Alla fanelli la regione riapparecchia tavola da 80mila euro

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO

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L’Oscar del giorno alla Ugl sanità

L’Oscar del giorno lo assegniamo alla Ugl sanità. Il sindacato ha avuto il merito di esprimersi ufficialmente sulla situazione del comparto regionale. Non è da poco, visto e considerato il silenzio che è sceso sul disastro in essere e per l’incombere del decreto Balduzzi. Danni che si aggiungano a danni mentre i cittadini molisani sono i più tartassati d’Italia e stanno conoscendo il venire meno di importanti servizi. Non a caso, l’Ugl, parla di un Molise “fratturato”.

Il Tapiro del giorno a Domenico Di Nunzio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Di Nunzio. E’ il delegato al turismo in Molise. Ma ci chiediamo: si sta rendendo conto che il settore in regione è al disastro? Oppure, pensa che partecipando a qualche festa o sagra il problema è risolto? Sono interrogativi pesanti che, purtroppo, non riescono a trovare risposte adeguate. Eppure, il delegato regionale avrebbe dovuto dire qualcosa sullo scioglimento degli Ept e dell’agenzia di Termoli in assenza di qualsivoglia costruzione di una nuova ossatura. Un silenzio assurdo.

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Alla Fanelli, la Regione riapparecchia tavola da 80mila euro


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 21 giugno 2015

Aumentano le richieste di concessioni e di derivazione per l’impianto di centrali elettriche. La mano pubblica rimane a guardare

L’energia idroelettrica è tutta per i privati

Ciò che fanno i privati potrebbero farlo i Comuni, le Province e finanche la Regione, se fossero enti meno burocratici e imbalsamati, e meglio attrezzati mentalmente per concepire in senso economico il governo delle risorse naturali Società private produttrici di energia idroelettrica. Il Molise si va punteggiando di impianti che, utilizzando l’acqua delle condotte o dei fiumi e i dislivelli naturali (salti), producono elettricità da immettere sul mercato. Potrebbero farlo i comuni, le Province e finanche la Regione, se le istituzioni molisane fossero meno burocratici e imbalsamati, e meglio attrezzati mentalmente per concepire in senso economico il governo delle risorse naturali. Capita, quindi, che il direttore del Servizio competitività dei sistemi produttivi e sviluppo delle attività industriali ed estrattive, nonché delle politiche della concorrenza e internazionalizzazione delle imprese e del marketing territoriale, Gaspare Tocci, debba guardare gli altri fare ciò che potrebbe fare egli stesso in nome e per conto del governo regionale se alla spalle avesse una classe politica intraprendente, dinamica, competente e pronta a misurarsi col mercato. Ma siamo nel Molise, e l’imprenditorialità pubblica ogni qualvolta ha varcato il confine dell’immobilità ha dato

prova di pessima capacità organizzativa e gestionale, colpevole di aver fatto sempre leva su professionalità e rappresentanze inadeguate nei consigli di amministrazione e tra gli amministratori delegati. Qualora si volesse continuare negli investimenti e nelle partecipazioni, le esperienze negative (Gam, Ittierre, Zuccherificio, per restare ai casi più eclatanti) potrebbero aiutare a comprendere la lezione e a modificare scelte e atteggiamento. Qualora si

L’intervento Più volte i portavoce del Movimento 5 Stelle Molise in Consiglio regionale, Patrizia Manzo e Antonio Federico, hanno evidenziato i danni prodotti dal Governo Renzi ai nostri territori e ai nostri mari con il cosiddetto ‘Sblocca Italia’, soprattutto in tema autorizzazioni per le estrazioni di petrolio e gas. L’articolo 38 del decreto, infatti, ha dato il via libera alle trivelle in maniera indiscriminata esponendoci a enormi pericoli: un incidente in un mare ‘chiuso’ come il nostro rischia di distruggere ecosistemi marini e intere economie. Nel tempo si è assitito a “moine” inutili da parte del PD e da alcuni consigli comunali del Molise con l’approvazione e la presentazione di mozioni inefficaci per una reale tutela del mare e dell’ambiente più in generale, spesso accompagnate da conferenze stampa che avevano come unico fine quello di tranquillizzare la popolazione e salvaguardare soprattutto loro stessi. Mozioni e conferenze stampa che ribadivano l’importanza di tutelare il mare ma che nei fatti nulla hanno prodotto, a testimonianza che sempre più spesso assistiamo a una politica fatta di comunicazione e spot che alla base hanno una disinformazione generale per

volesse dare attenzione alle iniziative private che, come nel caso dello sfruttamento delle risorse idriche (per non dire del vento e del sole con i pali eolici e i pannelli solari), vanno dritte a cogliere il lato produttivo degli interventi, in assenza, peraltro, di iniziative simili e/o concorrenziali, basterebbe volgere lo sguardo attorno e prendere spunto. A fronte di questa realtà, abbiamo il permanere di una classe politica abbarbicata a modelli gestionali obso-

leti, a scelte programmatiche roboanti ancorché condizionate da specifici interessi categoriali, che non fanno economia e nemmeno occupazione. Anzi, peggio. Fanno sospetto di connivenza, cedimento di potere, interessi privati in atti d’ufficio, come nel caso delle centrali a biomasse, come nel caso delle manze della Granarolo e come nel caso delle autorizzazioni oltre ogni limite dei Poli eolici e dei pannelli solari al di fuori delle necessità energetiche regionali. Il caos è talmente largo e profondo, che diventa un’impresa ricapitolare il discorso e dargli una prospettiva concreta. Non rimane che riportare gli atti amministrativi che sanciscono l’attivismo produttivo dell’iniziativa privata e la pedissequa adesione della burocrazia regionale. Eccone l’ultimo esempio. Il 24 settembre 2014 Luigi Mannocchi, in qualità di amministratore unico della società Italbon Srl, con sede legale in Pontedera (PI), Via Salvo D’Acquisto n. 40, ha chiesto alla Regione Molise la concessione

per derivare una portata media di 2,905 metri cubi al secondo, e massima di 5,50 metri cubi al secondo, di acqua pubblica ad uso idroelettrico, dal fiume Cavaliere, in località “Quadrella”, in agro del comune di Isernia per realizzare, sul salto legale di metri 1,68 un impianto della potenza nominale media di 47,87 kw. Il 21 luglio prossimo, alle ore 10,30, con ritrovo presso la Regione Molise -Servizio Competitività dei Sistemi Produttivi, Ufficio Acque Pubbliche, sito in Isernia, è in programma la visita sopralluogo di cui all’articolo 8 del Testo unico sulle acque, cui potrà intervenire qualunque interessato. Acqua molisana per imprenditori del Nord. Ormai una regola standard. Forse sarebbe stata cambiata, se il già direttore di Molise Acque, Marone, fosse riuscito a rendere esecutivo il bando pubblico predisposto per 13 punti di derivazione tra i più interessanti tecnicamente per produrre energia. Dardo

Il Pd annega in un mare di parole i cittadini. L’unica strada percorribile era l’impugnativa del decreto Sblocca italia, decreto che lo stesso pd ha votato dando e confermando fiducia al Governo di Renzi. Strada proposta dal MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Molise dietro condivisione con i tantissimi Forum nazionali e molisani sensibili alle tematiche ambientali e che per più di una volta il Consiglio ne ha respinto la richiesta di trattazione fino a far scadere i termini di impugnabilità. A rincarare la dose è stata la totale assenza della Regione Molise in relazione all’avvio delle consultazioni transfrontaliere per il “Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico” della Repubblica di Croazia. Il Ministero dell’Ambiente ha comunicato alle regioni italiane della costa di dare piena trasparenza e di attivarsi eventualmente per fornire osservazioni alla VAS in corso. La Regione invece rimane inerte, facendo intendere che il rischio di mettere in pericolo anche l’ecosistema marino italiano e di compromettere le attività turistiche non la riguarda. I giacimenti in questione, pur essendo croati, si estendono infatti anche sotto le acque territoriali del Belpaese e tre dei ventinove permessi di ricerca fino ad ora rilasciati distano pochi km

dalle aree Natura 2000 IT 911001 Isole Tremiti (SCI) e IT 9110040 isole Tremiti (SPA). Allo stesso tempo anche il comitato nazionale No-Triv auspicava “una decisa presa di posizione da parte di tutte le Regioni adriatiche italiane nei confronti del partner croato”. Una procedura che ha visto coinvolte le altre regioni italiane interessate, un eurodeputato del M5S, altri gruppi territoriali del M5S ma non la Regione Molise. In effetti la Giunta ha ritenuto opportuno limitarsi a una mera e pallida pubblicazione di avviso della procedura, ma non di intervenire direttamente con delle osservazioni proprie in tutela del Mar Adriatico. Non l’ha fatto nel caso della Croazia e figuriamoci se lo farà per le richieste di prospezione nei mari delle nostre coste così come previsto nel decreto Sblocca Italia. La Giunta ed esponenti parlamentari del PD, il 20 giugno invece vanno a fare passerella a Termoli in un incontro sulla sostenibilità ambientale nei nostri mari, con la classica faccia di bronzo dei politici dei nostri tempi. Movimento Cinque Stelle


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3 21 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Per la Fanelli un ritorno da 80mila euro La Giunta regionale ha rinunciato al contenzioso in atto con la segretaria del Pd con un contratto al Nucleo di Valutazione CAMPOBASSO. “Devo prendere atto, con nemmeno troppo stupore, che il Molise di tutti (ideato da Paolo Frattura e dalla sua Giunta) si conferma essere il Molise dei pochi amici. L’ultima trovata dell’esecutivo, infatti, riguarda il segretario regionale del Partito Democratico del Molise: Micaela Fanelli”. Così, Michele Iorio consigliere regionale del centrodestra. “In parole semplici: quando la segretaria regionale del Pd avrà terminato la sua carriera politica, potrà tornare a lavorare presso la Regione Molise ricoprendo il suo vecchio ruolo di membro del Nucleo di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici della Regione Molise con un contratto da 80mila euro all’anno per 5 anni prorogabili. Infatti lo scorso 5 giugno 2015, con delibera numero 250, Frattura, Petraroia, Scarabeo, Nagni e Facciolla, all’unanimità, hanno autorizzato “il Direttore Generale alla sottoscrizione di una transazione conciliativa della controversia R.G. 690/2012 pendente dinanzi al Tribunale di Campobasso conforme al parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato”. Non c’è nessun nome sulla delibera di Giunta, salvo poi scoprire dagli atti che si tratta di Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e segretaria regionale del Pd. La Regione Molise, guidata da me, nel 2011 non aveva rinnovato il contratto a Micaela Fanelli perché nel frattempo la dottoressa si è occupata delle attività della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni per la Basili-

Idv a Frattura “Perchè non rispondi?”

cata, entrando così in contrasto, per una sorta di incompatibilità, con le stesse mansioni che svolgeva per la Regione Molise.Micaela Fanelli aveva impugnato il mancato rinnovo presso il giudice del Lavoro e, come afferma la stessa Avvocatura dello Stato nel suo parere trasmesso alla Giunta Frattura, “non sembrano sussistere particolari rischi di soccombenza” per la Regione Molise in questa causa. Eppure la Giunta regionale ha ritenuto opportuno procedere ad una transazione. Cioè ha accettato la richiesta della Fanelli partorendo un contratto con il quale, facendosi reciproche concessioni, si è posto fine ad una “lite” che la Regione Molise molto probabilmente avrebbe vinto. Mi chiedo: perché alla dottoressa Fanelli è con-

cesso questo privilegio e agli altri no?”. La replica di Micaela Fanelli: “ Oggi si procede per il reintegro nel mio ruolo, ma ho deciso che, fino a quando farò politica attiva, non rientrerò nelle mie funzioni. Rinuncio quindi al reddito che ne conseguirebbe, così come rinuncio alla richiesta di qualsiasi forma di indennizzo del pregresso. La Regione infatti ha per parte sua correttamente richiesto di non avere alcun pregiudizio a seguito della cessazione del giudizio. Lo faccio perché faccio politica attiva e ho l’obiettivo di rappresentare il bene comune. Sarebbe un mio diritto riprendere il mio lavoro, ma per una questione di indipendenza, equidistanza e imparzialità oggi non è opportuno”.

“Non c’è peggior sorso di chi non vuol sentire. Che Di Laura Frattura fosse in difficoltà è noto, ma che sulla sanità fosse in difficoltà al punto da non rispondere alla richiesta dell’IDV per conoscere quale sia la reale condizione della sanità in Molise e se ci siano stati sprechi o mala gestione, lascia presagire ben altri scenari. Negli ultimi anni, infatti, la sanità molisana ha subito un drastico ridimensionamento ed a pagarne le conseguenze sono stati i cittadini che si sono visti ridurre l’offerta pubblica sanitaria ed aumentare le tasse. Con un deficit di 400ml di euro ed un servizio che, rispetto alla media italiana, è il più alto con un debito pro capite di 1500 euro per cittadino, gli effetti della gestione di questo comparto ricadono direttamente su di loro, titolari del diritto alla salute, in termini di qualità e quantità dei servizi e di conseguenze sulla coesione sociale e sulla situazione economica del territorio. Gli effetti collaterali sono devastanti e faremo il possibile per migliorare e capire se ci sia la volontà di scongiurare il disastro che è sotto agli occhi di tutti.” E’ quanto dichiara in una nota regionale Aldo Di Giacomo.

Piove sul bagnato della sanità regionale Molise percosso e...fratturato

L’applicazione in Molise del decreto Balduzzi che persegue la finalità di rimodulare la sanità in base a criteri demografici – comporterebbe il declassamento degli ospedali di Isernia e Termoli a presidi di base, la soppressione degli ospedali di Venafro, Larino ed Agnone, il declassamento dell’ospedale “Cardarelli” di Campobasso a presidio di primo livello. Il Cardarelli, dunque, diverrebbe un dipartimento di emergenza e accettazione atto a garantire solo le funzioni di Pronto Soccorso, di osservazione e di breve degenza con esclusione, dunque, di funzioni di più alta qualificazione, pur sempre legate all’emergenza, quali la neurochirurgia, l’emodinamica, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia toracica e la chirurgia vascolare che sono, invece, proprie di un dipartimento di II livello. Di contro ed, invero, incomprensibilmente veniva predisposto l’ampliamento del forno inceneritore installato presso il Presidio Ospedaliero “Cardarelli”. L’Ospedale di Isernia, inoltre, perderà i reparti di Ostetricia e Ginecologia, Otorino, Pediatria ed altre specialità. Seppure tale scenario fosse stato prospettabile da tempo unitamente all’impatto apocalittico che tali “manovre” avrebbero comportato sulla fruizione dei servizi sanitari da parte dei cittadini – con buona pace della tutela del loro diritto alla salute – e sulle sorti del personale medico ed infermieristico già con-

dannato dalla ormai irreversibile situazione di precariato, l’Amministrazione Regionale nulla ha inteso fare al fine di arginare tale catastrofe la cui realizzazione scriverebbe la parola “fine” sulle sorti della sanità molisana. La Conferenza StatoRegioni, tenutasi ad agosto dello scorso anno, costituiva l’opportunità per le Regioni di proporre emendamenti al decreto Balduzzi, ma nell’ambito di tale Conferenza la Regione Molise era ...ASSENTE, rinunciando a priori a battersi per difendere due dei diritti fondamentali dell’individuo, peraltro costituzionalmente presidiati, quello alla SALUTE e quello al LAVORO. E, dunque, quando anche i diritti fondamentali del cittadino, sanciti e garantiti dalla Carta Costituzionale, vengono disattesi in ragione dell’inerzia e dell’indifferenza di chi ci governa, è legittimo chiedersi quali interessi la nostra classe politica sia impegnata a tutelare. Le coscienze dei cittadini non possono non insorgere dinanzi ad un scenario come quello in cui il nostro Molise è stato confinato dove la salute ed il lavoro vengono colpiti nel peggiore dei modi perché lasciati sprofondare nell’indifferenza della

classe politica e prevaricati dalla logica dell’interesse privato, del sistema clientelare ormai radicato, soprattutto allorché emerge con chiarezza che l’obiettivo primo dei nostri amministratori anziché essere costituito dal rilancio del sistema sanitario pubblico molisano si risolve in una – invero grossolanamente malcelata – tutela delle strutture private. In proposito, appaiono quanto mai appropriate le parole di Arthur Schnitzler - scrittore, drammaturgo e guarda caso... medico! allorché lo stesso asserisce che: <<La gente che si lascia infinocchiare è più pericolosa di quella che imbroglia e la gente che si lascia corrompere più vituperabile di quanto non siano i corruttori>>. Per cui, insorgiamo con forza contro chi baratta i nostri diritti fondamentali con il proprio tornaconto, “amputa” barbaramente la Giustizia quando essa minaccia di colpire, imbavaglia l’informazione tentando di inibire la capacità di critica e di giudizio dell’opinione pubblica. L’U.G.L Molise esprime estrema solidarietà alla propria terra percossa e...fratturata. Ugl Molise


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4 21 giugno 2015

Una realtà produttiva destinata ad aprire nuovi capitoli in molti settori economici purtroppo fatica a farsi largo nel Molise

La coltivazione della canapa come business non è un’utopia A Palata 20 ettari di terreno sono stati destinati alla coltura di questa pianta biblica La canapa che nella Bibbia (Kaneh Bosm) trova ampi riferimenti e che nei secoli ha avuto un ruolo importante per l’economia dei popoli che con la canapa si cibavano e si vestivano, una sorta di manna dal cielo, è tornata d’attualità con le sue immense proprietà naturali. Della canapa non si butta via niente, il suo uso è multiforme, finanche terapeutico (cura il glaucoma). Dalla commestibilità (la farina di canapa e l’olio di canapa sono in commercio a prezzi significativamente alti) all’abbigliamento, alla cosmesi, all’edilizia. Sì, dell’edilizia. Infatti, con la fibra di canapa si fabbricano mattoni. Il grande costruttore americano Hery Ford oltre 60 anni fa ha realizzato una macchina interamente di quel materiale; la costituzione americana è scritta su carta ricavata dalla canapa. Potremmo riempire più pagine di questo giornale per elencare in maniera scientifica le qualità della pianta e gli usi possibili, che sono tanti e tali da renderla straordinaria nel senso pieno del termine. La canapa però non è piaciuta alle multinazionali e alla loro strategia economica, in quanto, da una pianta naturale di facile coltura straricca, di possibilità d’impiego, si vedevano impedite nella loro azione

speculatrice. Da qui la messa la bando, demonizzata, e fatta sparire. “Largo al petrolio”, e sappiamo com’è andata, e come sta andando, a finire. Poi il tabacco, e giù un altro colpo mortale alla canapa. Ma i tempi cambiano, cambiano le strategie e anche le multinazionali. La canapa è tornata ad essere una coltivazione di grande portata. Probabilmente la crisi economica, i capovolgimenti che investono anche le

CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, l’assessore provinciale ai Centri per l’impiego Alessandro Di Labbio, unitamente a consiglieri di minoranza del Comune di Campomarino si sono fatti portavoce delle istanze dei cittadini del posto circa la imminenza di un vasto contingente di richiedenti asilo, destinati a due strutture del centro rivierasco. Dopo riunioni, prese di posizione, raccolta firme tra la gente ed un incontro col prefetto di Campobasso, con la nota dell’11 giugno 2015, il Capo Dipartimento del Ministero dell’Interno, Prefetto Mario Morcone, ha comunicato alla Regioni le nuove assegnazioni dei flussi emergenziali di profughi. “Con tale missiva – afferma il presidente della Provincia - si tira un respiro di sollievo perché si esclude sostanzialmente il Molise e le altre regioni che già ospitano sul proprio territorio un numero di immigrati superiore al previsto. Ecco che i nostri dubbi si sono concretizzati

strategie delle multinazionali, come detto, hanno riaperto la porta alla coltivazione della canapa su scala mondiale. E il raggio d’azione si va allargando sistematicamente in parallelo alla molteplicità del suo impiego, al valore intrinseco ambientale, al valore economico in ascesa. Molte Regioni italiane hanno legiferato per incentivare la produzione della canapa per farne una presenza produttiva nei propri territori.

Non è da escludere che ritenga di doversi adeguare all’intelligenza e alla tempestività usate altrove. E’ tornata, dicevamo, anche da noi la coltivazione della canapa, a Palata, per iniziativa dell’Associazione “Sativa Molise”, con una coltivazione intensiva di oltre 20 ettari. Un atto di fiducia nell’immediato futuro, nella ripresa dell’economia, nelle alternative praticabili che la canapa può assicurare col suo impiego.

“Altri profughi non arriveranno”

con questa nota ministeriale che peraltro era prevedibile perché in proporzione il Molise, accoglie già più profughi delle altre realtà. Ovviamente in base a parametri che tengono presente vari fattori. Ora non resta che aspettare le risposte dell’Ue e le altre iniziative del mini-

stero per fronteggiare questa ondata di arrivi”. “Grazie a questo chiarimento – afferma Alessandro Di Labbio - sarà possibile fermare le procedure su nuove strutture e la riunione, già convocata dal Prefetto di Campobasso per il giorno 18 giugno 2015, sarà l’occasione per ri-

D’altronde nelle realtà avanzate è stata già oggetto di attenzione e di utilizzazione da parte dell’imprenditoria, della produzione agricola e di quella industriale. Con questi elementi distintivi, la canapa, gli usi che se ne può fare, i vantaggi che si possono trarre, le alternative che può utilmente coprire, avrebbero dovuto diversamente premiare l’impianto produttivo negli oltre 20 etteri a canapa di Palata. Sarebbe dovuto essere l’argomento base di molte istituzioni pubbliche e dell’imprenditoria privata. Siamo nel Molise e la storia insegna che la reattività ai fenomeni economici e produttivi deve pagare uno scotto imprescindibile alla lentezza, alla cautela, alla circospezione. Comunque, a Palata, è stato certamente avviato un processo economico e culturale da cui il Molise, per la sua oggettiva condizione di retroguardia nei settori primari, con ampie aree incolte, con una disoccupazione impressionante nei numeri e nella qualità (tantissimi giovani), potrà trarre vantaggi. C’è da rimuovere non pochi pregiudizi, molta ignoranza, ma una volte rimossi dovrebbe esere una strada in discesa. Dardo

flettere su come è gestita l’accoglienza emergenziale dei profughi nella nostra regione. Per questi motivi, riprendendo una comunicazione dell’assessore Petraroia, non posso non ringraziarlo e condividere questo iter procedurale. Ovviamente parteciperò al tavolo col prefetto Di Menna, cercando di capire se dobbiamo restare in guardia ed in che modo. Essendosi temporaneamente chiusa questa situazione di apprensione, mi corre l’obbligo ringraziare sia De Matteis che soprattutto i consiglieri di minoranza del Comune di Campomarino ed i cittadini che condividendo con noi le perplessità sul modo di gestione dell’accoglienza nella nostra Regione, hanno contribuito a rendere attuale un tema che non riguarda l’accogliere o non accogliere, ma come accogliere. Il 18 dal prefetto continuerò a portare avanti le proposte per un’accoglienza d’emergenza che sia più umana e meno impattante per i territori”.


TAaglio lto

5 21 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’amministrazione comunale di Palazzo san Giorgio sta deludendo le aspettative

Senza dirigenza e senza risorse disponibili è dura

Se il sindaco vuole essere al servizio della collettività come dice, non può continuare a temporeggiare La struttura dirigenziale di palazzo san Giorgio non è stata mai così precaria. L’avvocato Antonio Calise è andato in pensione, sostituito dall’avvocato Matteo Iacovelli proveniente dalla Provincia; la dottoressa Maria Veronica Gallinaro se n’è andata lasciando scoperto ancora una volta il settore bilancio e ragioneria; l’Urbanistica e i Lavori pubblici, in attesa che arrivi l’architetto Giovanna Iannelli dalla Provincia, sono temporaneamente affidati a De Marco. A dare una mano e sicurezza sta provvedendo il city manager Iacobucci. Le norme in vigore hanno vietato di nominarlo direttire generale e vietano la ricerca di qualità professionali necessarie per una dirigenza che, come detto, deve essere per molta parte ricomposta. Campobasso non supera i cinquantamila abitanti e questo è un handicap per molte altre situazioni amministrative e gestionali. Campobasso non cresce; crescono i comuni dell’hinterland; brutto segno. Il punto dolente dell’amministra-

zione è la mancata sutura tecnica del settore finanziario: il motore dell’amministrazione o, se si vuole, il cavallo di Troia. Dipenderà a chi potrà essere affidato. Tutto ciò preoccupa il sindaco più di quanto l’abbiano preoccupato le difficoltà per chiudere la composizione della giunta con Pietro Maio, Alessandra Salvatore, Bibiana

Chierchia (Pd), Salvatore Colagiovanni (Idv), Massimo Sabusco (Udc). Giunta e dirigenza: situazioni non facili per chi, come Battista, avrebbe voluto dare un segnale di novità attraverso l’esaltazione della logica, del buonsenso, della pragmaticità. Nessuno prima di lui ha dovuto misurasi con la politica e i suoi addentellati clientelari

contemporaneamente alla riorganizzazione della dirigenza che, ora come sempre, a Palazzo san Giorgio ha mostrato essere di scarso rilievo tecnico, di modesta personalità, di incerta iniziativa. Dal che n’è disceso la modestia dei risultatati del primo anno di amministrazione, la vaghezza programmatica, la evanescenza delle

risorse reperite e reperibili attraverso le entrate comunali. Se si aggiungono i tremolii politici nella maggioranza, non è azzardato pronosticare un quinquennio in salita per il primo cittadino. Il quale, se davvero vorrà mantenere inalterata l’immagine di personaggio che non usa la politica e le cariche istituzionali per ulteriori avanzamenti di “carriera”, ma dice di essersi posto al servizio della collettività, non avrà altra scelta che mettere subito in chiaro l’opzione di sbaraccare ai primi rigurgiti di qualunquismo. Un proposito sempre adombrato, peraltro, ma mai applicato. Battista di problemi ne conta a bizzeffe di natura urbanistica, edilizia, finanziaria, economica, strutturale, culturale, gestionale, di mobilità, di sicurezza, di programmazione. Può scegliere da dove cominciare, senza tema di sbagliare. Un anno è passato. Il secondo s’è già avviato. Purtroppo, sulla stessa china. Dardo

Tribunale Civile di Roma Sezione Fallimentare, Fall. 15/13 T.I.S. Tecniche Idraulico Stradali S.r.l., G.D. dott.ssa Daniela Cavaliere vende all’incanto il giorno 23 luglio 2015 ore 16,00 presso lo studio del Notaio Natale Votta in Roma: Lotto n. 1: Immobile su quattro livelli uso ufficio sito a Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione nn. 14-20, superficie commerciale complessiva mq. 768,60 cat. A/10 vani 26,5. Prezzo base € 1.600.00,00 rilanci minimi € 30.000,00; Lotto n. 2: posto auto sito a Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione n. 48, Z18, cat. C/6 di mq. 17. Prezzo base € 22.500,00 rilanci minimi € 1.000,00; Lotto n. 3: posto auto sito a Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione n. 48, Z19, cat. C/6 di mq. 14. Prezzo base € 26.000,00 rilanci minimi € 1.000,00;

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Campobasso

7 21 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Commissioni, una maggioranza insensibile” I Cinque Stelle contestano i ritardi nella ricomposizione delle competenti commissioni CAMPOBASSO. “Abbiamo assistito a un atteggiamento del Partito Democratico strafottente e poco rispettoso rispetto ai termini fissati dall’organo ‘super partes’ dell’assise civica”. Così, Simone Cretella consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle che ieri mattina ha tenuto una conferenza stampa sulla questione delle Commissioni consiliari. “La maggioranza ha stabilito la composizione delle commissioni consiliari con un incomprensibile mese di ritardo. È grave – hanno proseguito i grillini di Palazzo San Giorgio – che i lavori consiliari siano rimasti bloccati per così tanto tempo e,

soprattutto, che è caduta nel vuoto la richiesta del Presidente dell’assise, Sabino Iafigliola, di voler rispettare il termine dello scorso 27 maggio. Il Partito Democratico, ancora una volta, ha dovuto tirare la cinghia con la coperta accorciata di tre commissioni in meno e, di fatto, le lotte intestine al Pd hanno imbavagliato il Consiglio comunale, non avendo voluto rispettare i termini”. In ogni caso, dopo una fitta discussione interna alla maggioranza, questa la decisione sulla composizione delle Commissioni. La maggioranza sarà, così, rappresentata nelle commissioni consiliari.

Commissione Affari Generali, Patrimonio, Finanze, Bilancio, Tributi, Programmazione, Partecipate, Personale e Politiche Europee: Lab, tre consiglieri del Partito Democratico e Udc. Commissione lavori pubblici (opere pubbliche, edilizia scolastica, impiantistica sportiva e servizi cimiteriali: due consiglieri del Pd, uno del Molise di tutti, Centro Democratico e Udc. Commissione mobilità urbana (viabilità, sicurezza stradale, piano del traffico), trasporti, Polizia Municipale, Parcheggi e Protezione Civile: quattro consiglieri del Partito Democratico e

uno del Molise di tutti. Commissione cultura, sport, turismo, marketing territoriale, università, biblioteca, eventi, pari opportunità: tre consiglieri del Pd, uno del Molise di tutti e dell’Udc. Commissione politiche sociali, politiche abitative, pubblica istruzione, mense e trasporto scolastico, immigrazione, gioventù, terza età, politiche del lavoro, politiche per la salute, popolazione canina: tre consiglieri del Pd, uno dei Popolari e del Molise di tutti. Commissione sviluppo economico e attività produttive (commercio, indu-

stria, artigianato e agricoltura): tre consiglieri del Pd, uno dei Popolari per l’Italia e del Centro Democratico. Commissione urbanistica, territorio, arredo e decoro urbano: tre consiglieri del Pd, uno di Lab e del Molise di tutti. Commissione statuto e regolamenti: tre consiglieri del Pd, uno dell’Idv e dell’Udc. Commissione ambiente, ciclo dei rifiuti, ecologia, verde pubblico (giardini e parchi), efficienze energetiche e innovazione tecnologica: quattro consiglieri del Partito Democratico e uno dell’Udc.

Sicurezza, controllo dei Carabinieri Vasta operazione per frenare tentativi di infiltrazioni e azioni malavitose CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno svolto nelle giornate di giovedì e venerdì, su tutto il territorio di competenza, un’intensa attività di controllo al fine di prevenire la perpetrazione di reati contro il patrimonio, le violazioni in materia di sostanze stupefacenti, la vendita di merce contraffatta e senza le previste autorizzazioni con l’intento di monitorare e contrastare, nel capoluogo e nei comuni ricadenti nell’area di competenza, la presenza di soggetti dediti a quelle illecite attività. In Campobasso, nei pressi dell’Ospedale Cardarelli e della Fondazione di ricerca e Cura Giovanni Paolo II sono stati individuati quattro soggetti di origine campana dediti alla vendita di mercanzia varia. Accertati a loro carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e l’assenza di autorizzazione per la messa in vendita della merce, i

Carabinieri hanno proceduto nei loro confronti al sequestro dei prodotti tessili, all’elevazione di sanzioni amministrative di euro 5.164,00 e alla proposizione per l’emissione del foglio di via obbligatorio da Campobasso. Tre di loro erano già destinatari di quest’ultima misura pertanto sono stati deferito all’A.G. dai militari per violazione della stessa. Alta l’attenzione dell’Arma all’individuazione di soggetti che, provenienti dalle regioni limitrofe, dietro l’espletamento di attività apparentemente legali, costituiscono un possibile prodromo della presenza di persone inclini a comportamenti illeciti. Sempre nel capoluogo, a seguito di perquisizione personale, un ventisettenne è stato trovato in possesso di modica quantità di cocaina e pertanto segnalato al locale Ufficio Territoriale del Governo.

In Riccia i militari della locale Stazione Carabinieri hanno fermato e identificato un cittadino romeno, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, che girava nel centro cittadino senza alcuna valida giustificazione. Nei suoi confronti è stata avanzata istanza per l’emissione del foglio di via obbligatoria da quel comune. Nella notte i Carabinieri sono intervenuti in questa via Insorti di Ungheria dove un ventisettenne di Trivento con un braccio ingessato era intento a danneggiare i veicoli in sosta. All’arrivo dei militari lo stesso ha tentato di scagliarsi contro di loro ma è stato subito bloccato. Condotto in caserma è stato accertato essere sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. Dato il suo stato fisico è stato ricoverato presso l’ospedale Cardarelli per accertamenti e denunciato in stato di libertà per danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Truffe agli anziani, la mobilitazione Martedì a Campobasso un evento di sensibilizzazione coordinato dalle Forze di Polizia CAMPOBASSO. Martedì 23 giugno prossimo, alle 9.30, nella sala Consiliare della Provincia di Campobasso si terrà un evento di sensibilizzazione al rischio di truffe agli anziani. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Interno e dall’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, è stata realizzata in coordinamento con le Forze di Polizia, gli enti locali e l’Ordine degli Psicologi del Molise. La manifestazione sarà presentata dal Prefetto Francescopaolo Di Menna e vedrà il contributo di Francesco Toci, presidente Confartigianato Molise; Alessandra Salvatore, assessore alle Politiche per il Sociale del Comune di Campobasso; Maria Concetta Mignogna, vice presidente dell’Ordine degli Psicologi del Molise, ed esperti delle Forze di Polizia. La campagna di sicurezza per gli anziani vede impegnati, quindi, attori istituzionali e del mondo economico che pos-

sono contribuire a diffondere i contenuti dell’iniziativa presso la popolazione anziana, ampia fascia – preziosa e fragile – di cittadini da tutelare. I truffatori – si legge nel documento – possono essere uomini o donne, ma anche anziani, soprattutto chi si occupa di informare o controllare le spalle ai truffatori. Se operano in borghese, generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare guanti. Di norma, i truffatori usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con un fiume di parole. Potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti. Per quanto riguarda la si-

curezza in casa, il vademecum suggerisce di non aprire mai la porta e non dare ascolto, quindi, ad eventuali sconosciuti che si spacciano per funzionari o ispettori dell’Inps o della propria Asl per accertamenti o conferme di esenzioni del ticket sanitario; annunci di rimborsi o di arretrati, spesso presentando una finta pratica che richiede il versamento immediato di somme di denaro e la conclusione della pratica presso uno sportello dell’ente; controlli di documenti; pacchi regalo; offerte dei più disparati servizi a fronte di un compenso; proposte di vendita di apparecchi medicali. In strada, i truffatori scelgono la propria vittima quando è: meno attenta. All’uscita della banca o dell’ufficio postale, è opportuno non distrarsi, non fermarsi con sconosciuti, camminare sul lato più sicuro del marciapiede, quello più lontano dalla strada, così da evitare di prestare la borsa a possibili scippi con automobili o motorini.



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Isernia

21 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sicurezza, l’operazione della Polizia Una serie di controlli sul territorio per frenare possibili azioni delinquenziali ISERNIA. Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità diffusa, disposti dal Questore di Isernia, Dr. Vincenzo Vuono, la Squadra Mobile di Isernia, a seguito di indagini avviate dopo la presentazione di formale denuncia-querela presso questi uffici da parte di una giovane connazionale residente in provincia, ha deferito alla competente autorità Giudiziaria P.A., italiano, di anni 32, per i reati di “Lesioni Personali” e “Omissione di Soccorso”. In tale ambito il Questore ha emesso due provvedimenti di “Allontanamento con Foglio di Via Obbligatorio” a carico di due pregiudicati di origine campana, uno dei quali con numerosi altri divieti di ritorno da altri comuni, segnalati dalla Compagnia Carabi-

nieri di Venafro; gli stessi erano stati rintracciati nel comune di Montaquila intenti a scassinare un cassonetto per la raccolta di abiti usati al fine di impossessarsene. Sempre nel corso della predetta attività, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha effettuato, negli ultimi giorni, 24 posti di controllo identificando oltre 200 persone, delle quali 50 con precedenti penali e controllando 130 veicoli; si è proceduto, inoltre. al ritiro di una patente di guida ed al sequestro amministrativo di un veicolo. Il predetto Ufficio ha, infine, denunciato in stato di libertà due persone per violazione degli obblighi inerenti la “sorveglianza speciale” ed ha contestato una violazione amministrativa per ubriachezza ex art 688 c.p.

Ancora polemiche sulla differenziata A Isernia il servizio della raccolta a singhiozzo viene definito negativo dalla cittadinanza ISERNIA. “Giunta comunale di Isernia e differenziata: Amendola, membro giuntale PD come delegato all’ambiente, invece di giocare a fare l’assessore sceriffo minacciando sanzioni ai cittadini, dovrebbe spiegare perché la raccolta è effettuata a singhiozzo, lasciando giacere inspiegabilmente i rifiuti nelle vie della città e delle borgate,

benché differenziati dagli abitanti. Nè la funzione politica dell’assessore può essere ridotta a quella di portavoce dell’azienda appaltatrice del servizio”. Così Feliciantonio Di Schiavi. “Se da un lato dobbiamo ricordare che abbiamo perso dieci anni senza iniziare un vero servizio per la differenziata, per colpa della giunta di destra

Melogli, la peggiore che abbia avuto Isernia dal dopoguerra, e che pure ci sono alcuni incivili da richiamare, è evidente che con questi atteggiamenti l’assessore del PD al ramo, vuole spostare l’attenzione sulle condotte degli abitanti, proprio per sviare dai veri problemi suddetti che investono invece le responsabilità ge-

stionali. La raccolta deve essere giornaliera e comunque più frequente; inoltre sollecitiamo le risposte non fornite nonostante richieste dal PCL di Isernia con apposito documento diffuso all’epoca, in merito al quadro economico di costi ed entrate, alla destinazione e riciclo dei rifiuti differenziati. Infine: continuiamo

a ribadire la necessità di costruire, con gli stessi fondi dati all’azienda privata, un servizio a gestione pubblica con forme di controllo democratico dei lavoratori e dell’utenza, anche come un’azienda speciale interterritoriale; unitamente ad una tassazione che salvaguardi le fasce deboli.

Emergenza, la simulazione dei Vigili del Fuoco Vasta attività di preparazione degli uomini del Corpo per il recupero di una persona

ISERNIA. Si è svolta giovedì 18 giugno un’esercitazione regionale di

ricerca e recupero di persona dispersa, è stata scelta come luogo del-

l’esercitazione la località “colle dell’Orso” zona al confine tra i comuni di Carpinone e Frosolone. All’esercitazione ha preso parte il personale TAS, specializzato nella topografia applicata al soccorso, della Regione, il nucleo SAF del Comando di Isernia, specialisti SAF 2B del Comando di Campobasso, il nucleo cinofilo della Direzione Regionale VVF e l’elinucleo di Pescara con AB 412 Drago 54. L’esercitazione ha testato le modalità operative della Procedura per la ricerca persona edita dalla Direzione Centrale per l’Emergenza coinvolgendo tutte le componenti VF e testandone i tempi di allertamento e di disponibilità in campo. Sono state eseguite delle battute di ricerca in

territorio impervio e non anche con

l’utilizzo del mezzo aereo.



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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

21 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Sequestrate buste di plastica illegali” A Termoli blitz dei vigili urbani contro gli shopper ritenuti non conformi per legge TERMOLI. Attenti a commercializzare le buste di plastica che non possono essere più consegnate alla clientela, rischiate una multa significativa. Controlli e sequestri da parte del nucleo operativo della Polizia municipale di Termoli, guidato dal

luogotenente Pietro Cappella. I Vigili urbani sono andati a caccia degli shopper illegali nei più grandi punti vendita della città, ritirandone centomila. A molti sarà passato quasi di mente, ma dal 21 agosto 2014 sono entrate in vigore le sanzioni per la commercializzazione dei sacchetti di

plastica monouso per l’asporto merci non biodegradabili e compostabili. Pertanto, chi commercializza i sacchetti di plastica deve oggi accertarsi della loro conformità alle norme di legge già al momento dell’acquisto dal fornitore per evitare di incorrere

in sanzioni. Particolarmente rilevante il quadro sanzionatorio: infatti la sanzione pecuniaria a carico dell’esercente parte da 2.500 euro per arrivare a 25mila euro, aumentata fino al quadruplo del massimo (100mila euro) se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di

sacchi per l’asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore. Nel caso di specie, all’unico supermercato inadempiente rispetto all’utilizzo di quelli autorizzati è stata comminata una multa di 5mila euro.

“Montenero continuerà a crescere” Parte la nuova amministrazione e il sindaco Travaglini fa il punto della situazione MONTENERO DI BISACCIA. “Diciamo che non ci siamo fermati un attimo già all’indomani delle elezioni eravamo più che operativi pertanto abbiamo lavorato fin da subito. La squadra che abbiamo composto è bella. Ho ritenuto di rispettare la volontà dei cittadini considerando che i quattro assessori sono i consiglieri che hanno riportato il maggior numero di voti. Partiamo dal presupposto che tutti sono capaci e hanno le caratteristiche per ricoprire il

ruolo da assessore pertanto ho preferito fare in questa maniera perciò c’è Gianfranca Marchesani che oltre a essere assessore è anche vicesindaco con delega alle Politiche sociali, Sanitarie e Pari opportunità, Simona Contucci assessore Attività produttive, Ambiente, Politiche giovanili, Personale e Protezione civile. Domenico Porfido assessore all’Urbanistica e Massimo Di Stefano delega alla Cultura, Spettacolo e Turismo. Il presidente del consiglio, Giuseppe Mu-

razzo, è stato eletto nella prima seduta di consiglio e in più ci sono tre consiglieri miei collaboratori a cui ho delegato a Sandra Moroni il Bilancio, Pasqualino D’Ascenzo Scuola e Trasporti, Manutenzione, Beni demaniali e patrimoniali. Quindi sono convinto che tutti hanno responsabilità importanti alla luce del risultato elettorale non nego la mia grande soddisfazione ma un risultato del genere ci carica ancora più di responsabilità. Quindi sono convinto di avere la squadra giusta per

continuare ad amministrare così come abbiamo fatto nei cinque anni precedenti dando risposte prima di tutto ai cittadini e cercando di migliorare la qualità della vita della nostra comunità”. E così che Nicola Travaglini ha presentato alla stampa i membri della nuova Giunta di Montenero di Bisaccia; tra le persone di punta membri del suo entourage, spicca anche il nome di Giuseppe Murazzo, nominato Presidente del Consiglio comunale.

Campomarino, noi pensiamo ad amministrare E’ possibile comprendere, come molte persone amino mettersi al centro dell’attenzione, cercando in tutti i modi di farsi notare dagli altri; esse sentono un profondo bisogno di farsi vedere affinché l’attenzione sia rivolta solo a loro, perché si parli di loro. Questo desiderio di “sentirsi ammirati” prende il nome di esibizionismo e le motivazioni che ne sono alla base possono essere molteplici: dal sentirsi potenti e superiori rispetto agli altri, forse per colmare un senso di inadeguatezza, al bisogno di essere accettati ed amati. Purtroppo, questo è ciò che sta accadendo da un mese a questa parte a Campomarino, mediante la strumentalizzazione demagogica dell’eventuale arrivo dei profughi. A quanto pare ci sono diversi soggetti (consiglieri di minoranza e assessore provinciale) che rivendicano la paternità di provvedimenti, decisioni, richieste di incontro ponendosi come salvatori della patria ed in questo smisurato delirio non si rendono conto del rischio sociale che ne potrebbe derivare. Tutti siamo consapevoli del momento di emergenza sociale che si vive nel nostro Paese, del fatto che la gente sia esasperata e che questo è il terreno fertile sul quale attecchiscono razzismo ed

omofobia; nulla, neanche il dibattito politico fatto tramite invettive, può giustificare questo atteggiamento potenzialmente pericoloso. E’ facile e comodo cavalcare l’onda del momento, fomentando malumori per tornaconto personale, inveire sui media e poi, sorridere, promettere la guerra per poi assumere (nei momenti più importanti: vedi incontro con il Prefetto) l’atteggiamento dell’agnellino, parlare moderatamente o addirittura tacere durante il confronto, lo stesso confronto del quale si è fatto un vessillo di lotta; altra cosa è dire le cose come realmente sono, assumendosi la responsabilità di quello che si dice anche se può risultare impopolare. Il Sindaco Cammilleri messo al corrente, nei primi giorni del mese di maggio, della partecipazione di due strutture di Campomarino al bando della Prefettura per ospitare gli immigrati, ha sempre affermato che Campomarino e la sua cittadinanza non sono contrari all’accoglienza, e la storia lo dimostra, ma tale eventuale accoglienza deve essere fatta secondo criteri adeguati senza compromettere la sicurezza e le potenzialità turistiche/ricettive del territorio; tali istanze sono state comunicate a SE il Prefetto di Campobasso nella riu-

nione tenutasi il giorno 28 maggio 2015 (incontro fissato da tempo), unitamente alla richiesta di posticipare all’autunno gli eventuali arrivi, e riportate dal Sindaco alla cittadinanza durante il confronto tenutosi lo stesso giorno in sala consiliare. Il giorno 26 maggio, durante la conferenza dei capigruppo si è discusso dell’opportunità di convocare un Consiglio Comunale monotematico sull’argomento, il 29 maggio il Comune, tramite la sua pagina Facebook ufficiale, ha comunicato che a breve sarebbe stato convocato tale Consiglio Comunale ed il giorno 1 giugno la minoranza ha presentato al protocollo la richiesta di un Consiglio Comunale monotematico; la seduta è stata fissata per il giorno 16 giugno alle ore 16.00. Durante la seduta di Consiglio svoltasi in adunanza aperta, probabilmente, la diffusione della comunicazione da parte del Ministero dell’Interno che la Regione Molise ospita un numero di immigrati superiore a quello previsto e che forse non arriveranno più, ha tranquillizzato molte persone, solo un cittadino ha espresso la propria opinione. Per la minoranza sono intervenuti Antonio Saburro e Luigi Romano, non c’è traccia di parole di Vincenzo Cordi-

sco che però poi lamenta il silenzio degli altri. È stato condiviso un unico documento che poi però è stato firmato da tutti tranne che dal Consigliere Saburro che ovviamente il giorno dopo ha cercato di prendersi la paternità anche di una delibera a cui ha votato contro. Ma del resto ci sono assessori provinciali che riprendono la paternità di delibere del consiglio comunale pur non partecipando alla seduta... “Abbiamo fatto approvare….. Ci siamo riusciti!”... Se la minoranza può vivere di illusioni, chi amministra deve restare con i piedi ancorati alla realtà ed essa è che, pur nella speranza che si scelgano altri luoghi per ospitare i profughi, l’iter dei bandi prosegue, e nulla esclude che a Campomarino possano arrivare queste persone bisognose di aiuto, perché di persone si tratta, nonostante SE il Prefetto abbia ascoltato le nostre richieste. Per concludere, vorremmo chiedere scusa ai Consiglieri di minoranza se abbiamo causato loro qualche apprensione, percepibile dai loro ultimi comunicati, circa il livello della nostra dignità ed autonomia; a loro diciamo di stare tranquilli, li informiamo che all’interno del nostro gruppo “NOI CAMPOMARINO” regna sovrana la

democrazia e democraticamente prendiamo le decisioni; delle quali, oltretutto, non ci vergognamo, anzi, di esse ci assumiamo la piena responsabilità nei confronti di tutti i cittadini. Ovviamente, voi potrete anche non condividerle perché ognuno ha le proprie idee, le proprie ideologie ed i propri sentimenti, secondo Nietzsche “non esistono fatti, solo interpretazioni”. Ogni bieco tentativo di ridicolizzare il nostro operato appare grottesco e se può sembrare strano che non abbiamo sentito la necessità di proporre interventi individuali durante il Consiglio Comunale, essendo sufficiente che l’idea del gruppo fosse espressa dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, sarà perché non abbiamo questo smisurato bisogno di essere ammirati, di essere esibizionisti. Amministrare un Comune vuol dire farsi carico di onori ma soprattutto di oneri, agire responsabilmente e accettare i malumori anche quando vengono prese, da altri organi, decisioni impopolari, ed è quello che noi stiamo facendo da quando ci siamo insediati.

“NOI CAMPOMARINO”


Hotel “Le Cupolette�

Riparte la stagione estiva Sabato 13 giugno 2015 riapre la piscina

C.da Santa Maria delle Macchie, sn - 86019 Vinchiaturo (CB) Italy Info: +39 0874 340043 Fax +39 0874 340038 www.lecupolette.com - lecupolette@gmail.com


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