario De Matteis, dall’assessore Rita Colaci e dall’”Ufficio Trasporti” coordinato da Isidoro La Farciola, è stato condiviso dall’Ufficio Regionale Scolastico e dall’ACI di Campobasso. Il personale docente che ha portato avanti il progetto, invece, appartiene alle Amministrazioni di competenza tra gli operatori in servizio presso gli Uffici dei Comandi provinciali dei Carabinieri, della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale. L’evento è giunto a conclusione dei corsi teorici che si sono svolti nel periodo compreso tra gennaio e marzo scorsi e che ha visto ciascun corso articolarsi in otto lezioni teoriche concluse con un nono appuntamento di carattere valutativo. Al termine del corso è stato rilasciato ai partecipanti il Patentino di “superciclista”; ad aderire al progetto oltre venti istituti Comprensivi del territorio regionale per un totale di centotre classi, cinquanta comuni e circa millesettecento alunni.
Questa mattina, come dicevamo, giornata dedicata alla sicurezza stradale; nel corso dello svolgimento della stessa sono stati anche assegnati quattro riconoscimenti alle scuole e tre agli alunni che nella scorsa edizione si sono particolarmente
distinti nella prova di disegno in materia di segnaletica stradale che aveva come titolo “La Bellezza della regola”. Gli elaborati sono stati selezionati dal maestro Domenico Fratianni, incaricato anche della premiazione.
Chimica, bravi i ragazzi dell’Alfano Eccelente risultato alla selezione regionale dei Giochi della materia scientifica TERMOLI. Eccellente risultato degli alunni del nostro liceo che hanno partecipato alla selezione regionale dei Giochi della chimica che si ò svolta il 9 maggio presso l’Università degli Studi del Molise di Pesche. Nella graduatoria regionale della sezione A (alunni delle classi I^ e II^ degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore) il nostro alunno Spizzuoco Francesco della classe II A si è classificato al primo posto, nella sezione B (alunni del triennio) l’alunno Guglielmi Luca della classe IV B si è classificato al secondo posto, l’alunno Mastromarino Rocco della II sez. E si è classificato al terzo posto. Spizzuoco Francesco parteciperà in rappresentanza del Molise alla fase nazionale che si
gionali gli alunni : Sezione A (Biennio): Spizzuoco Francesco (IIA), La Fratta Francesco (IIA), Mastromartino Rocco (II E ), Mattiaccio Marta(II D ), Sciscenti Fabrizio (II B), Di Basilico Mario (IIF), Colacrai Francesca (II E ), Di Francescoantonio Marco (II D ). Sezione B (Triennio): Guglielmi Luca (IV B), D’Adamo Stefano (III E), Di Pardo Roberta (V F), Di Teodoro Maristella (III A), La Vecchia Arianna (IV A), Petrecca Alessandro (V B), Pilla Laura (IV A), Ranaudo Emanuela (V F). terrà a fine mese a Frascati (Roma). Eccellente anche il risultato di squa-
dra che ha visto il nostro Liceo classificarsi al primo postoin entrambe
le sezioni. Hanno partecipato alle selezioni re-
La preparazione è stata curata dai docenti della scuola, prof. Zullo, Spinosa, Tutolo e Palermo
13
Termoli
5 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
L’Unione europea interviene sulle trivellazioni Dopo le polemiche sullo sfruttamento degli idrocarburi in Adriatico, l’alt dell’Ue TERMOLI. Intervento della Commissione europea sul rischio di estrazioni petrolifere offshore nella parte croata del Mare Adriatico. L’organismo di Bruxelles, rispondendo ad un’interrogazione del M5s presentata dal portavoce eurodeputato Piernicola Pedicini e da altri cinque colleghi pentastellati, ha dichiarato che “in questa fase la Commissione non dispone di prove di una possibile violazione della normativa della Ue in materia di ambiente per quanto riguarda le attività di trivellazioni offshore nella parte croata del Mare Adriatico. Benché sia stato concesso dalla Croazia un certo numero di licenze, – ha precisato – le attività di esplorazione petrolifera non possono iniziare prima della sottoscrizione di un contratto tra i titolari delle licenze e la Croazia”. “Inoltre, – è sempre la Commissione europea a sostenerlo – non è stato ancora adottato il piano e programma quadro per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi nell’Adriatico croato, perché è ancora in corso una valuta-
zione ambientale strategica (Vas), conformemente alla direttiva Ue 42 del 2001. In base alle informazioni ricevute dalle autorità croate, – ha aggiunto la Commissione – sono state av-
viate le consultazioni transfrontaliere con i Paesi nei quali il programma quadro potrebbe avere un impatto. Tuttavia, qualsiasi attività deve tenere conto dei risultati della Vas e non può essere attuata prima del completamento della procedura e dell’adozione del programma quadro. Successivamente dovrà essere effettuata la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto ai sensi della direttiva Ue 92 del 2011″. L’organismo europeo ha, infine, evidenziato che “l’Unione europea, avendo aderito al protocollo offshore sulle estrazioni petrolifere della convenzione di Barcellona, demanda la responsabilità primaria della corretta applica-
zione della legislazione della Ue ad ogni Stato membro e che la Commissione vigila sull’applicazione del diritto dell’Unione e può intervenire qualora uno Stato membro sia sospettato di violare tale diritto”. “La risposta della Commissione europea – ha commentato l’eurodeputato pentastellato coordinatore della Commissione ambiente del Parlamento europeo Piernicola Pedicini – è un primo passo per tentare di bloccare i programmi di trivellazioni che si vorrebbero attuare nel Mare Adriatico. Le licenze concesse o in fase di concessione della Croazia – ha continuato Pedicini – coinvolgono quarantamila chilometri quadrati di mare chiuso fra sei Paesi: Croazia, Italia, Grecia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Slovenia. Si tratta di una superficie che interessa mezzo mare Adriatico che da sempre costituisce un patrimonio naturale inestimabile e una fonte di ricchezza per il turismo e per la pesca per oltre 1700 chilometri di costa continentale e circa quattromila chilometri di coste per circa 1200 isole”.
“Momentive, la sconfitta della città” Il sindacalista dela Uil, Carlo Scarati, fa il punto della situazione dopo il no all’ampliamento TERMOLI. L’ampliamento della Momentive non si farà. L’ufficialità della notizia è giunta nei giorni scorsi ma a scendere in campo, con tutta la sua contrarietà, è adesso Carlo Scarati. Il segretario regionale Uiltec parla dell’opportunità persa, della cecità molisana e dell’errore commesso lasciandosi sfuggire un importante investimento da parte di una grande azienda. Per Carlo Scarati, segretario regionale Uiltec: “sicuramente un territorio flagellato dalla
perdita di posti di lavoro perde un’occasione. Sono un mucchio di famiglie, 30 -40 famiglie diretti e almeno il doppio indiretti che potevano continuare a operare nell’azienda più sicura del panorama delle chimiche che ha preso il premio dall’Airc, Associazione italiana ricerca sul cancro, quale seconda azienda più sicura di Italia all’interno e all’esterno. Purtroppo il populismo e il qualunquismo di movimenti associazioni e partiti o pseudo tali ci ha portato a perdere questa nuova oppor-
tunità. Vorrà dire che ci daremo ad altro, alla pastorizia, alla pesca”. Nuove assunzioni perse e posti di lavoro a rischio, denuncia Scarati, che non nasconde neppure la delusione per l’operato delle associazioni ambientaliste e dei movimenti sociali per i quali suggerisce: “Il messaggio di guardare a questi temi in modo sereno, senza avere barriere ideologiche. Io ritorno a dire 33 anni di chimica due casi di tumore con morte non riconducibile a lavorazioni su 700 persone che hanno lavorato
in questi 33 anni: andiamo a vedere se in Valle d’Aosta in 33 anni un paesino di 700 anime ha avuto due casi di tumore e non riconducibili alle lavorazioni questo per me è il dato scientifico più inconfutabile purtroppo non basta per questa regione andranno a lavorare in Texas o in Germania dove le autorizzazioni le danno con molta leggerezza e non come qui in Italia dove siamo dei maestri nel dare autorizzazioni o in questo caso nel non darle visto che siamo molto selettivi. In bocca al lupo a tutti”.
Tutela del mare, l’incontro con l’Abruzzo Gli assessori delle due regioni hanno fatto il punto della situazione ambientale TERMOLI. Tutela del mare e delle coste nell’ambito della Macro regione Adriatica Centrale, a Termoli l’incontro tra gli Assessori Facciolla e Mazzocca per stabilire una strategia comune. “Sollevare il livello di attenzione sul demanio marittimo e sul patrimonio naturalistico, ottimizzando le attività di verifica e controllo per intervenire su eventuali situazioni di compromissione ecosistemica
del mare e delle coste: sono questi gli obiettivi che orienteranno l’azione congiunta di Abruzzo e Molise, con la collaborazione della Capitaneria di Porto, secondo un approccio omogeneo, non limitato ai confini regionali.” E’ quanto dichiarato dall’Assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente, Vittorino Facciolla e dall’Assessore all’Ambiente, all’Ecologia e al Servizio idrico in-
tegrato della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca a margine dell’incontro tenutosi stamane presso la Capitaneria di Porto di Termoli. “Fare gioco di squadra per salvaguardare il nostro ecosistema marino significa ottimizzare le risorse e perseguire l’obiettivo in maniera più efficace” – hanno sottolineato gli Assessori, soddisfatti per l’esito positivo del vertice, conclusosi con una proposta di conven-
zione tra gli Assessorati all’Ambiente di Abruzzo e Molise ed il Reparto Ambientale marino della capitaneria di Porto, finalizzata al Telerilevamento Aereo per individuare anomalie e criticità ambientali lungo le coste di pertinenza. In particolare le attività di Telerilevamento Aereo mireranno all’individuazione ed alla mappatura di anomalie termiche e fenomeni di eccessivo accrescimento di piante
acquatiche, imputabili ad apporti fluviali, reti di canali utilizzati per finalità irrigue, depuratori ed eventuali ulteriori scarichi presenti. “L’approccio macro regionale – hanno concluso Facciolla e Mazzocca – prevedendo il coinvolgimento di più soggetti ed una programmazione unitaria, consente di vigilare con maggiore attenzione ed efficacia sulla salvaguardia del nostro ecosistema marino”.
15
Opinioni Domani alle ore 10 a ISERNIA presso l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, in Corso Garibaldi, 48 verrà presentato il libro di Napoleone STELLUTI MONETE della zecca di AESERNIA. VENAFRVM, BOVIANVM, AQVILONIA e BELLVM SOCIALE.In Appendice LARINO:Campagna di scavi archeologici al Casone 2007-2008. Con il patrocinio dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione.Con gli auspici dell’Associazione Culturale Gruppo Animatori del Centro Storico Larino Comune di Isernia Tipolitografia Fotolampo Campobasso 2015 .F.to cm.21X31,pp.168, con oltre 500 fotografie e disegni in bianco e nero €25,00 più le spese postali. L’autore, emerito studioso di storia locale ex dipendente del Comune di Larino del settore Cultura, in pensione da tre anni , dopo la pubblicazione del volume sulla Monete della zecca di,LARINVM, FRENTRVM e PALLANVM Campobasso 2009 e, l’intervento come relatore al XIV Congresso Internazionale di Numismatica svoltosi a Glasgow e del quale sono stati pubblicati gli Atti nel 2011 , ha voluto prendere in consiaai Claudio de Luca LARINO. Sono trascorse appena poche settimane dalla presa di posizione dei dipendenti del Tribunale di Larino, ma già l’Assemblea di questi lavoratori si è riunita di nuovo, sotto l’autorevole presenza del Segretario regionale della Funzione pubblica della Cgil Enzo Di Lalla, per chiedere la chiusura degli Uffici giudiziari da accorpare nientepopodimeno che a quelli di Campobasso. Una volta era l’Associazione nazionale dei Magistrati a proporre certe soppressioni; oggi – inopinatamente – sono i dipendenti stessi di una struttura che – senza forse – non ha manco torto ma che, deontologicamente, dovrebbe tacere. Pure perché i protestatari scordano che lo stesso Procuratore generale della Corte di Cassazione ha avuto occasione di definire fallimentare la gestione della Giustizia; e non si riferiva a quella di Larino quanto all’Italia intera. E’ da oltre un quindicennio che non si bandiscono concorsi per assumere personale di cancelleria; perciò, come si può pretendere un buon funzionamento degli Uffici in carenza del personale necessario quando è lo Stato stesso a non assolvere alle funzioni che giustificano l’esistenza di un presidio? Ancora oggi, più o meno come gli altri, quello giudiziario frentano offre soddisfacenti dati statistici. I numeri dei procedimenti giudiziari dicono che, nel Basso Molise, prestano servizio Magistrati, dirigenti, funzionari ed operatori con un elevato grado di produttività; tant’è vero questo che – negli ultimi anni – sono stati iscritti a ruolo alcune migliaia di procedimenti penali superiori a quelli registrati a Campobasso (con cui si pretenderebbe l’accorpamento) e ad Isernia. Dunque quello di Larino non è un presidio minore; patisce semplicemente le medesime
5 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Stelluti da Glasgow a Taormina passando per Isernia
derazione un’altra area limitrofa al Sannio Frentano nel III sec. a.C. il Sannio Pentro. Ovvero della zona interna del Molise, per la quale si stima sono rilevabili oltre 200 esemplari da collezioni private e pubbliche dei maggiori musei del mondo. Per cui era necessario operare un esplorazione analitica e complessiva di
tali esemplari con relativa revisione e aggiornamento degli studi finora effettuati. La pubblicazione patrocinata e realizzata con il contributo dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione , la collaborazione dell’Associazione Culturale Gruppo Animatori del Centro Storico di Larino e con gli auspici del Comune di Isernia. Alla Manifestazione presieduta dal Prof.Daniele Marrama Presidente della suddetta fondazione saranno relatori il Prof.Gianfranco De Benedittis Docente di Archeologia dell’Università degli Studi del Molise , il Dr.Natalino Paone Storico , il Dr.Fernando Cefalogli ex Direttore
della Biblioteca Comunale “Michele Romano” di Isernia, infine sarà presente l’Autore il Dr.Napoleone Stelluti che illustrerà in sintesi le caratteristiche degli esemplari monetali contenute nel libro, ivi compreso i risultati degli Scavi archeologici effettuati in località Difesa Nuova di Larino presso la masseria Casone, tra cui spicca una tavoletta di bronzo relativa ad una Lex Pubblica studiata dal Prof.Giuseppe Camodeca Ordinario di Storia Romana ed Epigrafia dell’Università di Napoli L’Orientale. Va ricordato inoltre per la cronaca che il Dr. Napoleone Stelluti presenterà il suo volume sia a Venafro che a Bojano, ma anche a Taormina dove sarà relatore al XV Congresso Internazionale di Numismatica previsto per la fine di settembre prossimo. Quindi non ci rimane che complimentarci con l’autore per l’uscita del suo ultimo lavoro e il fatto che sarà ambasciatore della nostra storia in terra di Sicilia ci fa inorgoglire ancora di più.
Tribunali in Molise, sempre senza personale “dèfaillance” che, per essere tali, mantengono sul chi vive una struttura che ancora riesce ad abituarsi a determinati carichi, anche perché la produttività non è un criterio trasferibile automaticamente dal mondo industriale a quello giudiziario. Purtroppo le sentenze, le ordinanze ed i decreti non sono prodotti meccanici ma provvedimenti incidenti sulla vita dei cittadini. Quanto alla specializzazione, pur essendo la stessa di indubbia utilità, tuttavia non può disconoscersi il valore della pluri e della interdisciplinarietà. Ecco perché il problema della Giustizia non può essere valutato alla stregua di una mera espressione di efficienza consumistica. Peciò certe prese di posizione locali (che hanno più del corporativo che del sindacale) non tengono conto di un discorso sociale che deve camminare nella direzione di scongiurare il decadimento del contesto territoriale bassomolisano. Quale significato potrebbe avere una soppressione attuata sulla scorta di mere impressioni estive a fronte della considerazione che la diffusione sul territorio del Servizio-Giustizia concreta, plasticamente, la dimostrazione della presenza dello Stato, rappresentando (come tale) una garanzia per la pacifica convivenza di un’onesta Comunità? E quale giovamento ne trarrebbe Campobasso ove si vedesse arri-
vare sul groppone un carico da undici che finirebbe con l’aggravare ancora quella quotidiana vicenda lavorativa che, peraltro, è la medesima vissuta altrove in una Italia che non può attingere ad alcun “turn over”? Insomma non è soltanto la dotazione organica del Tribunale di Larino a vivere una condizione di “sottosoglia” organica quand’anche quelli di Campobasso e di Isernia. Haimé, nelle condizioni dei Palazzi togati
molisani, in Italia si ritrovano altre 40 sedi dove, tra Tribunali e Procure, l’organico è superiore a 10 ed inferiore a 20; 21 di queste sono ubicate in capiluogo di provincia. Le sedi con una dotazione fino a 10 sono 16 mentre assommano a 106 quelle che vantano magistrati giudicanti ed inquirenti superiore (od uguale) a 20 unità. Insomma Larino non è la sola a navigare nelle ambasce di un gurgite vasto.
Ci avviciniamo alla data del 24 maggio. Cento anni dall’intervento dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Il volume curato dal nostro collega Giuseppe Saluppo: “Il Molise e la Grande Guerra”, offre uno spaccato della nostra regione al cospetto degli eventi bellici e sociali. Immaginiamo una delle tante vallate del nostro Molise. Sembra vedere scendere da una di quelle strade, oggi asfaltate (seppure ridotte a mal partito), cento anni fa bianche e soffocanti di polvere, giovani con in tasca la cartolina precetto per la Grande Guerra. Hanno salutato i loro cari, prima di partire, qualcuno per l’ultima volta, tra silenzi cupi e parole sulla necessità della partenza. Un vocìo a passo a passo tra le fratte di bacche rosse che costeggiano quelle strade e frotte di uccelli che attraversano in alto l′aria. I ponti sul Biferno come sul Fortore o sul Volturno con l’acqua del fiume che pare immobile e metallica. Voci e gesti e in tutti gli animi il terrore superstizioso, le fantasie incolte, commenti, scongiurazioni lamentevoli, preghiere, in un rumorio cupo. “Ieri salutammo i partenti per le arene della Libia con uno slancio di entusiasmo frenetico, domani baceremo in fronte, senza una lacrima, i nostri soldati anelanti di ricongiungere i fratelli delle terre irredente alla Grande Patria Italiana”, si leggeva su La Provincia di Campobasso il 3 aprile 1915. Nulla sarebbe stato come prima. E’ possibile acquistare il libro di Giuseppe Saluppo, “Il Molise e la Grande Guerra”, a Campobasso nelle edicole di Via Mazzini, Piazza della Repubblica, Piazza Vittorio Emanuele e Terminal; a Isernia, presso libreria Della Corte ed edicola Stazione. Oppure presso la redazione de La Gazzetta del Molise, via Normanno 14 a Campobasso o chiedendolo via email: redazione@lagazzettadelmolise.it. Un Molise presente nella storia d’Italia.