Anche le poste abbandonano il molise

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 194 - sabaTo 5 seTTembre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il senatore molisano dopo avere presentato, unitamente ad altri colleghi, un piano per il rilancio del Mezzogiorno alla luce dei recenti dati dello Svimez, ha fatto analogo discorso sulla fermata del Frecciarossa a Termoli. Ci prova, almeno, dinanzi al silenzio che contraddistingue l'attuale momento del nullismo politico molisano. Un silenzio, che sta letteralmente portando alla riduzione dei servizi e ad una lenta morte dell'intera struttura regionale.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. Non sappiamo se l'assessore regionale al Lavoro si stia accorgendo della caduta in verticale del Molise. Ora anche i piccoli uffici postali chiuderanno ed altri resteranno aperti a singhiozzo. Un'altra mazzata sulla testa dei molisani e di quel poco che resta della Regione. Possibile, che in tutti questi mesi al di là delle chiacchiere non si sia potuto fare niente? Possibile, che al Molise e ai molisani debba capitare una così triste e ingloriosa fine nel silenzio di tutti?

Nel silenzio delle istituzioni regionali

Anche le Poste abbandonano il Molise SERVIZIO A PAGINA 3


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

5 settembre 2015

La vana attesa di una delibera della giunta regionale dopo la “caduta” di Esattorie Spa

Non più una società in house per la riscossione dei tributi regionali, ma l’affidamento del servizio a terzi Dicono che la gara l’abbia vinta un’Associazione temporanea d’imprese (Ati) senza alcuna matrice molisana e che entro la fine dell’estate dovrebbe essere definitivamente incaricata Una società regionale per la riscossione dei tributi, in funzione anche di sportello esattoriale per i comuni che avrebbero voluto associarsi. Sembrava imminente, dopo essere stata valutata e discussa. E non secondario era parso il movente, oltre quello specifico della riscossione delle tasse: assicurare un posto di lavoro ai dipendenti di Esattorie Spa, finiti, con la società, nella bufera. Tantissime cose sono sembrate imminenti alla Regione Molise e poi sono svanite: una specialità di Frattura & Company. Acquisiti e asseverati il piano industriale e il piano strategico, non rimaneva che fare l’ultimo step impiantato su tre pilastri: economicità, efficienza ed efficacia: basi certe per una concreta risposta ai problemi venuti fuori dalle difficoltà di Esattorie Spa e dalla necessità per la Regione di riscuotere i tributi. Nello studio messo a punto sembravano essere confluite esperienze, competenze e analisi di alto livello tecnico-amministrativo; niente sembrava essere stato lasciato al caso. Si fosse arrivati alla costituzione della società, tutti, nessuno escluso, dai sindaci dei capoluoghi a quelli di minore dimensione, sarebbero stati nella condizione di valutare gli oneri da sostenere e i

l’intervento Non consentiamo ad alcuno di alterare la materialità dei fatti facendo passare il sindacato come la longa manus del datore di lavoro, capace di interferire nelle decisioni aziendali! Per questo le scriventi OO.SS stigmatizzano le errate conclusioni a cui in molti e da più parti, sono pervenuti in riferimento alla disposta revoca da parte dell’ASREM del provvedimento n. 578/2015. Non si può abdicare rispetto alla difesa della legalità e della regolarità procedurale, perché questo porterebbe inevitabilmente ad avallare abusi ed a scivolare nella tutela di posizioni individuali reiterando discriminazioni e disparità tra lavoratori. Per questo è strumentale parlare di licenziamenti senza avere contezza delle censure mosse; censure e non certo “proposte” che, anziché scaricare responsabilità sui sindacati,

vantaggi da ottenere da una soluzione con il marchio della molisanità che sarebbe potuta diventare, secondo gli esperti, un modello da esportare. Sull’argomento si sono svolte diverse riunioni preparatorie a prevalente carattere tecnico-analitico presso la FinMolise per verifi-

care le concrete possibilità che la società in house potesse nascere e, soprattutto, operare. Verifica tecnica, abbiamo detto, con esiti confortanti, sebbene da validare attraverso l’asseverazione dei dati da parte di una società specializzata. In bilico era solo la volontà politica, quantunque

la Regione Molise avesse dato il via libera. C’era attesa, infatti, di una delibera regionale che stabilisse le regole, che mettesse in chiaro tutti gli aspetti organizzativi, amministrativi e gestionali della società, la sua operatività e come essere funzionale al territorio, ai cittadini e alle istitu-

zioni locali con un rapporto costobenefici in linea con gli interessi in ballo. Da tanta attenzione procedurale, da tanta accortezza, è poi, però, spuntata un’altra realtà. La Società in house, alla luce delle ultime disposizioni legislative, non era praticabile. Due anni sprecati in studi e approfondimenti, per arrivare ad una conclusione inconsistente. Ma che si dovesse realizzare un’anagrafe tributaria regionale e uno strumento esattoriale di rilevante importanza strategica per gli enti locali, era un obiettivo al quale la Regione non poteva rinunciare senza cadere nel ridicolo. Da questa presa di coscienza è scaturito un avviso pubblico per l’affidamento della riscossione del bollo auto con la possibilità di allargare il campo ad altri tipi di riscossione anche da parte delle amministrazioni locali e, soprattutto, una clausola a garanzia dei posti di lavoro persi con la “caduta” di Esattorie Spa. Dicono che la gara l’abbia vinta un raggruppamento temporaneo d’imprese (Rti) Ica - Imposte Comunali Affini (mandataria)/Creset - Crediti Servizi Tecnologie Spa, senza alcuna matrice molisana. E che entro la fine dell’estate dovrebbe essere definitivamente incaricata del servizio.

Sanità, non siamo la longa manus del padrone avrebbero dovuto portare tutti ad una più obiettiva riflessione sull’abuso della contrattazione a termine. Diversamente opinando si ottiene solo il più comodo risultato di trovare un facile capro espiatorio , questa volta sì ostaggio del potere datoriale per timore di accuse, seppur in veritiere, ma mediaticamente efficaci. Le OO.SS hanno richiesto con decisione il rispetto della legalità, principio che non si piega all’individualismo e che mai ci porterà a tacere su illiceità o illegittimità di sorta, sempre nel rispetto del lavoro e dei lavoratori tutti, senza eccezione di sorta. Tante, troppe volte le OO.SS hanno denunciato non condivisibili atti aziendali della stessa ASREM senza mai sortire alcun effetto, neppure in termini di formale riscontro da parte

dell’azienda. Ciò porta a ritenere che nel caso specifico l’abuso, forse, era platealmente evidente. Questo perché, come denunciato nella nota “incriminata”, le OO.SS. avevano semplicemente contestato quattro punti salienti: 1) le motivazioni di urgenza poste a fondamento del provvedimento risalivano almeno al 30/04/2013; 2) le tanto comprensibili quanto

obiettive esigenze dei Presìdi Ospedalieri di Isernia e Termoli, non potevano però portare a tacere l’illogicità del provvedimento laddove la ASREM aveva valutato, con motivazioni assolutamente opposte, di non poter prorogare altri contratti (circa quaranta) in scadenza del personale ausiliario afferente allo stesso ruolo tecnico; 3) la normativa legittimante la proroga non poteva essere invocata,

quantomeno nei termini esposti, nel caso del provvedimento n. 578/2015; 4) nulla vietava alla ASREM, proprio alla luce delle censure mosse, di rettificare il proprio provvedimento in senso più rispettoso di principi costituzionali e di legge, adeguando il proprio comportamento all’osservanza, anche per il futuro, delle norme di legge e di contratto. In sintesi, pur rispettando la posizione dei lavoratori interessati dal provvedimento 578/2015 e comprendendone le preoccupazioni, le scriventi OO.SS anche a beneficio di questi, ribadiscono senza tema di smentita di avere uniformato il proprio agire alla più stretta doverosità della critica e della denuncia di abusi. Per le Segreterie Regionali FPCGIL - CISL FP - UIL FPL – FSI


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3 5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Da lunedì chiusure a giorni alterni per 19 uffici postali molisani. Il governatore della Liguria ne salva il 30%, Frattura nessuno

Si perdono posti, alle Poste...

Saranno contenti ora i profeti delle privatizzazioni, gli strilloni della razionalizzazione, quelli che meno Stato c’è, meglio si sta. Il consiglio di amministrazione di Poste Italiane in nome di questi totem dei giorni nostri, da lunedì 7 settembre prossimo, avvierà un drastico piano di chiusure, a giorni alterni ma anche alcune vere e proprie soppressioni, di uffici postali che colpirà con estrema brutalità tutto il Paese ma, in particolar modo la nostra regione. Nello specifico, per quel che riguarda la Provincia di Campobasso, i comuni interessati saranno: Campochiaro, Campomarino Lido, Casalciprano, Cercepiccola, Larino, Macchia Valfortore, Monacilioni, Montelongo, Morrone del Sannio, San Giovanni in Galdo. Centri questi, dove gli uffici postali resteranno aperti a giorni alterni. Ad aprire solo per due giorni a settimana, poi, quelli di Sant’Angelo Limosano e Trivento, mentre sparirà definitivamente l’ufficio postale di

Monteverde di Bojano. Sempre una razionalizzazione a giorni alterni, ovvero tre aperture settimanali su sei, riguarderà i comuni della provincia di Isernia che sono Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Roccasicura, Castelromano e San Pietro Avellana. Scenderanno, infine, a tre su quattro le

I sottoscritti Valter Andreola, RSA della UILCOM Molise, presso il Call Center 3g active di S. Giuliano attualmente operante a Campobasso e Gianni Andreola RSU della 3 g spa dello stabilimento di Campobasso, denunciano che oltre alla nota vertenza già aperta riguardante 74 lavoratori presso la 3G Active, dal 1° agosto anche la 3G spa a sua volta ha deciso di aprire la procedura di mobilità per altri ben 103 dipendenti dello stabilimento di Campobasso. Nel denunciare la gravissima emergenza in atto, i sottoscritti Rappresentanti sin-

aperture ad Acquaviva di Isernia e Castelpetroso. E’ così deprimente non poter fare altro che constatare che ogni cambiamento che interviene nella società nel nome degli interessi dei consigli di amministrazione di quelle che, una volta, erano aziende di Stato avviene sempre a spese dei più deboli:

delle regioni più povere e meno popolose, dei comuni più malamente collegati e con popolazione progressivamente sempre più anziana, degli utenti con meno santi in paradiso e meno potere contrattuale. Ma evidentemente è questo il progresso che ci siamo meritati. Il progresso che lascia indietro gli ultimi e soffia nelle vele dei primi. L’ufficio postale rappresentava nel panorama dei paesi uno sfondo immancabile, come il campanile e la stazione dei Carabinieri. In quella ideale fotografia di un mondo che non esiste più. Purtroppo nella situazione molisana c’è un’aggravante che, chissà perché, non ci meraviglia neanche un po’. Il piano di razionalizzazione presentato da Poste

Italiane è stato approvato da AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, quindi diciamo che ha avuto il benestare delle istituzioni, ma il Governo, come scrivono in un acceso comunicato stampa le segreterie regionali della SLC-CGIL e della UIL-POSTE, costrinse le stesse Poste a condividerlo con i Governatori delle varie Regioni, così da modularlo il più possibile sulle particolari esigenze di ogni territorio. Il risultato di questi sforzi da parte dei Governatori ha fatto in modo che Poste escludesse dal piano originale il 20% degli uffici su base nazionale, con la punta del 30% di salvataggi ottenuto dalla Liguria. Il Molise è riuscito a salvare lo 0%. Tutti gli sportelli che inizialmente Poste aveva incluso nel suo piano di chiusure sono poi stati interessati effettivamente dal provvedimento. Segniamo quindi un altro punto nella speciale classifica delle cose fatte, male, malissimo, dal nostro Presidente.

“Non dimenticatevi dell’Active 3G” A sostenerlo sono i sindacati delle Rsu. A rischio i posti di lavoro dacali evidenziano che 74 unità su 3G Active, sommati a 103 su 3G spa, rappresentano un valore specifico sul territorio anche più elevato rispetto ad altre aziende, per cui richiedono alla Regione Molise ed alle Istituzioni tutte che le risorse inerenti il recente riconoscimento dell’area di crisi in Molise siano destinate anche alla gravissima situazione di call center. Tanto più che, nel caso della 3G Active riguardante S.

Giuliano, territorio che solo ora stava cominciando a ritrovare motivi di speranza dopo il terremoto di tredici anni fa, i lavoratori in mobilità non potendo usufruire degli ammortizzatori sociali, sono stati costretti ad optare per la soluzione dell’aspettativa non retribuita, sia per far rimanere in vita l’azienda, e sia per coltivare ancora la speranza di mantenere il posto di lavoro. Per tali ragioni, rivolgiamo appello all’Asses-

sore Regionale al Lavoro, nonché Vice Presidente della Giunta Regionale Petraroia, a tener conto dell’emergenza occupazionale sopra tratteggiata ed in particolar modo del fatto che trattandosi di aspettativa non retribuita, si è in presenza di padri e madri di famiglia impossibilitati a fronteggiare le benché minime esigenze quotidiane, essendo privi del minimo necessario per sopravvivere.

Onav, Intini eletto alla guida Un Referendum contro il decreto Renzi sulla scuola della Consulta del Vino Si chiama “Leadership della scuola” la realtà che si pone a contrasto del decreto varato dal Governo Renzi sulla riforma all’istruzione. Un decreto contestato da molti che attraverso una raccolta firme punta a un referendum. A spiegarne i contenuti è Gabriele di Cienzo, tra i referenti del Molise della realtà. “Il raggiungimento delle 500mila firme per arrivare al referendum e abrogare la nuova legge organizzativa dell’istruzione è il nostro obiettivo. Contestiamo, in tal senso, l’inserimento del metodo gender nelle scuole che potrebbe risultare deleterio al

normale sviluppo dell’individuo sul livello sessuale e il fatto che vengono calpestati in maniera abominevole i diritti degli insegnanti e del personale Ata. In tutti i Comuni di Italia le persone hanno la possibilità, durante l’orario di ufficio, di recarsi presso l’Ufficio Anagrafe e sottoscrivere questa raccolta firme. Sottoscriverla per i diritti lavorativi perché queste cose potrebbero girarsi contro i lavoratori, per il rispetto della famiglia perché se la famiglia non viene tutelata dalla legge non so chi dovrebbe farlo e per i figli perché se i figli hanno una spinta un po’ particolare il futuro avrà ben poco da sperare”.

“E’ con immenso orgoglio Onavista che Vi comunichiamo l’Elezione ad unanimità del Presidente Nazionale ONAV Vito Intini alla guida della Consulta Nazionale del Vino Italiano, svoltasi il 31 luglio scorso”. Così la delegata regionale dell’Onav Molise, Carla Iorio. L’Organismo costituitosi il 17 Aprile scorso, raggruppa le maggiori Associazioni che ruotano intorno al mondo del vino quali AGIVI, AIS, ASPI,Associazione Nazionale Donne del Vino,CONAF, FISAR, FIVI,MTV, SLOW FOOD,SIVE, VINARIUS, oltre naturalmente all’ONAV. “L’Organismo nasce con l’intento di divenire un punto di riferimento e comunicazione tra il mondo del vino, consumatori ed

istituzioni,oltre alla divulgazione e sviluppo della cultura del bere consapevole,nostro punto di forza, proponendo con il Ministero dell’istruzione di un progetto pilota di appropriata istruzione , sulla vite, sul vino, sul territorio agricolo del nostro paese, sulla sua storia, sullo stile di alimentazione mediterraneo, rivolto ai giovani, già nel percorso scolastico, come avviene in altri paesi dell’Unione Europea”. La Delegazione ONAV Molise nella persona del suo Delegato Regionale Carolina Iorio, si congratula con il Presidente Intini augurandogli a nome di tutti gli Assaggiatori ed appassionati enofili molisani un proficuo lavoro.


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4 5 settembre 2015

Il collante festaiolo, la voglia di immergersi nella goduria, per l’assessore regionale Petraroia sarebbe un segno di vitalità per “affrontare e superare con animo determinato questo momento non bello della nostra terra”

Questo dei mesi estivi è un Molise che disconosce il suo stato di crisi, la impalpabilità della classe dirigente Il Molise dell’estate 20215 s’è scoperto festaiolo, enogastronomico, musicale, folkloristico, ridanciano. Quasi a voler buttarsi alla spalle, almeno per un breve periodo, i problemi gravi che lo affliggono, la impalpabilità della classe politica che lo governa, la foschia del futuro. Fa parte della storia umana che ai periodi bui, ai quali ha corrisposto sempre una classe dirigente imbelle e inefficace, nella massa salga la voglia di una effimera spensieratezza e nella classe dirigente la furbizia di assecondarla (la massa), di modo che non pensi troppo e non gli si ritorca contro. Accade pari pari in questi mesi roventi. Soprattutto che uno degli uomini più in vista del governo regionale, l’assessore Petraroia, usi la furbizia di assecondare la massa nella sua vertigine estiva, con l’aggiunta di un compiacimento fatto traslare, con abilità luciferina, nella espressione di un positivo stato d’animo collettivo che a sua volta tradurrebbe, secondo l’assessore alla Politiche sociali, vitalità ed dinamismo. Per cui il collante festaiolo, questa esplosione di gioia improvvisa dalle Mainarde al litorale adria-

tico, questa voglia di immergersi nella goduria, per Petraroia diventa una forza vitale per “affrontare e superare con animo determinato questo momento non bello della nostra terra”. Con questo artificio dialettico l’assessore regionale cui fanno capo le difficoltà a vivere di migliaia di disoccupati, l’illusoria fiducia nel progetto Garanzia Giovani, che ai giovani tutto garantisce tranne un

futuro stabile e praticabile, ha letteralmente by-passato i problemi esistenziali di marginalità, di esclusione, di povertà, la crisi economica, l’assenza di una programmazione, la scelta di pochi utili obiettivi per tentare di uscire dal tunnel della crisi. Ha dimenticato di dire che anche queste feste disseminate in tutti i borghi, le contrade e i paesi, figlie di una autarchia locale e non di un calen-

dario studiato e messo in piedi per dare del Molise un’immagine ragionata, una proposta alternativa ai turisti in cerca di novità, di esperienze diverse da quelle standardizzate che, per essere tali, hanno perso ormai vigore ed interesse, altro non sono che il risultato della messa in mora di un progetto turistico regionale. Il governatore Frattura e il vice governatore Petraroia hanno deciso,

infatti, di eliminare ogni parvenza di organizzazione turistica sul territorio, di eliminare anche l’assessore al turismo (difatti, mancando la materia prima: il turismo, l’assessore sarebbe un non senso), per liberare, come abbiamo accennato, lo spirito dei molisani mortificato dalla crisi e dall’assenza di un futuro, nella sarabanda della tavolate all’aperto, delle band musicali, delle sagre (finanche della birra!), insomma di quell’armamentario festaiolo di cui s’è fatto portavoce e cantore colui che più degli altri, anche per la sua storia di sindacalista, avrebbe dovuto quantomeno astenersi. Evitando di andare, egli per primo, di sagra in sagra a sorridere e a stringere mani. Per darsi, animo e corpo, al dovere di lavorare e programmare il possibile, al fine di riorganizzare la filiera avicola, il settore agroalimentare, la produzione saccarifera, la squinternata economia locale e, se dovesse capitargli, anche di riassumere il turismo in ben altra espressione e funzione di quella di cui s’è beato in quest’estate rovente.

“Piano Giovani, un patatrac”

aaCAMPOBASSO. Non sembra trovare pace l’attuazione del Piano Garanzia Giovani in Molise, fin dall’inizio rallentato da scelte politiche e di programmazione discutibili che di fatto ne hanno ostacolato il pieno avvio operativo. L’ultima indiscrezione, rilanciata dagli organi di stampa, getta una pesante ombra sulle norme procedurali connesse a Garanzia Giovani: la possibilità che alcuni ragazzi possano essere stati avviati ai tirocini extracurriculari senza passare tramite la profilazione e la stipula del patto di servizio presso i Centri per l’impiego, adempimenti necessari per l’iscrizione al programma, disegna scenari inquietanti, un’ipotesi che se dovesse essere confermata segnerebbe anche una forte responsabilità politica su chi dovrebbe vigilare sulla corretta esecuzione del programma operativo”. Questa la ragione alla base dell’interrogazione presentata dal consigliere Fusco Perrella, e sottoscritta dai consiglieri Sabusco e Iorio, per chiedere conto al Governo regionale delle procedure di avvio e controllo dei tirocini extracurriculari di Garanzia Giovani. “Ci saremmo aspettati da parte del Vi-

imprenditorialità e il bonus occupazionale, mentre erano sicuramente più sostanziose le risorse messe in campo per le misure di politica passiva come il servizio civile e i tirocini extra curriculari. Riconosciuto l’errore, è stata approvata dalla Giunta una prima rimodulazione, bocciata dal Ministero del Lavoro perché fuori dai limiti concessi, cui ne è seguita una seconda attuata di concerto con gli enti ministeriali. Poi il ritardo nella pubblicazione dei bandi, inizialmente previsti ad ottobre 2014 ma di fatto pubblicati nei primi mesi del 2015; infine la complessa e articolata fase burocratica propedeutica alla registrazione dei singoli ragazzi al programma operativo. Questi alcuni dei passaggi maggiormente critici che si sono registrati in Molise a differenza delle altre regioni italiane, dove, anche a fronte di oggettive difficoltà, i singoli piano operativi regionali sono stati avviati per tempo e in anticipo al nostro, nonostante le difficoltà economiche e produttive della nostra regione richiedessero una programmazione tempestiva”.

Interrogazione presentata in Consiglio regionale dai consiglieri, Iorio, Fusco e Sabusco

cepresidente Petraroia un comunicato stampa di smentita, con numeri e dati certificati; c’è allora la consapevolezza che qualcosa possa essere sfuggito ai dovuti controlli? È stato avviato l’accertamento delle presunte irregolarità? Quali sono le eventuali iniziative che la Giunta intende assumere? Interrogativi che poniamo in fun-

zione del nostro ruolo, e soprattutto perché è nostro dovere vigilare sulla corretta esecuzione delle azioni attuate dal Governo regionale, e di certo non perché gufi, come etichettati da qualcuno. Resta il fatto che questo è l’ennesimo ostacolo lungo la via di un programma concepito per dare ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro: da principio una distribuzione dei fondi assegnati che ci aveva spinto a chiedere chiarimenti in aula al Vicepresidente Petraroia, data la scarsità di risorse destinate alle misure di politica attiva come l’auto-impiego, l’auto-

Dardo


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5 5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ambrosio, Colarusso e Madonna di nuovo assieme in nome e per conto della area moderata all’interno del centrosinistra

Ultimo avviso ai naviganti: “Per ora l’assenza al dibattito sul bilancio, quindi il rischio concreto della dissociazione” Per una maggioranza che non vive di buona salute, salvata finora da un’opposizione a sua volta sfilacciata, personalistica, propagandistica e incoerente, l’inciampo è nella realtà delle cose Bilancio comunale 2015 a rischio: più che un’ipotesi, una eventualità qualora la maggioranza consiliare dominata dal Pd non si dispone a una diversa fase amministrativa che veda il coinvolgimento dell’Udc, del Ppi e del Cd, i cui capigruppo Ambrosio, Colarusso e Madonna, lamentano la sostanziale esclusione. Ecco un passaggio significativo della nota stampa con cui i tre consiglieri fanno sapere che la “coabitazione con i consiglieri comunali di maggioranza, ci impedisce al momento un voto di sfiducia. Questo bilancio rappresenta la perpetrazione di un comportamento di arroganza politico-istituzionale, non tenendo conto di alcuna forma di partecipazione né dei gruppi consiliari né delle rappresentanze sociali”. La conseguenza più immediata, e forse meno traumatica, sarà l’ assenza alle sedute di bilancio (un consuntivo sotto mentite spoglie, confezionato da una giunta che si sostituisce al Consiglio comunale esautorandolo nell’attività di programmazione e indirizzo). La decisione vuole essere “l’ultima apertura di credito al sindaco Battista che,

però, in assenza di una ineludibile verifica politica, ci porterà alle determinazioni cui egli vorrà condurci”. Vale a dire alla dissociazione, quindi, probabilmente alla crisi. La corda, comunque, non intendono spezzarla se, ancora una volta, i tre capigruppo di nuovo in sodalizio politico, si augurano che per il bene

Il MoVimento 5 Stelle in difesa dell’acqua pubblica pronto a presentare gli atti in Consiglio per stabilire la pubblicizzazione della gestione dell’acqua Nel 2011 ben 27 milioni di persone hanno votato per un’acqua “pubblica”, quindi gestita fuori dalle logiche di mercato. Fino a oggi, però, i governi sono andati in direzione completamente opposta. Hanno dato in mano a un ente garante del mercato la definizione della bolletta e stanno accentrando nelle mani di poche società la gestione dell’acqua attraverso le norme del decreto ‘Sblocca Italia’. Attenzione però, dal 2011 l’attuale classe dirigente non ha mai parlato di “privatizzazione” dell’acqua, ma ha mascherato il concetto dietro eleganti formule come “aggregazione” o “razionalizzazione”. Anche il PD, per quel referendum, era salito sul carro del vincitore, ma non ha mai legiferato in linea con quanto deciso dai cittadini! Ebbene, lo Sblocca Italia ha introdotto nuove norme che modificano il titolo II, parte III, del Decreto legislativo numero 152 del 2006 (Testo Unico ambientale), che è una delle leggi di riferimento, prevedendo una serie di adempimenti per completare l’attuazione della disciplina che regola il Servizio Idrico Integrato e introducendo il concetto di “unicità” della gestione all’interno di ogni Ambito territoriale ottimale. Per questo è stato fissato il termine del 30 settembre 2015. Entro quella data, gli Enti di governo d’ambito dovranno completare gli

della città “ci sia una inversione di tendenza rispetto alla politica del criceto adottata sino ad oggi, e che il motore politico-istituzionale della macchina amministrativa ingrani la marcia giusta”. Di nuovo insieme, dunque, Ambrosio, Colarusso e Madonna, che per un breve periodo primaverile avevano alimentato il

vento del rinnovamento in nome e per conto dell’area moderata all’interno del centrosinistra. Tentativo successivamente abortito per il cedimento dal fronte della coerenza di Colarusso e Madonna, entrambi promessi di gratificazioni e di riconoscimenti, peraltro mancati. Il ripensamento dovrebbe di nuovo ali-

mentare quel confronto da sempre invocato e mai ottenuto. L’ultima nota, questa che commentiamo, porta con sé i prodromi di una disagio mai rimosso, di una sofferenza mai lenita, ed entrambi (disagio e sofferenza) messi sul piatto della bilancia politica, con la minaccia di farla pendere dal lato della crisi. Le tre presenze che verranno meno alle sedute del bilancio (come da comunicato a firma di Ambrosio, Colarusso e Madonna) va pertanto considerato il preludio ad un voto di sfiducia qualora rimangono le condizioni d’incomunicabilità tra le parti. E per una maggioranza che non vive di buona salute, salvata finora da un’opposizione a sua volta sfilacciata, personalistica, propagandistica e incoerente, il rischio d’inciampare e di cadere è nella realtà delle cose. Finora il gruppo del Pd e il sindaco hanno fatto orecchie da mercante. E non è che possano vantare meriti e successo. Una doccia di umiltà che li porti a rafforzare il tentativo di amministrare con un minimo di giudizio, si raccomanda da sola. Dardo

Acqua pubblica senza se senza ma affidamenti, pena l’intervento sostitutivo della Regione e dello Stato. Sempre entro il 30 Settembre 2015 lo Sblocca Italia chiede a ciascun Ega, di redarre il Piano d’Ambito, di scegliere la forma di gestione e di avviare la procedura di affidamento al gestore unico. Una riforma complessiva del sistema, da molti considerata non necessaria e, tra l’altro, varata poco prima della discussione in Parlamento della proposta di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua a prima firma MoVimento 5 Stelle. Una riforma, quindi, che continua a scuotere i tanti forum nazionali che da sempre si battono per l’acqua pubblica. In Molise cosa succede? Dopo che nel 2009 fu soppressa l’Autorità d’Ambito con disposizione di legge nazionale, passaggio dovuto a causa delle numerose gestioni fallimentari su tutto il territorio nazionale, è stata riproposta una nuova autorità, dotata però di personalità giuridica. La Regione infatti, con unasemplice delibera (per il Movimento 5 Stelle Molise, a forte rischio di legittimità) e in grave ritardo rispetto alle disposizioni di legge, ha istituito l’Egam, l’Ente di governo dell’ATO, che dovrà redarre il Piano e affidare la gestione del Servizio Idrico molisano. A

questo Ente i Comuni dovranno aderire obbligatoriamente attraverso delibera consiliare: qualcuno lo ha già fatto, vedi Termoli e Riccia. In attesa della piena operatività dell’Egam, inoltre, tramite decreto il Presidente della Regione nominerà un commissario straordinario per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Ente di governo dell’ambito. Un inciso: siamo ormai abituati a leggere “urgenza” o “straordinarietà” nelle leggi nazionali e regionali, ma riforme in questo settore, per noi, hanno bisogno preventivamente di ponderate riflessioni, partecipazione e condivisione. E’ evidente che le regole della governance del Servizio Idrico Integrato sono molto importanti, perché è da esse che passano gli investimenti presenti e futuri del settore, quindi anche le connesse possibilità di lavoro per professionisti e imprese di costruzione, oltre che un buon servizio per i cittadini. In Molise il fautore della riorganizzazione è l’assessore Nagni, coadiuvato da un gruppo di lavoro lautamente pagato e la cui costituzione già abbiamo denunciato alcuni mesi fa (link). Certo, l’assessore continua a parlare di gestione dell’acqua pubblica, concetto ribadito anche nei principi in una sintetica proposta di legge presentata a sua firma. Ma il Mo-

Vimento 5 Stelle ritiene che questi principi, compreso quello relativo alla partecipazione attiva della cittadinanza alle decisioni sulla gestione del servizio idrico integrato, non debbano restare vuote formule teoriche, ma debbano essere specificati in precise e vincolanti disposizioni. Principalmente, il gestore unico che dovrà assicurare il servizio all’utenza e la realizzazione del programma degli interventi previsti nel Piano d’Ambito, dovrà assolutamente lavorare “in house”, perché purtroppo l’articolo 7 dello Sblocca Italia lascia chiare possibilità a gestori privati di entrare “nell’affare” dalla porta principale. Questo non può e non deve accadere. In conclusione, avremmo preferito che la nuova struttura del Servizio Idrico Integrato venisse decisa direttamente dal Consiglio Regionale e non solo dalla Giunta, ma forse l’Assessore tornerà sui suoi passi portando in assise l’atto istitutivo dell’Ente oppure porterà solo la legge di principio già all’attenzione della Commissione. Una cosa è certa: il MoVimento 5 Stelle darà battaglia in Consiglio regionale e presenterà gli emendamenti adeguati a ristabilire la pubblicizzazione dell’acqua senza se e senza ma.


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Campobasso

5 settembre 2015

Castelmauro è oggi un cantiere a cielo aperto! Di Angelo STICCA* Nonostante le ristrettezze economiche del momento e la difficile situazione in cui versano le casse della Regione Molise, il Comune di Castelmauro, grazie ad un proficuo e costante lavoro svolto nel corso della prima legislatura, ci troviamo oggi a raccoglierne i frutti, nell’interesse della comunità Castelmaurese e di tutto il territorio. Sono stati aperti negli ultimi mesi o sono in fase di appalto, ben 9 cantieri che interessano sia il centro urbano che le zone rurali e la viabilità Provinciale. Altri importanti finanziamenti sono invece in dirittura di arrivo (raccolta differenziata dei rifiuti, rete idrica, depurazione). Sono in fase di ultimazione i lavori di : 1) “Riparazione danni alle infrastrutture pubbliche” per € 150.000,00 che interessano una importante arteria di collegamento con i comuni limitrofi di Montefalcone nel Sannio e San Felice del Molise; 2) “Interventi vari sul territorio comunale” per Euro 200.000,00 che hanno permesso di sistemare strade e marciapiedi che necessitavano di urgenti interventi di manutenzione, all’interno del centro abitato; 3) i contestati lavori di “valorizzazione del centro storico” per un importo di € 380.000,00 con i quali è stato possibile il recupero e la riqualificazione della piazza principale del paese e di alcune strade circostanti; 4) lavori di “ripristino delle infrastrutture rurali” per l’importo di € 180.000,00 che hanno in-

teressato le strade interpoderali Macchiarocca, Fonte degli Aponi, Cannafischeta; 5) lavori di sistemazione della strada interpoderale “Lavaturo” per l’importo di € 200.000,00 che rappresentare una alternativa alla SP 163 e che permette un agevole raggiungimento della contrada stessa; Sono iniziati da alcune settimane i lavori di “consolidamento del centro abitato” (area a valle del mercato comunale) per l’importo di €

400.000,00 che permetterà il recupero e il consolidamento di una vasta area in pieno centro abitato di notevole impor-

minazione per l’importo di € 270.000,00 che permetterà al Comune un notevole risparmio sulla bolletta della energia elettrica che ogni mese incide pesantemente sul bilancio comunale.

tanza ai fini della prevenzione dei r i s c h i idrogeologici. Sono stati appaltati nell’ultimo periodo anche i lavori di un PEU pubblico per l’importo di €. 100.000,00 e i lavori di efficientamento energetico sulla pubblica illu-

Per concludere sono in fase di appalto i lavori per l’importo di € 105.000,00 di ristrutturazione locali da adibire a centro sociale per an-

ziani. Sicuramente i tanti lavori eseguiti hanno creato qualche inevitabile disagio per i cittadini, ma credo siano stati ripagati dai notevoli risultati conseguiti. Si può senz’altro annoverare all’impegno della nostra amministrazione anche il finanziamento alla Provincia di Campobasso di € 2.000.000,00 concesso dalla Regione Molise per la sistemazione della SP 163, in fase di progettazione. E’ stato ultimamente approvato dalla Giunta Comunale di Castelmauo anche il progetto di € 80.000,00 per il ripristino di alcuni tratti di rete fognante finanziato interamente dalla Regione Molise e il progetto PAI per la raccolta differenziata dei rifiuti che, spero, possa finalmente iniziare nella prossima primavera. Esprimo ancora una volta piena soddisfazione del lavoro svolto fino ad oggi sia nel campo dei lavori pubblici che nell’attività amministrativa in generale. E’ sotto gli occhi di tutti quanto fatto e quanto si sta realizzando. Desidero ringraziare di vero cuore tutti gli assessori e i consiglieri comunali che hanno collaborato con me in questi sei anni, per l’impegno profuso ed i risultati raggiunti. Nei prossimi anni ci aspetta un intenso lavoro per i grandi cambiamenti in atto nella pubblica ammnistrazione, continueremo a spenderci senza riserve per il bene della nostra comunità. Grazie. Con le parole ci si può affannare finchè si vuole, ma saranno sempre i fatti a confermare o a smentire ciò che si dice. *Sindaco di Castelmauro

Incarichi e lavori fiduciari senza regolamento di Michele Ambrosio* A distanza di oltre un anno e mezzo dall’approvazione, da parte della precedente giunta, del piano di prevenzione della corruzione e dell’affidamento ai dirigenti dei vari uffici comunali del compito di istituire appositi albi di operatori economici (tra cui anche i prestatori d’opera intellettuale quali avvocati, ingegneri, architetti etc.) tali prescrizioni, ivi compreso il regolamento interno per gli affidamenti di lavori, forniture e servizi in economia e quello per il conferimento di incarichi esterni, sono rimaste lettera morta. Nonostante le premesse deliberative si prefiggessero “di garantire i principi di trasparenza e non discriminazione, in modo da salvaguardare la tutela della concorrenza e della libertà di iniziativa economica” degli atti consequenziali, albi e regolamenti, e sebbene trascorsi 18 mesi dalla loro previsione, non v’è traccia o notizia, neanche fosse l’ottava fatica d’Ercole, disattendendo anche le direttive del piano di pre-

venzione della corruzione che ne contemplava la formalizzazione. Gli argomenti, per i quali ho inteso presentare distinte interpellanze, verranno inseriti in agenda dei lavori della prossima seduta del Consiglio comunale, e saranno l’occasione sia per comprendere le motivazione dei ritardi nell’adozione dei suddetti strumenti sia per sollecitarne la predisposizione e l’approvazione in termini non più procrastinabili. In sede consiliare, inoltre, verrà data contezza di tutti gli incarichi conferiti e dei lavori affidati dal giugno 2014 ad oggi, per i quali ho chiesto l’elenco analitico, compresi quelli “al momento” senza onere, e verrà chiesta l’attivazione immediata delle procedure per l’adozione di una centrale unica d’acquisti. *Consigliere comunale di Campobasso


Campobasso

7 5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La serietà del lavoro impostato da Iacobucci, le profonde innovazioni metodologiche, l’introduzione sistematica delle attività di controllo e di valutazione del rendimento e della qualità del lavoro hanno scatenato le lobbie interne, i sindacati e i gruppi consiliari

Allarme rosso a Palazzo san Giorgio: il Piano di riorganizzazione dei servizi potrebbe mandare in crisi l’amministrazione

Stando alle parole del sindaco Battista mai la maggioranza si piegherebbe ai poteri forti. Staremo a vedere Ha tribolato per averlo un Piano di riorganizzazione dei servizi e delle strutture dell’Ente ed ora che ce l’ha, ancora non riesce a renderlo noto alla giunta, quindi alla commissione consiliare permanente e, quindi ancora, al consiglio per la definitiva approvazione. Tutto questo capita al sindaco Battista che per arrivare al progetto di una riforma sostanziale dell’organizzazione comunale per adeguarla alle esigenze vitali della collettività e, soprattutto, alle dinamiche amministrative che non sono più quelle di una volta ma molto più complesse, varie, e di non facile applicazione in assenza di specifiche conoscenze tecniche, amministrative e procedurali, come abbiamo detto, ha tribolato per trovare il soggetto che fosse in grado di assecondarlo in questo suo disegno di rinnovamento. L’ha trovato in Antonio Iacobucci, nominandolo coordinatore delle attività amministrative, che al Comune di Campobasso è stato assessore nella prima giunta di centrosinistra con sindaco Massa,

quindi, con Massa ancora, e con Di Fabio, direttore generale. Incarico che gli ha consentito di conoscere nel dettaglio pregi e difetti della macchina comunale. Iacobucci ha redatto il Piano di riorganizzazione e lo ha dato al sindaco e agli assessori. Ma sindaco e assessori ancora non l’hanno ufficialmente esaminato, né hanno preso una decisione al riguardo. Viene detto che manca il segretario generale e sarebbe il caso di attendere il suo rientro per avviare il procedimento, anche perché, del Piano di riorganizzazione, è direttamente coinvolto e interessato. Questo viene detto ufficialmente, ma ogni verità professata ha un suo risvolto. Che nel caso del Piano di riorganizzazione dei servizi e delle strutture di Palazzo san Giorgio, andrebbe individuato nelle lobbie politiche, partitiche e sindacali, che in ogni “rivoluzione” intravedono un possibile loro mutamento se non addirittura ridimensionamento, comunque la perdita di un potere, di una potenzialità, di una incidenza, specie quando

questa ha il carattere clientelare che in politica, nei partiti e negli stessi sindacati è del tutto connaturata. Bene. Sarebbero queste lobbie, opportunamente sollecitate da quella parte del personale che si sente più a rischio di rivolgimento, che avendo subodorato la serietà del lavoro impostato da Iacobucci, le profonde innovazioni metodologiche di lavoro, l’introduzione sistematica delle attività di controllo e di valutazione del rendimento e della qualità del lavoro (questa sì è la scommessa da vincere), che avrebbero esercitato nei confronti del sindaco Batista il loro inveterato diritto di veto. Pressioni (le solite), condizionamenti (i soliti) e finanche minacce (di crisi). Non è pensabile che pensino addirittura di bloccare il Piano; sarebbe follia. Ma di adattarlo alle loro logiche clientelari e protezionistiche e ai loro interessi particolari, questo sì. Fa paura la rotazione degli uomini e delle funzioni, che è il meccanismo cardine per ridare energia e vigore all’intero sistema amministrativo comu-

nale; fa paura la inderogabile necessità dell’aggiornamento professionale; fa paura soprattutto il controllo di gestione. L’albero della cuccagna verrebbe definitivamente sradicato da Palazzo san Giorgio e gli stessi amministratori sarebbero chiamati ad una diversa concezione della loro azione politica e amministrativa. Probabile che la prospettiva non alletti, soprattutto gli affetti da pigrizia mentale e da opportunismo politico. Ma l’inderogabilità di una profonda revisione dei metodi e delle funzioni, una messa a punto generale dell’organizzazione comunale fanno del Piano redatto da Iocobucci la cartina del Tornasole della maggioranza di centrosinistra capeggiata da Battista che, stando alle sue dichiarazioni, mai si sarebbe piegata ai poteri: forti o meno forti che fossero. Staremo a vedere. Il segretario generale deve pur una buona volta rientrare. Dardo

Eddie Lang Jazz, domani la conclusione CAMPOBASSO. Si conclude a Campobasso la lunga carovana di diciannove concerti della venticinquesima edizione dell’Eddie Lang Jazz Festival, l’evento più lungo dell’estate molisana, che ha toccato i maggiori centri della regione, ospitando un cast internazionale che ha dato spazio alle migliori espressioni del jazz

italiano e molisano. Il festival vedrà ancora due serate previste rispettivamente il 5 e 6 settembre in Piazza Pepe, salotto buono della città. Un’edizione che ha usufruito della promozione della Fondazione Molise Cultura, nell’ambito del Piano Integrato Molise Arte e Cultura dell’Assessorato Regionale alla Cultura della Regione Molise.

Domenica 6 settembre sarà Emmet Cohen, uno dei più richiesti ed acclamati musicisti della scena jazz newyorkese a concludere, con le sue note sincopate, la venticinquesima edizione dell’ELJF. Prodigio del piano, finalista del prestigioso “Monk Competition”, uno dei concorsi per solisti jazz più importanti al mondo dal quale sono nati mu-

sicisti del calibro di Joshua Redman e Brad Mehldau. Si è esibito nei più importanti jazz club e jazz festival del mondo, sempre con grande padronanza dello strumento e creatività armonica, collezionando premi e riconoscimenti sia del pubblico che della critica. Con Giuseppe Venezia, contrabbassista lucano e direttore artistico del Ba-

silijazz, al basso, ed Elio Coppola, talentuoso batterista napoletano, il trio offrirà una performance che arriva direttamente dal progetto musicale “Infinity” nato nel 2012 in un garage del West Village di NYC e che ha dato vita al disco omonimo nel 2013 che comprende standards del jazz riarrangiati e composizioni originali.

A Campitello gli arbitri di Eccellenza e Promozione

La stagione sportiva vede il nuovo Commissario, l’ex assistente di serie A, Petrella CAMPITELLO MATESE. La stagione sportiva degli arbitri molisani si apre con il consueto raduno di inizio stagione. Quest’anno però una squadra diversa alla guida del comitato regionale. A Paolo Di Toro, ex presidente regionale, succede Alessandro Petrella, ex assistente di serie A designato direttamente dal presidente nazionale Marcello Nicchi a condurre i fischietti molisani a nuovi traguardi. Proprio Petrella insieme alla sua squadra darà le direttive agli associati inquadrati nelle categorie di Eccellenza e Promozione, dopo aver realizzato nei giorni scorsi i raduni per i ragazzi di Prima e Seconda Categoria. Seguiranno nei prossimi giorni anche i momenti di crescita per gli arbitri degli organi tecnici sezionali. Per il raduno regionale scelta quest’anno la cornice di Campitello Matese, al fine di rendere gli incontri il più vicino possibile al contesto in cui sono abitualmente collocati gli arbitri a livello nazionale, se si considera che Sportilia è la location

scelta per gli organici dalla serie D alla seria A. Il raduno si aprirà con un primo stage formativo per arbitri ed assistenti selezionabili a livello nazionale. A seguire, oggi e domani, parteciperà tutto l’organico compreso quello degli osservatori arbitrali. Verranno svolte le consuete prove di verifica

tecnica ed atletica, oltre a momenti di formazione specifica, all’uopo dedicati a particolari situazioni e contesti di gioco. A rappresentare le massime cariche a livello centrale Erio Iori del Comitato Nazionale, Vito Albanese e Sergio Coppetelli del settore tecnico. In linea con quanto immaginato a livello nazionale (sponsor Eurovita), fermi restando gli sponsor tecnico (Diadora) ed associativo (Eurovita), unici a livello nazionale, a livello locale il solo materiale di rappresentanza è stato finanziato grazie all’intervento di due finanziatori privati locali (Ditta Montesanto e Vincitorio Optics, entrambe di Termoli) che hanno creduto e scommesso



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Isernia

5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Stazione, mai così nel degrado Sempre di più le critiche e le proteste dei cittadini e viaggiatori per la pericolosità della struttura tere l’operato delle forze dell’ordine, per le poche risorse che hanno a disposizione, fanno anche troppo. All’interno della stazione di buon mattino, appaiono i primi nullafacenti che si riforniscono di vino e birra e iniziano il loro bivacco quotidiano, nelle sale dove i viaggiatori attendono i treni, o sulle due panchine presenti. Bevono, fumano, urlano, talvolta si picchiano, danno fastidio alle persone che aspettano i treni, ovviamente, lasciano tutti i rifiuti (bottiglie avanzi di cibo, tappi, mozziconi di sigaretta, cartacce etc …) ovunque. Mancano solo i borseggiatori ed il quadro è completo. Ci sono dei rumeni senza fissa dimora che dormono da tempo in stazione, si sono creati dei giacigli dove passano la notte, non è uno spettacolo bello da vedere. Sono anni che viene denunciato lo stato di abbandono e di degrato in cui versa la stazione, ma come sempre si fa finta di niente.

ISERNIA. Mai come adesso la situazione è diventata insostenibile e fortemente preoccupante. Molti abitanti della zona e pendolari che ogni giorno prendono il treno per lavoro o studio ci hanno scritto, inviato segnalazioni etc … per far si che si accendano i riflettori sui disagi della nostra stazione (spaccio, degrado, sporcizia, delinquenza, accattonaggio etc …). Riconosciamo che talvolta sono anche state prese delle contromisure pattugliando la zona con più frequenza, ma la mancanza di un posto di polizia stabile all’interno della stazione è un grosso handicap. Purtroppo i maggiori controlli delle forze dell’ordine sono sempre durati solo pochi giorni e la situazione è sempre precipitata nuovamente nel baratro. La presenza di una pattuglia della Polizia su Piazza della Stazione, quando c’è, ha portato qualche beneficio, ma non basta, spacciatori, vagabondi e ubriaconi sono in giro mattina e sera, continuando a fare tranquillamente i loro porci comodi. Non vogliamo assolutamente discu-

“Noi non abbandoniamo nessuno” Il consigliere provinciale Matticoli replica a Chiacchiari sulla viabilità ISERNIA. Il consigliere provinciale Mike Matticoli con delega alle Infrastrutture e alla Viabilità non digerisce l’attacco fatto all’ente di via Berta da parte del consigliere comunale di minoranza al comune di Isernia Domenico Chiacchiari. Il motivo del contendere sarebbe il mancato sfalcio delle erbacce sulla strada di competenza provinciale (SP 22) che partendo dalla SS 17, attraversa l’Acquasulfurea, l’abitato di Coppolicchio e Conocchia e conduce fino a Castelromano. “Invece di pensare solamente al taglio dell’erba, chiodo fisso del consigliere comunale Chiacchiari, questa amministrazione provinciale – spiega Mike Matticoli – si sta impegnando ogni giorno, per far fronte a tutte le incombenze e le esigenze richieste dall’intero territorio provinciale, e ciò senza dimenticare quello che è l’obiettivo principe dell’organo politico, e cioè pensare al futuro dell’intero territorio Provinciale. Il sottoscritto in prima persona,

sta lavorando senza sosta per reperire finanziamenti – da parte dell’assessorato regionale ai LLPP e di ciò ringrazia anticipatamente l’assessore al ramo Pierpaolo Nagni che ha dimostrato una forte sensibilità verso la nostra Provincia – con i quali, sulla strada provinciale in questione la SP 22, verranno realizzati i marciapiedi che, partendo dal cimitero di Catelromano, passando per Conocchia, Fonte Santa Maria, Coppolocchio, Colle Vavuso, giungeranno fino all’Acquasulfurea. Opera questa di vitale importanza per tutte le persone, anche anziane e prive di un mezzo di trasporto che ogni giorno devono percorrere la strada provinciale per provvedere ai propri bisogni primari, per recarsi alle poste di Castelromano, al Cimitero a visitare i propri defunti, a fare compere oppure semplicemente a fare una passeggiata, l’opera consentirà a ai tanti residenti di poter percorrere la strada in piena sicurezza senza alcun pericolo, ma que-

sto, ovviamente, non interessa al consigliere Chiacchiari, che pensa allo sfalcio dell’erba. La Provincia di Isernia tra l’altro – chiosa Mike Matticoli – è già intervenuta sulla provinciale che conduce a Castelromano con interventi sul manto stradale in quanto, alcuni lavori eseguiti da Molise Acque, avevano determinato il deterioramento della sede stradale. Inoltre, abbiamo effettuato già un sopralluogo sull’area e la situazione è molto meno grave di quella descritta dal consigliere Chiacchiari”. Come accennato, questa amministrazione, nonostante i tagli e nonostante l’incertezza sul futuro, sta lavorando per l’avvenire, con la ricerca di finanziamenti per la realizzazione di opere che avvantaggeranno tutti i residenti, i marciapiedi sulla SP 22 sono infatti solo una delle tante opere in fase di progettazione. “La nostra amministrazione provinciale – te-

nuto conto dei fortissimi tagli imposti dal Governo Centrale che tuttavia non ha ridotto le competenze e le incombenze gravanti sull’Ente Provincia – è senza dubbio una delle più virtuose di sempre, visto che con meno di un terzo dei fondi di cui disponeva in passato riesce a far fronte, non senza difficoltà, alle molteplici esigenze del territorio. I consiglieri in carica non percepiscono i “lauti compensi” come in passato, ma nonostante ciò, lavorando di concerto con la struttura dirigenziale, sono riusciti a risistemare i conti dell’ente, solo poche settimane fa infatti, la Provincia ha saldato i debiti del 2013 e 2014, debiti che questa amministrazione ha ereditato, come ha ereditato numerose altre zavorre, ad esempio una serie contratti di fitto, stipulati in passato e che attualmente, oltre che essere insostenibili, non hanno portato il benché minimo valore aggiunto all’Ente di via Berta.”

Transiberiana, oltre 1500 viaggiatori Un numero di presenze straordinario in appena due settimane di viaggi sul treno storico ISERNIA. Si è chiuso con una nutrita serie di appuntamenti che hanno tutti fatto registrare il sold out, con circa 1500 viaggiatori in appena due settimane, il mese di agosto con il treno storico sulla ferrovia SulmonaCarpinone, la “Transiberiana d’Italia”. Le corse turistiche a bordo delle vetture d’epoca, organizzate dai volontari dell’Associazione LeRotaie in collaborazione con la Fondazione FS Italiane, torneranno con la prima data che inaugura la stagione autunnale: domenica 20 settembre, da Sulmona ad Isernia andata e ritorno, percorrendo eccezionalmente l’intero tracciato ferroviario. Sarà una corsa che si inserisce all’interno del Settembre Isernino, ca-

lendario di eventi del capoluogo pentro che per l’occasione prevederà

nella sosta di Isernia la visita alla città sotterranea dell’antica colonia

latina di Aesernia e al Museo Nazionale del Paleolitico, con varie soste

lungo il viaggio nelle stazioni di montagna all’interno del Parco Nazionale della Majella. Tutte le informazioni su questa data e sulle prossime sono disponibili sul sito web www.lerotaie.com. Intanto, domenica 13 settembre alle ore 9:20 su Rai3, andrà in onda la sesta puntata di Fuori Binario, documentario realizzato da Giuseppe SANSONNA che illustra il viaggio attraverso un’Italia fuori dai soliti itinerari, lungo linee ferroviarie minori o secondarie che esplorano i territori e i suoi abitanti. Nella puntata sarà protagonista proprio la Transiberiana d’Italia, tra Abruzzo e Molise, con riprese e testimonianze esclusive di una delle linee ferroviarie più belle d’Italia e d’Europa.


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Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

5 settembre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Codisam, presentato lo Statuto

L’associazione è nata per sostenere iniziative a favore dell’ambiente TERMOLI. Il Comitato di Difesa Salute & Ambiente Molise (Co.Di.S.A.M.) in data 20 agosto 2015, nella persona del suo Presidente, ha provveduto al deposito dell’atto costitutivo e dello Statuto presso la sede di Termoli dell’Agenzia delle Entrate. Co.Di.S.A.M. è una associazione locale di uomini e donne che hanno in comune l’amore verso l’ambiente quale elemento fondante per la tutela della salute. Si propone come “luogo” in cui condividere e divulgare le conoscenze scientifiche in merito alla salute, all’ambiente, all’inquinamento, ai metodi di riduzione dell’impatto di quest’ultimo sul benessere fisico, psichico e so-

ciale perseguendo i principi di solidarietà umana, civile, sociale e culturale. Promuove l’Ambiente, quale indispensabile e necessario determinante del pieno benessere psichico, fisico e sociale delle persone e delle popolazioni, e la Salute quale diritto fondamentale dell’umanità secondo la definizione data dalla Organizzazione Mondiale della Sanità “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità”. Contribuisce a diffondere conoscenze e tecniche di primo soccorso, in particolare quelle relative alla rianimazione cardio-polmonare nonché

alla disostruzione delle vie aeree secondo le linee guida internazionali. Mira a sollecitare e interagire con i

soggetti istituzionali presenti nel territorio per la tutela della salute in un ambiente salubre.

Per realizzare questo Co.Di.S.A.M assume tutte le iniziative necessarie ed idonee, conformi con lo statuto associativo e la normativa vigente. Co.Di.S.A.M. nasce dall’idea che condividere la conoscenza sia il modo migliore di offrire gli strumenti utili ad arrivare a scelte consapevoli, per questo un gruppo di persone, che già operavano in un’altra associazione come membri di un comitato tecnico/scientifico, hanno deciso di dar vita ad una associazione di promozione sociale rivolta alla tutela del cittadino e della sua salute tramite la salvaguardia dell’ambiente in cui egli vive.

Ogm, i controlli della Forestale Il monitoraggio è stato condotto in diverse zone del Basso Molise ed esteso fino a Venafro TERMOLI. Concluse le operazioni della Campagna nazionale per il monitoraggio ed il contrasto alla coltivazione illecita di mais geneticamente modificato. Gli uomini del Nucleo Agroalimentare Forestale, coordinati dai funzionari del Comando Regionale, hanno effettuato numerosi controlli sulle coltivazioni di mais presenti sul territorio dell’intera Regione. I controlli hanno riguardato numerose colture, accuratamente selezionate sulla base di criteri di rischio. L’indagine speditiva in campo per la rilevazione della presenza di organismi geneticamente modificati è stata effettuata mediante l’utilizzo di “Quickstix” e interessato, tra gli altri, i comuni di Bojano, Guardiaregia, Riccia, San Polo Matese, Santa Croce di Magliano, Pozzilli, Sesto Campano e Venafro. I test eseguiti attraverso gli appositi kit di analisi, direttamente in situ, su campioni di foglie e chicchi di granoturco, hanno permesso di escludere che quelle coltivazioni di mais costituissero esemplari di organismi geneticamente modificati.

La legge italiana non consente di coltivare sul suolo italiano varietà di mais transgeniche,

prevedendo, in caso di commissione della fattispecie di reato, l’applicazione di pesanti

sanzioni pecuniarie, oltre che il sequestro dei campi, e la distruzione delle piantagioni incriminate, così da evitare la contaminazione con materiale biologico transgenico delle vicine coltivazioni non OGM. Una buona notizia per la popolazione molisana che, stando ai risultati di questi controlli, qualora abbia certezza della provenienza locale del mais ed i prodotti derivati presenti sulla propria tavola, può ragionevolmente sentirsi sicura di consumare alimenti OGMfree. Il cibo contenente OGM, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, non sembrerebbe costituire, almeno direttamente, un pericolo per la salute umana, tuttavia, sulla base del principio di precauzione, importato nel nostro ordinamento giuridico da quello comunitario, misure rigorose di contenimento appaiono ragionevoli non solo per garantire al consumatore italiano un livello di sicurezza alimentare estremamente elevato, ma anche per tutelare l’agro-biodiversità dei nostri territori, prezioso patrimonio unico del nostro splendido Paese.

Da oggi Festa dello sport a Termoli Una serie di manifestazioni che abbracceranno l’intera città TERMOLI. Sarà una vera e propria festa dello sport quella di oggi organizzata dal Comune di Termoli e 24 associazioni sportive della città.. PALCO DANZA 1 (presso ottica Vincitorio) Amici della Musica ·Studio Dance 1 · Peter Pan · Nadia PALCO DANZA 2 (fine Corso Nazionale) · Tribu’ Salza · La Vida · Emozioni Latine · Fly Zone PALCO ARTI MARZIALI (via Adriatica incrocio supermercato Limongi) · Mab · Dinamic Karate

· Ankf Italy · Kung Fu (maestro Salvatore de Gregorio) TIRO CON L’ARCO (piazza Sant’Antonio, pressi ex seminario) · Arcieri del Mare RING (Corso Naizonale incrocio via XX Settembre) · Boxe Termoli CAMPO DI CALCETTO (piazza S.Antonio) · GS Difesa Grande · Polisportiva SS. Pietro e Paolo CAMPO DA BASKET (piazza S.Antonio) · Airino Basket · ASD Fly Zone sport Inail Molise · Termoli Young Basket · Molise Basket Termoli CAMPO DA PALLAVOLO (piazza S.Antonio) · Volley Termoli


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Termoli

5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Gtm, chiesto un nuovo incontro Nonostante la sentenza del Tar la Regione non sblocca i pagamenti all’azienda TERMOLI. Il segretario generale della Filt-Cgil Molise Giorgio Simonetti è costretto a inviare documenti su documenti. L’ultimo alla stessa società concessionaria del servizio di trasporto urbano della città di Termoli. “Questa federazione sindacale, vista la sistematicità dei ritardi nel riconoscere ed erogare le mensilità ai lavoratori dipendenti della Gtm, condizione che si immaginava poter superare con la sentenza del Tar Molise che si è pronunciato sulla tristemente nota delibera di Giunta regionale 387/2014; considerate le che innu-

merevoli sedi di confronto tra le Parti per la definitiva soluzione della disdicevole pratica di dilazione dei pagamenti, hanno prodotto solo parziali risultati e soprattutto temporanei accomodamenti; considerato che tale criticità richiede ulteriore e corposo impegno per gli effetti devastanti che produce nella quotidianità dei dipendenti e delle loro famiglie, chiede un urgente incontro, per la definitiva soluzione del problema posto. La presente vale come attivazione della procedura di raffreddamento ai sensi della L.146/90”.

“Frecciarossa, intervenga il Governo” La segreteria regionale del Pd fa voto al presidente del Consiglio dei Ministri TERMOLI. La segreteria regionale del partito democratico è al sostegno di ogni misura che garantisca collegamenti al passo coi tempi anche alla nostra regione. In particolare, per i collegamenti su ferro. Sistema di collegamento che il PD Molise predilige più di ogni altro e su cui pensa si debbano investire risorse ed energie. “Una priorità assoluta!”. Con una nota del responsabile comunicazione della segreteria regionale PD Luca Iosue “si rimarca il ruolo del partito democratico del Molise ad ogni suo livello. Ci stiamo mobilitando, ognuno per parte propria e ad ogni livello istituzionale, per chiedere l’attivazione della fermata del Freccia Rossa anche a Termoli. Con l’impegno della delegazione parlamentare e del governo regionale, il PD resta in prima fila per stimolare comuni azioni politiche, a partire da un ordine del giorno che si auspica venga approvato in seno al Consiglio regionale a sostegno di questa iniziativa. Ma ci poniamo anche a sostegno e promuoviamo le posizioni delle ammini-

strazioni, a partire da quella di Termoli, che si e’ già correttamente attivata per evitare un’ulteriore penalizzazione della regione Molise sul piano della mobilità. Da qui la proposta della segreteria regionale del PD di far adottare alle amministrazioni comunali interessate le delibere di consiglio o giunta comunale che impegnino il governo nazionale a riconoscere

Per dire no al colesterolo Sarà possibile partecipare in due farmacie della Rete a Petacciato e Termoli TERMOLI. Da settembre fino a fine dicembre, nelle 243 farmacie della Rete, dislocate in tutta Italia, il farmacista sarà a disposizione del cittadino con una serie di mirati consigli per evitare ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia e brochure informative dedicate, come le pratiche schede dietoterapiche che ognuno di noi potrà portare a casa e mettere in pratica, come vademecum quotidiano per il nostro benessere. “Alimentazione e adeguato stile di vita giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei valori desiderabili di colesterolo e trigliceridi – spiega Santo Barreca, uno dei rappresentati di Rete Farma-

cisti Preparatori –. In questi mesi i farmacisti della Rete focalizzeranno il loro consiglio sulle strategie giuste per far fronte alle dislipidemie”. Oltre a consigli e schede mirate, in farmacia verrà consegnato il diario metabolico, un’agenda personale di supporto non solo nella gestione di colesterolo e trigliceridi, ma anche di altri fattori di rischio cardiovascolare, come la pressione arteriosa,

la glicemia, l’indice di massa corporea, un supporto unico che riassume sinteticamente parametri importanti del nostro stato di salute. L’iniziativa di sensibilizzazione confluirà sabato 14 novembre nella Giornata del controllo gratuito del colesterolo. Sul sito www.retefarmacistipreparatori.it i cittadini possono individuare la farmacia più vicina a loro e fissare con il loro farmacista di fiducia un appuntamento per il controllo gratuito. Le farmacie aderenti all’iniziativa nella provincia di Campobasso sono: Farmacia Labrozzi – Via Pietravalle, 42 – 86030 Petacciato Farmacia Marino – Corso Nazionale, 42/44 – 86039 Termoli

alla nostra regione una fermata che ci manterrebbe al passo coi tempi. In consiglio provinciale, porteranno l’ordine del giorno i nostri rappresentanti di partito a partire dal termolese Fiore Aufiero“. “Non possono essere le sole motivazioni di mercato – conclude Iosue – quelle che orientano le scelte di FS. Esistono ragioni di opportunità politica che devono, almeno per i casi più importanti e di impatto, prevalere. Sappiamo, infatti, che spesso non abbiamo i numeri – e così probabilmente è per Termoli e il Freccia Rossa – ma ‎stiamo andando a Milano a ragionare, nel corso della festa nazionale de l’Unità, di sviluppo del Sud e questo può aversi soltanto se si parte dall’assunto che ha ancora senso uno Stato se interviene laddove esiste un fallimento di mercato. Senza questo impegno è difficile pensare che per Termoli, come per molte situazioni del nostro Mezzogiorno, si possa parlare di imprese e occupazione, crescita e coesione. A Renzi – si conclude – chiederemo a partire da questo fine settimana alla festa de l’Unita’, dove la nostra delegazione regionale guidata dal segretarioMicaela Fanelli e con la presenza dei giovani democratici del Molise, che nell’accordo col Molise metta scritto nero su bianco questo impegno”.



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Opinioni di Nicola Felice Da diverso tempo camminando per strada, riconosciuto come componente del Comitato San Timoteo, vengo fermato da comuni cittadini che chiedono notizie sul servizio sanitario, sugli ospedali, in particolar modo sul San Timoteo di Termoli. Sono molte le persone che si mostrano preoccupate, amareggiate, arrabbiate nel sentire, da tempo e da più parti, i rischi che l’ospedale corre di perdere ulteriori reparti nell’imminente futuro. Persone che chiedono cosa si può fare, pur riconoscendo la loro impotenza in quanto, ormai da tempo, sempre più non vi sono occasioni e luoghi per poter manifestare e rappresentare il proprio dissenso a chi è stato eletto nelle varie istituzioni ricevendo onore ed onere di rappresentarli, tutelarli, salvaguardando gli interessi e i beni comuni. E’ facile riscontrare che tutto ciò è vero! In più occasioni si è fatto appello ai vari rappresentanti di ogni ordine e grado nelle varie istituzioni, con l’unico risultato che fino ad oggi si è registrato un assordante silenzio: sembra quasi che nessuno voglia disturbare il “manovratore”. Eppure, in ogni campagna elettorale non vi è candidato che non strombazzi a “mari e monti” che con la sua elezione si avranno “palazzi e case di vetro, porte aperte” e totale disponibilità! Una volta eletti, in qualsiasi istituzione, quanto preannunciato puntualmente viene smentito e crescono le difficoltà per il cittadino ad avere un confronto o un semplice ascolto. Difficilmente gli eletti si incontrano in ambienti aperti: strade, piazze, mercati. Solo a pochi intimi che costituiscono i cosiddetti “cerchi magici”

di Claudio de Luca “Posso rendere felici tutti gli amici. Basterà che possa legiferare e questa o quell’altra categoria, la tale o la tal’altra comunità, potranno fare passi da gigante. Votatemi. Potrete trascorrere anni degni d’essere vissuti. Ma fate bene attenzione: so pure gettarvi nella disperazione più nera ove non sovveniste ai miei desideri elettorali”. Se solo potesse farlo apertamente, c’è da credere che un politico molisano esternerebbe proprio così. Per il momento, glielo inibisce la decenza e la paura dei sentimenti di rivalsa avvertibili anche tra le fila degli “aficionados”. Che così la vedano i “potenti” nostrani è “comprensibile”; ma meno giustificabile è che ci credano gli stessi elettori. Se vi capita di parlare con qualcuno che conti, valutate il suo ed il vostro atteggiamento. Dall’alto della supponenza sembra ricordarci:”Sta’ attento perché non c’è foglia che possa muoversi se io non voglio”. E’ così che questa genìa di politicanti (con le dèbite eccezioni) si guadagna da vivere rivolgendosi al cittadino con la sicumèra dei prepotenti. Muovendosi tra le pieghe delle regole, e grazie alla collaborazione di burocrati che hanno abdicato dalla propria funzione notaril, possono erogarti un finanziamento, un contributo a fondo perduto, magari affidarti una consulenza oppure diminuire l’importo di un tributo, sovvenzionare la cultura “amica” e sabotare quella di chi sia “cliente” di un avversario. Per di più, possono far lievitare le tariffe dei trasporti pubblici ed addizionare il costo della

5 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ah! quella politica di un tempo

tutto è possibile, mentre i cittadini comuni sempre più stressati dalla crisi economica ed occupazionale, si vedono impossibilitati a penetrare ambienti chiusi “ermeticamente”, sistemi filtranti “segretarie”… costruiti, forse, artatamente per evitare contatti personali. Da qualche decennio siamo stati guidati da una classe dirigente miope, carente di progettualità, incapace persino di conservare e salvaguardare quello che nel passato è stato costruito e demandato alle nuove generazioni. Si registra la continua crescita dell’egoismo e del disinteresse ai problemi della “povera gente”, che oggi

appare essere prerogativa solo di Papa F r a n c e s c o . Come non rimpiangere i tempi andati, con quei luoghi (sedi dei partiti, associazioni di categorie, ecc..) e quella classe dirigente che non lesinava mai il confronto, il contatto, l’ascolto dei cittadini che avveniva non solo nelle sedi istituzionali, ma anche nelle abitazioni e studi privati, persino nei giorni festivi, occasione quantomeno per un sostegno morale e di speranza a quanti vivevano momenti di difficoltà.

loro “verbo” tramite il “comunicato stampa” per qualsiasi occasione, giornaliero e più delle volte inutile, quasi solo a dimostrare di “esserci”. Questo non ha fatto che produrre sempre più disaffezione della gente alla politica; lo dimostra anche l’astensione alle ultime elezioni circa del 50%, aumentata negli ultimi sei anni di oltre il 30%. Ritengo che una delle causa di ciò è l’assenza, ormai datata, di partiti “veri” utili a formare e selezionare una classe dirigente capace, onesta, eticamente e moralmente indiscutibile. Oggi la politica, per i più, sembra non svolgere quell’arte nobile ma essere stata relegata a stipendificio, erogatore di benefit, o peggio ancora a palestra del “malaffare”. Occorre con urgenza superare l’attuale sistema regolato da partiti (contenitori vuoti), club, “clan”… rappresentati da pochi e soliti soggetti che impossessatesi di timbri e carte intestate partecipano ai “tavoli” di coalizione con lo scopo principe di garantire posizioni e interessi personali, loro e degli intimi, nei vari enti e istituzioni. Per uscire da questo stato occorre da subito, in primis, un atto di orgoglio e di rivalsa con presenza e impegno diretto di tanti cittadini capaci e onesti, che disinteressandosi della politica, ritenendola “sporca”, hanno lasciato spazio a soggetti non all’altezza del compito e raggiungere il degrado, di ogni forma, che tristemente registriamo. Questo lo si deve soprattutto alle future generazioni.

Molti dell’attuale classe dirigente ritiene assolto il proprio operato diffondendo il

Votatemi perchè devo poter campare benzina. Si trovano nella condizione di riconoscere (o meno) ai cittadini il diritto alla salute, e quindi quello di vivere meglio, oppure di negarglielo nascondendosi dietro il Governo nazionale, applicando questo moralismo (da sagrista post-democristiano e da opportunista ex-comunista) con grande “nonchalance”. Un Signore della Politica, se ti prende in simpatia, può addirittura far crescere nella piccola area verde posta sotto casa tua, alberi di zecchini d’oro come fece Carlo Collodi nel libro di Pinocchio. Un politico, dotato com’è di superpoteri, può fare: 1) dei suoi “clientes”, tante persone realizzate; 2) dei lavoratori in genere, dei soggetti assicurati contro ogni sventura dell’economia; 3) di un padre di famiglia, un uomo sereno. Infine, può rendere felice uno studente e far apparire il futuro più roseo ad un imprenditore. Un sacerdote in vena di predicozzi direbbe ch’egli è “il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola”. Insomma colui che Tu hai votato può tutto, persino innalzarci ad un livello di poco più inferiore al suo, premiandoci come Calìgola fece col suo cavallo. Tutto ciò posto, resta da capire perchè gli elettori continuino a prenderli sul serio ed a votarli, quando è evidente che i politici – almeno durante la campagna elettorale – non hanno affatto i superpoteri di cui si vantano (perché saremo noi a conferirglieli, accedendo in cabina). Dopo, coi loro interventi, con le loro “regolamentazioni”, con i congressi di

partito, con le loro incompetenze e le loro fabbriche dei programmi provvederanno solo a rallentare ciò che un tempo – con brutta espressione e con esagerato ottimismo – veniva chiamata “la marcia del progresso”. Ascoltare i politici che si lodano e che s’imbrodano, nelle tivvì locali e nelle interviste ai giornali, nei manifesti murali ed ovunque appaiano un taccuino o un microfono, è un’esperienza sempre più surreale. Fanno peggio che mentire. Sono pomposi, e cantano come i galli, beccandosi l’uno con l’altro (fatte le dèbite eccezioni). Questi Signori usano i punti esclamativi, mai quelli interrogativi. Perciò,

diffidate. Non può essere brava una persona non abituata a porsi domande. Scrivono con le maiuscole; non si accontentano di temere la crisi, di chiedere giustizia, d’essere preoccupati per il futuro dei giovani. “Vogliono” la Giustizia, “temono” la Crisi, sono preoccupati, ma solo a parole, per il futuro dei figli nostri. Mai di quelli partoriti grazie ai colpi dei loro magnanimi lombi perché il sangue del proprio sangue l’hanno spedito da tempo a studiare all’estero. In Molise ritornano solo per mangiare le “brioches” della Regina Maria Luisa, perché loro possono tranquillamente astenersi dal pane.



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