E luce fu a led

Page 1

tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xi - N° 260 mercOledì 25 NOvembre 2015 - distribuziONe grAtuitA

www.lagazzettadelmolise.it

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta

Adalberto Cufari

POLITICA

L’Oscar del giorno lo diamo al nostro collega Adalberto Cufari. Sempre presente sulla notizia, arguto, sagace e capace di ‘colpire’ nel segno con la sua penna che sembra intinta nell’inchiostro perforante. Il giornalismo di opinione non è scomparso e trova proprio nel nostro Adalberto la sua punta di diamante. Siamo lieti, perciò, potere assegnare questo Oscar, più che meritato, al nostro attento, acuto osservatore giornalistico.

pagina 3

Leva a Fanelli “Pensi che abbiamo l’anello al naso?”

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

restA AggiOrNAtO, seguici ANche su FAcebOOk

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Francesco Pilone

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Francesco Pilone. Ha portato, letteralmente, allo sbaraglio quel minimo di opposizione al Comune di Campobasso. In questi mesi ha cercato di arrampicarsi sugli specchi senza obiettivi politici e programmatici e giustificando la scelta di una coalizione civica che non esiste. Sta di fatto, che è venuta meno una buona fetta di opposizione, mentre ritiene ancora di difendere l’indifendibile.

Fa discutere il Piano approvato dalla Giunta Vincono i “soliti campioni della velocità”

Sui tagli a Isernia, l’onorevole Leva critica il segretario Fanelli. “Non abbiamo l’anello al naso”

TRASPORTI

pagine 3

La Metropolitana leggera, a chi serve? E’ polemica in questi giorni sul riparto dei fondi per la viabilità. E riesplode il caso Metropolitana

SANITA’

pagine 4

Meno servizi e più tasse Un disastro E’ la Cgia di Mestre a sottolineare le storture del sistema sanitario. Meno servizi e più tasse

Frattura: “Sui Lea, un’apertura del Tavolo” pagina 4

servizio a pagina 5


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 25 novembre 2015

La Regione che non muove né promuove azioni politiche si affida agli altri

Per salvare la prefettura a Isernia, la Corte d’Appello e l’autonomia regionale l’assessore Petraroia confida nel sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, e nel ministro della Giustizia, Andrea Orlando Il Pd molisano si dice efficacemente impegnato in difesa della identità e dell’organizzazione territoriale. Ma dovrebbe fornire documenti ufficiali, aver preso posizione e atteggiamenti pubblici che lo provino Personaggio sempre e comunque, Michele Petraroia: vice presidente della giunta regionale e impareggiabile comunicatore istituzionale. Surroga Frattura notoriamente allergico all’esposizione mediatica, e andando a coprire i buchi dialettici di Micaela Fanelli scopertamente esposta ai venti delle polemiche interne ed esterne, ha preso gusto anche a surrogare la segreteria regionale del partito. La morbidezza del linguaggio, il suo insinuante argomentare su tutto e su tutti, la sua abilità a dare un colpo al cerchio e uno alla botte per far quadrare i conti della gestione politica e amministrativa del centrosinistra a Palazzo Moffa dichiaratamente e dimostrabilmente fallimentare, lo rendono sempre e comunque protagonista, oltre che generoso fornitore di notizie, riflessioni e suggerimenti alla stampa scritta e parlata. Se non ci fosse lui a dire e a fare (anche a disfare), delle vicende politico/amministrative del Molise, il circuito mediatico ne verrebbe privato e costretto a ruminare cronaca. Grazie a lui si possono allestire servizi radiofonici e televisivi e riempire pagine intere di giornali, alcuni “sic et simpliciter”, altri con critica e commento. Nel pastone della sua ultima comunicazione, c’è di tutto: attualità politica, strategia

amministrativa e finanziaria, programmazione (Por 2014/2020) e una buona dose di demagogia (“In una fase dominata dalle politiche di austerità europee e dai tagli lineari nazionali che mettono a dura prova le aree marginali ed i territori svantaggiati, non ci si può affidare solo alla protesta né tantomeno si deve cadere nella rassegnazione o peggio scadere nella sterile demagogia di forze politiche populiste ed inconclu-

lettera aperta

denti”). Populismo è accusare di populismo gli altri e assolvere se stesso, anche dinanzi alla dimostrazione della disoccupazione giovanile al 43 per cento, delle aziende chiuse, delle serrande dei negozi abbassate. Petraroia ha informato che la Giunta Regionale ha insediato una cabina di regia di cui fanno parte le principali associazioni imprenditoriali, la Cgil, la Cisl e l’Uil, chiamate a scegliere gli obiettivi strategici dei

fondi strutturali europei 2014/2020, del co-finanziamento nazionale del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) e delle risorse straordinarie previste per gli interventi nell’Area di crisi corrispondente al territorio che va da Boiano a Venafro, e a decidere l’entità degli interventi. Del calendario dei lavori cui la cabina dovrebbe dedicarsi notte e giorno nessun cenno. Sufficiente è averla organizzata. Gatta ci cova. Siamo dell’avviso, infatti, che surrettiziamente nascosto, l’obiettivo del governo regionale sia quello di arrivare a definire le linee programmatiche e gli interventi operativi a ridosso della prossima campagna elettorale per imbonire il popolo e sollecitare il consenso, fidando nella scarsa memoria dei molisani sugli anni che sta passando nel gorgo dell’inedia amministrativa, della stagnazione economica e della disoccupazione. Andando al Pd, ciò che sarebbe stato lecito attendersi fosse stato esposto dalla segreteria regionale, lo ha esposto Petraroia. Il Partito, a suo dire, sarebbe “fortemente impegnato a salvaguardia della prefettura di Isernia, della Corte d’Appello e a difesa dell’Autonomia Regionale, tanto è vero che nei prossimi giorni saranno in Molise il sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, e il ministro della Giu-

stizia, Andrea Orlando, nel mentre il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sta valutando l’ipotesi di una visita istituzionale ad Agnone, per la quale siamo in attesa di conferma”. Fosse vero, un Partito efficacemente impegnato in tal senso, dovrebbe fornire documenti ufficiali, aver preso posizione e atteggiamenti pubblici che lo provino. Dal Pd del Molise niente di tutto ciò. Una bufala. Stando così le cose, la presunta salvaguardia della Corte d’Appello e della prefettura d’Isernia dovrebbero garantirla Rughetti ed Orlando, e il ministro Poletti. Dal tono enfatico e consolatorio con cui queste presenze sono state annunciate sembrerebbero taumaturgiche e pertanto esaustive dei problemi che affliggono e mortificano il Molise come entità geografica, demografica, amministrativa e culturale. Ma di queste formule propagandistiche purtroppo abbiamo piene le scatole. Se ne renda conto Petraroia e si faccia più accorto e prudente. Per salvare la Corte d’Appello e la prefettura d’Isernia dovrebbe bastare l’azione politica e amministrativa della Regione, se contasse qualcosa. Eppoi, più che in Rughetti ed Orlando preferiamo aver fiducia nella delegazione parlamentare del Molise. Ed è tutto dire. Dardo

Il Forum del trasporto locale dopo l’ennesima rottura del treno

Trenitalia, possibile continuare così? Egr Direttore, non vogliamo infierire ma richiamare alla necessità di dare risposta ad una situazione di emergenza eccezionale. Ci riferiamo all’ultimo episodio del treno che è andato in avaria, sostituito daun altro treno andato anch’esso in tilt, sostituito da un bus che ha preso fuoco con stati d’animo intuibili dei malcapitati passeggeri, Definiamo la situazione di emergenza eccezionale perché episodi anche gravi fanno quasi parte della vita quotidiana del sistema ferroviario molisano e

Siamo dinanzi ad un’emergenza eccezionale Urgono interventi purtroppo dei cittadini. Come abbiamo avuto modo di dichiarare pubblicamente attendiamo i tre treni di nuova generazione in arrivo ma è comprensibile che rappresentano un rinnovo parziale del parco rotabile del Molise. Que-

sto significa che dovremo affrontare un periodo più o meno lungo di transizione che ci vedrà costretti ad un ancora largo uso del vetusto parco rotabile. Ricordiamo, e ci pare di tutta evidenza , che la tipologia degli incidenti suggerisce una sola cosa saggia: riportare la Direzione Centrale Operativa in Molise e l’officina a Campobasso. E’ evidente che la manutenzione e riparazione dei treni a Benevento non è sufficiente. E’ altrettanto evidente che la regolamentazione del traffico sulla

linea ferroviaria “a distanza non funziona”. Noi quindi rivogliamo a Ferrovie dello Stato un appello forte ed accorato. Dismetta le questioni di puntiglio, la visione “razionalizzatrice” che provocano degrado e dispendio di risorse economiche, riconosca gli errori, i provvedimenti presi sono disastrosi e ripristini lo stato ante, noi non siamo tesi ad aver ragione ma a contribuire per risolvere i preoblemi. Filippo Poleggi Presidente Forum TPL Molise


TAaglio lto Il duello

3 25 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

In causa chiamato anche il Governatore. “Perchè non invitato Brasiello?”

L’onorevole Leva durissimo contro la segretaria del Pd per “la farsa elettorale sui tagli ad Isernia”

“Fanelli, non abbiamo l’anello al naso” Il parlamentare sottolinea le incongruenze: “Prefettura aperta ma senza prefetto. Un assurdo” CAMPOBASSO. Dopo la visita in Molise del Sottosegretario Rughetti, l’onorevole Danilo Leva, che non ha partecipato all’incontro, in una nota sul profilo Facebook ne spiega le motivazioni. ” Ho ritenuto di non partecipare all’iniziativa di ieri organizzata dal PD regionale a Isernia per due ragioni : – La prima perché ritengo che quando si discute di argomenti così importanti come il riordino istituzionale o di tagli in generale ci voglia serietà e questi temi non si possono piegare alle ragioni di una campagna elettorale. La provincia di Isernia merita rispetto e soprattutto in una fase così dolorosa come quella che stiamo attraversando i cittadini non credo siano alla ricerca di super eroi o salvatori della patria ma di una classe dirigente rigorosa. Ritengo sia stato un errore creare aspettative enormi con un titolo altisonante quando poi le dichiarazioni di Rughetti alimentano ancora maggiori dubbi e perplessità. Intanto credo utile che Rughetti si sintonizzasse con il Ministero dell’Interno per non andare in confusione e poi francamente non capisco il risparmio che produrrebbe il taglio di 23 Prefetti a cui comunque lo stato dovrebbe poi pagare lo stipen-

L’intervento

Viabilità, 100 milioni, bene o male, spesi Spett. Redazione E’ di oggi la notizia che in Lombardia sono in corso i lavori per collegare il Terminal 1 e Terminal 2 dell’aeroporto milanese di Malpensa. Si tratta di una bretella ferroviaria di 3,5 km, in buona parte in galleria, dal costo di 115 milioni di euro e consegna a giugno 2016, che interesserà un flusso di 3 milioni di passeggeri. In Molise, con una somma quasi pari, verranno realizzati diversi interventi sulle strade, ma non sulle grandi direttrici di traffico. Si potevano utilizzare quei soldi per raddoppiare qualche tratto della Bifernina o qualche tratto della statale 87 verso Vinchiaturo-Boiano o per realizzare la bretella intorno a Venafro. In particolare oltre 23 milioni di euro sono destinati alla “metropolitana leggera”; nessun nuovo tracciato per velocizzare la linea, ma solo interventi sulle stazioni, chiuse, per far viaggiare qualche centinaio di persone all’anno. Certo sprecare 23 milioni di euro per interventi su stazioni, in disuso da anni, lascia perplessi. Con le strade attuali, a scorrimento, che permettono di raggiungere in 10, 15 minuti il capoluogo, è anacronistico pensare di riportare la gente ad attendere un

trenino alle stazioni. Stazioni che in diversi casi sono distanti alcuni chilometri dai centri abitati di riferimento: Matrice, Baranello, Guardiaregia, San Polo. Difficilmente, da anni, si vede scendere qualche passeggero in queste stazioni e, in alcuni casi, sono state soppresse proprio le fermate. Si poteva procedere, anche in questo caso, ad eliminare qualche tratto inutile come la deviazione verso Bosco Redole o raddrizzare almeno qualche curva. La linea ferroviaria verso Boiano va ammodernata ma semplicemente per raggiungere Roma e Napoli in modo più celere e comodo. La condizione per la realizzazione della “metropolitana leggera” c’era quando i paesi erano ancora popolati e la gente viaggiava volentieri in treno (visto lo stato tortuoso delle strade di allora). Oggi sarà difficile invogliare quei pochi abitanti rimasti nei paesi ad usufruire di un servizio che prevede trasbordi e inutili attese alle stazioni, come 50 anni fa, su un percorso di fine 1800. Senza considerare i costi di gestione che, al tempo, hanno indotto RFI a chiudere le stazioni. Distinti Saluti Michele Rocco

dio. A tale ipotesi Rispondo no grazie. Isernia è territorio di confine e la prefettura così come le altre istituzioni non vanno smantellate. Questa è la battaglia che i parlamentari stanno portando avanti. Altre soluzioni non ci interessano. Anche perché togliere il Prefetto sarebbe l’anticamera della chiusura. Sarebbe un po’ come Immaginare l’Unimol senza rettore o il Consiglio regionale senza Presidente vale a dire il primo passo verso la cancellazione. La seconda ragione riguarda proprio il modo con cui si fa una campagna elettorale. Non aver invitato Gigi Bra-

siello all’iniziativa ritengo sia stato un errore gravissimo. La caduta dell’amministrazione comunale di Isernia è una ferita ancora aperta e il voto alla Provincia è una sua conseguenza. Non invitare Brasiello alla chiusura della campagna elettorale di fatto è l’ammissione delle responsabilità enormi del PD regionale su quella vicenda. Se ci sono dei problemi questi non vanno rimossi ma affrontati, altrimenti si continuano a produrre solo macerie.Evidentemente la Fanelli pensa che noi si abbia l’anello al naso ma le posso garantire che si sbaglia di grosso”.

il caso

Ribadito al ministro Orlando il no del Molise alla soppressione della struttura

“Giù le mani dalla Corte d’Appello” CAMPOBASSO. Chiaro e netto il no alla soppressione della Corte d’Appello del Molise quello espresso al ministro Orlando dal Comitato che si oppone alla previsione legislativa . “Detta soppressione – leggiamo nel documento - difatti, comporterebbe non soltanto l’automatica soppressione di altri Uffici giudiziari quali la Procura Generale presso la Corte di Appello, la Procura distrettuale presso il Tribunale di Campobasso (e, con essa, gli apparati del GICO, dei ROS e dello SCO), il Tribunale e la Procura per i Minorenni (inclusi i connessi servizi sociali), il Tribunale di Sorve-

Il taglio, porterebbe alla cancellazione di altre istituzioni territoriali glianza e l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, ecc., ma anche la successiva probabile soppressione di ulteriori Uffici giudiziari quali uno o più Tribunali del distretto, oltre che il

TAR, la Corte dei Conti, la Procura presso la Corte dei Conti e le Commissioni Tributarie, nonché di Uffici paragiudiziari quali i Comandi regionali delle Forze dell’Ordine, la Questura e magari la stessa Prefettura di Campobasso. Inoltre, le anzidette soppressioni comporterebbero prevedibilmente pure la successiva chiusura di altri Uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale, quali l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, l’INAIL, i Vigili del Fuoco, ecc.”. Insomma, un pericoloso effetto domino “la cui inevitabile conseguenza sarebbe la drastica riduzione del-

la popolazione determinata dai connessi trasferimenti di numerosissime famiglie di impiegati in altre sedi, con la conseguenza che anche gli enti privati (banche, assicurazioni, ecc.) chiuderebbero o comunque ridurrebbero le loro sedi, con tutti i conseguenti effetti dirompenti sui commercianti, sugli imprenditori e sui liberi professionisti, costretti a loro volta a chiudere i propri uffici ed esercizi, con ulteriore crescita del tasso di disoccupazione di giovani e lavoratori”.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

4 25 novembre 2015

Da una indagine della Cgia di Mestre

Le famiglie più tartassate d’Italia abitano a Reggio Calabria. Tra le famiglie più tartassate d’Italia figurano anche quelle di Campobasso, città che nella graduatoria stilata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, è collocata al nono posto preceduta da Reggio Calabria, appunto, da Napoli, Salerno, Messina, Roma, Siracusa, Catania e Latina. La Cgia ha analizzato il carico fiscale di una famiglia media composta da un lavoratore dipendente con coniuge e figlio a carico. Come si può notare gli italiani più tartassati abitano al Sud e, soprattutto, nelle regioni in cui è in atto il piano di rientro dal debito sanitario. Non bastasse ciò che per colpa di quel buco finanziario siamo costretti a sopportare, accadrà che i mancati aumenti dei trasferimenti finanziari in materia di sanità da partre del Governo nazionale, verranno compensati con un incremento della tassazione locale e/o con un inasprimento dei ticket. Alleluia! Siamo alla canna del gas. Moriremo asfissiati se non verranno corrette le condizioni di gestione per le quali i servizi sanitari costano più che altrove, determinando addizionali Irpef regionali e comunali iperboliche per essere compensati. Moriremo asfissiati se i costi di gestione delle aziende che raccolgono e smaltiscono i rifiuti solidi urbani rimarranno alti e, come prevede la legge nazionale, obbligati interamente ad essere coperti dagli utenti con il pagamento del tributo. Inoltre, a causa di una percentuale di raccolta differenziata insignificante, non è attuabile una riduzione della tariffa, così come succede in molte città del Nord. Insomma, siamo il peggio del peggio, con l’aggravante di non avere la capacità di limitare i danni. La cancrena della sanità, se non bloccata, può invadere l’intero corpo sociale, senza via di scampo. E per come siamo messi, nelle mani di commissari e sub commissari che non cavano il ragno dal buco, il destino ci pare segnato. Sono peraltro le cifre nella loro gelida rappresentazione della realtà a comunicare lo stato d’allarme e l’urgenza di una tera

L’intervento

I mali della sanità danneggiano anche le tasche

Moriremo asfissiati se non verranno corrette le condizioni di gestione per le quali i servizi sanitari costano più che altrove, determinando addizionali Irpef regionali e comunali iperboliche per essere compensati

Senza servizi e con i danni collaterali che minano l’assistenza dei cittadini pia d’urto per abbattere il male che ci affligge. Nel 2015 il peso complessivo dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali, la Tasi, il bollo auto e la Tari a Reggio Ca-

labria è di 7.684 euro; a Campobasso è di 7.496 euro: la distanza dal primo al nono posto in classifica. Nel dettaglio, la famiglia tipo individuata dalla Cgia di Mestre, a Campobasso paga 5.881 euro di Irpef cui si aggiungono 667 euro di addizionale regionale (la più alta in Italia: un primato che denuncia l’inefficienza di chi amministra e gestisce), 248 euro di addizionale comunale, 202 di Tasi, 243 di bollo auto e 255 di Tari (tra le più altre d’Italia). Questo è il quadro d’assieme che determina nei campobassani la poco invidiabile condizione di tartassati, contro la quale, l’antidoto per risolverla non rimane che la scheda elettorale. Dardo

Il presidente della Giunta regionale ritiene positivo l’incontro

“Sanità, aggiornato il Tavolo tecnico” Campobasso. Si è chiuso con un aggiornamento il tavolo tecnico interministeriale in riunione ieri mattina a Roma per la valutazione degli adempimenti previsti dal piano di rientro dal disavanzo sanitario del Molise. Un incontro costruttivo e molto positivo, durante il quale è stata messa in evidenza la correttezza del percorso intrapreso dalla Regione per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza: i risultati raggiunti avvicinano il Molise alle realtà più virtuose in sanità. Definiti i prossimi passaggi da compiere: l’approvazione dei piani operativi straordinari sarà

propedeutica alla stipula dell’accordo per il piano di rientro tra Stato e Regione, la definizione dell’accordo dovrà essere presentata entro il prossimo 15 dicembre alla Conferenza delle Regioni. “Così come fatto per i Lea, la cui risalita (siamo passati dai 140 punti del 2013 agli attuali 159) ci pone a ridosso delle poche realtà virtuose e oggi ci è stato ufficialmente riconosciuto, ora dobbiamo concretizzare alcuni atti dirimenti, primo fra tutti la richiesta di accesso alla liquidità straordinaria per il pagamento dei debiti al 31 dicembre 2012

con il relativo piano, ai sensi del decreto legge 179/15. Lo faremo in vista del prossimo tavolo”, dichiara, a conclusione dell’incontro, il presidente Paolo di Laura Frattura. “Portiamo a casa un apprezzamento importante per il lavoro svolto con la proposta di riorganizzazione sanitaria, ospedaliera e territoriale. Un riscontro positivo – sottolinea –, che ci mette nelle condizioni di lavorare sugli approfondimenti in termini di sostenibilità finanziaria che il Ministero dell’economia ci chiede. Forniremo integrazioni e chiarimenti”.

I Cinque Stelle: “Sull’Egam noi non torniamo indietro” Acqua pubblica Bene comune. Abbiamo suggerito una proposta di delibera a tutti i Comuni del Molise per rilanciare il ruolo degli enti locali nella gestione del Servizio idrico integrato Dopo le battaglie nelle istituzioni a più livelli, dopo gli incontri e i dibattiti con sindaci, cittadini e associazioni, il Movimento 5 Stelle riporta la questione Egam sull’agenda dei Consigli comunali. Con il referendum del 2011, infatti, il popolo italiano ha detto SI’ in maniera netta alla gestione del servizio idrico che deve restare

L’acqua deve restare pubblica Bisogna fare chiarezza anche sui rapporti con Molise Acque

pubblico. Proprio il rispetto del voto impegna gli enti locali ad attivarsi per questo, riconoscendo proprio quello idrico come servizio di interesse generale senza scopi di lucro. Il Movimento 5 Stelle vuole accompagnare i Comuni in questo percorso. Già a ottobre scorso abbiamo portato il Consiglio regionale del Molise ad accettare tutte le nostre proposte: acqua, diritto universale; ciclo integrato pubblico, partecipato, sostenibile e solidale; legge di riordino del settore; regime di compensazione per

i Comuni virtuosi o per quelli che ora pagano meno; costi gestionali minimi per la struttura dell’Egam; gestione del sistema affidata a un soggetto pubblico. Dunque, diversi risultati sono già stati raggiunti. Ma non ci fermiamo. Quindi, dopo una costante e proficua collaborazione con il Forum dell’Acqua, abbiamo predisposto una ‘Proposta di delibera consiliare per la modifica dello Statuto’, inviata a tutti i Comuni del Molise, per riaffermare il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del Servizio idrico.


TAaglio lto

5 25 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Quattro milioni di euro finanziati dalla Regione per la sostituzione della pubblica illuminiazione con impianti a più alta efficienza

E luce fu. Laddove non poterono le centrali a biomasse potè la lampadina a led. Certo che se si potesse istituire un premio alla sfacciataggine Paolo Frattura lo vincerebbe a mani basse. La Regione Molise ha sostenuto con 4 milioni di euro un Avviso Pubblico per il finanziamento di progetti finalizzati a rendere energeticamente più efficienti gli utilizzi degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche. In parole povere sostituire le attuali fonti di illuminazione pubblica con lampadine a più basso consumo, di più moderna concezione. Il tocco di classe, il colpo di genio di tutta l’operazione è che come criterio di selezione dei progetti presentati è stato scelto quello cronologico; cioè i primi, i più veloci a presentare i progetti saranno coloro che si aggiudicheranno le risorse. Tempo massimo di presentazione degli elaboratissimi studi, dieci giorni, dicasi dieci giorni. Niente da dire. Un vero colpo da maestro. Dieci soli giorni di tempo massimo dalla pubblicazione dell’avviso come termine massimo per la presentazione delle istanze hanno praticamente estromesso la stragrande maggioranza delle amministrazioni comunali dalla possibilità meramente pratica di redigere i progetti, tanto per cominciare. Si aggiunga poi che il criterio esclusivamente cronologico per l’aggiudicazione dei fondi depone malissimo sulla qualità degli stessi e sul metro con cui (non) sono stati valutati, in termini di convenienza finanziaria per l’ente Regione stesso. Bastava essere veloci, tutto qui. La cosa strana, davvero strana, è che tra i più veloci s’è piazzato l’ormai celebre ing. Di Domenico, consorte del capo di gabinetto della giunta, Mariaolga Mogavero, lo stesso cui era stato regalato il 95% delle quote della Civitas srl, originariamente del Paolo Frattura imprenditore. La stessa Civitas che chiese l’autorizzazione per la realizzazione della centrale a biomasse, la più piccola delle due, in area matesina la scorsa estate.

L’intervento Oggi nei Paesi membri dell’Assemblea delle Naioni Unite si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La data del 25 novembre è stata resa ufficiale da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. Certo, dicono Piera Liberanome e Roberta Iacovantuono dei Cristiano Sociali del Molise, non sarà un appello, una nuova Carta dei diritti, non saranno uno spettacolo, un documentario, un’inchiesta o un libro a fermare la strage delle donne; neanche le migliori leggi basteranno, se non lievita una coscienza collettiva che le dia corpo e sostanza. Questione di cultura, soprattutto, di un maschilismo esacerbato, di un modo di essere e di porsi di fronte al mondo femminile in termini di prevalenza, di possesso, di egoismo. E’ questo il nodo da sciogliere per dare fluidità al rapporto uomo/donna su basi parità, di reciprocità, di comprensione e di affetto. Per le Cristiano

Dieci soli giorni di tempo dalla pubblicazione dell’ avviso per la presentazione dei progetti. Ma Perchè?

Il velocissimo ingegner Di Domenico, pare, sia stato proprio il più lesto. Del resto si sa, di questi tempi la celerità è tutto. Corre tutto molto veloce. La luce soprattutto. Di queste sinistre coincidenze (la velocità dell’amico ingegnere) e di queste maldestre scelte operative (il criterio cronologico per la selezione delle domande ed il risibile tempo di dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso per la presentazione dei progetti) s’è avveduto il consigliere Salvatore Micone, freschissimo di passaggio in maggioranza, che non deve aver preso benissimo questa forma di accoglienza:

“…leggendo l’Avviso Pubblico, finanziato per circa 4 milioni di euro a valere sul Fesr, ci rendiamo conto che purtroppo non tutti sono stati messi nelle condizioni di presentare istanza di accesso ai finanziamenti. L’ordine cronologico, in questo caso, non costituisce una garanzia di qualità in riferimento ad interventi dall’alto valore tecnico e tecnologico ed al contempo il termine di dieci giorni non è assolutamente sufficiente all’elaborazione dei progetti medesimi. “Ho presentato pertanto – prosegue l’esponente di palazzo Moffa – un’interrogazione urgente affinché il

Presidente della Giunta chiarisca le motivazioni del ricorso ai suddetti criteri che hanno impedito, dati i tempi irrisori per tale tipologia di progetti, a tanti Comuni e tecnici esperti del settore di partecipare al Bando e per capire le modalità che hanno, invece, permesso a pochi di accedere ai suddetti finanziamenti.” E già. Siamo davvero curiosi di conoscerli anche noi questi motivi. Che se pur non dovessero essere, alla fine, convincenti saranno stati, comunque, sufficienti a farci ingoiare l’ennesimo pasticcio amministrativo. Ma è tutto alla luce dei led.

Piera Liberanome e Roberta Iacovantuono dei Cristiano Sociali: “Parlarne, scrivere, raccontare le storie, trovarsi numerosi, donne e uomini, andare nei teatri o nelle strade con un pensiero comune anti-violenza è un passo importante per capire” Oggi è la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne Sociali Liberanome e Iacovantuono “parlarne, scrivere, raccontare le storie, trovarsi numerosi, donne e uomini, andare nei teatri o nelle strade con un pensiero comune anti-violenza è un passo importante per capire”. Capire, appunto, l’assurdità della violenza in sé e soprattutto sulle donne che, come si sa, si manifesta in tantissimi modi: in casa, nel rapporto ses-

suale, con lo stupro, con lo stalking, con l’istigazione alla prostituzione. Termini che sono diventati correnti e resi usuali, svuotatati della loro carica di violenza, di oppressione, di mortificazione e compressione della dignità umana. Contro tutto questo,

al di là della celebrazione della giornata internazionale, il capitolo rimarrà quotidianamente aperto se non interveranno quotidianamente i correttivi che le donne invocano e che non sono unicamente nelle leggi quanto, come detto e ribadito,

nella mentalità del “maschio” perché si comporti da uomo. Non siamo più alle mobilitazioni femministe di piazza, ai cortei, alla gestualità di rito. Siamo in una fase meno eclatante e più pericolosa. In cui devono essere rimossi i tabù culturali, gli atteggiamenti offensivi, la tolleranza verso gli abusi certo con l’aggravamento delle pene per i colpevoli, ma soprattutto con una profonda opera di dissodamento delle incrostazioni che impediscono la permeazione delle coscienze. A quest’opera occorre il concorso di ciascuno, del sistema dell’informazione, della scuola, delle forze sociali, della chiesa, di tutte le forme e le formule che aggregano e dentro le quali sarà necessario discutere e confrontarsi come combattere la violenza contro le donne.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

6

Campobasso

25 novembre 2015

Furto nella Chiesa di Sant’Antonio Abate in Campobasso Asportati i calici con le ostie consacrate. “Sconcerto e preoccupazione” Campobasso. “Con dolore e rammarico” – annuncia il vescovo Bregantini della diocesi di Campobasso –Bojano - che dà notizia del furto avvenuto nel Tabernacolo della Chiesa di Sant’Antonio Abate in Campobasso, nella serata di lunedì 23 novembre 2015. Il Consiglio Pastorale stava svolgendo la sua regolare riunione all’interno dell’ufficio del parroco, mentre al di fuori varie persone erano impegnate per la costruzione del presepio ed altre attività. Purtroppo, al termine della riunione che si è svolta tranquilla e regolare, i membri del Consiglio insieme allo stesso parroco don Ugo Iannandrea, hanno subito

notato la porticina artistica del Tabernacolo spalancata. Immediato lo sconcerto, enorme nel

loro cuore il dolore per la violazione delle cose sacre. Il parroco ha subito avvertito il vescovo

mons. Bregantini, che poco dopo si è recato sul posto, elevando subito una preghiera di ripara-

zione. La polizia era già arrivata immediata ed aveva fatto i necessari rilievi di ufficio. Dalle prime deduzioni si propende per il gesto sconsiderato di un giovane legato al mondo della tossicodipendenza, che avrebbe agito nell’intento di ricavare dalle due Pissidi, ivi prelevate, una somma per i suoi loschi interessi. Anche questo è segno di un degrado sociale che è indice di una accresciuta povertà. Proprio la forza della Fede ci aiuti a pregare per chi ha compiuto questo gesto, senza timore che le Chiese restino aperte pur se vigilate, com’ è il desiderio di Papa Francesco.

Presentato il 1° Concorso Internazionale di Composizione Bilancio della elegante serata al Rinascimento per gratificare il mandolino. Da Ripa a Dublino col Premio “Nino Iammarino” Nino Iammarino è stato tra i fondatori dei Plettri: gli altri sono Mario Tanno, Renato Urbisci, Michele Trivisonno e Michele Tirabasso, con i quali ho formato un gruppo formidabile che ha riscosso successi in tutto il mondo. Ora che il gruppo si è virtualmente sciolto si è inteso ricordarne una insostituibile colonna, attraverso la lodevole iniziativa. In sala, insieme ai numerosi convenuti, erano presenti amici, parenti e concittadini di Nino Iammarino, oltre beninteso alla inconsolabile vedova Franca, alle statuarie figlie Pia e Rita e ai figli Luigi e Antonio. Il Concorso si giova del sostegno organizzativo del Circolo Musicale Mascagni, della Federazione mandolinistica nazionale e della Flavour of Italy group, con sede in Irlanda e vedrà la partecipazione dei compositori provenienti da tutto il mondo. In modo da rilanciare a pieno titolo il mandolino che, per un certo periodo, era stato accostato ai “posteggiatori” e per fare della facile ironia sul nostro Paese, alla pizza. La premiazione avverrà, l’anno prossimo, in settembre, a Dublino, alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Irlanda. (ge.ve.)

Un punto di saldatura, tra il Molise e l’Irlanda. O, meglio, tra Ripalimosani e Dublino. L’ideale immenso ponte è stato progettato da Maurizio Mastrangelo, molisano del capoluogo, socio del prestigioso ristorante Pinocchio di Dublino (l’altra metà è del ripese Marco Giannantonio). La stuzzicante trovata è stata annunciata al Rinascimento, elegante e gremito come non mai, nel corso della raffinata serata dedicata alla XXII edizione della Festa della Musica, in onore di Santa Cecilia, impreziosita dalla musica dell’Orchestra a Plettro “P. Mascagni” e del Coro Polifonico di Montagano. Il Circolo Musicale “Mascagni”, con il presidente nazionale dell’associazione mandolinistica Tonino Di Lauro, ha consegnato per l’occasione gli attestati agli allievi più meritevoli, prima che il gioioso conduttore Pippo Venditti presentasse il 1° Concorso Internazionale di Composizione, intitolato a “Nino Iammarino”, un poliedrico e benvoluto musicista ripese che si è spento un anno fa, dopo una vita calda e piena di affetti.

Area Matese, buona la strategia Il comune di Roccamandolfi sottolinea la positività dell’azione programmatica L’amministrazione comunale di Roccamandolfi esprime vivo apprezzamento per la Bozza di Strategia di zona inerente “l’Area Matese”. Nei giorni scorsi - afferma il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi- è stata definita tra la Regione Molise, il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Coesione Economica e i comuni interessati la bozza di strategia dell’area prototipo “Matese” selezionata nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne e

che comprende i comuni di: Castelpetroso, San Massimo, Santa Maria del Molise, Cantalupo, Roccamandolfi, Boiano, Colle d’Anchise, Spinete, San Polo Matese, Campochiaro, Guardiaregia, Sepino, San Giuliano del Sannio, Cercepiccola. L’approccio centrale per la Strategia di area - afferma il sindaco lombardi - si fonda su alcuni pilastri fondamentali estremamente condivisibili quali: La costruzione di una “comunità delle competenze”

per favorire processi di cambiamento; Conoscere i luoghi e saperli raccontare aiuta a nere col’orgoglio di soste una munità; I borghi e le loro comunità come fucina di offerta turistica. L’idea guida della Strategia vede al centro il Matese, che se pur interessato dal decremento demografico, è un’area interna che sostanzialmente tiene, e che conserva ancora oggi una buona coesione sociale essendo percepito come territorio di indubbia

qualità sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista storico-culturale. Il documento strategico approvato - continua ancora lombardi - è stato il frutto di un costruttivo confronto tra il GAL Molise Verso il 2000 che ha svolto un fondamentale ruolo di coordinamento, il Nucleo di Valutazione della Regione Molise e i Sindaci dei comuni interessati. A breve, dopo aver definito la strategia preliminare e quella definitiva si passerà alla sotto-

scrizione dell’APQ(accordo di programma quadro) che avrà una dotazione finanziaria di 3,8 milioni di euro da investire nel Matese per potenziare i servizi alle comunità interessate. Questa - conclude Giacomo Lombardi - è una grande occasione di programmazione e pianificazione del nostro territorio, che se ben utilizzata dalle amministrazioni interessate, può rappresentare un positivo e funzionante modello operativo di cui essere orgogliosi.


Campobasso

7 25 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tre punti in altrettante partite sono il magro bilancio numerico della gestione Favo, però....

Sembra finita la noia dei tifosi Il finale di Fano ha riacceso i fuochi e sprigionato nuove speranze di Gennaro Ventresca La noia spinge a inventarsi un altro amore. Ma ci vuole poco a riaccendere la vecchia fiamma. Basta una prova ardente, su un campo pieno di mine come quello di Fano per riscoprire un sentimento ammantato di cenere. I tifosi, in fondo, sono bambini mai cresciuti. Li puoi accontentare con un lecca lecca o con un gol. Come quello segnato da Bucchi sul campo marchigiano, o quello (parso a tutti buono) siglato, nel recupero, da Valentini e poi annullato dall’arbitro su segnalazione del guardalinee che ha ravvisato una precedente posizione di fuori gioco dello stesso autore della rete che ha scatenato polemiche, ma che paradossalmente ha riacceso la polveriera rossoblù. Un bel segnale per battere la noia. Detto questo veniamo ai numeri, ancora piccoli piccoli. Nelle ultime tre gare, tanto per non disperdersi nel trapassato remoto, i nostri ragazzi hanno fatturato ap-

pena tre pareggi, due dei quali, in rimonta, fuori dal giardino di Selva Piana. Tre punti si potevano raggiungere anche con una vittoria e due sconfitte. Ma non sarebbe stata la stessa cosa. I tre risultati “bianchi” hanno fatto capire che siamo sulla buona strada per conferire ordine tattico. Totalmente mancante nei giorni dispari di Cappellacci, con la squadra scriteriatamente sbilanciata in avanti. La prima fase della stagione rossoblù è stata brutta come il peccato. Ora, sembra, che Favo stia chiudendo qualche crepa, via le rughe più profonde, è riapparso anche qualche sfiorito sorriso. Il centrocampo a quattro ha permesso ai nostri colori di sopravanzare le divise bianche dei padroni di casa. Bene Censori, come cuneo di metà campo; niente male Lucchese (96), sveglio come non mai; ordinato e intraprendente Valentini; ancora un po’ lento , per via della lunga assenza, Boldrini, ma il suo apparto è stato lusinghiero.

E’ entrato con la rabbia di un cavallo di razza Andrea Bucchi, lesto e deciso a scaraventare in rete la respinta corta dell’esperto ma arruffone Ginestra; ha trovato lo spunto dei giorni migliori anche Fiore, passato improvvisamente da oggetto misterioso a uomo decisivo. E poi ci sono gli altri che se la sono cavata egregiamente. Eccezion fatta per Fer-

rani che benchè avvertito due volte dall’arbitro, prima dell’esecuzione del calcio d’angolo, ha travolto in piena area il centravanti Gucci, provocando il rigore che stava indirizzando la partita verso una nuova sconfitta dei ragazzi con le bluse rossoblù. Da rivedere Aquino e Alessandro: il centrale ha corso molto, senza beccarla mai; l’esterno ha fatto

come è nel suo stile: più fumo che arrosto. Ma i suoi continui arrembaggi sono apparsi come mareggiate nell’area di rigore avversaria. C’è ora da completare il progetto: trovare la via del gol o, in subordine, quella dell’assist. Altrimenti avranno solo un senso sandokiano i capelli svolazanti dell’argentino con passaporto italiano.

“Che fa quel bagno nel Castello?” E’ l’interrogativo che l’Associazione Centro storico di Campobasso pone all’Asrem e al Comune CAMPOBASSO. L’associazione centro storico di Campobasso, rinnova l’analoga richiesta del 28 marzo 2011, alla quale non è seguito alcun riscontro, sperando questa volta di ottenere i legittimi provvedimenti. “ Dando seguito alle precedenti note inviate, nel corso del 2010, per denunciare la presenza di un WC chimico nell’atrio del Castello Monforte, si comunica che il medesimo WC non è stato ancora rimosso. Tale ingombro stride fortemente all’interno del maniero medievale e la posa in opera non è stata concordata né tantomeno autorizzata dalla Soprintendenza. Nel rispetto della normativa vigente, tale servizio può essere installato per brevi periodi e per motivi particolari ovvero durante manifestazioni pubbliche. Pertanto, non essendoci alcuna giustificazione, se ne chiede la verifica e la rimozione”.

Onav, il presidente Intini in visita in Molise Momento importante per la delegazione Onav Molise, sabato sera alla Piana dei Mulini, per la visita del presidente nazionale, Vito Intini. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione sulle attività svolte dalla giovane delegazione per la promozione e valorizzazione del vino molisano. Un processo di crescita che ha caratterizzato l’azione dell’Onav e, non a caso, nel pieno coinvolgimento di quanti, al pari, si prodigano a promuovere il territorio attraverso la lettura della sua storia, sono state consegnate le tessere “Amico Onav” a Pasquale Di Lena e Franco Valente. Ad aprire la serata, l’intervento della delegata regionale Carla Iorio che ha sintetizzato le azioni e i progetti posti in campo dall’Onav nei mesi passati “per promuovere la conoscenza del vino molisano innanzitutto partendo dal nostro territorio. Va dato atto della bontà del lavoro svolto

dalle nostre cantine che oggi presentano prodotti di qualità in grado di reggere i prodotti di altre realtà regionali. Su questa strada proseguiremo così come nel lavoro pure avviato con le scuole”. Anche l’intervento del delegato di Isernia, Mario Stasi,

si è basato sulla crescita del prodotto molisano e sulla qualità garantita a partire dalla vigna. “Le vere sfide, oggi, si giocano proprio sulla valorizzazione dei prodotti enogastronomici che possono riportare l’Italia a primeggiare nel mondo

con le sue specificità territoriali”, ha detto nel suo intervento il presidente, Intini. Da qui, la necessità del coinvolgimento delle scuole e dei giovani sul bere consapevole e la conoscenza del prodotto vino. “Una serie di progetti in tal senso – ha ribadito Intini – che abbiamo già messo in campo perché crediamo in questa azione”. A conclusione della serata, la consegna degli attestati a quanti hanno brillantemente superato il Corso di assaggiatore e, poi, la possibilità di una degustazione dei vini messi a disposizione dalle cantine molisane. Un momento importante, dunque, per la delegazione molisana che, come ha potuto notare lo stesso presidente Intini, ha svolto in piena sintonia con i programmi nazionali la sua attività sul territorio atta a favorire la conoscenza, la promozione e la valorizzazione delle nostre tipicità.





11

Isernia

25 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Provincia distrutta dal centrosinistra” Domenica si vota per il nuovo presidente dell’amministrazione provinciale di Isernia mentre tutto sprofonda ISERNIA. “Sveglia, la provincia di Isernia sta morendo”, è l’appello che il candidato alla presidenza del centrodestra, Antonio Ditri ha indirizzato ai colleghi amministratori per le elezioni di domenica prossima. La provincia di Isernia, infatti, sembra ritornare ai tempi dell’ultimo dopoguerra, particolarmente per le cattive consuetudini che si stanno con-

solidando e i continui tagli da parte del governo e della stessa Regione. Così, come lo stesso capoluogo di provincia sta morendo sotto ogni punto di vista. Nessuno, ad oggi, sa quali siano le reali intenzioni del presidente Frattura e della maggioranza di centrosinistra per uscire da un pantano che sicuramente ha origini molto remote ma per la cui risoluzione l’amministrazione

regionale è stata votata dai cittadini. La verità. è che le numerose problematiche sembrano perpetuarsi in una sostanziale forza di inerzia, come se tutto fosse fuori da ogni controllo. Nessuna idea infrastrutturale e nemmeno i soldi necessari per porre mano alla viabilità ridotta assai male. La provincia di Isernia è stata letteralmente ignorata dal centrosinistra con il

riparto degli ultimi fondi. Non si conosce affatto che idee abbia l’Amministrazione per il turismo, dove e come voglia investire, come rendere fruibili le bellezze del territorio sempre più abbandonato. Le pochissime iniziative, sono frutto di privati cittadini e associazioni che, nonostante l’impegno, trovano spesso difficoltà in una matassa di piccoli intoppi burocratici

che la politica dovrebbe risolvere, non accondiscendere. Sono solo alcuni motivi che hanno spinto il centrodestra e l’area dei moderati a chiedere un voto convinto da parte degli amministratori della provincia di Isernia anche per dire basta ai continui tagli voluti e imposti da una maggioranza di centrosinistra alla Regione che è priva di una strategia programmatica.

“L’acqua del Volturno non si tocca” Il sindaco di Rocchetta al Volturno contro la Regione Molise per un’autorizzazione concessa rOCCHeTTa aL VOLTUrnO. “L’acqua del fiume Volturno non si tocca nella maniera più assoluta”. Lo annuncia il sindaco di Rocchetta a Volturno Teodoro Santilli. con una delibera, infatti, il

Comune si è opposto al rilascio di atti concessori, da parte della Regione Molise, per la derivazione dell’acqua del fiume Volturno. L’amministrazione, infatti, è giunta a conoscenza che

un’azienda ha fatto richiesta per realizzare una centrale idroelettrica, tra i territori di Cerro al Volturno e Rocchetta con l’intento di intubare l’acqua del fiume per un tratto di 1500 metri di lunghezza, il

tutto con conseguenze negative per cittadini e soprattutto per la flora e la fauna della zona. Di qui la delibera di opposizione tenendo conto anche dell’esistenza di una centrale Enel

Si era disperso sui monti, ritrovato Brutta avventura per uomo ritrovato dal Soccorso alpino nei pressi di Vastogirardi VasTOGIrarDI. Si è conclusa positivamente la vicenda che ha visto protagonista un ottantenne di Villa San Michele, Vastogirardi. L’uomo, A.L. le sue iniziali, dal pomeriggio di ieri si era allontanato dalla sua abitazione senza fare più ritorno e senza dare sue notizie. Alcuni parenti dell’uomo, che viveva solo, recan-

dosi presso la sua abitazione e constatando la sua assenza protratta per diverso tempo, hanno allertato i soccorsi verso le 17:30, intimoriti anche dalle avverse condizioni meteo. Sul posto sono giunti i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), trattandosi di ambiente montano ed impervio, per

allestire un Centro Coordinamento ricerche (CCR) da cui pianificare le operazioni e coordinare l’intervento di soccorso, anche mediante l’ausilio di un evoluto sistema di cartografia dedicato a livello nazionale, il 3DRTE di Pangea srl per l’esplorazione degli scenari digitali in 3D integrato con sistemi GPS. Erano presenti sul posto anche

Carabinieri e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato delle Stazioni di S. Pietro Avellana e i Vigili del Fuoco di Isernia. La collaborazione delle squadre impiegate nella ricerca di superficie per la bonifica del territorio di indagine, ha consentito, nonostante il buio, la nebbia e l’incessante pioggia, di ritrovare la persona dispersa intorno alle

04:00 di questa mattina. Determinante è stato, questa volta, l’impiego dell’unità cinofila dei Vigili del Fuoco che ha rintracciato la persona in una zona non distante dal punto di ultimo avvistamento. L’uomo è apparso in discrete condizioni di salute per quanto provato dalla notte passata all’aperto.

Festa dell’albero: i giovani scolari piantano decine di alberi IsernIa. Diverse scuole dell’infanzia e primarie della provincia di Isernia hanno celebrato la Festa dell’albero, con la partecipazione del Corpo forestale dello Stato. I bambini hanno recitato poesie, filastrocche e cantato canzoni, presentato progetti e lavori, che avevano come oggetto l’albero. Il momento culminante della cerimonia è stato la messa a dimora di piccoli alberi, quando i “futuri cittadini” hanno preso l’impegno solenne di accudirli con cura e devozione fino a quando saranno cresciuti. Ad alcune cerimonie erano presenti anche rappresentanze dei genitori e delle associazioni ambientaliste e con i bambini, i veri protagonisti della festa, sono stati trattati in modo semplice e diretto argomenti di strettissima attualità come i cambiamenti climatici, l’estinzione delle specie viventi, il dissesto idrogeologico, l’importanza della conservazione della natura e di un comportamento responsa-

bile delle comunità umane nei confronti dell’ambiente. Questa festa si è affermata per la prima volta negli Stati Uniti in conseguenza di gravi disastri naturali dovuti principalmente ai grandi disboscamenti che inte-

ressarono quei territori. Nel 1872, il Governatore dello Stato del Nebraska, Sterling Morton, decise di dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi e fu chiamato Arbor day. In Europa si diffuse negli anni successivi e, in Italia la prima

“Festa dell’albero” fu celebrata nel 1898 per iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. In seguito fu istituzionalizzata con la “legge forestale” nel 1923. Quest’anno la Festa dell’albero è dedicata alla lotta ai mutamenti climatici, il 2015 è infatti un anno decisivo: a dicembre nel vertice delle Nazioni Unite si dovrà definire il nuovo accordo internazionale sul clima, “l’ultima vera opportunità per salvarci” come afferma il Pontefice nell’enciclica Laudato sì. Malgrado negli ultimi anni la celebrazione della Festa dell’albero sia andata un po’ scemando a livello nazionale, il Corpo forestale in provincia di Isernia ha deciso di proporla a molte scuole, affinché non si perda la costumanza di celebrare una festa vecchia più di cent’anni ma ancora attuale e altamente educativa, ricca di significati, che spesso i meno giovani conservano nei loro lontani ricordi.


12

Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

25 novembre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Il Vietri rischia di finire” Il consigliere regionale Francesco Totaro ha presentato un’interrogazione sui tagli all’ospedale LARINO. La riduzione della funzionalità del reparto di rianimazione dell’Ospedale Vietri di Larino, va ad aggiungersi ad una serie di provvedimenti che stanno letteralmente smantellando quel presidio ospedaliero. Atti e disposizioni che aumentano i rischi per la salute delle migliaia di utenti che quotidianamente si rivolgono al Vietri, ma che trovano sempre meno servizi a loro disposizione e di certo non per colpa del personale sanitario, anch’esso vittima di tagli e riduzioni di vario genere. Continuiamo ad assistere a questi atti, poi, nonostante sia stato confermato dal TAR che soltanto il Consiglio regionale può procedere ad un ridimensionamento così invasivo degli Ospedali e non l’Asrem o la struttura Commissariale. Proprio su questi due aspetti ho presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, affinché sia ripristinato il servizio H24 della rianimazione al Vietri e che venga dato seguito alla sentenza del TAR dello scorso maggio con cui si prescriveva la riattivazione anche dei reparti oggetto di riduzione da parte dell’Asrem. Questa l’interroga-

zione: Premesso che con proprio atto prot. 2427/05 del 19/11/2015 il Direttore Sanitario dell’Asrem ha disposto l’interruzione del presidio H24 del servizio di rianimazione a decorrere dal prossimo 1 dicembre, riducendolo agli orari 08:00 – 20:00; considerato che il servizio in orario notturno sarà affidato a personale in forza al Pronto Soccorso, ovvero da medici reperibili e non fisicamente

presente all’interno del presidio ospedaliero e che eventuali urgenze saranno prese in carico dal servizio di emergenza territoriale 118 per trasferimenti in altre strutture; considerato inoltre che il servizio di rianimazione risulta essere tra quelli fondamentali e non prescindibili per garantire i livelli minimi di assistenza e dunque deve essere garantito per l’intero arco della giornata;

accertato che senza il supporto di un anestesista all’interno della struttura i rischi conseguenti per la salute e la sopravvivenza dell’utenza sono sicuramente maggiori in termini di servizio e soccorso; ritenuto che il TAR Molise con proprio dispositivo del 14 maggio 2015 ha accolto il ricorso presentato dal Comitato civico frentano con il quale si chiedeva l’annullamento del de-

creto del Commissario ad Acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Molise n. 21 del 4.6.2014, con cui sono stati approvati i Piani Operativi 2013/2015; ritenuto inoltre che il Commissario ad-Acta non ha i poteri per disporre la chiusura di reparti e dunque degli ospedali, ma tale decisione spetta al Consiglio Regionale; si chiede al Presidente della Giunta Regionale, nella sua qualità di qualità di sub – Commissario alla Sanità, di revocare l’atto in parola e far ripristinare la piena operatività del reparto di anestesia e rianimazione presso l’Ospedale Vietri di Larino, scongiurando rischi concreti per la popolazione che si rivolge a quel presidio sanitario; inoltre si chiede come mai non sia stato dato seguito alla sentenza suddetta del TAR attraverso cui buona parte della funzionalità dell’Ospedale Vietri verrebbe ripristinata, in quanto, come sancito dai giudici amministrativi, trattasi di struttura virtuosa, capace di coprire i costi di gestione anche grazie alla significativa mobilità attiva proveniente dalle limitrofe regioni.

Truffa e riciclaggio, arrestato un marocchino Operazione degli uomini del Pg della Polizia stradale di Campobasso e Larino La Polizia di Stato di Campobasso ha tratto in arresto un cittadino italiano di origini marocchine poiché colpito da un mandato di cattura europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria tedesca per truffa e riciclaggio internazionale di veicoli. Per dare esecuzione al citato mandato di

cattura, personale della Squadra di P.G. della Sezione di Polizia Stradale di questo Capoluogo e un’unità operativa del Distaccamento di Larino si recava presso la residenza del ricercato e dopo un lungo appostamento riusciva a riconoscere lo stesso all’interno dell’abitazione; a quel

punto venivano precluse tutte le possibili vie di fuga e si procedeva ad entrare nell’appartamento. All’interno dello stesso, vi era il solo cittadino di origini marocchine che, vistosi braccato, non opponeva alcuna resistenza. Già in due precedenti occasioni, la stessa

Squadra di P.G. aveva favorito l’arresto del medesimo a seguito di circostanziate segnalazioni: una del maggio 2013 in territorio lussemburghese e l’altra del decorso mese di marzo in territorio italiano, sempre per riciclaggio internazionale di veicoli.

L’opera Di Enzo Puchetti Scultore Il libro di Napoleone STELLUTI verrà presentato sabato presso il Liceo Artistico di Termoli

E’ stata fissata a Sabato 28 novembre prossimo alle ore 9,00 presso l’Aula Magna del Liceo Artistico B.Jacovitti di Termoli la presentazione del libro L’Opera di Enzo Puchetti Scultore di Napoleone Stelluti il quale così si esprime in merito al contenuto del libro. Lo scultore Vincenzo PUCHETTI che si firmava con il diminutivo Enzo , era nato a Campobasso il 29 aprile 1894, al n.26 di Via Ferrari, dal trentunenne prof.NicolaPuchetti, di Larino

e dalla gentildonna Concetta Di Tommaso. Ripercorrendo le tappe dell’articolo che scrissi allora mi ricordo ,che con molti sacrifici e a spese proprie mi recai in tutti i comuni a scavare nei vari archivi la documentazione della raccolta fondi, del costo del monumento , del contratto con Puchetti e il programma della inaugurazione, senza la collaborazione dei vari impiegati non sarei riuscito nell’impresa. Dopo l’uscita del mio articolo ripubblicato anche sull’Almanacco del Molise 1991, mi giunsero molti segni di apprezzamento, quello che più di tutti mi fece molto piacere era a firma del Prof.Corrado Carano, che si meravigliò della portata e dell’importanza dello scultore campobassano che grazie alle mie preziose notizie veniva così ricacciato dall’oblio. Poi il merito se vogliamo è stato anche degli eredi Puchetti, vale a dire della Famiglia Gumina e del nipote Fabio da Roma che mettendomi a disposizione il loro materiale mi hanno consentito di approfondire e sviluppare un percorso cronologico della vita e delle opere di Enzo Puchetti il più completo possibile. Detto questo sono stato in grado di mandare alle stampe una monografia sull’artista che ripercorre tutta la sua pro-

duzione artistica e il clima storico-politico e sociologico del passato regime , per cui ho sollecitato tutte le istituzioni interessate ad organizzare la presentazione del volume già avvenuta a Campobasso,Termoli e Riccia , per evidenziare nella giusta luce tutta la produzione artistica di questo illustre figlio della nostra terra , che studiò ed insegnò all’Accademia di Belle Arti di Napoli, ove morì all’età di 53 anni il 15 maggio 1947. Forse non tutti sanno che il nostro monumento ai caduti di Larino è stato riprodotto sul Calendario dell’Arma dei Carabinieri 2013 la cui tiratura è stata di 1milione e 200 000 copie, di cui 8 000 in inglese, francese, spagnolo e tedesco , grazie al nostro fotografo conterraneo Paolo Di Paolo. Per esempio rispetto a quanto era già noto nel mio articolo del 1990 ,ho scoperto che alla base del gruppo bronzeo di Bojano sulla destra oltre alla firma dell’artista Enzo Puchetti, a sinistra vi è un’altra firma tale F. Giampaglia che potrebbe essere quella della Fonderia oppure di un altro scultore .Infine deve essere messo in grande evidenza il problema della salvaguardia di questi monumenti che deve cominciare ad interessare anche gli altri comuni così come ha fatto il nostro, predisponendo i relativi progetti e chiedendo il finanziamento agli organi preposti.


13

Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

25 novembre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Difesa Grande, un disastro” I cittadini contro il Comune che ignorerebbe l’area in pieno degrado TERMOLI. Ancora una volta il cittadino residente Pasquale Antenucci, sostenuto anche da altri abitanti del quartiere Difesa Grande si rivolgono a Termolionline per lanciare un appello-messaggioall’amministrazione comunale. “Ancora una volta forse l’ennesima, alcuni cittadini di Termoli che vivono a Difesa Grande sentono il dovere di far sentire il proprio disappunto nel modo in cui la nostra amministrazione comunale ci sta trattando. Visto che il nostro quartiere possiede due rappresentanti nella maggioranza di questa amministrazione. Ma forse hanno il compito di alzare solo la mano al momento stabilito in seno al Consiglio Comunale, dei problemi del quartiere a loro non gli passa

minimamente per la testa, tanto che vivono nel quartiere, vedono, ma non vogliono vedere questo degrado che esiste a cento metri da casa loro. Facciamo un elenco delle cose che non sono assolutamente decenti in un centro abitato, e di tutto documentato fotograficamente: 1) Tombini privi di coperchio e pieni di rifiuti; in una sola zona ce ne sono 4; 2) Marciapiedi impraticabili a causa di alberi e siepi che li ricoprono; 3) Parco giochi per i bambini in via degli Olivi totalmente nel degrado, tanto che ai piedi di un palo di illuminazione con il coperchio rotto, a scapito di qualche bambino che giocando possa infilarci un piede, al-

beri con rami fino a terra, altro pericolo per i bambini. 4) Il plesso scolastico di Difesa Grande è circondato da una foresta amazzonica (anche se la nostra amministrazione ha emanato due ordinanze al riguardo del verde pubblico, quando il primo inadempiente al riguardo è proprio il comune, anche se nel mese di marzo 2015 in occasione della presentazione del nuovo comitato di gestione del Centro Sociale Santa Mari degli Angeli, il nostro carissimo Vice Sindaco prese visione di tale degrado e disse che si sarebbe attivato in quanto in prossimità della scuola era pericoloso in caso di incendio, siamo quasi a Natale di bonifica non se ne vede). I nostri bravi consiglieri passano quattro o

cinque volte al giorno davanti a tale degrado ma nessuno vede nulla, oppure non devono vedere, per motivi di convenienza. Verso la fine di marzo con uno dei due consiglieri abbiamo fatto un giro per il quartiere e gli abbiamo mostrato delle criticità del quartiere si è corredato di non so quante foto su tutte le criticità e ci avrebbe fatto sapere fra una settimana, siamo a Natale non riceviamo ancora risposta. L’ultimo schiaffo al quartiere è venuto a darlo l’operaio che taglia l’erba con il trattore, è venuto a farsi una scorribanda con il mezzo, ha semplicemente sporcato il parco giochi. Noi cittadini di questo quartiere da questi amministratori siamo definiti cittadini di serie B pertanto campa cavallo…”

Giustizia, solidarietà, pace I tre temi trattati a Termoli in un confronto dell’Ufficio scolastico regionale TERMOLI. Si è conclusa al cinema “S. Antonio” di Termoli la tre giorni di eventi organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise insieme all’associazione “Rondine Cittadella della Pace” sui temi della giustizia, della solidarietà e della pace. Tre giornate che hanno coinvolto professionisti, dirigenti scolastici, docenti e studenti di Abruzzo e Molise. Dopo il primo incontro (organizzato insieme al Lions Club di Vasto) di domenica scorsa nella parrocchia San Paolo Apostolo di Vasto, lunedì mattina è toccato agli studenti del Polo Liceale Mattioli, sempre di Vasto, mentre nel pomeriggio ai dirigenti scolastici e ai docenti del basso Molise che si sono riuniti nell’auditorium dell’Ipseoa “Federico di Svevia” di Termoli (all’incontro ha partecipato anche il vescovo Gianfranco De Luca). La giornata di martedì, infine, è stata dedicata agli studenti delle scuole del basso Molise: circa 300 alunni che hanno riempito il cinema S. Antonio per confrontarsi sui temi della pace e dell’integrazione. Al tavolo dei relatori: Anna Paola Sabatini, direttore USR Molise e Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace, candidata al Premio Nobel per la Pace 2015, “per essere riuscita a realizzare all’interno del borgo medievale di Rondine, in provincia di Arezzo, un ‘ecosistema’ di valori, da cui irradiare in tutto il mondo messaggi e contenuti di tolleranza e fratellanza fra le Nazioni”. “Noi non parliamo di pace – ha detto Vaccari agli studenti – ma pratichiamo la pace. Per cambiare il mondo bisogna rompere gli schemi e compiere il primo passo”. A Rondine si formano le nuove generazioni di leader in grado di trasmettere un cambiamento reale in tutto il mondo e incidere positivamente negli equilibri tra le nazioni. Giovani provenienti da diverse culture e da Paesi generalmente identificati dalla Storia come nemici (Medio Oriente, Federazione Russa, Caucaso del sud, Balcani, Africa e Subcontinente indiano) arrivano, in-

fatti, nella Cittadella, per studiare e vivere insieme, con la speranza di diventare leader pacifici di domani. Per i vertici dell’Ufficio Scolastico del Molise, la scuola deve essere “palestra di pace – ha detto Anna Paola Sabatini – e occorre che i docenti e gli educatori trovino momenti di riflessione per recuperare lo slancio utile a superare momenti così difficili e delicati. Perché abbiamo l’obbligo di porci come testimoni di speranza per i giovani”. Franco Vaccari e la sua collaboratrice, Spinella Dell’Avanzato, hanno presentato agli studenti la missione di Rondine Cittadella della Pace e le attività svolte a livello internazionale che coinvolgono ogni anno decine di ragazzi. Due studentesse di Rondine, inoltre (Ulwiia Afet dell’Azerbaijan e Astanda Gablia dell’Abchazia), hanno raccontato ai “colleghi” molisani la loro esperienza di vita e formativa. Tra i progetti portati avanti da Rondine, c’è il Quarto Anno Liceale d’Eccellenza con lo Studentato Internazionale. “Si tratta di un’opportunità educativa, formativa e di studio rivolta a giovani talentuosi e meritevoli di tutta Italia a cui viene offerto di frequentare, nel borgo di Rondine, la classe quarta dei Licei

Classico, Scientifico e delle Scienze Umane – è stato detto durante i lavori - è un’alternativa all’anno all’estero che darà la possibilità di studiare, ma anche di fare un’esperienza unica a contatto con i 25 studenti internazionali di Rondine, provenienti da paesi in conflitto”. Il Molise non è ancora rappresentato, mentre ora, a partire dal prossimo bando, parteciperanno anche studenti della regione. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tramite un protocollo d’Intesa, ha equiparato il Quarto Anno Rondine all’anno trascorso a studiare all’estero e lo ha riconosciuto come percorso di “Internazionalizzazione di Eccellenza”. Questo consentirà, tramite un sistema di valutazione dello studente che Rondine ha autonomia di definire nei criteri, il rientro degli studenti nella classe quinta della loro scuola di origine. Il viaggio della delegazione di Rondine Cittadella della Pace, in Molise, è servito anche come primo passo per avviare una serie di progetti e attività formative con l’Ufficio Scolastico Regionale e con i docenti e gli studenti del territorio.

“Ci auguriamo che il Termoli prosegua” Il Comitato Figc ricorda che la società è continuativa dal 1920 TERMOLI. Il Comitato Regionale Molise della F.I.G.C. L.N.D. , comunica che, relativamente alla problematica del TERMOLI CALCIO 1920, la società al momento della rinuncia al campionato Interregionale ha inoltrato richiesta di iscrizione

alla categoria inferiore, ovvero al campionato regionale di Eccellenza, come suo diritto, assolvendo a tutti gli adempimenti previsti. Codesta Federazione, da circa dieci giorni era al corrente, solo da notizie assunte a mezzo

stampa, delle problematiche organizzative della società e solo nella giornata di ieri le stesse si sono concretizzate con la mancata partecipazione alla gara di campionato Termoli Calcio 1920 – Sesto Campano. Il C.R. Molise, preso atto dell’in-

cresciosa situazione creatasi, ha interessato le istituzioni locali, auspicando che le stesse, unitamente a coloro che hanno voluto sempre il bene del Termoli Calcio, si adoperino prontamente per la fattiva risoluzione gestionale della stessa società.

Non va dimenticato che il Termoli Calcio 1920 è una delle società con maggiore anzianità di attività sportiva del Molise e rappresenta da anni, anche dal punto di vista sociale, un punto di riferimento per la comunità termolese.



15

Sport

25 novembre 2015

Al secondo appuntamento dopo la riapertura della stagione agonistica, la Hidro Sport conferma con gli atleti della categoria Esordienti l’ottimo stato di forma dei propri portacolori; la società del presidente Toni Oriente infatti ha ben figurato nella prima prova del Gran Prix Sprint di Venafro, uscendo dalla piscina della cittadina pentra con ben 28 medaglie al collo,equamente ripartite tra la categoria Esordienti B ed Esordienti A, con 14 medaglie a testa: su 18 gare complessive la delegazione gialloblu composta da 69 atleti ne ha vinte dieci, con otto secondi posti e dieci terze posizioni. In grande spolvero le ragazze della categoria Esordienti B che si sono aggiudicate 4 gare su cinque: sono arrivate davanti a tutte le altre Erika Minicucci nei 100 dorso con il tempo di 1’33’’4 (al secondo posto la compagna di squadra Lorenza Santoro con 1’37’’3), Francesca Petacciato nei 100 rana con 1’43’’1 (una splendida tripletta con Maira Miranda seconda con 1’44’’8 e Francesca Galasso, bronzo con 1’45’’5) e Alicia D’Agnone per ben due volte: nei 100 stile libero con 1’19’’5 (terza l’altra atleta gialloblu Francesca Galasso con 1’29’’3) e nei 100 misti con 1’31’’7, seguita da Francesca Petacciato che porta a casa l’argento con 1’32’’2; a chiudere le performance delle nuotatrici categoria Esordienti B, un ottimo bronzo conquistato da Sofia Del Papa nei 100 delfino con 1’43’’9. Buone indicazioni sono arrivate anche dai pari categoria degli Esordienti B maschi, che hanno prevalso in due gare su quattro: medaglia d’oro nei 50 rana per Ermanno Tedeschi con il crono di 41’’6 (sul podio anche il compagno di squadra Mario Castagnoli, terzo con 44’’4) e nei 50 delfino

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Hidro Sport, ottimo avvio per gli Esordienti a Venafro per Antonio Pio Iacovelli con 38’’6; doppietta personale per Ermanno Tedeschi che ha agguantato anche un argento nei 50 stile libero (33’3). Due primi posti e altrettante terze posizioni sono stati il consuntivo delle prove disputate dalle nuotatrici della categoria Esordienti A; le due medaglie d’oro sono state appannaggio esclusivo di Fiorella Colanzi, che ha toccato per prima la piastra sia nei 100 rana, grazie al tempo di 1’26’’2 (al terzo posto Alessandra Arbotti con 1’31’’7) e sia nei 100 delfino (1’16’’1); l’altro bronzo è andato a Maria Pia Triventi nei 100 delfino (1’28’’2 per lei). Due gli ori anche per i maschietti della stessa categoria: per gli Esordienti A Pa-

trick Comodo ha superato tutti nei 50 rana (38’’7) ed Emanuele Perlino, con il tempo di 1’15’’9, è stato il più veloce nei 100 misti. Bella doppietta per Davide Sabella che porta a casa due argenti: uno nei 50 dorso con il tempo di 35’’ netti (seguito al terzo posto dall’altro nuotatore della Hidro Sport Edoardo Varriano con 35’’7) e l’altro nei 100 misti con 1’17’’2. Secondo posto anche per Marco Gallesi nei 50 delfino (32’’1) e Patrick Comodo nei 50 stile libero con 29’’4; nella stessa gara è giunto terzo lo stesso Gallesi con 29’’5. A chiudere la proficua giornata di gare, altre due importanti medaglie targate Hidro Sport, conquistate da Antonio Mascilongo, giunto terzo nei 50 rana (41’’8) e da Emanuele

Perlino, anch’esso terzo, nei 50 delfino (34’’2). “Dopo l’ottimo esordio ad Ostia nel trofeo Big Blue, anche lo scorso weekend ci ha portato buone notizie – commenta Toni Oriente, presidente e tecnico della Hidro Sport –grazie all’impegno degli atleti e dello staff tecnico, nelle persone di Valentino Spina, Antonio Cucoro, Filippo Poluzzi, Marco Cirino, Alessandro Di Soccio e Mario De Lucia alle quali va rivolto un plauso particolare. Sicuramente è molto presto per trarre delle indicazioni attendibili, ma ad ogni modo siamo tornati da Venafro consapevoli della validità dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità” conclude Oriente.

Odontosalute Termoli assapora la A

TERMOLI. Un pomeriggio da ricordare per i ragazzi della Pallacanestro OdontoSalute Termoli che hanno assaporato la serie A da molto vicino: una delegazione composta da ragazzi e genitori ha assistito alla gara dell’ ottava giornata di andata tra Juve Caserta e Pallacanestro Cantù. Ma il pomeriggio speciale non è finito qui, gli atleti dell’U14 hanno accompagnato i giocatori di Cantù all’ingresso in campo assistendo all’inno nazionale, calcando così un vero parquet di serie A. E poi quaranta minuti a bordo campo, respirando e “toccando” con mano la Serie A1. Una grandissima emozione che resterà ben impressa a tutti i ragazzi dell’OdontoSalute Termoli: non tutti i giorni, ma soprattutto non a tutti, capitano esperienze di tale livello! Da “Serie A” è anche l’inizio di stagione della Pallacanestro OdontoSalute, che nei cinque campionati giovanili ha collezionato ben 13 vittorie su 15 gare, con 4 categorie

Tennistavolo, Warriors e TT Isernia tentano la fuga

(U18-U15-U14-U13) che viaggiano a punteggio pieno e due sole sconfitte maturate nel campionato U16. I numeri testimoniano la bontà del lavoro di coach Anzini e di tutti i ragazzi che lavorano quotidianamente per raggiungere obiettivi importanti, come sono state le Finali Nazionali di Bormio dello scorso luglio, nel quale è stato raggiunto uno storico 27esimo posto e battuti tutti i record regionali. E la strada intrapresa sembra essere quella giusta, per alzare l’asticella giorno dopo giorno, con vista…sulle prossime finali nazionali.

CAMPOBASSO – Con il trascorrere delle giornate si sta sempre più delineando il quadro delle formazioni che ambiscono al salto di categoria per l’accesso diretto al campionato nazionale di serie C1 e quelle che dovranno lottare, giocoforza, per non retrocedere nel campionato provinciale di serie D. Ma andiamo con ordine. In testa alla classifica provvisoria si sono attestate a punteggio pieno le squadre dei Warriors 2010 di San Giuliano del Sannio e il TT Isernia. Le due corazzate del girone, dopo la disputa della quinta giornata di andata, tentano la fuga sull’unica diretta avversaria, l’Universal Gym Center Isernia, che sembra ancor poter dar fastidio ai sogni di gloria delle due compagini leadership del girone. La partita più emozionante della giornata è stata, senza dubbio, quella tra i Warriors 2010 e il TT Campobasso A terminata solo al nono game a favore del San Giuliano del Sannio. Un match molto equilibrato e ricco di colpi di scena che ha letteralmente emozionato il numeroso pubblico che ha seguito l’incontro e che ha sostenuto a gran voce i rispettivi beniamini. Inizia a farsi preoccupante, invece, la situazione della Fly Sport Inail Molise Termoli e dello Shalom Petrella Tifernina che chiudono mestamente la graduatoria parziale ancora con zero punti all’attivo.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.