TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 245 - sabaTo 29 noVeMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
Ampliamento discarica, un coro di NO A Mont a gano aumentano dubbi e per plessità
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Evidentemente, il Tapiro di ieri sulla questione formazione professionale ha funzionato se è vero come è vero che il senatore ha subito interpellato il sottosegretario Cassano che, dopo aver parlato con la struttura presente al tavolo tecnico, "mi ha riconfermato l'impegno del Governo italiano a sostenere finanziariamente il sistema della formazione del Molise utilizzando una diversa procedura da quella inizialmente prospettata ma ugualmente utile per la soluzione della vertenza". Noi ne prendiamo atto.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. Le organizzazioni sindacali agricole attendono di potere misurare, sotto l'aspetto della programmazione e della strategia, il nuovo Piano di sviluppo rurale. Intanto, però, non sono poche le lamentele degli agricoltori per una serie di disfunzioni che riscontrerebbero all'interno della struttura nel momento dello svolgimento delle pratiche. L'assessore, poi, deve meglio chiarire come sarà possibile a Montagano coniugare l'ampliamento della discarica con la vitivinicoltura e i pomodori.
Servizio a pagina 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 29 novembre 2014
Incaricata a svolgere le attività legate alla gestione del Programma “Garanzia Giovani Molise”: 9milioni di euro
Agenzia Regionale Molise Lavoro: dalla stalla (della precarietà) alle stelle Molta carne a cuocere, con non poche linee di fuga per renderla appetibile e appetita, secondo gli usi e i costumi della politica molisana: clientela e favoritismi In regime di prolungamento contrattuale fino a metà gennaio 2015, il direttore generale della Regione Molise, Pasquale Mauro Di Mirco, non lesina energie nel dare impulso alle attività regionali che sono state oggetto di decisioni da parte degli organi deliberanti. Gli compete e lo fa. Stando attento, però, ad assecondare i desideri degli apparati politici e amministrativi (presidenza e giunta regionali) che, come racconta la cronaca quotidiana, hanno il vezzo di scegliere nel mazzo degli organismi para, sub e strutturali dell’Ente, quelli che meglio li rappresentano o, meglio ancora, li soddisfano. Tra i preferiti indubbiamente l’Agenzia Molise Lavoro, rimessa da qualche mese in carreggiata e, come diciamo, oggetto di attenzione. Ha provveduto infatti Di Mirco a incaricarla, in via d’urgenza, a svolgere le attività legate alla gestione del Programma “Garanzia Giovani Molise” sotto la direzione e il coordinamento del responsabile regionale della Programmazione, ancorché direttore dell’Area seconda, Massimo Pilla-
rella. Anche quest’ultimo è da annoverare tra i preferiti di Frattura e company, una sorta di deus ex machina, delegato ad essere ingegnere, dirigente, direttore, manager e ambasciatore del Molise nelle stanze decisionali di Bruxelles. Coordinare i circa 9 milioni di euro che ballano intorno alla “Garanzia Giovani Molise”, non è certo una diminuzione di ruolo. Tutt’altro. E’ il modo, il più immediato, di acce-
l’ intervento di Alberto Montano* Il 29 e 30 novembre Forza Italia promuove in tutta Italia una forte mobilitazione politica incentrata sul contrasto all’ attuale politica fiscale sulla casa e alla politica economica del Governo Renzi che, così come quella dei due Governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini, sta distruggendo soprattutto la classe media italiana. Quel ceto medio cioè fatto da cittadini che da sempre hanno trovato nel movimento politico di Forza Italia il riferimento in grado di proteggere i loro risparmi e i loro averi, frutto del loro lavoro. La politica fiscale di Forza Italia, dall’ abolizione della tassa sulle successioni e sulle donazioni, alla abolizione delle tasse sulla casa, fino alla tutela del risparmio delle famiglie è infatti sempre stata rivolta alla
lerare le procedure di spesa, la rendicontazione e la certificazione relative al Programma Operativo dei Fondi Sociali Europei (Fse) 2007 2013 e degli altri programmi e delle linee di finanziamento quali, appunto, quelle di Garanzia Giovani, del Piano Integrato Giovani, dei Bonus assunzionali, del Welfare to work, dei bandi ministeriali che gravitano sulle politiche del Lavoro e dell’Occupazione, connesse al ri-
conoscimento in corso da parte del Governo della crisi complessa nell’area Bojano-Venafro. Quadro ampio, elastico, modellabile, adattabile alle esigenze occupazionali (quantunque a tempo determinato), alle consulenze, ai contributi professionali. A Pillarella anche il compito di attivare le procedure di semplificazione e d’informazione sperimentali, utili a traghettare l’attuale gestione dei Fondi europei verso la futura programmazione 2014 – 2020. Molta carne a cuocere, con non poche linee di fuga per renderla appetibile e appetita, secondo gli usi e i costumi della politica molisana: clientela e favoritismi. Speriamo non sia così, anche se il pregresso giustifica appieno la supposizione. Dunque, il braccio operativo di Pillarella sarà l’Agenzia Regionale Molise Lavoro: dalla stalla della precarietà alle stelle. Nel dare all’Agenzia il compito appena sopra descritto, che le garantisce di vivere, il direttore generale Di Mirco ha preteso che assicuri un costante flusso informativo di tutti i dati che riguardano la gestione del
No Tax Day, per una politica fiscale più equa protezione di questa ricchezza diffusa e frutto della propensione al risparmio del ceto medio. L’esempio di quanto è accaduto con la tassazione sulla casa è eclatante. Nel 2011 (governo Berlusconi, quindi prima casa esente) il gettito derivante dalla tassazione sugli immobili in Italia ammontava a 11 miliardi di euro, diventati 24 miliardi con l’Imu di Monti nel 2012 e in continuo aumento fino a 30 miliardi con l’Imu e la Tasi di Letta e di Renzi nel 2013 e nel 2014. Un aumento di circa 20 miliardi, tutti gravanti sulle tasche degli italiani, che va restituito per tornare ad un gettito totale massimo di 11 miliardi. Le risorse necessarie per finanziare questa misura, pari a circa 20 miliardi di euro, vanno trovate utilizzando il meglio della Spending review
del commissario Cottarelli: un lavoro certosino messo nel cassetto e abbandonato. E’ arrivato il momento di dire basta perché gli italiani e le loro case non sono il bancomat del governo.Ognuno di noi, ogni famiglia, ogni individuo ha delle entrate e sa che con quelle dovrà gestire la propria vita. Lo Stato non è autorizzato a comportarsi diversamente, deve imparare a gestirsi come fanno le famiglie senza spendere più di quello che può. Domani Sabato 29 con le iniziative messe in campo grazie ai nostri Coordinamenti Provinciali o saremo in piazza a Campobasso ed Isernia per affermare tutto questo. *Vice-Coordinatore Regionale Forza Italia Molise
“Garanzia Giovani” agli uffici dell’Assessorato al Lavoro (alias all’assessore Petraroia; sembrava strano fosse tagliato fuori) e verso i componenti della cabina di regia (tre dirigenti regionali, Gabriella Guacci, Matteo Iacovelli, Marcello Vecchiarelli, Claudio Amicone, Guido Di Ninno, Giovanni Cefalogli, Enrico Staffieri, Lucia Merlo e Piero Brandimarte). Giusto per ricordarle di essere uno strumento nelle mani della politica e dei satelliti che le ruotano attorno (sindacati, associazioni di categoria eccetera). Infine, perché poi tutto si modelli secondo il gradimento della giunta regionale, il factotum Pillarella predisporrà un documento complessivo di rimodulazione del Programma Operativo “Garanzia Giovani Molise” e della governance che lo sottintende, da condividere preventivamente con la cabina di regia, e da sottoporre alla giunta regionale “per gli atti di competenza”. Dardo
“Frattura? E’ alla frutta” Il senatore Di Giacomo interviene sulla conferenza sstampa dei fondi per il post sisma E’ il senatore Ulisse Di Giacomo a rivendicare al lavoro fatto dal centrodestra perchè il Molise potesse ottenere i soldi necessari per il dopo sisma. Per questo, mette nel mirino il presidente della Giunta regionale, Frattura, e il delegato Salvatore Ciocca non senza una punta d’ironia. “Lo statista, accompagnato da Ciocca, convoca una conferenza stampa per illustrare l' accordo di programma quadro per la ricostruzione post sisma di 160 milioni di euro. Naturalmente, serenamente, convintamente, non dirà' che lui e Ciocca con quei finanziamenti c' entrano come i cavoli a merenda. Sono fondi che noi, nel lontano 2011, siamo riusciti a portare in Molise e che loro stavano riuscendo a perdere. E' alla frutta......”
TAaglio lto
3 29 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Discarica, troppi i dubbi
L’ampliamento dell’area di Montagano sta alimentando una serie di polemiche e resistenze CAMPOBASSO. Una storia tribolata quella della discarica di Montagano realizzata dalla Comunità montana "Molise centrale" nel 1995 e che ha conosciuto una serie di ampliamenti nel corso di questi anni. L'ultimo previsto, poi, sta scatenando una serei di polemiche. Sono stati i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Federico e Manzo, a presentare in Consiglio regionale un'interrogazione. "Le nostre due domande nell’interrogazione erano chiare. La prima: premettendo che la legge regionale 6/2011 sopprimeva e metteva in liquidazione tutte le dieci comunità montane, noi chiediamo se la comunità montana Molise centrale, seppur la più grande e unica proprietaria di un impianto di smaltimento rifiuti, può ancora stanziare 10 milioni di euro di risorse proprie per un piano di opere pubbliche e 7 milioni e mezzo per il progetto di investimento cofinanziato dalla Regione. Da dove escono questi soldi peraltro e quando finirà que-
sto processo di estinzione? Nella risposta scritta viene riportato che la comunità montana ha effettuato una analisi dettagliata da cui risulta la sostenibilità finanziaria dell’investimento. Ci chiediamo come mai allora, pochi mesi prima, nel decreto del commissario liquidatore che riguardava il Piano triennale delle
opere pubbliche 2013/2015, (progetto di investimento di 10 milioni di euro) il responsabile del servizio finanziario diede espressamente parere negativo in ordine alla regolarità e alla copertura finanziaria?". C’è il concreto rischio comunque che la discarica di Montagano, vici-
nissima al fiume Biferno e a molti terreni coltivati, diventi la pattumiera della regione e i cittadini della zona infatti sono seriamente preoccupati. "La valorizzazione dell’impianto di compostaggio a noi sembra una operazione di facciata perché si vuole chiaramente solo recuperare energia con tutto questo organico e quindi nella sostanza fare soldi coi rifiuti". La delibera di giunta 714 che finanzia la discarica, come pure nella risposta dell’assessore, si parla di una "coerenza dell’intervento proposto con le finalità della Linea di intervento “Gestione dei rifiuti urbani”, fra cui è espressamente riportata quella di migliorare l’indicatore S.09 dell’Obiettivo di servizio “Rifiuti urbani”, cioè la “Percentuale di frazione umida proveniente da raccolta differenziata trattata in impianti di compostaggio”». "Noi ce li siamo andati a vedere questi Obiettivi di servizio che riguardano le regioni del Mezzogiorno, e i target prefissati. E abbiamo scoperto
altro, in verità. L’obiettivo al 2013 di percentuale di frazione organica trattata in impianti di compostaggio rispetto alla frazione di umido nel rifiuto urbano totale è infatti 20%, il Molise è già al 39,9%. Quindi c’è veramente intenzione di fare compostaggio?” Essendo, come scritto, un progetto preliminare che aveva bisogno di approfondimenti tecnici, i consiglieri grillini hanno chiesto di sapere, noi e i cittadini della zone limitrofe, se questi dettagli sono cambiati in questi mesi o è rimasto tutto come nelle previsioni. Cioè ad esempio se saranno 30mila su 50mila, le tonnellate annuali da trattare con l’impianto biogas oppure questo numero è aumentato in questi ultimi mesi? Inoltre è stato individuato il soggetto attuatore?” Interrogativi di non poco conto per un territorio che avrebbe dovuto vedere la valorizzazione dei suoi prodotti: vedasi lo sviluppo della vitivinicoltura e dei pomodori ma si ritrova una mega discarica.
Agricoltura, e il Piano di Sviluppo rurale? Da tempo le organizzazioni agricole attendono di conoscere quale deve essere la programmazione regionale CAMPOBASSO. Sono le associazioni agricole che continuano a lamentare uno stato di disagio per le difficoltà incontrate presso l'assessorato regionale. Perchè è stato spostato lo sportello Agea (agenzia per le erogazioni in agricoltura) presso la segreteria politica dell'assessore regionale all'Agricoltura? Uno sportello pubblico che ha funzione di autorizzazione dei pagamenti, funzione di esecuzione dei pagamenti e funzione di contabilizzazione dei pagamenti è adesso gestito da una segreteria politica e nello specifico da una persona che non è nemmeno contrattualizzata con l’assessorato all’agricoltura. Che c’entra con l’Agea? Gli agricoltori si lamentano ma non hanno risposte. Vogliamo poi parlare delle indennità compensative e dei titoli? Da un anno e mezzo
non si erogano più. Così come sono a zero le concessioni per i tratturi. E poi c’è il nuovo programma di sviluppo rurale che non si sa quando partirà. Per questo, però, non ci sono state consulenze specifiche? Ma si continua a parlare noiosamente durante le riunioni ormai da anni delle solite cose: cooperazione, consulenze aziendali, interventi rurali, assistenza alle imprese, formazione delle persone, banda larga…insomma le solite balle che poi non servono a nulla. Attualmente il Molise è l’unica regione dove del nuovo Psr di certo non si sa niente. E il piano finanziario? Per questo, sono le associazioni di categoria a chiedere una maggiore celerità nell’azione di programmazione e di governo dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
La Uiltucs denuncia la posizione assunta dalla Regione CAMPOBASSO. Continua la denuncia di Pasquale Guarracino, Segretario Generale della UILTuCS Molise, della situazione degli ex lavoratori precari, mai riconfermati della Molise Dati: i 13 dipendenti della Società in house della Regione Molise, ormai senza contratto, sono ancora senza risposte, nonostante i pubblici appelli, le denunce e le richieste della UILTuCS Molise. “Ad oggi nessun riscontro è pervenuto dai soggetti interessati, che forse si ritengono superiori rispetto a questa vicenda: silenzio assoluto sia da parte del management di Molise Dati, pur dall’alto dei suoi migliaia e migliaia di euro, sia da parte della politica molisana, ad eccezione, per onestà di cronaca, dell’Assessore Petraroia,
“Molise Dati, per i precari il silenzio assoluto”
che, però si è limitato a chiedere la convocazione delle parti, senza assumere alcuna determinazione in merito alla vicenda degli ex precari della Molise Dati e senza riuscire, almeno fino ad oggi, a far riunire le parti”. Ancora una volta Pasquale Guarracino vuole ribadire l’impellente necessità di affrontare, per risolvere,la questione degli ex lavoratori precari della Molise Dati e “la necessità di comprendere, una volta e per tutte, come opera la dirigenza della Società, così ben retribuita, ma, fino ad ora, disattenta rispetto alle esigenze di chi, per anni, ha lavorato per la Molise Dati ed oggi si trova completamente sprovvisto di reddito e, forse, anche di speranza nel futuro”.
TAaglio lto
4
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
29 novembre 2014
Il Molise, che di turismo dovrebbe vivere valorizzando le sue peculiarità, invece si dedica alle biomasse, alle pale eoliche, ai pannelli solari con formule e programmi distruttivi del territorio
Le Pro Loco a stecchetto: solo 80 mila euro per l’attività 2013 Senza un piano organico, una linea programmatica, un riferimento, si disperdono in un guazzabuglio d’iniziative spesso a ricalco l’una dell’altra Briciole, solo briciole finanziarie, da parte della Regione a chi nel Molise cerca di creare un substrato turistico. Le Pro-Loco sono certamente le più vocate e le più interessate. Ma dalla Regione, dicevamo, solo briciole: 80mila euro da dividere in tanti quale contributo per le attività del 2013. Anche il ritardo nell’erogazione delle briciole si rileva pertanto un ostacolo e non un incentivo. La Regione e il Turismo: un rapporto anomalo. Gli Ept annunciati per sciolti intanto continuano, commissariati, a vivacchiare; le Pro – Loco, dicevamo, si dannano l’anima, ma senza un piano organico in cui muoversi, una linea programmatica, un riferimento si disperdono in un guazzabuglio d’iniziative spesso a ricalco l’una dell’altra. Il quadro riassuntivo è l’immagine della confusione istituzionale e territoriale con
CAMPOBASSO. L’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise), con riguardo alle notizie che circolano da mesi sulle risorse per la ricostruzione e segnatamente da ultimo all’annuncio dell’avvenuta sottoscrizione dell’APQ da 162 milioni di euro, evidenzia come le imprese continuano a non essere pagate o ad essere pagate a rilento, soggiogate da un viavai di carteggi ed integrazioni documentali tra i Comuni e l’Agenzia Regionale Protezione Civile, dovuti ad una burocrazia imperante che ha reso le istruttorie sempre più complesse e tali da risultare costantemente in via di definizione e mai perfezionate ai fini dei pagamenti finali che erano e rimangono sostanzialmente fermi ormai da molti mesi. L’ACEM esprime ovviamente soddisfazione e compiacimento per il lavoro svolto e che ha condotto alla sottoscrizione dell’APQ anzidetto, augurandosi vivamente che lo stesso possa davvero portare alla conclusione del percorso
la regia della Regione Molise che di turismo dovrebbe vivere in simbiosi con il territorio, le sue ricchezze, le sue peculiarità, e invece si dedica anima e corpo alle biomasse, alle pale eoliche, ai pannelli solari con formule e programmi distruttivi del territorio. Una vistosa contraddizione; un controsenso politico e amministrativo; un sigillo alla evanescenza programmatica della giunta guidata dall’architetto Paolo di Laura Frattura. Che il turismo lo interpreta in chiave demolitoria con lo scioglimento degli E.P.T e dell’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli, lasciando il resto dell’organizzazione turistica (le Pro – Loco, le Associazioni, i Comitati locali) sulla giostra delle sagre e degli spettacoli estivi, per lo più. Né s’intravede all’orizzonte una proposta di legge che metta ordine, che componga un si-
stema turistico regionale in grado di riassumere i valori ambientali, naturali, paesaggistici, storici, archeologici, folcloristici, agroalimentari, artigianali che possano proiettare il Molise nel panorama turistico nazionale se gestiti con intelligenza, fantasia, modernità. Tantomeno viene affrontato il settore della ricettività: altro campo aperto alle autogestioni e, perché no, a qualche espressione di anarchismo organizzativo e gestionale, che collide in maniera evidente con la qualità dell’accoglienza pratica nelle regioni in cui il turismo è tenuto in alta considerazione. Parliamo della ricettività alberghiera ed extralberghiera. E in proposito sovvengono gli appelli degli operatori nel campo degli Alberghi Diffusi: realtà che nel Molise, se assistita a dovere, ha ampi, amplissimi margini di crescita e di svi-
“Post sisma, ora vanno pagate le imprese prima di tutto” L’Acem esprime soddisfazione per l’Apq da 162 milioni di euro ma chiede che la Regione proceda a riconoscere le priorità in agenda della ricostruzione post sisma in Molise in tempi brevi. “E’ innegabile l’importanza del risultato raggiunto con l’ultimo APQ – spiega il Presidente Corrado Di Niro – però ora esortiamo accoratamente a provvedere ai pagamenti alle imprese che sono esauste e stremate ed a proseguire nell’impegno a Roma che deve portare alla liquidazione finanziaria delle risorse dal Governo centrale alla Regione Molise, affinché le cifre non restino solo sulla carta; manifestiamo la nostra disponibilità a fianco delle istituzioni regionali affinché tale risultato possa essere conseguito”.
Appello all’unità delle associazioni in difesa della salute e dell’ambiente di Vincenzo Musacchio* Mi rivolgo a tutti i movimenti, comitati ed associazioni autonomi e liberi per ricordare a noi tutti che dobbiamo essere consapevoli di trovarci davanti ad un duro attacco del nostro territorio dal punto di vista della salute pubblica e dell’ambiente circostante e che si stanno mettendo in discussione principi fondamentali previsti dalla Costituzione e da fondamentali documenti europei ed interna-
luppo. Soprattutto nella valorizzazione dei centri storici (ne contiamo 136) e del territorio nella sua generalità. Una lettura elementare dei contenuti dell’Albergo Diffuso farebbe capire ai consiglieri regionali del Molise quanto essi siano distanti dalla realtà, dalla creatività, dal rispetto delle vocazioni locali e degli operatori che cercano di affermarsi e di affermare questa formula turistico-ricettiva. Briciole alle Pro – Loco, abbiamo detto all’inizio, ma briciole (50mila euro) anche al turismo scolastico, altro elemento tenuto in quarantena. Al momento siamo allo sfascio di quel poco di organizzazione turistica che c’era. In perfetto allineamento con lo sfascio delle industrie, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura: ovvero dell’economia. Diciamola tutta: del Molise.
zionali. Questa è una situazione che richiede al più presto la ricomposizione di ogni divisione e conflitto tra chi lotta per la difesa del nostro territorio. Leggendo spesso di diatribe tra movimenti e associazioni invito tutti a lavorare uniti per azioni comuni di contrasto alle politiche governative che minano il nostro territorio sotto il profilo della salute e dell’ambiente. Dobbiamo vigilare su tutte le eventuali modifiche legislative in peius che incidano sul nostro
territorio in modo unitario e con una piattaforma comune, sia per quanto riguarda le forme classiche della protesta (manifestazioni, convegni informativi) sia per quanto riguarda le cosiddette forme di lotta alternative (ricorsi, impugnazioni) che richiedono anch’esse un organizzazione unitaria che vedano impegnate le strutture associazionistiche decentrate sui territori. Chiedo a noi tutti di lavorare ad un grande progetto unitario che sappia finalmente
coinvolgere tutta la categoria dell’associazionismo libero in un grande Forum, senza divisioni, fratture, particolarismi che ci dividerebbero ulteriormente e, indebolendoci, farebbero solo il gioco della controparte. Tanto per fare un esempio, tutti uniti in un lieve sforzo economico potremmo acquistare un misuratore della qualità dell’aria ed avere uno strumento pronto per ogni evenienza, certificato ed indipendente. Dunque non più divisioni ma unità. L’unione libera, questa è la soluzione se vogliamo davvero difendere il nostro territorio! *Presidente Co.Re.A Molise
TAaglio lto
5 29 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Nel Molise sono 236 le organizzazioni iscritte all’albo regionale
Volontariato sociale, allerta: 2 milioni di euro per te!
Gli uffici regionali sono pronti ad assicurare ogni eventuale attività di supporto ed assistenza tecnica per la presentazione dei progetti al ministero del Lavoro Allerta per le 236 Organizzazioni di volontariato iscritte all’Albo della Regione Molise. Gliela ha data l’assessore regionale alle politiche sociali, Michele Petraroia, non appena in possesso della certezza di due milioni di euro del Fondo nazionale del Volontariato (ex-articolo 12 della Legge n. 266/91) destinati dal Governo ai progetti sperimentali. Allerta perché non perdano l’occasione e per essere tempestivi nella presentazione degli elaborati alle strutture del Ministero del Lavoro, a partire dalle ore 17,30 del 20 novembre alle 13,00 del 10 dicembre. Rapidità, dunque, e soprattutto completezza, tenendo conto che l’importo massimo progettuale non può superare i 30mila euro, di cui il 90% a carico del Ministero ed il 10% a carico della singola organizzazione di volontariato. Molto dipenderà dalla qualità delle proposte e della loro adattabilità alle condizioni socio economiche del Molise. Altra avvertenza dell’assessore: gli uffici regionali sono pronti ad assicurare ogni eventuale attività di supporto ed assistenza tecnica. Ne avranno certamente bisogno, data la ristrettezza dei tempi e la complessità delle procedure. Gli ambiti entro cui le 236 Organizzazioni di volontariato iscritte all’Albo della Regione Molise possono muoversi e proget-
tare sono: la cittadinanza attiva; le pari opportunità; l’accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati; l’esclusione sociale; la legalità e corresponsabilità; il sostegno a distanza e il volontariato d’impresa. Ancora più articolati, diversi, complessi gli obiettivi cui tendere per essere presi in considerazione. Ovvero: la promozione di cittadi-
nanza attiva e partecipata, attraverso la realizzazione di programmi di formazione, campagne di sensibilizzazione e di informazione sulle iniziative di pari opportunità; la promozione della cittadinanza europea; la promozione e creazione di laboratori di cittadinanza attiva e condivisa nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare riferimento
L’intervento
Le sedi distaccate di Polizia non si toccano La sicurezza dei cittadini non si tocca. Con grande rammarico il MoVimento 5 Stelle prende atto che la politica delle decisioni scellerate del governo centrale continua ad andare avanti, insensibile e sorda verso le richieste di aiuto e le reali esigenze della gente. Questo e’ il motivo per il quale sui giornali in questi giorni possiamo trovare, fianco a fianco, articoli riguardanti statistiche che evidenziano un forte aumento del numero degli eventi criminosi, ed articoli che a caratteri cubitali annunciano la chiusura di circa 189 presidi di Polizia in tutta Italia. La chiusura di uffici di Polizia sembra proprio la risposta più adatta e sensata all’aumento della criminalità. Le decisioni che stanno prendendo forma in questi ultimi giorni non risparmiano il nostro Molise, anzi, lo penalizzano fortemente visto che si vedrà privato di tre presidi di Polizia. La
Polizia Postale di Isernia, la Stradale di Larino e il Posto Polfer di Campobasso pare siano stati ritenuti superflui e forse troppo dispendiosi da chi, a Roma, non riesce a rinunciare a nulla che riguardi i propri privilegi. Riteniamo sia una cosa gravissima che la nostra Regione venga spogliata letteralmente di questi presidi. Tali operazioni possono risultare devastanti specialmente se concertate a “tavolino” senza avere la minima conoscenza della realtà del territorio. In nome di un esiguo risparmio si va a ledere un sacrosanto diritto del cittadino. Cosa si pretenderebbe di risparmiare eliminando uffici della Polizia Ferroviaria i cui oneri di gestione sono per la maggior parte a carico delle ferrovie? Vale la pena ricordare che nel comune di Larino il Sindaco con delibera di giunta si è reso disponibile a sostenere le spese gestionali della struttura pur di
mantenere la presenza della Polizia Stradale sul territorio. In questo, visto che tutto ciò dovrebbe avvenire per razionalizzare le risorse ed i presidi in considerazione dell’attuale disponibilità di personale e delle esigenze da soddisfare la domanda nasce spontanea e diretta al Capo della Polizia dott. Pansa e sarebbe semplicemente questa: – se per gestire 110.000 unità della Polizia di stato sono state previste e create 9 Direzioni Centrali, ora che le unità sono scese a 95.000 perché le suddette Direzioni sono aumentate a 19? Non sarebbe veramente ora che questi tagli venissero fatti davvero laddove esiste un superfluo esagerato così da ottenere un reale e cospicuo risparmio? Per il Movimento 5 Stelle una cosa e’ certa, la sicurezza dei cittadini non si tocca. Movimento Cinque Stelle
a contesti caratterizzati da condizioni di disagio e di volontariato che prevedano la partecipazione di soggetti di età non superiore a 28 anni, anche attraverso la partecipazione, il coinvolgimento delle altre organizzazioni di terzo settore, delle amministrazioni pubbliche, delle istituzioni scolastiche ed universitarie localmente attive; lo sviluppo e diffusione della pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, nell’ottica di una più generale cultura relativa all’adozione dei corretti stili di vita; lo sviluppo di politiche di pari opportunità, prevedendo azioni finalizzate alla prevenzione e/o al superamento di tutte le forme di discriminazione e di intolleranza; la promozione della cittadinanza attiva e del volontariato nei migranti; l’ arricchimento e miglioramento delle condizioni individuali e familiari di soggetti svantaggiati e vulnerabili, soggetti che vivono in situazioni di marginalità ed esclusione sociale, persone senza dimora, nonché di soggetti in condizione di povertà assoluta o relativa; lo sviluppo di percorsi di inserimento socio-lavorativo per detenuti ed ex detenuti, in collaborazione con le cooperative sociali di cui alla legge n. 381 del 1991; la promozione dell’educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di
genere, nell’ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un’adeguata valorizzazione nel materiale didattico; la promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative e formative sul tema della legalità e della corresponsabilità; il coinvolgimento in attività di volontariato di soggetti beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito previste dalla normativa vigente, di cui all’articolo 12 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; la sensibilizzazione e promozione nelle scuole di ogni ordine e grado del sostegno a distanza - SaD, in collaborazione con gli enti iscritti nell’elenco del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la promozione, in collaborazione con le imprese, di iniziative finalizzate a sviluppare e diffondere il volontariato d’impresa. IL ventaglio è ampio, importante è essere capacia entrarci. Dardo
Il direttore Asrem ha invitato i cittadini a rivolgersi al proprio medico
“Il vaccino Flaud va sospeso”
CAMPOBASSO. Il Direttore Generale della ASReM, Mauro Pirazzoli, dopo quanto avutosi con le morti sospette per il vaccino antinflunezale che ha visto segnare un caso anche in Molise, ha invitato gli utenti che abbiano in casa confezioni di vaccini FLUAD” della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l. lotti n’ 142701 e 143301, a verificare sulle confezioni i numeri di detti lotti e, se corrispondenti a uno di quelli per quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale. Nel frattempo, il senatore Roberto Ruta, ha presentato interrogazione urgente al Ministro della salute per sapere se prima di distribuire il vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis siano state svolte tutte le procedure e rispettati tutti i protocolli necessari; se sì come sia possibile che il vaccino abbia prodotto conseguenze letali; di chi siano le responsabilità; quali siano le immediate azioni poste in essere per evitare ulteriori conseguenze letali a quanti, pensando di tutelare la propria salute, hanno assunto o stanno decidendo di utilizzare il vaccino antinfluenzale Flaud della Novartis distribuito.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
6
Campobasso
29 novembre 2014
Tentato furto stroncato dalla Polizia Intensificati i servizi di controllo sul territorio, Il fatto è accaduto in periferia a Campobasso CAMPOBASSO. Nel corso degli intensificati servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati predatori, ieri pomeriggio, la Polizia di Stato ha impedito il compimento di un furto presso una abitazione sita in una zona periferica di questo Capoluogo. Alle ore 18,30 circa, veniva segnalata alla Sala Operativa della Questura che un allarme anti intrusione era entrato in funzione a causa della presenza di alcuni uomini che con ogni probabilità stavano tentando un furto all’interno di una casa sita in località Coste di Oratino. Immediatamente è scattato il piano di emergenza appositamente predisposto dalla Questura che ha visto l’intervento delle pattuglie della Squadra Volante e della Squadra Mobile coadiuvate dagli equipaggi del Reparto Pre-
venzione Crimine impegnate in servizi straordinari di controllo del territorio per il con-
Discarica di Montagano
no all’ampliamento” Emilio Izzo questa mattina terrà una conferenza stampa dinanzi l’impianto di stoccaggio MONTAGANO. “Lo ha annunciato l’assessore regionale Facciolla, la già odiata e chiacchierata discarica di Montagano sarà allargata a dismisura tanto da poter contenere tutta l’immondizia del Molise! Sarà talmente grande che potrà ricevere “regali” puzzolenti e tanto altro ancora (capisc’a me!)!”. E’ quello che sostiene Emilio Izzo che questa mattina terrà una conferenza stampa nello spazio antistante l’impianto di
stoccaggio. “L’allarme è forte e la preoccupazione è tanta e noi non ci stiamo! Questo Molise davvero non ne può più, bisogna fermare la mattanza del territorio. Metteremo in luce aspetti non proprio cristallini nel percorso di autorizzazione, ma aspetto più significativo, ribadiremo con forza che il Molise vuole conservare la vocazione di terra bella, solida e libera da pericolose attrazioni a delinquere!”
trasto ai furti nelle abitazioni dei privati cittadini.
L’intervento degli equipaggi, giunti sul posto con particolare velocità, faceva desistere dal loro intento i ladri che, accortisi dell’arrivo delle pattuglie, si davano alla fuga senza asportare nulla dall’abitazione. Rapidamente sono scattate le ricerche dei malviventi nelle zone circostanti e lungo le vie di fuga che conducono alle provincie limitrofe con appositi posti di controllo finalizzati ad impedire il compimento di ulteriori furti. Una accurata ispezione effettuata all’interno dell’abitazione faceva appurare che vi era stato un tentativo di penetrare all’interno mediante la effrazione di un vetro e la parziale forzatura di una finestra del bagno, manovra che tuttavia non permetteva ai ladri di entrare grazie alla presenza dell’allarme sonoro e all’arrivo immediato delle forze dell’ordine.
Nasce “I custodi del territorio” A Castropignano l’Associazione per la valorizzazione e la promozione di attività per favorire il turismo CASTROPIGNANO. Si è costituita a Castropignano l’Associazione “I custodi del territorio”, cui hanno aderito i cittadini del luogo, ma anche di Torella, Fossalto, S.Giuliano del Sannio, S.Croce di Magliano, Montenero Valcocchiara. Gli scopi che i soci si sono prefissi, riguardano la promozione di attività e iniziative che valorizzino, incrementino e facciano conoscere le risorse del territorio, con priorità rivolta ai prodotti della terra. L’Associazione, quindi, procura di suscitare attenzione nei confronti delle zone interne del Molise, offrendo prodotti tipici e servizi di qualità che attualmente sono in
ombra. La proposta è rivolta al turista, così come agli operatori commerciali e piccolo industriali; tutto è finalizzato ad attivare contatti, scambi solidarietà, in un contesto ambientale che vuole rendersi vitale ed attivo nella cooperazione. Il 20 e il21 dicembre saranno l’occasione propizia per presentarsi ad un pubblico quanto più folto possibile, ricorrendo ad una manifestazione che si svolgerà preminentemente nel centro storico: al suo interno saranno individuati ambienti idonei, che fungeranno da vetrine, per conto di piccoli imprenditori, di fatto o aspiranti. Nei locali individuati in punti
diversi dell’abitato, si provvederà a realizzare allestimenti a mo’ di fiere, in modo che il visitatore abbia percezione concreta di quanto la comunità vuole mostrare. Sarà questo l’inizio di un percorso finalizzato ad organizzare e lanciare sul mercato le preziosità di cui il Molise dispone (basti pensare all’olio, al miele, al tartufo). L’Associazione, perciò, è una scommessa che i soci fanno su se stessi; è l’inizio di un’avventura in cui impiegare energie, buone intenzioni e fatti conseguenti. E’ il desiderio di risveglio e d’andare controcorrente per un futuro più denso e vivibile.
L’ambiente prioritario per il territorio La valorizzazione delle aree interne passa proprio per la tutela delle zone verdi PETRELLA TIFERNINA. L’Associazione Culturale Etno di Petrella Tifernina si propone di coniugare la valorizzazione del patrimonio storico- artistico del territorio e la promozione delle diverse espressioni della cultura tradizionale, religiosa, archeologica ed artistica, tramite un’attenzione costante agli eventi ed alle manifestazioni regionali. Etno si propone di promuovere il benessere delle comunità locali attraverso la valorizzazione condivisa e partecipata dell’ identità culturale. Se vogliamo che i molisani amino la cultura dobbiamo fare in modo che abbiano motivo di amarla, ma prima di tutto abbiano la possibilità di conoscere le proprie origini e le proprie tradizioni, troppe volte perse nel tempo. Ma la valorizzazione della cultura va di pari passo con la valorizzazione e la tutela dell’ambiente in cui viviamo. Ritenendo risorse fondamentali per lo sviluppo la cultura ed il turismo per il Molise si vuole porre l’accento anche sulla tutela e la salute del nostro territorio. Pertanto, continuando a valorizzare tradizioni, storia e cultura regionale, si è deciso di promuovere un convegno - dibattito pubblico in cui la popolazione venga informata anche delle questioni ambientali. Sabato 29 novembre 2014 alle ore 16.00 presso la Sala Museale di Petrella Tifernina si svolgerà il convegno “La va-
lorizzazione del territorio passa attraverso la tutela dell’ambiente”. Nell’occasione verrà presentato il volume “Il Veleno del Molise” dello scrittore e giornalista Paolo De Chiara.
Per rimanere in tema di valorizzazione dei “tesori “ molisani, quelli che dovrebbero essere i simboli di un percorso turistico, sarà possibile fare una visita guidata, a cura della Associa-
zione Culturale Mysteria Templi alla Chiesa San Giorgio martire di Petrella Tifernina, monumento nazionale, luogo del Cuore del Fai e oggetto di interesse per nuovi studi storici ed archeologici. Programma e interventi: Relatori: Prof.Vincenzo Musacchio, Presidente Co.Re.A “Molise Oscuro” Paolo De Chiara, scrittore e giornalista “Il Veleno del Molise”, premio Ilaria Rimbaldi 2014 Dott.Giulio Giordano emo-oncologo, la patologie tumorali Carla Ferrante, giornalista “Da Schiavone ai pozzi di Capoiaccio” Modera e Introduce: Mariateresa Di Lallo, giornalista “La valorizzazione del territorio passa attraverso la tutela dell’ambiente” Interventi: - avv. Massimo Romano, legale Codacons - prof. Rocco Cirino, geografo Testimonianze di presidi molisani Alla fine del convegno visita guidata al monumento nazionale Chiesa di San Giorgio martire a cura dell’Associazione Culturale Mysteria Templi
Campobasso
7 29 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Mentre il Consiglio nazionale degli architetti è per il recupero e la rigenerazione edilizia, l’amministrazione comunale di Campobasso continua imperterrita ad essere larga di maniche nella concessione di nuovi volumi, a sottrarre territorio produttivo e ad ignorare il problema del contenimento energetico
Essere vecchi in un contesto in continua rapida evoluzione
Nei prossimi anni il settore tradizionale delle costruzioni continuerà a ridimensionarsi e per la ripresa saranno trainanti il rinnovo e la riqualificazione edilizia, anche in ambito energetico Le città al centro della crescita rigenerando i quartieri poiché, stando al Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, “solo vivendo meglio e più sicuri si può rilanciare la speranza per il futuro e riattivare gli investimenti e l’iniziativa privata”. La nota odierna segue coerentemente l’articolo pubblicato su queste colonne il 28 novembre a commento del Revive 2014, l’iniziativa più incisiva che sia stata realizzata per affrontare su livelli tecnici e professionali di eccellenza la possibile “rigenerazione” di Campobasso, curata dalla Fondazione Architetti del capoluogo presieduta da Giancarlo Manzo. Per una volta il Molise e, nel caso specifico, il capoluogo regionale non sono in ritardo con la storia, avendo condiviso in maniera ampia e articolata gli stessi temi, le stesse necessità e le stesse sollecitazioni che, come diciamo, sono stati diffusi dal Consiglio nazionale degli architetti in chiave nazionale e non localistica.
Rigenerare, lo abbiamo scritto, è la chiave di volta di un processo qualitativo con notevoli implicazioni economiche e, in particolare, con un carico di riflessi sociali e culturali per riattivare gli investimenti e l’iniziativa privata, e per migliorare in maniera esponenziale la qualità della vita soprattutto nelle periferie urbane. Gli architetti italiani hanno tolto il coperchio alle attività urbanistiche che hanno portato al degrado, all’invivibilità, al consumo irrazionale del territorio e all’impoverimento. Di fronte ad un quadro d’assieme di questa preoccupante coloritura, gli architetti italiani ritengono che la risposta alla crisi stia in un grande progetto di rigenerazione sostenibile delle città e dei territori, tenuto conto che, secondo, i dati Cresme, nei prossimi anni il settore tradizionale delle costruzioni continuerà a ridimensionarsi e per la ripresa saranno trainanti il rinnovo e la riqualificazione edilizia, anche in ambito energetico. Ci sono leggi na-
zionali ed europee tra l’altro che fissano al 2020 la piena autonomia energetica delle edifici e delle abitazioni (vecchi e nuovi). Traguardo impegnativo, quanto ineludibile, che però non ancora trova una diffusione adeguata alle responsabilità che richiama e che sanziona. Chissà se mai gli amministratori comunali di Campobasso si adatteranno a questi rilievi statistici oltre che professionali da parte del Consiglio nazionale degli architetti. Che, in aggiunta, sul punto, valuta che la strada da intraprendere è quella di intervenire, senza perdita di tempo, sul patrimonio edilizio nazionale che conta circa 12 milioni di edifici di cui circa 8 sono a fine vita, essendo stati costruiti prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche, oltre ad essere “un vero e proprio colabrodo energetico che fa sprecare ogni anno 22 miliardi alle famiglie gravandole ulteriormente dei danni della crisi”. Dodici milioni
di edifici da rigenerare in Italia; decine di miglia nel Molise; miglia nel Capoluogo regionale. C’è materia sostanziale per una presa di coscienza che a sua volta generi un profondo cambiamento programmatico e operativo nella direzione che viene indicata ormai a chiare, inequivocabili, lettere da più cattedre: rigenerare più che costruire. Ciò mentre a Campobasso l’amministrazione comunale continua imperterrita ad essere larga di maniche nella concessione di nuovi volumi edilizi nonostante un enorme invenduto; continua a sottrarre territorio produttivo; continua ad ignorare il problema del contenimento energetico (per il solo riscaldamento degli asili nido, delle scuole materne, delle scuole elementari e medie spende circa un milione di euro all’anno!). Continua ad essere vecchia in un contesto in veloce evoluzione. Dardo
Addio a Gianni Oriente di Antonio Campa E’ stato un compagno sempre presente ai tempi pioneristici del giornalismo campobassano. Non aveva grandi slanci ma nemmeno cadute improvvise, un diesel molto affidabile, se preferite un mediano di centrocampo tecnicamente dotato o una guardia tenace, in riferimento alla sua passione per il basket. Cominciò con Radio Luna, come tutti e il passaggio consequenziale fu la prima Telemolise. Era il tempo in cui lo sport andava alla grande
e lui aveva l’ingrato compito (per l’epoca) di redigere il telegiornale che molti guardavano quasi con fastidio, aspettando lo sport, dove pure il nostro appariva aggiornando sulle gesta della pallacanestro locale. Era un bancario che non ha mai tradito la sua passione per il giornalismo e per lo sport. Aveva già rischiato la vita sulle strade insieme a Gino Calabrese, quando furono tamponati a Roma sul raccordo anulare, nel corso di una
trasferta per seguire la squadra del basket di Campobasso. Nella circostanza, fu Calabrese ad avere danni maggiori. La sua morte sgomenta, anche per la tragica dinamica, che ricorda al cronista quella di un altro amico, Gigino Di Renzo, che si schiantò con la sua famiglia dietro un rimorchio agricolo senza adeguata illuminazione, quasi sotto gli occhi di chi scrive. Gianni era taciturno e il saluto che gli invio è
Sabato 29 novembre 2014
AVVENTO Avvento, adventus in latino significa venuta, arrivo. E’ una parola profana che designava la venuta annuale della divinità pagana, al tempio, per fare visita ai suoi adoratori. Si credeva che il dio, la cui statua era lì oggetto di culto, rimanesse in mezzo a loro durante la solennità. Nel linguaggio corrente, denominava anche la prima visita ufficiale di un personaggio importante, una volta assunto un alto incarico. Così, alcune monete di Corinto perpetuano il ricordo dell’adventus augusti, ed un cronista dell’epoca qualifica con l’espressione adventus divi il giorno dell’arrivo dell’imperatore Costantino. Nelle opere cristiane dei primi tempi della Chiesa, specialmente nella Vulgata , adventus si trasformò nel termine classico per designare la venuta di Cristo sulla terra, ossia l’ Incarnazione, inaugurando l’era messianica e, dopo, la sua venuta gloriosa alla fine dei tempi. Le prime tracce dell’esistenza di un periodo di preparazione al Natale appaiono nel V secolo, quanto San Perpetuo, Vescovo di Tours, stabilì un digiuno di tre giorni, prima della nascita del Signore. E’ sempre della fine di questo secolo la “Quaresima di San Martino”, che consisteva in un digiuno di 40 giorni, a partire dal giorno dopo la festa di San Martino. San Gregorio Magno (590-604) fu il primo papa a redigere un ufficio per l’Avvento ed il Sacramento gregoriano è il più antico nel predisporre messe specifiche per le domeniche di questo tempo liturgico. Nel secolo IX, la durata dell’Avvento si ridusse a quattro settimane, come si legge in una lettera del Papa San Nicola I (858-867) ai bulgari. Nel XII secolo il digiuno era stato sostituito da una semplice astinenza. Malgrado il carattere penitenziale del digiuno o astinenza, l’intenzione del papi, nell’alto Medioevo, era quella
di provocare nei fedeli una grande aspettativa per la venuta del Salvatore, orientandoli in vista del suo ritorno glorioso alla fine dei tempi. Da qui il fatto che tanti mosaici rappresentavano vuoto il trono del Cristo Pantocrator. Il vecchio vocabolo pagano adventus si intende anche nel senso biblico ed escatologico di “parusia”. Nei diversi riti orientali, il ciclo di preparazione per il grande giorno della nascita di Gesù si è formato con caratteristiche accentuatamente ascetiche, non abbraccia tutta l’ampiezza dell’attesa messianica che caratterizza l’Avvento nella liturgia romana. Nella liturgia bizantina si distingue, nella Domenica precedente al Natale, la commemorazione di tutti i patriarchi, da Adamo a Giuseppe, sposo della Santissima Vergine Maria. Nel rito siriaco, le settimane che precedono il Natale si chiamano “settimane delle annunciazioni”. Esse evocano l’annuncio fatto a Zaccaria, l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, seguita dalla Visitazione, la nascita di Giovanni Battista e l’annuncio a Giuseppe. E’ nella liturgia romana che l’Avvento assume il suo significato più ampio. Maria, la stella del mattino, annuncia l’arrivo del vero Sole di Giustizia, per illuminare tutti gli uomini. Chi, meglio di Lei, per condurci a Gesù? La Santissima Vergine, nostra avvocata, riconcilia i peccatori con Dio, addolcisce i nostri dolori e santifica le nostre gioie. E’ Maria la più sublime preparazione al Natale. Con questo breve tempo di preparazione, la Chiesa vuole insegnarci che la vita in questa valle di lacrime è un immenso avvento e, se viviamo bene, in accordo con la Legge di Dio, Gesù Cristo sarà la nostra ricompensa. Mons. Gabriele TETI
sommesso. Il suo modo di raccontare la cronaca era puntuale, il tono mai urlato. Spero che, oltre al mondo del basket, anche il Campobasso calcio abbia la sensibilità di chiedere per il mediano sempre presente del giornalismo molisano, un vecchio pioniere di 60 anni, un dovuto minuto di raccoglimento domenica allo stadio. Con tanto di mazzo di fiori nella postazione che condivideva da sempre con il fratello.
Prefettura, ingresso in piazza Prefettura Dal 1 dicembre resterà aperto il portone principale per le attività aperte al pubblico CAMPOBASSO. Dal 1° dicembre 2014, il portone del Palazzo del Governo prospiciente Piazza Pepe sarà aperto dalle ore 9.00 alle ore 13.40. Quanto sopra, rimanendo invariati gli orari di servizio del personale della Prefettura e di apertura – ad ogni buon fine, di seguito indicata degli uffici al pubblico: PER TUTTI GLI UFFICI con eccezione dello sportello immigrazione: dal lunedì al venerdì: dalle ore 11.00 alle ore 13.00 – ingresso Piazza Pepe nei pomeriggi del lunedì e mercoledì:
dalle ore 15.15 alle ore 16.45 – ingresso Via Palombo SPORTELLO IMMIGRAZIONE: lunedì mercoledì e giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00 – ingresso Piazza Pepe pomeriggio del mercoledì: dalle ore 15.30 alle ore 17.30 – ingresso Via Palombo. Nella mattinata del sabato è garantita la presenza in ufficio del Dirigente reperibile e dei dipendenti autorizzati e che comunque l’accesso degli utenti, per comprovate ed inderogabili esigenze, è assicurato dall’ingresso in Via Palombo.
Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN
HP OFFICEJET 6600
EPSON WF-5620WF
+
TONER FINO A 2500 PG
Scheda di rete - Duplex
€ 149,00
TANICA FINO A 4000 PG.
+ Fronte/Retro Autom.
€ 339,00
€ 139,90
APPLE MacBooK Air MD760T
NB ACER EXTENSA
ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016
13,3’’
€ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR
€ 299,00
ZenFone 4
€ 619,00
KRAUN Wireless Headphone Beanie € 29,90
€ 139,00
Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it
Prezzi unitari iva inclusa – salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni
11
Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
29 novembre 2014
senza alcun finanziamento pubblico
Spopolamento, l’alto Molise a rischio La situazione della diocesi di Trivento è stata analizzata comune per comune AGNONE. La situazione è drammatica e l’analisi fatta dalla diocesi di Trivento, porta a dati che vanno verso il baratro. I paesi della diocesi di Trivento a cavallo tra Abruzzo e Molise sono destinati a sparire. La causa, o meglio l’effetto, è lo spopolamento. Già, l’effetto, il risultato è lo spopolamento, perché la causa, anzi le cause, vanno cercate altrove, soprattutto nei palazzi della politica. Ma torniamo un attimo ai numeri, quelli non sono opinabili: attualmente tutti i paesi della diocesi di Trivento arrivano a contare poco più di trentottomila abitanti. Negli anni ‘60 la popolazione totale superava le 110mila unità. L’esodo è iniziato proprio negli anni ‘60, per proseguire fino ad oggi, inarrestabile. La dio-
cesi di Trivento, quaranta paesi più o meno piccoli arroccati sui monti di tre Province e
due Regioni, nell’ultimo decennio, fino al 2013, ha perso 4985 abitanti, esattamente l’11 per cento rispetto alla popolazione residente dieci anni prima. E’ come se Agnone, ad esempio, fosse scomparsa nel nulla con tutti i suoi abitanti. E infatti il Comune che ha perso più abitanti, con un preoccupante meno 596 abitanti, è proprio Agnone, l’Atene del Sannio, patria di esorcisti e santi, mana-
ger, letterati e fonditori di campane. A seguire Trivento, con un meno 434 abitanti e Schiavi di Abruzzo con meno 412 residenti. Le nascite crollano ovunque, le morti, al contrario aumentano in ragione dell’invecchiamento della popolazione, e i giovani e meno giovani continuano ad emigrare perché qui sui monti c’è ben poco da fare. Per quanto riguarda il tasso di natalità la diocesi di Trivento si attesta su valori molto bassi: Frosolone, con 8 nati ogni mille abitanti, è quello più virtuoso e che si avvicina alla soglia dell’8,5 che rappresenta la media nazionale del 2013. Una media comunque bassissima rispetto al resto d’Europa. Seguono Trivento e Belmonte del Sannio
Forza Italia in piazza per il No Tax Day Questa mattina a Isernia il coordinamento provinciale allestirà un apposito gazebo ISERNIA. Il Coordinamento provinciale di Isernia, riunitosi lo scorso 21 novembre, ha inteso aderire all’iniziativa lanciata a livello nazionale dal Presidente Berlusconi organizzando, per la mattina di sabato 29 novembre ad Isernia presso la Fontana Fraterna, a partire dalle ore 10.00, un Gazebo per promuovere il “NO Tax Day”. Un’iniziativa contro la politica economica del Governo Renzi, che così come i due Governi che lo hanno preceduto, tutti non votati dai cittadini italiani, ha tartassato soprattutto la classe media con tasse introdotte sugli immobili, case, capannoni industriali, negozi, annessi agricoli etc. “Per opporci a questo salasso perpetrato sul ceto medio, vogliamo riportare, emendando la legge di stabilità, la tassazione sugli immobili al livello del Governo Berlusconi del 2008 quando allora, su famiglie ed imprese gravavano circa 11 mi-
liardi di euro di imposte contro le 33 di oggi. Un aumento di 20 miliardi, tutti gravati sulle tasche degli italiani, che Forza Italia propone di restituire nel 2015, tornando ad un gettito di 11 miliardi, finanziando questa misura pari a 20 miliardi di euro, con l’utilizzo del meglio della Spending Review del Commissario Cottarelli, un lavoro certosino che Renzi ha lasciato nel cassetto. Le case degli italiani non sono il bancomat del Governo; dobbiamo mettere fine agli sprechi, non dobbiamo essere vessati da vere e proprie patrimoniali sotto falso nome, che hanno provocato il crollo del mercato immobiliare e il crollo dei consumi. Questa gravosa imposizione, oltre ad aver impoverito imprese e famiglie, ha infatti completamente paralizzato il mercato immobiliare e tutto l’indotto che ne deriva, causando la perdita di
migliaia di posti di lavoro. Sabato saremo in piazza, in mezzo alla gente ed al fianco delle famiglie. Alla presenza del sottoscritto, del Coordinatore Provinciale Vicario Raimondo Fabrizio, di Angelo Camele, Responsabile dell’iniziativa ed dei componenti del Coordinamento Provinciale combatteremo una battaglia che rimetta la casa al centro delle iniziative di crescita sociale ed economica del nostro paese. Lo dobbiamo ai nostri giovani futuro e motore del nostro paese. Dobbiamo far conoscere le nostre posizioni facendo sapere che Forza Italia si è sempre battuta, e continua coerentemente a farlo, per eliminare ogni imposta che colpisca la casa, concreto fondamento per la famiglia, base dalla quale partire per costruire il proprio futuro”.
Macchiagodena, Comune virtuoso Oggi l’approvazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione MACCHIAGODENA – Oggi sarà per Macchiagodena e il Molise una giornata storica. Per la prima volta nella nostra regione sarà approvato il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. L’iniziativa, rivoluzionaria nella sua
portata, intende fare della partecipazione dei cittadini alla cura dei beni comuni un tratto distintivo dell’amministrazione, includendo meccanismi di coinvolgimento della cittadinanza in tale attività. Questo obiettivo sarà perseguito agendo su due principali ambiti: da un lato un lavoro sul funzionamento del-
l’amministrazione comunale per rendere organigrammi, procedure e regolamenti orientati alle possibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni, dall’altro la sperimentazione operativa di forme di gestione civica di spazi pubblici su tre aree del paese, selezionate attraverso il pieno coinvolgi-
mento delle frazioni. Il primo Regolamento è stato approvato a Bologna il 24 febbraio 2014. «Insieme – spiega il sindaco Felice Ciccone – lavoreremo per rendere il nostro borgo un esempio di buone pratiche e cittadinanza attiva. Ciò che è di tutti è di ognuno e come tale va difeso, protetto e amato».
Operazione di Forestali e Guardiaparco a tutela dell’ambiente Fermato un uomo che era andato a tartufi senza la necessaria autorizzazione ISERNIA – Ancora controlli da parte degli uomini del CFS a difesa del territorio e delle pregiate risorse ambientali, vegetali ed animali, anche in sinergia con le Guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, rafforzando una collaborazione strategica per la difesa di endemismi unici come il pregiato tartufo bianco o l’orso bruno marsicano. Nell’ambito di una serie di controlli, nel pomeriggio di mercoledì è stato fermato un cittadino di Colli a Volturno che era andato a raccogliere tartufo senza aver rinnovato il permesso con il versamento annuale. I guardiaparco del reparto di Pizzone unitamente agli uomini del Comando stazione forestale di Colli a Volturno hanno contestato al contravventore la raccolta senza autorizzazione e la mancata registrazione dei due cani all’anagrafe canina. All’uomo sono stati sequestrati i 120
verbale, che per avere i cani senza microchip e quindi senza registra-
grammi di tartufo, poi consegnato alla Provincia di Isernia, ed il vanghello usato per la raccolta, ed elevati verbali amministrativi sia per la
raccolta senza autorizzazione, oltre 3.000 € l’importo del
zione. L’attenzione sul territorio resta molto alta al fine di prevenire abusi ed irregolarità, soprattutto a danno di animali in periodo di caccia, durante il quale, come confermato dai dati degli ultimi controlli, la strag r a n d e maggioranza di persone opera nel rispetto delle norme, risultando poi danneggiata da pochi delinquenti che operano in violazioni di tempi, modi e specie cacciabili.
12
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
29 novembre 2014
Immigrati a San Giuliano, c’è il centro Hub Il progetto di recupero del villaggio provvisorio post sisma ospiterà 500 profughi SAN GIULIANO DI PUGLIA. Il centro Hub s’ha da fare, la notizia arriva direttamente dal sindaco Luigi Barbieri a margine dell’assise comunale straordinaria indetta per ieri sera. Con questa decisione, avallata dall’amministrazione e dalla cittadinanza, prende il via direttamente il progetto di realizzazione del centro Hub che sarà allocato nell’ex
villaggio provvisorio allestito nel post terremoto il quale, pur offrendo ospitalità per circa 1000 persone, si limiterà all’accoglienza di un massimo di 500 profughi. L’apertura dell’Hub dipenderà dai tempi della gara, dei lavori e delle verifiche necessarie anche se il sindaco Barbieri ipotizza che i primi profughi potrebbero arrivare già nella se-
conda metà del 2015. La firma della convenzione tra il Comune e la Prefettura ha durata triennale e porterà nelle casse comunali almeno 300mila euro all’anno di canone di affitto. Per la sistemazione del villaggio, da anni disabitato, sono già disponibili due milioni di euro mentre per i servizi si stima lo stanziamento di ulteriori sei milioni di euro al-
l’anno. A San Giuliano, alla luce di quanto affermato dal sindaco Barbieri, si svolgeranno tutte le formalità di base, dall’assistenza alla domanda di asilo, fino al trasferimento dei migranti in altri luoghi dell’intera penisola dove sono già attivi i progetti Sprar. “Per quanto riguarda la sicurezza – ha evidenziato Barbieri – nel-
l’ambito del centro ci sarà un presidio h24 di forze dell’ordine che la Prefettura e la Questura assegneranno al centro”. Sempre Barbieri, annuncia presidi e assistenza anche sul fronte sanitario. Tutti avvisati: “si opererà nella massima sicurezza e nel rispetto di tutte le norme sanitarie, tutelando tanto i cittadini, quanto gli immigrati”
“Quel centro non s’ha da fare” Il Comitato No Hub Molise ribadisce la propria posizione contraria alla decisione SANTA CROCE DI MAGLIANO. E’ Pierluigi Di Tommaso, membro del comitato “NoHubMolise” ad annunciare di “non fermarsi o intimidirsi dinanzi l’ok di Barbieri”. “Andremo avanti per la nostra strada” ha aggiunto il giovane attivista, delineando anche i percorsi che ha sinora intrapreso la realtà da lui rappresentata. “Abbiamo avviato una raccolta firme che, ad oggi, procede più che bene. Ci siamo mossi con il
nostro comitato e abbiamo riscontrato una fitta partecipazione dei cittadini non solo di Santa Croce ma anche da parte dei comuni limitrofi presi da una tematica così importante. Come comitato ‘NoHubMolise’ – affermaDi Tommaso – siamo consapevoli delle difficoltà che un fenomeno di tale portata comporterebbe per il nostro territorio, ma al tempo stesso ci teniamo a rimarcare che non siamo contrari a priori a qualsiasi forma
di accoglienza ma a un modello di accoglienza e solidarietà a prova d’uomo. Siamo contro l’arrivo di mille profughi o rifugiati politici perché si tratterebbe di un centro lager, la rievocazione degli ex Cpt del ministro Giovanardi aboliti dal governo Prodi, ma siamo favorevoli a una forma di accoglienza che vada a spalmare gli immigrati su un territorio un po’ più ampio anche perché non possiamo minimizzare le difficoltà che si vivono
nel Cratere sia sotto il profilo delle strutture sanitarie che sotto il profilo delle strutture ricettizie di carattere sociale anche per quanto riguarda la viabilità la disoccupazione che manca. Favorevoli, quindi, a un’accoglienza più graduale per favorire il processo di integrazione dei cittadini che si ritroverebbero a vivere nel nostro territorio ed essere integrati”. Concludendo l’intervista, Di Tommaso evidenzia che come co-
mitato “stiamo coinvolgendo tutti gli amministratori del Molise affinché si sentano vicini al tema e possano abbracciarlo; oggi l’accoglienza ricorre in maniera pressante: di continuo sbarcano migliaia di cittadini che sfuggono da situazioni disperate ma siamo favorevoli a un modello di integrazione più tranquillo e semplice e che non vada a impattare in maniera quasi da shock sociale un territorio che già vive una situazione drammatica
L’intervento
IL FLAGELLATORE COLPISCE ANCORA (decine e decine di pneumatici buttati nel greto del torrente Sinarca) di Luigi Lucchese* Sono di diverse dimensioni, invernali e non, più o meno usurati. Una gran quantità di pneumatici sono stati abbandonati sul territorio comunale di Termoli, alla foce del Sinarca ma ugualmente nascosta e vicinissima alle principali vie di comunicazione.
Purtroppo l’amministrazione comunale di Termoli dovrà provvedere a sue spese o meglio tutti noi concorreremo alle spese di bonifica e smaltimento dei rifiuti abbandonati. “Quella dei pneumatici fuori uso gettati dove capita è una piaga na-
zionale - dicono da ABM -. Ogni anno ne spariscono 100 mila tonnellate, cioè circa un quarto dei pneumatici sul mercato. Abbandonati in discariche abusive, campagne, fiumi a danno del paesaggio e della salute umana, e se ne trovano dovunque. Un ponte, un’ansa del
torrente, un fiume, una piazzola trasformati in luogo d’accumulo per pneumatici usati“. E’ questa l’ultima e purtroppo l’ennesima scoperta dei volontari di Ambiente Basso Molise mentre effettuavano dei rilevamenti sul torrente Sinarca.
Le macro e mini discariche abusive scattano una brutta cartolina del basso Molise e non ultimo quello dell’abbandono dei rifiuti domestici. Non ci sono scuse all’inciviltà. *Presidente Ambiente Molise
Tornano i presepi del borgo A Campomarino tradizionale appuntamento giunto alla sua undicesima edizione CAMPOMARINO. La mostra de “i Presepi del Borgo” anche quest’anno allieterà le festività natalizie. L’8 dicembre 2014, a Campomarino, per la sua XI edizione vi sarà l’inaugurazione e, come ogni anno, l’esposizione delle opere presepiali per le vie del borgo renderà unico un periodo che di per se è già magico. Il format è consolidato con l’esposizione di presepi realizzati con tanti materiali diversi. Le cantine e le strade del paese si riempiono di colori, musica e profumi. La mostra resterà aperta, dalla ore 17.00 alle ore 20.00, nelle seguenti date: 8 – 14 – 21- 25 – 26 dicembre 2014 e 6 gennaio 2015 Ad arricchire il tutto, vi saranno anche ben due manifestazioni teatrali presso il Teatro della Chiesa
del Santo Spirito: “ le Confessioni di Sant’Agostino” e “le Petit Magic Circus” in collaborazione con il Teatro del Loto di Stefano Sabelli.
Il 20 dicembre, sempre presso la Chiesa del Santo Spirito, il “Concerto di Natale” con il coro polifonico di Campomarino, diretto dal Maestro Ottavio D’Eugenio rappresenta un punto di riferimento per ascoltare quei canti tipici natalizi che scaldano il cuore. Poi la Fiaccolata dei Cavalieri di Santo Stefano (il 26 dicembre) e l’arrivo dei Re Magi a cavallo (ovviamente il 6 gennaio) completeranno il ricco programma che l’Associazione “Borgo Antico” mette a disposizione dei visitatori per rendere ancora più ricco e festoso tutto il periodo natalizio. In tutto questo non mancheranno i dolci, le frittelle ed il vino caldo, come da tradizione.
13
Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
29 novembre 2014
senza alcun finanziamento pubblico
Vaccino, riunione d’urgenza al San Timoteo La donna di 79 anni deceduta a causa, forse, della medicina era di San Felice del Molise TERMOLI. Il decesso della 79enne originaria di San Felice del Molise dovrebbe essere attribuita a “meningite batterica” e non alla somministrazione del farmaco antinfluenzale Fluad della Novartis. A esprimersi in questo senso dopo una riunione operativa di stamani all’ospedale San Timoteo di Termoli è stato il direttore sanitario Filippo Vitale, in cui sono stati analizzati e verificati i dati presenti nella cartella clinica. Ma la parola fine alla questione vaccino si potrà porre solo dopo le assunzioni di provvedimenti da parte del Ministero della salute che ora è tenuto ad analizzare a sua volta i campioni dei farmaci se-
questrati. Intanto, sono riprese le vaccinazioni in Liguria su decisione dell’assessorato alla sanità regionale. In Molise, si rende noto, che sono state ritirate già 22 mila dosi appartenenti ai lotti indicati. Sul tema anche il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco L Pani parlando a Sky che dopo i decessi sospetti afferma che “sui campionamenti fatti dall’azienda e arrivati stamattina che non ci sono stati difetti di produzione, altrimenti avremmo fatto un sequestro, non un divieto di utilizzo”. Gli eventi sottoposti a indagine “sono stati cardiovascolari, e po-
trebbero essere dovuti a malattie concomitanti”. In ogni caso “abbiamo attivato una catena di sicurezza e di garanzia, ma i numeri non ci consentono al momento di affermare che c’è un rapporto rischio diretto con il vaccino, ne’ che ci sia una contaminazione”. “I lotti assommano a 470 mila dosi, stiamo cercando di capire non tanto quante ne sono state distribuite, ma quante ne sono state somministrate: se avessimo certezza numerica che ne sono state somministrate 150 mila, ad esempio, e gli eventi restassero 4 ma anche 10 – conclude – è evidente che non ci sarebbe un rapporto di contaminazione, perché i numeri sarebbero migliaia”.
In piazza Bega le strisce blu per i parcheggi L’ordinanza del Comune è osteggiata dai commercianti che hanno le attività in zona TERMOLI. Annunciate da tempo, sono comparse ieri mattina le prime strisce blu in piazza Bega e i commercianti della zona sono andati su tutte le furie, ipotizzando anche di bloccarne la realizzazione. Ordinanza alla mano ordinanza sono arrivati gli operai in piazza per rendere gli stalli bianchi esistenti quasi tutti blu a pagamento,
tranne quelli laterali. Una decisione necessaria a recuperare i posteggi a pagamento che verranno meno sul corso nazionale e identica sorte potrebbe toccare anche a parte di piazza Sant’Antonio. “Perché invece di fare questo non rimettono in funzione il multipiano di via Campania”, si chiedono gli esercenti.
Nuovi biglietti per il Termoli calcio La società punta al contenimento del costo a partita con una serie di opzioni TERMOLI. La società Termoli Calcio 1920 comunica ai propri sostenitori di aver stabilito i nuovi costi dei biglietti per assistere alla partite casalinghe dei giallorossi. Il provvedimento entrerà in vigore tra due domeniche, 7 dicembre 2014, in occasione dell’incontro interno contro la Jesina Calcio che segnerà la quattordicesima giornata del girone F del Campionato Nazionale
Dilettanti 2014-15. Il biglietto “Intero” della tribuna centrale, della Curva Marco Guida e del settore ospiti avrà un costo di 10 euro. Potranno accedere gratuitamente allo stadio i ragazzi che hanno compiuto al massimo il quattordicesimo anno di età (con documento all’ingresso dello stadio). Tutti gli altri tagliandi di colore “blu” sono da considerare biglietti “ridotti” ed avranno un costo di 8
euro. Comprendono i ragazzi di eta’ compresa tra i 15 ed i 17 anni (previa presentazione di un documento di identità al botteghino), gli “Over 65” (previa presentazione di un documento di identità al botteghino”) e le donne. Riepilogando: Biglietto “intero” 10 euro (Tribuna centrale, Curva “Marco Guida”, settore ospiti) - Biglietto “ridotto” 8 euro (ragazzi/ragazze
15-17 anni con documento al botteghino), “Over 65” (con documento al botteghino), donne - Gli unici che potranno accedere gratis allo stadio sono i minori che hanno compiuto al massimo il 14esimo anno di età. Anche in questo caso è indispensabile presentare un documento all’ingresso dello stadio.
Progetto del Lions sui problemi della vista Interessate le scuole primarie di Termoli. Un centinai i bambini visitati TERMOLI. Si è conclusa ieri la serie di visite oculistiche gratuite avviata dal Lions club Tifernus presso le scuole primarie di Termoli. Obiettivo dell’iniziativa è stato lo scoprire eventuali patologie nei tempi idonei all’applicazione di misure terapeutiche. L’appuntamento si è svolto in collaborazione con i dirigenti dei circoli didattici e le ortottiste Lucia Fabiola Marcatullio, Concetta di Tullio e il dottor antonio Covatta.
Per Francesco Cristaldi del Lions club Tifernus, il progetto “è stato un intervento con dei risultati che ci hanno convinto del nostro percorrere una strada corretta. Alla luce dei 95 bambini visitati, nel totale dei controlli, abbiamo riscontrato problemi di vista in oltre il 30% di essi. Un dato sconfortante che si acuisce in oltre quindici casi per problemi importanti con le ortottiste impegnate a segnalare di passare immediatamente a una visita per le
cure necessarie. Le difficoltà visive sono distribuite su tutto il territorio, ma andando a verificare la percentuale di incidenza si pone ai nostri dati una maggiore casistica alla Campolieti”. Soddisfatto Cristaldi che aggiunge: “Sono orgoglioso del nostro progetto Lions perché lo scorso anno abbiamo iniziato questo tipo di percorso convinti che ci fosse una carenza istituzionale per questa prevenzione e siccome noi come
servizio cerchiamo di inserirci laddove c’è bisogno, e non certo per fare i doppioni degli altri, abbiamo pensato di iniziare questo percorso e già lo scorso anno trovammo su 92 bambini visitati 3 casi di ambliopia piena, ossia bambini con un occhio assolutamente inutilizzato e l’altro con delle carenze e questo significa che scoprirli per tempo da loro la possibilità di recuperare ed è una soddisfazione. Quest’anno abbiamo ripetuto l’evento e ricordo nuova-
mente che nel 30% dei casi, sul totale analizzato, è stata riscontrata una patologia: siamo sempre più convinti che questo è un servizio che possiamo dare alla collettività”. Al termine delle visite è stata consegnata una scheda per ogni genitore che ha riassunto la capacità visiva del bambino ed eventualmente ha consigliato l’esecuzione di una visita oculistica completa
15
Opinioni
29 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
di Claudio De Luca La notizia è sin troppo nota. Riferisce che, tra i grandi problemi del Molise, si annovera: 1) la manutenzione del territorio; 2) la difesa idrogeologica; 3) l’ecosistema urbano. Dei disagi territoriali si è già resa conto la compagine governativa che, di recente, ha inteso di potere attribuire alla Regione 60 milioni di euro da suddividere in tre “tranches” annuali da 20 ciascuna. E’ senz’altro poco, ove si pensi al dissesto del suolo; ma può essere già qualcosa.Sette centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità nella 20.a regione. I dati emersero anni addietro da un dossier (“La sfida dei piccoli comuni tra qualità e innovazione“) illustrato da “Legambiente” in coincidenza con l’iniziativa “Voler bene all’Italia”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile nello Stivale (100% in Calabria, Valle d’Aosta ed Umbria; a rischio il 98% delle piccole comunità laziali: 254 su 259; il 97% di quelle marchigiane: 173 su 179; il 95% delle toscane: 134 su 141; il 94% delle campane: 318 su 338; il 93% delle lucane: 90 su 97; il 92% dell’Emilia-Romagna: 152 su 165; 108 su 124 nel Molise; l’83% del Piemonte: 896 su 1.077; il 75% della Liguria: 138 su 183; il 69% della Si-
Dissesto idrogeologico, gli imperativi del Molise cilia: 138 su 199; il 63% del Friuli Venezia Giulia: 102 su 162; il 60% della Lombardia: 687 su 1.152; il 48% dell’Abruzzo: 122 su 253; il 37% della Puglia: 32 su 87; il 30% del Trentino-Alto Adige: 95 su 312; il 26% del Veneto: 87 su 329 ed il 7% della Sardegna: 21 su 316). Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizza-
zione irrazionale.Lo confermano chiaro e tondo le operazione di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferiscono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non siano in regola, al punto che i Servizi ispettivi hanno dovuto intensificare la propria attività. Ultimamente sono state scoperte 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Cam-
pomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Infine, per quanto concerne l’ecosistema (secondo “Legambiente”, l’Istituto “Ricerche ambiente Italia” ed “Il Sole-24 Ore”),Campobasso si colloca alla 35.a posizione. Gli indici sotto esame sono stati: il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di pol-
veri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme) ed il trasporto pubblico che non brilla. Addirittura Isernia si ritrova al penultimo posto di questa classifica. Eppure in alcune realtà europee i fondi disponibili vengono concentrati su piccoli interventi quando qui l’impressione è che i Comuni molisani amino procedere a velocità ridotta, atteggiandosi da plantigradi lenti a statici. Pochi i segnali di cambiamento (forse solo il successo della raccolta differenziata a S. Martino in P.), ragion per cui ciò che pare essere venuta meno è la capacità di immaginare un traguardo, un punto d’arrivo verso cui tendere, sia nel breve che nel lungo o lunghissimo periodo. In assenza di obiettivi chiari, il Molise è destinato a non andare da alcuna parte, schiacciato come appare da logiche parziali e settoriali proprio quando la pessima qualità della mobilità urbana (e peri-urbana) inviterebbe ad inaugurare un piano regionale moderno che assegni un posto di primo piano nell’agenda politica, al fine di superare la frammentazione dei singoli provvedimenti ed individuare un modo nuovo di usare – e di vivere – le piccole comunità e le cittadine maggiori. Per la qualità dell’aria vanno esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Tre indici anche per la gestione delle acque: consumi, dispersione della rete e depurazione. Due, invece, i parametri sui rifiuti: produzione e raccolta differenziata.
Il Molise che non si finisce mai di scoprire
Il fascino di Casalciprano, la terrazza delle terrazze Miranda Il Molise non lo finisci mai di scoprirlo soprattutto quando ti dai l’aria di conoscerlo tutto e nei minimi particolari. Poi scopri che ti sei distratto o che non hai valutato appieno il valore di una pietra viva o di un angolo di paesaggio, di una fonte o di una piccola chiesa, di una stradina o di una vigna a alberello, un oliveto secolare, un castagneto, una faggeta, un ruscello o un fiume ombreggiato. A questo pensavo quando l’altra sera sono ripartito dal piccolo, delizioso centro, che guarda dall’alto e da vicino il “fiume pazzo”, come soleva chiamare il Biferno il figlio di un traghettatore di questi parti, proprio perché imprevedibile il mutamento tra uno scorrere lento e la piena che arriva all’improvviso. Una visita veloce, sufficiente per capire l’ordine e la pulizia, il valore dei muri dipinti e del percorso di un museo all’aperto dedicato alla vita da un passato non lontano delle genti molisane. Sufficiente per ammirare un Palazzo signorile, dalle belle e ampie terrazze che ti portano a guardare la meraviglia di una piccola valle del “fiume pazzo” con il Matese a portata di mano. Bojano, infatti, è a meno di venti chilometri, lontano a far sentire la voce delle sorgenti del Biferno e i profumi delle mozzarelle, straordinari bocconi, minuti contenitori di latte che ti lasciano chiudere gli occhi quando le mordi e, anche se solo per un attimo, sognare. Molto del merito di un Casalciprano da visitare è di un ex sindaco, Franco Miranda, e tutto intero quello di un Palazzo da vedere e da gustare, con il suo terrazzo dedicato alla Gelateria dei Gusti dimenticati e dei “sapori ripresi dagli antichi dolci della tradizione”, come recita un pieghevole alla portata del visitatore.
L’altro terrazzo, il più grande, parla al passato che non passa, con le vecchie cantine trasformate in sala incontro e sala degustazione dei prodotti tipici e sopra il ristorante divisi in tre ambienti che raccontano storie al pellegrino curioso o al cliente che ha prenotato per mangiare i piatti di un tempo. Una bella e grande emozione con tanti altri particolari che meriterebbero tutti di esser raccontati, lasciati alla curiosità di chi vuole fare un giorno la scoperta di un luogo, di un ambiente che richiama i restanti 135 paesi e centri storici di questo nostro Molise che, se curati e finalizzati, sono proposte straordinarie per turisti straordinari di un Molise straordinario, che solo la mancanza di attenzione può imbrattare e distruggere. In questo senso il mio invito ai sindaci ed agli amministratori provinciali e regionali a visitare Casalciprano con la speranza di trarre
spunti utili a capire le potenzialità dei propri luoghi e del Molise nel suo insieme se si applica la regola, la prima, della salvaguardia, tutela e valorizzazione del territorio. Casalciprano, con Franco Miranda e i sindaci
che l’hanno sostituito, ha la capacità di mostrare e dire che sono tante le cose da far vedere e da raccontare. Pasquale Di Lena
Il miele molisano e le prerogative future BAGNOLI. “Un evento importante per il settore apistico della nostra Regione che ha dalla sua parte un ambiente naturale ed incontaminato e che, pertanto, consente l’allevamento delle api in maniera biologica e tradizionale”. Così l’Assessore regionale alle Politiche Agricole ed Agroalimentari, Vittorino Facciolla, per la II edizione di ‘Gustomiele, miele e dintorni’ di Bagnoli del Trigno. Ad organizzare la manifestazione, il Cenacolo Culturale del Calice Rosso e l’Associazione La Chiave della salute, con il patrocinio dell’Unimol e della Camera di Commercio di Isernia. “Il valore nutrizionale del miele e dei restanti prodotti delle api è noto- afferma l’Assessore- ma è fondamentale promuovere l’apicoltura molisana anche fuori dai confini territoriali, perché
è concorrenziale. In Molise abbiamo delle eccellenze in fatto di miele, in numerose varianti. Il miele di Sulla, di Acacia, di Castagno e il Millefiori caratterizzano le nostre produzioni agroalimentari”. Una manifestazione dedicata alla valorizzazione del miele, dell’apicoltura e dei prodotti apistici, dove non mancheranno gli approfondimenti sulle criticità del settore. “Problematiche che vanno affrontate e risolte-conclude Facciolla- fortunatamente la nostra regione ha grosse potenzialità apistiche. Negli ultimi anni l’apicoltura in Molise si è sviluppata ed evoluta e da attività prettamente amatoriale è divenuta vera e propria attività di impresa. Sono sempre più numerose le aziende che manifestano un interesse ad avviare l’attività.
Ac e la n to r d i i c os a n n qu tr u i d eg zi al li a on la n n e st Pr i i cr o r ma u c i ic a gu a li e p e r in o li r a m Mo ti c o nd li s e a ial e
A breve in libreria e in edicola
La tua strenna natalizia