Ci avete portato alla fame

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xi - N° 273 dAmeNicA 13 dicembre 2015 - distribuziONe grAtuitA

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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Cristino Lepore

L’Oscar del giorno lo assegniamo al sindacalista della Gtm di Termoli, Cristino Lepore, Non avendo ottenuto risposte dalla Regione Molise, pure a fronte dei quattro stipendi non pagati, ha scritto all’assessore al Lavoro, Michele Petraroia, invitandolo a non inviargli più le sue newsletter. “Ci avete portato alla fame. Avete buttato le nostre famiglie e i nostri figli sul lastrico. L'unica cosa gradita che potete fare è DIMETTERVI!”.

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

restA AggiOrNAtO, seguici ANche su FAcebOOk

Giancarlo Bregantini

Il Tapiro del giorno lo diamo a monsignor Giancarlo Bregantini. Nel corso del seminario di aggiornamento per giornalisti, nel prendere la parola, ha ritenuto di dovere ‘bacchettare’ un servizio andato in onda su Rai Tre che poneva la questione della carenza di igiene della zona di Campobasso dove sostano gli immigrati ancora senza permesso. Noi, riteniamo che il collega della Rai, viceversa, abbia colto l’essenza del problema. Fuori posto, dunque, la paternale dell’altrettanto collega Bregantini.

CI AVETE PORTATO ALLA FAME

I lavoratori della Gtm chiedono le dimissioni di Petraroia e della Giunta Da contraltare, l’ennesima figuraccia su Rete 4 dei consiglieri regionali per il ripristino del vitalizio e per gli stipendi d’oro. VERGOGNA

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 13 dicembre 2015

Pubblicato il bando di accesso ai contributi, scadenza 28 gennaio 2016: 820mila euro per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti

L’assessore Facciolla ha preso una boccata d’aria

Finanziamenti per la modernizzazione degli impianti viticoli e la coltivazione di vitigni in linea con le richieste di mercato Se il Piano Garanzia Giovani balbetta, ansima, caracolla nel tentativo di trovare il passo giusto per procedere avanti, il Piano di sviluppo rurale pare essere quello meglio attrezzato sotto l’aspetto dell’applicabilità. Lo provano la predisposizione dei bandi e la pubblicazione di alcuni di essi. I primi beneficiari saranno i viticoltori destinatari della Misura di 820mila euro per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti’ per la campagna viticola 2015/2016. La circostanza ha consentito all’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, di dichiarare la propria soddisfazione e di interpretare quella dei viticoltori: “Con il piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti gli operatori molisani ricevono un

l’intervento . Abbiamo scoperto che la Regione, con i nostri soldi, continua a finanziare la liquidazione della società consortile. Il sistema di ‘scatole cinesi’ creato dal governo Iorio, ora passato a Frattura, continua a pesare sulle tasche dei cittadini Un altro capitolo di una (brutta) storia infinita. Già oltre un anno fa ilMovimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza e una interrogazionein Consiglio regionale, per fare chiarezza sul sistema di ‘scatole cinesi’messo in piedi negli anni scorsi dal governo regionale per liquidare la gestione fallimentare della società consortile Campitello Matese, unaodissea che abbiamo raccontato a fondo. Inutile dire che alle nostre domande sono seguite risposte evasivee, per questo, non servirebbe neanche costituire una commissione d’inchiesta indipendente e determinata. In attesa, ripercorriamo alcuni aspetti della vicenda. Tra le altre cose, chiedevamo conto della gestione dei 3 milioni e mezzo di euro, assegnati a Funivie attraverso Sviluppo Montagna che ne acquistò le quote, per la liquidazione della consortile Campitello Matese. Su questo aspetto, i riflettori si accesero tra ottobre e dicembre 2013, ai tempi del duo Scarabeo-Caruso in cabina di regia: un periodo in cui si

aiuto importante. Si tratta di finanziamenti volti a migliorare ulteriormente il già elevato livello

di qualità delle produzioni e ad un contenimento dei costi di conduzione dei vigneti”. Oggettiva-

mente ne ha motivo, soprattutto rispetto ai colleghi di giunta che ancora traccheggiano intorno ai progetti e ai programmi europei dei vari Fondi carichi di euro da investire. Per i viticoltori dunque contributi per la modernizzazione degli impianti (con la riduzione dei costi di produzione mediante un più ampio ricorso a sistemi di allevamento meccanizzabili) e la coltivazione di vitigni in linea con le richieste di mercato, orientato verso consumi di qualità. Per averli i contributi, la solita trafila burocratica, con l’aggiunta di adempimenti attraverso l’uso dei moderni mezzi di comunicazione. Le domande, infatti, devono essere presentate esclusivamente per via telematica, utilizzando le funzionalità messe a disposizione da Agea sul portale Sian. Per la

compilazione e la presentazione è necessario rivolgersi ai Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA ) autorizzati da Agea. Una volta compilate e rilasciate, corredate della documentazione cartacea, le domande devono essere trasmesse al Servizio Economia del Territorio, Attività Integrative, Infrastrutture Rurali e Servizi alle Imprese dell’Area Seconda della Regione Molise, entro sette giorni dalla scadenza del termine di presentazione, ovvero il 28 gennaio 2016, pena la non ricevibilità. L’importo massimo ammissibile a contributo è pari a 11.534 euro per ettaro più le perdite di reddito pari ad tremila euro in caso di estirpo- reimpianto e a 1.500 euro per il sovrainnesto. Dardo

Campitello, si continua a sperperare parlava di verbali dei revisori e di inchieste varie. Oggi, a più di un anno di distanza, tra le manovre dell’assestamento di Bilancio 2015, abbiamo rinvenuto 219mila 297 euro e 30 centesimi destinati a “Oneri liquidazione Società consortile Campitello Matese”. E’ scritto nero su bianco sulla delibera di giunta 662 del 30 novembre scorso. Quindi la domanda nasce spontanea: perché ci ritroviamo a pagare questi soldi? Ora attenzione ai numeri. Nel 2011 la Giunta Iorio ha stanziato 3,5 milioni di euro per la liquidazione della Campitello Matese, soldi che dovevano essere investiti per chiudere i contenziosi esistenti e rendere ‘appetibili’ le strutture. Il 23 ottobre 2013, giorno dell’assemblea dei soci della Funivie del Molise da cui transitavano i fondi per la liquidazione, risultavano residui per 777mila 264,65 euro da destinare proprio alla liquidazione della società. Ma il 19 dicembre 2013, una verifica dei revisori ha evidenziato che quasi l’intera somma era stata utilizzata per spese imputabili alla gestione ordinaria della società e non per la realizzazione del piano industriale che prevedeva, appunto, la sua liquidazione. Ad oggi, come scritto nella stessa delibera, “sono state poste in essere iniziative tut-

D’Aloia “Pagate le imprese stanno fallendo”

tora in corso anche dirette all’accertamento di eventuali responsabilità derivanti dal caso“. E’ la conferma che i nostri dubbi erano fondati. In quei giorni, infatti, abbiamo chiesto conto alla Giunta e all’allora assessore Scarabeo della gestione economica della vicenda, domandando anche come si potesse chiudere la procedura di liquidazione e, quindi, uscire dall’ennesima Partecipata. Morale, fin quando non verranno individuate eventuali responsabilità e, magari, verrà risarcito il danno inflitto alla collettività, toccherà ancora mettere le mani nelle tasche dei cittadini per rimediare all’utilizzo improprio dei loro soldi! Purtroppo sono ancora molti i contenziosi aperti, tra i soldi dovuti al Comune di San Massimo, le controversie verso Ger-

mani/Muccilli per l’utilizzo delle aree destinate a piste, tra mutui ancora in vigore con FinMolise e il contenzioso tra Campitello Matese, Ecomont Spa e Intur spa tutte in liquidazione, sui trasferimenti di proprietà e costituzione di servitù proprio con la Intur. Intanto, spunta la possibilità di un parco sportivo nella stessa area. Un progetto ‘datato’ che speriamo non si risolva nelle solite speculazioni edilizie e in ulteriori colate di cemento che comprometterebbero l’equilibrio del delicato ecosistema di Campitello Matese. Il tutto, sempre in attesa di un nuovo piano paesaggistico che possa contrastare costruzioni faraoniche, se non inutili. Movimento Cinque Stelle Molise

Il Segretario regionale della Feneal Uil, Roberto D’Aloia, entrando nelle vicende molisane ha sottolineato che “questa volta siamo d’accordo con le imprese. Non possiamo restare indifferenti, infatti, al grido di allarme lanciato dai rappresentante dell’Acem e dell’Aniem, che continuano a lamentare un ritardo spaventoso nel pagamento a favore delle aziende che hanno svolto lavori pubblici, ormai mesi e mesi fa, ma che ancora non vedono corrisposto il compenso appaltato. Dunque, come rappresentanti dei lavoratori, non possiamo restare impassibili dinanzi a tale emergenza, considerato che a rischiare per primi sono gli stessi dipendenti delle aziende che ormai non riescono più neppure a sopravvivere. Ci auguriamo – ha concluso D’Aloia – che l’Assessore regionale ai lavori pubblici, il Consigliere Delegato alla Protezione civile e lo stesso Presidente della Regione si attivino ad horas affinché un minimo riscontro alle richieste delle imprese venga dato. Se ciò non dovesse accadere, le previsioni di collasso imminente si concretizzerebbero, con una conseguente emorragia occupazionale, dove la Regione Molise sarà responsabile di un nuovo disastro economico e sociale che si poteva evitare.”


TAaglio lto

3 13 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Dopo l’approvazione del reintegro, sotto forma pensionistica, dell’odioso privilegio, ancora il Molise a livello nazionale a rimediare un’altra pessima immagine

Vitalizi ai regionali, ennesima figuraccia

Ennesima figuraccia del Molisea livello nazionale. Questa volta su Rete 4 e sempre grazie ai consiglieri regionali. Dai, su, arrendiamoci. E’ tutto inutile, siamo prigionieri, siamo inermi, siamo sconfitti. La notizia è questa, in tutta la sua brutale, inaccettabile, sostanza: l’ufficio di presidenza del consiglio regionale, con delibera n° 68 del 15 ottobre 2015, reintroduce, di fatto, i vitalizi per i consiglieri regionali. Bisogna alzare le mani, ammettere che di fronte a tanta prepotente arroganza, a tanta sfacciata non curanza, a tanta invereconda ingordigia, siamo foglie al vento; né più, né meno. Sbattute dal vento di atti e decisioni tanto ingiusti e paradossali da farci faticare oltre misura nell’organizzare un ragionamento da opporgli che non scada nell’insulto becero, nell’insana voglia di risolvere la questione altrimenti, varcando la fatidica soglia della ragione dei fessi. Dopo due anni e mezzo di amministrazione disastrosa, inconcludente e, oltretutto, animata

Lettera aperta Egregio Presidente, avrà certamente saputo dell’ennesimo presidio dei lavoratori dipendenti della GTM di Termoli. Protestavano perché in cinque mesi hanno percepito una sola mensilità, pur avendo regolarmente, anzi oserei “stoicamente”, svolto il proprio dovere di dipendenti dell’Azienda che gestisce il Trasporto Urbano della città di Termoli. Pur essendo orgoglioso, in quanto viene implicitamente riconosciuto un ruolo sociale alla Federazione Sindacale che mi onoro di rappresentare, delle numerose telefonate che ricevo dai dipendenti delle Aziende del Trasporto Pubblico extraurbano che chiedono informazioni sulla puntualità nei tempi di pagamento delle mensilità che avrebbero dovuto e che dovranno percepire, mi rattrista non essere in grado di poter dare loro un mino di rassicurazione sull’evoluzione positiva della vicenda. A loro ripeto noiosamente le stesse cose dal 20 novembre scorso, quando cioè venne deliberato dalla Giunta Regionale, la possibilità per le Imprese del Trasporto Pubblico extraurbano di avvalersi delle risorse erogate in anticipo da Finmolise per le spese di esercizio, tra cui le spese per il personale dipendente. Sembrava tutto semplice, un percorso immediatamente percorribile; abbiamo avuto la sensazione

da spirito rissoso ed aggressivo nei confronti delle stesse categorie di cittadini che avrebbe dovuto tutelare e portare verso giorni più sereni e, magari, floridi (lavoratori precari, mondo universitario, settore edile, operatori della sanità, ambientalisti, società partecipate eccetera eccetera), questi signori ci assestano l’ultima, indecorosa, oscena sberla. Aboliti nel 2013,

dalla precedente legislatura, i vitalizi, o come a loro piace chiamarli, “fondo previdenziale dei consiglieri regionali”, risorgono a partire dalla mensilità di novembre 2015. Con uno stipendio mediamente calcolabile intorno ai diecimila euro a testa credete che i nostri consiglieri abbiano optato per pagarsela di tasca loro la sudata pensione? Ovviamente no.

Un terzo ce lo metteranno loro, tassandosi l’indennità di carica lorda dell’8,80% su base mensile, i restanti due terzi glieli pagheremo noi, essendo a carico del consiglio regionale. E, attenzione, recuperando gli arretrati! Nel dettaglio, infatti, per il periodo compreso tra il 16/03/2013 (momento dell’abolizione) e il 31/10/2015 (momento della reintroduzione) i consiglieri verseranno 326.411,97 euro, mentre noi contribuiremo alla loro serena vecchiaia con 897.632,79 euro. Da novembre 2015 in poi, fino alla fine della legislatura, ogni consigliere verserà al mese 528,00 euro, noi gliene daremo 1.425,00. Cosa aggiungere, da parte nostra, che non sia penalmente perseguibile? Che al peggio non c’è mai fine, evidentemente. Che ci resta la magrissima consolazione di ricordare senza sosta, e fare in modo che tutti ricordino, che sono stati i peggiori amministratori di sempre che questa terra abbia avuto. Che hanno avuto il coraggio di dire ai lavoratori dell’ATM che non ci sono ri-

sorse per pagar loro gli stipendi. Ma sono solo parole che si perdono nello stesso vento gelido in cui ci perdiamo noi, con la nostra indignazione caricata a salve. Intorno si vaneggia di mozioni di sfiducia, di assemblea regionale del PD come remake della sfida all’ Ok Corral mentre loro, che possono, fanno ciò che vogliono. Sono finiti i tempi (quand’anche in Molise ci fossero mai stati) in cui moti di popolo, determinati e civili, potevano condizionare la sorte di governi, piccoli o grandi e potenti. Vedremo, di fronte a questo scempio, cosa diranno le opposizioni in consiglio regionale, Movimento 5 Stelle a parte, da cui è lecito aspettarsi la solita vibrante, ma spuntata, reazione a mezzo stampa o sull’adorata rete. Vedremo come si esprimerà quella fetta di società civile che questa maggioranza ha portato al governo; di quali supercazzole sarà capace per poter giustificare l’ingiustificabile. Per quanto ci riguarda, per oggi, ci arrendiamo. Quando è troppo è troppo.

Caro Frattura, noi senza stipendio La Cgil trasporti scrive al presidente sulla situazione degli autisti della Gtm che tutto fosse risolto o di immediata risoluzione, ed invece non un centesimo è stato erogato ancora ed in più scopriamo che le Imprese del Trasporto Pubblico Urbano non possono beneficiare di quest’ accordo e che per dichiarate difficoltà economiche, i loro dipendenti dovranno attendere le risorse del Fondo Nazionale Trasporti e le incertezze dei tempi di trasferimento di queste. Noi intendiamo richiamare l’Amministrazione su precise responsabilità politiche e gestionali, perché noi possiamo anche suggerire, possiamo anche cooperare e cercare di risolvere problemi prodotti dalla riconosciuta incapacità finanziaria della Regione e quando ci è stato chiesto lo abbiamo fatto volentieri, ma il resto è di vostra stretta competenza e voi soltanto possedete l’Autorità, data dalla carica elettiva, di applicare gli accordi e gli impegni da voi sottoscritti e di farlo in tempi ragionevoli. Noi ed i lavoratori che rappresentiamo, tutto questo non lo percepiamo. Vorrà obiettare che le Imprese, per contratto, debbono anticipare le risorse dell’esercizio fintanto che l’Ente committente non le eroga? Allora utilizzate tutti gli strumenti per rendere applicabile questa condizione.

Chiediamo risposte immediate e non chiacchiere Per tutto quanto sopra, le chiediamo delle risposte immediate alle necessità dei dipendenti delle Imprese del Trasporto Pubblico, ad evitare che possano trascorrere le prossime festività in una situazione drammatica. Anche le loro famiglie hanno il diritto di vivere

con serenità le imminenti festività natalizie. Lei faccia tutto quanto è possibile per permetterglielo.

Distinti saluti. Il Segretario Generale Giorgio Simonetti

Petraroia, ci hai portato alla fame Il segretario Lepore chiede le dimissioni della Giunta aaMichele, non inviarmi più nessuna documentazione, ci avete affamato e con il vostro operato avete buttato le nostre famiglie e i nostri figli sul lastrico, infatti noi lavoratori della GTM per la “prima volta dopo 30 anni passeremo le festività natalizie senza mangiare visto che stiamo senza stipendi da “QUATTRO MESI” se vi è traccia in voi di contegno onore e di rispetto verso il popolo molisano l’unica cosa gradita che potete fare è DIMETTERVI!!!!!!!!!!!!!!! saluti e buone feste a te e famiglia. Cristino Lepore RSA GTM di Termoli.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

13 dicembre 2015

Evento storico davvero: il Molise accoglie l’Accademia nazionale dei Lincei A Sant’Elia a Pianisi, domani, presso il Convento “San Francesco” accadrà qualcosa di straordinario (cioè fuori dall’ordinario) sotto il profilo culturale, e non solo. Sarà ospite il vice presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, fondata nel 1603 da Federico Cesi, la più antica accademia scientifica del mondo, nonché massima istituzione culturale italiana, Ente pubblico non economico, classificato “Ente di notevole rilievo”. Verrà inaugurato il Polo didattico del Molise promosso dall’Accademia, dal ministero dell’Università e della Ricerca, dall’università del Molise e dalle amministrazioni comunali di Campobasso e di Sant’Elia a Pianisi. Il Polo fa parte di una rete nazionale di Accademie che attraverso una pluralità d’iniziative, una rinnovata metodologia d’insegnamento delle materie scientifiche, e anche della conoscenza della lingua italiana, aiuterà il nostro Paese a colmare il gap che lo divede dal resto dei Paesi europei in fatto di educazione scientifica, di politiche nazionali, di pratica e di ricerca. In sostanza, l’Italia non ha una strategia nazionale innovativa per la promozione dell’educazione scientifica, come risulta dal rapporto Euridyce. Grave handicap da colmare. Il Molise entra in un novero di altissima qualità culturale di cui si avvantaggeranno i professori di matematica, di scienze e d’italiano che frequenteranno i corsi loro riservati, tenuti da docenti dell’Unimol e di altre pre-

Un Polo didattico a Sant’Elia a Pianisi per le nuove metodologie d’insegnamento delle materie scientifiche, e anche della conoscenza della lingua italiana

Si entra in un novero di altissima qualità culturale di cui si avvantaggeranno i professori di matematica, di scienze e d’italiano che frequenteranno i corsi loro riservati

stigiose università italiane giust’appunto per promuovere una didattica nuova che vada incontro alle esigenze formative degli studenti alimentando la loro creatività e la loro competenza nel campo scientifico e della lingua italiana: “Deo gratias”, è il caso di dire. Per la scuola, per gli studenti, per i professori, per la

conoscenza della Scienza e della Lingua italiana. Per mettersi alla pari delle nazioni europee e per ripulire l’italiano dagli eccessi d ‘inglesismi. L’evento è un fulmine a ciel sereno. Non ci sono state avvisaglie. Probabilmente nemmeno meriti degli apparati istituzionali molisani, tranne l’università e i co-

muni di Campobasso e di Sant’Elia, dobbiamo supporre. Eppure, sarà celebrato con la partecipazione delle maggiori personalità politiche e istituzionali, come certi eventi pretendono che sia, oltre l’opportunità. Sant’Elia sale agli onori della cronaca nazionale, sperando sia all’altezza del compito, con umiltà francescana e orgoglio di campanile. Dicevamo della parata istituzionale. Ci sarà la Regione, con il presidente Frattura e il vice Petraroia; ci sarà lo Stato, con il prefetto di Campobasso Di Menna; ci saranno i parlamentari Ruta, Leva e Venittelli (manca, chissà perché, Di Giacomo); ci sarà la Provincia con il presidente De Matteis; ci sarà la Scuola con Anna Paola Sabatini, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, e Giovanna Fantetti, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Sant’Elia. Il saluto agli ospiti dell’Accademia nazionale dei Lincei (il vice presidente

Maffei e Carlo Sbordone anche professore all’università di Pisa), al coordinatore del Polo del Molise e del programma di Matematica (Giovanni Capobianco), al coordinatore del Polo di Scienza (Maurizio Taglialatela) e al coordinatore del Polo d’Italiano (Salvatore Monda), lo rivolgeranno il sindaco di Sant’Elia, Stefano Martino, e il rettore dell’università del Molise, Gianmaria Palmieri. E’ prevista la lezione magistrale a cura di Lina Bolzoni dell’Accademia e della Scuola Normale Superiore di Pisa su “L’Orlando Furioso nello specchio delle immagini”. Le conclusioni saranno tratte da Maria Concetta Morrone dell’Accademia e della università di Pisa. Coordinerà i lavori il vice sindaco di Sant’Elia Leonardo Sciannamè. Una giornata davvero particolare. Per un futuro culturale migliore. Dardo

La presidente della IV commissione, Nunzia Lattanzio, ha incontrato i responsabili del Corpo Forestale e dell’Arpa Molise CAMPOBASSO. La presidente della IV Commissione consiliare, Nunzia Lattanzio, ha incontrato il commissario dell’Arpa Molise, Antonella Lavalle, e il Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato-Molise, il generale Rosy Patrone. Finalita’ di detto incontro, l’analisi dell’attuale stato di tutela dell’Ambiente e del Territorio, e del suo effetto, per ricaduta, sulla salute dei cittadini. “Sono particolarmente soddisfatta dell’esito di detto incontro – ha commentato la Presidente Lattanzio – momento di elevato confronto tecnico-programmatico, e di puntuale condivisione di interessi su tematiche importanti aventi ad oggetto la sicurezza pubblica, il benessere, il controllo ed anche l’educazione alimentare e ambientale” “Nella mia qualità di presidente di commissione, ho inteso incontrare le due istituzioni principali che si occupano di ambiente. Ritengo, infatti, principalmente, sotto il profilo della salute, che la protezione e difesa unitaria degli ecosistemi, in una piccola Regione come risulta essere la nostra, possa trovare nell’immediato esiti positivi, buone prassi utili a garantire una migliore organizza-

“Quale ambiente per garantire salute?” a

zione della materia attraverso la sretta collaborazione tra le Istituzioni. Salute e Territorio si muovono insieme, è quindi auspicabile che procedano seguendo una traiettoria comune”. Il generale del Corpo Forestale, Rosy Patrone, dal canto suo, ha espresso grande soddisfazione dichiarando, unitamente al

commissario dell’Arpa, Antonella Lavalle, la massima disponibilità ed apertura a collaborare. “Quella di oggi – ha dichiarato il generale – è stata la prima occasione di incontro con un presidente di Commissione consiliare regionale, un’ottima premessa”. Durante il confronto, ringraziamenti e particolare apprezzamento sono stati espressi dalla presidente Lattanzio per il lavoro svolto sia dal Corpo Forestale dello Stato e sia dall’Arpa Molise. Nella circostanza è stato anche trattato e discusso il

caso di Morcone, caso che ha riguardato un’area territoriale interessata dalle recenti indagini/inchieste per rinvenimento di rifiuti tombati. A riguardo, è giunta la rassicurazione del generale Patrone: “nessun rifiuto tossico è stato recuperato nella nostra regione, continueremo, tuttavia, a monitorare sia le aree a rischio sia quelle mai aggredite”. A breve, un aggiornamento dei lavori per affrontare aspetti tecnici della questione e analizzare progetti comuni.

I dipendenti pubblici non sono fuori dalla riforma dell’articolo 18 Il sorriso sulla bocca dei dipendenti pubblici, da tutti e da sempre rassicurati sul mantenimento del posto di lavoro, alla pubblicazione della sentenza 24157 della Corte di Cassazione del 26 novembre 2015, s’è notevolmente stemperato. Con quella sentenza è stato stabilito che il nuovo articolo 18 dello Statuto dei lavoratori si applica in automatico anche al pubblico impiego “contrattualizzato”. Vale a dire a tutti i dipendenti statali e locali, tranne i professori, i magistrati e i militari. Questo perché, come detto, lo Statuto dei lavoratori, a seguito delle modifiche introdotte dal legge Fornero e dallo Job Act, si applica non solo al comparto privato, ma anche ai lavoratori assunti presso le pubbliche amministrazioni. Infatti, l’articolo 51 del decreto legislativo 165/2001 (Testo unico del pubblico impiego) stabilisce che lo Statuto

dei lavoratori, con le “successive modificazioni e integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni, a prescindere dal numero dei dipendenti”. La conseguenza di questa estensione automatica comporta l’introduzione del meccanismo del contratto a tutele crescenti introdotto col Job Act (decreto legislativo 23/2015) che ha modificato l’articolo 18, prevedendo le tutele crescenti “per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri” assunti a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore. Sorrisi spenti e qualche preoccupazione in più nel pubblico impiego, anche se la storia del Paese dice che nel corso degli anni si contano in poche decine i casi in cui, dinanzi a colpe gravi, e per arrivare a provarle ci sono voluti anni, i dipendenti pubblici sono stati licenziati.


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5 13 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Ma Trenitalia ci prende per fessi?” I pendolari della linea Termoli-Foggia intervengono dopo il taglio della corsa ferroviaria delle ore 8 TERMOLI. I pendolari della corsa ferroviaria delle ore 8 tra Termoli e Foggia, che si sono visti tagliare la stessa, hanno manifestato contro tale soppressione. Ora, Trenitalia ha sostituito la corsa con una su pullman solo che il mezzo parte da Termoli alle ore 8,10 per arrivare a Foggia dopo le ore 10. Impossibile da prendere per lavoratori e studenti. “Apprendiamo dagli organi di stampa locale che “…la direzione regionale del Molise di Trenitalia ha deciso che la corsa del treno regionale Termoli – Foggia sarà sostituita dal servizio di trasporto su gomma tramite autobus. I pendolari e gli studenti possono stare tranquilli dato che la corsa non sarà soppressa dalla direzione regionale della Puglia”. Peccato che la soluzione su gomma non risolve affatto il problema, ma anzi ne creerà sicuramente degli altri. Per intenderci. Il treno delle 08.05 arrivava a Foggia alle ore 9.03. Pendolari e studenti non avevano affatto problemi. Riuscivano a raggiungere il posto di lavoro e le scuole in orario. Qual’è la soluzione di Trenitalia che ri-

l’intervento di Rosario De Matteis Da qualche mese a questa parte stiamo assistendo ad un lento quanto inesorabile procedimento tendente allo smantellamento dell’autonomia regionale faticosamente conquistata nel 1963. Molto spesso abbiamo letto di onorevoli che, a vario titolo, sono entrati pesantemente, nei due rami del Parlamento, a minare l’autonomia e la stessa esistenza delle piccole regioni, prime tra tutte la nostra, con proposte di legge e proposte di riforme costituzionali del titolo V della Carta costituzionale. Ultimamente abbiamo anche notato come sia nei servizi come in tutte le amministrazioni periferiche dello Stato, dalla scuola, ai trasporti, dalla

solve i problemi? Un bus sostitutivo, il BA405 (vedi foto), che parte alle 08.11 ed arriva a Foggia alle 10.11 con fermate a Campomarino, Chieuti, Poggio Imperiale e San Severo. Una soluzione ridicola perché non solo non risolve il problema di pendolari e studenti, come affermerebbe Trenitalia, ma che va a duplicare un servizio su gomma

già esistente svolto dalla compagnia ACAPT (vedi foto) che assicura il collegamento con un bus che parte alle 08.10 ed arriva a foggia alle 10.15. Con questa soluzione arriviamo si 4 minuti prima, 10.11 anziché 10.15, ma pur sempre in ritardo rispetto all’orario di lavoro e delle scuole. Una vera e propria NON SOLUZIONE che sicuramente non

piacerà neanche all’azienda ACAPT che si troverà in concorrenza con un bus doppione delle Ferrovie. Pertanto ci rivolgiamo nuovamente sia all’Assessore Regionale ai trasporti NAGNI che all’Assessore del Comune di Termoli FERRAZZANO, al quale, come ci ha lui stesso riferito, avevano garantito un collegamento diretto, come richiesto dai pendolari durante l’incontro in Comune di lunedi 7 dicembre. Si fa presente che nei paesi di Chieuti, Poggio Imperiale e San Severo, i collegamenti con Foggia sono già assicurati dalle Ferrovie del Gargano e dall’ACAPT e pertanto le fermate previste dal servizio sostitutivo su gomma sono INUTILI. Apprendiamo dalla stampa che domani sarà un giorno importante per il Molise. Per la prima volta il FRECCIA ROSSA fermerà a Termoli alla presenza delle istituzioni locali e regionali. E’ inaccettabile che ARRIVA IL FRECCIA ROSSA MENTRE GLI ALTRI TRENI SONO GETTATI NELLA FOSSA”. Il comitato si riserva di organizzare nei prossimi giorni nuove azioni di protesta.

I Sindaci in campo contro lo smantellamento della regione sanità alle forze dell’Ordine, si stia innescando uno Stato “mannaia”, uno Stato che va a colpire il Molise, colpevole di essere la Regione a statuto ordinario più piccola sia come residenti che come dimensione territoriale. Uno Stato ed un Governo che taglia senza criterio e che sta mettendo in pratica un disegno, a tappe, che non spetta a me criticare o giudicare, ma che sotto l’occhio di tutti. A pagarne le spese i cittadini, ma a subirne gli effetti immediati, proprio i sindaci, specie dei comuni più piccoli. L’ultima in ordine di tempo è la paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso e con essa una serie di uffici e presidi giudiziari e di sicurezza (Tribunale

di Campobasso abbiamo dedicato un Consiglio monotematico, ci siamo uniti all’Ordine degli avvocati dei 3 fori, ab-

biamo partecipato a riunioni, incontri e tavole rotonde con i magistrati in servizio in Molise, le Diocesi, gli Ordini professionali, le forze sindacali ed il personale tutto. A questo punto tocca a voi sindaci dare un contributo istituzionale. Occorre una reazione vivace, pronta e democratica da girare nelle sedi opportune. Solo in questo modo possiamo veramente far sentire la nostra voce di protesta e di fermo mantenimento della Corte d’Appello di Campobasso. Nell’invitarvi a predisporre quanto sia più utile per scongiurare questo intento, vi invito a deliberare una presa d’atto nei rispettivi Consigli comunali e ad ipotizzare altre forme di protesta collettiva.

somme prima delle imminenti festività”. “A pochi giorni dal Natale conclude Lalli - sarebbe op-

portuno e saggio da parte dell’Istituzione regionale a compiere un atto di responsabilità, solidarietà e giustizia sociale”.

Uno Stato e un Governo che tagliano senza criterio vanno aspramente contestati dei Minori, Tribunale di Sorveglianza, apparati della Questura…) fondamentali sia perché assicurano un servizio ed una funzione, sia perché rappresentano un aspetto legato alla effettiva esistenza e sussistenza dell’intera Regione. A tal riguardo come Provincia

“E i soldi destinati a chi abita ancora nei villaggi provvisori a Bonefro?” L’interrogativo è stato posto da Claudia Lalli al presidente Frattura BONEFRO. A distanza di alcuni mesi da quando ricopriva il ruolo di Vicesindaco, Claudia Lalli, attuale capogruppo di minoranza, torna a sollecitare il Governatore Paolo Frattura a mantenere l’impegno preso nei confronti della comunità di Bonefro di erogare il contributo a parziale copertura delle spese sostenute per il consumo di energia elettrica

alle famiglie che vivono nel villaggio provvisorio a seguito del sisma del 31 ottobre 2002. Tanto è stato fatto per trovare le risorse da inserire nel Bilancio regionale 2015 e con determina dirigenziale n. 88 del 28 maggio 2015 sul capitolo 27923 dell’UPB 112 sono state impegnate le somme destinate al pagamento di queste spese a

parziale ristoro delle famiglie che vivono da troppi anni in condizioni di disagio. “Ad oggi, però, i contributi afferma Claudia Lalli - non sono stati ancora erogati. Per questo, a nome dell’intera comunità, torno ad invitare il Presidente Frattura, alla luce dell’impegno preso, a sollecitare gli uffici competenti e provvedere al pagamento delle



Campobasso

7 13 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il Padrone del Lupo chiede ai suoi ragazzi di regalargli finalmente una vittoria casalinga

Falcione: “Battiamo la Folgore e torniamo in auge” Il patron ammette gli errori, chiede aiuto alla piazza e spera che al suo fianco ritornino gli amici di Gennaro Ventresca Una cieca speranza accompagna il padrone del Lupo: essere circondato da un popolo festante, da un gruppo di amici disposti a dargli una mano d’aiuto (anche economico) e dall’esercito meno esiziale di media. Parla affettuosamente Edoardo Falcione col cronista d’antan, col quale condivise una trasferta siciliana, in epoca assai lontana. Al vertice del nostro club c’era il papà Gigino, un uomo forte e duro come una roccia dell’alto Molise. Lui era poco più di un ragazzo, iniziò in qui giorni a tifare per il nerazzurro dell’Inter e il rossoblù di quella che sarebbe di-

ventata la sua squadra. Mi abbraccia e con aria dimessa mi spiega: “Abbiamo sbagliato tutto”. Gli do coraggio, rispondendogli che a volte capitano stagioni balorde. L’importante è non perdersi d’animo, mai mollare la presa. Anche se i tempi sono cupi e i soldi nel mondo dei calci d’angolo si sciolgono come neve al sole. Ci siamo salutati, ripromettendoci di trascorrere una lunga serata a discutere di palle, palline e palloni. Mi piace sempre più il caro Edoardo, severo ma sorridente anche quando il mondo sembra precipitargli addosso. Le aziende di famiglia, dopo i picchi dei giorni

splendenti di papà Gigino, si sono incredibilmente sfarinate. Con calma e attenzione i fratelli Falcione stanno tentando di rimetterle in piedi, ripromettendosi di essere meno precipitosi nel rispondere alle gare d’appalto, la crisi è diventata esagerata proprio per colpa degli imprenditori che si sono fatti una guerra sfrenata a forza di ribassi. Così i lavori invece di produrre utili hanno determinato perdite. Ma questo è un altro discorso, da fare semmai in altra parte del nostro giornale. Col volto illuminato da un sorriso tanto bello da sembrare sinistro, Edoardo mi saluta e mi fa: “Domenica, ti seguirò. Mandami buone notizie”. Va spiegato che

il padrone del Lupo, per una serie di ragioni, non segue sempre sul campo la prova dei suoi ragazzi. Per questo si affida alla tv, scegliendo Molise tv che più delle altre è vicina ai colori rossoblù. La felicità dei calci d’angolo non è riservata agli sciocchi come sostiene qualche bacchettone che si atteggia a intellettuale tanto al chilo. I cuori ardenti del pallone sono rock, a differenza di quelli lenti dei criticoni. Vengono censurati facilmente i nostri ragazzi per la loro sfrenata rincorsa a quell’incavo che le donne hanno sotto la vita. Come se i giovani di intelletto e anche quelli che hanno molte prima-

vere addosso facessero eccezione. Accompagno il soliloquio delle mie lunghe camminate, scarpinando per le scale dei Monti, immaginando un ritorno alla vittoria a domicilio. Una vittoria che manca da troppo tempo. L’ultima fu a spese della Fermana, gol di Valentini e poi le parate spericolate del portierino Grillo che sostituì lo squalificato Capuano. La Folgore che giunge a Selva Piana è una perfetta sconosciuta, anche se in questa prima fase della stagione si è presentata con autorevolezza. andando oltre i pronostici che la volevano in tilt già ai primi giri di corsa.

Ci sono calendari e calendari

I calendari con tematiche sociali portano alla riflessione più che al godimento della vista

Quello realizzato per il 2016 dalla Bcc della Valle del Trigno si occupa di diffondere la conoscenza delle possibilità di cura del dolore Fine d’anno: stagione di calendari. Immagini, fogge, dimensioni, promozioni pubblicitarie. Alcuni, il calendario Pirelli, addirittura di rilievo mondiale per l’audacia delle immagini femminili e la componente artistica di cui s’avvale. Ma anche, e fortunatamente, calendari con tematiche sociali, che portano alla riflessione più che al godimento della vista. Come quello che verrà presentato martedì 15 dicembre alla sede centrale di Vasto della Banca di Credito Cooperativo (Bcc) della Valle del Trigno. La Banca è molisana, ed anche tra le più attive e dinamiche, costantemente connessa e attenta ai problemi del credito, ma sempre in chiave sociale. Il calendario realizzato per il 2016 è stato curato dalla Fondazione Bcc della Valle del Trigno in collaborazione con la Fondazione Isal di Rimini che si occupa di diffondere la conoscenza delle possibilità di cura del dolore: una branca della medicina in cui la ricerca sta muovendo passi si-

gnificativi. Come significativa è la decisione d’investire nel progetto di divulgazione “Insieme per guarire il dolore” con un calendario che ne illustra la terapia. “Il benessere di un territorio passa soprattutto dalla salute dei

propri abitanti”: è l’assunto che indotto la Banca e la Fondazione Bcc della Valle del Trigno, con la Fondazione Isal di Rimini, ad offrire un tangibile contributo alla conoscenza scientifica. La presentazione coinvolgerà il vice presidente nazionale del’Isal, Gianvincenzo D’Andrea, il presidente della Bcc, Nicola Valentini, ed il vice presidente vicario della Fondazione della Bcc, Nicola D’Alessandro. Rilevante la presenza di medici che studiano e applicano la terapia del dolore. Perché sia sempre più umanamente e dignitosamente sopportabile. Un calendario, dunque, sui generis, da condividere e apprezzare.

13 dicembre 2015

III DOMENICA D’AVVENTO Forse Giovanni il Battista mandò i suoi a chiedere a Gesù se fosse lui il Messia, non tanto per se stesso, ma nell’interesse dei propri discepoli. Desiderava affidarli a Gesù poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano se non fosse lui il Cristo. Era ormai venuto il tempo in cui tutti i dubbi sarebbero stati chiariti: bastava osservare ciò che faceva Gesù. La prova suprema offerta da Gesù non è mai un sofisticato ragionamento intellettuale, bensì l’esperienza diretta del suo potere che converte. La sfida di Gesù è ancora la stessa. Egli non vuol dirci tanto “ascoltate quello che ho da dirvi”, ma “ guardate cosa posso fare per voi; guardate cosa ho fatto per gli altri ”. Si può cogliere un tono di ammirazione nella voce di Gesù, quanto parla di Gio-

vanni. Egli inizia il suo elogio chiedendo alla gente cosa andassero a vedere nel deserto; non certo un uomo qualunque, infiacchito e debole come una “canna sbattuta dal vento”. Bensì un profeta, un uomo con un messaggio di Dio, e che aveva il coraggio di darne l’annuncio. Ma Giovanni era più di un profeta. Era il precursore di Dio. Nessun uomo potrebbe avere compito più grande di questo. Poi, arriva la frase sorprendente: “ Tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”. Le folle che accorrevano da Giovanni lo interrogavano : “Che cosa dobbiamo fare? “ per ben tre volte come ci dice il vangelo di oggi. Giovanni ribadisce una responsabilità propria di ciascuno, ci richiama al rispetto del proprio dovere, particolarmente in risposta ai

militari, al compimento della propria missione. Ma cos’è che mancò a Giovanni? Giovanni non vide mai la croce. C’era perciò una cosa che Giovanni non poté mai conoscere: la piena rivelazione dell’amore di Dio. Conoscerà la santità di Dio; potrà proclamare la giustizia di Dio, ma l’amore di Dio, in tutta la sua pienezza, non potrà conoscerlo. E’ davvero sorprendente vedere che il cristiano più umile possa conoscere Dio meglio del più grande dei profeti dell’Antico Testamento. L’uomo che ha visto la Croce ha visto il cuore di Dio, in un modo in cui nessuno degli uomini vissuti prima della Croce, l’uomo mai visto. Davvero, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di ogni altro uomo vissuto prima della Croce. Ma grande è anche la nostra re-

sponsabilità di diffondere questa buona novella con la stessa domanda : “cosa devo fare? “ C’è una risposta chiara e personale: stare dove Dio ci chiama , facendo ciò che ci è chiesto di fare , senza fuggire dalla realtà. E imparare così a gioire della nostra vita con Colui che per primo gioisce con noi. Grazie, o Dio, perché ci concedi di conoscere quello che Giovanni il Battista non ha mai conosciuto. Insegnaci, o Signore, ad essere più grandi di Giovanni, sempre fedeli, sempre assidui nell’adempiere la nostra missione, il nostro dovere e le nostre responsabilità nella vita. “ In te io ripongo tutta la mia fiducia, o Dio! Fammi essere il più piccolo nel tuo regno!” Monsignor Gabriele TETI.



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Isernia

13 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La porta Santa della misericordia Straordinario privilegio concesso dalla Sede Apostolica alla Cattedrale di Isernia Apostolica, in forza delle facoltà a lei attribuite dal Santo Padre, ha infatti esteso i beni spirituali connessi all’antichissima Porta Santa della Concattedrale di Venafro, alla “Porta della Misericordia” della Cattedrale di Isernia «ut quisquis per MisericordiaePortamCathedralis Templi Aeserniensisintraveritconsolantis, ignoscentisspemquetribuentis Dei amore experiripoterit», si legge nel Decreto firmato dall’Em.mo Cardinale Penitenziere Maggiore. Isernia e l’intera Diocesi di Isernia-Venafro, sono doppiamente riconoscenti

L’Anno Giubilare della Misericordia, anno santo straordinario, indetto da papa Francesco, si apre per la Diocesi di Isernia-Venafro all’insegna di un particolare dono del Santo Padre, eco e prolungamento della visita dello stesso Santo Padre a Isernia, il 5 luglio 2014, per l’apertura dell’indimenticabile Anno Giubilare Celestiniano celebrato dalla nostra Diocesi per l’occasione degli ottocento anni dalla nascita di San Pietro Celestino V (12152015).Si tratta della istituzione della porta santa nella Cattedrale di Isernia, che, per l’occasione del presente giubileo, assume il nome di “Porta della Misericordia”, nome che manterrà in perpetuo. Su richiesta del Vescovo Mons. Camillo Cibotti, la Penitenzieria

a Papa Francesco: per l’Anno Santo e per la Porta Santa iserniense.L’istituzione in perpetuo della Porta della Misericordia-nel contesto dell’Anno Santo della Misericordia, e dopo l’Anno Giubilare Celestiniano concluso il 5 luglio scorso- è oltretutto un modo forte per sentire e vivere dinamicamente il legame con Pietro del Morrone/Papa Celestino V, il “padre delle Misericordie” come ebbe a scrivere uno dei suoi discepoli, colui che al momento della sua consacrazione episcopale e vestizione papale spalancò al mondo, a Collemaggio, le porte della Divina Misericordia, sorgente di perdono, di gioia e di pace. Mons. Claudio Palumbo

Sorpreso con la droga nascosta nelle tasche dei pantaloni, pusher fermato Operazione dei Carabinieri all’interno della Stazione Ferroviaria IsernIa. Un blitz antidroga è stato predisposto dai Carabinieri in varie zone del centro cittadino di Isernia, in particolare presso i luoghi maggiormente frequentati, con il preciso obiettivo di stringere la morsa intorno a spacciatori e consumatori di stupefacenti. E proprio all’interno della Stazione Ferroviaria, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno sorpreso un 22enne originario della provincia di Caserta, ma residente nel capoluogo “pentro”, il quale a seguito di una perquisizione personale veniva trovato in possesso di involucri contenenti dosi di “hashish”, nascosti all’interno delle tasche dei pantaloni. La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro, mentre sono in corso ulteriori indagini per accertare se le dosi erano destinate o meno all’attività di spaccio. Il giovane è stato fermato ed accompagnato in caserma dove nei suoi confronti è scattata una denuncia per detenzione illegale di stupefacenti. Nell’arco del 2015 che volge al termine, sono state complessivamente 20 le persone arrestate nell’ambito di operazioni antidroga eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, 66 quelle denunciate, e sottoposti a sequestro oltre quattro chilogrammi e

mezzo di stupefacenti, tra hashish, marijuana, eroina, cocaina ed ectasy. L’operazione più eclatante è stata quella che ha portato i militari del Nucleo Investigativo, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, a smantellare una rete criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con il sequestro oltre che di ingenti quantitativi di droga anche di rilevanti somme di denaro quale provento dell’attività di spaccio. Le indagini oltre che attraverso

attività tradizionali quali i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, furono condotte anche con attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche e riprese video fotografiche, per un totale rispettivamente di oltre ventimila conversazioni captate e millecinquecento ore di immagini registrate. A finire in carcere furono Ergys Brunga, 26enne di origine albanese, che si occupava di fornire rilevanti quantità di sostanze stupefacenti, del tipo

cocaina, hashish e marijuana, delle quali si approvigionava principalmente nel napoletano e nel casertano, agli spacciatori locali, anch’essi arrestati, Franco Sarachelli, 36enne di Isernia, Cesare Spada, 35enne, Roberto De Silvio, 38enne, Pino Spada, 38enne e Vincenzo Spada, 65enne, tutti della provincia di Isernia e appartenenti a famiglie di rom stanziali. Ed erano proprio questi ultimi a gestire le piazze di spaccio in provincia. L’indagine permise anche di individuare un rilevante numero di acquirenti, tra i quali purtroppo giovani studenti degli istituti scolastici locali, provenienti anche dai paesi della vicinoria provincia di Caserta, quali Capriati a Volturno, Gallo Matese, Letino, Ciorlano, Pratella e Ailano. Convenzionale il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti: “portami una birra” oppure “mezza birra” o “andiamoci a fare il bagno” erano alcune delle frasi captate durante le intercettazioni telefoniche, con le quali i soggetti coinvolti tentavano di criptare il discorso. Da rilevare sotto il profilo della gravità della condotta delittuosa la circostanza che per condurre le attività di spaccio al dettaglio venivano utilizzate le mogli e anche i bambini, figli minorenni degli indagati.

Forestale: intensificati i controlli volti alla tutela dell’ambiente IsernIa – Prosegue l’attività operativa del Corpo forestale dello Stato per la tutela del ricco patrimonio ambientale e per il contrasto agli illeciti in danno al patrimonio paesaggistico della provincia di Isernia. Tra i controlli salienti, che hanno consentito di individuare illeciti penali, si segnalano quelli effettuati dal Comando

stazione di Venafro nell’ambito di servizi mirati di polizia ambientale. Una pattuglia di forestali, infatti, ha accertato che presso il piazzale della stazione ferroviaria un residente aveva realizzato lavori edilizi in assenza delle prescritte autorizzazioni e per tale motivo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.

Nel comune di Isernia, invece, è più precisamente in località Colle Pagano due persone sono state deferite per aver effettuato lavori di scavo e realizzato manufatti edilizi senza le autorizzazioni necessarie, in un’area a elevato rischio sismico e sottoposta a vincolo paesaggistico. Sul fronte della polizia forestale i 150 controlli svolti negli

ultimi 15 giorni hanno consentito di accertare violazioni amministrative di varia natura. Nel complesso sono state applicate sanzioni pecuniarie per un importo di quasi 2.500 €, maggiormente per il mancato sgombero dei residui vegetali dei boschi utilizzati per ricavare legna da ardere ma anche per irregolarità nella esecuzione

delle utilizzazioni boschive, come il taglio mal eseguito e il mancato rilascio di alberi portaseme. Nei prossimi giorni i controlli della Forestale proseguiranno e consentiranno di prevenire e reprimere illeciti che comportano danni, talvolta irreversibili, alle varie componenti ambientali e al paesaggio.



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Termoli

13 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Scuole via Po e Volturno, che succede?” L’Associazione La Buona Scuola torna sulla questione del riscaldamento e degli inconvenienti igienici TERMOLI. Le sortite dell’associazione ‘La giusta scuola’ non sono mai a vuoto. Stavolta a rispondere alla richiesta di chiarimenti sui plessi di via Volturno e via Po è stato il servizio di prevenzione dell’Asrem, sulle presunte carenze igieniche. “Congiuntamente ad una rappresentanza dei genitori degli alunni frequentanti le due scuole indicate lo scorso primo dicembre sono stati segnalati gli inconvenienti igienico-sanitari derivanti dalla mancata fornitura idrica e dal non adeguato riscaldamento degli ambienti scolastici. In relazione a quanto sopra, si e proceduto, con la dovuta tempestività, ad attivare le competenti

autorità scolastiche e comunali ai fini di acquisire gli indispensabili elementi conoscitivi circa la reale situazione all’interno dei citati plessi. Per quanto concerne la fornitura idrica, si a venuti a conoscenza, tramite un colloquio con i responsabili tecnici della ditta incaricata del servizio idrico integrato, che le forti precipitazioni piovose registratesi nei giorni scorsi avevano determinato un intasamento del sistema di filtraggio dell’acqua, con conseguente non potabilità della stessa; inoltre, nella zona ove insistono le due scuole in disamina si era registrata anche la temporanea sospensione dell’erogazione idrica; quest’ultima, comunque, veniva

ripristinata già nella tarda mattinata del primo dicembre scorso, sebbene a tutt’oggi permane la non potabilità delle acque (risposta del 2.12 scorso). Ad ogni modo a stato attivato un servizio sostitutivo diretto a garantire la necessaria fornitura idrica mediante autobotti in dotazione alla struttura della Protezione civile; inoltre, a stato prontamente investito della vicenda il competente Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, il quale aveva già avviato le procedure di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative delle acque erogate e di controllo sul corretto espletamento a livello scolastico del ser-

vizio di mensa collettiva. In relazione, invece, alla lamentela relativa al non adeguato riscaldamento delle aule, si a proceduto a richiedere le dovute notizie al Dirigente scolastico, il quale ha riferito di aver disposto, tramite il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione scolastico, le verifiche del caso, non rilevando alcuna situazione di criticità a livello di benessere termico o, comunque, tale da richiedere I’adozione di provvedimenti a carattere restrittivo dell’attività didattica; tuttavia, da una ricognizione da parte dei tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale é emersa l’esigenza di sottoporre l’im-

pianto di erogazione del gas metano della scuola dell’infanzia di via Volturno ad intervento di adeguamento/potenziamento in maniera tale da assicurare in futuro una fornitura differenziata per I’uso mensa e per I’uso riscaldamento. Sono state fornite rassicurazioni che questo intervento troverà a breve esecuzione in quanto a stata già adottata dal Comune la relativa determina dirigenziale di impegno di spesa. Per la scuola di via Po, invece, a stata prevista l’installazione (probabilmente entro il 04/12/15) di un nuovo quadro elettrico, che dovrebbe ovviare agli inconvenienti registrati in questo plesso.

“Insieme per il Molise” con Iorio Anche a Termoli l’ex presidente della Regione punta a “un centrodestra vincente” TERMOLI. È stata una serata fantastica e ricca di temi che hanno mirato al cuore e alla sensibilità delle persone. La diversità e la qualità degli interventi hanno permesso di attirare un vasto pubblico di circa 300 persone che, con entusiasmo e con attenzione hanno contribuito alla realizzazione della convention; momento che sicuramente ripeteremo per allargare i nostri confini e affrontarealtri temi che interessano la nostra Regione, ormai depauperata e distrutta da questo governo regionale praticamente assente da ormai quasi tre anni.Il punto di partenza è far comprendere ai cittadini molisani che l’operato Frattura non ha assolutamente priorità per il lavoro, per i giovani, per le famiglie e soprattutto non ha nessuna proposta di rilancio. “Insieme per il Molise”ha a cuore questi temi, perché la quotidianità e la risoluzione di problematiche più o meno importanti è sempre stata una priorità dei governi regionali di centrodestra, ri-

schiando di fare scelte anche piuttosto impopolari, ma comunque a difesa della collettività e a tutela dei diritti di ogni singolo cittadino molisano. Il movimento ha l’intenzione di dialogare con tutti coloro che appartengono al centrodestra, per costruire un progetto per il futuro, un modello di politica nuovo e in-

novativo, lontano dalle classiche logiche della politica, talvolta legate anche al sistema della “spartizione” delle poltrone. Un contenitore che giorno dopo giorno cresce e che in pochissimo tempo è riuscito ad avere un numero consistente di adesioni provenienti da tutto il Molise, indipendentemente dall’ideologia politica.

Il fine è porsi in antitesi a tutti coloro che prediligono la politica del singolo alla politica del far bene per tutti, prendendo così nettamente le distanze ad esempio da chi, furbamente voleva oscurare un evento per i molisani, utilizzando contemporaneamente a Campobasso la sigla di un partito, Forza Italia, per far credere che al centro della politica ci siano sempre e comunque i soliti personaggi, smentiti però sia dalla scarsissima partecipazione popolare, sia dall’assenza del nuovo commissario di Forza Italia. Abbiamo il dovere e l’obbligo morale di parlare alla gente, di stare tra la gente, ascoltare i giovani, le famiglie, gli anziani, i pensionati in maniera spontanea, utilizzando quindi le finalità del movimento e strutturare “Insieme per il Molise” sul territorio, iniziando un percorso che, dopo essersi interessato delle emergenze dell’intera regione, prossimamente si pone l’obiettivo di ascoltare ogni singola realtà territoriale.

Bonefro-Casacalenda, viabilità a pezzi Circolazione difficile sull’arteria stradale dopo la passata ondata di maltempo CASACALENDA. Ci sono grossi disagi lungo la provinciale che collega la zona industriale di Bonefro al bivio di Casacalenda. A rendere pericolosa la circolazione di auto, pullman e camion sono il fango e i detriti finiti sulla carreggiata dopo l’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Il problema è stato segnalato da numerosi pendolari che lavorano nelle scuole e negli uffici di questi paesi. Anche il sindaco di Bonefro, Nicola Giovanni Montagano, ha chiesto un intervento urgente alla Provincia di Campobasso al fine di evitare possibili incidenti mettendo in sicurezza una strada uti-

lizzata anche per raggiungere il capoluogo di regione.

“Per queste ragioni – si legge in una nota del Comune – serve

anche una nuova segnaletica in quanto durante l’inverno la neb-

bia riduce drasticamente la visibilità”.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180


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