Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTO quELLO ChE GLI ALTRI NON dICONO
ANNO xI - N° 254 MARTEdì 17 NOvEMbRE 2015 - dISTRIbuzIONE GRATuITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - Rootostampa Molise sede legale via Normanno, 14 Campobasso Tel: 0874.1919119 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta
30.000 copie in omaggio
GIORNALE SATIRICO
Federico Mastronardi L'Oscar del giorno lo assegniamo a Federico Mastronardi. Il simpatico amico, che tanti anni ha passato in Polizia, è andato in pensione. Noi, che lo abbiamo conosciuto per il suo servizio, l'abnegazione al dovere, la serietà nel suo operare oggi riteniamo di assegnargli l'Oscar proprio l'attività svolta. Riteniamo che se lo sia meritato appieno. Noi, così, oggi festeggiamo la sua andata in pensione.
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LAVORO
Garanzia Giovani, il caos senza fine Non c’è pace per il progetto che avrebbe dovuto assicurare qualche mese di lavoro ai giovani
Emma De Capoa
IL TAPIRO DEL GIORNO
L’OSCAR DEL GIORNO
RESTA AGGIORNATO, SEGuICI ANChE Su FACEbOOk
Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Emma De Capoa. L'assessore comunale di Campobasso alla Cultura, pur avendo in bilancio qualche somma da spendere, è riuscita a organizzare il minimo indispensabile lasciando, la città capoluogo, completamente al buio di iniziative. E, ora, con 20mila euro, si tenterà di fare qualcosa per Natale con gravi risultati per il commercio locale in una città senza strategia.
Ancora un Natale in sordina a Campobasso Appena 20mila euro e senza una strategia per fare del Capoluogo un punto di riferimento
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SOCIALE
Tre anni per uno spiraglio ai disabili Sei posti di lavoro per dare lavoro ai disabili sono stati necessari 3 anni e due commissioni
LA POLEMICA
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L’Acem a Frattura “Perchè ci hai escluso?” Al Tavolo tecnico per l’area di crisi, l’Acem è stata fatta fuori: “E gli edili intanto muoiono”
AMBIENTE
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I grillini” “Il Molise sarà tutto trivellato” Per il movimento Cinque Stelle, il pericolo di una trivellazione generale del Molise è realtà.
BATTISTA FRIGGE CON L’ACQUA Servizio a pagina 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 17 novembre 2015
“Garanzia Giovani Molise”: al piano di attuazione s’è aggiunto anche FIxO YEI Molise
Le premesse al Piano regionale dal nome esotico “FIxO YEI” un derivato del Programma Nazionale in favore dei giovani Neet (non occupati e non in istruzione e formazione) - sono la Convenzione tra ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Molise, sottoscritta il 24 giugno 2014, il Piano di attuazione regionale “Garanzia Giovani in Molise” approvato dalla giunta regionale il 14 luglio 2014, poi modificato il 2 dicembre 2014 e il 9 marzo 2015, e il Programma operativo “Iniziativa Occupazione Giovani”. Da questa combinazione, come accenniamo, è disceso “FIxO YEI” di cui si occuperà l’Agenzia regionale Molise Lavoro (Arml) che ha l’incarico di svolgere le attività legate alla gestione di “Garanzia Giovani Molise” sotto la direzione e coordinamento strategico del responsabile regionale della Programmazione regionale, Massimo Pillarella. Obiettivo del Piano “FIxO YEI Molise” è rafforzare la rete integrata dei servizi per il lavoro coinvolgendo e sostenendo le scuole e l’università (quest’ultima, limitatamente alla scheda “Accompagnamento al lavoro”), “affinché diventino soggetti erogatori di po-
Un labirinto di sigle e di ipotesi: materia pregiata per i burocrati maneggioni, gli “esperti” delle politiche comunitarie, i consulenti, i collaboratori, i tutor, e gli approfittatori Sono due anni che si parla dei giovani senza aver potuto registrare un caso, che uno, in cui sia segnalabile la concretezza di un intervento, un posto di lavoro, la creazione di una chance per il loro futuro litiche attive del lavoro, soprattutto nella promozione ed erogazione di servizi specifici per i giovani”. Concetti onnicomprensivi, ancorché generici, dai quali dovrebbero scaturire iniziative e possibilità di lavoro per i giovani che non lavorano e non studiano. Se non studiano, non riusciamo a capire cosa centrino le scuole e l’università apertamente chiamate in causa, “affinché diventino soggetti erogatori di politiche attive del lavoro, soprattutto nella promozione ed erogazione di servizi specifici per i giovani”. Dietro questi arzigogoli linguistici in genere si nasconde sperpero di denaro pubblico (nazionale o
di sergio genovese A prescindere, quando qualcuno che ha un volto conosciuto ci lascia per altri lidi, sollecita un po’ di malinconia. Ho letto, solo qualche giorno fa, il comunicato dell’Avvocato Gatti ( o avvocatessa?) e mi è piaciuta l’asciuttezza ma anche il contenuto. Lascia la Regione ma anche il ruolo di Tutore dei minori. Di questi tempi, sottrarsi ad un incarico, presumo anche remunerato, è materia di studio per i ricercatori delle dinamiche sociali. Lascia anche la politica la dottoressa, di cui era stata elegante e assai apprezzata rappresentante anche se non accompagnata da significativi successi che nel contesto, di frequente, non premiano il merito ma altre qualità non meglio identificate o forse sin troppo identificate. Proprio quest’ultima precisazione mi offre la stura e presumo la offra anche ad una parte dei lettori, per valorizzarne lo spessore umano. Già, non appaia blasfema questa considerazione, poiché chi si “droga” di politica molto difficilmente riesce a mettere in conto l’abbandono di tale mondo tanto ne è pericolosamente dipendente. Erminia Gatti avrebbe potuto insistere, infilarsi in un percorso per certi versi perverso, fatto di op-
comunitario che sia) con proposte, programmi, progetti, consulenze, collaborazioni. Nella logica della complementarietà, il “FIxO YEI Molise” dovrebbe pertanto integrare gli interventi individuati dal Piano di attuazione regionale (Par) - Programma operativo (Po) “Iniziativa Occupazione Giovani” - indicando quale dovrebbe essere il target dei beneficiari delle misure e la relativa quantificazione; i criteri e le modalità che la Regione intende utilizzare per individuare gli istituti scolastici superiori da coinvolgere; i servizi erogati e le modalità di raccordo con altri soggetti gestori di misure di “Garanzia Giovani Molise”
(ossia i Centri per l’Impiego, gli Enti di formazione, le Associazioni temporanee di scopo eccetera); le modalità di accesso al Sistema informativo lavoro regionale (Silr); gli eventuali ambiti di assistenza tecnica da rendere disponibili alla Regione, alle scuole e all’università e a Italia Lavoro SpA che , “qualora sulla base dell’avanzamento del Programma ravvisasse la necessità, potrà procedere, previa concertazione con la Regione, alla rimodulazione Piano regionale “FIxO YEI”. Un labirinto: di titoli, di sigle e di ipotesi: materia pregiata perché ci sguazzino i burocrati maneggioni, gli “esperti” delle politiche comu-
nitarie, i consulenti, i collaboratori, i tutor, i master. Sono due anni che sentiamo parlare di “Garanzia Giovani Molise” e di “Iniziativa Occupazione Giovani”, delle loro magiche finalità, senza aver potuto registrare un caso, che uno, in cui sia segnalabile la concretezza dell’intervento, un posto di lavoro, la creazione di una chance per i giovani. Ma solo proposte, piani, programmi, convenzioni, decreti, determinazioni, integrazioni, coinvolgimenti, coordinamenti e affidamenti. L’equivalente di centinaia di migliaia di euro a fondo perduto. Dardo
Il saluto di Erminia Gatti portunismi, doppiogiochismi e altre qualità ( mignon ) per restare ancora in corsa. Secondo me ce l’avrebbe fatta, ma ha preferito mollare. Finalmente qualcuno che può programmare di sentirsi realizzato anche se non finisce tutti i giorni in televisione e non è in testa alle processioni dei patroni più significativi. Proprio alcuni passi del suo comunicato di commiato, mi lasciano capire come la dottoressa cominciava a diventare repellente a quel provincialismo strisciante che ci connota sempre di più e che valorizza le persone che si laureano in “paraculismo”. Mi riferisco non solo ai politici ma anche alle nuove classi dirigenziali sempre di più sulla scena, sempre di più
amplificate da mass media compiacenti, sempre di più inserite in un dinamismo che è poco coerente con il servizio che svolgono, ma che ha un elevato valore perchè offre occasioni di edonismo alla stato puro e per questo allo stato becero. Farsi riprendere spalla a spalla con un pezzo forte, incute timore e rispetto. Promuovere di continuo la propria immagine , fingendo che il motivo è un altro, è ragione di vita o di morte. A questo siamo arrivati. Può darsi che Erminia Gatti era all’altezza di invertire la tendenza ma non ce l’ha fatta. Non ce la fai a resistere. Se non sei preso, ventiquattro ore su ventiquattro, da un certo carrierismo di maniera, non vai avanti e finisci inesorabilmente nelle retrovie. I primi posti spettano agli uomini e alle donne con quella laurea sopra indicata. Gloria ai furbi e non ai capaci. Questa è un’altra tristezza che si aggiunge a quella per la perdita operativa di una persona che avrà fortuna altrove e che non ho avuto mai il piacere di conoscere. La precisazione serve preventivamente per quei mediocri che già avevano sospettato il contrario. In bocca al lupo.
TAaglio lto
3 17 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il capoluogo da decenni è governato senza coraggio e le conseguenze sono ogni anno più visibili
Natale misero a Campobasso con ventimila euro da spendere
A tanto ammonta il finanziamento per le festività messo a disposizione dall’amministrazione Lo spunto per il ragionamento, quest’oggi, ce lo fornisce la notizia che lo stanziamento previsto dal Comune di Campobasso per le festività del prossimo Natale ammonta a ventimila euro. Una cifra ridicola e triste, micragnosa; che dà l’esatta misura, la cifra, della condizione in cui versa il capoluogo di regione. C’è poco da soffermarsi, da disquisire oltre. Ed infatti la notizia la useremo solo come spunto per permetterci, sommessamente, qualche considerazione su Campobasso. Se si esclude l’allunaggio dell’Università (che con l’attività di programmazione delle varie giunte che si sono succedute non ha nulla a che vedere, non può certo essere ascritto, quindi, a merito di qualche trascorsa maggioranza), che ha segnato, modificato, dato un senso e qualche mal governata prospettiva a questa città, Campobasso è restata immutata da diversi lustri. Ad eccezione di qualche rotonda e di spro-
porzionati centri commerciali. Il profilo e la crescita urbanistici sono restati senza regole ed in balia delle soluzioni estemporanee di questo o quel costruttore, disarmonizzando la visione d’insieme. Il centro storico lasciato a sé stesso e spicciole polemiche sulla chiusura di questo
o quel tratto di strada, senza che mai nessuno si sia sognato di immaginare un assetto complessivo che prevedesse, solo per fare un esempio, l’impossibilità di aprire decine di desolanti pizzerie al taglio una dietro l’altra, ma ipotizzando un’armonica distribuzione delle attività
secondo criteri di uso e di pura fruibilità urbanistica. Non si è mai avuta l’umiltà di guardare a quanto succedeva nelle altre città, a quali idee abbiano rappresentato occasioni di crescita. Salerno e le sue luci solo un altro esempio tra tanti. Sono anni che si discute della destinazione del vecchio stadio Romagnoli e nessun sindaco, nessuna giunta ha avuto davvero il coraggio di osare. Ci si è limitati all’intitolazione dell’area alla visita di papa Francesco. L’impiantistica sportiva non ha avuto un solo singolo intervento di rilievo fino a che, quest’anno, in contrada Selva Piana s’è mosso finalmente qualcosa. Ma oltre il calcio è pieno deserto. Il mercatino di Natale a Campobasso, invece di essere distribuito con criterio e gusto nelle vie più pittoresche, assume sempre le sembianze grossolane della sagra, con bancarelle una dietro l’altra senza una dinamica distribuzione che invogli il
cittadino a percorrere altre strade, scoprire nuovi angoli. Il mercato coperto langue e la lodevole iniziativa della Coldiretti del giovedì mattina viene relegata sotto tendoni di plastica. La torre di delicata Civerra ed il Castello Monforte non sono mai stati oggetto di idee e riflessioni per farne un’attrattiva per i turisti che (molti o pochi che siano non fa differenza) arrivano in città.A Campobasso le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai avuto coraggio, prigioniere di un attendismo vile, senza attributi; interessato a portare a casa il minor numero possibile di critiche, piuttosto che rischiare il collo per puntare al bersaglio grosso. E a furia di non fare, di nascondersi eccoci ora a gestire un bel Natale con ventimila euro di indecisioni e balbettii. A Campobasso, da decenni, chi amministra ha preferito non fare. O forse, semplicemente, non è stato capace di fare altro.
L’Acem ritiene grave l’assenza dal tavolo per l’area di crisi dell’associazione degli edili
“Frattura, perchè ci hai escluso?” CAMPOBASSO. “E’semplicemente inconcepibile che al Tavolo permanente sull’area di crisi complessa istituito dalla Regione Molise, il Presidente Frattura non abbia tenuto in debito conto una designazione fatta dall’ACEM, che rappresenta il settore che ha subito più di tutti gli effetti della crisi fino al suo dimezzamento, ossia il settore dell’edilizia”. E’ questo il commento del Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro all’indomani dell’insediamento del Tavolo di confronto sull’area di crisi. Secondo l’Associazione dei Costruttori Edili del Molise, nell’individuare le rappresentanze del settore industria, ha preferito attuare delle scelte selettive attenendosi a numeri avulsi dal reale tessuto imprenditoriale della Regione. “Riteniamo scorretto il comportamento della Regione – conclude Di Niro – perché all’inizio ha chiesto il coinvolgimento di tutte le forse sociali ed economiche per
aver maggior peso contrattuale presso il Governo centrale con la sottoscrizione di uno specifico Patto, quindi con un colpo di spugna ha preferito operare secondo logiche diverse”. Edili, che stanno già soffrendo per le difficoltà dovute ad una regione che non riesce ad assicurare loro i giusti e dovuti provvedimenti a partire dagli investimenti in opere pubbliche fino alla soluzione dei fondi in perenzione.
I costruttori sono già alle prese con l’assenza di programmi e di fondi da destinare agli investimenti l’intervento Il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha invitato le scuole a fermarsi e a riflettere sui fatti di Parigi, così come “le organizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato e le rappresentanze istituzionali che spronano ad unire le forze per contrastare la violenza e salvaguardare le conquiste di libertà e di autodetermina-
Il ruolo della scuola ma quale Il ministro Giannini ha invitato le scuola a riflettere su quanto accaduto in Francia
zione dei popoli acquisite in tutti i paesi democratici del mondo”. La mobilitazione è corale e profondamente sentita. Il colpo letale alle speranza della pacifica convivenza, della integrazione, della multiculturalità e stata abbattuta insieme alle 129 vittime dei kalashnikov dei terroristi dell’Isis. La volontà di reagire però è
tanta, e uno dei pilastri su cui rifondare la speranza che prevalga la libertà di pensiero, di religione e d’espressione sulla barbarie è indubbiamente la scuola. Un tempo fucina di generazioni. Ora, invece, solo pretenziosamente “Nuova scuola”. Tutta da scoprire. Ma poco accetta al popolo che la frequenta. Brutto segno.
TAaglio lto
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
17 novembre 2015
La Uil Molise denuncia il tentativo di fare entrare società private nelle strutture
“I Centri per l’impiego non vanno privatizzati” Per il sindacato, l’impianto attuale va rafforzato e non già demotivato e depotenziato “Non possiamo avere lavoratori di serie A e quelli di serie B. Va assicurata l’imparzialità” CAMPOBASSO. Il contesto lo conosciamo bene tutti: la crisi continua a mordere, qualche occupato in più ma lavoro ce n’è sempre troppo poco, il mercato del lavoro negli anni è divenuto sempre più volatile e i percorsi lavorativi sono sempre più instabili e privi di una prospettiva a lungo termine. I Centri per l’impiego ci hanno provato a favorire l’occupazione e l’incrocio fra domanda e offerta, per orientare la carriera lavorativa delle persone, per ridurre la mera dipendenza dalle prestazioni di disoccupazione. Hanno però potuto far conto su poche risorse economiche, pochi addetti qualificati, una normativa farraginosa e un’impostazione vecchia e inadeguata alle nuove sfide del mondo del lavoro. Nel resto d’Europa questi servizi funzionano meglio, ma impegnano 70mila persone contro le 7mila del nostro Paese. Da noi il rapporto è di un operatore con 594 disoccupati/inoccupati, mentre in Francia ogni dipendente dei centri per l’impiego ne cura 59, nel Regno Unito 43, in Germania 27. “Paradossalmente da noi in Molise - commenta Tecla Boccardo, responsabile regionale della UIL
FEDERAZIONE POTERE LOCALI – sono precari coloro che devono fornire servizi ad altri lavoratori a loro volta precari: ben 56 dei 70 lavoratori dei Centri per l’Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia hanno contratti a tempo determinato, rapporti di collaborazione o sono legati a società esterne affidatarie di servizi. Se dovessero per disgrazia venire meno queste risorse professionali sarebbe il collasso dei servizi per il lavoro in regione, peraltro in un mo-
Ieri sera sul palco del Teatro Savoia ha suonato l’Orchestra del Conservatorio Perosi (50 studenti dei corsi dell’Alta Formazione artistica, alcuni di loro si sono già imposti all’attenzione del pubblico e della critica musicale in concorsi nazionali ed internazionali), e con essa i docenti e gli ex allievi. Una esibizione di pregio e largamente applaudita. Non poteva esserci modo migliore per inaugurare l’anno accademico dell’Istituto. La sua costituzione ha suturato la ferita inferta alla Musica dalla giunta regionale e dal consigliere delegato alle attività culturali con lo scioglimento dell’Orchestra stabile del Molise all’interno della Fondazione Molise Cultura. Un vulnus che è servito a qualificare fin dal nascere il livello culturale e di sensibilità del governo che siede a Palazzo Vitale. Che, per colmo d’ironia, non tralascia occasione per godere dell’attività musicale del “Perosi” e bearsi di essergli vicino. Una chiara mistificazione, che rende maggiormente pregevole il lavoro del Conservatorio molisano in favore della diffusione della cultura musicale, e l’apporto dato al cartellone della Fondazione Molise cultura una volta orfana della propria orchestra. La vastità del repertorio lirico/sinfonico dell’orchestra del “Perosi” s’è
mento in cui la loro funzione dovrebbe intensificarsi anche a seguito del riconoscimento dell’Area di crisi.” La UIL FPL ha idee chiare: “Il primo obiettivo per il sindacato: va data piena garanzia a tutto il personale impiegato nei centri per l’impiego e va subito costruito un percorso per il rapido superamento del precariato in questo servizio per valorizzare le professionalità e le competenze acquisite. Da qui deve partire il rafforzamento di questo
strumento per il lavoro.” Questa, di riformare i servizi che avviano al lavoro, è comunque una sfida che la UIL FPL accetta ed anzi sollecita da anni. Con qualche chiara precisazione: “Mantenere attivi i centri e i servizi per il lavoro gestiti nell’ambito della pubb l i c a amministrazione, adattandone la funzione e la strumentazione alle nuove politiche attive, potenziandoli con personale e mezzi moderni. Serve subito la definizione di un quadro di interventi chiaro e finalizzato all’omogeneizzazione delle azioni per le politiche attive in rapporto alle funzioni e al ruolo della nuova agenzia nazionale specifica che comincerà a operare dall’anno prossimo.” Sembra invece che si voglia rinunciare ad irrobustire la rete pubblica dei Centri per l’impiego, propendendo ad un’apertura spinta a favore di “soggetti privati accreditati”, ai quali viene offerta la possibilità, non
solo di concorrere alla creazione di una “rete nazionale”, ma di intervenire direttamente nelle attività proprie dei soggetti pubblici “mediante meccanismi quasi di mercato”. Perché non ci siano disoccupati di serie A e di serie B, a garanzia e tutela degli utenti che solo l’imparzialità della pubblica amministrazione assicura, perché il privato non dilaghi massacrando il pubblico, la UIL FPL, nel corso del convegno di venerdì, ha già chiesto che la Regione Molise, in via prioritaria ed a seguito della riforma del titolo V della Costituzione, realizzi una nuova struttura interna dedicata alla gestione del servizio che, di fatto, le compete con una nuova direzione che avrà il compito di gestire gli operatori dei centri per l’impiego e gli sportelli territoriali (laddove la programmazione resterà in capo all’Agenzia nazionale). I lavoratori a tempo indeterminato e determinato (per ora prorogati al 31/12/2016), ma anche l’altro personale comunque operativo nei centri per l’impiego, oggi a carico delle Province devono transitare subito, a parere del sindacato, nella nuova struttura regionale, come ha previsto la Ministro Madia.
Sul palo del Teatro Savoia il concerto inaugurale del “Perosi” Il Conservatorio ha trovato il suo giusto ruolo a livello nazionale ed internazionale realizzato principalmente nel cartellone degli eventi del Conservatorio, ma anche in manifestazioni legate al territorio molisano come il concerto realizzato per le celebrazioni del 50° Anniversario della Regione Molise del 2013, quello per l’Expo 2015, di Enti e Associazioni umanitarie come il Rotary Club Italia e la C.r.i. Croce Rossa italiana, e di eventi di rilievo
in Italia e all’estero. L’Orchestra ha ricevuto unanimi consensi anche in produzioni liriche quali l’Attila di G. Verdi nel 2013 nell’ambito delle celebrazioni nazionali dell’anno verdiano; Gianni Schicchi di G. Puccini e Schicchi e Puccini di S. Monterisi nel 2014; Hansel e Gretel di E. Humperdinck nel 2015 (con due repliche), e anche in opere meno conosciute come
quelle realizzate nel Progetto ‘900 (La Medium di Gian Carlo Menotti nel 2008; La notte di un nevrastenico di Nino Rota nel 2009; Il Telefono di G. C. Menotti e Una domanda di matrimonio di L.Chailly nel 2010; Nous attendons le matin di C. Serino e Procedura penale di L. Chailly nel 2011. Un divenire in progresso che i melomani molisano assecondano con intima profonda soddisfazione.
TAaglio lto
5 17 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Sei posti di lavoro da ripartire tra Regione e Provincia ancora in bilico
Quando si dice “la burocrazia”. Quando si dice “il male incurabile dell’economia”. Quando le si addebita, a ragion veduta, ogni sorta di colpa. Bene, non si sbaglia mai. Specie quando la burocrazia agisce e si muove in realtà di per se stesse depresse e avvilite: il Molise. Questa poco confortevole riflessione viene dettata a conclusione della lettura della determinazione a firma del direttore generale della giunta regionale, Marinella D’Innocenzo, con la quale è stata definita la composizione della commissione giudicatrice per la selezione di 6 unità di personale appartenente alle categorie previste dall’articolo 1 della legge 12 marzo 1999, numero 68 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), di cui 4 con chiamata nominativa da inquadrare nella categoria “B”, profilo professionale “B3 amministrativo informatico e tecnico manutentivo”, e 2 con chiamata numerica da inquadrare nella categoria “B”, profilo professionale “B1 amministrativo informatico e tecnico manutentivo”. Sei posti di lavoro per soggetti in difficoltà. Tutto avrebbe dovuto muoversi all’insegna della tempestività; fare in modo che la loro disabilità venisse alleviata dal sentirsi inseriti nel mondo del lavoro e utili alla società civile. Questo postula il concetto della solidarietà e, nel caso specifico, l’ap-
Per dare lavoro ai disabili sono stati necessari 3 anni e due commissioni giudicatrici Ecco cosa succede quando la burocrazia agisce e si muove in realtà già per se stesse depresse e avvilite
plicazione della legge. Ma per i disabili in attesa di accedere alla selezione, la tempestività è venuta clamorosamente meno se si tiene conto che l’azione amministrativa è iniziata nel 2013 e confermata il 10 aprile 2014, giorno in cui tra l’amministrazione regionale e la Provincia di Campobasso è stata sottoscritta la convenzione per dare lavoro alle 6 unità sopra
L’intervento
Grazie allo Sblocca Italia siamo alle prese con una nuova istanza petrolifera alle porte di Campobasso, dove una società siciliana vuole fare ispezioni sismiche in terraferma. In pratica, è cominciato il percorso verso nuovetrivellazioni nel cuore del Molise. Lo ripetiamo: il 65% della regione è nelle mire delle aziende petrolifere, ma noi non ci lasciamo intimorire. La lotta alle trivellazioni è uno dei punti cardine della politica ambientale ed energetica a 5 Stelle. Da anni il Movimento denuncia i rischi per la salute pubblica e ambientaleconnessi all’uso indiscriminato delle trivelle. Ora il Governo Renzi ha anche deciso di tendere una mano alle compagnie petrolifere, attribuendo a tutti i progetti di prospezione, ricerca ed estrazione di idrocarburi in terraferma e in mare, carattere di interesse strategico e di pubblica utilità; progetti che, inoltre, saranno considerati urgenti e indifferibili. Proprio grazie a queste disposizioni la società petrolifera Irminio srl, che da 2010 ha permesso di ricerca in un’ampia zona del Molise centrale, ora è andata oltre e ha presentato al Ministero dell’Ambiente una istanza per indagini geofisiche in quella stessa area, dunque, già monitorata. Si tratta della zona denominata “Santa
descritte. Tempo biblico, a ben riflettere, se posto in relazione all’intensità dell’attesa di un lavoro, soprattutto se per disabili. Per comporre la commissione giudicatrice per selezionare 2 candidati a chiamata numerica da inquadrare nella categoria “B” (profilo amministrativo informatico e tecnico manutentivo), la Regione l’ha tirata per le lunghe, fino al 24 agosto
2015. Ne facevano parte Mauro Pasquale Di Mirco, direttore generale della Giunta regionale, presidente; Vincenzo Rossi, dirigente regionale, componente; Annamaria Macchiarola, funzionario regionale, componente; Carmela Pasqualone, funzionario regionale, segretario; Nunziata Orefice, ausiliare/assistente, componente aggiunto. Invece di riunirsi, come tutto lasciava supporre e
preferire, la commissione ha traccheggiato tanto che ha perso pezzi per strada. Il presidente Di Mirco ha lasciato il Molise il 15 ottobre, e Carmela Pasqualone, individuata quale segretaria della commissione, ha declinato l’incarico per motivi personali. Nel novero dei disabili selezionabili per il profilo professionale sopra indicato, il disappunto lo si poteva toccare con mano. Ma a tutto, dicono, ci sia rimedio. Infatti, è del 5 novembre la formulazione di una nuova commissione nelle persone di Vincenzo Rossi, presidente; Alessandra Brunetti, componente; Annamaria Macchiarola, componente; Incoronata Carriero, segretario; Nunziata Orefice, ausiliare/assistente, componente aggiunto. Che – vogliamo credere – non frapporrà tempo per svolgere il compito che gl’è stato assegnato. Il loro lavoro, per il lavoro degli altri. Mica uno scherzo. Dardo
Il Molise sarà tutto trivellato Croce”, di cui abbiamo parlato una prima volta, nell’ottobre 2013, e una seconda, nell’ottobre 2014. Il progetto si allarga su 87 chilometri quadrati e coinvolge i Comuni di Mirabello Sannitico, Cercepiccola, Ferrazzano, Cercemaggiore, San Giuliano del Sannio, Gildone e i rispettivi cittadini, le famiglie che lì abitano, i bambini che lì vivono. Guardate la foto. Il perimetro è quello individuato dal progetto. A parte le zone in rosso (escluse dalle operazioni causa particolari tipi di dissesto idrogeologico) e quelle grigie (zone urbanizzate) tutto il resto sarà oggetto di indagini geofisiche. L’iter, come detto, corre spedito: ora è stata attivata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che terminerà il 25 dicembre e che sarà approvata dal Ministero. Cosa faranno la Regione e gli amministratori locali per tutelare il proprio territorio? Fino a che punto saranno disposti a rischiare mettendosi al fianco dei cittadini? Le indagini geofisiche sono state definite
Si procederà attraverso l’utilizzo delle piccole cariche di esplosivo “poco impattanti”, per questo riceveranno il lasciapassare. Ma nel caso di avvio alle trivellazioni di pozzi esplorativi potrebbero avere ripercussioni pesanti sul territorio. Certo, per ora non si sa se troveranno nel sottosuolo molisano ciò che cercano, ma la società sembra avere buone aspettative. Insomma, gli effetti dello Sblocca Italia arrivano anche sul terreno regionale, non solo in mare. Tempo fa, quando abbiamo urlato a tutti che oltre i due terzi del Molise sono interessati da istanze di ricerca, ci siamo trovati di fronte
sguardi perplessi. Poco importa, oggi lo gridiamo ancora più forte. Il tentato stupro al territorio molisano è ripreso. Anche se ci stanno spiegando che gli impatti saranno “trascurabili”, “temporanei”, addirittura “nulli”, allo stesso tempo specificano che nelle zone di difficile accesso, nei boschi o laddove la pendenza è maggiore, useranno non meglio specificate piccole cariche, in pratica esplosivi. Movimento Cinque Stelle
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Campobasso
17 novembre 2015
Ecco perché la corsa della Virtus è stata un successo eccezionale
Quelli che amano La Su e giù
di Gennaro Ventresca Quelli che non c’erano alla Su e giù non sanno cosa si sono persi. Quelli che hanno partecipato con la pettorina hanno potuto vivere una mattinata gioiosa che avrà dato seguito anche a qualche problema muscolare pomeridiano. Quelli che hanno fatto i guardoni hanno potuto godersi un cielo azzurrino, punteggiato da palloncini gialli e un sole genuino che ha ingentilito la giornata di metà novembre. Quelli che hanno vinto sono stati due, stretti per mano, in segno di amicizia, uno spot allo sport che necessita di questi messaggi nobili. Quelli che sono arri-
vati due ore dopo i vincitori sono stati meravigliosi al pari di chi ha primeggiato. Quelli che erano con i cani. Quelli che hanno spinto la carrozzina col pupo festante.
Quelli che hanno fatto percorrere tutti i 7 chilometri agli infermi in carrozzella. Quelli che sono andati tra la folla per rimediare. Quelli che hanno smanettato lo
smartphone per tutto il tracciato. Quelli che sono tornati a casa, felici di mettere in pentola i 500 grammi di pasta che erano nel sacchetto-premio di fine gara. Quelli che si sono messi al collo la medaglia ricordo della 42^ edizione. Quelli che hanno trovato il modo di apprezzare il segnale lanciato dal maestro Domenico Fratianni che ha disegnato il bozzetto. Quelli che hanno lavorato in silenzio. Quelli che hanno raccolto le iscrizioni. Quelli che si sono adoperati per i rifornimenti. Quelli che hanno appeso alle cantonate dei palazzi i cartelli indicatori. Quelli che hanno attaccato al filo le mille bandierine della
Virtus. Quelli che dopo aver smazzato per giorni si sono incollati sul petto il numero e si sono uniti agli altri per vivere in assoluta felicità la gioia della corsa non competitiva più bella. Quelli che hanno capito che Campobasso è la Città della Su e giù. Quelli che come me, ogni volta che migliaia di partecipanti schizzano come fenomeni allo sparo dello starter (sindaco) provano l’emozione della prima volta. Quelli che si sono rivisti più volte i filmati in tv. Quelli che non vedono l’ora che arrivi la 43^ edizione della Su e giù, la corsa di tutti. Di chi ha e chi non ha.
Intervento mini-invasivo per un’innovativa valvola aortica Eseguito alla Fondazione “Giovanni Paolo II” l’equipe di Cardiochirurgia in collaborazione con il professor Massetti del “Gemelli” CAMPOBASSO. La stenosi aortica è una patologia cardiaca valvolare, caratterizzata dal restringimento od ostruzione della valvola aortica (che regola il flusso sanguigno tra il cuore ed il resto del corpo). Le tre cause principali e più frequenti sono la malattia reumatica, la degenerazione senile e le malformazioni congenite. In Italia ne soffrono il 12,4% degli over 75 enni, di cui il 3,4% ha una stenosi classificabile come severa. Le conseguenze di questa malattia sono molto pericolose, poiché questa situazione comporta un indebolimento delle funzionalità del cuore che può determinare, come conseguenze, un’insufficienza cardiaca e un aumento del rischio di morte improvvisa. La scelta del trattamento nei pazienti affetti da stenosi aortica dipende, prima di tutto, dalla severità della stessa. La risoluzione è chirurgica, con la sostituzione della valvola. In passato le prime protesi erano a briglia, non si potevano bloccare, e richiedevano un’ampia apertura nella cavità toracica. Oggi le valvole sono prevalentemente biologiche e con interventi sempre meno invasivi. Qualche giorno fa, il professor Massimo Massetti, Direttore dell’Area Cardiovascolare del Policlinico “Gemelli” di Roma,ha coadiuvato il dottor Carlo Maria De Filippo, Direttore del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari della Fondazione,nell’esecuzione di un intervento mini invasivo, impiantando un’innovativa valvola aortica dalle eccezionali prestazioni. L’intervento è stato preceduto da un briefing formativo con l’equipe per illustrare la nuova tecnologia e tecnica chirurgica.
Solopochi Centri in Italia eseguono questa tipologia di interventi, tra cui il Policlinico “Gemelli” di Roma, le cui attività assistenziali sono strettamente collegate alla Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso. “In campo medico è fondamentale la formazione continua” dichiara il Direttore Generale dottor Mario Zappia“senza l’aggiornamento professionale non è possibile fare eccellenza. Noi siamo particolarmente attenti a questa dimensione, infatti molto spesso ci avvaliamo della collaborazione di autorevoli personalità, anche di rilievo internazionale, per offrire gratuitamente occasioni di crescita professionale ai nostri ope-
ratori e a tutti i professionisti molisani che lo desiderano,nell’ottica di offrire un servizio alla Comunità. Mi complimento con il professor Massimo Massetti per gli importanti risultati raggiunti, e colgo l’occasione per ringraziarlo della Sua frequente presenza nella nostra struttura che garantisce il costante collegamento con il “Policlinico Gemelli”. E’ doveroso ringraziare tutta l’equipe del Dipartimento di Malattie Vascolari anche per la loro capacità di mettersi continuamente in discussione per offrire al paziente cure sempre migliori”. Questa generazione di nuove protesi biologichesi adatta perfettamente al concetto di chirurgia mini invasiva: oltre a permettere la riduzione dei tempi chirurgici, ne facilita tecnicamente l’impianto attraverso incisioni di pochi centimetridel toraceedello sterno. Tutti questi elementi associati implicano per il paziente la riduzione del dolore, quella dei tempi di degenza, prima in terapia intensiva e poi in reparto, e dunque, un recupero funzionale più rapido. In altre parole, il ritorno veloce alla normale vita quotidiana.
Ricerca e Salute incontrano la gente
I campanili della salute a Campobasso Sarà in centro città a Campobasso il nuovo appuntamento de i Campanili della Salute, gli incontri dedicati ai temi della prevenzione. Mercoledì18 novembre 2015 alle ore 18.30, in corso Mazzini n° 6, presso il Centro Sociale “L’Incontro” si terrà il prossimo appuntamento dal titolo: “Prevenzione dell’ictus cerebrale e delle malattie cardiovascolari: dal Progetto Moli-sani al Registro Molisano dell’Ictus Ischemico (REMOLIC)”.
Quella de I Campanili della Salute rappresenta un’occasione importante, per tutti i cittadini molisani per confrontarsi direttamente con vantaggi e difficoltà della prevenzione. Come consuetudine in questi appuntamenti, medici e ricercatori sono in prima linea disponibili ad affrontare con il pubblico temi di prevenzione e salute, con particolare riguardo all’ictus cerebrale: a tale scopo sarà illustrato in particolare il progetto REMOLIC, coordi-
nato dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. A relazionare sul tema saranno Giovanni de Gaetano e Licia Iacoviello del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione delI’ I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Mediterraneo “NEUROMED” di Pozzilli. Moderatore dell’incontro sarà il cardiologo Vincenzo Centritto, Presidente dell’Associazione Cuore Sano O.N.L.U.S. di Campobasso. L’evento, organizzato come sem-
pre da questa Associazione, in collaborazione con la presidenza del Centro Sociale “L’incontro”, rientra in una nutrita serie di incontri pubblici che si sono svolti lungo tutto il 2015 in vari comuni della Regione Molise. I Campanili della Salute, che riscuotono un crescente interesse da parte della popolazione molisana, prendono spunto nei contenuti dai risultati del noto progetto “Moli-sani” che a breve tornerà nel capoluogo regionale a chia-
mare a raccolta i 25mila cittadini che hanno partecipato negli anni scorsi alla prima fase dello studio epidemiologico. L’informazione sul territorio è una iniziativa costante e regolare che attraverso queste iniziative, coinvolge i cittadini del Molise in una presa individuale di consapevolezza sulle malattie e sulla loro prevenzione, aiutandoli a compiere scelte autonome di salute per il proprio futuro.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
17 novembre 2015
senza alcun finanziamento pubblico
I rossoblù avanzano a piccoli passi, anche a Selva Piana non vanno oltre il pari
Quando il Lupo si fa agnello Contro i “dilettanti” del Monticelli Favo ha messo in campo una squadra logica ma impotente di Gennaro Ventresca Un amore nato da piccoli. Un amore spesso sbagliato che, come tutti gli amori sbagliati, non finiscono mai. Non ci vuole del resto uno psicologo per capire che i calci d’angolo hanno un potere straordinario: sono capaci di far gioire e soffrire. A secondo di come vanno le cose sul campo. A noi, gente di Selva Piana, le cose da un po’ di tempo buttano proprio male. Ma nonostante ciò, dopo aver smoccolato e imprecato contro la cattiva sorte, siamo ancora qui ad aspettare la ripresa della nostra squadra. Che, nelle ultime due partite ha dato qualche timido segnale di rinascita, troppo modesto per far pensare che la nottata sia veramente finita. Tanto più che nelle prossime due sfide, i nostri ragazzi saranno chiamati a misurarsi prima contro il Fano e, la settimana dopo, contro il Matelica di Esposito. Mi oppongo a quella corrente di pensiero che continua a infierire contro i nostri ragazzi, accusandoli di chissà quali nefandezze.
Da quel che s’è capito ce la mettono tutta, ma al momento non riescono a far meglio. Sembrano prigionieri di loro stessi, visto come sbagliano le cose più semplici sul piano tecnico e non riescono ad abbozzare, stando insieme, il minimo senso di squadra. Certo, siamo proprio in un bel guaio se non riusciamo a vincere con gli autentici dilettanti del Monticelli, quattro dei quali il giorno vanno a lavorare e si allenano la sera, alle 20, alla periferia di Ascoli. Come una squadra di 1^ Categoria. Va anche spiegato, per far capire il livello dei
nostri ultimi avversari, che dalle Marche sono partiti domenica mattina presto, hanno pranzato per strada, quindi si sono misurati con i rossoblù e, velocemente, sono ripartiti. Senza indugiare più di tanto in sala stampa. Il lunedi bisognava andare presto a lavorare. A dirla tutta il nostro campionato è stato inserito dai vertici della Figc nel settore Dilettanti e tali dovrebbero essere i suoi tesserati, Invece nella pratica, sono (quasi) tutti professionisti. Alcuni dei quali pagati veramente bene. Anche diversi rossoblù, giunti dalle nostre parti con un bel cur-
riculum e con le garanzie (a parole) di Cappellacci. Che li ha voluti, a prescindere. Va detto che il tecnico Favo ha messo in campo una formazione logica, che ha puntato prima di tutto a tenere lontano il pericolo dai paraggi di Capuano che ha bisogno di trovare sicurezze, per non incorrere nuovamente in altri sfondoni. A centrocampo e in avanti i nostri ragazzi hanno fatto pochino, una prima volta Bucchi ha graffiato la retrovia avversaria, poi c’è stato un quasi gol, con palla ricacciata prima del suo ingresso in rete beffardamente da un difensore mar-
chigiano, sotto gli occhi della Nord. C’è da addizionare anche la richiesta, non certo campata di aria, di un rigore in nostro favore e il solito lapsus sotto misura di Alessandro, subentrato a Bucchi, uscito tra ingenerosi fischi. Il Campobasso, al momento, è questo. Nessuno lo dimentichi. E’ giù di corda, soprattutto i suoi componenti hanno perduto l’autostima. Solo così si spiegano i cento errori di Fiore, i passaggi sbagliati da Valentini e dribbling inefficaci di Todino. Per non dire degli under che si sono letteralmente squagliati ogni volta che avrebbero dovuto dare una mano d’aiuto. Come è il caso di Cianci che si è riproposto come un gambero, un passo avanti e due indietro. Si dirà che non si poteva pretendere che fossero i più giovani a suonare la carica. Ma, intanto, qualcuno ci deve provare. Difficile possa farlo Dimas che soffre la panchina, Ferrani è ancora convalescente, Boldrini è fuori da troppo tempo e Fusaro randella, tralasciando l’ordine.
Centro salute mentale, quinto furto In pochi mesi la struttura di via San Lorenzo è stata bersagliata dai ladri CAMPOBASSO. Non c’è mai limite al paradosso. Ed il quinto furto nel giro di pochi mesi, perpetrato ai danni del Centro di Salute Mentale di via San Lorenzo ne è la prova. Anche stavolta nel fine settimana, anche stavolta il balordo (sempre che si tratti di un unico responsabile) ha preso di mira la macchinetta degli snack. Venti euro, il misero bottino racimolato dal ladro che, ad ogni modo, sta creando scompiglio negli ambienti del
Csm. Non fosse altro che negli uffici della struttura — punto di riferimento di pazienti psichiatrici e delle loro famiglie — sono custoditi fascicoli e documenti sensibili di ogni utente. Fatto sta che approfittando della chiusura del fine settimana, il ladruncolo si è intrufolato forzando un balcone/finestra e ha puntato dritto al distributore automatico, già riparato più di una volta e munito di protezione. Tutto inutile, il balordo lo ha scassinato ed
ha rubato il denaro, venti euro, come dicevamo. A fare i conti con la sorpresa gli operatori, ieri mattina all’apertura del Csm. A breve, dopo numerose sollecitazioni arrivate dai vertici del Centro, sarà installata la videosorveglianza, che speriamo possa almeno servire da deterrente. Intanto sembra che i sospetti sull’autore siano sempre più concreti, in altre parole il responsabile potrebbe avere le ore contate.
“Comune assente, niente locazioni agevolate” La denuncia viene da Dina D’Onofrio presidente della federazione degli agenti immobiliari CAMPOBASSO. Sarà che al Comune di Campobasso tutta l’attenzione è incentrata sull’acquisto di libri per 100.000 euro di soldi pubblici, sarà che tutta l’attenzione è mirata alla completa cementificazione della città (vedi ennesimo supermercato in via di arrivo a Parco dei Pini) che non si trova il tempo per aiutare i cittadini ad abbassare il proprio peso fiscale e a garantire tariffe di locazione calmierate e concordate. Nonostante una solitaria battaglia la Presidente della Federazione degli agenti immobiliari molisani Dina D’Onofrio è scoraggiata. “Di questo argomento non voglio parlare più, tanto è inutile. Ho offerto la col-
laborazione gratuita al comune di Campobasso per arrivare ad una definizione dei canoni concordati, ho ricevuto solo pacche sulle spalle ed incoraggiamenti ma alla fine a Campobasso la tassazione sui canoni resta doppia rispetto al resto d’Italia. Basterebbe che il comune si attivasse ma, evidentemente, ci sono altre priorità che non quella di aiutare i cittadini ad affittare a prezzi più bassi e a sgravare il peso fiscale sulle locazioni”. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della cosiddetta cedolare secca, la nuova modalità di tassazione dei canoni di fitto introdotta nel 2011. Si tratta di un regime di tassazione alternativa
a quella ordinaria che consente al locatore di pagare un’aliquota fissa sull’intero canone delle locazioni adibite ad abitazioni per i contratti a canone libero, i contratti convenzionali e su qualsiasi contratto di locazione per uso abitativo. Il legislatore ha stabilito una aliquota di cedolare secca per così dire ordinaria del 21% ed ha introdotto un regime agevolato nel caso in cui il canone di fitto sia concordato, con l’aliquota abbassata al 10%. Per stipulare un contratto a canone concordato bisogna però preventivamente definire specifici criteri legati al territorio tramite l’intervento delle associazioni sindacali di . E per fare questo è
necessario l’impulso e la definizione della locale amministrazione comunale. accordi territoriali stipulati nel comune di Campobasso sono fermi al 1999 e quindi oggi a distanza di 16 anni non sono più applicabili. E se non applichi questi canoni non puoi stipulare i contratti agevolati. Agevolati si badi bene per ambo le parti: gli affittuari usufruiscono di canoni non eccessivi, predeterminati secondo le medie di settore, i proprietari in cambio hanno una tassazione sui redditi da fitto assai agevolata. Ma il Comune di Campobasso, cui spetta l’aggiornamento e la definizione dei nuovi patti territoriali in base ai quali stipulare i
contratti a canone concordato sostanzialmente se ne è infischiato. “A Campobasso non è oggi possibile stipulare contratti a canone concordato perché quelli definiti nel 1999 sono del tutto superati e non più applicabili. Questo significa che gli inquilini non hanno la possibilità di affittare a prezzi calmierati e i proprietari pagano il doppio in più delle tasse sui redditi da locazione. In una città che vive una crisi economica drammatica mi sembra che l’assenza del Comune sia scioccante. Purtroppo io ci ho provato in tutti i modi ma non ci sono riuscita e non so davvero cosa fare più” conclude Dina D’Onofrio.
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Isernia
17 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Isernia non può essere bistrattata” I continui tagli istituzionali hanno messo in ginocchio l’intera area ISERNIA. “Non si deve smontare Isernia (come si sta facendo con la soppressione della Provincia, la sparizione della Prefettura, l’accorpamento altrove dei Tribunali, la fusione delle Camere di Commercio, lo smantellamento della Questura e dei Comandi locali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, lo spostamento dei servizi periferici dello Stato e fra poco, c’è da giurarci, dell’Inps e dell’Inail, la soppressione del Corpo forestale e della sede dei Vigili del Fuoco, e via elencando) non solo per tenere alto l’orgoglio della provincia pentra. Isernia non va smantellata per contrastare l’eventuale dilagare della malavita, del malaffare, della criminalità e per garantire la sicurezza e la qualità della vita delle persone che qui risiedono.”
È durissima la posizione della UIL molisana, espressa da Tecla Boccardo che ne è leader, che richiama tutti i soggetti sociali, la politica, gli amministratori locali isernini ad un’azione raccordata che contrasti questa pericolosa deriva. L’innovazione della Pubblica Amministrazione e l’efficacia della sua azione di promozione, regia e regolazione delle politiche di sviluppo locale, la qualità della governance territoriale e della sua azione sul territorio, costituiscono alcuni dei fattori indispensabili per il successo dell’economia del paese e dei territori del Mezzogiorno nello specifico. Qui, inoltre, non si può dimenticare come l’Amministrazione Pubblica costituisce anche la principale azienda del territorio che, come tale, finisce
per gestire quantità ingenti di risorse finanziarie, che a molti fanno gola. Però in questa stagione - evidenzia la UIL - invece di rafforzare la funzione di controllo, si chiudono le strutture territoriali del governo nel territorio o si ridimensionano, come sta avvenendo con le Prefetture e con i Tribunali; si aboliscono organi di controllo dell’ecomafia come il Corpo forestale dello Stato; si sopprimono i servizi provinciali culturali, quelli sociali e la funzione della Polizia provinciale che controllava l’ambiente; i segretari comunali che curavano la legittimità delle delibere comunali si cancellano con un colpo di spugna; si disperdono le professionalità degli ispettori Inps, Inail e del Ministero del lavoro. Questo, in un contesto debole ed
esposto come quello di Isernia, rischia di avere conseguenze pericolose. “Il territorio di Isernia - ricorda Boccardo - è molto prossimo a realtà in cui opera una criminalità organizzata aggressiva, le correnti del malaffare passano qui vicino e se finora siamo stati toccati solo marginalmente è solo per la pochezza delle risorse su cui mettere gli occhi. Ma fra poco qui arrivano le risorse, non proprio banali, destinate alla ripresa economica, occupazionale e sociale dell’Area di Crisi. E accanto alla criminalità tentata di interessarsene ci sarà pure qualche avventuriero dell’economia, qualche prenditore che “afferra il bottino e scappa”. Ma anche le iniziative economiche, quelle positive e credibili, dovranno essere au-
torizzate, seguite, accompagnate, vigilate e verificate da una pubblica amministrazione efficiente e da strutture specializzate ed a ciò abilitate.” La UIL molisana chiede retoricamente “È il momento giusto per smobilitare le forze che controllano l’ambiente e salvaguardano l’integrità del territorio? È opportuno che il coordinamento delle azioni nei casi di calamità venga portato lontano? Come farà un ufficio pubblico dislocato altrove ad occuparsi efficacemente e celermente di autorizzazioni, vigilanza, controllo? E i soggetti che monitorano, indagano, intervengono per reprimere comportamenti illegali e per garantire la sicurezza ai cittadini, in che condizioni più scomode si troveranno ad agire?”
Isernia: Operazione dei Carabinieri contro i furti ed altri reati, cinque persone denunciate all’Autorità Giudiziaria. Sotto sequestro arnesi per scassinare porte e saracinesche. Nell’ambito di una serie di attività predisposte dai Carabinieri in vari territori della provincia di Isernia, con il preciso obiettivo di contrastare il fenomeno di furti in abitazione e altri reati di particolare allarme sociale, cinque persone sono state denunciate ed eseguiti vari sequestri. Nei pressi dello svincolo di Isernia nord, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno intercettato nel corso della notte una autovettura sospetta con due persone a bordo. I militari hanno bloccato l’auto e proceduto al controllo degli occupanti, risultati entrambi pluripregiudicati per furto, ricettazione ed altri reati contro la persona ed il patrimonio. E’ scattata immediata una perquisizione del veicolo, all’interno del quale sono stati rinvenuti una tronchese ed altri arnesi atti allo scasso, tutto materiale utilizzabile per aprire o
forzare serrature di porte e saracinesche. A questo punto i Carabinieri, convinti che i due fossero in zona proprio per portare a compimento qualche furto in abitazione o esercizio commerciale, hanno sottoposto a sequestro il materiale rinvenuto e hanno proceduto all’accompagnamento in caserma dei fermati, un 45enne ed un 30enne, entrambi di Teverola, in provincia di Caserta, nei confronti dei quali è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per il possesso illegale dell’armamentario recuperato. Ad Agnone, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno invece denunciato una donna, pluripregiudicata, 40enne della provincia di Teramo, la quale è ritenuta responsabile del furto perpetrato all’interno di un’abitazione di un’anziana donna del posto. Qualche giorno fa, con la scusa di racco-
gliere abiti usati per persone bisognose, la malvivente, si fece aprire dalla vittima, 75enne pensionata, e distraendola, si impossessò di alcuni monili in oro e di una somma di denaro contante pari a circa cinquemila euro, che l’anziana donna custodiva in un armadio della camera da letto. L’immediata attività di indagine, ha permesso ai Carabinieri di incastrare l’autrice del furto, anche grazie ad alcune immagini di una telecamera del sistema di videosorveglianza esterna di un locale pubblico, che aveva ripreso chiaramente l’autovettura utilizzata per darsi alla fuga subito dopo aver commesso il colpo, nonché grazie alle foto segnaletiche attraverso le quali la vittima ha riconosciuto la donna. Ancora ad Agnone, gli stessi militari, hanno denunciato una 30enne, di origine slava, in quanto sorpresa nel centro cittadino mentre esercitava attività di
commercio ambulante abusivo di alcuni quadri raffiguranti immagini sacre. La merce veniva sottoposta a sequestro, mentre sono in corso ulteriori indagini per accertarne la provenienza. Infine, a Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno denunciato un 40enne isernino, sorpreso alla guida della propria autovettura completamente ubriaco, mettendo così in gravissimo pericolo la circolazione stradale. A seguito degli accertamenti esperiti tramite l’apparato etilometro in dotazione alle unità di pronto intervento dell’Arma, il tasso alcolemico è risultato il doppio del limite previsto dall’attuale normativa. Nei confronti del 40enne, è scattata una denuncia per guida in stato di ebrezza alcolica, il sequestro del veicolo ed il ritiro della patente di guida.
Venti anni per l’università delle Generazioni Una serie di premi per festeggiare quanti operano nel mondo della comunicazione AGNONE. GRAN PREMIO DI RICONOSCENZA E GRATITUDINE A IMPRENDITORE, REDAZIONI E GIOVANI GIORNALISTI. Premiati Giuseppe Marcovecchio, Mary Buccieri, Fabrizio Fusco e Giovanni Giaccio. L’Università delle Generazioni di Agnone ha compiuto 20 anni di vita come associazione culturale. Infatti, benché fondata nell’ottobre 1993, il suo avvìo ufficiale è avvenuto il 31 gennaio 1995 al teatro Italo-Argentino alla presenza di tutte le autorità territoriali e delle scolaresche della cittadina altomolisana. Nel corso degli anni tale associazione è sempre stata presente nel nostro territorio e vicina a comunità, persone, enti e associazioni con molteplici
iniziative, alcune delle quali hanno avuto una eco persino a livello internazionale. Tra i tanti valori umani e sociali che ha inteso evidenziare, molta attenzione è stata rivolta alla riconoscenza e alla gratitudine, organizzando eventi intergenerazionali e premiando persone e gruppi che hanno avuto meriti particolarmente efficaci sul piano etico, civile e del lavoro. Adesso l’Università delle Generazioni ha voluto assegnare lo speciale “Gran Premio dei 20 anni” alle persone che più di altre le sono state vicine durante la ventennale attività: primo tra tutti l’imprenditore Giuseppe Marcovecchio il quale, titolare dell’Edilizia Artigiana di Agnone, ha sostenuto l’as-
sociazione nell’affrontare le maggiori spese economiche e le esigenze logistiche per rendere possibile la memorabile ed importante visita dei 14 giornalisti della Stampa Estera in Alto Molise il 9 e 10 maggio 2014. Nel corso di questi primi venti anni, il sodalizio agnonese ha dimostrato sempre riconoscenza e gratitudine a giornalisti e redazioni con premi e attestati per la loro insostituibile ed efficace presenza nel territorio ma anche per la frequente visibilità data alle numerose iniziative pubbliche della stessa associazione. Tra tutti, la giornalista Mary Buccieri si è dimostrata la più affezionata alle attività dell’Università delle Generazioni e per questa sua fedeltà
le è stato assegnato l’altro “Gran Premio dei 20 anni” consistente, come per Marcovecchio, in un’opera d’arte a tema locale firmata dal maestro Filippo Catolino dell’antica Bottega Artigiana D’Aloise di Agnone. Tale premio consiste, infatti, in un quadro in rame di cm 50 x 40 le cui figure sono state lavorate a sbalzo e cesello con un successivo trattamento tecnico per evidenziare meglio le loro proporzioni. Ognuno di questi quadri è opera unica, da qui anche una maggiore preziosità del manufatto molto duraturo nel tempo e assai evocativo e pregevole come arredamento di pareti e di ambienti. Un’associazione che si occupa di
generazioni non poteva non pensare alle nuove leve della comunicazione. Così, il “Premione di Agnone 2015” è stato assegnato a Fabrizio Fusco, direttore di www.teleaesse.it di Castel di Sangro (AQ), e al giovanissimo giornalista agnonese Giovanni Giaccio, neo-responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Caseificio Di Pasquo. Ad entrambi è andato il prezioso e perfetto stemma del Comune di Agnone realizzato in metallo nobile (diametro cm 8 e peso 115 grammi) custodito in astuccio vellutato. I premi sono tutti accompagnati da apposito diploma in pergamena anticata della Tipografia Antonio Litterio.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
17 novembre 2015
“Termoli e il turismo, binomio vincente” Il nuovo presidente dell’Agenzia di soggiorno, Remo Di Giandomenico, fa il punto della situazione dopo la nomina TERMOLI. La definisce “una chiamata a dare un contributo per rilanciare una ipotesi programmatica di sviluppo di Termoli e della costa e per dare possibilità di iniziativa e discussione agli enti interessati”. Allo scopo di rilanciare il turismo e la costa molisana, il Governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura, ha investito l’inossidabile Remo Di Giandomenico del ruolo di dirigente dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo. Una nomina quasi inattesa per un uomo che è sulla scena politica da più di un trentennio e che non ha mai nascosto la sua preferenza politica verso l’attuale governatore del Molise rispetto l’outsider Iorio. ”E’ un compito molto semplice – ha affermato Di Giandomenico – che fa leva sulla mia esperienza e sulla mia conoscenza di tutte le situazioni di Termoli e della costa molisana fatto questo penso che
il mio compito si esaurisce”. E se gli si chiede se si tratti di una sorta di ‘risarcimento’ per l’appoggio dato a Frattura risponde che “i risarcimenti si fanno con le cose serie ammesso che io sia uno che va cercando risarcimenti. Con un ente decotto che non ha fondi che non ha capacità e possibilità operativa non credo che possa essere interpretata in questa maniera. Chi interpreta in questo modo significa che ha
altre cose a cui pensare e non si rende conto che Termoli e la costa è stata affamata”. Sotto la lente la necessità di portare avanti un’idea nuova di turismo perché “se per turismo intendiamo la passeggiata per il corso la gente passeggia, se per turismo intendiamo venire a prendere un po’ d’aria la gente la viene a prendere, se per turismo intendiamo la necessità di avere strutture ricettive, strutture che
attirino le persone devo dire che qui la realtà cittadina è andata indietro, abbiamo meno alberghi, meno strutture e situazioni anche grazie alle iniziative regioni che hanno sconvolto l’assetto urbanistico”. Di qui anche la visione di Di Giandomenico relativa a quello che è il turismo di Termoli, una città che “registra la riduzione di posti letto, iniziative, di strutture. Senza strutture e senza posti letto
non credo che si possa fare turismo questo grazie anche a legislazioni regionali che hanno sconvolto l’assetto del territorio”. In ultimo non poteva mancare un riferimento alla situazione all’interno del consiglio comunale di Termoli dove, da candidato sindaco che non ha superato lo ‘sbarramento’ del primo turno, siede attualmente nei banchi della minoranza. “Io – specifica Di Giandomenico – l’ho detto in maniera molto chiara noi non siamo né maggioranza né opposizione. Siamo in una situazione dall’inizio ma anche oggi di una forza che se viene chiamata per dare un contributo allo sviluppo di questa città per cui ci siamo battuti e abbiamo patito tante cose e abbiamo versato anche il nostro sangue siamo a disposizione altrimenti non ci interessano posti, prebende o altre situazioni. Chi non comprende questo è quello che è veramente da rottamare”.
Carresi. il nuovo disciplinare Il documento è stato redatto dalle amministrazioni interessate e sarà visionato dal procuratore di Larino TERMOLI. Sarà il procuratore capo di Larino, Ludovico Vaccaro, a stabilire se il disciplinare che è stato redatto dall’équipe composta dall’avvocato Antonio De Michele e da tre docenti universitari, due del Molise e uno di Perugia, potrà effettivamente aprire le porte alla ‘nuova versione’ delle Carresi bassomolisane. Il fascicolo è stato depositato sul tavolo del vertice della Procura di Larino assieme all’istanza di dissequestro definitivo di carri, buoi e cavalli. Un dissequestro che, in realtà, c’era già stato qualche mese dopo il blitz dell’aprile scorso ma condizionato al non utilizzo degli stessi per attività agonistiche. E così, dopo il terremoto che ha colpito una delle manifestazioni millenarie del basso Molise, le associazioni e i sindaci di San Martino, Portocannone e Ururi cercano di correre ai riparti. Il documento al momento è ‘top secret’, inaccessibile se non per gli addetti ai lavori, ma il nuovo disciplinare sarebbe stato sotto-
scritto dai rappresentanti delle associazioni a seguito di riunioni e di osservazioni prese in considerazione. Alla base del documento, quindi, ci sarebbe la volontà di mettere in evidenza, con chiarezza, la tutela dell’integrità fisica degli animali tanto che sarebbero state individuate anche delle figure precise di garanzia rispetto al corretto svolgimento delle manifestazioni e, di conseguenza, anche precisi ruolo di responsabilità all’interno delle associazioni. E ancora modifiche sostanziali sarebbero state messe nero su bianco sia per quello che riguarda il ruolo di cavalieri e carristi che diventerebbero ben identificabili anche nella mischia, sia per quello che riguarda l’uso di eventuali strumenti e farmaci prima e durante la gara. L’attesa resta alta nelle tre comunità, legata alla consapevolezza che il disciplinare potrebbe davvero cambiare il volto delle Carresi bassomolisane.
Nursind e il livello Reiki Il corso è rivolto a infermieri e medici ed è indirizzato a tecniche di rilassamento TERMOLI. L’obiettivo è sempre quello di donare e ridare serenità ai pazienti ricoverati. Ed è per questo motivo che il sindacato Nursind, dopo il corso Ecm che si è tenuto a Termoli presso la sala conferenze del San Timoteo rivolto ad infermieri e medici, ha organizzato un seminario di I Livello Reiki. “I partecipanti – ha affermato il dottor Antonio Licursi, segretario provinciale Nursind di Campobasso – sono rimasti abbagliati dai risultati che il
Reiki può apportare a ogni persona. Questa volta il seminario è stato aperto a tutti, non solo infermieri, perché il nostro obiettivo è quello che l’infermiere, nell’espletamento delle sue funzioni, possa donare e ridare serenità a pazienti ricoverati attraverso la pratica Reiki: soprattutto eliminando il dolore fisico ma anche le angosce dell’anima”. Una manifestazione, quella che si è svolta ieri mattina al
San Timoteo di Termoli, che ha avuto un grande successo perché con il seminario di I Livello i partecipanti sono riusciti a “imparare a praticare il Reiki attraverso le mani, che sono il principale canale di energia”. Tra i benefici del Reiki ci sono una maggiore consapevolezza, rilassamento e benessere generale, migliore controllo dell’ansia e dello stress, maggiore rapidità dei processi di guarigione.
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Termoli
17 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Piazza Monumento, i nuovi lampioni L’impresa sta verificando le soluzioni migliori per scegliere i pali e i corpi luce TERMOLI. Quelle due ‘campane’ che illuminano una piccola parte del viale del passeggio e che sono ‘sorrette’ da un palo di metallo, in realtà, sarebbero solo una ‘prova tecnica di trasmissione’, una sorta di ‘test’ per verificare i fasci di luce e le varie opzioni possibili per illuminare Corso Nazionale. Quello che, però, sono in tanti a domandarsi è come sarà l’illuminazione finale di quello che il sindaco Sbrocca ha definito il “salotto buono della città”. Sì perché dopo l’installazione dell’unico lampione all’inizio di Corso Nazionale, di fronte Piazza Monumento, le prove si sono arrestate in centro a Termoli tanto che i cittadini si stanno chiedendo il motivo di questo stop e, soprattutto, se la nuova illuminazione sarà di questo tipo considerando che si dovrebbe
trattare di un impianto a risparmio energetico e a led. E’ il sindaco Sbrocca a confermare che le ‘prove’ sono in corso. L’impresa aggiudicataria dell’appalto,
infatti, starebbe verificando le soluzioni migliori per scegliere i pali e i corpi luce che contribuiranno a cambiare il volto della strada che è diventata, dopo i lavori di riqualifi-
cazione, isola pedonale. Le prove potrebbero continuare ancora per qualche giorno e solo al termine di questi test sarà definito la modalità di intervento e di posi-
zionamento dei pali e delle luci. Un montaggio che, secondo il primo cittadino, dovrebbe essere terminato entro Natale per la zona della piazza e nelle settimane successive lungo tutto Corso Nazionale. Se, quindi, entro l’anno nuovo si dovrebbe avere l’illuminazione, restano ancora aperte le questioni riguardanti il verde e il resto dell’arredo urbano. Per quello che riguarda gli spazi verdi l’amministrazione sta valutando se portare avanti la strada iniziale di un concorso di idee oppure di individuare un’altra opzione. Per quello che, riguarda, invece gli arredi urbani mentre in piazza Monumento le panchine sono già state posizionate, ancora non si hanno ‘numi’ per quello che riguarda il resto di Corso Nazionale.
“Avis, la forza di Termoli” Assemblea degli aderenti all’associazione che è andata crescendo negli anni TERMOLI. Si è svolta in sala consiliare l’annuale assemblea degli aderenti a una delle più importanti realtà dell’associazionismo italiano. L’Avis, che in Molise vive da sempre crescendo di adesioni, ha organizzato proprio nella città adriatica un momento di confronto nazionale per definire le strategie e gli obiettivi nell’ambito giovanile. “Oggi siamo qui per la consulta nazionale che si tiene due volte all’anno la prima a gennaio che è quella più programmatica e questa è più formativa perché i ragazzi provenienti da tutte le regioni di Italia avranno la possibilità di discutere in un vero e proprio dibattito all’americana sulle cose che sono state fatte quindi tutte le attività della consulta guardando sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Si tratta un po’ di un briefing per capire dove stiamo andando e per capire come possiamo intervenire negli ultimi due anni del mandato restante”, ha affermato la coordinatrice nazionale di Avis Giovani, Sara Job, per la quale “ci sono molti giovani che si impegnano nel volontariato tutti i giorni soprattutto gli studenti universitari che hanno più tempo libero e sono meno i ragazzi di giovane età che hanno la volontà di fare il salto da semplici donatori a veri e propri volontari forse perché le attività che i ragazzi possono fare sono tante e il volontariato passa in secondo
piano”. Attenzione importante a Termoli scelta “per dare spazio anche a chi proviene da regioni piccole ma che fa bellissime attività tutti i giorni”. E che l’Avis bassomolisana stia lavorando in maniera proficua è stato sottolineato anche dal presidente nazionale di Avis Vincenzo Saturni per il quale “la sfida di oggi è quella di riuscire a coniugare quelli che sono i valori storici della nostra associazione che oramai ha quasi 90 anni e quindi la generosità e l’altruismo con le esigenze che cambiano dal punto di vista trasfusionale
quindi quelle di garantire il sangue sicuro, pulito di qualità a tutti gli ammalati che ne hanno bisogno”. Di qui anche la necessità di “investire sui giovani non solo perché il luogo comune è dire che sono il nostro futuro ma perché effettivamente l’andamento demografico della nostra nazione dice che aumenteranno le persone sopra una certa età e che quindi potrebbero avere più bisogno di trasfusioni diminuendo invece le fasce giovanili della popolazioni ma dobbiamo investire molto e credere in queste nuove generazioni che si diano da fare sia come donatore sia all’interno di Avis”.
Prosciuga il conto corrente di un’anziana
Fermato dalla Polizia un 36enne che aveva raggirato la donna prelevando 14mila euro TERMOLI. La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero C.N., di anni 36, responsabile del reato di ricettazione, falsità in scrittura privata ed altro. All’esito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Larino, l’uomo, come appurato dal personale della Polizia Anticrimine del Commissariato P.S. di Termoli, dopo essersi impossessata del carnet di assegni e del tesserino bancomat di un’ignara persona anziana, falsificava la firma di quest’ultima, accreditandosi sul proprio conto corrente diverse somme di denaro fino a raggiungere la somma di circa 14.000 euro. Così facendo, pro-
sciugava interamente il conto dell’anziano che, presa coscienza di quanto accaduto, denunciava i fatti agli uomini del Commissariato di Termoli. Il P.M. di Larino, Federico Carrai, condividendo interamente l’attività d’indagine svolta e su richiesta della Polizia Giudiziaria, emetteva decreto di sequestro preventivo al fine di recuperare il denaro rubato. In fase di esecuzione, pur non trovando sul conto la somma sottratta, veniva accertato l’utilizzo del conto orrente postale per l’attività illecita e veniva recuperato il tesserino bancomat rubato insieme al carnet di assegni, rimasto ancora nella disponibilità dell’indagato.
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Opinioni
17 novembre 2015
di Claudio De Luca Per lo meno in ispirito, la Ministra Madia è arrivata nel capoluogo molisano, preceduta dalla sua fama di riformista governativa. Vi è giunta metafoicamente dopo che Palazzo San Giorgio, facendo da apripista, è stato tra i primi Comuni in Italia ad applicare i contenuti della legge n. 124/2015 (che porta il suo nome) benché la nuova disciplina non sia ancora in vigore. Ed ecco perché, sin dal mese scorso, dopo che il titolare della Segreteria si era dimesso, le funzioni di coordinamento delle risorse umane di Palazzo erano state affidate ad una figura dirigenziale fiduciata dal Primo cittadino. L’opzione “a la campuasciàne” parrebbe dimostrare che la nuova regolamentazione viene intesa nel senso che alla “politica” sia consentito di apprestare una dirigenza individuabile “ad hoc“, baipassando persino le regole (già larghe) dell’”intuitu personae”. Naturalmente questo super-dirigente non è un Direttore generale, perché demograficamente Campobasso conta meno di 100mila abitanti; però, essendo stato collocato alla Direzione dell’Area di indirizzo, di organizzazione e di controllo, rimane abilitato ad atteggiarsi in analogia e legittimato all’attuazione degli indirizzi e degli obiettivi fissati dagli organi di Governo, secondo le Direttive impartite dal Sindaco. Cosicché può sovraintendere alla piena gestione dell’Ente, nell’àlveo di criteri improntati all’efficacia ed all’efficienza. La novità riporta al 1994 quando l’Ordina-
In Molise i patentati che hanno meno di 20 anni sono l’1,2% sul totale di quanti hanno una patente. I patentati che hanno tra 20 e 39 anni, invece, sono il 32,9% del totale; quelli tra 40 e 59 anni sono il 41,3% del totale, mentre quelli che hanno 60 anni o più sono il 24,6% del totale. La provincia molisana in cui vi è la maggiore percentuale di patentati con meno di 20 anni è Isernia (1,3%), seguita da Campobasso (1,2%). La provincia molisana in cui vi è la maggiore percentuale di patentati di 60 anni o più è sempre Isernia (24,9%), seguita da Campobasso (24,6%). Questi dati provengono da una elaborazione del Centro Studi Continental su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel nostro Paese i patentati che hanno meno di 20 anni sono l’1% sul totale di quanti hanno una patente. I patentati che hanno tra 20 e 39 anni sono il 30,2% del totale; quelli tra 40 e 59 anni sono il 42% del totale, mentre quelli che hanno 60 o più sono il 26,8% del totale. I dati regionali sulla suddivisione percentuale dei patentati per fasce d’età evidenziano che in generale
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso e la logica del segretario e del direttore
mento delle autonomie locali aveva alleggerito il sistema dei controlli, resettando quelli di merito e riducendo ai minimi termini quelli di legittimità. Fu allora che ai Segretari comunali venne conferita la funzione di esprimere pareri preventivi di legittimità sulle proposte dei provvedimenti da adottare dai Consigli, dalle Giunte e dai Sindaci. Poi venne la Lega nord che avrebbe addirittura abolito la figura segretariale se la legge n. 127/1997 non li avesse “salvati”, consentendo però l’istituzione della figura del Direttore generale e privandoli dei pareri preventivi di legittimità e della direzione degli altri dirigenti o funzionari. Per di più ebbe a sottoporli ad uno
“spoil system” rimasto in piedi ancora oggi, nonostante la contrarietà manifestata da una giurisprudenza costituzionale, consolidatasi dopo la sentenza n. 103/2007, manifestamente contraria a sistemi di decadenza automatica degli incarichi ed alla privazione di autonomia della dirigenza pubblica. Da buon ultima, la Camera (legge-delega di riforma della P.a.) ha sancito l’abolizione dei Segretari comunali che – alla data di entrata in vigore dei decreti legislativi – saranno iscritti nel ruolo unico dei dirigenti degli enti locali. Quando il ddl sarà stato sottoposto pure all’esame di Palazzo Madama, ai Sindaci rimarrà l’obbligo di
nominare un dirigente apicale in “sostituzione” del Segretario. Questa figura avrà compiti sicuramente estesi (dall’attuazione dell’indirizzo politico al coordinamento dell’attività amministrativa sino al controllo della legalità dell’azione amministrativa). I dirigenti saranno scelti tramite corsoconcorso o concorso, dovranno possedere almeno una laurea magistrale ed essere sottoposti ad un esame di Stato dopo il primo anno di servizio. Gli incarichi dirigenziali avranno durata quadriennale, saranno conferiti secondo ferrei criteri (per cui occorrerà un dlgs specifico) e potranno essere revocati secondo “presupposti oggettivi”. Ogni dirigente avrà l’obbligo della formazione continua. Ora il Sindaco di Campobaso ha inteso di potere anticipare i tempi ed ha scelto il suo “super-manager” con una selezione pubblica presieduta da una Commissione nominata da lui stesso. Il Collegio ha individuato 4 candidati (senza redigere una graduatoria) ed il primo cittadino – valutati i “curricula” degli idonei – ha scelto il dirigente apicale che deve sostituire la figura segretariale. Nel caso di specie il prescelto aveva ricoperto il ruolo di Direttore generale dell’Ente per 9 anni.
Guidare a venti anni In Molise la media più bassa nelle regioni del sud Italia la percentuale di patentati con meno di 20 anni è maggiore rispetto alla media nazionale (unica eccezione è la Sardegna). Nelle regioni del nord Italia, invece, la percentuale di patentati con meno di 20 anni è generalmente minore rispetto alla media nazionale, seppur con le eccezioni di Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. I motivi della maggior percentuale di patentati con meno di 20 anni riscontrata nelle regioni meridionali sono diversi. Ad incidere su questo dato è sicuramente la carenza dei trasporti pubblici, che non rappresentano un’alternativa praticabile all’uso di mezzi privati motorizzati. Per questo chi vuole spostarsi (per lavoro, per studio, ecc.) nelle regioni del sud Italia utilizza mezzi propri motorizzati più spesso rispetto alla media nazionale e quindi ha biso-
gno di avere la patente. Vi è inoltre da tenere presente che nelle regioni meridionali vi è una popolazione mediamente più giovane rispetto al resto d’Italia. Da quanto detto emergono alcune interessanti considerazioni. La prima è che le difficoltà econo-
miche non incidono in maniera determinante sull’interesse delle fasce più giovani della popolazione verso i mezzi motorizzati. In meridione, infatti, vi è una minore disponibilità di spesa, e questo dovrebbe incidere sulla percentuale di giovani che hanno
la patente, visti gli alti costi necessari per prendere la patente e per acquistare e gestire un mezzo motorizzato. Invece, come dimostrano le percentuali citate più sopra, i più giovani non rinunciano alla patente, anche perché spesso non hanno alternative per i loro spostamenti ai mezzi motorizzati. La seconda considerazione è che quando vi sono alternative affidabili i più giovani tendono a differenziare maggiormente la scelta dei mezzi di trasporto, anche se restano in ogni caso molto legati all’uso di mezzi privati e quindi hanno bisogno di avere la patente.