TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 42 - venerdì 20 Febbraio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Carolina Iorio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carolina Iorio. La delegata provinciale di Campobasso dell'Onav (Organizzazione assaggiatori vino) è tra i sette membri italiani che faranno parte della giuria del Concorso mondiale di Bruxelles referente in materia di competizioni enologiche internazionali. È un traguardo prestigioso per la delegazione molisana e anche un’opportunità per tutte le cantine regionali. Prosit!
Il Tapiro del giorno a Francesco Totaro
Il Tapiro del giorno lo diamo a Francesco Totaro. Il capogruppo del Pd alla Regione sembra soffrire di vuoti di memoria. L'Imu agricola? Si stanno impegnando i gruppi parlamentari, ha detto. Ma il Governo, Totaro, non è del Pd? Sanità. Bisogna fare fronte comune contro i tagli, ha detto Totaro. Ma i governi nazionale e regionale non sono del Pd? Troppi vuoti di memoria, caro capogruppo Totaro!
Campobasso muore e gli amministratori costano 1 milione Servizio a pagina 7 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie
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TAaglio lto
2 20 febbraio 2015
La Regione (direzione generale della Salute) e l’Ente per il diritto allo studio universitario (Esu) chiedono personale
I dipendenti delle Comunità montane: dalle braccia conserte a un tavolo di lavoro
Si sta andando avanti così, a colpi di avvisi e di richieste d’impiego per figure professionali ben definite Un po’ alla volta, il personale a braccia conserte delle estinte Comunità montane, si va collocando. Soprattutto nelle strutture regionali. Ciò per effetto dell’articolo 2 della legge regionale del 19 ottobre 2012 (numero 22) che recita: “La Giunta regionale per motivate esigenze organizzative è autorizzata, per il personale in attesa di passaggio ad altre amministrazioni, ad attivare la procedura finalizzata alla utilizzazione in assegnazione temporanea secondo quanto prevede l’articolo 30, comma 2 sexies, del Decreto legislativo 165 del 2001 e successive modifiche e integrazioni”. Nella stessa condizione è anche il personale in soprannumero della Provincia, ma le disposizioni vanno ancora meglio chiarite e, soprattutto, applicate. Precedenza al personale delle Comunità montane le quali, per aver perso dignità istituzionale e funzioni, costringono giocoforza i dipendenti a starsene a braccia conserte e a patire un evidente stato di frustrazione. Sono diversi anni ormai che la situazione si tiene in piedi con tutto il suo carico di prov-
visorietà e d’incertezza. Tra le tante vergogne cui siamo costretti a guardare, una più una meno non fa differenza. E’ di questi giorni intanto l’avviso riservato al personale delle soppresse Comunità montane per 7 unità lavorative da impiegare presso la direzione generale della Salute e 2 unità presso l’Ente per il diritto alla studio universitario (Esu). Si sta
CAMPOBASSO. E’ la sanità l’argomento principe dell’azione della Cgil, con il sindacato impegnato in questi giorni su più fronti, tra cui quello del rinnovo delle rappresentanze sindacali proprio in ambito sanitario, ma in generale negli enti pubblici e parastatali. Per appellarsi ai lavoratori, che vadano a votare nonostante in qualche ambiente ci sia chi prova a remare contro, ma anche per mettere sul tavolo proposte e iniziative il segretario Sandro Del Fattore e la responsabile della Funzione pubblica Susanna Pastorino hanno voluto promuovere un incontro in cui fossero due esponenti di spicco a rendicontare su quanto sta avvenendo in Italia e in Molise. Il segretario nazionale della Fp Cgil Fabrizio Rossetti e la responsabile della sanità Francesca De Ruggeriis hanno tracciato un quadro nero, in cui la Riforma del Ministro Madia non contempla le esigenze per i cittadini e non tiene minimamente conto del reparto salute e in cui la politica regionale e nazionale hanno determinato conseguenze ne faste. “Nove milioni di persone si sono allontanate dalle cure perché non ce la fanno a pagare il ticket – ha spiegato Francesca De Ruggeriis – in Molise, tra gli altri, avete quello più alto d’Italia e il problema delle liste d’attesa. Questo produce una migrazione verso il
andando avanti così, a colpi di avvisi e di richieste d’impiego, ma spesso riguardano figure professionali ben definite, niente affatto generiche tali da poter interessare il personale comunitario nella sua generalità. Nel caso della direzione generale della Salute e dell’Esu l’avviso riservato al personale delle Comunità Montane riguarda 4 unità
lavorative appartenenti alla categoria “D”, profilo professionale “D1 amministrativo-contabile, o “D3 amministrativo-contabile”, o categoria “C”, profilo professionale “amministrativo contabile” (con laurea in economia e commercio e/o equipollenti; o laurea in ambito tecnico-sanitario e con competenze professionali in ambito economico-
“Frattura preferisce il silenzio al dialogo” La Cgil denuncia la mancata programmazione in sanità del commissario-presidente
privato e in quel settore i costi sono inferiori, ma soltanto perché si ripercuotono sui lavoratori e sul precariato”. Dura col Governatore Frattura la Pastorino, che tra le varie proposte ha avanzato quella dell’abolizione del ticket.
“Il nostro presidente preferisce il silenzio al dialogo”, ha detto, ricordando i fallimenti succedutisi in otto anni, ovvero dall’entrata in vigore del piano di rientro. Infine altre proposte: potenziare l’ospedale Cardarelli e anche i presidi periferici.
finanziario e/o informatico e/o statistico); n. 3 unità lavorative appartenente alla categoria “D”, profilo professionale “D1amministrativocontabile”, o “D3 amministrativocontabile”, o categoria “C”, profilo professionale “amministrativo contabile” (con laurea in giurisprudenza ed eventuale abilitazione alla professione forense, con competenze professionali in diritto amministrativo); una unità lavorativa appartenente alla categoria “D”, profilo professionale “amministrativo-contabile” (con esperienza nella gestione di servizi economico e finanziario, di pratiche contabili, nella redazione di bilanci previsionali e consuntivi e nella gestione economica dei servizi); e una unità lavorativa appartenente alla categoria “C”, profilo professionale “amministrativo-contabile” (con esperienza nella gestione delle pratiche). Per nove dipendenti quindi uno spiraglio, una soluzione. E gli altri? In lista d’attesa. A braccia conserte. Dardo
L’Idv a Frattura:” “La sanità rischia di diventare un baratro” CAMPOBASSO. “Abbiamo chiesto al Presidente Di Laura Frattura un incontro per conoscere quale sia la reale condizione della sanità in Molise e se ci siano stati sprechi o mala gestione”. Così la segreteria nazionale dell’Idv. “Negli ultimi anni, infatti, la sanità molisana ha subito un drastico ridimensionamento ed a pagarne le conseguenze sono stati i cittadini che si sono visti ridurre l’offerta pubblica sanitaria ed aumentare le tasse. Con un deficit di 400ml di euro ed un servizio che, rispetto alla media italiana, è il più alto con un debito pro capite di 1500 euro per cittadino, gli effetti della gestione di questo comparto ricadono direttamente su di loro, titolari del diritto alla salute, in termini di qualità e quantità dei servizi e di conseguenze sulla coesione sociale e sulla situazione economica del territorio. Gli effetti collaterali sono devastanti e faremo il possibile per migliorare e capire se ci sia la volontà di scongiurare il disastro che è sotto agli occhi di tutti.”
TAaglio lto
3 20 febbraio 2015
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Unioncamere, ma a cosa serve?
Una struttura ‘autonoma’ dalla Camera di Commercio e situata nell’areache doveva essere dell?Ente Fiera CAMPOBASSO. Si vive alla giornata, alla meno peggio. Ma così il Molise non potrà sopravvivere a lungo. Siamo più espliciti. Il presidente di Unioncamere Molise Pasqualino Piersimoni, proprio ieri, dichiarava: “I giovani rappresentano la promessa di cambiare in meglio la società, ma per loro al momento non ci sono posti di lavoro a sufficienza. L’imprenditoria giovanile può diventare, quindi, soprattutto nelle regioni meridionali, dove il tasso di disoccupazione è più elevato, una strada verso la creazione di un lavoro dignitoso, un modo per affrontare la crisi dell’occupazione giovanile. Per questo motivo le strutture camerali sono vicine ai giovani imprenditori, pronte ad accogliere, assistere e accompagnare, con servizi altamente professionali e totalAlla fine l’affidamento della discarica di Montagano è andato alla Giuliani Environment, che si è aggiudicata il bando di gara pubblicato dalla Comunità Montana Molise Centrale, ente proprietario del sito. Conclusosi l’iter burocratico possiamo sperare che l’azienda svolga questo delicato compito con tutta la competenza, l’accortezza e la disponibilità di mezzi che la situazione richiede, mentre non possiamo che registrare, per un evidente dovere (e diritto) di cronaca, la battaglia che il Comitato Civico Montaganese sta combattendo, sia contro il paventato ampliamento della stessa discarica (si parla di quadruplicarne il volume di rifiuti trattati), procedura sospesa almeno fino alla metà di aprile dal Consiglio di Stato, che intende approfondire alcuni delicati aspetti, dopo l’esposto congiunto Codacons-Comitato Civico, che
mente gratuiti, i tanti giovani che hanno in animo di mettersi in proprio e far nascere una impresa.” Sicuramente una buona intenzione che, però, si scontra con il nullismo programmatico di Unioncamere Molise. Svincolato da qualsiasi politica e chiuso nella ‘nicchia’ di quello che doveva essere l’Ente fiera che, utilizzando il padiglione di Selvapiana, avrebbe dovuto essere l’efficace strumento di valorizzazione delle produzioni molisane e il volano permanente dell’economia locale, per la cui costituzione si fecero avanti la Regione Molise, il Comune e la Provincia di Campobasso, l’Unione delle Camere di commercio del Molise e la società cooperativa per azioni “Matese per l’occupazione”. Oggi, dissolta.
L’Ente ha accumulato unicamente perdite, imbrigliato nella ragnatela dell’inefficienza operativa e, soprattutto, di una inutile competizione tra i soci per la poltrona presidenziale e un esercizio di potere altrettanto stupidamente immaginato. Ebbene, nel momento in cui ciò che doveva essere il volano permanente dell’economia locale, il fiore all’occhiello dell’abito regionale nel contesto fieristico nazionale, un modello qualitativo di promozione economica, è scomparsa (purtroppo ancora una volta tra l’indifferenza generale, oggetto del tutto estraneo alla considerazione delle componenti economiche, sociali e culturali: anche questa una vergogna). E oggi Unioncamere Molise cosa fa? Quale il suo ruolo? E, soprattutto, a quale logica programmatica risponde?
Giuliani srl vince la gara per la discarica di Montagano Sospeso l’ampiamento dell’impianto dal Consiglio di Stato, resta il nodo della pesa per una efinitiva chiusura dell’impianto, giudicato strutturalmente carente e, quindi, pericoloso per la salute pubblica. Detto ciò, c’è un punto che andrebbe chiarito definitivamente e riguarda la pesatura dei rifiuti conferiti in discarica. Questa infatti viene effettuata presso l’impianto di Montagano dal personale della ditta gestore e, ovviamente, con le loro attrezzature. Data, naturalmente e senza difficoltà, per scontata l’assoluta correttezza e buonafede della Giuliani srl, si pone comunque un evidente problema di metodo: dato che le tasse imposte ai cittadini circa lo smaltimento dei rifiuti vengono quantificate in base alla quantità di
di Massimo Dalla Torre Continua, nonostante le bocciature rimbalzate finanche sulla stampa nazionale il vezzo preferito dei politici locali l’autocelebrazione che segue alla lettera il detto popolare: SE NON MI VANTA MAMMA MI VANTO IO. Un qualcosa che palesa come le cose sono sempre più fuori regola, tant’è che si utilizzano tutti i mezzi per non far apparire la situazione di precarietà del Molise come l’arrivo in terra di Scizia – leggasi il prometeo incatenato. Una situazione di totale disarmonia che si potrebbe paragonare a un orologio in cui oltre al TIC e TAC si è aggiunto un TOC; una stonatura insomma. Una disarmonia che evidenzia come il meccanismo che scandisce le ore della giornata di questa comunità perde sempre
“materia prima” conferita e trattata in discarica, sarebbe quanto meno deontologicamente più corretto che fosse l’amministrazione comunale a provvedere alla pesa. Ci sareb-
bero, se non andiamo errati, anche gli strumenti per farlo presso le strutture che venivano, tempo addietro, definite “della pesa pubblica”, situate nella Zona
Tic, Tac...Toc: forse qualcosa non va più colpi. Per quelli che assistono allibiti e soprattutto sconcertati alla disfatta del sistema, le esternazioni, le elucubrazioni, le rivendicazioni di prima genitura o di paternità, senza contare quelle in cui volutamente s’ignora chi ha fatto si che anche il piccolo Molise sia presente negli Organismi che contano, crea lo stesso stato d’animo dei protagonisti de “il deserto dei Tartari”. Il romanzo di Dino Buzzati in cui i militari di istanza nella fortezza Bastiana attendono invano l’arrivo dei Tartari che alla fine non arrivano se non sotto forma di miraggio creando scompiglio e allarmismo isterico. Un segno che evidenzia come la molla di caricamento del meccanismo è giunta al
punto di massima tensione. La quale, se non allentata, causerà ancora più danni. Una situazione che evidenza come la politica della “piccineria” è quanto mai imperante e quando i personalismi primeggiano, perché da noi primeggiano senza lesinare colpi, sarebbe bene chiudere, come si suol dire, “baracca e burattini” e tornarsene a casa. Vedete, quando in una regione come il Molise che, potrebbe essere il banco di prova ideale per attuare il rilancio a tutto tondo, chi occupa la “stanza dei bottoni” inizia a non essere più sincronizzato con il resto del meccanismo, le soluzioni per riportare il tutto alla normalità sono due: o si procede alla sostituzione totale degli ingra-
Industriale. Le tasse rappresentano le fondamenta su cui poggia l’intero impianto del convivere civile; sono lo strumento con cui tutto il meccanismo tra diritti e doveri, pubblici e privati, dispiega la sua forza. Un’Amministrazione che si rispetti dovrebbe avere tutto l’interesse ad avocare a sé stessa, e solo a sé stessa, ogni onere nella quantificazione del tributo chiesto alla cittadinanza. Ci sembra una solare evidenza. Come ogni argomento che tocca da vicino la salute delle comunità interessate terremo costantemente puntati i fari sulla battaglia del Comitato civico e seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione
naggi; il che è impossibile, o si arresta l’intero meccanismo. Due soluzioni che, se attuate anche se dolorose, permetterebbero al Molise di recuperare il terreno perduto. Una regione in cui chi si crede protagonista, e ne sono molti, avvalora sempre di più il detto riportato in apertura di articolo. Una regione in cui, sempre di più, si sentono gli effetti nefasti della ruggine. La quale, corrode e fa cadere letteralmente a pezzi quel poco di buono che ancora resiste. Una regione che, tra mille contraddizioni, ostenta agli occhi di chi non conosce cosa si cela dietro la facciata, benessere e sicurezza, senza sapere che è tutto posticcio. Una regione in cui neanche “l’orologiaio di Graz” mitico personaggio dell’ Austria dell’ottocento, curatore degli orologi dei regnanti di mezza Europa dell’epoca, sarebbe in grado di eliminare il fastidiosissimo TOC che procura tante notti insonni ai molisani e non solo.
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TAaglio lto
4 20 febbraio 2015
“Imu, il governo è contrario all’esenzione totale” Il senatore Roberto Ruta ha predisposto una serie di emendamenti per correggere il tiro CAMPOBASSO. “Ho illustrato in commissione Finanze del Senato i cinque emendamenti che ho presentato al decreto legge IMU, che modificando la disciplina precedente prevede l’esenzione totale nei comuni montani, nei comuni parzialmente montani solo in favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali per i terreni coltivati”. Così il senatore Roberto Ruta in merito all’Imu agricola. Per quanto riguarda il Molise la quasi totalità dei comuni beneficiano di questa nuova disciplina impositiva in quanto montani o parzialmente montani, mentre i restanti pochi comuni non montani, molto importanti per il comparto agricolo molisano, restano esclusi con grave sofferenza degli operatori proprietari che registrano l’iniquità nei loro confronti. “Per questa ragione, in qualità di capogruppo del pd in commissione agricoltura, ho intrapreso un serrato confronto con il Governo motivando
la necessità di rivedere l’impianto impositivo nella sua interezza ed esprimendo in tal senso parere condizionato all’accoglimento delle modifiche richieste. Tre le ragioni che ho evidenziato: il comparto delle filiere agroalimentari è uno dei pochi che traina la ripresa economica fornendo numeri importanti per l’export italiano nell’anno dell’Expo e non è il momento di indebolire ma semmai di aumentare la capacità di effettuare nuovi investimenti per resistere alla globalizzazione ed alla necessità di internazionalizzazione delle nostre imprese; come impostata la formula di imposizione IMU non tiene conto della redditività dei terreni che in alcuni dei territori parzialmente montani conosce produzioni molto più remunerative di quelle dei territori non montani; l’esenzione totale costa 350 milioni di euro che possono essere trovati rinunciando ad investimenti militari molto discutibili e
molto onerosi come il caso della produzione degli aerei cacciabombardieri F35 (per il cui finanziamento ho votato contro ed in difformità dal mio gruppo). Ciò posto, ho avanzato le prime cinque proposte emendative in commissione Finanze, ferma restando la possibilità di proporne altre in aula dopo un confronto aperto anche con
le istituzionali locali. Il primo emendamento riguarda proprio i comuni non montani, per i quali non è prevista nel decreto del Governo alcuna esenzione, prevedendo una nuova disciplina per la quale a decorrere dall’anno 2015, “ per i terreni ricadenti nei comuni non montani, ai possessori di terreni che siano coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali spetta una detrazione: a) fino a 200 euro nel caso in cui l’imposta determinata ai sensi del comma 8- bis non superi i 250 euro; b) del 70 per cento della parte di imposta determinata ai sensi del comma 8- bis tra i 251 euro e i 1.500 euro; c) del 50 per cento della parte di imposta determinata ai sensi del comma 8- bis tra i 1.501 euro e i 2.600 euro; d) del 40 per cento della parte di imposta determinata ai sensi del comma 8- bis tra i 2.601 euro e i 3.500 euro’’ . Il secondo estende l’esenzione dal pagamento dell’IMU, già prevista per i terreni ricedenti nei
comuni montani e parzialmente montani, ai terreni agricoli coltivati con metodi biologici certificati. Il terzo e il quarto estendono l’esenzione, nei territori parzialmente montani, sia ai terreni che non siano posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli , sia nel caso in cui i soggetti che concedono i terreni in comodato o in affitto non siano in possesso delle predette qualifiche di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto e anche se non siano iscritti alla previdenza agricola; nei territori dei comuni non montani estende l’esenzione ai terreni agricoli coltivati che abbiano una pendenza media superiore al 30 per cento». Il quinto prevede che per l’anno d’imposta 2014 non è dovuta l’IMU per i terreni che ricadono nel territorio dei comuni per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza dal Consiglio dei Ministri, per eventi che si siano verificati nel corso del medesimo anno”.
Missione romana per Petraroia
Non proprio a mani vuote Più soldi al Molise per assistere i soggetti non autosuffienti Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
Buone nuove da Roma e dall’assessore Petraroia che, come abbiamo scritto, ieri ha passato un’intera giornata nella capitale a più tavoli di lavoro. A conclusione dell’incontro presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali col sottosegretario Franca Biondelli e del sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, all’unanimità, è stato adottato lo schema di decreto per il riparto dei Fondi nazionali per le Non Autosufficienze a valere per il 2015, con una previsione di aumento del 25 per cento in favore del Molise rispetto al 2013. Infatti, da 1,8 milioni di euro si è passati a 2,6 milioni. L’aumento consentirà all’amministrazione regionale di pianificare una maggiore e migliore redistribuzione dei fondi ai comuni e agli ambiti territoriali sociali in favore dei pazienti affetti da Sla e da patologie gravi e gravissime, che necessitano di assistenza continua per 24 ore al giorno. Con 800mila euro in più sarà inoltre possibile rispettare i minimi tabellari contrattuali agli operatori e ad innalzare lo standard delle prestazioni socio-assistenziali offerte ai non autosufficienti. Alle due personalità di governo inoltre è stata posta la questione che attiene al rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e alla tutela della salute per i cittadini residenti nelle regioni commissariate (il Molise), in particolare è stato rimarcato l’atteggiamento sbagliato del Tavolo tecnico nazionale che impone tagli alle prestazioni socio-sanitarie considerate fuori dai Lea andando a colpire i pazienti della salute mentale e tante altre patologie legate alla demenza, alla cronicità e alle dipendenze patologiche. Problema assistenziale, sanitario, ma anche etico e morale. Come lo è il mantenimento in vita della legge regionale sui trapiantati e sui pazienti affetti da malattie rare. Sullo specifico, col sostegno e l’apprezzamento di tutte le associazioni nazionali sulla disabilità presenti all’incontro capitolino, il sottosegretario alla Sanità, Vito De Filippo, s’è impegnato ad accertare con l’Ufficio legislativo del ministero i presupposti giuridici che possono sostenere e favorire la revoca della diffida ministeriale elevata alla Regione Molise il 27 gennaio scorso.
TAaglio lto
5 20 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Consiglio bla, bla e la sfiducia sfuma Centrodestra e grillini in Regione per sedute monotematiche su Sanità e Lavoro. Mancano le firme per la mozione di sfiducia a Frattura CAMPOBASSO. “La perdurante situazione di crisi e la mancanza di risposte e certezze da parte di questo Governo regionale sui due temi fondamentali della nostra Regione, ossia la sanità e la vertenza lavoro, ci hanno motivato a chiedere la convocazione di due sedute monotematiche in Consiglio regionale per affrontare al meglio due aspetti troppo spesso rinviati nelle ultime convocazione”. A parlare, in una nota, i consiglieri del centrodestra in consiglio regionale ed i due esponenti del Movimento 5 Stelle. Mentre la mozione dei grillini, di sfiducia a Frattura, non ha trovato le firme necessarie per potere essere presentata. Alcuni consiglieri di opposizione se ne sono ben guardati dal firmarla. “La necessità è quella di stimolare un dibattito costruttivo, un momento di confronto idoneo a porre le basi per la risoluzione delle tante vertenze ancora aperte, per dare risposte chiare e, soprattutto, sincere alle preoccupazione sollevate dai cittadini, ma anche per garantire la loro
tutela e salvaguardia. Risposte che finora questo Esecutivo regionale non è ancora riuscito a dare, nonostante le nostre richieste e le nostre esortazioni a prendere una posizione e un impegno concreto, basti vedere le costanti e numerose interrogazione, mozioni, ordini del giorno e interpellanze presentate in questa legislatura; ora è il momento di voltare pagina e dare un segnale di ripartenza al nostro tessuto sociale e im-
prenditoriale. Gam, Zuccherificio, Ittierre, Esattorie, Korai, Molise Dati, Formazione Professionale, Costruzioni Luigi Falcione, senza dimenticare le difficoltà delle piccole e medie imprese, le richieste do importanti associazioni di categoria come l’Acem, vertenze oramai infinite e per le quali da mesi non si riesce non solo a trovare una soluzione, ma neanche una prospettiva di risoluzione da cui ripartire. Vertenze che
non finiscono nell’oblio solo grazie alla nostra costante attenzione e alle nostre frequenti richieste al Governo regionale di impegnarsi per trovare loro un esito positivo. Discorso analogo riguarda il tema della sanità, la quale ricordiamo rappresenta circa l’ottanta per cento del nostro bilancio regionale. La relazione del Tavolo tecnico interministeriale del 18 dicembre 2014 ha confermato tutte le osservazione negative sollevate negli ultimi mesi, tanto che “la Regione Molise è l’unica regione sottoposta ad un piano di rientro che non ha fatto registrare inversioni di tendenza nella gestione della sanità regionale, sia con riferimento agli aspetti economico-finanziari, sia con riferimento alla riorganizzazione della rete di offerta assistenziale”. Tutto questo nonostante le promesse del Presidente Frattura, quando rassicurava i cittadini sulla paventata chiusura degli ospedali, quando parlava di rafforzamento della sanità pubblica. Programmi Operativi che parimenti hanno ricevuto una valutazione negativa poi-
ché “non idonei alla risoluzione delle criticità presenti nella gestione del servizio sanitario della Regione Molise”; con il rischio concreto, come palesato dal Ministero, che si arrivi alla nomina di uno o più sub commissari ad acta qualora il presidente della Regione nominato commissario non riesca a portare avanti il Piano di rientro. Noi avevamo già dato la nostra disponibilità a un passaggio in commissione per discutere della programmazione sanitaria, ma non è stata presa nessuna iniziativa da parte del Presidente e Commissario ad acta. Il nostro augurio è che queste due sentenze monotematiche, che speriamo vengano calendarizzate il prima possibile, siano funzionali all’individuazione di un percorso decisivo per cominciare a risolvere le principali vertenze del Molise, per salvaguardare la condizione dei lavoratori, per rilanciare il nostro tessuto imprenditoriale, per garantire il diritto alla salute dei cittadini, e per ridare al Molise una prospettiva di rilancio.”
Come nel caso dell’Ipa Adriatic Cbc Programme – Progetto Adrigov – Adriatic governance operational plan
Dei progetti europei, stringi stringi, se ne vedono bene i Project Coordinator, gli Assistant Project Management Unit
centinaia di migliaia di euro se li beccano il Coordinatore e gli Assistenti di cui sopra. Sono le uniche cose certe che abbiamo tra l’altro potuto rilevare leggendo la determinazione del direttore generale Pasquale Mauro Di Mirco con la quale ha prorogato i contratti in essere del Coordinatore e degli Assistenti (dei quali ignoriamo i nomi e i cognomi non essendo indicati), senza una parola, un accenno su cosa stanno facendo e su cosa devono ancora fare per giustificare l’allungamento del contratto al 31 gennaio 2016. A conclusione del progetto (nel 2016 (!) grazie alla proroga) vorremo tanto sapere che sarà stato implementato di governance nell’area adriatica che comprende le Marche, l’Abruzzo e il Molise, quali best practice saranno state applicate e come si sarà rafforzata la cooperazione tre le istituzioni e promosso un modello condiviso di governabilità. Di tutti i progetti europei bisognerebbe chiedere il rendiconto e avere la dimostrazione che siano serviti a qualcosa. L’operazione di solito avviene nelle stanze di Bruxelles e della giunta regionale tra i cointeressanti contenti di aver chiuso la partita, guadagnato e fatto guadagnare. Nel caso del progetto Ipa Adriatic Cbc Programme – Progetto Adrigov – Adriatic governance operational plan ribadiamo che di rilevabile, allo stato delle cose, è il prolungamento del contratto di collaborazione al “Project Coordinator” , all’Assistant Project Management Unit e al Networking Assistant, con in ballo altre decine di migliaia di euro. Dardo
Per avere la misura della inutilità bisognerebbe chiedere il rendiconto e la dimostrazione che siano serviti a qualcosa Le intestazioni sono esotiche, indecifrabili all’impronta, comunque non aiutano a capire la destinazione e il contenuto. Stiamo accennando ai progetti finanziati coi fondi europei del settennio di programmazione 2007/2013 che ancora sono da chiudere o si vanno chiudendo (non diversi saranno i progetti per il settennio 2014/2020). Prendiamo il progetto Ipa Adriatic Cbc Programme – Progetto Adrigov – Adriatic governance operational plan del quale la Regione Molise è uno dei 12 partner, destinataria di una quota di 760mila euro degli oltre 3 milioni del progetto nel suo complesso. Di queste intestazioni “esotiche” se ne contano a decine negli atti amministrativi, nelle deliberazioni e nelle determinazioni della Regione. Risalgono al governo di centrodestra capeggiato da Michele Iorio. Sono progetti con significative dotazioni finanziarie che per lo più vanno a gratificare esperti e consulenti che negli atti ufficiali diventano Project Coordinator , Assistant Project Management e Networking Assistant a contratto per uno o più anni. Salvo poi ad allungare il brodo con una pro-
roga ad hoc, data la complessità (!) delle cose da fare che, nel caso di cui diamo notizia, equivalgono a realizzare questo obiettivo: “Definire e implementare un piano operativo di governance nell’Adriatico al fine di rafforzare la cooperazione istituzionale e promuovere un modello condiviso di governance nell’area, identificando e diffondendo best practice e incoraggiando iniziative congiunte”. La fumosità dell’espressione la dice tutta su come questi progetti siano e si risolvano sostanzialmente in perdita di tempo e nella assunzione di figure professionali colte da fior da fiore. L’Assistant Project Management e il Networking Assistant dell’Ipa Adriatic Cbc Programme – Progetto Adrigov – Adriatic governance operational plan contrattualizzati dalla Regione sono stati indicati dal Centro servizi assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle Pubblica Amministrazione (Formez Pa), mentre il Project Coordinator, nonché rappresentante della Regione in seno al Comitato tecnico istituzionale, direttamente dalla giunta regionale. Dicevamo che dei 760mila euro di dotazione finanziaria assegnata al Molise, alcune
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Campobasso
20 febbraio 2015
I fondi ballerini dell’Europa E’ accaduto a Morrone del Sannio: alla produzione di energia alternativa (fotovoltaico) è stato preferito il potenziamento energetico della pubblica illuminazione! della progettazione territoriale. In questo caso ad essere interessato al cambiamento in corso d’opera è il comune di Morrone del Sannio che ha chiesto (ed ottenuto) di sostituire l’impianto fotovoltaico a terra, con l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione; nonché di sostituire l’impianto fotovoltaico sull’edificio scolastico, con la razionalizzazione dei consumi nell’impianto di depurazione comunale. Di fatto, è passato dalla produzione di energia alternativa (fotovoltaico) al potenziamento della pubblica illuminazione! Con la rimodulazione inoltre ci ha
Fare, disfare, correggere, rimodulare. Soni i verbi in auge in quasi tutti i settori regionali dove ci sono ancora fidanzamenti europei da portare a termine e progetti da realizzare entro la fine del 2015. Inesorabilmente. Per evitare di perderli (i finanziamenti). La fretta, però, si sa, è una cattiva consigliera. Spesso aiuta a sbagliare. Sarà stata la ragione per cui la giunta regionale ha dovuto intervenirfe nell’ambito dell’Accordo di programma “Pai Cratere 01” per sostituire il Programma attuativo degli interventi, approvato il 10 febbraio 2014, con il Programma attuativo rimodulato
anche guadagnato. Infatti, l’intervento relativo all’impianto fotovoltaico sull’edificio scolastico prevedeva un concorso finanziario dell’amministrazione di 120mila euro, in aggiunta al finanziamento europeo di 179mila euro. Passando alla depurazione, verranno utilizzati solo solo i 179 mila euro dei fondi europei. Ciò che balza evidente è il senso ballerino dei bisogni e delle necessità, per cui dalla produzione di energia alternativa si può passare all’incremento dei consumi elettrico; dalla autonomia energetica della scuola alla depurazione delle acque luride.
“I Comuni richiedano i soldi per le scuole” L’Ance Molise richiama l’attenzione sui finanziamenti per la ripresa dell’edilizia CAMPOBASSO. L’Ance Molise scrive a Comuni e Province sollecitandoli a presentare richieste di finanziamento alla Regione Molise la quale, a sua volta, dovrà predisporre e trasmettere allo Stato entro il prossimo 31 marzo un piano regionale per la realizzazione di interventi in materia di edilizia scolastica. L’opportunità è contemplata nella legge 8 novembre 2013, n. 128 (in G.U. n. 264 dell’11 novembre 2013), recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure ur-
genti in materia di istruzione, università e ricerca” che prevede l’assegnazione di circa 850 milioni di euro a livello nazionale per progetti di edilizia scolastica; le Regioni dovranno raccogliere e trasmettere entro il 31 marzo i progetti presentati da Comuni e Province in modo da poter partecipare alla ripartizione delle risorse. Le richieste di finanziamento dovranno riguardare interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico degli edifici scolastici esistenti ovvero
di miglioramento delle palestre scolastiche già in funzione, nonché progetti di costruzione di nuove scuole o di nuove palestre scolastiche. “E’ un’occasione importante – dice Umberto Uliano, Presidente dell’Ance Molise – che non può e non deve andare persa. In un momento, come l’attuale, di grave crisi economica che ha sostanzialmente falcidiato il comparto delle costruzioni regionale, dobbiamo essere tutti particolarmente vigili per utilizzare al meglio ogni possibile finanziamento che possa costituire occasione di la-
voro per le imprese e gli operai dell’edilizia. Nello specifico, le questioni della riqualificazione e della messa in sicurezza delle scuole ha una grande rilevanza soprattutto sotto il profilo sociale poiché riguarda l’attuazione del diritto all’istruzione. Gli enti locali e la Regione dovranno fare presto e bene la loro parte per ottenere i finanziamenti che dovranno tradursi nel più breve tempo possibile nell’apertura dei cantieri per restituire quantomeno una boccata d’ossigeno alle imprese edili che operano sul territorio regionale”.
Liberi di leggere arriva in carcere Antonella Cilento sarà a Campobasso con il suo testo “La paura della lince” CAMPOBASSO. Hanno attraversato un labirinto mozzafiato, dove la suspense regna incontrastata per tutta la durata della narrazione. Rivelazioni ed eventi inquietanti hanno scandito le pagine di un raffinato noir ambientato nella Napoli dei giorni nostri ed ora sono pronti ad incontrare di persona l’autrice del libro che li ha accompagnati in queste settimane di intensa lettura. Nell’ambito di Liberi di leggere, l’iniziativa di Ti racconto un libro – il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Fondazione Molise Cultura e dalla Regione Molise – Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso, la scrittrice Antonella Cilento farà visita ai detenuti del carcere di Campobasso per discutere e confrontarsi su uno dei suoi libri più conosciuti, La paura della lince, che gli ospiti della casa circondariale hanno letto nelle ultime settimane. L’incontro, in programma sabato 21 febbraio alle ore 11 nell’istituto carcerario, è organizzato in collaborazione con il Laboratorio di lettura del carcere di Campobasso, condotto da Brunella Santoli, e rappresenta un’occasione unica di crescita culturale e umana, non solo per i detenuti, ma anche per gli organizzatori dell’appuntamento che da anni promuovono questo
tipo di iniziativa che ha registrato sempre riscontri molto positivi. Oltre che su La paura della lince, i detenuti avranno l’occasione di confrontarsi anche su Asino chi legge in cui l’autrice raccoglie esperienze vissute negli ambienti e con le persone più disparati in un clima in cui chi ama leggere viene guardato con sospetto e trattato con sufficienza, quasi stesse buttando al vento tempo prezioso. Nel corso degli anni, Liberi di leggere ha ospitato alcune delle personalità più prestigiose della narrativa italiana, da Pino Roveredo a Ivan Cotroneo e Antonio Pascale, dando vita ad una formula innovativa di lettura basata sul confronto e la discus-
sione e che ha di fatto creato le basi per il Laboratorio di lettura, un’esperienza realmente condivisa e che ha riscosso una straordinaria partecipazione. Un luogo in cui la lettura rappresenta un ritaglio di libertà e un modo per mantenere viva l’intelligenza e per elaborare un nuovo senso della vita. Il prossimo appuntamento con Ti racconto un libro è in programma martedì 3 marzo alle ore 18.30 nella sala conferenze della biblioteca provinciale Albino di Campobasso con Pino Roveredo e il suo Ballando con Cecilia, un romanzo toccante e di rara intensità a firma di uno degli autori più importanti del panorama narrativo italiano.
Campobasso
7 20 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Indennità di carica e code di paglia Ad essere intollerabili non sono le cifre in sè percepite da politici ed amministratori, ma il rapporto tra queste cifre e quanto viene restituito ai cittadini in termini di servizi e qualità della vita Nell’edizione di martedì 17 febbraio scorso de La Gazzetta abbiamo dato conto dell’esborso, per le per le casse comunali del capoluogo, di quasi trentamila euro per i gettoni di presenza dei consiglieri impegnati, senza sosta, nelle riunioni delle (ben) dodici Commissioni insediate presso il Consiglio comunale. E, si sa, quello delle indennità dei politici e degli amministratori è uno dei nervi scoperti più dolenti, dei punti più sensibili, nel rapporto tra cittadini ed istituzioni; tra eletti ed elettori. Ed è, infatti, con un certo piacere che registriamo, a seguito di quell’ articolo, la scomposta reazione di un consigliere (tra i più impegnati, 26 riunioni di commissione in 20
giorni lavorativi, lo scorso mese), evidentemente punto sul vivo. Sempre a questo proposito ci piace ricordare e chiarire che non è la somma in sé, qualunque essa sia (tanto si tratta sempre di signore cifre), ad essere oggetto di critica; le nostre non sono demagogiche pruderie di chi critica e contesta tanto per sentirsi vivo. Ad essere intollerabile è il rapporto che esiste tra quanto percepito da politici ed amministratori e quanto da questi restituito alla collettività, che così bene li paga, in termini di risultati. Questo rapporto è clamorosamente deficitario dal punto di vista del cittadino. Il Molise ha avuto tutte le occasioni,
negli scorsi decenni, sia chiaro, per poter aspirare ad essere la Valle d’Aosta del Meridione, ma le ha mancate tutte; e le unica colpa ascrivibile al popolo, agli elettori, è quella di non aver saputo scegliere una classe dirigente più capace; mentre la classe dirigente, per il pessimo lavoro svolto, è stata sempre pagata più che profumatamente. Per questo motivo sarebbe quantomeno opportuno che politici ed amministratori avessero almeno un po’ di pudore quando, noi che li paghiamo, ci permettiamo di pretendere addirittura dei risultati. Ed è per questo che il mirino è puntato su Palazzo San Giorgio: passino pure i trentamila euro, ma ora, soprattutto da
chi sbandiera di esserseli meritati quei soldi, pretendiamo risultati. Li pretendiamo dai consiglieri impegnati nelle commissioni: cultura e sport, finanze e bilancio, industria, commercio ed artigianato, lavori pubblici, personale, patrimonio ed ecologia, politiche europee e concertazione territoriale (!!!), politiche giovanili, sanità, sicurezza sociale e pubblica istruzione, statuto e regolamenti, trasporto, traffico e verde pubblico, urbanistica; praticamente tutto l’universo conosciuto dell’amministrazione pubblica! E’ chiedere troppo? Per chiudere il cerchio, perché ognuno di voi, lettori de La Gazzetta, possa farsi la sua idea sull’equità del rapporto tra
le somme che mensilmente versiamo e quanto, quotidianamente, riceviamo indietro in termini di risultati (servizi, qualità della vita), eccovi le indennità percepite da sindaco ed assessori, il Governo della città: Antonio Battista, sindaco, 5.300 euro; Bibiana Chierchia, vicesindaco e assessore urbanistica e territorio, 3.200 euro; Alessandra Salvatore, assessore politiche per il sociale, 2.800 euro; Emma De Capoa, assessore istruzione, cultura ecc., 2.800 euro; Sabusco massimo, assessore bilancio, ecc., 2.800 euro; Salvatore Colagiovanni, assessore attività produttive, ecc., 1.400 euro; Pietro Maio, assessore lavori pubblici, ecc., 1.400 euro.
Il delegato Onav Molise giudice al “Concorso mondial de Bruxelles” Carolina Iorio è uno dei sette membri italiani tra i degustatori di vino CAMPOBASSO. La delegata Onav (organizzazione assaggiatori vino) di Campobasso, Carolina Iorio, è stata nominata nell’ambito della giuria europea del “Concorso Mondial de Bruxelles”. Sarà uno dei sette membri italiani che compongono la giuria. Quest’anno dal 1° al 3 maggio 2015, a Jesolo, più di 8000 vini, provenienti da tutto il mondo, saranno degustati da una giuria di 300 professionisti provenienti da 50 Paesi. È un concorso scrupoloso, in effetti, è il primo ad aver predisposto un controllo a posteriori dei vini premiati e un controllo statistico preciso delle perfomance dei degustatori, non tralasciando un’istantanea annuale sulla viticultura mondiale. E mai come questa edizione, il Molise deve essere orgoglioso:
La delegata del neo eletto Consiglio Provinciale ONAV di Campobasso, Carolina Iorio, punta d’orgoglio di tutti i soci onavisti molisani, farà parte della giuria di esperti degustatori, 7 per l’Italia. È un traguardo prestigioso per la delegazione Molisana, sul territorio da pochissimi anni. È anche un’opportunità per tutte le cantine molisane che vorranno partecipare e mettersi in vista su un mercato, non solo nazionale ma, internazionale. Tutte le informazioni utili si possono trovare sul sito www.concoursmondial.com . Sarà un momento di celebrità per il produttore, una garanzia di qualità per il consumatore ed un altro passo in avanti per il nostro Molise.
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Isernia
20 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Autovelox di Macchia, altri ricorsi vinti Il Comitato Pro Trignina porta a conoscenza delle sentenze emesse dal Tribunale ISERNIA. Sono arrivate le sentenze definitive di altri due ricorsi presentati e tutelati dal Comitato PROTRIGNINA degli automobilisti che avevano subito il verbale dal Comune di Macchia D’Isernia per l’autovelox posto sulla strada statale 87 cosidetta “venafrana” che congiunge Isernia a Venafro. Tutti e due i ricorsi sono stati ammessi. In ambedue i casita condannata anche al pagamento delle spese di € 100,00 Invitiamo
gli automobilisti in elenco a recarsi presso la nostra associazione al fine di rilasciare la delega all’ufficio di Presidenza per il ritiro delle sentenze. “ Ci sono pervenuti tanti attestati di stima e riconoscimenti per la battaglia vinta contro il Comune di Macchia D’Isernia , li ringrazio ma noi abbiamo fatto solo il nostro dovere. Invito gli automobilisti a recarsi presso la nostra associazione dove troveranno sempre assistenza e
collaborazione concreta.. A noi non piace vendere fumo! Voglio testimoniare e ringraziare calorosamente per il lavoro svolto e la collaborazione prestata il segretario del CSAFiadel Feliciantonio Di Schiavi di Pietrabbondante, <un uomo come pochi> competente e vero araldo e rappresentante dei cittadini contro le ingiustizie e le azioni vessatorie della pubblica amministrazione.”
ELENCO RICORSI VINTI: DI IORIO MICHELE di Termoli(CB) Giudice Sorrentino, condanna a 100,00 Euro CAPUANO ANTONIO di Ripalimosani(CB) Giudice Sorrentino, condanna a 100,00 Euro Rileviamo inoltre che la Prefettura continua a respingere i ricorsi presentati a lei direttamente, ci sembra un atteggiamento realmente incomprensibile.
Arrestato un esponente dei Casalesi L’operazione dei Carabinieri a Venafro. In carcere il 55enne Paolo Lama VENAFRO. E’ stato arrestato dai Carabinieri nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 febbraio, nel corso di una serie di controlli anticrimine predisposti su tutta la provincia di Isernia, Paolo Lama, 55enne di Aversa, nel casertano, appartenente al sodalizio criminale del ‘Clan dei Casalesi’. L’uomo si trovava agli arresti domiciliari a Venafro, a seguito di un’indagine per associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzato alle estorsioni, che nello scorso
2013 portò a ben 11 arresti in Campania. A stringergli le manette ai polsi i militari della locale Stazione di Venafro, che lo hanno sorpreso mentre si trovava fuori dalla propria abitazione insieme ad altre persone, sul cui conto sono in corso ulteriori accertamenti. Il pregiudicato è stato trasferito presso le camere di sicurezza dell’Arma dove rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Intanto, nelle stesse ore a Isernia un 37enne
del posto è stato denunciato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti, in quanto sorpreso dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia all’interno della sala d’attesa della Stazione Ferroviaria, in possesso di un involucro contenete alcune dosi di hashish. La droga è finita sotto sequestro, mentre continuano le indagini per accertare se lo stupefacente rinvenuto era per uso personale o se destinato all’attività di spaccio.
Sempre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i militari della Stazione di Rionero Sannitico unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Isernia hanno denunciato un 20enne di Castel di Sangro trovato in possesso di involucri contenenti complessivamente circa trenta grammi di hashish. Sia la droga che una somma contante pari a cento euro, suddivisa in banconote da venti, quale provento della presunta attività di spaccio, sono finiti sotto sequestro.
CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DEL BRAND DELL’ASSOCIAZIONE SISTEMA TURISTICO LOCALE “ALTO MOLISE E MAINARDE” SCELTO IL BRAND DELL’ASSOCIAZIONE AGNONE. L’insieme di segni geometrici acuminati e aspri che rappresentano le guglie e le ripide cime montuose delle Mainarde e dell’Alto Molise che spiccano sulle colline circostanti, e il sole simbolo di natura, calore e accoglienza; sono questi gli elementi che costituiscono il marchio logotipo scelto per identificare l’Associazione SISTEMA TURISTICO LOCALE “ALTO MOLISE E MAINARDE”. Tra le quarantasei proposte pervenute da tutta l’Italia e giunte alla sede dell’Associazione presso il Comune di Forlì del Sannio, la Commissione
giudicatrice, costituita dal Prof. Roberto DI JULLO (Presidente), dal Prof. Antonio MINGUZZI, dall’Arch. Claudio Di Cerbo e dall’Arch. Franco VALENTE, nella seduta del 13 febbraio 2015, ha scelto quella realizzata dall’Arch. Gian Paolo Ambroso di Castel Gandolfo (RM) in collaborazione con Andrea Agates e Corrado Zizzo di Roma. Il brand selezionato, rivolgendosi ad un pubblico locale, nazionale ed internazionale, avrà il compito di rafforzare la visibilità delle iniziative realizzate, promuovere in maniera
univoca e immediatamente riconoscibile l’Associazione SISTEMA TURISTICO LOCALE “ALTO MOLISE E MAINARDE” valorizzando, altresì, la tradizione storica e culturale di tutti i Comuni aderenti. Il brand sarà, inoltre, leva di una coerente strategia di marketing turistico/culturale che comprenderà, oltre il potenziamento della comunicazione e fini turistici e ricettivi, lo sviluppo di attività economico-produttive, sociali e di reinserimento di abitanti all’interno dei Comuni. Il marchio, opportunamente applicato, diverrà contrassegno di qualità di
eventi, luoghi, prodotti e servizi delle Amministrazioni e dei siti da essa dipendenti e sarà riprodotto nelle pubblicazioni, nel sito web e in tutto il materiale di comunicazione, nonché in ulteriori applicazioni che si rendano opportune e praticabili. Il gruppo vincitore riceverà un premio in denaro di 500 Euro. Alla dell’Istituto Mattei-Fermi di Isernia è stato assegnato il premio speciale riservato alle scuole, consistente in un Educational Tour nel territorio del SISTEMA TURISTICO LOCALE “ALTO MOLISE E MAINARDE”.
Una Giuria Popolare composta da tutti i Soci dell’Associazione, attribuirà 5 attestati di merito ad altrettanti partecipanti, dalla stessa Giuria selezionati. A tutti i partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione. La premiazione del vincitore del Concorso e la consegna degli attestati di merito e partecipazione si terrà in occasione di un Workshop dedicato alla trattazione di tematiche inerenti il turismo. Tutte le proposte saranno esposte in una mostra itinerante che interesserà tutti i Comuni del SISTEMA TURISTICO LOCALE.
EPILESSIA FARMACORESISTENTE All’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli ne parlano i migliori specialisti in materia Secondo workshop sull’Epilessia focale farmacoresistente all’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed. Un approfondimento tematico che rientra nel calendario ECM (formazione continua in medicina) promosso dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Pozzilli. L’incontro, che vanta un comitato scientifico di alto profilo composto dai migliori specialisti a livello internazionale in materia tra cui il dottor Giancarlo Di Gennaro, responsabile del Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia Neuro-
med, e il dottor Vincenzo Esposito del Dipartimento di Neurochirurgia Neuromed, si terrà i giorni 20 e 21 febbraio 2015 - a partire dalle ore 14:00 di venerdì e dalle 10:00 di sabato - presso la Sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. Due giornate durante le quali verranno approfonditi i lavori e gli studi nella cura dell’epilessia del lobo temporale farmaco resistente nonché tutti gli aspetti clinici e scientifici ad essa correlati.
L’epilessia farmacoresistente colpisce il 20-30% dei pazienti con epilessia ed è caratterizzata da una mancata risposta ai farmaci, o dalla perdita della loro efficacia. E’ il momento in cui, per alcuni casi molto specifici, entra in campo la chirurgia, riservata alle cosiddette epilessie focali, in cui è possibile individuare una precisa e unica zona della corteccia cerebrale da cui originano gli attacchi epilettici , Proprio l’epilessia del lobo temporale rappresenta una delle forme più frequenti ed è certamente
quella maggiormente rappresentata nelle casistiche di chirurgia dell’epilessia. Nel corso delle due giornate di congresso verranno affrontati aspetti di genetica molecolare, neurofisiologia generale, farmacologia di base e applicata. Ampio spazio sarà dato a temi di forte interesse clinico quali la semeiologia delle differenti sub-sindromi temporali, la neuropsicologia applicata alla chirurgia dell’epilessia, le tecniche chirurgiche nonché i loro risultati. Un appuntamento di rilevante inte-
resse, quindi, aperto a medici, infermieri, psicologi, biologi e tecnici di neurofisiopatologia ed a tutti coloro che intendono conoscere meglio la patologia. L’Istituto Neuromed risulta essere uno dei migliori Centri dell’Italia centrale e meridionale per lo studio e il trattamento dell’Epilessia. Tra gli ultimi risultati raggiunti, il primo intervento tramite l’innovativa tecnica di ‘brain computer interface’ su un paziente con epilessia farmacoresistente, eseguito qualche mese fa.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
20 febbraio 2015
“No agli immigrati nel Cratere” Il Comitato No Hub, alla luce dei fatti di Libia, ribadiscono la loro posizione SANTA CROCE DI MAGLIANO. “I fatti e gli avvenimenti delle ultime ore circa l’avanzata dell’ISIS in Libia, dove in diverse città sventolano le bandiere nere del terrorismo islamico, le minacce all’Italia, e la vicinanza con le coste libiche, non possono passare inosservate o sottovalutate. Noi del Comitato NO HUB Molise, anche a nome dei cittadini di Santa Croce e San Giuliano di Puglia che in massa hanno sottoscritto il nostro documento, chiediamo con forza al Sindaco di San Giuliano di Puglia e alle autorità interessate di bloccare immediatamente e con ogni urgenza la gara di appalto per l’apertura del “lager” nel villaggio provvisorio del paese, alla luce di quello che sta succedendo”. Così a nome di di-
verse Associazioni e del gruppo consiliare di minoranza di Santa Croce di Magliano, Giovanni Gianfelice. “Nei giorni scorsi l’On. Di Giacomo ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al Governo chiedendo una immediata sospensione delle procedure. Il tutto anche alla luce di un Accordo StatoRegioni, di cui siamo venuti a conoscenza, sottoscritto il 10 luglio 2014, per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, in cui al comma 3 è possibile leggere con chiarezza che “SONO ESCLUSI I COMUNI COLPITI DA TERREMOTI CHE RIENTRANO NEL CRATERE SISMICO E NEI COMUNI INTERESSATI DA SOPRAVVENUTE SITUAZIONI DI EMERGENZA”. Verifichiamo con
grande preoccupazione, che nonostante tutto quello che già è successo legato alle note vicende di “Roma Capitale”, nonostante l’intensificarsi di episodi di terrorismo, nonostante palesi minacce di infiltrazioni di terroristi tra i migranti per raggiungere il nostro Paese e quindi l’Europa, nonostante questo Accordo sottoscritto dal Governo e da tutti i soggetti interessati, nonostante le proteste di tantissimi cittadini dei paesi interessati, palesi e velate, CHI nelle Istituzioni si dovrebbe impegnare nel rispetto di quanto concordato, continua imperterrito sulla pericolosa strada di attivare l’iter per l’apertura di un grosso Centro HUB, in un’area che a nostro modesto avviso non dà nessuna garanzia di sicurezza, di as-
sistenza, di viabilità, controllo e quant’altro per evitare il ripetersi di eventi che già hanno segnato in precedenza in maniera molto negativa questo martoriato territorio. Facciamo ancora una volta appello alla sonnacchiosa Amministrazione Comunale di Santa Croce, che non ha mai preso una posizione chiara su
questo argomento, a far sentire la voce dei propri cittadini e a difendere e tutelare la loro sicurezza e le loro preoccupazioni. Per quanto ci riguarda al più presto convocheremo una nuova Conferenza stampa, per portare a conoscenza i cittadini degli ultimi preoccupanti sviluppi”.
Droga, arresti domiciliari per un albanese Il giovane è stato bloccato dalla Finanza mentre trasportava un ingente quantitativo di stupefacenti SAN MARTINO IN PENSILIS. Militari del g.i.c.o. del nucleo di polizia tributaria di Campobasso, in collaborazione con i colleghi del gruppo guardia di finanza di Bari, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un soggetto albanese domiciliato in San Martino in Pensilis. Il cittadino albanese tratto in arresto a Bari, gia’ lo scorso mese di maggio, era caduto nelle maglie dei controlli antidroga ad opera dei finanzieri del g.i.c.o. di Campobasso. infatti, veniva sorpreso, in agro di Termoli, alla guida di un’auto di grossa cilindrata mentre, unitamente ad altro suo connazionale, trasportava un ingente carico di stupefacenti. All’atto del controllo entrambi avevano da subito mostrato evidenti segni di nervosismo ed agitazione tali da indurre gli uomini delle fiamme gialle ad approfondire l’ispezione dell’autovettura tant’e’ che sul sedile posteriore del mezzo, abilmente occultato, veniva rinvenuto un sacco contenente un corposo quantitativo
di narcotico tipo “marjuana” per un peso di quasi quattro chili. pertanto, i due albanesi venivano tratti in arresto in flagranza del reato di traffico di sostante stupefacenti ed associati alla casa circondariale di Larino, a disposizione dell’autorita’ giudiziaria frentana e lo stupefacente rinvenuto, destinato allo spaccio sulle piazze di spaccio molisane, veniva sotto-
posto a sequestro. Nelle more della pronuncia della suprema corte di cassazione, nel frattempo adita dai difensori dell’albanese, quest’ultimo lasciava il territorio nazionale rifugiandosi verosimilmente nel paese delle aquile. Nello scorso mese di dicembre, infine, la suprema corte definitivamente pronunciandosi, non accoglieva il gravame proposto, ren-
dendo di fatto irrevocabile la misura cautelare pendente in capo all’albanese. Il giovane veniva quindi fermato alla frontiera marittima di Bari, di rientro dal paese delle aquile ove si era rifugiato, ad opera dei finanzieri in servizio presso il porto di Bari su impulso del g.i.c.o. di Campobasso che aveva condotto le indagini all’origine del provvedimento restrittivo. Al termine delle operazioni di rito l’albanese veniva assoggettato al prescritto regime degli arresti domiciliari in un comune del basso Molise. Dal 2013 a data corrente, sono stati circa 500 gli interventi operativi condotti in materia di repressione dei traffici illeciti di stupefacenti nell’intera provincia, con il coinvolgimento a vario titolo di oltre 600 persone, di cui 200 denunciate alla magistratura e 22 tratte in arresto. le attivita’ hanno permesso il sequestro di circa 2 tonnellate di droga del tipo hashish e marijuana, oltre un chilo di cocaina, 200 grammi di altre sostanze (eroina, canapa, spinelli) e numerose piantine.
A Larino la festa dei Vigili urbani L’evento si svolgerà domenica e sarà l’occasione per discutere del Corpo di Polizia municipale LARINO. La XVIII^ Festa Regionale della Polizia Municipale quest’anno si svolgerà domenica 22 febbraio 2015 a Larino (CB), ed è organizzata dal Comune in stretta collaborazione con la Regione Molise – Servizio Controllo Strategico, Riforme Istituzionali e Controllo Enti Locali e sub-Regionali (Ufficio Polizia Locale). Questo evento è da sempre un appuntamento importante non solo
per il suo carattere celebrativo e religioso, ma anche perché costituisce un bel momento di aggregazione e partecipazione per gli agenti di tutte le città Molisane, che trova così occasione per riconoscere il prezioso ed indispensabile lavoro svolto dai “Vigili Urbani”. Quotidianamente il loro lavoro diventa sempre più difficile specie in un periodo caratterizzato da un accresciuto disagio economico e sociale, ma in questa
lieta ricorrenza vogliamo rinnovare la vicinanza della comunità di appartenenza e, con l’occasione, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a tutti gli operatori della Polizia locale. Nell’arco della mattinata ci sarà l’attribuzione del “Premio Molise all’Eccellenza” a quegli Operatori di Polizia Locale che si sono distinti particolarmente per attività ed azioni di servizio, per dedizione, sacrificio e passione
profusa nell’interesse del Cittadino e della Pubblica Amministrazione. Il prestigioso riconoscimento sottolineerà l’impegno profuso e ancora una volta l’importanza di un ruolo a tutela e salvaguardia delle nostre piccole, medie e grandi Comunità. Il presidente Frattura ha ricordato Il “Premio Molise all’Eccellenza” come una iniziativa lodevole attraverso la quale i Cittadini molisani
per mezzo della Presidenza della Regione Molise intendono figurativamente “stringere la mano” e dire grazie al lavoro che quotidianamente le Polizie Locali rendono nel nostro territorio e, noi dell’Amministrazione comunale di Larino, ospitiamo con onore la manifestazione perché condividiamo appieno i valori di questa ricorrenza che si celebra da quasi 20 anni.
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Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
20 febbraio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“San Timoteo? Solo promesse elettorali” Il consigliere comunale Ciarniello interviene sui tagli anche per l’ospedale termolese TERMOLI. L’allarme sollevato due giorni fa dal presidente del comitato San Timoteo Nicola Felice a proposito dei rischi per la sanità locale derivanti dall’entrata in vigore del decreto Balduzzi ha aperto un dibattito interessante sul territorio e nelle istituzioni. A intervenire ieri è stato l’avvocato Annibale Ciarniello, consigliere comunale di opposizione per i Popolari di Termoli e anche legale dell’asso-
ciazione Cuore molisano che aveva curato le denunce in Procura contro lo smantellamento di Utic ed Emodinamica nel nosocomio di viale San Francesco. “E’ doverosa qualche riflessione da parte mia alla luce di quanto in passato già denunciai sulla possibilità di un’interruzione di pubblico servizio. Orbene, rimango fermo sulle mie posizioni e ritengo che con una razionalizzazione delle risorse in ambito sanitario ben si po-
trebbe ridurre il debito e non, come con molta facilità, si sta decidendo per il taglio di interi reparti in una zona che non dà alcuna possibilità ai cittadini di optare per una struttura privata convenzionata; e con ciò mi riferisco esclusivamente ai cittadini bassomolisani. Ritengo altresì fuori da ogni logica sopprimere i cosiddetti reparti ‘salvavita’ e, anche per campanilismo, con la paventata soppressione del reparto
di ginecologia ed ostetricia, unitamente alla pediatria, non avremmo più nati nella nostra città: con ogni probabilità i nostri figli e nipoti nasceranno in Abruzzo nella più vicina Vasto piuttosto che Campobasso a causa della scadente viabilità. Mi viene da dire che ormai è tardi, era necessario un atto di forza prima, con l’aiuto di quella politica che poco ha fatto per evitare il peggio. La cruda e nuda realtà è che il territo-
rio bassomolisano è solo terra di conquista nelle tornate elettorali e niente più… Rassicurazioni, promesse, ma dopo nessuna risposta o riscontro positivo. Resta solo un silenzio assordante. Un’ultima considerazione /provocazione che potresti inserire alla fine se ritieni: chissà se con un Presidente della Regione di Termoli o dintorni ci saremo trovati di fronte a questa situazione?”
“Reti da pesca dismesse, una discarica” Interrogazione al sindaco di Termoli dei consiglieri Marinucci e Paradisi TERMOLI. I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco in merito alla discarica a cielo aperto che si sta creando per il disservizio nel ritiro delle reti da pesca dismesse. Nel gennaio 2014 c’è stata l’attivazione del servizio di raccolta per il riciclo delle reti da pesca dismesse dai pescatori e di quelle confiscate. Servizio partito in seguito alla convenzione stipulata tra una ditta specializzata e l’Assessorato ai Lavori Pubblici e Infrastrutture della Regione Molise. E’ stato scelto come nuovo punto di conferimento delle reti il perimetro dell’isola ecologica che tempo addietro fu distrutta da un incendio in prossimità del depuratore. Il servizio di deposito delle reti dismesse è molto utile alla marineria e so-
prattutto è una “best practice” per l’ambiente e la sostenibilità. Il problema che ad oggi tale punto di ritiro versa in situazioni di completo degrado e abbandono ed è diventata una discarica a cielo aperto. Quello che chiediamo è: se la convenzione stipulata tra la ditta specializzata e l’Assessorato ai Lavori Pubblici e Infrastrutture della Regione Molise è ancora in essere e quali sono i termini di scadenza; se è ancora vigente il motivo per il quale le reti da pesca sono moltiplicate in quanto non avvengono i ritiri; se è ancora vigente quali sono da convenzione i giorni mensili destinati al ritiro; cosa intende fare l’amministrazione per risolvere la questione data la pericolosità del sito (visti anche i precedenti).
Termoli calcio Ombre all’orizzonte Il sindaco Sbrocca ha incontrato i tifosi ma resta l’incognita del presidente Calarco TERMOLI. Ieri mattina il sindaco Sbrocca ha incontrato una folta delegazione di tifosi del Termoli Calcio che mai come questa volta sta rischiando davvero di incappare nella sua prima ed unica gestione fallimentare della sua lunga e gloriosa storia. L’avvocato Sbrocca, proprio perché il calcio cittadino è parte integrante del tessuto sociale di una realtà, ha preso a cuore l’appello dei tifosi e li ha ricevuti nella sala della giunta comunale ascoltando tutti e traendo le sue conclusioni. Al primo cittadino, a fine riunione, abbiamo chiesto di farci un sunto di quello che ha detto ai tifosi presenti: “Premetto e dico, prima di ogni altra cosa, che il calcio è uno sport e in tale ambito deve rimaner; ogni ingerenza da me sarà combattuta e questo è un primo puntello sul quale voglio essere chiaro. Sicuramente si tratta di uno sport molto importante non solo per la nostra nazione, ma anche per la nostra regione e la nostra città in quanto vedo anche oggi che ha dei tifosi appassionati e che
amano la squadra. Nell’ultimo periodo non c’è alcuna chiarezza e voglio capire che cosa è oggi il Termoli calcio e quale sarà il suo futuro; per quanto riguarda il portare a termine questa stagione, credo che ciò deve essere il primo obiettivo. Io gradirei molto parlare con il presidente Calarco per verificare quello che ho appena detto e per chiarirmi le idee sulla situazione del Termoli calcio. Oggi ho avuto un proficuo incontro con i supporters giallorossi che mi hanno esposto la propria versione di questa situazione di difficoltà ed è apparsa una versione corredata non solo dal tifo e dalla passione ma anche da un certo raziocinio nelle cose che sono state dette. Ovviamente, io come Amministrazione non posso intromettermi in quella che è la gestione societaria e neanche lo farei, ma sicuramente mi intrometto e m’intrometterò sul buon nome della città: non posso consentire che la città di Termoli possa essere mal spesa fuori da quelli che sono i nostri ambiti territoriali”.
Lei ha detto anche che si adopererà per convincere i giocatori a tornare ad allenarsi per giocare la partita contro la Sanbenedettese e, in più, è pronto anche ad incontrarli per sostenerli e far sentire la vicinanza dell’amminis-
trazione comunale. “Certamente, questo perché innanzitutto io non solo sono il primo cittadino, ma sono anche un tifoso del Termoli e quindi in questa veste posso parlare ai calciatori”.
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Opinioni
20 febbraio 2015
di Pasquale Di Lena Rilanciare i nostri allevamenti, dando ad essi quel valore aggiunto che oggi non hanno, anche alla luce della fine delle quote latte. Coglierei l’occasione per fare un altro riconoscimento sempre e solo con latte molisano riservato alla stracciata al quale darei il nome “Stracciata di Agnone” in omaggio a una grande capitale dell’arte casearia e del dolce che a me più mi fa leccare le labbra, l’Ostia di Agnone.rilanciare i nostri allevamenti, dando ad essi quel valore aggiunto che oggi non hanno, anche alla luce della fine delle quote latte. Coglierei l’occasione per fare un altro riconoscimento sempre e solo con latte molisano riservato alla stracciata al quale darei il nome “Stracciata di Agnone” in omaggio a una grande capitale dell’arte casearia e del dolce che a me più mi fa leccare le labbra, l’Ostia di Agnone. Un Molise di eccellenze Sono solo sei i riconoscimenti dop e Igp che vedono protagonista il territorio molisano, di cui solo la Dop “Molise” Olio extravergine è tutta molisana, le altre cinque sono in comproprietà con altre regioni: il “Caciocavallo silano” Dop, con le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; la “Mozzarella” e la “Ricotta di Bufala Campana”Dop, con Lazio, Campania, Puglia; il “Salamino italiano alla cacciatora” dop, con Emilia Romagna; Marche, Umbria e Abruzzo; una Igp “Vitellone bianco dell’Appennino centrale” con Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania. In pratica il Molise è terz’ultimo nella classifica delle Regioni, in quanto a riconoscimenti delle nostre eccellenze, pur avendo un paniere abbondante di prodotti tradizionali, cioè di prodotti conosciuti e classificati da oltre 25 anni, (159 sui 4.813 ad oggi riconosciuti) che lo inseriscono al 12° posto nella classi-
di Franco Valente Non si hanno notizie di avvenimenti particolarmente importanti nel Molise nel periodo in cui Federico II era impegnato per la sesta crociata (12281229), tuttavia una citazione riferita a un momento immediatamente successivo potrebbe essere utile per capire se nel Molise parte della nobiltà locale abbia avuto rapporti con l’organizzazione religioso-militare dei templari. In una inchiesta del 1240 finalizzata ad accertare se il monastero di S. Angelo di Frigilo in Calabria dovesse contribuire alla riparazione del castello di Santa Severina Iohannes Luciferus, giudice di Santa Severina e primo testimone, riferisce che frater Burrellus templarius et frater Rogerius hospitalarius, statuti per dominum nostrum inperatorem magistri et provisores inperialium castrorum, me statuerunt super reparacione castri Sancte Severine… Dunque un Burrellus era stato nominato da Federico provisor del castello di S. Severina. Non esiste altra noti-
Puntiamo sulle vere eccellenze agroalimentari che il Molise produce fica delle regioni. C’è un potenziale che è tutto da sfruttare, ma perché ciò accada è necessario che ci sia una crescita della consapevolezza del valore e significato della qualità che, come si sa, è nell’origine, cioè nel territorio che la esprime. Ma, come la storia del Molise insegna, non basta questo pregio se non c’è una precisa volontà politica, necessaria per tracciare il percorso che porta - insieme pubblico e privato, cioè produttori e trasformatori con le loro associazioni; enti e istituzioni, con la Regione in testa –ai riconoscimenti di alcuni prodotti e pietanze che sono già oggi immagine del Molise. Si tratta di porre l’attenzione su al-
cune potenziali eccellenze e di lavorare per renderle testimoni di territori, sapendo che - mediante un’attenta azione di marketing possono dare le risposte che da tempo aspettano gli operatori impegnati nella coltivazione, raccolta e trasformazione. Con essi, aspettano anche i territori interessati che, con la presentazione e crescita dell’immagine di questi testimoni, hanno uno stimolo per cogliere l’opportunità di mettere in vetrina altre eccellenze e altre preziosità. Penso a Langhirano e a Borgotaro, due comuni della provincia di Parma, famosi, il primo, per il suo “Prosciutto di Parma” Dop e, il secondo, per il fungo “Por-
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
cino” Dop; a San Daniele del Friuli e al suo “Prosciutto” Dop; alla Valle d’Aosta e alla sua “Fondina”, un formaggio Dop; a Serrapetrona nelle Marche e alla sua “Vernaccia” Dop; a Canino in provincia di Rieti e al suo “Olio extravergine” Dop; ai tanti vini del Piemonte, Veneto, Toscana, Campania, Puglia o alla Sardegna e alla “Vernaccia di Oristano” Dop; a Bronte e al suo “Pistacchio” Dop; a Tropea ed alla sua “Cipolla rossa” Igp; a Moliterno in provincia di Potenza e al suo formaggio ovimo-caprino “Canestrato” Igp; all’Alto Adige ed al suo “Speck” Igp; Alla Val di Non ed alla sua “Mela” Dop; alla Valtellina e alla sua “Bresaola” Igp; a Castelluccio di Norcia in Umbria e alla sua “Lenticchia” Igp; alla Riviera Ligure e al suo “Olio” Dop; a Navelli de L’Aquila ed al suo “Zafferano” Dop. Per il Molise c’è da pensare al “Tartufo Bianco” Dop; alla “Pampanella di San Martino” Dop o Igp; alla “Ventricina di Montenero di Bisaccia” Dop; alla “Scamorza di Bojano” Dop; alla “Stracciata di Agnone” Dop; al “Pane di Longano” e/o il “Pane d Venafro” Igp; al “Brodetto alla termolese di Tornola” Igp; alla “Salsiccia di Pietracatella“; al “Fagiolo bianco di Acquaviva di Isernia” Dop; alla “Signora di Conca Casale”Dop; alla “Capra di Montefalcone”: alle “Ostie” di Agnone; ai “Torcinelli” del Molise; alla “Mozzarella” STG, il marchio riguardante le Specialità Tradizionali Garantite. Si tratta solo, preso atto della forza commerciale e d’immagine di questi riconoscimenti, di lavorare per costruire i disciplinari di produzione di ognuna di queste indicazioni geografiche Dop, Igp e Stg; seguire e comunicare ogni passaggio; promuovere i singoli prodotti per dare stimoli e voglia d’intraprendere ai produttori e trasformatori e, così, renderli protagonisti.
Tracce di Templari molisani zia che possa in qualche modo collegare il Borrello alla sesta crociata e tantomeno capire da dove provenga questo personaggio. Ma il nome è troppo particolare per non ritenere che si tratti di un esponente dei Borrello che furono titolari per vari secoli del dominio di quella vasta area compresa tra le valli del Sangro, del Volturno e del Trigno e che faceva capo originariamente all’antica contea longobarda di Pietrabbondante. Insomma un discendente di quella famiglia i cui membri, per le aggressioni e le usurpazioni perpetrate ai danni dell’Abbazia di S. Vincenzo al Volturno, furono definiti sacrilegos tyrannos, ma poi furono riabilitati fino a diventare abati e santi a Montecassino con Oderisio e Randisio. Ormai è sufficientemente dimostrato che l’architettura di una buona parte
dei castelli federiciani sia stata condizionata dalle esperienze crociate e che Federico abbia costituito una rete di esperti che non solo avrebbero dovuto provvedere alla loro progettazione e costruzione, ma anche alla loro manutenzione. Per questo motivo non è da escludere che il nostro Borrellus templarius
abbia fatto parte di quella cerchia dei personaggi di rilievo che Federico si era portato dietro nella sua missione a Gerusalemme, come sostiene JeanMarie Martin, e che sia stato scelto, riteniamo, proprio per la sua specifica esperienza religiosa e militare. E’ certamente singolare che il primo provisor di un castello federiciano di cui si abbia notizia sia stato un templare e, per di più, un Borrellus che ragionevolmente apparteneva alla famiglia dei Borrello dell’area molisana. Questi specialisti furono definiti provisores castrorum proprio per la loro specifica attività rivolta alla manutenzione dei castelli demaniali intorno al 1230-1231, anche se la loro funzione fu precisamente definita solamente nelloStatutum de reparatione castrorum, frutto di una serie di aggiornamenti tra il 1241 e il 1245. Si tratta in genere di personaggi i cui
nomi tradiscono un’origine meridionale nel periodo di Federico II, mentre sono prevalentemente francesi sotto il governo angioino. Il loro compito era di verificare lo stato delle strutture castellane, indicare le opere necessarie alla loro manutenzione e stabilire le modalità di gestione, mentre la raccolta dei fondi per le opere e per la gestione erano affidate a un collector. Se dunque è vero che Federico II abbia voluto scegliere il suo primo provisor tra i templari, è plausibile che anche nella scelta degli altri abbia attinto a quest’ordine che per istituzione era dotato di persone che più di altre erano capaci di organizzare sul territorio un sistema di difesa. Certamente giocava a loro favore anche quel particolare atteggiamento che non sempre era compatibile con le indicazioni della Chiesa che spesso vide la loro organizzazione militare come elemento pericoloso proprio per la loro possibilità di gestirsi autonomamente. Come d’altra parte fu Federico II.