Battista come un pugile suonato

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 236 sabaTo 24 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’oscar del giorno a Carmela Baranello

Campobasso, ennesimo Consiglio senza numero legale Nel mirino, l’assessore Bibiana Chierchia

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmela Baranello. Il presidente dell' associazione Mens Sana, che riunisce i familiari degli utenti psichiatrici, assieme alle cooperative che fanno parte del Csm diretto dal dottor Franco Veltro, ha iniziato la sua battaglia e oggi è stato possibile finanziare con 250 mila euro il progetto per l’integrazione socio-lavorativa dei pazienti psichiatrici. Si tratta di borse lavoro da 300 euro circa al mese messe a disposizioni delle cooperative sociali in cui operano decine di utenti affetti da disagio mentale.

il Tapiro del giorno a salvatore Ciocca

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il responsabile della Protezione civile non è riuscito a dare una spiegazione plausibile alla perdurante, triste condizione nel quale è stato fatto precipitare il settore. Alla luce della recente alluvione nell'area del Sannio, è risuonato ancora più forte il pericolo derivante dall'assenza di una macchina funzionante e ben oleata quale quella della Protezione civile. Dal delegato responsabile la gente molisana vuole sapere se la struttura funziona o non funziona. E non la solita rititera che tutta la colpa è di chi c'era prima.

servizio a pagiNa 5


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 24 ottobre 2015

Integrato coi sindaci di Venafro, Campochiaro, Boiano e Pettoranello il tavolo permanente istituito tra la Regione Molise e il partenariato sociale

Il riconoscimento governativo dell’area di crisi e le strategie regionali di disimpegno, sono le facce contrapposte della medaglia del Molise che si contraddice, che non collima, che non connette, che ristagna, che non si mobilita

Eppure, da qui in avanti sarà tutto un susseguirsi di incontri, confronti, convegni, tavole rotonde, simposi ed assemblee per innalzare l’altare della ripresa economica e dell’occupazione Decisione logica e doverosa della giunta regionale: integrare il tavolo permanente istituito alla fine di agosto tra la Regione Molise e le parti sociali, con i sindaci dei comuni che ricadono nell’ambito dell’area territoriale in cui sono state accertate condizioni di crisi economica tali da indurre il governo nazionale a riconoscerla degna di un diretto interessamento e di formule idonee d’intervento. Quel riconoscimento è stato oggetto di molti peana. Pare, infatti, che abbia molti padri, non escluso il padre per antonomasia: Papa Francesco. Che sia un’occasione di sviluppo o un’altra occasione perduta lo sapremo a conclusione della giornata di confronto indetta ad Isernia per oggi 24 ottobre dalla segreteria regionale della Cgil con il presidente e il vice presidente della Regione Paolo di Laura Frattura e Michele Petraroia. I quali, come Giano bifronte, saranno ormai destinati a sdoppiarsi in più occasioni, a cominciare da quella preannunciata da Frattura in combinazione con il collega presidente dell’Abruzzo, D’Alfonso, “per dise-

gnare la rinascita possibile delle aree interne e di quelle di confine” delle due regioni. Le rispettive giunte regionali si riuniranno in seduta congiunta su proposta/diktat dei parroci della diocesi di Trivento per individuare valide politiche di rilancio delle zone a forte rischio spopolamento della Vallata del Trigno. Da qui in avanti sarà tutto un susseguirsi di incontri, confronti, convegni, tavole rotonde, simposi ed assemblee per innalzare l’altare della ripresa

economica e dell’occupazione partendo, gioco del destino, dalla presa d’atto del governo nazionale che una vasta area territoriale del Molise, da Boiano a Venafro, è contrassegnata da una crisi industriale complessa, con miglia di cassaintegrati, aziende della filiera agroalimentare e del tessile in disfacimento, dalle quali, altro gioco del destino, la Regione Molise ha intrapreso una strategia d’uscita dal capitale sociale. Riconoscimenti governativi e strategie regionali di

disimpegno, sono le facce contrapposte della medaglia del Molise che si contraddice, che non collima, che non connette, che ristagna, che non si mobilita. C’è da augurasi che una delle congiunture tra quelle che si vanno delineando con le sollecitazioni delle diocesi, con il riconoscimento della crisi da parte del governo, e con gli esecutivi regionali d’Abruzzo e Molise in seduta congiunta, rimuova l’inerzia politica degli amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa, e avvii davvero un cammino di ripresa e di fiducia. Tornando all’integrazione del tavolo permanente tra la Regione Molise e le parti sociali, con la partecipazione del sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, del sindaco di Campochiaro, Antonio Carlone, del sindaco di Boiano, Antonio Silvestri, e del sindaco di Pettoranello, Andrea Nini, quando si discuterà delle strategie e degli interventi da definire e da attuare nell’area di crisi industriale complessa, il tavolo prende maggiore consistenza, si predispone a vincolarsi alle questioni reali, a contenersi nella eventuale ten-

Cittadinanzattiva sulla legge di stabilità “Grave l’aumento dei ticket” CAMPOBASSO. “Si profila all’orizzonte una legge di stabilità che, con l’aumento dei ticket sanitari cui saranno costrette le regioni in Piano di rientro, colpirà soprattutto i malati e i loro redditi, compromettendo ancor di più il diritto alla salute dei cittadini e la solidità del nostro servizio sanitario nazionale”, è questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, sul testo della manovra finanziaria che prevede aumenti di tasse e ticket sanitari. “Si sta scaricando il peso dei tagli al finanziamento del SSN e i costi dell’inefficienza organizzativa

di Regioni e Stato sulle spalle dei cittadini, incidendo in negativo su un trend già molto preoccupante che vede da alcuni anni i pazienti costretti a rinunciare alle cure. Dal 2008 al 2014 c’è stato un aumento del 26% dei ticket sanitari, come rileva l’ultimo Rapporto Agenas sui conti delle Regioni. Insieme al taglio di 4 miliardi di euro al Fondo sanitario nazionale previsto per il 2016, la situazione per la nostra sanità pubblica e la salute dei cittadini è drammatica. Si rischia, inoltre, di annullare il valore aggiunto che potrebbe venire dall’aggiornamento dei Lea. A questo punto crediamo che la mobilitazione generale di

chi ha a cuore la sanità pubblica sia l’unica strada percorribile, per sperare in una inversione di rotta. Chiediamo che il testo sia pro-

fondamente rivisto nel battito parlamentare sia livello di finanziamento nitario che sulle misure ticket”.

disul sadei

denza a stanziare sui principi di base e sulle linee guida cui, peraltro, per destinazione, sono portati i componenti che ne fanno parte in pianta stabile, ossia il presidente Frattura, gli assessori Petraroia, Facciolla e Nagni, il segretario regionale della Cgil Sandro Del Fattore, il segretario generale aggiunto della Cisl Giovanni Notaro, il segretario regionale della Uil Tecla Boccardo, il presidente di Anci Pompilio Sciulli, il presidente di Confindustria Mauro Natale, il presidente di Cna Molise Nicola Caruso, il presidente di Coldiretti Molise Tommaso Giagnacovo e il presidente di Confcommercio Molise Paolo Spina. Nella interpretazione apodittica del governo regionale, costoro sono destinati a fare le scelte programmatiche che interessano l’intera collettività regionale e a definire una strategia unitaria che garantisca in maniera certa la ripresa sociale economica, e che aumenti i livelli occupazionali della Regione Molise. Un sincero “in bocca al lupo”. Dardo

Sanità a rischio in Basso Molise Sanità in basso Molise a rischio. “L’unica salvezza è che il tavolo tecnico ministeriale autorizzi la deroga sul personale per la copertura dei turni nelle divisioni ospedaliere altrimenti il sistema salta”. La denuncia viene dal presidente del Comitato San Timoteo di Termoli, Nicola Felice, che paventa il rischio di grosse difficoltà nella copertura dei turni, se non addirittura di chiusura di reparti, qualora non dovessero essere prorogati gli oltre 50 contratti di precari di cui 40 ad infermieri e gli altri a medici.


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3 24 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Diritto allo studio, 20 anni di attesa L’ultima legge regionale sulla materia è del 1995. Dell’anno scorso la promessa di aggiornarla L’ultima legge regionale che regola il diritto allo studio universitario è del 16 gennaio del 1995. Nel frattempo la dimensione, accademica, certo, ma non solo, dell’Università del Molise è molto cambiata. Nuove facoltà sono state istituite, alcune strutture sono state potenziate, tanto che il numero degli iscritti è senza dubbio considerevole, soprattutto in rapporto a quanto cresca, proporzionalmente, l’intera regione. Da allora, dal 1995, non è cambiata solo l’Unimol, è cambiato il mondo intero e, ragionevolmente, sono mutati bisogni logistici, strumenti formativi, architetture finanziare ed amministrative che supportano la quotidiana azione dell’Università, di ogni Università. In occasione dell’inaugurazione dello scorso anno accademico, più o meno un anno fa, i rappresentanti della Regione Molise presenti, con quell’aria di solenne autorevolezza che non si fanno mai mancare quando arriva il momento di annunciare quello staranno per fare, promisero che, in tempi brevi, la legge del 1995 sul diritto allo studio sarebbe stata riformata, aggiornata, con un nuovo intervento legisla-

tivo. Evidentemente un anno è un lasso di tempo troppo breve, bisognerà attendere ancora un po’. Se ne sono accorti i ragazzi della Rete Universitaria Nazionale del Molise: “Pur fra le tante criticità che immaginiamo ci si ritrovi

ad affrontare quotidianamente in Regione - scrivono - chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale e al Presidente della IV commissione che non ci si dimentichi della legge per il Diritto allo studio Universitario. Non

ci si deve assolutamente dimenticare di un diritto, il diritto allo studio, sancito dall’articolo 34 della Costituzione e menzionato dalla vigente legge regionale, che consente agli studenti privi di mezzi e che scelgono gli Atenei presenti in Molise, di iniziare e continuare un percorso di formazione professionale e personale, arricchendo di nuove potenzialità e nuove competenze il nostro territorio piuttosto che studiare ed inserirsi in altre regioni. Dalla legge n.1 del 1995 son passati ben venti anni e la società ha compiuto passi da gigante mentre le norme regionali a tutela degli studenti universitari sono più o meno le stesse con

disuguaglianze fra studenti benestanti e studenti privi di mezzi finanziari che si ampliano di giorno in giorno. Un esempio fra tutti, “fresco fresco”, è il nuovo metodo di calcolo dell’ISEE universitario che ha escluso molti studenti dal beneficio della borsa di studio. Noi siamo convinti che sia questo il miglior investimento a lungo termine immaginabile per il Molise; e siamo fiduciosi che questa sia un’opinione condivisa.” L’opinione sarà anche condivisa, cari ragazzi, ma la questione è che le opinioni di buon senso, espresse con civiltà e consapevolezza, non hanno (quasi) mai portato l’elefante addormentato Regione Molise su soglie di efficienza ed attività superiori a quelle di messicano dopo l’ora di pranzo. Considerato il clima generale, tutta la serie di interventi che tutt’ora mancano da parte del governo regionale per tamponare emergenze in serie, abbiamo ragione di credere che passeranno altri mesi prima che un’opinione (forse) condivisa, come quella di investire sulla formazione, sul diritto allo studio, si trasformi in una legge moderna e riccamente finanziata.

l’intervento

Sul dissesto idrogeologico non ha voluto ascoltarci per due anni, ma noi ci riproviamo visto che il 31 ottobre c’è una importante scadenza. Mentre la Guardia di Finanza mette gli occhi su 144 persone ipotizzando attorno al dissesto idrogeologico un sistema fatto di appalti truccati e gare vinte sempre dai soliti noti, il Presidente Paolo di Laura Frattura scarica la responsabilità sulla struttura precedente. E no, Presidente, ci saremmo aspettati ben altro, non un’uscita dal sapore pilatesco. Eppure aveva annunciato l’intenzione di “chiarire tutti gli aspetti della vicenda”. Salvo poi spiegare: “Le indagini le fanno le autorità competenti. Il commissario, basta leggere l’articolo 10 di nomina, ha funzioni leggermente diverse rispetto a quelle repressive laddove riscontrasse reati commessi”. Aggiungendo: “Gli affidamenti dei lavori erano già stati fatti e sono le strutture tecniche che validano gli avanzamenti. Se poi il commissario deve sostituirsi a tutti, potremmo semplificare la vita di molti azzerando centinaia e centinaia di posizioni”. Non ci siamo, Presidente: nel suo ruolo di commissario dovrebbe dare opportune linee di indirizzo e, addirittura, potrebbe usufruire dei poteri sostitutivi per emanare provvedimenti. Il Movimento 5 Stelle sa bene che le indagini vengono condotte dagli organi deputati e attendiamo gli eventuali risvolti, ma intanto ci saremmo aspettati

Dissesto idrogeologico, Frattura non fare come Pilato

maggiore chiarezza, qualche parola in più per diradare la nebbia calata sul sistema degli appalti dopo l’indagine della Finanza. Ricordiamo che fino al 23 giugno 2014 la competenza per l’espletamento delle pratiche era affidata al Commissario straordinario Aldo Cosentino che, in convenzione con Invitalia, è stato firmatario di 56 interventi. E che solo dal 24 giugno le competenze sono state trasferite al Presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura che, come specificato in Consiglio dall’as-

sessore Nagni, ha sottoscritto altri 31 decreti per altrettanti appalti. E’ su questi ultimi che adesso accenderemo i riflettori. Eppure il Movimento 5 Stelle aveva da subito, già dal luglio 2013, richiamato l’attenzione del governatore sulla vicenda per poi ribadire tutto dopo qualche mese con una interrogazione proprio sulla gestione degli appalti a seguito della delibera Cipe 8/2012 che assegnava 27 milioni di euro al Molise per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Nel proprio intervento

in Consiglio regionale il Movimento 5 Stelle specificava che “assicurare l’accelerazione degli interventi non deve però tradursi nell’agire senza rispettare le procedure di evidenza pubblica, così come stabilite dalla legge, dal diritto europeo, giustificando gli interventi, utilizzano procedure di somma urgenza per importi di notevole entità” o lo smodato utilizzo delle procedure ristrette senza previa pubblicazione di bandi di gara. L’interrogazione, dunque, chiedeva conto proprio sulla fase di monitoraggio e di controllo, su quello che era lo stato dell’arte quando si è subentrati all’interno della Commissione della gestione dei fondi del Cipe, quindi su quelle che sono state le procedure di affidamento. Infine, Presidente, un altro suggerimento. Entro il 31 ottobre bisogna chiudere la faccenda dell’attribuzione di funzioni e personale provinciale alle Regioni. Ebbene, la Provincia di Isernia figura tra gli enti coinvolti nell’inchiesta. Qualora qualche dirigente di via Berta figurasse nell’elenco dei 144 indagati, sarebbe importante fare delle opportune valutazioni: non vorremmo che finisse in Regione, magari con incarichi di rilievo. Movimento Cinque Stelle


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4 24 ottobre 2015

Il 4 e 5 novembre, in occasione del Comitato di sorveglianza del Por Molise 2007/2013

100 zaini, 100 ombrelli con fodero, 100 block notes e 1100 penne per fare bella figura

Ultimi respiri di un settennio programmatico (2007/2013) prorogato di due anni per consentire alle amministrazioni regionali affette da astenia gestionale di utilizzare ciò che rimane utilizzabile dei Fondi europei Il 4 e 5 novembre prossimi si farà vivo, come ogni anno, il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale (Por Molise 2007/2013) che ha il compito di accertare l’efficacia e la qualità del Programma stesso. Un rito? Probabile. Una necessità? Indubbiamente. Siano agli ultimi respiri di un settennio programmatico (2007/2013) prorogato di due anni per consentire alle amministrazioni regionali affette da astenia gestionale di utilizzare ciò che rimane utilizzabile dei Fondi europei distribuiti sui vari programmi attuativi e operativi. Un Comitato vastissimo (presieduto dal presidente della giunta regionale ne fanno parte i componenti del partenariato istituzionale; del partenariato economico, sociale ambientale; del partenariato delle autonomie locali; del partenariato delle società e delle agenzie regionali), per accertare l’efficacia e la qualità del Por Molise 2007/2013. La burocrazia se le inventa tutte pur di vivere nella sua intangibile torre d’avorio. Dobbiamo credere che questo Comitato non ha mai sollevato eccezioni o mai abbia

messo in dubbio l’efficacia e la qualità degli investimenti, dei progetti e delle opere finanziate. Almeno non ci sono tracce facilmente rinvenibili in tal senso. Efficacia e qualità sono elementi estremamente complessi, e svuotarli di contenuto diventa un esercizio talmente impegnativo che molto spesso invita a glissare su eventuali riscontrabili difetti, es-

lettera aperta Filippo Poleggi Egr. Direttore, come abbiamo dichiarato anche pubblicamente il primo incontro dello scorso 23 settembre lo abbiamo giudicato positivamente. Positiva è stata l’assicurazione che il primo treno nuovo del Molise entrerà in esercizio entro quest’anno, positivo è stato il ripristino del servizio di pulizia che era stato ridotto, nel frattempo è stata riaperta la linea ristrutturata Campobasso-Termoli. Ci siamo accontentati di poco? Noi sappiamo che il cammino non sarà facile per la riforma del sistema di mobilità e ferroviario. Quello che ci pare importante è aver intrapreso il cammino. Non siamo né tra quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno, né tra quelli che lo vedono mezzo vuoto, noi lo vediamo così com’è, un quarto pieno e tre quarti vuoto e vogliamo lavorare per riempirlo: Abbiamo anche apprezzato che quando Lei ci ha risposto “no” per il “non possum “ ci ha esposto come pensa di fare il possibile per far fronte a quei problemi. E’ una

sendo a loro volta (i difetti) elementi altrettanto impegnativi da trattare in senso contrario. Ci mancherebbe che proprio sul limitare del tempo di utilizzazione dei fondi europei sorgessero problemi. Il Comitato di sorveglianza entra in scena, si propone in tutta la sua magniloquenza, in tutta la sua ampia rappresentatività e tutt’intorno sollecita usi e sce-

nografie di riguardo. Infatti, il direttore dell’Area Terza, Alberta De Lisio, che farà gli onori di casa, ha dovuto in tutta fretta allestire una determinazione dirigenziale per acquistare materiale promozionale da distribuire ai membri del Comitato nel corso della riunione plenaria del 5 novembre. Gli ospiti, si sa, vanno accolti con tutti gli onori e, siccome noi molisani ci portiamo addosso la nomea di essere un popolo forte gentile ed ospitale, l’Area Terza della Regione vuole fare le cose per bene. I tempi ristretti (però potevano programmarsi con maggiore calma, tanto da seguire correttamente tutte le procedure amministrative) hanno consigliato alla De Lisio di andare all’acquisto del materiale promozionale nelle forme

più rapidi possibili, anche bypassando la Centrale unica di committenza che la Regione da qualche mese ha messo in funzione. La soluzione ad hoc l’è parsa quella dell’acquisto sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePa) gestito da Consip SpA. Soluzione accettabile, data l’urgenza. Ed al MePa è stato passato l’Ordine diretto di acquisto (Oda) - (il ricorso agli acronimi sta diventando una iattura per la lingua italiana) - di 100 zaini, 100 ombrelli con fodero, 100 block notes e 1100 penne di diverse caratteristiche. Mica tutti per i membri del Comitato di Sorveglianza: sono in parecchi, ma non tanti da arrivare alle centinaia. E’ che, durante i lavori del Comitato, sarà effettuata la premiazione del “Concorso L’Ivre – Ebbri di lettura”, kermesse letteraria rivolta agli studenti delle scuole primarie pubbliche e private e degli istituti scolastici secondari di primo e di secondo grado del Molise. Come si dice: una fava, due piccioni. Dardo

Ferrovie, perchè non riaprire il deposito a Campobasso?

buona base per poter discutere e noi vogliamo una amministrazione pubblica dialogante. Così non abbiamo rinunziato ai nostri obiettivi ma abbiamo preso atto che per il DCO ci ha dichiarato che ha ristrutturato il servizio per risolvere la situazione e che per i guasti ha pensato d’istituire qualcosa come una “unità mobile di pronto intervento”e che sta cercando quanto più possibile i “Minuetto” per ri-

durre le avarie delle vecchie carrozze. Noi ci siamo presi del tempo per osservare, abbiamo riconosciuto una contenuta riduzione di guasti e ritardi, però osservando non possiamo evitare di registrare che il tasso di disservizio rimane troppo alto. Come certo le risulterà ci sono passeggeri, specialmente pendolari, che rimangono a piedi per convogli in avaria ed altri che

aspettano ore e l’intervento dei Carabinieri per il passaggio a livello che rimane alzato. Sono eventi che in tutta chiarezza evidenziano la necessità dell’officina o il punto di manutenzione a Campobasso per le nostre vecchie carrozze e la Direzione Unica Operativa per regolare traffico, passaggi a livello e quant’altro sulla linea molisana. Quindi noi in pubblico verso l’opinione pubblica e negli incontri periodici che avremo, come abbiamo programmato, insisteremo con ostinazione “ DCO nel Molise e officina a Campobasso” fino a quanto non vinceremo la testardaggine di FSE che non vuole modificare scelte sbagliate che non razionalizzano, non migliorano, fanno spendere di più, oppure quando altre condizioni di gestione tecnica renderanno superati questi obiettivi.

*Presidente Forum TPL Molise

Corridoni vero italiano

“Tutto bisogna sacrificare, tutto bisogna osare”. È questa la citazione di Filippo Corridoni impressa negli striscioni che i militanti di CasaPound Italia hanno affisso in 80 città italiane per commemorare il centenario della morte del sindacalista. Patriota e convinto interventista, partito volontario per il fronte allo scoppio della Grande Guerra benché malato di tisi, Corridoni si distinse al fronte per la totale dedizione all’Italia, che lo portò il 23 ottobre 1915 a cadere colpito dal fuoco nemico mentre assaltava la Trincea delle Frasche. “Filippo Corridoni – spiega Cpi – è l’esempio di un uomo che seppe donare se stesso per fare la patria più grande, da ricordare in un’epoca in cui troppi preferiscono fare il contrario. Ma è anche l’esempio di un uomo che seppe coniugare nazione e lavoro: oggi che in Italia si fa largo una crescente voglia di sovranismo, è bene ricordare che la battaglia nazionale e la battaglia sociale vanno sempre combattute insieme”.


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5 24 ottobre 2015

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Gli ultimi due consigli comunali rinviati per mancanza del numero legale (sarebbero bastati appena 11 consiglieri per rendere valida l’assemblea in seconda convocazione)

La pietra dello scandalo ancora una volta la materia urbanistica La città frattanto continua nella sua discesa agli inferi (assenza di programmazione, di progettazioni e di realizzazioni), contraddistinta dalla precarietà dei servizi pubblici e dalla penuria di iniziative culturali I tonfi sono sempre più sordidi. Il consiglio comunale di Campobasso non regge le proprie responsabilità e preferisce far cadere il numero legale. D’altronde è chiamato anche a discutere problemi che patiscono l’incoerenza tra il programma elettorale e l’attività amministrativa. La materia più compromessa è l’urbanistica. Gli ultimi due consigli rinviati per mancanza del numero legale (sarebbero bastati appena 11 consiglieri per rendere valida l’assemblea in seconda convocazione) riguardavano una la possibilità e la volontà della maggioranza di far costruire in deroga altre miglia di metri cubi di cemento e l’altro l’adozione di talune correzioni alla pessima legge regionale nota come Piano Casa, per limitarne i danni al territorio e all’ambiente con il via libera all’anarchia delle costruzioni. Circostanze in aperto conflitto tra loro che, può darsi, abbiano creato più di un imbarazzo nei consiglieri che ancora hanno un briciolo di autonomia critica da esercitare, preferendo assentarsi che partecipare ad una tale marchiana dimostrazione di in-

coerenza politica e amministrativa. Sta di fatto che l’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia, che aveva esordito prefigurando al colto e all’inclita campobassano una città a dimensione europea, e per questo aveva scelto di dedicarsi a tempo pieno alla sua personalissima missione, sta lentamente retrocedendo dall’entusiasmo iniziale di stampo europeistico, sotto i colpi della manifesta sfiducia

che le viene riservata dai colleghi che disertano i consigli con all’ordine del giorno questioni e proposte di deliberazioni di natura urbanistica. Un retrocedere, il suo, anche sul piano dell’impegno personale avendo scelto il part-time al tempo pieno. Forse un fiotto di nostalgia per l’autorevolezza della cattedra accantonata è prevalso sulla impalpabilità della politica municipale e sulla criticità di un assessorato particolar-

Quell’allegato mancante Dal direttore dell’Area Terza della Regione Molise Alberta De Lisio riceviamo e pubblichiamo Volevo chiarire quanto scritto da “Dardo” in merito alla trasparenza nell’articolo pubblicato sulla Gazzetta del 23 ottobre. L’ allegato previsto nella determinazione 110 di data di ieri e’ quello che allego in nome di una correttezza e trasparenza che da 18anni caratterizzano il mio operato in tutte le amministrazioni in cui ho lavorato. Correttamente inserito nel sistema Urbi ieri insieme, ovvio, alla determina, e trasmesso all’ Ufficio Burm per la pubblicazione nel prossimo Bollettino, chiaramente per un problema tecnico non è stato “processato” dal sistema. Ringrazio l’articolista di avere evidenziato una carenza che ovviamente era involontaria e di cui oggi non avevamo avuto contezza visto che la determina e l’allegato erano già stati notificati agli Enti competenti per le successive ricevute di rito. Chiedo la cortesia di voler pubblicare l’allegato anche in Gazzetta, laddove possa essere necessario a beneficio dei lettori. Cordialmente Alberta De Lisio ————-

Gentile dottoressa De Lisio, l’allegato sarebbe stato utile pubblicarlo contestualmente all’articolo; disgiungerlo e pubblicarlo a cose fatte, giornalisticamente non rende alcun beneficio ai lettori del nostro giornale che non metterà punto alla richiesta che gli atti amministrativi della Pubblica amministrazione siano accessibili nella loro totalità come impone il decreto legislativo sulla trasparenza. Comunque, se alla Regione Molise fossero solerti e responsabili come lei, sarebbe già un successo. (Dardo)

mente esposto alle pressioni dei poteri forti e alle debolezze amministrative. Forse. Di fatto rimane la cronaca di un consiglio comunale attraversato da insoddisfazioni, malumori, risentimenti che sfociano in diatribe personali e in goffi personalismi; che all’interno della maggioranza di centrosinistra hanno mosso la creazione di un nucleo moderato quale contrappeso alla prevalenza del Pd

(pigliatutto); che all’interno dell’opposizione presenta uguali e contrapposti contrappunti. Inevitabile pertanto la stagnazione per un verso e il ribellismo per altro verso. La città frattanto continua nella sua discesa agli inferi (assenza di programmazione, di progettazioni e di realizzazioni), contraddistinta dalla precarietà dei servizi pubblici (trasporto, nettezza urbana, assistenza sociale e sanitaria, sicurezza pubblica, verde pubblico, caos automobilistico eccetera eccetera) e dalla penuria di iniziative culturali quali, ad esempio, l’analisi degli effetti economici, urbanistici e strutturali che potrebbero derivare dalla realizzazione della sede regionale su parte del terreno dell’ex campo sportivo Romagnoli e dell’area occupata dall’ex hotel Roxy. A fronte di questi buchi neri, l’esercizio dialettico prevalente si concentra sulla istituzione del registro comunale delle unioni civili e delle luminarie natalizie. Dardo

Egam, se ne parlerà al Tar il 16 aprile Si è tenuta la camera di consiglio innanzi al Tar Molise per la discussione sulle istanze cautelari nei ricorsi promossi da sedici Comuni contro la costituzione dell’Egam, l’ente di governo delle risorse idriche del Molise. All’esito di una lunga discussione, il Collegio ha ritenuto di fissare, per la decisione, l’udienza pubblica del 19 aprile 2016, quando i giudici si pronunceranno direttamente nel merito sulle plurime censure di legittimità evidenziate dai ricorrenti. I ricorsi promossi dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano, sono, si ricorderà, due, l’uno nell’interesse dei Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, l’altro di quelli con popolazione inferiore a tale soglia demografica. Mentre per il primo ricorso era stata concordata già in camera di consiglio la cd. riunione al merito, ossia la rinuncia alla sospensiva, per i Comuni al di sotto dei mille abitanti era stato richiesto un pronunciamento cautelare, invocato dai legali sul presupposto della deroga legislativa prevista per gli enti con popolazione inferiore a mille abitanti, ricadenti in territorio montano e titolari della gestione diretta del servizio idrico. Anche per essi, dunque, il Tar Molise ha ritenuto di fissare, per la decisione, l’udienza pubblica del 19 aprile, ritenendo che le ragioni dei ricorrenti siano pienamente tutelabili con un pronunciamento nel merito previsto, peraltro, in tempi ravvicinati. Tutto rinviato, dunque, ad aprile.


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Campobasso

24 ottobre 2015

Considerazioni in merito al Registro delle Unioni Civili Di Francesco Pilone In merito all’annuncio della prossima discussione in Commissione Politiche Sociali dell’istituzione del Registro comunale delle unioni civili, nel rispetto delle posizioni di ciascuno, intendo avanzare alcune considerazioni in virtù del fatto che il mio impegno politico continua ad essere rivolto ad una realtà, quella della Famiglia fondata sul matrimonio, nei confronti della quale le istituzioni pubbliche

continuano a riservare una scarsa considerazione. Quella delle unioni civili, a mio avviso, è una questione che viene sovradimensionata ed enfatizzata continuamente dai mezzi di comunicazione di massa. In Italia tutti i diritti personali riguardanti anche le persone omosessuali sono riconosciuti. Quello che manca è un serio e duraturo sostegno alla famiglia che continua a “tirare un grosso carro”: mettere al mondo i figli, educarli e costruire quindi il

futuro della nazione, di un popolo. Vorrei ricordare l’appello rivolto da S. E. Mons. Giancarlo MARIA BREGANTINI durante la sua visita al Consiglio Comunale di Campobasso nello scorso maggio: “Lasciate che di queste cose se ne occupi Roma, voi pensate al bene della famiglia”. In effetti – ci tengo a ricordarlo – si andrebbe malauguratamente ad approvare un registro che non ha alcun valore giuridico. Il popolo della famiglia – che ha

riempito con un milione di papà, mamme e bambini Piazza San Giovanni lo scorso 20 Giugno – si va organizzando. Sabato scorso si sono tenute a Roma e Milano due grossi convegni che segnano una forte presa di posizione su educazione e gender che noi, da Campobasso, seguiamo direttamente e che ci vede in prima linea. Nell’esprimere quindi la mia netta contrarietà all’istituzione a Campobasso del Registro comunale delle unioni civili, voglio solo ci-

tare l’intervento di Mons. Galantino, Segretario Generale della CEI, ospite al programma di Lucia Annunziata “In Mezz’ora”: “Il problema della famiglia fatta di padre, madre e figli, che può assicurare continuità e futuro alla società non è un problema della Chiesa. È una realtà che riguarda soprattutto la società. Io come credente e come cittadino, gradirei che si mettesse in atto quello che l’articolo 29 della Costituzione dice a proposito della famiglia”.

Sui sentieri del tempo: 42esima Su e Giù E’ tornato l’autunno e con esso la Su e Giù, manifestazione podistica nazionale non competitiva, aperta ad uomini e donne senza limiti di età, organizzata dal Gruppo Sportivo Virtus di Campobasso sotto l’egida dell’A.C.S.I. e il patrocinio dell’Assessorato allo Sport della Regione Molise, della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua 42esima edizione, avrà come tema “Le Tradizioni Molisane”. Saranno loro infatti, ad essere protagoniste assolute dell’evento, in tutte le loro sfaccettature folkloriche, culturali, musicali e gastronomiche, sia il giorno della manifestazione che ancora prima il 31 ottobre, giorno della Presentazione della gara presso il Palazzo della Cultura della Regione Molise (ex Gil). Qui, a partire dalle ore 17:30, il Gruppo Sportivo Virtus, grazie alla presenza e alla collaborazione di cantori, letterati e poeti molisani, cercherà di ripercorrere e ricordare le storie e le tradizioni più antiche della nostra meravigliosa terra, e con l’occasione consegnerà riconoscimenti agli atleti ed alle personalità distintesi nell’anno sportivo appena conclusosi. A chiudere la serata sarà l’assegnazione dell’ambito premio destinato allo “Sportivo dell’Anno”. Il sodalizio campobassano dà dunque appuntamento a tutti gli appassionati per domenica 15 Novembre, perpercorrere insieme i vicoli, le strade e le piazze del capoluogo, in una giornata all’insegna dello sport, del divertimento e della

condivisione. La partenza della gara è prevista alle ore 10.30, con ritrovo dei concorrenti alle ore 10.00 presso Piazza della Vittoria, in corrispondenza del Monumento ai Caduti. Anche quest’anno, come prassi ormai consolidata,sarà donatoa tutti i partecipanti un pacco gara con prodotti tipici e l’immancabile medaglia, disegnata dal maestro Domenico

Fratianni, che come ogni anno ha interpretato al meglio il tema della gara trasformandolo in un bozzetto d’arte. Sul sito web del Gruppo Sportivo Virtus, http://www.gsvirtus.it/, sono disponibili tutte le informazioni riguardati il regolamento e le iscrizioni. Antonia D’Agostino

La chiesa di Petrella alla Terza età Un interessante dibattito si è svolto all’università sulla valenza architettonica e storica dell’edificio di culto CAMPOBASSO. La Chiesa di Petrella Tifernina continua a suscitare interesse. Nel pomeriggio del 21 ottobre presso la sede dell’Università della III età in via Milano, Petrella e la Chiesa di san Giorgio martire sono sono stati gli argomenti di una interessante lezione storico-artistica a cura di Michele Cianciullo. Un viaggio virtuale ripercorso mediante un corredo fotografico che ha portato i “ visitatori” fino al cento storico medievale di Petrella. Pavimentazione originale, portali con chiavi di volta simbolici, vicoli intatti, e poi il gioiello longobardo – medievale. Ad alternarsi con Michele Cianciullo, cultore ed appassionato di arte e del Molise, la giornalista petrellese Mariateresa Di Lallo, che ha focalizzato l’attenzione sui misteri e sulle leggende, oltre alla bellezza artistica, che ruo-

tano intorno alla chiesa. Molto apprezzata anche la presenza del sindaco Alessandro Amoroso, che ha raccolto l’invito ed ha testimoniato quanta passione e quanta attenzione il popolo petrellese sta rivolgendo alla valorizzazione del territorio partendo proprio dal tempio medievale. Ricordando che la Chiesa sta

ormai da sei mesi rappresentando il Molise ad Expo, dell’attenzione ricevuta dall’ Università Pontificia e dal maggiore e rinnovato interesse da parte di stoici ed appassionati di arte. L’incontro a riscosso un successo tale da pianificare una visita guidata a Petrella ed alla Chiesa di san Giorgio.


Campobasso

7 24 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ultima chiamata per il tecnico rossoblu che si gioca la riconferma nel derby

Con l’Agnone i rossoblu cercano solo il successo

D’Ottavio e Paolucci da ex sognano di fare uno sgambetto alla loro vecchia squadra di Gennaro Ventresca Ogni tanto arriva qualcuno nella nostra vita che ci si sussurra all’orecchio “Carpe diem”, motto indimenticabile dei poeti estinti nel film L’attimo fuggente. Che vi dice: Vivi secondo i tuoi desideri, non sprecare neanche un goccio della tua esistenza. E noi che facciamo? Passiamo oltre? Eh no: fermiamoci un attimo. Ad amare anche il nostro caos. Si è sicuramente fermato a ragionare Roberto da Tortoreto con la sua faccia da filosofo della magna Grecia. E, dopo aver fumato l’ennesima sigaretta a filtro giallo avrà sentenziato: Desidera e non invecchierai mai. Ma, intanto, a furia di desiderare ha iniziato a perdere i capelli e anche la cerca

non è certo lucida come la Grey. Domani c’è in calendario il derby con l’Agnone. Inutile fare i sofisti nel tirar fuori la vecchia storiella che non incanta più nessuno che fa più o meno così: Una volta il Campobasso si allenava a mezza settimana con gli alto molisani. Ed era una gran bella festa in famiglia, con tanto di quadriglia e pizza e birra al Caffè letterario. Tutto merito dell’Agnone che è riuscito a salire sino alla D e a restarci per nove campionati di fila, anche se l’ultimo è arrivato per un atto di clemenza della Lega che ci ha dato il pass, per mancanza di iscrizioni. Ma, soprattutto per demerito della nostra squadra che ha trovato il modo di sprofondare per ben quattro volte sino all’inferno, dove,

non si starà poi così male. Ci sono in palio non solo tre punti. Se i rossoblu dovessero rinviare ancora la vittoria per Roberto da Tortoreto potrebbe essere l’ultima partita sulla nostra panca. Anche se nessuno lo ha detto a chiare lettere nel team dei vertici societari lo pensano tutti. L’unico modo per scongiurare la drastica e costosa decisione è battere i “cugini”. Che già hanno indossato da giorni la maglia di lana. Anche se il freddo punge anche a Selva Piana. Vanno famosi i suoi venti che una volta facevano volteggiare nell’aria l’olezzo emesso dai porcellini di Gilotti che sono diventati famosi anche sulle pagine della Gazzetta dello sport che una volta parlò di loro, sia pure in modo garbato, ma comunque stucchevole.

Ad Agnone si è ricomposta una bella coppia del gol. D’Ottavio e Paolucci si sono ritrovati in giacca e maglietta dopo gli anni verdi di Giulianova che li fece avvicinare, sia pur in forma minore a quella formata da Graziani-Pulici. Si tratta di due ex, il primo ha guidato il nostro attacco al primo campionato di B, segnando il gol più importante della sua carriera al debutto in coppitalia con la Fiorentina, col vecchio Romagnoli pieno come un uovo. Il secondo per ben due volte, durante l’incerta gestione Capone, è stato il nostro mister. Fece bene la prima volta il bel signore abruzzese, ma la premiata ditta, fedele alla sua eccentricità, non lo confermò. Salvo poi riprenderlo più avanti e mandarlo via a campionato in

corso per i deludenti risultati e per l’impazienza di certi dirigenti che scaricano le colpe tutte sull’allenatore. Fa freddo, ma domani la temperatura dovrebbe essere più accettabile. Le previsioni dicono anche che ci sarà un raggio di sole. Di spettatori non se ne prevedono più delle ultime volte: la gente ha perso fiducia e, per il momento, resta in disparte. Aspettando tempi migliori. A livello tecnico si pensa che Roberto da Tortoreto rilancerà Ferrani in coppia con Gattari al centro della linea difensiva. Il resto lo sapremo solo al fischio d’inizio. Improbabile, anche nel derby, l’impiego di Todino che si è visto preferire incredibilmente Alessandro dall’inizio del campionato.

“ Anche con il tutore l’assessore Chierchia capitola in consiglio Comunale“ A sostenerlo sono i consiglieri comunali del Polo Civico di Campobasso CAMPOBASSO. “Anche con il tutore l’assessore Chierchia capitola in consiglio Comunale”, con queste parole Coralbo, Cancellario, Pilone e Tramontano descrivono in maniera sintetica quanto di più complesso è accaduto oggi in consiglio Comunale a Campobasso quando i lavori della seduta si avviavano sulla discussione delle solite proposte di deliberazione di carattere Urbanistico. Si scrivono le regole e poi non si rispettano, perchè forse nemmeno si conoscono, continuano i consiglieri della coalizione civica, e ci ritroviamo nuovamente in aula con un documento di deliberazione di consiglio sul quale manca il controllo ed il visto del dirigente demandato al coordinamento generale dell’ente e che ha l’obbligo di apporre parere di congruità politica su tutti i documenti di giunta e di consiglio. In poche parole, e per renderla semplice, continuano i consiglieri di opposizione, il Sindaco e la giunta si sono nominati un TUTORE per poter lavorare si spera correttamente. Bene, nemmeno questo è bastato, ribadiscono Coralbo, Cancellario, Pilone e Tramontano, perchè la stessa giunta dimentica di farsi vistare gli atti dal dirigente nominato dal

Ma la questione politica più grave è che l’assessore ed il Sindaco non hanno una maggioranza che li sostiene, infatti spiega meglio la coalizione civica, il vizio di forma sollevato dal collega Pilone, trasformato in una acuta pregiudiziale alla discussione dell’argomento di che trattasi, ha visto cadere sulla votazione il numero legale della seduta, che oggi essendo in seconda convocazione era in numero pari a 11 consiglieri. E’ bene precisare, ribadisce l’opposizione, che la maggioranza è talmente latitante che il numero legale è caduto nonostante la presenza in aula dei colleghi di opposizione Cancellario (in qualità di presidente del consiglio comunale) e Di Bartolomeo. A questo punto, chiudono duramente i Civici, un attento esame di coscienza, ed una oculata analisi politica questo Sindaco ha il dovere di farla. Orrore sacrificare sull’altare degli equilibri di partito il futuro di una intera città.

Sindaco, e la conseguenza sostanziale di questo modo di operare è che i cittadini non conoscono risposte su temi nevralgici e sui quali pende un giudizio del il TAR Molise.

Coralbo Michele Cancellario Marialaura Pilone Francesco Tramontano Alberto

“Esiste ancora una maggioranza” Ancora una seduta del Consiglio comunale di Campobasso andata a vuoto CAMPOBASSO. Consiglio comunale a Campobasso ancora a vuoto per la mancanza del numero legale. “Niente da fare, neppure in seconda convocazione, la maggioranza è riuscita a trovare 11 anime buone per tenere in piedi il consiglio comunale, ancora una volta cascato per mancanza del numero legale“. Lo scrive Simone Cretella consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle. “Giusta una

precisazione: all’ordine del giorno una importante delibera in materia urbanistica che però è giunta all’attenzione del consiglio difettata dei previsti pareri, peraltro resi necessari da questa stessa struttura organizzativa, ovvero il megadirettore Iacobucci. per la serie: prima scrivo le regole e poi non le rispetto. Peccato che la figura del direttore di “area indirizzo e controllo” (figura mitologica tirata

fuori dal cilindro dell’amico sindaco, stante l’impossibilità di chiamarla “direttore generale” per i comuni al di sotto dei 100 mila abitanti), costi al cittadino campobassano circa 180 mila euro all’anno, cifra che dovrebbe essere più che congrua affinché l’intera struttura tecnico/amministrativa giri alla perfezione, come un orologio svizzero. Invece, puntualmente, continuano ad arrivare in consiglio atti

posticci e pieni di errori ed omissioni, tanto da rendersi necessario il ritiro o il rinvio nelle commissioni, con notevole aggravio di costi, sempre a carico della collettività. Alla presentazione di una giusta e fondata pregiudiziale, la maggioranza anziché prendere atto dell’errore, ha negato l’evidenza votando contro la pregiudiziale stessa; necessaria quindi l’uscita dall’aula

della minoranza, onde evitare che un atto irregolare potesse arrivare ad una spregiudicata approvazione, comunque impossibile data l’esiguità dei numeri della maggioranza che, bene ricordarlo, ha la responsabilità politica di garantire i numeri necessari per approvare i suoi stessi provvedimenti, senza pretendere “supporti” non dovuti alle minoranze che hanno invece il compito di controllo“.





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Isernia

24 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Un plauso al commissario Saladino” Il movimento del Guerriero Sannita sottolinea l’azione positiva a favore dei cittadini ISERNIA. Movimento regionale del Guerriero Sannita rivolge un plauso al Commissario Saladino per la sua attività concreta rivolta al bene dei cittadini isernini. “Viene da dire e sottolineare – afferma Giovanni Muccio, presidente del Movimento – lì dove ha fallito l’Amministrazione Brasiello il Commissario Saladino risolve il problema, il ritorno dell’Università nel centro storico d’Isernia, che rappresenterà certamente una boccata d’ossigeno aiutando a rivitalizzare una parte della città d’Isernia che ne ha bisogno. Un Centro Storico quello d’Isernia ormai nell’agonia più totale, attività commerciali che chiudono, un deserto a vista d’occhio e ciò ha

contribuito anche la chiusura dell’Università, il ritorno non può che essere salutato con soddisfazione, con l’augurio di una ripresa delle attività e della vita sociale del centro storico. E che dire della Piscina comunale da troppo tempo chiusa, tante sono state le rassicurazioni dell’Amministrazione Brasiello al Comitato genitori che chiedevano per i propri figli e le squadre agonistiche interessate, l’apertura di questa importante struttura sportiva, nulla di nulla, oggi il Commissario Saladino da una speranza concreta alla riapertura entro fine anno e bisogna credergli, il Commissario non è un politico ma un funzionario dello Stato e quindi non ha interessi elet-

torali. Molto ha fatto discutere il provvedimento del Commissario Saladino nei confronti dei dipendenti, di annotare le attività svolte durante la giornata lavorativa, a tal riguardo il Movimento regionale del Guerriero Sannita, ritiene che il dipendente pubblico che svolge il suo dovere con dedizione, abnegazione, onesta e serietà, non ha nulla da temere da tale disposizione interna. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita si augura che il Commissario Saladino riesca anche a portare a compimento le opere pubbliche, già iniziate, entro i termini stabiliti, a tal riguardo il Movimento nutre fiducia nell’operato del Commissario, funzionario dello Stato”.

Emessi 6 avvisi orali nei confronti di pregiudicati La Polizia di Isernia è intervenuta sulla pericolosità di alcune persone ISERNIA. Il Questore di Isernia, Dr. Vincenzo Vuono, ha emesso sei provvedimenti di “Avviso Orale” nei confronti di altrettante persone residenti in questa provincia, tutte con precedenti penali a carico e che, sulla base di elementi di fatto per il loro comportamento, sono state ritenute pericolose per la pubblica sicurezza. Il primo provvedimento è stato emesso nei confronti di un pregiudicato, italiano, R.M. , di anni 41, con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio, l’amministrazione della giustizia e la famiglia. Il secondo nei confronti di C.A., di anni 40, con molti precedenti per reati contro la pubblica amministrazione, inosservanza di provvedimenti dell’Autorità e reati concernenti le armi. Le altre quattro misure di prevenzione sono state comminate nei confronti di altrettanti cittadini italiani, M.G.

di anni 47, S.N. di anni 46, M.A. di anni 44 e G.A. di anni 32, i quali annoverano tutti a loro carico numerosi pregiudizi di Polizia e precedenti penali per reati contro la persona, contro il patrimonio ed inerenti gli stupefacenti. Tre di questi ultimi, inoltre,risultano avere a carico anche altre misure di prevenzione di “Divieto di ritorno in altro comune”. Nel corso dell’attività di prevenzione e di controllo del territorio sono stati altresì effettuati, negli ultimi giorni, 103 posti di controllo, identificate 822 persone, alcuni con pregiudizi di polizia, controllati 492 veicoli ed elevate 164 contravvenzioni al Codice della Strada con contestuale ritiro di 7 documenti di circolazione ed il sequestro di due veicoli perché sprovvisti di copertura assicurativa. Nel corso di mirati servizi, la Polizia di

Stato, a seguito di un controllo effettuato ad Isernia presso una struttura circense, ha denunciato un cittadino Indiano, K.R. di anni 38, in quanto sprovvisto di regolare permesso di soggiorno, oltre ad indagare R.P., cittadina italiana, titolare della citata

attività, per aver favorito la permanenza clandestina dello straniero; allo stesso è stato notificato il provvedimento di “Ordine di Allontanamento” emesso dal Questore ed il “Decreto di Espulsione” emesso dal Prefetto della Provincia di Isernia.

“Via Manzoni, e la pubblica illuminazione? I cittadini denunciano la mancata istallazione dei pali dopo l’abbattimento dei vecchi VENAFRO. Un fenomeno tutto venafrano esposto dai cittadini che si mostrano risentiti, comportando la cosa disservizio e problemi di varia natura. Vuoi per l’esecuzione di lavori di pubblica utilità sui marciapiedi, vuoi per il casuale abbattimento di pali della pubblica illuminazione da parte di auto o autocarri in manovra, accade che su diverse strade urbane venafrane -si prendano via Manzoni e da via Maria Pia di Savoia- pali e punti luce della pubblica illuminazione, rimossi o abbattuti a seguito dei motivi innanzi enunciati, non sono stati più riposizionati là dove prima c’erano e facevano luce. Conseguentemente, la giusta protesta da parte dei residenti delle strade in questione i quali sottolineano che dove prima c’era l’illuminazione serale e notturna, prevalgono oggi buio ed oscurità. Le testimonianze dei residenti : “In Via Maria Pia di Savoia -

spiega uno che vi abita- venne rimosso un palo della pubblica illuminazione per eseguire lavori sul marciapiede da parte del Comune. Quelle opere sono terminate da tempo imme-

morabile ma il palo della luce non è stato più riposizionato e lo spazio riservato alla pubblica illuminazione ricoperto con cemento in modo da cancellare del tutto la situazione pre-

cedente. Conseguenza : luce, palo e chiarore serale/notturno spariti, e dove c’era il palo dell’illuminazione è stato steso un bel po’ di cemento in modo da cancellare tutto quanto c’era prima”. Altro racconto : “Un automezzo mentre effettuava una manovra su Via Manzoni -afferma un abitante della zona – abbatté casualmente un palo della pubblica illuminazione, che venne quindi rimosso e portato via al fine, ritenemmo, di riaggiustarlo e ripristinarne l’efficienza. E’ passato però parecchio tempo ma non si è più provveduto a riposizionare il palo della luce in questione, perché tornasse ad illuminare strada e marciapiede”. Certo che sono stranezze autentiche ! Qualcuno dal Comune di Venafro vuole fornire spiegazioni ? O meglio, qualcuno vuole provvedere a ripristinare ciò che è stato immotivatamente tolto ?


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Termoli

24 ottobre 2015

Smaltivano illegalmente rifiuti, denunciati A Montenero di Bisaccia il corpo forestale dello stato scopre un’area dove venivano abbandonati rifiuti speciali MONTENERO DI BISACCIA. Sono stati denunciati dagli Agenti del Corpo Forestale dello Stato di Petacciato scalo, due uomini originari dei luoghi, responsabili di aver smaltito illecitamente e abbandonato in un’area classificata come demanio Comunale rifiuti speciali non pericolosi costituiti da scarti di risulta edile provenienti da attività di ristrutturazione e demolizione. Il reato veniva perpetrato in un’area di particolare pregio paesaggistico ed ambientale sita in Località “Olivetella” in agro di Montenero di Bisaccia. Il Comando Stazione Forestale di

Petacciato Scalo, durante un servizio finalizzato alla prevenzione ed al

contrasto degli illeciti in materia ambientale accertava che in agro del

predetto Comune venivano abbandonati rifiuti classificabili come

speciali e smaltiti illecitamente in un’area contigua ad una strada Comunale. Gli Agenti Forestali, da successivi e accurati sopralluoghi e dopo aver raccolto sommarie informazioni testimoniali risalivano ad una ditta molisana iscritta all’albo dei gestori ambientali di Campobasso il cui rappresentante legale nonché il responsabile di cantiere ed esecutore materiale dell’illecito venivano deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali, violazione alle norma di natura paesaggistico/ambientale e per concorso di persone nel reato.

L’Agesci inaugura l’anno scout Oggi a Termoli la festa anche per i 40 anni di attività del gruppo TERMOLI. Il Gruppo scout AGESCI Termoli 1, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scout nel giorno 24 ottobre 2015, invita tutta la cittadinanza a partecipare al Grande Gioco cittadino che si svolgerà nella giornata di Sabato, partendo dalla piazza antistante la parrocchia di Sant’Antonio. Il gruppo attraverso questa attività darà inizio all’anno, ma soprattutto ai festeggiamenti per i 40 anni del Termoli 1, che proseguiranno per tutto il 2015/2016 coinvolgendo i gruppi scout del territorio, ma anche tutti i bambini, ragazzi, giovani ed adulti che avranno il desiderio di giocare e divertirsi all’aria aperta! L’attività di sabato 24 non prevede iscrizione, né quota di partecipazione, sarà un’occasione per divertici, scoprire il magico mondo dello scoutismo e per conoscere nuovi amici! Per ulteriori informazioni è disponibile l’emailagescitermoliuno@gmail.com. Lo scoutismo è un metodo educativo che ha origine in Inghilterra nel 1907 e che è presente sul territorio di Termoli del 1975/1976, anni in cui l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) ha dato inizio alle attività. Vengono coinvolti i bambini e le bambine da 8 a 12 anni attraverso il gioco vissuto nell’ambientazione fantastica del Libro della Giungla (Kipling), i ragazzi e le ragazza da

12 a 16 anni attraverso l’avventura all’aria aperta e la scoperta della propria autonomia vivendo attività di osservazione, scoperta, manualità, e i giovani dai 16 ai 21 anni che attraverso il servizio e la comunità si scoprono cittadini del mondo e imparano a met-

tere a frutto le loro abilità e conoscenze. Tutti gli adulti educatori fanno parte di una comunità, sempre pronta ad accogliere nuove persone (gli adulti che vogliono far parte della comunità di educatori non devono necessariamente essere stati scout, ma possono

iniziare il percorso in qualsiasi momento, l’importante è avere l’entusiasmo di provare) disposte a mettersi in gioco e dedicare il loro tempo ai ragazzi e alle ragazze per dare loro testimonianza di come si può lasciare un mondo un po’ migliore.

Parte il nuovo anno catechistico Una serie di riflessioni saranno svolte dal vescovo di Termoli, De Luca TERMOLI. L’obiettivo è quello di “iniziare nella grazia del Signore, come egli scrive, il nuovo anno catechistico nelle nostre comunità”. Si susseguono le iniziative del vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, in vista del nuovo anno comunitario. Dopo un momento di riflessione sulla catechesi per l’iniziazione cristiana e le

comunicazioni della Commissione Diocesana per la catechesi, i partecipanti si sono trasferiti in Cattedrale per vivere la solenne Concelebrazione Eucaristica e il “mandato” ai catechisti. Nelle lettera-invito ai parroci, ai Catechisti della Diocesi, ai rsponsabili delle Associazioni e Aggregazioni Laicali, il vescovo ha spiegato, tra l’al-

tro, il significato profondo di questo gesto che sottolinea l’ecclesialità del servizio catechistico. Questo appuntamento rappresenta per ogni “chiamato”, un’occasione preziosa per rinnovare il proprio impegno a “partecipare corresponsabilmente alla costruzione della Chiesa, segno e strumento di salvezza per tutti gli uomini”.


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Termoli

24 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Gtm, si tenta l’ultima carta Il segretario della Cgil, Simonetti, ha scritto al sindaco di Termoli per fermare lo sciopero TERMOLI. Vertenza Gtm, ultimo appello prima dello sciopero già proclamato da parte della Filt-Cgil all’amministrazione comunale di Termoli visto il mancato pagamento da parte della Regione nonostante la sentenza del Tar. Giorgio Simonetti ha messo nero su bianco la richiesta di incontro urgente col primo cittadino, inviata per conoscenza anche all’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni. “Egregio sindaco, avrà ricevuto, da qualche giorno, una rinnovata proclamazione di sciopero dei dipendenti dell’azienda Gtm che gestisce il Trasporto pubblico urbano di Ter-

moli. L’azione rivendicativa proclamata prevede una astensione dal lavoro del personale tutto, operatori d’esercizio e personale amministrativo, di 24 ore. Come organizzazione sindacale confederale siamo molto preoccupati dei disagi procurati all’utenza dalle forme di protesta che prevedono astensioni dal lavoro prolungate, oltre ad arrecare ulteriori danni economici al personale dipendente, che da quattro mesi non percepisce un solo centesimo a titolo di retribuzione. A tal proposito siamo convinti della opportunità di trovare una soluzione immediata e condivisa ad

una condizione economica e psichica dei dipendenti che oramai ha raggiunto limiti da emergenza. Ci saremmo aspettati, in una fase immediatamente successiva alla proclamazione della prima iniziativa rivendicativa, datata 30 settembre, una convocazione per un tavolo finalizzato a risolvere la suddetta criticità, ma evidentemente i suoi impegni istituzionali non hanno permesso di organizzare l’occasione di confronto. Inoltre l’assessore regionale al Settore, che legge per opportuna conoscenza, ci ricorda attraverso una nota che il nostro interlocutore diretto è l’amministrazione

che lei dirige e pertanto abbiamo ritenuto opportuno chiedere a lei un incontro, che auspichiamo

possa avvenire in tempi brevissimi anche alla luce delle difficoltà enormi di lavoratori e famiglie”.

Droga, arrestato calciatore del Termoli Il 19enne Giuseppe Calabrice è stato bloccato dagli agenti della Polizia a Foggia TERMOLI. Non solo cambi di allenatore a raffica, sulla squadra del Termoli calcio si abbatte anche una grana giudiziaria. Il 19enne tesserato giallorosso Giuseppe Calabrice è stato arrestato a Foggia dagli agenti della questura per spaccio di stupefacenti. Ad agire gli uomini della Narcotici, che hanno fermato il giovane mentre cedeva dosi di stupefacenti sul piazzale Italia a un gruppetto di ragazzi più o meno coetanei, tra i 18 e i 20 anni. Il calciatore in forza al Termoli somministrava hashish. Nonostante fosse stato beccato sul fatto, mentre i questurini lo portavano verso l’auto di servizio ha chiamato a raccolta i suoi clienti, che si sono scagliati, insieme allo stesso 19enne, contro i poliziotti, con calci e pugni, nel tentativo di liberare il loro pusher. In un primo momento Calabrice era riuscito ad allontanarsi, ma è stato riacciuffato. Insieme a lui, arrestato anche un 18enne. Il calciatore dovrà ora rispondere delle accuse di spaccio, resistenza e lesioni e pubblico ufficiale. Attualmente i due ragazzi sono ai domiciliari. La perquisizione della Polizia ha fatto rinvenire quattro confezioni di hashish pronte allo smercio e anche denaro di piccolo taglio. Due gli agenti feriti, con 10 giorni di prognosI.

Via Maratona, spazio alla rotonda Il semaforo oggi in essere, peraltro guasto, sarà smantellato TERMOLI. Tempi biblici della burocrazia permettendo (e sperando che siano più snelli possibili), i disagi di automobilisti e pedoni per il mancato funzionamento del semaforo che regola (anzi che non lo fa) l’incrocio tra via Maratona, via della Vela, via Magellano e via Mascilongo andranno a sparire. L’amministrazione comunale di Termoli ha deciso di porvi rimedio smantellandolo e predisponendo al suo posto un’ampia rotatoria, che dovrebbe risolvere anche i problemi di canalizzazione dalla strada che sale dal lungomare nord verso il quartiere Sant’Alfonso. La struttura dei Lavori pubblici sta ultimando la programmazione dell’intervento, che ridurrà al solo impianto di piazza Giovanni Paolo II i semafori rimasti opera-

tivi in città. Unico accorgimento necessario,

sarà chiuso il breve tratto che collega il cavalcavia al cuore della

futura rotatoria, area che potrà essere adibita a parcheggio, ma per

i dettagli occorrerà attendere delibere e determine.



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Opinioni “Il Molise è la regione italiana in cui si percorrono in media più km l’anno, 14.372, circa 1.600 km in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 12.782 km annui, a testimonianza di un forte radicamento dell’utilizzo dell’auto in regione nonostante un significativo calo di 800 km annui medi percorsi rispetto al 2013” - afferma Enrico San Pietro, vice direttore generale area Danni e Sinistri di UnipolSai - a commento dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2014. L’Osservatorio è stato realizzato in seguito all’analisi1 dei dati di circa 2,3 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati. 1 Le informazioni riportate nel testo sono il risultato dell’elaborazione di dati aggregati dai quali non è possibile risalire al singolo utente/assicurato Secondo i dati di UnipolSai Assicurazioni prima compagnia in Italia nel Ramo Danni, in particolare nell’R.C. Auto - gli automobilisti di Isernia percorrono 14.853 km l’anno, mentre quelli di Campobasso 14.158. In Molise si tende a utilizzare l’auto per meno giorni l’anno, 281 (2 giorni in più rispetto al 2013), rispetto alla media nazionale (288), ma si percorrono distanze più elevate, 51 km (3,3 km in meno rispetto al 2013), contro i 44 km medi a livello italiano. I molisani trascorrono in media 1 ora e 32 minuti al giorno in auto (3 minuti in più rispetto al 2013). Complessivamente un molisano passa 18 giorni (1 giorno in meno rispetto al 2013), considerando le intere 24 ore, in un anno in automobile rispetto a una media nazionale di 17 giorni a una velocità 2

Sempre più di attualità è il problema di contrastare lo sfruttamento del lavoro nero illegale che, in alcuni casi, osteggia la necessità di assecondare la collaborazione volontaria e tradizionale tra persone nelle attività più semplici delle imprese agricole familiari. In questo periodo autunnale in agricoltura ci sono due attività particolarmente diffuse in Molise, la vendemmia e la raccolta delle olive, che, conseguenza anche della non particolarissima specializzazione tecnica necessaria, si tramandano, nelle aziende agricole familiari, come un piacevole rito che vede coinvolti familiari, parenti e amici, che sono felici, specialmente quando il tempo è accattivante, di poter trascorrere alcune ore in campagna, fare un po’ di attività fisica e contribuire a produrre futuri piaceri del palato. Ciò, però, trova sempre maggiore contrasto nelle norme, rese sempre più pressanti e cogenti, per contrastare l’aberrante sfruttamento del lavoro nero, in particolare il perverso “caporalato”, fenomeno non diffuso però in Molise. Ha fatto particolare scalpore, a livello nazionale, - evidenzia Giuseppe Colantuoni, Responsabile Provinciale dell’Epaca, Ente di Patrocinio e Assistenza per i Cittadini e l’Agricoltura di Campobasso - il caso del pensionato di Castellinaldo d’Alba (CN), multato dagli ispettori del lavoro perché “sorpreso” a raccogliere le uve nella sua piccola vigna, assieme alla

24 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Auto, una particolare classifica regionale

media di 33,2 km/h (4,3 km/h in meno rispetto al 2013), superiore rispetto ai 30,7 km/h della media nazionale. I dati dell’Osservatorio evidenziano una regione in cui vi è un elevato livello di propensione all’utilizzo dell’auto per coprire distanze

giornaliere mediamente elevate e superiori ai 50 km. I molisani sembrano beneficiare di un livello di traffico contenuto che permette di viaggiare a una velocità media superiore di 3,5 km/h rispetto al resto d’Italia. “I dati del 2014, evidenziano un aumento di 3

Vendemmia mortificata dalle visite ispettive compagna Ada e ad alcuni amici, senza un formale rapporto di lavoro. Anche grazie all’intervento della locale Coldiretti, che ha contribuito a chiarire i fatti, le sanzioni sono state revocate, ma, con la complessità delle norme e l’eccessiva burocrazia che attanaglia le aziende agricole, resta difficile stabilire il confine tra il rapporto di un lavoro dipendente rispetto a una collaborazione amichevole e gratuita. Per contribuire a fare maggiore chiarezza sulla questione il Patronato EPACA ricorda che alcune norme vigenti permettono lo “scambio di manodopera” gratuito tra Coltivatori Diretti. Titolari di azienda agricola e loro coadiuvanti possono reciprocamente aiutarsi con altri iscritti con posizione contributiva di Coltivatore Diretto, scambiandosi gratuitamente attività lavorativa da loro stessi

svolta. Inoltre, evidenzia l’EPACA, per le attività agricole, non è da intendersi quale rapporto di lavoro autonomo o subordinato le prestazioni svolte da parenti e affini sino al quarto grado, se sono meramente occasionale e di breve periodo, a titolo di aiuto, mutuo aiuto e obbligazione morale senza corresponsione di compensi. L’Epaca Provinciale di Campobasso informa ancora che due o più imprese agricole possono instaurare, congiuntamente, un rapporto di lavoro con lo stesso operaio agricolo al fine di utilizzarlo promiscuamente presso le rispettive aziende, se sono imprese appartenenti allo stesso gruppo societario, o sono imprese riconducibili allo stesso proprietario, o sono imprese condotte da soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o affinità entro il terzo grado,

minuti al giorno del tempo trascorso in auto a fronte di una diminuzione di 3 km/h della velocità media, elementi che testimoniano una, seppur contenuta, riduzione della qualità complessiva dell’esperienza di guida rispetto all’anno precedente la cui spiegazione è da ricercarsi nell’incremento del traffico o in criticità legate alla viabilità” – ha sottolineato il vice direttore generale area Danni e Sinistri Enrico San Pietro. Così come nel resto d’Italia, è il venerdì il giorno in cui i molisani percorrono più km in auto. I molisani sembrano non amare particolarmente l’utilizzo dell’auto nelle ore notturne (solo il 4,02% dei km complessivi viene percorso durante la notte rispetto a una media nazionale del 4,62%). Il numero di scatole nere in Italia ha raggiunto circa 4 milioni di unità, di cui UnipolSai detiene circa il 60%, un apprezzamento legato non solo per la possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio per chi sceglie l’installazione a bordo della vettura. In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita” in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.

o sono imprese legate da un contratto di rete e almeno il 50% siano aziende agricole. L’Epaca evidenzia che una casistica molto particolare è quella dei voucher per lavoro accessorio in agricoltura per pensionati, studenti nei periodi di vacanza, percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito, come cassintegrati, titolari d’indennità di disoccupazione ASpI, disoccupazione speciale per l’edilizia e i lavoratori in mobilità. Il lavoro accessorio con voucher è una normativa la cui finalità è di regolamentare quelle prestazioni di lavoro che non sono riconducibili a un vero e proprio contratto di lavoro, il cui limite complessivo per lavoratore è di 7.000 euro, per anno civile, e di 2.000 euro per ciascun singolo committente. Il pagamento avviene attraverso “buoni lavoro”, voucher. Del valore netto di un voucher da 10 euro nominali, 7,50 euro vanno al lavoratore, il resto sono contribuzione. Per le prestazioni rese nel settore agricolo, l’importo della retribuzione oraria delle prestazioni di lavoro subordinato è quello previsto dal CCNL di settore. Sono garantite la copertura previdenziale presso l’INPS e l’INAIL. Naturalmente, anche nel caso del lavoro in agricoltura, la difficoltà è riuscire a coniugare le rigide norme scritte con il normale buonsenso e la particolarità del lavoro agricolo, il cui svolgimento è soggetto a tante situazioni impreviste, tra cui anche quelle metereologiche.



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