Ex romagnoli il gran casino

Page 1

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 31 - sabaTo 7 Febbraio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L’Oscar del giorno a Michele Di Giglio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Di Giglio. L'esponente del Pd di area civatiana, ha avuto il coraggio di dire alla segretaria Fanelli che la grave crisi che la nostra regione sta attraversando in questa delicata fase storica non può vedere il partito inerme quando rischia di slatare la regione. Così come ha posto in discussione la situazione economica del partito, non delle migliori, dovuta sostanzialmente al mancato impegno della maggior parte dei rappresentanti eletti nelle istituzioni locali alla devoluzione di una percentuale dell'indennità.

Ex Romagnoli, il gran ‘casino’

L’Ordine degli Architetti boccia la commissione di Frattura nella quale c’è sempre Pillarella dirigente da 180mila euro Il presidente, poi, nel clima di razionalizzazione vorrebbe fare a meno di costruire la nuova sede Della serie: quel che vale oggi non vale domani

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. Per l'importante manifestazione di Vinitaly che si svolgerà a Verona, solo sei le cantine molisane che hanno deciso di partecipare con lo stand della Regione Molise. Le altre, invece, correranno da sole con propri stand espositivi. Non un bel risultato per l'assessorato. Così come sarebbe stato giusto nel buon funzionamento di un'amministrazione pubblica che il sorteggio per le associazioni professionali, che dovranno prendere parte alla manifestazione, avesse visto partecipi anche i rappresentanti di queste. Cosa che, al contrario, non si è avuto. Perchè?

Servizio a pagina 3

Grati ai nostri lettori Oltre 7.800 visite sul sito e numeri in aumento


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 7 febbraio 2015

“Viabilità, ne discuta il Consiglio” Altolà alle decisioni adottate da Frattura e Nagni viene dal consigliere Monaco che ha presentato una mozione TERMOLI. Maggioranza e minoranza unita su un tema fondamentale per la nostra regione: il piano di viabilità che, presentato negli scorsi giorni dal Presidente della Regione e dall’assessore al ramo, ha destato non poche polemiche, una su tutte il metodo di ripartizione dei fondi. A mettere nero su bianco la questione ci ha pensato il consigliere regionale Filippo Monaco, protocollando questa mattina una mozione urgente che ha trovato appoggio e sostegno non solo dalla minoranza di Palazzo Moffa ma anche da parte della maggioranza del governo Frattura. “Sono partito da un principio ovvero che su alcuni temi rilevanti, fondamentali ed importanti per il nostro territorio occorre coinvolgimento di tutte le parti ma soprattutto condivisione, intesa come l’utilizzo in comune di una risorsa o di uno spazio. Non si può pensare di mettere a punto un piano sulla viabilità di ben 91 milioni di euro senza coinvolgere coloro che sono rappresen-

tanza dei territori che li hanno eletti. Non è possibile immaginare che vengano preferite alcune opere infrastrutturali ad altre, creando discriminazione tra i territori senza nemmeno capire quali siano le esi-

genze della popolazione che quei luoghi li abitano. E chi meglio degli amministratori locali o dei rappresentanti regionali conosce le vicende viarie della sua popolazione?”. “Sulla base di que-

sto assunto ho inteso impegnare sia il Presidente della Regione che l’Assessore ai trasporti per riportare la discussione sul piano di viabilità – derivante dal recupero e riprogrammazione delle risorse Fsc

2007-2013 – nella casa del consiglio regionale, coinvolgendo anche le amministrazioni locali e provinciali.” “Leggendo poi le opere cantierabili ho notato che non è stato previsto alcun centesimo per una tratta importante come quella di collegamento tra la fondo valle del Trigno e la fondo valle Sangro, arteria questa che garantirebbe all’Alto Molise di collegarsi in pochissimo tempo alla vicina Regione Abruzzo raggiungendola con un risparmio di tempo notevole; non solo, perché garantirebbe all’alto Molise di uscire finalmente dall’isolamento, dovuto anche e soprattutto ad una scarsa attenzione alle infrastrutture viarie”. “Sono contento infine che la mia mozione abbia trovato consenso anche tra le fila della maggioranza, oltre che della minoranza, perchè questo è segnale inequivocabile che tutti, su temi importanti, siamo a favore del benessere dell’intera collettività, a prescindere dal colore politico”.

Molise Acque: conulenze inutili Il Comitato Acqua Bene Comune di Termoli sulla Commissione esterna: “Immotivata ed onerosa. Abbiamo offerto aiuto gratis.” Molise Acque è un è un ente pubblico economico che esercita attività d’impresa secondo i princìpi di efficienza, efficacia ed economicità; all’atto della sua costituzione gli venne assegnato dalla Giunta regionale un capitale di dotazione pari ad un milione di euro; i tre membri del suo Consiglio d’amministrazione sono eletti dal Consiglio regionale, il suo Presidente dalla Giunta. Un soggetto, quindi, che è diretta emanazione del Governo regionale, deputato a “fissare le linee strategiche e gli obiettivi in attuazione della programmazione regionale in materia di territorio e di risorse idriche”. Ma evidentemente non ci sono abbastanza teste in Consiglio regionale, in Giunta e nel Consiglio d’amministrazione della stessa Molise Acque , visto che ci è voluta la nomina di una Commissione esterna, al costo di 107 mila euro, per ridefinire struttura e strategia dell’ente.

CAMPOBASSO. In data 2 febbraio 2015 i componenti del Coordinamento Molise per Civati del Molise hanno incontrato il segretario regionale del Pd Fanelli. Oggetto del colloquio sono stati i temi riguardanti le criticità che la nostra regione sta attraversando in questa delicata fase storica ed il conseguente ruolo di traino che il Partito Democratico regionale deve svolgere. In particolare, sono stati analizzati i punti politici e di merito che in questo ultimo semestre abbiamo portato all’attenzione della segreteria. Non ultimi, il completamento del percorso di approvazione dello statuto del PD Molise e la situazione economica del partito, non delle migliori, dovuta sostanzialmente al mancato impegno della maggior parte dei nostri rappresentanti eletti nelle istituzioni locali alla devoluzione di una percentuale delle loro INDENNITÀ, come invece previsto dalle

Troppo impegnati evidentemente i consiglieri d’amministrazione; troppo impegnati anche i consiglieri regionali e gli assessori, perché nessuno tra questi, attori deputati a farlo, è, con tutta evidenza, riuscito a far funzionare Molise Acque come si dovrebbe, visto che s’è resa necessaria l’istituzione della commissione. Commissione formata dall’ex sindaco di Jelsi Mario Ferocino e dall’ex assessore al Comune di Termoli Francesco Caruso (oltre all’Associazione degli Enti di Ambito). Persone specchiatissime, per carità, ma che non risulta abbiano alcuna comprovata competenza specifica in questioni idriche integrate. Insomma l’ennesimo atto amministravo discutibile sotto ogni possibile punto di vista.Messo sul conto della collettività. Sulla questione vogliamo registrare la posizione espressa dal comitato Acqua Bene Comune di Termoli: “E’ ne-

cessario rimarcare l’impegno economico previsto per tale commissione, che appare del tutto immotivato ed oneroso. E val la pena di sottolineare che sia il Comitato di Termoli sia il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua, in questi ultimi 3 anni hanno sempre offerto consulenza, aiuto e programmazione gratuiti, o legati al solo rimborso spese, mettendo a disposizione anche la competenza e la preparazione di personalità di rilievo accademico nazionale, come è ben noto a tutti in regione. In innumerevoli comunicati e conferenze stampa è stata inoltre comunicata la disponibilità (grazie al lavoro costante del Comitato e del Forum) di un dettagliato disegno di legge regio-

“Il Pd molisano è senza soldi perchè gli eletti non versano” La componente civatiana ha incontrato il segretario Fanelli delibere assunte dai nostri organi. L’incontro è stato proficuo e la discussione è stata chiarificatrice rispetto alle questioni poste. Le rassicurazioni del segretario vanno nella giusta direzione. Lunedi 9 febbraio è stata convocata una segreteria regionale che affronterà i temi che abbiamo portato all’attenzione del segretario Fanelli insieme ad altre importanti questioni ( Statuto, nomina

direzione regionale, regolamento finanziario, Cosib, legge elettorale regionale, rapporto partito/livelli istituzionali tra i più importanti). L’impegno di tutti è finalizzato alla realizzazione concreta delle istanze affrontate. La nostra componente politica all’interno del Pd regionale vigilerà affinché i propositi programmatici si traducano in azioni concrete.

nale per disciplinare il servizio idrico integrato a livello di ambito territoriale ottimale, e di una bozza di statuto per la creazione di un ente unico di diritto pubblico atto a gestire il servizio idrico, modificando totalmente la struttura attuale di Molise Acque.” In soldoni il lavoro che avrebbe dovuto svolgere la giunta ed il Consiglio in fase di programmazione, Molise acque in fase esecutiva e la commissione nuova di zecca. Il tutto a costo (quasi) zero. Si vabbè, dai: e noi cosa li paghiamo a fare Assessori, Consiglieri e Commissari?


TAaglio lto

3 7 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sede regionale, un nuovo ‘casino’ La Regione decide di ampliare la commissione da tre a cinque componenti con due avvocati. E Frattura pensa a frenare E così un altro 'casino' sull'area ex Romagnoli. La Regione Molise nomina la commissione per esaminare i i progetti di idea che sono arrivati e, guarda caso, dai tre componenti previsti sale a cinque. Due di questi, però, sono avvocati. L'Ordine degli Architetti insorge e scrive: "Frattura, hai perso l'ennesima occasione per fare la differenza". Nella stessa giornata il presidente Frattura, in un incontro con i dipendenti provinciali sostiene: ""se oggi la Regione ha bandito un concorso pubblico per la realizzazione della propria sede, questo ha un senso in un contesto, ma non ha alcun senso in un altro contesto se già cominciamo a razionalizzare l’utilizzo e il fabbisogno del patrimonio che ognuno di noi mette a disposizione di questa riorganizzazione". Come dire, la sede della Regione potrebbe saltare. In questo ennesimo 'casino', a perdere è la città di Campobasso. In termini ancora più espliciti, bisognerebbe

stabilire se Campobasso debba aspirare ad essere una città direzionale o restarsene nella sua beata e inconcludente condizione di città “usa e getta”, di realtà urbana e socio-economica in costante balia di piccoli e grandi compromessi e interessi. La sede regionale e capace, anche, di

Arch. Guido Puchetti

Composizione inadeguata, Frattura perde un’altra occasione

L’Ordine degli architetti esprime perplessità sulla composizione della commissione giudicatrice del concorso di idee relativo alla realizzazione di uffici regionali all’interno dell’area dell’ex Roxy e del Romagnoli. “Manca la qualità”. E’ questo, in sintesi, il “difetto” della commissione giudicatrice che ha spinto l’ordine professionale a criticarne la composizione. Una carenza che non può essere trascurata visto che la commissione dovrà leggere, interpretare e valutare elaborati tecnici, progetti di architettura. “Ad oltre un mese di distanza dalla data stabilita nel bando e dopo un’

iniziale, come riporta testualmente la determina dirigenziale, “difficoltà a reperire, entro la scadenza dei termini ( 22.12.2014) figure interne di adeguata professionalità idonee a ricoprire l’incarico di componenti della commissione giudicatrice….”, con atto n. 7 del 03.02.2015 si conoscono i nominativi dei componenti la commissione. Certo, all’apparenza tutto legittimo, tutto in ossequio alla normativa. Ma lo sforzo profuso dagli Ordini Professionali e l’iniziale sensibilità mostrata dal Presidente Frattura che fine faranno? La sospensione dell’iniziale bando e la riformulazione dello stesso, gra-

inglobare tutte le funzioni che non saranno più delle Province, potrebbe essere una grande, decisiva, svolta al destino (fin qui cinico e pure baro) della città capoluogo, con l’obiettivo di renderla tale non solo nella accezione formale, quanto nella sostanza. Dal campo sportivo,

zie al buon senso comune, hanno reso credibile l’iniziativa tanto da garantirne il successo con una partecipazione di quasi cento gruppi. Perché questa commissione Presidente Frattura? Avevamo chiesto di crederci fino in fondo e di perseguire non solo la legittimità degli atti ma di cogliere l’opportunità di nominare una commissione di esperti che potesse vantare anche esperienze riconosciute da tutti i concorrenti, garantendo comunque la presenza di membri della stazione appaltante. Gli iniziali tre componenti, per la commissione indicata nel bando, sono diventati cinque.

di un sistema di parcheggi sotterranei interconnessi con la viabilità urbana, di standard urbanistici, con servizi urbani interrati, riservati agli investimenti privati (per una superficie utile di circa 8mila metri quadrati) e di un collegamento viario con la tangenziale esterna per l’ac-

Bene, ma perché esasperare il tutto con questa nomina e non soddisfare i criteri di qualità e trasparenza che tutti i partecipanti e noi degli Ordini, garanti degli iscritti, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere? Riconoscimento pieno della professionalità di ogni singolo componente la commissione. Validissimi professionisti della macchina amministrativa. Ma forse serve ben altro per ben giudicare il prodotto di quanti quotidianamente svolgono per professione esclusivamente il mestiere di progettista. E poi, si tratta di un concorso di idee, con tre elaborati tecnici, dove vengono illustrati progetti di architet-

cesso interrato al sistema dei parcheggi. Una grande, decisiva, svolta al destino (fin qui cinico e pure baro) della città capoluogo, con l’obiettivo di renderla tale non solo nella accezione formale, quanto nella sostanza. Sede regionale, parco pubblico, parcheggi interrati, collegamenti viari e una progressiva sistemazione territoriale con al centro l’area più nobile della città (Piazza Prefettura, Via Roma, Piazza Savoia, Viale Elena). Al contrario, ci troviamo nuovamente dinanzi a vecchi vizi e vecchie storie, quindi, di un’amministrazione che si mostra inadeguata ad affrontare la particolare transizione storica in cui alla crisi economica sarebbe necessario rispondere con determinazione e idee nuove di sviluppo. E non di costringere Campobasso e i campobassani a dilettarsi con il trenino di una fantomatica Metropolitana leggera da Matrice a Bojano. Da trenino Lima.

tura. Che senso ha, inoltre, inserire in commissione due membri non tecnici, non capaci di leggere, interpretare un progetto e formulare un relativo giudizio supportato dal sapere, dalla conoscenza ma che di fatto però, esprimono un voto alla pari degli altri componenti tecnici? Ci spiace Presidente Frattura. Un’altra occasione persa per fare la differenza … Un’altra occasione sfumata per poter condividere un percorso comune. Auspichiamo che si ravveda in modo da garantire che, a conclusione dei lavori della commissione, emerga il miglior progetto”. *Presidente A.P.P.C.

dell’Ordine

“Pazienti psiciatrici, la Regione non rifinanzia il progetto” Sul piede di guerra le associazioni dei familiari per la decisione assunta CAMPOBASSO. Le associazioni dei familiari dei pazienti psichiatrici di Campobasso, Isernia e Termoli denunciano il mancato rifinanziamento del progetto regionale relativo ai Centri per l’integrazione socio lavorativa delle persone affette da disturbi mentali. Per tale motivo, le associazioni Mens Sana, Liberamente Insieme, Luna ed Incontrarsi indicono una conferenza stampa per sabato prossimo – 7 gennaio 2015 – alle ore 10.30 presso il Laboratorio Aperto di Campobasso in via Pasubio 10/12. Motivo dell’incontro con la stampa, la necessità di rendere edotta l’opinione pubblica molisana sul profondo stato di disagio dei pazienti in carico ai Centri di Salute Mentale di Campobasso, Isernia e Termoli. Dall’inizio dell’anno privati delle borse lavoro attivate grazie al progetto regionale che, da tre anni a questa parte, garantivano non soltanto possibilità lavorative alle persone affette da disturbi mentali, ma soprattutto serenità e coinvolgimento sociale di

questi ultimi, da un giorno all’altro rimasti senza più punti di riferimento. Tanto che molti di loro, in questi ultimi giorni, hanno dovuto ricorrere nuovamente alle cure dei reparti di Psichiatria, vanificando tutti i miglioramenti terapeutici finora conseguiti grazie alle borse lavoro, parallelamente tornando a gravare economicamente sulle casse della sanità regionale. Un grido di allarme e di dolore che le quattro associazioni hanno da tempo rivolto alla Regione Molise e all’Azienda Sanitaria, le quali hanno lasciato decorrere il termine ultimo del 31 dicembre 2014 senza rifinanziare il progetto, ma soprattutto senza incontrare le parti – nonostante le reiterate richieste – e spiegare loro le motivazioni sottese a questa grave inadempienza. Su questo fronte, si aspettano le motivazioni ufficiali dell’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Michele Petraroia sul perché sia stato rimandato, sine die, l’incontro che era stato convocato per il venerdì 6 febbraio 2015.

Di questi e di tanti altri problemi, le associazioni Mens sana, Liberamente Insieme, Luna ed Incontrarsi metteranno al corrente gli organi di stampa, con l’intento di portare a conoscenza tutti i molisani del grave stato di disagio in cui sono precipitati i pazienti psichiatrici che dopo tre anni di impiego, sono stati letteralmente abbandonati a se stessi.

degli


TAaglio lto

4

Tutto quello che gli altri non dicono

7 febbraio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Split payment, Renzi ci uccide” L’Acem critica sul provvedimento adottato dal Governo che le allontanerà sempre più dal mercato delle opere pubbliche CAMPOBASSO. E’ stato pubblicato il decreto firmato dal Ministro Padoan attuativo delle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità che prevedono dal primo gennaio di quest’anno, per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione, il versamento dell’IVA direttamente allo Stato, mentre alla ditta appaltatrice sarà corrisposto soltanto l’imponibile. L’ACEM ritiene che la misura contrasti i capisaldi stessi della legge di stabilità 2015, ossia il sostegno alle imprese, l’immissione di liquidità, la riduzione dei costi delle commesse pubbliche e che il decreto attuativo metta in discussione il rapporto fiduciario che dovrebbe esistere tra la PA e i suoi fornitori. “E’ assurdo privare tutti di una importante risorsa di liquidità, per evitare che alcuni di questi evadano, quando si potrebbero facilmente individuare i singoli evasori e sanzionarli direttamente tratte-

L’INTERVENTO Norme anticorruzione, un primo significativo piccolo passo di Vincenzo Musacchio

nendone il credito” commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro. Secondo l’Associazione il provvedimento allontanerà sempre più le imprese dalle opere pubbliche, provocando aumenti dei costi dovuti agli interessi bancari per sop-

perire alla mancanza di liquidità. Inoltre, si stimano in peggioramento le condizioni dei fornitori privati delle imprese impegnate negli appalti pubblici, perché queste ultime dovranno rimandare i pagamenti ai fornitori stessi per mancanza di liquidità.

L’INTERVENTO

Si scrive spending review si legge smantellamento di Silvio Arcolesse* Nell’ambito della “spendingrevew” si è proceduto a un riassetto del Ministero del lavoro, con una riorganizzazione territoriale dello stesso su base interregionale. In particolare le funzioni che erano dell’ufficio regionale del lavoro sono state accorpate in una direzione interregionale con sede a Napoli. Ciò sta comportando inammissibili disagi per centinaia di lavoratori molisani in cassa integrazione, che, già colpiti dalla interruzione della continuità lavorativa, ora si vedono negata la regolare erogazione dell’assegno di integrazione retributiva a causa dei ritardi da parte della direzione interregionale nell’autorizzare la cassa integrazione stessa. Ciò è la dimostrazione di come la “spendingrevew”, spacciata come una procedura che do-

di Michele Petraroia* Il confronto del 4 febbraio al Ministero del Lavoro sulla vertenza ITTIERRE ha individuato un percorso possibile per evitare il licenziamento dei n. 247 dipendenti, prevedendo approfondimenti sia a livello regionale che presso il Ministero dello Sviluppo. L’obiettivo di tutti è quello della ripresa della attività produttiva per il tramite di una nuova società che potrebbe riassorbire progressivamente i lavoratori. Negli incontri di questi giorni vanno approfondite le tre proposte imprenditoriali formalizzate alla New.Co per accertare se sussistono i presupposti del rispetto del

veva “razionalizzare” la spesa ed evitare gli sprechi, in realtà colpisca le strutturedello stato nella loro capacità di assolvere a compiti fondamentali per garantire i servizi. Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise, nel denunciare con forza una situazione che comporta per centinaia di famiglie di lavoratori il venir meno di ogni pur minimo reddito, sollecita le strutture centrali e periferiche del Ministero ad accelerare le procedure per l’autorizzazione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria e, nelle more, sollecita la giunta regionale ad anticipare le somme dovute ai lavoratori. *Segretario: PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DEL MOLISE

Gli ultimi scandali da Mafia Capitale a Roma, all’Expo di Milano hanno prodotto una reazione del Governo e del Ministro della Giustizia in chiave anti-corruzione. Da quello che si è potuto leggere, le misure si riducono essenzialmente a: un innalzamento delle pene per la corruzione da sei anni a dieci anni di reclusione. Una “confisca allargata” dei beni efficace anche nei successivi gradi d’appello, anche quando è intervenuta causa estintiva del reato oggetto di accertamento, anche nei confronti di terzi estranei al reato ed anche in caso di morte del reo. Alla restituzione del maltolto, l’imputato per chiedere il patteggiamento o l’emissione di condanna a pena predeterminata dovrà restituire l’intero ammontare del prezzo o del profitto oggetto di reato. Provvedimenti, chiaramente, ancora non in vigore ma approvati dal Consiglio dei Ministri ed inseriti nel disegno di legge di riforma della giustizia. Dall’esame del testo normativo emerge chiaramente che non vi è, ancora una volta, un intervento diretto sulla prescrizione, i tempi di questa si auspicano saranno allungati per effetto dell’innalzamento delle pene. Il nodo cruciale e determinante nella lotta seria alla corruzione resta sempre quello, della prescrizione e a quanto pare viene glissato nuovamente. L’effetto combinato di pene “virtuali” e processi lunghi, avrà come logica conseguenza un numero basso di corrotti puniti e processi costosi e totalmente inutili. Partendo da questo presupposto, a me sembra che questo tipo di approccio evidenzi ancora una volta un entrata in punta di piedi del Governo in tema di lotta alla corruzione. Non focalizzo nel disegno di legge un sistema premiale moderno ed efficace per coloro che decidono di denunciare il fenomeno corruttivo. Va, inoltre, sottolineato come molte delle proposte messe in campo dal governo Renzi non siano del tutto inedite. Ancora una volta si usa il diritto penale sull’onda di fatti eccezionali pensando che la pena sia la panacea di tutti i mali. Purtroppo così non è. Occorrerà riscrivere totalmente il delitto di falso in bilancio portandolo ad una configurazione simile a quella degli altri paesi europei. E’ indispensabile introdurre una norma inequivocabile per la incandidabilità dei condannati. Il disegno di legge prevede che il condannato ad una pena inferiore a tre anni potrà ripresentarsi agli elettori, a meno che il reato contestato non sia di mafia o contro la pubblica amministrazione. Questo è un punto che va rivisto. Chi è condannato non può rivestire cariche politiche a prescindere dall’entità della pena. Del resto non dimentichiamoci che chi ha una condanna penale non può partecipare neanche ad un pubblico concorso. Altra mancanza macroscopica è la puntualizzazione del delitto di autoriciclaggio, cioè la ripulitura in proprio (non con ausilio di altri come nel riciclaggio) dei profitti illeciti. Oggi, infatti, sono punibili solo i riciclatori di denari altrui. I nuovi reati di corruzione tra privati e il traffico d’influenze, in base alla pena, si prescrivono in sei anni cioè nel tempo medio di durata del processo. Manca anche un efficace sistema di pene accessorie e di misure interdittive. Si potrebbe introdurre un nuovo delitto concernente le false fatturazioni. Si potrebbero estendere le misure di prevenzione antimafia a vari delitti contro la pubblica amministrazione. Insomma in una seria ed efficace lotta alla corruzione occorre considerare la stessa al pari della criminalità organizzata se non addirittura peggio. Le nuove norme anti-corruzione, sono un piccolo passo avanti ma si può fare molto, molto di più.

Ittierre, almeno la Cassa integrazione piano concordatario con il rilancio aziendale. Vanno verificate inoltre le alternative possibili con i commissari dell’ITTIERRE e le procedure concorsuali per salvaguardare le prospettive del POLO TESSILE di Isernia evitando il licenziamento dei dipendenti. In tutti i casi l’Assessorato Regionale al Lavoro condivide l’impostazione emersa al Ministero il 4 febbraio e sosterrà sia nelle riunioni locali che in quelle nazionali del 13

e 18 febbraio ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ogni proposta utile a prorogare la cassa integrazione straordinaria di ulteriore sei mesi con intese da siglare fino alla scadenza dell’attuale periodo di CIGS previsto per il 3 aprile 2015. Vanno evitati i licenziamenti dei 247 addetti e vanno attivati tutti i percorsi amministrativi, giudiziari e istituzionali finalizzati al rilancio della filiera tessile regionale.


TAaglio lto

5 7 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Spettacolo avvilente di un Ente storico che ha rappresentato per oltre due secoli la pubblica amministrazione e per oltre due secoli ha saputo realizzare la propria missione con misura e pertinenza

La Provincia in difficoltà cerca di fare cassa vendendo le quote azionarie delle Società consortili “Molise Sviluppo”, “Matese per l’Occupazione” e Trigno/Sinello” Il 12 marzo in seduta pubblica, si procederà all’alienazione delle quote con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con i prezzi a base d’asta La Provincia di Campobasso è in via di disfacimento: spettacolo avvilente di un Ente storico che ha rappresentato per oltre due secoli la pubblica amministrazione e per oltre due secoli ha saputo realizzare la propria missione con misura e pertinenza. La (pseudo)riforma avviata dal Governo Renzi ne sta cancellando l’esistenza e la memoria. A Palazzo Magno c’è un clima da “Deserto dei Tartari”. Tutti in attesa che accada qualcosa di definitivo. Frattanto governa l’incertezza: sul destino dell’Ente e del personale; non solo quello in esubero: il personale toutcourt. Frattanto si provvede ad alleggerire gli impegni e, in questo caso che ci apprestiamo a dire, le partecipazione finanziarie. Allo scopo dichiarato di fare cassa. Vista le penuria di risorse dopo il dimezzamento delle risorse da parte del Governo e i debiti non onorati da parte della Regione. Che, tra l’altro, nel giro di due mesi, dovrebbe porsi il problema del personale provinciale in esubero e definire anche le deleghe. Tutto è in itinere. Ma la strada è irta e tortuosa per carenza di indicazioni, di indirizzi, di determinazioni. Dicevamo della uscita della Provincia, con la messa all’asta delle quote azionarie, dalla Società consortile” Molise Sviluppo”, dalla Società consortile “Matese per

l’Occupazione” e dalla Società consortile “Trigno/Sinello”. Un alleggerimento finanziario, indubbiamente; ma anche un segnale preoccupante di situazioni la cui matrice è fallimentare. La Provincia ne vuole venire fuori ma abbiamo il sospetto che sarà dura trovare un soggetto terzo che possa rilevare le quote societarie e continuare a dare vita alle Società sopradette che erano nate per promuovere attività dirette allo sviluppo produttivo e occupazionale dei territori di riferimento nel quadro delle risorse dei Fondi regionali, nazionali ed europei, ma finora hanno ampiamente mancato il ber-

saglio. Fondi si sono avuti e sono stati investiti ma il cui investimento non ha dato i risultatati sperati, anche per la sopravvenuta crisi globale. Le tracce lasciate sul territorio sono labili, se non addirittura inesistenti. Parlare di sviluppo economico e occupazione del Molise interno, del Matese e della Valle del Trigno, si rischia di fare stupida demagogia. Il Molise sembra avere un destino segnato: più prende soldi, meno cresce. Evidentemente sono gli uomini che governano, che programmano e che investono, a non essere all’altezza del compito. Ciò può valere per le tre Società da cui

ne vuole venire fuori la Provincia, ma anche per i vari sistemi produttivi dell’economia regionale nel suo complesso. “Molise sviluppo” e “Matese per l’occupazione” sono sorte nel 1998 e dovrebbero durare fino al 2050; “Trigno/Sinello” è nata nel 2001 e dovrebbe finire nel 2021. Della Società consortile “Molise Sviluppo” la Provincia detiene 40 azioni del valore di 294,50 euro cadauna per un importo di 11.780 euro pari al 2,92 per cento dell’intero capitale sociale di 403.170,50 euro interamente versato. Della “Matese per l’Occupazione” detiene 150 azioni del valore di 516,45 euro

cadauna per un importo di 77.467,50 euro pari al 15,02 per cento dell’intero capitale sociale di 515.934 euro interamente versato. Della “Trigno/Sinello” il cui scopo sociale, come Agenzia di sviluppo, è quello di valorizzare i sistemi locali in sinergia con gli strumenti di pianificazione territoriale, la Provincia detiene 8 quote di 500 euro ciascuna per un valore complessivo di 4.000 euro pari al 4,52 del capitale sociale di 88.500 euro interamente versato. Gli amministratori di Palazzo Magno sperano che il 12 marzo, in seduta pubblica, si possa procedere con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzi a base d’asta, alla alienazione delle partecipazioni societarie, incassare qualche centinaio di migliaia di euro, e scrollarsi di dosso una esperienza nata con i migliori auspici e finita, come’è nei fatti, con molta tristezza e qualche rammarico. Alla Provincia possono subentrare altri Enti territoriali, società, imprese, enti pubblici anche economici privati, associazioni imprenditoriali ed organizzazioni sindacali, società consortili, consorzi e associazioni costituite su iniziative pubbliche e/o private. In bocca al lupo! Dardo

AGCOM frena Poste: tutelare le piccole comunità L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) interviene con una propria delibera (342/14) a fissare alcuni paletti relativamente al piano industriale presentato da Poste italiane che prevede una profonda ristrutturazione del numero degli uffici operativi sul territorio e dei periodi di apertura degli stessi. I criteri ispiratori del provvedimento intendono tutelare il diritto alla fruizione del servizio postale degli abitanti delle zone rurali e montane del Paese, dei centri con 500 o meno abitanti, isole minori in cui sia presente un unico presidio postale; di tutte quelle realtà, insomma, che il Piano industriale di Poste, se applicato alla lettera, avrebbe davvero messo ad una situazione di arbitrio insopportabile. L’ufficio postale, infatti (benché Poste Italiane sia una società ormai privatizzata), non è una realtà economica come un’altra, non può essere assoggettata solo ed esclusivamente a criteri e metodi rivolti al profitto, all’utile di esercizio puro e semplice; essi svolgono un imprescindibile servizio pubblico e sociale che non può essere ignorato né sottaciuto. Ma, ovviamente, anche le ragioni dell’azienda, sono tenute in considerazione. I limiti precedente-

Più garanzie per i Comuni con meno di 500 abitanti, zone rurali ed isole minori mente illustrati sono infatti controbilanciati da una riduzione dell’orario di apertura (due giorni a settimana per complessive 12 ore) per gli uffici che insistano in comuni con meno di 500 abitanti, a patto che nelle vicinanze (3 km)ve ne sia un altro in grado di assicurare continuità nel servizio. Continua però la mobilitazione della CISL-Poste. Assemblee sono previste oggi a Venafro ed ad Isernia (dalle 12.00 alle 14.00 al Palazzo Direzionale di Via XXIV Maggio). Si spera di poter introdurre modifiche e cambiamenti nella strategia che il nuovo Consiglio dell’azienda sembra voler perseguire: diversificazione delle offerte commerciali al cliente, mirando a prodotti a sempre più alto rischio, ma più redditizi; incremento del servizio corriere e di consegna pacchi; diminuzione dei punti di accesso alla rete. “La volontà – spiega il Segretario della CISL Poste - di voler unicamente aggredire il mercato si scontra, a nostro giudizio, con la necessità di mantenere la vocazione sociale dei nostri uffici. E’ quindi necessario agire con un

equilibrio maggiore offrendo ai cittadini anche servizi con caratteristiche diverse da quelli tradizionali, per esempio diventando lo sportello della pubblica amministrazione con una vera rivoluzione digitale; su questi temi dovrebbero subentrare la Politica e le Istituzioni. Il pro-

getto complessivo ci sembra orientato unicamente a un’operazione di taglio delle risorse senza investire sulla rete degli uffici e sulle opportunità che offre. Dedicarsi esclusivamente al business, non coglie le reali opportunità che la nostra rete può offrire ai cittadini e al Paese.”


6

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Campobasso

7 febbraio 2015

Opere pubbliche, confronto in Consiglio Dure le opposizioni sull’operato di Battista per non avere coinvolto l’Assise civica in tempo CAMPOBASSO. Consiglio comunale monotematico a Palazzo San Giorgio ieri mattina, per discutere delle cinquantacinque opere pubbliche programmate dalla Giunta regionale del Molise. Non sono mancati i toni aspri e polemici tra la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Battista e le opposizioni, Polo Civico e Movimento 5 Stelle, capeggiati, rispettivamente, da Michele Scasserra e Roberto Gravina. A descrivere lo status quo ci ha pensato il primo cittadino Battista, per il quale “questa assise è stata utile per informare tutto il Consiglio comunale sulle opere che si intendono realizzare in città da oggi ai prossimi anni”. Battista ha esposto nel dettaglio quelle che sono le principali opere in cantiere: “Penso, innanzitutto, al sottopasso di Parco San Pietro, che collega via Mazzini con il terminal degli autobus e che da anni non riesce a vedere la conclusione dei lavori, così come in previsione c’è il sottopasso nei pressi del passaggio a livello di San Giovanni, per il quale, però, occorre un po’ più di tempo, anche se il finanziamento già è disponibile. Altra importante opera sarà quella che prevede l’avvicinamento del terminal degli autobus a tutta la città, attraverso collegamenti pedonali tra via Giambattista Vico, non solo con via Mazzini, ma anche con la stazione ferroviaria, con l’Università e con via Lombardia,

avvicinando sensibilmente il quartiere di San Giovanni al centro cittadino, anche per coloro che amano camminare a piedi. I progetti in cantiere mirano a eliminare i problemi dei pendolari e di coloro che utilizzano quotidianamente il terminal e i

gionale Scasserra, che ha affermato: “Noi vogliamo essere partecipi delle iniziative che si intraprendono. Vogliamo capire, analizzare e contribuire, affinché la programmazione venga effettuata nel miglior modo possibile. Noi

daco Battista è stato accorato, appassionato e coinvolgente, quasi da campagna elettorale, senza però parlare dell’argomento all’ordine del giorno. Quando si parla di finanziamenti sembra sempre tutto bello, occorre poi vedere in che modo si

suoi servizi, così come avverrà per la riqualificazione del parcheggio di duemila metri quadrati, posizionato in un posto strategico tra il terminal, le Poste e il Tar”. Sono ben 18 i milioni di euro stanziati per la Tangenziale Nord. “Il primo step - le parole di Battista - riguarda il collaudo della parte esistente e, per tale scopo, abbiamo recuperato tutta la parte documentaria; successivamente, appalteremo i lavori da 18 milioni di euro”. I capi delle opposizioni a Palazzo San Giorgio, Michele Scasserra per il Polo Civico e Roberto Gravina per il Movimento 5 Stelle’, invece, hanno ESPRESSO alcuni dubbi sulle nuove opere volute fortemente dalla Regione Molise. Il più critico è stato l’ex assessore re-

siamo deputati al controllo dell’attività della maggioranza, ma non vogliamo ridurci a fare solo questo, perché è nei nostri propositi provare a condividere le idee e i progetti. Premesso questo, però, da quello che abbiamo capito, rispetto alle opere pubbliche presentate nel corso di una conferenza stampa dal Governatore Frattura e dall’assessore Nagni nemmeno il sindaco, la Giunta comunale e i consiglieri di maggioranza sono edotti sulla questione. Si tratta di interventi piovuti dall’alto, senza nemmeno una consultazione con gli organi comunali, anche considerando che questi lavori incideranno sulla città. Stiamo facendo la figura dei passacarte, mortificando il ruolo della Giunta e dell’assise comunale. L’intervento in aula del sin-

intende realizzarli, anche provando a tutelare le imprese e i lavoratori molisani. A tal proposito – ha concluso Scasserra – mi riallaccio alla lettera aperta che l’Acem ha inviato a Battista, attraverso la quale si è sollecitato il primo cittadino a dare una CHANCE alle aziende del territorio, ovviamente senza andare ‘contra legem’. Mi auguro che se davvero questa programmazione vedrà, un giorno la luce, ad eseguire i lavori saranno le imprese e i lavoratori molisani”. Il pentastellato Gravina non è contrario a prescindere, ma chiede alcune delucidazioni: “Vogliamo maggiore chiarezza sul ruolo che ha il Comune di Campobasso nella questione delle opere pubbliche presentate dalla Regione Molise. Noi

abbiamo chiesto la documentazione necessaria, ma abbiamo capito che nemmeno il Comune di Campobasso è a conoscenza di quelli che saranno i lavori e le modalità di effettuazione. Ci siamo trovati tutti di fronte a una conferenza stampa trionfalistica di Frattura e Nagni sulla rimodulazione dei fondi. Noi non siamo contrari a prescindere – ha precisato Gravina – ma vogliamo che venissero chiariti alcuni aspetti. In primis, quello dell’eventuale conflitto di interessi, in merito all’approvazione dei progetti, del Governatore Frattura, che ricordiamo è un architetto e che in questa veste in passato già si interesso dell’argomento. Desideriamo sapere, inoltre, come si fa a parlare di metropolitana leggera se le nostre linee ferroviarie, penso alla RomaCampobasso, siano degna delle peggiori tratte del Sud-Italia, forse, dell’Africa; mentre, un chiarimento è d’uopo riguardo in che posizione si porrà la Regione Molise, considerando che ha accumulato un enorme debito nei confronti di Trenitalia per il servizio ferroviario. Un chiarimento –ha concluso Gravina – è necessario anche sulla progettazione e sul ruolo che avrà il Comune di Campobasso, considerando che, soprattutto per quel che riguarda la metropolitana leggera, ci sarà un forte impatto sul capoluogo con le cinque fermate di cui si sente parlare”.

Alla Montini il premio Unicef Attestato di riconoscimento per la validità del progetto pilota con il Ministero CAMPOBASSO. Attestato di riconoscimento dall’UNICEF e dal Ministero dell’Istruzione per l’Istituto comprensivo “Montini” di Campobasso, che ha portato a termine tutte le tappe previste dal Progetto Pilota “Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi”. Con il ‘bollino’ che la scuola potrà apporre su tutta la comunicazione istituzionale si accerta che la scuola ha lavorato e continuerà a lavorare sulla valorizzazione delle differenze, sulla promozione dell’ascolto e sulla partecipazione dei bambini e dei ragazzi quali protagonisti del processo formativo. E proprio gli alunni, con le loro voci, i loro movimenti e soprattutto con la loro fantasia, sono stati protagonisti di un pomeriggio speciale, un

evento incentrato tutto sui loro diritti, che sono stati rivendicati con canti, recitazione, video e musica e ballo: simpatico e travolgente il ‘rap dei diritti’. E poi tanta solidarietà: la scuola ha infatti realizzato le Pigotte, la bambole di pezza che, adottate, hanno permesso di raccogliere fondi per le vaccinazioni di tanti bambini che ancora hanno la vita appesa ad un filo. Un quarto d’ora e le Pigotte sono state tutte adottate, permettendo al Comitato UNICEF Molise di raccogliere 900 euro. Tutto questo grazie al lavoro e alla passione dei docenti, della dirigente, del personale scolastico e dei genitori. E dei volontari UNICEF Molise che operano con grande passione e dedizione.

Istituto per Alternanza scuola lavoro E’ l’iniziativa che coinvolgerà dal 9 al 21 febbraio i ragazzi delle classi V CAMPOBASSO. Dal 9 al 21 febbraio 2015, 35 studenti dell’Istituto (classi VBiotecnologie sanitarie), divisi in due gruppi, assistiti da un docente con funzione di tutor scolastico, svolgeranno un tirocinio presso ilaboratori di Genetica Molecolare,di Patologia Molecolare e di Genomic ae

Epigenomica del Parco tecnologico dell’Istituto di Ricerca della Fondazione Neuromed. Questa attività si inserisce nel percorso di Alternanza Scuola Lavoro,che vuole essere sia una opzione formativa che una ulteriorepossibilità di orientamento circa future scelte professionali. Nellestrutture sanitarie indivi-

duate, infatti, gli studenti potrannocollegare la formazione di tipo tradizionale, già caratterizzata da unadidattica laboratoriale, a esperienze collegate al mondo del lavoro concontributi didattici aggiornati, innovativi ed efficaci.In questa ottica, quindi, la Neuromed, con finalità generali nei settori princi-

pali della ricerca biomedica e sanitaria e nelladivulgazione del sapere clinico-scientifico, è risultataparticolarmenteadatta a potenziare i percorsi di studio degli studenti del nostroIstituto, offrendo loro la possibilità di confrontarsi direttamente conambienti di lavoro stimolanti.


Campobasso

7 7 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Dare ai dipendenti uno “scopo”, un “obiettivo” da raggiungere, sarà uno dei comandamenti che il nuovo coordinatore di Palazzo san Giorgio cercherà di condividere con il sindaco, la giunta e il consiglio

Il vangelo comunale secondo Iacobucci Prevedibile che alla direzione dei settori Urbanistica e Lavori pubblici possa essere incaricato l’avvocato Carmine Pace, già segretario comunale, dirigente alla Provincia di Campobasso e consulente di alcuni ministri dei Lavori pubblici Un motore a folle l’amministrazione comunale, abbiamo scritto, non avendo una dirigenza definita nelle persone e nei compiti, né alcuno che la metta nella condizione di muoversi su certezze amministrative e organizzative. Con l’avvento di Antonio Iacobucci al coordinamento, al controllo e all’organizzazione delle attività dell’Ente, il sindaco Battista ha ottenuto la quadratura del cerchio che sarà rafforzata non appena, come è prevedibile, alla direzione dei settori Urbanistica e Lavori pubblici sarà incaricato l’avvocato Carmine Pace, già segretario comunale, quindi dirigente alla Provincia di Campobasso e consulente di alcuni ministri dei Lavori pubblici, personaggio di una linearità esemplare che certamente potrà dare un sostanziale contributo alla rivitalizzazione dei settori che gli verranno affidati. Ma di rivitalizzazione bisogna parlare riferendosi all’intera organizzazione di Palazzo san Giorgio sull’abbrivo di un recentissimo report del Cnel sullo stato di salute della Pubblica amministrazione e sui correttivi necessari per renderla efficiente ed efficace. Colleghiamo le cose in quanto, in un recentissimo

incontro con Iacobucci, la sua maggiore attenzione è parsa rivolta alla messa a punto di un sistema organizzativo capace di produrre uno scatto in avanti degli apparati comunali. La valutazione sarebbe in perfetto allineamento con quelle, come abbiamo accennato, contenute nel rapporto degli esperti del Cnel. Per Iacobucci sono le persone la risorsa fondamentale per organizzare e dare servizi pubblici all’altezza delle attese degli cittadini. La qualità dei risultati dipende in larga misura dalle qualità professionali e personali

degli operatori. Selezionare, formare, incentivare: sono gli elementi cardine di quella che vuole essere una nuova stagione politico-amministrativa dalle parti del Municipio. Se ne avverte la necessità e la curiosità e l’attesa fanno aggio alla nomina di Iacobucci e a quella probabile di Pace. Dare ai dipendenti uno “scopo”, un “obiettivo” da raggiungere, e di cui compiacersi, sarà uno dei comandamenti che il nuovo coordinatore cercherà di condividere con il sindaco, la giunta e il consiglio seguendo un percorso logico

che veda il sindaco, la giunta e il consiglio impegnati ad elaborare una programmazione su basi certe e su livelli alti di qualità. Certezza del lavoro e qualità: il modo migliore di operare perché tutti si sentano spinti a dare il meglio e il massimo di sé nel lavoro di squadra. Che da sempre s’è rivelato un forte propellente a sviluppare maggiore senso di appartenenza e una particolare motivazione a lavorare. Va da sé che di pari passo va creata una condizione di lavoro favorevole (“Un clima di amicizia, di stima, e di collaborazione” secondo Iacobucci) che aiuti a sviluppare la professionalità degli operatori a ogni livello, adeguandole ai cambiamenti all’esterno e all’interno dell’ente. Diciamolo: sono elementi fondamentali per aumentare l’efficacia dell’organizzazione e la produttività del lavoro che negli enti pubblici molisani, senza distinzione di classe e di rango, è merce rara. Anzi, rarissima. Iacobucci ha un vantaggio che pochi altri dirigenti hanno: la conoscenza delle persone, e i margini di valorizzazione che ciascuna di esse possiede. Il che si traduce nel rapporto con il personale non solo negli automatismi burocratici ma, come abbiamo detto, nella

capacità della valorizzazione delle capacità individuali. Che spesso si realizza nel sapere ascoltare e coinvolgere i dipendenti. Non di meno è importante e condizionante la qualità della vita lavorativa. Possibilmente in un ambiente stimolante, capace di rispondere alle esigenze dei lavoratori, di riconoscere il lavoro svolto, di offrire spazi d’autonomia. Rompere la monotonia, la passività, l’apatia, creare stimoli, sollecitare lo spirito di collaborazione diventano fattori determinanti per dare una motivazione al lavoro e per creare un concreto senso d’appartenenza. A Palazzo san Giorgio siamo all’anno zero. L’opera da fare è particolarmente complessa; vanno rimosse incrostazioni di anni e anni di lassismo e di pressappochismo, e la concezione familistica, in alcuni casi, in altri clientelare, in altri ancora addirittura parentale che inquina o condiziona ogni tentativo di modificare le cose. Di una certezza dovrebbero essere consapevoli i dirigenti e gli amministratori. La soddisfazione dei cittadini e quella dei dipendenti sono le facce di una stessa medaglia. Dardo

Un’App per conoscere i servizi La Provincia di Campobasso ha presentato ai giovani la nuova opportunità Campobasso. Un gioco-app per i giovani, finalizzato all’acquisizione delle conoscenze dei servizi al cittadino presenti in regione. E’ questo “AppYourLand”, presentato questa mattina nella sala Giunta della Provincia di Campobasso. L’iniziativa mira ad informare i giovani delle opportunità che il territorio offre, attraverso un dialogo capace di eliminare la patina di indifferenza che questi ultimi nutrono nei confronti dell’autorità. Si è pensato di cominciare

dalla conoscenza del territorio dal punto di vista storico, geografico e culturale per poi passare ad un focus sulle opportunità derivanti e quindi alle istituzioni deputate alla conservazione e sfruttamento delle risorse presenti. Nello specifico il progetto si propone di coinvolgere i giovani nella elaborazione di servizi 2.0 da strutturare in collaborazione con le Pubbliche amministrazioni; promuovere tra i giovani i servizi al cittadino presenti sul territorio e la cultura del

territorio in modo innovativo e ludico rafforzando il concetto di cittadinanza; veicolare informazioni in tema di lavoro, formazione, esperienze all’estero, cultura, ambiente e tempo libero al fine di fornire ai giovani un bene strategico e prezioso da utilizzare in maniera adeguata e responsabile per la propria crescita personale. AppYourLand nasce da un’idea della Provincia di Campobasso, capofila dell’iniziativa promossa dall’Upi (Unione Province d’Italia)

e finanziata dall’Ang (Agenzia nazionale giovani) con il partenariato di Eurodesk Italy, Usr e Comune di Campobasso. Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, l’assessore ai Centri per l’impiego Alessandro Di Labbio, il sindaco di Campobasso Antonio Battista, l’assessore comunale all’istruzione di Campobasso Emma De Capoa ed il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuliana Petta.

Cimino vice presidente commissione giuridica Il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti rappresenterà il Molise CAMPOBASSO. Vincenzo Cimino, giornalista molisano, è stato rieletto vice presidente della Commissione Giuridica dell’Ordine dei giornalisti a Roma. “Esprimo la più viva soddisfazione per l’elezione, avvenuta questa mattina (venerdì 6 febbraio) del collega Vincenzo Cimino a vice-presidente della Commissione Giuridica. Per Enzo si tratta di una conferma”, scrive Cosimo Santimone consigliere nazionale. “Segretario per un anno e mezzo, a stragrande maggioranza di voti, per ben tre anni, è stato eletto vice presidente di uno degli organi più importanti in seno al Consiglio nazionale. Un ruolo tanto prestigioso quanto delicato. Spirito di abnegazione e un lavoro sempre preciso e puntuale alla base della sua rielezione. Si tratta dell’ennesimo risultato straordinario, per il ‘piccolo’ ma volenteroso Molise. Perchè nel consiglio nazionale, a differenza di altri consessi, sistematicamente io ed Enzo dobbiamo fare i conti con tutte le altre regioni italiane (che arrivano ad avere oltre 15 rappresentanti). Per questo mi riempie di orgo-

glio la sua nomina, un ruolo di assoluta importanza e prestigio. Un lavoro, quello di Enzo e del sottoscritto, che continuerà anche nei prossimi mesi (per quelle che sono le nostre competenze al consiglio nazionale) con un unico obiettivo: cercare, soprattutto in questo periodo, di salvaguardare la dignità della professione giornalistica e dei nostri colleghi molisani. Tornando per un attimo alla elezione avvenuta ieri, questo il quadro completo della Commissione Giuridica: presidente Francesco Nota Cerasi; a ricoprire la carica di segretario Gianni Stornello. Completano la commissione i consiglieri Giuseppe Gulletta, Gianfranco Ricci, Felice Salvati e Marco Volpati”.



Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN

HP OFFICEJET 6600

EPSON WF-5620WF

+

TONER FINO A 2500 PG

Scheda di rete - Duplex

€ 149,00

TANICA FINO A 4000 PG.

+ Fronte/Retro Autom.

€ 339,00

€ 139,90

APPLE MacBooK Air MD760T

NB ACER EXTENSA

ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016

13,3’’

€ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR

€ 299,00

ZenFone 4

€ 619,00

KRAUN Wireless Headphone Beanie € 29,90

€ 139,00

Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it

Prezzi unitari iva inclusa – salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni



11

Isernia

7 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“L’ospedale Caracciolo non si tocca” Studenti in strada con un lungo lenzuolo bianco per chiedere alla Regione il mantenimento del nosocomio AGNONE – Centinaia di studenti sono scesi in strada per difendere l’ospedale “Caracciolo” ed il loro stesso futuro dai tagli sconsiderati imposti dalla classe politica nazionale e regionale. In una forma di protesta pacifica ma determinata, i giovani hanno accolto il presidente Paolo Frattura (che ha incontrato gli

amministratori comunali ed i vertici della sanità locale) con uno striscione bianco lungo ben 60 metri! Una protesta “scenografica”, quindi, un forte e chiaro “segnale visivo” di dissenso, che vuole assumere il significato del classico “pugno nell’occhio”. Accanto agli studenti stanno

scendendo in strada centinaia di cittadini, per una manifestazione che si preannuncia imponente. La speranza di tutti è che le istituzioni si ravvedano. La posta in gioco è altissima. Chiudere l’ospedale “Caracciolo” significherebbe decretare la condanna a morte dell’Alto Molise.

Carabinieri in azione per la tutela del lavoro Operazione sul territorio, scattano denunce e sequestri ISERNIA. Nell’ambito di un’attività finalizzata alla tutela dell’ambiente e del lavoro, i Carabinieri dei reparti territoriali delComando Provincialedi Isernia, avvalendosi della preziosa collaborazione di reparti speciali dell’Arma, quali il Nucleo Operativo Ecologico e il Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno pas-

sato al setaccio varie località della provincia particolarmente sensibili sotto il profilo del patrimonio paesaggistico. A Venafro, un 47enne ed un 36enne del luogo, sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti. I due sono stati sorpresi mentre abbandonavano scarti di macellazione di animali e altri ri-

fiuti speciali consistenti in reflui inquinanti, in una zona periferica, senza alcuna autorizzazione. A Castel San Vincenzo, un 66enne del luogo dovrà rispondere di abusivismo edilizio, perché sorpreso mentre era intento alla realizzazione di una struttura, in assenza delle prescritte concessioni edilizie e in luo-

ghi sottoposti a severi vincoli paesaggistici. Stessa sorte per un 30enne originario di Gallo Matese nel casertano che, a Cantalupo nel Sannio, era intento alla realizzazione di un fabbricato, anch’esso privo delle relative autorizzazioni e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Infine ad Isernia, un

46enne del luogo, esercente attività di imprenditoria edile, è stato denunciato per inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e per sfruttamento di lavoratori in nero. Nella circostanza è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

L’Itis Mattei apre le porte della scuola Oggi l’Open Day per fare conoscere il progetto formativo scolastico ISERNIA. E’ tempo di iscrizioni scolastiche. Entro il prossimo 15 febbraio i ragazzi delle attuali scuole medie dovranno scegliere un percorso formativo per il loro futuro. Per questo motivo sabato 7 febbraio 2015 l’ITIS “E. Mattei” di Isernia ha organizzato l’Open Day, col quale aprirà le sue porte per un momento di incontro e di informazione rivolto proprio agli alunni della scuola media e ai loro genitori. In tale giornata la scuola di Viale Dei Pentri sarà a disposizione delle famiglie che potranno visionare la sua struttura, le aule e i labora-

tori per vedere di persona le grandi potenzialità di questo Istituto. Il programma della giornata prevede come primo momento il saluto del dirigente scolastico Marco Viti che si svolgerà in Aula Magna alle ore 16,00 con la presentazione dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Ci sarà, poi, la possibilità per la famiglie di visitare i laboratori partecipando a mini moduli didattici presentati dagli stessi studenti dell’Itis. La giornata si concluderà con un buffet e un’attività musicale nell’auditorium della scuola con l’esibizione del gruppo musicale “Itis Go Now”,

composto dagli allievi dell’istituto. A tutti i partecipanti saranno distribuiti dei simpatici gadget che gli alunni hanno preparato come ricordo della giornata. Gli alunni dell’itis vi aspettano, dunque, il sabato 7 febbraio, dalle ore 15.30 in Viale dei Pentri ad Isernia. Riguardo all’Offerta Formativa, l’Istituto Tecnologico “E. Mattei” prevede due indirizzi: 1) Elettronica e Elettrotecnica; 2) Informatica e Telecomunicazioni. Il titolo di perito industriale dà accesso a qualsiasi facoltà universitaria. Il 35% dei nostri alunni prosegue gli studi nelle facoltà di ingegne-

La dieta mediterranea mette a segno un altro colpo: benefici anche per i diabetici Lo dicono i ricercatori Neuromed dello studio Moli-sani: aderire a questo modello riduce il rischio di mortalità nei soggetti con diabete La dieta mediterranea riduce il rischio di mortalità nei soggetti diabetici. È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Neuromed su circa duemila persone reclutate nell’ambito dello studio Moli-sani e pubblicata sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology. Che la dieta mediterranea offrisse vantaggi notevoli per la salute era cosa nota, ma ora lo studio Neuromed, condotto dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione, diretto dal prof. Giovanni de Gaetano, contribuisce a chiarire il ruolo di una sana alimentazione anche in persone considerate ad elevato rischio cardiovascolare, come appunto i soggetti con diabete di tipo 2 per i quali il regime alimentare gioca un ruolo cruciale nella gestione della malattia Aderire al modello alimentare mediterraneo, caratterizzato da un prevalente consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, olio d’oliva come fonte principale di grassi e vino moderato ai pasti, rappresenta quindi un punto di forza per i soggetti con questa patologia. “Pochi studi hanno indagato il rapporto tra alimentazione e mortalità nei soggetti diabetici – spiega Marialaura Bonaccio, del Dipartimento di Epide-

miologia e Prevenzione del Neuromed - La maggior parte delle ricerche si è concentrata sullo studio di singoli alimenti o nutrienti, ma le persone mangiano cibi, non nutrienti, e inoltre li combinano in modi diversi. Ecco perché abbiamo voluto studiare il ruolo di un vero e proprio modello alimentare, come appunto la dieta mediterranea tradizionale. Dal nostro studio è emerso che chi aderisce in modo soddisfacente a questo modello ha un rischio di mortalità per qualsiasi causa, o specificatamente di tipo cardiovascolare ridotto di oltre un terzo. Ma la ricerca non si è fermata solo a questi dati. Gli autori hanno infatti voluto verificare quali alimenti contribuissero maggiormente a spiegare l’effetto benefico della dieta mediterranea nella riduzione del rischio di morte. “Con un’apposita procedura statistica - spiega Augusto Di Castelnuovo, dello stesso Dipartimento - siamo stati in grado di fare un sorta di classifica dei cibi appartenenti alla piramide alimentare mediterranea che maggiormente garantiscono protezione contro la mortalità nel diabetico. Ciò che è emerso è che l’alcol bevuto in moderazione, il consumo elevato di verdura e frutta e povero di latticini e carne, sono gli elementi che più contribui-

scono all’effetto protettivo. Resta il fatto che è comunque la dieta nel suo insieme a fare la differenza e non il consumo di un singolo alimento”. “Gli interventi tradizionali miranti a ridurre la mortalità cardiovascolare nei soggetti con diabete non hanno portato finora a risultati concreti - commenta Licia Iacoviello, Capo del Laboratorio di Epidemiologia molecolare e nutrizionale. - È interessante però notare come nessuno degli interventi proposti finora abbia testato l’efficacia dell’alimentazione mediterranea. Al contrario, molti di questi interventi si sono concentrati principalmente sulla riduzione del consumo di grassi, alcol e zuccheri, sebbene abbiano anche promosso un aumento di fibre e verdura. La ricerca emersa dal Progetto Moli-sani, invece, aggiunge un’informazione importante per le strategie di prevenzione nelle persone con diabete”. Oltre 3 milioni di persone in Italia soffrono di diabete di tipo 2. Nel 2030 questa patologia sarà la settima causa di morte nel mondo, con tutto il carico umano e sanitario che ne consegue. La prevenzione risiede principalmente nello stile di vita, alimentazione inclusa. Ancora una volta la dieta mediterranea offre risposte concrete.

ria. Questo titolo permette l’acceso al mondo del lavoro attraverso varie figure professionali che vanno dal libero professionista al progettista tecnico, perito capotecnico dell’industria, esperto di progettazione, installazione, manutenzione e collaudo di impianti tecnologici, tecnico specializzato, responsabile tecnico, installatore impianti elettrici, impiantista telefonico–dati, installatore antennista, installatore e manutentore reti telematiche, installatore ponti radio e tv digitale, tecnico delle energie alternative.

“E’ meglio tornare al voto” Il Guerriero Sannita sulla crisi del Comune di Isernia non ammette dubbi ISERNIA. Il Guerriero Sannita sempre più sentinella del centrosinistra e allora Giovanni Muccio interviene anche sulla crisi al Comune di Isernia, che deve far riflettere tutti i cittadini isernini che hanno riposto fiducia in un nuovo percorso politico, dopo anni ed anni di centrodestra. “I cittadini dal nuovo Governo cittadino si aspettavano molto e in particolar modo le famiglie e le PERSONE che si trovano in uno stato di grande sofferenza sociale; aspettative deluse e impegni programmatici disattesi. Tutti assistiamo ad un Centrosinistra litigioso di “tutti contro tutti”, uno spettacolo avvilente che poco interessa al cittadino comune. Una crisi che non vede sbocchi celeri, riunioni che si susseguono senza trovare una risoluzione al problema, indiscrezioni che vedrebbero il sindaco Brasiello in procinto di rassegnare le dimissioni, per cercare di trovare la soluzione più idonea a compattare tutte le anime di pensiero del Centrosinistra. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita si dichiara disgustato da questa politica del dire e non del fare, con molti consiglieri comunali che fino a poco tempo fa erano sostenitori del Centrodestra. A tal riguardo viene da ricordare una famosa locuzione latina : dum ea Romani parant consultantque, iam Saguntum summa vi oppugnabatur, che tradotta letteralmente significa “mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”. Una locuzione molto attinente ai giorni nostri, in cui i cittadini isernini sono spettatori di politici che perdono molto tempo in consultazioni continue senza prendere una decisione, in un contesto che richiederebbe rapide risoluzioni, ma in cui invece si assiste a chiusure di attività commerciali, aziende al collasso, disoccupati in aumento, poveri senza futuro, tossicodipendenti e PERSONE diversamente abili senza risposte concrete. Forse bisogna fare un atto di umiltà da parte di tutti, la situazione è avvilente e gli unici a pagarne le spese sono i cittadini che non ricevono risposte dalla classe politica. Chissà che non sia il caso di gettare la spugna e di ritornare al voto! Caro Sindaco e Consiglieri comunale giudicate questa soluzione, se può rappresentare il bene del popolo pentro!”


12

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

7 febbraio 2015

Imu agricola, la soluzione del Comune A Campomarino l’amministrazione ha impugnato al Tar il provvedimento nazionale CAmPomAriNo. L’amministrazione comunale di Campomarino a dimostrazione della vicinanza ai cittadini-contribuenti in relazione al pagamento dell’IMU sui terreni agricoli fa, innanzitutto, presente di avere impugnato davanti al TAR Lazio, insieme ad altri Comuni del territorio nazionale, il provvedimento relativo all’IMU sui terreni agricoli in quanto considerato non legittimo e di essere in attesa di conoscerne l’esito. In ogni caso,

vista l’imminente scadenza del pagamento del tributo (10.02.2015), considerata l’incertezza interpretativa relativa al pagamento dello stesso e visto l’art. 3 comma 2 dello Statuto dei diritti del contribuente che stabilisce quanto segue: ”le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al 60° giorno dalla data della loro entrata in vigore” ritiene che non potranno essere applicate sanzioni

ed interessi nei confronti di coloro che verseranno l’imposta entro il 25.03.2015, in considerazione che l’ultimo provvedimento in materia è entrato in vigore soltanto il 24.01.2015 (D.L. n. 4 del 24.01.2015). A tal proposito si comunica che nel prossimo Consiglio Comunale, unico organo competente in materia, che si terrà in data 10.02.2015 verrà proposto un provvedimento al fine di recepire quanto stabilito dallo Statuto del contribuente.

“Fruttagel, esempio da seguire” I sindacati soddisfatti per l’accordo raggiunto con l’azienda lAriNo. Le OO.SS. esprimono soddisfazione per l’accordo siglato con Fruttagel Scpa di Larino il 5 febbraio 2015. Un altro passo in avanti per quello che definiamo il “ Buon Lavoro”. L’anno 2014 si è chiuso con un consistente aumento della media (pari a 171gg.) delle giornate svolte dai lavoratori, con un aumento pro capite di più 21 giorni lavorati rispetto al 2013. L’attenzione e la valorizzazione degli investimenti con l’aggiunta di una nuova linea di produzione hanno permesso di accrescere il numero di giornate lavorabili e di aumentare l’occupazione. Le richieste avanzate nei precedenti incontri, rispetto a maggiorazioni salariali, dalle Rsa di stabilimento e dalle OO.SS. sono state accolte.

Le buone relazioni sindacali, in linea di continuità con i rapporti finora intercorsi, hanno l’obiettivo condiviso tra le parti di crescita di diritti, professionalità e reddito per i lavoratori. Fruttagel Scpa si dimostra una azienda attenta agli investimenti, capace di essere competitiva sul mercato e che fa della valorizzazione dei propri dipendenti un punto di forza per la sua crescita.

“Via del Papa, ci vuole la rotatoria” Fuori servizio il semaforo, problemi nella regolare circolazione nell’area Termoli. Risulta fuori servizio da ieri mattina il semaforo di Piazza del Papa a Termoli. Condizione questa che causa non pochi disagi alla circolazione veicolare in un tratto dove il traffico è sempre molto intenso. Il disservizio è stato portato all’attenzione della ditta che si occupa della manutenzione della pubblica illuminazione, la Enel Sole- azienda presente in tutta Italia- che da inizio anno ha preso in appalto il servizio anche sul territorio termolese. La ditta, dietro sollecitazione della locale municipale, ha assicurato che interverrà in tempi brevi, per ripristinare il servizio. L’impianto semaforico, per come si presenta, avrebbe bisogno di essere manutenuto non solo nella parte elettrica, ma anche in quella strutturale. «Cade a pezzi» e a farlo notare sono gli stessi automobilisti i quali sottolineano

anche che a quell’incrocio sarebbeutile una rotatoria «aiuterebbe a smaltire il traffico in una maniera più celere anche del semaforo». Quello di realizzare le rotatorie agli incroci maggiormente trafficati è un argomento più volte affrontato dagli automobilisti o dai residenti delle zone dove sorgono percorsi particolarmente trafficati. E’ il caso dell’incrocio di via America, tra gli altri, uno dei crocevia noto per il gran numero di incidenti che si consumano annualmente. I residenti sottolineano come in quel punto una rotatoria sarebbe la soluzione a salvaguardia dell’incolumità di chi percorre la strada e smaltirebbe in modo celere il traffico automobilistico che, soprattutto all’ora di punta quotidianamente si congestiona.

Forum giovani a San Martino Lunedì, presso la sala Coc, lo spazio destinato a ospitare eventi e laboratori SAN mArTiNo iN PeNSiliS. Dopo l’annuncio diffuso dalla Provincia di Campobasso, anche l’amministrazione comunale di San Martino in Pensilis evidenzia l’inaugurazione in programma lunedì 9 febbraio alle 17 presso la sala Coc in municipio del Forum dei Giovani. “Un pomeriggio interamente dedicato ai giovani, ragazze e ragazzi, che hanno contribuito alla crescita di

un sogno in un anno di iniziative, eventi e attività di sensibilizzazione e partecipazione realizzate sul territorio – dichiara il Sindaco di San Martino in Pensilis”. “La sede - continua Caravatta – sarà uno spazio destinato a ospitare eventi, a realizzare dibattiti e cineforum, corsi, laboratori di idee e momenti di aggregazione per stimolare la creatività e immaginare nuovi progetti legati a opportunità innovative e percorsi di carattere socio-culturale”.

“Il Forum – conclude il primo cittadino – è un voler affermare con forza la necessità di una maggiore partecipazione di tutti i giovani alle attività della comunità; è testimonianza del coinvolgimento attivo dei giovani alla vita del nostro Paese. Non vuole essere una struttura politica, ma uno spazio fisico dove i giovani liberamente possano partecipare a progetti, decisioni ed azioni socio-culturali”.


13

Termoli

7 febbraio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Piazza smantellata, oneri ridotti Le attività commerciali che si affacciano sulla zona Monumento godranno di una riduzione dei tributi per i lavori TERMOLI. Disagi innegabili per le tre attività commerciali che in piazza Monumento si estendono sul suolo pubblico, due interamente e una parzialmente a causa dei lavori di riqualificazione. Ci riferiamo al chiosco-edicola Tundo, al negozio ‘Francesco Fiori’ e alla terrazza del Bar Fusion. Lo scorso 13 gennaio si è svolta la riunione alla presenza dell’assessore e del dirigente del settore Suap Patrimonio e Demanio, la Polizia Municipale, i rappresentanti dell’impresa edile e delle attività commerciali presenti sulla Piazza titolari di concessioni di occupazione permanente di suolo pubblico. Questi ultimi, in quella sede, hanno richiesto all’amministrazione comu-

nale una riduzione del canone di occupazione di suolo pubblico e della Tosap proporzionata alla durata dei lavori sulla Piazza in argomento. L’amministrazione ha valutato l’effettivo disagio ambientale arrecato dal cantiere e le conseguenti ripercussioni economiche. Per questo motivo, ricorrendone i presupposti, è stato ritenuto opportuno applicare alle ditte la riduzione del canone per l’occupazione di suolo pubblico, proporzionata ai mesi di svolgimento dei lavori di manutenzione del selciato stradale di Piazza Vittorio Veneto stimati in cinque mesi e comunque fino al completamento degli stessi.

“Sistemare prima le strade colabrodo” L’esponente di Lega Nord chiama in causa il Comune sulle opere più urgenti TERMOLI. L’esponente della Lega Nord Nicola Tedesco, che si è lamentato non poco dello stato di degrado del manto stradale urbano a Termoli. “E’ ormai evidente e sotto gli occhi di tutti che la nostra città è un cantiere a cielo aperto per i lavori di rifacimento del Corso nazionale e di Piazza mo-

numento, opere che indubbiamente abbelliranno la nostra cittadina rendendo il centro esteticamente molto gradevole. Precedentemente i lavori hanno interessato il lungomare nord , ora si parla di un tunnel che colleghi il porto al lungomare nord. Un’opera per cui sono stati stanziati 5 mi-

lioni di euro! Opere pregevoli che porteranno lustro alla nostra cittadina. In tutto questo però c’è una mancanza da parte dell’ amministrazione locale poiché le nostre strade sono diventate un vero colabrodo e creano non pochi disagi alla viabilità mettendo a dura prova

gli ammortizzatori delle autovetture a volte costrette a slalom per non parlare di quando piove, con le buche che si trasformano in enormi pozzanghere. Una domanda sorge spontanea… Ma che senso ha iniziare grandi opere e tralasciare quelle che renderebbero la quotidianità migliore?”

Borse lavoro, 300 domande All’ufficio preposto del Comune di Termoli numerose le richieste arrivate TERMOLI. Sono oltre trecento le domande di borsa lavoro pervenute all’Ufficio preposto del comune di Termoli. Un numero che, matematica alla mano, permetterà a circa un cittadino su dieci di risultare vincitore e così accaparrarsi le venti ore alla settimana per sei mesi d’impegno, retribuite con cinquecento euro al mese.

Numeri alla mano, le domande sono circa 340 suddivisi per le opportune categorie e in funzione dei posti disponibili. Tanti i “concorrenti” di età compresa dai 18 ai 29 che hanno tentato l’accesso all’opportunità e ad ora incrociano le dita in attesa della graduatoria prossima alla pubblicazione che sarà formulata assegnando

punteggi all’anzianità di disoccupazione, al reddito riportato sull’Isee, alla composizione del nucleo familiare e all’eventuale presenza di PERSONE a carico o con disabilità. Ricordiamo che i servizi professionali cui saranno impiegati gli aventi diritto alle borse lavoro sono vari e vanno dalla manutenzione, al

verde pubblico, ma anche come ausiliari all’interno delle scuole comunali, nell’ambito della viabilità, dei lavori pubblici, nella biblioteca comunale; possibilità lavorative, inoltre, anche in Galleria civica o come operatori di sportello.

Porto, la nuova videosorveglianza Da regolamentare anche le aree di sbarco e gli orari per evitare pericolosi trasbordi TERMOLI. Un nuovo regolamento per le aree di sbarco e per gli orari: è quanto è stato al centro di un incontro tenuto presso la sala giunta comunale di Termoli. A prendere parte all’assise è l’assessore regionale Vittorino Facciolla: “Abbiamo discusso di regolamentare le aree di sbarco e anche gli orari nei quali i pescherecci possono sbarcare al fine di evitare i trasbordi di pesce che potrebbero, in astratto, essere irregolari; è una cosa che va nella direzione di una piena tutela del consumatore sulla qualità del pescato con controlli molto più efficaci rispetto a quelli che fino ad oggi sono stati posti in essere”. La Regione Molise è soggetto che ha una deputazione propria sul porto e istituzione che deve necessariamente interfacciarsi con la Capitaneria, il Comune di Termoli e con chi effettua i controlli sistematicamente prima fra tutti la Guardia di Finanza e il Nucleo ecologico”. E sul progetto di videosorveglianza, annunciato ai nostri microfoni in anteprima, ha affermato: “Oggi siamo nella condizione di poter dire che parte delle risorse le abbiamo già messe a disposizione attraverso residui del fondo Pep così come nella nuova programmazione avremo ulteriori risorse a disposizione per rendere sicure le aree di sbarco dei pescherecci e migliorare la qualità in generale dei porti di competenza della Regione Molise. Il finanziamento già approvato e messo a disposizione è di 500mila euro”.



15

Opinioni

7 febbraio 2015

di mons. Giancarlo Bregantini «La bellezza non ha che l’amore per ammiratore. Essa è come un barlume preso in prestito al paradiso per illuminare il mondo. E la donna, la sua presenza nella creazione, il suo grembo che porta la vita, rappresenta il respiro del firmamento. Respiro che in più parti del pianeta viene ancora terribilmente reciso dal traffico della violenza. La giornata di oggi, infatti, è stata investita per la prima volta come la “domenica al femminile”, in cui a livello mondiale si lotta contro la tratta delle donne, lo sfruttamento, il maltrattamento su di esse. E’ un momento in cui tutta l’umanità deve chiedere perdono per tutte quelle donne vittime di abusi sessuali, rese “merce” di piacere, di dissolutezza. Ed è chiamata a farlo, mettendo fine con maggior consapevolezza e decisione a questa oppressione. Il grido delle donne violate nella loro innocenza è, assieme a quello dei bambini, quello più atroce che si eleva dalla polvere di esistenze, di dignità schiacciate sotto il peso della brutalità. La giornata mondiale contro la tratta delle donne non a caso coincide oggi, otto febbraio, con la festa di santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese poi divenuta religiosa canossiana. Era una bellissima ragazza, sudanese, nata nella tribolata regione del Darfur. Rapita da trafficanti di schiavi, venne venduta a feroci padroni, fin dall’età di nove anni, per es-

nella congregazione delle Suore canossiane. Divenuta così, proprio tramite tutte dolorose vicende, finalmente “libera figlia di Dio”, non solo non conservò rancore nel suo cuore di donna violata, ma desiderò porsi al servizio dei piccoli e delle altre ragazze segnate in vario modo dalla stessa tragica violenza

senza alcun finanziamento pubblico

erano appunto le suore canossiane, di cui conservo memoria gratissima. Soprattutto di una suora, Madre Albina, che aveva appunto lo stesso nome di mia mamma. Le sono sempre stato vicino, con visite frequenti anche in età avanzata, in quel di Verona. Ebbene, si racconta che un giorno quella giovane suora africana fu mandata un periodo proprio in aiuto all’asilo di Denno. Siamo negli anni trenta. Immaginate lo stupore, non solo dei bambini, davanti a questa figura femminile di colore e di bellezza nera. Mai si era vista in paese una donna africana. Per questo, si narra che i piccoli le andavano vicino a strofinarle con delicatezza la mano, per accertarsi cioè se quel nero non fosse colore di fumo, appiccicato dal tempo!

Riflettiamo sulla tratta delle persone sere poi rivenduta ad altri padroni, in una serie impressionante di sevizie e maltrattamenti. Finalmente, per vie misteriose, fu condotta a Venezia e qui, in aiuto ad una famiglia veneta, paterna ed amabile, ebbe la grazi di conoscere la fede cristiana e di seguire anche la vocazione religiosa, facendosi religiosa

Tutto quello che gli altri non dicono

maschile. Testimone di speranza, dentro uno dei drammi più tragici del nostro tempo, la tratta delle donne, che grida al cospetto di Dio. Una figura femminile che mi fa tornare alla mente un ricordo particolare della mia infanzia, poiché a guidare con mano materna e tenera l’asilo del nostro paese di Denno

Ma al di là della simpatica scenetta, che fa sorridere con tenerezza, possiamo veramente dire che quella donna, segnata dalla violenza maschile, oggi si fa segno di un riscatto che la nostra società deve con decisione porre come uno degli obiettivi più tenaci, per un cammino di liberazione sociale molto più vasto. Lei è testimone esemplare di speranza, per le numerose vittime, contro questa piaga nel corpo dell’umanità contemporanea, piaga atroce nella carne del Cristo! Quante le rose tranciate nel giardino della bellezza da mani crudeli! Non è più tollerabile che la donna sia resa schiava della prostituzione, piagata di maltrattamenti da

gente traviata, che sicuramente davanti al giudizio di Dio non avrà scampo, né scuse né vie d’uscita, finché non si rimedierà al male imposto! Poiché la donna è stata voluta dal Creatore, più di ogni altra cosa, per completare il capolavoro di tutto l’universo e soprattutto per dare “dimora sicura” alla vita stessa. Lei occupa un posto unico nel Suo cuore. Finché però l’uomo non prende coscienza di questo, continuerà a sciupare questo dono di nome “donna”! Con la donna accanto è stata possibile la nascita dell’umanità, la prosecuzione straordinaria del genere umano. Senza la donna non c’è vita! Senza la donna neanche l’uomo esisterebbe più! Ecco perché va difesa come la propria vita! Perché in ogni donna c’è racchiuso il “si” al futuro, al flusso della continuità. E’ lei lo scrigno di Dio, in cui Egli ha riposto i segreti della Sua dolcezza, l’evento perenne della Sua tenerezza. Per capire come Dio ama, occorre allora contemplare la donna, il suo modo di far conoscere l’amore, come ragione fondamentale dell’alleanza divina. Dio infatti, il sesto giorno, ha compiuto la donna nel silenzio tipico di chi ama e vuole donare qualcosa di speciale, “dono per l’uomo”, regalo che Dio ha fatto personalmente all’uomo perché lui non sentisse il morso della solitudine, il tedio del vuoto. La costola con cui Dio la plasmò, divenne così la casa per l’uomo! Rispettata e custodita, con amore verginale!».

Comuni molisani, servizi sottopagati di Claudio De Luca Per i Comuni italiani la regola è “diversificare” o fare “copia ed incolla”. Quando c’era l’Ici sulla prima casa, Salsomaggiore s’inventò 36 aliquote; Frosinone cambiò l’importo da un rione all’altro; a Curinga fu posto al 10% per le abitazioni con i balconi fioriti; a Bracciano previdero una riduzione sino all’80% per chi avesse sostituito gli infissi; a Calderara di R., a Pieve di C. ed a Loiano le detrazioni vennero ritagliate a misura di contribuente o sul numero dei figli. A Fanano era superiore quando il nucleo familiare fosse stato pari o superiore a 6 unità. Il Comune di Zocca determinò un’aliquota ridotta per la prima casa e relative pertinenze se supportata da un mutuo pari al 50% del valore di acquisto. Per il “turismo” Frassinoro fissò un’aliquota ridotta per gli alberghi e per i campeggi ricompresi nelle categorie D8 e D2. Parametri diversi per Salandra dove riconobbero benefici agli uffici ed agli studi privati occupanti manodopera locale in misura non inferiore al 70%. Scalea privilegiò i titolari degli esercizi commerciali del centro storico che –

per i primi 5 anni di attività – godettero di un’esenzione dall’imposta. Gli “under24” furono avvantaggiati a Mirabello di F., mentre a Budrio convenne fingere di cedere gratuitamente le case ai propri parenti di 1° grado perché le utilizzassero come abitazioni principali. Analoga perspicacia tributaria non

sembrano avere i Comuni molisani con l’eccezione di quelli del “cratere”che, privati dell’Ici per i rinvii fiscali dell’emergenza-sisma, non sapevano più a che santo votarsi per avere moneta spendibile. Oggi, nella 20.a regione, con qualche lodevole eccezione, i gestori della cosa pubblica continuano a sperperare, “re-

galando” servizi oppure sottostimandone le tariffe. Patrocinano inutili feste, pongono a disposizione – gratuitamente – il patrimonio immobiliare (palestre, campi sportivi, locali per riunioni …) e la Polizia locale (per i servizi a domanda individuale) ed erogano contributi pure quando potrebbe farsene a meno. Scordano persino di adeguare le tariffe (scuolabus e mensa scolastica) questi politici abituati a fare i belli (con i quattrini della comunità) ed i prepotenti (quando concedono l’uso di beni non in forza di regolamenti, che pure l’Ente si è dato, quanto piuttosto sulla scorta del loro libero arbitrio). Ragion per cui certi Esecutivi, di Destra o di Sinistra che siano, “vantano” sempre Sindaci od Assessori con le maniche della camicia dagli sbuffi troppo larghi, come quelle del profeta Maometto. Di contro, quando c’erano le vecchie Commissioni prefettizie si setacciavano le voci di bilancio, tagliando spese pur minime. Poi i Sindaci non vollero patìre interferenze e cominciò il peggio. Dai controlli più stretti, si passò a quelli regionali di legittimità (poi aboliti). Oggi sul settore vigila la Corte dei conti per ve-

rificare se siano stati rispettati gli equilibri di bilancio in relazione al Patto di stabilità ed ai vincoli dell’U.e. I componenti delle Sezioni regionali di controllo verificano il perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali, o regionali, di principio e di programma, nonché la sana gestione finanziaria degli enti ed il funzionamento dei controlli interni, di fatto affidati ai funzionari stessi o ad organi di revisione (eletti dalla maggioranza) che dovrebbero sottoporre a controllo proprio chi li ha nominati, beneficandoli con un assegno. Il conflitto di interessi, pur palese, non è stato mai sollevato e denunciato da alcuno. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Spese prive di senso, imposte e tasse sgonfiate (oppure gonfiate) alle stelle. La situazione si è fatta economicamente intollerabile grazie ai tanti amministratori molisani, più abituati a farsi degli “amici” che a gestire il patrimonio pubblico in maniera contabilmente corretta. Insomma, i nostri enti locali spendono e spandono nonostante non abbiano soldi. Ma il guaio è che lo Stato oramai ha chiuso i cordoni della borsa e che andrà sicuramente sempre peggio



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.