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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 183 - venerdì 7 agosTo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta

L’assessore Colagiovanni prova a bissare il successo dell’anno scorso L’Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il senatore molisano ha presentato, unitamente ad altri colleghi, un piano per il rilancio del Mezzogiorno alla luce dei recenti dati dello Svimez. E’ l’unico politico molisano ad avere avuto la briga di andarsi a leggere i drammatici dati sull’economia del Sud e, in particolare, del Molise. Il silenzio, invece, ha contraddistinto forze politiche e consiglieri regionali impegnati, evidentemente, nel nullismo politico.

Il Tapiro del giorno a Michele Durante

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Durante. Il consigliere comunale del Comune di Campobasso, delegato al turismo, ha colto il suo primo flop con l’App dedicato proprio a propagandare l’immagine della città capoluogo di regione. A un costo di 5.000 euro sarebbe dovuto partire a giugno in occasione della festività del Corpus Domini. Per continuare con la promozione dell’Estate campobassana.A oggi, 7 agosto, è tutto ancora fermo. Come mai consigliere delegato, Michele Durante?

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TAaglio lto

2 7 agosto 2015

Avviso pubblico della Regione Molise per la direzione dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma

Da un’Agenzia all’altra per divertimento

Se dicono che stanno pagando le imprese, il riferimento è ai lavori eseguiti entro il 2012, se dicono che i lavori vanno avanti, dicono una bugia Sarà che il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura avrà esaurito la scorta dei nominativi femminili di suo gradimento all’interno della dotazione dirigenziale dell’ente, se, pur potendo con un suo decreto conferire ad uno di essi l’incarico di direttore dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma (Arps), ha optato invece di andare all’esterno, cioè di indire un avviso pubblico seguendo la procedura prevista all’articolo 20 (comma 5) della legge regionale del 23 marzo 2010, numero 10. La necessità di reperire dal libero mercato delle professioni la figura di direttore, discende dalla decisione a molti apparsa capotica e senza logica amministrativa e gestionale, di sopprimere l’Agenzia regionale di Protezione civile passando le competenze regionali in materia ad un non meglio identificato Servizio di Protezione civile. Alla soppressione dell’Agenzia di cui sopra ha fatto seguito l’istituzione di un’altra Agenzia regionale, incaricata di proseguire la ricostruzione post sisma, detta appunto Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma (Arps), “quale ente della Regione Molise a carattere temporaneo, dotato di persona-

lità giuridica di diritto pubblico con autonomia patrimoniale, contabile e organizzativa, di cui sono organi il direttore e il revisore unico”: soluzione sui generis, un parto di genialità cui, dobbiamo ammetterlo, Frattura e il consigliere delegato alla ricostruzione Ciocca hanno abituato i molisani e, soprattutto, i terremotati che aspettano da 13 anni di rien-

CAMPOBASSO. Conferenza stampa di Erminia Gatti, Tutore dei minori, in risposta alla mozione presentata dal consigliere, Nunzia Lattanzio, con la quale si chiede la rimozione della stessa dall’incarico. Per la Gatti non ci sarebbero i motivi perchè il Consiglio decida in tal senso. Sulla questione della relazione annuale “non è un’omissione, che è ben diverso”, e comunque “spetterà al Consiglio valutare il mio lavoro. E’ curioso, invece, come si attribuisca a me la mancanza di titoli quando nella storia del Tutore Pubblico dei Minori del Molise c’è stato un solo caso di un ricorso per la non sussistenza di titoli, nello specifico della laurea richiesta, ed ha riguardato proprio chi mi ha preceduto.” A Nunzia Lattanzio, infatti, fu contestata la mancanza della laurea in Giurisprudenza, requisito previsto dalla legge per ricoprire il ruolo di Tutore Pubblico. “C’è stato chi voleva far scendere i bambini dai Misteri e chi invece chiede la costituzione di parte civile

trare in casa, e le imprese costruttrici che stanno eseguendo i lavori. La genialità è soprattutto nella considerazione che mentre bene o male la ricostruzione con l’Agenzia regionale di Protezione civile, almeno fino a quanto è stata nelle mani di gente competente (Giarrusso docet – ndr), ha funzionato, d’allora ad oggi, e chissà fino a quando ancora, di si-

curo fino a quando dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma non verrà nominato il direttore, la ricostruzione sarà praticamente ferma. Se dicono che stanno pagando le imprese, il riferimento è ai lavori eseguiti entro il 2012, quando Frattura e Ciocca erano indefessamente alle prese con la destrutturazione dell’apparato

politico/elettorale di Michele Iorio, e se dicono che i lavori vanno avanti, dicono una bugia. Frattura e Ciocca devono sperare di riuscire a reperire dal bando pubblico un direttore all’altezza del compito, che nei tre anni di contratto riesca a rimettere in moto i meccanismi della ricostruzione che sta arrivando al traguardo del tredicesimo anniversario del tragico evento del 31 ottobre 2002. A beneficio di chi legge aggiungiamo che l’elenco dei candidati idonei alla direzione dell’Arps sarà approvato dalla Giunta Regionale con apposito provvedimento e avrà validità di un anno, a decorrente dalla pubblicazione nella sezione “Albo pretorio online” del sito web istituzionale della Regione Molise. La scelta del candidato idoneo avverrà nel novero degli idonei da parte del presidente Frattura in quanto è una sua precisa prerogativa, e piace credere che gli sarebbe particolarmente gradita la presenza di una figura femminile affinché non possa perdere l’abitudine a gratificarla. Dardo

“Io ho tutti i requisiti per svolgere il Tutore dei minori” Erminia Gatti risponde alla richiesta di rimozione presentata da Nunzia Lattanzio nel processo per violenza sessuale ai danni di una minore nel momento in cui verrà a formalizzarsi una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura, per il caso di presunti abusi sessuali su una 13enne che recentemente a Larino ha portato all’arresto di un 58enne. Ognuno fa le proprie scelte. Noi – prosegue la Gatti – non abbiamo potuto acquistare gadget come guanti da forno e paperelle per l’assenza di risorse, ma abbiamo lavorato nell’ombra, senza telecamere, così come è opportuno fare quando si parla di minori. Ad ogni modo – ha concluso Erminia Gatti – mi rimetto alla volontà del Consiglio regionale”.


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3 7 agosto 2015

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Surreale corrispondenza tra curia di Trivento, segreteria del presidente della Repubblica e giunta regionale: alle accuse della curia ed ai rilievi del presidente, Michele Petraroia risponde ringraziandoli entrambi, come se nulla fosse

Con quella faccia un pò così che abbiamo noi in via Genova Una corrispondenza surreale, di atmosfera kafkiana, sospesa tra realtà (greve) e fantasia (spinta), è intercorsa lungo i lati del triangolo diocesi di Trivento – segreteria della presidenza della Repubblica – giunta regionale del Molise. Una di quelle chicche che s’incastrano perfettamente nel clima d’agosto, accecato dal sole e vinto dall’afa. Il 14 di aprile scorso parte un’accorata missiva dalla diocesi di Trivento, a firma del vescovo, Mons. Domenico Angelo Scotti, e dei suoi 46 parroci, destinatari, tra gli altri, giunta e assessori di Abruzzo e Molise, rispettive delegazioni parlamentari e segreteria del presidente della Repubblica . Più che una lettera aperta, un’ esplicita, quanto compendiosa, analisi della situazione molisana. Un documento politico, nel senso più alto e allargato possibile del termine, con tanto di citazione di Sandro Pertini (oltre che di un passo del Vangelo), come incipit. “Voler annunciare speranza …” il loro intento, in un tessuto sociale “… che soffre per le cattive amministrazioni, per la mancanza di una seria e puntuale programmazione e da tutto ciò viene il gravissimo danno dello spopolamento.” E proseguono: “Anche noi ascoltiamo il grido muto di sofferenza della nostra gente e ci uniamo nella piena solidarietà …”. Segue poi un elenco “… delle priorità da affrontare e da risolvere con assoluta urgenza.” Sanità, viabilità, la-

voro, internet veloce (!), scuole, fiscalità di vantaggio, sicurezza, prodotti tipici e un ambiente unico. Un vero e proprio programma, con tanto di passaggi, diciamo così, operativi. Ovviamente dalle istituzioni locali chiamate in causa, nessun riscontro, fino ad oggi, di fronte a tanto ardire. Fino a quando a scrivere è la segreteria della presidenza della Repubblica che, il 5 agosto scorso fa arrivare una nota all’ufficio di presidenza

della giunta regionale in cui allega la lettera del vescovo di Trivento (forse ben sapendo che la prima lettura, molto probabilmente, non c’era stata) “… per le valutazione ed i possibili interventi nei settori di mercato che nel territorio della uria vescovile hanno bisogno di ricevere maggiore attenzione da parte delle istituzioni.” Quindi: prima sculacciata da parte della curia e seconda da parte del presidente. Ce ne sarebbe per un

po’ di pudico imbarazzo da parte di chi è chiamato ad amministrare territorio e popolazione o, se proprio in quel ruolo ci fosse gente con grandi attributi, per una risposta secca e fuori dai denti a chi si è intromesso in un campo non proprio d’elezione (la Curia) e a chi ha difettato, giusto un po’, di garbo istituzionale, riconoscendo che c’era difetto di attenzione da parte delle istituzioni locali (la segreteria del Presidente). Ed invece Michele Petraroia, come se nulla fosse, scrive: “… assumo integralmente i contenuti dell’appello della diocesi di Trivento…”, come se lo stesso non fosse altro che un diretto al volto proprio a lui e a chi, come lui, governa questa regione; aggiungendo: “… e ringrazio il presidente della Repubblica di essere intervenuto, indirizzando una propria sollecitazione ai consigli regionali” come se quella che lui chiama sollecitazione non fosse altro che il formale, scritto, riconoscimento della scarsa attenzione delle istituzioni locali (che lui rappresenta al più alto livello) verso territorio e popolazione. Fantastico, geniale, sfacciato. La Curia dice che il popolo grida sofferenza, che non c’è settore della vita pubblica che non andrebbe migliorato e lui ne … “assume integralmente i contenuti.” Il presidente dice che (lui, loro) non danno abbastanza attenzione al territorio e lui lo ringrazia. Che dire: tracicomicamente inarrivabile!

Garanzia Giovani

Bisogna fare chiarezza!

Per riconoscere l’imprinting della sinistra (una volta si diceva comunista) in qualcuno, è sufficiente sentirgli dire “Bisogna fare chiarezza”. E chiarezza vorrebbero fosse fatta sulle “ombre che in questi giorni avvolgono l’attuazione di Garanzia Giovani, il progetto del Fondo Sociale Europeo destinato ai giovani Neet, ovvero non inseriti in un percorso formativo o scolastico e non impegnati in una attività lavorativa, tra i 15 ed i 29 anni”, i giovani Democratici del Molise Renato Freda e Francesco Robusto. Per rendere giustizia “a quei 810 giovani molisani che hanno presentato domanda per tirocini extracurriculari”. Chiarezza da parte dell’assessore Michele Petraroia e dell’intero Governo regionale, per “fugare e far cadere tali accuse”. Chiarezza avrebbero gradito anche i molisani, giovani e non giovani, ma sulle ombre apparse sulla stampa e reiterate, dal Governo regionale

La chiedono i giovani Democratici del Molise a Petraroia e al Governo regionale

e dall’assessore Petraroia (nei confronti del quale i giovani Democratici del Molise nutrono un stima particolare) neanche una parola. Probabilmente, solleticati dalle espressioni accorate dei loro giovani adepti Freda e Ro-

busto, li vorranno rassicurare e, sull’abbrivo, assicurare i molisani giovani e non giovani. Un atto di generosità, magari anche bluffando, come non disdegnano, per sollevare il loro spirito abbacchiato, per via di ciò che ri-

tengono “processi mediatici e strumentalizzazione politica”. E ti pareva! Comunque, non dovessero essere soddisfatti nella loro esigenza di “chiarezza”, i giovani Democratici del Molise non ne farebbero un dramma. Infatti, “al di là di qualsivoglia responsabilità dei vertici regionali e della agenzie coinvolte nell’inchiesta mediatica” essi ritengono preminente porre l’accento “sul dramma occupazionale vissuto da centinaia di giovani nella nostra regione e focalizzare l’attenzione del dibattito pubblico sul bene comune, lasciando da parte le polemiche”. Ciononostante Freda e Robusto confermano la stima per Petraroia e per il Governo regionale che del dramma occupazionale vissuto da centinaia di giovani nella nostra regione ne dovrebbero sapere qualcosa. Siano giovani o vecchi, nei Democratici, la solidarietà non viene meno. Ed è questo il guaio.


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7 agosto 2015

Perplessità sui tagli previsti dalla nuova organizzazione sanitaria vengono poste dal Movimento Cristiano Lavoratori

“La Cattolica sulla strada della chiusura?”

E’ apparsa oggi sulla stampa locale una notizia a dir poco allarmante: pare che il Ministero della Salute abbia inviato ad un cittadino molisano una nota in cui, sulla base dei dati inviati dalla direzione della programmazione sanitaria della Regione Molise, viene descritta lariorganizzazione dell’offerta ospedaliera”. A sostenerlo è Marco Boleo, presidente dell’Unione regionale Movimento Cristiano Lavoratori. “Pare che la Regione abbia già smentito, sostenendo che si tratta di dati non attuali, non aggiornati e in ogni caso superati, quindi da non prendere in considerazione, anche se risulta evidente che tali dati erano stati proposti dalla Regione Molise e già questo da solo è allarmante. Noi ci auguriamo caldamente che il futuro della sanità molisana non sia quello descritto in questi documenti, perché, da quanto si apprende, le eccellenze sanitarie del territorio, universalmente riconosciute come tali, verrebbero di fatto chiuse. La Cattolica di Campobasso, da quanto si legge nell’articolo, passerebbe da 130 posti letto a 63. Appare evidente che una struttura concepita per 320

di Massimo Dalla Torre

posti letto, accreditata per 180 e già pesantemente ridotti (ha, Infatti, subito un taglio di 60 posti letto nel 2011 e ciò non è avvenuto per altre strutture) non sopporterebbe un ulteriore taglio di circa il 50 per cento della propria attività. Significherebbe in un primo momento una riduzione di circa la metà del personale e dei servizi offerti alla popolazione, nell’arco di pochi anni nonsi riuscirebbero a gestire i pesanti costi fissi che la sanità d’eccellenza comporta e la Fondazione

sarebbe costretta a chiudere. Quindi ridurre in questo modo l’attività di questa struttura significa volerla chiudere. Se queste sono le intenzioni della Regione lo si dica chiaramente! La popolazione molisana (e non solo) non accetterà mai una scelta simile e si ribellerà con tutte le proprie forze come già avvenuto in passato.Ricordiamo che il 14 settembre del 2010 circa 10 mila cittadini, con in prima fila Monsignor Bregantini, marciarono silenziosamente a favore della Cattolica, fu la

più grande e partecipata manifestazione organizzata in Molise, non si è mai verificato, prima d’allora, un evento simile. Se oggi la Cattolica dovesse essere a rischio chiusura la cittadinanza si mobiliterà di nuovo e con ancora più forza per difendere la qualità della sanità molisana. Noi come Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), difendiamo questa struttura non perché è espressione della sanità Cattolica (che comunque è un valore aggiunto), ma perché offre, senza alcun fine di lucro, prestazioni

di altissimo livello senza incidere in maniera rilevante sui conti della Regione. Ricordiamo che circa il 45 per cento dei pazienti sono extra regionali e quindi a carico delle regioni di provenienza e chela maggior parte dei servizi offertinon vengono erogati da altri ospedali molisani, quindi se non ci fosse la Fondazione bisognerebbe pagare ad altre regioni dette prestazioni. Le scelte gestionali di questa struttura non sono ispirate a logiche aziendalistiche, ma al perseguimento dell’interesse pubblico, rinunciando volontariamente ad ogni margine di lucro, se così non fosse, visti i tagli del passato, ci sarebbero già stati numerosi licenziamenti che la Fondazione con grandi sforzi ha finora evitato. Ci auguriamo caldamente che la Regione stia lavorando ad una riorganizzazione complessiva che garantisca il diritto alla salute dei molisani, premiando e valorizzando le eccellenze presenti sul territorio, indipendentemente dalla loro natura giuridica. La politica sanitaria deve avere come obiettivo principale quello di garantire la qualità del servizio!

Verba volant, scripta manent” anche se nella fattispecie è solo “verba volant”

Stiamo seguendo con attenzione quello che accade nei palazzi del potere che, secondo radio fante non riescono a trovare la cosiddetta quadratura del cerchio in vista del giro di boa previsto per la ripresa settembrina delle attività politiche, quando si procederà alla revisione delle cariche che governano questa nave senza nocchiero: non sono parole nostre, ma della gente, degli elettori e finanche da molti esponenti del potere che guadano a vista in questa palude alquanto impervia e poco sicura. Questioni, che lasciano perplessi, sconcertati e disorientati, non per quello che quotidianamente si è costretti ad ascoltare da parte delle varie anime che compongono il parterre politico molisano, ma per come la situazione è gestita da chi dovrebbe avere le idee chiare che, però a quanto pare, è distratto più del solito. Un qualcosa che induce a dare qualche suggerimento, con la speranza di non urtare la suscettibilità di nessuno: prima di esternare qualunque cosa sarebbe il caso che si chiariscano le posizioni e non ci si affidi alle parole magari rafforzate da proclami che, oggi a bocce ferme, trova il tempo che trova. Non è assolutamente un rimbrotto ma un semplice suggerimento giacché in questi ultimi periodi sono venute fuori situazioni incresciose, ultima querelle “garanzia giovani” e altro che alimenta i fuochi ma soprattutto il malcontento

generale. Questioni che non depongono assolutamente a favore di chi due anni e mezzo fa proclamava che sarebbe cambiato tutto e che visto l’immobilismo, a scapito della collettività e non certamente per chi cerca di guadagnare posizioni di potere, rafforza i detti popolari che non citiamo, anche perché infiorati con epiteti volgari, vista la suscettibilità del palazzo. Con questo, vorremo sgombrare la mente dei supporter che rovinano la politica

che non c’è alcuna volontà di dileggio e di demolizione perché qui si parla di questioni che regolano la vita dell’itero apparato e non certamente dei singoli protagonisti che, fuori dall’agone politico tutto sommato sono persone ragionanti. Una cosa però consentiteci di scriverla: allarmi e soprattutto pungulature, come quelle sono riportate dalla stampa locale, fanno si che il cittadino non solo non si appassioni più alle vicende, ma si allontani dalla po-

litica sempre più in preda alle “discrasie” che non permettono una comprensione di quelli che sono i meccanismi, regolano la non facile vita della politica stessa. La quale, invece, dovrebbe porsi sopra le parole e soprattutto delle azioni frutto dall’impeto del momento. Politica che riporta pesantemente di attualità anche un’altra questione la non sopportazione reciproca nonostante si appartenga alla stessa compagine, il che mina ancora di più la situazione, che innesca “micce corte” che causa danni irreparabili all’azione di governo, con conseguenze disarmanti non per i “signori di palazzo” ma per chi ha fatto la scelta di essere rappresentato da questo o da quell’esponente. Situazioni che fanno si che l’instabilità si palesi nella sua forma più deleteria, senza sapere che ora più che mai serve unità, chiarezza e non separatismi, altrimenti quel poco che rimane di sano rischia di svanire definitivamente. Date forza a quello che è il mandato che vi è stato affidato altrimenti la locuzione latina “verba volant, scripta manent” ma soprattutto verba volant, lo aggiungiamo noi, che trae origine da un discorso di Caio Tito al senato romano che, insinua la prudenza nell’esternare le cose, è la prova incontrovertibile del fallimento che crea danni irreparabili alla collettività che, non è più disposta ad assistere a prese di posizione illogiche, ma soprattutto alle “pazzielle d’creatur” che non hanno né capo, né coda.


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5 7 agosto 2015

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L’architetto Miniello ha ritenuto che nel bando era inserita la possibilità che i concorrenti potevano proporre modifiche o interpretazioni differenti da quanto indicato, purché il progetto esplicitasse con coerenza le ragioni di tali scelte

Sede regionale: non solo il Roxy e il Romagnoli

Gli ordini professionali intendono cogliere l’occasione per aprire una finestra sul territorio urbano e guardarlo finalmente con occhio critico Con 83 proposte raccolte al termine del bando internazionale d’idee, c’è da discutere, da confrontarsi, da analizzare, da dibattere sulla nuova sede regionale. La città purtroppo non appare sufficientemente motivata, per decenni esclusa dai processi urbanistici ed edilizia, a differenza degli ordini professionali (Architetti ed Ingegneri) che invece avvertono l’occasione propizia per aprire una finestra sul territorio urbano e guardarlo finalmente con occhio critico. La possibile scaturigine di tanta voglia di mettersi in gioco, di manifestare le proprie idee, di farsi carico di una parte importante del futuro della città può essere stata determinata dal successo professionale dello studio tecnico dell’architetto molisano (di Mirabello) Nicola Guglielmi: uno di loro. Sta di fatto che una testata televisiva locale ha già ospitato l’architetto Antonio Gianfelice (anche lui concorrente) che ha dato il via al confronto, comunque ad una auspicata panoramica, la più ampia possibile, di come il bando regionale sia stato letto e interpretato nella sua (lo abbiamo scritto più volte) contorta articolazione. Diciamo questo, perché, se probabilmente la quasi totalità dei partecipanti al concorso internazionale d’idee ha preso per buone le aree corrispondenti all’ex albergo Roxy e all’ex Stadio Romagnoli, at-

tenendosi strettamente al titolo della selezione (L’Amministrazione indice il Concorso per la selezione di una proposta progettuale d’idee per la realizzazione della sede del consiglio, della giunta regionale e servizi comuni nelle aree dell’ex Hotel Roxy ed ex Stadio Romagnoli in Campobasso), l’architetto molisano, Vincenzo Miniello (di Mirabello), ha ritenuto che nel bando, là dove è precisato che gli obiettivi “devono essere intesi come traccia per orientare il progetto di concorso e meglio far comprendere le aspettative dell’Amministrazione”, è detto anche che “i concorrenti potranno tuttavia proporre modifiche o interpretazioni differenti da quanto indicato, purché

Una mozione manifesto, si potrebbe chiamare. L’hanno presentata 31 senatori (PD, Sel, Gruppo Misto, Ncd e ex M5S) al Governo, impegnandolo a redigere un piano per il rilancio del Mezzogiorno d’Italia, entro il 30 settembre (!), alla luce delle evidenze del rapporto Svimez 2015; lo stesso che ha messo dietro alla Grecia il nostro sud Italia in tutti i principali indicatori di crescita e sviluppo. Primo firmatario della mozione, Roberto Ruta. In una conferenza stampa tenutasi ieri nella sede del PD in via Ferrari, lo stesso Ruta ne ha espresso alcuni contenuti nel dettaglio: “I proventi delle mafie non rientrano nel Pil, il sommerso crea danni alle casse pubbliche e il Paese viene affossato. Attraverso questa mozione abbiamo chiesto al Governo un impegno serio e concreto per portare allo sviluppo dell’economia del Sud e dell’estirpazione della criminalità. Dobbiamo impegnarci fortemente – ha ribadito – per dare futuro ai nostri figli e perché i dati presentati dallo Svimez non diventino una condanna per i nostri figli che sono costretti a trovare occupazione solo se lasciano la loro terra. Se Renzi ci riesce può entrare nella storia.” Difficile dire se sia più furba o (fintamente) ingenua, questa iniziativa. Nessuno può certo non condividere l’ana-

il progetto espliciti con coerenza le ragioni di tali scelte”. Su questo assunto, infatti, egli ha elaborato la collocazione della sede regionale altrove, sul territorio urbano, dando ragione dello spostamento proprio in ragione del raggiungimento degli obiettivi indicati dall’amministrazione regionale. Evidentemente, secondo Miniello, quegli obiettivi non potevano essere raggiunti progettando sulle arre dell’ex Roxy e dell’ex Romagnoli. Che certo non abbandona, proponendo il recupero storico e urbanistico di questa parte di città rimuovendo totalmente la struttura abbandonata e fatiscente del Roxy, per destinarla ad ampliamento e recupero della Piazza Sa-

voia e, in alternativa, le stesse strutture, recuperate, a Casa dello studente, “per agevolare la vita di quanti ancora arrivano all’università del Molise e sfatare la solita condizione: università uguale affittacamere”. La parte dell’ex Romagnoli (ovvero le gradonate della curva Sud) Miniello l’ha valuta uno spazio di risulta, carente totalmente dei presupposti per un ritorno d’immagine ed economico dell’intervento da realizzare. Da qui, la proposta di destinare l’intera area dell’ex Romagnoli a parco alberato e parcheggio auto, con annessa analisi tecnica ed economica. La sede, dunque. Sull’area del Terminal per le autolinee urbane ed extra urbane. Perché risponde so-

prattutto “al requisito di dare alla città di Campobasso un segno architettonico visibile a rappresentare l’istituzione Regione Molise, a dare un senso a tutta l’edilizia costruita in ordine sparso negli ultimi 40 anni nei quartieri Vazzieri, San Giovanni e dintorni. La città di Campobasso ha il suo maggiore segno morfologico e architettonico evidente nel Castello, ha la sua immagine architettonica più compiuta come edificio ed aree esterne, ivi compresa la recinzione, nella facciata del Mario Pagano. Il moderno non ancora espresso è dato dal nastro stradale, tangenziale Est, nel tratto che fuoriesce nella galleria proveniente da Roma - Napoli e consente di cogliere l’intera area sul lato sinistro occupato occasionalmente dalla struttura del Terminal. L’idea proposta è quella di disporre di un’area sismica e geologica sicura, raggiungibile direttamente dalla viabilità primaria esistente, superstrada, senza interferire con la viabilità cittadina, di disporre di un’area per la sosta delle macchine per la Regione Molise, per il pubblico, di completare il Terminal, di disporre di un piano multiuso. Consente di progettare una Piazza che fa diventare città anche la periferia.” Le idee come lievito. Non era mai capitato negli ultimi 40 anni. Dardo

Ruta (e 31 senatori) sfidano il Governo sul Mezzogiorno

lisi di Ruta e dei suoi colleghi. Mafie e poteri occulti condizionano pesantemente, purtroppo da secoli, il destino di questo Paese. Da prima che diventasse un Regno e, poi, una Repubblica. I

dati, i numeri condannano Molise e Meridione ad una condizione inaccettabile, soprattutto in prospettiva. Ma pretendere che il Governo appronti un piano che possa sradicare questo cancro (culturale, storico, sociale e quindi economico) entro il 30 settembre, appare come un esercizio abbastanza teorico, fine a se stesso. Magari volto a contestare allo stesso Governo il (prevedibilissimo) fallimento, da qui a

qualche tempo. Ma la nostra è solo una maliziosa congettura. Di mafie e poteri occulti, nei decenni scorsi, si sono occupati, sui più svariati fronti (istituzionale,intellettuale, repressivo, giudiziario, sociologico), le migliori menti e le energie più pure che questo Paese abbia mai prodotto (La Torre, Sciascia, Cassarà, Falcone e Borsellino, Addio Pizzo, Saviano, Don Diana sono solo alcuni, anche se luminosissimi esempi), rimettendoci la vita o dedicandogliela interamente, quindi non ci azzardiamo certo noi a dire ciò che si dovrebbe fare e come. Segnaliamo, quindi, come sostanzialmente positiva questa iniziativa, che comunque prende una posizione (e di questi tempi è già qualcosa) anche se crediamo proprio che non sarà certo Renzi, soprattutto entro il 30 settembre (!), a trovare modi, strumenti e misure per riuscire dove tanti altri (e che altri!) hanno, purtroppo, sostanzialmente fallito. Tutto qui.


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Campobasso

7 agosto 2015

“I lavori allo Stadio”Nuovo Romagnoli “ quando partono?” E’ l’interrogativo che pongono i giovani di Azzurra libertà di Forza Italia

CAMPOBASSO. “ Era il 21 Agosto 2013 con la delibera n° 188, quando l’allora sindaco Luigi Di Bartolomeo , l’assessore allo sport Aldo De Benedittis e tutta la giunta , (nonostante i numerosi problemi presenti a palazzo San Giorgio) , riuscirono ad appro-

vare lo studio di fattibilità all’interno del programma delle opere triennali per la manutenzione, il potenziamento e l’adeguamento della struttura di Selva Piana (800 Mila Euro)“. Lo sostiene Federico De Soccio di Azzurra Libertà. “Ad oggi dopo quasi circa

due anni lo stadio si trova in condizioni pietose ,nonostante le disponibilità economiche per risistemarlo. Durante la nostra visita di domenica abbiamo preso atto dell’urgenza dei lavori , nella maggior parte dei settori dello stadio il cemento ha lasciato spazio al

ferro , scarseggiano i servizi igienici,e la capienza ridotta è a causa della mancanza dei tornelli,e di alcuni requisiti di sicurezza . Ci auguriamo che i lavori possano partire al piu’ presto, poiché la società è pronta al salto di qualità , lo stadio no”.

E’ la musica colta il dato confortevole di quest’estate

Più ha successo l’attività musicale del Conservatorio “Perosi” più è condannevole l’assurda decisione di privare la Fondazione Molise Cultura della sua orchestra

Il 7 agosto alle 21.15 al Teatro all’aperto di S. Maria al Canneto di Roccavivara ed il giorno successivo, sempre alle 21.15 a Piazza Falconi a Capracotta Il Conservatorio di musica “Perosi” guadagna estimatori. Evoluzione largamente attesa e, come diciamo, ora largamente apprezzata per la qualità degli spettacoli musicali, per la capacità a rendersi una fucina artistica per giovani talenti locali. Il 17 luglio scorso nell’auditorium della Fondazione Molise Cultura è stato dato un saggio della bravura degli esecutori dell’orchestra sinfonica del Conservatorio e dell’alto indice di gradimento raccolto tra il pubblico. Su sollecitazione dell’amministrazione del “Perosi”, ricordiamo in proposito i tentatavi di approccio per una collaborazione tra il Conservatorio e

la Fondazione da parte di Giovanni Cannata, poi realizzatasi, s’è formalizzata una intesa che sta dando ottimi risultati che, solo in parte attutiscono l’assurda decisione della Regione Molise, e per essa del consigliere delegato alle attività culturali, Domenico Ioffredi, di cancellare l’esistenza dell’orchestra stabile del Molise creata e resa operativa per circa due anni con la gestione di Michele Iorio. Più ha successo l’attività musicale del Conservatorio più evidente è la sensibilità musicale di una gran parte dei molisani e più condannevole appare, a distanza di tempo, quell’assurda decisione di privare la Fondazione di

un pilastro portante della sua attività istituzionale. L’Orchestra del “Perosi” ha degnamente suturato quella ferita e progressivamente va conquistando esibizioni sul territorio regionale nobilitando con la musica luoghi di particolare suggestione storica e ambientale: il 7 agosto alle 21.15 al Teatro all’aperto di S. Maria al Canneto di Roccavivara ed il giorno successivo, sempre alle 21.15, a Piazza Falconi a Capracotta. Il programma del concerto di Roccavivara vedrà l’Orchestra diretta dal Maestro Sergio Monterisi, docente di Direzione d’Orchestra

del Conservatorio “Perosi”, portare in scena “Le nozze di Figaro” e la “Praga” di Mozart, l’ouverture da “Le Ebridi” di Mendelssohn e la Sinfonia n. 1 in Do maggiore di Beethoven. Ad interpretare l’aria “Deh vieni, non tardar” da “Le nozze di Figaro”, la soprano Simona Marzilli, studentessa del “Perosi”. A Capracotta, l’ 8 agosto, l’Orchestra si esibirà replicando il programma della serata di Roccavivara, incrementato dal Concerto in Do maggiore per ottavino, archi e cembalo di Vivaldi che vedrà all’ottavino Bruno Paolo Lombardi, docente di Flauto del Conservatorio molisano.

Massimo Sestini firma il Calendario della Polizia di Stato 2016 La Polizia di Stato inizia a svelare il progetto del calendario istituzionale edizione 2016. La realizzazione dei 12 scatti che avranno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato è stata affidata alla professionalità del noto fotografo Massimo Sestini, tra i vincitori - quest’anno - del premio General News del World Press Photo of the Year. Dal 1995 uno dei più importanti premi foto giornalistici al mondo. Le fotografie rappresenteranno l’operatività della Polizia di Stato immortalata da una originale prospettiva: lo zenit, il punto più in alto, perpendicolare all’osservatore. ”Un’immagine scattata dalla prospettiva zenitale offre una nuova visione, esaltando dettagli e colori. Una percezione della realtà che risulta completa e rappresenta un mondo non altrimenti percepibile” sostiene il fotografo. Gli scatti aerei di Sestini, infatti, catturano l’attenzione e calano dall’alto l’osservatore nell’operatività dell’attività di poli-

zia. Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di UNICEF.

Il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano UNICEF Onlus per sostenere il progetto “Sud Sudan – protezione per i bambini

vittime dell’emergenza umanitaria”, finalizzato a garantire protezione e istruzione di base ai bambini sfollati. Grazie a questo consolidato bino-

mio, dal 2001 ad oggi sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana. Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2016 per il progetto Unicef “ Sud Sudan – protezione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria”. La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di Campobasso, dove saranno forniti dettagli sulla consegna. Le richieste dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 21 settembre.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

7 agosto 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Ridotte nel numero, peggiorate nella missione e abbondantemente ristorate

Le Commissioni consiliari a Palazzo san Giorgio sono a comando

Quale spazio di autonomia può avere mai una commissione il cui presidente appartiene allo stesso schieramento politico dell’Assessore? Le commissioni consiliari a Palazzo san Giorgio sono state ridotte di numero ma, se possibile, peggiorate nella loro missione. Se considerate correttamente, dovrebbero esaltare il ruolo dei consiglieri rendendoli quanto più autonomi possibile nel giudizio e nel merito. In questo senso la logica suggerirebbe di dare la presidenza delle commissioni ai consiglieri di opposizione. A Palazzo san Giorgio invece sono considerate semplici strumenti di potere, nonché una possibilità per dare ai consiglieri una parvenza di compiti, peraltro strettamente connessi all’interesse politico della maggioranza e dei gruppi di appartenenza, e al grado di ubbidienza a chi gli sta sopra (Sindaco e assessore). Per cui, tutto questo andirivieni di meriti e demeriti espressi sulle commissioni finendo per

ridurle di numero ma non cambiandone la natura e la missione (di supporto agli assessori e al sindaco), non è stato altro che un diversivo, un lenimento ai dolori di pancia di questo e di quel consigliere, un assestamento interno agli stessi gruppi consiliari, un appianamento degli umori, senza mai venir meno, però, al precetto che i presidenti designati fossero strettamente funzionali al partito di maggioranza (Pd) e/o all’assessore di riferimento. Tanto, da annodare strettamente le commissioni al volere dei superiori, privandole di autonomia di giudizio, di proposta e di controllo. Insomma, non sono altro che una sorta di gettoniera (a getto continuo). Le hanno ridotte nel numero, ma assisteremo ad un sequenza impressionante di convocazioni, tali e tante, fino ad arrivare agli im-

porti massimi consentiti per consigliere. Sarebbe estremamente interessante avere sottomano i verbali delle commissioni, le ragioni dei rinvii per poi essere riconvocate, il numero e la qualità delle proposte elaboratore e fatte discutere dal consiglio e quali, semmai, di queste in controtendenza con gli indirizzi della maggioranza, degli assessori e del sindaco. Commissioni a comando. Quale spazio di autonomia può avere mai una commissione il cui presidente appartiene allo stesso schieramento politico dell’Assessore? E’ il caso Pietro Montanaro (Udc) con Sabusco; Ferdinando Massarella con Pietro Maio; Giuseppe D’Elia e Carlo Landolfi col sindaco Battista, tutti del Pd. Presidenti a comando. Quale spazio di autonomia può mai eserci-

tare il presidente di un commissione cui il sindaco in precedenza lo ha gratificato di una delega settoriale e funzionale? E’ il caso di Lello Bucci e di Stefano Ramundo del Pd. Altri presidenti a comando. Si distaccano dalla formula dell’appartenenza allo stesso schieramento politico Pasquale Colarusso (Ppi), Giovanni Di Giorgio (Molise di tutti) e Giovanna Viola (Pd). Commissioni di tale fatta e così composte sono un paravento, prive oggettivamente della capacità di sviluppare alcunché di autonomo, al di fuori di ciò che gli viene dettato e fatto discutere giusto per sottostare (formalmente) allo statuto e al regolamento comunali. Ridotte di numero, dicevamo, peggiorate nella missione. E abbondantemente ristorate.

“Via Facchinetti, scatta il senso unico” L’assessore comunale di Campobasso alla Mobilità, Colagiovanni, delinea i nuovi percorsi CAMPOBASSO. Il mese di agosto a Campobasso è iniziato nel segno dei lavori che riguardano le strade e la viabilità. Il restyling prosegue e, così, dopo le vie sulle quali è stata ripristinata la segnaletica orizzontale e verticale, nei prossimi giorni gli operai proseguiranno l’opera e non mancano le novità su alcune arterie del capoluogo. In via Facchinetti, infatti, sarà imposto il senso unico di marcia dall’Eurospin verso contrada Macchie; mentre, al quadrivio tra via Tiberio, via San Lorenzo, non si può più salire (l’ordinanza è già in vigore) verso via Garibaldi. Il senso di marcia sarà a scendere, eccezion fatta per i mezzi di emergenza (forze dell’ordine e ambulanze). I lavori per il ripristino della segnaletica orizzontale, inoltre, proseguiranno su Piazza Venezia con il rifacimento dei segnali di parcheggio e di sosta disabili, dopo l’intervento già effettuato su via Monforte (attraversamenti pedonali e strisce di parcheggio). Intanto, da questo pomeriggio, mercoledì 5 agosto 2015, è tornato in funzione il semaforo al quadrivio tra via Giambattista Vico, San Giovanni e via Delle Frasche. Arrivata la scheda necessaria per il ripristino della funzionalità dello stesso, gli operai in due giorni hanno risistemato il guasto e l’intervento degli agenti della Polizia Municipale nel primo pomeriggio ha permesso la riattivazione dei quattro semafori per le automobili e per i pedoni.

“Ci scusiamo con la cittadinanza per i disagi arrecati dal mancato funzionamento dei semafori – ha sottolineato l’assessore Salvatore Colagiovanni –. La struttura di riferimento dell’ente comunale, comunque, si è attivata subito al momento del guasto, il cui protrarsi è derivato solo dall’attesa

del pezzo da sostituire. Il semaforo, adesso, è tornato in funzione, ora spetta agli automobilisti rispettare le norme del codice della strada. Ricordo che sabato 18 luglio un controllo di poco più di un’ora della Polizia Municipale in quell’incrocio ci fece constatare circa 110 infrazioni”. “Come ho già ripetuto in altre circostanze – ha proseguito Colagiovanni – abbiamo approfittato delle ferie estive per ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale della città e abbiamo provveduto ad alcuni accorgimenti della viabilità, sempre al solo scopo di migliorare la sicurezza sulle strade di Campobasso”. “Approfitto – ha concluso l’assessore – per ricordare e rendere noto ai cittadini il senso unico su via Facchinetti e il cambio di marcia sulla salita di San Lorenzo verso via Garibaldi, dove si potrà solo scendere, eccezion fatta per i mezzi di emergenza”.

“Piazza Venezia, segnaletica da rivedere” I residenti chiedono al Comune di intervenire per rendere meno pericolosa l’area CAMPOBASSO. Nicola Lanza del Comitato L’Altra Europa si rende portavoce delle numerose proteste degli abitanti di Campobasso per l’assenza di strisce pedonali, segnaletica e limitatori di velocità nei pressi della rotonda di Piazza Venezia e chiede all’amministrazione comunale di provvedere alla messa in sicurezza della zona. “Lo scorso 4 Agosto 2014 - fa sapere Lanza – un’anziana signora è stata investita da un’automobile riportando trauma facciale con fratture e ferite delle ossa nasali, trauma cranico, distrazione del rachide cervicale, ferite ed ecchimosi in varie parti del corpo”. “Mettere in sicurezza la città è una priorità e ci auguriamo – conclude l’esponente del Comitato L’Altra Europa - che la nuova amministrazione provveda in tempi strettissimi a rendere sicura Piazza Venezia, così come tutte le altre aree che presentano rischi per i pedoni”.



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Isernia

7 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Cinghiali, si apra subito la caccia” L’amministrazione comunale di Roccamandolfi fa la richiesta alla Regione

L’amministrazione comunale di Roccamandolfi, nei giorni scorsi ha provveduto ad inviare una missiva all’assessore all’agricoltura Vittorino Facciolla e al consigliere delegato Cristiano Di Pietro, per chiedere con forza l’anticipazione della data di inzio della stagione venatoria 2015/2016 destinata alla sola caccia al cinghiale. La presente richiesta, firmata da oltre un centinaio di cittadini - afferma il sindaco di roccamandolfi Giacomo Lombardi - è dovuta al fatto che negli ultimi anni vi è stato un notevole incremento della specie, che ha prodotto ingenti danni alle colture agricole non solo nel nostro comune, ma nell’intero territorio regionale. A causa di questo forte incremento numerico,

anche i pascoli riservati agli animali da allevamento(bovini, ovini ed equini) risultano seriamenti danneggiati, in quanto in molte zone è stato rimosso quasi completamente il manto erboso. Inoltre i numerosi cinghiali presenti sul territorio - continua il sindaco lombardi spesso si spingono anche a quote molto basse e ultimamente anche in paese, rappresentando un pericolo

per gli automobilisti, coinvolti spesso in incidenti oppure costretti a fermarsi o ad effettuare pericolose manovre per evitarli. Abbiamo apprezzato - conclude Giacomo Lombardi - che nella stagione venatoria 2014/2015 ci sia stata da parte della Regione Molise una proroga della caccia al cinghiale al 31/01/2015, ma la stessa purtroppo, non ha prodotto i positivi effetti sperati, poichè gran parte del territorio interessato è coperto molto spesso in quel periodo dell’anno da ingenti nevicate, precludendovi quasi completamente l’attività venatoria. Per questo risultano assolutamente necessarie altre iniziative e azioni che possano risolvere definitivamente un problema che sta diventando sempre più delicato.

TARSU 2013-ADDIZIONALE EX ECA: Il Consiglio di Stato conferma la soppressione! di Albino Iacovone Nel mese di gennaio 2014 la mia” lettera aperta” circa la non assoggettabilità dell’ addizionale ex ECA sulla TARSU 2013 e precedenti, per abrogazione della normativa di riferimento, ebbe larga diffusione sulla stampa locale e sui social network spingendo anche il consigliere comunale Eugenio Kniahynicki a presentare una interrogazione al Sindaco di Isernia nonchè ad attivarsi - tra l’altro- per un incontro, tenuto presso il Municipio, con l’Amministrazione comunale. In breve il Comune di Isernia non doveva e non poteva applicare l’ addizionale del 10% sulla TARSU 2013; all’ uopo

chiesi espressamente la rettifica degli avvisi di pagamento della tassa in corso di notifica. Il Sindaco si mostrò attento e promise di inoltrare una richiesta di parere agli Organi competenti. Interessai anche il Prefetto di Isernia che sollecitò il Comune a dare chiarimenti. Personalmente non ho saputo più niente e non conosco gli eventuali provvedimenti adottati dal Comune stesso. Ora a conforto di questo assunto, almeno per quanto riguarda la TARSU 2013, giunge la sentenza del Consiglio di Stato n.3781, in data 4 giugno 2015,depositata il

1/08/2015,a conferma della decisione del TAR Puglia-Sede di Lecce n.1737/2014. I Giudici di Palazzo Spada pervengono alla conclusione che il Comune ricorrente non avrebbe potuto nè approvare un aumento del 30% delle tarifffe previste per la TARSU nè applicare l’ addizionale ex ECA del 10% in quanto soppressa dal 1° gennaio 2013. Per senso di giustizia e di doveroso rispetto delle regole e dei contribuenti,il Comune di Isernia, senza aspettare iniziative da parte dei contribuenti stessi,provveda al rimborso o alla compensazione con altre imposte comunali.

“Ruini al Neuromed solo per controllo” La direzione sanitaria sottolinea lo stato di salute buono del Cardinale POZZILLI. In merito alle notizie apparse sui mezzi di comunicazione riguardo al ricovero di S.Em. il Cardinale Camillo Ruini presso la clinica dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (IS), il Cardinale e la Direzione Sanitaria dell’Istituto precisano quanto segue.

Il Cardinale è ricoverato presso la clinica dell’I.R.C.C.S. da lunedì 3 agosto e sarà dimesso nel pomeriggio di oggi, giovedì 6 agosto. Motivo del ricovero è la decisione del cardinale di sottoporsi ad accertamenti diagnostici volti ad individuare le terapie farmacologiche più efficaci per contrastare il disturbo

della deambulazione di cui il Cardinale soffre da alcuni anni. Non c’è quindi alcuna ragione di urgenza e tantomeno è previsto alcun intervento chirurgico. Le condizioni generali del Cardinale sono normali in rapporto all’età e non suscitano preoccupazioni.


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Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

7 agosto 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Dramma sfiorato a Campomarino In piena notte una donna bulgara attraversa i binari e viene sfiorata da un treno merci CAMPOMARINO. Dramma sfiorato nella notte, intorno all’1, sul tratto ferroviario molisano. Una donna di nazionalità bulgara ha tentato un attraversamento

della ferrovia, ma in quel momento stava transitando un treno merci e l’ha investita, fortunatamente solo di striscio, altrimenti le conseguenze sarebbero state

irreparabili. L’incidente è avvenuto a due chilometri dalla stazione del Lido di Campomarino, in direzione Sud. La ragazza, 22 anni e A. M. le

sue iniziali, è rimasta ferita ed è stata soccorsa dal 118 e dai volontari della Misericordia. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di

Campomarino. Per fortuna le conseguenze non sono state gravi, la 22enne è stata trasferita al pronto soccorso del San Timoteo.

Via Catania, buche non coperte I residenti tornano a sottolineare la pericolosità della strada. “Il Comune, intervenga” TERMOLI. Non trova pace questa via Catania e, se è vero che qualche speranza c’era stata nei giorni scorsi, oggi pare proprio che l’intervento volto riparare quella famosa e pericolosa “voragine” creatasi qualche tempo fa (che fece arrabbiare non poco i residenti della suddetta via e non solo), sia stato un flop. Quella buca, diventata un pericolo per la si-

curezza sia per chi viaggiava in auto e soprattutto chi in su due ruote, per l’ennesima volta è riaffiorata a causa di una toppa per nulla adeguata. E così la protesta si leva, nuovamente, verso chi ancora non si sarebbe messo all’opera nell’intento di sistemare il tutto

Cammilleri ha fatto solo confusione di Antonio Saburro

Il Sindaco Cammilleri e la maggioranza vogliono fare chiarezza? No, vogliono creare confusione e lo fanno mistificando il contenuto del mio comunicato stampa. Sulla questione Imu agricola, più che una risposta al sottoscritto, mi sarei aspettato le vostre scuse, in primis quelle del Sindaco Cammilleri, ai tanti coltivatori di Campomarino, per aver tradito un patto siglato con loro non più di cinque mesi fa. Tradire un patto è fatto grave per chi crede ancora in alcuni valori, a maggior ragione se questo avviene nel silenzio più totale, facendo finta di nulla e pensando che prima o poi tutto si verrà dimenticato. Il sottoscritto ha trovato nell’Imu agricola il suo cavallo di battaglia ? Grande bugia e spiego il perché. Sulla questione Imu agricola, il Sindaco Cammilleri, è stato da me coinvolto e reso partecipe sin dai primi incontri, in quanto problema serio e molto sentito dalla categoria dei coltivatori. Nei vari incontri tenutesi, il Sindaco Cammilleri prese un impegno ben preciso, quello di portare per il 2015 l’aliquota Imu agricola al minimo consentito dalla Legge, o meglio al 4,6 per mille invece del 7,6 per mille. Sulla questione del recupero delle tasse non versate e sul contenimento della spesa pubblica, il sottoscritto in questi mesi ha fatto proposte serie e non pretestuose, in quanto nella pubblica amministrazione esiste ancora troppo grasso che cola, e non è giusto che a pagare sono sempre e solo i cittadini. Come non è giusto affidare a società esterne incarichi per recupero delle somme non versate (per un importo a base d’asta di 285.000 euro). Esistono forme diverse per il recupero (per esempio il baratto amministrativo) ed esiste un ufficio tributi abilitato a farlo, senza ulteriore esborso di soldi da parte dei cittadini. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, anche qui si cerca di

mistificare le mie parole. Se gli appalti continuano con ribassi di poco conto (sia quelli di importi elevati che quelli di piccoli importi), è dovere di un’Amministrazione cercare la cura a questo fenomeno troppo diffuso. Una soluzione potrebbe essere quella di pubblicizzare di più le gare e magari, per quelle dove la legge prevede un minimo di inviti (cinque ditte), far partecipare più ditte possibili. Così si potrebbero evitare episodi (come è avvenuto anche di recente) di ribassi con percentuali minime. Per quanto riguarda incarichi esterni, sono invece diversi gli incarichi affidati a tecnici esterni, nonostante un Ufficio Tecnico super fornito di tecnici. E non regge nemmeno quanto da voi affermato sulle enormi problematiche che l’ufficio tecnico

si trova ad affrontare quotidianamente. O tagliate il personale impiegato a tempo (tecnici, impiegati e staff sindaco) o tagliate il ricorso ad incarichi esterni. Sulla riduzione/azzeramento delle indennità di funzione, il sottoscritto ha affermato che il semplice annullamento avrebbe consentito l’abbattimento dell’aliquota IRPEF al 0,4 e anche più. Le precedenti amministrazioni non hanno azzerato le indennità ? Erano momenti storici diversi, ma soprattutto erano amministrazioni presenti e operative. Quella in cui il sotto-

scritto ha ricoperto la carica di consigliere (2002-2003), l’allora sindaco Avv. Piscopo, garantiva la presenza quotidiana, cosa che il Sindaco Cammilleri non ha mai fatto in questi sette anni. Sindaco, ma non si ti eri scusato con il popolo di Campomarino per la tua poca presenza? In campagna elettorale non avevi preso l’impegno per una maggior presenza? Per tornare al consiglio comunale del 30 luglio, ribadisco che non vi è stata da parte vostra nessuna volontà nel cercare di abbassare la tassazione. Tante erano le possibilità per poter arrivare ad una tassazione diversa, ma vi siete limitati a far quadrare il bilancio. Ma il bilancio lo si può far quadrare anche eliminando le assunzioni a tempo e con altri tagli che in questo momento sono indispensabili. Ma forse, anche in questo caso, tocchiamo un tasto dolente. Sono tanti i Sindaci e le amministrazioni che stanno dando prova di sensibilità (con i fatti) verso la cittadinanza. Non sarebbe stato più comodo per tanti di loro limitarsi a dire : nonostante tutto le tasse non sono aumentate ? Alto argomento (definirei ridicolo) tirato in ballo da voi è quello dell’assenza del sottoscritto nelle riunioni della seconda commissione. Nel 2015 ci sono state due sole convocazioni e il sottoscritto, seppur assente, ha poi votato la maggior parte degli argomenti portati nelle due sedute di commissione, con voto favorevole. Tra l’altro, tutti gli argomenti riguardanti l’articolo in questione (IMU, TARI, TASI, IRPEF; BILANCIO) fanno parte della prima commissione, commissione rappresentata dalla collega Patrizia Tavormina e non certo da me. I miei colleghi presenti nelle commissioni? Direi anche molto assenti nei consigli comunali. Partecipare alle commissioni per poi disertare i consigli, non credo abbia un grosso valore (considerato il fatto che l’espressione del voto avviene in consiglio comunale). E’ normale che a questa maggioranza fa comodo mettere in evidenza le presenze nelle commissioni anziché nei consigli comunali, tutti i cittadini comprendono il perché. Concludo : sono sette anni che come cittadino prima e come consigliere comunale ora, attendo ancora il completamento di tante opere avviate diversi anni fa da altre amministrazioni : Porto turistico, del Palazzetto dello sport, Piano spiaggia e di tutte quelle opere che portano sviluppo e benessere al territorio. La questione pineta (compresi i lavori in fase di realizzazione) ed altri argomenti, meritano un capitolo a parte. Io credo che il vostro problema sia di altra natura, aver trovato sulla vostra strada una persona che parla al popolo con la voce della verità e con il cuore che batte per il Paese. *Gruppo Consiliare “Campomarino nel Cuore”


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Termoli

7 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Con Cammariere un’Estate in La musica dell’artista ha restituito alla piena fruizione anche Piazza Monumento TERMOLI. Piazza Monumento come un grande salotto: la musica di Sergio Cammariere accompagna Termoli e i suoi turisti in atmosfere rilassanti per una serata più che riuscita. Ideale la location che ha restituito un colpo d’occhio straordinario mentre l’artista dava dal palco il meglio di sé diffondendo per le strade del centro il suo sound e la sua musica. Quel pianoforte accarezzato con maestria è stato vera e propria delizia, così come tutto il gruppo di musicisti, di un altissimo profilo, che hanno accompagnato l’amato artista. “Puntiamo alla qualità”, affermò Michele Macchiagodena in sede di presentazione dell’estate termolese e occorre dargliene atto: la qualità musicale termolese è di gran lunga superiore a tante altre. Resta ovviamente la riflessione sull’assenza (presunta) di attrattive per

giovani anche se, a dirla tutta, tra

Skamoscio, Almamegretta e Inco-

gnito, i giovani non sono mancati a presiedere le aree antistanti i palchi e poi la prossima settimana ci saranno i Kutso (probabilmente alla fine di Corso Nazionale su via Roma). Tornando a Cammariere, ad ogni modo, è doveroso affermare che è un artista che sa il fatto suo e senza disattendere un esigente pubblico, ha offerto le sue note e i suoi ritornelli con compostezza e senza evitare il confronto con il pubblico stesso. È mancata l’intervista all’artista per scelte della produzione, ma a restare nel cuore di tutti non saranno le decine di articoli scritti e da scrivere, ma l’emozione per le note ascoltate e regalate dal Comune in concerto rigorosamente “a gratis”. Il maestro di musica e pianista ha proposto non solo i suoi vecchi successi ma anche i brani del nuovo album dal titolo “Mano nella mano”. Ad accompagnarlo sul palco Javier

Girotto e la sua storica band composta da musicisti di alto profilo, quali Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni. Successo, ieri sera, anche per l’area riservata alle mamme e ai bambini nei giorni di maggiore afflusso in città, cosiddetto “Baby Pit Stop”, un gazebo chiuso da tende dove le mamme anche ieri hanno potuto allattare i loro bambini, scaldare il biberon o cambiare il pannolino o semplicemente ritagliarsi un attimo di tranquillità. Il tutto in modo completamente gratuito grazie alla collaborazione tra il Comune e l’associazione SAE 112. Un grazie, infine, ai volontari dei “Falchi” che in queste sere stanno assistendo con disponibilità e professionalità tutti i cittadini che richiedono il loro intervento.

NOTTE NEL BORGO ANTICO: OGGI UNO DEGLI EVENTI PIÙ SUGGESTIVI DELL’ESTATE MONTENERESE MONTENERO DI BISACCIA. Anche nella serata di oggi la “Notte nel Borgo Antico“, uno degli eventi più suggestivi dell’Estate Montenerese. Botteghe artigiane e stand gastronomici accoglieranno i visitatori in un percorso che si addentrerà nei vicoli storici di Montenero, dove artisti di strada, figuranti e attori daranno vita a canti, balli, spettacoli di ogni genere e rievocazioni storiche. “Anche quest’anno la Pro Loco ha curato a dovere ogni dettaglio di questa manifestazione - hanno dichiarato il sindaco Nicola Travaglini e l’assessore Massimo Di Stefano - quindi siamo fiduciosi che moltissimi visitatori ci raggiungeranno per rivivere insieme

le atmosfere magiche della Notte nel Borgo Antico. Tra gli eventi di punta ci saranno sicuramente, nella serata di oggi, la rievocazione itinerante della civiltà della transumanza e, nella serata di domani, gli spettacoli medievali; a questi si aggiungeranno gli artisti di strada i quali, assieme ai volontari che distribuiranno cibo negli stand gastronomici e ai titolari delle piccole botteghe artigiane, animeranno le vie del Borgo alla luce suggestiva delle candele. Vi aspettiamo numerosi a partire dalle ore 19 nelle immediate vicinanze della Chiesa di San Matteo Apostolo, per iniziare questo affascinante percorso a ritroso nella nostra storia“.

Termoli calcio, game over per la D La società giallorossa torna in Eccellenza molisana e non mancano polemiche TERMOLI. In attesa di conoscere l’esito dell’appello lanciato dall’attuale reggente giallorosso, Dino Di Martino, è calato definitivamente il sipario sulla Serie D a Termoli. Il Dipartimento Interregionale, ricevuta la delibera della Lega Nazionale Dilettanti in ordine alle ammissioni al campionato di Serie D 2015/2016, ha ufficializzato gli elenchi delle società definitivamente escluse e di quelle invece ripescate, necessarie per il completamento dell’organico. In totale le società non ammesse sono state 12: Savoia che non ha presentato domanda, Neapolis per espressa rinuncia della stessa, Civitanovese per il sopraggiunto fallimento, mentre Termoli, Hinterreggio, Nuova Gioiese, Sora e Battipagliese per la mancata presentazione del ricorso avverso il parere negativo espresso dalla Co.Vi.So.D.

Devono poi aggiungersi altri quattro club ai quali lo stesso organismo di controllo ha rigettato il ricorso presentato: si tratta di Gelbison Vallo della Lucania, Forlì, San Marino e Asti. In questo modo, anche alla luce delle determinazioni assunte dal Consiglio Federale del 4 agosto, con l’ammissione in Lega Pro di Pordenone e Albinoleffe, la Lega Nazionale Dilettanti ha preso atto della sussistenza di 9 posti vacanti per il completamento dell’organico ed ha quindi disposto il ripescaggio di Liventina Gorghense, Luparense San Paolo, Monticelli, Olympia Agnonese, Ghivizzano Borgoamozzano, Derthona, Città di Scordia, Folgore Caratese e Castiadas. I 9 posti sono stati determinati sottraendo i 14 posti determinati tra ammissioni al campionato superiore (2) e mancate ammissioni (12) oltre ai i 5 posti occupati dalle società in sovrannumero nella stagione 2014/2015, riportando l’organico, al momento, a quota 162 unità.



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Opinioni di Claudio de Luca Se si discute di evasione fiscale, la sensibilità dei Molisani si acuisce. D’altronde, se – nel gioco del calcio – ogni tifoso si atteggia a Commissario tecnico, nel mondo delle imposte molti ambirebbero di sedere sul soglio della Direttrice generale dell’Agenzia delle entrate. E così, bene spesso, si ascolta tuonare contro l’evasione, ma senza che siano proposti rimedi atti a combattere il fenomeno, a parte un generico appello al comune senso civico. Tempo addietro, in Molise, un professionista salì al “disonore” delle cronache locali per non avere provveduto a dare a Cesare ciò che era di Cesare. Così facendo, aveva accumulato un “tesoro” di 14 milioni di euro. La “performance” gli era andata bene almeno sinché non rimase impigliato nella panìa delle indagini tributarie. Se vicende del genere avessero a rivelarsi positive anche dopo l’esaurimento dei processi, la notizia sarebbe intrigante e, nella regione, non esisterebbero più nullatenenti con “yacht” od avvocati privi di reddito. Il fatto è che i furbi saranno pure in tanti (l’anno scorso si apprese che – nell’Isernino – circolavano 1.506 auto da 2.500 cc.), ma è pur vero che – bene spesso – vengono pizzicati solo i profittatori di sussidi economici pubblici, i “ciechi” miracolati come Lazzaro, gli arrampicatori delle graduatorie per le case popolari e chi si sia auto esentato dal “ticket” e dalle tasse universitarie. Se la situazione è questa, c’è chi ritiene che possa essere adottato un sistema semplice ed efficace: applicare il redditometro alla fonte sulle proprietà immobiliari che – in definitiva – sono le uniche a non potere essere trasferite all’Estero. In sostanza, se si ha un immo-

di Pasquale Di Lena Anche questo anno si sono svolte a Buttrio (Ud), ormai definita la “capitale dei vini autoctoni”, le Finali di Vinibuoni d’Italia, la Guida del Touring Club Italiano curata da Mario Busso e Luigi Cremona. Dopo tre giorni di attenta selezione, dal 22 al 25 luglio, sono state attribuite le Corone, ovvero il massimo riconoscimento conferito a quei vini che si sono distinti per piacevolezza di beva e per indiscussa emozionante qualità. Le Corone sono state assegnate dai 25 coordinatori della Guida riuniti in 3 commissioni. Mentre con l’iniziativa “Oggi le corone le decido io” – a carico di una commissione parallela aperta ai wine lover, giornalisti e blogger – sono stati assegnati i riconoscimenti indicativi del gradimento degli eno-appassionati. “Il Molise si è contraddistinto per uno standard qualitativo indiscutibile, ormai in evidente crescita anche per le cantine sociali, e per la diversificazione delle varietà autoctone proposte, quindi non solo Tintilia”, ha commentato con entusiasmo la neo coordinatrice della Guida, Jenny Viant Gómez, giornalista enogastronomica e sommelier residente nel vicino Abruzzo, dove è avvenuta la preselezione dei 65 campioni pervenuti da 10 cantine molisane. Il dato nazionale complessivo ci parla di circa 25.000 vini ricevuti e degustati rigorosamente alla cieca, 652 campioni ammessi alle Finali (cioè ap-

7 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I quattro cantoni del fisco molisano

bile intestato, si deve pure fruire di un reddito per mantenerlo, oltre che per mantenere sé stessi. Perciò, lungi dal praticare una sterile caccia ad affitti in nero o ad altre fonti occultate, sarebbe sufficiente presumere che l’immobile sia comunque affittato; che lo sia ad altri oppure a sé stessi è indifferente. Immagino già il contraltare di altri secondo cui occorrerebbe considerare che, qualora lo Stato avesse più soldi, saprebbe come sprecarne ancora di più; e che il “deficit” è stato originato dai ripetuti disavanzi del bilancio e

non dalla evasione fiscale, secondo un semplicissimo (ma sempre ignorato!) principio: quello per cui non bisogna spendere più di quanto si incassa. Considerazioni troppo elementari? Può darsi, ma si tratta di concetti posti alla base di una corretta “governance”. Infine, si ricordi che esiste la tassazione separata delle rendite finanziarie, per cui queste finiscono col non comparire nel “740”; oppure le società familiari (e via di questo passo). Servendosi di questi “èscamotage” gli imprenditori riescono a dichiarare poco,

avendo già pagato altrove. Certe considerazioni possono apparire valide solo in apparenza, intinte (come sembrerebbero) in un che di demagogia ed in una voglia di caccia all’untore. Può darsi. Però vorrei ricordare a me stesso che, nel 1907, Luigi Einaudi aveva descritto uno scenario molto simile a questo odierno; segno che il vizio molisano ed italico di non versare le imposte è antico. Da una parte operano contribuenti e commercialisti impegnati ad inventare le forme più complesse ed artificiose per saldare il meno possibile; dall’altra si muovono gli agenti fiscali che devono usare la maggiore accortezza per riuscire a spogliare le dichiarazioni dei redditi dalla corteccia posticcia. L’illustre Uomo di Stato suggeriva che, se tutti avessero corrisposto il dovuto, le finanze pubbliche si sarebbero potute adagiare su quote ben più alte, paghe degli allori conseguiti. Al contrario la frode, persistente da oltre un secolo, costringe a riflettere se possa addirittura convenire un abbassamento delle aliquote. Cosa concluderne? Sia detto col facile senno di poi, il Nostro è un Paese che ha un radicato e scarso senso civico. Vuoi da una parte vuoi dall’altra. Ecco perché (secondo “Il Sole – 24 ore”) nel Meridione si pagherebbe grosso modo la metà delle tasse versate da quelli del Nord; e, tra le province peggiori, risultano ben piazzate proprio Isernia e Campobasso. La prima perché conferisce il 56% del dovuto e la seconda perché sborsa ancora meno (il 52%).

Tre vini molisani nella Guida ai vini buoni d’Italia pena il 2,62%) e 467 premiati con la Corona (appena l’1,87% dei partecipanti). La Guida Vinibuoni d’Italia, l’unica dedicata agli autoctoni, in base alla quantità di produttori presenti nel territorio riserva a ciascuna regione una determinata quota di finalisti, al Molise sono destinati 3 posti, che possono trasformarsi concretamente in Corone durante le Finali. Per questa edizione i 3 finalisti scelti si sono aggiudicati il massimo riconoscimento (l’anno scorso le Corone sono state 2 su 3 finalisti). Gli autoctoni da Corona per la Guida 2016 sono: Terre degli Osci Igt Rosato Ros_is 2014 di Cantine Salvatore, Biferno Doc Rosso Ramitello 2013 di Di Majo Norante e Tintilia del Molise Doc Rosso 2012 di Terresacre. “L’auspicio è quello di incrementare il numero delle aziende in Guida e potenzialmente il numero di Corone. Ciò è possibile se in fase di reclutamento dei campioni le aziende aderiscono numerose e con tempestività, al fine di consentire lo svolgimento delle preselezioni nei termini previsti. Il Molise ha caratteristiche pedoclimatiche e ampelografiche invidiabili. La produzione è

contenuta e di qualità sorprendente, bisogna solo veicolare nel modo opportuno l’unicità di questa meravigliosa regione, il comparto vitivinicolo può dare un supporto impor-

tante”, conclude Viant Gómez, nota amante del territorio e dei suoi vini, che dopo il nuovo incarico sarà spesso in Molise per incontrare i produttori.


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