Dopo expo ci si riprova con i cuochi di masterchef

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 171- venerdì 24 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

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L’Oscar del giorno a Angelo Di Stefano

SERVIZIO A PAGINA 3

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Angelo Di Stefano. Il medico del "Cardarelli" ha presentato una denuncia in Procura della Repubblica per sapere se Giuseppina Arcaro abbia i requisiti per poter ricoprire l’incarico di direttore sanitario dell’Asrem. Siccome all'Arcaro è stato conferito tale incarico, la denuncia è stata presentata anche nei confronti del direttore generale Asrem, Mauro Pirazzoli. Ed ha chiamato in causa l'intero Consiglio regionale che resta in silenzio.

Il Tapiro del giorno a Massimo Sabusco

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimo Sabusco. L’assessore al Bilancio al Comune di Campobasso non è riuscito a dare una sterzata all’attività contabile dell’ente che risulta ingessata e priva di certezze di prospettiva. Sembra, proprio, un ritorno al passato mentre langue l’attività del Comune e aumentano solo i tributi per i cittadini del capoluogo regionale. Assolutamente da rivedere il suo apporto all’attività di Giunta e di sviluppo della programmazione amministrativa.

Dopo Expo ci si riprova con i cuochi di MasterChef (E noi paghiamo!)

L’Unione Cuochi molisani intanto scrive a Frattura “Ci consideri pelapatate?”


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

24 luglio 2015

Dal Molise solo due sindaci: Notartomaso di Campodipietra e Ciarallo di S.Angelo Limosano

I piccoli comuni d’Italia a Roma hanno alzato la voce

Una delegazione dell’Anpci (Associazione piccoli comuni italiani) ha incontrato il vicepresidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio; il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti; il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero; il ministro dell’Interno Angelino Alfano; il viceministro alla giustizia Enrico Costa I Piccoli comuni italiani hanno alzato la voce. A Roma il 22 luglio dove si sono dati appuntamento per manifestare il proprio disappunto per il modo con cui il Governo nazionali li ha presi in considerazione. L’eco della protesta ha raggiunto le stanze del potere capitolino e ai sindaci di Campodipietra (Peppe Notartomaso) e di Sant’Angelo Limosano (William Ciarallo) è stata data la possibilità di esternare la loro preoccupazione per come si vanno riducendo le autonomie locali. Solo due sindaci dal Molise, che di piccoli comuni è costellato, ma combattivi e costantemente in allerta e pronti ad opporsi al crescente determinismo governativo (obbligo delle Unioni dei comuni) e regionale (obbligo di aderire al Servizio idrico integrato) che li vuole sempre meno autonomi e sempre più compressi. E’ il Paese ad essere prevalentemente formato da piccoli comuni (ovvero con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti), eppure hanno non poca difficoltà a farsi valere. Per questo si sono dati appuntamento

alla capitale. Viaggio moderatamente fruttuoso – come ha valutato la missione il sindaco Notartomaso. Fruttuosa quantomeno sul piano istituzionale. Una delegazione dell’Anpci (Associazione piccoli comuni italiani) ha tenuto una serie d’incontri con i rappresentanti istituzionali che hanno espresso aperture verso la categoria. In particolare, ha incontrato il vicepresidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio; il

sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti; il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero; il ministro dell’Interno Angelino Alfano; il viceministro alla giustizia Enrico Costa. Tutti gli interlocutori hanno assicurato di farsi portavoce del disagio che i piccoli comuni affermano di soffrire e di impegnarsi a trovare gli spazi costituzionali necessari perché vengano valutati con

la dovuta attenzione. A tal fine l’Associazione dei piccoli comuni italiani sarà parte stabile della conferenza Stato/Regioni, ed è stata affacciata la possibilità che la partecipazione alle Unioni dei comuni avvenga su basi volontarie e non obbligatorie. Unioni dei servizi e non delle funzioni. Giusto per non reprimere il valore costituzionale e istituzionale dell’autonomia locale. Due punti presi in esame da un elenco che di punti controversi ne contiene parecchi. Un primo passo verso il riconoscimento di un’esistenza, di una realtà, che sono la storia intima dell’Italia e che vogliono mantenere in modo vitale il loro radicamento sul territorio e, soprattutto, la relazione strettissima tra chi amministra e gli amministrati. Rapporto, questo, che nei piccoli comuni si esalta e si realizza concretamente, solo parzialmente inquinato dalla politica e dai suoi sotterfugi. A Roma i sindaci Notartomaso e Ciarallo con la loro presenza, il loro esprimere pareri e chiedere assicurazioni agli interlocutori istituzionali,

hanno onorato fino in fondo la carica che detengono e il diritto delle piccole comunità ad esistere senza peraltro ignorare e/o tralasciare la necessità di adottare strumenti e misure per rendere la ridotta dimensione demografica un vantaggio e non un problema. Come sta tentando di dimostrare il sindaco Notartomaso ai colleghi molisani relativamente al Servizio idrico integrato (distribuzione dell’acqua, rete fognaria e depurazione) e alla partecipazione all’Egam (Ente di governo d’ambito). Compito di estrema difficoltà, dato il servilismo di molti sindaci alla maggioranza regionale di centrosinistra favorevoli all’introduzione della bolletta unica, in dispregio all’obbligo politico e morale di tutelare gli interessi delle comunità amministrate. Emblema di questo scivolamento verso lo strumentalismo e l’opportunismo, è l’amministrazione comunale di Riccia che non ha frapposto tempo nell’aderire all’Egam. Dardo

La società Splendor da diciannove mensilità non percepisce i soldi per il lavoro fatto

Sedi pulite ma la Regione non paga

CAMPOBASSO. I dipendenti della Splendor SNC, che da due mesi sono senza stipendio poichè la stessa Regione non ha corrisposto le somme necessarie per il pagamento delle spettanze dovute alla società. Per la verità, nei confronti della Regione Molise la Splendor vanta diciannove mensilità arretrate. E così a pagare il prezzo più duro dell’ingiustificata inadempienza della Regione sono le quaranta lavoratrici che sopportano turni massacranti per stipendi da poche centinaia di euro mensili e con famiglie sulle spalle, molte delle quali versano in condizioni drammatiche per effetto della crisi economica. Una delegazione di queste lavoratrici è scesa in piazza

accompagnata dal Segretario generale della Uiltucs Molise Pasquale Guarracino e da Daniele Capuano della Filcams Cgil. Sulla vicenda è stato durissimo l’affondo di Guarracino contro il Governatore Paolo Frattura: “l’ennesimo fatto vergognoso - ha affermato il Segretario regionale della Uiltucs che accade nella nostra regione. Frattura da una parte pretende l’ufficio pulito e dall’altra non paga la società che anticipa per diciannove mensilità lo stipendio alle lavoratrici; stipendio non da 14 mila euro come quello dei consiglieri

CAMPOBASSO. “Il Molise ha fornito i farmaci innovativi per epatite C a tutti i 52 soggetti che si sono rivolti ai servizi dell’Asrem. Per alcuni il ciclo di cure è terminato, per altri è in corso. La stima dei costi relativi all’intervento in questione si quantifica in circa 3,8 milioni di euro”. Lo dichiarano il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e il direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale del Molise, Mauro Pirazzoli, in merito alle notizie diffuse a riguardo. “Il servizio è erogato dal presidio ospedaliero di Campobasso – precisano il presidente e il dg –, in

regionali, ma che ammonta appena a 400 euro mensili. Un solo stipendio di un consigliere regionale risolverebbe il problema di tutte le lavoratrici della Splendor SNC.” Dopo il presidio e l’insistenza dei sindacalisti, una delegazione delle lavoratrici è stata ricevuta dal direttore d’area Fratangelo. Un incontro che non ha risolto il problema e che è terminato con l’amara constatazione di Guarracino: “abbiamo avuto la sensazione che questa azienda e questi lavoratori siano stati completamente dimenticati dalla Regione”.

“Epatite C, i farmaci ci sono” quanto è l’unico in regione dotato del reparto di malattie infettive. Il piano terapeutico per l’acquisto dei nuovi farmaci, Daklinza e Harvoni, è pervenuto nella mattinata di ieri, martedì 21 luglio, l’acquisto è stato autorizzato subito dopo nel pomeriggio. Da stamani sono in corso le attività di acquisizione dei preventivi di spesa e di comunicazione alla autorità di vigilanza: i farmaci saranno ordinati a partire dal prossimo venerdì”. La situazione dunque è regolare. “Come si vede – evidenziano an-

cora –, non c’è alcun ritardo ed è completamente destituita di fondamento ogni notizia che al proposito alimenta inutile allarme sociale, ingiusto e dannoso soprattutto nei confronti delle persone affette dalla malattia”. “La Regione Molise, attraverso i servizi assicurati dall’Asrem – concludono il presidente Frattura e il direttore Pirazzoli –, si caratterizza per essere una delle più attive e attente ai problemi dei pazienti colpiti da epatite C”.


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3 24 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Pasta, olio, vino, pesce (e tartufi) e latticini protagonisti dell’Agri Summer Food Expò Molise Experience (!)

Expò va a Termoli, si mangia molisano Agri Summer Food – Expò Molise Experience è il titolo che è stato scelto per l’evento che si svolgerà, da domani al 28 luglio prossimo nel borgo antico di Termoli, per portare un pezzo di Expò 2015 in territorio molisano. O meglio, per dare a Termoli la visibilità che le stata negata all’esposizione mondiale di Milano, dove brilla per la sua assenza nel padiglione Molise. Termoli che, a leggere il comunicato stampa della presidenza della giunta regionale, è stata scelta “…quale porta del Molise per le attività connesse ad Expò 2015”. Meglio di niente. Pasta, olio, tintilia, pesce, latticini. Cinque protagonisti per le cinque date della manifestazione, dal titolo più azzeccato per un concept album di rock progressivo anni ’70 che per un evento di promozione territoriale, ma vabbè, dettagli. Almeno possiamo raccontare di cinque pilastri della gastronomia molisana finalmente al centro di un’operazione di marketing turistico e territoriale, dopo lo scivolone della cena milanese a base di pecorino romano e pesce spada (per la cronaca la Regione Piemonte, per la seconda cena, ha optato per un menù assolutamente tipico, segno che le restrizioni di cui hanno raccontato da palazzo Vitale evi-

lettera aperta Gentilissimo Onorevole Presidente Dott. Paolo Di Laura Frattura, noi ci conosciamo bene ma mi presento anche per chi legge. Sono Vittorio Sallustio, Presidente della Unione Cuochi Regione Molise della Federazione Italiana Cuochi. L’ Unione Cuochi Molisana conta circa 180 soci divisi fra le due entità provinciali di Campobasso ed Isernia. Non Le nascondo che alla notizia della presentazione della settimana Molisana di presenza ad Expo e del Menù proposto nella cena della inaugurazione, sono rimasto letteralmente sorpreso e basito. Le premetto che con fondi propri abbiamo già partecipato a manifestazioni collegate ad Expo, anche a Milano, portando i prodotti del territorio: tartufo, salumi, pasta, ,derivati del latte, olio e vino che preparati, con professionalità, anche con ricette tipiche del nostro territorio, abbiamo retto, detto da altri compreso addetti ai lavori, oltre la sufficienza il confronto con altre realtà più ricche sotto ogni profilo. Abbiamo dimostrato, sempre detto da altri, di non essere, noi, “gli ultimi della classe”. Può facilmente immaginare quanti messaggi telefonate di indignazione ricevute da parte dei soci: chef,

dentemente valevano solo per noi n.d.r.). Dunque stasera pasta. Due facce da/i Mastechef, Maurizio ed Andrea, arrivati secondo e terzo nella seconda edizione del popolarissimo show televisivo, saranno protagonisti della serata (la tv è specchietto per le allodole ma qualche chef molisano all’altezza ci sarebbe stato bene), con una dimostrazione di

tecnica nell’illustrare, trasmessi su megaschermo, la preparazione delle pietanze (top secret) che poi saranno servite (300 piatti disponibili a 5 euro) agli intervenuti; ma che saranno materialmente cucinate dai cuochi dell’istituto alberghiero di Termoli. Sabato 25, olio. Menù della serata: bruschette all’olio, frittura di pesce e birra, proveniente da

sette birrifici artigianali regionali. Blues alla molisana come sottofondo musicale. Forse, aggiungiamo, un prodotto come l’olio avrebbe meritato un approfondimento maggiore. Domenica 26 spazio al vino; tintilia per la precisione. Oltre alla presenza degli stand espositivi, la Fondazione Italiana SommelierWorld of Tastes illustrerà i principali abbinamenti tra il prezioso prodotto, di cui il Molise può vantare primati a livello europeo e gli alimenti tipici molisani. L’assaggio del vino è previsto in largo Tornola per circa 300 persone mediante acquisto di voucher. Per lunedì 27, invece, si è deciso di puntare su un’accoppiata vincente, per palati decisi: pesce e tartufo. L’Associazione enogastronomica ‘Molise Gourmet’ e l’Associazione ASPI illustreranno come poter combinare queste due perle del gusto nel modo migliore, evitando pasticci potenzialmente disastrosi, che, a volte, capita di vedersi proporre quando la scelta del ristorante è stata poco felice. Durante la serata un attore (top secret), in piazza Duomo, racconterà l’epopea storico culturale del nostro vitigno principe, la tintilia. Si chiude il 28 con menù a base di latticini (niente formaggi?).

Presidente, Frattura, i cuochi molisani sono delusi dal suo atteggiamento

cuochi ed amatori dei nostri prodotti e della nostra enogastronomia. L’ istinto, naturalmente, è stato quello di una reazione veemente ma poi, fatto prevalere la ragionevolezza ho rinviato, qualsiasi commento, a momento più tranquillo ma sopratutto al dopo aver verificato le Sue esposizioni a giustificazione delle scelte fatte. Ho preso quelle da Lei dichiarate e riportate dalla Testata Giornalistica Locale Primo Piano Molise. Tralascio la discussione sulle risorse messe a disposizione dal Governo perché ognuno può farsene una ragione propria. Senza voler entrare nel merito del Menù proposto, credo ci sia poco da aggiungere, esso parla da solo, sarebbe utile,però, conoscere la ratio della scelta. Altre Regioni hanno fatto scelte diverse dando tutta la visibilità possibile alle peculiarità del proprio territorio facendo presentare anche abbinamenti tra e con cibi poveri rivisitati e presentati con tecniche moderne. Comunque, siccome, pare, non possiamo paragonarci ad altre Regioni, si potrebbe dire, visto che il protagonista è il vino, “ …lo abbiniamo a ricette di altre Regioni nella speranza di dare più propulsione all’offerta…”, ma è

questo? Se questo è, bisogna spiegare: le odalità di scelta degl’invitati alla cena; Le rappresentanze Istituzionali regionali ed extra regionali; Le rappresentanze imprenditoriali regionali ed extra regionali; I giornalisti e le testate da essi rappresentate locali, nazionali ed internazionali; A seguire, Lei dice che per il Menù è stata data la possibilità di inserire tre prodotti. Bene: tolto il vino non si riscontrano altri. Lei dice i dolci !! Bene: dal Menù non si evince un dessert Molisano o fatto con prodotti del territorio. Lei dice che è stato tentato di inserire uno chef molisano e questa la prendiamo per buona. Lei dice che avrebbe voluto proporre allo chef Matteo Vigotti, ad esempio, i “Ravioli Scapolesi” ma ha evitato nel timore di una ironica risata. Le assicuro, Caro Presidente, che nel nostro lavoro, come è o dovrebbe essere in tutte le professioni, i lavori e i ruoli ricoperti, abbiamo l’”Etica Professionale” e uno dei punti cardine di essa, salvo trattasi di consulenza tecnica, è il rispetto del territorio, del contesto in cui si opera e, nella possibilità, l’utilizzo prioritario dei prodotti da esso resi disponibili. Certo ovunque ci sono i buoni ed i cattivi!!

Quindi nel caso di risposta con risata sarcastica, difronte alla richiesta di preparazioni riconducibili al territorio presentato, l’amato chef Matteo Vigotti avrebbe dato tutt’altro che merito: alla sua professionalità, a ciò che rappresenta e sopratutto alla propria persona. Ma questo rimane solo una congettura visto che manca l’azione di verifica. Oggi, per quanto innanzi detto e supposto, dobbiamo dichiarare che Vigotti si è comportato sufficientemente bene, se non di più, rispetto a ciò che gli è stato richiesto e messo a disposizione. Lei dice che ci sono stati già due momenti di offerta di degustazioni dei prodotti tipici del territorio, ossia: 25 maggio e 17 luglio. Le ricordo che nella tarda primavera 2014, in una riunione da Lei convocata per la presentazione di alcune iniziative in preparazione di EXPO, alle quali abbiamo partecipato donandoci a titolo gratuito, fui proprio io a sottolineare l’importanza del coinvolgimento delle numerose Associazioni ed Organizzazioni, anche professionali, disponibili ad impegnarsi per il Territorio e l’ Enogastronomia. Per tutta risposta, anche un po’ risentito, Lei dichiarò “Ad Expo non dobbiamo fare da man-

giare”! Detto questo: Visto il Suo tentativo fallito di inserire uno chef Molisano nella preparazione della cena del 17 luglio; Considerato che tale tentativo testimonia la Sua sensibilità verso la professione dei cuochi Molisani; Considerate le prossime iniziative, collegate ad Expo, da Lei stesso annunciate e segnalate: Settembre, Host, Manifestazioni fuori Expo nel Centro di Milano; Vogliamo essere fiduciosi che facendo tesoro delle esperienze concluse, si tenga conto, Giunta Regionale e Consiglieri Delegati, di quanto e quanti, per motivi vari, sono stati, fino ad ora, tenuti fuori. Cordialmente. Per il Consiglio Direttivo Regionale a nome dei soci della Unione Cuochi Regione Molise Vittorio Sallustio, Massimo Talia, Adriano Cozzolino, Nicola Iasenza, Giuseppe Scarano, Luigi Mastrantonio, Ernesta Vassolo, Adele Di Bello, Angelo Pagano, Luca Pennica, Marco Barca, Lucio Andrianò, Roberto Fiore, Raffaele Garofalo, Luciano Di Vincenzo, Roberto Consiglio, Maria Luisa De Paola, Costantino Bagnoli, Brigida Palladino, Giorgio Sprocatti, Domenico Ruggeri, Gaetano Minervini.


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4 24 luglio 2015

Incisivo e importante convegno organizzato dall’Arsarp

La biodiversità è il futuro.Il futuro del Molise è la biodiversità

Il Piano regionale di sviluppo rurale (Psr) ha molto da attingere ( e da modificare) da ciò che l’Agenzia sta realizzando sul campo e dalla quantità di rilievi e dati statistici ch’è in grado di fornire, per passare dalla teoria e dalle belle enunciazioni alla pratica La biodiversità in agricoltura è una notazione che qualifica il Futuro. Biodiversità e Futuro, è stato dimostrato, vanno a braccetto. Nel Molise questo felice connubio si va delineando sempre più nitidamente e il processo di identificazione lo si deve per gran parte all’opera istituzionale dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Molise (Arsarp, già Ersam/Arsiam) e alla bravura del personale di cui il direttore generale (oltre che Commissario straordinario dell’Agenzia) Antonio Iacobucci, è particolarmente felice ed orgoglioso di avere. Iacobucci ha introdotto e moderato i lavori del convegno tenuto ieri nella sala riunioni dell’Agenzia, nel corso del quale sono state resi e illustrati i risultatati e le attività dei progetti realizzati intorno al patrimonio zootecnico autoctono regionale e sulle aree agricole abbandonate, il dissesto geologico, nonché l’impatto che l’una cosa e l’altra producono

sulla biodiversità. Ch’è stata al centro di tutto, in modo determinante al centro di ogni ipotesi di sviluppo e d’innovazione in agricoltura, come del resto, opportunamente, ha dovuto ammettere l’assessore regionale Vittorino Facciolla, prendendo atto che il Piano regionale di sviluppo rurale (Psr) ha molto da attingere ( e da modificare) da ciò che l’Agenzia sta realizzando sul campo e dalla quantità di rilievi e dati statistici ch’è in grado di fornire, per pas-

sare dalla teoria e dalle belle enunciazioni alla pratica. Il Molise – è stranoto - ha condizioni di natura geomorfologica, ambientale e demografica che impongono determinate e specifiche scelte, e determinati e specifici interventi ed è su queste specificità che bisogna operare, agire, e intervenire per innovarle e renderle qualitativamente eccellenti. Le stesse condizioni però, purtroppo, risultano ancora un grave handicap, un freno, una zavorra di

cui bisogna liberarsi utilizzando anzitutto gli strumenti tecnici, economici e finanziari che sono disponibili nel Psr. Le dimensioni aziendali nl Molise spesso sono contenute (anche di qualche ettaro) e non competitive, ma se migliorate nella qualità e nella specificità dei prodotti e l’una azienda si collega all’altra, formando una catena nobile di intenzioni e di collaborazioni, il Molise ha la giusta ambizione per diventare un laboratorio, un modello, una diversa realtà rispetto a quella che da decenni permane e sembra immutabile. A margine di tanta materia scientifica, di tanta voglia di novità e d’innovazione, di tanto ipotizzabile futuro, non è stato un passaggio rassicurante nel corso dell’intervento di Facciolla la stroncatura – così e semplicemente – a non meglio identificati (perché non detti esplicitamente) carrozzoni esistenti nell’ambito della produzione agroalimentare. Cert’è che se il riferimento era alla Gam e alla filiera

avicola e commerciale, va ritenuto un infortunio politico oltre che una inutile minaccia. Per fortuna è stato un inciso breve, in un ragionamento la cui trave portante era la biodiversità e i cui pilastri di sostegno erano la ricerca e l’innovazione. Due elementi che il direttore Iacobucci ha analizzati nella introduzione ai lavori e resi imprescindibili nel momento in cui il metodo scientifico andrà ad irrorare e ad innervare la produzione autoctona. Biodiversità e Futuro, lo abbiamo detto, vanno a braccetto. Il convegno dell’Arsarp va annoverato tra i punti fermi di un percorso che per essere portato a termine ha bisogno di altre tappe. Ha bisogno soprattutto di trarre dalla Banca dati che conserva il germoplasma vegetale molisano (dotazione dell’Arsarp) ciò che potrà permettere di raggiungere una produzione autoctona, specifica e di qualità. Dardo

Il sindacato Gilda lancia l’appello per cancellare l’operato del Governo “Lanciamo un appello ad associazioni, forze politiche e sindacali per organizzare a settembre un incontro pubblico nazionale a Roma nel quale discutere la costituzione di un comitato promotore referendario contro la riforma della scuola”. 

A proporre l’iniziativa, nel giorno in cui entra in vigore la legge n.107/2015 cosiddetta “La Buona Scuola”, è la Gilda degli Insegnanti.

“Come abbiamo ribadito più volte nel corso dell’ultimo anno, - spiega il coordinatore regionale Michele Paduanoriteniamo che questa legge leda profondamente i principi sui quali dovrebbe essere fondata la scuola pubblica statale”.
I punti maggior-

“Scuola, sulla riforma il Referendum” mente contestati dalla Gilda riguardano il rafforzamento della figura del dirigente scolastico e il depotenziamento degli organi collegiali e della libertà di insegnamento, prevista dal primo comma dell’art. 33 della Costituzione; l’aziendalizzazione delle istituzioni scolastiche; il riconoscimento di deduzioni fiscali e di aiuti a favore della scuola paritaria non statale, che risultano in contrasto con il secondo comma dell’art.33 della Costituzione; la presenza di importanti deleghe al

L’INTERVENTO Massimo Dalla Torre Nonostante il grido di allarme che giunge da più parti per lo stato di crisi che attanaglia la realtà molisana, la Regione Molise, e in particolare l’area terza Assessorato alle Politiche Sociali continua nella sua opera a favore di chi risente di più le vicissitudini che in questi ultimi anni sono sempre più pressanti. La notizia è delle ultime ore con determinazione del Direttore Generale n. 477 del 21 luglio sono stati riaperti i termini per il bando “Summer 2015” a favore delle famiglie per attività ludiche, ricreative e sportive dei propri figli che prevede la presentazione delle domande entro il 15.09.2015. Iniziativa che vede la concessione di voucher di conciliazione per la frequenza di attività ludiche, ricreative e sportive durante il periodo

governo e al Miur in relazione a materie fondamentali sulle quali si basa l’organizzazione e la funzione educativa e formativa della scuola pubblica.
“Contro questa riforma si è creato un fronte compatto di cui la Gilda è stata uno degli attori principali. Ed è proprio da quest’ampia convergenza di posizioni avverse alla Buona Scuola - conclude Paduano - che deve proseguire la mobilitazione per indire un referendum con cui abrogare le parti più inaccettabili del testo di legge”.

Summer 2015, riaperto il bando per i voucher per le famiglie estivo 2015. Destinatari, il cui contributo ammonta fino ad Euro 120,00 o ad Euro 200,00 mensili a seconda di apposite variabili meglio definite nell’Avviso consultabile sul sito web della Regione Molise www.regione.molise.it, le famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale con uno o più minori a carico di età compresa fra i 3 e i 18 anni e/o persone disabili di età compresa tra i 3 e i 21 anni che abbiano frequentato attività ludiche e/o ricreative e/o sportive in strutture gestite da soggetti privati (Associazioni, cooperative, altre forme di impresa) o da Comuni nel periodo dal 01/07/2015 al 31/08/2015. Il tutto a seguito di una prima pubblicazione del bando - avvenuta lo scorso

22.05.2015 - che aveva permesso alle famiglie molisane di presentare la domanda di partecipazione al fine di ottenere un voucher per coprire e di conseguenza sostenere la copertura delle spese per le attività ludico-ricreative e sportive svolte dai propri figli. Riapertura dei termini considerata le numerose richieste pervenute al Servizio regionale dopo la data del 18 giugno 2015, termine ultimo per la partecipazione. Sulla base di tutto questo la Regione Molise ha voluto fortemente andare incontro alle famiglie, offrendo loro un ulteriore strumento di aiuto alle politiche di gestione famiglia - lavoro. L’iniziativa si è potuta mettere in atto giacché l’importo dei voucher concessi con

il precedente Avviso è stato inferiore rispetto all’importo massimo destinato all’intervento che corrisponde a € 100.000,00 a valere sulle risorse del POR Molise FSE 2007-2013 – Asse II Occupabilità. A tal riguardo alle famiglie che hanno visto le loro domande dichiarate inammissibili in base al precedente avviso sarà consentito ripresentare la domanda per periodi di attività differenti o per altri figli o semplicemente allegando la documentazione mancante e/o comprovando la mutata situazione fattuale. Le richieste di partecipazione all’Avviso pubblico, con allegata la documentazione da allegare dovranno pervenire entro e non oltre il 15 settembre 2015, secondo le modalità disponibili sul portale istituzionale della Regione Molise www.regione.molise.it all’Area tematica ‘Politiche sociali’, cliccando sull’apposito banner.contattare i competenti uffici regionali telefonando allo 0874 424349 - 335.


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5 24 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I consiglieri regionali, Fusco e Sabusco hanno presentato un’interrogazione sul Piano rurale

“Il Molise rischia di perdere i fondi europei” CAMPOBASSO. “Qual è lo stato di raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del PSR in termini di valore aggiunto sul piano produttivo, economico-finanziario, ambientale e occupazionale? E quale quello dei valori target degli indicatori di realizzazione, risultato, impatto e di spesa? Questi alcuni dei quesiti posti nell’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Fusco Perrella e Sabusco. Interrogativi nati a seguito della conferenza stampa dello scorso 10 luglio nella quale si sarebbe dovuto illustrare l’impianto del nuovo PSR, e che invece è divenuta l’occasione per parlare del passato e dei risultati che, a detta di questo Governo regionale, non sono stati raggiunti; un tentativo di distogliere l’attenzione dal tema del bando per il rilancio della filiera avicola, più volte annunciato da questo Governo regionale e di cui ancora non si vedono le tracce. In attesa che l’Assessore Facciolla illustri queste «occasioni di investimenti», risulta difficile

comprendere come possano essere destinati i fondi del PSR, riservati allo sviluppo del comparto agricolo, alla produzione industriale del Gam. Con la misura 16, destinata alla cooperazione, si torna indietro, al progetto di socializzazione d’impresa, presentato a suo tempo come una «rivoluzione culturale» per il nostro sistema produttivo, percorso che non ha mai convinto appieno i lavoratori.

CAMPOBASSO. Conferenza stampa sulla questionesanità. A promuoverla Angelo Di Stefano, medico chirurgo, direttore responsabile della unità operativa semplice a valenza dipartimentale di “patologia vertebrale e mini invasiva” e già assessore negli alcune legislature or sono. “In particolare la mia denuncia presentata alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti di Campobasso e all’Ufficio Nazionale Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza presieduta dal dottor Cantone chiede di verificare: se la dottoressa Giuseppina Arcaro abbia i requisiti previsti e disciplinati dal decreto legislativo n. 502/92 per poter ricoprire l’incarico di direttore sanitario dell’Asrem; se Mauro Pirazzoli non incorra in ipotesi di inconferibilità di direttore generale dell’Asrem ai sensi e per gli effetti del D.L.G.S. 8 aprile 2013 n. 39. E denuncia contro l’avvocato Mauro Pirazzoli di aver commesso il reato previsto e punito dall’art. 479 del codice penale vigente. I requisisti - spiega infatti Di Stefano – sono disciplinati

di Luigi Mazzuto La politica che non c’è e che comunque continua ad abdicare il proprio ruolo. Riconoscimento area di crisi: carte tutto a posto, manca solo la firma! PSR: piano di sviluppo rurale, alternativa all’area di crisi per salvare lo zuccherificio e la Gam! Insomma una ridda di solo voci! A quanto le soluzioni? Si rincorrono queste soluzioni, si diciamo soluzioni, sulla carta, però di fatto non accade nulla. Ormai da due anni. Ed intanto i lavoratori toccati dalla sventura non intravedono vie

Nella stessa occasione il Presidente Frattura ha espresso poi soddisfazione per aver realizzato l’80% della spesa; ma quegli impegni di spesa da chi erano stati contratti? Dall’amministrazione attuale o dalla precedente? Il Governatore questo lo sa benissimo, e lo deve riconoscere. Di certo noi sappiamo quali obiettivi sono stati conseguiti: una spesa pubblica dichiarata al 31 dicembre 2012 che ammontava complessivamente a

euro 104.062.778,77, di cui euro 31.008.250,02 nel 2012 che hanno permesso il raggiungimento dell’obiettivo di spesa prefissato per quella scadenza annuale, consentendo alla Regione Molise di uscire dal rischio del disimpegno automatico dei fondi. Senza dimenticare i risultati ottenuti dal PSR 2007-2013, dati incontrovertibili e che non possono essere smentiti, azioni e interventi che hanno permesso il rilancio del nostro sistema agricolo in un momento di profonda difficoltà per il sistema Molise; per questo sentiamo la necessità di rispondere alle affermazioni riguardanti l’adozione del programma, avvenuta nel mese di febbraio del 2008, alla pari di Abruzzo, Lazio, Marche, Trento, Umbria, Valle d’Aosta, Basilicata, Puglia e Sicilia. Il motivo di questi tempi prolungati? La ritardata approvazione del Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale 2007-2013, avvenuta solo l’1 agosto 2007 in sede di Conferenza Stato-

Regioni, cui seguì l’invio alla Commissione europea per il placet finale. «Non siamo a rischio definanziamento», ha rassicurato l’Assessore Facciolla, in verità consultando e guardando con attenzione i documenti sembra che il rischio sia concreto. Difatti per quanto riguarda il PSR la Regione Molise deve realizzare entro il 31 dicembre 2015 la spesa di 15,3 milioni di euro di quota FEASR; come si intende assicurare la realizzazione di questo obiettivo così da evitare il rischio di disimpegno automatico? Vogliamo poi parlare dei fondi FESR e FSE? Sono a rischio, se non rendicontate entro il 31 dicembre 2015, il 18,3% di risorse a valere sul FESR e il 18,4% sul FSE. Eppure al 31 dicembre 2012 la Regione Molise aveva raggiunto il target imposto dal Governo nazionale, certificando 80 milioni sul FESR e 43 milioni sul FSE. A che punto sono, Presidente Frattura, lo stato di attuazione e la rendicontazione del PO FESR 200713?

“Asrem, ma Arcaro ha i titoli?” Conferenza stampa di Angelo Di Stefano che ha presentato una denuncia in Procura dal decreto legislativo numero 502 del 1992 nel quale si stabilisce che per ricoprire il ruolo, svolto oggi dall’Arcaro, bisogna aver maturato almeno 5 anni di servizio da medico primario”. Proprio su tale requisito Di Stefano polemizza, sottolineando: “l’Arcaro ha svolto per 11 anni il ruolo di primario in sostituzione, tale ruolo può essere svolto solo per 6 mesi, prolungabili ad un anno, quindi tutti gli atti posti in essere nel periodo successivo, per legge, sono nulli.” Inoltre si registra, da parte dello stesso Di Stefano, anche la denuncia contro Mauro Pirazzoli, direttore generale Asrem, “per aver commesso il reato previsto e punito dall’articolo 479 del codice penale vigente”. Per Di Stefano, in sostanza, “si è difronte a falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in

atti pubblici”. Non manca la stoccata al presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura. “Dopo la sentenza del Tar – ha tuonato l’ortopedico - che ha indicato la Regione come unico ente che può predisporre la chiusura degli ospedali, è assurdo che gli inquilini di Palazzo Moffa hanno ancora il coraggio di delegare altrove tale responsabilità. Ci troviamo di fronte - ha poi concluso - ad un Consiglio regionale incapace di garantire al proprio popolo il diritto alla salute. Una questione che sarebbe già sufficiente a riportare tali soggetti a casa a fronte della loro espressa incapacità”.

La politica abdica dal suo ruolo d’uscita. L’ultima notizia dei giorni scorsi è che la stessa politica che deve dare le risposte, nel caso specifico l’amministrazione Frattura, con assessorati al lavoro e all’agricoltura e alle attività produttivein primo piano, cerca aiuto al Prefetto di Campobasso, che deve impegnarsi a chiedere al ministero e al governo la firma dei provvedimenti, per i quali le carte sono tutte a posto! La domanda che ci poniamo e poniamo è semplice ma molto preoccupante: il Molise ha oggi quattro parlamentari

“inquadrati” in partiti che sono al governo del Paese, amministrazione regionale perfettamente allineata al governo centrale, che bisogno c’è di rivolgersi e sperare nell’intervento del Prefetto? Inquietante ma a ben riflettere la dice lunga sulle possibilità di soluzione dei problemi impellenti di questa regione. E la dice lunga anche sul rapporto, che non c’è!, tra i rappresentanti il territorio e l’amministrazione centrale dello Stato. Come dire? Non ci calcola nessuno. Ed intanto le nostra fami-

glie soffrono. Tutta l’area matesina, e non solo, abbandonata dai giovani. L’economia a pezzi. Attività commerciali allo stremo, che chiudono. Ma nessuno se ne accorge? Eppure dovevamo stare meglio! L’assurdo di questa crisi, per il Molise, è che a chiudere sono aziende dell’agroalimentare: zuccherificio e Gam, che nella filiera dell’alimentazione rappresentavano e rappresentano un tassello importante. Produzioni di primaria necessità., che possono reggere il mercato e ri-

lanciare l’economia del Molise. Appellarsi al riconoscimento dell’area di crisi, ovvero al futuro, molto futuro!, piano di sviluppo rurale la dice lunga anche sulle certezze che non ci sono. “O l’una soluzione o l’altra” ha dichiarato alla stampa l’assessore Petraroia, in occasione dell’incontro prefettizio. Ci pare di poter affermare oggi: ne l’una ne l’altro! Vorremmo essere smentiti e ci farà piacere riscontrare il contrario di quanto abbiamo affermato, perché vorrà significare ossigeno per le maestranze e per le aree interessate. Il Molise intero, insomma.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

24 luglio 2015

Campobasso

Per il parco verde di Viale Manzoni è tutto da rifare Praticamente a vuoto il bando per l’assegnazione e la gestione dello spazio verde di Viale Manzoni, che l’amministrazione comunale aveva intenzione di valorizzare con l’installazione di un punto di ristoro, con attrezzature ludiche, percorsi pedonali e un’area per l’accoglienza dei cani. Praticamente a vuoto perché le due domande pervenute in risposta al bando, sono state ritenute inadeguate, cioè non rispondenti ai requisiti richiesti. Il bando, si sa, viene predisposto dall’Ufficio patrimonio di Palazzo san Giorgio con estrema puntualità e, soprattutto chiarezza, la qualcosa finora ha consentito, là dove i bandi sono andati a buon fine, che l’amministrazione comunale arrivasse ad incassare canoni a volte ragguarde-

voli. Due le domande pervenute, una addirittura dal Veneto, ma talmente generica da non essere stata presa in considerazione; la domanda di provenienza locale invece è stata dapprima accettata con riserva, quindi respinta, in quanto priva della documentazione necessaria per capire le reali intenzioni del richiedente. Tutto da rifare quindi. Frattanto, in attesa di un nuovo bando, magari più elastico e forse meno oneroso, lo spazio verde di Viale Manzoni è stato affidato al Comitato di quartiere che, volontariamente, provvederà a tenerlo in condizioni praticabili, essendo uno spazio vitale per tantissima gente in cerca di un luogo tranquillo e senza insidie.

“Fermata su Ingotte, ci vuole il progetto” Conferenza di servizio per fare il punto della situazione all’altezza del bivio di Ripalimosani RIPALIMOSANI. Conferenza di servizio alla Regione Molise sulla vicenda della fermata dell’autobus per Termoli sulla fondovalle Ingotte, sospesa perché non a norma. Presenti l’assessore Pierpaolo Nagni per la Regione Molise, l’ingegnere Giannetti per l’Anas, il vicesindaco Luca Mitri per il Comune di Ripalimosani e molti cittadini aderenti al comitato Bus Democratico, che la scorsa settimana avevano protestato su Ingotte con un picchetto. Dopo tutte le valutazioni del caso l’assessore Nagni ha dato,

da parte della Regione Molise, la massima disponibilità alla realizzazione di un progetto che dovrà risolvere in maniera definitiva il problema. “Grazie alla disponibilità della Regione per cui ringraziamo l’assessore Nagni – ha affermato il vicesindaco di Ripalimosani – abbiamo già dato il via all’ufficio tecnico perché predisponga un progetto per la realizzazione delle piazzole regolari dove far fermate l’autobus. Lo avremo in tempi brevissimi e lo sottoporremo al vaglio degli enti coinvolti”. Da parte sua

l’Anas si è resa disponibile ad effettuare tutti i passaggi necessari per le autorizzazioni purché sia questa una soluzione definitiva. “Il Comune di Ripa che si è fatto portavoce del disagio di tanti operai non solo ripesi – aggiunge Mitri – organizzerà inoltre un servizio navetta temporaneo sulla fermata più vicina per chi si reca al lavoro, cercando in questo modo di ridurre il più possibile i disagi che la situazione comporta. Con la certezza che al più presto questa storia troverà soluzione”.

Il decimo anniversario del “Frangipane” Il circolo illuministico di Castelbottaccio si appresta all’evento CASTELBOTTACCIO. Il giorno 28 luglio, a partire dalle ore 18.30, in occasione del X anniversario di fondazione del circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ di Castelbottaccio, si terrà la premiazione dell’ottava edizione del PREMIO LETTERARIO

INTERNAZIONALE ‘Donne … ieri, oggi, domani’, tema di quest’anno “Io donna e la libertà di esserlo – il cammino dell’affermazione e la paura del disfacimento ”, in presenza delle autrici vincitrici e delle giurie. Il premio letterario ha valicato i confini regionali e nazionali, e che già nelle precedenti edizioni ha suscitato notevole apprezzamento ed interesse. Interverranno alla serata: la Presidente del Circolo, Maria Francesca De Lisio, il Sindaco del Comune di Castelbottaccio, Francesco De Lisio, il Consigliere delegato alla Cultura della Regione Molise, Domenico Ioffredi, la dott.sa Laura Vincelli, la giuria tecnica: prof.ssa Daniela Gilardi, prof.ssa Antonella Presutti, prof.ssa Simonetta Tassinari, la giuria popolare: Lucia De Rosa, Patrizio Romano, l’attrice Palma Spina ed il circolo musicale ‘P. Mascagni’, per lo spettacolo serale previsto per le 21.30.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“La raccolta differenziata da campagna elettorale” Il Movimento Cinque Stelle ha presentato un’interpellanza per il danno prodotto alla città di Campobasso CAMPOBAssO. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una interpellanza, per conoscere lo stato dell’arte in materia di gestione dei rifiuti nella nostra città, atteso che l’avvio di sistemi di raccolta più adeguati ed efficienti rappresenta una priorità per Campobasso non più procrastinabile e su “cui non è più tollerabile l’assoluto immobilismo fin qui dimostrato dall’amministrazione Battista che, oltre ad una innumerevole serie di falsi annunci – in puro stile renziano- finora non ha fatto praticamente nulla per migliorare i disastrosi risultati del servizio offerto oggi dalla municipalizzata SEA. La raccolta differenziata dei rifiuti rappresenta, oltre che un obbligo per le amministrazioni, una delle strategie prioritarie per ridurre il conferimento nelle discariche di

materiali riciclabili, il consumo di energie e delle relative emissioni, nonché l’utilizzo di materie prime sempre più limitate. Obblighi speso disattesi e per i quali l’Italia, grazie anche all’inadempienza di città come Campobasso, risulta essere oggetto di continue procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea. Come tristemente noto, nella città di Campobasso il servizio di raccolta differenziata per le utenze domestiche è organizzato, per la sola frazione “secca” dei rifiuti, mediante il sistema dei cassonetti stradali, sistema che notoriamente non può garantire livelli accettabili di efficienza, tant’è che Campobasso occupa stabilmente le ultime posizioni della classifica nazionale dei capoluoghi di provincia in termini di percentuale di rifiuti rac-

colti in maniera differenziata. Tra le principali carenze della gestione dei rifiuti del capoluogo v’è certamente l’impossibilità di raccogliere e valorizzare la frazione organica dei rifiuti, che costituisce mediamente circa 1/3 dell’intera produzione, tant’è che i contenitori dell’umido vengono regolarmente mescolati a quelli dell’indifferenziato ed avviati alla discarica anziché verso processi maggiormente virtuosi come il compostaggio o la produzione di biogas. Nonostante le linee programmatiche dell’amministrazione, le buone intenzioni più volte manifestate, i tanti proclami, gli annunci e le conferenze stampa con cui si è in più riprese annunciato l’avvio in tempi brevi (ampiamente trascorsi….) di sistemi di raccolta più “virtuosi” e maggiormente efficaci,

ad oggi, trascorso oltre un anno dall’insediamento della nuova amministrazione, nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa, con derivanti danni ambientali ed aggravio di spese a carico dell’amministrazione e dei contribuenti. Con l’interpellanza presentata, il Movimento 5 Stelle chiederà al Sindaco di riferire quali azioni l’amministrazione ha finora intrapreso rispetto al passato e quali, e con quali tempi, le iniziative in programma per migliorare il servizio. Chiederemo altresì di illustrare gli ultimi dati disponibili sulla raccolta differenziata per le utenze domestiche in città, specificando i risultati raggiunti nell’ultimo anno con l’attuale sistema di raccolta per ogni frazione merceologica, compresa quella “umida”.

La riorganizzazione dei servizi del Comune è all’esame della giunta

Il coordinatore delle attività amministrative Iacobucci ha concluso il lavoro C’è attesa e curiosità, sebbene alcuni vertici dirigenziali (Urbanistica e Lavori pubblici) e alcuni servizi, siano ancora scoperti Opera conclusa. Passata alla giunta comunale, quindi da passare al vaglio dei gruppi di maggioranza e, infine del consiglio. Il coordinatore delle attività amministrative di Palazzo san Giorgio, Antonio Iacobucci, ha completato la proposta di riorganizzazione delle strutture e dei servizi comunali. Un lavoro durato alcuni mesi, tempo necessario per analizzare lo stato di fatto e per trovare i correttivi per rigenerarlo. Un lavoro ponderoso, da cui l’amministrazione Battista vorrà prendere lo spunto per ridare a se stessa e alla città una nuova spinta, trovare una soluzione per accelerare il passo alle pratiche tecniche e amministrative che lan-

guono, per cerare un clima di fattiva collaborazione e intesa tra i reparti e tra gli uffici. Reparti ed uffici che sono stati analizzati nella loro complessità e via via ricomposti nelle funzioni e negli uomini, in maniera che le une egli altri trovassero i necessari meccanismi per funzionare al meglio e dare risposte concrete e celeri alla domanda di efficienza e tempestività finora delusa nell’aspettativa della gente. In pratica l’amministrazione in carica ha esercitata, e neanche in maniera inappuntabile l’ordinaria amministrazione, ora vuole passare alla progettualità, e per questo conta molto sull’assetto rinnovato e motivato

della dirigenza, dei funzionari e dei dipendenti; sulla diversa distribuzione dei carichi di lavoro e sulla ricerca delle motivazioni prestazionali che la proposta di riorganizzazione ha messo alla base della sua ragion d’essere. Iacobucci ha un notevole retroterra di conoscenza e di frequentazione della struttura municipale. Per chi l’avesse dimenticato, è stato il direttore generale per antonomasia affianco dei sindaci Augusto Massa e Giuseppe Di Fabio e da entrambi ritenuto un sostegno valido e produttivo. Esperienza che gli è servita per, come diciamo, un nuovo modello di lavoro di staff in stretta relazione con le nuove tecniche te-

lematiche, con le nuove regole contrattuali, insomma con l’esigenza di una nuova mentalità e concezione di essere la struttura comunale al servizio della collettività. C’è attesa e curiosità di conoscere e valutare la proposta, sebbene alcuni vertici dirigenziali (Urbanistica e Lavori pubblici) e alcuni servizi, siano ancora scoperti. Verranno coperti a seguito del trasferimento dell’architetto Giovanna Inanelli e del personale di ragioneria prescelto all’interno dell’organico dell’Amministrazione Provinciale, Ente manomesso e disarticolato dal Governo nazionale, a sua volta alla ricerca di una nuova identità.

Tutto pronto a Jelsi per la Festa del Grano in onore di Sant’ANNA A Jelsi è tutto pronto per la 210° edizione della Festa del Grano in onore di Sant’ANNA che avrà il suo momento piu’ importante domenica 26 luglio con la Sfilata Processionale dei Carri e delle Traglie dalle ore 10.30, e a seguire in serata il concerto di Paolo Belli e la Big Band e i fuochi pirotecnici. Nei cantieri del grano i carri e le traglie sono nell’ultima fase delle rifiniture, il paese è addobbato e abbellito da grano e km di trecce e i festeggiamenti sono iniziati già dal week-end scorso con il XV Motoraduno Nazionale del Grano. Nei giorni di domenica e lunedì, poi Jelsi e la sua Festa del Grano sono stati artefici di due eventi straordinari: l’Inaugurazione del MuFeg (Museo di Comunità della Festa del Grano) e l’evento all’Expo di Milano 2015 con una vetrina internazionale e articoli e foto anche su ‘La Repubblica’. Dal 23 luglio parti-

ranno le serate di festa che porteranno fino all’evento clou di domenica 26 luglio, per il quale, l’amministrazione comunale, in accordo con il Comitato organizzatore della Festa del Grano e la locale stazione dei Carabinieri, ha potenziato e rafforzato il piano dell’ordine pubblico e della viabilità. Per tutti i turisti che arriveranno in paese sono stati preparati due parcheggi principali: uno al campo sportivo per chi proviene da Campobasso, e l’altro nei pressi dell’Aia di Sant’Anna per chi proviene da Riccia/Foggia. Per gli spostamenti da entrambi i parcheggi e il centro abitato è stato potenziato, con più mezzi, il servizio navetta che sarà disponibile non

solo al mattino dalle 08.00 alle 15.00, ma anche dal tardo pomeriggio dalle 19.30 fino alle 2.30. Sono stati predisposti, inoltre, un parcheggio destinato ai disabili e altri parcheggi minori. Tutti i parcheggi allestiti saranno illuminati dalla sera per permettere a tutti di posteggiare senza problemi. Per permettere a tutti di godere a pieno della festa, poi, sono stati potenziati anche il servizio viabilità e i servizi igienici. Nel ringraziare tutti coloro che in qualsiasi modo hanno contribuito alla realizzazione e alla preparazione della manifestazione, il Comune di Jelsi invita a chiedere ulteriori informazioni utilizzando l’indirizzo mail: info@comune.jelsi.cb.it, le3la pagina facebook del Comune di Jelsi o chiamando il numero 0874710134, scegliendo l’interno dell’ufficio tecnico (23).



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Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

24 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

L’università del Molise presso la sede di Pesche ha promosso un incontro col mondo del lavoro e delle professioni

Progettare il futuro con l’aiuto dell’informatica I professori e gli studenti del Corso di Studio di informatica della Sede di Pesche hanno incontrato il mondo del lavoro. L’università del Molise se ne compiace e dopo aver costatata l’utilità e la scorrevolezza del confronto avuto con numerosi e qualificati rappresentanti del mondo del lavoro, delle professioni, delle imprese, delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni, ne fa motivo di ulteriore riflessione improntata su come migliorare e rafforzare l’ef-

ficacia dell’offerta formativa del Corso di Laurea in Informatica. C’è consapevolezza, infatti, dei risultati positivi e della qualità che caratterizza l’attuale percorso formativo, recentemente certificata dal “Bollino Grin” rilasciato dal gruppo dei professori e ricercatori in Informatica, che i rappresentanti del mondo del lavoro hanno riconosciuto e apprezzato offrendo opportuni suggerimenti. Sull’abbrivo è venuto fuori anche l’interesse all’attivazione di un Corso di Laurea

Magistrale che andrebbe a completare la filiera dell’offerta formativa in informatica, peraltro già caratterizzata dalla presenza del Master di primo livello in “Sicurezza Informatica e Digital Forensics”. Dall’ipotesi ad un primo abbozzo del Corso il passo è stato breve e lo ha fatto il professore Oliveto evidenziando gli aspetti peculiari del Corso e i diversi accordi raggiunti con aziende ed università sia europee sia statunitensi per lo svolgimento all’estero di attività

formative, tirocini e tesi di laurea, nonché l’evoluzione negli anni del Corso di laurea triennale in informatica, sottolineando il trend positivo delle immatricolazioni e la sempre crescente qualità dell’offerta formativa dimostrata anche dalle ottime valutazioni e dal tasso di occupazione dei laureati (che ha superato il 70% nel 2013, fonte AlmaLaurea). La giornata si è aperta con i saluti del delegato del rettore alla Didattica ed all’Orientamento, Giovanni Capobianco. A seguire il

direttore del Dipartimento di Bioscienze e Territorio, Vincenzo De Felice, ha illustrato la storia e i numeri dell’università del Molise agli ospiti, alcuni dei quali collegati in videoconferenza da Torino, Milano e Napoli. L’intervento del direttore Pasquale Lavorgna, responsabile delle funzioni didattiche del Dipartimento, ha illustrato i riferimenti normativi inerenti le procedure di accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studi universitari.

Ambiente, sequestrati sei siti Operazione dei Carabinieri sul territorio per discariche abusive ISERNIA. L’attività di indagine è stata condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia e dai colleghi dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro ed Agnone. Sei i siti che sono stati sottoposti a sequestro, due su aree

private e quattro su zone demaniali. Sono stati inoltre rinvenuti rifiuti speciali di ogni tipo, consistenti in parti di eternit , materiali provenienti da attività di demolizione di fabbricati, batterie esauste, pneumatici, elettrodomestici in disuso, carcasse di veicoli, parti di arredi, bombole di gpl,

fusti contenenti residui di vernice ed altro materiale inquinante. Quattro i fabbricati costruiti in assenza delle prescritte concessioni edilizie e in zone sottoposte a vincoli paesaggistici. Tredici le persone denunciate.

Venafro, Croce senza luce I cittadini si domandano il perchè della mancata illuminazione del simbolo che sovrasta la città VENAFRO. Novità a Venafro, nient’affatto positiva, in queste calde notti estive. La Croce, il simbolo della Cristianità fissato da volontari in cima all’altura omonima che sovrasta Venafro, appunto Monte S. Croce, non si illumina più nelle ore notturne, contrariamente a quanto avveniva sino allo scorso anno. In effetti tale Croce, assemblata con diversi pezzi metallici ed alzata in cima all’altura grazie all’opera di tanti volontari perché potesse essere ammirata dalla sottostante pianura tanto di giorno, con la luce solare, che di notte, mercé apposito impianto elettrico azionato a distanza tramite un cellulare, dalle prime ombre della sera non è più visibile data la mancata funzionalità del sistema che nottetempo la rischiarava sino allo scorso anno. Lo

spettacolo che ne derivava era assai suggestivo e in molti s’intrattenevano volentieri ad ammirare dal basso. In effetti era assai bello e particolare scorgere tale Croce illuminata in cima all’altura, mentre tutt’intorno prevaleva l’oscurità. Perché non s’illumina più ? L’impianto che la rischiarava è rotto irrimediabilmente ? Costa tanto ripararlo ? Se così stanno le cose, basterà promuovere una libera e volontaria sottoscrizione popolare da parte del volitivo “Gruppo Amici di Santa Croce” perché si metta assieme il necessario e tale simbolo della Cristianità torni a splendere ed ammirato da tutti. Tonino Atella

Consegna attestati corso per assaggiatori di oli di oliva Lunedì 27 Luglio 2015 - Sala Convegni Il Presidente della Camera di Commercio di Isernia, Pasqualino Piersimoni, informa che, lunedì 27 luglio 2015, presso la Sala Convegni dell’ente camerale isernino, con inizio ore 12.00, si terrà la cerimonia di consegna degli attestati di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva vergine, ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali D.M. 1334 del 28/02/2012, per coloro che hanno partecipato al corso “assaggiatori di oli di oliva”. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione - nell’ambito del progetto “ Dieta Mediterranea ed Expo 2015”, ha visto coinvolti attivamente 20 partecipanti che hanno seguito, sotto la guida di tecnici ed esperti del settore oleario, un percorso formativo teorico-pratico, articolato in moduli di didattica fron-

tale specifici, integrati da esercizi di assaggio di oli e visite guidate in aziende olearie. L’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva, sottolinea il Presidente Pasqualino Piersimoni, costituisce un requisito indispensabile per l’iscrizione all’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini e permette alle professionalità così qualificate di offrire servizi all’interno del comparto agroalimentare, e specificatamente nella filiera olearia.


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Termoli

24 luglio 2015

Il Termoli riparte dall’Eccellenza La mancata iscrizione in Serie D porterà i giallorossi sui campi dilettantistici molisani TERMOLI. Piccolo spiraglio sulla sorte dell’Asd Termoli calcio. La società sportiva giallorossa non fallirà, ma dopo la mancata iscrizione al quarto campionato consecutivo

di serie D, la salvezza era maturata sul campo dopo un torneo parecchio sofferto, si ricomincerà dall’Eccellenza. Non sarà il massimo, viste le

piazze che ormai dal 2012 a poche settimane fa si era abituati a ospitare allo stadio Cannarsa, ma con una dirigenza accorta magari si potrà puntare di nuovo al salto di

categoria, cercando di importare una squadra che valorizzi giovani talenti assieme a qualche uomo di esperienza. Intanto la fidejussione è stata ga-

rantita dall’ex patron Nicola Cesare. Meglio l’Eccellenza che la sparizione dalla geografia del calcio dilettantistico, questo è sicuro.

Isola ecologica ripulita Dopo le continue segnalazioni dei cittadini, per la sporcizia accumulata, l’operazione di pulizia TERMOLI. Buona la prima, anzi speriamo sia l’ultima. Ci riferiamo alla promessa di rimozione notturna dello sfacelo che abbiamo denunciato all’isola ecologica di viale Marinai d’Italia. I netturbini della Teramo Ambiente hanno ripulito tutto lo schifo e perdonateci questo termine non proprio oxfordiano che avevamo immortalato con la fotocamera Nikon di Micky Guidetti, riuscendo a far iniziare la giornata con

un colpo d’occhio di tutt’altra risma. Basterà la nostra denuncia? Non crediamo, ma potrà essere stata utile a sensibilizzare chi di dovere, ora ci aspettiamo una migliore organizzazione nel prelievo dei rifiuti, controlli e laddove opportuni e possibili sanzioni.

Beneficenza di stanza a Petacciato Una serata particolare per essere vicini a una società sportiva di basket in carrozzella PETACCIATO. Usciti fuori dalla canicola termolese, siamo stati a Petacciato per trascorrere una serata

“diversa”. L’occasione è un evento benefico a

favore di una società sportiva di basket in carrozzella l’Amicacci di Giulianova, presente con tre suoi

rappresentanti che fanno parte della branchia juniores e che si fanno

chiamare simpaticamente “Amicuccioli”, il coach e giocatore di prima squadra, Ozcan Gemi, Andrea Brandimarte di Termoli e Marco Manetta di Petacciato. Sotto il profilo della partecipazione, Petacciato e non solo hanno risposto alla grande affollando il giardino con piscina nel tentativo di raccogliere fondi e organizzare una simpatica sfilata di moda di capi di abbigliamento estivi e di abiti da sposa; il tutto condito da acconciature e tagli di capelli di tendenza. A organizzare senza lasciare nulla al caso è stata Nicoletta Memmo, stimata e apprezzata professionista del posto che si è avvalsa di un nutrito cast di collaboratrici e collaboratori che hanno permesso una serata che ha rasentato la perfezione. Presenti a rappresentare far sentire la vicinanza dell’amministrazione

comunale, il vice sindaco di Petacciato Alberto Di Vito e l’assessore allo Sport il Arnaldo Franceschini. Apprezzabile anche la colonna sonora del giovanissimo dj locale Andrea Staniscia. Alla fine della serata giunti ai rin-

graziamenti davanti ai microfoni Nicoletta Memmo non è riuscita a trattenere la commozione per la massiccia presenza di persone che hanno gratificato l’enorme impegno profuso perché “filasse tutto liscio come l’olio”.

In 85 per il trofeo Santa Cristina A Campomarino in bici per la tradizionale corsa nella festività della Santa CAMPOMARINO. Domenica scorso, 19 luglio, sono stati 85 gli atleti molisani, abruzzesi, campani e pugliesi che hanno sfidato la canicola estiva e le asperità delle ridenti colline basso molisane accolti dell’ospitalità locale per l’ennesima edizione del trofeo Santa Cristina. La gara oramai è entrata nel cuore degli appassionati di ciclismo e il sodalizio locale borgo antico Campomarino si è dimostrato all’altezza del nome di questa classica estiva e l’impegno profuso dal team ha dato i suoi frutti. I due dirigenti del team molisano Enzo Bo e Fabrizio Peschillo presidente e vice presidente colgono l’occasione per ringraziare chi li ha sostenuti e ha lavorato con loro per la perfetta riuscita della manifestazione.

nonché vigili urbani e protezione civile per l’ottimo lavoro svolto al fine di garantire l’ineccepibile

Gli organizzatori ringraziano il comune di Campomarino per la sua collaborazione,

sicurezza degli atleti. Un grazie particolare va al bar dolce nero per la cordiale ospitalità e la professionalità dimostrate mettendosi a completa disposizione dell’evento. Un grazie particolare e caloroso al presidente onorario Costanza Carriero che come ogni anno sostiene e foraggia la passione per il ciclismo di questo gruppo. La gara ha visto i successi di De Lorenzo, Leone e De Santis e tutti gli atleti hanno apprezzato la ricca premiazione e il gradevole rinfresco finale e non per ultimo il continuo rifornimento di acqua dalle moto dell’organizzazione.


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Termoli

24 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Le Regioni blocchino le norme pro trivelle e si riapproprino del futuro del mare Da Goletta Verde l’appello ai presidenti delle Regioni dell’area adriatica e ionica che oggi si riuniranno a Termoli contro il rischio di nuove estrazioni in mare Le Regioni riprendano in mano il futuro del mare e dei loro territori che il Governo centrale sta ipotecando con una scelta assurda di politica energetica, miope e ad esclusivo vantaggio delle compagnie petrolifere pronte a trivellare nuove aree marine in un’area grande quanto l’Inghilterra e compresa tra Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia. È l’appello lanciato dalla Goletta Verde di Legambiente in vista dell’assemblea dei presidenti delle regioni dell’area adriatica e ionica, in programma oggi 24 luglio a Termoli riuniti per scongiurare il rischio di nuove trivellazioni per la ricerca di gas e petrolio a largo delle coste italiane. “Chiediamo alle Regioniun segnale forte contro la deriva petrolifera di questo Governo – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente -. Invitiamoi presidenti a mettere in campo tutti gli strumenti politici e amministrativi in loro possesso, compresa la proposta di un referendum abrogativo riguardo le diverse norme pro-trivelle che hanno riaperto la corsa all’oro nero nel mare italiano. Ci sono inoltre alcune azioni che possono e devono essere attivate fin da subito, quali l’impu-

gnazione di fronte al Tar degli atti autorizzativi emanati di recente o un intervento da parte delle Regioni sul ministero dell’ambiente per chiedere la moratoria dei decreti di Via sino a quando non verranno adottati i piani delle aree previsti dal comma 1-bis dell’art. 38 del decreto legge n. 133/2014 da sottoporre a Vas. Su tutto questo ci aspettiamo che le Regioni escano dall’incontro di domani con decisioni comuni su azioni con-

crete e immediate. Ai presidenti vogliamo ricordare inoltre che si esce dal petrolio non solo fermando le trivelle – aggiunge Muroni -, ma proponendo e praticando un modello energetico e di sviluppo diverso, efficiente e rinnovabile, aprendo prospettive di nuovi settori produttivi e con importanti ricadute anche occupazionali, oltre che ambientali”. Secondo Legambiente – che dallo scorso mese sta ospitando a bordo

della Goletta Verde amministratori regionali e locali, sindaci, enti locali, aree protette marine e costiere, operatori turistici, balneatori, pescatori, cittadini, che con il loro impegno e la loro voce hanno detto chiaramente no al petrolio – la scelta del Governo italiano è un frutto di una strategia energetica insensata e impattante. Le riserve certe di petrolio presenti sotto i mari italiani sarebbero infatti asso-

lutamente insufficienti a dare un contributo energetico rilevante. Infatti, stando ai consumi attuali, basterebbero solo per 8 settimane. A fronte di questi quantitativi irrisori di greggio si stanno ipotecando circa 130mila kmq di aree marine. Solo nel basso e medio Adriatico, nel mar Ionio e nel Canale di Sicilia (le aree maggiormente interessate dai giacimenti petroliferi) sono infatti attivi 15 permessi di ricerca rilasciati (5.424 kmq), 44 richieste avanzate dalle compagnie per la ricerca (26.060 kmq) e 8 per la prospezione (97.275 kmq), oltre le 5 richieste di concessione per l’estrazione di petrolio (558,7 kmq). Ma di questi fattori non sembra tener conto il Governo italiano, come testimoniano i dieci decreti di VIA positiva su altrettante richieste fatte in Adriatico da compagnie petrolifere, emanati dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali solo da inizio giugno. Tutto questo a discapito delle ricchezze naturali, di biodiversità, ambientali e in termini di risorsa, anche economica, per le comunità locali che ancora oggi il nostro mare offre.

“Problemi idrici, si operi subito” L’onorevole Laura Venittelli interviene dopo il guasto all’adduttore irriguo sul Trigno

TERMOLI. “L’impegno del consorzio di Bonifica Trigno e Biferno

di Termoli unitamente all’appello dei capigruppo Pd di Mafalda e Montenero di Bisaccia Emilio Montano e Nicola Palombo sono azioni importanti a tutela dei coltivatori di una delle zone agricole più importanti del basso Molise”. Ad affermarlo è l’onorevole molisana del

Pd Laura Venittelli, che sottolinea la gravità della situazione causata dalla rottura dell’adduttore che dal comune di Fresagrandinaria porta l’acqua irrigua del Trigno dalla diga di Chiauci alle campagne del versante nord-est della regione. “Occorre che il consorzio di Bonifica di Vasto concluda al più presto la riparazione della condotta, altrimenti colture come pomodoro e altre specialità ortofrutticole rischiano di andare in rovina, specie con temperature così elevate, impossibili da fronteggiare senza una irrigazione efficace”.

Beccati con la droga all’imbarco Giro di vite della Guardia di Finanza sul territorio della costa molisana TERMOLI. Sarebbe stato il fiuto dei cani antidroga a percepire che qualcosa, addosso a quelle persone proprio non andava. Giro di vite della Guardia di Finanza in materia di consumo di sostanze stupefacenti. Nella mattinata di ieri le Fiamme Gialle hanno effettuato dei controlli antidroga al porto di Termoli (foto di archivio in home), in particolare nell’area adibita all’imbarco di tutti coloro che sono diretti alle Isole Tremiti.

I controlli sono scattati nelle prime ore della mattinata sui passeggeri che si stavano imbarcando diretti alle Diomedee. I militari, coadiuvati dai cani dell’unità cinofila, hanno scoperto una decina di persone con addosso sostanza stupefacente. Immediatamente è scattato il fermo e il sequestro della droga. Controlli costanti da parte delle forze dell’ordine per garantire un’estate quanto più sicura possibile.



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Opinioni

24 luglio 2015

Di Claudio de Luca LARINO. La decisione dei Giudici amministrativi sul “Vietri” ha preceduto di pochi giorni la seduta promossa a Palazzo ducale per tracciare il punto di una situazione pervenuta da tempo ad un punto di non ritorno. L’Assise, sollecitata dalla minoranza consiliare, è stata convocata dalla maggioranza a tre settimane dalla richiesta. La circostanza permette di constatare che, se l’argomento è parso poco sentito già dal ritardo ostentato dalla “Fabbrica delle idee”, mal si comprende perché poi ci si possa lamentare se i primi cittadini del circondario ed i cittadini frentani sono stati assenti. Ciò nonostante, grazie all’ “assist” dei contenuti giudiziari, un po’ tutti hanno provato a mettere il proprio cappello sulla vicenda, traendone – ad uso dei “mass media” – esaltanti frasi di compiacimento. C’è stato chi ha ipotizzato che, quanto prima, il “Vietri” ritornerà ad operare con tutte le sue Divisioni, ritornando la struttura di un tempo. Ciò non è vero; e farlo credere vuol dire ingannare la pubblica opinione. Spesso le sentenze dei Tar si limitano all’aspetto formale. Nel caso del “Vietri” il Collegio molisano ha preso atto del motivo di censura articolato dai ricorrenti nel momento in cui hanno prospettato l’illegittimità dei decreti commissariali che avevano invaso la competenza legislativa regionale in materia di programmazione sanitaria, operando un intervento sostitutivo non contemplato dall’art. 120, c. 2, Cost. e dal sistema delle fonti in generale. Il Piano sanitario regionale 2008/2010, varato con delibera del Consiglio n. 190/2008, era stato approvato (in attuazione dell’art. 6, c. 2, lett. B, dello Statuto) con la legge n. 34 del 26 novembre 2008. Sicché il Commissario “ad acta”, in quanto organo amministrativo, si sarebbe dovuto astenere dal modificare la rete ospedaliera a suo tempo delineata dalla normativa regionale. Perciò, da un punto di vista

di Pasquale Di Lena Ritorna nell’ufficio di Presidenza dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, nata nel 1994 a Larino, un molisano. E’ il sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, attuale coordinatore dell’Associazione nel Molise. Un importante risultato, applaudito dalla delegazione molisana che, ieri, ha partecipato, in quella sede prestigiosa che è il Palazzo Lanfranchi di Matera (si possono ammirare le opere del grande scrittore e pittore Carlo Levi e il mondo del poeta Rocco Scotellaro), all’Assemblea ordinaria dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio. Sorbo, con altri quattro bravi amministratori della Toscana (Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti in provincia di Siena), della Calabria ( Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena in provincia di Cosenza), della Puglia (Benedetto Miscioscia, assessore Comune di Andria) e Michele Sonnessa

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’ospedale “Vietri” prima di Iorio e Frattura

teorico, ora il “Vietri” dovrebbe ritornare ad operare con tutte le sue specialità. Ma, dopo tutto quello che è accaduto (crisi economica, “spending review”), come si può pensare – ad esempio – che possa ritornare “in pristino” la Sala operatoria se il personale non esiste più, soprattutto perché sono anni che le norme della Pubblica amministrazione sullo “spoil system” impediscono di assumere risorse per sostituire quelle poste in quiescenza? Lo stesso dicasi per ogni altro reparto. Se ne può dedurre quanto segue: almeno in un primo tempo, chi di dovere, dilatando i tempi per ottemperare alla sentenza, farà in modo che la situazione del “Vietri” permanga, con-

fermando la presente attenuazione delle attività. Poi organizzerà le cose, da un punto di vista burocratico, conformandosi al dettato dei Giudici amministrativi, modificando con gli organi e nei modi di legge la programmazione della presente situazione sanitaria. Il fatto vero che oggi si comincia a prospettare l’idea di una privatizzazione della Sanità. Talune specialità, più remunerative da un punto di vista mercatale, potrebbero essere affidate ai privati; cosicché, in un medesimo presidio, potrebbe essere attuata una suddivisione di cure e di strutture tra pubblico e privato. Lo scenario non è futuristico. Ed ecco perché si “chiudono” ospedali quali il “Vietri” che pure

aveva una sua consistenza storica. Nel 1831, il Ministro degli Affari interni, “anticipando” i Iorio ed i Frattura, istituì avvedutamente un ospedale in ogni Distretto. Nel gennaio del 1832, Ferdinando II decretò che la Provincia di Molise doveva attivarne “uno in Campobasso, un altro in Isernia ed un terzo in Larino”. Il Re intendeva programmare in tal senso perché in un territorio, privo di strutture pubbliche per la cura degli ammalati poveri, i pazienti potessero essere soccorsi (e curati) non più solo nelle proprie dimore. Ed ecco che, nel XIX secolo, esisteva già un ospedale a Venafro mentre quello di Campobasso aprì i battenti nel 1845 e raggiunse la capienza di una ventina di posti-letto nel 1910. Per Isernia bisognò attendere il 1886 (15 posti-letto). Larino (con appena 6) riuscì ad inaugurare il proprio nosocomio nel 1896; ma già nei primi decenni del ‘900 poteva ospitare 20 pazienti e, di seguito, ancora molti di più. L’ospedale di Termoli venne inaugurato nel 1951. Prima di quella data il centro adriatico poteva fruire di una struttura di fortuna e, nel ‘54, venne attivata la Chirurgia e poi la Pediatria. Seguirono, negli Anni ’60, il Laboratorio di analisi, il Servizio di radiologia ed il Reparto di ostetricia. Col tempo i Borboni furono maledetti dalla Storia. Ad essi subentrarono i Savoia, il Fascismo e la democrazia. Sinché arrivarono i Iorio ed i Frattura.

Sorbo nel direttivo nazionale Città dell’olio importanti tradizioni legate all’olivo e all’olio, la cultura e la storia che ha origini assai remote. Un avvenimento programmato in questa parte del territorio regionale, ma che riguarda l’intero Molise e, come tale, impegna tutte le istituzioni perché abbia il successo che merita. Serve all’immagine del Molise e, soprattutto. La nomina di Antonio Sorbo ai

(sindaco di Rapolla in provincia di Potenza), va ad affiancare il Presidente Enrico Lupi, applaudito per il prestigio che vive l’Associazione con i suoi 350 soci (numero non facile con le situazioni che vivono. Un successo pienamente confermato dai tre giorni di Matera, la Città che nel 2019 sarà la Capitale della Cultura Europea, con la tappa inaugurale di Girolio d’Italia e le tante

manifestazioni che l’hanno vista straordinaria protagonista insieme con tutta la Basilicata. La prossima tappa di Girolio d’italia, da Expo al Molise, nelle mani di Roberto Socci, assessore di Colletorto, vedrà protagoniste le tre città dell’olio che guardano più da vicino il Fortore, Colletorto, Sant’Elia a Pianisi e Macchia Valfortore con i loro territori olivetati e gli stupendi paesaggi, le

vertici nazionale e internazionale dell’Associazione, a fianco del Presidente Lupi, suona di auspicio per la riuscita della manifestazione. Al neo vicepresidente l’augurio di buon lavoro sapendo dei nuovi compiti affidati alle Città dell’Olio, con un nuovo ruolo che in grado di gestire la rivoluzione dell’olio, che è già cominciata.


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