tuttO quellO che gli Altri NON DicONO ANNO xii - N° 64 SAbAtO 19 mArzO 2016 - DiStribuziONe grAtuitA
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta
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L’OSCAR DEL GIORNO
Pierpaolo Nagni L’Oscar del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. L’assessore regionale ai Lavori pubblici, questa volta, è riuscito a reperire i fondi per completare la Tangenziale Nord di Campobasso che da anni resta ferma. Bisognerà procedere ad una nuova gara d’appalto e i tempi finiranno per dilatarsi. Ma non c’era altra scelta visto e considerato che troppo tempo è trascorso.
IL TAPIRO DEL GIORNO
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GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Michele Scasserra Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Michele Scasserra. Avrebbe dovuto rappresentare la voce dell’opposizione in Consiglio comunale a Campobasso al contrario è tra i più assenti. Fino a questo momento non ha fatto ascoltare sulle diverse tematiche in campo la sua voce lasciando scoperta una parte della minoranza. Eppure, è stato proprio l’elemento di rottura nel centrodestra.
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La Gazzetta del Molise da martedì 22 marzo 2016 sarà in tutte le edicole del Molise Da sempre vicini agli interessi dei molisani ora pronti al cambiamento $ ! "" " "
La credibilità di sempre - la forza di domani
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 19 marzo 2016
Forte denuncia politica Là dove residuano personaggi (veri) della politica molisana, indipendentemente se ancora in attività o ai margini, ancorché interessati ai destini del Molise, si colgono sprazzi di vitalità intellettuale, riflessioni intelligenti e pertinenti, analisi sociali, economiche e culturali che aiutano a superar la depressione generata da una realtà sociale prevalentemente ceduta ai politicanti d’accatto, ai maneggioni, agli amministratori che amministrano per conto di qualcuno e non per il benessere delle collettività amministrate. A Montenero di Bisaccia, dove la politica nelle sue multiformi espressioni ha una storia abbastanza ricca di episodi e di personaggi (basti pensare ai Di Pietro padre e figlio e alla loro discendenza politica), è possibile cogliere l’esempio più chiaro e leggibile di ciò che diciamo. Ciò grazie a Nicol D’Ascanio che, lasciata la carica di presidente della Provincia di Campobasso, con alle spalle l’esperienza di consigliere ed assessore regionale, peraltro con significativi risultati, ha concorso alla carica di sindaco di Montenero per restituire al paese la dignità politica che le spetta, compromessa da contrasti, fazioni (e sopraffazioni), personalismi e trasformismi, e a se stesso di nuovo il piacere della lotta e dell’impegno politici e amministrativi. Non ha vinto, per cui si trova all’opposizione, ed è dalla sua condizione minoritaria che da Montenero di Bisaccia, sull’onda delle vicende locali, ma con ramificazioni e implicazioni che riguardano i centri di potere della Regione, arrivano alla stampa e all’opinione pubblica del Molise valutazioni, riflessioni, considerazioni e proposte di rilievo, che superano spesso i confini municipali, assumono valenze più
“Le Università del Sud vanno potenziate”. A chiederlo circa 50 deputati del Partito Democratico, tra cui i promotori l ’On. Danilo Levae l’On. Roberto Speranza, che hanno sottoscritto una specifica interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio e ai ministri del Miur e dell’Economia e delle Finanze. “Abbiamo voluto affrontare una questione delicata e gravissima che ci viene costantemente posta all’attenzione da più parti. – afferma l’On. Leva Da diversi anni, infatti, si è innescata una lenta, ma gravissima delocalizzazione di sempre più ampie fette di servizi universitari dal Sud al Nord. Tutto ciò ha determinato un impoverimento generalizzato degli Atenei meridionali che hanno gradual-
Da Montenero di Bisaccia D’Ascanio e da Campobasso gli Indignati del Molise: “Ecco come nel Molise s’impedisce l’esercizio dei diritti costituzionali” Verrà il presidente della Repubblica Mattarella, tutti a sdilinquirsi e nessuno che avrà il coraggio di denunciare gli affronti che vengono fatti alla democrazia
complesse e mettono in discussione l’appiattimento delle coscienze e delle intelligenze al gioco perverso del potere fine a se stesso o, meglio, finalizzato al mantenimento dell’egemonia dei trust economici, affaristici e speculativi in combutta con la politica. Una voce, questa di D’Ascanio, incontestabile per coerenza, per chiarezza e per coraggio. Che aiuta a credere che fintanto queste voci esisteranno e saranno nella condizione di esprimere e di
comunicare, rimarranno spazi di democrazia entro cui è possibile esercitare i diritti costituzionali (di analisi e di critica). Che sia una voce scomoda, che procuri allergie e idiosincrasie non solo nella realtà montenerese che può essere considerata un condensato della realtà regionale seguita al successo elettorale del centrosinistra guidato dal liberista Frattura, lo segnala il suo ultimo allarmato (e allarmante) comunicato in cui si leggono passaggi di questo te-
nore politico e di questo contenuto amministrativo, oltre che giuridico e costituzionale: “La Giunta Travaglini, meglio conosciuta come spericolata accozzaglia di berlusconiani, dipietristi e fratturiani, già insaziabile per la sua maggioranza extra-large, in pratica sta facendo carte false per tapparci la bocca ed impedirci di esercitare le normali funzioni di sindacato ispettivo che la legge riserva alle minoranze come a tutto il Consiglio”. Come? Mettendo
mano allo statuto e al regolamento comunali, allo scopo di disciplinarli “Ad usum Delphini”: “Un atto di vergognoso affronto, verso le minoranze, ma - nella sostanza - uno sfregio rivolto ai consiglieri comunali e, quindi, a tutti i cittadini di cui i consiglieri, senza vincolo di mandato, ne rappresentano la sovrana volontà democratica”. Deplorevole, semplicemente deplorevole. Come del resto è deplorevole che la Regione Molise impedisca i referendum (abrogativo e consultivo) e le iniziative legislative, mancando le leggi che li disciplinino. Gli indignati del Molise ne faranno una questione virale. Da Montenero di Bisaccia e da Palazzo Vitale due esempi deteriori di concepire e non garantire i diritti democratici. Verrà il presidente della Repubblica Mattarella, tutti a sdilinquirsi e nessuno che avrà il coraggio di denunciare gli affronti che quotidianamente vengono fatti alla democrazia. Dardo
“Le Università del Sud vanno potenziate” Tra i firmatari dell’interrogazione parlamentare, l’onorevole Danilo Leva mente, ma progressivamente perso risorse economiche ed umane. I numeri parlano chiaro: ogni anno circa 30.000 studenti universitari e 240 docenti si spostano dal Sud verso il Nord, e questi numeri si potrebbero triplicare se non quadruplicare nei prossimi anni. Non solo, i tagli economici alle università statali eseguiti tra il 2008 e il 2014 hanno gravato pesantemente sul Mezzogiorno (circa 250 milioni anno) ed in misura irrisoria al Nord (poco più di 25 milioni annui). Il finanziamento delle università meridionali è oggi pari
a quello dell’anno 2001 mentre al settentrione, pur in presenza della nota identica crisi economica nazionale, arrivano a quasi 500 milioni all’ anno in più. È evidente come ci sia assoluto bisogno di un intervento da parte del Governo che ristabilisca condizioni di parità. Se si vuole che il Mezzogiorno esca dalla pesante situazione di crisi e colmi il divario con il resto del Paese non si può prescindere dal ruolo delle Università e dell’istruzione in generale, come componente centrale e ineludibile per la ripresa economica e sociale.”
TAaglio lto Un primo appalto nel 1988, poi lo stanziamento di 34 miliardi di lire di fondi Fas Fsc tra il 1992 ed il 1994 per alcune opere. Ad oggi nessun contenzioso, mentre arrivano dalla Regione 18 milioni di euro per nuovi interventi sulla tangenziale nord di Campobasso. L’amministrazione di Palazzo San Giorgio è dunque pronta a procedere all’aggiudicazione dei lavori che dovranno essere consegnati entro il 31 dicembre del 2018. Si procederà a completare l’anello tangenziale e ad alleggerire il traffico evitando, soprattutto ai mezzi pesanti, l’entrata in città. “Una accessibilità ed una mobilità più so-
Ma si può accettare che il consiglio comunale del capoluogo del Molise, città con dichiarate funzioni direzionali, venga convocato per discutere 12 interrogazioni, 7 interpellanze, 9 mozioni e due sole proposte di deliberazione? Ma si può? Anche se le due proposte di deliberazione riguardano due posteggi per la vendita di prodotti ortofrutticoli in Via Montenevoso e in Piazza Venezia, e un atto di transazione tra il Comune e la testata giornalistica Il Sole 24 ore? Pare proprio di sì, se a Palazzo san Giorgio, continuando a non crearsi condizioni politiche e amministrative particolarmente attive e produttive, il consiglio debba essere chiamato a deliberare su questioni di scarso rilievo e non di opere pubbliche, infrastrutture, investimenti, piani territoriali, progetti per il futuro , né discutere dei rapporti con la Regione (sulla sede regionale, sulla Metropolitana leggera, sulla sanità, sulla rete commerciale), né con l’università per un’eventuale, quanto auspicabile, intesa per approfondire aspetti sociali, economici, culturali, propri di una realtà viva, vitale, intraprendente, proiettata in avanti. Ciò, purtroppo non è. Campobasso è sostanzialmente ferma e chi aveva sperato che il profondo rinnovamento dei consiglieri (anche generazionale) e la presenza di una pattuglia di “grillini” avrebbero rimosso la stagnazione amministrativa e, in particolare, la sudditanza dei singoli amministratori e dei gruppi politici al tatticismo dei consiglieri o degli assessori regionali cui fanno politicamente
3 19 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Tangenziale Nord, arrivano i soldi stenibile”, hanno sottolineato il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, ed il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, questa mattina in un incontro a palazzo San Giorgio. “Il completamento della tangenziale, dunque, avverrà entro 20-22 mesi”, ha rimarcato l’assessore comunale al ramo Pietro Maio. Continua così quella “priorità di interventi che la Regione si era prefissata – ha aggiunto l’assessore regionale Pierpaolo Nagni. – Si tratta di un finanziamento importante che rientra nella programmazione Fsc di 91 milioni di euro”.
Al prossimo consiglio comunale di Campobasso
12 interrogazioni, 7 interpellanze, 9 mozioni e 2 insulse proposte di deliberazione Ma si può tollerare? Si sta raschiando il barile della decenza politica e amministrativa (e personalmente) riferimento, ha sbagliato misura e valutazione. Gente nuova, che s’è dimostrata vecchia, purtroppo. Evidentemente covata sotto ali protettrici di personaggi che non hanno un alto tasso di moralità politica, di ambizione, di competenza da poter trasferire. Un consiglio comunale, con ciò che costa all’erario cittadino, per decidere se dare o non dare l’autorizzazione ad installare due posteggi per la vendita di mele, zucchine, arance, pere e banane in Via Montenevoso e in Piazza Venezia. Finirà che discuteranno per alcune ore e, quasi certamente, si accapiglieranno, come nella migliore tradi-
zione del Palazzo. Si sta raschiando il barile della decenza politica e amministrativa anche quando si interroga il sindaco in merito ai lavori di trasloco di alcuni uffici fatti nei mesi di settembre e ottobre 2015 all’interno degli edifici di proprietà comunale (Pilone/Cancellario), o per sapere dello stato della rotatoria “monumentale” nella zona industriale ( Gravina), oppure ancora per avere informazioni sulla mancata sostituzione del componente effettivo della Commissione elettorale (Pilone/Cancellario). Si casca male anche con le interpellanze tra cui quella del consigliere Cretella che vuole avere contezza
della dotazione arborea cittadina, mentre il collega Praitano è interessato al Comando (senza comandante) della Polizia municipale. Ancora Cretella sulla corretta applicazione della normativa antifumo. Abbiamo scelto il fior da fiore. Qualcosa di un certo rilievo, a cercarla col lanternino la si trova tra le mozioni che, per loro natura, presuppongono una illustrazione, un dibattito e un voto consiliare. Che verrà chiesto dai consiglieri Cretella, Felice, Gravina e Praitano per l’immediato reinserimento dell’opera di completamento e gestione del terminal nel programma triennale delle opere
pubbliche; stesso argomento anche da parte di Pilone, Cancellario e Perretta, con l’obiettivo d’interdire l’amministrazione a portare avanti la proposta di ristrutturazione del Terminal avanzata da tre imprenditori con un investimento di un milione e duecentomila euro. Non avendo di che andare avanti, i consiglieri comunali di Campobasso preferiscono restare fermi o andare indietro. Più o meno come il gambero. Ma si può? Dardo
Campobasso
4 19 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il sole dovrebbe incoraggiare i tifosi a seguire la sfida con la Vis Pesaro
Ecco intanto chi resta e chi parte
Grillo la miglior sorpresa di stagione, bene Ferrani-Gattari, disco verde anche per Todino di Gennaro Ventresca Dalla bellezza dell’arrivo della Nazionale di Trapattoni che l’impianto di Selva Piana non si riempie. Altre due volte, prima di quella febbrile circostanza, lo stadio dei nostri sogni ha presentato tutti i posti occupati. Nella prima circostanza arrivò la Signora, era il 13 febbraio del 1985; l’altra volta giocava anche Bertolaso, capo della Protezione civile. Facile ricordare che si trattò della partita di beneficenza, per raccogliere soldi e solidificare i sentimenti, dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia. Da allora, per una serie di ragioni, il Romagnoli ha esibito troppi settori vuoti. Confermando quanto sia stato inutile realizzare un catino da 30 posti, pur sapendo che la nostra città poteva contare su poco più di 50 mila abitanti e tutta la regione ne aveva poco più di 300 mila. Chi firma questa nota si è “pentito” mille volte di aver caldeggiato Tonino Molinari, preso
sta attraversando il periodo postbellico più complicato. Le statistiche parlano chiaro: in pochi anni la nostra terra ha perduto 11 mila posti di lavoro. Mica noccioline. Anni di turbamento interiore, di dubbi, di timori, con la paura di non farcela hanno fatto mutare le abitudini di una popolazione che è diventata silente e ombrosa. Per caduta c’è stato il distacco dai nostri colori sociali, per colpa soprattutto dei modesti risultati tecnici. Che sono sempre alla base di ogni avventura.
dalla fregola di arrivare chissà dove con la squadra rossoblù. Non fu l’unico a sbagliare il presidente. In quegli anni l’economia veleggiava e niente faceva credere che le gli eventi, tecnici ed economici, sarebbero precipitati. Spinto dalla voglia di ostentare le fresche ricchezze il ceto medio si sbizzarrì a costruire ville di pre-
gio alla periferia della città, senza supporre che un giorno il governo avrebbe introdotto l’Imu e che le altre imposte avrebbero obbligato persino le famiglie agiate a rivedere il bilancio domestico. Fa tenerezza vedere lo stato dell’arte del nostro stadio. Un vero scialo, in un tessuto sociale che
Gli anni d’oro, almeno per il momento, sono destinati a rimanere nei nostri ricordi, resi ancora più nostalgici dalle infinite foto e dai filmati postati sui social. Il meteo, intanto, ci conforta: per il fine settimana l’umido e il freddo dovrebbero lasciare il posto all’imminente primavera. Se ne dovrebbe giovare anche il popolo sportivo che domenica vorrà recarsi a Selva Piana, per seguire la sfida tra i rossoblù e la Vis Pesaro.
Per l’occasione si giocherà ancora alle 15, frutto di una nuova concessione della Lega che prima le fa e poi si pente. Mentre il prezzo della Nord è stato dimezzato, cinque euro al posto di dieci. Accantonata l’eccentrica trovare del biglietto a un euro, il prezzo di un caffè in centro. Tutti i giocatori della nostra squadra sono sotto esame. Chi intende essere confermato dovrà dare il massimo, a cominciare da Alessandro che dribbla, eccelle nello stile ma non trova mai il modo di fare centro. Sembrano nel frattempo solide le possibilità di permanenza dei due centrali di difesa Ferrani-Gattari, da valutare meglio Lanzillotta e Rinaldi, dovrebbe trovare semaforo verde Todino, vale lo stesso discorso per i giovani Di Pasquale, Grazioso e Lucchese. Storia a parte per il portiere Grillo che resta forse la più felice sorpresa di stagione.
Prostituzione, chiuse due case d’appuntamento Operazione della Squadra Mobile a Campobasso. Tre le donne cinesi identificate CAMPOBASSO. La Polizia di Stato di Campobasso ha chiuso due case “per appuntamenti” gestite, in questo capoluogo, da cittadine cinesi. Tre in totale le donne di tale nazionalità che gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato all’interno dei due appartamenti; tra loro, due sono risultate prive di documenti e di permesso di soggiorno e pertanto sono state desti-
natarie di un provvedimento di espulsione con trattenimento presso il CIE di Roma. L’attività segue quella svolta dalla Squadra Mobile giorni addietro, allorquando – sempre in questo Capoluogo - furono posti i “sigilli” ad un’altra casa di meretricio. La domanda di prestazioni sessuali nei tre casi era florida, come testimoniato dal via vai di clienti
segnalato e documentato nei diversi servizi di appostamento. Persone di ogni età e ceto sociale, anche provenienti da fuori regione. Negli appartamenti, oltre a discrete somme di denaro contante opportunamente sequestrato poiché provento dell’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, è stata rinvenuta una ingente dotazione di contrac-
cettivi. Tanti gli annunci pubblicati su quotidiani e siti di “incontri” mappati dalla Squadra Mobile. Come diverse le “recensioni” pubblicate su un noto sito on line dai clienti che avevano sperimentato le prestazioni sessuali e che commentavano, indirizzando la domanda verso l’una piuttosto che l’altra casa di meretricio. Continua la mappatura dei centri
d’incontro “hot“ della Provincia di Campobasso ove vengono impiegate cittadine straniere irregolari, verificando anche la posizione dei proprietari degli appartamenti, i quali potrebbero incorrere in provvedimenti di sequestro degli immobili e nella conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria.
“No alla distruzione del Cardarelli” Il Consiglio comunale di Busso ha chiesto al commissario Frattura di rivedere la proposta
CAMPOBASSO. Prende ufficialmente posizione il Comune di Busso guidato dal sindaco Angelo Colaneri su due importanti questioni che stanno infiammando il dibattito pubblico negli ultimi giorni. Si tratta innanzitutto dell’adesione al Comitato Unitario per la salvaguardia della Corte di Appello di Campobasso attuata con delibera di Consiglio n.3 del 8 marzo 2016. Nel documento, il Comune si impegna a promuovere ogni azione utile volta alla salvaguardia della Corte di Appello di Campobasso e degli altri presidi presenti sul territorio provinciali e regionale e di farsi portavoce presso gli organismi politici nazionale delle istanze sociali e territoriali tesi alla salvaguardia delle autonomie locali, provinciali e reg i o n a l i . Un altro importante atto ufficializzato dal Consiglio è stata poi l’adesione al Comitato promotore nato contro l’accorpamento dell’ospedale Cardarelli di Campobasso con la Fondazione Giovanni Paolo II. Con delibera n. 4
sempre dell’8 marzo 2016 il Comune ritiene “che il modello di sanità, contenuto nei piani operativi 2015-2018 ed illustrati dal presidente commissario rappresenti un cedimento verso il privato che non determinerà un miglioramento del servizio, ma di certo contribuirà a far aumentare i costi dei ticket a carico dei cittadini. Ritenuto di dover esprimere il dissenso verso la decisione di accorpare le due strutture e il totale dissenso verso la decisione di accorpare l’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso e la Fondazione ‘Giovanni Paolo Il’ il Comune chiede alla Regione Molise l’immediata revisione della predetta decisione”