Codardi il popolo vi delegittimerà

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 65 - giovedì 19 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Pasquale Guarracino

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pasquale Guarracino. Ieri ha compiuto gli anni e, quindi, gli auguri sono sentiti. E' sicuramente uno dei sindacalisti che maggiormente si sta impegnando in questi giorni in diverse vertenze di lavoro soprattutto in enti regionali a seguito di una politica che, invece di creare occasioni e opportunità, va a compromettere anche quanto di buono è stato fatto ed è in essere. Non è cosa di poco conto rispetto al colpevole silenzio di altri suoi colleghi.

Codardi il popolo Vi delegittimerà

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. E' stato il primo a sostenere le giuste ragioni di Roberto Ruta quando il senatore si è dimesso da presidente della Commissione agricoltura. E' stato, ancora, il primo a sottoscrivere il documento a sostegno del presidente Frattura per evitare di dovere lasciare la poltrona da assessore. E' il più classico esempio del doppiopesismo che non giova alla causa dei cittadini molisani visti anche i risultati maturati. E’ da tempo che scriviamo delle sue operazioni politiche, ma questa volta sembra proprio di avere superato tutto.

La poltrona è comoda a 15.000 euro al mese. Per questo non Vi dimettete


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

19 marzo 2015

Una balbettante relazione del presidente Frattura in risposta alla mozione di Iorio non ha chiarito l’arcano

Alla Protezione civile mancherebbero 10 milioni di euro e non si trovano Probabilmente saranno altri organi amministrativi, altri istituti analitici, altre autorità di controllo a definire come stanno le cose e dove e come sono finiti questi benedetti 10 milioni Allarme rosso ieri l’altro in consiglio regionale. Alla Protezione civile mancherebbero 10 milioni e due altri milioni spesi, non sarebbero stati coperti dal prescritto impegno preventivo. Questioni delicate, che hanno visto uno di fronte all’altro Frattura e Iorio. Con quest’ultimo che al termine dell’esposizione di Frattura sulla faccenda dei 10 milioni ballerini e dei due milioni non preventivamente impegnati prima di essere spesi, s’è detto largamente insoddisfatto e lapidariamente ha chiuso: “L’affermazione della scomparsa dei 10 milioni non è vera e non è vero neanche il fatto che ci fossero fatture senza impegno di spesa”. Vacci a capire. Una cosa è certa. La Protezione civile di questi tempi non offre chiarezza di gestione e di comportamenti s’è vero che la ricostruzione non va avanti e alcuni provvedimenti, come quelli relativi ad appalti senza la disponibilità dei fondi, si prestano, essi sì, ad necessario apprendimento. Volendo , ce n’è materia contabile per la Corte dei Conti ma, strano a dirsi, il governo regionale in molte sue sfaccettature amministrative gode di impreviste franchigie. Il presidente in carica non ha fatto altro che leggere le relazioni che gli

L’INTERVENTO

hanno preparato i tecnici di cui dispone alla Protezione civile e per la prima volta, crediamo, la responsabile Scarlatelli ha avuto contezza di quanto fosse delicato il suo compito e quanto gli dovesse pesare il chiarimento che l’era stato richiesto, racchiuso in pagine infarcite di numeri, date, capitoli di bilancio, consuntivi e accertamenti bancari. Un guazzabuglio che Frattura è stato “costretto” a leggere, non avendo altra padronanza del fatto e della materia, pur di dare una risposta a Iorio che giustamente si era piccato per alcune affermazioni del

consigliere Salvatore Ciocca (delegato da Frattura alla Protezione civile) apparse sulla stampa, in cui paventava la “scomparsa” di 10 milioni di euro e l’utilizzo improprio di due milioni senza impegno di spesa “afferenti la gestione dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile e la gestione Commissariale”. Affermazioni gravi, che rimangono tali anche a conclusione della illustrazione della mozione di Iorio e della risposta di Frattura, in assenza di una definizione certa e certificata della vicenda. Infatti, la dottoressa Scarlatelli, tra il saliscendi della

valutazioni, delle ricerche, dei decreti con cui ha allestito la relazione letta da Frattura in consiglio, ha inserito questa dichiarazione: “Sono in corso ulteriori approfondimenti istruttori che comprendono anche riunioni di servizio dedicate, in confronto con i procedimenti responsabili dell’area finanziaria della cessata struttura commissariale postsisma, e verifiche degli accertamenti bancari, tramite modello 56T unificato, esaminando le voci di entrata e di uscita della contabilità speciale 3089 del Commissario delegato alla ricostruzione

post-sisma e all’emergenza alluvione”. Ancora, quindi, approfondimenti, riunioni di servizio, finanche un gruppo di lavoro per approfondimenti istruttori e verifiche contabili sulla questione e confronti, per mettere a fuoco la verità di chi, come Iorio, ritiene che tutto sia in regola e che se permangono difficoltà a chiarire, queste non possono che essere fatte risalire alle difficoltà dell’attuale gestione (politica e amministrativa) della Protezione civile di capirci qualcosa della Protezione civile, e di chi, di converso, partendo dal presupposto che ciò che ha riguardato la ricostruzione post-terremoto “l’è tutto da rifare”, sono necessari ulteriori approfondimenti, riunioni, confronti e raffronti. Sarà come sarà, ma non è assolutamente uno spettacolo degno di un’assemblea regionale la balbettante relazione di Frattura da cui non si sono potute trarre conclusioni di nessun genere. Probabilmente saranno altri organi amministrativi, altri istituti analitici, altre autorità di controllo a definire come stanno le cose e dove e come sono finiti questi benedetti 10 milioni che pare non si riescono a trovare. Dardo

Due campioni del nulla

di Ulisse Di Giacomo

I due campioni del nulla, evidentemente toccati dalle mie considerazioni sulle responsabilità dell’ attuale tragedia della nostra Regione, sono andati a spulciare su Openpolis, un agenzia giornalistica privata che nulla ha a che vedere con il Senato e che periodicamente stila una specie di classifica sulla ” produttività’ ” e sulle presenze dei Parlamentari ( quella menzionata e’ vecchia di quattro mesi ) e che nel passato ha già’ ricevuto numerosi

esposti per i criteri utilizzati. Per quanto riguarda le ” presenze “, il mio dato e’ del 77%, come si può’ leggere nel sito ufficiale del Senato, pur essendo subentrato con 10 mesi di ritardo per le note vicende. Riguardo alla ” produttività “, la stessa agenzia ci tiene a precisare quanto segue, e che può’ essere letto da tutti sul suo sito: “I Parlamentari in evidenza sono entrati in carica dopo l’ inizio della legislatura e la loro posizione in classifica e’ falsata dal minor tempo avuto a disposizione. Quando si parla di ” produttività’, poi, non si intende dire chi lavora e

chi no in Parlamento, bensì ci concentriamo solo ed esclusivamente su quella parte del lavoro parlamentare volto alla proposta, discussione ed approvazione di atti legislativi e non legislativi, ben sapendo che la stragrande parte degli atti presentati serva solo a dare contentini a gruppi di pressione, clientele e elettorati di riferimento. Si presenta una tale interrogazione, ben sapendo che nessuno la prenderà’ mai in considerazione; un tal DDL, che non giungerà’ mai neppure all’ esame della Commissione competente, solo per dimostrare che si fa

qualcosa. Inoltre, nel’ indice di produttività’, non viene calcolato il lavoro politico ed istituzionale collegato ad incarichi parlamentari ( e io sono capogruppo nella Commissione Lavori Pubblici e Trasporti) “. Questo è’ quanto. Gran parte della mia attività parlamentare

Attivarsi per le nuove risorse

L’INTERVENTO di Cosmo Tedeschi

A pochi giorni dal lancio del ‘quantitative easing’, la politica economico-finanziaria voluta da Mario Draghi – presidente della Bce –per evitare il rischio deflazione e promuovere ricadute positive sull’economia reale, ci sono già i primi riscontri positivi. Grazie al cosiddetto ‘alleggerimento quantitativo’ la Banca centrale europea ha avviato la campagna d’acquisto dei titoli di Stato dei Paesi membri.

Così facendo si aumenta la liquidità del sistema finanziario e, di conseguenza, si abbassano i rendimenti dei titoli di Stato a lunga scadenza con l’effetto di diminuire i tassi d’interesse e di abbassare lo spread. Mutui e finanziamenti alle imprese ne beneficeranno. Inoltre tale manovra, abbassando il rendimento dei titoli, indirizza le banche a non prediligere più tale forma di investimento, favorendo il prestito alle famiglie e alle imprese. Il piano di Draghi prevede l’acquisto di titoli per 60 miliardi al mese, fino al settembre 2016. In Italia arriveranno circa 12 miliardi al

mese. In proporzione, il Molise potrebbe ricevere risorse per centinaia di milioni al mese. È chiaro che il nostro territorio non può sprecare un’occasione come questa: occorre dunque che le istituzioni locali, di concerto con il mondo dell’imprenditoria, i sindacati e le associazioni di categoria operanti sul territorio, trovino una strategia comune per far sì che tali ingenti risorse economiche ricadano effettivamente sul territorio e siano a disposizione dell’economia molisana. Occorre, in altre parole, lavorare insieme affinché gli istituti finanziari, che sono i diretti beneficiari della strategia

e’ rivolta a ridurre i danni che Ioffredi e Ciocca, con i loro compagnucci, procurano ai molisani. Non avrei nemmeno risposto a questi due individui se non fosse stato per dimostrare, ancora una volta, con chi abbiamo a che fare in questa povera Regione.

della Bce, tornino a finanziare le attività produttive e le famiglie molisane, invertendo la tendenza degli ultimi anni che ha visto una contrazione dell’erogazione del credito pari al 7,4% in tre anni, facendo registrare un calo dei prestiti a 110 miliardi di euro. Un impegno concreto e veloce in tal senso è fondamentale per non perdere tale opportunità, vista la difficilissima situazione economica che il Molise, da qualche anno, si trova ad affrontare. Se il Molise non sarà in grado di approfittare con progetti concreti di una simile possibilità, sarà a rischio la sussistenza stessa del territorio. Pertanto, ognuno deve fare la propria parte.


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3 19 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Anche di fronte al fuoco amico la Politica non presta il petto. Svicola, balbetta, non si assume responsabilità

Ma che colpa abbiamo noi Nessuno, con un po’ di sale in zucca ed una minima conoscenza del mondo (soprattutto recente) della Politica si sarebbe aspettato chissà quale cascata di dimissioni in Consiglio regionale dopo l’onesta analisi del senatore Ruta sui primi due anni dell’amministrazione Frattura. Non era una prospettiva immaginabile, sotto nessun punto di vista. Ma una più decorosa e consapevole reazione, non tanto del presidente stesso (che almeno ha avuto la decenza di promettere a Ruta di rispondergli, nel merito, per iscritto), quanto dei figuranti di fila, beh, quella ce la si poteva aspettare. Invece, dopo due anni di governo, e questa realtà sotto il naso, ciò che queste menti elette sono state capaci di partorire è stato addossare colpe e responsabilità (che pure non mancano) a chi li ha preceduti. Come se due anni di governo (e di stipendio) non fossero sufficienti ad investirli di una qualsiasi titolarità a rispondere. Nessuno che abbia avuto la decenza di ammettere una qualsivoglia colpa, un benché minimino coinvolgimento nella realtà delle cose che, invece, si trovano ad ammini-

strare. Come se davvero non fosse affare loro. Nessuno che abbia avuto l’onestà intellettuale di ammettere che la questione “X” poteva essere gestita meglio; che il problema “Y” non si poteva onestamente prevedere, né evitare. Niente di niente. Qualche stiracchiata metafora calcistica, che ormai danno

il voltastomaco, una generica solidarietà al presidente, come se questi fosse scivolato nella doccia facendosi un bernoccolo. La verità è che queste menti elette ci prendono per il naso sfacciatamente; menano il can per l’aia impunemente, con annoiate e pigre dichiarazioni fatte di nulle; mentre ingrassano. Mentre per due anni non sono stati capaci di segnare un punto che uno. Il vero scandalo, la cosa realmente inaccettabile, non è il loro stipendio, ma quanto ci restituiscono in termini di risultati rispetto a quello stesso stipendio. Ora passi pure (ma non passa, non passerà) per i risultati, ma possiamo chiedere a queste menti elette quantomeno di fare finta che la cosa li riguardi? E’ lecito aspettarsi qualche parola che provenga dal mondo reale? Fino ad oggi non abbiamo avuto neanche questa soddisfazione. Quella di sentirci dire: “Abbiamo sbagliato, scusate. Da domani cercheremo di fare meglio”. Dopo due anni di governo, invece, ci è toccato di sentire: “Ma che volete da noi?”. Insopportabile.

“Nessuna volontà di provocare crisi ma aiutare a risolvere quella del Molise” Ruta, Leva e Venittelli tornano a specificare la loro posizione CAMPOBASSO. ”Nessuna volontà di provocare crisi ma solo di aiutare a risolvere quella in cui versa il Molise.” I tre parlamentari, Ruta, Venittelli e Leva rispondono al segretario regionale del Pd, Fanelli. “Vogliamo esclusivamente che l’esperienza del centrosinistra e del Pd in regione sia convincente e capace di cambiare il destino della nostra regione che vive una straordinaria difficoltà. Nessuna volontà di provocare crisi o di sindacare l’impegno del Presidente e della giunta ma abbiamo avanzato proposte concrete, indicato scelte da operare, avendone il dovere oltre che il diritto, certamente in un partito democratico anche nel nome, quando in gioco c’è il fu-

turo della nostra comunità, del diritto alla salute dei cittadini. Indicare la strada della prevalenza della sanità pubblica di qualità (con percentuali non inferiori al 75% dei posti letti assegnati), è per noi da rimarcare con decisione, stante la persistenza, dopo due anni di governo di centrosinistra, di una percentuale ben inferiore a vantaggio delle strutture private, ben consapevoli delle eccellenze presenti sul nostro territorio che rappresentano

L’intervento di Giovanni Muccio* Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita sente il bisogno e la necessità di intervenire nel dibattito politico regionale che si è aperto dopo la conferenza stampa del Sen. Ruta, necessità per il ruolo del Movimento all’interno del tavolo regionale del Centrosinistra e firmatario del programma elettorale dello stesso. Il Sen. Ruta nella sua conferenza stampa, non ha fatto altro che sollecitare il Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, ad azioni e misure straordinarie per rilanciare da subito l’economia del Molise, per dare al Popolo molisano le opportunità per una vita dignitosa, azioni e misure da mettere immediatamente in campo segnando un’inversione di rotta chiara e decisa. Il Movimento non crede ci sia stata la lesa maestà al Presidente Frattura su tale invito, a parere del Guerriero Sannita rappresentava

una ricchezza ed una opportunità, se integrate al sistema pubblico e non se in concorrenza ad esso. Così, a titolo esemplificativo, indicare la strada della comune battaglia per la deroga al decreto Balduzzi da inserire nell’ emanando regolamento e, qualora non ci venga accordata, perseguire la strada dell’alta specialità pubblica con l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Cardarelli di Campobasso, in accordo con la

Facoltà di Medicina dell’Università del Molise, vuol dire indicare soluzioni per garantire ai cittadini un servizio di qualità e puntare sull’avanzamento scientifico e sulla didattica, oltre a garantire , in entrambe le ipotesi, che gli ospedali di Isernia e Termoli non retrocedano a ospedali di base. Allo stesso modo crediamo sia necessario, non chiudersi a riccio per dimostrare chi comanda, ma aprirsi ad un ampio e tempestivo confronto con la società molisana, con le forze produttive e sociali, per individuare nel merito e nel metodo le azioni più idonee ed efficaci per creare da subito nuova occupazione. Per un Molise più forte, solidale, moderno e all’avanguardia, fondato sulla partecipazione e sulla condivisione.”

Il Guerriero Sannita è con i parlamentari solo un semplice invito a un cambio di marcia, in considerazione della situazione che vivono migliaia di famiglie molisane che hanno perso un poso di lavoro, cassaintegrati in vertiginoso aumento e una vera programmazione all’orizzonte che non si vede, ed un programma elettorale che somiglia sempre di più a carta straccia. Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita non dice nulla di nuovo, anzi, unitamente a SEL, Pdci, PSI e CD partiti minori della coalizione, ma determinanti per la vittoria del Centrosinistra e quindi di Paolo Di Laura Frattura, si sono ritrovati attorno ad un tavolo a fare il punto della situazione in cui versa il Molise, ed il quadro venuto fuori dagli incontri è a dir poco allarmante. Lo stato in cui versa l’azione, sia a livello di esecutivo che di Consiglio, la inadeguatezza la lentezza delle azioni poste in essere, a fronte delle aspettative dei molisani ormai

stremati dalla congiuntura economica e delusi dal mancato rispetto del programma elettorale, hanno determinato la necessità di una riflessione dei partiti minori della coalizione, stanchi, ormai di aspettare il più volte preannunciato cambio di passo, per altro richiesto da pià parti. Abbiamo ricordato al Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che ci sono delle emergenza la cui soluzione non può più essere rinviata, il lavoro prima di tutto, creare un nuovo modello di sviluppo capace di dare risposte concrete alle tante vertenze aperte (Gam, Zuccherificio, Molise dati, Esattoria molisana, precari dell’ASREM e della Protezione civile, ecc. ecc.), efficienza della Sanità Pubblica, con il potenziamento della medicina territoriale. Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita si chiede cosa abbia detto di nuovo il

Il re nudo! di Emilio Izzo Perché continuare così invece che, responsabilmente, rimettere il mandato e ridare la parola agli elettori?! Presidente, lei ormai è solo, abbandonato dai suoi elettori, abbandonato dai media, abbandonato dalla via maestra, abbandonato da promesse-programma che solo lei poteva rispettare, abbandonato dai malati, abbandonato dai lavoratori, abbandonato da un ambiente ed un paesaggio ampiamente tradito, adesso abbandonato anche dai parlamentari di riferimento. Prima il senatore Ruta e successivamente gli onorevoli Leva e Venittelli, hanno preso, a volte con piccoli ma evidenti segni di nervosismo, le distanze dalla sua gestione: come dar loro torto?! Manca solo il segretario Fanelli a sentenziare sul suo operato, arriverà, siamo certi, arriverà anche lei, sola a cercare di recuperare quel renzismo che è suo ed è pari solo al suo dispotico, vuoto e dannoso modo di concepire la gestione della cosa pubblica! Dalla sua maggioranza non arriva un segnale, nemmeno dai suoi assessori, resta fedele per mandato, per posizione e per scelte condivise, quel suo vice presidente che, invece di essere un valore aggiunto, le ha fatto perdere anche quel minimo di seguito che le poteva derivare dai movimenti e dai comitati, in considerazione del fatto che, prima e più degli altri, ha tradito consapevolmente tutte le aspettative e le speranze che avevano riposto il lui e che ha fatto miseramente cadere all’indomani di una postazione di vertice tanto ambita ed agognata (lui, il proletario di Montecarlo dall’alto delle sue laute prebende, lui come gli altri) dai banchi dell’opposizione e prestamente fatta propria, senza pensare neppure un attimo ai trascorsi politici ed ai falsi ideali. Ma il dado è tratto, le firme per la richiesta delle sue dimissioni aumentano senza sosta e questa mesta avventura volge al termine! Dia un colpo di coda, affronti serenamente nuove elezioni e, se proprio i molisani devono soccombere, facciamo in modo che possano farlo ripensando nelle urne con maggiore consapevolezza e senza vassallaggio!

Sen. Ruta a cui si sono aggiunti l’On. Leva e Venittelli di diverso a ciò che i piccoli partiti della coalizione da tempo hanno posto all’attenzione del Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura ? Pertanto il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, non può che schierarsi al fianco dei Deputati del P.D, Ruta, Leva e Venittelli,. ed invita SEL con Gigino D’angelo, Pdci Nicola Macoretta, PSI Marcello Miniscalco e il Centro Democratico con Luigi D’Orsi a fare altrettanto, per coerenza al documento sottoscritto unitariamente, onde non sconfessare quello che si è deciso, non è più tempo di guardare c’è la necessità di schierarsi ulteriormente , se non vogliamo che il nostro amato Molise sprofonda nell’indifferenza programmatica di chi ci Governa e quindi del nostro Presidente Paolo Di Laura Frattura. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita


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4 19 marzo 2015

“Molisani nel mondo”: una delegazione regionale dal 16 al 23 marzo in Argentina per fortificare i legami storici e affettivi, creare uno scambio di esperienze e di possibilità che aiutino, dove possibile, a essere vicendevolmente solidali

Finora sono le intenzioni a prevalere sui risultati pratici, anche perché non è semplice creare le basi di uno scambio pronunciatamente economico aPresentatati il progetto/giovani “Vado e Torno” e la manifestazione “Cammina Molise” gioielli di famiglia dell’assessore Petraroia Molisani in crisi, di qua e di là dell’Oceano, si capiranno facile. I molisani che sono partiti per l’Argentina da Campobasso e gli argentini che li hanno accolti. Entrambi fanno parte della politica di amicizia e solidarietà del programma regionale “Molisani nel Mondo”. Che da anni consente agli assessori che questo progetto lo governano di viaggiare per il mondo, dove risiedono comunità molisane emigrate in tempi lontani. Con gli assessori anche un gruppo selezionato di funzionari regionali e di rappresentanti di associazioni e motivatori territoriali. La ragione è sempre la stessa: rilanciare i legami con le nostre comunità emigrate, consolidando i rapporti con le associazioni e le federazioni molisane attraverso la condivisione di progetti su scambi tra scuole, università, amministrazioni e imprese ( in questa circostanza si vuole puntare sui giovani argentini da coinvolgere per eventi in Molise e di nostri giovani che con il progetto “Vado e Torno” cercano di maturare esperienze all’estero: un

andare e tornare molto aleatorio, tant’è che il progetto va assumendo il profilo di una bufala). Il rafforzamento dei legami è un ritornello che si ripete, specie con l’Argentina, ma vale con il Canada, con l’Australia, con i Paesi europei. Dovunque stazioni una comunità molisana che di solito è una presenza qualificata nel mondo politico, amministrativo e imprenditoriale del luogo. L’intento della Regione Molise, da anni, è fortificare i legami storici e affettivi,

creare uno scambio di esperienze e di possibilità che aiutino, dove possibile, a essere vicendevolmente solidali. Finora sono le intenzioni a prevalere sui risultati pratici, anche perché non è semplice creare le basi di uno scambio pronunciatamente economico. Prevalgono in genere i sentimenti di appartenenza e i valori morali e culturali (le tradizioni, i ricordi, il cibo, le consuetudini) che dal 16 marzo al 23 del mese saranno infatti al centro degli incontri, degli

scambi, delle viste, che la delegazione molisana farà nelle città di Cordoba, di Mar del Plata, di Rosario e di Buenos Aires in cui vivono decine di migliaia di molisani tra San Miguel, Lanus, Avellaneda, Lomas de Zamora o altre località. Dall’annuncio della Regione non si capisce se della comitiva faccia parte l’assessore di riferimento, ovvero Michele Petraroia, che del programma “Molisani nel Mondo” ha preteso il rafforzamento delle disponibilità finanziare e delle iniziative da svolgere sul campo. Gli è particolarmente cara l’Argentina, dove ha trovato la morte Padre Tedeschi di Jelsi, barbaramente assassinato a La Plata il 2 Febbraio 1976 per mano dei gruppi paramilitari della Tripla A, e dove vive una forte comunità jelsese che perpetua la Festa di S. Anna e la tradizione delle traglie. Il programma del viaggio indica soprattutto motivazioni culturali a base degli incontri, e solo marginalmente fa riferimento, Sabato 21, a una visita alle Aziende di Mar de Plata disponibili ad ospitare

giovani tirocinanti del progetto “Vado e Torno”, e al pastificio “ Don Vicente”, fondato dalla famiglia Florio, originaria di Trivento. Un notevole accentramento d’interesse degli argentini verso il Molise, la Regione lo ha affidato alla manifestazione “Cammina Molise” , rafforzata dal gemellaggio con la manifestazione “Il Molise Cammina a Mar del Plata”. Nella circostanza sarà d’aiuto la presenza dell’architetto Giovanni Germano - Presidente dell’associazione Culturale “La Terra”, con sede in Molise, originario di Duronia ma residente a Roma, che da 20 anni organizza la manifestazione lungo i tratturi e l’accoglienza dei camminatori da parte dei comuni attraversati con la degustazione dei prodotti e piatti tipici locali. La manifestazione sta particolarmente a cuore all’assessore Petraroia che l’ha elevata a cattedra culturale itinerante, e ad evento a carattere promozionale all’Expo di Milano. Dei pranzi e delle cene facciamo ammenda. Dardo

“Edilizia, i rifiuti un disastro” Per l’Acem la nuova normativa incide sulle aziende Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.

Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.

Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.

Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.

Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.

Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro

Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbraio 2015, i residui di costruzioni e demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali. Sul delicatissimo argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell’ACEM un vertice al quale hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l’Assessorato all’Ambiente della provincia di Campobasso, l’Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili. Dall’incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in “scienza e conoscenza” circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a compo-

sti peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con la conseguenza che tutti i rifiuti diventano “pericolosi”. Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell’entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. All’esito dell’incontro di ieri mattina, l’ACEM si è rivolta all’Associazione nazionale di appartenenza ANIEM, chiedendo un incontro con il Ministro dell’Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all’entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno.


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5 19 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tra qualche mese l’immagine del borgo medioevale, delle chiese romaniche di San Giorgio e San Bartolomeo, e del castello Monforte scomparirà, sovrastata da tre strutture commerciali

Finché in tempo, chi può, fotografi e conservi il più bel panorama di Campobasso I lottizzatori del “Parco dei Pini” l’hanno vinta sul comune grazie all’inverecondo Piano Casa regionale che dal 2009 ha generato nel Molise danni urbanistici incalcolabili, utile unicamente ai costruttori, ai professionisti e agli speculatori I campobassani che possono munirsi di macchina fotografica, di telecamera, di ogni aggeggio di riproduzione d’immagine, se cultori della storia locale, delle bellezze panoramiche e paesaggistiche della città, non frappongano tempo a recarsi nella parte alta di Via 4 novembre per riprendere l’immagine del borgo medioevale, delle chiese romaniche di San Giorgio e San Bartolomeo e del castello Monforte. L’immagine che racchiude diversi secoli di storia locale. Tra qualche mese quella immagine non sarà più alla vista e scomparirà dalla loro memoria storica collettiva. Stesso invito, in questo caso reiterato, all’assessore all’urbanistica, Bibiana Chierchia, alla quale il 7 gennaio scorso abbiamo dedicato un intero articolo per segnarle l’urgenza di dotare l’amministrazione comunale di una “urbanoteca”, ovvero di una sorta d’archivio che le amministrazioni comunali degne di tal nome si sono dotate per storicizzare l’evoluzione urbana e territoriale e da cui è possibile attingere immagini, progetti, e documenti per esercitare il raffronto tra il presente e il passato, approfondire l’evoluzione edilizia, riflettere

sulle cose belle e sulle cose brutte e sbagliate. “Che accada anche a Campobasso”, abbiamo sollecitato la professoressa Chierchia. A cominciare da adesso, dalla necessità impellente di documentare l’ultimo panorama storico della città (il castello Monforte, le chiese romaniche di san Giorgio e di san Bartolomeo, la parte alta del borgo medievale), e il progetto urbanistico ed edilizio che lo avrà cancellato. Ovvero tre

Macchina del fango a pieno regime. Ma la vera macchina del fango, quella che porta a valle tonnellate di incuria e cattiva gestione del territorio, non quella virtuale. Che pure tanto danno è capace di portare nella vita delle persone, colpite, una alla volta (ad personam, come si dice…), dalla mistificazione, dalle chiacchiere velenose, dalla delegittimazione studiata a tavolino. La vera macchina del fango, invece, porta scompiglio in intere comunità, rendendo complicati i giorni, le settimane, i mesi, se non gli anni interi. Frane e smottamenti stanno devastando le strade provinciali, in lungo ed in largo, per tutto il Molise. In ordine sparso: Fossalto, Petacciato, San Giovanni in Galdo, Campolieto, Castelmauro. Fenomeni meteorologici intensi, fragilità intrinseca del territorio, superficialità nella realizzazione degli stessi tracciati ma, soprattutto, la lenta agonia dell’Ente Provincia, deputata alla manutenzione, alla base di tanto venir giù. Tutto facilmente prono-

L’INTERVENTO di Massimop Romano Dopo le dichiarazioni del Presidente della Regione Frattura sulla vicenda Molise Dati, in particolare quelle riferite alla composizione del cda (testualmente “I membri del Cda di Molise Dati sono ancora quelli nominati dalla maggioranza del centrodestra di Michele Iorio”), interviene l’avv. Massimo Romano

manufatti destinati ad attività commerciali (Penny Market) che il comune di Campobasso ha invano tentato di evitare negando l’ampliamento della lottizzazione “Parco dei Pini”. I commenti a quei tentativi sono stati ritenuti sempre aleatori, comunque non sono serviti a niente, visto e considerato che i lottizzatori che dispongono di professionisti che ne sanno una più del diavolo in materia edilizia, hanno aggirato

l’ostacolo andando a cogliere i vantaggi volumetrici che concede il nefasto “Piano Casa” regionale che dal 2009 ha generato nel Molise danni urbanistici incalcolabili, utile unicamente ai costruttori, ai professionisti e agli speculatori. Da strumento eccezionale e temporaneo immaginato da Berlusconi, il “Piano Casa” nel Molise è diventato il grimaldello per scardinare i regolamenti comunali e le residue resistenze alle colate di cemento. E’ il caso di Campobasso la cui amministrazione comunale, ignorando i suggerimenti dell’allora assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo, ha rinunciato a gestire il territorio, delegandolo al nefasto “Piano Casa” che nei prossimi giorni approderà in consiglio regionale per un ulteriore nefasto aggiornamento. Beffato il comune, col sotterraneo consenso ad esserlo, i lottizzatori si apprestano a beffare quanti hanno dimostrato di aver a cuore la città, di volerne preservare l’immagine storica, di sottrarla al cemento nei siti che si portano dietro il valore immateriale della bellezza e della panoramicità. Sforzo vano. Campobasso ormai è una città senza identità (quella che aveva si va per-

dendo), senza dignità (quella che aveva l’ha messa all’asta), senza futuro (quello che poteva avere glielo va negando la Regione con il suo nulla di fatto). Una città nella mani dei poteri forti che fanno strame di qualsiasi volontà politica che voglia loro opporsi, che abbattono tutti gli ostacoli che si dovessero frapporsi ai loro obiettivi, che condizionano pesantemente (comprando o minacciando) i pochi sistemi liberi dell’informazione. Le insegne del Penny Market, pertanto, è giusto che siano il nuovo stemma della città. Un lumicino di speranza l’ha acceso di recente il Consiglio di Stato con la sentenza 362 del 2015 con cui ha stabilito il diritto al “risarcimento da lesione di veduta” a favore di un privato per la sopraelevazione di una palazzina antistante la propria abitazione, e ha addebitato al comune, in concorso, la responsabilità civilistica da lesione del diritto al panorama. Un lumicino. Ma i poteri forti, a Campobasso, riusciranno, siamone certi, a spegnere anche quel lumicino. Dardo

Le frane seppelliscono le provinciali Gianluca Cefaratti: “La Regione ci trasferisca i 22 milioni della metropolitana leggera” sticabile (e pronosticato, cfr. gazzetta mese di febbraio…) e, probabilmente, senza facile rimedio. A guardarlo da Roma, dalla scrivania di Renzi, il destino delle Province appare segnato e, con esso, il suo portato di competenze; sacrificato alla revisione della spesa, vero totem dei nostri giorni. Il presidente del consiglio provinciale di Campobasso, Gianluca Cefaratti, lancia, a questo proposito, quello che sembra un curioso messaggio, a metà tra la brillante genialata ed il colpo di reni della disperazione: chiedere alla Regione Molise di destinare i ventidue milioni che si vogliono investire nella metropolitana leggera al rifacimento delle strade provinciali molisane. Lo chiederà, anzi proporrà che lo chieda formalmente il consiglio provinciale alla Regione, alla convocazione della prossima assemblea a pa-

lazzo Magno. Non ci compete certo discettare sulla praticabilità della cosa dal punto di vista tecnico-amministrativo, ma, di certo, colpisce il clima perennemente emergenziale con cui siamo costretti a vivere, da cittadini di questa regione. Un costante, sempiterno rincorrersi di grosse falle e toppe rabberciate. La lista delle priorità è lunga tanto quanto quella delle inconcludenze. E, come la convulsa cronaca politica di questi ultimissimi giorni conferma brillantemente, la colpa è sempre di qualcun

altro, di chi c’era prima. Vi daremo certamente conto di questo curioso iter amministrativo che si prospetta. Lo mettiamo subitaneamente in lista. Ma in quella delle priorità o delle (prossime) inconcludenze?

Molise Dati, Frattura finto smemorato per “rinfrescare la memoria” al Governatore. Lo fa pubblicando un post sul suo profilo facebook nel quale scrive “Dilla tutta la verità, Paolè: tra quei membri, nominati da Michele Iorio, ci sta pure un esponente del tuo partito, il PD, già segretario della sezione cittadina di San Martino in Pensilis, indicato proprio dal tuo partito con la tua complicità. Infatti,

quando in Consiglio regionale, nella seduta del 1 agosto 2012, ho chiesto la revoca del decreto di nomina, tu hai votato contro, insieme al centrodestra e alla maggior parte del centrosinistra, per coprire le connivenze in atto tra maggioranza e opposizione nella selva del subgoverno delle società partecipate lottizzate. Chi mente? Io o tu?.” La trascrizione della seduta, da cui

emerge che sia Frattura sia molti esponenti del centrosinistra coprirono quella nomina per lo meno anomala (un esponente dell’opposizione del PD nominato fiduciariamente da Iorio in un cda la cui designazione è prerogativa esclusiva del Presidente…) è pubblica e circola in rete, accessibile a tutti. La strana spartizione delle poltrone era stata infatti tra gli argomenti di-

rimenti della campagna elettorale: e così Molise Dati, ma anche Fin Molise e le consulenze al Cosib, erano finite sul cartellone che Romano divulgò per segnalare e profetizzare tutti gli intrecci del potere molisano, tra destra e sinistra. Una vicenda, come quest’ultimo caso dimostra, di strettissima attualità.


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Campobasso

19 marzo 2015

“A Montagano si torni al voto” I consiglieri di minoranza accusano l’amministrazione di scarsa democrazia e sulla discarica chiedono i dati Arpa MONTAGANO. I consiglieri comunali di Montagano, facenti parte del Gruppo “In Armonia”, Giuseppe Tullo, Giuseppe Galuppo e Nicola Tomasso, attraverso una nota stampa, hanno attaccato l’amministrazione guidatadal sindaco Mariano Giuseppantonio, eletto il 26 maggio 2014 con la lista ‘Amo Montagano’. “L’amministrazione di Montagano – si legge nel comunicato stampa dei tre consiglieri comunali di minoranza -, a quasi un anno dal suo insediamento, ha deciso di sospendere la democrazia all’interno del comune. Proprio così: la data dell’ultimo consiglio comunale risale al 29 Novembre 2014 e sembra proprio che non vi sia inten-

zione, da parte dei nuovi amministratori, di convocare il massimo organo democratico del municipio. Ci chiediamo a cosa sia dovuto tale atteggiamento negligente e, nel contempo, proviamo a ipotizzare delle risposte. Probabilmente, causa l’inesperienza politica, la nuova maggioranza immagina che il governo democratico di un comune possa consistere in una modalità amministrativa del tutto autoreferenziale e autocratica, con una costante e timorosa ansia di mantenere protetta da chissà quali aggressori politici l’azione amministrativa. Ma a questo punto è bene chiedersi: chi sono questi aggressori? Qual è l’azione amministrativa? Ebbene, i pericolosi assalitori sono i consiglieri di minoranza che, talvolta, ritengono

doveroso porre delle domande alla giunta comunale circa le problematiche contingenti di Montagano. Ad esempio, come mai sulla questionediscarica non si rendano pubblici i controlli effettuati dall’Arpa; o per quale ragione misteriosa, gli attuali amministratori hanno scelto di chinare il capo verso qualsiasi decisione presa della giunta regionale. O ancora, perché non affrontare il tema della chiusura delle classi scolastiche cercando soluzioni condivise, facendo leva sull’elevato grado di sicurezza delle scuole di Montagano (ristrutturate con la vecchia amministrazione) e sulla opportunità di far confluire i paesi limitrofi nella struttura scolastica montaganese. Tutte domande alle quali i cittadini non

possono avere risposta all’interno dell’organo deputato alla discussione delle tematiche di pubblico interesse, perché i nuovi amministratori, in luogo di qualsiasi regola di buon senso democratico, hanno deciso di procedere come se il consiglio comunale non esistesse. Abbiamo presentato diverse interrogazioni e interpellanze su problemi di immediato interesse pubblico nel corso di questi mesi alle quali aveva senso rispondere con una certa tempestività. Invece, tutto sembra cadere nel vuoto. E veniamo al secondo interrogativo: quale grande azione amministrativa c’è da proteggere dalle insidie del nemico? Invero, nulla. Ad un anno di distanza dall’insediamento, nessun punto del programma viene ancora af-

frontato, mentre non si fa nulla per alleggerire il carico fiscale. La tanto acclamata partecipazione democratica, non solo è stata completamente tradita, ma ha raggiunto livelli di insufficienza che mai Montagano aveva conosciuto. Il nostro è un appello amareggiato e desolato a tutti i cittadini e i consiglieri comunali, affinché si uniscano a noi in questa semplice ma fondamentale battaglia per il rispristino della democrazia a Montagano. Occorre cambiare rotta! L’azione amministrativa - concludono i tre consiglieri comunali di minoranza – deve essere efficace e rispondente alle esigenze di tutti, altrimenti è bene tornare alle urne”.

Disabili nel corpo, abili nel cuore di Massimo Dalla Torre Disabili nel corpo, abili nel cuore”. Questo il leit-motiv dell’iniziativa al centro della conferenza stampa che si è tenuta presso l’ Assessorato regionale alle Politiche Sociali nel corso della quale è stata presentata la Giornata regionale della disabilità. Istituita l’11 marzo 2003 dal Consiglio regionale del Molise, la giornata è celebrata il 21 marzo di ogni anno per contribuire a diffondere e soprattutto a rafforzare la cultura dell’integrazione e dell’inclusione sociale. A dare valenza all’iniziativa un cartellone particolarmente ricco caratterizzato da incontri, laboratori, spazi aperti, attività di diversa natura dedicate a grandi e piccoli che saranno realizzati grazie alla collaborazione di varie Associazioni presenti sul territorio che quotidianamente cercano di dare un sorriso in più a chi presenta particolari difficoltà fisiche o cognitive. Lo start si è avuto ieri pomeriggio alle ore 14.30 quando, nell’ambito del recupero della partita di calcio “Campobasso – Matelica”, i ragazzi del Centro Socio Educativo Palmieri, del Centro Socio educativo Peter Pan e dell’Associazione Italiana Persone Down di Campobasso sono scesi in campo accanto ai “lupi rossoblu”. Oggi invece, alle 10, presso il Liceo

Statale “G.M. Galanti” di Campobasso, gli allievi diversamente abili si cimenteranno, accompagnati da i loro insegnanti, con un laboratorio musico-espressivo dal titolo “Emozioni in musica”. “Si canta con…la Polifonica Monforte!” è l’appuntamento previsto per il pomeriggio a partire dalle ore 16 nell’ambito del quale il Centro Casa Nostra dell’A.I.P.D. di Via Montegrappa a Campobasso. Associazione che aprirà le proprie porte ai ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie che vogliano allenare le proprie ugole per poi esibirsi sabato mattina nell’ambito dell’incontro al Teatro Savoia. La giornata di venerdì sarà nuovamente all’insegna dello sport alle ore 10 presso il PalaUnimol di Campobasso il Comitato Paralimpico Regionale in collaborazione con la sezione regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha organizzato una partita di Torball, disciplina per non vedenti: dimostrazione di come lo sport possa favorire momenti d’integrazione. Assieme ai ragazzi potranno giocare tutti e sarà un divertente momento di condivisione. La settimana si terminerà con l’evento clou che coincide con la Giornata regionale della disabilità: infatti, sabato 21 marzo a partire dalle ore 8.45 si

terrà un workshop presso il Teatro Savoia nell’ambito del quale sarà presentato il Protocollo interistituzionale del Centro Documentazione Handicap sottoscritto dalla Regione Molise, Provincia di Campobasso, Comune di Campobasso, ANCI Molise, Università degli Studi del Molise, ASREM e dal Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati C.N.I.S. di Campobasso. Documento finalizzato non solo ad attività di raccolta e messa a disposizione di buone prassi sviluppate nell’ambito scolastico e universitario ma anche per gestire una biblioteca specializzata e la raccolta dei dati inerenti alla disabilità, il cui obiettivo è il monitoraggio delle iniziative attuate sul territorio, che ha il suo punto di forza nell’ organizzazione di corsi e/o seminari tematici intesi come processi di apprendimento “attivo” in cui l’aspetto teorico si integra con

quello pratico, il tutto collegato a diverse sfere d’intervento nell’ambito della disabilità ed elaborazione di progetti socio – culturali finalizzati a coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza, migliorando nel contempo la qualità della vita delle persone con disabilità e dove possibile creare le condizioni per il raggiungimento della piena autonomia e benessere anche attraverso il supporto di ausili tecnologici. A dare lo stimo giusto affinché si abbattano definitivamente “le cosiddette barriere” che non permettono assolutamente un allargamento degli orizzonti mentali offriranno il proprio contributo vari rappresentanti istituzionali, del mondo della scuola, dell’associazionismo, esperti di settore, tutti i protagonisti della settimana che illustreranno le attività, gli hobbies e particolari strumenti o applicazioni software di supporto ai disabili. A fare da sce-

nografia all’evento saranno gli amici del Paciock group Clowntherapy, sotto la guida esperta del dott. Fulvio Fusco. Iniziativa che sposa appieno il pensiero dei fautori della giornata prima fra tutti il direttore dell’area terza della Regione Molise la dott.ssa Alberta De Lisio che unitamente al vicepresidente della Regione Molise Michele Petraroia ha messo in evidenza come “Il disabile è un cittadino e la società ha il dovere di costruire percorsi di inclusione che riescano a dare dignità al cittadino con diversa abilità, aiutandolo a sviluppare la propria autonomia e dandogli piccoli strumenti di gratificazione morale. A tal riguardo è stato ribadito l’impegno affinché la giornata regionale della disabilità non sarà limitata ad una sola giornata o ad una settimana, ma diventi un presupposto di base delle politiche di settore”.

Tunisi, sei bojanesi coinvolti

I molisani sono tutti turisti in visita al museo del Brado in Tunisia e imbarcati sulla MSC Crociere BOJANO. Vi sarebbero anche due termolesi e sei di origine di Bojano tra il gruppo di turisti molisani rimasto coinvolto, per fortuna senza conseguenze, nell’attentato compiuto stamane dai terroristi jihadisti al museo del Brado a Tunisi. L’episodio, che ha avuto luogo oggi al Museo del Bardo di Tunisi, pare aver fatto registrare anche due termolesi al centro degli episodi, si tratta di una mamma e una figlia appena 18 enne, imbarcati su una nave della Msc Crociere che, confermato anch’essa la sosta nel porto di La Goulette, a Tunisi, ha reso noto attraverso una nota stampa che alcuni suoi ospiti hanno partecipato a escursioni a terra, tra cui quelle al Bardo. “Alla notizia dell’attacco, tutti i pullman in tour sono stati immediatamente richiamati in porto e tutte le altre escursioni e attività a terra sono state immediatamente sospese”, ha reso noto la compagnia che ha aggiunto: “MSC Crociere è tuttora in stretto contatto con il ministero degli Esteri italiano, con le autorità locali, con il Comandante

della nave e con l’autorità portuale locale per monitorare costantemente l’evolversi della situazione, si legge nella nota”, come riporta l’AGI. Secondo quanto reso noto, le due termolesi sarebbero rimaste a bordo della nave, proprio a seguito del “prendere atto che qualcosa non andava per il verso giusto”; sono in buona salute ed avrebbero anche parlato con il marito, rimasto a Termoli con l’altro figlio. Solerzia, quindi, e ad ora starebbero bene. Diverso discorso per i sei di Bojano i cui parenti, attraverso le immagini diffuse dalle emittenti televisive, hanno assistito in presa diretta all’evacuazione delle centinaia di visitatori che si trovavano all’interno della struttura al momento dell’attentato. I familiari del gruppo di turisti di Bojano (due coniugi, una cognata dei due e il proprio figlio, ma anche un parente-probabilmente cugino e un’amica) attenderebbero comunque

rassicurazioni dalla Farnesina che, ad ora, ancora si sbilancia sulla situazione L’attacco di natura terroristica si è verificato questa mattina ad opera di un commando composta presumibilmente di tre uomini che avrebbe sparato colpi di kalashnikov contro gli autobus turistici al momento occupati dai circa duecento italiani attraccati a Tunisi con la nave Costa Fascinosa. Situazione tesa a Tunisi, a pochi anni dalle “Primavere Arabe”, in un quadro internazionale già di per sè complesso che oggi ha chiamato a intervenire anche la deputata del partito islamico Ennahdha Mehrezia Laabidi che ha annunciato la convocazione di una seduta plenaria straordinaria al parlamento del Bardo. Intanto, proprio a Tunisi è previsto per la prossima settimana il Forum mondiale sociale che vedrà i rappresentanti dei movimenti altermondialisti confrontarsi su temi quali acqua, grandi opere, cibo e ambiente proprio nella città mediterranea.


Campobasso

7 19 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Il Terminal bus non è a norma” Il consigliere comunale Enrico Perreta torna a rivolgersi al Sindaco “vista la sordità al problema” CAMPOBASSO. “Torno sull’argomento del degrado del Terminal bus di Campobasso con la consapevolezza che, se si vuole lottare per il bene dei cittadini, non si può farlo in solitudine. Dal momento che alla fermata dei pullman del capoluogo transitano oltre 10 mila persone provenienti, soprattutto, dai comuni limitrofi o comunque dell’intera provincia di Campobasso, ho deciso di rivolgere un appello ai sindaci di tali Comuni e anche al presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. La sordità dell’amministrazione di Campobasso, guidata dal Pd di Antonio Battista, di fronte alle condizioni non a norma e disu-

mane della struttura, che accoglie migliaia di pendolari, mi ha spinto a chiedere il supporto dei primi cittadini che hanno a cuore i propri concittadini che viaggiano quotidianamente con i mezzi pubblici (e mi riferisco prevalentemente a studenti, lavoratori o semplicemente cittadini molti dei quali devono recarsi negli ospedali per questioni di salute). Tutti insieme, con gli altri amministratori, facciamo pressing sulla Regione Molise, affinchè vengano rimosse le inagibilità della struttura che non ha neppure i servizi igienici. Facciamolo per il bene dei nostri concittadini che, non avendo mezzi propri o per risparmiare sulle spese del trasporto, utilizzano mezzi pubblici.

In fondo la stessa Regione Molise non dovrebbe avere grandi remore ad accettare un dialogo aperto con tutti gli amministratori locali. Sia perché stiamo parlando di interessi che riguardano il bene comune, sia perché la tanto decantata filiera istituzionale dovrebbe essere da stimolo ad un governo regionale a guida Pd a correre in aiuto di un governo del capoluogo dello stesso colore politico. Rivolgo il mio appello ai sindaci dei comuni limitrofi a Campobasso, di Termoli, dei comuni del Bassomolise, come del Fortore. Ed un appello lo rivolgo anche al presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De

Matteis, affinchè sia sensibilizzato al problema che riguarda una base elettorale che coinvolge l’intero territorio provinciale. Perché mentre si attende che si realizzino adeguati servizi igienici, strumenti per la raccolta differenziata dei rifiuti, sala d’attesa per chi aspetta al freddo, punti ristoro, adeguata illuminazione, il ripristino della funzionalità di strutture esistenti, ma oggi in stato di degrado, l’abbattimento delle barriere architettoniche e si renda l’area fruibile, anche ai soggetti diversamente abili, diamo magari, nel frattempo, un minimo di servizi igienici ai cittadini, per non restare nell’illegalità dell’utilizzo di una struttura non a norma.

Bocciata la mozione contro Iacobucci Per l’amministrazione comunale “è stata una precisa necessità per avere un coordinatore della complessa macchina dell’ente” CAMPOBASSO. Bocciata la mozione in Consiglio comunale a Campobasso contro la nomina del manager esterno, Antonio Iacobucci. È stato il sindaco Antonio Battista, prima del voto, a difendere l’operato dell’amministrazione comunale, fiducia successivamente accordata al primo cittadino dal voto compatto della maggioranza contro la mozione dei pentastellati. “È stata una precisa necessità – le parole di Battista – quella di dotare la struttura comunale di una figura che fungesse da coordinatore per la complessa macchina dell’ente. Iacobucci assicurerà una maggiore celerità delle risposte e una puntualità delle competenze dei nostri settori. Parliamo di un profondo conoscitore delle norme e di un valore aggiunto per il Comune. Non dobbiamo dimenticare che Campobasso è una città capolu-

ogo, che fa girare quotidianamente circa 4045mila persone, oltre ai suoi 60mila abitanti. Il movimento finanziario del Comune di Campobasso, inoltre, tra entrate e uscite è di circa 200 milioni di euro e lo stesso è chiamato a garantire i servizi a un movimento di 100mila persone. Siamo un punto di riferimento dal punto di vista amministrativo e dei servizi”. Il sindaco Antonio Battista sottolinea gli obiettivi che dovrà perseguire il neo-manager del Comune di Campobasso: “Dobbiamo rimettere in moto l’economia del capoluogo e dovremo farlo attraverso il meccanismo della spesa razionale con i fondi statali ed europei. Per perseguire tale strada, occorre una comprovata esperienza, perché il sistema centrale eroga i fondi a patto che siano ben spesi. Iacobucci ha vinto un bando e in suo favore non ci sono state strane alchimie, come qualcuno

vuol far credere, ma il suo curriculum parla chiaro. È un dirigente importante che conosce bene la macchina comunale, essendo stato dal 1995 al 1999 assessore alle finanze e nei successivi dieci anni il direttore generale. Attualmente ricopre lo stesso incarico all’Arsiam. Siamo di fronte a un professionista di un certo valore”. Sui costi che dovrà affrontare il Comune di Campobasso, il sindaco ha proseguito: “Innanzitutto, Iacobucci percepirà lo stesso stipendio dell’Arsiam, in più è prevista una somma ‘una tantum’, parametrata sulla base della qualità del professionista che si è aggiudicato un regolare bando. Chi costa meno, evidentemente, renderà anche in misura minore. Dal punto di vista pratico, inoltre, toccherà a Iacobucci far entrare il Comune di Campobasso nel sistema della spesa con fondi

statali ed europei e, di conseguenza, toccherà a lui guadagnarsi lo stipendio. La cifra stanziata, tra le altre cose, è ordinaria rispetto ad altri enti e le risorse le reperiremo all’interno delle spese per il personale, senza necessità di dover intaccare altri capitoli di bilancio. Gli obiettivi si raggiungono investendo e non puntando al risparmio. Non ci si deve soffermare solo sulla spesa, ma occorre analizzare sul lungo periodo i risultati raggiunti. E posso anticipare, in tal senso, che alla fine della riorganizzazione l’ente avrà un dirigente in meno, anche perché puntiamo a valorizzare le posizioni organizzative, ovvero coloro che si trovano un gradino più basso dei dirigenti e che puntiamo a responsabilizzare. Il Comune di Campobasso avrà una struttura moderna, in grado di poter dare risposte veloci e concrete ai suoi cittadini”.

“Urge referendum consultivo” A richiederlo è il consigliere comunale di Campobasso, Michele Ambrosio CAMPOBASSO. “Tra gli strumenti di partecipazione e consultazione popolare, ancora non riesce a decollare l’istituto del referendum consultivo”, a sostenerlo è il consigliere comunale di Campobasso, Michele Ambrosio. “Sebbene sancito dalla normativa sugli enti locali e recepito dallo statuto comunale, tale presidio di fatto è negato in quanto manca il regolamento attuativo. Campobasso, sebbene capoluogo di regione, sconta un deficit di oltre quindici anni di ri-

tardo anche rispetto a diversi comuni della regione che invece hanno deliberato in tal senso. Sulla scorta di tali considerazioni e reputando fondamentale assicurare il diritto/dovere di consultazione della popolazione su tematiche importanti e rilevanti per la collettività e per la città, interesserò (elaborandone proposta) il nuovo presidente della Commissione Statuto al fine di approvare in tempi brevi il regolamento per l’operatività di tale strumento. Diversi sono gli

schemi già approvati da altre realtà (come ad esempio Firenze, Pescara, Termoli, solo per citarne alcune) che potranno essere di sicuro ausilio e da base al fine di approntare un regolamento condiviso tra le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale, anche mutuando le risoluzioni degli altri comuni. Stante lo statuto comunale, il referendum può e potrà essere richiesto dal Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati o su iniziativa di al-

meno duemilacinquecento persone. Nel caso in cui venga dichiarato ammissibile (giudizio rimesso a un magistrato del Tar) il Consiglio comunale o la Giunta municipale sospendono l’attività deliberativa sul quesito referendario e gli Organi del Comune dovranno deliberare sull’oggetto del referendum, entro quattro mesi dal suo svolgimento, che si considera valido se ha partecipato al voto almeno un terzo degli aventi diritto”.



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Isernia

19 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Fresilia, ora i progetti” Il presidente della Provincia, Brasiello, interviene sullo stato delle frane ISERNIA. In riferimento allo stato della Strada Provinciale F.V. Fresilia si chiarisce che la Provincia di Isernia, a seguito del programma attuativo regionale (PAR), ha ottenuto, nell’apposita riprogrammazione attuata dalla Regione con deliberazione n.712/2014

e 76/2015, il finanziamento di € 2.000.000,00 (due milioni).Per cui si sta tempestivamente procedendo alla realizzazione di tre progetti per la sistemazione e di altrettanti tre interventi tutti destinati sulla strada provinciale 59 Fresilia per i rispettivi importi di € 600mila, di €

500mila e di € 900mila.Il primo attiene alla sistemazione del movimento franoso generatosi lo scorso anno in un tratto intermedio della Fresilia, temporaneamente risolto con un by-pass al tratto stradale occupato dalla frana; il secondo riguarda l’intervento dei movimenti

franosi nei pressi della galleria Pesco Calcareo, anche per riordinare una vertenza in corso con i proprietari terrieri; il terzo riguarda la sistemazione dei movimenti franosi attivatisi nei pressi. In tal modo si procederà velocemente alla progettazione, previo indagine e

studio geologico e, quindi, all’appalto dell’intervento entro l’anno 2015. Conclude la gamma degli interventi che riguardano la Fresilia lo studio del completamento della stessa verso la F.V. Trigno per un importo di € 400mila.

“Polo scolastico, troppo disinteresse” La denuncia è dei consiglieri di opposizione dopo i lavori della Commissione ISERNIA. “Nella giornata del 17/03/2015 era convocata la prima commissione consiliare per discutere il delicato tema della realizzazione del Polo Scolastico di Sant’Agapito, Longano, Castelpizzuto e Isernia. L’idea del Polo Scolastico ha origini lontane, fu infatti l’amministrazione Melogli, a seguito dei tristi accadimenti de L’Aquila, a deliberare in consiglio a favore della costruzione del Polo Scolastico, individuando nel territorio di Sant’Agapito, il terreno idoneo alla costruzione della struttura e nomi-

nando pertanto il Comune di Sant’Agapito come comune capofila. L’idea era quella di regalare ai cittadini del centro storico e delle borgate, una scuola sicura, poiché la San Pietro Celestino non garantisce degli standard di sicurezza adeguati”. Lo sostengono i consiglieri, Eugenio Kniahynicki, Emanuela Guglielmi, Sonia De Toma. Sul tema la commissione era già stata convocata il 05/03/2015, ma non erano stati conclusi i lavori poiché era venuto a mancare il numero legale, infatti risultavano presenti i tre commissari in quota alle minoranze, la-

titanti invece erano i commissari di maggioranza, risultavano infatti presenti esclusivamente il presidente della commissione Antonelli e i consiglieri Avicolli e Di Sanza, quest’ultima abbandonò la seduta per impegni personali facendo venir meno il numero legale. Per questo venne concordato l’aggiornamento della commissione. Visto il tema molto importante e considerata la manifesta volontà da parte dell’attuale maggioranza di uscire dal progetto, ci si aspettava la presenta di tutti i commissari che, com’è noto, grazie al potere di delega loro

concesso potrebbero, in caso di impedimenti, nominare un collegata per presidiare i lavori; ma ancora una volta la maggioranza non era in grado di garantire l’inizio dei lavori essendo presenti i soli consiglieri Antonelli, Avicolli e Bontempo. Visto il disinteresse di chi dovrebbe amministrare questa città e prendere, almeno ogni tanto, delle decisioni, abbiamo deciso unanimemente di abbandonare i lavori non concedendo stampelle a chi si disinteressa sempre più costantemente all’attività amministrativa.

“Perchè positivo non vendere fuori dal negozio A sottolineare il provvedimento del Sindaco è il consigliere Linda Dall’Olio ISERNIA. Dopo l’emanazione dell’ordinanza che disciplina l’esposizione e la vendita di generi alimentari all’esterno delle attività commerciali, pressoché unanimi sono stati i consensi. Non è mancata, però, qualche considerazione critica, giunta da parte di esponenti di minoranza in Consiglio comunale. A costoro ha inteso replicare Linda Dall’Olio, presidente della IV Commissione consiliare, chiarendo tutte le motivazioni che sono state alla base della decisione. «Il sindaco Brasiello – afferma Dall’Olio – ha emanato un’ordinanza specifica finalizzata, prima di ogni cosa, alla salvaguardia

della salute pubblica e che, per questo motivo, era stata richiesta a gran voce dai cittadini. Nei mesi scorsi, infatti, sono state moltissime le segnalazioni pervenute in tal senso al Comune, giacché l’esposizione selvaggia di generi alimentari per strada è un problema non soltanto in un’ottica di decoro urbano e di intralcio alla circolazione pedonale e veicolare. Le merci, in particolare i prodotti ortofrutticoli, non devono essere contaminate da smog, polveri sottili e sostanze altamente nocive per l’organismo». Dall’Olio ha evidenziato anche altri aspetti del problema: «Non si intende far diventare

la città asettica, – ha aggiunto – cancellando le consuetudini che da sempre la caratterizzano, né si vogliono in alcun modo danneggiare attività economiche che, in un periodo difficile, operano tra mille difficoltà; però dobbiamo purtroppo fare i conti con tassi di inquinamento in costante aumento che, per il bene di noi tutti, ci portano a dover cambiare alcune abitudini. Quindi, da parte dell’amministrazione comunale, non verrà mai meno il sostegno ai commercianti che rispettano le regole e quanto prescritto dalle normative vigenti, mostrando altresì rispetto per il cittadino e per l’ambiente in cui vive».

«L’ordinanza – chiarisce, inoltre, la presidente – non fa riferimento ai venditori ambulanti abusivi in quanto per questo fenomeno esistono già leggi e sanzioni che dovrebbero essere applicate e sembrerebbe quantomeno retorico ribadirlo. Questa iniziativa, – ha concluso Dall’Olio – è stata sollecitata al sindaco dalla IV Commissione consiliare, all’unanimità dei suoi componenti, e quindi anche dai colleghi di minoranza che hanno mostrato grande sensibilità e attenzione al tema. E non sarà l’unica, poiché verrà supportata da una serie di regolamenti e provvedimenti in materia di commercio, ai quali si sta lavorando».

Eusair, il Molise protagonista I lavori del gruppo tecnico presso il castello Pandone di Venafro per continuare a crescere VENAFRO. Dopo un working group tecnico sull’obiettivo territoriale della Governance in Eusair, a cui hanno preso parte attivamente i membri della Commissione Europea, le autorità di gestione e una delegazione di partner arrivati da Serbia, Montenegro, Slovenia, Grecia ed Albania, sono partiti ufficialmente a Venafro i lavori che porteranno domani mattina all’inaugurazione della Undicesima Task Force Eusair, in cui il Molise sarà protagonista della strategia Macroregionale Adriatico-Ionica. Una giornata di lavori iniziata al Castello

Pandone di Venafro il cui culmine è arrivato con la Tavola Rotonda “La Promozione delle Eccellenze territoriali” che si è svolta presso il Museo di Santa Chiara, i cui lavori sono stati coordinati dal segretario generale dell’Euroregione AdriaticoIonica, Francesco Cocco. Dopo i saluti del sindaco Antonio Sorbo (hanno fatto pervenire i loro messaggi anche il Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e l’eurodeputato Aldo Patriciello) Giannantonio Ballette, il rappresentante della Commissione Europea – Direzione Generale Politica Re-

gionale e Urbana – ha aperto i lavori con la sua relazione introduttiva. Successivamente le Autorità di Gestione presenti rappresentate dalla Dott.ssa Paola Di Salvatore per il Programma IPA CBC ADRIATIC, la Dott.ssa Laura Comeli per quello Italia – Slovenia, la Dott.ssa Eleni Katsiyianni per il Programma Italia – Grecia e la Dott.ssa Silvia Grandi per il Programma ADRION, hanno condiviso le loro singole esperienze fornendo dettagli sullo stato di avanzamento dei progetti di cooperazione internazionale europea attualmente messi in campo, delineando

anche un panorama iniziale sulla prossima programmazione 2014/2020. Di rilievo inoltre l’intervento della Responsabile Ricerca e Sviluppo di Neuromed, Emilia Belfiore, la quale ha messo in evidenza come nella ricerca medica sia fondamentale la collaborazione con partner internazionali, portando in esempio il progetto Neurobiotech. A chiudere i lavori infine la relazione dell’avvocato Mario Ialenti che ha illustrato i passi compiuti fino ad ora nel Programma Italia – Albania – Montenegro.


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Termoli

19 marzo 2015

“No alla muraglia di Trenitalia” Ancora critiche al progetto delle barriere antirumore per il raddoppio ferroviario TERMOLI. Dissenso in città sulla ‘muraglia cinese’ che sarà realizzata al seguito del raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina. Se il Comune si distingue per il rilascio dei pareri favorevoli sia per l’ampliamento della Momentive sia per quello ancora più datato del raddop-

pio ferroviario, indipendentemente dall’azione portata avanti in sede politica e istituzionale, c’è chi tra i cittadini vuole dire la propria e non subire passivamente e silenziosamente le scelte di chi ci amministra. Il movimentismo che è nato nelle ultime settimane sfocerà in un comi-

tato, riprendendo battaglie già promosse da altri coordinamenti civici e forum negli anni precedenti, come ipotizzato nell’ultimo incontro di venerdì scorso alla chiesa di Sant’Antonio. Casus belli le barriere antirumore che non solo Rfi dovrà montare a

lato dei binari, poiché ci saranno anche quelle, per quasi 18 chilometri, ad opera della società Autostrade, concessionaria dell’A14. “Non vogliamo il muro di Berlino”, il motto attorno al quale si stanno coagulando decine di residenti, specie del centro, ma non solo. L’inerzia della

giunta Sbrocca, così viene definito l’approccio del centrosinistra spurio che governa la località adriatica, non piace e per questo si vuole chiedere con sostanza ed evidenza pubblica di imporsi con le Ferrovie dello Stato almeno per una mitigazione dell’impatto che altrimenti per quel chilo-

Tentano di raggirare un’anziana A Montenero di Bisaccia due donne che si spacciano per addette alla raccolta differenziata monTenero Di BiSaCCia. Tentativo di truffa con raggiro a Montenero di Bisaccia. Intorno alle 16 due donne si sono avvicinate alla casa dove abita da sola un’anziana donna. Suonano al campanello e le chiedono di poter consegnare delle buste utili alla raccolta differenziata, che avevano in mano loro. Tuttavia, c’è qualcosa che non convince e la

signora non si fida e lascia chiusa la porta che separa la zona notte da quella diurna. Una delle due ‘fattorine’ che hanno detto di agire per conto dell’azienda che gestisce i rifiuti sul territorio non si dà per vinta e chiede di poter avere un bicchiere d’acqua, poiché aveva sete. Il tempo di allontanarsi per soddisfare quella esigenza estemporanea ed ecco che l’altra si infila in casa, ma non riesce a com-

binare granché poiché la diffidenza della padrona fa sì che si accorga subito del pericolo, tanto da urlare al loro indirizzo con l’obiettivo di scacciarle via. Intento che riesce, ma solo dopo che l’anziana subisse uno spintone e le venisse messa una mano davanti alla bocca per impedirle di urlare ancora più a lungo. Consapevoli di averla ormai fatta grossa, le due presunte fat-

torine si solo dileguate e sul posto sono arrivati sia il 118 coi volontari della Misericordia, per soccorrere la vittima del fallito raggiro, sia i militari dell’Arma, che oltre a prendere nota del racconto di chi ha subito questa brutta esperienza, si sono anche messi in contatto con la società di riferimento del servizio di raccolta differenziata per verificare l’eventuale posizione delle due donne.

“Sanità se ne discuta in Consiglio” Il consigliere comunale di Campomarino, Cordisco, ha chiesto l’iscrizione del problema all’ordine del giorno Campomarino. Il consigliere comunale di minoranza Vincenzo Cordisco chiede che venga inserito al più presto nell’agenda dell’assemblea civica l’ordine del giorno per discutere dei tagli alla sanità previsti dal decreto Balduzzi. Una richiesta dettata dalla consapevolezza di dover rendere partecipe la popo-

lazione alle scelte che modificano il sistema sanitario della regione con ripercussioni sul diritto alla salute dei cittadini. Nell’ordine del giorno il rappresentante del Pd chiede l’impegno del sindaco e della Giunta a voler richiedere al Ministero della Salute «di riconsiderare i suddetti criteri di autorizzazione e classifica-

zione dei presidi ospedalieri, e di riconversione dell’intera rete ospedaliera prevedendo specifiche e circostanziate deroghe, per quei territori che presentano peculiarità demografiche, orografiche e infrastrutturali, come il Molise, privo di una valida rete di viabilità e infrastrutturale, non sacrificando

così, sull’altare delle economie di bilancio, il diritto alla salute delle popolazioni ivi residenti, a tal fine autorizzando, anche in mancanza dei criteri sanciti dal decreto Balduzzi la possibilità per la stessa Regione Molise di potersi dotare di un presidio ospedaliero di II livello, permettendo così ai molisani non solo di

curarsi nella regione di appartenenza invece di costringerli a recarsi nelle regioni limitrofe, ma anche riconoscendo la giusta autonomia e dignità allo stesso Molise».

La battaglia di Termoli sullo schermo Il documentario storico sarà proiettato sabato alle ore 17,30 al cinema Sant’Antonio

Termoli. L’associazione “Progetto Cultura” sta organizzando per sabato 21 marzo alle 17.30 al cinema S. Antonio di Termoli la seconda proiezione del documentario storico “Le voci della memoria” e del cortometraggio “Millenovecento43”. «Dopo il successo dell’evento di presentazione avvenuto il 4 ottobre scorso – spiegano

gli organizzatori -, torna a grande richiesta sul grande schermo un capitolo di storia della nostra città. “La battaglia di Termoli” (Operazione Devon) continua a vivere nel ricordo di coloro che vissero quei momenti fatti di luci e ombre, di timori e di speranze. L’ostinazione e la disciplina tedesca, la caparbietà e la forza dei britannici, la fame, la dispera-

zione, la morte, la voglia di costruire un mondo migliore: un fermento di emozioni che - attraverso il racconto dei testimoni di quel lontano ottobre 1943 - sapranno regalarvi lacrime e sorrisi. L’associazione “Progetto Cultura”, attraverso un lavoro certosino e puntuale di recupero vero e proprio della memoria, ha

cercato di lasciare ampia testimonianza degli anni relativi al secondo conflitto mondiale, specie per le giovani generazioni, per i giovani studenti, per gli appassionati e per coloro che, nutriti dall’amore per questa nostra città, amano conservarne ogni singola circostanza o evento».


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

19 marzo 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Petacciato, la strada frana nuovamente Dopo nove anni il paese resta isolato dalla statale adriatica. Difficile i collegamenti con Termoli PETACCIATO. C’è rabbia a Petacciato perché, ieri, si è squarciato in due un tratto di strada della strada provinciale 51 che dal mare porta al centro del comune bassomolisano. Un vero e proprio “disastro” quanto verificato perché quello stesso tratto di strada era stato protagonista, già nove anni fa, di uno stesso evento franoso. Allora ci vollero anni per vedere sistemata la strada e, oggi 18 marzo, l’incubo torna tra gli abitanti. Poco dopo le 10 di stamane, inoltre, per questioni di sicurezza è stata chiusa anche il tratto di autostrada A14 da Vasto a Termoli, in entrambi i sensi di marcia. Una frana complessa che, data la tipologia del territorio potrà essere difficile da sistemare; con una sola strada adesso a disposizione, il comune e la cittadinanza di Petacciato rischiano davvero di essere isolati.

Per questioni di sicurezza, stamane è stata evacuata la scuola elementare “Marconi” di viale Pietravalle mentre da subito si sono messi all’opera

gli uomini della Protezione civile e le istituzioni nel tentativo di arginare ogni possibile altra conseguenza. Strada chiusa, quindi … sino a data

da destinarsi. Sulla questione è intervenuto Antonio Potalivo, segretario provinciale dei socialisti, che ha affermato: “Questo evento si già ripetuto nel 2009; Petacciato, purtroppo, ha la caratteristica di avere le frane e i punti sono sempre gli stessi non si può accusare nessuno adesso la strada va rimessa apposto vedremo che faranno la Regione e la Provincia. Il problema è che abbiamo delle strade bloccate e speriamo che l’ultima che è stata ricostruita ci permetta di muoverci per andare a Termoli. Successivamente vedremo anche la situazione a livello di autostrada e di ferrovia; il problema è certamente da risolvere, lo si dovrà fare interpellando le maestranze giuste. Come ho detto prima, frana identica anche qualche anno fa che coinvolse

la stessa zona; ricordo che furono eseguiti dei lavori, anche se (forse) non sono stati buoni e non hanno potuto evitare questa ennesima frana. Purtroppo se continuiamo con i disboscamenti e con tutte le opere, andiamo incontro a queste cose. Adesso il collegamento per Termoli dipende solo dalla strada di sopra che si sta già muovendo perché vediamo che il guardrail è calato speriamo che si fermi anche se è in evoluzione perché si muove in ogni momento vedremo di prendere dei fondi immediati per riuscire a mettere apposto la situazione”. Disagi, inoltre, anche al traffico su ferro con rallentamenti sulla tratta. L’annuncio è arrivato direttamente dal sito web di Trenitalia, si parla di ritardi finanche pari (e si teme superiori) ai 60 minuti.

Entrata sud di Termoli al buio Non pochi gli interrogativi posti dai cittadini viste le amnesie dell’Amministrazione TERMOLI. Spumante e sorrisi per la grande conquista dell’ingresso sud di Termoli… poi, tempo qualche giorno, settimana, mese e il tutto è finito nel peggiore dei modi. Tra menefreghismo e negligenza, la zona è abbandonata a sé stessa, come tante altre della città a dire il vero, e tra luci non accese, buche, semafori “creativi” (oggi vanno e do-

mani non si sa) e tante carte da studiare…. sono mesi che la trascuratezza impervia sulla città che amiamo. Vorremmo spiegazioni, vorremmo non più scrivere di questo, ma all’inciviltà di un sacchetto abbandonato si associa l’assurdità di chi, al posto di vigilare e risolvere, sta in giro a “tenere gli occhi chiusi”.

Se è giusto controllare i cittadini che sostano, parcheggiano e circolano, è altrettanto doveroso offrire servizi agli stessi, quelli che puntualmente sono pagati da tasse anche criticate perchè alte … ma Termoli tace, va alla cassa e saluta: nel mezzo strade rotte, buie e chi più ne ha più ne metta. I primi a dover tenere a cuore una città sono

i suoi stessi amministratori, ma loro dove abitano? Da Colle della Torre a Difesa Grande, da San Pietro allo stesso centro: non c’è nulla che va. Siamo sicuri che il famigerato tunnel sia la priorità? Di certo, sino ad allora, sarà difficile raggiungerlo se le strade continuano a sfasciarsi…

Demanio marittimo, un tavolo con il governo Una collaborazione strategica tra le istituzioni per uscire fuori dalla crisi TERMOLI. Per trovare le soluzioni ai problemi del demanio marittimo e delle relative concessioni, serve la costituzione di un Tavolo con il Governo che “possa aiutare la collaborazione tra le istituzioni in una materia

così strategica per il Paese”. Le commissioni Ambiente e Turismo della Conferenza delle Regioni intendono promuovere la convocazione “quanto prima possibile di un tavolo di confronto con il Governo” sul progetto di ri-

forma delle concessioni balneari. Gli assessori al Demanio e al Turismo lavorano quindi ad un documento da sottoporre poi all’attenzione di una prossima riunione della Conferenza delle Regioni.

In particolare si chiede che si faccia chiarezza con la Commissione europea sulla possibilità di un regime transitorio delle attuali concessioni demaniali marittime e si stabilisca un congruo tempo di proroga. Si fa riferimento a quanto

già avvenuto in altri Paesi dell’Unione Europea. Un altro punto riguarda la possibilità di attivare il cosiddetto ‘doppio binario’ che distingue le concessioni attualmente in vigore da quelle nuove.

Altari di San Giuseppe, oggi ultimo giorno Potranno essere visitati fino alle ore 14 di oggi in diverse zone della città TERMOLI. Tutto pronto: si parte! Ultimi ritocchi e l’allestimento dei blasonati “Altari di San Giuseppe” prenderà il via. Start oggi pomeriggio così come da tradizione, per altari che potranno essere visitati fino alle 14 di oggi. Ecco la lista degli altari. Borgo Antico: Associazione culturale ‘A Paranze , via Montecastello numero 6; Famiglia Salerno – D’Angelo Vittoria, via San Pietro 30; Famiglia Ronzitti – Cicchino , via Vescovo Pitirro, 77; Associazione Amici del Borgo vecchio, piazza Duomo chiesa Sant’Anna; Fam. Barone – Marinaro , Vico IV Duomo. Altari fuori porta. Gruppo “Simpatiche Canaglie” (Sant’Antonio ), Via Frentana; Parrocchia Sacro Cuore, via Argentina; Scuola Oddo Bernacchia , Difesa Grande ; Azione Cattolica “Gesù Crocifisso”, via Belgio; Famiglia Genua, Case Fiat di via Tevere; Opera Serena, via Napoli; Famiglia Ingaldi, corso Vittorio Emanuele III; Scuola primaria parificata “Campolieti” in Corso Nazionale. Come tradizione vuole, inoltre, anche quest’anno, il gruppo Folklorico marinaro A Shcaffette riproporrà l’Altare di San Giuseppe, il gruppo Termolese ha sempre basato le sue manifestazioni su basi storiche documentate da qui il nome Folklorico e il tema di quest’anno del suo altare “A Vetare de San Geseppe a na case de Bassucce ‘u Calefatare”. Sarà, infatti, riproposto un altare all’interno di un’abitazione d’inizi del novecento lì dove

erano prevalenti la fede e la povertà dell’epoca, quelli che erano gli arredi dell’epoca non che un mestiere ormai sconosciuto ai nostri giovani ma che in regione solo a Termoli si poteva trovare il “Calafatore”. L’altare potrà essere visitato fino alle ore 13:00 di oggi in via duomo 12.



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Opinioni

19 marzo 2015

Campobasso. 19 marzo 1995-19 marzo 2015. Il Molise e la sua Chiesa celebra il ventennale della visita di Giovanni Paolo II. Giovanni Paolo II, così amato dal popolo di Dio, nel 1995 torna in Molise , nuovamente il 19 marzo così come il 19 marzo del 1983. “Nell’apostolato di Giovanni Paolo II – dichiarato l’arcivescovo di Campobasso – Bojano, mons. Bregantini, c’è sempre la tensione verso un riequilibrio tra uomo e lavoro: «occorre un’opera paziente e coraggiosa di ricostruzione del sano rapporto tra lavoro e persona, tra impresa e protagonismo del singolo, tra profitto e bene comune» (1995, dai discorsi di papa Wojtyła in Molise). Oggi queste parole, a distanza di venti anni, risultano di una reale, ma anche sconcertante, attualità”. Tre i momenti significativi di quel 19 marzo 1995: la benedizione della prima pietra dell’Università Cattolica a Campobasso, la Santa messa ai piedi della Madre Addolorata di Castelpetroso e l’incontro con il mondo del lavoro ad Agnone. Tre tratti caratteristici del pontificato di questo uomo straordinario che la Chiesa ha voluto subito santo dopo la sua morte. La sofferenza umanizzata che è offerta tramite la Madre al Padre misericordioso e l’attenzione ai più deboli, ai sofferenti. In Molise i messaggi lanciati a distanza di anni, sono ancora oggetto di riflessione. Sono passati venti anni e la Chiesa molisana ha inteso ricordare quel giorno memorabile con eventi e manifestazioni. A Campobasso venti anni fa Giovanni Paolo II si fermava a riflettere sul senso della sofferenza e su una medicina sempre più a “misura di Paziente”. Il centro di alta specializzazione nelle Scienze Biomediche quasi naturalmente venne intitolato a questo Papa e doveva rappresentare per il Centro Sud Italia una luce di speranza per quelle malattie, oggi sempre più in espansione, che non trovavano luoghi di cura in queste regioni, a volte penalizzate, del sud Italia. Tante vicissitudini, vissute con apprensione non solo dai lavoratori del Centro ma anche da tanti pazienti che avevano visto in questo Centro una possibile

È tutto pronto a Termoli per la visita del segretario nazionale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. Il leader del sindacato sarà in città venerdì 20 marzo per un’assemblea pubblica in programma a partire dalle 9 al Cinema Sant’Antonio. «Prepariamo la primavera del lavoro e dei diritti – coalizione sociale per una grande manifestazione il 28 marzo 2015 a Roma» il titolo dell’iniziativa. Il responsabile della Fiom incontrerà i delegati Fiom e le associazioni. Sono previsti gli interventi di Sandro Del Fattore, segretario generale Cgil Molise, di Marianna Salemme legale della Consulta giuridica, di don Silvio Piccoli e del segretario regionale del sindacato, Giuseppe Tarantino. Landini incontrerà anche gli studenti e al dibattito parteciperanno il dottor Lucio Pastore, medico dell’ospedale Veneziale di Isernia e il giornalista Paolo De Chiara.'idea emersa dai proclami di Landini è quella di creare un’associazione di associazioni che si collochi a sinistra del Partito democratico e sia in grado di raccogliere il dissenso anti-Renzi. L'appuntamento di sabato però sarà solo il primo di una serie di eventi per raccogliere consensi attorno all'iniziativa in una sorta di tour nazionale con tappe organizzate localmente dalle asso-

Il Molise di Giovanni Paolo II venti anni dopo

ancora di salvezza. Continua la fase di dialogo con la Regione, in un clima che ancora sembra avere dell’incerto. La Fondazione Giovanni Paolo II chiede “un posto significativo di integrazione, ma anche di sviluppo, che ci dia prospettive di crescita”, sottolinea Maurizio Guizzardi, il nuovo presidente della Fondazione. Sembra di rivedere il volto entusiastico e commosso di Mons. Ettore di Filippo, l’arcivescovo di Campobasso Bojano che con tanto entusiasmo aveva accolto e caldeggiato l’idea di un centro di ricerca per questa zona dell’Italia. Dunque anche il capoluogo regionale su iniziativa della Cattolica, come comunemente ancora è conosciuta la Fondazione, si fermerà per ricordare la data storica. Alle 11.00 nella stupenda cappella del Centro la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo

metropolita Mons. Giancarlo Bregantini. Nel pomeriggio alle 15.30 un convegno dal significativo titolo: “Il Centro Giovanni Paolo II tra valori ricerca scientifica e cura. Una grande eredità ed un impegno per il futuro”. Dopo venti anni dalla posa della prima pietra quello che doveva essere un polo di eccellenza, ancora attende di configurarsi definitivamente come struttura all’avanguardia, tra mille ritardi, slittamenti e “beghe politiche e burocratiche”. Del resto Giovanni Paolo II aveva profetato che il Molise doveva trovare l’unità per poter proiettarsi nel futuro: e sono trascorsi ormai venti anni. Il Santuario di Castelpetroso, custode del muto messaggio dell’apparizione mariana della sofferenza offerta attraverso Maria, ricorderà la storica visita durante il 127° anniversario delle appari-

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zioni, il 22 marzo alle 11.30 il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo metropolita S.E. mons. GianCarlo Bregantini, e alle 17.00 una solenne celebrazione presieduta da Mons. Ermenegildo Manicardi. “Mai il cuore della Madre debba addolorarsi per le divisioni dei suoi figli. Carissimi, da questo Santuario, espressione di un popolo laborioso e tenace, affido alla Madre Addolorata le attese e le speranze dell’odierna società , in particolare le attese del mondo del lavoro”. In queste parole del Papa la pregnanza della sua visita Pastorale e l’atto di affidamento al popolo del Molise. La diocesi di Trivento, in accordo con le autorità civili inaugurerà nel piazzale antistante la fonderia Marinelli ad Agnone il busto in bronzo di S. Giovanni Paolo II, realizzato dalla stessa fonderia, tanto amata da questo pontefice. Dopo la Benedizione a cura del Vescovo diocesano Mons. Domenico Angelo Scotti il corteo civile condurrà tutti i fedeli verso la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dove alle 18.00 ci sarà una solenne concelebrazione. Agnone e la Diocesi rivivranno il calore dell’accoglienza di Giovanni Paolo II, in un fiume umano che aspettava con ansia l’arrivo del Papa da cui ricevette messaggi forti sul lavoro e sulla sua umanizzazione. Tempo per la riflessione culturale sarà invece quello del 16 maggio prossimo con un Forum sulla Comunicazione, un Press Tour (15-17 maggio) in occasione della 49ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, dove il pomeriggio del 16, appunto, ci sarà un Solenne Pontificale nella Basilica minore di Castelpetroso per ricordare il ventennale della Visita di Giovanni Paolo II. Seguiranno riflessioni tematiche con giornalisti vaticanisti e testimoni di rilievo tra cui Arturo Mari, fotografo del Papa Polacco. Sono trascorsi venti anni e restano ancora negli occhi le immagini di un papa dal volto sorridente, felice di essere accolto da migliaia di bandierine gialle e bianche che riempivano il cielo di colori della luce. Le sue parole, piene di significato, risaltano ancora per l’attualità dei tempi.

Landini inizia da Termoli la sua ‘avventura”

ciazioni che vogliono aderire alla "coalizione sociale" . "Ho avuto la fortuna di potermi confrontare con molti e di condividere sin da subito l’idea che il tentativo di costruire una coalizione sociale muove da una certezza: la politica non è proprietà privata" scrive ancora il segretario Fiom, aggiungendo: "Le politiche della Commissione e della troika anche in Italia stanno

mettendo in discussione la democrazia, il lavoro e i suoi diritti, l’istruzione e la formazione, la salute, i beni comuni e la cultura, la giustizia", per questo bisogna superare "il frazionamento e coalizzarsi insieme per una domanda di giustizia sociale sempre più inascoltata e senza rappresentanza". "La coalizione sociale dovrà essere indipendente e autonoma, significa

che per camminare dovrà potersi reggere sulle proprie gambe e pensare collettivamente con la propria testa" conclude il leader Fiom.L’idea è quella di aggregare tutti quelli che sono già organizzati in qualche modo nella società e che non sono d’accordo con le cose che Matteo Renzi fa e con quelle che vuole fare. Questo insieme di realtà, sapendo già che non potrà influire sugli apparati perché degli apparati Renzi o si è già impossessato o avrà buon gioco a impossessarsi presto, intende agire da fuori. Nelle piazze o con strumenti extra-parlamentari, come il referendum. È già stata annunciata l’intenzione di indire un referendum per l’abolizione del Jobs Act, cioè la riforma del lavoro appena varata dal governo. La Cgil s’è molto irritata perché andare in piazza sotto le insegne di “Coalizione sociale”, così come vuol fare Landini con la sua nuova alleanza o aggregazione di sigle, non sarà come andare in piazza sotto le insegne della Cgil.

A sinistra c’è concorrenza. E del resto: a sinistra c’è sempre stata concorrenza. Si tratta, quindi, di una aggregazione sociale con una funzione politica" per battere le iniziative del governo e di Confindustria "che hanno tolto diritti a tutti. Vogliamo mettere insieme tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, oggi divisi". "La nostra iniziativa sta dentro la strategia della Cgil" ha aggiunto Landini: "Con Camusso sono tre mesi che stiamo parlando alla luce del sole. Siamo insieme nella battaglia contro il Jobs act e per un nuovo statuto di tutti i lavoratori". Per Landini serve "una riforma del sindacato" e quindi "anche della Cgil. Il sindacato deve cambiare, siamo di fronte a una situazione differente" dopo la cancellazione dei diritti dei lavoratori e "dobbiamo fare i conti con il problema della crisi della politica". Per ridare slancio alla crescita, "La lotta alla corruzione e non l'abolizione dell'art.18 puo' far ripartire l'economia". Il leader Fiom indica, in vista della manifestazione del 28 marzo a Roma, anche altri punti come "lotta all'evasione fiscale, patrimoniale sui grandi patrimoni e abbassare drasticamente l'eta' pensionabile" come "unica via per creare nuovi posti di lavoro per i giovani"



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