Frattura, tira fuori i soldi

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 39 veNerdì 19 febbrAiO 2016 - diStribuziONe grAtuitA

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Paolo Spina L’Oscar del giorno lo assegniamo a Paolo Spina. Eletto al vertice dell’unica Camera di Commercio del Molise, il presidente si sta già dando da fare per fare dell’ente il vero punto di snodo del sistema economico regionale. La riorganizzazione territoriale, la valorizzazione delle eccellenze, il recupero di efficienza e la riduzione dei costi per il presidente Spina sono gli elementi di maggiore rilevanza.

Il presidente della Provincia, De Matteis, pronto ai decreti ingiuntivi Sono 11 i milioni che l’ente deve avere da tempo dalla Regione

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su fAcebOOk

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Salvatore Ciocca Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. a chiamralo in causa, sono i i precari della Protezione civile a causa degli impegni disattesi, a partire dall’accordo firmato il 10 febbraio 2013, rispetto alla vertenza che interessa parte dei quei lavoratori cui non è stata data la possibilità di espletare i 36 mesi di lavoro nel pieno rispetto della selezione concorsuale.

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

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Riforme che funzionano e altre no

La riforma delle Province continua ad essere un’operazione incompiuta e l’incompiutezza ha creato la caduta verticale della efficienza dei pochi compiti istituzionali (viabilità, ambiente, strutture scolastiche) che le sono rimasti. Forse, qualcosa cambierà non appena le Province verranno definite “Area vaste” e dovranno interagire con le altre realtà territoriali. Diverso, invece, l’esito della riforma del sistema camerale italiano. La riduzione delle Camere di Commercio sta producendo effettivi risparmi di spesa e snellezza amministrativa. L’esordio della Camera di Commercio del Molise, seguita alla fusione delle Camere di Commercio di Campobasso e Isernia, ha dato questi sintomi e procede secondo le linee programmatiche illustrate da Paolo Spina all’assemblea costituente che poi lo ha eletto a larga maggioranza al primo scrutinio. Il contrasto tra questa realtà strutturalmente finalizzata e quella disarticolata di Palazzo Magno è chiaro ed evidente , e lo sarà sempre di più non appena la Camera di Commercio del Molise si confermerà luogo di dialogo ed elaborazione comune delle politiche economiche del territorio, e la Provincia di Campobasso continuerà ad essere luogo delle incertezze, delle improbabilità, delle aspirazioni represse. Non appena la Camera di commercio del Molise si confermerà nelle linee programmatiche che il presidente Spina ha tracciato e sulle quali ha avuto il consenso, partendo dall’affermazione: “Le Camere di

La Camera di commercio del Molise si candidaa luogo di dialogo ed elaborazione comune delle politiche economiche del territorio

La Provincia di Campobasso purtroppo continua ad essere luogo delle incertezze, delle improbabilità, delle aspirazioni represse

commercio sono un patrimonio per l’intero Paese per i servizi resi alle imprese, ai professionisti, ai cittadini; per la funzione di integrazione attiva tra i settori economici e il loro corretto riferimento al mercato interno ed estero; per il sostegno al credito alle imprese di ogni dimensione; per l’insostituibile ruolo di autogoverno dei ceti imprenditoriali e del lavoro autonomo, quale espressione concreta del principio di sussidiarietà e cerniera della partecipazione democratica”. Tolto il plurale, tutto ciò che le Camere di commercio sono per il Paese, la Camera di

CAMPOBASSO. Il Coordinamento che rappresenta i precari ed ex addetti dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, con una nota trasmessa al Prefetto di Campobasso, al Presidente della Giunta Regionale, alla deputazione parlamentare, alla direzione dell’ispettorato Provinciale del Lavoro, all’Agenzia Regionale per la Ricostruzione Post-Sisma, ha chiesto la riapertura urgente del tavolo Prefettizio, in considerazione degli impegni disattesi, a partire dall’accordo firmato il 10 febbraio 2013, rispetto alla vertenza che interessa parte dei quei lavoratori cui non è stata data la possibilità di espletare i 36 mesi di lavoro nel pieno rispetto della selezione concorsuale di cui sono risultati vincitori. Tale richiesta è dovuta al fatto che ad oggi la Regione Molise non ha ottenuto alcun risultato, se non quello di produrre una vertenzialità che con ogni probabilità vedrà l’Ente soccombente rispetto ai lavoratori e con un alto profilo di danni erariali che rica-

commercio del Molise vuole sia per la regione . La riorganizzazione territoriale, l’accorpamento e la standardizzazione delle funzioni, la valorizzazione delle eccellenze, il recupero di efficienza e la riduzione dei costi per il presidente Spina sono gli elementi di maggiore rilevanza da affrontare per salvaguardare il ruolo strategico dell’Ente. A seguire, l’individuazione di un percorso politico, e quindi tecnico, che porti all’omogeneità economicosociale tra territorio e imprese e, comunque, ”Non potrà più esistere una Camera di commercio

caratterizzata da una costante rigidità di bilancio”. Nel processo di razionalizzazione e di concentrazione delle attività del sistema camerale particolare attenzione andrà posta all’internazionalizzazione, alla formazione, al turismo e alla giustizia alternativa (la conciliazione), nonché alla valorizzazione ed ottimizzazione degli strumenti a disposizione delle piccole e medie imprese per l’accesso al credito, anche non bancario. “Ciò, in una fase quale quella attuale di forte restrizione creditizia in cui è fondamentale rafforzare il raccordo tra do-

manda e offerta di credito”. Altro impegno di rilievo è l’elaborazione di programmi di facilitazione del trasporto pubblico regionale e extraregionale. In questo contesto per Spina forme di agevolazione e di miglioramento del trasporto su rotaia sarebbero particolarmente auspicabili. Al pari della qualificazione del turismo e l’incentivazione dei flussi puntando sul turismo enogastronomico, sull’agriturismo e sull’agroindustria con programmi strategici di sviluppo condivisi con gli Enti locali. Capitolo a parte è l’innovazione tecnologica cui la Camera di commercio del Molise intende dedicare gran parte delle proprie energie perché convinta che la semplificazione e la qualificazione siano strumenti attivi nei confronti dei mercati internazionali per favorire la crescita delle imprese molisane all’estero. Infine, il sempre maggiore coinvolgimento delle associazioni dei consumatori ai progetti e alla programmazione camerale, non a chiacchiere ma impegnando annualmente un importo dai destinare a progetti co-gestiti. Dardo

“Precari, si riapra il confronto” A chiederlo, il coordinamento degli ex addetti alla Protezione civile La Regione Molise, infatti, continua inspiegabilmente a bandire avvisi pubblici e contrattualizzare, presso le proprie strutture, personale con contratti di natura flessibile disattendendo la normativa di settore in materia di precariato pubblico che, se utilizzata, contribuirebbe a snellire la presente vertenza, risolverebbe la carenze di organico, in modo particolare in alcune strutture regionali da sempre prive di personale, e garantirebbe soprattutto il soddisfacimento dei principi di trasparenza ed economicità dell’azione amministrativa. dranno purtroppo sui cittadini molisani. A ciò si aggiunge la mancata applicazione della legge n. 135/2014 e la conseguente circolare esplicativa n.

5/2014 che espressamente prevede la precedenza di assunzione per tutti i vincitori di concorsi pubblici ed in tutte le strutte pubbliche fino al 2018.


TAaglio lto Fidarsi è bene, non fidarsi è molto meglio, soprattutto se in ballo ci sono 11 milioni di euro. Sono quasi tre anni, infatti, che il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, si mangia le mani per essersi fidato della Regione Molise. Fu proprio nel 2013, infatti, che i due Enti siglarono un accordo secondo il quale la Provincia si impegnava ad anticipare le somme necessarie (gli undici milioni di cui sopra) per l’espletamento di lavori di manutenzione e ristrutturazione di numerose strade; sarebbe stata poi cura della Regione restituire i milioni spesi. Si firmarono le carte e si diede il via ai lavori, probabilmente tutti contenti: del resto cosa c’è da temere quando si stringe un accordo tra galantuomini? Da allora, più volte, però, da Via Roma hanno cercato di rientrare dell’anticipazione ma sempre invano, purtroppo. Ad aprile di quest’anno scade il mandato elettorale dell’amministrazione in carica presso Palazzo Magno e si dovrà provvedere a chiudere il bilancio, a lasciare le cose amministrativamente in ordine prima che la Provincia di Campobasso venga interessata dalla riforma voluta dal governo Renzi: non si voterà più per comporre una giunta ed un consiglio provinciali ma ci sarà sempre un presidente eletto dai sindaci del territorio di riferimento. Da un punto di vista strettamente finanziario ed amministrativo non è chiaro come il prossimo presidente potrà rivalersi sulla Regione per la restituzione di questi undici milioni ed è per questo che De Matteis sta pensando di promuovere un decreto ingiuntivo che dia ad un giudice la forza e la volontà che è mancata alla

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Prima che scada il mandato ed intervengano gli effetti della riforma, la Provincia di Campobasso sta cercando di rientrare di 11 milioni anticipati alla Regione per opere di viabilità

Fidarsi è bene, non fidarsi molto meglio...

Regione fin’ora. Dovrà tirare il collo fino alla fine, quindi, la Provincia, maledicendo il giorno in cui decise di fidarsi della parola di sua sorella maggiore, la Regione. Non passa giorno in cui non si venga a conoscenza di una difficoltà, di un intoppo, di una magagna, che sia piccola o grande fa poca differenza ad un certo punto, che veda coinvolta l’amministrazione regionale. Se quasi due mesi non sono stati sufficienti per nominare un assessore, come volete che tre anni bastino per sganciare la bellezza

di undici milioni? La letargia sembra davvero essere il tratto distintivo della nostra classe dirigente, al livello più alto. Al momento in cui scriviamo non è stato possibile trovare maggiori dettagli per chiarire modi e tempi di risoluzione di quest’ennesimo garbuglio di carte e denari pubblici ma, statene certi, non mancheremo di seguire la vicenda da presso, cercando magari di sentire la viva voce degli amministratori interessati e coinvolti. Appuntamento quindi alle prossime puntate.

“Non fate chiudere i piccoli negozi” AMPOBASSO – I piccoli negozi nei nostri comuni montani, rappresentano un servizio sociale e non occasioni di lucro per chi li gestisce. Oramai sono quasi tutti chiusi i classici generi alimentari, le mercerie che insistevano nei nostri centri, così stanno chiudendo, o hanno già da un pezzo restituito la partita iva i piccoli artigiani. Infatti, risulta ingestibile una piccola realtà commerciale o artigianale per il carico fiscale esoso e i guadagni inesistenti. Il tutto rientra in quel gioco al massacro che il fisco ha voluto indicizzare e applicare chiamato “studio di settore”, ove a prescindere dalla località in cui è collocata l’attività, i parametri di tassazione sono gli stessi, se si ha un commercio di abbiglia-

L’appello alla Regione Molise viene dall’Associazione dei Comuni

mento per esempio a Milano o a Vastogirardi, il Fisco presume gli stessi incassi. Qualcosa si sta muovendo e

parrebbe che anche il Fisco si stia rendendo conto che grazie a questa misura assurda, tutti stanno chiudendo e quindi do-

vrebbero esserci degli aggiustamenti, proprio in tal senso. Purtroppo l’ecatombe di chiusure a cui assistiamo da anni hanno portato i nostri piccoli comuni montani ad un completo isolamento per la mancanza di piccole attività che dovrebbero garantire alla popolazione residente, per lo più anziani, di avere l’essenziale a portata di mano. Non si può restare inermi davanti a questo vero sfacelo, e finalmente qualcosa tardivamente inizia a muoversi. “Adottare misure per frenare la scomparsa dei negozi dai piccoli comuni molisani”. E’ questa l’iniziativa del-

l’Anci lanciata in regione con una lettera inviata dal presidente Pompilio Sciulli a tutti i sindaci. Contro la “desertificazione commerciale” l’Associazione dei Comuni chiede al Consiglio e alla Giunta regionale di “varare una legge che individui sgravi fiscali e minor carico burocratico per chi possiede un negozio in un Comune montano, per chi avvia un’attività nelle Terre Alte, per chi vuole potenziare una piccola impresa, per chi apre una partita iva”.


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Ampliamento della lottizzazione Parco dei Pini

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Molise ha rigettato il ricorso presentato dall’impresa interessata ad altre miglia di metri cubi di cemento lungo un terreno adiacente Via 4 Novembre (area lottizzata detta “Parco dei Pini”), contro il diniego a costruire espresso dal consiglio comunale. Peccato che la sentenza sia arrivata quando i lavori di costruzione sono già iniziati, consentiti da un’amministrazione chiaramente incline a confermarsi generosa oltre misura al fascino del cemento e alla distruzione dell’ambiente, incurante della opportunità di attendere l’esito del ricorso, prima di cedere al costruttore. Quella ottenuta, pertanto, è la classica “ vittoria di Pirro”. Oltre che il naturale compimento di una lunga serie di provvedimenti presi in ritardo, privi di logica, e manifestamente incoerenti, scopertamente aperti agli interessi imprenditoriali, che si sono prolungati per almeno due anni. Solo con l’ultima deliberazione del consiglio, che il Tar ha valu-

Il Tar dà ragione al Comune ma non servirà a niente: i lavori sono iniziati

tato positivamente rigettando il ricorso dell’impresa costruttrice, sotto la spinta di critiche e commenti l’amministrazione comu-

Il gruppo “Roccavivara OLTRE” chiede chiarezza, su di una vicenda in cui alcuni aspetti risultano ancora avvolti nel buio (è proprio il caso di dirlo): a stuzzicare la sete di approfondimento del gruppo è stato un servizio “ILLUMINANTE”, trasmesso da una nota testata giornalistica regionale all’inizio del dicembre 2015; nella sua inchiesta, il giornalista Minicozzi focalizzava l’attenzione sui fondi europei POR FESR 2007/2013, destinati al finanziamento di progetti per “l’efficientamento energetico nei comuni del Molise“. A beneficiarne, una settantina di comuni (tra cui Roccavivara), per un impegno di spesa globale di circa 21 Milioni di euro, per una media di circa 300.000 euro a comune, con l’obbligo di spendere questa somma entro il termine del 31/12/2015, ed inoltre con l’indicazione alquanto strana di liquidare alle ditte ed ai progettisti interessati il 90% dell’importo entro la stessa data. Da precisare, come sottolineato anche nel servizio, che in tutti i comuni d’Italia il risparmio energetico viene realizzato con progetti finanziati direttamente dalle aziende fornitrici del materiale elettrico necessario, in cambio del servizio di manutenzione che il comune “assegna” alle aziende stesse. Il Molise, ancora una volta, ha deciso di fare diversamente, e ci si domanda a questo punto e lecitamente quanti capitoli di spesa e servizi potevano essere coperti con ventuno milioni di euro! Ma nel servizio stesso, ci si ponevano altre domande che hanno alimentato sospetto: I Comuni con quale criterio hanno scelto le ditte ed il progettista per realizzare la sostituzione delle lampade tradizionali? Come avrebbero potuto terminare i lavori entro il 31/12/2015, dovendo pure liquidare il 90% dell’importo entro tale data?

nale aveva in parte recuperato il proprio diritto/dovere a gestire il territorio, diritto/dovere che il Tar ha riconosciuto per tale ricono-

scendo che il diniego a costruire era del tutto legittimo. Magra soddisfazione. E’ come chiudere la stalla, dopo che i buoi sono

fuggiti. Lungo Via 4 Novembre verrà pertanto realizzato un altro supermercato, quindi un potenziale centro di collocamento clientelare per gli amministratori comunali che hanno assecondato con la loro inerzia, la loro incoerenza e la loro sottesa disponibilità all’intervento edilizio. Ai campobassani, in regalo, la cancellazione alla vista della parte storica della città. A lavori compiuti, infatti, l’esito sarà che il panorama più significativo di Campobasso (il castello Monforte, le chiese romaniche di San Giorgio e San Bartolomeo e la parte alta del borgo medievale), sarà un pallido ricordo. Dardo

Facciamo luce sui led

Il gruppo “Roccavivara OLTRE”, partendo da queste domande, ha iniziato a richiedere tutti gli atti necessari per verificare come fossero andate le cose nel nostro comune. Senza grossa sorpresa, abbiamo appurato che le cose non sono andate affatto diversamente. Cerchiamo di fare il punto della situazione e nel contempo la relativa cronistoria: in data 21/10/2015 viene concesso il finanziamento di 313.622 euro al comune di Roccavivara, e dopo soli 10 giorni viene conferito l’incarico di progettazione (guarda caso allo stesso professionista incaricato praticamente in tutto il Molise). Dopo l’approvazione della progettazione esecutiva, e le successive determinazioni di “procedura negoziata”, e di aggiudicazione provvisoria e poi definitiva, arriva la consegna dei lavori il 04/12/2015, con un documento in cui si legge che i tempi di esecuzione decorrono da tale data (30 giorni) e perciò i lavori sarebbero dovuti

terminare il 3 gennaio di quest’anno. Previsioni sul termine dei lavori all’italiana, insomma; tuttavia a questo quadro, con puntualità invece svizzera, si aggiunge la determinazione dirigenziale (18/12/2015) di liquidazione in anticipazione del 90% dell’importo dei lavori e delle competenze professionali. In pratica prima pagare, poi vedere cammello: il pagamento infatti avviene prima della realizzazione dell’opera e prima anche della stipula del contratto di appalto; sarà stato il clima natalizio! Nemmeno il tempo di svuotare le casse, che il 21/12/2015 (come da “programma”), spunta il verbale di sospensione dei lavori; motivo? Riportiamo testualmente: “l’esecuzione degli stessi non può continuare in quanto i materiali, ed in particolare le armature stradali per la sostituzione dei corpi illuminanti, non sono stati consegnati alla ditta appaltatrice dai fornitori, a causa di un disguido non imputabile alla ditta e che non vi è una data certa di consegna del materiale mancante”. Ma come: la ditta esecutrice dei lavori, prima di partecipare all’appalto, non era a conoscenza dei tempi ristretti per la realizzazione dei lavori? Non era sua cura garantire, attraverso organizzazione propria, il rispetto dei tempi contrattuali e di conseguenza l’approviggionamento dei

materiali? Nello stesso verbale di sospensione spunta anche un certificato di inizio dei lavori in data 15/12/2015, a posticipare perciò la scadenza al 15/01/2016, e contraddicendo quello che era già stato stabilito nel verbale di consegna e nel capitolato speciale di appalto. Ultimo atto, la stipula del contratto del contratto di appalto in data 15/01/2016 (quindi dopo la scadenza contrattuale e in piena sospensione dei lavori). Per completezza d’informazione, diciamo che il Comune di Roccavivara ha già realizzato pochi mesi fa un altro intervento di efficientamento energetico con un altro finanziamento regionale di euro 168.582,23; sempre per completezza, riportiamo che casualmente il progettista ed il direttore dei lavori era lo stesso del più recente progetto, di cui si è parlato fino ad ora. Il gruppo “Roccavivara OLTRE”, alla luce di questa ricostruzione e della forse troppo repentina velocità con la quale si è proceduto per tutto l’iter, si chiede e spera che tutto sia stato fatto nella massima regolarità; si chiede se ci sia stato pieno rispetto del regolamento sui lavori pubblici e sul codice dei contratti, ed infine è perplesso sulla leggerezza con cui l’ente comunale ha accettato dettami altrui ed avallato una procedura quantomeno dubbia. Ad oggi, 17/02/2016 (anche se stamattina è rispuntato come d’incanto l’ormai mitico “camioncino bianco”), I LAVORI NON SONO STATI REALIZZATI, i tempi contrattuali sono scaduti da un mese e mezzo, c’è una immotivata sospensione dei lavori, ma nel frattempo LA DITTA E IL PROGETTISTA SONO GIÀ STATI LIQUIDATI. FACCIAMO LUCE!!! Il gruppo “Roccavivara OLTRE”


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Domani alla sala provinciale della Costituzione in Via Milano

La Uil con Tecla Boccardo e Carmelo Barbagallo affronta il campo minato della sanità molisana

Se il progetto di riorganizzazione della sanità di Frattura pende verso il privato, quello di Ruta e Leva è per una auspicabile compensazione, l’attesa per il progetto della Uil si carica di garanzie sociali, di concretezza operativa, di accertata efficienza assistenziale e di trasparenza Tre proposte, non più solo una, peraltro la più contestata e criticata, elaborata dal tavolo tecnico presso il ministero della Salute, a Roma, con il pedissequo avallo del commissorio ad acta Paolo di Laura Frattura in favore di una progressiva privatizzazione della sanità molisana, fanno della proposta di riorganizzazione l’evento dell’anno 2016, il nodo gordiano da sciogliere, l’opportunità da cogliere e la possibilità di realizzare una nuova realtà in cui siano prevalenti la logica, la razionalità la professionalità, l’efficienza e anche il contenimento della spesa. Tre proposte, dunque. Quella di Frattura; l’altra del senatore Ruta e dell’onorevole Leva e, ultima della serie, la proposta che la Uil di Tecla Boccardo, relatrice domani sul tema “Una salita di qualità per tutti” all’incontro nella sala della Costituzione in Via Milano a Campobasso, ha predisposto e che sarà illustrata, discussa e conclusa con l’intervento del segretario nazionale Barbagallo. Uil: sindacato decisamente in ascesa, vitale, reattivo, presente sullo scenario del lavoro, della produzione, dello sviluppo sociale, vivacizzato con intelligenza dalla verve (sindacale e personale)

della segreteria regionale retta da Tecla Boccardo. Che domani, come abbiamo accennato, sarà relatrice sulla prognosi, la diagnosi e la cura che il sindacato ha affrontato per immaginare un nuova organizzazione della sanità sul territorio. Valutazione maturata passo passo seguendo, analizzando, commentando il tortuoso cammino che il commissario ad acta Frattura ha tracciato nel sistema sanitario regionale con la limitatezza di una visione parziale, penalizzante e avvilente per l’apparato pubblico. La Uil, come i parlamentari Ruta e Leva, vuole correggere, riequilibrare, ri-

“Spett.le La gazzetta del molise, siamo dei comuni cittadini della Repubblica italiana che vivono in Molise, e non so se ne siete giá al corrente, ma alla Regione è in atto la legge di trasformazione sull'acqua pubblica, tramite costituzione dell'Egam e riordino di Molise acque e, a chiacchiere dicono che l'acqua è pubblica, poi nei fatti, nero su bianco, scrivono la bozza o proposta di legge, e all' art. 5 guardate che hanno scritto se non ve ne siete accorti. Riguarda Molise Acque. Ed anche l'art. 12. Il popolo vuole la trasparenza e l'acqua veramente pubblica. In questo schifo di bozza c'è scritto di tutto. Tutto ed il contrario di tutto. L'acqua è un bene pubblico inalienabile, non è assoggettabile a finalitá lucrative, ma Molise Acque che la gestisce può concorrere alla costituzione di societá di capitale o forme societarie ecc. Anche tramite trasformazione modificazione della natura giuridica dell'ente e del suo assetto societario, quindi spa ecc.? Lettera firmata.” Questo il testo della lettera che ci è giunta in redazione e, di seguito, lo stralcio dell’articolo 5

mettere in linea gli apparati sanitari con i principi basilari dalla Costituzione italiana, a salvaguardia della salute. Per domani, la Uil ha aperto la porta all’intero corpo sociale, economico, scientifico e culturale del Molise perché vuole che ciò che ha elaborato sia patrimonio della collettività e lievito per una coscienza civile meno debole, acquiescete e rassegnata di quella che si va manifestando intorno alle nefandezze gestionali del “Bene” e della “Cosa” pubblici nel Molise. L’incontro non potrà non segnare un punto fermo nel panorama delle responsabilità po-

litiche e amministrative. Il problema sanità, non può prescindere da analisi tecniche e da confronti di diverso spessore e di diverso livello. Questa salutare commistione dovrebbe verificarsi in concreto, soprattutto se le componenti sociali, i settori economici, gli apparati scientifici, i centri culturali chiamati a partecipare si renderanno disponibili a fornire un loro singolare contributo e una dichiarazione aperta e trasparente sull’insieme e sui particolari del sistema sanitario regionale finito progressivamente per ridursi a terreno di scontro politico, di sterile competizione pro-

fessionale e di rivincite fine a se stesse, dimenticando di porre al centro e di salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini. L’Uil si pone responsabilmente in gioco, valica i confini della critica di chi lo vorrebbe ai margini della “questione sanitaria”, legato alle problematiche tipiche del lavoro, e non protagonista in assoluto, attore di una partecipazione propositiva, di una esposizione mediatica e di una assunzione di responsabilità sulla vicenda locale di maggiore impatto sociale qual è il destino dell’assistenza sanitaria. Se il progetto di riorganizzazione di Frattura pende verso il privato, quello di Ruta e Leva è per una auspicabile compensazione, l’attesa per il progetto della Uil si carica di garanzie sociali, di concretezza operativa, di accertata efficienza assistenziale e di trasparenza, e della speranza che si ponga positivamente tra le due proposte di riorganizzazione (peraltro sottoposte all’approfondimento tecnico ministeriale, che equivale ad affidare le pecore al lupo), per fare sintesi e progresso. Dardo

Pronto il funerale dell’acqua pubblica Nella proposta di legge di riforma di Molise Acque si apre alla costituzione di società di capitali

della proposta di legge in esso richiamata, che parla proprio della riforma di Molise Acque: “L’Azienda può partecipare a società di capitali o concorrere alla costituzione di società di capitali o di altre forme societarie o consortili per l’espletamento di attività strumentali o di supporto ai ser-

vizi pubblici svolti dall’azienda stessa. Le finalità (...) possono essere attuate anche tramite liquidazione, trasformazione e/o modificazione della natura giuridica dell’ente e/o del suo assetto aziendale.” Questo quanto scritto nero su bianco e, a quanto pare, non serve essere dei geni per capire quanto la gestione dei servizi idrici, fino ad oggi connotata senza equivoco come pubblica, si apra, attraverso la trasformazione di Molise Acque e la costituzione dell’Egam, al mercato privato; altrimenti non si capisce il richiamo esplicito alla costituzione di società. Il dibattito è acceso e faremo la nostra parte per partecipare con onestà in-

tellettuale e cognizione di causa. Per questo motivo studieremo a fondo questa proposta di legge, premurandoci di sentire a riguardo più di un parere professionalmente attrezzato, per poi difendere, con i modesti mezzi che ci competono, il diritto ad un servizio di gestione dell’acqua che sia davvero pubblico (sancito da un referendum, l’istituto più puro di democrazia diretta, è bene non dimenticarlo), ma soprattutto il diritto a non essere presi per il naso con garrula sfacciataggine. Il ritornello, infatti, che ha accompagnato la nascita del dibattito sulla costituzione dell’Egam, e la, conseguenziale trasformazione di Molise Acque, da parte del governo regionale e di suoi autorevoli esponenti, ha sempre ripetuto ossessivamente che il bene primario sarebbe rimasto esclusivo patrimonio pubblico. Sembrerebbe proprio che abbiamo sotto il naso la prova del contrario.


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Campobasso

19 febbraio 2016

Scuola di via Crispi, e le soluzioni? di Simone Cretella Quanto bisognerà aspettare ancora? Sabato scorso il Sindaco ha annunciato che entro mercoledì, massimo giovedi di questa settimana, cioè oggi, si sarebbe dovuta trovare una sistemazione per gli alunni della primaria “Scarano” di via Crispi, costretti da oramai un mese, ad uno snervante e logorante doppio turno pomeridiano che doveva durare, a detta dello stesso sindaco, appena 7, massimo 10 giorni. Sembrava tutto pronto, con squadre di operai pronti a traslocare banchi e sedie, ma puntualmente, come avviene da un mese a questa parte, ogni annuncio viene puntualmente smentito dall’incredibile immobilismo dell’amministrazione che è riuscita soltanto nell’intento di logorare per sfinimento i genitori, oramai

quasi rassegnati a qualunque soluzione, pur di tornare alla “normalità” dei turni mattutini. Eppure se un mese fa, così come da più parti richiesto e proposto, si fosse deciso di stipulare un contratto con qualche privato per adeguare in tempi strettissimi (in un mese tutto si può...) locali idonei all’uso scolastico, oppure si fosse deciso di far montare un complesso scolastico su moduli mobili uso didattico, probabilmente avremmo avuto la soluzione già pronta. Invece si deciderà, non si sa quando, di esodare, non si sa dove, i piccoli alunni in altre scuole di cui bisognerà verificare lo stato di sicurezza. “Le scuole individuate sono sicure” - ha affermato il Sindaco“tant’è che sono regolarmente frequentate da altri bambini”.

Esattamente come un mese fa era frequentata via Crispi, successivamente chiusa per motivi tutti da scoprire. Eppure solo a dicembre il Comune aveva assicurato la piena agibilità della scuola, addirittura affermando che “forse, ce ne sono altre maggiormente problematiche”, senza però specificare quali.

Intanto bisognerà sperare che i lavori delle scuole di via Berlinguer e via S.Antonio dei Lazzari riprendano al più presto e procedano senza ulteriori intoppi, dopo oltre 8 mesi di fermo cantiere, per poter essere consegnate “a regola d’arte” ed in anticipo rispetto alle date di prevista consegna (settembre e dicembre

2016), circostanza quasi “miracolosa” in Italia, ancor più a Campobasso. E se non accadrà questo miracolo, cosa succederà a settembre prossimo? Quali assicurazioni e garanzie l’amministrazione è capace di dare a centinaia di famiglie orfane di una scuola “normale e sicura” ?

La campagna “M’illumino di meno” Legambiente Molise, Arcidiocesi e Comune insieme per dare un segno Messe a risparmio energetico, unite a luci spente, mobilità sostenibile e formazione nelle scuole CAMPOBASSO. M’illumino di meno la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul Risparmio Energetico e la mobilità sostenibile. Il 19 febbraio 2016 si celebra la 12a edizione. Legambiente Molise, insieme con l’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, con la partecipazione del Comune di Campobasso, aderirà all’iniziativa promossa dal programma radiofonico per il 19 febbraio prossimo. La manifestazione consisterà nel coinvolgere tutti i parroci della Diocesi con un invito a celebrare la messa vespertina a lume di candela, dando un segno di grande sensibilità verso i temi ambientali, utile a sensibilizzare i fedeli sui temi del risparmio energetico, dedicando un passaggio all’argomento durante l’omelia, traendo anche spunto dall’Enciclica “Laudato Si”. L’evento simbolo si svolgerà alle ore 08:30 il 19 febbraio, presso la Chiesa del Sacro Cuore in Piazza S. Francesco a Campobasso, con una messa all’insegna del risparmio energetico (a lume di candela) presieduta dai Padri Francescani del Convento, Padre Luigi Pio Maria Chiarolanza e fra Giuseppe Trisciuoglio. Presente anche una delegazione di Legambiente che cercherà, assieme ai frati, di sensibilizzare i partecipanti alle tematiche del risparmio energetico e della mobilità sostenibile. Un’ottima occasione per rammentare a tutti che il Santo Padre ha spesso ricordato all’Angelus ed in con-

comitanza del vertice sul clima di Parigi COP21, il rispetto delle leggi poste da Dio nella natura e la riscoperta della dimensione morale della vita umana che deve divenire portatrice universale dei valori della salvaguardia del nostro pianeta e delle specie che lo popolano, insegnare e contestualizzare i valori insiti nella

Bibbia che San Francesco d’Assisi, più di ogni altro, ha saputo reinterpretare incarnandoli nel concetto di carità/amore, attualizzando e disegnando una via possibile e futura (nel senso stretto e letterale del temine) per i milioni di credenti e non in linea con l’evoluzione meccanicistica del genere umano stesso.

Alla Cattolica la Giornata del Malato Diversi appuntamenti culturali e musicali per essere vicini a chi soffre CAMPOBASSO. In occasione della Giornata del malato, la Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso, ha organizzato diversi appuntamenti culturali, musicali e sociali per le persone che vivono l’esperienza della malattia. Chi sta male ed è ricoverato in ospedale può affrontare meglio la sua condizione vivendo momenti di normalità durante la degenza, come ascoltare un bellissimo concerto, oppure soffermarsi ad ammirare delle opere d’arte. Questi appuntamenti rientrano nei per-

corsi di umanizzazione della vita in ospedale promossi dalla struttura. Il Coro Polifonico “Jubilate”, diretto dal M° Antonio Colasurdo, ha animato un momento musicale per le Persone ricoverate. Gli artisti del famoso coro campobassano, conosciuto anche nel panorama nazionale per aver partecipato ad importanti manifestazioni, ha offerto a chi vive l’esperienza della sofferenza un “momento di sollievo” con interessanti brani musicali ispirati al

messaggio che Papa Francesco ha indirizzato in occasione della 24ma Giornata del malato. Originale anche la “location”, infatti il concerto si è svolto nelle “Sale Accoglienza visitatori” al secondo e quarto piano a pochi passi dalle camere di degenza, in modo che tutti hanno potuto ascoltare le “dolci note”. Tra un brano e l’altro, l’attore Aldo Gioia ha letto alcuni passi tratti dal messaggio di Papa Francesco. Grazie a questa scelta il momento di relax è andato nel cuore dei reparti ed ha

raggiunto anche coloro che non possono muoversi. Nella hall del Centro la mostra d’arte del Maestro molisano Fredy Luciani ha attirato l’attenzione di numerose persone, che hanno potuto apprezzare diversi dipinti tutti diversi, ma con lo stesso “tema dominante”: i fiori, da sempre simbolo d’amore, di pace, di gioia e di festa. I fiori hanno sempre stimolato gli animi degli artisti di tutti i tempi. E’ troppo difficile per un artista non partecipare alla creazione univer-

sale, impossibile resistere alla tentazione di catturarne una piccola parte, per poterla immortalare sulle proprie tele. Non è soltanto il loro profumo, quello che penetra nelle profondità dell’anima, di chi li sa apprezzare, è la sinfonia che sanno suonare silenti. I fiori posseggono una dote rara: mettono in luce l’intima percezione e sensibilità, che ogni essere umano, nasconde dentro di sé. Sono vere opere d’arte naturali che trasmettono un’arcana vibrazione.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

19 febbraio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Riaffermato il prezzo politico in Curva Nord per ripopolare l’impianto

Con l’Avezzano basta solo 1 Euro L’idea è stata di Aliberti, primo passo per rilanciare lo stadio umiliato dall’assenza di pubblico di Gennaro Ventresca Tutte le ricchezze gli saranno parse come sabbia del deserto, se non poteva goderle assieme alla gente, ai microfoni e ai taccuini dei cronisti sempre desiderosi di strappargli qualche scoop. E’ così che avrà pensato durante le notti campane il re delle granaglie, prima di accettare la corte del suo giovane amico Giulio Perrucci. Il corteggiamento sembra essere andato a buon fine, appare prossimo il nuovo “matrimonio” calcistico molisano per l’uomo che veste di blu, viaggia in auto eleganti, sorride e dispensa buonumore. L’esatto contrario di Giulio Di Palma, utilitaria usurata, aspetto trasandato, capelli unti, urgenza di uno shampoo sgrassante e delle forbici esperte di un parrucchiere.

Gira la ruota e rispunta un amico. Pronto non solo a dispensare consigli, come si era intuito in un primo momento. Aniello (detto Nello) Aliberti sembra propenso a dare una mano d’aiuto al nostro club, molto più della semplice pacca sulle spalle. Nei suoi primi rientri a Selva Piana il signore delle granaglie ha trovato una specie di casa patrizia in rovina, una volta pomposa, ora disfatta e squallida. La curva carica di colori ha lasciato il posto al grigiore dei gradoni vuoti, segno dello sfacelo. Le visite domenicali dei tifosi si sono fatte sempre più rade, benchè eredi di un nome illustre e decaduto. Ho usato queste metafore per spiegare il malinconico stato del Romagnoli che ha procurato un

po’ di malinconia al nuovo socio calcistico rossoblù. Che ricordava i magnifici giorni passati accanto all’Adelmo, eravamo al campionato 1999-2000 e arrivò subito la vittoria. Gli applausi e gli olè furono particolarmente graditi al bell’uomo di San Giuseppe Vesuviano. Che preso dai problemi delle sue aziende e dai grattacapi dell’ingestibile Salernitana fu costretto a chiudere il discorso con la nostra città. Ora è tornato. Forse sarà stata proprio sua l’idea di favorire il ritorno sui gradoni della Nord attraverso il discutibile stratagemma del prezzo politico, fissato ad appena un euro. Lo stesso che Adriano Celentano impose ai dirigenti Mediaset per il suo primo (e unico) concerto sulle reti del Biscione, all’Arena di Verona.

La scossa elettrica che ha recentemente toccato il popolo rossoblù è stata registrata sino alla piana della Marsica. L’Avezzano che domenica sarà di scena al Romagnoli non si sarebbe aspettato un improvviso risveglio del nostro ambiente.

Per favorire la discesa nella zona che fu condivisa da calci d’angolo e porcellini di Gilotti la sfida con gli abruzzesi è stato fissata per le 15. Il resto dovrà farlo il magnifico gruppo di Favo che nel nuovo anno sta marciando a ritmo di primato.

Campagna Amica, un successo L’iniziativa promossa a Campobasso ha visto la partecipazione del responsabile nazionale CAMPOBASSO. I successi di un’iniziativa, Campagna Amica della Coldiretti che anche in Molise è diventata una solida realtà, al centro dell’incontro di questa mattina presso la Camera di Commercio di Campobasso. Tanti gli obiettivi raggiunti, ma ancora tanti quelli da mettere a segno e che saranno più facilmente perseguibili attraverso un’azione sinergica che la Coldiretti e gli imprenditori del settore si avviano a perseguire con il Comune di Campobasso. Al ‘Tour della consapevolezza’ di questa mattina ha partecipato, accanato ai vertici della Coldiretti locale e nazionale e della Camera di Commercio del Molise, il sindaco di Campobasso Antonio Battista. “Quella di Campagna Amica è una scommessa vinta, è una chiara rappresentazione deltessuto locale, della ricchezza del nostro territorio. Un territorio in evoluzione, che ha iniziato a farsi valere e che sta ha imparato a confrontarsi anche con altre realtà. Un settore che ora vuole guardare avanti. Esprimo il mio più vivo apprezzamento

– le parole del primo cittadino – per l’impegno di chi lavora davanti e dietro le quinte di Campagna Amica. Una realtà che ha saputo sin da subito stringere un forte legame con la città tanto che ogni giovedì occupa la piazza più importante nel cuore del capoluogo”. Nel corso del-

Proroga per i “premi Lello Lombardi” I termini per la presentazione delle domande di partecipazione ai 20 premi di studio per i giovani laureati residenti nel Molise sono prorogati al 26 febbraio. Si tratta, in particolare, di 10 premi per la Scuola di Alta Formazione Politica e 10 premi per il Corso in Europrogettazione. Saranno ammessi a partecipare anche i laureandi che, pur non avendo ancora discusso la tesi, abbiano comunque già superato tutti gli esami previsti dal proprio corso di laurea. I candidati che avranno presentato la domanda entro i termini originariamente fissati (31 gennaio 2016) avranno la precedenza. Per le domande inoltrate successivamente al 31 gennaio 2016 il termine per l’accettazione del premio è ridotto a due giorni. I premi, indetti dalla Fondazione Lello Lombardi in collaborazione

con l’Istituto Luigi Sturzo, si propongono di valorizzare ricerche originali di giovani studiosi a cui offrire opportunità di crescita, nonché di favorire l’approfondimento e la divulgazione, tra le nuove generazioni, del pensiero di coloro che hanno inteso la politica come un forte impegno civile orientato a grandi scelte, all’insegna dei valori del popolarismo. Politica istituzionale, fiscale, socio-sanitaria, ambientale, problemi della giustizia, sviluppo culturale ed economico sono gli ambiti a cui il sen. Lello Lombardi dedicò la sua azione politica. Per questa prima edizione sono state prescelte le tematiche politico-istituzionali e quelle relative allo sviluppo culturale ed economico ed alla tutela ambientale del territorio molisano. I premi, con-

sistenti rispettivamente nell’iscrizione a corsi di Alta Formazione Politica e a corsi in Europrogettazione, sono stati istituiti con il contributo dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, in considerazione delle comuni finalità di interesse sociale e promozione dello sviluppo dei territori meridionali, tra cui il Molise e nel presupposto condiviso che il superamento del divario tra le aree del Paese sia imprescindibile dalla formazione di una classe politica e di una classe dirigente colta, competente e preparata ad affrontare le nuove sfide e a cogliere le opportunità che anche l’Europa può offrire. Il bando e la composizione della commissione giudicatrice sono reperibili sul sito web: www.fondazionelellolombardi.it

l’incontro è arrivata al sindaco la richiesta di poter dare una ‘sede’ un contenitore agli stand: il mercato coperto di via Monforte. Ampia disponibilità alla concessione dello spazio da parte di Battista “un passo avanti per affinché Campagna Amica possa diventare ancora più solida. La mia amministrazioneè disposta al dialogo e al confronto per trovare insieme la soluzione migliore per far decollare e premiare gli sforzi di tanti piccoli e grandi produttori, ma è a loro che chiedo di puntare sul mercato coperto: crederci tanto da investirci. La nostra disponibilità è totale, ma occorre anche la disponibilità di chi vuole che la propria attività possa voltare pagina. Occorre dunque solo sedersi attorno ad un tavolo e ragionare, insieme, per trovare la migliore soluzione”.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180




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Isernia

19 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Forza Italia costituisce il comitato In vista delle elezioni comunali l’onorevole De Girolamo ha nominato il coordinamento ISERNIA. Il commissario regionale di Forza Italia, On. Nunzia De Girolamo, ha proceduto alla costituzione di un Ufficio di coordinamento della campagna elettorale di Forza Italia per la città di Isernia in vista delle prossime ele-

zioni amministrative. Sono stati chiamati a far parte dell’organismo Vittoria Succi, Mauro De Toma, Monia Carbone, Antonio Lombardi, Franco Rea, Filomena Calenda, con il ruolo di Responsabile del Programma elettorale,

e Rosario Cardile, con il ruolo di Responsabile organizzativo. “Le prossime elezioni di Isernia sono importanti soprattutto perché bisogna dare risposte tangibili ai cittadini. Abbiamo il dovere di offrire alla città un’idea di svi-

luppo concreta, chiara e fattibile, mettendo in campo le migliori risorse umane” è quanto dichiarato dall’On. De Girolamo, la quale ha anche precisato che “L’ufficio di coordinamento avrà il delicato ruolo di far si che Forza Italia

anche ad Isernia rappresenti un punto di riferimento per quanti credono in una città dinamica, amministrata da persone capaci e oneste, in grado di porre fine ai danni prodotti negli ultimi anni dalla sinistra”.

Furto, truffa e porto illegale di arma, cinque persone denunciate Operazione dei Carabinieri, sotto sequestro un fucile e cinquanta munizioni Continuano senza sosta le attività dei Carabinieri su tutto il territorio della provincia di Isernia per contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità. A finire nei guai nelle ultime ore cinque persone, resesi responsabili di reati di vario genere. Ad Isernia, i militari della locale Stazione, hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria, due 18enni del posto, riconosciuti quali autori di un furto all’interno di un centro estetico avvenuto alcune settimane orsono. I Carabinieri sono arrivati ad incastrarli grazie all’esame di alcuni fotogrammi estrapolati dalle immagini di un sistema di videosorveglianza posto nei pressi dell’esercizio pubblico. Per questa vicenda era già finito nella rete dei militari un 23ennedel posto, accusato di ricettazione, in quanto aveva tentato di vendere alcuni oggetti e monili in oro, rubati dai due autori del furto, presso un negozio “compro oro” della

zona. E sempre per furto, a Colli al Volturno, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 30enne di Rocchetta al Volturno, resosi responsabile del furto di un apparecchio cambia monete, contenete una somma di denaro contante pari a circa duemila euro, avvenuto alcuni giorni orsono, presso una sala giochi ubicata all’interno di un esercizio pubblico. I Carabinieri lo hanno identificato grazie ad alcune testimonianze rese da alcuni avventori presenti nei pressi del locale. A Venafro, i militari della locale Stazione, hanno denunciato per truffa aggravata, una 25enne di origine rumena, la quale allo scopo di procurarsi un ingiusto profitto, aveva messo in vendita online, alcuni articoli sportivi, poi accertato essere inesistenti, acquistati da una giovane donna del posto, attraverso una ricarica su carta postepay. Infine a Bagnoli del Trigno, i militari della locale Stazione, hanno

denunciato per porto illegale di armi e munizioni, un 60enne della provincia di Campobasso, in quanto sorpreso a bordo della sua auto con un fucile calibro ventidue e cinquanta munizioni, che se pur legalmente detenuti, non potevano essere trasportate senza le prescritte autorizzazioni. L’arma e le cartucce venivano sottoposta a sequestro. Contestualmente alle operazioni eseguite, numerosi posti di blocco sono stati istituiti lungo le arterie principali che collegano il territorio della provincia di Isernia con i comuni dell’alto casertano, tra i quali Ciorlano, Capriati a Volturno, Gallo Matese, Letino, Presenzano e San Pietro Infine, durante i quali sono stati controllati settanta veicoli in transito, identificate novanta persone tra conducenti e passeggeri, ed effettuate nei casi sospetti perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva.

Denunciati dalla Polizia Postale di Isernia gli autori di due truffe in rete ISERNIA. La Sezione Polizia Postale di Isernia ha deferito tre persone all’Autorità Giudiziaria, per due distinti episodi delittuosi di truffa commessi mediante la pratica delle vendite on-line. Nel primo episodio, M.A., italiano di anni 25, residente in Abruzzo, con numerosi precedenti analoghi segnalati da diversi Uffici di Polizia nazionali, dopo aver inserito un annuncio di vendita di un costoso smar-

tphone su un noto sito di vendite on-line, veniva contattato da un potenziale acquirente residente in provincia di Isernia sull’utenza telefonica pubblicata sull’annuncio. Questi, dopo essersi accordato sulle modalità di pagamento, versava la somma pattuita sulla carta ricaricabile indicata ma, una volta effettuata tale operazione, non riceveva più nessuna notizia né del venditore che si era reso irreperi-

bile, né tantomeno riceveva la merce acquistata. Nel secondo episodio, R.L., italiano di anni 50, residente nel Lazio, dopo aver posto in vendita, sempre su un sito di e-commerce, tre costosi smartphone ed aver ricevuto l’ordine di acquisto da parte di un cittadino residente in provincia di Isernia e dopo aver ricevuto il pagamento tramite bonifico su un contro corrente il cui IBAN era inte-

stato alla madre del predetto R.L., non consegnava più la merce. Al malcapitato acquirente, che nel frattempo aveva più volte sollecitato la spedizione degli smartphone e ricevuto anche una mail contenente un codice tracking di spedizione, risultato poi inesistente, non è rimasto che sporgere denuncia presso la Sezione di Polizia Postale di Isernia che, oltre ad identificare gli

autori della truffa, madre e figlio, appurava anche che gli stessi annoveravano numerose segnalazioni di truffa e il sito ecommerce in questione, con il quale erano già avvenute molte vendite truffaldine al centro anche delle cronache nazionali, era stato oggetto di valutazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette ed illegali.

I Carabinieri incontrano gli studenti di quattro istituti scolastici Ad Agnone una formazione della cultura alla legalità Nell’ambito dei contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura alla legalità, è stato avviato un ciclo di incontri con gli studenti degli istituti scolastici ubicati sul territorio della provincia, così come predisposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia. A salire in cattedra in questa circostanza, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Agnone, Maggiore Andrea Orsini, che ha incontrato oltre duecento studenti appartenenti a quattro Istituti Scolastici del comprensorio, per la precisione quelli dell’Istituto Tecnico Industriale, del Liceo Scientifico, dell’Istituto Alberghiero e delle classi della terza Media dell’Istituto Ominicomprensivo D’Agnillo, tenendo una conferenza sui temi come la legalità, i problemi della droga, l’alcolismo, l’educazione stradale, il bullismo, nonché sui rischi rappresentati da un utilizzo non corretto di internet, e facendo inoltre conoscere da più vicino quali sono i compiti dell’Arma dei Carabinieri e le modalità di arruolamento. L’incontro ha

suscitato un particolare interesse da parte di docenti e studenti, che hanno formulato numerose domande sugli argomenti trattati e hanno potuto percepire la vicinanza dell’Arma ai problemi del cittadino e in specie al mondo

giovanile. L’iniziativa, che ha avuto un enorme successo tra gli studenti, sarà riproposta anche nelle prossime settimane in altre zone del capoluogo pentro e altri comuni della provincia.


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Termoli

19 febbraio 2016

Lettera aperta

Raddoppio ferroviario, assessore Nagni proprio non ci piace Tutto si sarebbero aspettato i Cittadini Termolesi da Rfi s.p.a tranne che costringesse l’Assessore Regionale Pierpaolo Nagni a definire “la solita zuppa” il progetto del raddoppio ferroviario confezionato per il Molise. Assessore ci fa piacere, annoverarLa tra i cittadini che, da almeno 3 anni definiscono “spezzatino servito ai termolesi” il progetto del raddoppio ferroviario. Ma la condivisione e la critica gastronomica al progetto si ferma alla zuppa e allo spezzatino. Infatti, la solita zuppa per noi cittadini termolesi prevede,in dettaglio, questo: – due barriere antirumore ininterrotte localizzate in corrispondenza del pieno centro abitato di Termoli che presentano le seguenti caratteristiche: Barriera antirumore continua lato mare per una lunghezza di 2 Km circa, con

altezza sul piano del ferro variabile da 2 m a 7,5 metri oltre il basamento. La barriera si estende da via Cristoforo Colombo/SS16 (all’altezza del civ.120 in corrispondenza dello Stadio) fino alla via Rio Vivo (all’altezza del civ.65 in

corrispondenza dell’incrocio tra via Nisida e la SS16). Barriera antirumore continua lato città per una lunghezza di 1,2 Km circa con altezza sul piano del ferro variabile da 2m a 7,5m. La barriera si estende da via dello stadio (pro-

prio in corrispondenza dello stadio stesso) fino alla via Cavalieri di Vittorio Veneto (all’altezza dell’incrocio tra via della Pesca e via degli Ormeggi). Altre due Barriere antirumore ininterrotte partono da dove arrivano le prime 2 cioè dalla rotonda Agip (dopo il ponte sul Parco) e costeggiano il mare per oltre Km 4 al binario dispari (lato mare) e quasi Km 4 di barriera di pannelli antirumore binario lato interno città. Queste 2 ultime barriere e il loro carico sfregiante per tutto il tessuto urbano e costiero di Termoli, sono state autorizzate e sottoscritte dall’assessore Nagni e dall’attuale Amministrazione di Termoli, e ai cittadini termolesi non sono giunte voci di protesta o di blocco di binari. Altrove le muraglie si abbattono, a Termoli si costruiscono e non

serviranno nemmeno allo scopo per cui sono già autorizzate dalla Regione Molise e dal Comune di Termoli a novembre 2014. Infatti, poiché il traffico ferroviario previsto in aumento per Termoli sarà prevalentemente merci e poiché esso sarà prevalentemente notturno, i 12 km totali di barriere alte fino a 7,5 metri non riusciranno a riportare nei limiti di legge l’inquinamento acustico prodotto, e allora RFI ha previsto di cambiare gli infissi, a proprie spese, ai cittadini nelle cui abitazioni il rumore non può essere riportato nei limiti di legge ma a patto che i cittadini non aprano quegli stessi infissi (prigionieri in casa propria di infissi di proprietà di RFI s.p.a. che non dovranno essere aperti per salvaguardare la propria salute!). Comitato cittadini in rete

Nuova viabilità, tante polemiche Il centrodestra a Termoli esamina negativamente le disposizioni al traffico in via Magellano TERMOLI. Non solo l’anatema Faustino nella conferenza stampa del Nuovo centrodestra a Termoli, l’architetto Rocco Fiorilli, tra le nuove leve del partito di lotta locale e governo nazionale, ha focalizzato insieme al capogruppo Di Brino e a Christian Zaami i problemi derivanti dalla nuova viabilità che coinvolge la fase terminale di viale Trieste, via Magellano, via Germania, via Polonia, via Mascilongo, via della Vela e via Maratona, se non abbiamo dimenticato qualche insegna toponomastica. Intanto, sul versante regolamentare, che fine hanno fatto il Piano urbano del traffico e quello del trasporto locale? In dettaglio, “il cambio della viabilità che ha interessato questa zona ha creato alcune criticità nella percorrenza delle stesse dovuto alla realizzazione di nuovi incroci a 4 vie e alla percorrenza obbligata o quasi di alcune strade con una sede davvero ristretta – ha spiegato Fiorilli – come ad esempio all’incrocio di via Magellano, via Mascilongo, via Maratona e via della Vela. Il tratto di via Mascilongo compreso tra quest’incrocio e via Germania è stato portato a doppio senso di marcia con una parte dedicata a parcheggi in linea disposti sul lato destro venendo da via Maratona. Si è osservato che l’eventuale svolta da via Maratona su via Mascilongo di mezzi di una certa dimensione, come gli autobus per il trasporto urbano, avendo un diametro di sterzata ampio e tenendo conto dei parcheggi a lato, potrebbe causare collisioni dovute all’invasione della corsia opposta”. “Altresì pericolosa, seppur con la presenza di uno stop su via Mascilongo in direzione via Maratona, è la salita da

via Magellano, con mezzi che comunque, per vincere la pendenza, supereranno i 30 chilometri orari imposti con la segnaletica verticale, asserisce il giovane architetto del Ncd”. Provenendo da via Maratona ed essendo impossibilitati a svoltare sull’ultimo troncone di via Germania per imboccare il cavalcavia, come consigliato dalla stessa Polizia municipale nel primo giorno del cambiamento, gli automobilisti si riverseranno sulla traversa immediatamente successiva che va ad intersecarsi su viale Trieste, cioè via Caduti di tutte le guerre. La sezione stradale di questa via, usata maggiormente dai residenti in essa, e davvero troppo stretta per sopportare un traffico del genera. Tra l’altro, ci saranno difficoltà sia all’imbocco che all’intersezione sulla parte terminale di viale Trieste, dovute al malcostume degli automobilisti che, parcheggiando male, renderanno l’immissione nella via difficoltosa e ridurranno la visibilità all’incrocio con viale Trieste. Via Polonia riuscirà a smaltire quindi anche questo traffico? Inoltre, i mezzi di trasporto pubblico che percorrevano

via Maratona per poi svoltare su via Germania ora dovranno cambiare il loro percorso svoltando in via Polonia. L’aumento del percorso, seppur si tratta di centinaia di metri (poco meno di 400), è stato valutato nell’ambito di un Piano del Traffico e nell’ambito di un Piano del Trasporto Pubblico? 400 metri in più, moltiplicati per le corse quotidiane effettuate dal mezzo su quella linea, in un anno potrebbero rappresentare un costo in più che I’azienda trasporti potrebbe rivendicare? Via della vela, ora chiusa al traffico, con dei parcheggi al posto dei semafori, non rischia di andare a morire? L’incrocio tra via Germania e via Mascilongo non rappresenta la creazione di un nuovo pericolo? Questi i rilievi del Nuovo centrodestra.

Scuola aperta al Majorana La Polizia di stato ha tenuto uno dei cicli di incontri sulla legalità all’Istituto tecnico e liceale TERMOLI. Continua il ciclo d’incontri che la Polizia di Stato di Campobasso sta tenendo negli istituti scolastici della provincia nell’ambito del progetto di educazione alla legalità “Scuola aperta”. Ieri, l’attività formativa è stata svolta presso l’Istituto di Istruzione Tecnica e Liceale “Ettore Majorana” di Termoli. Anche in questa occasione, gli operatori della Polizia di Stato appartenenti a varie articolazioni della Que-

stura (Squadra Mobile, U.P.G.S.P., Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, Ufficio Sanitario) e alle Specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria, hanno aiutato i ragazzi ad affrontare importanti tematiche come la comprensione del concetto di legalità, l’importanza del rispetto delle regole e della necessità di conoscere e riconoscere i comportamenti e le prassi illegali, la promozione di stili di vita improntati alla le-

galità, senza tralasciare temi di grande attualità come quello della conoscenza e della prevenzione del bullismo e l’educazione ad un uso consapevole di internet. Ulteriori spunti di riflessione hanno costituito i temi dell’educazione stradale, coinvolgendo la giovane platea sull’importanza della conoscenza delle norme fondamentali del Codice della Strada per la tutela della propria e dell’altrui incolumità, nonché dell’educazione in ambito ferroviario.


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Termoli

19 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tunnel e urbanistica, polemiche in Consiglio Assise di fuoco per la discussione in merito al tunnel e agli interventi di edilizia TERMOLI. Fuochi d’artificio in aula a Termoli, perché oltre alla commissione referendum si sarebbe dovuto assistere alla discussione della mozione sul tunnel e le opere urbanistiche connesse, grimaldello polemico con cui le opposizioni e nel caso

di specie il capogruppo Ncd Di Brino avrebbero voluto dare fastidio alla maggioranza di centrosinistra. Tuttavia, sfruttando la sfrontatezza dell’ex alleato udiccino Timoteo Fabrizio, la richiesta di quest’ultimo di spostare in fase

più avanzata la discussione della mozione, ha scatenato un bailamme assurdo. Quasi toccati sul vivo, dunque, i sodali di maggioranza, ma altrettanto inferociti gli oppositori, che dinanzi a questa mossa non ci hanno visto più e l’ex sindaco

in testa è stato un florilegio di invettive a toni altissimi, contenuti a fatica dal presidente del Consiglio comunale Manuela Vigilante, che si è poi assunta l’onere di autorizzare la votazione e numeri alla mano la mozione d’ordine ha annientato la discussione

sul tunnel. Tanto si sono infervorati i consiglieri di minoranza, che per placare Di Brino è intervenuta persino la Polizia municipale. Una vicenda che sicuramente avrà strascichi e non di poco conto.

Trasporto urbano, sciopero congelato alla Gtm Due settimane per gli stipendi e il sindacato si ferma con le azioni TERMOLI. Nuovo aggiornamento sulla vertenza Gtm, dopo l’avvio della procedura di proclamazione dello sciopero annunciato ieri dalla Filt-Cgil Molise. Su iniziativa dell’Assessorato Comunale ai Trasporti si sono incontrati presso la sede comunale, rappresentanti della Regione Molise, delle parti sindacali FILT-CGIL e l’impresa dei trasporti GTM, al fine di trovare una soluzione alla vertenza e scongiurare lo sciopero del settore. I sindacati FILT-CGIL e l’Amministrazione Comunale nella persona dell’Assessore ai Trasporti Vincenzo Ferrazzano, plaudono al felice esito della battaglia realizzata al pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori della GTM e il ritiro dello sciopero indetto dalla predetta

organizzazione sindacale. Ancora una volta è dimostrato che il buon senso e la volontà di portare avanti le trattative prevale sullo scontro e porta risultati soddisfacenti. Nella giornata odierna è stato sottoscritto un accordo che passerà alla ratifica della presidenza della Giunta Regionale e dell’Assessorato regionale. I termini dell’accordo prospettato al tavolo delle trattative sono i seguenti: A – La Regione Molise si impegna a pagare al Comune di Termoli della parte residuale della sentenza TAR n° 243/2015, che la Struttura Regionale avrebbe già dovuto erogare entro dicembre 2015, come da impegni assunti con varie determinazioni dirigenziali;

B- La Regione Molise provvederà alla liquidazione e al pagamento della somma sopra riportata, solo a seguito della sottoscrizione e consegna alla Struttura Regionale, di atto di impegno unilaterale da parte della ditta al pagamento della tredicesima mensilità anno 2015 e della mensilità di gennaio 2016 alle Maestranze; C – Il Comune di Termoli, nell’intento di tutelare al massimo i lavoratori, si impegna a trasferire rapidamente all’azienda le somme pervenute dalla Regione Molise; D- La parte sindacale FILT – CGIL sottolinea che il presente accordo ha validità per 15 giorni entro i quali l’azienda dovrà ricevere le somme necessarie a mantenere l’impegno.

Balneatori, chiesta la proroga Gli operatori della costa chiedono il rinnovo delle concessioni demaniali per 30 anni TERMOLI. “Oltre 2mila imprenditori balneari da tutta Italia ieri in piazza Santissimi Apostoli a Roma per il presidio organizzato da Sib/Fipe–Confcommercio, Fiba/Confesercenti, Assobalneari Italia/Confindustria e Oasi-Confartigianato a supporto dell’incontro con gli assessori regionali in tema di riforma delle concessioni demaniali”. Il report è del livello nazionale del Sib. Positivi gli interventi in piazza dei rappresentanti regionali e di molti deputati e senatori, i quali hanno confermato la necessità che sia varata al più presto una legge di riforma che salvaguardi le imprese esistenti. Alcune regioni, proprio per sottolineare l’urgenza e la necessità di

tale riforma, si sono dichiarate disponibili a supplire ad eventuali carenze a livello nazionale con provvedimenti regionali. I presidenti delle associazioni sindacali sono stati, poi, ricevuti dal Ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa, il quale ha garantito l’imminente convocazione di un Tavolo tecnico Stato-Regioni con le Amministrazioni competenti e la categoria per assicurare una rapida e positiva stesura della nuova legge di riordino delle concessioni turistico-ricreative. Due risultati, quelli raggiunti dagli imprenditori balneari, che confermano il cambiamento in tema di normativa sulle concessioni in grado di restituire futuro e certezze a 30.000 imprese balneari italiane.

A Roma trenta gli operatori balneari molisani. “Quella di oggi a Roma è stata una lunga giornata di presidio che ha visto protagoniste tutte le associazioni balneari nazionali,cui hanno partecipato circa 2mila imprenditori, a sostegno degli assessori regionali, con delega al demanio, riuniti per un primo tavolo tecnico, al fine di giungere ad una soluzione alla questione della direttiva Bolkenstein – ha riferito la delegazione molisana – al presidio hanno partecipato numerosi esponenti politici appartenenti a vari schieramenti (tra i quali Gasparri). Nella gior-

nata di ieri, che ha visto tutti uniti nel trovare una soluzione per rilanciare il turismo balneare in Italia, sembra si sia fatto un primo passo in avanti.

Siamo tutti fiduciosi e crediamo che la strada intrapresa sia quella giusta al fine del raggiungimento dell obiettivo del rinnovo delle concessioni demaniali a 30 anni”.

I Carabinieri sventano un furto d’auto a Termoli La scorsa notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli hanno, dopo un lungo inseguimento, recuperato un’auto che poco prima era stata rubata in pieno centro a Termoli. Erano da poco passate le 3.30 quando la pattuglia dell’Arma, nel corso della normale attività di prevenzione, ha intercettato sulla SS16 all’uscita del centro costiero, una Renault nuovissima che procedeva in direzione sud. L’autovettura, non è passata inosservata e così la “gazzella” dei Carabinieri si è messa all’inseguimento della

stessa il cui conducente, accortosi della presenza dei militari, ha iniziato una folle corsa verso sud per cercare di dileguarsi ma gli militari non hanno perso terreno ed hanno braccato i fuggitivi a forte velocità tanto che i malviventi hanno cercato in ogni modo di liberarsi della presenza dei militari prima cercando di buttarli fuori strada inchiodando di colpo a folle velocità poi cercando di speronarli ma una volta raggiunti, per guadagnare la fuga, sono stati costretti ad imboccare una strada sterrata e finire la propria corsa impantanati in un terreno

arato e darsi alla fuga a piedi gettandosi in un canale irriguo. Le ricerche da parte dei Carabinieri sono andate avanti fino al mattino con il supporto di equipaggi giunti da Termoli e da Larino, nonché con l’ausilio di una pattuglia del Commissariato di P. S. di Termoli. Dei ladri nessuna traccia ma la vettura provento di furto è stata recuperata e restituita alla proprietaria.



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Opinioni

19 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

di Pasquale Di Lena Il nostro Paese possiede il maggior numero di Dop e Igp all’interno dell’Unione europea. Un patrimonio gastronomico e di biodiversità da valorizzare. A partire dal Molise, terra di bontà e bellezza, con molte potenzialità ancora non espresse. Il Molise, con le 5 Dop e 1 Igp riconosciute da tempo, continua a rimanere fermo e, così, a punire il suo grande potenziale espresso da 159 prodotti tradizionali sui 4813 riconosciuti in Italia. C’è da dire che solo la Dop Olio extravergine “Molise”, è legata interamente al suo territorio. Le rimanenti quattro (Caciocavallo Silano, Salamini alla Cacciatora, Mozzarella e Ricotta di Bufala Campana) sono in compartecipazione con altre regioni del centro e del sud Italia, e ciò vale anche per Igp (Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale). Con il solo riconoscimento, tutto molisano, Olio Extravergine “Molise” Dop, il Molise occuperebbe l’ultimo posto della classifica delle Regioni per numero di eccellenze Dop e Igp riconosciute dall’Europa, che ha visto ultimamente balzare in testa l’Emilia Romagna al posto della Regione Veneto, seconda, e la Sicilia terza. Un solo riconoscimento sui 280 ottenuti dai prodotti italiani, con il nostro Paese che vive un prestigioso e significativo primato, e sui 1300 riconoscimenti che rappresentano il quadro complessivo delle eccellenze riferite ai territori di 27 dei 29 Paesi europei. Per fortuna, e grazie alla partecipazione con altri territori, il numero, come sopra dicevo, sale a sei, ciò che porta il Molise alla consolazione che non è ultimo, ma solo penultimo e in compagnia con il Friuli Venezia Giulia. Poca cosa , davvero poca cosa, di fronte al suo potenziale di prodotti tradizionali (quelli riconosciuti tali da almeno 25 anni) che posizionano il Molise all’11° posto, dopo la Puglia e la Sardegna, nella classifica che vede largamente prima la Toscana (463), davanti alla Campania (429) e il Lazio (386). Scavando nel suo territorio, che è anche un contenitore di storia, cultura, tradizioni, il prodotto che pongo per primo sul nastro dei possibili e urgenti riconoscimenti è: A) la Pampanella di San Martino in Pensilis e la mia non è una preferenza per caso, ma dovuta a una serie di ragioni, che mi hanno portato a credere da tempo, ormai lontano, che, mediante un’attenta e puntuale strategia di marketing, essa può diventare la più grande fabbrica del Molise e la bandiera dei suoi territori speciali. Ne elenco solo tre:

legata al Natale ma che vale tutto l’anno con la sua capacità di accontentare anche i più esigenti cultori di dolcezze. H) il Tartufo Bianco del Molise, un testimone importante che vede il Molise alimentare il mercato con il suo 40% della raccolta nazionale. I) il Porcino del Matese, una bontà solo da tutelare e valorizzare. Sette possibili altri otto nuovi riconoscimenti Dop /Igp, che rafforzerebbero il primato italiano e, con 14 indicazioni geografiche, farebbero fare un salto di posizioni al Molise nella classifica guidata ora dall’Emilia Romagna e posizionarsi all’11 ° posto con il Trentino Alto Adige. Mi fermo a questi prodotti, principalmente perché il riconoscimento di Dop o Igp assicura il mantenimento di un nome legato al suo territorio e che non può essere banalizzato da chi se ne vuole (può) appropriare in mancanza di un suo riconoscimento ufficiale. Mi fermo qui, sapendo bene delle potenzialità espresse dal mais e dalla sua Polenta, soprattutto nel territorio del Matese e di quello che lo guarda da vicino; la Lumaca e gli Orapi sempre del Matese; la Lenticchia di Capracotta; altri insaccati e salumi, in particolare la Signora di Conca Casale; i prodotti da forno, come il Pane o le Ferratelle; il Brodetto alla Termolese di Tornola, che ha già – grazie al compianto maestro di gastronomia, Elio D’Ascenzo, e alla delegazione molisana dell’Accademia Italiana della Cucina – un suo riconoscimento sottoscritto da un notaio. E’ il territorio la grande miniera d’oro del Molise che, oggi, si avvale di nuovi straordinari interpreti, nella stragrande maggioranza giovani. Penso ai produttori, raccoglitori e ai trasformatori delle eccellenze regionali, ma, anche, ai tanti impegnati (sommelier e assaggiatori in primo luogo) a presentare e comunicare la coltura del vino o dell’olio, del formaggio, della pasta o del pane. Tutti protagonisti importanti, lungo il percorso della commercializzazione e valorizzazione dei prodotti e dei loro territori di origine, che hanno bisogno di essere coinvolti dal pubblico, la Regione in testa, per poter esprimere, più e meglio, la grande passione e professionalità. Programmi e strategie che spetta all’ente pubblico approvare e mettere a disposizione di chi ha voglia di cogliere le opportunità offerte dal mercato e, così, dare un’immagine di successo al suo prodotto o alla sua professione e, con essa, al Molise.

I nostri tesori, i prodotti agroalimentari 1. un prodotto unico che oggi, diversamente da ieri, ha nel pakaging la sua fortuna di poter volare in ogni angolo dei cinque continenti.; 2. un prodotto che, sostenuto da una strategia di marketing e, soprattutto, da un’attenta comunicazione, può dare nuove interessanti opportunità alle aziende agricole con un rilancio degli allevamenti e ciò grazie alla nuova domanda di maiali nel Molise, il suo territorio eletto e esclusivo. C’è di più, una aumento di produzione della Pampanella porta a un aumento delle sue droghe, in particolare i peperoncini (dolci e piccanti) e aglio, che, nel tempo, possono essere oggetto di una loro indicazione geografica grazie al territorio e alla storia della Pampanella, con San Martino in Pensilis che, così, darebbe il nome a altre tre eccellenze Dop o Igp; 3. Lo spazio enorme messo a disposizione soprattutto dei giovani con l’apertura di forni, a San Martino e nel resto del Molise, e l’attività di trasporto e consegna del prodotto con tanti nuovi “padroncini” a alimentare la rete; B) Il Caciocavallo del Molise, chiedendo una modifica all’attuale disciplinare di produzione che lo vede dentro la Dop “Caciocavallo Silano”, per dare immagine al Molise e risposte ai bravissimi produttori di questa

delizia dell’antica tradizione casearia molisana, così legata ai tratturi ed alla transumanza. C) La Treccia di Santa Croce di Magliano, tenuta in vita da una festa e valorizzata da una piccola ma intraprendente azienda agricola, la Palladino, da tra smettere anche alle altre aziende casearie sviluppando lo stesso percorso della Pampanella per presentarla sul mercato per quella che è: una bontà unica anche per la sua originale manifattura che fa pensare a un’opera d’arte. D) La Ventricina della Valle del Trigno, con i territori del Molise e dell’Abruzzo per la provincia di Chieti. Portare sul mercato questo insaccato che “non si taglia ma si scava” come ho avuto modo di dire un giorno a Linea Verde con una sua puntata nel Molise. Anche qui la bontà che si lega alla storia e alla tradizione, elementi fondamentali e incisivi nel campo della comunicazione e del marketing. E) Il Fagiolo Perla di Acquaviva d’Isernia, per dare ad esso la possibilità di coinvolgere l’intero territorio del Volturno, dalle sue sorgenti alla piana di Venafro, e di preparare la risposta alla domanda già forte del mercato. Quello che doveva fare, e non ha fatto, Riccia con il suo “Fagiolo della Paolina”. G) L’Ostia di Agnone, delizia


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