Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 207 domenica 20 seTTembre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’oscar del giorno a peppe notartomaso
La costituzione dell’Egam e i privati
aL'Oscar del giorno lo assegniamo a Peppe Notartomaso. Il battagliero e coraggioso sindaco di Campodipietra che ha iniziato la battaglia contro la Regione Molise a seguito della previsione di costituzione dell'Egam porta per la privatizzazione del sistema idrico regionale. Chi ha interessi contrari a quelli dei cittadini molisani? E perchè c'è questa volontà politica di non lasciare pubblica l'acqua? Pesanti interrogativi che il sindaco ha posto alla politica regionale alla quale chiede l'indizione di un Referendum. L'acqua deve restare ai molisani.
il Tapiro del giorno a Cristiano Di pietro
aaIl Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. La caccia: le regole, le necessità dei cacciatori, le pressioni per avere sempre più spazi per cacciare e, soprattutto, più tempo. In questa fase politica di centrosinistra è il consigliere Cristiano Di Pietro a rendersi interprete delle sollecitazioni dei cacciatori e di assecondarne i desideri tanto da arrivare alla riformulazione del calendario venatorio in assenza del Piano faunistico. Riformulato l’articolo “3 Specie cacciabili e periodi” del calendario venatorio per la caccia al fagiano, alla volpe; dal 20 settembre alla lepre comune, all’allodola,
Ci lasceranno anche senz’acqua sErvizio a pagina 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 20 settembre 2015
Riformulato l’articolo “3 - Specie cacciabili e periodi” del calendario venatorio per la caccia al fagiano, alla volpe; dal 20 settembre alla lepre comune, all’allodola, alla beccaccia, al colombaccio e al merlo
I cacciatori chiedono, la Regione concede
Le associazioni della caccia e i cacciatori sono una realtà che vale e incide molto sugli esiti elettorali La caccia: le regole, le necessità dei cacciatori, le pressioni per avere sempre più spazi per cacciare e, soprattutto, più tempo. Mappa complessa, non facile da gestire, specie da parte delle strutture regionali che devono farvi fronte, ne sa qualcosa Gaspare Tocci, direttore del Servizio coordinamento e gestione delle politiche europee per l’agricoltura, l’acquacoltura, la pesca e le attività venatorie. Là dove le condizioni e le interpretazioni delle norme lo consentono, avviene che qualche modifica, un aggiustamento al calendario venatorio, una concessione alle esigenze dei seguaci di Diana viene data. Come nel caso che diciamo che ha determinato alcune importanti modifiche al calendario venatorio 2015/2016. In particolare: alla riformulazione dell’articolo “3 - Specie cacciabili e periodi” ai punti a, b, c ed e. Pertanto dal 20 settembre al 15 novembre via libera alla caccia della quaglia e della tortora; dal 20 settembre al 30 novembre: al fagiano;
dal 20 settembre al 31 dicembre: alla volpe; dal 20 settembre al 31 dicembre: alla lepre comune. Inoltre, dal 1 ottobre al 31 dicembre: all’allodola, alla beccaccia, al colombaccio e al merlo. Modifiche all’uso dei cani, dal 20 settembre fino al 20 gennaio
lettera aperta aLa differenza tra la capacità del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di difendere la permanenza delle Poste italiane sul territorio, e quella del presidente del Molise, Paolo Frattura, è sostanziale. Il primo s’è posto alla testa delle istituzioni locali, obbligando il Governo nazionale e le Poste italiane ad un incontro “per trovare una soluzione definitiva che tenga conto delle esigenze di razionalizzazione degli uffici postali ma nello stesso tempo venga incontro anche alle esigenze dei cittadini”; il secondo , da quando è scoppiato il caso, se ne sta con le mani in mano. La statura politica è amministrativa di Rossi è di per sé eloquente in questa sua iniziativa e nel risultato raggiunto; quella del collega Frattura è altrettanto eloquente, ma di segno opposto, cioè per il suo distacco dalla questione, per il suo disinteresse, per il suo altezzoso menefreghismo. Ne viene che la Toscana, probabilmente, ragionando e confrontandosi col Governo nazionale e con le Poste italiane, riuscirà a tenere in essere una rete territo-
2016, secondo le modalità contenute nel calendario venatorio. Per trovare le motivazioni accettabili al cambiamento, il direttore Tocci ha dovuto elaborare una sorta di enciclopedia tascabile sulla natura delle varie specie, ingegnarsi a verificare il loro
stato di conservazione, il rischio di estinzione, i tempi di riproduzione e molto altro ancora. Tutto, poi, finalizzato a concedere ai cacciatori una maggiore possibilità di esercitare “l’arte venatoria”. Che molte altre realtà territoriali governano con mi-
nore larghezza di vedute o che, con opportune regole, calendarizzazioni, e modalità di caccia, fanno del territorio e della caccia uno strumento economico. Nel Molise vige la regola di tenere buone le associazioni e gli associati, di qualunque genere. E le associazioni della caccia e i cacciatori sono una realtà che vale e incide molto sugli esiti elettorali. Per informazioni chiedere a Nicola Cavaliere che sulla spinta elettorale dei colleghi cacciatori ha raggiunto il vertice assessorile regionale, poltrona dalla quale ha continuato a tenere vivi e fertili i rapporti d’origine. In questa fase politica di centrosinistra è il consigliere Cristiano Di Pietro a rendersi, ma non con la classe e la competenza di Cavaliere, interprete delle sollecitazioni dei cacciatori e di assecondarne i desideri.
Dardo
Poste, chiudono gli uffici e la Regione tace
riale degli uffici tale da soddisfare la necessità di razionalizzare il servizio da parte delle Poste e, contestualmente, di venire incontro alle esigenze dei cittadini. Per il Molise ne viene, invece, che saranno le Poste italiane a determinare il numero degli uffici da mantere in esercizio in base unicamente alle proprie esigenze di razionalizzazione, senza alcuna considerazione delle esigenze dei cittadini molisani. Nel caso della Toscana, la Regione ha espresso appieno la sua autorità istituzionale, facendosi valere col Governo e con le Poste; nel caso del Molise, invece, sono chiari la nullità della classe regionale che lo governa, l’estraneità del governo nazionale alle vicende molisane e, in questo caso, l’utilitarismo aziendale delle Poste. E’ anche vero che i comuni della Toscana e la Regione, al piano di razionalizzazione delle Poste, hanno reagito ricorrendo al Tar, mentre nel Molise siamo ai soliti lamenti, alle solite dimostrazioni di inefficienza e, se vogliamo, di indiffe-
renza, in attesa che qualcuno ci risolva i problemi. Il Tar della Toscana ha accolto la richiesta di sospensiva della chiusura degli uffici presentata da alcuni Comuni toscani; il Tar del Molise potrebbe fare altrettanto, se interessato. Altro punto di divaricazione tra la
Regione Toscana e la Regione Molise sugli uffici postali a rischio di smantellamento e/o di riduzione, è anche nella decisione del presidente Rossi di mettere in discussione le convenzioni in essere. Infatti , in proposito ha dichiarato: “Se i vertici di Poste vogliono
mantenere un canale privilegiato nel lavoro con le amministrazioni pubbliche, sono tenuti ad ascoltare le istanze che i cittadini di tante zone disagiate hanno fatto arrivare loro attraverso la Regione e i Comuni, diversamente, ribadiamo, siamo pronti a mettere a gara i servizi postali”. Di fronte al piano postale che prevede la riduzione degli uffici e, di altri, la riduzione dei giorni e degli orari degli sportelli al pubblico, il presidente della Regione Molise, finora, non ha avuto alcunché da dichiarare. Lui vola alto, sui confini dell’affarismo spinto, in nome del governo regionale che presiede e delle molteplici attività di uomo di mondo.
TAaglio lto
3 20 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Nuovo appello del sindaco di Campodipietra al presidente Frattura e ai consiglieri regionali del Molise di estendere il referendum “No alle trivellazioni” all’articolo 7 del decreto “Sblocca Italia”
“L’acqua deve restare pubblica” “Voglio fare un ultimo ulteriore appello, questa volta indirizzato al presidente Frattura e ai consiglieri della Regione Molise, a presentare un emendamento al prossimo consiglio del 22 settembre che estenda il referendum “No alle trivellazioni” in Adriatico, all’abrogazione dell’articolo 7 del decreto governativo “Sblocca Italia”, a difesa dell’acqua pubblica gestita dai sindaci”. Lo sostiene il sindaco di Campodipietra, Peppe Notartomaso. A supporto che “non è l’Europa che lo chiede” e che i comuni possano gestire il servizio idrico in proprio, è arrivata la risoluzione del Parlamento Europeo dell’8 settembre scorso che dopo aver richiamato tutte le norme comunitarie al riguardo, raccomanda, ai punti 28 e 46, di favorire il ritorno alla gestione comunale ove previsto dal legislatore nazionale. Invito, pertanto, tutti a superare le logiche politiche sul tema e, facendo fronte comune, a resistere a questo attacco che danneggia soprattutto il Molise e i molisani. Un ulteriore invito lo rivolgo alla delegazione parlamentare al fine di seguire e sostenere le due iniziative di legge riguardanti l’idrico, ovvero il disegno 2212 in discussione in commissione ambiente della Camera e il testo a firma dell’onorevole Realacci riguardante i piccoli comuni” .Tant’è che il sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso, che dal fronte laico e amministrativo guida la
BARI. I presidenti delle regioni Puglia, Michel Emiliano; Molise, Paolo Di Laura Frattura; Basilicata, Marcello Pittella; Abruzzo, Luciano D’Alfonso; Calabria, Mario Oliverio e l’assessore all’Ambiente della regione Marche Angelo Sciapichetti hanno annunciato oggi a Bari, dalla Fiera del Levante, che sottoporranno ai rispettivi Consigli regionali una delibera per richiedere l’indizione del referendum sulle norme contenute nello Sblocca Italia che autorizzano le trivellazioni nel mar Adriatico e Ionio. In conferenza stampa Michele Emiliano ha spiegato: “Abbiamo deciso, in linea con i presidenti dei consigli regionali, di sostenere nelle aule delle varie regioni le delibere che chiederanno l’indizione di un referendum per la dichiarazione di incostituzionalità di alcune norme che consentono le ricerche e le trivellazioni minerarie nel nostro mare. Non una impugnativa dello Sblocca Italia nel suo complesso ma solo di quelle parti che consentono questo tipo di attività. Non vogliamo certo bloccare l’attività del governo o il suo indirizzo energetico ma fare in modo che venga condiviso da tutti. È un atto di leale collaborazione attraverso l’esercizio di prerogative costituzionali con il quale i governi regionali fanno valere le loro visioni strategiche sul futuro economico, turistico e ambientale delle loro regioni, quando queste visioni sono in contrasto con atti individuati dal governo, anche ovviamente valutando che alcune norme abbiano dei profili di incostituzionalità proprio con riferimento al sistema regionalistico previsto dalla Costituzione”. Nel corso della riunione odierna sono stati approvati i quesiti che
battaglia contro l’Egam, l’Ente regionale che associa le ammnistrazioni locali per assoggettarle all’ipotesi della gestione privatistica delle reti idriche di distribuzione, delle reti fognanti e della depurazione, s’è sentito in dovere di rivolgere un appello anche al vescovo Bregantini “affinché, come Papa Francesco, prenda immeditamente posizione sulla questione del servizio idrico integrato e si schieri senza se e senza ma a favore dell’acqua pubblica, ac-
cessibile a tutti, e fuori dagli interessi delle lobbie e dal profitto”. Ancora una volta chiarezza e determinzione distinguono Notartomaso dalle tortuosità dialettiche che sull’acqua si vanno consumando qua e là per il Molise, con diverse intenzioni e sfumature. Per il primo cittadino di Campodipeietra l’idea di una tariffa unica imposta e fatta derivare unicamente dal conto economico costo/benefici è una aberrazione sociale e culturale, cui bisogna opporsi con
ogni mezzo democratico. La Chiesa intaliana è stata in prima linea a sostegno dell’acqua pubblica nella campagna referendaria vinta e stravinta dai No alla privatizazione. Poi però s’è acquietata, per poi risvergliarsi con Papa Francesco con parole alte e ammonitrici in difesa dell’inalienabilità delle risorse naturali che Dio ha creato per tutti, non per gli speculatori, gli affamatori, e gli amministratori pubblici asserviti al capitale. Da qui l’invito al vescovo Bregantini che usa la parola con efficacia quando vuole, di esprimersi sulla vicenda dell’Egam, dell’inganno che nasconcerebbe dietro la maschera della ineluttabilità che gli deriva da una legge nazionale che punta alla gestione unica dell’acqua per favorire l’imprenditoria privata e, quindi, il valore e il concetto del profitto. Fare soldi sull’acqua è un delitto sociale, continua a ripetere Notartomaso, mentre i sindaci legati al Pd, quindi a Renzi e, nel Molise, a Frattura, si dispongono via via ad aderire all’Egam. Una controversia di natura politica, indubbiamente, ma anche una controversia di natura giuridica, dopo che con maggiore chiarezza sta venendo a galla l’illegittimità dell’atto della giunta regionale con cui è stato creato e istituito l’Egam.
“Trivelle in mare, sì al referendum” I presidenti delle Regioni adriatiche concordi contro lo Sblocca Italia possibile, a dare un collegamento alle nostre politiche e ad affrontare al meglio il futuro che ci aspetta. Il Mezzogiorno è una grande opportunità per tutta l’Italia e ne siamo pienamente consapevoli. Il governo deve contare sulla nostra collaborazione e sulla nostra energia. Sappiamo bene di aver assunto oggi con questo atto una grande responsabilità e che dovremo essere coerenti in tutti gli atti successivi. Gli atti sono quelli che cambiano veramente le cose”.
saranno inseriti in un’unica delibera che man mano sarà sottoposta ai Consigli regionali per chiedere l’indizione del referendum: “Abbiamo formulato i quesiti in modo strettamente connesso alle norme che consentono le attività di ricerca e sfruttamento dei giacimenti petroliferi in mare. Lo Sblocca Italia non viene impugnato nel suo complesso – ha ribadito Emiliano - ma solo nei limiti nei quali agevola e cambia le norme ordinarie che sono previste per questo tipo di attività. Questo evento ha comunque un valore politico molto rilevante, perché è la prima volta che alcune regioni si
collegano non solo al fine di costruire un’identica condotta con riferimento alle stesse norme di legge, ma una visione del proprio futuro che tende a realizzarsi in modo congiunto, senza ovviamente travalicare i limiti della Costituzione della Repubblica e della Conferenza delle Regioni. Le regioni qui rappresentate hanno una serie di interessi in comune e uno di questi si chiama mar Adriatico e mar Ionio. Il 9 ottobre questo gruppo di lavoro si riconvoca a Pescara. E in quella riunione verificheremo l’andamento delle varie deliberazioni dei consigli regionali e cominceremo, nei limiti del
I Consigli regionali che discuteranno la delibera sulle trivellazioni seguiranno il seguente calendario: apre la Basilicata che delibera domani, a seguire le Marche, il Molise, la Puglia, l’Abruzzo e la Sardegna che deliberano il 22 settembre, la Sicilia il 23, il Veneto il 25 e la Calabria il 28 settembre. La riunione dei governatori è stata preceduta da un incontro al quale ha partecipato il presidente del Coniglio regionale Mario Loizzo con tutti i presidenti delle assemblee regionali interessate, i quali hanno concordato i calendari. In questa vicenda le assemblee legislative rivestono un ruolo centrale. Inoltre i governatori hanno ricevuto i sindaci salentini contro le trivelle le delegazioni del Comitato No TRIV, WWF, Legambiente, Greenpeace, Avaaz per condividere l’intero percorso.
TAaglio lto
4
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
20 settembre 2015
Il progetto verrà presentato ad Agnone Borghi d’Eccellenza, Wallkers e Rete del Mediterraneo
Regione Molise: occhio al Cultural Routes Gli obiettivi cruciali: creare integrazione, e fornire al mercato strumenti di conoscenza unici Verrà presentato ad Agnone nel mese di ottobre, in coincidenza con l’arrivo di una nutrita schiera di pellegrini da Loreto, dopo aver percorso trecentoquaranta chilometri attraverso le Marche e l’Abruzzo: sessanta chilometri lungo il Cammino Francescano della Marca; quaranta lungo il Cammino Teramano; centosedici lungo l’itinerario del tratturo Piane di Roseto - Furci e poi giù lungo la fondovalle Sangro fino a Villa Santa Maria, paese natale di san Francesco Caracciolo, quindi ad Agnone dove è venerato. Ad Agnone verrà presentato il progetto Cultural Routes che si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione territoriale e si candida a diventare il sistema nazionale a cui i territori possono fare riferimento per una migliore coesione sociale, oltre che per una rinascita economica grazie alla fusione tra cultura, enogastronomia e turismo esperienziale. Il progetto Cultural Routes, promosso da Borghi d’Eccellenza, Wallkers e Rete del Mediterraneo, ha 2 obiettivi cruciali: creare integrazione, e fornire al mercato strumenti di conoscenza unici. Esso rappresenta un metodo da meta-
bolizzare in tutto il suolo italiano quindi non più un idea ma un processo di lavoro già pronto su cui interi territori possono operare e formare gli stakeholders del territorio, ovvero coloro che già vi lavorano: Associazioni, Pro Loco, Enti culturali, ristoratori, albergatori, ostelli ecc… Tutti questi attori sono considerati “portatori d’interesse” e con “Cultural Rou-
tes” possono avere un brand unico nazionale, affiancato a quello locale. Possono cioè prenotare da qualsiasi punto Informativo un’escursione, possono raccogliere e organizzare tutte le guide turistiche e realizzare insieme ai tour operator offerte di viaggio, possono programmare gli eventi, possono offrire la possibilità ai turisti di realizzare il
loro percorso in totale autonomia, possono accogliere i camminatori e segnalare il loro viaggio ad altre tappe che presteranno loro un servizio migliore di accoglienza in quanto attesi. Una rivoluzione metodologica per un turismo esperienziale, come detto, ma ricco di motivazioni ambientali, culturali e religiose. Gli stakeholders territoriali sono i detentori di
questo processo e a loro il compito di realizzarlo. Dicevamo che “Cultural Routes” verrà presentato ad Agnone con l’arrivo dei camminatori che partendo da Loreto arriveranno nella cittadina alto-molisana nel segno di san Francesco Caracciolo che ad Agnone viene particolarmente venerato. Francensco Caracciolo, un principe che ebbe l’incontro con la sua vocazione proprio nel Santuario Mariano di Loreto e che discese l’Abruzzo per raggiungere la casa paterna di Villa Santa Maria dove si ammalò gravemente ed ottenne la grazia della guarigione e decise di fondare l’Ordine dei Chierici Regolari Minori. I Borghi d’Eccellenza sono impegnati in tutta Italia in una attiva azione di coordinamento in cui è inclusa una particolare azione di propulsione nel Molise ritenuto da sempre un “apporto decisivo e fantasticamente progettuale”. Il Cammino dei Walkers, inoltre, associazione di camminatori abruzzesi che annovera ben 1000 iscritti,è stato ispirato proprio dai caracciolini di Agnone.
“L’Asrem se ne infischia del sindacato” CAMPOBASSO. “Il giudice del lavoro - ha spiegato la segretaria generale della Uil Fpl Tecla Boccardo, - ha accolto le nostre tesi in merito al comportamento tenuto dall’ASReM. L’Asrem, infatti, agisce sistematicamente in autonomia e senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, in merito alle procedure di riorganizzazione del personale. Oggi per poter essere ascoltati dall’Azienda, bisogna ricorrere al giudice del lavoro! Dal canto nostro, è stato sempre ricercato il confronto con la parte datoriale. infatti, le nostre proposte a tutti note e da noi ritenute utili e valide, sono rimaste inascoltate. Anche per questo è stato dichiarato lo stato di agitazione e una simbolica manife-
Il giudice del lavoro, su denuncia della Uil, ha condannato l’azienda sanitaria stazione di dissenso mediante l’apposizione di un bottone nero in segno di lutto, che ad oggi ancora portano i professionisti della salute degli ospedali della Regione. Il sindacato chiama in causa anche la struttura Commissariale della Regione Molise in quanto oggi le linee guida nazionali, e lo stesso tavolo tecnico, permettono già la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato, del personale sanitario, anche per le Regioni sottoposte al piano di rientro, al fine di garantire i LEA (Livelli essenziali di assistenza). In Molise però accade il contrario! i lavoratori vengono mandati a casa!”. La
Boccardo si sofferma in particolare su questo importante aspetto riportato nello stesso verbale. “Rispetto all’assunzione di personale, va semplicemente predisposta una
relazione che ne giustifichi la necessità e non ci sono limitazioni specifiche sulla garanzia dei LEA.Sul punto la Uil-Fpl non accetterà una politica che batte cassa sulla pelle dei ma-
lati e dei lavoratori. Continueremo sempre la battaglia anche insieme alle altre organizzazioni sindacali”.
TAaglio lto
5 20 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Nominata la commissione valutatrice per la valutazione delle domande e la relativa documentazione
Lotta al randagismo e miglioramento strutturale dei canili comunali
Vogliamo sperare, avendo chiara la condizione disastrata del canile di S. Stefano a Campobasso, che l’amministrazione comunale di Palazzo san Giorgio abbia avuto il tempo e l’accortezza di rispondere in tempo utile all’avviso di cofinanziamento Il randagismo da un lato; dall’altro la tutela della salute dei cani; in mezzo le strutture valide per l’una esigenza e per l’altra: i canili. Di canili ci occupiamo in questa sede sull’abbrivo della determinazione assunta dal direttore generale per la Salute Marinella D’Innocenzo. Che, come diciamo, tenendo conto della deliberazione della giunta regionale del 352 del 15 luglio 2015 con la quale l’esecutivo di Palazzo Vitale ha approvato il “bando per la presentazione delle domande di cofinanziamento di progetti finalizzati alla lotta al randagismo – risanamento e riqualificazione di canili pubblici esistenti per gli animali d’affezione”, ha provveduto a nominare la commissione giudicatrice per la valutazione delle domande e la relativa documentazione pervenute dal promo al 31 agosto 2015. Va detto che il mese d’agosto è storicamente il meno indicato per pubblicizzare bandi o avvisi pubblici, a meno non si abbia interesse a renderli visibili e appetibili a ristretti soggetti, per essere appunto il mese delle ferie, per cui, tenuto conto della finalità del bando in questione, sarebbe stato opportuno almeno prolungare a tutto settembre la presentazione delle domande di cofinanziamento. Ci ren-
diamo conto che chiedere alla rigidità mentale dei burocrati un minimo di elasticità e di adattamento alle circostanze e alle finalità degli avvisi pubblici, è un tentativo vano e, per giunta, stressante, conoscendo gli esiti a priori. Per il cofinanziamento dei canili, come diciamo, è stato invece preferito il mese di agosto, con tutte le sue difficoltà di mese dedicato alle ferie, non escluse quelle tipiche e certificate della Pub-
blica amministrazione. Comunque ormai è andata. Nella determinazione della D’Innocenzo non viene data nessuna informazione sul numero delle domande pervenute in tempo utile, per cui non siamo in grado di stabilire se il periodo agostano è stato o meno un limite alla conoscenza e alla partecipazione degli eventuali interessati all’avviso. Vogliamo solo sperare, avendo chiara la condizione disastrata del
canile di S. Stefano a Campobasso, che l’amministrazione comunale di Palazzo san Giorgio abbia avuto il tempo e l’accortezza di rispondere in tempo utile all’avviso di cofinanziamento. Sappiamo invece che la commissione valutatrice è stata individuata nelle sue competenze e nei suoi componenti nel modo che segue: Michele Colitti - direttore del Servizio regionale di prevenzione, veterinaria e sicurezza alimentare,
con funzioni di presidente su delega del direttore generale regionale per la Salute, Lolita Gallo, direttore del Servizio regionale per le isorse finanziarie e per le infrastrutture sanitarie, componente; Giuseppe Antonio Giarrusso, direttore del Servizio regionale di edilizia pubblica, componente; Anna Franco, direttore del Servizio regionale enti locali, componente; Alessandro Altopiedi, direttore del Servizio regionale per la ricerca e l’innovazione componente; Nicola Rossi, direttore della Unità operativa complessa “sanità animale del Dup dell’ Asrem della Regione Molise, componente; Antonio Ciccaglione, funzionario del Servizio regionale per la prevenzione, per la veterinaria e per la sicurezza alimentare, con compiti di segretario. La commissione – ha tenuto a precisare nella sua determinazione la D’Innocenzo in ossequio a monsieur Jacques de La Palice - “procederà, nel rispetto di quanto riportato nel bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise 24 del primo agosto 2015, alla valutazione delle proposte pervenute, per l’ammissibilità a cofinanziamento”. Dardo
l’intervento CAMPOBASSO. Non sembra trovare pace l’attuazione del Piano Garanzia Giovani in Molise, fin dall’inizio rallentato da scelte politiche e di programmazione discutibili che di fatto ne hanno ostacolato il pieno avvio operativo. L’ultima indiscrezione, rilanciata dagli organi di stampa, getta una pesante ombra sulle norme procedurali connesse a Garanzia Giovani: la possibilità che alcuni ragazzi possano essere stati avviati ai tirocini extracurriculari senza passare tramite la profilazione e la stipula del patto di servizio presso i Centri per l’impiego, adempimenti necessari per l’iscrizione al programma, disegna scenari inquietanti, un’ipotesi che se dovesse essere confermata segnerebbe anche una forte responsabilità politica su chi dovrebbe vigilare sulla corretta esecuzione del programma operativo”. Questa la ragione alla base dell’interrogazione presentata dal consigliere Fusco Perrella, e
“Piano Garanzia Giovani, perchè ritardi e commissariamenti?” sottoscritta dai consiglieri Sabusco e Iorio, per chiedere conto al Governo regionale delle procedure di avvio e controllo dei tirocini extracurriculari di Garanzia Giovani. “Ci saremmo aspettati da parte del Vicepresidente Petraroia un comunicato stampa di smentita, con numeri e dati certificati; c’è allora la consapevolezza che qualcosa possa essere sfuggito ai dovuti controlli? È stato avviato l’accertamento delle presunte irregolarità? Quali sono le eventuali iniziative che la Giunta intende assumere? Interrogativi che poniamo in funzione del nostro ruolo, e soprattutto perché è nostro dovere vigilare sulla corretta esecuzione delle azioni attuate dal Governo regionale, e di certo non perché gufi, come etichettati da qualcuno. Resta il
fatto che questo è l’ennesimo ostacolo lungo la via di un programma concepito per dare ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro: da principio una distribuzione dei fondi assegnati che ci aveva spinto a chiedere chiarimenti in aula al Vicepresidente Petraroia, data la scarsità di risorse destinate alle misure di politica attiva come l’auto-impiego, l’auto-imprenditorialità e il bonus occupazionale, mentre erano sicuramente più sostanziose le risorse messe in campo per le misure di politica passiva come il servizio civile e i tirocini extra curriculari. Riconosciuto l’errore, è stata approvata dalla Giunta una prima rimodulazione, bocciata dal Ministero del Lavoro perché fuori dai limiti concessi, cui ne è seguita una seconda
attuata di concerto con gli enti ministeriali. Poi il ritardo nella pubblicazione dei bandi, inizialmente previsti ad ottobre 2014 ma di fatto pubblicati nei primi mesi del 2015; infine la complessa e articolata fase burocratica propedeutica alla registrazione dei singoli ragazzi al programma operativo. Questi alcuni dei passaggi maggiormente critici che si sono registrati in Molise a differenza delle altre regioni italiane, dove, anche a fronte di oggettive difficoltà, i singoli piano operativi regionali sono stati avviati per tempo e in anticipo al nostro, nonostante le difficoltà economiche e produttive della nostra regione richiedessero una programmazione tempestiva”.
* !
) ! '
% " ! ( ' % "% ! "%
('" "
&' !)
%"! #" &&" ' !$( % % ! & ''"% " %
* "! + #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%
!' " !) % (!
Campobasso
7 20 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“ La regione perde tempo e il comune si organizza” La Uiltucs denuncia la situazione degli ex dipendenti di Esattorie dopo la decisione dell’amministrazione di Campobasso CAMPOBASSO. La vicenda degli ex dipendenti di Esattorie s.p.a. È ormai tristemente nota a tutti: dai proclami della Regione Molise, circa una pronta risoluzione della questione, risalenti a due anni fa, si è poi passati ad un bando di gara dai tempi pressoché eterni, che solo nell’ultimo periodo ha visto una società aggiudicataria, ma che ancora non vede il reimpiego nemmeno di un lavoratore della Ex Esattorie. È vero che la Regione non ha individuato una soluzione in tempi rapidi, così come promesso, ma è vero anche che, a tutela di ben 70 posti di lavoro di cittadini molisani, ci si aspettava un’adesione se non plenaria, comunque massiccia dei Comuni molisani al bando di gara per il servizio di riscossione, gestito da Ali Comuni molisani, in qualità di
centrale di committenza. Ed invece, in barba alla logica, al buon senso e soprattutto alla tutela occupazionale dei propri cittadini rimasti senza lavoro, il Comune di Campobasso ha pensato bene di agire in autonomia, affidando il servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia Sud, senza occuparsi minimamente dei 70 professionisti del settore rimasti disoccupati. Possibile che il Sindaco di Campobasso, il Vice Sindaco e tutti i consi-
glieri di maggioranza e di minoranza non fossero a conoscenza del grave problema dei 70 ex dipendenti della Esattorie s.p.a.? Nessuno può crederlo e, dunque, viene da pensare che, pur consapevoli della problematica, l’abbiano bellamente ignorata, rivolgendosi altrove: la UILTuCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, chiede al Comune di Campobasso quanti dei 70 ex lavoratori della Esattorie s.p.a. Verranno reimpiegati in Equitalia Sud, perchè ad oggi il numero risulta pari a zero.
Sarebbe davvero vergognoso, da parte dell’Ente comunale, ignorare in questa maniera le difficoltà di quei concittadini (ed elettori) che hanno, senza alcuna colpa, perso il lavoro, a causa delle problematiche della società Esattorie e delle inaccettabili lungaggini della Regione Molise. La UILTuCS Molise spera che il Comune di Campobasso smentisca quella che, ad oggi, sembra essere una realtà di indifferenza e di poca sensibilità rispetto alle problematiche del mondo del lavoro e che, al contrario, dimostri di aver pensato ai propri concittadini, provvedendo a farli reimpiegare, almeno in parte, nella società di riscossione cui si è rivolto. A tal proposito, quindi, chiede al Comune del capoluogo di chiarire cosa stato previsto nel con-
tratto di affidamento del servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia sud per tutelare le 70 professionalità, o parte di esse, fuoriuscite da Esattorie e qualificate a gestire detto servizio. La UILTuCS Molise chiede anche se, in seno agli organi del Comune di Campobasso vi si stato un serio confronto sulla questione, che abbia tenuto in debita considerazione la problematica degli ex lavoratori della Esattorie s.p.a. e se i consiglieri comunali tutti si siano preoccupati delle sorti dei loro concittadini e ne abbiano difeso il sacrosanto diritto al lavoro. La UILTuCS Molise vuole risposte chiare ed assunzioni di responsabilità e resta, pertanto, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Campobasso.
Porto di fucile, velocizzate le pratiche Alla Questura di Campobasso procede spedito il rilascio delle pratiche CAMPOBASSO. La Questura di Campobasso ha rilasciato a partire dal 01.01.2015 e fino al 19.09.2015 n. 760 porti di fucile, di cui n. 473 porti di fucile uso caccia. Lo scorso anno, alla stessa data, erano stati rilasciati in totale n. 476 porti di fucile di cui n. 284 uso caccia. L’iter amministrativo delle pratiche di rilascio/rinnovo dei porti d’armi è stato inizialmente rallentato a causa dell’elevato numero di pratiche presentate dagli utenti, in relazione alla verifica straordinaria riguardante i detentori di armi ex D. Lgv. 121/2013; gli utenti hanno preferito rinnovare la licenza
piuttosto che limitarsi alla presentazione del solo certificato medico d’idoneità psico-fisica presso gli uffici della Questura. Si è quindi registrato un notevole aumento nel numero di richieste di rilascio di porto d’armi che è andato ad aggiungersi a quello dei rinnovi per uso di caccia che si concentrano storicamente nei mesi di maggio e giugno, in vista dell’apertura della stagione venatoria a settembre; sono tuttavia aumentati anche i rilasci dei porti di fucile per il tiro a volo e le richieste di nulla osta alla detenzione dovute all’esigenza di custodire armi in precedenza detenute da persone anziane, non più idonee
dal punto di vista sanitario, alla detenzione delle armi. Nonostante l’accresciuto carico di lavoro si è riusciti ad evadere tutte le richieste pervenute alla Questura entro lo scorso 20 agosto, consentendo alla maggior parte dei cacciatori della Provincia di partecipare alla prima giornata di apertura della stagione venatoria (domenica 20 settembre) e rispettando i tempi di lavorazione previsti dalla legge, fatte salve le istanze che richiedono tempi superiori (sempre nei limiti dei 120 giorni) a causa di situazioni partico-
lari emerse nella trattazione delle pratiche stesse.
“Un’amministrazione arrogante e nullafacente” A Cercemaggiore è la denuncia politica del consigliere Antonio Rocco CERCEMAGGIORE. “A circa un anno e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, ho il dovere di constatare che ben poco è cambiato rispetto al passato: non c’è alcuna condivisione e scarsa è la progettualità“. Così il consigliere comunale di Cercemaggiore, Antonio Rocco. “Emerge in modo evidente che, sebbene lo spot elettorale della minima diminuzione delle tariffe TASI, il complessivo carico fiscale per le famiglie non risponde alle minime richieste di ordinaria amministrazione. A questo va aggiunto che i servizi essenziali non sono garantiti. Basti pensare all’interruzione degli standard del servizio idrico all’interno del centro abitato e nelle contrade, come C.da Pesco Morelli e Piscero (disservizio che persiste dal giorno 09.08.2015 ad oggi). C’è
di più: nel tentativo goffo di risolvere la problematica, l’amministrazione non ha fatto altro che creare un ulteriore disservizio anche al comune limitrofo, Gildone. Inoltre, voglio far notare che con la comunicazione n. 2/2015, con la quale l’amministrazione ha ritenuto opportuno portare a conoscenza della cittadinanza cercese la propria programmazione Lavori Pubblici (parlo degli interventi “Programma 6.000 Campanili e recupero fabbricato - ex mercato coperto)”, non si fa altro che dare contezza ai cittadini di un’opera che era già stata programmata dall’amministrazione precedente (parlano gli atti), unitamente alla realizzazione dell’ampliamento del cimitero esistente. Ci sarebbero molte cose da dire, come l’assenza dei cestini per la raccolta differenziata nel centro abitato
(vedi piazza San Rocco), la mancata salvaguardia dell’incolumità degli automobilisti che percorrono le nostre strade (vedi strada che collega la Cda Fonte la Noce con la Cda Capoiaccio, percorsa giornalmente anche da qualche amministratore di maggioranza!), il disagio causato dallo spostamento del mercato domenicale, la mancata apertura degli uffici comunali il sabato mattina etc. Ma tutto ciò risulta essere al di fuori degli interessi di chi amministra Cercemaggiore. Le istanze della minoranza non vengono prese minimamente in considerazione e nei consigli comunali si assiste sistematicamente ad una sorta di “totalitarismo della maggioranza”, la quale, non ha nemmeno la sensibilità democratica ed istituzionale di portare all’ordine del giorno gli atti da me presentati”.
9
Isernia
20 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Droga, imprenditore denunciato Gli uomini della Finanza hanno bloccato l’uomo di Venafro con 54 grammi di hashish VENAFRO. Proseguono i servizi di controllo del territorio da parte dei reparti della Guardia di Finanza di Isernia lungo le principali direttrici viarie della provincia, volti alla prevenzione ed alla repressione dei traffici illeciti in genere, comprese le droghe leggere, che nel pomeriggio di ieri hanno portato al sequestro di 54 grammi di hashish. Nell’ambito di tale dispositivo, infatti, a Venafro, una pattuglia della locale Tenenza, ha effettuato alcuni accertamenti di routine presso la fermata delle autocorriere di linea provenienti da Napoli.
Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno notato un quarantanovenne residente nella zona, già noto per precedenti specifici, che tentava di eludere il controllo. Insospettita dall’atteggiamento dell’uomo, la pattuglia lo raggiungeva e lo invitava ad esibire spontaneamente eventuale stupefacente in suo possesso. Messo alle strette, consegnava un involucro in alluminio contenente 54 grammi di hashish, occultato sulla persona. La sostanza veniva, quindi, sottoposta a sequestro e l’uomo, un imprenditore, su conforme parere
dell’Autorità Giudiziaria, veniva denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora le indagini della Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, saranno indirizzate ad accertare la provenienza della droga ed eventuali responsabilità di altri soggetti.
Legalità, arriva Pietro Grasso Martedì a Isernia all’Auditorium il tema sulla scuola
ISERNIA. Martedì 29 settembre 2015 ore 10:30 – Auditorium “Unità d’Italia” di Isernia. Il tema della Legalità è stato scelto dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise come il filo conduttore di quest’anno di attività. Dopo l’inaugurazione dell’anno scolastico del
Molise lo scorso 9 settembre (proprio sul tema della legalità e della Costituzione) con la presenza del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, l’Ufficio Scolastico Regionale ha deciso di organizzare un nuovo appuntamento a Isernia, nella sede dell’Auditorium “Unità d’Italia”. Questa volta saranno il Presidente del Senato, Pietro Grasso e il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino a parlare di legalità. Sarà un confronto aperto sul tema con circa 700 studenti che arriveranno a Isernia da tutte le scuole della regione. L’evento si intitola “Io e noi, prota-
gonisti di legalità e responsabilità”. I lavori saranno introdotti dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Campobasso, Claudio Di Ruzza. I saluti istituzionali sono affidati al Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura e al Prefetto di Isernia, Filippo Piritore. “Il tema della legalità ci accompagnerà per tutto l’anno scolastico – ha detto il Direttore dell’USR Molise, Anna Paola Sabatini – crediamo che l’argomento debba essere al centro delle attività di tutte le scuole perché la legalità rappresenta la colonna portante di ogni altro aspetto della nostra vita di cittadini. La
Fornelli: Il centro storico si abbellisce ancora… in attesa della Rai Il Borgo più Bello d’Italia sarà protagonista sul programma televisivo “Alle Falde del Kilimangiaro” FORNELLI. Continuano senza sosta i lavori all’interno del centro storico di Fornelli. Il Borgo più Bello d’Italia , grazie alla programmazione e alla volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tedeschi, sta cambiando totalmente volto. In questi ultimi giorni si sta provvedendo all’arricchimento dell’arredo urbano e floreale in diverse aree. Una ventata di nuovo per tutti i cittadini e soprattutto per tutti i turisti che visitano questo splendido borgo medievale. Intanto, nelle giornate di lunedì 21 settembre e martedì 22 settembre in paese giungerà una troupe televisiva della Rai del programma televisivo “Alle Falde del Kilimangiaro” che girerà un servizio che andrà in onda nel citato programma nel mese di ottobre. Oltre dieci minuti verranno dedicati al comune della provincia di Isernia che si fregia dell’annessione
ai Borghi più Belli d’Italia. Servizio completo dedicato a Fornelli e al suo centro storico in quanto appartenente al circuito dei “Borghi Più Belli d’Italia”. Una vetrina promozionale di grande pregio che proietterà Fornelli anche oltre i confini nazionali. Un grande risultato anche per l’amministrazione
comunale guidata dal sindaco Giovanni Tedeschi che da anni sta investendo sul centro storico e sul suo arricchimento strutturale. Anche i turisti stanno apprezzando gli sforzi fatti in questi anni con i lavori che vanno ancora avanti per raggiungere altri ambiziosi risultati.
scuola deve partire dalla legalità. Per questo ho invitato tutti gli Istituti della nostra regione a inserire nel nuovo Piano triennale dell’offerta formativa, specifiche attività didattiche e formative che vadano in questa direzione. Per quanto riguarda l’evento del 29 settembre, è inutile sottolineare l’alto valore di questa visita che gratifica il nostro territorio e tutto il mondo della scuola. Sarà una giornata ricca di contenuti, dove gli studenti saranno i veri protagonisti. Ringrazio già da ora il Presidente del Senato e il Segretario Generale della Cei per aver scelto il Molise e la nostra comunità scolastica come luogo di riflessione e confronto sul tema della legalità”. E proprio in occasione di questa
giornata, l’Ufficio Scolastico del Molise ha promosso un concorso rivolto alle scuole di primo e secondo grado che si intitola “Un tema per la legalità”. Ogni scuola partecipante dovrà inviare all’USR un elaborato sotto forma di tema, lettera aperta o articolo giornalistico. (il bando è su l sito istruzionemolise.it). Il vincitore salirà sul palco dell’Auditorium Unità d’Italia di Isernia e leggerà il suo elaborato al Presidente del Senato Grasso e al Segretario Generale della Cei Galantino. Ricordiamo che l’Ufficio Scolastico ha scelto #lascuolasiamonoi come hashtag ufficiale per tutte le iniziative e gli eventi promossi quest’anno e che il profilo twitter è @scuolamolise.
11
Termoli
20 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
A Bonefro la spending review a carico dei più piccoli e dei più deboli La denuncia del Capogruppo di minoranza Claudia Lalli: “La nuova Amministrazione ha tagliato la mensa scolastica e il servizio Scuola Bus. In pochi mesi ha creato già gravi danni alla comunità” BONEFRO. “A soli pochi mesi dalle elezioni di primavera, la maggioranza chiamata ad amministrare il Comune di Bonefro, con un paio di decisioni che sarebbe eufemistico definire sbagliate e incomprensibili, ha già procurato dei danni gravi alla comunità”. E’ quanto dichiara il Capogruppo di minoranza Claudia Lalli. “L’Amministrazione - spiega l’esponente di opposizione - ha ridotto drasticamente il servizio di mensa scolastica e rimosso il servizio Scuola Bus per gli alunni che vivono lontano dal centro abitato. Un durissimo colpo al diritto allo studio a cui va posto immediatamente rimedio”. “Tra l’altro - aggiunge Lalli - il servizio Scuola Bus è stato sostituito al momento dall’auto della Protezione civile e addirittura senza accompa-
gnatore, in sfregio alle norme in vigore e al buon senso”. “Alle famiglia degli altri 7 bambini prosegue - che provengono dai paesi limitrofi addirittura sarebbe stato
promesso un rimborso spese, pur di non attivare lo Scuolabus e di conseguenza garantire un impiego lavorativo a donne e giovani di Bonefro per svolgere l’attività di accompa-
gnamento scolastico. Tanto era stato fatto lo scorso anno per invogliare le famiglie di questi bambini ad iscrivere i propri figli a Bonefro ed evitare le pluriclassi. Oggi a queste famiglie viene negato un servizio essenziale e sono costrette, nonostante gli impegni lavorativi, a recarsi personalmente a Bonefro per accompagnare i loro figli e quindi affrontare tutti i disagi che ne derivano”. “Neanche 1 euro - rivela il Capogruppo - è stato speso a favore delle pluriclassi per i progetti di sdoppiamento e la confusione regna sovrana, con l’inevitabile malumore dei genitori per un problema che ancora una volta non trova la soluzione definitiva e che è stato rimandato di nuovo a discapito della buona scuola”. “Dopo le strabilianti promesse della
campagna elettorale, - tuona l’ex Vicesindaco di Bonefro - la cruda e nuda realtà di una maggioranza che fa spending review toccando proprio ciò che non si dovrebbe toccare, ovvero la scuola, il sociale e l’occupazione”. “Emergono - conclude Lalli - chiaramente le differenze con la precedente Amministrazione, che in un periodo di vacche magre e di obbligata attenzione ai conti aveva invece incentrato tutta la sua attenzione e il suo impegno sulla scuola, sul sociale e sui diritti delle fasce deboli, lontano dai facili riflettori di promesse e annunci che è impossibile mantenere e soprattutto con quel senso di responsabilità che sembra mancare a chi oggi ha il dovere di amministrare questa comunità”.
Nuovo allenatore al Termoli, c’è Chiarella Oggi la sfida al Cannarsa rinnovato contro il Tre Pini Matese TERMOLI. Nuovo ribaltone in panchina in casa Termoli calcio. Stamane, infatti, all’avvio della sessione mattutina degli allenamenti al campo di San Pietro, non c’era mister Catalano ma un nuovo allenatore. Stupore all’interno degli spogliatoi
con i giocatori in rosa che sarebbero stati informati ieri sera del cambio di allenatore. In pratica, tre panchine diverse in appena sette giorni. Il nuovo tecnico è Walter Chiarella, ex calciatore del Termoli. In avvio di sessione di allenamento, colloquio tra dirigenza e calciatori per fissare gli obiettivi, annunciare il cambio in panchina e av-
viare un nuovo confronto tra dirigenza e atleti. Oggi intanto sfida contro il Tre Pini Matese con l’obiettivo di debuttare al Cannarsa vincendo. L’avvicendamento è avvenuto nella tarda serata di ieri e anche in questo caso il mister che lascia adduce problemi di natura personale.
San Martino in Pensilis: recuperati dai carabinieri 241 pannelli fotovoltaici SAN MARTINO IN PENSILIS. I Carabinieri della Compagnia di Larino hanno rinvenuto e sequestrato 241 pannelli fotovoltaici asportati, nei giorni scorsi, da un’azienda di San Martino in Pensilis. In particolare, i Carabinieri dell’aliquota Radiomobile, durante la decorsa notte, hanno fermato e controllato, alla periferia di San Martino in Pensilis, un furgone condotto da un 40/enne originario del Marocco. Durante il controllo, i militari dell’Arma, dopo aver spostato alcuni elettrodomestici posizio-
nati appena dietro le due ante posteriori del mezzo, hanno rinvenuto 131 panelli fotovoltaici, risultatisuccessivamente,a seguito di immediati accertamenti, rubati a San Martino in Pensilis ad una società con sede a Roma. Nello stesso contesto, i Carabinieri, mentre ispezionavano le zone circostanti, hanno rinvenuto, abbandonato e senza nessuno a bordo, un altro furgone carico di altri 110 pannelli asportati alla stessa società. La refurtiva, interamente recuperata, è stata quindi restituita all’avente diritto, mentre il
40enne marocchino è stato denunciato in s.l., alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, per ricettazione. Lo stranieroè stato, altresì, contravvenzionato perché il mezzo, sottoposto a sequestro, è risultato sprovvisto di copertura assicurativa. Le indagini continuano per identificare le persone che erano a bordo del furgone, frettolosamente abbandonato, verosimilmente, alla vista degli operanti.
Attimi di paura a Porticone Per un semplice diverbio un uomo ha minacciato con il coltello un giovane TERMOLI. Paura verso le 18.30 in contrada Porticone nella serata di ieri quando, secondo quanto reso noto, si è rischiato grosso. Da un semplice diverbio, infatti, pare che un uomo avesse finito con il minacciare con il
coltello un diciassettenne amico del figlio. I motivi del gesto sarebbero da ricercare in passate discussioni tra i due adolescenti. L’episodio si sarebbe quasi trasformato in rissa dopo l’intervento anche di una terza per-
sona. Spintoni e urla nel quartiere senza però danni ad alcuno. Sul posto, imminente l’arrivo degli agenti della Polizia di Stato, tra l’altro impegnati proprio lì vicino per le operazioni di ge-
stione emergenza a causa dell’incendio divampato tra via Del Mare e via Firenze, che hanno messo a verbale l’accaduto e denunciato l’adulto per minaccia aggravata