Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 57 veNerdì 11 mArzO 2016 - diStribuziONe grAtuitA
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta
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L’OSCAR DEL GIORNO
Francesco De Bernardo L’Oscar del giorno lo diamo a Francesco De Bernardo. Ha chiesto le dimissioni da assessore di Emma De Capoa e si è scatenato l’inferno. Politicamente, però, un consigliere può chidere le dimissioni di un esponente di Giunta? Politicamente sì. Poi, si può discutere ma la posizione è legittima. Del resto, l’assessore De Capoa ben poco ha combinato nella sua attività. Avrebbe dovuto fare già le valigie.
IL TAPIRO DEL GIORNO
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GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Emma De Capoa Il Tapiro del giorno lo diamo a Emma De Capoa. Non intendiamo entrare nel merito della sua scelta di partecipare alla manifestazione a favore della sanità pubblica. Ci pare strano, però, che non parla praticamente mai nella gestione delle sue deleghe assessorili, che non riesce a trovare soluzioni per la cultura e lo sport e, poi, partecipa a manifestazioni come se fosse una barricadiera.
Intanto, i politici molisani fanno la gara dell’autocelebrazione Dimenticando i veri problemi della gente molisana Servizio a pag. 3
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La Gazzetta del Molise da martedì 15 marzo 2016 sarà in tutte le edicole del Molise Da sempre vicini agli interessi dei molisani ora pronti al cambiamento $ ! "" " "
La credibilità di sempre - la forza di domani
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 11 marzo 2016
La Regione dei Dipartimenti: come e cosa dovrebbero cambiare Facendo seguito alla’articolo di ieri, crediamo di fare cosa utile ai lettori pubblicando il numero e le competenze dei Dipartimenti da qualche giorno istituiti alla Regione Molise, allo scopo, dicono a Palazzo Vitale, di migliorare l’efficienza dell’Ente e di semplificare la vita ai cittadini. Affermazioni dal sapore vagamente apodittico che difficilmente corrisponderanno a ciò che intendono trasmettere: cioè l’idea che un Ente complesso, amministrato sempre con metodi paternalistici e clientelari, che s’è adagiato su stesso, che viene ormai concepito come espressione di un potere cieco e sordo alle esigenze della collettività che rappresenta, possa cambiare pelle con una mera operazione lessicale usando il termine Dipartimento al posto delle Aree. Dalla introduzione una cosa comunque appare chiara e trasparente: la presidenza della giunta regionale, con un proprio Dipartimento a suo servizio, ha raggruppato intorno al sé l’anima e il corpo dell’Ente, ha creato una centrale di potere e di poteri, una cabina di regia da cui gestire programmi e risorse (umane e finanziarie): interpretazione verticistica e autoritaria della funzione istituzionale. Pubblicando le competenze dei Dipartimenti, diamo pertanto ai lettori de La Gazzetta del Molise la possibilità di farsi un proprio giudizio al riguardo. DIPARTIMENTO DELLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE Coordinamento dei rapporti tra i direttori di Dipartimento, la Presidenza della Giunta regionale e la Giunta regionale; coordinamento dei rapporti con la Conferenza delle Regioni, con gli organismi comunitari ed internazionali; segreteria della Giunta regionale; Bollettino ufficiale; nomine e designazioni; coordinamento della produzione normativa di competenza della Giunta regionale; promozione dello sviluppo e del coordinamento del sistema organizzativo dell’ente, definizione e attuazione delle politiche del personale; progettazione, gestione, sviluppo e monitoraggio del sistema di misura-
Il Presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, ha inoltrato una nota ai segretari regionali dei movimenti politici e dei sindacati, ai presidenti degli Ordini professionali e alla delegazione molisana dei parlamentari italiani ed europei, per sollecitare un intervento deciso a difesa della Corte d’Appello di Campobasso e degli uffici giudiziari molisani. “Le ultime notizie diffuse dal Comitato Unitario in difesa della Corte d’Appello di Campobasso, e riprese con grande enfasi dalla stampa locale, risultano preoccupanti per la salvaguardia non solo della Corte d’Appello di Campobasso ma anche dei Tribunali di
Ulteriore potere alla presidenza della giunta
Con un proprio Dipartimento a suo servizio, Frattura ha raggruppato intorno al sé l’anima e il corpo dell’Ente, ha creato una centrale di potere e di poteri, una cabina di regia da cui gestire programmi e risorse (umane e finanziarie)
zione e valutazione della qualità della prestazione individuale; Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (UPD); coordinamento e supporto tecnico e organizzativo delle attività del Nucleo di valutazione delle prestazioni dirigenziali; coordinamento delle funzioni relative all’attuazione della legge n. 144/1999 e supporto amministrativo al Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici; controllo strategico e attività di indirizzo, coordinamento e verifica del sistema dei controlli interni; audit interno; controllo sugli atti fondamentali in materia di organizzazione e di personale sugli enti ed organismi dipendenti; Avvocatura regionale; attività di protezione civile di competenza regionale; funzioni previste
dal Programma Statistico Nazionale, attività statistica degli organi del sistema statistico regionale (SISTAR); coordinamento e controllo sull’attuazione del Piano di rafforzamento amministrativo (PRA); trasparenza, anticorruzione e privacy. DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE DI BILANCIO E FINANZIARIE – SISTEMA REGIONALE E AUTONOMIE LOCALI Servizi generali e patrimonio; bilancio; contabilità generale; politiche finanziarie; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario regionale e locale; politiche delle entrate; rapporti giuridico-finanziari con la struttura competente in materia di gestione sanitaria ac-
centrata; sistemi informativi; controlli e rendicontazione sull’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari; controllo di gestione; rapporti con le autonomie locali; riforme istituzionali; funzioni regionali in materia di consultazioni elettorali; sicurezza urbana e polizia locale; Centrale unica di Committenza regionale; flussi finanziari regionali indirizzati agli Enti ed organismi del sistema regione; adempimenti e interventi correlati all’esercizio dei diritti scaturenti dalle partecipazioni societarie; controllo sui fondamentali atti contabili degli Enti sub regionali e strumentali e sulle partecipate; controllo analogo sulle società in house providing. DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE DI SVILUPPO E DEI SERVIZI ALLA PERSONA Coordinamento del processo trasversale e strategico di programmazione per le politiche di sviluppo regionale : programmi nazionali di sostegno alla sviluppo regionale, cooperazione territoriale europea, programmi comunitari di sostegno alla sviluppo regionale; sviluppo economico e credito, internazionalizzazione delle imprese, competitività; sviluppo delle attività produttive, culturali, turistiche e sportive; ricerca e innovazione scientifica e tecnologica; coordinamento e promozione delle attività per la realizzazione di un sistema
integrato di istruzione, compresa quella universitaria, alta formazione, formazione professionale, politiche occupazionali; politiche sociali; politiche per le pari opportunità; cooperazione allo sviluppo; rapporti con i molisani nel mondo. DIPARTIMENTO DELLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DELLE RISORSE NATURALI Governo del territorio; demanio; pianificazione e tutela delle risorse naturali, ambientali e forestali; salvaguardia della biodiversità; sviluppo sostenibile; attuazione delle politiche regionali in materia di urbanistica, opere pubbliche, mobilità e viabilità regionale; politiche abitative; pianificazione, autorizzazioni e controlli in materia di risorse idriche, risorse energetiche e attività estrattive; politiche agricole e di valorizzazione e sviluppo delle produzioni vegetali ed animali; predisposizione e gestione delle misure a tutela della qualità dei prodotti agricoli e zootecnici; sviluppo rurale; politiche agricole; pianificazione e programmazione in materia di pesca produttiva e acquacoltura e relative politiche di salvaguardia; attività venatoria; interventi per l’attuazione della normativa fitosanitaria relativa alla vigilanza e ai controlli fitosanitari. Dardo
Cotugno: “Il sistema giustizia non va smantellato” Isernia e Larino. […] Il Consiglio regionale del Molise, che mi onoro di rappresentare, all’unanimità lo scorso 13 novembre 2015, approvò un ordine del giorno che impegnava il Presidente della Giunta a mettere in atto tutte le azioni utili a scongiurare la soppressione della Corte d’Appello di Campobasso. […] Per non parlare della paventata chiusura dei Tribunali di Isernia e Larino, che pure potrebbe conseguire al recepimento del medesimo documento redatto dalla Commissione Vietti, e delle prevedibili successive chiusure di altri
uffici su base distrettuale quali la Corte dei Conti, il Tar Molise ed altre decine di Uffici correlati su base distrettuale e circondariale a tali organi giudiziari (Comandi regionali e provinciali delle Forze dell’Ordine, Questure, Prefetture, ecc.). […] Mi permetto di far mia la proposta del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, on. Giovanni Legnini, che di recente ha affermato come sia fondamentale, nell’ottica di una razionalizzazione degli uffici giudiziari sull’intero territorio italiano: mantenere almeno una
Corte d’Appello in ogni regione. […] Mi appello alle SS.LL., ciascuno per quanto di competenza, auspicando una concorrente e quanto mai indispensabile Vs fattiva collaborazione, al fine di interessare le rispettive rappresentanze nazionali onde conseguire una risoluzione positiva della questione e così preservare l’autonomia, l’identità politico-istituzionale e la stessa intera economia del Molise, unitamente alla garanzia del diritto dei cittadini di godere di un sistema giudiziario efficiente al pari di quelli delle altre regioni”.
TAaglio lto
Si sono levate altissime nelle ultime ore le grida di giubilo per l’annunciata visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Molise. Il governatore Paolo Frattura, il senatore Roberto Ruta, il sindaco di Campobasso Antonio Battista, tra gli altri, non hanno potuto fare a meno di renderci partecipi della loro gioia e soddisfazione per la fausta occasione. Il prossimo 22 aprile il primo cittadino della nostra bella e sempre complicata Italia sarà presso l’aula magna dell’Università degli studi del Molise per inaugurare il Centro di ricerca sulle aree interne e gli Appennini, che avrà un ruolo centrale all’interno del Parco del Matese, anch’esso di prossima istituzione. Per carità evento sempre rilevante e degno della massima attenzione ospitare il Presidente però, se ci è concesso, vorremmo uscire dalla palude della retorica e delle facili espressioni di sussiego per invitare chi ha la pazienza di leggerci a riflettere su quanto, alle volte, le parole di circostanza possano essere urticanti. Per correttezza istituzionale iniziamo dal governatore: “Il Molise e i molisani – afferma il numero uno della Regione - attendevano la visita del Capo dello Stato e il Presidente Sergio Mattarella ha raccolto l’appello che dalla nostra terra con un sentimento sincero da tempo è stato lanciato: siamo grati, felici e onorati della sua prossima presenza. Un grazie va al professor Gianmaria Palmieri rettore dell’Università degli Studi del Molise e a tutta l’Università per aver costruito un evento di qualità e richiamo.” Chissà cosa se ne farà di
l’intervento di Massimiliano Scarabeo* “Il Molise deve sollevarsi di fronte ai problemi legati alla difesa dell’ambiente e del proprio territorio e, per questo, è opportuno adottare, ora più che mai, scelte decise e non più procrastinabili. Per questo continuo a essere d’accordo con le richieste d’impegno che da più parti arrivano, per cercare di salvaguardare il futuro di un’area importante come quella della Piana di Venafro.E’ giunto il momento di assumere posizioni che tengano conto prima di tutto della salute dei cittadini, con l’impegno e col rispetto delle regole che ci sono e che vanno fatte osservare. L’installazione, modifiche e ampliamenti di siti che possono arrecare danni all’ambiente e quindi alla nostra salute, rappresentano, da tempo, un elemento di confronto cui occorre dare risposte certe. Sul territorio del “venafrano” ci sono attività a
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Benvenuto Presidente, veda un pò lei... Il 22 aprile arriva in Molise il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La classe politica regionale non sta nei panni, ma che regione gli presenterà? questi ringraziamenti il rettore Palmieri o se, invece, non avrebbe preferito ricevere i sette milioni di euro che la Regione Molise aveva promesso di concedere e che non sono mai arrivati; oppure se, al posto dei “grazie” detti a parole avrebbe preferito un maggior impegno nei fatti per risolvere le difficoltà sempre presenti in ordine al funzionamento ed alla gestione dell’ESU. “Viviamo l’attesa con partecipazione e fiducia” continua, garrulo, Frattura: “nel Presidente della nostra Repubblica troveremo sensibile ascolto... alle ragioni migliori della nostra piccola regione perché ... tutti in-
sieme mostreremo il talento e le capacità che una terra piccola e silenziosa sa esprimere giorno dopo giorno con coraggio e determinazione.” E a noi piacerebbe davvero che il Presidente Mattarella ascoltasse quanto i molisani avrebbero da dirgli sulle ragioni di questa piccola regione e di chi, faticosamente, la abita; sui talenti e le capacità frustrati da lustri di amministrazioni al ribasso, incapaci di mettere a frutto la benché minima occasione di reale crescita; aggrappate invece, senza imbarazzi, all’assistenza di Roma. Come nel caso del riconoscimento dello stato di crisi per
l’area industriale compresa nei consorzi di Campobasso-Bojano e Isernia-Venafro, spacciato, infatti, dalla giunta Frattura, come un proprio successo politico e non come il sancito fallimento delle politiche di crescita messe in campo. Ma va bene così. Gioiamo, arriva Mattarella. “La presenza del Presidente della Repubblica, oltre a colmare un’assenza della più alta carica dello Stato in Molise da troppi anni, conferisce – secondo il senatore Ruta - una valenza strategica straordinaria alla scelta di investire sul patrimonio ambientale e paesaggistico della nostra Regione, come
volano per il rilancio delle nostre produzioni agroalimentari di qualità e per il recupero del patrimonio edilizio medievale che caratterizza i nostri 136 borghi.” Peccato solo che il governo Renzi voglia trivellare in mare ed in terra molisani, che l’eolico ci abbia invaso oltre misura, che lo zuccherificio sia fermo e la GAM pure e le imprese edili molisane siano alla canna del gas perché la Regione non molla milioni e milioni di euro di lavori di ricostruzione post sisma realizzati da oltre due anni. Caro Presidente Mattarella, quanto vorremmo che ci ascoltasse davvero.
Perchè ribadisco il no al piano regionale dei rifiuti forte impatto ambientale già oggetto di attenzione visto il modo vertiginoso con cui sono aumentate patologie allergiche, respiratorie e oncologiche soprattutto, e questo deve farci riflettere e trovare la soluzione definitiva al problema. La Valle del Volturno e la Piana di Venafro hanno da sempre tratto vantaggi economici dalla terra, dall’acqua e proprio per queste ragioni non possiamo permettere che tutto ciò resti compromesso irrimediabilmente. I dati allarmanti sull’inquinamento non lasciano dubbi sulla necessità di intervenire, da subito, in maniera efficace, attraverso una prevenzione di ogni forma di contaminazione che mette in serio pericolo la nostra salute. Ma alle promesse abbiamo l’obbligo di far seguire i fatti, programmando i giusti e necessari interventi perché si possa lavorare in tal senso. Nel decreto Sblocca
Italia, i termovalorizzatori sono considerati impianti strategici, un modo elegante del Governo per dire: decido io e, come indennizzo per questa imposizione, ti do un appannaggio economico per ogni tonnellata di rifiuti inceneriti che provengono da fuori regione. Con la firma di detto decreto la Regione Molise potrebbe non decidere più quanta
pazzatura e quale rifiuto bruciare nei termovalorizzatori presenti sul proprio territorio. La domanda che a questo punto sorge preminente è: per la Piana di Venafro, ci sono rassicurazioni che il territorio e la salute dei cittadini non vengano svenduti? Nelle more dell’emanazione del Decreto attuativo, è giusto consentire ancora di bruciare rifiuti in quantità ben oltre quelle consentite? La Piana di Venafro, purtroppo, è esposta a diverse e concomitanti fonti di inquinamento atmosferico e riguardano la scarsa capacità di dispersione degli agenti inquinanti che tra gli altri, fa aumentare in maniera esponenziale i rischi per la salute. Ciò, è inaccettabile! Credo che l’interesse di tutti sia quello di evitare che siano altri a decidere della salute di noi molisani, per questo va chiesto al Governo di considerare l’eventualità di rece-
dere da un simile proposito, insistendo per salvaguardare il nostro ambiente, il nostro territorio e quindi la nostra salute che è non soltanto una priorità ma anche un nostro diritto. Questo è il messaggio che deve giungere al Governo e per queste ragioni ritengo opportuno non autorizzare modifiche al sito esistente all’interno della Piana di Venafro, tale da arrecare effetti dannosi all’ambiente e alla salute dei cittadini. Questo può significare la dimostrazione di maggiore impegno nel percorso virtuoso che, invece, deve portarci a un costante e deciso miglioramento delle condizioni ambientali di questa parte del Molise e, soprattutto, un rapporto più proficuo con le richieste delle diverse Associazioni di cittadini che continuano a combattere perché l’ambiente in cui vivono non diventi il principale nemico da cui difendersi.”
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Rafforzare le iniziative di piazza e coinvolgere sempre di più le persone ‘libere’, al fine di colmare il fossato che si è aperto tra cittadini e le istituzioni, tra il Paese reale e il Paese legale
Gli Indignati ai molisani liberi: “Ora o mai più”
Rieccoli gli Indignati del Molise di nuovo decisi e determinati a riattivare la propria azione sociale in difesa dei diritti dei cittadini che un sistema istituzionale che di democratico e di partecipativo non ha più nulla, sistematicamente condiziona, se non adediritura cancella. Rieccoli ad attizzare di nuovo le coscienze dei molisani, invitatati a rendersi protagonisti e non semplici spettatori dello sconquasso socio/economico in atto. Senza fronzoli e orpelli, il gruppo operativo del movimento ha comunicato che dopo le significative manifestazioni contro la casta e i suoi privilegi e la promozione del Forum sulla sanità insieme a Laboratorio Progressista, “è necessario rafforzare le iniziative di piazza e coinvolgere sempre di più le persone ‘libere’, “al fine di colmare il fossato che si è aperto tra cittadini e
CAMPOBASSO. Sono soprattutto i dipendenti della Regione e dell’Asrem ad essere i furbetti del cartellino in Molise. Si tratterebbe, inoltre, di un “fenomeno molto generalizzato, a causa di scarsi controlli”. Ad evidenziarlo è la Corte dei Conti, la quale sottolinea come nel settore dei lavori pubblici venga rilevata “la diffusa tendenza alla violazione della normativa inerente l’obbligo di indizione di pubblica gara, con affidamento diretto, in deroga
le istituzioni, tra il Paese reale e il Paese legale, per costruire una forza alternativa al sistema dei partiti e dei sindacati ormai sempre piu’ autorefe-
renziali, ottocenteschi” . I sintomi del decadimento della democrazia sono evidenti: meno iscritti ai partiti e ai sindacati e costoro sempre meno vitali e presenti sul
territorio: privi di voce e di credibilità. Da collettori delle istanze sociali si sono ridotti a meccanismi di potere per il potere, in un crescendo di omissioni, di abban-
doni, di cedimenti. Si pensi allo stallo intorno alle aziende in crisi, ai ritardi nella programmazione dei Fondi europei, agli indici allarmanti della disoccupazione giovanile, allo smantellamento della sanità pubblica, alla privatizzazione dell risorse idriche, alla riduzione dei servizi sociali, all’abbandono dei presidi culturali (Biblioteca Albino) e al disinteresse per lo sviluppo del turismo. Un quadro avvilente, che gli Indignati vogliono riproporre nella sua drammaticità alla collettività perché riesca, associandosi, a incidere sulle decisioni e sui comportamenti della classe dirigente. Significativo l’avviso: “Ci vedremo presto insieme alle persone ‘libere‘, per renderci protagonisti e non semplici spettatori dello sconquasso generale crescente”. Dardo
Asrem e Regione, i furbetti del cartellino E’ quanto emerge dal rapporto annuale della Corte dei Conti ai principi di concorsualità, sia per attribuzione di incarichi professionali esterni che per l’aggiudicazione dei lavori”. Tra le osservazioni della Corte dei Conti, quella relativa alle società partecipate. “Frequente è finora la mancata attivazione delle procedure per la dismis-
CAMPOBASSO. “Credo sia necessario lasciare da parte le dichiarazioni di rito e i sofismi: quello di oggi è un provvedimento sbagliato e profondamente ingiusto che non solo è lontano dagli obiettivi che si propone di raggiungere ma che per di più rappresenta un danno enorme per il già fragile comparto agricolo. L’immissione di 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia è un errore politico, economico e strategico: drogare il mercato con la speranza di stabilizzare il quadro politico tunisino è come pretendere di sollevare un ponte con un fiammifero”. Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro del Gruppo Ppe al Parlamento europeo, il voto dell’Eurocamera di Strasburgo che dà il via libera all’introduzione di 35mila tonnellate di olio di oliva senza dazi nel-
“Occorre rafforzare il sistema dei controlli”
sione, per la cessazione delle gestioni anomale dei servizi pubblici locali e per la messa in liquidazione delle società strumentali o di servizi caratterizzate da gestioni antieconomiche. La mancata previsione di vincoli al debito delle società partecipate – si
legge nella relazione – può, inoltre, aver favorito forme di abuso dello strumento societario per ricorrere a finanziamenti non consentiti alle amministrazioni di riferimento; su tali eventuali degenerazioni la vigilanza della Corte sarà massima”.
“Olio tunisino, il Pd condanna il Sud” l’Unione Europea. Un regolamento contestato con forza dall’intero settore agricolo che teme un crollo dei prezzi oltre che l’aumento di frodi e danni per i consumatori. “Trovo sia quantomeno discutibile – afferma Patriciello - decidere di eliminare i dazi all’importazione di olio proveniente dalla Tunisia sulla base di considerazioni di opportunità politica. È una misura che, se non aiuta di molto l’economia tunisina, danneggia certamente quella italiana, specie se si considera l’inevitabile crollo dei prezzi con cui i produttori italiani di olio dovranno fare i conti. Sono fermamente convinto circa la necessità di aiutare e sostenere il processo di stabilizzazione po-
litica tunisina – spiega l’eurodeputato azzurro - ma non è la creazione di un problema a risolverne un altro: meglio un sostegno finanziario diretto piuttosto che penalizzare l’intero indotto dell’olivicoltura”. “Resta da capire – conclude Patriciello quanto il governo italiano e il PD siano consapevoli che, anche questa volta, a pagare il prezzo più alto sarà il Mezzogiorno e le sue regioni maggiormente attive in questo settore. Un’ulteriore colpo al già fragile tessuto economico di un territorio che, completamente fuori dai programmi di sviluppo economico dell’attuale Governo, ha nell’Unione Europea il suo unico finanziatore”.
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11 febbraio 2016
senza alcun finanziamento pubblico
Scuole chiuse, doppi turni, consiglio comunale straordinario, sindaco sulla graticola delle critiche
Effetto terremoto: 11 milioni destinati nel 2009 alla realizzazione della galleria per collegare il Terminal con Via Insorti d’Ungheria dirottati alla sicurezza delle scuole
Resta da vedere cosa ne pensa e cosa deciderà la Regione Commentare - come? con quale metro di giudizio? - il mancato impiego degli 11 milioni di euro che da oltre cinque anni ballano tra il comune di Campobasso e la Regione Molise in cerca di una destinazione congrua e necessaria, è difficile stabilirlo, tanto scopertamente illogici sono il tempo lasciato scorrere, gli accordi di programma sottoscritti e non attuati, i ripensamenti, gli intrighi burocratici. Storia di ordinaria follia amministrativa, si dirà, senza sbagliare. Sono gli 11 milioni che nel 2009 erano stati destinati alla realizzazione del tunnel che avrebbe dovuto collegare il terminale delle autocorriere a Via Insorti d’Ungheria: lavori appaltati e poi convulsamente revocati, con l’impegno da parte della Regione di lasciarli comunque alla disponibilità del Comune per finanziarie interventi nel settore dell’edilizia scolastica e razionalizzare la viabilità interna. Una riprogrammazione giustificata dalla necessità di migliorare le condizioni statiche e di sicurezza del patrimonio edilizio scolastico mediante la costruzione di una palestra a servizio della scuola media “Petrone”, la sistemazione della scuola elementare di Via Roma, la realizzazione di una nuova scuola
Campobasso. CasaPound Italia interviene in merito alla vicenda dell’imam somalo ventiduenne, ospite quale ‘richiedente asilo’ un centro di centro di accoglienza di Campomarino, arrestato in quanto sospettato di progettare un attentato a Roma. “Putroppo quanto accaduto non deve stupire – afferma in una nota CasaPound Italia Molise – in quanto si tratta di una conseguenza ampiamente prevista del flusso senza controllo di arrivi di immigrati clandestini sul nostro territorio, tenuto in vita per favorire il ‘business dell’accoglienza’ dei ‘richiedenti asilo’, che porta lucro a pochi privati a scapito della popola-
elementare a Mascione, la costruzione di una nuova scuola elementare al Cep e il miglioramento sismico dell’edificio scolastico (dismesso - ndr) di Via Kennedy, nonché dalla necessità di allargare Via delle Frasche, in parallelo tra la linea ferroviaria e il raccordo con lo svincolo per l’Istituto tecnico per geometri; di migliorare e mettere in sicurezza la viabilità pedonale di accesso al terminale delle autocorriere e la realizzazione di un percorso pedonale per Via Lombardia; di collegare Piazza Molise con lo svincolo per l’Istituto tecnico per geometri. Anche que-
sto nuovo quadro programmatico però non è andato in porto per reciproche (tra Regione e il Comune) deficienze tecniche e amministrative. E intanto gli anni passano e i problemi rimangono sulla carta. Soldi pronto cassa in balia di amministratori incerti, indeterminati, e strutture interne ai due Enti altrettanto colpevoli. Sta di fatto che quegli 11 milioni sono tuttora da definire e da destinare. Meglio, lo erano fino a qualche mese, cioè prima che scosse telluriche del quarto grado della scala Richter e il susseguente sciame sismico tenessero in allarme la popolazione e le isti-
tuzioni. L’evento ha riproposto il tema dell’emergenza scolastica, il riemergere dei comitati dei genitori, e tutto l’armamentario polemico che in materia di sicurezza sistematicamente riprende vigore. Scuole chiuse, doppi turni, consiglio comunale straordinario, sindaco sulla graticola delle critiche. Situazione di aperta difficoltà, in un clima di caccia alle streghe e di interventi consulenziali (onerosi per le casse municipali), a conferma di ciò che era già noto: il patrimonio scolastico cittadino nonostante gli oltre due milioni di euro spesi per il rafforzamento statico, sono a rischio. Vale a dire, non possono dare alcuna certezza di reggere a terremoti di alta intensità. Una presa di coscienza finanche banale nella sua oggettiva relazione con uno stato di fatto che vale per le scuole di Campobasso, per le scuole del Molise e dell’Italia. “La paura fa novanta” si dice in gergo, e per gli amministratori c’è anche la spada di
Damocle dell’imputabilità che pende sul collo. Da qui a decidere che quegli 11 milioni di euro che da oltre cinque anni ballano tra la Regione e il Comune devono essere destinati alla costruzione di una palestra a servizio della scuola media Petrone (1.150.000 euro), alla sistemazione della scuola elementare di Via Roma (2.000.000 euro), al Polo scolastico Via Crispsi - Colozza- Via D’Amato (1.100.000 euro), alla razionalizzazione della viabilità interna del quadrante Nord – Est: allargamento stradale di Via delle Frasche in parallelo tra la linea ferroviaria e il raccordo con lo svincolo per l’Istituto tecnico per geometri (600.000 euro), al Polo scolastico Via Crispi - ColozzaVia D’Amato per la progettazione e l’acquisto degli arredi (700.000 euro), alla realizzazione di una nuova scuola elementare a Mascione ( 1.200.000 euro), al Polo didattico per l’infanzia/primaria (4.250. 000 euro), il passo è stato breve. Così il Comune; resta da vedere cosa ne pensa e cosa decide di fare la Regione. Per mettere finalmente un punto fermo a una vicenda (Gli 11 milioni di euro ballerini) già caduta nel ridicolo. Dardo
“I centri di accoglienza vanno chiusi” Casa Pound Molise ribadisce la necessità di unastretta sull’immigrazione clandestina zione, costretta confrontarsi, a dispetto del quadro idilliaco dipinto anche in una recente iniziativa tenutasi proprio a Campomarino da esponenti di una classe politica e culturale distante dalla realtà vissuta ogni giorno dalla gente, con gravi problematiche sul piano sociale e della sicurezza: dall’accattonaggio presso i centri commerciali, ai continui episodi di criminalità, alle rivolte degli immigrati presso i centri di accoglienza, fino al caso eclatante e
gravissimo emerso oggi”. “Questa volta si è riusciti fortuna tamente ad evitare il peggio – prosegue la nota - ma possiamo essere sicuri che sarà sempre così? Quale unico movimento attivo nella denuncia dell’immigrazione incontrol-
lata e del ‘business dell’accoglienza’ fin dall’inizio del fenomeno, porteremo avanti nelle prossime settimane una serie di iniziative sul territorio regionale, dalla raccolta firme ai presidi a fianco dei cittadini, per chiedere il blocco immediato dei nuovi arrivi e tempistiche certe sulla chiusura dei centri di accoglienza attualmente resenti sul territorio molisani, inizialmente destinati a rimanere aperti per pochi mesi, ed ancora attivi a distanza di anni”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
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Campobasso
11 marzo 2016
Perquisiti i centri di accoglienza A Campobasso la Polizia ha sequestrato piccole dosi di hashish e marijuana CAMPOBASSO. Perquisiti i centri di accoglienza a Campobasso. A fare irruzione all’Eden, l’ex struttura ricettiva della zona industriale che accoglie un centinaio di migranti, sono stati gli agenti della Polizia accompagnati dai cani antidroga. Controlli anche in contrada Feudo, dove nella vecchia scuola elementare si trovano alcuni richiedenti asilo. In entrambe le strutture è stato rinvenuto qualche grammo di hashish e marijuana. Si tratta ovviamente di perquisi-
zioni che nulla hanno a che fare con l’arresto dell’imam somalo pronto a un attentato alla stazione Termini, ma più che altro di controlli atti a sgominare il piccolo spaccio presente in città. Da qualche tempo i due centri erano sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, soprattutto quello della zona industriale,
dove specialmente la sera, più di qualcuno si recava per acquistare della “roba” da qualche ospite dell’Eden, che in questo modo metteva in difficoltà anche chi era obbligato a condividere con lui l’esperienza lontano dalla propria terra. La voce diffusasi in città che identificava quel posto come luogo di spaccio di certo non aiutava i tanti giovani immigrati che nulla hanno a che fare con la droga, ma che cercano solo in qualche modo di coltivare qualche speranza per il futuro.
“Ok da Roma al Finanziamento “Scuola innovative” Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Battista CAMPOBASSO. Un’altra buona notizia per le scuole della città: nel corso del convegno sull’edilizia scolastica innovativa organizzato dall’Ordine degli Architetti e dalla Fondazione Architetti di Campobasso, che si tiene oggi all’ex Gil, è arrivato l’ok informale al finanziamento relativo al progetto presentato dall’assessorato ai Lavori Pubblici nell’ottobre del 2015. A dare l’annuncio la dottoressa Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha spiegato che il Comune di Campobasso rientra tra altri 50 centri che hanno presentato simili progettualità e che parteciperà l concorso per scegliere il miglior progetto. Il concorso di idee per le scuole innovative, al quale si è candidato Palazzo San Giorgio e aperto ai progettisti europei, è finalizzato alla creazione di strutture ‘innovative’ da un punto di vista architettonico, tecnologico e dell’efficientamento energetico. La tenacia e la fermezza dell’assessore Pietro Maio hanno permesso dunque di far recuperare ben 2.695.000 euro che saranno destinati al polo di via Crispi. Finanziamento che va ad aggiungersi a 1.800.000 euro riservati per la stessa area scola-
stica: una somma totale dunque che sfiora i 4.500.000 euro. Ma non è finita qui: alla cifra potrebbero aggiungersi ulteriori fondi che sono in fase di istruttoria. Una risposta concreta alle esigenze di sicurezza sismica che arriva dal mondo della scuola. “Sono pienamente soddisfatto del risultato raggiunto - spiega Pietro Maio - che premia il lavoro del mio assessorato e l’impegno di tutta
la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Battista che sulla sicurezza delle scuola sta cambiando rotta investendo sui quartieri della città attraverso la realizzazione di nuove strutture che garantiranno non solo sicurezza, ma anche decoro e adeguatezza degli spazi per una migliore didattica e formazione. Questa è la nostra buona scuola”.
Edilizia residenziale c’è il bando Il Comune di Campobasso ha pubblicato la gara per la formazione della graduatoria CAMPOBASSO. Il Comune di Campobasso comunica che è stato pubblicato il bando relativo al concorso pubblico finalizzato alla formazione della graduatoria generale per l’assegnazione in locazione semplice degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e degli alloggi ad essi assimilati, ai sensi delle Leggi Regionali 4 agosto 1998,
n° 12 e successive modifiche e integrazioni. Le domande di partecipazione dovranno essere redatte su appositi moduli predisposti dal Comune, in distribuzione presso lo sportello del Settore Politiche Sociali sito in via Cavour n° 5 – piano terra nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 – Martedì e Giovedì dalle ore 16.00 alle ore
17,30 oppure scaricabile dal sito del Comune di Campobasso www.comune.campobasso.it. Le stesse potranno essere presentate direttamente presso il predetto sportello o spedite con raccomandata A/R, indirizzata al Comune di Campobasso, sulla cui busta dovrà essere apposta la seguente dicitura “contiene domanda assegnazione alloggi di E.R.P.”, inderogabilmente entro sessanta (60) giorni dalla data di pubblicazione del bando. Per i lavoratori emigrati all’estero il termine della presentazione della domanda é prorogato di 60 giorni. Le domande presentate dopo la scadenza saranno escluse dal concorso. Per le domande inviate con raccomandata A.R. farà fede la data di spedizione risultante dal timbro postale. Le informazioni relative al presente bando possono essere richieste presso l’Ufficio alloggi in via Cavour n. 5 – piano 2° – Tel. 0874. 405552.
Campobasso
7 11 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Approfittiamo della pausa del campionato per ricordare il fenomeno del passato
Quando il Campobasso era l’ombelico della provincia italiana
Giovani, giovanotti e giovinastri sono cresciuti ma la città è ormai morta e solo i calci d’angolo potrebbero resuscitarla di Gennaro Ventresca Bambini invecchiati nelle loro camerette. Non sarebbe sbagliato descrivere così la Campobasso di oggi. Una Campobasso ascosa che s’è chiusa a riccio ed è diventata malinconica che nemmeno una mezza dozzina di birre riesce a restituire all’antica allegria. Come erano belli i giorni in cui i calci d’angolo stavano al primo posto. Il Bar Centrale era la nostra vera università. C’erano anche i “dipartimenti” disseminati nei circoli e nei bar di periferia. Un’unica e sola facoltà: la nostra squadra. Il resto era noia. Ora l’Università ci sta davvero ed è grande come un transatlantico, raccoglie migliaia e migliaia di naufraghi che possono sorseggiare le loro birre sul ponte. Senza neppure andare al Bar Centrale che ha ripreso colore e movimento, ma si tiene lontano dai salti del pallone.
Giovani, giovanotti, giovinastri sono cresciuti. Sanno tutto sull’ultimo smartphone, conoscono le diavolerie della tecnologia moderna, sanno scaricarsi canzoni e film sozzi dal computer, riescono a chattare con gli amici e parenti che si trovano all’altro capo del mondo. La passione per la pelota è sfio-
rita. Solo una minoranza conosce il nome di almeno tre giocatori della squadra che indossa le bluse rossoblù. Una manciata resiste. Ma è solo una manciata. Ai sopravvissuti, ogni due domeniche. Tocca scendere a Selva Piana, al prezzo di un semplice caffè è concesso di vedere la partita. Che viene riportata con uno scialo inaudito di fogli dai giornali lo-
cali, quelli a tiratura nazionale al massimo pubblicano i tabellini. Non riesco neanche a figurarmi a che partito potrebbero appartenere i sostenitori dei nostri colori. Molti di loro, dico i più giovani, strizzeranno certamente l’occhio ai 5 Stelle. Al contrario degli anni lontani, in cui era un ribollir di Democrazia Cristiana. Visto che al comando del nostro club ci sono stati anche diversi sindaci militanti in quell’immenso partito. Tanto è triste per chi ha il cuore ferito la nostra piccola città potrebbe benissimo figurarsela in bianco e nero. Facendo anche riferimento ai colori di Madama che ha proseliti e fanatici da tutte le parti. Ma chi sono queste comparse che popolano la scena? Prima c’erano
attori veri, altro che comparse. La tv e i grandi giornali, non solo sportivi, si occuparono a lungo del “modello Campobasso”. Intellettuali e psicologi studiarono a lungo il fenomeno. Campobasso ombelico della provincia che si era stufata di ammuffire. E tutti a parlarne, a dibattere, a fare le più sofisticate congetture. Altri Campobasso nel frattempo hanno scalato il mondo dei calci d’angolo. Dico il Castel di Sangro, il Lanciano, il Frosinone, il Carpi e ora anche il Crotone ha fatto fermare sui suoi colori (sempre di rossoblù si stratta) l’interesse dei curiosi. Partecipiamo a fiere, a meeting, a inutili e costosi viaggi di “aggiornamento” sino in capo al mondo. Eppure basterebbe che la nostra squadra tornasse quel che è stata per fare uscire i campobassani dalle loro tane e farsi finalmente conoscere anche ai supponenti “bauscia” del Nord.
Il Palazzetto dell’I.P.I.A. “Montini” di sergio genovese Nel 2008, cioè, otto anni fa, rimasi incredulo quando assegnato a quella Scuola mi accorsi che era praticamente conclusa la costruzione di una palestra che definirla tale è decisamente riduttivo. Non credendo ai miei occhi per il solo anno che riguardò quell’incarico, mi adoperai per capire innanzitutto se la proprietà fosse ascrivibile alla Amministrazione Provinciale o Comunale. Onestamente l’operazione non ebbe successo ma mi riconosco il merito di aver smosso acque ( decisamente) placide al punto che nel giro di qualche mese furono montate cinquecento poltroncine. Come si può intuire, una struttura imponente con tecnologie avanzate per la plurifunzionalità dell’impianto. Ebbene, dopo circa quindici anni dall’inizio dei lavori, mi sembra di capire che tutto è fermo al 2008. Mi verrebbe da usare aggettivazioni forti ma poi mi convinco che non è un fatto eccezionale anzi ordinario, dunque gli strali non servono ma soprattutto non colpiscono nessuno. Gli Enti preposti giustificheranno i clamorosi ritardi rimbalzandosi le colpe, ma che fine hanno fatto gli studenti, i docenti e tutti coloro che hanno l’ardire di rappresentare il mondo sportivo molisano ? Silenzio assoluto! E’ inconcepibile! Pensate abbiamo un impianto
che è nella fase dell’ottanta per cento della sua costruzione e che è fermo e non utilizzato da quasi un decennio. Perché la stampa non asservita ( ma esiste?) non censura tali comportamenti? Perché non denunciare il problema a coloro che a scadenze fisse, si affidano al proscenio per raccontare che tutto è bello e tutto va bene? Sono convinto che molti dirigenti che rappresentano lo sport cittadino e regionale inclusa la parte politica di riferimento, non conosce neanche l’esistenza di quell’impianto straordinariamente importante. Questa non sarebbe una colpa di poco conto ma una gravissima responsabilità. In un contesto giusto e non inquinato, sarebbe motivo valido per farsi restituire le chiavi del portone. Appunto in un contesto giusto. Ma vado oltre: coloro che invece conoscono la storia della struttura e non si pongono il problema, dimostrano che non avendo la sensibilità di denunciare la gravissima irregolarità dell’iter, in effetti per lo sport
non ne appalesano né passione né interesse. O meglio l’interesse esiste nella misura in cui ci sono gli spazi per un ritorno di immagine su se stessi. Torno a ribadire: al quartiere San Giovanni di Campobasso c’è un vero palazzetto dello sport che sta diventando vecchio prima della sua inaugurazione c’è qualcuno che se ne vuole interessare ? No a perditempo e ad iniziative di speculazioni narcisistiche senza costrutto…
“I lupi non vanno abbattuti” Il Wwf Molise lancia la petizione e martedì presentazione del libro all’Albino CAMPOBASSO. Il WWF Italia, per contrastare l’approvazione del Piano, ha così avviato una “Campagna per la tutela del Lupo”. L’appello che arriva anche dagli ambientalisti molisani a tutti i cittadini è di firmare per dire ‘NO’ all’abbattimento legale anche di un solo lupo e dire ‘SI’ ad azioni ferme contro il bracconaggio. Nella petizione #soslupo, che ha già raggiunto le
50mila sottoscrizioni, sono descritte anche le sei azioni da mettere in pratica per migliorare la convivenza tra attività economiche e la presenza dei grandi predatori sul territorio. Si tratta sostanzialmente di aumentare la lotta al bracconaggio attraverso un aumento delle pene e delle sanzioni e un potenziamento della vigilanza con l’attivazione di squadre specializzate nella pre-
venzione e nelle indagini antibracconaggio; aumentare il contrasto al randagismo e affrontare con maggiore determinazione il problema dell’abbandono dei cani per prevenire il fenomeno dell’ibridazione con il lupo; applicare e valutare l’efficacia degli strumenti di prevenzione e protezione dei danni alla zootecnia; garantire un tempestivo e completo risarcimento dei danni subiti
dagli allevatori, senza disparità di trattamento tra le diverse regioni; attuare una seria e costante campagna per la tutela del lupo con particolare riguardo al ruolo svolto dai mezzi di informazione; avviare un monitoraggio della specie a scala nazionale e scambio delle informazioni a livello trans-frontaliero per le Alpi. All’interno della “Campagna per la tutela del Lupo”, si colloca
anche l’ uscita del nuovo romanzo di Giuseppe Festa ambientato sugli Appennini, dal titolo “La luna è dei lupi” con una collaborazione con il WWF Italia. Giuseppe Festa su richiesta del WWF Molise, presenterà il suo nuovo libro martedì 15 marzo alle 9 a Campobasso presso la Biblioteca Provinciale Albino. Un’occasione per “percorrere i sentieri con gli occhi dei lupi”.
INFO: 339.2733334 - 334.2739180
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Isernia
11 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Tedeschi accetta la sfida
Per le comunali di Isernia, l’esponente politico accoglie l’invito dei cittadini ISERNIA. “Da diverso tempo a questa parte, in particolar modo in quest’ultimo periodo in cui si sta parlando sempre più spesso di elezioni amministrative, sto ricevendo da parte di moltissimi cittadini appelli e richieste per un mio impegno diretto per il Comune di Isernia. Finora, sebbene onorato da tali manifestazioni di stima e tenendo nella debita considerazione i solleciti ricevuti, ho preferito essere cauto circa una mia possibile discesa in campo. Perché, consapevole della sfida complessa e impegnativa, ho voluto valutare con la giusta attenzione tale ipotesi“. Così, Cosmo Tedeschi nel dichiarare di accettare la candidatura a sindaco di Isernia. “Tuttavia, l’ultimo appello ricevuto dal movimento ‘Officina
delle idee per Isernia’, che ha tra i rappresentanti persone conosciute e stimate a Isernia, non mi ha lasciato altra possibilità se non quella di prendere coscienza della necessità di un’azione in prima persona a sostegno della città. Non posso, infatti, non condividere quanto affermato dai rappresentanti della lista civica - che ringrazio sentitamente per le lusinghiere attestazioni di apprezzamento nei miei confronti - sullo stato in cui versa oggi il capoluogo di provincia. La costante riduzione dei servizi, l’impoverimento del tessuto produttivo, la crisi del settore commerciale, l’emigrazione delle giovani generazioni sono problemi reali e gravissimi, per i quali non si può più rimandare un intervento fermo e determinato.
Ho quindi deciso di accogliere gli appelli che mi sono stati rivolti, e di iniziare a lavorare al più presto a un programma, condiviso con i cittadini, per risollevare le sorti della città. Con un punto che rimarrà fermo: in questo difficile percorso, voglio procedere insieme agli isernini. Le decisioni che devono essere prese, voglio prenderle con loro. Con loro voglio stabilire cosa fare e come procedere, al di là delle tradizionali logiche di partiti e coalizioni, per individuare progetti e linee d’azione che siano realmente efficaci per una chiara inversione di rotta. Isernia deve superare la fase di stallo in cui è finita, e bisogna mettersi subito al lavoro per guardare al futuro senza più paura. Non sarà, dunque, la politica a
indicarmi la rotta, ma i cittadini stessi.Io mi farò portavoce delle loro istanze, in tutto e per tutto, da oggi più che mai. E’ la gente che mi ha indicato come candidato sindaco. Nel loro esclusivo interesse, e consapevole della re-
sponsabilità che questa scelta comporta, rispondo presente. Accetto la sfida. Sarò al loro fianco. E, con loro accanto a me, darò il massimo per restituire a Isernia la centralità e il ruolo che le spettano di diritto“.
Droga e ricettazione raffica di denunce e sequestri Operazione dei Carabinieri anche contro il commercio abusivo e la tutela dell’ambiente ISERNIA. Nell’ambito di una vasta operazione che ha interessato varie zone della provincia di Isernia, i Carabinieri, hanno denunciato sette persone alla competente Autorità Giudiziaria per reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti alla ricettazione, dal commercio abusivo alla inosservanza di provvedimenti in materia di misure di prevenzione, dall’abusivismo edilizio alle violazioni in materia di sicurezza stradale. Eseguiti anche numerosi sequestri di stupefacenti, di refurtiva e di merce di illecita provenienza. Ad Isernia, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 21enne di Acerra, in provincia di Napoli, perché trovato in possesso di alcuni involucri contenenti hashish, occultati all’interno dell’autovettura sulla quale viaggiava. La droga è finita sotto sequestro. A Sesto Campano invece, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, hanno intercettato e bloccato lungo l’arteria che collega la provincia di Isernia con Ciorlano, in provincia di Caserta, un’autovettura sulla quale viaggiavano due pregiudicati. Si tratta di un 28enne ed un 30enne, entrambi di Isernia, dei quali
il primo trovato in possesso di due involucri contenenti complessivamente circa sette grammi di cocaina, che aveva tentato di occultare all’interno della cavità orale, mentre il secondo, già sottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, non avrebbe dovuto accompagnarsi ad altri pregiudicati, violando così il provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria. Entrambi sono stati denunciati, mentre le dosi rinvenute sono finite sotto sequestro. Sempre a Sesto Campano, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 48enne di Afragola, in provincia di Napoli, per attività di commercio abusivo ambulante, in quanto sorpreso mentre era intento alla vendita di capi di abbigliamento, senza le prescritte autorizzazioni amministrative. La merce, sulla cui provenienza sono in corso ulteriori accertamenti, è finita sotto sequestro. Ancora ad Isernia, un 18enne del posto è stato denunciato dai militari della locale Stazione, per il reato di ricettazione, in quanto trovato in possesso di un I-Phone, rubato alcuni giorni fa ad un suo coetaneo. La refurtiva è stata sottoposta a sequestro in attesa di essere restituita al legittimo proprie-
tario. A Sant’Agapito, i militari della Stazione di Monteroduni, hanno denunciato una 40enne del posto, per abusivismo edilizio, in quanto era intenta alla realizzazione di un fabbricato, in assenza delle prescritte concessioni edilizie ed in zona sottoposta a severi vincoli ambientali e paesaggistici. Infine, a Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno avanzato alla competente Autorità Giudiziaria, la proposta della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, che prevede una serie di limitazioni della libertà personale, nei confronti di un 25enne del posto, che nel recente passato si è reso protagonista di vari episodi delinquenziali, risse e danneggiamenti vari. Un occhio di riguardo è stato riservato anche al controllo della circolazione stradale, con l’istituzione di numerosi posti di blocco, nel corso dei quali sono stati controllati centoventi veicoli in transito lungo le arterie principali della provincia “pentra”, identificate centocinquanta persone tra conducenti e passeggeri, e contestate quindici violazioni in materia di sicurezza stradale.
I Carabinieri incontrano gli studenti dell’Omnicomprensivo
Ad Agnone , Formazione della cultura alla legalità AGNONE. Nell’ambito dei contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura alla legalità, si è svolto un nuovo incontro con gli studenti degli istituti scolastici ubicati sul territorio della provincia. Questa volta protagonista l’Istituto Ominicomprensivo D’Agnillo di Agnone. Circa ottanta alunni della scuola primaria con i loro insegnanti, hanno assistito ad una conferenza tenuta dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Agnone, coadiuvato nella circostanza da un militare dell’Arma esperto in informatica. I temi trattati, oltre a quelli sulla legalità in generale, si sono incentrati
in particolare sui pericoli della navigazione in internet, sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. L’incontro ha suscitato come già verificatosi nel recente passato, un enorme interesse da parte di docenti e studenti, che hanno formulato numerose domande sugli argomenti trattati e hanno potuto percepire la vicinanza dell’Arma ai problemi del cittadino e in specie al mondo giovanile. L’iniziativa, che continua ad avere un enorme successo tra gli studenti, sarà riproposta anche nelle prossime settimane in altre zone del capoluogo “pentro” e altri comuni della provincia.
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Termoli
11 marzo 2016
“Vietri, spariscono i reparti” Il Comitato frentano chiede l’annullamento delle delibere adottate dal commissario Frattura LARINO. “Nella completa ignoranza ed inottemperanza della sentenza n. 297 del 9 luglio 2015 con cui il TAR per il Molise ha di fatto sancito l’illegittimità e la nullità dei provvedimenti, emanati dal Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario (ivi compreso quello citato nella disposizione del Provvedimento del Direttore Generale n. 202 del 3 marzo 2016, ovvero il DCA n. 41 del 08/08/2016 che, a rigor di logica e considerata la data riportata non esiste) con i quali quest’ultimo si arroga un potere legislativo che non gli compete; non essendo stata apportata alcuna modifica alla vigente normativa in materia di Piano sanitario regionale che, lo ricordiamo, resta quello approvato con Legge Regionale n. 34/2008; non avendo, di conseguenza, il potere di emanare Piani Operativi i cui contenuti siano in contrasto con la richiamata norma e che di fatto
sono stati bocciati in tutte le varie versioni fino ad oggi presentate; in assenza quindi di validi e legittimi atti che possano conferire le-
galità a provvedimenti volti allo smantellamento dell’Ospedale “G. Vietri” di Larino, l’Associazione “Comitato Civico Fren-
tano” chiede l’immediata ottemperanza della citata sentenza”. Lo sostiene il Comitato civico frentano. “In particolare, oltre all’in-
timazione del ripristino della Chirurgia Generale, l’Associazione diffida la ASREM dall’applicare il recente Provvedimento del Direttore Generale n. 202 del 3 marzo 2016 emanato in completa violazione della sentenza di cui sopra e firmato, tra l’altro, da un Direttore Generale dimissionario le cui azioni dovrebbero riguardare solo e soltanto l’ordinaria amministrazione e non certo la riorganizzazione delle strutture pubbliche di diagnostica di laboratorio. L’Associazione annuncia che se fosse data attuazione al suddetto provvedimento “fantasma” procederà alla denuncia nei confronti dei firmatari dello stesso, nonché del dottor Giovanni Cuzzone. E vista la totale inerzia in merito ad accadimenti di tale gravità (si stanno chiudendo illegalmente gli Ospedali pubblici) non resta che invocare: Magistratura, se ci sei batti un colpo!”
Erosione della costa, i lavori Sono stati appaltati gli interventi per la difesa dall’aggressione del mare TERMOLI. Azione di difesa della costa contro l’erosione marina. Si è arrivati alla fase di aggiudicazione provvisoria dell’appalto da 1,539 milioni di euro, che riguarda interventi anti erosione marina sia sul litorale di Campomarino che di Termoli. L’offerta che ha vinto la gara ad evidenza pubblica è stata quella della società In mare srl, con un ribasso da 5.01%. Ora si spera che la fase esecutiva sia celere, per far sì che al prossimo autunno le famiglie che abitano sulla costa tra le due località siano al riparo dal rischio di nuovi allagamenti. Tempi brevi, inoltre, anche per la procedura che dovrà riappaltare, dopo l’annullamento del bando precedente, i lavori di difesa della costa sul tratto di Montenero di Bisaccia. Una dote di 480mila euro ferma da qualche tempo, dopo che problemi burocratici hanno sterilizzato l’assegnazione dell’appalto precedente. Anche qui, specie gli operatori, sono impazienti.
Lilt, la settimana oncologica Domenica sarà possibile prenotare la visita presso gli ospedali e ambulatori TERMOLI. La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, giunta alla sua XV edizione, quest’anno parte il 13 marzo e termina il giorno 20. In occasione dell’evento annuale, la Sezione di Campobasso della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Cb, in stretta collaborazione con l’Asrem e la Regione Molise, ha promosso diverse iniziative rivolte alla popolazione riguardanti: la Prevenzione Primaria (promozione di corretti e sani stili di vita con astensione dal fumo e alimentazione ricca di fibre, frutta e verdure e tendente a combattere l’obesità e l’alcolismo); la Prevenzione Secondaria (Anticipazione Diagnostica – Diagnosi Precoce). Anche quest’anno l’obbiettivo principale
della Lilt è quello di promuovere e sostenere Gli Screening che la Regione Molise e l’Asrem stanno attuando nel Molise per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, in modo da aumentare la partecipazione della popolazione molisana. Per la prevenzione primaria saranno alle-
stiti Punti Informativi sulla Prevenzione oncologica e sulle attività della Lilt Cb con distribuzione di opuscoli informativi e Raccolta Fondi negli atri degli Ospedali di Campobasso, Termoli e Larino durante l’iniziativa “Ambulatori Aperti”; saranno attivate, inoltre, le iscrizioni ai corsi di disassuefa-
zione al fumo presso i punti informativi. La novità di quest’anno riguarderà la possibilità di usufruire gratuitamente di consulenze dietologiche (presso l’Ospedale civile di Larino) per combattere l’obesità. Le iniziative di Prevenzione Secondaria riguarderanno la dia-
gnosi precoce dei tumori della cute, del cavo orale e della mammella. “Ambulatori Aperti” è l’iniziativa che consente di sottoporsi gratuitamente a visite dermatologiche, senologiche e stomatologiche di prevenzione oncologica negli Ospedali e gli Ambulatori di Campobasso, Termoli, Larino, nel giorno di Domenica 13/3/2016, e nei giorni successivi. Per le visite è necessario prenotarsi telefonando alla segreteria operativa al n. 0875 714008 fino al 12/3/2016, dalle ore 10 alle ore 12. Per informazioni e appuntamenti: Segreteria operativa: Tel e Fax 0875- 714008 – E-mail:legatumori.cb@virgilio.it, Sito web: www.legatumoricb.i
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Termoli
11 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Scrutatori, scegliamo chi è senza lavoro” Nicola Di Michele, consigliere comunale, ha chiesto al Sindaco di Termoli che adotti tale linea TERMOLI. Nuova battaglia del Movimento 5 Stelle a Termoli, con in prima linea il portavoce in Consiglio comunale Nicola Di Michele. Il rappresentante grillino ha inviato ai componenti della commissione elettorale Di Giovine, Di Campli e Ciarniello una istanza con la quale chiede di procedere alla scelta degli scrutatori delle prossime tornate elettorali, referendum di aprile e ottobre 2016, tra gli iscritti nella lista scrutatori ma appartenenti alla categorie svantaggiate, disoccupati e inoccupati. “Premesso che il 17 aprile prossimo e nell’ottobre 2016 si svol-
geranno in tutta Italia le consultazioni elettorali: “Referendum”; chiediamo inserire quale titolo di
precedenza nella scelta degli scrutatori, chi è disoccupato o inoccupato.
“L’attuale e perdurante crisi economica ed occupazionale, ha investito in modo drammatico il nostro territorio creando forti disagi sociali per i cittadini, in quest’ottica le istituzioni locali dovrebbero rivolgere nei confronti delle categorie disagiate tutte le attenzioni possibili per scongiurare, ove possibile, notevoli sofferenze di natura economica e sociale”. Il nostro Comune, in occasione della tornata referendaria di aprile e ottobre 2016, dovrà avvalersi della collaborazione degli scrutatori di seggio, individuati ai sensi della legge 8 marzo 1989 n.95. Vista la normativa vigente che consente la nomina in modo di-
retto e nominativo tra gli elettori scelti iscritti nell’albo unico degli scrutatori ai seggi elettorali. Inoltre, chiediamo al sindaco del Comune di Termoli e ai componenti della commissione, consiglieri comunali, che venga introdotta, quale titolo di precedenza, la condizione dello stato di disoccupato-inoccupato, o comunque appartenenti a fasce sociali più deboli, e quindi che la graduatoria degli scrutatori sia redatta attraverso l’applicazione del metodo del sorteggio pubblico. In segno di massima trasparenza, il sorteggio delle persone potrebbe essere effettuato in diretta streaming”.
Chimiche, è tutto da rivedere” Il Nuovo Centro Destra torna all’attacco dell’amministrazione comunale di Termoli TERMOLI. Dopo la Momentive, il dibattito sull’ampliamento delle chimiche a Termoli interessa la Fis che, autorizzata nelle scorse settimane ad ampliare il sito produttivo e incrementare di conseguenza il personale operante in azienda, si trova subito dinanzi l’opposizione di parte della minoranza dell’amministrazione comunale con in prima linea il consigliere Di Brino che afferma: “A Sbrocca evidenziamo quello che già sapeva e cioè che l’ampliamento non può avvenire se prima non si dà luogo a tutte le prescrizioni fatte dagli enti durante le conferenze di servizio sia per la Via che poi per l’Aia. La prima è la bonifica del terreno, prescrizione già prevista dalla Provincia; poi c’è la questione dell’autorità di bacino rispetto al contenimento in caso di alluvione e, infine, manca il parere paesaggistico pur previsto dalla Regione”. “Ora – continua Di Brino – Sbrocca vorrebbe in qualche modo giustificare questa autorizzazione che è solo un permesso a costruire e non all’attività produttiva… ma come si fa a rilasciare un permesso per un albergo senza poi dare la possibilità, a chi costruisce, di poter svolgere l’attività alberghiera?”. A dibattere ed esporre il perché del no all’ampliamento anche l’assessore provinciale Di Labbio, che focalizza
il suo intervento sulla bonifica, e il consigliere regionale Michele Iorio che addita le scelte in campo lavorativo del Governatore Frattura. Per l’assessore provinciale Alessandro Di Labbio: “La bonifica è corso dal 2006 e se la Fis dovesse iniziare questi lavori, ci sarà comunque un atto della Provincia che, non vedendo ottemperate quelle che sono le proprie pre-
scrizioni, dovrà prendere posizione e bloccare gli stessi”. Di diversa natura, più politico, l’intervento di Michele Iorio che afferma: “Il dato politico è sconcertante. Il centrosinistra prende i voti per dei progetti, per un sostegno alla bonifica del nostro ambiente anche su idee spinte dai movimenti ambientalisti e poi attua una politica contraria che individua, in sostanza, nelle attività delle industrie chimiche l’unica possibilità di creare posti di lavoro. Infatti il risultato di questo Governo regionale, oltre ai licenziamenti, alla cassa integrazione e alla crisi perdurante e grave, è nell’ampliamento delle chimiche a Termoli. Ritengo sia una politica sbagliata rispetto agli impegni presi con gli elettori”. I contenuti esposti in conferenza stampa sono parte di una interrogazione al sindaco Sbrocca a firma della minoranza al comune protocollata nei giorni scorsi.
“Il premio Termoli ai fasti di un tempo” Incontro al Mibact dell’onorevole Venittelli per restituire forza alla manifestazione adriatica
TERMOLI. L’obiettivo di una più importante valorizzazione del patrimonio artistico e culturale quasi inestimabile, come quello collezionato in 60 anni di Premio
Termoli, è stato al centro di un incontro promosso a Roma dall’onorevole del Pd Laura Venittelli presso la Direzione generale arte e architettura contem-
poranee e periferie urbane del Mibact, avvenuto nella mattinata di martedì scorso, direttamente col direttore, l’architetto Federica Galloni. Un confronto costruttivo al quale hanno preso parte per conto dell’amministrazione comunale di Termoli il presidente del Consiglio comunale Manuela Vigilante e il componente dello staff del sindaco con delega alla Cultura e al Turismo Michele Macchiagodena. “L’iniziativa da me assunta al Ministero dei Beni culturali è frutto di una precisa sinergia che vede l’amministrazione comunale di Termoli operare per far tornare il Premio Termoli ai fasti di un tempo e soprattutto di creare un polo espositivo degno delle centinaia di opere di proprietà della
collettività termolese”, ha riferito la parlamentare dem. “L’incontro con il direttore Aacpu del Mibact Federica Galloni a Roma è stato molto incoraggiante – afferma Michele Macchiagodena – è un’altra pietra angolare che consolida la ferma volontà dell’amministrazione comunale di Termoli e del nostro sindaco Angelo Sbrocca di portare il patrimonio della Collezione del Premio Termoli ad una definitiva valorizzazione attraverso la creazione del Macte. Il primo museo della città e, ne siamo convinti, uno dei più importanti in Italia per l’arte contemporanea, sarà il luogo che farà vivere queste opere, finora esposte solo in sporadiche occasioni e mai valorizzate per quel che meritano.
Con l’onorevole Venittelli c’è stata una piena condivisione sul progetto che sarà di sicuro di grande aiuto per il raggiungimento dell’obbiettivo”. La positività della missione ministeriale è stata dettata anche dal riconoscimento avuto dal patrimonio artistico del Premio Termoli. In questo senso si sono mossi i primi passi di un percorso virtuoso finalizzato alla realizzazione del polo museale. Il Mibact sosterrà questo progetto, indicando le vie brevi e più efficaci per giungere alla valorizzazione delle opere, ma anche promuovendo iniziative per rendere la cittadinanza pienamente consapevole delle potenzialità connesse a questo progetto.
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Opinioni Di Claudio de Luca LARINO. Le notizie cominciano ad avere un sapore di meglio, ma certamente non per merito dei Signori del vapore locale. Si spera almeno che costoro non abbiano a fiondarsi per collocare il loro “cappello” sulla sedia – diventata più comoda – dell’economia regionale che, sicuramente, per stare godendo di una timida ripresa, deve avere fruito dell’ausilio di ben altri Santi . In effetti le previsioni per il 2016 (di fonte “Unicredit”) parlano di un incremento del “pil” che porterebbe il Molise sulla strada di un progressivo miglioramento (sia pure con una dinamica di minor peso a fronte di quella nazionale). La cosa dovrebbe aiutare la ventesima regione ad uscire dalla situazione di difficoltà in cui ha versato per fin troppo tempo. Secondo l’Osservatorio del citato Istituto di credito, nel 2015, l’andamento del settore primario ha avuto un’accelerazione e l’industria è tornata a crescere mentre ha recuperato anche l’edilizia. Quest’ultimo settore, dal -19,9% del 2013 al -5,3% del 2014, è transitato ad un accattivante 1,6%. E’ cresciuto pure l’”export” mentre si registra persino un incremento dei consumi. Nel primo semestre l’erogato “Unicredit” alle “pmi” della regione è lievitato del 7% rispetto al 2014 (+ 9% i prestiti concessi ai privati). Quest’anno dovrebbe essere il valore aggiunto dell’industria a registrare la miglior ripresa (da -8% a +0,6%). Questi dati fanno intravedere i segni di una ripresina. Analizzando la composizione dell’”export” per settori, già nel 2014 c’era stata un’impennata per l’industria estrattiva, per i mezzi di trasporto, per i prodotti alimentari e per le ven-
di Pasquale Di Lena
La degustazione, come il corretto abbinamento cibo-vino, non è una novità. Anzi, è una pratica sempre più diffusa che permette di scoprire e capire i caratteri organolettici di un vino, pregi e difetti. Nel 2003, grazie all’Enoteca italiana di Siena, è uscito un libro “Sensi di vini – Il segreto del cervello nella degustazione “ che riporta, per la prima volta, il punto di vista di neurologi di fama mondiale con i risultati di una ricerca mediante risonanza magnetica, che hanno fatto capire il fondamentale ruolo di quella macchina meravigliosa che è il cervello. “Questi risultati – scrive, nel suo saluto di presentazione, il premio Nobel Rita Levi-Montalicini, che ho avuto la gioia di conoscere – pongono in evidenza la straordinaria proprietà del cervello umano di registrare un processo così altamente differenziato nella degustazione di una bevanda complessa quale quella del vino”. In pratica dal confronto di due gruppi di soggetti, sette sommelier, cioè esperti, e sette senza esperienza di tecniche degustative, è venuto fuori che vengono attivate aree diverse, nel caso del primo gruppo, più ampie. Il libro pensato da Benigna Mallebrein, giornalista tedesca in Italia, e illustrato da un grande artista, Michael Auth, è stato curato da un grande scienziato tedesco, Prof. Jürgen Mai, relatore al congresso mondiale sul cervello umano, che si è tenuto, nel 2002, a Roma presso la Fondazione Santa Lucia e che ha
11 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Per il Molise, una ripresa che tarderà ancora
dite estere (apparecchi elettrici, +13,4%; legno e prodotti in legno, carta e stampa, +6%; sostanze e prodotti chimici, +1,2%), mentre soffriva il comparto della gomma-plastica. Oggi appaiono cresciuti i flussi diretti verso il Nord Africa e gli scambi con Europa occidentale, USA e Repubblica ceca. Riferendosi al numero degli occupati in regione, l’Osservatorio “Unicredit” ha rivelato che, al +2,1% dell’anno scorso, è seguito un -0,2% nel 2015, essendo peggiorato il quadro occupazionale in edilizia ed in agricoltura. Rallentata anche la crescita di addetti nei servizi (+2,1% quest’anno
mentre nel 2014 la variazione era del +2,4%), mentre l’industria ha accelerato notevolmente (+16,2%). Per quanto riguarda le famiglie del Campobassano e dell’Isernino, i consumi hanno fatto registrare un +1,1% (+0,3% nel 2014) e, nel 2015, (da -1% del 2014 a +0,6% del 2015). La propensione al risparmio (ossia la quota di reddito disponibile accantonata dalle famiglie per il risparmio) scende di poco e si attesta al 10,2%. A margine piace sottolineare le discrepanze tra redditi dichiarati e consumi nelle due province molisane. Un’analisi fondata su indicatori significativi
confronta il reddito disponibile al tenore di vita ed ai consumi ricavando l’indice attraverso la media dei valori assunti dalle variabili standardizzate. Ne salta fuori un indice fattoriale di scostamento fra reddito e benessere che, nel caso di Isernia e di Campobasso, rivela: a) IS: reddito disponibile, 18mila euro; consumi alimentari “pro capite”, 2.500; consumo energia elettrica, 1.000; consumo benzina, 300; autovetture di cilindrata superiore a 2mila cc., 8; auto immatricolate per 1.000 ab., 37; variazione percentuale media degli ultimi anni dei depositi, 2; percentuale delle abitazioni di pregio, 11; indice fattoriale di scostamento tra reddito e benessere espresso, 0,3. B) CB, le medesime voci hanno fornito le seguenti cifre: 16mila; 3mila; 1.500; 260; 7; 33; 1,50; 0,20; 0,7. Ciò che balza all’occhio è che in alcune province italiane i redditi ed i livelli di benessere (consumi) vanno di pari passo, mentre in altre la capacità di consumare ed il tenore di vita sembrano decisamente superiori ed inferiori al livello di reddito disponibile. Per potere leggere, e comprendere, i dati basta tenere conto che – a scarti positivi – corrispondono realtà in cui il livello di benessere dei residenti è inferiore al reddito disponibile.
Riconoscere un buon vino
visto protagonista l’Enoteca italiana con i suoi grandi vini italiani Doc e Docg.Un libro fortunato, uscito in italiano e tedesco e, lo scorso anno – come mi ha subito informato il prof. Mai – anche in russo, che mi viene richiesto da molti ricercatori, soprattutto nel campo filosofico, di Università del mondo, ultima la prof.ssa Giorgia Cecchinato, insegnante di filosofia presso l’Università di Belo Horizonte in Brasile. Di questo stupendo libro riporto quanto è scritto in quarta di copertina “Gustare il vino è un’arte, che va sviluppata nel tempo
con un approfondimento costante. Il sapere del sapore, infatti, aumenta il sapore del gusto”. Un pensiero che mi trova perfettamente d’accordo e che mette in luce il ruolo fondamentale di quanti professano con grande passione quest’arte della degustazione. Una verità di cui si era occupato qualche decennio prima uno studioso si Storia economica, il prof. Federigo Melis, che si definisce “un modesto dilettante, in materia” e racconta .”Il mio interesse per il vino – il gusto del quale, in me innato, mi è piaciuto di educare – si può riassumere nel termine oggi di moda: un hobby, che mi aiuta a sollevarmi dalle sudate carte della disciplina di mia specializzazione – la Storia economica – dalla quale ho, tuttavia, tratto qualche elemento alle mie indagini, alle mie riflessioni sui temi vitivinicoli: se non altro, perchè io localizzo i miei studi nel basso Medioevo, che è il periodo in cui rinasce il vino, così come rinascono tanti aspetti salienti dell’alimentazione”. L’ illustre studioso, autore di un libro stupendo, edito dalla Casa editrice, Le Monnier di Firenze, “Il vino nel Medioevo”, è un “dilettante” che conosce molto bene il vino, la sua storia e, di essa, uno dei periodi più importanti quando il vino, con la rivoluzione dei trasporti, si apre a nuovi mercati e, quindi, a nuovi consumatori soprattutto per stare a tavola e combinarsi con i cibi, che educa il proprio gusto e prova gli abbinamenti stabilendo che “è proprio il vino che agi-
sce da fattore di allacciamento, di coesione e connessione …secondo regole precise ed in maniera da formare un sistema”. Un sistema che deve trovare la sua realizzazione in ogni zona d’Italia e, visto come sono andate le cose in fatto di globalizzazione, anche nel mondo, tenendo presente un dato, e cioè, che “in moltissime località, il vino sembra fatto apposta per taluni piatti e viceversa. Una correlazione che riporta al concetto dell’origine, il territorio. E il territorio, straordinario bene comune solo dal quale è possibile programmare il futuro di un Comune, di una Regione o di un Paese, merita rispetto, soprattutto se l’intento è di valorizzarlo e promuoverlo e non di schernirlo e maltrattarlo. Una regola fondamentale, che i professionisti della degustazione e degli abbinamenti conoscono molto bene, è quella di un crescendo che fa divieto di tornare indietro nella sequenza dei piatti e dei vini, e questo per dare risalto al gusto, o meglio, al piacere del gusto. In pratica partire da un vino bianco per poi passare al rosato e al rosso; da un vino giovane a un vino invecchiato; da uno a bassa gradazione a uno a più alcolico. Non a caso, parlando di abbinamento, si dice “si sposa” molto bene con questo piatto, cioè esprime armonia nel senso che si lega bene ed esalta il gusto, senza soluzione di continuità, appunto in un crescendo di piacere, del cibo, del vino e della tavola.