TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 94 - venerdì 24 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno ai sindacati
L'Oscar del giorno lo assegniamo ai sindacati. Finalmente hanno dato prova di risveglio portando all'attenzione dei cittadini le pecche del bilancio regionale che non presenta spese di investimento. Non presenta, tra l'altro, alcun atto di programmazione se il taglio di quanto dato forma degli anni andati. Sembra, per davvero, un bilancio di una regione in via di estinzione grazie, proprio, ad una classe politica che non riesce ad esprimere idee, progetti e strategie per il futuro.
SERVIZIO A PAGINA 5
Finalmente vi siete trovati ‘la fatija’
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
SANITA’
Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Sulla questione sanità è uscito fuori con un comunicato sull'audizione in Senato che non convince nessuno. Il presidente, nonchè commissario alla sanità, si è reso conto che il decreto Balduzzi è, ormai, un fatto compiuto? Che in Senato lo hanno ascoltato, da qui audizione, ma per la deroga occorre un provvedimento legislativo. Che avrebbe fatto bene, per i cittadini molisani, a presentarsi alla Conferenza delle Regioni il 5 agosto 2014 quando il Decreto poteva essere modificato. Ora, si è dinanzi ad un salitone per colpa sua.
Di Giacomo a Frattura: “Su quale spiaggia stavi il 5 agosto del 2014 a prendere il sole? Di sicuro ti ha fatto male. Con le tue chiacchiere non incanti più nessuno”
Ruta a Frattura “Sai benissimo che non mi piacciono la pagliacciate specie nei luoghi istituzionali, per i molisani sono stato sempre presente sono otto mesi che ti consigliamo di chiedere la deroga finalmente, forse, ti sei convinto”
TAaglio lto
2
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
24 aprile 2015
Posizione contributiva? Vitalizio! Con un, neanche troppo brillante, escamotage linguistico il legislatore molisano reintroduce il vitalizio La lingua italiana offre infinite e meravigliose possibilità. La sua ricchezza, la sua flessibilità e liquida adattabilità ai mutevoli scherzi del destino, lascia sempre una porta aperta; la possibilità di spiegare l’inspiegabile. Questo avranno pensato i nostri ineffabili legislatori regionali quando, nello scrivere il disegno di legge di revisione della spesa (ironia della sorte, o sberleffo bello e buono?), collegato alla finanziaria regionale in approvazione nella seduta di lunedì prossimo 27 aprile, dovevano trovare l’espediente linguistico per raccontare ai molisani che stavano per reintrodurre l’odioso (e odiato) vitalizio. E così, rimuginando rimuginando, hanno partorito la “posizione contributiva”.. Un tantino tecnica e freddina, non c’è che dire, come espressione.. Ma non per questo meno furba e ragionata. Vediamo un po’ come funziona questo ennesimo regalino che il nostro governo regionale ci ha confezionato. Allo scadere della legislatura, il valente
consigliere, al compimento del sessantacinquesimo anno di età, avrà maturato il diritto di godere di assegno a vita così calcolato: su 6.000 euro mensili di indennità di
L’INTERVENTO La Casta ci riprova, ma il Movimento 5 Stelle annuncia battaglia in Consiglio regionale. Pronti diversi emendamenti: previsti tagli alle pensioni perpetue, ma anche in ambito reversibilità, indennità di carica e rimborsi spese Ci risiamo. Nel collegato alla legge finanziaria 2015, da varare entro fine mese, la Casta sta cercando di ripristinare i vitalizi dei consiglieri attuali attraverso il riscatto ai fini pensionistici del periodo di mandato, con notevoli aggravi per le casse della Regione. E’ l’ennesimo affronto per le tasche dei cittadini. Ecco perché il MoVimento 5 Stelle annuncia battaglia in vista del Consiglio regionale chiamato a ratificare il Bilancio. Bisogna tentare di intervenire subito: di mezzo ci sono risorse che possono essere liberate e destinate a iniziative di più ampio respiro sociale. E allora attenzione all’articolo 10 della Finanziaria che disciplina il nuovo sistema previdenziale dei consiglieri. Nel 2012 è stato abolito il vitalizio e proprio la finanziaria di quest’anno ha portato a regime i tagli agli assegni erogati agli ex consiglieri in forma omogenea per tutte le Regioni. Ora, comunque, gli inquilini di Palazzo Moffa passano al regime contributivo. Ma i primi dubbi vengono leggendo i numeri delle trattenute: il 20% a carico del
di Giovanni Muccio* Michele Iorio nel 2013 abolisce i vitalizi per i Consiglieri regionali, il " Molise di Tutti" con la nuova proposta di legge riguardane - sistema previdenziale contributivo dei consiglieri regionali - che lunedì il Presidente Frattura deluciderà all'aula li RADDOPPIA. Pensate che dica una panzanata? Domani nella conferenza stampa vi spiego la grande proposta partorita dal "Molise di Pochi".La quota di contributo a carico del consigliere regionale è
carica si matureranno 1.200 euro a carico del consigliere e 2.400 euro a carico della Regione Molise. Eh, si. Brillantissimo caso in cui il datore di lavoro si accolla il doppio
dei contributi rispetto a quelli versati dal lavoratore. Peccato, però, che il datore di lavoro, guarda caso, stavolta siamo noi; tutti noi. Chicchetta finale: se il valente
consigliere dovesse poi essere eletto per una seconda legislatura, per ogni anno di quest’ultima ha diritto ad un anno di sconto, sul limite di sessantacinque, per accedere al vitalizio (chiamiamole col loro nome le cose, anche se un po’ volgare); quindi dopo dieci anni (due legislature) di duro lavoro, pensione a sessant’anni. Bene. Anzi malissimo. Mentre l’età pensionabile per i lavoratori italiani s’accresce, per i nostri valenti consiglieri la stessa si riduce. Mentre i lavoratori italiani versano per intero i loro contributi, i nostri valenti consiglieri se la fanno pagare, in ragione di uno a due, da noi. Ah, contrariamente a quanto avveniva prima, con la “posizione contributiva” potranno accedere al VITALIZIO anche i membri della giunta non eletti come consiglieri: gli unti del governatore. Al costo di 800.000 mila euro l’anno. Andando avanti così arriverà il giorno in cui ci infileranno una scopa dove fa più male e gli dovremo anche ramazzare l’aula.
Vitalizi e superpensioni la Regione non perde il vizio
consigliere e il doppio (40% dell’indennità di carica) che grava sulle casse regionali, per la nuova pensione. Insomma, facendo due conti con il nuovo sistema, si capisce che le pensioni non sono poi tanto diverse dai vecchi vitalizi. Ma i dubbi sono anche altri. Soprattutto se pensiamo agli altri scherzetti normativi inventati ultimamente.
Ad esempio, quello per il quale un consigliere, dopo solo 5 anni di contribuzione a 65 anni, si ritrova con una pensione di diritto. Niente male se pensiamo ai semplici cittadini, magari operai o ricercatori. A tutto questo il MoVimento 5 Stelle risponde con un ‘NO’ chiaro: tanto al vitalizio quanto a tutto ciò che gli assomiglia. Un no declinato
attraverso diversi emendamenti all’articolo 10 che vertono, ad esempio, sulla modifica delle aliquote di contribuzione, sulla reversibilità e sui vitalizi. Emendamenti, inoltre, che riguardano anche altri aspetti, prevedendo la riduzione delle indennità di carica del 15%, la soppressione delle indennità di funzione e la riduzione del 70% del rimborso spese di esercizio del mandato, sia per i consiglieri che per gli assessori. Dunque, un “piano di risparmio” che, come detto, servirà a rimpinguare le casse quasi vuote del settore sociale. E che, magari, potrà servire a rendere realtà il reddito minimo di cittadinanza. Da mesi il MoVimento 5 Stelle spiega a tutti che i soldi per dare speranza a migliaia di famiglie in difficoltà, ci sono: ora dimostra anche dove sono. Non resta altro che approfittarne. Vediamo chi davvero vuole garantire un futuro ai cittadini in difficoltà e chi, invece, pensa solo al proprio.
Movimento Cinque Stelle Molise
La gente muore di fame e la politica introduce i vitalizi pari al venti per cento della base imponibile come definita all’articolo 10, comma 3, della presente legge. La quota a carico del Consiglio regionale è pari a 2 volte la quota a carico del consigliere regionale.
Le quote contributive avvengono in base all'indennità lorda di carica che ammonta per ogni Consigliere a Euro 6.000, quindi con un piccolo conto matematico si hanno questi risultati: 6000:20% = 1.200 EURO (quota spettante ad ogni singolo Consi-
gliere) 6000:40% = 2.400 Euro (quota spettante alla regione e quindi al cittadino) Ho letto la legge....ma non è solo questo, propongo alla classe politica di valutare un ulteriore incentivo economico a colui che ha
creato e studiato la legge, non ha una sbavatura e accontenta tutti (ad eccezione del Popolo).....vi do anche la mia parola d'onore e Io l'ho, lo sapete... che se mi dite chi l'ha partorita, voglio complimentarmi di persona e non farò mai il suo nome. Bravo ancora a chi l'ha fatta, deve trattarsi veramente di un ottimo professionista....ogni parole è un incastro perfetto, non scherzo su questo è perfetta!!! *Presidente Guerriero Sannita
TAaglio lto
3
Tutto quello che gli altri non dicono
24 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Tempo scaduto per la sanità Il decreto Balduzzi sulla Gazzetta Ufficiale. Difficile fare ora ciò che si poteva fare ad agosto 2014 La notizia è questa: il “decreto Balduzzi” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto omnicomprensivo sulla la sanità ha superato il vaglio del Parlamento e presto diventerà legge dello Stato. Con enorme detrimento per il sistema sanitario regionale molisano.. Tra le tante altre cose, il decreto prevede, infatti, che le regioni con meno di 600.000 abitanti non possano avere un ospedale di 2° livello, come al momento è considerato, e di conseguenza attrezzato, il Cardarelli di Campobasso. In Italia le regioni con meno di 600.000 abitanti, oltre al Molise, sono la Valle d’Aosta e la Basilicata. La valle d’Aosta non s’è affatto creata il problema; è Regione a statuto speciale, gode, quindi, di ordinamento particolare e non viene toccata da questo disposto. La Basilicata, invece, ha avuto la splendida idea di presentarsi, con il suo governatore, alla conferenza delle Regioni del 5 agosto 2014, dedicata al decreto in questione, riuscendo a spuntare l’accoglimento di un margine di tolleranza del 10% sulla soglia fissata dei 600.000 abitanti, che le permettesse di mantenere la struttura di 2° livello. Bel colpo, sicuramente. A quella conferenza il nostro governatore, invece, brillò per la sua assenza. Assenza che non trovò allora, e tantomeno nei mesi successivi, una
plausibile giustificazione; tranne quella che però farebbe sconfinare nelle malignità, nei cattivi pensieri che, a detta di uno che se ne intendeva, però, conducono spesso alla
CAMPOBASSO. Audizione, ieri mattina, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in Commissione igiene e sanità del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità. . Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura ha sostenuto: “Gli attuali parametri, impediscono di fatto un Dea di II livello, ossia il mantenimento in capo all’hub regionale
delle discipline previste con soglia superiore ai 300 mila abitanti, riferibili a patologie tempodipendenti per le quali il superamento del limite temporaneo di 90 minuti renderebbe sostanzialmente inutile l’intervento di emergenza”. Da qui l’invito di Frattura alla Commissione a farsi parte attiva perché possano essere superati tali parametri. “Diversamente i molisani finirebbero per diventare cittadini di serie b”, la dura denuncia del governatore. “Così questa mattina la Regione ha difeso il diritto dei cittadini moli-
sani a una sanità di qualità, basata anche per i nostri cittadini proprio sulla garanzia dei principi fondamentali di uguaglianza, solidarietà ed equità. Una difesa, ancora una volta, avanzata in completa solitudine, stante l’assenza in Commissione igiene e sanità del Senato di entrambi i senatori molisani, Roberto Ruta e Ulisse Di Giacomo. Gli stessi che tanto si sperticano nella difesa del nostro servizio sanitario, evidentemente solo a distanza di sicurezza e solo a parole”.
Tu devi dire ai molisani dove prendevi il sole il 5 agosto
di Ulisse Di Giacomo La XII Commissione Igiene e Sanità’ del Senato e’ stata convocata per l’ audizione di alcuni rappresentanti della Conferenza delle Regioni nell’ ambito di una indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN. Una procedura abituale che le Commissioni Parlamentari utilizzano per acqui-
Il Presidente della Regione ha lamentato la mia assenza questa mattina in commissione sanità del Senato che aveva ad oggetto ” seguito dell’audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome nell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”.Spiego: la commissione sanità del Senato sta svolgendo un’indagine conoscitiva cioè raccoglie dai rappresentanti regionali le informazioni sul nostro sistema sanitario nazionale e regionale: non decide nulla, ma semplicemente effettua una ricognizione di dati ed informazioni e per questo si chiama indagine conoscitiva , non deliberante e neanche istruttoria di provvedimenti ma semplicemente conoscitiva . Per questa ragione non è prevista la presenza del Governo e si è svolta anche questa mattina in assenza di qualsiasi rappresentante del Governo italiano che invece è presente sempre alle sedute delle commissioni quando
una legge già pubblicata in Gazzetta Ufficiale. A meno che il Parlamento non vari un altro provvedimento, di pari livello istituzionale, che ne modifichi alcune parti. Considerato anche l’esito del tavolo tecnico ministeriale della settimana scorsa (in cui, in buona sostanza, si profilava il commissariamento del commissario alla sanità molisana, Paolo Frattura), pensare di poter schivare questo proiettile diventa arte da ninja. Il brillante governatore assente ora millanta come grande successo l’audizione avuta ieri in Senato, ma noi saremo qui anche domani ed il giorno dopo ancora, e l’altro dopo ancora, fino al giorno in cui verrà scritta l’ultima parola sulla storia della sanità molisana.
Il Governatore: “E Ruta e Di Giacomo perchè non sono venuti?”
La punzecchiatura
di Roberto Ruta
verità. Eppure in quella sede il brillante governatore assente avrebbe avuto anche qualche discreta carta da giocare. Tipo quella di sottolineare come il Molise, fin dal suo ri-
conoscimento nel 1963, fu sempre considerato realtà territoriale con riconosciute specificità; ben quattro furono i deputati, e due senatori, che la Costituzione gli consentì di eleggere (in virtù dei vari cambiamenti delle leggi elettorali i parlamentari sono passati poi a tre), non tenendo conto della proporzione degli stessi rispetto al numero degli abitanti. Specificità che il brillante governatore assente avrebbe potuto mettere sul tavolo, oltre a tante altre (conformazione del territorio, frammentazione della popolazione residente in piccole e piccolissime comunità) ma, evidentemente, era in altre faccende affaccendato. Ed ora siamo alla rincorsa. Sarà estremamente difficile riuscire ad evitare gli effetti di
sire pareri su varie questioni,; procedura utile, ma senza alcun significato e soprattutto priva di effetti concreti. Un’ audizione, appunto. Alla seduta di questa mattina erano stati convocati alcuni rappresentanti politici e alcuni funzionari della Conferenza delle Regioni. Ebbene, Frattura, forse emozionato dall’occasione, ha perso un’ altra opportunità’ per tacere e per evitare l’ enne-
sima figura barbina, lasciandosi andare ad uno sgangherato attacco personale a me e al Sen. Ruta per essere stati assenti alla sua formidabile performance. Vedi Frattura, te lo dico con parole semplici, così’ capisci anche tu. Delle tue fandonie giornaliere i molisani ne hanno le tasche piene. Spacciare un’ audizione in una Commissione del Senato, come occasione per in-
cidere concretamente sulla Sanità del Molise, significa semplicemente voler turlupinare il Molise. E sempre detto con parole semplici, in modo che anche tu capisca: stiamo ancora aspettando che tu dica in quale stabilimento balneare prendevi il sole il 5 agosto del 2014 quando , in tua assenza, i tuoi colleghi decidevano le sorti della Sanità del Molise.
“Complimenti Frattura, hai capito dopo 8 mesi come muoverti c’è da istruire un provvedimento, durante la discussione e nella fase deliberante. Così accade nelle due commissioni di cui faccio parte, Agricoltura e quella Bicamerale per gli affari regionali, come in ogni altra commissione in sede referente e/o deliberante, dove la presenza del Governo è obbligatoria. Nella odierna commissione sanità in sede di indagine conoscitiva il presidente Frattura, come risulta dal verbale, ” ha formulato l’auspicio di una revisione dei parametri che presiedono alla creazione di ospedali in funzione di hub, che allo stato penalizzano la Regione Molise.”. Complimenti! Dopo otto mesi il Presidente Frattura ha finalmente realizzato ed ammesso che non avendo chiesto la deroga al regolamento Balduzzi il 5 agosto in sede di conferenza stato regioni, in quanto assente, ha esposto la Regione Molise e tutti i molisani al rischio di far retrocedere il no-
stro sistema sanitario in serie B, con il Cardarelli destinato ad essere declassato da dea di secondo livello a dea di primo livello, cioè da ospedale di serie A ad ospedale di serie B. Forse dovevo presenziare per sapere e avere informazioni sulla nostra sanità? Forse dopo aver ascoltato il Presidente Frattura dovevo chiedergli perchè veniva oggi a lamentarsi della mancanza della previsione di un ospedale di secondo livello nel Molise, nell’in-
dagine conoscitiva della commissione sanità del Senato, che altro non può fare che prendere atto che il Presidente stesso non ha chiesto la deroga al Governo il 5 agosto quando poteva e doveva? Dovevo dar vita a questo spettacolo a beneficio dei colleghi senatori in assenza di qualsiasi rappresentante del Governo? Mi sarei aspettato un ringraziamento non un attacco infondato ed inutile. Incredulo leggo il comunicato del Presidente Frattura: lui sa bene per avermelo anche scritto a mezzo stampa quale sia il mio impegno. Ma bando alle chiacchiere e veniamo al fatto reale: Il Governo è e resta il nostro unico interlocutore per ottenere la deroga che sono certo il Presidente Frattura chiederà ed otterrà oggi in sede di conferenza stato regioni, dopo che per mesi ha deciso di non chiederla, cambiando idea solo grazie al duro e serrato confronto che la delegazione parlamentare ha
messo in campo per non far retrocedere il nostro sistema sanitario. Ultima notazione: assicuro da due anni al Senato una presenza pari al 97 %, ho presentato come primo firmatario 273 emendamenti di cui alcune decine diventati parti integranti della legislazione italiana come, uno per tutti, il Dl competitività oggetto di vanto da parte del Presidente Renzi, 20 ordini del giorno, 7 disegni di legge, dieci interrogazioni, una mozione ed una risoluzione e ci sono sempre, dico sempre, quando serve al Molise: così solo per esempio, in commissione Bilancio quando ho presentato emendamenti ed ho ottenuto 10 milioni di euro ( 5 per il 2013 e 5 per il 2014) per la ricostruzione post sisma o quando ho fatto bocciare dal gruppo pd gli emendamenti volti a sottrarci i 40 milioni di euro per la sanità molisana in legge di stabilità, con emendamenti per il nostro sistema produttivo agricolo, per l’esenzione dall’Imu, per mantenere la camera di commercio, la sede regionale della rai, due componenti del futuro Senato, la Prefettura e così via.
TAaglio lto
4
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
24 aprile 2015
Manuela Cucoro della “Locanda Alfieri”di Termoli eletta membro del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2015-2017
Il Molise nell’Associazione nazionale degli alberghi diffusi non è comprimario ma la Regione al turismo nega ruolo, incisività e prospettiva
Tolti di mezzo gli Enti provinciali e l’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli non s’è preoccupata di accennare ad una alternativa Il ministro Dario Franceschini, sulle spalle del quale gravano i progetti di rilancio culturale e turistico dell’Italia, fortemente impegnato in tal senso nel cuore dell’organizzazione e della promozione di Expo 2015, ha un punto di vista molto definito: “Da una parte puntare sul turismo alto, di eccellenza, e dall’altra provare a puntare su alberghi diffusi, magari recuperando borghi abbandonati: un’offerta turistica che nessuno potrebbe imitare”. Musica per le orecchie dall’Associazione azionale alberghi diffusi (Adi) riunita “Al Vecchio Convento” di Portico di Romagna per celebrare la diciassettesima Assemblea nazionale. Gli alberghi diffusi crescono, aumentano, si qualificano, danno un’impronta alla ricezione italiana e, soprattutto, sono protagonisti sul Web,con l’interesse sempre maggiore dei Paesi dell’Europa balcanica ed orientale. Manuela Cucoro della “Locanda Alfieri”di Termoli eletta membro del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2015-2017, fa sapere dei “passi concreti in Croazia e del livello molto interessante d’attenzione con cui la Cina e il Giappone guardano al fenomeno tutto “made in Italy” dell’albergo diffuso, con inte-
ressanti studi di fattibilità volti all’esportazione di questo modello ricettivo”. Che nel Molise annovera la già detta Locanda Alfieri, la Residenza Sveva, il Perbacco, il Borgo Tufi, La Piana dei Mulini e La Sorgente. Una presenza che nella rete nazionale si sta facendo valere per le buone caratteristiche di ospitalità che fornisce e per la bellezza dei luo-
ghi in cui sono ubicati: centri storici e borghi. In edifici di pregio e ambienti comuni a tutti gli ospiti. Il Molise avrebbe molto ancora da poter esprimere essendo particolarmente dotato di queste dotazioni ambientali, ma la politica turistica regionale, che non ha né capo e né coda, non aiuta a creare le condizioni e gli incentivi necessari per in-
crementare questa formula ricettiva decisamente sui generis. Intanto, però, come abbiamo detto, gli alberghi diffusi molisani hanno un loro peso nella rete nazionale e, con la elezione della Cucoro nel Consiglio d’amministrazione, anche un peso decisionale e gestionale. Nel corso dell’assemblea, tra i diversi accordi stipulati per dare risalto alla realtà
italiana degli alberghi diffusi, molto interessante è stato quello raggiunto con la società “Per Caso Srl” della trasmissione televisiva “Turisti per caso” condotta da Patrizio Roversi e Siusy Blady, in quanto gli alberghi diffusi avranno la possibilità di promuovere la propria offerta turistica, attraverso “storytelling” sul sito Turistipercaso.it, programma premiato come “miglior sito di turismo 2014”. Inoltre, con “Italia Slow Tour”, verranno presentati al mondo attraverso il racconto degli ospiti stranieri sul loro soggiorno in Italia. Per i 6 alberghi diffusi del Molise un’occasione straordinaria che mai avrebbero potuto avere da una Regione che al turismo nega, coi fatti, un ruolo preminente, una incisività economica, una prospettiva di crescita e di affermazione. Ha tolto di mezzo gli Enti provinciali e l’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli e non s’è preoccupata di accennare ad una alternativa che in passato era stata individuata nella creazione di un’Agenzia regionale per il turismo. Provvedono i taumaturghi di Palazzo Vitale. Che di danni finora ne hanno fatto a bizzeffe. Dardo
Ai contratti in essere sono stati ulteriormente prorogati al 15 luglio Tirarla per le lunghe, conviene. In questo caso conviene agli appartenenti alla Short List regionale stilata, approvata, e posta in essere per attingere professionalità da impiegare in attività di Assistenza tecnica ai Programmi comunitari e nazionali 2007/2013. Partiamo dal Bollettino regionale del 16 dicembre 2009 e dalle successive determinazioni mediante le quali un buon numero (69) di persone collocate nelle graduatorie riguardanti le otto aree professionali d’assistere, ha potuto stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa con la Regione Molise. Stando agli atti amministrativi, 56 dei 69 incarichi assegnati, sarebbero dovuti scadere entro il 31 dicembre 2014. Buon per loro però ch’esista l’istituto della proroga. Infatti, con determinazione del Direttore generale della Giunta regionale del 30 settembre 2014, poi rettificata con altra determinazione del 23 ottobre 2014, è stato deciso che nelle more dell’espletamento di una nuova procedura comparativa di selezione, la scadenza sarebbe arrivata al 15 gennaio 2015, giusto per non interrompere la preziosa attività di assistenza tecnica. Di data in data, di prolunga-
Come rendere felici i co.co.co. della short list regionale
mento in prolungamento, il 10 aprile scorso il direttore generale facenti funzioni, Angelo Fratangelo, ha assunto la determinazione 204 prorogando al 15 luglio 2015 la data di scadenza dei predetti contratti di collaborazione coordinata e continuativa, confermando le norme originali e la misura del compenso pattuito in sede di affidamento dell’incarico. Gli oneri derivanti sono stati posti a carico dell’Amministrazione regionale sugli appositi capitoli di bilancio, che presentano l’adeguata disponibilità finanziaria. C’è da dire e d’aggiungere che la giunta regionale il 13 gennaio 2015, quindi con scarsa tempestività e preveggenza, sapendo che la proroga concessa ai 53 co.co co. sarebbe scaduta il 15 dello stesso mese, ha autorizzato l’attivazione delle procedure di valutazione comparativa finalizzata al conferimento di altri 53 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, a supporto delle attività della Regione Molise in materia di implementa-
zione, gestione, e attuazione della fase finale del Por Fesr (Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regionale) Molise 2007-2013 e Molise 2014-2020, dei Programmi in corso di attuazione, finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 e delle attività di competenza tecnicoeconomica e giuridica connesse alle funzioni dell’autorità di audit nell’attuazione del Por Fesr 20072013. La burocrazia è questa: sigle, date e numeri. Un groviglio che per chi lo sa ingegnare e go-
vernare porta a scelte e alle decisioni che si vogliono. Proprio come in questo caso che pare proprio si sia voluto che si creassero le condizioni oggettive per prorogare i contratti in essere, in attesa dei nuovi. Al nuovo bando di selezione pare abbia risposto un gran numero di pretendenti (oltre mille); c’era da aspettarselo, considerata la permanenza della crisi, la penuria di lavoro e la rarefazione anche delle opportunità estemporanee. Cogliere l’opportunità data dalla Regione Molise che ha ancora soldi da spendere relativi al Programma operativo del settennio 2007/2013 e soldi da spendere relativi a loro volta al settennio iniziato nel 2014 e che si concluderà nel 2020, non sarà sembrato vero alla pletora di gente che cerca lavoro. Un gran numero, dicevamo, a
conferma che il Molise è terra più avara delle altre, più povera e maggiormente mal governata, se a tenere in vita i contratti co.co.co. sono le risorse che andavamo utilizzate entro il 2013 e invece, per gentile concessione dell’Unione Europea, sono utilizzabili entro il 2015. Per esaminare il curriculum di migliaia di concorrenti è stato stimato un tempo molto più lungo di quello preventivato. Da qui, in sostanza, la ragione per cui il direttore generale facente funzioni, Fratangelo, ha giudicato necessario ed opportuno mantenere in vita fino al 15 luglio il rapporto in essere coi co.co.co. precedentemente selezionati. Se le valutazioni del nuovo bando non dovessero concludersi entro il 15 luglio, com’è probabile, tirarla per le lunghe sarà una ulteriore salutare boccata d’ossigeno per coloro che avrebbero dovuto interrompere il rapporto di lavoro coordinato e continuativo entro il 31 dicembre 2014. Tirarla per le lunghe, insomma, conviene.
TAaglio lto
5 24 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Anche Antonio Di Pietro vuole rientrare in politica e lancia il movimento con il nome del simbolo di Paolo Frattura
“Molise di tutti” o “Molise di pochi?”
CAMPOBASSO. Sarà presentata domani l’associazione politica “Molise di tutti”, classico contenitore trasversale dove, parole del suo fondatore Antonio Di Pietro, per farne parte: “non conteranno le tessere di partito”. Alla presentazione, oltre ad Antonio Di Pietro, ci saranno anche il governatore Paolo di Laura Frattura (Pd), l’assessore regionale Pierpaolo Nagni, i consiglieri regionali Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia (tutti provenienti dall’Idv) ed esponenti delle amministrazioni comunali e provinciali di Campobasso e Isernia. Chissà cosa conterà allora, visto che nessuna dichiarazione in tal senso è stata data. Chissà di cosa c’è bisogno se non di una tessera, che fino a qualche tempo addietro rappresentava l’adesione viscerale ad una particolare visione del mondo, per far parte di un’associazione politica. Aspetteremo fiduciosi la data, molto simbolica, tra l’altro, per saperne di più. Già, data simbolica il 25 aprile per la presentazione di un’associazione politica in cui però, a quanto pare, non saranno l’identità, i trascorsi, la formazione, la visione del mondo a fare da collante. Mentre nel 25 aprile
CAMPOBASSO. Il bilancio regionale non convince né nel metodo né nel merito. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil annunciano una grande mobilitazione sociale che si dividerà in due parti: la prima il 27 aprile davanti alla sede del consiglio regionale dove si concentreranno i precari della protezione civile, gli operatori della formazione regionale, gli operai di Gam e Zuccherificio, Molise dati e tutti gli altri coinvolti in vertenze aperte con la Regione Molise. Ognuno dei tre Segretari Generale, seppur con argomentazioni differenti, ha contestato il documento economico approvato dalla Giunta regionale, reo, a detta di tutti, di non guardare a lavoro, sviluppo e tutela sociale. Proprio a testimonianza di questa contrarietà totale, Notaro, Del Fattore e Boccardo hanno annunciato un presidio dei lavoratori dinanzi il Consiglio Regionale proprio per lunedì prossimo, oltre che una serie di iniziative di protesta che culmineranno il prossimo 16 maggio con una grande manifestazione congiunta ed aperta a tutte le categorie.
del 1945 si pacificò proprio l’Italia di coloro che per la loro visione del mondo furono disposti a morire; dall’una e dall’altra parte della barricata. Perché, anche se oggi è difficile crederci, c’è stato un tempo in cui per i propri ideali, per la propria, personale, visione politica di come dovesse essere organizzata una società di uomini, si era disposti alle
estreme conseguenze. Oggi invece pare che avere senso di appartenenza, coerenza, militanza, attaccamento di ferro a valori, riconosciuti come universali proprio perché radicati nel profondo dell’anima di ciascuno che ci si sia votato, sia una malattia, un retaggio scomodo, un legaccio insopportabile. Il motore di un’associazione politica dovrebbe
essere, però, una condivisa visione del futuro comune che si vuole scrivere. Ma probabilmente questo valeva quando alla politica erano vincolati principi filosofici, etici e morali. Oggi un governatore due volte candidato con Forza Italia (mai eletto), invece, guida una giunta (formalmente) di centrosinistra, avendo aderito a quel Partito Demo-
cratico nato dalla fusione fredda degli ex democristiani con gli ex comunisti; si potrebbe a fare una lista infinità di esponenti politici (a livello nazionale e locale, anche localissimo!) che hanno compiuto il salto da destra a sinistra finanche più di una volta, rispondendo per di più con una certa insofferenza a quei pochi che ancora si ostinano a rilevare in questo comportamento un’insopportabile incoerenza di fondo. Del resto dei partiti oggi rappresentati in Parlamento quello di più antica tradizione storica è la Lega Nord. Il mondo di quel 25 aprile non esiste davvero proprio più. E quindi perché stupirsi della nascita di un’associazione politica dove l’identità è l’ultimo dei requisiti richiesti. Figuriamoci. A giudicare dal nome “Molise di tutti”, slogan del governatore Frattura in campagna elettorale e dal fatto che lo stesso Frattura ne farà parte, probabilmente l’associazione servirà a riunire coloro cui sta a cuore il destino politico di questa maggioranza, piuttosto che la comune visione di una comunità organizzata di uomini; roba di un mondo che non esiste più. Purtroppo.
“Una Regione senza una prospettiva” I sindacati pronti alla mobilitazione contro l’assenza della politica dai veri problemi della gente
Ha aperto l’incontro Massimo Notaro che ha affermato: “Il Sindacato è sempre presente e pronto a fornire il proprio contributo nella soluzione delle grandi vertenze, sia a livello locale che sui tavoli romani, però la Regione, per il secondo
CAMPOBASSO. “L’unica priorità per l’Ugl è salvaguardare non solo il reddito ma il lavoro nel suo insieme opportunità concreta per ridare piena dignità ai 270 lavoratori del Gruppo Avicolo Molisano, in Cig dal mese di dicembre 2013”. Così Paolo Mattei, segretario nazionale Ugl Agroalimentare, a termine dell’incontro al Mise. “Il rilancio della filiera avicola del Molise – prosegue Mattei – è possibile solo attraverso il riconoscimento dell’area di crisi e l’utilizzo dei 16mln del PSR previsti per la programmazione 2014 – 2020”. “Poco prima dell’inizio dei lavori – precisa Mattei – è giunta la notizia
anno di fila, elabora un bilancio portato alla nostra attenzione solo qualche giorno prima dell’approvazione, senza poter in nessun modo apporre modifiche”. Sandro de Fattore, ha poi aggiunto che “Siamo dinanzi ad una pro-
grammazione economica sterile e poco proiettata verso il futuro, sbagliata nel metodo di stesura, senza principi di condivisione e nel scadente merito, considerata l’assenza di risorse consistenti sugli investimenti ed a favore delle fasce de-
boli.” Poco coraggio , quindi, secondo i sindacalisti, nella finanziaria regionale che nei trasporti, nella sanità e nei servizi vede riduzioni, mentre vanta le aliquote più alte d’Italia, senza discriminanti e colpendo le categorie più sensibili come i monoreddito, i precari ed i pensionati. Ha concluso poi Tecla Boccardo che in maniera frontale ha affermato “Non ci aspettavamo di dover parlare del reinserimento del vitalizio a favore Consiglieri regionali, atto spregiudicato e surreale, considerato che appare nelle stesse pagine in cui si cancellano, di fatto, decine di posti di lavoro. Invito i Consiglieri regionali a riflettere bene prima di alzare la mano in aula per approvare questo testo cosi com’è. Si provi perlomeno a correggere alcune delle tante storture previste, mostrando almeno una volta un briciolo di sensibilità verso i cittadini ormai stremati.”
L’Ugl: “Gam, basta chiacchiere” dell’ammissione di Gam al concordato preventivo con soluzione di continuità, sulla base della richiesta avanzata nel luglio del 2014”. “Il Ministero per lo Sviluppo Economico, inoltre, ha accolto la richiesta avanzata dall’Ugl, unitamente agli altri sindacati presenti, di assumere un ruolo attivo nell’opera di scouting per operatori interessati a investire nella filiera avicola molisana. Il Mise inoltre si è impegnato ad avviare l’elaborazione della bozza dell’accordo di programma già dalla prossima settimana”.
“Domani le rsu della Gam sono state convocate dall’azienda per un incontro tecnico con Avi Molise, la vincitrice della gara per l’affidamento temporaneo dell’area incubatoio, in vista della firma del contratto”. “L’Avi Molise punterebbe all’assunzione di 40 dipendenti, di cui 30 dell’incubatoio. Forte la preoccupazione delle rsu dopo aver visto fallire il percorso portato avanti per mesi con Aria Food. Nel corso dell’incontro al Mise i rappresentanti dei lavoratori hanno più volte ribadito che avrebbero ritenuto più oppor-
tuno che una simile convocazione giungesse da parte della Regione stessa, e non dall’azienda, alle segreterie regionali”. “Per l’Ugl Agroalimentare è necessario tracciare un percorso definitivo che – conclude – restituisca ai lavoratori della Gam la visione di un futuro che vada oltre i prossimi 18 mesi e ciò sarà possibile solo con un intervento sinergico che favorisca l’insediamento di imprenditori che abbiamo una reale volontà di ricostituire non solo una filiera avicola ma una vera eccellenza per l’Italia”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
6
Campobasso
24 aprile 2015
La giunta comunale ha deliberato la messa in sicurezza a cinque dalla chiusura
La scuola di Via Kennedy potrà tornare tale o diversamente utilizzata Da anni simbolo visivo dell’allarmismo strumentale e motivo di risentimento per tante famiglie costrette a trasferire i figli in età scolare in altri edifici scolastici Lo sloggiamento della scuola elementare di Via Kennedy è stato un atto politico demagogico, gestito in modo demagogico e assecondato dall’amministrazione comunale altrettanto demagogicamente. Quella scuola sul piano della sicurezza non era diversa dalla altre, per cui non c ‘era niente di particolarmente pericoloso da pretenderne la chiusura “ipso facto”. Il sedicente comitato dei genitori pilotato da un sindacalista, che fa sempre tanto effetto, è stato irremovibile: quella scuola è pericolosa e va abbandonata. Ordine immediatamente eseguito, con la condivisione emotiva di sindaco e assessori. Da anni quella scuola chiusa è simbolo visivo dell’allarmismo strumentale e motivo di risentimento per tante famiglie costrette a trasferire i figli in età scolare in altri edifici scolastici, che, ripetiamo, non erano certo diversamente sicuri. Oggi si torna a parlare della scuola di Via Kennedy perché la giunta comunale e il sindaco Battista hanno deciso che vada messa in sicurezza, al pari di altre scuole della città, mediante l’adeguamento sismico delle strutture. Ciò vuol dire che può tornare ad ospitare le classi elementari oppure ad essere destinata ad altra funzione pubblica, essendo un bene patrimoniale che delittuosamente per anni è stato lasciato inutilizzato. Per un periodo s’è parlato anche di cedere i volumi corrispondenti a ditte private; un’operazione speculativa/commerciale che secondo calcoli utilitaristici avrebbe fatto guadagnare il Comune fregandosene che
colasse altro cemento nel cuore della città. La trattativa non ha avuto fortuna. Al tempo non era in auge il Piano Casa che avrebbe consentito di aumentare i volumi abbattuti del 70 per cento. Oggi probabilmente sarebbe andata facilmente in porto. Ma, come diciamo, la messa in sicurezza allontana l’ipotesi di un baratto e riapre la possibilità che torni scuola oppure altra destinazione pubblica: uffici comunali di quartiere, ad esempio. Si vedrà. Ne ha fatto cenno il consigliere di Laboratorio Civico, Michele Durante che coi collegi Cuomo e Coralbo ha tenuto sempre vivo il discorso sulla Kennedy e sempre ha chiesto tornasse ad essere un impianto produttivo per l’amministrazione. Cinque anni perduti, secondo Durante, senza una ragione plausibile, solo per una sorta di capriccio, “un grilletto per la testa” fatto passare per una ragionevole preoccupazione del comitato dei genitori. A margine di questa notizia è confortante che almeno sulla messa in sicurezza e sul miglioramento degli ambienti scolastici non si sia badato a spese. Confortante anche che siano frattanto nate altre due nuove scuole, sebbene agli occhi attenti ed esperti di alcuni tecnici all’avanguardia sulle nuove metodologie costruttive, non proprio inappuntabili. Gli uffici tecnici comunali chiamati a progettare pare non siano propriamente e sufficientemente aggiornati.
Area ex Romagnoli diventerà Piazza Papa Francesco La decisione è stata adottata dalla Commissione del Comune di Campobasso CAMPOBASSO. La commissione Cultura Sport e Turismo del Comune di Campobasso, ha discusso la proposta di intitolazione dell’area denominata ‘ex Romagnoli’ a Papa Francesco. La proposta pervenuta in commissione a firma del Sindaco Battista, congiuntamente al Presidente della Regione Frattura e ampiamente condivisa dalla maggior parte dei capigruppo, sottolinea la volontà da parte dell’amministrazione di lasciare un segno indelebile rispetto ad una giornata memorabile, il 5 luglio 2014, che occupa nella memoria di tutti un ricordo speciale e indissolubile. Papa Francesco ha onorato la città di Campobasso con la sua presenza e la Città vuole donargli l’area che per sempre sarà la memoria di un fatto storico ed eccezionale. Il provvedimento è stato licenziato riportando 6 voti favorevoli (Viola – PD, Cancellario – Democrazia Popolare, Madonna – Centro Democratico, Ramundo – PD, Sanginario –
PD, Tramontano – Città Amica) ed 1 voto contrario (Felice – Movimento 5 stelle). Il presidente della commissione Cultura Sport e Turismo Giovanna Viola: ‘Sono soddisfatta che la proposta sia arrivata in commissione, generando un livello di discussione sia tecnico che politico; altrettanta soddisfazione la devo esprimere per la votazione: la quasi unanimità dei commissari ha voluto appoggiare questa richiesta, dando così un segnale forte di volontà politica rispetto alla denominazione dell’area. Sono anche compiaciuta dell’andamento dei lavori della commissione in tema di Toponomastica cittadina, valutando le proposte che arrivano alla nostra attenzione in maniera accurata e meticolosa, per non stravolgere i toponimi già esistenti ma licenziandone di nuovi che possono integrarsi nella onomastica cittadina’. Ora la proposta passerà alla Giunta Comunale per diventare una delibera, atto conclusivo dell’iter amministrativo.
A Riccia auto e moto d’epoca Domani e domenica il quinto raduno organizzato da La Dolce Vita RICCIA. Tutto pronto per il 5° raduno Auto e Moto d’Epoca città di Riccia. Organizzato dall’associazione ‘La Dolce Vita’, l’evento si terrà sabato 25 aprile e domenica 26. Il programma di sabato 25 si apre alle 11, con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da fuori regione e la raccolta delle iscrizioni. Alle 13 spazio all’aperitivo che si terrà all’interno della torre principesca di Riccia, mentre alle 14 il pranzo casereccio offerto dal Club. Nel pomeriggio, alle 16.30 visita guidata del centro storico del paese, del castello e del museo dei mestieri e delle arti contadine. Alle 19 l’accomodamento degli equipaggi nell’albergo con-
venzionato ‘La Rondine’. Infine, alle 20.30 la partenza per Campobasso con cena e serata danzante (costo 15€). Domenica 26 aprile invece si inizia alle 8 con la raccolta iscrizioni e riordino in piazza Municipio. Alle 10.30 partenza per la passeggiata turistica, con passaggio per Gambatesa e Tufara dove, nella piazza principale, ci saranno giochi di abilità e di gruppo, Con buffet offerto dal Club. Alle 14 il pranzo presso il ‘Villaggio Turistico Ciocca’ con canti, balli e sorprese varie; sarà regalata a ogni equipaggio una foto ricordo della giornata. Infine, alle ore 17 premiazioni, ringraziamenti e saluti.
Campobasso
7
Tutto quello che gli altri non dicono
24 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Contenere il consumo d’energia è un imperativo che viene dall’Europa e che lo Stato italiano ha accolto e fatto proprio nel decreto legislativo del 4 luglio 2014, numero 102
La Provincia di Campobasso ha pensato le scuole In questo viatico al buonsenso, all’uso accorto dell’ambiente, al risparmio d’energia, al contenimento della spesa, manca la Regione Efficientamento energetico: nuova e importante terminologia tecnica con la quale prendere confidenza. Tutti. Istituzioni e semplici cittadini. Contenere il consumo d’energia è un imperativo che viene dall’Europa e che lo Stato italiano ha accolto e fatto proprio nel decreto legislativo del 4 luglio 2014, numero 102. I primi ad attenersi dovrebbero essere gli enti pubblici che spendono cifre astronomiche per il riscaldamento e la luce, ad esempio. La Regione Molise somma milioni che, stando alle direttive europee e alle leggi italiane, entro il 2020 non dovrebbero più comparire tra le voci in uscita del bilancio. Ma la Regione Molise nel riproporre il Piano Casa non s’è accorta che pur avendo fatto riferimento al decreto 102 all’articolo uno, successivamente
se n’è scordata, creando inevitabile confusione tra i progettisti che, avendo rilevato il pastrocchio, hanno già chiesto che venisse rettificato. Staremo a vedere. Intanto, ribadiamo, spende cifre astronomiche con le bollette del gas e della luce per le proprie sedi e per gli ospedali. L’assenza di analisi è il buco nero di molte amministrazioni pubbliche. Altrimenti, dinanzi al costo energetico, avrebbero cercato (e trovato) le soluzioni praticabili e possibili per ridurlo. Un piano eolico ad hoc, oppure una copertura con pannelli solari sarebbe potuta essere ad esempio una possibilità. La Provincia di Campobasso, incredibile a credersi, essendo da mesi ormai in aperta confusione per via della riforma che la riduce di ruolo e di competenze, il problema se l’è posto
relativamente alle strutture scolastiche che sono di sua stretta competenza e che la riforma le ha lasciato in eredità; probabilmente poi passerà alla sede di Via Roma e alle altre strutture in dotazione. Un segnale positivo, che rompe la foschia politica e amministrativa che avvolge l’Ente da quando ha dovuto prendere atto degli effetti dirompenti della riforma Delrio. Un frammento di buona amministrazione sulla scia degli anni in cui la Provincia è stato un riferimento virtuoso nel novero della pubblica amministrazione molisana. Aver posto mano concretamente in più scuole del territorio ad interventi finalizzati al contenimento dell’uso energetico, corrisponde perfettamente all’invito che la pubblica amministrazione deve svolgere un ruolo
esemplare attivando interventi sul proprio patrimonio immobiliare di miglioramento dell’efficienza energetica per liberare risorse economiche, nonché per promuovere la consapevolezza dei cittadini e delle imprese verso la sostenibilità energetico - ambientale. Dicevamo sia necessario che tutti prendiamo coscienza della necessità di guardare al futuro con occhio attento all’ambiente e al … portafoglio. Che vengano esempi tangibili e verificabili a fare da testimoni, quali quelli che sta ponendo in atto la Provincia, non può che produrre effetti emulativi. La convinzione che le risorse energetiche tradizionali non sono infinite e sono inquinanti e costose, probabilmente, e augurabilmente, sarà la molla in più per entrare con determi-
nazione nella sfera dell’efficientamento energetico. Le scuole che la Provincia sta dotando di infissi particolarmente capaci di contenere il calore e di non disperderlo, saranno meglio vissute e il risparmio sul costo delle bollette sarà un sollievo per le casse sempre meno piene dell’Ente di Via Roma. In questo viatico al buonsenso, all’uso accorto dell’ambiente, al risparmio d’energia, al contenimento della spesa, manca la Regione. Che imperturbabile continua a pagare milioni di euro al mese per il riscaldamento e la luce delle strutture che costituiscono il suo patrimonio immobiliare. Fintanto non dovrà fare i conti, entro il 2020, delle direttive europee e dei decreti legislativi di recepimento. Dardo
“Festa di San Giorgio, piena confusione” I consiglieri comunali Cancellario e Pilone hanno presentato un’interrogazione CAMPOBASSO. Consiglieri Comunali di Democrazia Popolare, Francesco PILONE e Marialaura CANCELLARIO domani presenteranno un’interrogazione urgente al Sindaco in merito all’organizzazione degli eventi in onore di San Giorgio. Considerato che, con Delibera di G.C. n° 68 del 20 Aprile 2015 l’Amministrazione Comunale approvava una serie di interventi volti alla celebrazione festosa del Santo Patrono della città di Campobasso; tenuto conto che nella stessa Deliberazione si prendeva atto dell’acquisizione al protocollo del Settore Cultura in data 09/04/2015 prot. n. 572, della richiesta della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali – ONLUS – Sezione Regionale del Molise con la quale si proponeva la realizzazione del progetto “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore – Campobasso San Giorgio”, da tenersi dal 20 al 23 aprile 2015, nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio nonché nella piazza antistante allo stesso, con a carico del Comune la sola spesa relativa alla prestazione di servizio inerente all’allestimento di n. 10 gazebo nella predetta piazza, per una spesa di euro 1.830,00 (IVA inclusa), da imputare sul capitolo 4630 del bilancio 2015; vista la volontà dell’Amministrazione, così come precisato nel programma, di far esporre ai paesi “Sangiorgesi” i loro prodotti tipici negli stands allestiti in Piazza Municipio; considerato, altresì, che per la buona riuscita di tutte le manifestazioni inserite nel programma della festività di S. Giorgio Martire, si è ravvisata la necessità di promuovere e divulgare le stesse mediante
apposito materiale pubblicitario, con una spesa di euro 1.246,84 (IVA inclusa), come da preventivo presentato da Italian Print s.r.l., acquisito, dati i ristretti tempi tecnici, con il sistema del cottimo fiduciario, importo da imputare sul capitolo 5100 “Spese per la promozione del turismo” del Bilancio 2015, dando atto che il relativo impegno di spesa rientra in 4/12 dello stanziamento assestato del capitolo in parola
dell’ultimo bilancio approvato; preso atto, però, che: al 23 Aprile 2015, dei 10 stands pianificati dalla delibera, solo 8 sono stati montati, dei paesi “Sangiorgesi”, esclusa un’Azienda di Petrella Tifernina, si sono viste negli stands, allestiti per l’occasione, solo Aziende di altri Comuni come Bonefro, Casacalenda e Castelmauro, che non hanno a che vedere nulla con San Giorgio; parecchi stands destinati alle case editrici sono rimasti vuoti e delle otto adesioni originali, solo tre hanno esposto; sia sui manifesti che sulle brochures il logo di un Comune gemellato è stato completamente sbagliato provocando non pochi disguidi; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri Comunali Francesco PILONE e Marialaura CANCELLARIO, interrogano Il Sindaco di Campobasso per sapere: Di chi è la responsabilità di tali disguidi organizzativi; Come mai i Comuni Sangiorgesi non hanno aderito all’iniziativa espositiva; Se il preventivo della Italian Print è pervenuto su richiesta del Comune di Campobasso o autonomamente dalla ditta; Che si intende quando, nella relazione allegata, si fa espresso riferimento alle parole “dati i tempi ristretti” visto che dal 16 Aprile 1661 San Giorgio è stato proclamato Patrono di Campobasso; Quali sono gli intendimenti della Giunta a riguardo anche per ciò che riguarda i pagamenti nei confronti delle ditte che non hanno svolto adeguatamente il loro lavoro;
Oasi Lipu, rinnovata la convenzione E’ stato sottoscritto il nuovo atto tra l’amministrazione comunale e l’associazione ambientale CASACALENDA. E’ stato siglato il rinnovo, fino al 2019, della convenzione tra Comune di Casacalenda (CB) e Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli), per la gestione dell’Oasi naturalistica sita presso il Bosco Casale, conosciuta ormai come “Oasi Lipu Casacalenda”. La convenzione, che segue l’evoluzione degli accordi siglati la prima volta nel 1993, ha lo scopo di favorire la collaborazione tra istituzioni e un’associazione ambientalista di livello nazionale per la tutela degli aspetti naturalistici del sito, l’educazione e la sensibilizzazione ambientale, la promozione e valorizzazione dell’area. Dopo più di 20 anni dalla sua istituzione, la prima Oasi molisana continua ad operare sul territorio a fianco degli enti pubblici e del volontariato, in collaborazione con le realtà locali e con alcune cooperative sociali. L’Oasi è sempre più divenuta, nel corso degli anni, un luogo di protezione della fauna e della flora ma anche una porzione di territorio dove organizzare e svolgere attività ed iniziative con gli abitanti del territorio. Quale Sic (Sito di interesse comunitario) in base alla direttiva
dell’Unione europea, l’Oasi prosegue il suo ruolo di studio e conservazione delle specie floro-faunistiche di rilievo, dalla salamandrina di Savi al falco pecchiaiolo, dalla testuggine palustre europea alle 15 specie di orchidee selvatiche. Uno scrigno di biodiversità importante non solo a livello locale/regionale ma anche internazionale. Grazie al rinnovo di questa convenzione, la Lipu continuerà a operare presso il bosco di Casacalenda, mettendo in atto sia iniziative rivolte alla conservazione, valorizzazione e gestione naturalistica del territorio, sia interventi di sensibilizzazione nei confronti dei visitatori: l’Oasi è estesa per 105 ettari, al suo interno sono presenti oltre 2.500 differenti specie animali e vegetali ed organizza numerose visite guidate con turisti e scolaresche oltre a svolgere eventi tematici mensili e giornate di apertura speciali. “Prosegue con soddisfazione – spiega il sindaco di Casacalenda , Michele Giambarba – il rapporto di collaborazione con la Lipu. Il metodo seguito nella definizione della nuova convenzione, con il confronto e il coinvolgimento di tutte le parti in-
teressate ed in particolare dei cittadini che vivono e lavorano nell’area dell’Oasi, ha prodotto un ottimo risultato che ci porta a guardare con fiducia al futuro. Come definito nelle linee programmatiche della nuova amministrazione, l’Oasi Lipu, inserita nel progetto di sviluppo locale, può diventare sempre più il valore aggiunto non solo di tutela ma di rilancio del nostro territorio”. “La nuova convenzione – sottolinea il sindaco Giambarba - si muove in questa direzione nel rispetto delle esigenze di tutti, ed è per noi motivo di orgoglio”. “Siamo molto lieti di poter proseguire con le istituzioni locali, in particolare con il Comune di Casacalenda, un rapporto che risale a oltre 20 anni fa, e che può a tutti gli effetti definirsi un esempio di collaborazione a favore della tutela ambientale, in un contesto orientato alla sostenibilità - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu - I prossimi cinque anni saranno certamente importanti e decisivi per consolidare ulteriormente l’Oasi e le attività gestionali, coinvolgendo sempre più anche la Regione Molise”.
A.N.V.A. ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENDITORI AMBULANTI
26aprile2015 V
72
EDIZIONE
CAMPOBASSO IN FIERA ZONA INDUSTRIALE
ULTIMA DOMENICA DEL MESE
S
LABORATORIO
ONE
EsserE e non EressE 26aprile2015
TROKE
Impara anche tu a dipingere velocemente e facilmente con il sistema didattico americano One Stroke
11
Isernia
24 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Venafro, il fuoco divora la colina “Le Noci” Da tre giorni al lavoro i Vigili del fuoco. Scoppiano anche alcuni ordigni residuati di guerra VENAFRO. Da circa tre giorni stanno bruciando i boschi della zona montuosa “Le Noci” nel comune di Venafro (IS). La zona è ricca di macchia mediterranea e di vegetazione spontanea, per fortuna lontana da centri abitati o strutture antropizzate. Tre Squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia sono all’opera, senza sosta, congiuntamente alla Forestale e alle altre forze dell’Ordine presenti in zona sui vari fronti in cui si è suddiviso l’incendio. Le operazioni di estinzione sono particolarmente complesse non per il “fuoco” ma per le “bombe” presenti in zona. Infatti la zona montuosa è sulla Linea Gustav dove ai tempi dell’ultima guerra mondiale le forze alleate hanno ampiamente bombardato con resti ancora presenti. Nella sola giornata di ieri ci sono state due violenti esplosioni causate dalle temperature dell’incendio che hanno innestato
gli ordigni bellici. Per fronteggiare l’incendio sono all’opera i Canadair della Flotta dei Vigili del Fuoco, coordinati dal COAU (Centro Operativo Aereo Unificato), che da ieri a oggi hanno effettuato decine di lanci. Anche oggi sono all’opera i mezzi aerei della Protezione civile nazionale, che rappresentano l’unico strumento che può essere impiegato per contrastare le fiamme, giacché l’inaccessibilità dei luoghi e la presenza di residuati bellici inesplosi e sepolti nel terreno non consentono di impiegare le squadre a terra. Le condizioni meteo sono più favorevoli di ieri: si hanno infatti temperature più basse grazie al cielo coperto da nubi. Ciò rappresenta un fattore che contrasta la propagazione dell’incendio, ma è sempre importante monitorare la situazione che in breve tempo può andare incontro a una evoluzione repen-
tina, sia verso un miglioramento sia verso un peggioramento. All’attualità, ad ogni buon conto, la situazione appare soddisfacente perché i fronti del fuoco non presentato quasi più fiamme vive e sul posto opera uno solo dei due Canadair che sono giunti al mattino, sotto la direzione del personale a terra del Corpo Forestale dello Stato. Dagli accertamenti svolti sul posto si è potuto individuare il luogo e le modalità di innesco dell’incendio, certamente doloso, nel cui merito sono comunque in corso indagini per individuare i responsabili. Si è trattato di un incendio divampato in un periodo davvero insolito visto che siamo agli inizi della primavera, e per questo motivo il Comando provinciale di Isernia della Forestale assicura che saranno potenziati i servizi di controllo territoriale nell’area, anche negli orari notturni, per dissuadere malintenzionati e per arrestare eventuali incendiari colti sul fatto.
Abusi su minore, arrestato I Carabinieri hanno fermato un giovane di 26 anni che deve scontare un residuo di pena ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, alle prime luci dell’alba hanno rintracciato e arrestato un giovane boscaiolo, si tratta di P.D.S. , 26enne di Isernia, che deve scontare un residuo di pena per il reato di abusi sessuali su una
minorenne. Dopo le formalità di rito espletate presso il Comando dell’Arma di Isernia e la notifica dell’ordine di carcerazione emesso dalla competente Autorità Giudiziaria, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Ponte San Leonardo.
Santissimo Rosario, idee per non chiuderlo Comune e Comitati a Venafro hanno predisposto un proprio elaborato per il rilancio dell’ospedale VENAFRO. Ospedale Santissimo Rosario, i Comitati non mollano e rilanciano la necessità di una sua riqualificazione attraverso una serie di interventi. Sistema di emergenza sanitario Punto di primo soccorso ospedaliero h 24 – per garantireil primo accertamento diagnostico terapeutico di urgenza, stabilizzare le condizioni del paziente e se necessario garantirne il trasporto presso la struttura ospedaliera di emergenza con livello di cura più adeguato. O.B.I. ospedaliero correlato di due letti tecnici più un terzo letto monitorizzato, oltre a apposite ambulanze di soccorso avanzato di cui una fissa presso la sede dell’Ospedale di Venafro, dotata di attrezzature per la terapia intensiva. Il Punto di Primo Soccorso deve disporre di collegamenti informativi (rete telefonica e telematica dedicata) con la centrale Operativa 118 e con DEA regionali di livello superiore. I Codici Bianchi potranno essere curati dai medici di continuità
assistenziali. L’Ospedale S.S. Rosario disporrà di: Chirurgia in Day Surgery Day Hospital Lungodegenza con 20 posti letto Riabilitazione con 20 posti letto Residenza Stabile per Anziani (R.S.A.) con 40 posti letto Attività ambulatoriali con specifiche attrezzature (ad esempio ecodoppler, ecografo, eco – cardiografo, epiluminescenza) Laboratorio Analisi Radiologia Senologia Oncologia Ortopedia Odontoiatria Ginecologia
Denunciato imprenditore per ricettazione I Carabinieri di Venafro recuperano refurtiva per oltre diecimila euro Nell’ambito di una operazione finalizzata al contrasto direati predatori ed altre attività illecite, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, coadiuvati dalla Stazione di Filignano con l’attivo supporto dei militari della Compagnia di Bojano, hanno denunciato T.A. 48enne titolare società in accomandita semplice, per ricettazione di un carrello elevatore asportato nella notte tra il 21 e il 22 c.m. all’interno di un magazzino corrente zona industriale di Pozzilli. Avviate immediate indagini permettevano l’individuazione della refurtiva all’interno di un capannone della ditta di pertinenza del soggetto 48enne denunciato. La refurtiva per il valore di circa diecimila euro veniva recuperata e restituita al legittimo proprietario, titolare del deposito venafrano. Sulla vicenda sono in corso ulteriori indagini.
Urologia Oculistica Otorino – Laringoiatria Cardiologia Dermatologia Unità valutativa Alzheimer di riferimento regionale Centro dialisi (come già operativo) Centro Sert (come già operativo) Farmacia interna Centro per autistici (come già operativo) Portineria, centralino e videosorveglianza Polo Formativo convenzionato con facoltà di Medicina e sede distaccata per corsi di laurea breve Interventi ordinari e straordinari sulla struttura immobiliare da programmare in tempi brevi in funzione delle risorse rese disponibili dalla Regione Molise di volta in volta.
12
Tutto quello che gli altri non dicono
Termoli
24 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Contenzioso Edison, il Comune in difficoltà” Il Movimento Cinque Stelle sottolinea la mancanza di copertura della somma di 11 milioni TERMOLI. Chissà se l’amministrazione comunale di centrosinistra immaginasse come la spina nel fianco più costante come opposizione locale il Movimento 5 Stelle e Nicola Di Michele, che torna lancia in resta sulla questione finanziaria, aprendo di fatto un nuovo fronte. “Il Comune di Termoli, stante ai recenti eventi, sembrerebbe proprio destinato al dissesto finanziario. Alla salatissima parcella presentata dall’avvocato Pappalepore di Bari, di oltre 9milioni di euro, che certamente non trova copertura finanziaria, si aggiunge forse non a sorpresa la patata bollente riferita alla ‘operazione Edison’. La società fu oggetto di accertamento Ici per un importo superiore a 11milioni di euro, la Edison fece ricorso e anche il secondo grado fu
favorevole all’amministrazione termolese. La sentenza di secondo grado fu appellata dalla Edison ma gli amministratori termolesi decisero di procedere all’esecuzione e di incassare la suddetta somma. Cosa accadrà se la sentenza sarà favorevole alla Edison? Il Comune di Termoli sarà richiamato inderogabilmente a restituire tutti gli 11milioni, in tal caso il dissesto finanziario sarà una certezza. Ma vi è di più: degli 11 milioni di euro la società Assoservizi ha trattenuto 4milioni di euro circa quale compenso per l’attività di riscossione svolta per conto dell’amministrazione comunale e solo la restante parte è stata accreditata sul conto del Comune. Purtroppo la somma di 7milioni è già stata ampiamente impegnata dall’amministrazione
comunale ma cosa ancora più grave, nessuna polizza di garanzia è stata chiesta ad Assoservizi, per i 4milioni intascati. Cosa accade se il Comune soccombe e sarà chiamato a restituire la somma? Dovrà, oltre a versare i 7milioni farsi carico anche dei 4milioni riscossi da Asso-Servizi? Non vogliamo creare allarmismi ma questi sono i fatti: 9milioni più 11 milioni totalizzano quasi 20milioni di euro di debiti che i cittadini saranno chiamati a sborsare senza nessuna trasparenza. Nell’interrogazione si chiede ‘chi ha autorizzato e con quale atto la riscossione degli 11milioni di euro circa versati dalla società Edison sul conto corrente della società Asso-Servizi in difformità da quanto previsto per la riscossione della somma sul conto
corrente del Comune? I relativi interessi maturati sugli 11 milioni di euro sono stati richiesti e versati dalla società Asso-Servizi al Comune di Termoli? chi ha autorizzato la società a trattenere il compenso il compenso di 4milioni di euro circa in presenza di un giudizio non ancora definitivo? Chi poi ha autorizzato la società Assoservizi a trattenere il compenso ha provveduto ad acquisire adeguate garanzie per il Comune di Termoli in caso di soccombenza nell’ultimo grado di giudizio e quindi la relativa restituzione alla società Edison? Vi sono altre delibere e/o atti successivi che autorizzano la società Assoservizi ad ulteriori riscossioni verso la società Edison e per quali importi?”
“L’inutilità dell’inutile” Una serie di monumenti sparsi nell’intero territorio cittadino TERMOLI. Per noi che giriamo spesso per la città, capita di vedere ogni giorno e per più volte cose “immobili” e “monumenti” che ci fanno porre questa domanda: “ma a che servono questi? Di quale utilità sono?”. Eppure sono lì anche da decenni e decenni. Ecco allora che avvieremo una rubrica dal titolo: “l’inutilità dell’inutile”. Ogni volta analizzeremo tre cose davvero inutili e a tratti “dannose” sotto un certo punto di vista per il decoro della città e per i cittadini. Il primo (non poteva non essere così) è quell’obbrobrioso scandalo costituito dallo “scheletro di verde vestito” che è quello che resta dell’ex Cinema Adriatico. Su questo ci si potrebbe scrivere un libro di vergogne ed ora è davvero molto pericoloso per la si-
curezza pubblica; questo rudere, non volesse il cielo, se un giorno su Termoli si dovesse abbattere un maltempo di quelli tipo una notte di un capodanno a cavallo degli anni 79/80, si rischierebbe davvero brutto… In casi così, quel rudere potrebbe essere spazzato via dalla natura ma con conseguenze inimmaginabili. Per questo ci chiediamo: “possibile mai che non si possono superare certi paletti burocratici che invece lo tengono incredibilmente in piedi?”. Il secondo (solo oggi da considerare una inutilità) è il “giovane” monumento del Meridiano di Termoli. Il monumento è piazzato in via Marinai d’Italia e vennero scomodati dei tecnici torinesi per attestare che proprio in quel punto cadevano e s’incrociano le coordinate del Meridiano d’Europa il 42°/15 °. I tecnici ci spiegarono l’opera che stava nascendo: “sarà
una bella opera che avrà luci aiuole fiori e giardinetti attorno, sarà un punto di richiamo per molti, verrà fatta una mega festa quando si inaugurerà”. Ecco la mega festa la stiamo ancora aspettando, le luci anche, ma ci sono i buchi per metterle. I fiori e le aiuole boh! Attorno erbacce tante e sporcizia pure … insomma, davvero una cosa oggi inutile. Terza inutilità, anche di questa spesso ce ne siamo occupati ma senza essere ascoltati, in via Egadi lo scheletro di una costruzione ormai quasi sommersa dalle erbacce alte; cosa doveva essere o rappresentare ce lo siamo dimenticati. Ecco le prime tre inutilità della nostra città, altre ve ne mostreremo ma anche voi lettori, se siete a conoscenza di cose inutili a noi sfuggite, vi invitiamo a segnalarcele che poi a raccontarle e mostrarle ci penseremo noi.
“E’ ora di liberarci dalla sporcizia” Domani saranno pulite e “liberate” dal degrado le fonti comunali di Guglionesi di Luigi Lucchese* Da tanti, troppi mesi, le fonti comunali sono assediate da sporcizia, rifiuti ed erbacce. Abbandonate a loro stesse e al degrado. Dimenticate dagli uomini e dal tempo. Armati di decespugliatori, falce, ronche, guanti e sacchi i volontari di Ambiente Basso Molise lavoreranno al taglio di erbacce, rovi, rametti e toglieranno tutti i rifiuti accumulati da mesi nei pressi delle fonti comunali. L’attenzione dei volontari cadrà sulla fonte di Nallo, le Cannelle e Fonte piccola. Acqua preziosissima, quella delle fonti comunali, visto che fino a un secolo fa ancora non scorreva dai rubinetti delle case. Per anni le antiche fonti di Guglionesi hanno rappresentato insieme
alle diverse sorgenti prima della realizzazione dell’attuale rete irrigua e distribuzione d’acqua, la riserva idrica principale di Guglionesi. Oggi date le radicali trasformazioni intervenute, i fontanili hanno perso importanza sociale ma restano un segno peculiare e importante del territorio che non possono venir dimenticati perché sarebbe come perdere un tratto fondamentale della nostra storia locale. Tutte e tre queste fonti sono state interessate da un progetto europeo il Life DINAMO che ha visto la riqualificazione delle fonti ed hanno riguardato la creazione di rampe per facilitare l’accesso ai tritoni e dell’ululone alle vasche; la realizzazione di vie d’accesso per gli animali alle aree trofiche e riproduttive e canaline di scolo per creare corridoi con gli ambienti circostanti. I monitoraggi dei fontanili restaurati hanno rilevato la colonizzazione
delle vasche e degli stagni da parte
fex). Le rampe immesse durante gli
di anfibi anuri (rane verdi e rospi) e del Tritone crestato (Trituruscarni-
interventi di ripristino naturalistico hanno permesso infatti ai tritoni di
ritornare nei fontanili per riprodursi. Nel 2012 sono state traslocate, come da progetto, le larve di Ululone appenninico (Bombinapachypus)e, immesse nelle fonti, dove si sono adattate e cresciute e riprodotte. Adesso dopo appena due anni, tutto è finito, qualcuno ha deciso che questi animali, importanti per la biodiversità e per la salute umana, non potevano più esistere e, così è stato! Ambiente Basso Molise e i suoi Volontari non potranno riportare l’Ululone appenninico ma faranno di tutto perché quelle fonti possano accogliere nuovamente sia i Tritoni che gli animali che quotidianamente la frequentano. Il 25 aprile sarà un giorno importante anche per gli animali che vivono le fonti comunali. LIBERIAMO le nostre fonti comunali dall’incuria e dall’abbandono. *Presidente Ambiente Basso Molise
Via Alfano, lavori già all’aria Il manto stradale è stato risistemato da poco ma è nuovamente degradato TERMOLI. Qualche settimana fa, in via Alfano, il manto stradale in alcuni punti era frantumato tanto che qualcuno, segnalato che la cosa era davvero pericolosa non solo per la circolazione (area tra l’altro a traffico limi-
tato) ma soprattutto per i pedoni che potevano rischiare di rovinare a terra se malauguratamente avessero messo per sbaglio i piedi in mezzo alle pietre rotte del pavimento. Vennero quindi ad aggiustarle ma franca-
mente la riparazione fatta non era di certo delle migliori tanto che, in molti, vedendola com’è hanno esclamato: “Quando la riparazione è più grave del danno stesso iniziale; adesso, dopo qualche giorno dalla ripara-
zione, guardate come si presenta lo stesso punto”. Più che giustificata la perplessità di alcuni cittadini utenti che ci hanno segnalato il fatto.
13
Termoli
24 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Quale futuro per l’acqua molisana?” E’ l’interrogativo posto dal Comitato acqua pubblica dopo le dichiarazioni di Nagni TERMOLI. La notizia rilasciata dall’assessore Nagni della realizzazione di un nuova azienda regionale atta alla gestione del servizio idrico è stata accolta con grande riserva in Basso Molise. Ciò è avvenuto perché se da un lato l’azienda unica era attesa, dall’altro sussistono dubbi sulle modalità della sua creazione. Da qui nascono nuovi interrogati anche sulle strade che percorrerà il comune di Termoli in quanto a fine giugno scadrà il contratto con la Crea e non potrà essere prorogato. E così gli attivisti si chiedono cosa farà l’amministrazione Sbrocca… A dire la sua è Marcella Stumpo del Movimento acqua pubblica: “apprendiamo di questo come qualcosa che cade dal nulla. Noi avevamo chiesto un secondo incontro alla Regione, postumo a quello che c’è stato circa un mese e mezzo fa, atto a consegnare il nuovo statuto di Molise Acque completamente rivisitato. Ad oggi, purtroppo, apprendiamo che alla nostra proposta di legge re-
gionale non c’è stata nemmeno risposta e pocco confermare che la stessa era stata inviata per vie ufficiali tramite pec. Questo, credo, è un atteggiamento sbagliatissimo contestiamo il metodo. Questo annuncio viene fatto senza coinvolgere il comitato Acqua Bene Comune di Termoli che, ci teniamo a ribadire, è l’unico luogo dove esista veramente
un problema acqua pubblica e privata. Si tratta, a mio dire, di un annuncio a scatola vuota. Cosa è questo nuove gestore unico? Sarà regolato dal diritto pubblico o dal diritto privato? Noi sappiamo benissimo che anche sostenendo che si tratti di un ente pubblico, questo può essere sottoposto alle norme del diritto privato
e, quindi, andrebbe a scontrarsi con il referendum; oltretutto, leggiamo su alcuni mezzi di informazione che lo stesso ente nasce pubblico ma potrebbe diventare privato e già questo ci sembra assolutamente poco corretto nei confronti dei molisani che per l’80% hanno votato e per il 95% hanno detto sì solo all’acqua pubblica. In secondo luogo non sappiamo come verrà costituito, come saranno gli emolumenti di questo consiglio di amministrazione? Verrà a gravare ancora di più sui cittadini? Chiedevamo dove è il comitato di controllo? Avrà un comitato di controllo dove possano sedere cittadini e associazioni? Ci sarà finalmente la trasparenza? Ci saranno strumenti per prendere decisioni come viene fatto nel comitato di controllo di Acqua Bene Comune Napoli? Noi siamo sicuri che niente di tutto questo è stato previsto nella natura di questo ente che sorge dal nulla senza avere coinvolto nessuno di quelli che da
anni affrontano questo tema e che ne sanno molto di più della commissione regionale avendo studiato e imparato sul campo”. Problema a sé è quello relativo alla gestione del bene a Termoli: “è un problema grosso – ha aggiunto Stumpo – quello di Termoli. qui, infatti, non siamo sicuri se sarà possibile ottenere una terza proroga anche breve in vista della nascita di questo nuovo ente gestore o se bisognerà seguire altre strade. Anche su questo l’amministrazione di Termoli non parla non consulta i cittadini e ignora il problema. Non so se sia normale che i cittadini non debbano sapere che a giugno chi gestirà la loro acqua e quale sarà la loro sorte sappiamo che i tempi della Regione sono lunghi. Non vogliamo ritrovarci ancora con un prolungamento di contratto a un ente privato che avrebbe dovuto essere cancellato appena dopo il referendum. Ancora una volta si decide di non decidere. Il sindaco risponda”.
Proteggere l’ambiente, proteggere il futuro” Il Lions Club Termoli Host ha presentato il service per riqualificare le aree del Majorana TERMOLI. Il Lions Club Termoli Host ha presentato il nuovo Service dal titolo “Proteggiamo l’ambiente: piantiamo alberi della macchia mediterranea” teso a riqualificare le aree antistanti l’Itis Majorana di Termoli. All’incontro, svolto in concomitanza con la Giornata della Terra, ha preso parte anche il presidente della provincia Rosario De Matteis: “Questa è una giornata sorta per un avvenimento molto importante e un ringraziamento va ai Lions che hanno organizzato questo incontro che coincide con la giornata mondiale del globo terrestre. Qui c’è un avvenimento che tratta soprattutto di tutela dell’am-
biente. saranno messe a dimora una 50ina di bio-diversità per far capire quanto è importante tutelare l’ambiente e acquisire quella cultura di preservare questo territorio che è bello e ricco di risorse che possono essere sfruttate diversamente non inquinando e non realizzando impianti eco compatibili come spesso si vuole fare”. Durante l’appuntamento sono stati piantati 53 alberi, tanti quanti sono gli anni trascorsi dalla fondazione del Lions Club Termoli Host, attraverso una iniziativa realizzata in collaborazione con l’Associazione Ambiente Basso Molise e l’Università degli Studi del Molise e la stessa Provincia.
Presente anche il professor Vittorio De Cosmo, già responsabile dell’Osservatorio sulla Terra presso l’Agenzia Spaziale, che ha trattato il tema dei cambiamenti climatici ed esortato i giovani a porre maggiore attenzione verso l’ambiente. “Oggi è una giornata – ha affermato De Cosmo – molto importante perché è la giornata mondiale della terra ed è il momento più appropriato per ricordare ai giovani quello che sta succedendo al nostro pianeta. È un dovere morale, oltre che scientifico, cercare di riportare quello che la scienza sta trovando per ricordare anche ai giovani che
il futuro non sarà purtroppo tutto roseo e sta in mano a loro. Se noi nel passato abbiamo fatto degli errori sono stati fatti per ignoranza; ma adesso che abbiamo dei dati scientifici molto accurati è giusto che li conosciate e si prendano le dovute contromisure affinché i vostri figli possano trovare un pianeta vivibile e sano”. E sullo stretto argomento del riscaldamento globale afferma: “Il problema è globale chiaramente tutti i problemi si affrontano dal piccolo al grande ma deve essere l’umanità intera a cercare di risolvere questi problemi e chiaramente localmente qualcosa si può fare. La prima cosa più importante è
evitare gli sprechi. Noi sprechiamo il 50% di quello di cui abbiamo bisogno e questo spreco si riduce a energia in più che si introduce nell’atmosfera e nei mari e che è una delle fonti dei danni del clima. I media dovrebbero cercare non di ricordarsi dei cambiamenti climatici solo oggi ma tutti i giorni perché il problema dell’educazione è fondamentale dell’educazione e dell’informazione sono due cose che vanno parallelamente ma l’informazione a volte è carente c’è ancora gente che pensa che i cambiamenti climatici sono un qualcosa calato dal cielo mentre gli stessi dipendono solo dall’uomo”.
LA CONFERENZA S. VINCENZO DE’ PAOLI RINNOVA IL SUO DIRETTIVO Dopo diciotto anni alla presidenza dell’Associazione, la sig.ra Mirella Storto, dimissionaria, indice la riunione per il rinnovo delle cariche. In un clima di grande serenità, si è proceduto alla votazione dalla quale è risultata, Presidente, votata all’unanimità, la socia M. Antonietta Occhionero in Primiani. La Presidente neo eletta , come da Statuto, procede alla nomina del suo direttivo nelle persone di: Valeria Cerrone in Caruso vice presidente; Mariluci D’Amicantonio in Cardillo segretaria e Maria Del Vasto in Vaccaro tesoriera. La Presidente uscente augura buon lavoro per la continuità dell’opera svolta dall’ associazione, da ben sessantacinque anni, nella nostra comunità, aiutando in un clima amicale, tutti quelli che
si trovano in condizione di povertà materiale e spirituale, per risolvere situazioni di disagio ed emarginazione, collaborando con enti ed associazioni per raggiungere una maggiore giustizia sociale. Augura, inoltre, di continuare con grande generosità la prossimità nel Consiglio di amministrazione dell’ “Opera Serena”, struttura molto cara all’associazione per essere stata la promotrice dell’ iniziativa più importante in Termoli e poi come cofondatrice della Fondazione dal 1973. La sig.ra Storto ringrazia la comunità termolese, di essere stata sempre attenta e generosa nei riguardi dell’associazione non facendo mai mancare il sostegno dovuto ai più piccoli e bisognosi.
Parcometri, l’abbonamento scontato In vigore i nuovi prezzi per parcheggiare negli stalli blu. Vale solo per i residenti TERMOLI. Da ieri mattina sono in vigore i nuovi abbonamenti per parcheggiare sugli stalli blu senza dover ogni volta preoccuparsi di andare verso la colonnina e cercare di avere degli spiccioli e fare
il tagliandino della durata di quanto deve essere la sosta. Per avere diritto a fare l’abbonamento annuale o mensile che sia, è necessario essere in possesso di un requisito fondamentale: essere
residente nella cittadina adriatica. Così facendo, e riempiendo un modulo apposito (arricchito di una fotocopia di un documento di riconoscimento e del libretto di circolazione della vettura che
usufruirà dell’abbonamento) la spesa di un anno di abbonamento è di 130 euro. Il modulo si può richiedere presso la sede dell’Aipa in via Masciolongo e una volta espletate le pra-
tiche riconsegnare al suddetto ufficio, subito verrà rilasciato l’abbonamento che dovrà essere esposto sempre sul cruscotto, così da permettere di sostare quanto si desideri … senza pensieri.
15
Opinioni
24 aprile 2015
di Vincenzo Di Sabato Bosco e colline in alto; in basso il fiume e il lago nella loro concreta armonia. Nel mezzo si rilassa Guardialfiera. La giornata è serena, dilettata da gradevole venticello grecale. Rinasce la primavera e, con la sua caparbia tenerezza, scompiglia i capricci meteorologici ed insegna che si può ancora rinascere e rimettere foglie verdi e fiori pitturati di cielo. E’ un mistero supremo che si ripete senza l’apporto del nostro volere, quasi che la terra con sapienza beffarda, voglia farci render conto di quanto orribili ed inutili siano i nostri atteggiamenti e le nostre distruzioni. Un ciuffo d’erba col suo linguaggio e nella incredibile perfezione, sa distoglierci dal turbamento delle corruzioni, delle atrocità, anche dall’ecatombe di questi giorni. Il destino del mondo sembra celarsi in questo scenario d’aprile, con l’ansia di ricominciare ogni giorno a riproporci novità di bellezze e di luce. Vengo lambito, intanto, da un’ombra leggera. Alzo gli occhi: è un falco cinerino che rotea in calmo volo. Il grosso uccello ha fatto ritorno solo da qualche giorno sui declivi del Biferno. Plana, volteggia, s’abbassa. Perfetta simmetria ed eleganza irraggiungibile nelle ali, nelle penne, nelle sfumature dei colori. Sa, più di noi, quel falco, di esibirsi su “un lembo di notevole
Lago di Guardialfiera? No, lago di Mirapali
Mons. Gabriele TETI *
fascino per bellezze naturali e visioni sorprendenti”. Lirico linguaggio in questo comma, insolitamente utilizzato dall’aridità burocratica, ma riportato cosi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 118 del 21 maggio1985; formulato ”così”, forse, per prosciugare le labbra dalla banalità di altre espressioni o le mani da feroci razzìe. Ma, ahimè, la devastazione è avvenuta! E’ avvenuta su queste “Terre del Sacramento”,
depredate, inondate. Terregloriose per produzione di ortaggi e frutta fra le più saporose e odorose del mondo. Terre che assicuravano vita a centinaia di guardiesi, ancora irredenti, tuttora sparsi e disparsi fra i continenti. Su questo suolo che stava risorgendo, sul quale è sbocciata la mitologia del progettare e su cui incominciava anche a fiorire l’arte nobile del compiere opere di pubblico bene,
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
s’è abbattuto lo squilibrio della crisi economica, la paralisi dello spirito ed il macigno dell’oblìo. Quel bosco, quel Lago, ansioso di diventare volano turistico, impaziente di aprirsi al veleggiare del futuro di giovani senza futuro, è nello sfacelo! Quel che c’era è dilapidato dall’inciviltà di vandali e dal dormiveglia politico della Regione, dello Stato che perdura e umilia la solerzia e la speranza. Ma ciò che soprattutto irrita è il vituperio voluto dall’uomo impunito, su questo “lembo di bellezza”. E’ il pugno allo stomaco che offende ogni coscienza libera ed ogni sguardo vivificante. E’ la ignobile cabina di decompressine del metano che introduce qui lo sfregio alla disciplina del Codice dei beni paesaggistici. E’ l’assurda irrazionalità attuata mediante una irragionevole selva di palificazione, entro il vincolo di immodificabilità <dell’area di rispetto>. E’ un “Mirapali”. E’ un fittissimo mix di tralicci in ferro, in legno, in cemento; palanche, supporti, installati, su pochi metri quadri, in un gareggiare delittuoso di sregolatezza. E’ la bruttura di fili, cavi, conduttori, coibenti, troneggianti indisturbati, da anni, fra le “visioni sorprendenti”celebrate dalla Gazzetta Ufficiale di trenta anni fa e dall’apoteosi di Vittorio Sgarbi, innalzata nello scorso giugno a Guardialfiera. Si ripari allo scempio. Si può, l’intelligenza può. E’ la direttiva tracciata dallo Stato in quella G.U., ridimensionando ora gli apparati o valorizzando gli interratori di cavi. Se non altro per placare lo sdegno umano e per scampare all’ira di Dio il quale, attraverso i quattro Angeli, grida a gran voce ancora a noi: <Non devastate la Terra, né l’acqua, né le piante> (Ap. 7,3) …Sono le eluse ma profetiche e terrificanti visoni del Grande Giorno dell’Apocalisse!
A L’Aquila tanto Molise all’Adunata nazionale degli alpini
Come noto l’Adunata Nazionale degli Alpini è una importantissima e sentita manifestazione annuale che si svolge di solito la seconda domenica di maggio in una città d’Italia scelta con largo anticipo dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’ ANA ( Associazione Nazionale Alpini ) . La manifestazione si ricollega alla prima adunata spontanea organizzata da alcuni reduci alpini e che si tenne 88 anni fa sul Monte Ortigara , nel vicentino. Si svolge in più giorni e termina sempre di domenica con la grande sfilata che vede, per tutta la giornata , migliaia di alpini per le strade della città ospitante. Alla sfilata vera e propria partecipano però solo gli alpini, cioè chiunque abbia svolto comunque servizio effettivo nella famosa e storica specialità dell’Esercito Italiano . Essi sono divisi per Sezione , corrispondenti pressappoco all’area regionale d’appartenenza. Quest’anno , in occasione del centenario della Grande Guerra e in onore della compatta falange alpina abruzzese - molisana che si è immolata per la Patria, saremo ospiti della Sezione Abruzzo che chiuderà , di diritto, il lieto ed atteso evento , mentre la nostra Sezione Molise parteciperà avanti a loro. La storia della Sezione Abruzzi inizia nel 1929 quando l’ ANA decise di solennizzare i Patti Lateranensi con la decisione di effettuare l’Adunata Nazionale proprio a Roma. I reduci di allora raccontano che l’8 aprile più di 35.000 penne nere prima salutarono in Piazza S. Pietro il Santo Padre e , dopo la Benedizione Apostolica, sfilarono acclamatissimi per le vie della Città Eterna fino al Quirinale, ove resero gli onori militari al Re d’Italia. Quando, poi, le nostre penne nere passarono davanti all’Altare
della Patria due aquile appena liberate si levarono alte e maestose nel cielo della Capitale portando così il saluto di tutti i soldati di montagna al Milite Ignoto. Ovviamente all’Adunata parteciparono i reduci della Grande Guerra assieme ai più giovani di leva, con i generali e tutti i soldati , affratellati tutti in un solo ideale , spinti da una sola fede e da quello spirito di Corpo che ha sempre distinto la nostra Specialità . Al ritorno in Abruzzo tutti i presenti decisero di costituire la nuova Sezione denominata Abruzzi, che comprendeva anche le province del Molise, con il parere favorevole della Direzione Nazionale del 18 aprile del 1929. Anche quest’anno il Raduno Nazionale sarà caratterizzato dalla gioia di riprendere i contatti , rimettere il vecchio Cappello alpino , ricordare la vita del Battaglione e del proprio Reggimento , senza dimenticare di cantare le nostre belle e famose canzoni, brindare con del buon vino alle gesta eroiche ed amorose, per continuare imperterriti a mantenere elevatissimo lo Spirito di Corpo , sempre ed ovunque! Servirà , certamente, a ritrovarci ancora fratelli e rivivere le giornate gloriose della nostra giovinezza spensierata e serena, ricordando tutte le attività svolte in montagna con impegno e professionalità , tramandandole con orgoglio alle nuove generazioni che, oggi, ci rappresentano nel mondo, con fierezza ed audacia. E’ doveroso, infine, ricordare come l’adunata nazionale degli alpini avviene esattamente sei anni dopo il terremoto del 2009 e ci auguriamo sarà anche l’occasione per dimostrare che ci si può rialzare ed affrontare gli eventi anche da soli per ritrovare, soprattutto, la fiducia in se stessi. *Sezione ANA Molise