Dilettanti allo sbaraglio

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 217 venerdì 2 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’oscar del giorno a Danilo Leva e roberto ruta

il Consiglio regionale ci costa 4 milioni ma senza risultati servizio a pagina 3

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta e Danilo Leva. Mentre la Regione Molise con la sua Giunta e i suoi consiglieri tacciono, i due parlamentari hanno sollevato la questione della chiusura della prefettura di Isernia. Hanno ribadito a chiare lettere al Governo che non voteranno la manovra qualora non si dovesse riconoscere il ruolo di questo istituto in Molise alla luce dei possibili nuovi tagli che ne seguiranno. Non ci si sta rendendo conto della fase di smobilitazione di una regione ma senza nemmeno un perchè.

il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli

Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. La segretaria regionale del Pd non parla in merito ai tagli alle Poste, alle Prefetture, alla sanità pubblica e via dicendo. Tutti provvedimenti del governo Renzi che stanno smantellando un sistema che ha consentito all'Italia di crescere e progredire. Invece di correggerne le eventuali storture, vengono cancellate istituzioni importanti per il territorio. E la segretaria regionale del Pd tace. Ma la politica non dovrebbe essere momento di confronto e di stimolo critico? Fanelli, però, dimentica queste fasi.


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TAaglio lto

2 2 ottobre 2015

Sostanziali modifiche alla statuto su indicazione della Banca d’Italia

Pasquale Penta nominato amministratore unico di FinMolise

Nella seduta del 28 settembre, la giunta regionale ha cambiato volto e sostanza alla FinMolise. Un blitz per la velocità con cui s’è proceduto a ridisegnare il profilo organizzativo e gestionale della Finanziaria e a darle un amministratore unico. Infatti, dimessosi il presidente Carlo Veneziale, approdato al Palazzo Moffa per coprire la defezione di Massimiliano Scarabeo, l’esecutivo presieduto da Paolo di Laura Frattura, con la partecipazione degli assessori Petraroia, Facciolla e Nagni, ha nominato Pasquale Penta amministratore unico della Fin Molise, attribuendogli tutti i poteri previsti ex lege. Nel dispositivo dell’atto deliberativo è stato ribadito che la nomina è stata effettuata “intuitu personae” e che sarà sottoposta al vaglio dell’Assemblea dei Soci al fine di deliberare la nomina dell’Amministratore così come designato. Particolare non trascurabile, al soggetto designato non spetterà alcun compenso, ad eccezione del rimborso delle spese effettivamente documentate da parte della FinMolise. Società di cui, come abbiamo accennato, è stata

meglio precisata la missione, e come realizzarla. La giunta vi ha provveduto nel corso della stessa seduta, temporalmente, prima di procedere alla designazione di Pasquale Penta ad amministratore unico. In sostanza, ha ritenuto che lo statuto vigente richieda delle indispensabili integrazioni, per favorire una migliore armonizzazione delle

di Nicola Felice* Mentre si era in trepida attesa della ripresa, anche e soprattutto nel Molise, delle attività politiche ed amministrative dopo la pausa estiva, è giunta la crisi con la caduta dell’amministrazione del Sindaco Brasiello di Isernia. Già grande preoccupazione induceva sul futuro andamento del lavori per la verifica politica-amministrativa a metà consiliatura regionale come stabilito dallo Statuto. Da qualche tempo si registra calma e silenzio, forse per non creare problemi a chi di “dovere”, dalla maggior parte dei consiglieri regionali, sia di maggioranza che di minoranza, su argomenti di primaria importanza (aziende partecipate, sanità, trasporti, ..), quasi impegnati essenzialmente al proprio posizionamento per garantirsi la conferma e/o conquista di: assessorato, presidenza, segreteria, …. Ci mancava anche la caduta dell’amministrazione di Isernia, tra le pietre miliari del centrosinistra, conquistata nel 2013 unitamente alla Regione Molise con il Presidente Frattura, per poi aggiungersi Campobasso, capoluogo di regione, e Termoli, seconda città del Molise. Considerato l’importanza che riveste la Città di Isernia, essendo capoluogo di provincia e terza città del Molise per popolazione, non è da escludere che quanto accaduto possa generare un effetto “tsunami” sulle altre principali amministrazioni, con forti danni sull’aspetto economico ed occupazionale per l’intero Molise. E’ da sperare che l’evento Isernia non risulti essere ulteriore argomento di “distrazione”, peggio an-

previsioni che contiene, sulla scorta della nuova disciplina di vigilanza da parte della Banca d’Italia, “nonché l’inclusione di ulteriori previsioni per assicurare il buon andamento societario, intervenendo soprattutto sugli aspetti generali quali: la fissazione della sede della Direzione generale in Campobasso; la migliore descrizione dell’oggetto

sociale e l’ottimizzazione dei relativi interventi; la razionalizzazione della regolamentazione delle partecipazioni societarie detenute; la riforma della composizione del Consiglio di amministrazione; le nomine degli organi sulla base dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla normativa bancaria; la definizione delle funzioni del Presidente

del Consiglio di amministrazione con esclusione di responsabilità gestionale ed esecutiva; la previsione di nomina del Direttore Generale solo in alternativa a quella dell’amministratore delegato e la definizione delle competenze in capo al collegio sindacale”. Le modifiche sono state ritenute indispensabili per implementare i livelli di efficacia, efficienza ed economicità delle attività finanziarie e, contestualmente, considerate aderenti alle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia, con la circolare 288 del 2015, nonché vincolanti per l’iscrizione al nuovo albo degli intermediari finanziari. La nomina di Penta cesserà automaticamente con l’efficacia della modifica statutaria relativa alla composizione del consiglio d’amministrazione sulla scorta della mutata disciplina ed in coerenza con le disposizioni impartite dalla Banca d’Italia per gli intermediari finanziari cui la FinMolise appartiene. Dardo

Sanità, allerta tsunami cora “guerriglia” all’interno di partiti e/o coalizioni, per i politici e amministratori molisani, verso i problemi reali ed impellenti che da lungo tempo attendono soluzioni. Tra i settori più importanti, solo a titolo di esempio: sviluppo, occupazione, sanità, trasporti. La gravità in cui versano questi settori puntualmente viene denunciata tramite gli organi di stampa, i social network, ….. Nello specifico per la sanità, in particolar nel basso Molise e l’ospedale San Timoteo di Termoli, crescono le difficoltà e i disservizi dovuti essenzialmente alla carenza di personale medico, infermieristico e ausiliare. Da ultimo, come esempio, si è appreso di una donna anziana ricoverata da 15 giorni al reparto ortopedia del San Timoteo per la rottura del femore, ancora in attesa di essere operata. Tale, inconcepibile, caso rapportato alle buone norme e alla famigerata “appropriatezza”, è un “delitto” e merita giustizia! Inoltre, si apprende che al reparto ginecologia del San Timoteo, risultano attualmente in organico solo tre ginecologi di ruolo, gravati di attività aggiuntive, e altri due professionisti con contratto a tempo determinato di prossima scadenza non prorogabili. E’ evidente che in tale stato, senza l’apporto immediato di nuovo personale e investimenti necessari per dotarsi di nuova tecnologia, l’ospedale San Timoteo si avvia triste-

mente verso la piena attuazione dei nuovi standard ospedalieri in attuazione della legge Balduzzi, che prevede la chiusura di altri reparti e diventare un semplice ospedale di base. Priorità assoluta riveste la richiesta di deroga al blocco del turnover, soprattutto in vista della scadenza dei contratti a tempo determinato (si dice 500 tra medici, infermieri ed ausiliari) in prossimità di scadenza e non rinnovabili in base alle nuove disposizioni legislative in merito. Tale risultato si pensa possa essere raggiunto considerato che ultimamente il tavolo tecnico interministeriale, sembra si sia espresso positivamente sulla proposta del P.O, e inoltre ha concesso 80 milioni di € di premialità degli anni precedenti. Nello stesso tempo è altrettanto urgente bandire i concorsi per l’assunzione di nuovo personale. Non per allarmismo, ma per chiarezza si fa rilevare che mentre da noi tutto tace, nel vicino Abruzzo la programmazione sanitaria procede speditamente, come un treno ! Lo dimostra ad esempio, la scelto di chiudere quattro punti nascita, iniziando da settembre con quello di Ortona, e potenziando i rimanenti tra cui quello di Vasto. Già questo, se nulla cambia allo stato attuale, comporta conseguenze negative per l’Ospedale San Timoteo di Termoli, oltre a far crescere la mobilità passiva e quindi ulteriori difficoltà al piano di rientro del debito sulla sanità.. A fronte di ciò, continuiamo

a richiamare attenzione per l’ospedale San Timoteo di Termoli, essendo struttura di “frontiera”, strategica per ridurre il flusso dei molisani verso le strutture extraregionali, e tornare ad essere attrattivo per cittadini extraregionali dei comuni limitrofi. Solo così può crescere la mobilità attiva e diminuisce quella passiva, con tutti i benefici economici che ne deriva. A tal proposito riteniamo indispensabile la presa in esame del problema “sanità” nel basso Molise da parte di tutta la classe politica e dirigente, in particolar modo dei Sindaci e delle amministrazioni, in primis quello di Termoli, del basso Molise. E’ giunto il momento di metterci concretamente oltre la faccia soprattutto le “mani” al problema ! Restiamo in attesa di conoscere la nuova proposta del P.O. 2014-2016 esaminata ultimamente dal tavolo tecnico interministeriale, sollecitiamo la redazione del nuovo Piano Sanitario Regionale, oltre ad appurare la volontà del Consiglio regionale sulla della proposta di legge regionale per il “Riordino del Servizio Sanitario della Regione Molise”. Continueremo a vigilare, proporre e sostenere ogni iniziativa utile a tutelare la salute di tutti i cittadini. *Presidente Comitato San Timoteo


TAaglio lto

3 2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Più di due anni e mezzo di governo Frattura hanno prodotto zero risultati, una crisi sociale ed economica che non conosce inversione di tendenza e più di qualche epocale magra figura su stampa e televisioni nazionali. Ma i Nostri non si abbattono, da bravi dilettanti

La lunga epopea dei dilettanti allo sbaraglio “Mi pento di avervi votato. Siete dilettanti allo sbaraglio.” Firmato Cristino Lepore, rappresentante sindacale della CGIL alla GTM di Termoli, destinatari giunta e consiglio regionale. Solo per un veloce dato di cronaca, doveroso tra l’altro, diciamo che, a seguito della solita vagonata di promesse, vedremo, stiamo lavorando per voi, la GTM retrocede dall’idea di fermare i mezzi con cui gestisce il trasporto pubblico urbano a Termoli. Anche perché, da contratto, probabilmente si sarebbe sparata nei piedi facendolo. Sorvolata velocemente la cronaca, turandosi il naso per i miasmi che salgono, colpisce come il buon Lepore in quattro-parole-quattro sia riuscito a trovare la sintesi migliore per definire questi (quasi) tre anni (a febbraio prossimo) di governo Frattura. Dilettanti allo sbaraglio. Si, d’accordo, non il massimo dell’originalità, l’espressione è tutt’altro che nuova, ma sfidiamo chiunque a trovarne un’altra più calzante, più (de)qualificante, a parità di parole. Volgarità escluse. Al non trascurabile prezzo di quattro milioncini l’anno i molisani si stanno avvalendo dei servigi di venticinque eletti (tranne Nagni) che, al momento in cui scriviamo, hanno portato a casa la bellezza di zero risultati. Fossero stati iscritti all’università gli sarebbe toccato, già da un pezzo, di partire per la leva. Nessun esame passato. Le

urgenze che erano sul piatto, al loro insediamento, sono ancora tutte lì, in bella mostra, qualcuna con i segni evidenti della cancrena. Nel frattempo molti fra gli eletti hanno vissuto momenti difficili: progetti personali andati maluccio, inciampi giudiziari, apparizioni avvilenti su tv e giornali nazionali, estenuanti battibecchi sui social network, come adolescenti qualunque ma

su capitali questioni politiche ed istituzionali, bocciature ministeriali, bocciature al TAR, fino alla bocciatura dell’elettore Lepore. Ma i dilettanti non s’abbattono, tirano a campare. Si danno un tono, arrotondato per eccesso, assumono espressioni ponderose, come schiacciati dal peso delle loro fatiche e responsabilità. Ma fingono, sperando che arrivi presto la fine del mese per ri-

Iorio: “Stanno chiudendo il Molise e Frattura pensa ai selfie” Assistiamo invece all’assenza di qualsiasi sussulto di orgoglio e responsabilità anche nella difesa di diritti costituzionalmente garantiti in cambio di baci, abbracci e qualche selfie con il presidente del Consiglio(Renzi) che riguardano forse l’esigenza di una personale visibilità che non porta a nulla, anzi, riceviamo penalizzazioni continue e assolutamente disastrose. Di fronte al dramma che sta vivendo soprattutto l’Alto Molise, la Regione propone una legge sul riordino istituzionale delle province che prevede ulteriori penalizzazioni delle stesse e quindi in particolare della provincia di Isernia”.

CAMPOBASSO. “Gli eventi in negativo che perseguitano la nostra regione si susseguono ogni giorno mentre la politica del governo regionale e della sua maggioranza segna il passo e appare assolutamente incapace di impedirne il declino”. Lo sosttiene il consigliere regionale, Michele Iorio. “La chiusura della Prefettura di Isernia è l’elemento più visibile di una discriminazione istituzionale nei nostri confronti. Le sue immediate conseguenze sarebbero a dir poco distruttive per il nostro futuro. Il presidente della Regione dovrebbe alzare il tono del dissenso in ogni sede rifiutando anche semplicemente l’ipotesi di simili provvedimenti.

"Nella stessa direzione del mio disegno di legge S.1753 "Disposizioni in materia di Organismi Geneticamente Modificati." presentato il 28 gennaio scorso. Con la notifica alla Commissione UE della decisione del Governo italiano di non autorizzare otto OGM autorizzati in Europa e che in tal modo non potranno essere seminati nel nostro paese, il Ministro Martina compie una scelta chiara e coraggiosa, in linea con

Ruta: “Ottima la decisione di Martina sugli Ogm” l'ordine del giorno di cui sono stato primo firmatario unitamente ai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari presenti a Palazzo Madama e approvato all'unanimità dal Senato della Repubblica nell'estate 2013. Sempre in tal senso ho presentato a gennaio scorso il ddl S.1753 "Disposizioni in materia di orga-

nismi geneticamente modificati (OGM)", assegnato il 9 settembre scorso alla commissione Agricoltura del Senato che spero venga esaminato ed approvato quanto prima. La scelta di difendere la nostra biodiversità e di puntare sulla qualità del made in Italy trova la mia piena condivisione.

scoprire la ragione profonda che li ha portati laddove si trovano ad essere. Sparacchiano qualche parolone o concetto leggiucchiato qua e là, oppure ascoltato nei programmi TV del martedì sera. Ma, alla fine, il dilettante resta dilettante. Può avere qualche colpo di fortuna, per carità, ma nel nostro caso, nel caso dei nostri dilettanti, non è successo neanche questo. Anzi, forse un colpo di fortuna i nostri lo hanno avuto: il riconoscimento dell’area di crisi Bojano-Venafro ed i relativi cento milioni in arrivo per evitare il dramma sociale. Un colpo di fortuna che il dilettante, ovviamente, si è ascritto come merito, altrimenti che dilettante è? Il guaio, per noi cittadini molisani, è che questi dilettanti, a differenza di quelli realmente allo sbaraglio, non possono essere spernacchiati, fischiati, sepolti di risate e rispediti a casa, come accade alla TV. Questi dilettanti, pagati come i più professionisti tra i professionisti, tocca tenerceli fino a fine corsa, la cosa fa parte, purtroppo, degli inconvenienti legati alla democrazia, o supposta tale. I nostri dilettanti, però, proprio come quelli realmente allo sbaraglio che tanto ci piacciono visti alla tv, hanno il grande, grandissimo vantaggio di essere immuni alla vergogna. Sarà per questo che ogni martedì insistono a convocare il consiglio regionale con, all’ordine del giorno, il nulla.

Di Giacomo “Frattura, Nagni e la barzelletta” CAMPOBASSO. Questo il post del senatore Ulisse Di Giacomo “Questi due, che adesso piagnucolando si appellano all' alta velocità', sono gli stessi che qualche mese fa, hanno stornato i fondi dall' Autostrada del Molise alla ridicola metropolitana leggera, che ha un costo di 500.000 euro solo per la progettazione. E mentre loro si agitano per il Frecciarossa, tra proclami e finte promesse, Trenitalia per tutta risposta sopprime anche la corsa del Frecciabianca.... "Usque ad tandem abutere patientiae nostrae, Catilina?".

Aldilà del dibattito scientifico in corso e degli avanzamenti della ricerca che seguo con massima attenzione e che possono offrire importanti elementi di competitività alle nostre filiere agroalimentari, la scelta compiuta è un messaggio fondamentale ai mercati internazionali ed ai cittadini consumatori: l'Italia è un territorio OGM FREE che punta tutto sulla qualità e biodiversità dei propri prodotti ."


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TAaglio lto

4 2 ottobre 2015

Arcani della Regione Molise

E’possibile che un dirigente regionale avalli il pagamento di un canone di locazione senza l’uso dei locali e la ragioneria regionale emetta il mandato di pagamento?

Lo spieghino ai cittadini e soprattutto agli organismi di controllo qualora dovessero mostrarsi interessati Le carte hanno il pregio di non arrossire, se bugiarde. Ossia se dicono cose che poi non avvengono o avvengono in modo diverso da quello che dicono. La deliberazione della giunta regionale adottata il primo agosto 2015 (la numero 370) affermava che gli uffici regionali di Via Toscana sarebbero stati trasferiti nei locali del Palazzo Inail di Corso Umberto a Campobasso, nel cuore della city, per maggiore dignità dei dipendenti e, soprattutto per realizzare, nel rispetto della razionalizzazione della spesa pubblica (spending rewiew), un cospicuo risparmio, diciamo non meno 497.693,20 euro all’anno. Gli uffici regionali sono ancora in Via Toscana, allocati in ambienti non proprio a regola (viene da chiedere chi ha mai potuto sottoscrivere un contratto del genere) ancorché “toccati” dal terremoto del 31 ottobre 2002, mentre

per i locali ex Inail, alla faccia della strombazzata spendig rewiew, la Regione paga regolarmente il fitto, senza utilizzarli. Più scombinata di così, è difficile imbattersi in una pubblica amministrazione che vanta un direttore generale fatto ve-

Dal 5 ottobre 2015 il Certificato di Proprietà dei veicoli a motore diventa digitale. Luigi Di Marzo - Presidente del Comitato Regionale degli Automobile Club del Molise - in diretta streaming con Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia - ha dato oggi l’annuncio dell’innovazione che interessa 270.000 molisani e 40 milioni di italiani possessori di automobili, motocicli, furgoni, camion e veicoli in generale. A partire da lunedì, chiunque acquisti un veicolo, nuovo o usato, non riceverà più il consueto Certificato di Proprietà cartaceo, che sarà sostituito dalla sua versione integralmente digitale, custodita negli archivi informatici del PRA. Al proprietario sarà rilasciata una ricevuta dell’avvenuta registrazione che conterrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare online il documento sul sito www.aci.it.

nire da Milano, 4 direttori d’area, e decine di dirigenti. Ebbene, la Regione Molise riesce anche in questo, a superare il limite del buonsenso comune e, soprattutto, il limite delle leggi. In questo facile suo debordare dalle norme del Co-

dice civile (vedi contratti di locazione in locali non idonei) e dalle norme finanziare (vedi i canoni pagati all’Inail), le circostanze le sono favorevoli se si considera che la Procura della Corte dei Conti, evidentemente allo scuro dei fatti,

Non si ferma il violento attacco alla salute sferrato dal Governo , oggi il nuovo colpo di scure sulla sanità pubblica, che svela il vero disegno di Renzi: demolire il sistema sanitario nazionale e spalancare porte e finestre alla privatizzazione. Lo ha annunciato stamani nel corso del question time lo stesso Presidente del Consiglio, rendendo noto il taglio dello stanziamento per il Patto della Salute 2016 da 115,4 miliardi di euro a 111, ben 4,4 miliardi di euro in meno , disegnando inequi-

Dardo

Il Pra Molise sarà on line Una grande evoluzione per una sempre maggiore semplificazione a vantaggio degli italiani, in osservanza alla missione di ACI e degli indirizzi sull’innovazione espressi dal Governo. Evoluzione che consegna tanti vantaggi immediati e un insieme di ulteriori novità a partire dai primi mesi del 2016. Il Certificato di Proprietà digitale aumenta infatti la sicurezza intrinseca del documento, elimina le frodi legate al furto o alla falsificazione del documento cartaceo e solleva gli automobilisti da numerose incombenze: lo sanno bene i 300.000 italiani che ogni anno ne devono de-

nunciare lo smarrimento e che risparmieranno 4,5 milioni di euro. Notevoli benefici anche per l’ambiente con l’eliminazione di 30 milioni di fogli di carta e di tonnellate di inchiostro. ACI è orgoglioso che il PRA, gestito da 88 anni, rientri tra le prime P.A. centrali ad aver completato i processi di digitalizzazione: Un risultato raggiunto con le esperienze e le competenze consolidate in questi decenni, che incrementa l’efficienza e conferma la validità dell’intuizione originaria di consegnare ad ACI nel 1927 - in quanto massimo rappresentante degli automobilisti italiani - la responsabilità della certezza del loro diritto di proprietà sui veicoli, che si stima abbiano un valore com-

Non si ferma l’attacco di Renzi alla sanità di Susanna Pastorino*

non le ha preso ancora le misure. Ma non è finita qui. Sembra, ma non mettiamo la mano sul fuoco, che anche i locali dell’ex Inail presentino problemi di carico ai solai, per cui il pubblico non potrebbe essere ricevuto se non in una apposita camera da utilizzare “a cottimo”. Intanto, quantunque non utilizzati, e non totalmente utilizzabili, alle casse dell’Inail la Regione Molise provvede a pagare il dovuto per contratto. Come ciò sia possibile, come cioè sia possibile che un dirigente regionale possa avallare il pagamento di un canone di locazione senza l’uso dei locali, e la ragioneria regionale possa emettere il mandato di pagamento lo spieghino ai cittadini e, soprattutto, agli organismi di controllo. Qualora dovessero mostrarsi interessati.

vocabilmente un futuro nel quale, potrà curarsi solo chi avrà i soldi per farlo. I tagli preannunciati, sommati ai 2.3 miliardi già oggetto dell’Intesa Stato Regioni dei giorni scorsi, ridurranno ulteriormente prestazioni e servizi per i cittadini, mettendo a serio rischio la sostenibilità stessa del sistema pubblico, ed aggravando la condizione di precarietà di tecnici ed operatori sanitari. Il sistema pubblico sanitario è al collasso e non può sopportare altri tagli e disinvestimenti, è tempo invece di scommettere sulle risorse umane, a partire dallo sblocco delle

assunzioni e dal superamento del precariato, valorizzando coloro che, sanitari in testa, stanno facendo l’impossibile per garantire ai cittadini l’accesso ai servizi, l’esigibilità del diritto alla salute, nonostante il blocco dei contratti. La Funzione pubblica Cgil Molise, al fianco dei lavoratori e dei cittadini, considera inaccettabili questi ulteriori allarmanti annunci e metterà in campo tutte le iniziative necessarie affinché non trovino reale attuazione. *Segretaria Funzione Pubblica Cgil

plessivo superiore ai 150 miliardi di Euro. “Oggi si compie un fondamentale passo per un rapporto sempre più semplice ed efficace – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani - tra gli italiani e il PRA, custode della proprietà dei nostri veicoli. ACI rappresenta oltre 1 milione di automobilisti e non si è sottratta alla sfida sull’innovazione digitale, ma anzi ha accelerato e intensificato gli sforzi negli ultimi anni. Come risultato eliminiamo un documento, in risposta alle richieste del Governo, e diamo un contributo significativo all’innovazione del Paese“.


TAaglio lto

5 2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

E’ ufficiale: lo studio dell’architetto Guglielmi ha vinto il concorso d’idee per la realizzazione della sede regionale sulle aree dell’ex holte Roxy e dell’ex stadio Romagnoli

Campobasso sarà ben altra realtà urbana, con ben altre prerogative e prospettive Crediamo tocchi ora all’amministrazione comunale rendersi conto di trovarsi di fronte ad un evento che la chiama ad entusiasmarsi, ad eccitarsi, ad uscire dalla sonnolenza, e a chiedere che i progetti vengano esposti tempestivamente al pubblico Dalla conclusione dei lavori relativi all’esame delle proposte progettuali d’idee per la realizzazione della sede del consiglio, della giunta regionali e dei servizi comuni nelle aree dell’ex hotel Roxy e dell’ex stadio Romagnoli in Campobasso, sono passati alcuni mesi. Ciò, soprattutto agli studi tecnici che hanno preso parte alla selezione, e ai tecnici più in generale, è apparsa a dir poco strano. Cosa, e perché, si chiedono, ha preteso che la commissione impiegasse tanto tempo per licenziare la graduatoria definitiva, con l’indicazione del vincitore, il relativo punteggio, e, a seguire, la classificazione di tutti gli altri 82 partecipanti? E’ stata necessaria una revisione? Una correzione? Un aggiustamento? Non lo si saprà mai, essendo la commissione nello svolgimento del compito una entità del tutto autonoma. Oddio, c’erano i tempi indicati dal bando da rispettare, ma non essendo termini perentori, sono facilmente superabili. Detto questo, c’è da dire, con molta soddisfazione, che l’approvazione della graduatoria definitiva è uno step importante vero la realizzazione della nuova sede regionale. Che meriterebbe squilli di tromba, peana, osanna al governo regionale che ha dato corpo al percorso iniziato nel 1985 (guarda caso) dall’allora amministratore regionale, il compianto Fernando Di Laura Frattura, sulla scorta di un’idea progettuale dell’archistar italiana Paolo Portoghesi. La nuova sede na-

scerà invece da un’idea progettuale scelta dalla commissione in un novero di 83 concorrenti, ed avrà il timbro professionale e progettuale di uno studio tecnico molisano condotto dall’architetto Nicola Guglielmi da Mirabello, che ha prevalso sullo studio tecnico Ottavio Di Blasi & Partners – di Milano, seguito a sua volta dallo studio tecnico dell’architetto Roberto De Cosmo di Campobasso. Una coincidenza, sicuramente fortuita, casuale, sia Guglielmi che De Cosmo hanno avuto (e forse hanno) rapporti professionali con il presidente della giunta

regionale. Sta di fatto che a parere della commissione in quella triade è racchiuso il meglio delle indicazioni dettate dal bando che, ricordiamolo, non ha dato prevalenza ai caratteri architettonici, quanto a quelli economici che una realizzazione della portata della nuova sede può e deve determinare per la rigenerazione della città. Allo scopo sono statati destinati 50 milioni di euro . Una dotazione anche’essa importante, che i progettisti dovranno movimentare e rendere produttiva con meccanismi interattivi tra l’edificazione della sede e la sistemazione

delle aree circostanti inglobando l’area di maggior pregio urbanistico corrispondente al centro murattiano, l’università del Molise, e i quartieri Vazzieri e san Giovanni. Siamo ad un capovolgimento di anni e anni di assoluta mediocrità urbanistica, edilizia e architettonica, che hanno soddisfatto esigenze circoscritte e interessi limitati alle imprese, ai professionisti, alle rendite fondiarie e catastali, rendendo Campobasso un assieme costruttivo irrilevante. Con la progettazione e l’organizzazione del territorio e le finalizzazioni che entrambe contengono, Campobasso sarà ben altra realtà urbana, con ben altre prerogative e prospettive. Non sarà soprattutto lontana l’idea sempre cullata e aspirata di poter essere una città direzionale nel vero senso del termine, auspicabilmente in una regione con una Regione che la governi con lungimiranza. Crediamo tocchi ora all’amministrazione comunale rendersi conto di trovarsi di fronte ad un evento che la chiama ad entusiasmarsi, ad eccitarsi, ad uscire dalla sonnolenza, e a chiedere che i progetti vengano esposti al pubblico, che su di essi si apra un dibattito che coinvolga l’opinione pubblica locale perché si renda conto di ciò che vive oggi e di ciò che potrebbe vivere domani, e che si proceda oltre tempestivamente e con determinazione. Dardo

L’Usb denuncia i ritardi della Regione Molise e dell’assessorato di Facciolla CAMPOBASSO. “Disattesi ancora una volta, purtroppo, gli impegni presi dalla Regione Molise, in sede di incontro con le parti sociali il 18 settembre 2015 presso l’Assessorato all’Agricoltura”. Lo sostiene il responsabili Agroalimentari USb, Rossella Griselli “Dallo stesso era scaturito che entro il 30 settembre, la Regione si sarebbe fatta carico di trasferire tutta la restante parte delle risorse necessarie per pagare gli stipendi agli operai forestali. Nella migliore delle ipotesi, i forestali, riceveranno per il 10 ottobre, le spettanze relative il mese di luglio 2015. Dopo tre mesi e mezzo di servizio, riceveranno il primo stipendio!!! Le somme che la Regione Molise accrediterà all’Arsarp saranno esclusivamente destinate alla chiusura del vecchio PSR in rendicontazione? Le risorse relative al Piano di sviluppo rurale, non possono essere utilizzate per il pagamento degli stipendi agli operatori del servizio A.I.B., quindi le stesse devono necessaria-

“Forestali, disattesi tutti gli impegni”

mente provenire dal bilancio Regionale. E’ possibile avviare un servizio, di vitale importanza per la nostra Regione, come ampiamente testimoniato dai dati emessi

dalla Protezione Civile in tema di incendi boschivi, e non prevedere una opportuna copertura finanziaria? Premesso che per quanto riguarda i lavoratori che svol-

gono il servizio antincendio boschivo, servizio oramai in via di ultimazione, infatti lo stesso avrà durata fino al 12 ottobre 2015, le spettanze maturate e non percepite sono 3 (luglio, agosto, settembre), mentre per i lavoratori che hanno svolto esclusivamente la cantieristica sono luglio e una parte di agosto, mese in cui hanno terminato le 151 giornate lavorative. Considerando il fatto che in molti casi, parliamo di famiglie monoreddito, alcuni di loro non hanno neanche percepito l’indennità di disoccupazione agricola, ci chiediamo come sia possibile sopravvivere senza avere nessuna forma di reddito dal mese di aprile 2015, perché per i lavoratori dell’A.I.B. non percepiscono spettanze da aprile, visto che non hanno svolto nessuna attività lavorativa dalla metà di aprile al 03

luglio 2015, data di inizio del servizio. Precisiamo, onde evitare futili polemiche, che la presente non vuole rappresentare un atto di propaganda, ma al contrario, un grido di allarme per una questione che sta assumendo un carattere drammatico. Crediamo che quanto si tratta di salvaguardare la dignità delle persone, ognuno, per il ruolo che ricopre debba necessariamente assolvere i propri compiti, attivandosi in maniera tempestiva alla risoluzione dei problemi. Gli operai cercano risposte, immediate, non polemiche e scaricabarili, in attesa che ognuno faccia il suo, nel pieno rispetto delle regole e delle persone, c’è bisogno di chiarezza per chi ogni giorno combatte per sopravvivere”.


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Campobasso

2 ottobre 2015

“La regione perde tempo e il comune si organizza” La Uiltucs denuncia la situazione degli ex dipendenti di Esattorie dopo la decisione dell’amministrazione di Campobasso CAMPOBASSO. La vicenda degli ex dipendenti di Esattorie s.p.a. È ormai tristemente nota a tutti: dai proclami della Regione Molise, circa una pronta risoluzione della questione, risalenti a due anni fa, si è poi passati ad un bando di gara dai tempi pressoché eterni, che solo nell’ultimo periodo ha visto una società aggiudicataria, ma che ancora non vede il reimpiego nemmeno di un lavoratore della Ex Esattorie. È vero che la Regione non ha individuato una soluzione in tempi rapidi, così come promesso, ma è vero anche che, a tutela di ben 70 posti di lavoro di cittadini molisani, ci si aspettava un’adesione se non plenaria, comunque massiccia dei Co-

muni molisani al bando di gara per il servizio di riscossione, gestito da Ali Comuni molisani, in qualità di centrale di committenza. Ed invece, in barba alla logica, al buon senso e soprattutto alla tutela occupazionale dei propri cittadini rimasti senza lavoro, il Comune di Campobasso ha pensato bene di agire in autonomia, affidando il servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia Sud, senza occuparsi minimamente dei 70 professionisti del settore rimasti disoccupati. Possibile che il Sindaco di Campobasso, il Vice Sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza non fossero a conoscenza del grave problema dei 70 ex dipendenti della

Esattorie s.p.a.? Nessuno può crederlo e, dunque, viene da pensare che, pur consapevoli della problematica, l’abbiano bellamente ignorata, rivolgendosi altrove: la UILTuCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, chiede al Comune di Campobasso quanti dei 70 ex lavoratori della Esattorie s.p.a. Verranno reimpiegati in Equitalia Sud, perchè ad oggi il numero risulta pari a zero. Sarebbe davvero vergognoso, da parte dell’Ente comunale, ignorare in questa maniera le difficoltà di quei concittadini (ed elettori) che hanno, senza alcuna colpa, perso il lavoro, a causa delle problematiche

della società Esattorie e delle inaccettabili lungaggini della Regione Molise. La UILTuCS Molise spera che il Comune di Campobasso smentisca quella che, ad oggi, sembra essere una realtà di indifferenza e di poca sensibilità rispetto alle problematiche del mondo del lavoro e che, al contrario, dimostri di aver pensato ai propri concittadini, provvedendo a farli reimpiegare, almeno in parte, nella società di riscossione cui si è rivolto. A tal proposito, quindi, chiede al Comune del capoluogo di chiarire cosa stato previsto nel contratto di affidamento del servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia sud per tutelare le 70 professio-

nalità, o parte di esse, fuoriuscite da Esattorie e qualificate a gestire detto servizio. La UILTuCS Molise chiede anche se, in seno agli organi del Comune di Campobasso vi si stato un serio confronto sulla questione, che abbia tenuto in debita considerazione la problematica degli ex lavoratori della Esattorie s.p.a. e se i consiglieri comunali tutti si siano preoccupati delle sorti dei loro concittadini e ne abbiano difeso il sacrosanto diritto al lavoro. La UILTuCS Molise vuole risposte chiare ed assunzioni di responsabilità e resta, pertanto, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Campobasso.

“Sindaco, e contrada Soglioni?” Il consigliere comunale di Campodipietra, Barra, chiama in causa l’amministrazione CAMPODIPIETRA. Giovanni Barra,Consigliere Comunale di Unione e partecipazione di Campodipietra sollecita un pronto intervento per la sicurezza stradale. L’amministrazione di Campodipietra che con il sindaco pensa solo alla questione dell’acqua, mentre i problemi seri non vanno affrontati, problemi che possono mettere a repentaglio la vita degli alunni, per questo, non bisogna arrivare, per la noncuranza di chi amministra, a trovarci di fronte ad una tragedia che potrebbe coinvolgere i nostri bambini. Certamente il sindaco non può nascondersi dietro a “non lo sapevo” “nessuno mi ha riferito”. Ormai da un mese è iniziato l’anno scolastico e lo scuolabus che trasporta gli alunni delle scuole dell’obbligo e dell’infanzia, tutte le mattine transita sulla strada posta a valle di C.da Soglioni di Campodipietra, dove è visibile ed in bella mostra il divieto di transito con tabella che indica “ STRADA CHIUSA ALLA CIR-

COLAZIONE AI SENSI DEL DECRETO 11552 DEL 7 MARZO 2014 DELLA PREFETTURA DI CAMPO-

BASSO” Tale chiusura è stata determinata dal Prefetto in quanto il tratto di strada è tutto sconnesso e impercorribile, con innumerevoli crateri profondi quasi un metro e che presenta sui pendii laterali evidenti smottamenti di tratti di frane che già giungono sulla stessa sede stradale, per questo è facile prevedere che con le imminenti piogge autunnali, oltre a renderlo ancora più impercorribile verranno riversate sullo stesso selciato stradale masse di fango e detriti che saranno imprevedibili per la loro portata così come i danni che potrebbero causare Nonostante il divieto di pericolo, tutti i giorni e per due volte al giorno lo scuolabus percorre quel tratto di strada, in deprecabili condizioni, a velocità moderata, ma tale accortezza non sarà garanzia di sicurezza per i piccoli e indifesi scolari. Per questo ed a giusta ragione la prefettura ha emesso il ricordato decreto che non viene rispettato dall’amministrazione di Campodipietra ovvero dal sindaco Notartomaso.

Si chiude con il botto Oltre alle Carte il popolo ha voluto testimoniare la vera Campobassanità Le Carte Raccontano…. Circolo Sannitico ritrova la sua originarietà …. L’incontro , l’incontro della Campobasso culturale e della Campobasso della convivialità !! Duemilaseicento, si, ben duemilaseicento visitatori hanno varcato la soglia del Circolo Sannitico nei sette giorni di mostra. Davvero incredibile !!! Non c’è che dire…. Un successo che lascia ben sperare per le prossime iniziative culturali. Un risveglio … un bel risveglio …. Una mostra che con i suoi testi, manoscritti, costumi, gioielli, arredi e corredi, ha affascinato la Città e non solo…. Un coro una-

nime di consenso che ha avuto pochi eguali. Una mostra che ha unito varie anime associative dimostrando che solo facendo rete si esce dall’atavica dormienza e solo unendosi si possono raggiungere traguardi senza tempo e senza schemi. Ma crediamo che le foto e la gente entusiasta sia e dia in tutta la sua interezza del successo e dell’emozione suscitata. Una mostra visitata da bambini, ragazzi, giovani, anziani, studiosi, gente dello spettacolo, politici, e tutti con un solo aggettivo : fantastica……….

Ricordiamo che la mostra è stata visitata da Presidenti di Regioni, Consiglieri Regionali e provinciali non solo Molisani, da antropologi di fama internazionale come l’amica Adriana Gandolfi, da architetti e fotografi noti per prestare la loro competenza a riviste come National Geographic , da un rappresentante della National Gallery di Londra in visita nel Nostro Molise, da Edoardo Siravo, Giorgio Careccia, dal Prefetto di Campobasso, da rappresentanti militari e religiosi, da tantissima gente Campobassana verace…….. E dopo tanto successo non si poteva chiudere in sordina e quindi

si è chiusi con il botto !! Una serata all’insegna della cordialità e dell’allegria con l’amico Antonio Nicotera ed il suo gruppo ru concertine , quella del 30 settembre……… Un immensa folla si è riversata dinanzi al Circolo Sannitico per applaudire gli amici che si sono esibiti per onorare l’evento e per salutare una mostra che lascia il segno. Una chiusura augurale per il futuro, le parole degli intervenuti Rosario De Matteis , presidente della Provincia di Campobasso e di Domenico Di Nunzio, consigliere regionale con delega al Turismo che non è voluto mancare

nonostante tornasse da l’Aquila dove qualche ora prima aveva partecipato ad un incontro per i cammini Celestiniani in vista del Giubileo della perdonanza. Un commosso avv. Lalli, presidente del Circolo Sannitico ha chiuso i battenti non prima di una foto ricordo con la consegna delle consegne tessere di socio onorario, inaspettate ma davvero assai gradite, da parte del Presidente dell’Associazione Arte e Tradizioni Fontanavecchia a, Maurizio Varriano ed a Michele Falcione che hanno contribuito , insieme ad Antonio Scasserra, in maniera determinante, alla riuscita della mostra.


Campobasso

7 2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La serietà del lavoro impostato da Iacobucci, le profonde innovazioni metodologiche, l’introduzione sistematica delle attività di controllo e di valutazione del rendimento e della qualità del lavoro hanno scatenato le lobbie interne, i sindacati e i gruppi consiliari

Allarme rosso a Palazzo san Giorgio: il Piano di riorganizzazione dei servizi potrebbe mandare in crisi l’amministrazione Stando alle parole del sindaco Battista mai la maggioranza si piegherebbe ai poteri forti. Staremo a vedere Ha tribolato per averlo un Piano di riorganizzazione dei servizi e delle strutture dell’Ente ed ora che ce l’ha, ancora non riesce a renderlo noto alla giunta, quindi alla commissione consiliare permanente e, quindi ancora, al consiglio per la definitiva approvazione. Tutto questo capita al sindaco Battista che per arrivare al progetto di una riforma sostanziale dell’organizzazione comunale per adeguarla alle esigenze vitali della collettività e, soprattutto, alle dinamiche amministrative che non sono più quelle di una volta ma molto più complesse, varie, e di non facile applicazione in assenza di specifiche conoscenze tecniche, amministrative e procedurali, come abbiamo detto, ha tribolato per trovare il soggetto che fosse in grado di assecondarlo in questo suo disegno di rinnovamento. L’ha trovato in Antonio Iacobucci, nominandolo coordinatore delle attività amministrative, che al Comune di Campobasso è stato assessore nella prima giunta di centrosinistra con sindaco Massa, quindi, con Massa ancora, e con Di Fabio, direttore generale. Incarico

che gli ha consentito di conoscere nel dettaglio pregi e difetti della macchina comunale. Iacobucci ha redatto il Piano di riorganizzazione e lo ha dato al sindaco e agli assessori. Ma sindaco e assessori ancora non l’hanno ufficialmente esaminato, né hanno preso una decisione al riguardo. Viene detto che manca il segretario generale e sarebbe il caso di attendere il suo rientro per

avviare il procedimento, anche perché, del Piano di riorganizzazione, è direttamente coinvolto e interessato. Questo viene detto ufficialmente, ma ogni verità professata ha un suo risvolto. Che nel caso del Piano di riorganizzazione dei servizi e delle strutture di Palazzo san Giorgio, andrebbe individuato nelle lobbie politiche, partitiche e sindacali, che in ogni “rivoluzione” intravedono un

possibile loro mutamento se non addirittura ridimensionamento, comunque la perdita di un potere, di una potenzialità, di una incidenza, specie quando questa ha il carattere clientelare che in politica, nei partiti e negli stessi sindacati è del tutto connaturata. Bene. Sarebbero queste lobbie, opportunamente sollecitate da quella parte del personale che si sente più a rischio di rivolgimento, che avendo subodorato la serietà del lavoro impostato da Iacobucci, le profonde innovazioni metodologiche di lavoro, l’introduzione sistematica delle attività di controllo e di valutazione del rendimento e della qualità del lavoro (questa sì è la scommessa da vincere), che avrebbero esercitato nei confronti del sindaco Batista il loro inveterato diritto di veto. Pressioni (le solite), condizionamenti (i soliti) e finanche minacce (di crisi). Non è pensabile che pensino addirittura di bloccare il Piano; sarebbe follia. Ma di adattarlo alle loro logiche clientelari e protezionistiche e ai loro interessi particolari, questo sì. Fa paura la rotazione degli uomini e delle fun-

zioni, che è il meccanismo cardine per ridare energia e vigore all’intero sistema amministrativo comunale; fa paura la inderogabile necessità dell’aggiornamento professionale; fa paura soprattutto il controllo di gestione. L’albero della cuccagna verrebbe definitivamente sradicato da Palazzo san Giorgio e gli stessi amministratori sarebbero chiamati ad una diversa concezione della loro azione politica e amministrativa. Probabile che la prospettiva non alletti, soprattutto gli affetti da pigrizia mentale e da opportunismo politico. Ma l’inderogabilità di una profonda revisione dei metodi e delle funzioni, una messa a punto generale dell’organizzazione comunale fanno del Piano redatto da Iocobucci la cartina del Tornasole della maggioranza di centrosinistra capeggiata da Battista che, stando alle sue dichiarazioni, mai si sarebbe piegata ai poteri: forti o meno forti che fossero. Staremo a vedere. Il segretario generale deve pur una buona volta rientrare. Dardo

Malmenano i carabinieri, convalidati gli arresti libertà per il più giovane – C.D. 23enne – mentre ha disposto gli arresti domiciliari con possibilità di recarsi al lavoro per il padre del ragazzo – C.G. 51enne – e l’obbligo di dimora a Campobasso per lo zio – A.M. 56enne -, visti per entrambi i precedenti. I tre avevano aggredito i militari intervenuti in un’abitazione di Fontanavecchia per sedare una lite familiare perchè non volevano recarsi in Caserma, a seguito dell’episodio è stato denunciato anche un minorenne.

CaMpoBasso. Il giudice Teresina Pepe ha convalidato l’arresto per le tre persone arrestate nel pomeriggio di martedì con le accuse a vario titolo di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale dopo che avevano malmenato due carabinieri. Il loro avvocato, Maria Assunta Baranello, ha chiesto i termini a difesa prima di procedere a giudizio, la nuova udienza è stata perciò fissata al 5 novembre. Intanto il giudice ha ordinato la remissione in

Ordinazione Presbiterale di Donato Colacicco “Cristo vive in me e io vivo nella Fede in Lui” (Cfr Gal 2,20) Castelpetroso. Nella gioia e nella gratitudine al Signore per la chiamata al ministero sacerdotale, alla vigilia dell’Anno Santo della Misericordia, Sabato 3 ottobre 2015 alle ore 16,00, presso la Basilica minore dell’’Addolorata di Castel-

petroso, patrona del Molise, il diacono Donato Colacicco, sarà ordinato Presbitero mediante l’imposizione delle mani e la Preghiera Consacratoria di S.E. mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso - Bojano nel-

l’esultanza della sua famiglia e della comunità diocesana e della Comunità Nuovi Orizzonti. Al mattino del 3 ottobre, dalle ore 9,00 alle ore 12,00, in Basilica, ci sarà un momento di riflessione e preghiera di prepa-

razione animato dalla Comunità Nuovi Orizzonti. Don Donato Colacicco Presiederà la sua prima Messa domenica 4 ottobre 2015 alle ore 11,00, presso la parrocchia di San Giorgio a Pretrella Tifernina (CB).



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Isernia

2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Isernia scompare, ribelliamoci” Il segretario di Fratelli d’Italia, Di Sandro, lancia il suo appello ISERNIA. Prima la Prefettura, ora la Questura e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco. E Isernia resta una città che entro dodici mesi si svuoterà del suo ruolo di capoluogo di provincia. Per questo motivo domani alle 18 davanti alla sede di Palazzo Berta ci sarà una manifestazione di protesta. Anche se davanti alle decisioni pubblicate dalla Gazzetta ufficiale poco si può fare. Intanto l’ex consigliere regionale Filoteo Di Sandro interviene sulla vicenda, forse sperando di ottenere quel consenso popolare che lo potrebbe riportare sulla cresta dell’onda. “Hanno tolto la provincia di Isernia - sostiene - Chiudono la prefettura, il comando dei vigili del fuoco, ecc. Ma i nostri parlamentari che fanno? Sono tutti amici di Renzi e sostengono il governo! Mi auguro che anche il consiglio regionale voglia prendere al più presto posizioni forti e di protesta nei confronti del governo. Isernia non può morire. Ribelliamoci”.

Truffe agli anziani, pregiudicato incastrato dai Carabinieri Altre denunce e sequestri sono scattati per reati in materia di stupefacenti e commercio abusivo Nell’ambito di una serie di attività predisposte con l’obiettivo di contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, in varie zone della provincia di Isernia, i Carabinieri hanno eseguito numerose denunce e sequestri a carico di persone resesi responsabili di reati di vario genere. A Monteroduni, i militari della locale Stazione hanno denunciato un 30enne di Benevento, per il reato di truffa aggravata e sostituzione di persona. Il giovane, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, secondo quanto accertato dalla “Benemerita”, ha ingannato un pensionato del posto, fingendo di dover controllare alcune bollette dell’ENEL ed altra documentazione in possesso dell’anziano, da cui acquisiva fraudolentemente i dati personali del malcapitato, redigendo un falso contratto con una società privata di fornitura di energia elettrica, con sede a Casalnuovo di Napoli, per la quale il 30enne svolge l’attività di procacciatore. Il tutto al fine di procurarsi un in-

giusto profitto, in quanto la società ad ogni contratto stipulato gli riservava un compenso, e nel contempo acquisendo maggiori credenziali presso gli stessi datori di lavoro. Ma i Carabinieri hanno scoperto tutto in breve tempo e incastrato il truffatore, che ora oltre a dover rispondere per i reati a lui contestati, è stato anche licenziato dalla società per cui prestava la propria attività. Le indagini continuano per accertare se il malfattore si sia reso protagonista di altri episodi analoghi sia nella provincia di Isernia che nelle zone della vicina Campania, infatti i militari hanno accertato la sua presenza qualche giorno fa anche in una via del centro cittadino di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, insieme ad altre persone sempre provenienti dal Beneventano, non si escludono quindi ulteriori sviluppi investigativi sulla vicenda. I Carabinieri intanto, invitano tutti i cittadini, in particolare i più anziani, a diffidare di tutte quelle persone che si presentano quali appar-

tenenti a società di erogazione di energia elettrica, gas ed altri servizi, e in ogni caso, nel dubbio, contattare il numero di emergenza “112” attivo 24 ore su 24. A Montaquila, i militari della locale Stazione hanno deferito un 52enne di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, per aver trasportato con il proprio veicolo prodotti alimentari da esporre in vendita, in assenza delle prescritte autorizzazioni sanitarie. La merce è finita sotto sequestro. Analogo provvedimento anche a Venafro, dove i militari della locale Stazione hanno proceduto nei confronti di un 32enne di Giugliano in Campania, resosi responsabile di commercio ambulante abusivo di capi di abbigliamento e biancheria intima, in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative. Anche in questo caso la merce, sulla cui provenienza sono in corso ulteriori accertamenti, è finita sotto sequestro. Ad Agnone, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno denunciato un

29enne del posto per guida sotto influenza di stupefacenti. Il giovane è stato sorpreso alla guida della propria autovettura dopo aver assunto sostanze stupefacenti del tipo eroina, che in parte veniva anche rinvenuta occultata nelle tasche del suo giubbotto. A carico del giovane, che con il suo comportamento aveva messo in grave pericolo la sicurezza stradale, è scattato anche il sequestro del veicolo, oltre che della droga rinvenuta, ed il ritiro della patente di guida. Medesimi provvedimenti sono scattati infine anche ad Isernia, dove i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno sorpreso un 45enne del posto, alla guida della propria auto completamente ubriaco. L’uomo a seguito degli accertamenti eseguiti mediante l’apparato etilometrico in dotazione alle unità di pronto intervento dell’Arma, è risultato avere un tasso alcolemico superiore di ben tre volte al limite consentito.

Scapoli abbraccia il nuovo Parroco Don Jean-François Kayiranga Solenne cerimonia martedì 29 settembre nella Chiesa di San Giorgio Martire a Scapoli per l’insediamento del nuovo Parroco. Alla presenza di Mons. Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia-Venafro, Don Jean-François Kayiranga, proveniente dalla Diocesi di Nyundo – Rwanda ed ultimamente Parroco di FilignanoCerasuolo, ha preso possesso della Parrocchia di Scapoli alla presenza di tantissimi Scapolesi, diversi cittadini di Filignano accompagnati dal loro Sindaco ed altre Autorità Civili e Militari. Nel suo discorso di benvenuto a nome dell’Amministrazione Comunale e dei cittadini, il Sindaco di Scapoli Renato Sparacino si è soffermato principalmente sulla necessità di operare in sinergia per il bene del paese e citando La Pira ha ricordato come sia fondamentale amare entrambe le città a cui i cittadini appartengono, la Città Terrena e la Città Celeste. “Questo è l’anno della Misericordia – ha affermato il Sindaco - che non deve essere un’idea astratta ma una realtà con-

creta e, proprio per questo, stimolati dall’invito del Santo Padre “porte aperte sempre”, abbiamo manifestato al Ministero dell’Interno la disponibilità ad accogliere a Scapoli alcuni ragazzi profughi minorenni non accompagnati per aiutarli ad integrarsi”. Il Sindaco Sparacino si è poi soffermato sul ruolo fondamentale del Parroco, specialmente in un piccolo paese “l’unica figura in grado di unire dove gli altri dividono”. In chiusura del suo intervento il Sindaco ha affermato che “il rispetto per le tradizioni, la valorizzazione di ideali e progetti, la salvaguardia dei principi sui quali si basa, cresce e matura una società civile, saranno gli obiettivi al centro del nostro rapporto, per il bene e nell’interesse della Comunità e dei suoi abitanti. Sono certo che il tuo lavoro per questo nostro caro paese e per la sua gente, la nostra gente, sarà proficuo. Sii segno di unità sempre e ovunque e aiutaci ad essere una comunità unita, fraterna e solidale”.


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Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

2 ottobre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Zuccherifici, mancano i soldi dello Stato Iniziativa parlamentare del Pd in merito al ridimensionamento della filiera TERMOLI. Iniziativa dei parlamentari Pd che siedono sugli scranni delle commissioni Agricoltura dei due rami del Parlamento. “Egregi Ministri, siamo certi che siano già note le difficoltà che sta attraversando il comparto bieticolo-saccarifero nazionale, che conta, anche dopo il ridimensionamento deciso nel 2006, circa 10mila aziende agricole e 4 impianti di trasformazione (tra cui quello di Termoli), con quasi 2mila addetti che insieme producono un terzo del consumo nazionale. Non sottovalutiamo la scelta del Mipaaf e del Governo, di destinare 17 milioni di aiuto accoppiato allo zucchero, ma vogliamo segnalare che, ciononostante, il quadro si sta aggravando in modo preoccupante. Ne sono causa il bassissimo prezzo internazionale del prodotto finito, non in grado di coprire i costi della filiera nzionale dello

zucchero e la fine del regime delle quote, ma anche la mancata erogazione del saldo degli aiuti nazionali relativi alle campagne bieticolo-saccarifere del 2009 e del 2010. Come certamente ricorderete, tali contributi sono stati approvati ai sensi dei regolamenti Ce n. 318 e 319/2006, che avevano disegnato un articolato quadro di interventi per il settore prevedendo l’erogazione di aiuti per il quinquennio 2006-2010, sia comunitari – puntualmente erogati – sia nazionali, versati per il triennio 2006-2008, ma solo parzialmente per la campagna del 2009 e nulla per la campagna 2010. Il comitato interministeriale di cui alla legge 81/2006 (da ultimi nella seduta del 5 febbraio 2015) il Parlamento e il Mipaaf, in diverse occasioni, hanno formalmente confermate tale impegno; restano però ancora da stanziare 46 milioni di euro. La

mancata erogazione di tali somme, iscritte a credito nei bilanci dei corrispondenti anni dalle imprese del settore, rischia di aggravare in modo irreparabile le difficoltà nelle quali si trova il comparto”. Confidiamo sul vostro impegno per arrivare all’effettivo stanziamento dell’intero importo con una prossima delibera Cipe, ma riteniamo importante che già nella prossima Legge di stabilità vi sia lo stanziamento di una quota della somma in questione, per dare agli operatori una tempestiva, se pur parziale, risposta”. A sottoscriverla i commissari Pd delle commissioni Agricolatura di Senato e Camera dei deputati, indirizzata ai ministri per l’Agricoltura Maurizio Martina e per l’Economia Giancarlo Padoan.

“Pasto del personale della scuola durante il servizio mensa” I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco di Termoli TERMOLI. Negli ultimi anni al personale della scuola (docente curriculare, di sostegno o personale ATA) il Comune di Termoli non riconosce il buono pasto o il servizio di mensa gratuito. Il Miur in una nota molto precisa indica che la legge 135/2012 e il CCNL Scuola articolo 21 sono molto chiari sull’argomento. Infatti citano che: ”il pasto va assicurato gratuitamente a tutto il personale impegnato al servizio di mensa.” Anche in virtù dei trasferimenti statali che tarati sul numero della classi è un contributo dello Stato ai Comuni, i quali in ogni caso de-

vono assicurare i diritti degli alunni anche attraverso la gratuità del servizio di mensa per ogni unità di personale impegnata in quel servizio. Ciò che si chiede al Sindaco Sbrocca è i motivi per il quale non viene fornito il servizio di mensa gratuito al personale della scuola (o erogato buono pasto); i tempi affinché, nel rispetto della normativa, il personale della scuola possa avere riconosciuto il diritto al pasto gratuito durante il servizio; se ci saranno dei rimborsi forfettari per il periodo in cui tali pasti non sono stati serviti.

Conoscere per crescere Piccole e medie imprese chiamate a raccolta per migliorare le loro attività LARINO. Piccole e medie imprese chiamate a raccolta per migliorare e ottimizzare la propria attività. È questa la proposta di Safe Partners, consorzio situato alle Piane di Larino che da sempre mira a potenziare l’imprenditoria locale offrendo una serie di servizi adatti alle diverse esigenze degli imprenditori. In particolare in questa occasione Safe Partners promuove un seminario formativo rivolto agli imprenditori che desiderano migliorare la propria attività di pianificazione finanziaria, organizzazione dell’impresa e valutazione del fabbisogno. L’evento, che si avvale della presenza di docenti di elevata professionalità come il dottor Giuseppe Romeo consulente della Res consulting group, si terrà il prossimo 6 ottobre presso la Sala Conferenze di SafePartners in C.da Piane di Larino (Strada Statale 87 km 206). Il seminario formativo è a cura di

aspetti di fondamentale importanza per la gestione di un’impresa come la modalità di pianificazione dell’attività aziendale, le soluzioni per individuare il fabbisogno finanziario e le relative fonti di approvvigionamento, le metodologie di valutazione del merito creditizio, gli approfondimenti relativi alle tecniche di realizzazione di un business plan o piano industriale.

Res Group ed ha la durata di 1 giorno di aula. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 9 e la chiusura per le ore 16.30. La partecipazione al seminario prevede un costo di iscrizione pari a 120 euro +Iva (per il 1°

partecipante) 100 euro + Iva (per il 2° partecipante e successivi) pagabili anche in Samex per quanti aderiscono al circuito Samex.Net. L’evento formativo ha come tema

centrale quello della gestione economico finanziaria e il miglioramento organizzativo mirato ad ottimizzare le performance in ogni piccola e media impresa. Nel corso dell’incontro verranno trattati diversi

Una parte rilevante del seminario sarà dedicata al miglioramento organizzativo come strumento efficace per affrontare la crisi: si discuterà, ad esempio, delle tecniche per migliorare la leadership e gestire al meglio i collaboratori, dei processi di trasformazione dell’organizzazione, di progettazione di interventi per migliorare la coesione interna e allineare i dipendenti e collaboratori sulle sfide aziendali, delle strategie per il miglioramento dei rendimenti individuali e di gruppo.


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Termoli

2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Gtm, ancora incognite Per il rappresentante della Cgil “una classe dirigente di dilettanti allo sbaraglio” TERMOLI. Trasporti urbani regolari a Termoli a ottobre. Rientrata la serrata del servizio, ma non la protesta dei dipendenti che avanzano stipendi a iosa. Due le partite, tuttavia, quella giocata dall’azienda, coi marchi Atm e Gtm, quella invece delle organizzazioni sindacali, o meglio della Filt-Cgil, che aveva previsto dalle 18.59 di ieri a fine turno l’astensione dal lavoro. Di tutte le tratte serali che servono le varie zone della città adriatica, solo la 1/, con direzione Sant’Alfonso e contrada Porticone ha avuto la possibilità di non fermarsi. Tutte le altre linee, comprese le navette, hanno osser-

ha però mitigato l’amarezza dei conducenti che hanno aderito all’invito fatto dall’Rsa Cristino Lepore.

vato l’astensione dal lavoro. Nemmeno la notizia sullo sblocco della

vertenza regionale e la continuazione del servizio da oggi in avanti

“Mi vergogno di avere e di aver votato questa classe dirigente – ha tuonato il segretario regionale della Filt – sono dilettanti allo sbaraglio. Nessun contatto dopo la proclamazione dello sciopero, per sentire le nostre ragioni o rassicurarci e impegnarsi a darci quello che quotidianamente abbiamo guadagnato. Il trasporto pubblico urbano di Termoli lo sosteniamo noi, lavorando da tre mesi e più senza soldi, lo sostengono, anzi lo subiscono le no-

stre famiglie – mostrando i portafogli pressoché vuoti – invece dopo aver atteso invano gli stipendi, non sono arrivate nemmeno le risposte”. Intanto, accanto a quei due pullman fuori servizio si avvicinavano utenti a chiedere spiegazioni sulla mancanza del collegamento serale. “Noi capiamo tutto, capiamo che questo problema è solo nostro e delle nostre famiglie, non è di chi amministra, che sta bene”, prosegue con tono provocatorio Lepore, che ha annunciato come nelle prossime ore si farà richiesta di uno sciopero di 8 ore.

Acqua di Mare, via le opere contestate Il Comune non demorde e il dirigente torna a predisporre nuovi atti TERMOLI. Ancora novità sul residence Acqua di Mare in viale Cristoforo Colombo. Il dirigente all’Urbanistica Livio Mandrile, con ordinanza di due giorni fa (29 settembre) ha concluso l’istruttoria sulla pratica edilizia, determinando e disponendo da un lato l’inibitoria a terminare le opere edilizie previste dalla Scia presentata lo scorso 23 giugno e successive integrazioni, non solo, ma ha anche decretato ai legali rappresentanti di produrre validi atti di titolarità sugli immobili esistenti e la riduzione in pristino delle opere in eccedenza volumetrica, qualora realizzate. In più, l’adeguamento delle dimensioni minime delle unità abitative, previste dal D.M. 5 luglio 1975; la rimozione di

tutte le strutture di chiusura delle logge dei corpi A e B non computate ai fini volumetrici; l’aggiornamento e l’integrazione del conteggio ed il relativo versamento delle somme dovute per oneri di urbanizzazione, costo di costruzione ed aree a standard; la riduzione in pristino del piano di imposta e delle altezze di interpiano dei primi due livelli del corpo C (interrato e portico), risultati nel complesso eccedenti di 0,90 m. in altezza, anche in riferimento alle altezze imposte come da parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Molise prot. 1940 del 31/03/2015; la riduzione in pristino delle sagome dei tre livelli (portico, primo piano e secondo piano) del fabbricato C risultanti difformi in eccesso di circa 0.90 metri in lunghezza, ri-

spetto a quanto in precedenza rappresentato; l’adeguamento dei manufatti realizzati alle distanze dai confini previste dal Codice Civile, nonché alle distanze dai fabbricati previste dal D.M. n. 1444/1968; la presentazione della relazione geologica relativa alle strutture del corpo C nelle modalità previste dal D.P.R. 380/2001 e dalla L.R. 20/1996. qualora non si provveda nel termine di 90 giorni alla rimozione, riduzione in pristino, adeguamento delle opere realizzate in assenza o in difformità dei titoli abilitativi, l’amministrazione procederà come da normativa vigente. L’ordinanza è stata trasmessa, oltre che ai diretti interessati, anche al comando della Polizia municipale di Termoli e alla Procura della repubblica di Larino.

Il pesce è tornato sui banchi di vendita La ripresa delle attività ha determinato nuova vita nella struttura TERMOLI. Da due giorni è tornato sulle tavole dei termolesi il pesce fresco; da domenica scorsa, infatti, le motobarche hanno ripreso la via

stro mare. Siamo andati nel cuore della vendita al dettaglio del prodotto ittico in piazzetta mercato a San Timoteo e

del mare per la fine del fermo biologico e ora la scelta culinaria ricomincia ad essere più variegata. Questo non vuol dire che per tutti i mesi del fermo non si è potuto mangiare pesce sulle nostre tavole, ma sta a significare che il pesce venduto sino a pochi giorni fa non era del no-

abbiamo chiesto a qualche commerciante come stava andando la vendita e, in quanto ai prezzi, come sono. “Di pesce ce n’è in abbondanza: tutte le specie sono presenti sui banchi e i prezzi sono accessibilissimi”, ci racconta uno di loro che aggiunge:

“il costo si è anche abbassato con le triglie, ad esempio, che vanno dai tre euro al chilo sino a 5/6 euro”. Mentre per quanto riguarda l’afflusso dei clienti? “Questa è la nota dolente e non lo diciamo per piangere. Pensavamo che dopo due mesi di fermo in questi primi giorni ci sarebbe stata la ressa e, invece, come vi potete rendere conto non c’è”. Analogo punto di vista per un collega che afferma: “la crisi si sente anche da queste piccole cose e purtroppo saggiamo il fatto che oggi in troppi non bramano il desidero di riassaggiare i prodotti del Mare Nostrum: oggi per far quadrare il bilancio familiare si taglia anche sul mangiato”. Restano comunque alcune certezze; la prima è che il pescato è tornato sui banchi delle pescherie e la seconda è che i prezzi sono davvero livellati verso il basso.



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Opinioni Lettera aperta Mi chiamo Violi Carmelo e sono un medico anestesista Responsabile di un Servizio di Anestesia di una Struttura privata convenzionata con il S.S.N. calabrese. Al di là dei titoli formali, sono, soprattutto, il cognato di una paziente in cura presso la Fondazione Giovanni Paolo II, la Sig.a Maria Scudo, affetta da una gravissima forma di recidiva di leiomiosarcoma uterino. Desidero, con questa lettera, esprimere, come medico tutta la mia stima professionale e come persona la mia umana gratitudine, nei confronti di tutti coloro che, in vari modi, secondo le diverse e specifiche competenze professionali e senza distinzioni di livello gerarchico, sono impegnati e collaborano nella gestione del caso clinico di mia cognata. Un grazie sincero e dal profondo del cuore da parte di mia moglie, anche lei medico e sorella della paziente, e da tutta la nostra famiglia che, ormai da tempo, vive in una condizione di profonda apprensione. Non potendomi ricordare di tutti, è corretto che io non nomini nessuno, per non correre il rischio di dimenticare qualcuno, in una vicenda, dove nessuno merita il torto di essere tralasciato nella menzione. E’ doveroso, comunque, oltre che costituire per me un immenso piacere, fare il nome, ringraziando lui per tutti, del Prof. Vito Chiantera, che per primo si è fatto carico di questa gravosissima e complicatissima situazione. In tanti, di fronte al caso difficilissimo, al limite della situazione disperata, di una giovane donna, afflitta da una malattia terribile, poco più che quarantenne, moglie e madre di due raDi Claudio de Luca In un certo settore economico l’Italia opera un miracolo con cui “olia” il “business” utilizzando il trucco del” sounding” fatto in casa. Lo Stivale produce la metà dell’olio d’oliva che vende ma riesce persino ad esportarne. Ma si tratta davvero di un evento “sovrannaturale”? Dopo le difficoltà del 2014, gli esperti confidano che la situazione del mercato possa riprendere. Di solito la produzione oscilla fra i 6-7 milioni di quintali, a seconda delle annate. Due milioni e mezzo non arrivano alla vendita perché utilizzati per il consumo personale di chi ha raccolto le olive. Eppure l’industria confeziona, ogni anno, 7-8 milioni di quintali, cifra buona a coprire il fabbisogno interno che, mediamente, ammonta a dodici chilogrammi a testa per un totale di circa sei milioni. Il restante (1,5 milioni) serve per soddisfare la domanda estera. Perciò l’Italia deve acquistare necessariamente dall’Estero almeno tre milioni di quintali di cui l’80% arriva dalla Spagna, il resto dalla Siria, dalla Turchia, dalla Grecia e dal Marocco. Si tratta di dati che pongono sotto una luce diversa il mondo dell’olio d’oliva italiano, soprattutto dal punto di vista di tanti ingenui consumatori che credono di comprare un prodotto che di italico ha ben poco. Per esempio, in Toscana se ne imbottigliano due milioni. Quasi il 25% per valore nazionale. All’incirca uno arriva dalla Spagna e soltanto 600mila sono italiani. Il resto è greco (250mila) e turco (150mila). Ecco perché urge legiferare per avere etichette sempre più chiare. Quante bottiglie non hanno impressa alcuna indicazione d’origine oppure recano la dicitura “italiano” mentre soltanto poche sono “dop” ed “igp”? Alcune contengono addirit-

2 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La Fondazione Giovanni Paolo II è garanzia per la salute

gazzi, non hanno esitato un attimo a gettare il cuore oltre l’ostacolo, in uno slancio dettato più dal cuore che dai limiti dell’umana ragione; senza porre limiti temporali, non risparmiando né le energie personali, né le risorse di cui potevano disporre, avvicendandosi attorno alla paziente in un meraviglioso e perfettamente sincronizzato approccio multidisciplinare. Animati dal giusto spirito, nella piena , doverosa e corretta consapevolezza che chi eser-

cita una professione sanitaria produce un bene impalpabile, la salute, dal valore inestimabile, che mai, dico mai, può o deve essere costretto a piegarsi a sterili logiche burocratiche, amministrative ed economiche. Oggi, purtroppo, da più parti assistiamo al tentativo sciagurato, eticamente miserabile, di ridurre la sanità ad una semplice questione di economia aziendale. Mi sia consentito, però, nel contempo, muovere anche se con tono bonario, un rimpro-

vero. La Fondazione Giovanni Paolo II è, forse, troppo poco conosciuta anche tra gli addetti ai lavori e la dice lunga su questo grosso limite, il fatto che io mi sia trovato lì solo per un puro e fortuito caso, rappresentato da un quasi “miracoloso” passa parola. La Fondazione è un “nido di angeli” e, certamente, gli angeli operano nella più totale invisibilità, ma forse in qualche caso e questo della Fondazione Giovanni Paolo II è uno di quelli, per il bene di tanti, occorrerebbe dare a questi angeli il massimo della visibilità. Io farò, da oggi, la mia parte per far conoscere al meglio questa istituzione, Centro di eccellenza, in grado di fornire, quotidianamente, risposte di alto livello clinico, alla domanda di salute, in molti e delicatissimi campi, grazie alla qualità professionale dei suoi Dipartimenti. A voi, come organi istituzionali, oltre all’orgoglio di dirigere una simile meravigliosa realtà, spetta il dovere sociale di garantirla e promuoverla. Ad maiora , semper. Carmelo Violi

Perchè distruggere l’olivicoltura?

tura olio lampante sottoposto a deodorazione al fine di eliminare i difetti e ritornare extravergine; oppure olio di semi di girasole ad alto contenuto di acido oleico aggiunto al raffinato di oliva. In Molise, la distribuzione delle aziende (per forma di conduzione) conferma il carattere familiare che le contraddistingue. In maggioranza vengono condotte direttamente o con l’ausilio di pochi salariati. In netto declino ogni altra forma di conduzione, come la colonia parziaria appoderata. La condizione dell’olivicoltura conferma che, da Trento ad

Agrigento, lavorano (e producono) oltre 1.300.000 imprese; che il valore della produzione, ai prezzi-base del settore, si approssima ai 3 mln di euro e sviluppa un mercato pari a circa 50 mln di giornate lavorative per anno. L’Italia vanta un patrimonio di piante che supera i 250 mln di esemplari, con più di 350 varietà diverse, ed una 40ina di “dop”. Si tratta di un comparto mercatale i cui indici di consumo hanno superato il livello di circa 9 mln di litri, per un valore di 100 mln di euro che potrebbe lievitare ad oltre 250. In provincia di Campobasso, si contano quasi 1.800.000 piante; nella

Pentria poco meno di 30mila. Producono meno del Molise: il Piemonte (appena 67 quintali); la Lombardia (8mila); il Trentino-Alto Adige ed il Veneto (2mila); il Friuli-Venezia Giulia (800); la Liguria (30mila); le Marche (22.095). Tra le regioni confinanti, la Puglia supera abbondantemente i 2.500.000 quintali; l’Abruzzo, i 140.000; la Campania, 350.000. In sostanza, l’andamento appare essere in calo un po’ dovunque, mentre vanno in controtendenza solo il Veneto e la Lombardia. A livello di macro-aree geografiche, le stime prevedono un calo sensibile del prodotto proprio nel Meridione ed una drastica riduzione al Centro. Al Nord, tranne che in Liguria, le previsioni appaiono leggermente più ottimistiche. Dunque, in quanto a produzione, l’88% proviene da Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata e Sardegna; il 5,5% da Toscana, Umbria e Lazio; il 6,5% da tutte le altre (Molise compreso). Riepilogando, la classifica generale vede la “leadership” italiana (600 mln di dollari di prodotto, esportato soprattutto verso gli Usa e nei Paesi nuovi consumatori). Negli ultimi tempi si è registrato un incremento delle vendite pure sui mercati di Germania, di Gran Bretagna e di Francia; quindi di Russia, Cina ed India. Quanto sopra costituisce un segno evidente dell’accelerazione della domanda di “extravergine”, cosicché occorre approntare necessariamente ulteriori mosse per difendere il “made in Italy” se si vuole che continui a furoreggia un po’ dovunque.



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