Discarica ampliamento sospeso ma c'è la gara d'appalto chi la vince

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 37 - sabaTo 14 Febbraio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Rossella Gianfagna

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Rossella Gianfagna. Un plauso alla dirigente scolastica dell'Istituto "Pilla" di Campobasso per avere portato a compimento il progetto Euroscuola e avvicinato gli studenti alle politiche dell'Unione europea. Un passaggio importante per la crescita dei giovani per il rafforzamento della formazione dell’Europa.

Il Tapiro del giorno a Cristiano Di Pietro

Il Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. Dei mille problemi che attanagliano il Molise, il consigliere regionale punta o sulla caccia o sulla cosiddetta sicurezza. Per quest'ultima ha plaudito allo stanziamento di oltre due milioni di euro da parte della Regione. saremo tutti videosorvegliati.

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2 14 febbraio 2015

In difesa delle prestazione sociosanitarie fuori dai livelli essenziali d’assistenza (lea)

Fronte comune: malati, famiglie e amministratori contro la diffida del ministero della Salute L’assessore regionale Petraroia ha ottenuto solo formali e modeste rassicurazioni verbali Stringere in Molise per poi farsi valere a Roma. Stringere sui contenuti socio/sanitari e assistenziali della legge regionale 17 del 2007, modificata con altra legge regionale, la numero 20 del 2014. Il tentativo di trovare una volontà univoca a difesa dei diritti posti in discussione che riguardano la salute dei pazienti sottoposti a trapianti di organi, affetti da malattie rare e dei dismessi dai reparti psichiatrici, è stato fatto ieri presso l’assessorato regionale alle Politiche sociali. Tutti d’accordo che il diritto costituzionale e inalienabile alla salute non può essere assoggettato alle alchimie politico/finanziare del governo di Roma e meno che mai alle contabilità burocratiche sui tagli alla spesa pubblica. Sono in ballo valori morali e la salute delle persone. Niente e nessuno può forzare i confini della ragione in nome di una situazione di crisi generata dagli sprechi, dalle scelte programmatiche e dalle ge-

stioni sbagliate della sanità, in particolare, e delle politiche assistenziali. Il Molise su questo versante ha di che cospargersi il capo di cenere per ciò che nella sanità s’è venuto creando coi potent a t i politico/clientelari e le caste categoriali e professionali. Oggi occorre separare il grano dal loglio, ovvero difendere ciò che va difeso a spada tratta (l’assistenza ai pazienti e ai soggetti sopra menzionati), tralasciando ogni forma di demagogia sulla sanità nel suo insieme. La credibilità degli amministratori regionali di fronte alle ec-

I dati ultimi forniti dall’ ISTAT qualche giorno fa, confermano le preoccupazioni più volte espresse dalla CGIL sull’impoverimento del Molise e sui rischi concreti di desertificazione strutturale dell’intera Regione. Complessivamente si allarga la forbice tra le economie del nord e quella del sud, non è certo una scoperta dell’ultima ora, ma gli ultimi dati confermano che: nel 2013, secondo il Report ISTAT sui conti economici territoriali, il PIL per abitante risulta pari a 33,5 mila euro nel Nord-ovest, a 31,4 mila euro nel Nord-est e a 29,4 mila euro nel Centro. Il Mezzogiorno, con un livello di Pil pro capite di 17,2 mila euro, “presenta un differenziale negativo molto ampio. Il suo livello è inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord”, quindi praticamente dimezzato. A seguire, la spesa per consumi finali delle

cezioni che vengono sollevate a Roma sulle regioni sottoposte a commissariamento viene messa in gioco proprio dalla capacità di dimostrate di aver appreso la lezione e che sbagliano coloro che intendono fare di tutte l’erbe un fascio. Le leggi regionali sopra indicate garan-

tiscono l’assistenza medica e sociale agli affetti da malattie rare, ai trapiantanti, ai dismessi dai reparti psichiatrici, ai malati di Alzheimer: gente minata nella salute e debole all’interno del sistema sociale. Vanno difese e svincolate dalla diffida del ministero della salute al Commissario ad acta ad abrogarle. Finora, con scarsa fortuna, sta provando a farlo l’assessore Petraroia nei vari incontri nella capitale. A conclusione di quelli del 4 e 11 febbraio, l’assessore ha avuto solo modeste rassicurazioni verbali al riguardo. Ma è noto: le parole volano, lo scritto rimane: Finora solo parole. Per cui continua ad essere necessa-

Molise, profondo rosso famiglie a prezzi correnti nel 2013 risulta pari a 18,3 mila euro per abitante nel CentroNord e a 12,5 mila euro nel Mezzogiorno. Tali dati preoccupano e non poco la CGIL Molise e si sommano a quelli forniti dallo Svimez che puntualizza come negli anni di crisi 2007-2012 la caduta del potere d’acquisto delle famiglie italiane è stata di circa il 9%, pari a 1.664 euro per ogni cittadino, ma è stata più forte al Sud. A causa della mancanza di lavoro, ma anche di un sistema di welfare che penalizza il Mezzogiorno, nel periodo 2007-2012 la caduta dei redditi ha

colpito soprattutto i giovani e il Sud: nelle famiglie con un capofamiglia under 35 e un tasso di occupazione inferiore al 50% (dove lavora cioè meno di una persona su due) i redditi sono scesi al Sud del 24,8%, mentre al Nord sono cresciuti dell’1,7%. Il calo dell’occupazione registra tra il 2011 e il 2013 un meno 8% per il Molise, a conferma dell’enorme difficoltà di tutto il tessuto produttivo regionale e della crisi industriale che ha colpito la nostra Regione. Altra Piaga , risulta essere il Lavoro Nero, Secondo l’ul-

rio serrare le fila, mostrarsi determinati, ma anche responsabili nel considerare dove e come ricondurre la sanità molisana nel solco di una spesa compatibile, senza per questo compromettere i diritti fondamentali dei cittadini e l’efficienza dei servizi. L’approvazione della nuova legge quadro in materia di politiche sociali e la relativa pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale del regolamento attuativo, consentono di risolvere le criticità assistenziali pregresse, in quanto inserite nel Piano sociale triennale 2015-2017. Ma come dicevamo, il punto debole da superare è la diffida ministeriale fatta al Commissario ad acta, che può essere ottenuta inducendo Tavolo tecnico ministeriale di verifica sulla sanità a considerare positivamente la gestione delle prestazioni sociosanitarie territoriali e domiciliari quali risposte di civiltà ai cittadini, capaci di contenere i costi del sistema sanitario.

timo aggiornamento sugli indicatori delle politiche di sviluppo, al top delle regioni con il più alto rapporto di unità di lavoro irregolari sul totale c’è la Calabria, con una percentuale pari al 30,9%, seguita al secondo posto dal Molise, con il 25% .Le tante crisi aziendali ed industriali tra cui la filiera avicola, dello zucchero, del tessile, il settore dell’edilizia, del commercio e dei servizi unitamente alle tante altre vertenze di aziende medio piccole, confermano il momento negativo e l’enorme rischio occupazionale e sociale in cui siamo. La CGIL del Molise, ribadisce la necessità che il tema lavoro torni ad essere centrale nel dibattito politico e che sulle vertenze aperte ci siano risposte immediate, pronti comunque a riprendere una nuova fase di mobilitazione a tutti i livelli. La Segreteria CGIL

Lavori post-sisma, arrivano due milioni di euro Mentre le imprese sono al collasso, qualcosina si muove anche se c’è la necessità di maggiori risorse CAMPOBASSO. Un ulteriore passo verso il completo scorrimento delle graduatorie: l’accreditamento, avvenuto in queste ore, di altri due milioni di euro consentirà all’Agenzia regionale di Protezione Civile di poter erogare le cifre dovute per 65 interventi tra riparazioni funzionali e stati di avanzamento lavori dei Peu/Pes. Relativamente all’erogazione, le liquidazioni procederanno come segue: Un milione di euro

circa sarà destinato a 15 interventi di riparazione e miglioramento sismico (Peu/Pes) nei Comuni di Guglionesi (euro 31.285,84), Torella del Sannio (euro 46.538,17), Sant’Angelo Limosano (euro 37.707,99), Sant’Elia a Pianisi (euro 54.465,82), Rotello (euro 183.905, 85), Ripabottoni (euro 348.104,80), Macchia Valfortore (euro 102.236,41), Toro (euro 90.023, 16), Guglionesi (euro 99.233,25), Colletorto (euro

67.145,52). Circa 500mila euro per 25 interventi di riparazione funzionale nei Comuni di Petacciato, Larino, Santa Croce di Magliano, Portocannone, Cercemaggiore, Gildone, Salcito, Casacalenda. Circa 500mila euro per i pagamenti delle opere pubbliche di San Giuliano di Puglia (9 interventi). Entro i primi giorni della prossima settimana saranno emessi i relativi mandati di pagamento.


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3 14 febbraio 2015

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Habemus opposizione..., forse! Nicola Cavaliere, Forza Italia, apre alla mozione di sfiducia del M5S a Frattura. Con molti “se” ed altrettanti “pero” Almeno si muove una foglia; anche se il venticello che la spinge è davvero un alito. I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Antonio Federico e Patrizia Manzo, hanno dichiarato di voler presentare (finalmente) una mozione di sfiducia contro il Presidente Frattura e la sua Giunta, motivata dal fallimento della gestione commissariale (sempre di Frattura) in tema di Sanità. Alla buon’ora qualcuno dai banchi dell’opposizione si decide a fare il proprio mestiere. Tecnicamente, però, per poter essere presentata, la mozione ha bisogno delle firme in calce di cinque consiglieri. Va da sé, quindi, che il messaggio dei M5S viaggia, come chiuso in una piccola bottiglia, con la speranza che possa spiaggiarsi su altre tre isolette, sparpagliate nel mare magnum dell’opposizione consiliare. Così ci appare, a ben guardare, lo schieramento di

L’INTERVENTO di Giovanni Muccio* Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, condivide l’iniziativa della mozione di sfiducia a carico del Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo Di Laura Frattura, portata avanti dal Movimento 5 stella sul tema della Sanità molisana. Intanto una mozione di sfiducia, deve essere sottoscritta da almeno cinque Consiglieri regionale, per cui bisogna cominciare a capire in que-

opposizione in Consiglio: un arcipelago di piccoli atolli, remoti e distanti tra di loro; separati da miglia marine

di mancanza di comunicazione ed unità (geo)politica. Un messaggio, quello di Manzo e Federico, che

dovrà attraversare mille e una peripezia prima di approdare in mani accoglienti. E questo lo si capisce anche dalla risposta già restituita dalle onde: “Sono pronto a firmare l’eventuale mozione di sfiducia contro il Governatore Paolo Frattura che, da come ho appreso dagli organi di stampa, i Cinque Stelle Patrizia Manzo e Antonio Federico sarebbero disposti a presentare in Consiglio regionale”, segnala da lontano Nicola Cavaliere, di Forza Italia, aggiungendo: “Devo tuttavia sottolineare che l’iniziativa dei pentastellati appare (e non sarebbe la prima volta) fine a se stessa. Un’azione del genere dovrebbe nascere da un serio confronto politico, attraverso la condivisione di un testo così importante e non tramite roboanti ultimatum a mezzo stampa e puerili fughe in avanti”. Le premesse non sono niente male, evidentemente. Del resto è

Sfiducia per far capire alla gente sta politica regionale le reali posizioni politiche di alcuni Consiglieri , in breve parole, cominciare a capire chi probabilmente parla bene e “razzola male” è facile per ognuno prendere posizioni contrarie al Governo regionale e poi, eventualmente dialogarci nelle segrete delle stanze, intanto cominciamo a capire chi appoggia l’iniziativa e quindi sotto-

scrive la mozione di sfiducia, preparata dal M5S. La condivisione del Movimento a tale sfiducia, non è quella di mandare a casa il Governo di Centrosinistra, cosa che non accadrà mai, capire bene unitamente al Popolo molisano, chi realmente condivide la politica del Governatore sulla Sanità molisana. E’ arrivato il momento di una reale

chiarificazione da parte della politica, su un tema di vitale importanza delle comunità interessate al tema della sanità, una mozione di sfiducia in cui i Consiglieri regionali dovranno esprimersi con un voto e quindi schierarsi a favore o contro tale politica sanitaria. Tutto ciò servirà anche a capire le reali posizioni politiche di tutti i sog-

sotto gli occhi di tutti quanto l’operazione politica che ha portato Paolo Frattura alla presidenza della Giunta sia stata così trasversalmente spudorata, così alchimistica e azzardata (ma a quanto pare riuscita), da lasciare, nel campo opposto, solo fumanti macerie. Difficili da rimette in piedi. Ma, del resto, da qualche parte si dovrà pur cominciare ad immaginare un corpo di relazioni politiche ed istituzionali che possa (iniziare a) frapporsi a questa fallimentare amministrazione con una certa quale credibilità. Iniziando, perciò, dal costruire con criterio questa mozione di sfiducia; quindi presentarla, prima in Consiglio e poi all’opinione pubblica, restituendoci l’illusione di essere ancora testimoni di un sistema formato da una maggioranza e da un’opposizione e non da una maggioranza e da una maggioranza-ombra, connivente se non addirittura complice.

getti politici all’interno del Consiglio regionale, ciò servirà anche al popolo molisano capire la vera posizione politica dei singoli Consiglieri regionale su tale delicato tema. Si proceda celermente alla mozione di sfiducia contro il Presidente Paolo Frattura, il popolo ha bisogno di comprendere , serve trasparenza e chiarezza a nessuno interessa il piede in due scarpe! *Presidente Regionale del Guerriero Sannita

“Viabilità, i danni di Nagni e Frattura” I consiglieri regionali di centrodestra e il senatore Di Giacomo denunciano l’abbandono dell’Autostrada e l’inutilità della Metro CAMPOBASSO. C’erano proprio tutti, l’ex governatore del Molise Michele Iorio, il senatore Ulisse Di Giacomo e i consiglieri regionali dell’opposizione di centrodestra Angela Fusco Perrella e Nicola Cavaliere. Tutti uniti a sottolineare le cose che non vanno nella Regione Molise. Partendo dal problema della rimodulazione dei fondi Cipe per le infrastrutture viarie finendo inevitabilmente a parlare anche della questione immigrati a San Giuliano di Puglia, terreno di scontro attuale tra l’esponente molisano di Palazzo Madama e il Pd locale. Lo sdegno di Michele Iorio è partito però proprio dalla cancellazione, da parte del centrosinistra, della possibilità di realizzazione

dell’autostrada Termoli- San Vittore. Opera per la quale una delibera Cipe aveva previsto l’impegno di 36 milioni di euro. Fondi che poi il centrosinistra del Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura ha inserito nei 91 milioni di euro che verranno utilizzati per ricostruire le infrastrutture del Molise. “I fondi se non verranno utilizzati - ha dichiarato Michele Iorio - verranno reinseriti nella tranche 2014-2020. e verranno inserirti nei fondi delle opere mai realizzate. Chi si prenderà la responsabilità di pagare la penale a ditte a cui l’opera è già stata appaltata? I 36 milioni di euro verranno poi impiegati per realizzare una opera praticamente inutile quale la metropolitana leggera. Di cui non si individua

chi gestisce l’opera e di cui si sa che il Presidente della Regione è il progettista del primo tratto che riguarda il percorso Campobasso- Matrice. Poi tra i progetti c’è anche il traforo di Termoli di cui nemmeno gli amministratori di quella città sentivano l’esigenza. Di contro c’era un’opera che avrebbe collegato il Tirreno all’Adriatico. E non spetta solo alla Regione decidere se portarla avanti o meno. L’operazione sulla viabilità della Regione Molise non è altro che un’operazione inutile servita per raggiungere miseri obiettivi”. Il centrodestra regionale a

questo punto, dopo aver annunciato di aver appoggiato la mozione presentata dal consigliere Filippo Monaco, ha annunciato anche una interrogazione parlamentare a risposta scritta che è stata presentata il 6 febbraio dal senatore Ulisse Di Giacomo. “Frattura e Nagni- tuona Di Giacomo- pensano di poter gestire tutto a loro piacimento. Un governo regionale non può permettersi di fare il bello e il cattivo tempo. La rimodulazione di fondi non regionali ( quelli del Cipe) non è possibile”.


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4 14 febbraio 2015

Discarica, sospeso l’ampliamento I giudici del Consiglio di Stato accolgono le motivazioni del Codacons. Il 15 aprile entreranno nel merito Hanno messo a segno un punto il Codacons Molise, presieduto da Massimo Romano, ed il Comitato Civico Montaganese, nella partita che si sta giocando riguardo l’ ampliamento della discarica di Colle Santoianni a Montagano. Il Consiglio di Stato, infatti, con ordinanza n. 632 dell’11 febbraio 2015, ha accolto la sospensiva ( fissando l’udienza pubblica per il prossimo 15 aprile 2015) sull’appello promosso dal Codacons, riconoscendo la necessità di un’ urgenza della trattazione di tutte le complesse questioni sollevate, anche e soprattutto ambientali, connesse sia alla Verifica Ambientale Strategica sia alla Valutazione di Impatto Ambientale, avendo “ritenuto necessario un rapido approfondimento nel merito delle questioni oggetto del giudizio, con particolare riguardo agli argomenti concernenti l’eccezione di difetto d’interesse accolta in primo grado e, in specifico, alla questione se gli atti impugnati abbiano o meno effetti immediatamente lesivi, in rapporto ai piani o programmi da sottoporre a valutazione ambientale strategica , ovvero in rapporto a progetti da sottoporre a valutazione d’impatto ambientale , a tenore degli artt. 5 e seguenti del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152”. Sembra, dunque, che i giudici di Palazzo Spada abbiano

foto notizia Quando Petraroia era contro la discarica

ritenuto opportuno un maggiore approfondimento di quelle questioni sulle quali il TAR Molise aveva ritenuto, invece, di “glissare”, verificando, a tal fine, se quelli impugnati siano esclusivamente atti di “programmazione”, come sostenuto dalla Regione e dalla Comunità Montana, oppure se abbiano già prodotto effetti, incidendo sull’ambiente, come invece sostenuto dal Codacons e dal Comitato intercomunale montaganese, che è intervenuto nel giudizio per rappresentare le istanze delle comunità locali in difesa dell’ambiente, producendo prova sull’attuale provenienza di rifiuti da fuori Regione, in particolare dalla Campania. Ed è proprio questo

aspetto ad aver infiammato il pubblico dibattito relativo all’ampiamento dell’impianto montaganese; va ricordato, infatti, che, allo stato dell’arte, la discarica tratta dodicimila e cinquecento tonnellate di rifiuti su base annua, mentre il progetto prevedrebbe di portarne l’operatività a cinquantamila. Un quantità di “materia prima” che appare spropositata per la produzione regionale e da qui il sospetto che tale ampliamento sarebbe funzionale al trattamento di rifiuti provenienti da fuori regione. La questione è sempre la stessa; per le discariche, quindi, ma anche per l’eolico, le biomasse et similia: non bisogna essere contrari a priori ad ogni intervento, applicando

Da consigliere di opposizione tuonava fulmini e saette contro l’ampliamento della discarica, per poi votare a favore da assessore. Complimenti! Quando la coerenza... la logica del “not in my backyard”(non nel mio giardino), ma essere, però, assolutamente vigili e combattivi, a livello di territori e comunità, sul metodo e sulle modalità con cui questi interventi vengono programmati e realizzati. Appare

chiara, infatti, l’aggressione al territorio molisano degli eco-affaristi, che hanno visto nel Molise lo spazio ideale per frettolose e maldestre operazioni; che spesso hanno fruttato, ma qualche volta, magari, anche no! In campana!

Istituzione dei Laboratori di scrittura giornalistica in collaborazione con l’università C’è molta pedagogia, oltre che una chiara tensione culturale, nella determinazione assunta dal direttore dell’Area Terza della Regione Alberta De Lisio il 9 febbraio relativa alla istituzione dei “Laboratori di scrittura giornalistica” in collaborazione con il Servizio Istruzione della Regione Molise e la cattedra di Laboratorio di scrittura Giornalistica dell’Università degli Studi del Molise. L’abbiamo letta con attenzione e la passiamo ai lettori come una delle rade occasioni in cui la Regione Molise esce dall’orizzonte delle questioni contingenti (economiche, occupazionali, programmatiche) e dall’armamentario linguistico che a queste questioni si accompagna nei resoconti, anche giornalistici, per favorire la lettura dei libri, dei giornali, delle riviste, e la scrittura di lettere, di componimenti, di relazioni, di documenti nell’ epoca in cui il digitale sta prevalendo in maniera preponderante tra i giovani. La De Lisio ha tenuto particolarmente a sottolineare questa preponderanza e come equilibrarla con iniziative che pos-

In piena era digitale, incredibile, ma vero, la Regione Molise si muove in favore della scrittura e della lettura tra i giovani L’esperimento avrà inizio il 15 marzo d’intesa con gli Istituti scolastici interessati sano sollecitare l’uso e l’interesse inversi, ovvero la “lettura” e la “scrittura”, che sono forme alte e complesse della comunicazione, ancorché un modo appropriato di raccontare e di raccontarsi, per contenere le abitudini e gli usi legati ai telefonini, ai tablet, agli smartphone, a Google, Facebook, Youtube, Twitter. L’utilità dell’iniziativa è in se stessa, nella valenza culturale che esprime, nella chiamata in causa della Scuola e dell’università che sono i pilastri scientifici di maggiore pregio e i bacini di raccolta dei giovani. Partendo dalla constatazione che si legge sempre di meno, che si legge con difficoltà e, di con-

seguenza, si scrive in maniera semplificata, usando frasi brevi e un dizionario ridotto, con una prevalenza di segni tachigrafici, icone ed emoticon (le cosiddette “faccette”), la De Lisio ritiene il tema della trasformazione del linguaggio scritto (noi aggiungeremmo anche parlato) di particolare attualità, oggetto finanche di prova agli esami di maturità proprio per consentire ai ragazzi uno stimolo per avvicinarsi alla scrittura. Da qui la opportunità che la Regione affianchi la Scuola nei processi di formazione dei ragazzi sin dalle scuole elementari, educandoli a percorsi comparati di lettura e scrittura che, come diciamo, con i

Laboratori di scrittura, segnatamente di scrittura giornalistica intesa quale risorsa impareggiabile per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiane, avranno inizio il 15 marzo prossimo in via sperimentale. Dicevamo anche del contenuto pedagogico insito nella determina. Gli incontri infatti non riguarderanno solo lo sviluppo (o l’acquisizione) delle competenze strettamente linguistiche nei ragazzi, ma anche l’abitudine all’osservazione del testo scritto, il riconoscimento degli stili e dei toni della scrittura, il concetto di registro linguistico, il giudizio critico su testi letterari o non letterari: altro che i

segni tachigrafici, le icone e le faccette (emoticon)! Il Progetto, strutturato dalla Direzione dell’Area Terza in comunione col professore Gabriele Paci, giornalista e docente presso l’Università degli Studi del Molise, ribadiamo, comincerà il 15 marzo seguendo un calendario da concordare con gli Istituti scolastici interessati, e sarà coordinato dalla De Lisio in collaborazione con il Servizio istruzione della Regione Molise e la cattedra di Laboratorio di scrittura Giornalistica dell’Università degli Studi del Molise. Dardo


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5 14 febbraio 2015

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Il prossimo Accordo di programma tra Regione e Comune si gioca al ribasso: appena 7 milioni di euro a fronte dei 25 dell’Accordo tra Michele e Iorio e Peppe Di Fabio andato purtroppo a vuoto

La Campobasso futuribile farà perno sul turismo e le connessioni in rete: si può mai credere? Sulle potenzialità turistiche pesano l’assenza di un programma realistico, la pochezza degli investimenti, l’episodicità della valorizzazione degli elementi qualificativi Il prossimo (annunciato) Accordo di programma tra la Regione Molise e il Comune di Campobasso sulla programmazione 2014-2020, sarà all’insegna delle tecnologie e fonderà sullo sviluppo turistico: due campi d’azione delicatissimi, fragili, che, se non assistiti da competenze e da competenti, si rivelano impraticabili dentro e fuori le mura di Palazzo san Giorgio. La scelta tecnologica e turistica deriva dall’indirizzo suggerito (suggerimento che vale un’imposizione – ndr) dall’Europa, che vuole l’efficienza e lo sviluppo dei Paesi membri raggiunti con l’uso della telematica, in prevalenza, e delle economie cosiddette pulite tra cui, appunto, il turismo. Ribadiamo: per Campobasso la prova si presenta particolarmente complicata essendo gli apparati locali tutt’altro che avvezzi alle tecnologie moderne e, in termini concreti, all’economia turistica: nessuna tradizione in materia, nessuna organizzazione, nessuna aspirazione a praticarla. Sulle potenzialità turistiche del capoluogo l’esercizio dialettico e programmatico viene da lontano, ma sempre vanificato dall’assenza di un programma realistico, dalla pochezza degli investimenti stanziati, dall’episodicità della valorizzazione

degli elementi qualificativi (storici, architettonici, ambientali e culturali) posti in atto. Negli archivi del Comune (ammesso che esista un archivio storico – ndr) dovrebbero esserci gli elaborati grafici, le relazioni tecniche, i commenti analitici sull’ipotesi di valorizzare turisticamente il borgo medievale e il Castello Monforte, per cui, averli messi di nuovo al centro del prossimo Accordo di programma con la Regione Molise, è una stantia ripetizione. Che, questa

CAMPOBASSO. C’erano tutti: Cgil, Cisl e Uil per difendere la categoria delle poste dalla razionalizzazione e dalla chiusura degli uffici postali previsti in Molise. Da 15 aprile 2015 saranno 7 gli uffici postali chiusi e altri 19 razionalizzati a 6 , 12 e 18 ore. La situazione è grave perchè ricade su diversi comuni montani tra i quali anche San Pietro Avellana che, con la razionalizzazione del suo ufficio si ritrova con quello più vicino a 11 km in Abruzzo. Per denunciare questa situazione il sindaco del comune altomolisano, Francesco Lombardi, si è presentato questa mattina in conferenza stampa insieme ai sindacati per sottolineare che il suo comune, il quale promuove turismo e non può accettare che, quando il suo ufficio postale è chiuso cittadini e turisti debbano attraversare i confini regionali e recarsi ad Ateleta, comune a 11km da San Pietro Avellana. I comuni che avranno gli uffici postali chiusi saranno sette. Tra questi più piccoli, come ha ricordato il segretario regionale della Cgil

volta, si spera venga ripresa con diversa determinazione, con le dovute disponibilità finanziarie e con idee magari nuove rispetto a quelle formulate circa 20 anni fa (si arrivò a ipotizzare finanche una teleferica da S. Antonio Abate al Castello, e un teatro polifunzionale nella cava sottostante). Con i Monti e il Castello nell’agenda degli interessi turistici, l’amministrazione Battista intende includere anche gli scavi di epoca sannita di Monte Vairano: a pochi

chilometri dal centro urbano, facilmente accessibili, e di grande interresse storico/culturale come da anni hanno dimostrato gli studi fatti e le ricerche sul campo condotte da Gianfranco De Benedittis. Ma l’idea di una Campobasso turisticamente qualificata non prescinde dall’idea di una Campobasso efficiente, da percorrere metaforicamente per le vie telematiche, incentrata sulle connessioni in rete, come usa dire e fare quando gli obiettivi puntano alla modernizzazione dei servizi, oltre che per le vie tradizionali. Il sindaco ha fatto cenno alla messa in rete di tutti gli edifici pubblici della città come primo esempio e primo passo verso l’allargamento progressivo del programma telematico. Quindi ha posto l’accento sulla necessità di creare una rete interna ed esterna alla città con strade e collegamenti che possano migliorare sensibilmente la mobilità. Andare velocemente in sicurezza da un capo all’altro della città, e dalla città nei centri abitati dell’hinterland, è l’obiettivo di maggiore fattibilità tra quelli che dovranno sostanziare l’Accordo di programma che, rispetto a quello sottoscritto anni addietro da Michele Iorio e da Peppe Di Fabio sulla programmazione 2007-2013, ha tutt’al-

“Poste, rivedere i tagli” Cgil e Uil sollecitano l’azienda a rivedere le posizioni

tra natura, tutt’altra destinazione e tutt’altra dotazione finanziaria: dai 25 milioni di euro di allora ai 7 di oggi. Un bel salto indietro, al quale né il sindaco Battista né il presidente della giunta regionale Frattura hanno dato una spiegazione plausibile. Si dirà: l’Accordo firmato da Iorio puntava alle grandi infrastrutture (tra cui la galleria che avrebbe collegato il Terminale delle autocorriere con via San Lorenzo); l’Accordo firmato da Frattura punta sulle tecnologie e la telematica: che sono, sì, infrastrutture, ma si basano sui computer e i sistemi di comunicazione. Un salto generazionale ed epocale. Sul quale si vuole scommettere partendo praticamente da zero. Staremo a vedere in che cosa si realizzeranno questi obiettivi di modernizzazione e di efficientamento della città (si parla anche di un forte contrasto allo spreco energetico, e sarebbe ora!). Un bel pacchetto di euro sarà destinato alla sicurezza, che è un problema sociale in costante espansione: sicurezza sulle strade, nelle case, nei luoghi pubblici. Con un grande programma di videosorveglianza. E l’addio e a quel poco di privacy ch’è rimasta. Dardo

Sandro del Fattore, anche Monteverde di Bojano. Tra le razionalizzazioni invece oltre a San Pietro Avellana ci sono anche Bagnoli del Trigno, Trivento, Acquaviva di Isernia e Castelpetroso. Oltre a questi comuni minori c’è anche Campomarino. “Si tratta di interventi lesivi per il nostro territorio - ha sottolineato Sandro Del Fattore - vengono colpite le persone più fragili e più deboli. E c’è anche una grave ricaduta a livello occupazionale. Soprarttutto se poi pensiamo che Poste Italiane non è affatto un’azienda in crisi ma una che produce utili. Le razionalizzazioni in questo caso sono un qualcosa di incomprensibile”. “Poste Italiane - aggiunge Giuseppe Contento della Cisl - ha perso il contatto con i cittadini molisani. Noi chiediamo anche che i giovani molisani lavorino in Molise e che non avvenga più che debbano fare la valigia di cartone e andare a lavorare a Nord come è capitato a me. Soprattutto se si pensa che ci sono persone di altre regioni che lavorano qui”.


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Campobasso

14 febbraio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Successo per la Biennale di Fratianni Alla ex Gil sono state apprezzate le opere dei più grandi maestri dell’incisione CAMPOBASSO. L’8^ Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea ‘Città di Campobasso’ chiuderà i battenti sabato 14 febbraio, un mese dopo l’inaugurazione che vide lo scenario nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio. Grande successo di pubblico e di critica per l’appuntamento, inserito tra gli eventi dell’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso e curato dal direttore artistico Domenico Fratianni. All’ex Gil, location della mostra, c’è stato un buon afflusso di amanti dell’arte e dell’incisione, che hanno avuto modo di apprezzare le opere dei più grandi maestri dell’incisione italiana, i quali hanno messo a disposizione le proprie opere per la kermesse dedicata alla memoria di

Giorgio Trentin e omaggio a Leonardo Castellani, del quale sono presenti dieci lavori. Il catalogo della mostra, curato dal maestro Domenico Fratianni, ha raggiunto ogni angolo del Belpaese e a scrivere all’artista campobassano, per ringraziarlo dell’opera di diffusione del segno inciso, sono stati i

vertici della Fondazione Giorgio Cini, tra le maggiori organizzazioni italiane in tema di arte e cultura; delle Accademie delle Belle Arti di Venezia, Brera e Napoli; della Raccolta delle Stampe ‘Achille Bertarelli’ e della Biblioteca d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Ringraziamenti e congratulazioni sono

giunti anche dal professor Savatore Italia, già direttore del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Il Comune di Campobasso, al termine dell’8^ Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea, resterà proprietario di diverse opere, che sono state donate dagli artisti che hanno esposto nel capoluogo molisano “da mettere in bella mostra – ha affermato il Maestro Domenico Fratianni – nella possibile Galleria Civica d’Arte Contemporanea, la cui apertura è stata annunciata, durante l’inaugurazione della Biennale, dal sindaco Antonio Battista, quale uno dei propositi di questa amministrazione”. “La Biennale ha avuto un rapporto costante con la popolazione – ha affermato il direttore artistico Domenico Fratianni – e non sono mancati i mo-

menti di confronto con le giovani generazioni, attraverso lezioni tenute con alcuni studenti del capoluogo nel mezzo della mostra”. “È stato un mese importante per Campobasso – ha proseguito l’artista molisano – diventato centro propulsore dell’arte e della cultura, avendo avuto la Biennale una rilevanza e collegamenti con istituti di caratura nazionale. Proprio per questo motivo – ha concluso Fratianni – occorre difendere questo evento da possibili criticità, come la mancanza di spazi espositivi, al fine di dare giustizia a qualsiasi manifestazione di caratura nazionale, come lo è la Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea ‘Città di Campobasso’. Una kermesse che fa onore al capoluogo e alla regione Molise”.

Tentato furto sventato dall’Ivri Il capannone di materiale elettrico nella zona industriale di Campochiaro era stato già preso di mira CAMPOCHIARO. Era stato preso di mira già qualche anno fa dai ladri il capannone della ditta che si occupa di elettricita’ ed edilizia nella zona industriale di Campochiaro. Ma stavolta hanno trovato sulla loro strada l’accortezza e la professionalita’ dei vigilantes dell’Istituto IVRI. Intorno alle

ore 1.00 di questa mattina 13 febbraio e’ scattato il sistema di allarme della ditta in questione collegato con l’Ivri. L’agente di sorveglianza della zona industriale si è recato sul posto per una perlustrazione. Forse ha notato qualcosa che non andava e dopo aver fermato l’allarme ha deciso di rima-

nere in zona. Il suo fiuto non ha sbagliato. Dopo circa un’ora il sistema di allarme e tornato in funzione. Questa volta i malviventi avevano distaccato il contatore dell’energia elettrica e si apprestavano ad entrare e mettere a segno il colpo che avrebbe fruttato diverse decine di migliaia

di euro, visto il contenuto di materiale presente nel capannone. L’intervento dell’agente ha fatto sì che i ladri abbandonassero l’intento dandosi alla fuga. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Bojano e Guardiaregia.

Siglato il Patto per la sicurezza

Due milioni e mezzo di euro per controlli e videosorveglianza e non per lo sviluppo e l’occupazione Per averla la sicurezza sussistono metodi e strumenti meno invadenti della libertà personale, se indirizzati su obiettivi precisi e non sulla collettività in senso generale Il poliziotto (o ex?) consigliere regionale Cristiano Di Pietro è particolarmente soddisfatto di esser riuscito a far sganciare dalla Regione due milioni e mezzo di euro (5 miliardi delle vecchie lire) per l’ottimizzazione del controllo del territorio, l’intensificazione della collaborazione tra le Forze di Pubblica Sicurezza e le amministrazioni locali, e per l’implementazione e l’ammodernamento dei sistemi di videosorveglianza. Da poliziotto (o ex?) comprendiamo la soddisfazione di poter gratificare di un sostegno finanziario le attività dei colleghi (o ex colleghi?), di un possibile appalto le ditte fornitrici dei sistemi di videosorveglianza e di controllo del territorio e delle persone; da consigliere regionale, di un ma regione in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli inimmaginabili, non comprendiamo affatto come possa essere soddisfatto di aver dirottato quelle risorse su altro obiettivo e non su un possibile investimento per lo sviluppo e l’occupazione. Non comprendiamo come si possa attribuire a

questo episodio, cui ha preso parte finanche un sottosegretario di Stato, il significato della “conferma del reale sforzo che la maggioranza regionale, guidata dal presidente Frattura quotidianamente profonde per risolvere i problemi dei molisani”. Affermazioni del genere riferite alla sottoscrizione di un Patto per la sicurezza che in sostanza, lo si voglia o meno ammettere, acuisce il restringimento di spazi di liberta per il cittadino già sottoposto a una miriade di interferente, di intercettazioni, di controlli palesi e sotterranei, e non ad un progetto di sviluppo, all’incremento di un servizio sociale e assistenziale, ad un progetto di ricerca sanno di perniciosa demagogia. La divisa (indipendentemente dal fatto se sia o meno ancora in dotazione a Di Pietro Jr) lascia tracce indelebili su chi l’indossa o l’ha indossata, fino al punto, come in questo caso, di considerare il patto per la sicurezza uno sforzo reale della maggioranza guidata dal presidente Frattura teso a risolvere (Sic!) i problemi dei molisani. A

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scanso di equivoci non siamo certo contrari ad avere e a vivere condizioni di sicurezza di fronte all’escalation di fatti delittuosi (molti dei quali, però, riguardano la corruzione in politica e nella Pubblica amministrazione, non lo dimentichiamo). Ma per averla la sicurezza sussistono metodi e strumenti meno invadenti della libertà personale, se indirizzati su obiettivi precisi e non sulla collettività in senso generale. Di questo avviso non sono le Prefetture, la Regione e i comuni di Campobasso, Isernia, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone e Venafro sottoscrittori del Patto. Ribadiamo: 2 milioni e mezzo di euro in una realtà socio-economica derelitta come quella che abbiamo da vivere avrebbero potuto avere altra destinazione se davvero, come dice Di Piretro Jr, la maggioranza guidata dal presidente Frattura intende risolvere i problemi dei molisani, quelli che sopravanzano di tanto, ma di tanto, la pur necessaria sicurezza. Altro che storie.

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Campobasso

7 14 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I 30 anni del Selva Piana di sergio genovese In maniera, direi decisamente scontata, la stampa specializzata si è dedicata alla rievocazione di cosa sono stati i trent’anni del Selva Piana. Ugolotti, Molinari e il freddo pungente sono stati gli spunti per riavviare il “ super otto “ dei ricordi in “Bianconero”. Un’ analisi, del tutto personale, mi porta a dire che quello stadio, tanto agognato da una intera regione, non sia stato foriero di eventi densi di ulteriori suggestioni di massa. Gli ultimi anni della B ci hanno fatto conoscere lo spettro della retrocessione proprio quando si pensava che con quel salto di qualità ( vista la maestosità della struttura) nessun traguardo poteva essere precluso. Poi non si è più

riempito, salvo qualche eccezionale occasione nell’epoca di Adelmo Berardo, anzi è stato prescritto non solo

pienza. Questa è la realtà di oggi che se confrontata con quella di trent’anni fa mette i brividi perché il

dagli insuccessi sportivi ma anche da norme sempre più severe che ne hanno incredibilmente limitato la ca-

corso della storia dovrebbe fisiologicamente andare verso l’alto ( il progresso) e non verso il basso.( il

regresso) Di quella emozione collettiva non è rimasto niente, conserviamo solo le emotività personali che si affidano al malinconico scorrere del tempo nella convinzione, sempre più propulsiva, che nulla è come prima. Sarebbe come arrendersi ma non è dignitoso. Quell’ammasso di cemento armato oggi costa mantenerlo, il manto erboso riceve recuperi provvisori, le gradinate mostrano incuria e persino insicurezza. Tutto fa lievitare tristezza per quelle migliaia di persone che lo hanno atteso e sognato perché in fondo, grazie al pallone, la gente si sentiva coinvolta in un concentrato di successi di gran lunga superiore al mero fatto sportivo. Insomma

erano vittorie di carattere sociale. Tutto questo, come in un miracolo o in una magia , accadeva al Vecchio Romagnoli. Non al Selva Piana ! Per non arrenderci al grigio assunto che nulla è come prima, con uno scatto di reni e di orgoglio, sarebbe forse il caso di abbandonare la via nuova per ripercorrere quella vecchia, color nero carbonella. Un Santuario pieno di forza collettiva e di speranza che è lì pronto a rimettersi in pista, attende solo questo. Sarebbe un modo suggestivo e singolare per festeggiare il trentennio del Selva Piana. Sarebbe l’insubordinazione alla resa incondizionata di una città che si ritrovava e si rafforzava.

Sicurezza, firmato il Patto

In Prefettura a Campobasso con i sindaci di diversi Comuni CAMPOBASSO. E’ stato sottoscritto al Palazzo del Governo di Campobasso il “Patto per la sicurezza” tra le Prefetture di Campobasso e Isernia, la Regione Molise, i Comuni di Campobasso, Isernia, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone, Venafro. Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti di tutti gli enti locali coinvolti, era presente anche il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. “Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento – ha dichiarato Cotugno – ai Prefetti di Isernia e Campobasso per la sensibilità istituzionale

e per lo straordinario contributo che hanno offerto per la sottoscrizione del Patto. Ma un grazie speciale va ai tanti funzionari della Regione, dei Comuni e degli Uffici territoriali di Isernia e Campobasso che hanno lavorato dietro le quinte per il buon esito di questo evento. A loro il mio plauso anche a dimostrazione che in Molise esistono istituzioni ricche di straordinarie professionalità, che vanno valorizzate e non chiuse come vorrebbe fare il Governo”. “La Regione Molise - ha precisato infine il Consigliere Cotugno – con la sottoscrizione

del Patto per la Sicurezza concorre all’attuazione degli obiettivi individuati dal Patto e, in particolare, si impegna, unica regione d’Italia, a sostenere finanziariamente sicurezza e legalità. Inoltre, ci impegniamo a valutare la possibilità di attivare apposite forme di contribuzione logistica, strumentale o finanziaria da destinare al rafforzamento delle condizioni di sicurezza dei cittadini, e a partecipare ad attività coordinata per la risoluzione di spe-

cifiche problematiche relative alla sicurezza sul territorio”

“L’Europa è il vero futuro” Premiati gli studenti del Pilla. Presente l’onorevole Patriciello CAMPOBASSO. E’ stato un momento per tirare le somme del viaggio a Strasburgo, degli alunni dell’Istituto d’istruzione secondaria L.Pilla” di Campobasso nell’ambito del progetto Euroscuola. Euroscola è l’iniziativa che il Parlamento europeo promuove da alcuni anni con lo scopo di far incontrare studenti dei diversi Paesi dell’Unione, per discutere tra loro delle speranze e dei progetti per l’Europa del futuro. I ragazzi, ospiti nella sede di Strasburgo, trascorrono una vera e propria giornata da deputati europei: si confrontano in gruppi di lavoro, affrontano temi importanti per il futuro dell’Unione e alla fine della giornata votano le risoluzioni adottate. Destinatari, gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori con buona conoscenza della lingua francese o inglese, perché i lavori della giornata si svolgono in queste lingue. I gruppi che partecipano ad Euroscola devono essere particolarmente motivati e aver svolto lavori sulle

tematiche europee più approfondite rispetto al programma di studi abi-

tuale. Così è stato per gli studenti del Pilla. Ieri la premiazione, voluta dal

dinamico dirigente Rossella Gianfagna, alla quale ha presenziato l’eu-

roparlamentare Aldo Patriciello.”I nostri studenti - ha detto Gianfagna - hanno partecipato all’evento con emozione e serietà dimostrando di cogliere appieno il significato dell’iniziativa. Conversare, confrontarsi nelle due lingue ufficiali della sessione (Inglese e Francese) con coetanei di diversi paesi Europei su argomenti comuni ha costituito per i nostri studenti uno stimolante esercizio linguistico ed uno sprone per sentirsi ed agire quali membri attivi di una società reale, interconnessa di valori, principi e sfide condivise, al di là dei confini nazionali”. Patriciello ha, poi, ricordato come “la costruzione europea ha ormai delle fondamenta talmente profonde che si è creata una interconnessione radicata tra le nostre società, tra le nostre istituzioni, e tra i nostri giovani che nulla può far tornare indietro”. Per questo, però, bisogna continuare a lavorare per dare nuove speranze soprattutto ai giovani,



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Isernia

14 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Differenziata, soddisfatto il Comune L’amministrazione comunale di Isernia soddisfatta per il primo riscontro del servizio ISERNIA. L’amministrazione comunale di Isernia si è detta molto soddisfatta dei primi dati riscontrati: in soli due mesi, dall’avvio della raccolta differenziata. Una percentuale molto significativa- ha sottolineato l’assessore all’ambiente Marco Amendola- considerando che siamo partiti a ridosso del Natale, che nelle borgate ancora non si inizia e che abbiamo lasciato due punti ecologici di smaltimento tradizionale dell’indifferenziato - nei pressi della piscina comunale e della rotonda di ‘Santo Spirito’ – i quali, si badi, dal prossimo 9 marzo saranno eliminati”. Per quella data, insomma, i vecchi cassonetti spariranno per sempre, con il Comune che istituirà cinque mini isole ecologiche a uso esclusivo attività commerciali, che orientativamente dovrebbero essere posizionate nel centro storico della città. Continuando l’assessore si è detto convinto di riuscire a centrare la soglia richiesta dalle norme europee – il 65 per cento – già entro la metà dell’anno 2015. Ma per farlo, “occorre rispettare il calendario di conferimento in ma-

niera tassativa – ha detto - faccio perciò appello al senso civico degli isernini nel rispettare le regole. Capisco i disagi iniziali, per i quali stiamo mettendo a punto una serie di provvedimenti, ma la città non poteva più aspettare”. Nel corso della conferenza stampa di ieri in cui – alla presenza dell’assessore comunale Marco Amendola, del sindaco Luigi Brasiello, del rappresentante della Smaltimenti sud Antonio Pirolli e dell’amministratore della Achab Med srl Massimo Santucci – è stato tracciato un primo bilancio del nuovo servizio di raccolta rifiuti ‘porta a porta’ e presentato il nuovo spot televisivo, dal titolo ‘Mettiamoli alla porta’, che aiuterà gli isernini a orientarsi nel dividere correttamente la spazzatura. Anche le borgate, insomma, saranno ‘coperte’ da appositi punti – circa 55 – per conferire i rifiuti in maniera diversificata. Il responsabile addetto allo smaltimento dei rifiuti Antonio Pirolli ha voluto dare una sua opinione in merito: “la risposta più convinta delle gente si è avuta in particolare dallo scorso 10 gennaio

con un balzo dal 28 al 40 per cento. In questi giorni, ha inoltre sottolineato, abbiamo dotato i condomini di bidoni con serratura, volti a impedire che si possano conferire i rifiuti in giorni diversi da quelli fissati nel calendario del porta a porta. In ogni caso, ha aggiunto Amendola, da marzo scatteranno anche le sanzioni pecuniarie, con la polizia municipale

che, in alcuni giorni della settimana, sarà dedicata assiduamente alle attività di controllo. Non sarà la sola novità di marzo: già durante la prima settimana, in città faranno la loro comparsa 70 contenitori per deiezioni canine, mentre a metà del mese saranno anche allestiti, nelle zone centrali del capoluogo, i cestini per gettare la carta, il vetro, le cicche di sigaretta e la plastica. Amendola, infine, ha garantito che, con parte dei fondi Pisu, si punterà a realizzare, al più presto, una macro area di conferimento di rifiuti ingombranti e Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), oltre a fornire gratis le buste di raccolta ai cittadini.

Rapine in abitazione, pregiudicato arrestato Operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Isernia ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, hanno tratto in arresto Luigi Imundi, 50enne, originario di Ciorlano, nel casertano, con a carico numerosi precedenti di reato che vanno dalla rapina al porto abusivo di armi, dal furto alle minacce e altri reati contro la persona ed il patrimonio, commessi gli scorsi anni tra la provincia di Isernia e Ca-

serta. I militari lo hanno rintracciato dopo una serie di attività info-investigative, in quanto nei confronti del pregiudicato era stato spiccato un mandato di cattura per rapine in abitazione commesse anche con l’utilizzo di armi. Per alcuni giorni l’uomo si era reso irreperibile, ma seguendo i movimenti dei suoi familiari, è stato intercettato dagli uomini del Nucleo Investigativo proprio

mentre da Isernia si recava a Venafro dove l’uomo attualmente convive con la moglie. Accompagnato in caserma per le formalità di rito è stato successivamente trasferito presso la casa circondariale di Isernia dove in virtù dell’ordine di carcerazione per il quale era ricercato dal 10 febbraio scorso dovrà scontare una condanna alla pena di quattro anni e mezzo di reclusione.

Internazionalizzazione e sviluppo delle imprese Convegno a Isernia organizzato dalla Camera di commercio per un confronto sulle proposte ISERNIA. La Conferenza dal titolo “Internazionalizzazione: potenzialità di sviluppo regionale”, organizzata dalla CAMERA di Commercio di Isernia, in collaborazione con il Ministero degli Esteri – Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese – e Unioncamere Molise è stato un appuntamento importante per ribadire alcuni aspetti legati ai vantaggi dell’internazionalizzazione per il tessuto produttivo ed economico molisano. Uno dei mag-

giori successi dell’UE è stato la creazione di un enorme mercato unico e la globalizzazione, caratterizzata da drastiche riduzioni degli ostacoli al commercio, dei costi di trasporto, di comunicazione e di informazione aprendo enormi opportunità. “Nonostante questo - ha sottolineato l’assessore Scarabeo - per molte piccole e medie imprese le frontiere nazionali rappresentano ancora un ostacolo significativo all’ampliamento delle loro attività. Per superare que-

sto insieme di problemi, i governi nazionali e regionali hanno sviluppato o stanno sviluppando programmi di appoggio all’internazionalizzazione delle PMI. Il Molise ha voluto aprirsi a questo sistema anche rivolgendosi a giovani interessati a svolgere funzioni di operatori di strategie di internazionalizzazione ed erogazione di servizi alle imprese molisane. Lo ha fatto attraverso un bando specifico le cui finalità sono molteplici e

tutte sono rivolte, principalmente, alla promozione dell’imprenditorialità e alla nascita di solide relazioni di partenariato e di business tra imprenditori, con l’obiettivo di contribuire in maniera innovativa all’internazionalizzazione delle imprese molisane ed alla creazione di nuove imprese propense all’export. Tra gli obiettivi primari dell’iniziativa, rientrano quelli di coinvolgere un ampio numero di giovani molisani con l’idea di promuovere il

“Made in Italy” e il Molise stesso nel mondo, favorendo il loro inserimento al lavoro. Il mercato globale, però, richiede una professionalità e, soprattutto, un’esperienza sempre maggiori, perciò, anche per queste ragioni, occorre qualificare l’offerta formativa in modo da renderla il più possibile funzionale al soddisfacimento dei fabbisogni reali espressi dal sistema imprenditoriale del territorio”.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

14 febbraio 2015

“Vietri”, destino segnato Il Consiglio di Stato ha dato torto al Comitato per la salvaguardia del nosocomio cittadino LARINO. Il futuro dell’ospedale Vietri di Larino è più che mai segnato. la notizia trapela dal pronunciamento del Consiglio di Stato pubblicato lo scorso 5 febbraio. Dell’appello al Consiglio di Stato contro la precedente bocciatura al Tar Molise del ricorso contro i provvedimenti in materia di programmazione sanitaria del commissario ad acta Frattura non se ne è parlato nella conferenza di sabato scorso a Larino. Purtroppo, il Comitato civico frentano, con la sentenza depositata lo scorso 5 febbraio, ha rimediato un’altra battuta d’arresto nella battaglia contro la salvaguardia dell’ospedale Vietri e contro l’ipotesi della riconversione a Casa della Salute. Due le premesse nel corpo del dispositivo, la sentenza del primo dicembre scorso con la quale la Corte Costituzionale ha respinto l’eccezione di illegittimità costituzionale della legge n191/2009, art.2, comma 83, sollevata dal Tar Molise e i numeri del 2013 che vedevano la struttura ospedaliera frentana, secondo la tabella 15 allegata al de-

creto n. 21/2014, su 80 posti letto complessivi, per gli acuti disponeva solo di 14 posti letto ordinari e 7 posti in day hospital, mentre 59 erano destinati alle terapie postacute. Per questo, nonostante la diffusa esposizione, dalle difese di parte ricorrente e appellante non emergono gli asseriti profili di illogicità e di difetto di istruttoria della riconversione dell’ospedale Vietri, in quanto parte appellante né censura la lunghezza del tempo medio di percorrenza tra Larino e Termoli, presidio ospedaliero di riferimento (che renderebbe la riconversione in questione non compatibile con il rispetto di livelli adeguati di assistenza degli abitanti dell’area di Larino) né tanto meno rappresenta altre specifiche ragioni che, a seguito di una più approfondita istruttoria, avrebbero dovuto condurre il commissario a mantenere in funzione la struttura ospedaliera in questione, perseguendo l’obiettivo della necessaria riduzione dei posti letto in esubero mediante la riconversione di strutture ospedaliere situate in altre aree.

Campomarino lido, posta a singhiozzo Protestano i residenti proprio mentre l’ufficio postale è destinato a chiudere CAMPOMARINO. Sono trascorse settimane dalle segnalazioni e dalle denunce dei residenti di Campomarino Lido riguardo i disguidi postali per i mancati o tardivi recapiti della corrispondenza. Proprio mentre l’ufficio postale è destinato a chiudere secondo il nuovo piano di razionalizzazione dell’azienda. Proteste vibranti anche portate al centro di smistamento del nucleo industriale non sono servite a nulla, tanto meno indirizzare il malcontento ai vertici provinciali dell’Azienda. Allora, con fatture, bollette e lettere che non vengono consegnate in tempo utile e le utenze dei cittadini sono a rischio sospensione loro malgrado, la comunità locale ha deciso di affrontare collettivamente il problema. Nel tardo pomeriggio di ieri nella piazzetta del Lido vicina all’ufficio postale c’è stata un’assemblea pubblica.

Bonefro, una strada avallata Problemi per la pericolosità dell’arteria. Nessun segno per la variante BONEFRO. Ci sono grossi disagi lungo la strada che collega la zona industriale di Bonefro al bivio per Casacalenda e Campobasso. All’altezza del viadotto ’Bovara’ l’asfalto è molto dissestato e i mezzi in transito devono rallentare e fare molta attenzione per evitare di ’saltare’ lungo la sede stradale. Si tratta di un collegamento molto importante per il territorio, tanto che sono diversi i mezzi pesanti e gli autobus che ogni giorno ci transitano per raggiungere la bretella che collega alla Statale 87 e quindi Campobasso. «Nei giorni scorsi il disagio è stato an-

cora più evidente a causa della neve» racconta un pendolare che lavora in un ufficio pubblico del capoluogo di regione e «conosce molto bene una strada su cui viaggia da anni». Prima si interviene, prima si rende più sicura la strada principale utilizzata dai pendolari (e non solo loro) dei paesi più interni. Tutto questo mentre continua a mancare l’appalto dell’opera stradale della variante di Bonefro per quanti diretti a Santa Croce di Magliano. Progetto già finanziato da anni ma del quale non si riesce a vedere la messa in cantiere.


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Termoli

14 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Nuovo parcheggio a San Pietro C’è l’intesa tra parrocchia e Comune. Aree a disposizione anche per la collettività TERMOLI. La discussione tutt’altro che blanda in consiglio comunale, la costituzione di un comitato spontaneo di genitori che vogliono spazi verdi tra Porticone e contrada Airino per i loro figli e il paventato ricorso al Tar Molise non hanno frenato il perfezionamento dell’atto di cessione da parte dell’amministrazione Sbrocca alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Termoli. Una richiesta progettuale che il parroco Padre Enzo Ronzitti, figura tra le più note del clero bassomolisano, aveva avanzato sin dai tempi della vecchia giunta di centrodestra, non trovando terreno fertilissimo. In-

vece, con l’attuale guida a colore politico contrapposto dopo la delibera di consiglio si è arrivati anche alla determina che approva lo schema di cessione della particella da parte del Comune di Termoli. Una procedura utile e preliminare alla realizzazione del parcheggio pubblico che renderà inalterata la destinazione del vigente Piano regolatore generale che verrà a completarsi e a definirsi organicamente

con la sistemazione di tutte le aree libere comprese tra la via Pertini, via Volturno e via Biferno. La parrocchia a fronte della cessione si impegna a provvedere a proprie cure e spese alla redazione del tipo di frazionamento necessario dell’area da acquisire, che sarà interposta tra la proprietà della Chiesa e la strada di Via Po e a realizzare a proprie spese, cosi come da progetto allegato alla richiesta di permesso di costruire, il parcheggio ad uso pubblico, privo di recinzioni e consentendone l’uso a tutta la collettività. Basterà per far rientrare il coro di protesta degli abitanti?

Parco, il Comune si riprende gli impianti L’amministrazione comunale di Termoli deve risolvere la questione della gestione esterna TERMOLI. Solo pochi giorni fa abbiamo trattato la questione del parco comunale, che la cittadinanza reputa (e non a torto) in degrado. L’amministrazione comunale di Termoli deve risolvere la vicenda relativa alla gestione esterna affidata nel 2013 dalla giunta Di Brino all’Ati ‘Vivere il Parco’, ma altre sono le situazioni in essere, relativamente alle strutture che in passato erano state affidate alle varie società sportive. Lo scorso 19 gennaio personale del settore Lavori Pubblici ha effettuato un sopralluogo per constatare lo stato di occupazione della struttura di proprietà comunale, in prossimità della strada princi-

pale di accesso al parco comunale proveniente da via del Molinello, da parte dell’Apd Termoli all’interno dello stesso parco comunale. Si tratta di un campo di calcio a 5 con box spogliatoi completamente arredato e servizi in legno dotato di impianti elettrico, idrico, fognante e riscaldamento. Per l’amministrazione l’occupazione allo stato non è sorretta da valido titolo giuridico e deve ritenersi a tutti gli effetti abusiva. Per questo ha ordinato la reintegra immediata del Comune nel possesso dei beni del patrimonio comunale. Stesso discorso per il chiosco bar in prossimità del laghetto artificiale e del teatro Verde

Mare d’inverno, domenica la manifestazione L’operazione animata da Fare Verde è aperta a tutti i cittadini amanti dell’ambiente TERMOLI. Domenica 15 febbraio si svolgerà anche in Molise “IL MARE D’INVERNO”, l’operazione nazionale promossa dall’associazione Fare Verde e giunta quest’anno alla sua 23^ edizione, che mira alla cura e salvaguardia dei litorali italiani, generalmente abbandonati a se stessi nel periodo invernale, per essere riscoperti solo con l’approssimarsi delle stagioni balneari L’edizione de IL MARE D’INVERNO di quest’anno ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Provincia di Campobasso e del Comune di Campomarino. L’operazione, aperta a tutti i cittadini amanti del mare e della natura, si svolgerà anche quest’anno sul litorale di Campomarino; il tratto interessato, come per la scorsa edizione, sarà quello nei pressi della foce del torrente Saccione che segna il confine tra Molise e Puglia, un’ area S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) di particolare pregio, ricco di bellissime dune naturali ed habitat di diverse specie animali e volatili.

Le operazioni di pulizia promosse da Fare Verde sono l’occasione per informare i cittadini sulle possibilità di riduzione dei rifiuti che invadono ogni angolo dell’ambiente, dalle

cime delle montagne fino alle spiagge; ridurre i rifiuti e riciclarli più possibile deve essere considerata l’unica soluzione realmente sostenibile: inceneritori e discariche, in un ciclo vir-

tuoso dei rifiuti, sarebbero addirittura inutili. Le edizioni degli scorsi anni, che hanno coinvolto decine di spiagge in tutta Italia e migliaia di volontari, hanno segnalato situazioni allarmanti su molti litorali, tra cui proprio quello di Campomarino; basti pensare al preoccupante fenomeno dell’invasione delle cassette in polistirolo generalmente utilizzate dagli operatori del settore ittico, chiaramente gettate in mare aperto e riversate sulle spiagge dalle mareggiate. Oltre i volontari chiamati a raccolta da Fare Verde, è prevista, come ormai consuetudine, la partecipazione dei volontari dell’Associazione Ambiente Basso Molise e della Protezione Civile di Campomarino; hanno inoltre aderito le associazioni animaliste Accademia Kronos ed OIPA, oltre al Corpo Nazionale Guardie Ecologiche Volontarie. I volontari si ritroveranno nei pressi dell’area parcheggio adiacente al ponte sul torrente Saccione sulla statale 16 alle ore 9.45 per inoltrarsi sulla spiaggia per i lavori di bonifica che dureranno per tutta la mattinata.



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Opinioni Nasce la collaborazione tra Borghi d’Eccellenza e la rivista turistica online, più visitata d’Italia, “ Paesionline “ e, se ne ringrazia Luca Grimaldi e, subito arriva un plauso da parte del Ministero per i Beni Culturali. Il Molise dei Castelli e le sue bellezze su Paesionline grazie all’Associazione “Borghi d’Eccellenza “. Infatti da qualche giorno sulle rivista online è apparsa la recenzione di 10 castelli del Molise con foto e didascalie. Presto la rubrica si amplierà con nozioni e metodi di visita. Un grande colpo per il Molise, visto che la pagina è stata visitata in soli tre giorni da oltre 2500 utenti da tutta Italia e non solo, con commenti di questo tenore : In Molise ? Bellissimi !!! Il Molise, terra da scoprire …… Molise ??? Ma davvero ?!! Continua così la promozione del territorio Molisano da parte dell’Associazione che si rammarica dell’assenza di sensibilità da parte della Regione, settore turismo, ma, si complimenta con la poli-

14 febbraio 2015

“Paesionline”, ci sono 10 castelli molisani tica dei sindaci, sempre attenti ed in prima linea a sostenere ogni tipo di

Nel 1848 comparve sul “Bullettino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica” di Roma, esattamente nel numero di ottobre, la notizia del ritrovamento di una tavoletta di bronzo, incisa su ambedue le facciate, recante scritte in lingua osca, la lingua dei Sanniti Pentri. La notizia proveniva da un agnonese, il “dottore fisico” Francesco Saverio Cremonese, che risulta essere stato anche sindaco della fiorente cittadina altomolisana dal 1841 al 1846, ed era corredata da molti elementi descrittivi del luogo e delle condizioni del ritrovamento, ma non dell’autore. Prendendo spunto da questi elementi, due attenti studiosi della storia molisana, principalmente di quella sannitica, hanno voluto approfondire le conoscenze su quella che da sempre viene chiamata la “Tavola di Agnone” ed hanno raccolto tanti elementi da pubblicare in un libro che hanno intitolato: “Gli enigma - La tavola osca e Pietrabbondante”; gli autori sonoPaolo Nuvoli e Bruno Paglione. Nuvoli, laureato in giurisprudenza e docente di materie giuridiche ed economiche, ha scritto vari libri sulla storia sannitica, oltre ad aver fatto una brillante carriera politica; Paglione, profondo conoscitore del territorio molisano, ha collaborato con le università del Molise, di Roma e di Ferrara ed è stato negli anni

manifestazione dell’Associazione, a prescindere dell’affiliazione o meno e, della

attenzione che organismi quali Il Ministero per i Beni Culturali e dei nostri sena-

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

tori ed onorevoli. Difatti, il Ministero dei Beni Culturali, nella persone del Projet Manager at Ministry of Heritage, Cultural Activity and Tourism, dott. Amedeo Badini Confalonieri, nella giornata del 10 febbraio alle ore 15,30 scriveva al coordinatore dei Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano, un messaggio su Linkedin di questo tenore : Buongiorno, volevo segnalare la vostra presenza sulla pagina del ministero dei Beni Culturali, come buona pratica nella riconversione virtuosa di magici borghi. Subito un plauso da parte del senatore Roberto Ruta e dall’onorevole Laura Venitelli che si sono ripromessi di garantire una costante attenzione per i progetti di promozione dell’associazione dei borghi e non solo. Ma un vero applauso è arrivato da parte dell’Ufficio di Presidenza per l’imminente rassegna di aeromodellismo in scala. E’ ormai gara aperta per portare, nel caso non vi sia il giusto consenso nella Regione, la manifestazione in altro sito abruzzese.

Il mistero della Tavola Osca scorsi Ispettore Onorario per i beni archeologici della Provincia di Isernia. L’aspetto più eclatante che è emerso riguarda la “Tavola Osca”: gli autori hanno avanzato il sospetto che non sia stata trovata tra Agnone e Capracotta, in contrada “Macchia” ed esattamente nel luogo chiamato “Fonte del Romito”, come vuole la tradizione, ma che provenga da Pietrabbondante e varie vicende confermano questa conclusione. In particolare gli autori del libro analizzando le descrizioni del luogo del ritrovamento e perlustrando attentamente il terreno hanno trovato che quanto scritto a suo tempo dal Cremonese risulta in gran parte fantasioso e non rispondente alla realtà. Nessun tempio è mai esistito in quel luogo, nessun muro al quale avrebbe dovuto essere appesa la Tavola, nessuna pietra concava particolare all’interno della quale si conservasse perfettamente. Inoltre, le ricerche in molte biblioteche, tra cui quella di Agnone, hanno fatto scoprire che anche molti altri studiosi avevano maturato gli stessi dubbisenza che questo riuscisse a modificare l’opinione corrente ormai radicata. In-

somma il mistero circonda la Tavola Osca, mistero che si scioglierebbe se venisse indicato come luogo del ritrovamento Pietrabbondante, cioè il luogo dove sorge il grande centro religioso e politico dei Sanniti. Ma non si fermano qui le convinzioni degli autori, essi ritengono che, poco dopo il ritrovamento, della Tavola sia stata fatta una copia perfetta da qualcuno dei raffinatissimi artigiani di Agnone e che questa, non

l’originale, sia stata venduta nel 1867 all’antiquario di Roma, Castellani, e da questi nel 1873 al BritishMuseum di Londra. Nel libro si parla anche diffusamente del sito archeologico di Pietrabbondante, in proposito l’architettoAlberto Sposito, docente presso l’Università di Palermo, ha sollevato forti perplessità sulla ricostruzione del luogo suggerendo che “la ricerca archeologica continui, ma con un approccio interdisciplinare che aiuti a

Ma l’associazione dei Borghi d’Eccellenza non molla e con caparbietà farà ogni passo e creerà collaborazione sinergica, come già in atto, per riuscire nell’impresa affinché il Molise abbia qual ristoro che merita e che ognuno di noi dovrebbe auspicarsi mettendosi in gioco. La Provincia di Campobasso con il suo presidente Rosario De Matteis ha già garantito, per quanto possibile, il suo apporto e si sta creando una rete d’ospitalità tra i comuni di Campochiaro, Guardiaregia, San Polo Matese, Sepino, Colle d’Anchise, Vinchiaturo, Bojano, garantita anche da strutture private. Insomma , come ci piace concludere : Il Molise quando deve esserci c’è e, finalmente, la politica diventa marginale rispetto ai privati, anche se, sarebbe un piacere vedere le istituzioni più alte, perorare, anche solo in termini di collaborazione emotiva, le iniziative, tutte le iniziative, che mirano a recuperare e mettere in evidenza, quanto di Molise vero ancora c’è….

ricostruire la storia del territorio ed eviti irrimediabili errori interpretativi”. In effetti Nuvoli e Paglione presentano un’attenta ricostruzione storica, valutando gli avvenimenti che si sono succeduti negli anni, ed arrivano a concludere che il sito religioso di Pietrabbondante in realtà fosse l’antica Herculaneum, perché lì era particolarmente attiva la devozione nei confronti di Ercole, come dimostrano i ritrovamenti di una grande statua in pietra edi molte statuette votive in bronzo raffiguranti quel dio. Inoltre ritengono che si possa dimostrare che la mitica BovianumVetussi trovasse nel territorio che oggi è del comune di Campochiaro, dove sono presenti i resti di un grande edificio di culto e di un importante insediamento sannitico con numerose sepolture. Lo storico, Natalino Paone, ha sollecitato un grande sviluppo dell’archeologia orientata ad ampliare le conoscenze sulla storia dei Sanniti. “Non possiamo accontentarci – ha dichiarato Paone – delle poche cose che ha scritto Tito Livio perché questi era romano ed ha raccontato i fatti da vincitore. E’ indispensabile, inoltre, un museo nazionale sannitico che raccolga tutti i reperti riguardanti quel grande popolo oggi distribuiti in modo disorganico in tantecittà”.



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