Chi lavora crepa e chi fa politica magna

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 185 - domenica 9 agosTo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

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L’Oscar del giorno a Mons. Domenico Scotti

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Domenico Scotti. Il Vescovo di Trivento è riuscito a calamitare l'attenzione del presidente della Repubblica, Mattarella, sulle drammatiche condizioni delle aree interne del Molise e dell'alto Abruzzo. Visto che la politica non si interessa a questa problematica, ha scritto a Mattarella allegando la lettera già indirizzata alla politica nostrana con una serie di possibili azioni programmatiche. Si desterà dal torpore la politica regionale molisana?

Il Tapiro del giorno a Pietro Maio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pietro Maio. L'ineffabile assessore comunale di Campobasso ai Lavori pubblici se fosse così bravo nello svolgimento del suo ruolo di assessore come in qualità di segretario provinciale del Medio Molise del PD nel lodare la Giunta regionale, la città di Campobasso ne trarrebbe beneficio certo. Invece, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e dopo due anni il capoluogo è nella peggiore situazione di sempre. Se ne sta accorgendo?

Post sisma, imprese senza soldi e la Regione cerca un direttore per l’Agenzia a 120mila euro l’anno

Chi lavora crepa e chi fa politica magna SERVIZIO A PAGINA 3


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

9 agosto 2015

Altro che merito della giunta Frattura!

Il riconoscimento dell’Area di crisi industriale complessa è l’attestato di una governance regionale inefficiente, debole, e pietistica Se ne faccia una ragione il segretario del Pd del Medio Molise Pietro Maio Ma Pietro Maio della segreteria provinciale del Medio Molise del PD si rende conto di ciò che scrive? Questa fregola di essere protagonista in una maniera qualsiasi, soprattutto quando c’è, a suo giudizio, da magnificare il governo regionale, gli toglie forse la lucidità necessaria per capire che vedersi, la Regione, approvati a fine luglio 2015 400 milioni di euro relativi ai fondi strutturali europei 2014/2015; che vedersi sbloccati dal Cipe 135 milioni per la sanità (soldi vecchi, ammuffiti, provenienti da lontano); che vedersi riconosciuto lo stato d’emergenza per gli eventi atmosferici dell’inverno scorso; che vedersi riconosciuta Area di crisi industriale complessa quella in cui la politica regionale, per gran parte addebitabile al governo Frattura e alla sua incapacità a gestire e a fronteggiare i problemi economici, ha assunto proporzioni notevoli, sono altrettanti at-

testatati di fallimento cui è stato in qualche maniera posto rimedio. Ancorché la conferma di uno scorno politico/amministrativo abilmente camuffato. Che la giunta abbia, grazie all’apporto tecnico e professionale di Angelo Fratangelo,

responsabile delle Finanze e del Bilancio regionali, depurato, per obbligo di legge, le insussistenze, non corrisponde ad altro se non alla bravura del tecnico e al rispetto di una norma di legge. Di quali risultati concreti, operativi e brillanti dunque

è lecito parlare senza cadere nella alterazione della verità e nella retorica? La maggioranza di centrosinistra e il Pd hanno impiegato due anni e qualche mese dal loro insediamento al potere per portare a casa, come si dice in gergo, ciò che gli era

“Non appalusi ma pensiamo a costruire un percorso” Per il segretario regionale della Cgil, Del Fattore, ora occorrono progetti CAMPOBASSO. “La firma del decreto per il riconoscimento dell’area di crisi complessa del distretto Campochiaro-Venafro è un risultato importante. È il frutto anche delle iniziative e mobilitazioni unitarie del sindacato, a partire dalla grande marcia per il lavoro del 28 giugno dello scorso anno conclusa da Susanna Camusso”. A screiverlo è il segretario regionale della Cgil Molise, Sandro Del Fattore. “Ci siamo battuti e ci battiamo per fermare il rischio concreto di una progressiva desertificazione del già fragile tessuto della Regione. In quel distretto infatti ci sono alcune delle aziende storiche del Molise oggi a rischio di chiusura: dalle aziende metalmeccaniche alla GAM, all’ITIERRE, a cui si aggiunge la crisi dell’edilizia. Ora c’è bisogno di un impegno straordinario per un corretto utilizzo delle risorse previste e per una efficace programmazione degli interventi affinché siano garantiti piani industriali credibili e nuove opportunità di sviluppo e di lavoro. I dati presentati di recente dalla SVIMEZ, però, dimostrano quanta sia profonda la crisi che stá attraversando

il mezzogiorno e in esso il Molise. Il risultato ottenuto, quindi, è importante ma per invertire la grave situazione attuale bisogna fare di più. Si devono realizzare due ulteriori condizioni. Il Mezzogiorno fino ad oggi è stato cancellato dall’agenda politica dei vari governi che si sono succeduti, compreso l’attuale. C’è invece bisogno di destinare al Sud risorse

ordinarie, fino ad oggi cancellate da tutte le leggi di stabilità, capaci di promuovere investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture, nella ricerca, nell’innovazione, in nuove politiche industriali. In secondo luogo va avviata da parte della regione una corretta ed efficace programmazione delle risorse comunitarie previste dalla programmazione 2014-2020. Vanno scelte priorità, definite filiere produttive, legate alle peculiaritá del territorio molisano. Un confronto pubblico su tutto ciò fino ad oggi non c’è stato. È giunto il momento di avviarlo. Solo così è possibile cercare di arrestare il declino del Mezzogiorno e del Molise e prospettare una nuova qualità dello sviluppo e del lavoro. Per questi obiettivi il sindacato continuerá a battersi e a mobilitarsi.

dovuto e giammai conquistato. I fatti della giunta, per dirla con Maio, sono, essi sì, il supporto concreto e documentale a convalida della informazione che quei fatti li commenta per ciò che sono: gli eventi contrari della natura (la nevicata del 6 marzo 2015) , la programmazione (in ritardo) dei fondi europei 2014/2020, la ripartizione del Cipe dei fondi del servizio sanitario nazionale e, con il riconoscimento dell’Area di crisi industriale complessa, che, lo ribadiamo, l’attestato di una governance regionale inefficiente, debole, e pietistica. Quel riconoscimento è un atto formale e rischia di restare tale se non verrà (ma verrà?) riempito di contenuti. Se in due anni e qualche mese il governo regionale ha dato questi risultatati, nel tempo che gli rimane prima di tornare alle urne, difficilmente potrà fare di meglio. Maio, se ne faccia una ragione. Dardo

Area o aria di crisi? di Ulisse Di Giacomo Adesso è’ ufficiale. Anche il Governo Renzi ha dovuto prendere atto della catastrofe economica e sociale provocata da Frattura e dalla sua Giunta, riconoscendo lo stato di crisi della Regione Molise. Francamente stupiscono le dichiarazioni di soddisfazione rilasciate da alcuni esponenti di sinistra, come se a questa Regione fossero stati riconosciuti dei meriti. La firma apposta ieri dal Ministro dello Sviluppo Economico e’ invece la certificazione del fallimento di questa classe politica, la presa d’ atto definitiva dei danni provocati e della incapacità’ del governo locale a risolvere i problemi. È’ la conseguenza della distruzione della filiera avicola, con la chiusura della GAM, della scomparsa della Ittierre, della fine dello Zuccherificio del Molise, del fallimento di centinaia di imprese edili che non vengono pagate dalla Regione per i lavori della ricostruzione post-sisma che ormai risalgono a oltre due anni. È l’ attestazione dello sfascio della Sanità, con LEA non erogati, con personale mandato a casa e con i malati che non sanno più se entrare in un ospedale di questa Regione significa anche uscirne. D’ altronde i dati del rapporto Svimez 2015 sono drammaticamente chiari: il divario tra il Nord è il Mezzogiorno si è’ consolidato, e nel Mezzogiorno gli indici economici e sociali peggiori ( reddito, PIL, produzione ) li presenta proprio il Molise Intanto, il Governo Renzi ed il Parlamento, a settembre vareranno il programma di interventi a sostegno del Sud, con l’ impegno di decine di miliardi di euro di Fondi Europei non spesi dalle Regioni. Un piano che dovrà vedere come protagonista l’Agenzia ad esso dedicata, e che dovrà’ togliere alle Regioni che si sono dimostrate incapaci, come la nostra, la possibilità di spesa. E il Molise rischia di restare con il suo pannicello caldo dell’ area di crisi. Mi sembra si tratti più’ di “ aria di crisi “.


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3 9 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Avviso pubblico della Regione Molise per la direzione dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma

Da un’Agenzia all’altra per divertimento

Se dicono che stanno pagando le imprese, il riferimento è ai lavori eseguiti entro il 2012, se dicono che i lavori vanno avanti, dicono una bugia Sarà che il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura avrà esaurito la scorta dei nominativi femminili di suo gradimento all’interno della dotazione dirigenziale dell’ente, se, pur potendo con un suo decreto conferire ad uno di essi l’incarico di direttore dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma (Arps), ha optato invece di andare all’esterno, cioè di indire un avviso pubblico seguendo la procedura prevista all’articolo 20 (comma 5) della legge regionale del 23 marzo 2010, numero 10. La necessità di reperire dal libero mercato delle professioni la figura di direttore, discende dalla decisione a molti apparsa capotica e senza logica amministrativa e gestionale, di sopprimere l’Agenzia regionale di Protezione civile passando le competenze regionali in materia ad un non meglio identificato Servizio di Protezione civile. Alla soppressione dell’Agenzia di cui sopra ha fatto seguito l’istituzione di un’altra Agenzia regionale, incaricata di proseguire la ricostruzione post sisma, detta appunto Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma (Arps), “quale ente della Regione Molise a carattere temporaneo, dotato di persona-

lità giuridica di diritto pubblico con autonomia patrimoniale, contabile e organizzativa, di cui sono organi il direttore e il revisore unico”: soluzione sui generis, un parto di genialità cui, dobbiamo ammetterlo, Frattura e il consigliere delegato alla ricostruzione Ciocca hanno abituato i molisani e, soprattutto, i terremo-

Il diritto all’esercizio dell’attività libero - professionale individuale nell’ambito delle strutture aziendali e le caratteristiche del rapporto di lavoro esclusivo dei dirigenti del ruolo sanitario sono stati disciplinati dal decreto legislativo 502 del 1992. Roba vecchia, stagionata, ampiamente sperimentata, con le sue ombre e le sue luci. Poi nel corso degli anni, roba rivista, aggiornata, commentata, criticata. Una pietra miliare è certamente la legge del 3 agosto 2007, numero 120 che all’articolo 1, comma 4, dispone che “le Regioni adottino provvedimenti tesi a garantire che le Aziende Sanitarie e gli enti del Servizio sanitario regionale, provvedano ad una ricognizione degli spazi disponibili per l’esercizio della libera professione intramoenia, con contestuale valutazione dei volumi delle prestazioni rese in tale tipo di attività nell’ultimo biennio presso strutture interne, esterne e studi professionali, ed emanino proprie linee guida per consentire alle Aziende Sanitarie e agli enti del Ssr di gestire, con integrale responsabilità propria, l’attività libero professionale intramuraria, al fine di assicurarne il corretto esercizio”. Disposizioni molto chiare che traducono anche la de-

tati che aspettano da 13 anni di rientrare in casa, e le imprese costruttrici che stanno eseguendo i lavori. La genialità è soprattutto nella considerazione che mentre bene o male la ricostruzione con l’Agenzia regionale di Protezione civile, almeno fino a quanto è stata nelle mani di gente competente (Giarrusso docet

– ndr), ha funzionato, d’allora ad oggi, e chissà fino a quando ancora, di sicuro fino a quando dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma non verrà nominato il direttore, la ricostruzione sarà praticamente ferma. Se dicono che stanno pagando le imprese, il riferimento è ai lavori eseguiti entro il 2012,

quando Frattura e Ciocca erano indefessamente alle prese con la destrutturazione dell’apparato politico/elettorale di Michele Iorio, e se dicono che i lavori vanno avanti, dicono una bugia. Frattura e Ciocca devono sperare di riuscire a reperire dal bando pubblico un direttore all’altezza del compito, che nei tre anni di contratto riesca a rimettere in moto i meccanismi della ricostruzione che sta arrivando al traguardo del tredicesimo anniversario del tragico evento del 31 ottobre 2002. A beneficio di chi legge aggiungiamo che l’elenco dei candidati idonei alla direzione dell’Arps sarà approvato dalla Giunta Regionale con apposito provvedimento e avrà validità di un anno, a decorrente dalla pubblicazione nella sezione “Albo pretorio online” del sito web istituzionale della Regione Molise. La scelta del candidato idoneo avverrà nel novero degli idonei da parte del presidente Frattura in quanto è una sua precisa prerogativa, e piace credere che gli sarebbe particolarmente gradita la presenza di una figura femminile affinché non possa perdere l’abitudine a gratificarla. Dardo

Approvate le nuove linee per l’esercizio della libera professione intramuraria nelle strutture sanitarie

licatezza dell’esercizio professionale intramoenia. Disposizioni che nel Molise non hanno mai generato una particolare attenzione

né, peraltro, discussioni o polemiche. Il clima del “volemose bene” ha fatto da ammortizzatore se, e quando, qualcosa non è andato. Ricordiamo qualche abuso, qualche lamentela, ma non più di tanto. Per cui all’occhio del cronista è parsa interessante la determinazione del direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo con cui ha approvato “Linee guida per l’esercizio della libera-professione intramuraria della Regione Molise” avendo cura di trasmetterle all’Asrem “per i consequenziali adempimenti di competenza”. L’intervento basa sul presupposto che l’attività libero professionale intramuraria costituisce una risorsa ed un’opportunità per il costante miglioramento dell’offerta assistenziale, viene assicurata nell’ambito del prioritario uti-

lizzo degli spazi interni, affiancato da ulteriori modalità e strumenti di reperimento di spazi esterni il cui mantenimento si rende necessario per garantire l’adeguatezza e l’economicità dell’attività svolta. E su questo assunto, che in altri termini conferma come possa costituire un miglioramento dell’offerta assistenziale, come sia necessario utilizzare con intelligenza gli spazi ospedalieri, e il lato economico per l’azienda dell’attività svolta al proprio interno, la Conferenza Stato-Regioni del 13 marzo 2013 ha approvato uno schema tipo di convenzione tra il professionista interessato e l’azienda sanitaria di appartenenza per la sperimentazione dello svolgimento dell’attività libero professionale intramuraria presso lo studio privato del professionista stesso, di cui la D’Innocenzo ha tenuto debitamente conto nel determinare, come detto, le nuove linee per l’esercizio della libera - professione intramuraria nelle strutture sanitarie regionali.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

9 agosto 2015

Il Comitato di cittadini non si dà per vinto e chiede alla Regione di intervenire

“Al Vietri riaprire tutti i reparti chiusi”

Dopo la sentenza del Tar, che ha dato ragione ai ricorrenti, si chiede la struttura ospedaliera di Larino torni ad avere quei servizi che sono stati tagliati a partire da Oculistica e Pronto Soccorso LARINO. “Ho prenotato questa ecografia dal lontano 12 ottobre 2015 e mi è stato risposto al Cup di Larino di venire a prenotare a ottobre 2015 per essere inserito per gennaio 2016. Oggi vengo al Cup di Larino e mi dicono che è stata riaperta la prenotazione da Campobasso per febbraio 2016, quindi, passeranno un anno e un mese per poter fare una ecografia. Ho provato al Cup generale della provincia del Molise e mi dicono che posti non ce ne sono e solo se devo pagare mi faranno questa ecografia la settimana dopo”. È il signor Silvestro De Croce a denunciare alcune delle difficoltà cui oggi verserebbe il sistema sanitario regionale. Tempi biblici per esami clinici e incertezze che sono state al centro della conferenza stampa svolta stamane alle porte dell’ospedale Vietri di Larino da parte del sindaco frentano, del vicesindaco di Ururi, dei membri del comitato civico frentano e del curatore del ricorso al Tar. Ed è proprio Vincenzo Notarangelo a parlare per primo affermando: “Ad oggi va avanti nella lotta per la

tenza del Tar Molise.

salvezza del Vietri. Siamo molto fiduciosi perché, dopo questa sentenza del Tar che ci dà ragione, abbiamo fiducia nei nostri rappresentanti regionali perché la sentenza ha affermato che è di loro competenza la materia sanitaria e noi crediamo che l’ospedale possa essere salvato e che non dovrà necessariamente trasformato in un poliambulatorio. Sullo sfondo, anche la speranza che possano essere mantenuti quei servizi che sono eccellenza

È Giuseppe Colombo il nuovo Provveditore di Campobasso. Sessantadue anni, originario di Santa Croce di Magliano, come ultimo incarico ha diretto l’Istituto Comprensivo di Santa Croce di Magliano (CB). Giuseppe Colombo ha alle spalle una lunga esperienza come Dirigente scolastico e si è trovato a gestire la difficile fase del terremoto del 2002, creando un raccordo tra Scuola, Enti locali e territorio per affrontare la delicata fase di ricostruzione. Collabora già con la Direzione Regionale dell’Ufficio Scolastico su attività nel campo della disabilità ed è giudice onorario minorile. Nel suo curriculum figurano anche varie esperienze universitarie come docente in ambito sociologico. La nomina di Giuseppe Colombo a Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Campobasso si va a inserire in un percorso di cambiamento dell’Amministrazione Scolastica del Molise, già avviato con l’arrivo dell’attuale Direttore Regionale, Anna Paola Sabatini. “C’è l’esigenza di gestire un momento molto complesso per il mondo

e sono di tutta la regione: dall’Oculistica al Pronto Soccorso”. “Mi auspico – continua il Sindaco – che vi sia un maggiore dialogo con i rappresentanti regionali e la dirigenza dell’Asrem al fine di trovare una soluzione che sia condivisa e che venga incontro anche alle loro esigenze di razionalizzazione ma che non tolga un servizio fondamentale a quest’area ampia del Basso Molise”. Presente all’incontro anche l’avvo-

cato Alfredo Ricci che ha inteso fare il punto della situazione: “Qualche settimana fa, subito dopo la pubblicazione della sentenza, abbiamo inviato alla Regione al Commissario ad acta e all’Asrem una diffida ad eseguire la stessa e, proprio ieri, abbiamo ricevuto dalla Regione una nota a firma della dottoressa D’Innocenzo con la quale ci è stato comunicato che hanno chiesto come Regione all’avvocatura dello Stato di proporre appello avverso alla sen-

Colombo è il nuovo Provveditore agli studi

della Scuola in cui c’è bisogno sempre di più di coesione e condivisione di idee, progetti e valori. Bisogna mettere in campo forze nuove creando un ponte con persone di esperienza, entusiasmo, correttezza e operatività. Questa è una nomina nel segno della discontinuità - ha detto il Direttore

Sabatini - e sono certa che il preside Colombo saprà garantire, come Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, una gestione trasparente, equilibrata e nel segno della collaborazione con tutti gli attori del mondo scolastico, con gli Enti locali e il territorio”.

È stato richiesto, quindi, un parere all’avvocatura distrettuale dello Stato per sapere come la sentenza va eseguita. Con la riorganizzazione in corso, vogliamo ricordare che il Tar Molise è stato chiaro nell’evidenziare che è il consiglio regionale e non il Commissario a dover prendere delle decisioni quindi i nostri consiglieri dovranno spiegare qual è la scelta che dovranno fare anche dell’ospedale di Larino. Va precisato che il decreto Balduzzi dà dei parametri ma non dice che Larino deve essere chiuso. Quei parametri vanno contestualizzati nel discorso della regione Molise e su questo vorremmo avere delle maggiori certezze”. “Adesso aspettiamo il decorso dei termini – conclude Ricci – che abbiamo dato con la diffida e stiamo cercando di tenere sottocchio l’iter del progetto di legge regionale. Siamo pronti anche ad agire se dovessero toccare qualche altro servizio in questo ospedale o per l’ottemperanza o per l’impugnativa nuova che dovrà essere evidentemente per violazione del giudicato”.

Iorio: “L’autoesaltazione di Frattura è del tutto fuori luogo CAMPOBASSO. “L’autoesaltazione di Frattura è del tutto fuori luogo”. A sostenerlo è il consigliere regionale Michele Iorio in merito al riallineamento dei conti. “Di fronte alle difficoltà dei molisani, per la gran parte in crisi di prospettive sia a livello aziendale che di posti di lavoro, Frattura esalta come operazione verità ciò che è solo un’attività amministrativa ragionieristica, ossia semplicemente un atto dovuto che avrebbe fatto qualsiasi altro governo per riallineare i conti dopo il cambiamento sulle regole dei bilanci delle Regioni resosi necessario in tutta Italia. A due anni e mezzo di governo l’operazione verità è un’altra: si sono persi migliaia di posti di lavoro, è aumentato l’indice di povertà delle famiglie, le aziende edili sono al coma più o meno reversibile, la programmazione regionale è fallita e in grave ritardo su tutti gli obiettivi e non si intravvede nemmeno, per il prossimo futuro, un solo obiettivo qualificante di questo governo regionale che possa dare le risposte necessarie ai cittadini molisani. E a proposito di verità, ne riparleremo a settembre in occasione della discussione della mozione che ho presentato in questi giorni sulla ipotizzata liquidazione della società Autostrade del Molise”.


TAaglio lto Basta trovare la chiave giusta

5 9 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Chi l’ha detto che la Regione non paga e se paga lo fa con grave ritardo? Le delibere della giunta regionale, su documento istruttorio firmato dal direttore del servizio di Gabinetto del presidente della Regione e degli affari istituzionali, hanno sempre qualcosa di originale, di estraneo alla pedanteria amministrativa, insomma hanno qualcosa che le rendono meno pesanti e barbose delle delibere su documenti istruttori di stretta matrice burocratica. L’ultima che abbiamo letto riguarda la manifestazione “Global Energy Communication” tenuta a Campobasso l’11, il 12 e il 13 aprile scorsi nei locali della Fondazione Molise Cultura (prima stranezza) e la concessione, da parte dell’esecutivo di Palazzo Vitale, di un contributo di 5mila euro all’organizzatrice che, non si capisce per quale suo attributo particolare, non viene indicata con nome e cognome, come prescrive la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, specie quando sono in ballo soldi pubblici. I 5mila euro sottratti all’erario regionale e dati alla anonima organizzatrice della manifestazione “Global Energy Communication”, a parere del capo di Gabinetto di Frattura, vanno a premiare una iniziativa (non si capisce promossa da chi) che ” ha consentito di prendere visione dei prodotti e delle tecnologie mirate ad ottimizzare l’efficienza energetica, dando spazio alle nuove frontiere della tecnologia applicata al settore, offrendo una vetrina alle ultime novità in materia”. La traduzione potrebbe es-

sere: una Mostra mercato, con la partecipazione di aziende, di promoter, di gente comunque interessata a far conoscere e a pubblicizzare i propri prodotti e le proprie tecnologie. Sempre a parere del capo di Gabinetto, la manifestazione deve esser assunta per seria e meritevole di attenzione in quanto – udite udite – alla stessa ha preso parte il responsabile del Servizio Energia della Regione con un intervento sulle “Le attività della Regione Molise nel settore energetico”. La traduzione potrebbe essere: siccome è stata data alla Regione la possibilità di far conoscere come essa si muove sul fronte energetico, il contributo di 5mila euro è più che meritato

(un’ospitata in Tv però costa meno!). Essendo un punto nodale del documento istruttorio, merita di essere trascritto parola per parola. Scrive Mariolga Mogavero (compreso le cacofonie): “ Ritenuto che l’iniziativa già ritenuta meritevole anche con la fattiva partecipazione al Convegno del 13 aprile 2015 del direttore del Servizio regionale competente per materia, possa trovare ulteriore condivisione accogliendo la richiesta di concessione di un contributo economico per i costi sostenuti per l’organizzazione della stessa”, è il caso di darlo. Costi indicati dall’anonima organizzatrice della manifestazione, senza alcuna dimostrazione analitica delle spese

sostenute (altra gravissima omissione), in 12.193,75 euro. Nel dare tranquillità alla giunta, il Servizio Gabinetto del Presidente della Regione e degli affari istituzionali assicura che curerà gli adempimenti amministrativo-contabili conseguenti , compreso l’impegno di spesa. Visto come vanno le cose a Palazzo Vitale, riteniamo di rendere noi un favore a tutti coloro (organizzatori e organizzatrici di manifestazioni) che intendono chiedere (e ottenere) un contributo dalla giunta regionale, come regolarsi. Né più né meno come s’è regolata l’organizzatrice della“Global Energy Communication”, ovvero inviando al presidente Frattura una richiesta a ricalco di quella in base alla quale la giunta ha deliberato 5mila euro di contributo su una spesa dichiarata di 12.193,75. Ecco il testo che può fare da comoda traccia: “Gentilissimo presidente, abbiamo organizzato un importante strumento di diffusione per la conoscenza della gestione delle fonti rinnovabili nella regione Molise, mediante una fiera-convegno “Global Energy Comminication”, quarta edizione. La manifestazione è stata pensata per i cittadini, le scuole, gli operatori del settore che troveranno la presenza di Aziende e di Enti e soggetti pubblici e privati che stu-

diano e lavorano nel campo delle energie rinnovabili. La manifestazione è stato un appuntamento per tutti gli ordini dei professionisti, per le aziende espositrici e i cittadini. Quest’anno l’organizzazione dell’evento ha dato, con massima professionalità, la possibilità agli espositori di essere presenti in uno spazio di eccellenza (struttura ex Gil). La pubblicità dell’evento ha coinvolto tutto il territorio molisano e sono statati organizzati due convegni a carattere nazionale con relatori esperti del settore. Avendo avuto poche risorse economiche, i costi sono stati in gran parte a carico dell’organizzazione. Chiediamo un vostro contributo economico da parte della Regione Molise, data l’importanza della materia trattata, a sostegno dell’iniziativa che ha avuto un costo complessivo pari a 12.193.75 euro. Si fa presente che la manifestazione è stata realizzata senza scopo di lucro. Attendiamo fiduciosi un riscontro positivo, ringraziando per la gentile attenzione, porgiamo i più cordiali saluti”. Firmato l’organizzatrice Post scriptum: La manifestazione s’è tenuta l’11, il 12 e il 13 aprile; la richiesta di contributo è del 20 luglio e la delibera di concessione è del 4 agosto. Chi l’ha detto che la Regione non paga e quando paga lo fa con grave ritardo? Dardo

I molisani sono stanchi di essere servi della gleba di Massimo Dalla Torre vorremo aprire questa nuova finestra sulle azioni del mondo politico locale con il commento a quanto sta accadendo attorno ai vari affaire che stanno infuocando ancora di più l’estate 2015. Storie che vedono ancora una volta il Molise e i Molisani penalizzati pesantemente. A farci da sparring le continue sviolinature inviate dai vertici locali del PD ai vertici romani del partito, anche se ci sono i cosiddetti “Pierini” che spesso e volentieri stigmatizzano molte prese di posizione attraverso conferenze stampa tenute finanche sui marciapiedi che, però a nostro modesto giudizio trovano il tempo che trovano. Sviolinature che, pur rispettando sia il ruolo sia le idee di chi le esterna, la dicono lunga sullo stato di sudditanza in cui versano molti esponenti politici di questa regione. Una regione che, visto i contenuti, se vivessimo nel medioevo, anche se sotto molti aspetti ci viviamo ancora, assume ancora di più il ruolo di “vassallaggio totale”. Una regione che è grata per quello che il “potere centrale” sta attuando in favore di noi poveri “servi della gleba”. Una regione che sposa quotidianamente la “santa causa” proposta dal “Casato dell’Augusta Florentia” che denota un “appecoronamento” totale

di chi regge le sorti della ventesima regione dello stivale. A questo punto, ci fermiamo qui, anche se potremo continuare, perché la confusione mentale ha preso il sopravvento sulla ragione tanto da non consentirci di trovare le parole giuste per commentare i contenuti delle azioni messe in atto in questi ultimi periodi. Azioni che meritano risposte dai toni “rimatori” sullo stile dell’Aretino, maestro di arguzia letteraria. Tuttavia, sempre per il rispetto che portiamo per l’Istituzione, nel senso letterale della parola, cercheremo di improvvisarci lettori. Uno dei tanti lettori che, se potesse, rivolgerebbe domande specifiche a chi in questo momento si è “erto” a capitano di un’armata che neanche Brancaleone da Norcia comanderebbe, non nel senso stretto della parola, bensì in quello della compagine. Un’armata che sarebbe definita da chi ha i capelli bianchi “l’esercito di Giacchino”, arraffazzonato, male armato e impreparato, con riferimento alla sfortunata vicenda storica che vide la malasorte accanirsi contro Gioacchino Murat generale napoleonico fucilato dall’esercito borbonico a Pizzo Calabro dopo aver cercato di riconquistare “l’alta Italia”. Lettori, dicevamo, che se potessero, rivolgerebbero alcune domande a chi conduce questa biga che, a quanto pare, percorre la strada a briglia sciolte. E’ mai

possibile che lo stato di sudditanza di questa regione sia arrivato a questo punto? E’ mai possibile che nel terzo millennio, dopo aver aberrato le malefatte delle legislature andate definitivamente in soffitta, con tanto di plauso, si debba osannare a quella attuale?. Credeteci “signori”, queste sono solo una parte delle domande che i molisani se potessero vi esternerebbero. Domande che, non sono assolutamente le farneticazioni di nostalgici, che pensano che “si stava meglio quando si stava peggio”. No, assolutamente. Sono, e di questo siamo più che sicuri, la trasposizione dello stato d’animo dei cittadini di una realtà come quella molisana, che è arrivata alla “frutta”. Una realtà dove, non si sa chi “paga il conto. Una realtà dove ogni giorno che passa si assiste allo spopolamento e alla desertificazione mentale, materiale e morale. Una realtà dove i servi della gleba, ancora una volta sono costretti ad abbassare la testa e trainare il pesante fardello della quotidianità. Ascoltate la gente. Date riposte e non fate promesse che già sapete di non mantenere. Date speranza, anzi certezze a chi non né ha più. Non ponetevi sul piedistallo a mo di statisti, per sfruttare l’onda “mediatica” per guadagnare lo spazio sulla stampa locale, perché quella nazionale ci e vi

ignora. Per il posto d’onore “nell’olimpo degli immortali”, come scrisse Margherite Yurcenar, non servono “i miti”. Se si vuole veramente guadagnare un posto nelle cronache “le esternazioni servono ben poco”. Serve, invece, il coraggio di lavorare in silenzio tra la gente e per la gente. Solo così si da una lezione di responsabilità, di rispetto per gli elettori e di amore per la propria Regione. Solo in questo modo si darà veramente un nuovo volto a questa porzione di Paese. Solo in questo modo si potrà portare a compimento il tanto agoniato processo d’ innovazione e di ammodernamento. Solo così l’idea del cambiamento potrà essere guardata con fiducia e non con sospetto come accade ora. Solo così potremmo affrancarci definitivamente dall’immagine di una “comunità scendiletto” che mette la faccia sotto i piedi di chi crede di fare il bene della collettività con la consapevolezza che stare fermi con i piedi è molto difficile, tanto per citare una frase del compianto Massimo Troisi. Solo così si potrà dare spazio al confronto leale tra le parti in cui domande e risposte coniugate assieme sono la base costruttiva per il rilancio definitivo delle piccole ma significative realtà di cui il Molise è certamente uno dei capi saldo.


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Campobasso

7 9 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Il 15 agosto i negozi restino chiusi” L’appello dell’assessore comunale al commercio di Campobasso, Salvatore Colagiovanni

CAMPOBASSSO, Sarebbe una vera e propria disfatta vedere le attività commerciali aperte il giorno di Ferragosto. Solo pensare a una simile ipotesi mi viene rabbia nei con-

fronti di quegli imprenditori che decideranno di far lavorare i propri dipendenti in un giorno che dovrebbe essere dedicato alla famiglia”: ad affermarlo è l’assessore comunale di Campobasso alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni. “Invito tutti gli operatori commerciali della città – prosegue Colagiovanni – a restare chiusi sabato 15 agosto 2015. Mi faccio una domanda e la rivolgo a tutti: chi mai sceglierà di andare a fare shopping o la spesa per la famiglia il giorno di Ferragosto? Sacrificheremmo soltanto i lavoratori a stare lontano dai propri affetti. Le parole pronunciate da Papa Francesco a Campobasso il 5 luglio 2014 sembrano essere cadute nel vuoto – calca la mano Salvatore Colagio-

vanni –. Quel giorno il Santo Padre parlò di dignità e sottolineò come il lavoro festivo non favorisce la famiglia. Invito, dunque, i parlamentari molisani e i vertici regionali dei sindacati a prendere posizione su tale delicato tema. Liberalizzazione non

vuol dire un’apertura selvaggia. Non occorre superare il limite del buonsenso, ma prendere atto che di fronte agli imprenditori ci sono pur sempre delle persone, prima che dei dipendenti. Mi auguro che questa volta le mie parole non restino lettera morta. Le istituzioni politiche, che presero un impegno con Papa Francesco, e quelle religiose devono lavorare insieme per il bene di chi è costretto a subire turni festivi ai limiti

della umana sopportazione. La classe politica e quella sindacale – continua l’amministratore di Palazzo San Giorgio – non devono soltanto fare le solite passerelle e, d’ora in avanti, dovranno attivarsi per impedire aperture selvagge delle attività commerciali, anche se consentite dalla legge. Campobasso non è una città turistica e il 15 agosto si svuoterà. Non vedo perché non permettere ai nostri concittadini di potersi godere un giorno di festa con le proprie famiglie: a casa, al mare, in montagna. Se non ci saranno risposte – ha concluso l’assessore Salvatore Colagiovanni – sarò il primo a prendere atto che a Campobasso e, più in generale in Molise, molti predicano bene ma razzolano male”.

L’Uds e i libri usati Anche quest’anno a Campobasso il mercatino aperto agli studenti delle scuole superiori CAMPOBASSO. Anche quest’anno l’Unione degli Studenti organizza il mercatino del libro usato dal 10 agosto al 12 settembre a Piazzetta Palombo tutti i giorni tranne il sabato pomeriggio dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Il costo dei libri e del materiale scolastico è oggi giorno una delle più grosse barriere all’ accesso del sapere, le ultime indagini di Ferderconsumatoritrano che mediamente per i libri più due dizionari si spendono 529,50€ a ragazzo. Per contrastare questa enorme spesa da parte delle famiglie, l’Unione degli Studenti, da anni, combatte il caro libri mettendo in pratica un servizio di scambio di libri tra studenti in modo da abbattere i costi. Questo servizio serve a coprire la mancanza di una legge regionale sul diritto allo studio che preveda il comodato d’ uso dei libri di testo e, più in generale, investimenti sull’ accesso alla cono-

scenza e alla cultura. A livello nazionale riscontriamo una situazione analoga: nel DDL Buona Scuola non si parla minimamente di diritto allo studio, in più tramite una nota del MIUR del 9 aprile 2014 viene abrogato il vincolo pluriennale di adozione dei libri scolastici permettendo ai docenti di adottare una nuova edizione ogni anno. Questo va sicuramente incontro alle esigenze di guadagno degli editori mettendo in difficoltà il mercato dell’ usato. Noi continueremo a offrire un servizio efficiente e di reale aiuto alle famiglie. Il mercatino si divide in due periodi 1) 10 agosto - 22 agosto, ritiro dei libri usati;

2) 24 agosto - 12 settembre, vendita dei libri usati. I libri verranno catalogati, messi in contovendita e venduti al 50% del prezzo di copertina attuale. Il ricavato delle vendite verrà ripartito nella

seguente modalità: il 40% del prezzo di copertina verrà incassato dal proprietario mentre il 10% del prezzo di copertina verrà incassato dall’associazione come contributo per finanziare il mercatino e le altre iniziative.

Non hanno di meglio che insediare un deposito di materiale esplodente a Camposarcone I consiglieri comunali di Campobasso ignari del dramma accaduto a Modugno in Puglia I morti di Modugno in Puglia per lo scoppio del deposito di fuochi pirotecnici oggi dovrebbero incombere sul consiglio comunale di Campobasso con tutto il loro tragico destino per dare alla discussione prevista sull’argomento all’ordine del giorno relativo alla variante urbanistica per cambiare destinazione ad un suolo agricolo in contrada Camposarcone per renderlo area d’insediamento produttivo allo scopo di consentire la realizzazione di un deposito di materiale esplodente e la costruzione di un fabbricato a due piani, un motivo in più di riflessione. Il consigliere Ambrosio sulla delibera che il consiglio di appresterebbe ad adot-

tare avanza forti dubbi e perplessità a cominciare dall’avvio del procedimento amministrativo determinato

dalla richiesta formulata dall’interessato in base a una norma (il Dpr 447/1990) abrogata sin dal 2010. A

parere del consigliere, l’insediamento, per legge, va localizzato nelle zone destinate ad insediamenti

produttivi (che il Comune di Campobasso detiene) o nei nuclei industriali e non in un’area agricola, così come il cambio di destinazione urbanistico, in una zona peraltro a vocazione agricola, deve essere sostenuto da forti motivazioni di pubblico interesse, idonee a giustificare il mutamento delle scelte e delle destinazioni urbanistiche originarie. In assenza di tutto ciò, cioè di elementi di valutazione oggettiva, il rischio che si profilerebbe è quello di una delibera ad personam”. Cosa peggiore mai concepibile per un’amministrazione locale, specie se si considera al di sopra di ogni sospetto.



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Isernia

9 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Cross Country Sessano del Molise: tutto pronto per l’evento fuoristrada nel comune pentro La Cross Country di Sessano del Molise è pronta a prendere il via domenica 9 agosto: cresce l’attesa per questo evento valevole come terza prova del campionato regionale cross country sotto l’egida della Federciclismo Molise. Ad oggi, giorno della vigilia, sta conoscendo un notevole fermento per quanto concerne le adesioni che potrebbero superare quota 100. Dopo 15 anni dall’ultima manifestazione di mountain bike cross country, svoltasi nel comune pentro, la Sessan Bike Sport e Natura, coordinata Tonimo Bucci, sta dedicando

anima e corpo all’organizzazione della gara: “ È una bellissima cross country – ha commentato Bucci – che si corre su un tracciato meraviglioso e a detta di tutti che l’hanno provata nei giorni precedenti molto tecnica e divertente. Senza dubbio l’aspetto più gratificante è la presenza dei bikers e degli appassionati di mountain bike ai quali speriamo di regalare un grande spettacolo nei nostri territori ”. La distanza è di 5,8 chilometri con un dislivello di circa 200 metri a giro di difficoltà media. È stato predisposto un efficiente ser-

vizio sanitario con equipaggio e dotazione professionale. Il circuito di gara è idoneamente segnalato, soprattutto nei punti di maggiore pericolo, è sorvegliato da un numero adeguato di persone ed è tenuto sotto controllo tramite un ponte radio realizzato da un gruppo di radioamatori locale. La Sessan Bike Sport e Natura ha pensato davvero a tutto: dal buffet-pasta party nel dopo gara, cucinato dalle massaie locali, alla manifestazione per bambini di carattere promozionale, in piazza dalle 10:00 alle 12:00, con adesione gratuita e che il sodalizio pen-

tro ha trovato piena collaborazione con il Pedale Molisano di Gaetano Rossi nel preparare l’evento per i futuri campioncini del pedale. La quota di iscrizione è di 15 euro comprensiva di pacco gara, composto da pasta Favellato, prodotti Inkospor, portachiavi Scott e scaldacollo Scott. Verranno premiati i primi tre assoluti (esclusi dalla premiazione per categorie) ed i primi tre di ogni categoria. Verifica tessere e ritiro pacchi gara nella Piazza di Sessano del Molise dalle ore 8:00. Partenza gara ore 9:30.

San Bartolomeo, fiume impresentabile di Tonino Atella Per chi entra a Venafro, e quindi nel Molise, da ovest ossia dall’A/1 casello S. Vittore del Lazio non è affatto un bell’ingresso, anzi. Un biglietto di presentazione … impresentabile, che non esalta la città né lo stesso Molise. Il riferimento è per lo stato di completo abbandono e degrado in cui versano i primissimi argini del fiume San Bartolomeo e

le stesse acque fluviali, le cui sorgenti sono nel cuore di Venafro. Ebbene lungo i primi metri di corso di tali acque dolci che si vedono percorrendo la Colonia Giulia lato SS Rosario, cioè entrando a Venafro da ovest, si notano canneti proliferati a dismisura e mai tagliati, vegetazione spontanea fittissima a ricoprire gli argini su ambo i lati, plastica, vetro ect. abbandonati nello stesso letto del fiume e sporcizia, rifiuti e defecazioni umane

(addirittura !) a dismisura a ridosso di tali acque. Così come non è affatto un bel vedere le tantissime scritte, sigle multicolori, messaggi ect. che ricoprono l’ex cabina di trasformazione dell’energia elettrica, ristrutturata negli ultimi anni ma già in ginocchio sotto l’incalzare di tanti anonimi “guastatori”. Né la situazione migliora scendendo a sud, sempre lungo il San Bartolomeo : sentiero tracciato per i pescasportivi introvabile perché

ricoperto da rovi e tantissima vegetazione mai rimossa, staccionata in legno abbattuta, plastica e rifiuti dappertutto, argini impercorribili e fiume “nascosto” alla vista da alberi d’alto fusto ! Nell’attraversare poi gli storici ed assai produttivi orti di Venafro, questo più che derelitto fiume non riesce più ad assolvere i compiti che la natura gli aveva affidato dato l’ impossibile stato in cui versa. “E’ impossibile irrigare gli orti con

le acque del San Bartolomeo -spiegano gli ortolani locali- data la sporcizia al suo interno e la vegetazione ai lati”. Una situazione cioè di estremo degrado ed assoluto abbandono nel cuore della città, di cui nessuno pare avvedersi e si preoccupa. E dire che trattasi di preziose acque sorgive, che nel tempo hanno fatto la storia, la fortuna e l’economia di una intera città. Ciononostante versano oggi in condizioni impresentabili !

Venafro, oggi il tanto atteso evento “Il Collare D’Oro di Razza e Meticci”. Tutto nell’affascinante cornice di Villa Maria Venafro – Tutto pronto a Venafro per l’evento “Il Collare D’Oro di Razza e Meticci”. Il concorso di bellezza per i nostri amici a quattro zampe arrivato giunto alla sua terza edizione erinnovato nelle scenografie e premi, oggi 9 agostola manifestazione sarà condotto dalla coppia “Dalmata” formata da Pasquale Caliendo e Marianna Grammatica. Per qualsiasi cane, accompagnato dal suo padrone, ci sarà la possibilità di sfilare in una gara suddivisa in quattro uscite: Portamento, Obbedienza, Affinity e Simpatia. Ci saranno delle giurie di adulti e bambini,formate in loco che con i loro voti permetteranno ai cani più meritevoli di aggiudicarsile varie coppe,medaglie ed attestati. Come sempre sarà una festa per adulti e bambini,per i cani ed i loro padroncini e nulla toglie che proprio questa tappa non possa essere vinta da un meticcio.Un evento che avvicina sempre più il mondo di cani e cagnoline a quello dell’uomo, come spiega il patron del concorso Francesco Procopio. “La filosofia del concorso è quella di divertire con un pizzico di com-

petitività e la mia esperienza trentennale, nel mondo della moda, del cinema e della televisione ha reso il tutto simile ad un qualsiasi concorso di bellezza per bipedi. Il Collare D’oro di Razza e Meticci è stato ideato dal sottoscritto nel 2012 con il debutto avvenuto a Narni in provincia di Terni con la tappa di battesimo – commenta Procopio. Nel 2013 è andato di scena in cinque regioni, nel 2014 in oltre sette regioni e que-

st’anno, nel 2015, in oltre quindici regioni. La filosofia del concorso è quella di divertire con un pizzico di competitività e la mia esperienza trentennale, nel mondo della moda, del cinema e della televisione ha reso il tutto simile ad un qualsiasi concorso di bellezza per bipedi”. Per saperne di più visitate il sito www.ilcollarodoro.com oppure seguiteci su facebook Collare D’oro Nazionale.



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Termoli

9 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Zuccherificio, salvare almeno le quote In attesa dell’incontro in Prefettura, l’amministratore prova con la Cigs per i dipendenti Newco di respirare fino alla tarda primavera 2017, se chiaramente tutto andrà per il verso giusto. Si attende anche la fase di liquidazione della Srl nell’assemblea straordinaria, ma lì la mossa deve farla la curatela fallimentare. Infine, buone notizie, finalmente, dalla campagna bieticola, che sta rispettando la tabella di marcia. Ci sono barbabietole che raggiungono anche i 300 grammi e quindi si andrà verso il rispetto degli impegni, 6.400 quintali per 64 tonnellate di zucchero che devono servire per blindare le quote anche per il 2016, considerando che si punterà tutto sul micro-zuccherificio, con costi infinitamente più bassi.

TERMOLI. A tre giorni dal vertice pomeridiano in prefettura, a Campobasso, tocca all’amministratore unico della Newco Enrico Cianciosi, dare seguito e concretezza ai proclami e agli obiettivi che si sono fissati in via Pepe, dove salvaguardia di quote zucchero e dei livelli occupazionali è stata blindata come missione da centrare a tutti i costi. Per questo, considerando la scadenza al prossimo 2 novembre delle ulteriori 13 settimane di cassa integrazione ordinaria, Cianciosi avvierà oggi stesso l’iter che porterà a chiedere ammortizzatori sociali speciali, quelli identificati nella Cigs, che potrà valere per 12 mesi + 6 e permettere ai dipendenti in distacco alla

“Internazionalizzare il Cosib” Il sindaco di Termoli parla della necessità di rilancio del Consorzio industriale TERMOLI. A circa un mese dalla nomina di Presidente, parla del suo ingresso al Cosib il sindaco Angelo Sbrocca che rivela: “L’ingresso nel Cosib è stato positivo, soprattutto perché ho trovato una realtà di spessore. Ovviamente ci sono delle difficoltà, in parte dovute anche al momento di crisi che l’economia ha nel nostro territorio, però vedo che ci sono imprenditori molto capaci che vogliono innescare al più presto la marcia giusta. Credo lo stiano facendo nel migliore dei modi”.

Uno sguardo, per il sindaco, anche alle prospettive future legate al Consorzio: “Noi dobbiamo fare diventare il Cosib sempre più attrattivo e cercare di dare la possibilità alle imprese che vi fanno parte di trovare sbocchi non solo commerciali ma anche di scambio verso anche altri mercati. Ciò in modo ancor più evidente tenendo conto anche che molte delle industrie che si trovano nel Cosib hanno un carattere internazionale quindi sono già in mercati extra europei, asiatici, americani e quindi di tutto il mondo”.

Gommone in avaria, salvi gli occupanti Pronta l’azione della Capitaneria di porto che ha portato a terra le nove persone a bordo TERMOLI. Nove persone di chi cinque bambini tutti provenienti da Pisa e in vacanza alle Isole Tremiti sono stati tratti in salvo ieri pomeriggio dalla Guardia Costiera delle Isole Tremiti.

I nove si trovavano su un gommone col motore in avaria in località Grotta del Sale alle Isole Tremiti. Il gommone si stava avvicinando pericolosamente alla scogliera quando è stato avvistato dalla Guardia Co-

Parte il parcheggio multipiano Un cartello all’ingresso di Termoli segnalerà i posti disponibili nella struttura TERMOLI. “Benvenuti Comune di Termoli”, o viceversa, “Multipiano di via Campania”. E’ questa la scritta forse un po’ troppo parca e spartana a uso e consumo, anzi a invito degli automobilisti che l’amministrazione comunale di Termoli e l’Aipa, concessionaria del parcheggio coperto a pagamento, hanno

installato sia in via Madonna delle Grazie, sia in via Corsica. Dopo l’annuncio delle scorse settimane e la predisposizione nell’aiuola, ecco spuntare da oggi il cartello che segnalerà a tutti coloro che brameranno una sosta il totem di cemento armato fronte liceo scientifico.

stiera Isole Tremiti impegnata nel pattugliamento e vigilanza sull’arcipelago. I nove sono stati portati sull’isola di San Domino mentre il gommone in avaria è stato ormeggiato.


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