Compari e comparielli

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xi - N° 276 giOvedì 17 dicembre 2015 - diStribuziONe grAtuitA

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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Antonio Iacobucci

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Antonio Iacobucci. Il direttore generale del comune di Campobasso riesce a mantenere in piedi l’intera amministrazione. E’ un vero e proprio esperto della materia amministrativa e, del resto, lo ha già dimostrato nel corso degli anni precedenti quando aveva retto le sorti della struttura. Ora, riesce ancora una volta a garantire il giusto equilibrio finanziario e le scelte di indirizzo programmatico.

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REGIONE

Di Giacomo: “Frattura?  Solo bugie” “Sulla sanità Frattura dice solo bugie”. Lo sostiene Ulisse Di Giacomo dopo il tavolo sulla sanità.

CAMPOBASSO

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Allargare la Giunta da 6 a 9 assessori è un assurdo In questo momento è assurdo allargare la Giunta comunale di Campobasso da 6 a 9 assessori.

ECONOMIA

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su FAcebOOk

Massimo Pillarella

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimo Pillarella. Una sorta di Pico della Mirandola della Regione Molise. Tiene, infatti, tutto tra le mani e i risultati non sembrano essere proprio dei migliori. Ma è possibile che non ci siano altri dirigenti capaci di portare avanti il sistema regionale molisano? Possibile che ogni cosa debba passare per le sue mani? Per davvero sarà un novello Pico della Mirandola ma nessuno se ne è accorto?

Pubblicate le liste del Patto Giovani

Compari e comparielli

pagine 3

L’Acem alla Regione “La Finmolise paghi le imprese edili” L’Acem ha ribadito alla Regione che la Finmolise debba anticipare i fondi alle imprese edili.

Isernia-Campobasso, cresce l’attesa pagina 7

Servizio a pagina 3

Per il tuo regalo di Natale Lo trovi in tutte le edicole e librerie della regione I Comuni molisani sotto il simbolo del Littorio

Amministrazioni, podestà e politica nella costruzione del consenso Per informazioni telefonare al 339.2733334


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 17 dicembre 2015

Grevi i giudizi di Michele Ambrosio all’interno della maggioranza e dei consiglieri della coalizione civica dall’opposizione

L’allargamento della giunta comunale: un atto di sfida alla logica, alla morale, e alla città

Un’operazione dal netto e inequivocabile sapore opportunistico, spartitorio e contradditorio della immagine che Antonio Battista aveva voluto dare di sé e della sua sindacatura aliena dai condizionamenti, dai veti, dalle pressioni Pronta la reazione all’allargamento della giunta comunale, a tratti veemente, come merita un’operazione dal netto e inequivocabile sapore opportunistico, spartitorio e contradditorio della immagine che Antonio Battista aveva voluto dare di sé e della sua sindacatura: ovvero aliena dai condizionamenti, dai veti, dalle pressioni, per essere egli garante di una gestione amministrativa unicamente indirizzata all’interesse della collettività campobassana. “Non devo fare carriera, non ho obiettivi altri al di fuori dalla volontà di dare alla città il meglio di me e della maggioranza che mi sostiene”. Sono i concetti espressi all’indomani della vittoria alle urne, che lo hanno reso ammirevole, volendo rompere la scia dei sindaci carrieristi e partitocratici che lo hanno preceduto. La realtà è tutt’altra, e mostra il sindaco piegato ai tatticismi della coalizione e ai personalismi esasperati, soprattutto dei consiglieri transfughi dal centrodestra con la pretesa di essere statti decisivi per l’esito delle elezioni. La realtà è avvilente nell’espressione e nella sostanza. D’altronde circa due anni di amministrazione dicono solo di manfrine politiche dei gruppi, dei gruppetti, e dei gruppuscoli, di consigli comunali andati a vuoto per mancanza del numero legale, di un’ordinarietà amministrativa peraltro condizionata dai soliti, e noti, gruppi di potere che si alimentano della speculazione edilizia e fondiaria. Dall’interno della maggioranza

CAMPOBASSO. “Con la nomina del settimo Assessore nella Giunta Battista, la maggioranza di Centro Sinistra al Comune di Campobasso non solo smentisce se stessa e tutte le promesse fatte in campagna elettorale in merito ad un profilo di “sobrietà” oltretutto mai palesato, ma conferma un’operazione di spartizione di poltrone per mettere a tacere malumori e divisioni all’interno della stessa compagine di governo comunale ad un anno e mezzo di insediamento amministrativo”. Lo ha sostenuto la coalizione civica al comune di Campobasso. “Come Coalizione

rimane la voce coraggiosamente e coerentemente critica di Michele Ambrosio; dall’opposizione, stranamente sintonica, i consiglieri comunali della coalizione civica. Non tutto è appiattito. Questo è il giudizio di Ambrosio all’ingresso in giunta di Ramundo, in attesa che arrivino Colarusso e Iannetta: “ Continua la militarizzazione del comune di Campobasso e degli enti collegati da parte delle truppe del Pd e del sindaco Battista, il tutto anche grazie alla compiacenza di partiti accondiscendenti, liste ormai fantasma, e consiglieri in stato catatonico. Con lo slogan <ti restituisco la città> il candidato Battista sta mantenendo l’impegno e sta restituendo effettivamente la città, ma al Pd, di cui è stato segretario organizzativo. Un Pd che sta occupando tutto e

di più: sindaco, quattro assessori, tra cui il vice sindaco, quattro consiglieri subentrati, sette presidenti di commissione, tre consiglieri delegati, presidente e consigliere della Azienda servizi alla persona don Carlo Pistilli, direttore generale, nucleo di valutazione e prossimamente i consiglieri e i revisori della società partecipata Sea; a stretto giro di posta la presidenza della Provincia, dell’Egam e una poltrona senatoriale. Senza dimenticare la gestione spicciola del potere, l’uso del potere discrezionale per fare clientela, per assegnare incarichi, consulenze, lavori, forniture e servizi senza la relativa regolamentazione. Un’occupazione sistematica delle poltrone, delle sedie e degli sgabelli, a conferma che più che <al bene comune> , da novello Re

Sole e la sua corte, stanno pensando esclusivamente <al bene che il comune può dare loro> incuranti persino della sorte che li attende, un pò come la rana di Esopo”. Questa la valutazione della coalizione civica: “Con la nomina del settimo assessore nella giunta Battista, la maggioranza di centrosinistra non solo ha smentito se stessa e tutte le promesse fatte in campagna elettorale in merito ad un profilo di “sobrietà” oltretutto mai palesato, ma ha confermato un’operazione di spartizione di poltrone per mettere a tacere malumori e divisioni all’interno della stessa compagine di governo ad un anno e mezzo dall’insediamento. E’ giusto che i cittadini sappiano che a fronte di una riduzione del numero dei consiglieri comunali (prevista dalla legge) che da 40 sono pas-

sati a 32 rispetto alla passata amministrazione, oggi assistiamo ad un aumento del numero degli assessori che da 6 sono saliti a 7 e, secondo le ultime indiscrezioni, saliranno a 9 nelle prossime settimane. Assurdo! Va ricordato che Ramundo è stato consigliere incaricato alla raccolta differenziata… Se ad oggi la differenziata ancora non parte (e non partirà neanche nei prossimi mesi), se mancano strumenti regolamentari idonei legati alla tutela dell’ambiente, se manca un business plan in grado di porre in essere azioni strategiche per una vera pianificazione amministrativa in campo ambientale, ci viene da chiedere: l’assessorato è un premio per ciò che (non) è stato fatto finora??? O meglio, perché l’assessore Ramundo non ha portato a termine il lavoro affidatogli come consigliere incaricato? Perché ha avuto bisogno del <titolo> di assessore??? A che servono i consiglieri incaricati??? Siamo disgustati da queste logiche di bassa lega che non ci appartengo e proseguiremo il nostro lavoro attraverso un’opposizione di denuncia (ma dove, ma quando ? – ndr) , ma anche e soprattutto di proposta (ma dove, ma quando ? – ndr), cosa che ha sempre caratterizzato la nostra azione per l’amore nei confronti di Campobasso e dei suoi cittadini”. L’amore nei confronti di Campobasso e dei suoi cittadini verrebbe dimostrato unicamente dimettendosi. Dardo

Il Polo civico: “Assurdo allargare la Giunta” Civica denunciamo con forza questo atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei cittadini di Campobasso che hanno ben compreso che questa vergognosa operazione spartitoria è legata all’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, essendo Ramundo, insieme a Durante, in lizza per l’incarico poi affidato al Capogruppo di LAB. La quadra è stata trovata non per una comunanza di intenti o per il raggiungimento programmatico condiviso…ma perché sono stati

accontentati entrambi gli aspiranti con l’affidamento di incarichi prestigiosi nella compagine di governo. Non solo!!! E’ giusto che i cittadini sappiano che a fronte di una riduzione del numero dei Consiglieri Comunali (prevista dalla legge) che da 40 sono passati a 32 rispetto alla passata amministrazione, oggi assistiamo ad un aumento del numero degli Assessori che da 6 sono saliti a 7 e, secondo le ultime indiscrezioni saliranno a 9 nelle prossime settimane. COSA ASSURDA!”


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3 17 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Pubblicata, con ritardo, la graduatoria dei 340 beneficiari dei finanziamenti del Pacchetto Giovani

La lista della discordia. Mala tempora

Sollevati sospetti per la presenza di nomi (e cognomi) vicini alla classe dirigente regionale. E’ tutti contro tutti Mala tempora davvero. Per tutta una lunga serie di motivi. Analizziamoli seguendo un certo ordine. Con gravissimo ritardo sul ruolino di marcia è stata finalmente pubblicata , con determinazione della Regione Molise n. 7479 del 14 dicembre 2015, la graduatoria dei beneficiari dei finanziamenti collegati al “Pacchetto Giovani”. Trecentoquaranta giovani riceveranno finalmente somme in grado di promuovere l’occupazione giovanile attraverso diversi canali: auto imprenditorialità giovanile (“Giovani al lavoro”), tirocini di internazionalizzazione (“Vado e torno”), e bonus per le assunzioni (“Dai credito ai giovani”). Considerato che la disoccupazione in Molise, secondo l’ultima rilevazione Istat, è al 14,38 (ma quella giovanile, relativa cioè a coloro compresi tra i 14 e 29 anni di età, tocca addirittura il 43,8%) non si fa fatica a rendersi conto di quanto l’attivazione di questo strumento, seppur con l’abituale ritardo, sia una boccata di aria per chi era già da un po’ bello cianotico. Ma anche una simile occasione in tempi come questi può essere motivo per non dimenticare che siamo in epoca di crisi, di riflusso storico, culturale e sociale. Tale e tanta è la sfiducia e la rabbia nei confronti della politica e di chi l’amministra; tali e così tante sono state le occasioni in cui il potere ha dato la peggiore prova di sé, con arroganza, spregio delle regole, inadeguatezza a tutti i livelli che anche un (bel) po’ di soldi concessi a ragazzi per avviare un’impresa, formarsi all’estero o dati alle imprese che decidono di assumerne qualcuno si rivela la giusta occasione per una guerra di posizione. Per un conflitto antropologico tra chi ha un’occasione e chi no, ma soprattutto per spargere sospetto e malafede. Tra i trecentoquaranta beneficiari dei finanziamenti, infatti, compaiono diversi nomi vicini e vicinissimi alla classe dirigente che attualmente governa la Regione. Tanto è bastato perché, anche a viso aperto, più di

L’intervento

Iorio: “La Regione sprofonda e la Giunta parla soltanto”

qualcuno abbia sollevato la questione; tirando dentro i nomi in questione e collegandoli alle vertenze mai chiuse delle partecipate, alle legittime proteste delle categorie che reclamano i propri diritti davanti ai cancelli della Regione e alla discutibile transazione da centinaia di migliaia di euro tra l’ente Regione Molise ed il segretario regionale del PD Micaela Fanelli. Insomma il campionario degli orrori cui siamo drammaticamente abituati accostato ad una graduatoria di speranza per i giovani che, fino a prova contraria, deve essere considerata legittima. Disoccupazione, precarietà, diritti che svaniscono tra le mani quando sembravano acquisiti, situazioni di palese iniquità sociale stanno portando il livello del dibattito e dello scontro (politico ma anche sociologico) dal piano generale a quello personale. Basta la vici-

nanza, quando non addirittura la discendenza, a giustificare il sospetto, la rabbia, l’esplicita accusa. E spesso potrebbe non essere cosa giusta. Altra cosa, invece, come pure spesso è capitato ed abbiamo puntualmente denunciato, sarebbe se la politica o il potente avesse piegato o aggirato le regole affinché potesse disporre arbitrariamente del potere e delle risorse. Come, per esempio, accade con i mancati pagamenti alle aziende di trasporto pubblico o alle imprese di costruzioni. Oppure con la concessione di consulenze palesemente ad capocchiam a gente palesemente priva delle necessarie competenze (task force di Molise Acque, per esempio). Bisogna salvare il salvabile finche si è in tempo. Mantenere la giusta prospettiva sulle cose. Altrimenti saremo costretti a farci divorare tutti dalla nostra stessa rabbia.

CAMPOBASSO. “Mentre l’attuale Giunta regionale si adopera per ricevere Ministri, sottosegretari di stato, esponenti del governo (ultima la visita di lunedì del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti) strappando a vario titolo promesse di sviluppo del territorio, il Molise continua ad affondare”. A sostenerlo è il consigliere regionale, Michele Iorio. “Le più recenti informazioni sull’occupazione regionale sono ancora una volta la sintesi di questa maggioranza politica assolutamente incapace di gestire la crisi occupazionale e contemporaneamente di creare nuovi posti di lavoro, mentre sicuramente capace di professare, tra un comunicato stampa e l’altro, la “RET O R I C A DELLA SPERANZA “. Gli ultimi dati ISTAT ci consegnano, come regalo di Natale, un Molise sempre più in affanno che perde posti di lavoro nel 3° trimestre di quest’anno con 1640 occupati in meno e con un tasso di disoccupazione al 14,38 %, con un saldo annuale sempre più drammatico ed inaccettabile, aumentato dell’ 1,5 %. Di fronte ad una ripresa dell’occupazione, seppur lieve a livello nazionale, questi dati sono la riprova di una politica totalmente sbagliata totale fallimento dell’azione del governo regionale”.

L’Acem ha chiesto alla Regione di intervenire con la finanziaria

“La Finmolise anticipi i soldi per le imprese” CAMPOBASSO. L’ACEM ha preso parte ieri mattina all’audizione in seno alla Prima Commissione Lavori Pubblici presso il Consiglio Regionale del Molise per essere ascoltata in merito alla proposta di legge regionale n. 125, inerente la disciplina consolidata dalla Finmolise spa. Nell’intervento del Presidente Corrado Di Niro, presente ai lavori consiliari insieme al Direttore Gino Di Renzo, è stato preso atto con favore della norma che introduce la possibilità che la Finmolise possa con-

La mancanza di liquidità fa rischiare il fallimento cedere ed erogare mediante specifici strumenti finanziari anticipazioni e finanziamenti ad enti ed agenzie coinvolti nella ricostruzione post sisma,

ma è stato chiesto che ciò avvenga senza passare per il mec-

canismo della cessione del credito da parte delle imprese, data la sua onerosità e maggiore dispendiosità. L’ACEM ha chiesto inoltre che la Finmolise possa erogare finanziamenti ed anticipazioni anche per gli appalti di lavori pubblici diversi dalla ricostruzione, per sopperire agli enormi ritardi ed interruzioni varie nella continuità dei pagamenti dei corrispettivi maturati, che arrecano danni enormi alle imprese creditrici, esponendole al rischio reale di fallimento.


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4 17 dicembre 2015

Domani pomeriggio (15,30) la presentazione del progetto “Sistema territoriale e attività regionali” di Iaros International e L&O srl, finanziato coi Fondi europei

Nello spazio temporale lasciato colpevolmente vuoto dalla giunta regionale, con la mancata illustrazione dei progetti del concorso internazionale d’idee per la realizzazione della sede regionale su parte dell’area dell’ex campo sportivo “Romagnoli”, sui cui pesa l’onere e l’onore di indicare cosa sia e cosa comporti un impatto urbanistico di rilievo economico, architettonico, edilizio e funzionale sul resto del territorio cittadino, saranno due avvocati (non due urbanistic), Giuseppe Ruta e Matteo Iacovelli, in particolare, che a conclusione del convegno dal titolo roboante “L’urbanistica nella città di Campobasso tra sviluppo e storia: un’ipotesi applicata di pianificazione”, in programma il pomeriggio del 18 dicembre al Centrum Palace, diranno, nelle conclusioni, della proposta di sviluppo ecosostenibile a costo zero, nonché dei criteri di realizzazione dei servizi, dell’Energie rinnovabili e dell’autosufficienza. Non solo roboante, il convegno, quanto fortemente inclusivo di decenni di grigiore intellettuale in materia urbanistica, di assenza dialettica, di confronto, di analisi, di programmazione e di riflessione. Il risultato, al di là dell’ottimismo tradotto dagli enti organizzatori del convegno, Iaros International e L&O srl, è la presa in esame di una città - Campobasso - che si fregia del titolo senza avere alcuna canonica qualità e caratteristica per esserlo. E saranno i due avvocati, come ab-

CAMPOBASSO. “Ecco cosa prevede l’emendamento che ha ricevuto il via libera in commissione Bilancio, durante l’esame della legge di Stabilità 2016, per il piano assunzionale per medici e personale sanitario, come avevo anticipato nei giorni scorsi, anche in ragione dei nuovi turni dei medici previsti dalla disciplina europea”. Lo sostiene il senatore Roberto Ruta. “Si tratta di una prima risposta al funzionamento delle strutture sanitarie per garantire a tutti i cittadini un servizio adeguato e il diritto alla salute previsto dalla nostra Costituzione. Nello specifico il testo approvato consente alle regioni, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro, qualora si evidenzino criticità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in deroga a quanto previsto dall’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla

L’urbanistica nella città di Campobasso tra sviluppo e storia: un’ipotesi applicata di pianificazione”. Ma c’è mai stata urbanistica?

Gli Ordini professionali degli architetti e degli ingegneri ancora una volta estranei al dovere di valutare, dichiarare ed esprimersi biamo detto, ad aprire, anzi a spalancare, una finestra su questa realtà, a nostro avviso con una punta di pretenziosità, relazionando Ruta sul tema “Sviluppo urbanistico e crescita sociale della città di Campobasso: dal Medioevo al borgo murattiano alla città nuova”, e Iacovelli su “La difficoltà di programmazione derivante dalle recenti norme in materia urbanistica: dagli accordi di programma al Piano casa, alla monetizzazione degli standard”. Un contrappunto fin troppo evidente per essere commentato che, ribadiamo, ha la pretesa di mettere il cappello su diversi secoli di storia che racchiudono tre modelli e tre livelli urbanistici, chiaramente distinti e separati, e distintamente valutabili l’uno dagli altri (il borgo medievale, l’area murattina e la città nuova), senza alcuna coerenza e incidenza tra loro, e l’attuale stato caotico dell’edilizia e del territorio. Tra i due avvocati, un architetto, Marcello Vitiello, che tra tante certezze e affermazioni di

principio, saggiamente pone l’interrogativo: “L’urbanistica intesa come impianto normativo e come ambito culturale ci ha aiutati a realizzare città e società migliori?”. La riflessione gli viene suggerita dagli ultimi avvenimenti, compreso, crediamo, il concorso internazionale d’idee per la realizzazione della nuova

sede della Regione Molise che ancora cova sotto la cenere della precauzione. Chissà perché. Le relazioni che saranno rese e gli interventi che si avranno, abbiamo l’impressione che non creeranno una visione armonica della storia (se storia c’è stata) urbanistica della città ma la rappresentazione del divenire attraverso

fasi e condizioni (storiche e culturali) antagoniste. Sapremo pertanto molte cose al riguardo, ma non avremo una conclusione coerente, concludente, esaustiva di ciò ch’è stato, di ciò ch’è, e di ciò che sarà il destino urbanistico della città, nonostante il previsto intervento dell’assessore all’urbanistica di Campobasso, Bibiana Chierchia, che si avventurerà sulle “Prospettive di sviluppo urbano” che le permetteranno di dire tutto e niente. Il convegno, per ciò che abbiamo percepito, è un contorno culturale e professionale al progetto “Sistema territoriale e attività regionali” di Iaros International e L&O srl, finanziato coi Fondi europei. William Shakespeare: “Molto rumore per nulla”. Aggravato dall’assenza degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri. Ancora una volta estranei al dovere di valutare, dichiarare ed esprimersi. Dardo

“Precari sanità, è la volta buona” Il senatore Roberto Ruta parla del via libera per il piano assunzionale di medici e sanitari

legge 30 luglio 2010, n. 122, forme di lavoro flessibile, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia sanitaria, ivi ricomprese quelle relative al contenimento del costo del personale e in materia di piani di rientro. Se al termine del medesimo periodo temporale permangono le predette

condizioni di criticità, i contratti di lavoro, attivati ai sensi del precedente periodo, possono essere prorogati fino al termine massimo del 31 ottobre 2016”. In deroga a quanto previsto dal DPCM 6 marzo 2015, di attuazione dell’articolo 4, comma 10, del decreto-legge 31 agosto

2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, gli enti del Servizio sanitario nazionale possono indire, entro il 31 dicembre 2016, e concludere, entro il 31 dicembre 2017, procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale medico ed infermieristico, necessario a far fronte alle eventuali esigenze assunzionali emerse in relazione alle valutazioni operate sul piano di fabbisogno del personale secondo quanto previsto dal comma 304-quinquies. Nell’ambito delle medesime procedure concorsuali, gli enti del Servizio sanitario nazionale possono riservare i posti disponibili, nella misura massima del 50%, al personale medico e infermieristico in servizio all’ entrata in vigore della presente legge, che abbia maturato alla data del bando almeno tre anni di servizio, anche non conti-

nuativi, negli ultimi cinque anni con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile con i medesimi enti. Nelle more della conclusione delle medesime procedure, gli enti del Servizio sanitario nazionale continuano ad avvalersi del personale di cui al precedente periodo, anche in deroga ai limiti di cui all’articolo 9, comma 28, del decretolegge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. In relazione a tale deroga, gli enti del Servizio sanitario nazionale, oltre alla prosecuzione dei rapporti di cui al precedente periodo, sono autorizzati ad attivare nuovi contratti di lavoro flessibile esclusivamente ai sensi del comma 304-sexies fino al termine massimo del 31 ottobre 2016.


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5 17 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

A seguito delle dichiarazioni del presidente della Giunta, dopo il tavolo romano, interviene il senatore Ulisse Di Giacomo: “Si chiudono strutture e servizi e lui è contento”

“Sanità, le bugie di Frattura” CAMPOBASSO. “Ci risiamo con le “palle” in libertà e sparate ad arte per coprire il nulla assoluto”. A sostenerlo è il senatore Ulisse Di Giacomo. “Il Tavolo Tecnico sulla sanità ha esaminato il Programma Operativo per il prossimo triennio ( che nessuno conosce ) , ponendo condizioni che porteranno al default questa Regione. Ma andiamo per ordine. Nessuno sa cosa contenga il Programma Operativo 2015/2018, ma non ci si discosta molto dalla realtà se si pensa che rappresenterà la morte definitiva della sanità molisana. Gli Ospedali di Venafro, Larino e Agnone non esisteranno più come tali, ma saranno sostituiti da tre Poliambulatori con l’aggiunta di qualche decina di posti letto per lungode-

genti : nessun presidio per acuti, tranne un punto di primo soccorso tenuto in piedi dal 118, che avrà il compito di trasferire tutti i casi acuti a Isernia, Termoli e

Campobasso. TaglidiprestazioniagliOspedalidiIsernia e Termoli. Riduzione di posti letto al Neuromed e alla Cattolica.

Nessun nuovo presidio sul territorio. Il risultato di tutto ciò sarà un ulteriore riduzione della garanzia di accedere ai LEA e il rischio

concreto di non veder garantita l’assistenza sanitaria ai cittadini. In più il Ministero dell’Economia ha chiesto l’azzeramento del deficit che Frattura e la sua maggioranza hanno dilatato negli ultimi due anni, e che corrisponde all’incirca a 300 milioni di euro. Come farlo? Semplice, coprendo i molisani di tasse portate oltre il limite attuale e stipulando un mutuo che i cittadini, grazie a Frattura, pagheranno per i prossimi 20 anni e che rappresenterà un macigno che impedirà di uscire dalla tragica crisi che coinvolge il Molise, ponendo la parola fine alla sopravvivenza di questa martoriata regione. Ecco, questo è il risultato del Tavolo Tecnico di questa mattina, e questa è la verità che chi è abituato a dire bugie e falsità non vi dirà mai”.

Negli annali del Centro di Cultura dell’università del Molise il cinquantennio editoriale di Enzo Nocera Non sono bastate tre ore per raccontare i 50 anni di attività editoriale di Enzo Nocera, celebrazione pensata e voluta dal Centro di Cultura dell’università del Molise di cui è responsabile Ilaria Zilli. Il pomeriggio del 15 dicembre 2015 è stato sapientemente ricollegato al giorno e al mese del 1965 in cui la prima pubblicazione della Nocera Editore ha visto la luce: “Il sottobosco di Antonio Cirino”. Da allora, per 50 anni Enzo Nocera ha arricchito il Molise e i molisani di circa 500 titoli di opere di narrativa, di saggistica, di grafica, di enogastronomia, di tradizioni popolari, e di una serie nutrita di collane tematiche curate da personaggi illustri della cultura molisana. La circostanza è valsa soprattutto a dimostrare il contributo culturale della Casa editrice di Nocera, l’impegno di dare al Molise una identità che fosse riconoscibile, valutabile e apprezzabile nel contesto italiano, la generosità e la caparbietà con cui è stata cercata e voluta l’opera d’avanzamento sociale e culturale del Molise attraverso le opere edite, anche dinanzi alle difficoltà di un ambiente locale scarsamente assorbente e reattivo. La circostanza è stata sobriamente ed elegantemente illustrata da Giorgio Palmieri, da Tonino Santoriello, da Iliara Zilli, da Enzo Di Nuoscio, da Norberto Lombardi e condivisa da una platea estremamente partecipe,

Meritavano la celebrazione l’Editore, il Molise e gli Autori La circostanza è stata sobriamente ed elegantemente illustrata da Giorgio Palmieri, da Tonino Santoriello, da Iliara Zilli, da Enzo Di Nuoscio, da Norberto Lombardi e condivisa da una platea estremamente partecipe, da cui sono sortiti gli interventi spontanei di quanti, e sono tantissimi, hanno incrociato nella loro vita e con le loro attività Enzo Nocera e la sua straordinaria vicenda editoriale da cui sono sortiti gli interventi spontanei di quanti, e sono tantissimi, hanno incrociato nella loro vita e con le loro attività Enzo Nocera e la sua vicenda editoriale. Cinquanta’anni di attività su livelli qualitativi significativamente alti, oltre che quantitativamente ragguardevoli, meritavano la celebrazione che c’è stata. Lo meritava anche il Molise che dai 50 anni di attività editoriale di Nocera ha tratto significativi vantaggi d’identità e di popolarità (basti considerare le trentuno edizioni - dal 1969 al 2003 - dell’Almanacco del Molise: 15.000 pagine illustrate da oltre 10.000 immagini, 540 saggi di

213 autori in gran parte molisani); lo meritavano gli autori che con le loro opere, il loro contributo intellettuale hanno irrorato menti e coscienze di di-

verse generazioni. Questa celebrazione non meritava che la condividesse l’intero sistema istituzionale che, difatti, confermando il proprio oscuranti-

Atm, finalmente (quasi) pagata Accordo di massima per la vertenza Atm: prima intesa sul pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti della società di trasporto pubblico extraurbano oggi a Palazzo Vitale al termine di una riunione alla quale hanno partecipato una delegazione di lavoratori, la proprietà di Atm e il direttore di Finmolise, Roberto Fagliarone. A fronte delle anticipazioni di Finmolise spa in favore di Atm, pari a 2 milioni di euro circa, saranno pagate entro il 22 dicembre prossimo le mensilità arretrate di ottobre e metà novembre 2015 a tutti i dipendenti della società. Entro il 15 gennaio 2016 saranno liquidite le mensilità di luglio e settembre scorsi ai lavoratori che non hanno presentato istanza di pignoramento. Per coloro che in-

vece hanno attivato la procedura esecutiva si attenderà l’assegnazione del giudice sempre in relazione al medesimo periodo (luglio e settembre 2015). Per le mensilità relative alla metà restante di novembre, a dicembre e alla tredicesima dell’anno in corso, si procederà, dal prossimo gennaio, con un piano di rientro in dodicesimi così da arrivare al 31 dicembre 2016 all’azzeramento di tutte le pendenze. Prevista, nell’accordo proposto oggi, per il quale la società Atm si è riservata di esprimersi entro domattina, la facoltà per il lavoratore di richiedere il pagamento diretto dello stipendio alla Regione, in caso di mancata corresponsione delle mensilità da parte dell’azienda.

smo intellettuale, la propria rozzezza culturale, è stato il convitato di pietra della serata. Evitata, così, fortunatamente, la solita geremiade, il solito parlarsi addosso, la solita dimostrazione di quanto la cultura sia una materia che in questa transizione storica nei consessi cosiddetti democratici (Comune, Provincia e Regione) non ha cittadinanza. La partecipazione dei consiglieri regionali del ventesimo secolo (presenti Gaspero Di Lisa, Massimo Torraco ed Enrico Santoro) ha maggiormente sottolineato il vallo tra quella genia politica e l’attuale. Al di là di questa notazione, negli annali del Centro di Cultura dell’università del Molise, che ha generato e saldato l’evento in perfetta aderenza al mandato statutario, è stata infissa una pietra miliare che, riletta in futuro, dirà più di quanto si possa pensare di un cinquantennio editoriale di prestigio e dei suoi effetti socio/culturali. Significative, infine, della sua straordinaria avventura editoriale ed umana, sono state in conclusione le commosse parole di ringraziamento di Enzo Nocera. Dardo


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Campobasso

17 dicembre 2015

Donazione organi, una carta d’identità Il comune di Campobasso ha aderito al progetto “Una scelta in comune” Campobasso. Esprimere il proprio consenso o diniego sulla donazione degli organi nel momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità ai cittadini maggiorenni. Ora è possibile anche a Campobasso, dove l’amministrazione comunale ha aderito al progetto ‘Una scelta in comune’ finalizzato a diffondere la cultura della donazione. Conferenza stampa di presentazione della procedura per il rilascio delle carte d’identità a chi vuole diventare un potenziale donatore di organi. Presenti il sindaco, Antonio Battista, l’assessore alle Politiche Sociali,

Alessandra Salvatore, il funzionario del Comune, Piacentino Salati, Egidia Cofelice del Coordinamento Regione Molise Donazione Organi e Tessuti, Maria Antonietta Testa presidente Aido, Eugenio Astore presidente Avis e Admo, Antonio Villani vice presidente Fidas, Fernando Vitale presidente Frates Campobasso. “Un gesto di civiltà da parte dei cittadini – così come ha spiegato l’assessore alle Politiche per il Sociale, Alessandra Salvatore – per una società che vuole elevarsi a livello morale. La donazione degli organi e dei tessuti è un im-

portante atto di solidarietà verso il prossimo, oltreché di rispetto per la vita. Le dichiarazioni di volontà – conclude l’assessore – sono fondamentali per avere un bacino di persone numeroso che potenzialmente può salvare vite umane”. Soddisfatto dell’iniziativa anche il primo cittadino del capoluogo, Antonio Battista che ha spiegato come dal 24 novembre su 272 rilasci e rinnovi di carte d’identità ben 73 persone hanno espresso il proprio consenso alla donazione degli organi. “Un numero che equivale al 28 per cento, quindi, – ha sottolineato il sindaco – si

tratta di un risultato davvero significativo”. “È importante rafforzare la cultura della donazione e questo strumento permetterà che anche al Comune ci si possa esprimere. Grazie a questo progetto il Comune, attraverso i certificati digitali, può interagire direttamente con il sistema informativo trapianti che è il motore centrale di tutto il processo della donazione”, sono state poi le parole della Cofelice. Il funzionario al Comune di Campobasso, Piacentino Salati, ha poi spiegato come all’atto del rilascio o rinnovo della carte d’identità

sarà chiesto ai cittadini di esprimere il proprio consenso alla donazione di organi e in caso vogliano, avranno la possibilità di far inserire sul documento il timbro che certifichi l’avvenuto consenso. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il protocollo per l’invio da parte del Comune, al compimento della maggiore età, della tessera elettorale insieme all’invito per diventare donatori di sangue, con le associazioni Avis, Fratres e Fidas. Un’iniziativa lodevole che consentirà di sensibilizzare i giovanissimi sull’importanza della donazione.

“Natale insieme 2015”, concerto finale All’auditorium della “Petrone” si esibiranno gli alunni della scuola Campobasso. Oggi, il sipario dell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “I. Petrone” si aprirà per gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. Alla vigilia delle festività natalizie si conclude “Natale Insieme 2015”, un progetto che ha coinvolto più di duecento studenti dell’Istituto Comprensivo Petrone. Un cartellone di Manifestazioni che rinnova l’intento di valorizzare e dare visibilità alla ricchezza poliedrica delle attività culturali, artistiche e musicali coordinate dai docenti coinvolti. Tutto nell’ottica di una reale continuità didattico educativa che l’Istituto persegue e realizza nella quotidianità attraverso un progetto che vede i docenti impegnati in gruppi trasversali nella realizzazione e concretizzazione dell’”“unicità” dalla missione formativa. Due appuntamenti nella giornata del 17 per dare la possibilità ad un pubblico vasto di partecipare nell’ Auditorium “A. La Mensa” di via Alfieri a Campobasso. Alle ore 18.00 la replica aperta al pubblico che voglia apprezzare e condividere con i ragazzi un percorso didattico articolato che li vede protagonisti indiscussi. Ad esibirsi il coro e l’orchestra scolastica composta da studenti frequentanti le classi di Pianoforte, Percussioni, Sassofono e Chitarra del corso di Strumento Musicale. Un’orchestra attiva da 15 anni che ha all’attivo numerosi concerti. Ha partecipato a diverse rassegne musicali e concorsi riscuotendo consensi di pubblico e di critica. Negli anni ha eseguito un vastissimo repertorio di brani spaziando dalla musica classica, al jazz, alla musica leggera. La sua attività prosegue ricercando sempre nuove sperimentazioni e collaborazioni per contribuire alla crescita culturale del nostro territorio.

“Rete dei Laboratori per l’Agroalimentare Molisano” Unioncamere Molise, Associazione degli Allevatori del Molise e CO.RE.DI.MO istituiscono il sistema Campobasso. Nasce in Molise la rete dei Laboratori per l’Agroalimentare Molisano. Si tratta di una rete voluta e realizzata da Unioncamere Molise, Associazione degli Allevatori del Molise e Co.Re.Di.Mo. attraverso la quale si intende sviluppare un rapporto di collaborazione interistituzionali fra questi enti avente le seguenti finalità: effettuazione di analisi chimiche/merceologiche ed erogazione di consulenza in materia di sistemi HACCP, sistemi di gestione ISO 9001, sistemi per la certificazione di prodotto a favore delle imprese clienti da parte dei suddetti Enti, ciascuno in base alle reciproche competenze; implementazione congiunta di azioni volte a promuovere e favorire la qualificazione e la valoriz-

zazione degli operatori e dei prodotti agroalimentari molisani mediante attività di ricerca, innovazione ed erogazione di servizi avanzati alle imprese quali,

ad esempio, l’introduzione e l’applicazione delle norme della qualità, della certificazione di prodotto (volontaria e regolamentata), della sicurezza igienica dei

prodotti alimentari e della loro rintracciabilità, anche nell’ambito di accordi di filiera, della tutela dei lavoratori, del ricorso a forme di finanziamento regionali, nazionali e comunitari, analisi di laboratorio, corsi di formazione, ecc. L’Intesa rappresenta lo sviluppo di una collaborazione nata già da qualche anno tra Unioncamere Molise ed ARA Molise, che avevano messo a fattor comune expertise, know how, personale tecnico qualificato e attrezzature con l’obiettivo di creare una struttura coordinata in grado di venire incontro alle esigenze delle imprese di tutto il territorio regionale e di offrire loro servizi altamente qualificati. L’estensione dell’intesa anche al Co.Re.Di.Mo. migliora e com-

pleta tale attività, garantendo alle imprese l’erogazione di servizi sempre più performanti. “L’intesa siglata in mattinata – hanno dichiarato i Presidenti dei tre enti sottoscrittori, Pasqualino Piersimoni per l’Unioncamere Molise, Paride Di Memmo per l’ARA Molise e Giovanni Monaco per il Coredimo – è nata dalla consapevolezza che solo mettendo a fattor comune il know how e le expertise di questi tre enti e dei rispettivi laboratori si potrà fornire un servizio completo e professionale a tutte le imprese del territorio, seguendo un processo lineare e coordinato in grado di orientare in maniera facile e veloce le stesse imprese le quali potranno, in tal modo, trovare risposte concrete alle loro esigenze”.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

17 dicembre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

C’è assonanza tra il Mister Bee asiatico e il vicentino-molisano Giulio Di Palma

Aspettando Godot

Ecco riassunta la storia del molisano di Oratino che ci ha portato alla quarta radiazione di Gennaro Ventresca Lo scrivo solo per ricordarlo a me stesso. Non certo per fare il maestrino, tipico di certa stampa che ogni due per tre si sente autorizzata a dare lezione al lettore. Che pur nelle sue distrazioni non ha urgenza di essere trattato come uno studentello dell’ultimo banco. E allora, attacco, con lo sfruttatissimo: Aspettando Godot. Cominciando con spiegare che Godot, secondo la tragedia di Samuel Beckett (1952), nel linguaggio corrente e giornalistico in particolare, sostituisce il consunto “alle calende greche” . E condensa la penosa situazione di due mendicanti che aspettano Godot, per cambiare la loro condizione, un Godot che però non sarebbe mai arrivato. Prendendo in prestito il lubrificato slogan mi viene da pensare alle mie due squadre del cuore: il Campobasso e il Milan. Il club rossoblù da sempre ha aspettato il suo Godot che si è scimmiottescamente materializzato solo con

i Capone che hanno seminato polemiche e lasciato macerie. Dirò a parte di quel Giulio Di Palma, un inimitabile personaggio della tragedia dell’arte. Che a differenza di Godot è arrivato veramente. Anche se sarebbe stato meglio che fosse rimasto nel vicentino, dove da bambino, partendo dall’elegante paese nativo molisano, Oratino, si è trasferito con la famiglia. In quanto all’opulento club rossonero il suo Godot si chiama Mister Bee il quale non solo ha letto ma ha studiato a puntino il magnifico libro di Beckett. Il ricercato signore asiatico ogni tanto compare sotto il cielo latteo milanese, occupa eleganti apparta-

menti negli alberghi più esclusivi, si sposta con una limousine e viene ricevuto dal signore di Arcore, nella sua impareggiabile villa alle porte della city. Secondo la vulgata il brokers avrebbe trovato un gruppo asiatico disposto a tirar fuori 480 milioni di euro per rilevare il 48 per cento della società rossonera, che mai come in questi ultimi anni è caduta così in basso. Verosimilmente Mister Bee, proprio come Godot, finirà col farsi aspettare inutilmente. Probabilmente farà una nuova comparsa con la flessuosa bellezza che l’accompagna, si concederà a fotografi e cineoperatori a parametro zero, consumerà un’altra esclu-

siva cena bagnata con l’Amarone al desco del Cavaliere, ma difficilmente tirerà fuori i soldi. Troppi soldi, esagerati dati i tempi e la caduta libera di quella che è stata la società più decorata e meglio organizzata al mondo. Certo, mettere a confronto Mister Bee con Giulio Di Palma può essere pericoloso, il bel signore con gli abiti sartoriali e la camminata spedita potrebbe persino denunciarmi. Ma vado avanti lo stesso, anche nel rispetto del modesto molisano trapiantato nel veneto. Il quale, non si sa bene come, fu scovato da Capone per rilevare la società di cui il montelliano è stato presidente e unico finanziatore per sei anni. Di Palma fece storcere subito il muso ai frequentatori di Selva Piana, territorio in cui si presentò sudato, con la camicia da ipermercato, a bordo di una utilitaria, peraltro datata. Uno così, se fossimo stati in Capone che vestiva bene e guidava una lussuosa Audi, non l’avremmo neppure ricevuto. Invece venne intavolata una vera e

propria trattativa, sotto gli occhi del notaio Elio Giordano e quelli più increduli dell’avvocato Franco Mancini. Ci furono annunci e conferenze stampa, ma di soldi non se ne sono mai visti. Dopo tre giorni che era a Selva Piana (alloggiava da un parente a Oratino) Di Palma reclamò i 50 mila euro che, a suo dire, il club avrebbe dovuto incassare, come pregressa sponsorizzazione, dalla Regione Molise. Anche lì il novello Godot aveva fatto male i suoi conti: i soldi erano già stati incamerati dalla premiata ditta Capone. Il vicentino di Oratino dopo averci presentato direttore sportivo, allenatore e tracciato le coordinate della nuova stagione scomparve senza lasciare tracce. Come il Godot di Beckett. Poco conta se il personaggio della tragedia nessuno l’abbia mai visto. C’è molta assonanza tra il famigerato Godot e Di Palma. E sospetto che, dopo il lungo tira e molla, succederà la stessa cosa anche alla Milano rossonera, con Mister Bee.

Ti ricordo ancora

La doppia veste di Ica di sergio genovese Scrivere storie avvolgenti e struggenti di cosa siano capaci di fare gli animali nel loro attaccamento all’uomo, è opera già abbondantemente avvalorata. Tuttavia la storia di Ica, un pastore tedesco dal volto (non dalla faccia) bellissimo, merita tutto lo spazio che ho a disposizione. Per parlare di Ica, però devo fare una premessa che concentra e recluta tristezza che solo per orgoglio non lubrifica di acqua i miei occhi. Devo ancora parlare di Antonello Toti, da qualche anno scomparso, da tutti descritto come persona scorbutica d’istinto. Un giorno Antonello, che sottovalutava la mia passione per gli animali, mi disse sorprendentemente, che aveva una cagna, a cui aveva dato il nome di Ica. Quando la portava in piazza al guinzaglio da cucciola, era evidente la sua scarsa maestria al comando, insieme facevano una coppia un po’ imbranata ma decisamente simpatica. Antonello si sfilava dal suo clichè di persona che comprimeva il suoi sentimenti per consegnarsi nella sua veste intima di uomo che amava. Ica impazziva per Antonello che impazziva per Ica. Spesso succedeva che i racconti delle

tante disavventure sportive nelle quali Antonello sembrava volersi andare a cacciare, fossero inibite dai racconti che parlavano del suo cane. Ica albergava e alberga in una spaziosa cuccia che il buon Gino Iannacone gli costruì al lato degli spogliatoi di un campo di calcio ( non poteva essere altrimenti) ma nei giorni di festa seguiva il suo padrone a casa. Ne combinava di tutti i colori visto la stazza che cresceva, ma Antonello era paziente padrone e amico tollerante. Un sodalizio di una purezza certosina, bello da raccontare ai bambini. Poi come ineludibilmente la vita spesso ci propone, arriva la terribile e catastrofica notizia del male che colpisce Antonello. Quella unione così continua e contigua, per forza di cose, non poté più vivere di quella intensità. Ne soffrirono entrambi ma Ica avendo una maturità ovviamente più grezza, incassò il colpo ma soprattutto intuì, probabilmente prima degli uomini, che si era vicini alla fine. S’interruppero le frequentazioni giornaliere e le ore trascorse al gioco di una pallina lanciata e riportata nell’ immenso spazio di un campo di calcio. Antonello però,

voleva edulcorare il distacco e così quando le condizioni fisiche lo consentivano, nei giorni di festa con meno futuro e meno orizzonte, non disdegnava di portare con se Ica. Quel giorno la cagna andò con spirito meno travolgente ma soprattutto al ritorno nel doversi riconsegnare alla sua cuccia, disubbidì al comando. C’ero anch’io. Ica non ne voleva sapere di scendere da quella macchina, aveva intuito l’epilogo e voleva accompagnare fino alla fine il suo padrone. Non fu facile interrompere quella resistenza. Una immagine incollata difficile, per la sua drammaticità, da rimuovere. Ora Ica continua a vivere ma nei suoi occhi non c’è più quella energia che la unì a quell’uomo che molti scoprirono meno ruvido non certamente chi lo conosceva bene e ne apprezzava soprattutto la generosità. Il volto di Ica ( non la faccia) riverbera Antonello per questo andare giù al campo e rivederla nella sua tristezza ma anche nella sua intatta bellezza è come continuare a sentire le urla del padrone e il commento di chi lo riteneva, a torto ma anche un po’ a ragione, uomo pieno di spine.

Prefettura, tra onorificenze e visite

Il palazzo ha conosciuto l’organizzazione di conoscenza della sua storia CAMPOBASSO. Il Palazzo del Governo ha aperto le porte alle visite guidate organizzate dal Comitato Trivisonno. L’evento ha registrato una grande affluenza di pubblico. L’edificio della Prefettura, costruito nel 1728 dal ricco commerciante Agostino Santellis, divenne, nel tempo, sede del monastero delle Carmelitane, del Pio Monte dei Maritagli, del regio governatore, di carceri, caserme e scuole. Nel XIX secolo lo stabile, ubicato all’interno del cosiddetto “Borgo Murattiano”, adiacente alla Cattedrale, acquisito al demanio, fu trasformato in notevole esempio del gusto ufficiale diffuso negli edifici pubblici dell’Ottocento nel Meridione. A testimonianza del ruolo assunto

nel contesto urbanistico della città - la facciata esterna, lo scalone d’ingresso e i suoi saloni, decorati con affreschi a grottesche di notevole interesse e dipinti di Amedeo Trivisonno ed altri artisti molisani, sono sottoposti a vincolo storico artistico - il Palazzo è luogo di numerosi eventi culturali della città. Nella giornata di ieri ha avuto luogo la cerimonia di consegna delle Onorificenze: “Al Merito della Repubblica Italiana” e, per la prima volta, della “Medaglia della Liberazione”. Infatti In occasione del 70° anniversario della Liberazione, il Ministro della Difesa ha inteso rivolgere una particolare attenzione nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato alla Resi-

stenza e alla Lotta di Liberazione (partigiani, internati militari nei lager nazisti, combattenti inquadrati nei Reparti delle FF.AA.), realizzando una Medaglia commemorativa che è stata denominata, appunto, “Medaglia della Liberazione”. Per la realizzazione della Medaglia, prendendo spunto dalla visita effettuata il 31 gennaio 2015 dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, ci si è ispirati alla cancellata del predetto Monumento, opera dello scultore Mirko Basaldella. È stato inoltre consegnato il diploma di autorizzazione a fregiarsi dell’onorificenza pontificia di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.





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Isernia

17 dicembre 2015

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Consorzio di bonifica, stop alle polemiche

Per la Coldiretti ingiustificate le proteste per 5 euro di aumento del canone dell’acqua VENAFRO. Non si è fatta attendere la replica, puntuale e pacata, di Carmine Falciglia, presidente della sezione Coldiretti di Venafro, nonché vice presidente del Consorzio di Bonifica di Venafro, dopo le ultime polemiche sollevata a seguito dell’aumento del 5% dei canoni irrigui da parte dell’ente consortile venafrano. “A nome della Coldiretti di Venafro, che mi onoro di rappresentare, nonché con la solidarietà di Coldiretti Molise – afferma Falciglia - non intendo scendere assolutamente sul piano delle polemiche inutili e sterili, che qualcuno tenta di innescare su un falso problema quale quello degli ‘strabilianti’ aumenti dei canoni del Consorzio di Bonifica di Venafro”. “Si tratta – spiega ancora una volta Falciglia - di 30mila euro da suddividere tra seimila consor-

ziati: perfino un bambino delle elementari riuscirebbe a fare una simile elementare operazione.

Chi vuole inutilmente polemizzare è costretto comunque ad ammettere che, per la verità,

comunque Coldiretti ha promosso ed ottenuto più di qualche vero ‘regalo di Natale’. E’ costretta ad

ammettere – prosegue - che Coldiretti da sola ha ottenuto sia l’azzeramento dell’IMU, sia l’azzeramento della TASI e, per quanto riguarda il Molise, il recupero del 23% di gasolio agricolo che ci era stato tagliato”. “Se poi, a Natale – osserva ancora Falciglia - al costo di una confezione natalizia, con un panettone e una bottiglia di spumante (leggi 5 euro) la gente, compresi anche i malpensanti che al momento si strappano i capelli, è costretta ad ottenere l’ulteriore beneficio di vedere ampliati i servizi del Consorzio per l’intero anno, allora può darsi che anche questo possa ascriversi fra gli autentici regali di Natale che Coldiretti ha contribuito ad ottenere. Invito tutti – conclude - nell’approssimarsi delle festività, ad essere più sereni e faccio i miei migliori auguri alle loro famiglie”.

“L’Auditorium resti spazio per la cultura” L’associazione Sm’Art ha presentato al Comune un progetto di adeguamento per gli spazi ISERNIA. L’associazione ha protocollato al comune di Isernia un progetto per una ipotesi di adeguamento funzionale degli spazi espositivi in dotazione all’auditorium Unita’ d’Italia di Isernia, chiedendo udienza al Commissario Prefettizio Dott. Vittorio Saladino, per illustrare il progetto. L’associazione è pronta ad impegnarsi a reperire i fondi necessari ed a garantire una programmazione degli eventi. Ma soprattutto è convinta della necessità che l’auditorium debba restare a servizio della cittadinanza e conservare la vocazione funzionale per il quale è stato concepito e che a caro prezzo noi contribuenti tutti ab-

biamo pagato. Un auditorium deve restare un RIFERIMENTO CULTURALE e non uno spazio qualunque dove oggi Sgarbi domani la festa della birra! Un auditorium deve restare un luogo A SERVIZIO DELLA CITTADINANZA, non un mercato e non un ufficio privato a servizio dei soliti noti. L’associazione SM’ART – l’arte sm! lancia un appello alle altre associazioni ed enti che abbiano come fine la promozione dell’arte e della cultura. Difendiamoci dall’indifferenziato, difendiamo la nostra cultura, il nostro territorio. Da oggi l’associazione apre ufficialmente la raccolta firme.

Furti, droga ed altri reati, una persona arrestata e quattro denunciate Operazione dei carabinieri. Sotto sequestro dosi di hashish e marijuana. Centinaia di controlli, scatta E’ di una persona arrestata, quattro denunciate, sequestri di sostanze stupefacenti e il recupero di refurtiva di ingente valore, il bilancio di un’operazione scattata nelle ultime ore per contrastare tutti quei reati considerati di maggior allarme sociale, tra Isernia e altre località della provincia. L’attività predisposta dal Comando Provinciale dell’Arma, denominata “Natale sicuro”, proprio per garantire sicurezza e tranquillità a cittadini residenti e vacanzieri, per tutto il periodo natalizio e delle festività di fine anno, vede impegnati in un controllo straordinario del territorio le pattuglie di tutte le Stazioni dislocate sul territorio, affiancate da quelle dei Nuclei Operativi e Radiomobili, da personale del Nucleo Investigativo ed Informativo, con l’impiego di auto “civette”, e reparti speciali quali il Nucleo Cinofili dell’Arma, che nella circostanza odierna è intervenuta con il cane pastore tedesco “Nox”, altamente addestratoper la ricerca di armi e droga. Le Centrali Operative del Comando Provinciale e quelle delle Compagnie distaccate, risponderanno ventiquattro ore su ventiquattro, attraverso il numero di emergenza “112”, a qualsiasi tipo di esigenza o chiamata di soccorso da parte dei cittadini. E veniamo nel dettaglio

ai risultati delle ultime ore: ad Isernia, i militari del N.O.R., hanno arrestato in flagranza di reato, una persona, 40enne del posto, responsabile del furto perpetrato all’interno di due negozi, il primo di alcune derrate alimentari, il secondo di prodotti di profumeria, per un valore di complessivo di oltre trecento euro. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari, mentre la persona fermata, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata sottoposta agli arresti domiciliari. E sempre ad Isernia, nel centro storico, i militari del N.O.R., hanno fermato un 20enne del luogo, trovato in possesso di varie dosi di hashish e marijuana, per un peso complessivo di oltre quaranta grammi di stupefacenti. La droga è stata sottoposta a sequestro, mentre il giovane è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Secondo i primi accertamenti le dosi rinvenute sarebbero state destinate ad alcuni giovani acquirenti, tra i quali anche studenti provenienti da varie località della provincia e dai comuni limitrofi dell’alto casertano, quali Capriati a Volturno, Gallo Matese, Letino, Ciorlano, Prata e Ailano. Sulla strada statale “85 Venafrana”, i militari della Sta-

zione di Monteroduni, hanno recuperato un furgone Fiat Iveco, rubato alcune ore prima nella provincia di Benevento con a bordo numerosi attrezzi per aprire e forzare serrature di porte e saracinesche. I malviventi, vistisi braccati dai Carabinieri, che erano in zona con l’attuazione di numerosi posti di controllo, hanno deciso di abbandonare il mezzo e il materiale che sarebbe servito a perpetrare qualche furto anche nel territorio “pentro”, piano criminoso che è stato in questo caso mandato a monte grazie al pronto intervento della “benemerita”. Infine a Colli al Volturno, i militari della locale Stazione, hanno denunciato tre giovani isernini, un 26enne, un 25enne ed un 23enne, resisi responsabili di una rissa, sulle cui cause sono in corso ulteriori accertamenti, verificatasi nei pressi di un locale pubblico. Tutti e tre i contendenti, hanno riportato contusioni guaribili con sette giorni di prognosi. Nel corso dei posti di controllo, sono statieseguiti accertamenti su centodieci veicoli in transito, identificate centotrentacinque persone tra conducenti e passeggeri, elevate quindici contravvenzioni al codice della strada e sottoposti a sequestro tre veicoli privi di copertura assicurativa.


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Termoli

17 dicembre 2015

Carresi, le nuove regole Conferenza stampa per la presentazione del disciplinare delle manifestazioni dei carri LARINO. È stato illustrato in conferenza stampa il nuovo disciplinare delle Carresi. Le regole, frutto di uno studio da parte di un pool di esperti, hanno di fatto rallentato quella che da decenni, nell’ordinario collettivo, è una vera e propria corsa. “L’anno scorso – ha affermato il procuratore Vaccaro – ci fu lo stop che non riguardava le Carresi in sé ma ad un modo di svolgersi delle Carresi con l’utilizzo di alcuni strumenti o modalità di preparazione degli animali come pungoli e verghe o la somministrazione di farmaci che facevano sì che gli animali subissero dei maltrattamenti e delle lesioni. Uno stop non alle Carresi come tradizioni e manifestazioni

ma al modo di svolgersi. Dopo la prima reazione alla mia richiesta che aveva trovato accoglimento da parte del Gip e del tribunale del Riesame si è cominciati a lavorare per un nuovo corso delle Carresi, nuove regole che oggi sono state scritte consentendo di ritenere allo stato superati quei problemi che erano stati oggetto di contestazione e sperare che possano svolgersi nel rispetto delle norme penali”. Se gli si chiede di dare un giudizio sul disciplinare, Vaccaro è chiaro. “Non posso dare un giudizio sul disciplinare perché non mi compete né posso anticipare il controllo di legalità che dovrò fare sulle Carresi che si svolgeranno secondo queste regole, però posso dire che sicura-

mente dettano delle regole per le Carresi e alcune delle norme di questo disciplinare superano i problemi che la Procura della Repubblica aveva fatto oggetto di contestazione. Un sicuro passo avanti”. Vaccaro parla anche di quelli che nell’ordinario collettivo sono provvedimenti impopolari ma necessari nell’ottica del rispetto della legge e ricorda le tante manifestazioni che seguirono all’azione della Procura dello scorso aprile “Spesso i provvedimenti che i giudici adottano non sono popolari noi perseguiamo i dettami della legge e non sempre questo trova consenso nella gente ti dispiace ma vai avanti lo stesso. Mi dispiacque vedere alcune figure istituzionali partecipare

a queste manifestazioni però ho anche capito che era un modo per essere vicini alla collettività c’era un grosso rammarico per il fatto che le Carresi non si svolgessero. Ora è stato fatto un grosso passo in avanti – ha continuato il procuratore – mi auguro che le nuove regole possano essere rispettate e possa iniziare un nuovo corso delle Carresi con delle regole che salvaguardino la tradizione ma anche il benessere degli animali. Così non potevano continuare la vera fine delle Carresi l’avrebbe decretata il lasciarle così come erano con queste regole credo che abbiano un futuro”. Nel testo si evidenzia il divieto categorico di utilizzo di medicinali, sostanze anti infiammatorie, pun-

goli, verghe e quanto può essere atto a realizzare presunti maltrattamenti a bovini ed equini che caratterizzano la tradizionale e secolare corsa che si svolge nei comuni di San Martino, Portocannone e Ururi. In conferenza stampa, il procuratore Vaccaro ha evidenziato la natura dei provvedimenti dello scorso 25 aprile, volti solo ed esclusivamente alla tutela della salute degli animali. Una novità su tutte sarà l’introduzione di una commissione di vigilanza che monitorerà il rispetto delle regole mentre i capi carro saranno responsabili di ogni eventuale violazione prima, dopo e durante lo svolgimento delle Carresi, in caso di mancato rispetto del disciplinare scatteranno subito le sanzioni.

Successo per la festa del ciclismo regionale molisano Un centinaio di persone hanno preso parte alla manifestazione TERMOLI. Con il 2016 alle porte, un centinaio di persone tra atleti, addetti ai lavori, famiglie ed appassionati sono stati presenti a Termoli alla grande festa di fine anno dell’attività ciclistica in seno al comitato regionale della Federciclismo Molise, presieduto da Silvestro Belpulsi, con la Termoli Bike di Benedetto Cianci a fare gli onori di casa nell’ospitare l’happening di fine 2015 nel bellissimo contesto del circolo della vela “Mario Carriello” in lungomare Riovivo. Personaggi illustri come Paolo Pavoni (vice segretario nazionale della Federciclismo), Guido Cavaliere (presidente del Coni Molise),

dente del GS Oratino). Non solo il classico bilancio della stagione trascorsa ma tanti gli argomenti trattati alla presenza degli ospiti: tra questi il Trofeo dei 3 Mari come circuito di riferimento per dare slancio all’attività giovanile, la necessità di interagire con tutte le realtà del territorio regionale ed interregionale, l’oculatezza dell’intero comitato molisano della Federciclismo nel programmare tutte le attività, anche quelle a medio-lungo termine, l’importanza di puntare sul settore giovanile che rappresenta il motore di tutti gli sport e favorita dall’implementazione delle scuole di ciclismo oltre alle due

Carmelo Parpiglia (delegato allo sport della Regione Molise) e Remo Di Giandomenico (commissario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo della città di Termoli) hanno impreziosito la cerimonia di premiazione di tutti gli atleti che si sono distinti delle diverse specialità del ciclismo: dall’attività giovanile, ai campioni regionali su strada, mountain bike e a tutte le società affiliate alla FCI Molise, senza dimenticare il conferimento delle stelle di bronzo del Coni al merito sportivo per Vittorio Priore (responsabile della struttura tecnica regionale FCI Molise) e Roberto Iuliani (presi-

ruote intese come sviluppo di una nuova forma di cultura ambientale e come volano del turismo di nuova generazione al giorno d’oggi. Tra i momenti più significativi della giornata, i riconoscimenti e un plauso speciale per Andrea Ruscetta (professionista in forza alla GM Europa Ovini Cycling Team) ma soprattutto per Manuela De Iuliis che si appresta a fare il suo esordio assoluto nella massima categoria professionistica con la formazione toscana della Michela Fanini. Per De Iuliis, e più in generale per una ciclista molisana, si tratta di una “prima” storica nell’approdo tra le donne élite. La for-

mazione élite-under 23 della Vejus-Tmf-Cicli Magnum, tesserata in Molise, ha archiviato con enorme soddisfazione l’anno con l’intento di valorizzare sempre i giovani e le realtà del Sud: una stagione impreziosita dalle vittorie di Gennaro Giustino al Trofeo Ippolito Matricardi nelle Marche e dal polacco Marcin Mrozek (ufficiale il suo passaggio tra i professionisti con la CCC Sprandi Polkowice) a segno in Toscana alla Coppa Bologna. A livello giovanile ci sono state le conferme di Antonio Rocco (Ciclistica San Timoteo) dopo il grande exploit da esordiente primo anno con 5 vittorie all’attivo; Noemi Lucrezia Eremita (GS Garofalo Mobili) vincitrice tra le donne esordienti del Progetto Ciclismo Donna a San Giorgio a Liri e che nel 2016 vestirà la maglia del Team Di Federico. L’allieva Elisa Ronchetti (Molise Ricambi) ha chiuso l’anno in crescendo con il quinto posto alla Cesano-Ghisallo e che si appresta a debuttare nel 2016 con la nuova casacca del GS Corridonia tra le juniores di primo anno. Eremita, Rocco, Ronchetti, De Iuliis e Ruscetta sono ragazzi orgogliosi di portare dentro il nome della propria regione ma intenzionati a far valere le proprie qualità tecniche-atletiche per regalare piccole e grandi soddisfazioni al Molise che sempre più si vuole rilanciare nel ciclismo che conta. Degne di nota le presenze di Michela Tamburri (delegato provinciale FCI Isernia), Donato Polvere (direttore sportivo della Vejus-Tmf-Cicli Magnum), Piero Di Girolamo (factotum del Trofeo Città di Oratino e del Trittico del Molise per allievi), Gigi Cavalieri (responsabile segreteria tecnica FCI Molise), Giancarlo De Gregorio (responsabile settore fuoristrada FCI Molise), Roberto Ciccotosto (responsabile delle Scorte Tecniche Molisane) e Ilario Di Placido (coordinatore tecnico giovanile FCI Molise) che hanno simpaticamente preso parte alla consegna dei premi, a suggellare un pomeriggio di festa per una regione che intende promuovere la propria attività ciclistica nel segno della serietà e della sobrietà.

Piazza dedicata alla Guardia costiera A Campomarino il gesto simbolico per celebrare i 150 anni della Capitaneria CAMPOMARINO. Per celebrare il 150° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera e per ringraziare con un gesto simbolico coloro che svolgono con dedizione il proprio lavoro al servizio della comunità, lavoro teso alla salvaguardia della vita umana in mare, alla sicurezza portuale e della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino e delle

risorse ittiche, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Campomarino hanno deciso di intitolare la Piazza antistante la Casa Comunale alla Guardia Costiera. Ieri 15 Dicembre, alla presenza dei rappresentanti della Guardia Costiera Comandante A. Nasti della sede di Termoli, e Comandante Moretti di Pescara, dei rap-

presentanti del Comando dei Carabinieri di Campomarino e della Polizia Municipale, di alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Campomarino e dei rappresentanti della CVP e City Angels, si è svolta la cerimonia di intitolazione durante la quale è stata scoperta la targa contenente il nuovo nome della piazza: “Piazza della Guardia Costiera”.


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Termoli

17 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Comune e Ferrovie, prove d’intesa L’obiettivo è creare un raccordo tra via Dante e piazza Garibaldi come viabilità alternativa TERMOLI. L’obiettivo è di ottenere la “striscia di terreno” che va da via Dante a Piazza Garibaldi per creare una viabilità alternativa che permetta agli automobilisti di evitare il ‘giro della città’ per arrivare da un punto all’altro del centro di Ter-

moli. E’ questa l’idea che ha spinto l’amministrazione comunale targata Angelo Sbrocca ad avviare una serie di incontri con Ferrovie dello Stato per l’ottenimento di quella fascia di terreno che, di fatto, è di proprietà delle ferro-

vie. “Siamo a buon punto negli incontri e credo che nel corso del 2016 riusciremo a realizzare questa importante opera”, ha affermato l’assessore all’Urbanistica, Pino Gallo, che interrogato sulla tempistica dei

lavori ha le idee molto chiare. “Non abbiamo prontezza sui tempi però c’è la determinazione da parte nostra a realizzare tutto nel più breve tempo possibile. Si tratta di una grossa opera e quindi man mano vanno viste le cose”.

Tanti i progetti ad oggi in cantiere con l’obiettivo di attuare una radicale riqualificazione che vorrà portare all’obiettivo di “estendere la zona pedonalizzata del centro di Termoli e migliorarne la viabilità”, ha concluso l’assessore Gallo.

Enogastronomia, siglato l’accordo Il protocollo d’intesa tra Comune e Unimol è stato firmato a Termoli per il corso di laurea TERMOLI. E’ stato siglato nella Sala Consiliare del Comune di Termoli il protocollo d’intesa per la progettazione e istituzione del Corso di Laurea in Enogastronomia e Turismo. A sottoscrivere l’atto sono stati i sindaci dei Comuni del Molise Costiero: Angelo Sbrocca di Termoli, Francesco Cammilleri di Campomarino, Nicola Travaglini di Montenero di Bisaccia, Bartolomeo Antonacci di Guglionesi, Rino Bucci di San Giacomo degli Schiavoni, Massimo Caravatta di San Martino in Pensilis, Gabriele La Palombara di Petacciato, Luigi Mascio Portocannone e il magnifico rettore dell’Università degli Studi del Molise Gian Maria Palmieri. Il sindaco di Termoli, avv. Angelo Sbrocca ha sottolineato l’importanza di un simile momento per la città di Termoli: “Questo Corso di Laurea è un progetto concreto volto a valorizzare non solo la città di Termoli e l’Università degli Studi del Molise ma l’intero territorio, l’ho già condiviso con il governatore Frattura che ha apprezzato l’iniziativa. Siamo certi che il Corso di Laurea sarà in grado di offrire una formazione di altissimo livello non solo agli oltre mille studenti dell’istituto Alberghiero di Termoli e degli altri istituiti di Termoli e di quelli dei paesi limitrofi, ma anche a tanti che studiano nelle regioni limitrofe e qui troveranno il completamento ideale per la loro formazione. Il Corso di Laurea in Enogastronomia e Turismo di Termoli non vuole scimmiottare altre realtà simili, ad esempio l’Università di Pollenzo, ma sarà unico e fortemente caratterizzato dalla relazione con il nostro territorio. Dobbiamo far sì che il nuovo Corso di Laurea non solo nasca ma che arrivi a livelli di eccellenza; ne abbiamo i presupposti e le possibilità”. Il magnifico rettore Gian Maria Palmieri ha ringraziato il sindaco Angelo Sbrocca per aver proposto il nuovo Corso di Laurea e per aver saputo creare una forte si-

nergia tra tutti i Comuni del Molise Costiero. “Credo moltissimo nelle potenzialità di questo territorio – ha detto il rettore Palmieri – che ha risorse sociali e culturali di grandissimo pregio. Il Molise ha uno sbocco sul mare a Termoli e ci consente di avviare un percorso formativo nuovo anche nel settore enogastronomico. Questo arricchisce la potenzialità e l’attrattiva

la possibilità di creare un percorso di altissima qualità non avremmo neanche preso in considerazione la proposta. Abbiamo già preso contatti e le adesioni di imprese locali dedicate al turismo e all’enogastronomia e questo ci consentirà di realizzare corsi di studio che offriranno la possibilità agli studenti di confrontarsi operativamente con l’esperienza dei professionisti del

dell’Università e del territorio, l’attrattiva dell’una è inscindibile dall’altro. Siamo il quinto Ateneo di Italia in quanto a capacità attrattiva di studenti da fuori territorio. Io che non parlo di eccellenza con facilità credo proprio che qui a Termoli il Corso di Laura in Enogastronomia e Turismo lo sarà, se non ci fosse stata

settore enogastronomico dal punto di vista delle tecniche e delle gestioni aziendali. Apprezzamento è stato espresso dagli otto sindaci firmatari del protocollo d’intesa per la nuova sinergia che nasce sotto una nuova energia e denominazione, quella del Molise Costiero.

“E’ ancora dieta mediterranea”? Domani a Montenero di Bisaccia il confronto sugli stili di vita MONTENERO DI BISACCIA. Si terrà venerdì 18 dicembre 2015, a partire dalle ore 17 presso la Sala Convegni della Casa di Accoglienza per Anziani “Villa Santa Maria” a Montenero di Bisaccia, il convegno dal titolo: “Nel nostro paese lo stile di vita è ancora quello della dieta mediterranea“? L’evento, che assume particolare rilevanza in vista dell’imminente ingresso del Comune di Montenero di Bisaccia nel circuito dei Borghi della Salute, vedrà la partecipazione numerosi di relatori, secondo il programma di seguito elencato:

Moderatori: Celeste Vitale, Maurizio Varriano Interventi : ore 17:00 - Saluti Autorità ore 17:15 - Perché “RES TIPICA” (interviene: Fabrizio Montepara) ore 17:30 - “Mediterraneità come stile di vita”. (interviene: Marco Tagliaferri) ore 18:00 - “Patrimonio Paesaggistico Architettonico a Servizio della Mediterraneità”. (interviene: Franco Valente) Ore 18:15 - “I Prodotti Tipici Ambasciatori del territorio - L’Olio è tutto uguale ? - Comunicare l’olio extravergine molisano di qualità”. (Interviene: Fabrizio Fazzi - Chef Executive Marx Di Nella) Ore 18:45 - “In Molise si allarga il regno della Tintilia” (Interviene: Rudy Rinaldi, Resp. Nazionale ASPI della Formazione) A seguire ci sarà la consegna del gagliardetto di “Borgo della Salute” al Comune di Montenero di Bisaccia. La serata sarà allietata dalla soave musica della bambina prodigio Francesca Sinibaldi in “Solo Piano”, mentre al termine del convegno ci sarà un conviviale ed una degustazione. “Siamo molto contenti di poter ospitare questo convegno - afferma l’assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo Massimo Di Stefano - perché coincide perfettamente con la nostra volontà di salvaguardare il territorio e di promuovere i prodotti tipici di questa terra. Venerdì ufficializzeremo anche la nostra adesione ai Borghi della Salute, promossi dall’Associazione Liberi di Essere, al fine di favorire ulteriormente tutte quelle azioni orientate a tutelare la salute, promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita”.



Opinioni

15 17 dicembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tratto da Caffè Molise del compianto amico e collega, Francesco Casale Di Claudio Esposito «Lina Pietravalle! Chi era costei?», avrebbe sicuramente esclamato con stupore Don Abbondio, il celeberrimo personaggio dei “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, in veste moderna, leggendo per la «prima volta» il nome di questa scrittrice del Novecento che tutt’ora risulta ancora «sconosciuta» o forse la risposta più plausibile «dimenticata». Eppure, questa straordinaria figura «leggendaria» della nostra letteratura italiana del secolo scorso, autrice di numerosi scritti oltre ad essere stata una stimata ed apprezzata collaboratrice di quotidiani e di periodici a livello nazionale e amante quest’ultima degli «usi e costumi» della sua terra d’origine, il Molise. «Paese scalzo e disadorno, immelanconito dalla solitudine e irretito dal disinganno… Il Molise calmo e patetico dei pascoli a delle valli colme di silenzio». Con queste parole sublimi che Lina Pietravalle descrive in uno dei suoi tanti racconti, la sua cara terra molisana, questa regione di antiche tradizioni e di leggende di provincie, di castelli medioevali e di incantevoli paesaggi, che la scrittrice fedelmente e appassionatamente descrive in tutti i suoi romanzi. Un legame di «generazione» che solo con la letteratura che la scrittrice verista Pietravalle legava con la sua terra dalla «vita semplice e contadina», cioè il Molise. Da sempre considerata una vera scrittrice «di stilare storie e racconti alla maniera di Giovanni Verga e del D’An-

La notizia è sin troppo nota. Riferisce che, tra i grandi problemi del Molise, si annovera: 1) la manutenzione del territorio; 2) la difesa idrogeologica; 3) l’ecosistema urbano. Dei disagi territoriali si è già resa conto la compagine governativa che, di recente, ha inteso di potere attribuire alla Regione 60 milioni di euro da suddividere in tre “tranches” annuali da 20 ciascuna. E’ senz’altro poco, ove si pensi al dissesto del suolo; ma può essere già qualcosa.Sette centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità nella 20.a regione. I dati emersero anni addietro da un dossier (“La sfida dei piccoli comuni tra qualità e innovazione“) illustrato da “Legambiente” in coincidenza con l’iniziativa “Voler bene all’Italia”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile nello Stivale (100% in Calabria, Valle d’Aosta ed Umbria; a rischio il 98% delle piccole comunità laziali: 254 su 259; il 97% di quelle marchigiane: 173 su 179; il 95% delle toscane: 134 su 141; il 94% delle campane: 318 su 338; il 93% delle lucane: 90 su 97; il 92% dell’Emilia-Romagna: 152 su 165; 108 su 124 nel Molise; l’83% del Piemonte: 896 su 1.077; il 75% della Liguria: 138 su 183; il 69%

Lina Pietravalle nel ‘dimenticatoio’ molisano nunzio» che Angelina Pietravalle, al secolo Lina, come erano abituati a chiamarla fin da piccola i suoi genitori, dopo la sua morte, entrerà purtroppo in quella interminabile lista di scrittori e scrittrici

molisani «dimenticati» nonostante tutto abbiamo scritto dei veri e propri capolavori della nostra letteratura italiana del Novecento. Angelina Pietravalle, nasce a Fasano, in provincia di Brindisi, l’11

aprile del 1887. Il padre, Michele Pietravalle, era un noto medico e autore quest’ultimo di importanti scritti di carattere scientifico, originario come sua moglie di Salcito, dove ogni anno durante le loro vacanze estive, feste ed eventi, si recavano con la piccola Lina nella loro casa di famiglia che si trovava all’interno del paese campobassano. Infatti, la piccola scrittrice, come lei stessa racconta nei suoi romanzi, evocando quei ricordi di vita passata quando trascorreva quelle indimenticabili splendide giornate estive, immersa tra le spighe del grano oppure a giocare fino al calar del sole nei campi e sentire quel profumo speciale di fiori e di canti popolari che i contadini molisani amavano soprattutto intonare durante la mietitura. Ricordi indelebili che la scrittrice non ha mai cancellato nel profondo del suo cuore nonostante sapeva che prima o poi per impegni lavorativi del padre era costretta di nuovo a ritornare in città e alla vita rigida ed austera da collegiale. Dopo aver dedicato con innata passione alla stesura dei suoi romanzi e racconti dedicati alla sua cara terra di ricordi, il Molise ed ottenuto grandi riconoscimenti culturali per le sue straordinarie doti di scrittrice e di giornalista che Lina Pietravalle il 19 aprile del 1956 all’età di sessantanove anni tra «sofferenze e delusioni», salutò per sempre la vita terrena lasciandoci un’eredità letteraria degna di essere «ricordata ed apprezzata» per il suo considerevole contributo alla sua cara terra. Il Molise anche se purtroppo il nome di Lina Pietravalle è caduto negli abissi del girone dei «dimenticati».

Dissesto idrogeologico e rifiuti i due problemi ‘verdi’ del Molise della Sicilia: 138 su 199; il 63% del Friuli Venezia Giulia: 102 su 162; il 60% della Lombardia: 687 su 1.152; il 48% dell’Abruzzo: 122 su 253; il 37% della Puglia: 32 su 87; il 30% del Trentino-Alto Adige: 95 su 312; il 26% del Veneto: 87 su 329 ed il 7% della Sardegna: 21 su 316). Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizzazione irrazionale.Lo confermano chiaro e tondo le operazione di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferiscono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non siano in regola, al punto che i Servizi ispettivi hanno dovuto intensificare la propria attività. Ultimamente sono state scoperte 7 discariche abusive

estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Campomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Infine, per quanto concerne l’ecosistema (secondo “Legambiente”, l’Istituto “Ricerche ambiente Italia” ed “Il Sole-24 Ore”),Campobasso si colloca alla 35.a posizione. Gli indici sotto esame sono stati: il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di polveri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme) ed il trasporto pubblico che non brilla. Addirittura Isernia si ritrova al penultimo posto

di questa classifica. Eppure in alcune realtà europee i fondi disponibili vengono concentrati su piccoli interventi quando qui l’impressione è che i Comuni molisani amino procedere a velocità ridotta, atteggiandosi da plantigradi lenti a statici. Pochi i segnali di cambiamento (forse solo il successo della raccolta differenziata a S. Martino in P.), ragion per cui ciò che pare essere venuta meno è la capacità di immaginare un traguardo, un punto d’arrivo verso cui tendere, sia nel breve che nel lungo o lunghissimo periodo. In assenza di obiettivi chiari, il Molise è destinato a non andare da alcuna parte, schiacciato come appare da logiche parziali e settoriali proprio quando la pessima qualità della mobilità urbana (e peri-urbana) inviterebbe ad inaugurare un piano regionale moderno che assegni un posto di primo piano nell’agenda politica, al fine di superare la frammentazione dei singoli provvedimenti ed individuare un modo nuovo di usare – e di vivere – le piccole comunità e le cittadine maggiori. Per la qualità dell’aria vanno esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Tre indici anche per la gestione delle acque: consumi, dispersione della rete e depurazione. Due, invece, i parametri sui rifiuti: produzione e raccolta differenziata.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180


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