Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 88 - venerdì 17 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
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L’Oscar del giorno a Ruta, Leva e Venittelli
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Ruta, Leva e Venittelli. I tre parlamentari molisani del Pd ci hanno nuovamente provato a mettere ordine e pace nella tormentata vicenda della sanità molisana. Il presidente Frattura, invece, si è sentito, come al solito, piccato delle nuove affermazioni degli esponenti parlamentari mettendo in luce, ancora una volta, lo stato confusionale politico della sua proposta. Nel mentre continua a perseguire la strada della sfida, avanti va il decreto Balduzzi e addio servizi per i molisani.
Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca
Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il consigliere delegato alla ricostruzione è riuscito nel suo intento: quello di cancellare l'Agenzia regionale della Protezione civile. Nella legge di stabilità che la Giunta regionale ha sfornato, infatti, c'è proprio la previsione della cancellazione della struttura che, pure, era diventata un punto di riferimento per la preparazione del personale e la validità dei mezzi a disposizione. Ora, invece, verrà completamente rasa al suolo e le funzioni saranno accorpate all'interno dell'ente Regione. Figurarsi!
Frattura fa un canestro da 30.000 euro e la banca lo denuncia per presunta truffa servizio a pagina 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 17 aprile 2015
Se le cose cambieranno sappiamo a chi andrebbe il merito; caso contrario, ugualmente a chi la colpa
Sanità e liste d’attesa: costituito il gruppo di lavoro per la gestione del Centro unificato di prenotazione Tantissima gente e tantissime professionalità radunate per migliorare una situazione che per migliaia e migliaia di pazienti rappresenta un vero e proprio dramma esistenziale Tempi d’intervento e liste d’attesa nella sanità pubblica tengono il servizio ancorato nei bassifondi dell’efficienza. Che nessuna leva riesce a rimuovere dallo stato di pietrificazione in cui sono. Eppure promesse e soluzioni che avrebbero modificato e migliorate le prestazioni non sono mancate nel momento in cui la protesta ha assunto toni virulenti. Nelle pieghe delle iniziative con la presunzione di risolvere qualcosa, va annoverata anche quella presa dalla direzione generale per la Salute il 25 luglio 2014, con la formazione del Gruppo di lavoro multidisciplinare per l’attivazione del nuovo Centro unificato di prenotazione (Cup) per realizzare, tra l’altro, le previsioni prescritte nel Piano regionale per il governo delle liste d’attesa per il triennio 2010-2013 ancora inevase e, inoltre, per realizzare l’implementazione e l’estensione all’intero territorio regionale delle nuove funzionalità del Cup regionale, ivi comprese le funzionalità di consultazione e gestione online da parte dell’utenza. Una panacea che a distanza di un anno pare non abbia generato alcunché di significativo rispetto agli obiettivi di cui s’era fatto carico. I tempi e le liste sono quelli di sempre: biblici (i tempi), inevase (le liste). Invece, a
meno di un anno dall’insediamento, il gruppo di lavoro multidisciplinare è diventato di nuovo un problema da risolvere per la dottoressa D’Innocenzo, direttore generale della Salute. Che, infatti, ha dovuto procedere a una nuova formulazione del gruppo di lavoro non essendo più in servizio due componenti e, soprattutto, perché “alla luce dell’esperienza maturata nei sei mesi di operatività del gruppo, è emersa la necessità e l’opportunità di integrare tale organismo con il direttore del Servizio regionale di assistenza
CAMPOBASSO. Si fa sempre più intricata la questione della cessione del ramo aziendale dei Centri Padre Pio alla srl Centri di Riabilitazione Molisani (CRM). Ed il fatto che gli effetti di una tale operazione ricadano sui 26 lavoratori degli ex Centri Padre Pio dei quattro presidi regionali induce il consigliere regionale Filippo Monaco a prendere provvedimenti e ad impegnare, attraverso una mozione, l’intero consiglio regionale per risolvere la situazione: “Già a dicembre presentai una interrogazione sia al Presidente della Regione nella sua qualità di delegato alla sanità, sia all’Assessore alle Politiche sociali per chiedere delucidazioni riguardo al futuro degli operatori impiegati nei Centri di Riabilitazione Padre Pio. La cosa che mi destava maggiore preoccupazione era proprio la salvaguardia dei posti di lavoro. Al silenzio seguito a quella nota, le notizie che mi
L’INTERVENTO di Pino Gallo
A breve ( 27 aprile p.v.) l’Assemblea di Montecitorio sarà chiamata a discutere e votare le “Disposizioni in materia di elezione della Camera dei Deputati” e Renzi, forte della presenza di ben 340 deputati PD, nonostante il forte dissenso della minoranza, ritiene possibile il risultato dell’approvazione, magari con il ricorso al voto di “fiducia” e la minaccia di
territoriale (Giovanna Bizzarro) e con il referente aziendale Asrem del Progetto “Tessera sanitaria” (Giuseppe Battista), e, in aggiunta, anche con Angelo Ricciuto, Daniela Mastronardi e Santa Carofiglio. Sicché, la nuova costituzione del gruppo di lavoro multidisciplinare, coi compiti sopra detti e così largamente agognati dall’utenza sanitaria molisana, solo e sempre vanificata nei suoi diritti fondamentali alla salute, è stata così riformulata e approvata dalla D’Innocenzo con la determinazione 57 dell’otto aprile scorso:
coordinatore del gruppo Riccardo Tamburro, direttore del Servizio regionale “Controllo di Gestione e Flussi Informativi”; Bruno Riccardi, direttore amministrativo dell’Asrem; Giovanna Bizzarro, direttore del Servizio regionale di “Assistenza territoriale”; Giovannina Magnifico, direttore del Servizio regionale “Organizzazione e Politiche delle Risorse Umane dell’Asrem”; Giuseppe Battista, eferente regionale del Progetto “Tessera Sanitaria”; Mariantonietta Mucci, responsabile dell’ufficio “Flussi Informativi Nsis e
Istat”; Antonio Boffa, referente Asrem del Progetto “Tessera Sanitaria”; Lucio De Bernardo, dirigente sanitario - Area specialistica - coordinamento del Nucleo di controllo dell’Asrem; Antonella Oriunno, responsabile della Posizione organizzativa di staff della direzione aziendale – Area specialistica sovradistrettuale dell’Asrem; Giuseppe Perrotta, referente del Centro unificato di prenotazione (Cup) aziendale; Santa Carofiglio; Daniela Mastronardi (segretaria del gruppo); Angelo Ricciuto; Catello Saldamarco (Molise Dati) e Gennaro Panacciulli (Molise Dati). Tantissima gente e tantissime professionalità radunate per migliorare una situazione che, come abbiamo già detto, per miglia e miglia di pazienti in lista d’attesa rappresenta un vero e proprio dramma esistenziale. Ci sarebbe da attendersi finalmente un mutamento d’indirizzo, un miglioramento dei tempi d’intervento e una riduzione sostanziale delle liste d’attesa anche con l’ausilio della funzionalità di consultazione e gestione online da parte dell’utenza. Se le cose cambieranno sappiamo a chi andrebbe dato merito; caso contrario, ugualmente a chi la colpa. Dardo
“Centri di riabilitazione, la Regione salvaguardi i posti di lavoro” I timori sono stati espressi dal consigliere regionale, Filippo Monaco giungono oggi non sono più preoccupanti ma decisamente allarmanti: pare infatti che la srl CRM che ha acquisito il ramo d’azienda abbia provveduto ad effettuare i primi licenziamenti proprio di quegli operatori dei Centri Padre Pio, e questo perché il personale è troppo e le finanze invece le stesse.” “A dicembre dissi che tale probabile effetto doveva essere scongiurato e lo ribadisco oggi: la Regione deve attivarsi nell’immediato per mettere in campo tutte le azioni volte a salvaguardare i posti di lavoro dei 26 operatori dei Centri Padre Pio così
come deve provvedere all’accreditamento regionale dei Centri di Riabilitazione Molisani in modo così da cancellare ogni ipotesi possibile e reale di licenziamento e garantire quindi la continuità del lavoro svolto fino ad oggi dagli ex Centri Padre Pio.”
Una legge elettorale che invoglia a non andare a votare andare al voto, nel volgere di qualche mese, utilizzando il “consultelum”, cioè il “proporzionale puro”, che è ciò che rimane della legge elettorale dopo la sentenza della Corte Costit u z i o n a l e . Il premier dice che l’italicum è una legge elettorale di stampo europeo, ma in nessuna grande democrazia europea vi è il premio di maggioranza ( ad eccezione della Grecia) e per
giunta un premio di maggioranza così consistente ( 55% dei seggi) e per giunta ad un solo partito della coalizione. Inoltre, sempre per meglio allontanare i cittadini dalla politica, l’italicum prevede 100 circoscrizioni con capilista bloccati e scelti dai Partiti. E’ vero che sono previste le preferenze, ma queste incidono in modo residuale e sarebbero sottoposte a un calcolo a parte, per cui
si potrebbe avere il caso paradossale di un candidato ( nel Molise accadrà sicuramente per il ristretto numero degli eletti) che ha ottenuto il maggior numero di preferenze ma rimane fuori a vantaggio del capolista. Non c’è che dire, una legge elettorale che invoglia a non andare a votare! Ma dovevamo combattere o promuovere l’astensionismo dal voto?
TAaglio lto
3 17 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Paolo Di Laura F(r)attura
A giudizio il governatore per una fattura da 30.000 euro emessa (?) dalla società cestistica del Nuovo Basket Campobasso della quale era Presidente. La denuncia presentata dalla Banca La passione per lo sport, a volte, può essere insana; portare più rogne e seccature che benefici. E’ sicuramente il caso della passione di Paolo Frattura per il basket. Almeno a leggere la querela, sporta in data 3 dicembre 2014, da Luigi Sansone, presidente e legale rappresentante della Banca delle Province Molisane. Questa la fredda cronaca degli eventi così come esposti nella querela. La società Nuovo Basket Campobasso, presidente Paolo Di Laura Frattura, in data 3 febbraio 2011 presenta alla Banca Popolare delle Province Molisane una fattura (n.14 del 10/01/2011) dell’importo di 30.000 euro, emessa allo sponsor Accademia Britannica, a garanzia della linea di credito (importo 20.000 euro) che la stessa banca aveva precedentemente concesso alla società sportiva campobassana. L’atto di cessione del credito viene così notificato all’Accade-
mia Britannica quattro giorni dopo, il 7 febbraio, fissando la data ultima per il pagamento al successivo 10 maggio. Passato questo termine senza vedersi accreditata la somma, la Banca
avvia, ovviamente, un procedimento civile nei confronti dello sponsor, a suo giudizio, insolvente. Si arriva così all’udienza del 1 ottobre del 2014 nella quale l’Accademia Britannica discono-
sce in toto la fattura presentata dal presidente del Nuovo Basket Campobasso Paolo Frattura, sostenendo che non è mai loro pervenuta e, di conseguenza, mai registrata in contabilità; inoltre
“Il presidente continua a mentire”
di Ulisse Di Giacomo
ha semplicemente stilato un documento ( facilmente scaricabile da chiunque sul sito on line della Conferenza ) con il quale chiede al Go-
“Ieri la Conferenza delle Regioni, riunitasi in forma straordinaria per dare l’ intesa sul nuovo taglio di 2 miliardi e mezzo di euro in Sanità’,
verno una rivisitazione ( in negativo ) del Patto per la Salute alla luce dei nuovi tagli. Nessun cenno al Molise, nessuna presa in carico
del problema. E non poteva essere altrimenti, dal momento che ormai il Decreto Balduzzi, con relativo regolamento attuativo, e’ legge, e
l’Accademia Britannica, in sede giudizio, sostiene che la fattura n. 14, a base dello stesso, risulta essere identica ad un’altra, la n. 3, emessa lo stesso giorno per lo stesso importo. Quanto meno particolare, quindi, la circostanza che la società cestistica del capoluogo potesse emettere due fatture identiche nello stesso giorno. Di cui una (ovviamente la n. 3) già quietanzata; circostanza, però, questa non a conoscenza della Banca. In sostanza per l’Accademia Britannica la fattura n. 14 è falsa e/o inesistente; i 20.000 euro, però, comunque incassati dal Nuovo Basket Campobasso e la Banca ancora oggi in attesta che i procedimenti giudiziari giungano al loro naturale compimento, sperando così di rientrare dei 20.000 concessi. Per il giudizio penale le contestazioni riguardano gli articoli del codice penale numero 485, falso, e 640, truffa.
può’ essere modificato soltanto con un nuovo provvedimento legislativo. C’ e’ un solo modo per modificare le cose: cacciare Frattura. Ma a questo ci sta pensando il Governo.”
I parlamentari del Pd, Ruta, Leva e Venittelli tornano sulla questione sanità CAMPOBASSO. “Dopo trenta giorni di conferenze stampe e comunicati che siamo stati costretti a mettere in campo per tentare di garantire il mantenimento dell’Ospedale Cardarelli come Dea di secondo livello, il Presidente Frattura ci rende edotti che nella conferenza stato regioni, in commissione salute, ha posto il problema che riguarda la presenza di un Dea di II livello per la sanità molisana: apprezziamo la convergenza sulla nostra posizione e siamo pronti, come sempre, a lavorare per giungere alla soluzione della questione che è stata almeno posta. Meglio tardi che mai, sempre che il percorso intrapreso per il prossimo patto per la salute, sia tempestivo e non trovi già realizzati i tagli in virtù del Decreto Balduzzi, del cui regolamento attuativo il 5 agosto scorso in fase di approvazione da parte della conferenza stato regioni, il Presidente Frattura avrebbe potuto chiedere l’apposita deroga per almeno un Dea di secondo livello per ogni regione, salvaguardando il sistema sanitario del Molise”. Lo sostengono i parlamentari molisani del Pd: Ruta, Leva e Venittelli. Poi, espongono quanto accaduto. “Significativa la sequenza temporale di alcune dichiarazioni pubbliche rese: Il 16 marzo 2015 abbiamo scritto: “Siamo a chiederTi senza indugi di ottenere immediato incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri per : A) individuare la deroga, anche con apposita normativa utile per il Molise, per prevedere almeno un Dea di secondo livello per ogni re-
“Meglio tardi che mai, Frattura converge sulla richiesta del Cardarelli come Dea di II livello” pedeutiche alla formazione clinica dell’ordinamento dei corsi di laurea
gione; o alternativamente B) l’immediata attivazione con l’affiancamento del Governo e dell’Università del Molise, della procedura di clinicizzazione del Cardarelli di Campobasso attraverso l’istituzione di una Azienda Ospedaliero-Universitaria, autonoma e indipendente dall’ASREM, con le specialità simili a un Dea di secondo livello, lasciando l’ospedale di Termoli e di Isernia come oggi sono, di primo livello senza doverli declassare a Ospedali di base: in tal caso senza chiedere alcuna deroga in quanto già prevista come ipotesi nel decreto Balduzzi.”. Il
17
marzo
2015
il
Presidente Frattura rispondeva: “Avremmo potuto esprimerci negativamente sul decreto Balduzzi e chiedere la deroga Molise se fossimo stati come la Basilicata, ossia una regione virtuosa che a proprie spese incrementa i costi per l’attivazione di specialità. La richiesta di deroga si potrà fare solo quando avremo dimostrato la qualità della nostra offerta sanitaria con i conti in ordine. È pretestuoso sostenere il Dea di II livello quando ciò che dobbiamo assicurare ai cittadini è mantenere e qualificare quello che oggi è già offerto dalla nostra rete ospedaliera regionale. Noi stiamo difen-
dendo le specialità già attive al Cardarelli. Come? Facendo del principale ospedale regionale il punto centrale di una rete che impegna e raccorda tutte le diverse competenze degli altri centri ospedalieri. In questo senso leggiamo la tua proposta e la rilanciamo con l’idea di creare un’azienda di “committenza” territoriale che includa tutto il territorio regionale e un’azienda di “produzione” integrata ospedaliero-universitaria, sede dei corsi di laurea di medicina e delle professioni sanitarie con i reparti clinicizzati così da garantire il percorso didattico agli studenti e con esso le specialità pro-
Il 16 aprile 2015 ancora il Presidente Frattura: “In commissione salute – spiega il presidente Frattura –, abbiamo posto il problema che riguarda la nostra Regione, sottolineandone gli aspetti esclusivi anche in termini demografici, così da consentire comunque nelle Regioni con popolazione inferiore ai 600 mila abitanti la presenza di un Dea di II livello, ovvero, il mantenimento in capo all’Hub regionale delle discipline previste con soglia superiore ai 300 mila abitanti, riferibili a patologie tempo dipendenti, per le quali il superamento del limite temporale di novanta minuti renderebbe sostanzialmente inutile l’intervento in emergenza. Ancora nella stessa proposta abbiamo chiesto, per quanto attiene i punti nascita, introdurre la possibilità di considerare, in alternativa al mero criterio del numero di parti/anno, anche quello relativo alla natalità per area. La nostra richiesta è stata recepita nel verbale della Conferenza delle Regioni”. “Un passaggio importante – conclude Paolo Frattura –, che ci mette nelle condizioni di riaffrontare tali problematiche in sede di ridefinizione del Patto per la salute”. Sul tema terremo apposita conferenza stampa.”
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4 17 aprile 2015
TAaglio lto
Interrogazione dei consiglieri Cinque Stelle anche per conoscere il perchè di alcune forniture effettuate da ditte esterne
“Che futuro per la Molise Dati?” CAMPOBASSO. “Molise Dati: è ora di fare chiarezza”, sostengono in un’interrogazione i consiglieri regionale del movimento Cinque Stelle anche alla luce della decisione della Giunta regionale di trasformare la Società in house in Società consortile. Per molti sarebbe, infatti, la scomparsa della storica società di informatica molisana. “Costi esorbitanti, trasformazioni, rapporti con la Regione e altre società: il Molise 5 Stelle prova a diradare la nebbia attorno al presente e al futuro del sistema informativo regionale. “Vogliamo vederci chiaro, a maggior ragione dopo queste ultime disposizioni della Giunta, ma vorremmo anche comprendere le ragioni di un’altra visibile anomalia, che si è manifestata prima di tutto avendo a che fare quotidianamente con le piattaforme informatiche della Regione, in particolare con il sito istituzionale, e poi successivamente andando a sfogliare le numerose determine di liquidazione o impegni di spesa indirizzate a una società privata di nome PA Digitale Adriatica srl, o ad altre due direttamente correlate, concessionarie di vendita nello stesso settore informatico di Molise Dati Spa. Sovrapposizione di competenze? Il servizio ne beneficia o meno? In che modo troveranno continuità i rapporti in atto? Spieghiamo meglio. Queste società avevano nel tempo rapporti solo con Molise Dati, vista la qua-
“Rifiuti dell’edilizia, rivediamo la norma” Si dice preoccupato per il le imprese il presidente Ance, Umberto Ulinao
lifica di quest’ultima di ente aggiudicatore di eventuali gare per servizi informatici, ora invece, da qualche anno, hanno rapporti esclusivamente con gli Uffici e Servizi regionali, attraverso regolari e diverse gare di affidamento, da cui escono praticamente sempre vincenti, tramite Mercato elettronico (Mepa) o mediante procedura di cottimo fiduciario, che arrivano in seguito ad aggiudicazioni definitive di forniture informatiche, come è stato riportato in dettaglio nell’interpellanza. Il tutto sembra ruotare attorno a un modulo informatico Urbi di cui si stanno dotando gradualmente molti Uffici regionali e a manife-
state esigenze amministrative che partono dalla Giunta Iorio fino a quella Frattura. Si sta parlando di contratti con la Regione che arrivano, almeno fino a quello che ci risulta, a liquidazioni annuali di oltre 700 mila euro, unendo le tre aziende che comunque fanno capo alla stessa persona; soldi provenienti dal PSR o relativi ad altri capitolati di spesa in bilancio. Tutto questo sempre tenendo conto che è Molise Dati, come da accordo convenzionale, a gestire il Sistema Informativo Regionale (S.I.R.), cioè l’insieme dei sistemi informativi, telematici e tecnologici della Regione, quindi le domande nascono spontanee”.
Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
“E’ l’ennesima follia burocratica che sta penalizzando soprattutto le imprese di costruzione”. L’Ance Molise è categorica nel commentare negativamente la recente introduzione della nuova classificazione dei rifiuti introdotta con il decreto Competitività (decreto legge 91/2014). In essa è stabilito che quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono o non possono essere determinate, il rifiuto si classifica automaticamente come pericoloso. In edilizia il problema riguarda i rifiuti inerti derivanti da una demolizione ovvero le terre scavate: la nuova normativa nazionale comporta per le imprese edili l’obbligo di effettuare complesse analisi in ordine a tutti i possibili inquinanti con evidente aggravio di costi, ma soprattutto il rischio che, nell’incertezza, i rifiuti in questione siano classificati come pericolosi. “Tali rifiuti – dice Uliano non possono più essere gestiti negli stessi impianti che lo hanno fatto fino a ieri. Ciò sta comportando l‘impennata nei costi di gestione e smaltimento che sono stati posti a carico delle esangui casse delle imprese di costruzione.” “Inoltre – aggiunge Uliano – ciò determina anche gravi ripercussioni sull’ambiente, in quanto in questo modo vengono sottratti alle operazioni di recupero importanti quantitativi di rifiuti, che essendo classificati come pericolosi, saranno quasi esclusivamente avviati a smaltimento. Tutto ciò in evidente contrasto con gli importanti obiettivi di recupero stabiliti dall’UE, che ha fissato per il 2020 la soglia del 70% dei rifiuti dell’edilizia recuperati”. Ma non è tutto. “La nuova classificazione – conclude Uliano – è peraltro in contrasto con le regole europee che entreranno in vigore il 1° giugno 2015 con i relativi differenti adempimenti e procedure, che rendono di fatto le due normative, quella nazionale già in vigore, e quella europea che sarà operativa tra un mese e mezzo circa, tra di loro incompatibili. La conseguenza è l’aggravamento della situazione, che rischia di accentuare ancor di più la già precaria salute di tante aziende edili, con l’ennesimo, inutile, accanimento contro le attività edilizie di dimensioni piccole e medie. Per questi motivi abbiamo chiesto alla delegazione parlamentare molisana e all’eurodeputato Patriciello di intervenire con urgenza per risolvere il problema o abrogando la legge in vigore oppure “saldandola” con la normativa europea. Immediata è stata la risposta dell’On.Patrciello che ha garantito il suo interessamento.
“Eurodesk, protagoniste le amministrazioni locali”
Lo sostiene il consigliere delegato, Vincenzo Cotugno
Nell’ambito delle attività di formazione e informazione portate avanti quotidianamente dallo Sportello Europa della Regione Molise il Consigliere Regionale Delegato alla Programmazione, Vincenzo Cotugno, informa che questa mattina presso la Sala della Giunta, con la partecipazione del Presidente di Eurodesk, Ramon Magi, si è svolta la riunione con la delegazione di Comuni che hanno aderito alla Rete nazionale. “Un vertice in cui sono stati definiti gli ulteriori passaggi necessari alle Amministrazioni per aderire ad Eurodesk, la struttura nazionale del programma comunitario Erasmus+ dedicata all’informazione, alla promozione e all’orientamento sui programmi in favore dei giovani promossi dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa. Una rete che consentirà anche alle nostre Amministrazioni locali di creare sinergie con l’Europa, partecipando da protagonisti”. Il prossimo passaggio sarà la formazione continua, prevista il 27 e 28 aprile – nella Sala del Parlamentino della Regione Molise di via Genova – destinata ai rappresentanti delle Amministrazioni che hanno sottoscritto le adesioni. “Due giorni di lavoro intensi – conclude Cotugno – che sicuramente arricchiranno le esperienze degli amministratori locali, valorizzando ulteriormente le attività promosse dallo Sportello Europa della Regione Molise”.
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5 17 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
I contratti in essere sono stati ulteriormente prorogati al 15 luglio
Come rendere felici i co.co.co. della short list regionale Al nuovo bando per l’attivazione delle procedure di valutazione comparativa finalizzata al conferimento di altri 53 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa hanno risposto oltre mille concorrenti Tirarla per le lunghe, conviene. In questo caso conviene agli appartenenti alla Short List regionale stilata, approvata, e posta in essere per attingere professionalità da impiegare in attività di Assistenza tecnica ai Programmi comunitari e nazionali 2007/2013. Partiamo dal Bollettino regionale del 16 dicembre 2009 e dalle successive determinazioni mediante le quali un buon numero (69) di persone collocate nelle graduatorie riguardanti le otto aree professionali d’assistere, ha potuto stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa con la Regione Molise. Stando agli atti amministrativi, 56 dei 69 incarichi assegnati, sarebbero dovuti scadere entro il 31 dicembre 2014. Buon per loro però ch’esista l’istituto della proroga. Infatti, con determinazione del Direttore generale della Giunta regionale del 30 settembre 2014, poi rettificata con altra determinazione del 23 ottobre 2014, è stato deciso che nelle more dell’espletamento di una nuova procedura comparativa di selezione, la scadenza sarebbe arrivata al 15 gennaio 2015, giusto per non interrompere la preziosa attività di assistenza tecnica. Di data in data, di prolungamento in prolungamento, il 10 aprile scorso il direttore generale facenti funzioni, Angelo Fratangelo, ha assunto la determinazione 204 prorogando al 15 luglio 2015 la data
CAMPOBASSO. E’ ufficiale la pubblicazione inerente l’avviso dei tirocinii extra curriculari di inserimento e reinserimento per i giovani iscritti alla garanzia giovani Regione Molise. “Si tratta di una iniziativa – spiega De Matteis – di grande rilevanza politica che prevede per i ragazzi dai 15 ai 29 anni l’iscrizione al programma di tirocinio, direttamente on line sul sito www.garanziagiovani.gov.it. Per questa opportunità, costruita
di scadenza dei predetti contratti di collaborazione coordinata e continuativa, confermando le norme originali e la misura del compenso pattuito in sede di affidamento dell’incarico. Gli oneri derivanti sono stati posti a carico dell’Amministrazione regionale sugli appositi capitoli di bilancio, che presentano l’adeguata disponibilità finanziaria. C’è da dire e d’aggiungere che la giunta regionale il 13 gennaio 2015, quindi con scarsa tempestività e preveggenza, sapendo che la proroga concessa ai 53 co.co co. sarebbe scaduta il 15 dello stesso mese, ha autorizzato l’attivazione delle
procedure di valutazione comparativa finalizzata al conferimento di altri 53 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, a supporto delle attività della Regione Molise in materia di implementazione, gestione, e attuazione della fase finale del Por Fesr (Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regionale) Molise 2007-2013 e Molise 2014-2020, dei Programmi in corso di attuazione, finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 e delle attività di competenza tecnico-economica e giuridica connesse alle funzioni dell’autorità di audit nel-
l’attuazione del Por Fesr 2007-2013. La burocrazia è questa: sigle, date e numeri. Un groviglio che per chi lo sa ingegnare e governare porta a scelte e alle decisioni che si vogliono. Proprio come in questo caso che pare proprio si sia voluto che si creassero le condizioni oggettive per prorogare i contratti in essere, in attesa dei nuovi. Al nuovo bando di selezione pare abbia risposto un gran numero di pretendenti (oltre mille); c’era da aspettarselo, considerata la permanenza della crisi, la penuria di lavoro e la rarefazione anche delle opportunità estemporanee. Cogliere l’opportunità data dalla Regione
Molise che ha ancora soldi da spendere relativi al Programma operativo del settennio 2007/2013 e soldi da spendere relativi a loro volta al settennio iniziato nel 2014 e che si concluderà nel 2020, non sarà sembrato vero alla pletora di gente che cerca lavoro. Un gran numero, dicevamo, a conferma che il Molise è terra più avara delle altre, più povera e maggiormente mal governata, se a tenere in vita i contratti co.co.co. sono le risorse che andavamo utilizzate entro il 2013 e invece, per gentile concessione dell’Unione Europea, sono utilizzabili entro il 2015. Per esaminare il curriculum di migliaia di concorrenti è stato stimato un tempo molto più lungo di quello preventivato. Da qui, in sostanza, la ragione per cui il direttore generale facente funzioni, Fratangelo, ha giudicato necessario ed opportuno mantenere in vita fino al 15 luglio il rapporto in essere coi co.co.co. precedentemente selezionati. Se le valutazioni del nuovo bando non dovessero concludersi entro il 15 luglio, com’è probabile, tirarla per le lunghe sarà una ulteriore salutare boccata d’ossigeno per coloro che avrebbero dovuto interrompere il rapporto di lavoro coordinato e continuativo entro il 31 dicembre 2014. Tirarla per le lunghe, insomma, conviene. Dardo
“Garanzia giovani, perchè fuori gli enti locali?” La domanda alla Regione Molise è stata posta dal presidente della Provincia, De Matteis dall’ente, abbiamo mobilitato i nostri centri di Campobasso e Termoli ed il personale”. “Le nostre strutture dell’impiego – afferma Di Labbio – sono tra gli enti promotori accreditati, dove i ragazzi iscritti al programma Garanzia Giovani, potranno rivolgersi per autocandidarsi o per
CAMPOBASSO. “Il un momento di drammatica crisi economica ed occupazionale credo sia compito della politica dedicare ogni sforzo alla ricerca di soluzioni concrete che contrastino la disoccupazione. Da questo punto di vista, l’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici è non soltanto auspicabile ma soprattutto necessaria. La ricerca di un lavoro incontra già troppi limiti e barriere: abbiamo bisogno, al contrario, di aumentare le opportunità”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare molisano, esprime il proprio appoggio alla risoluzione, in discussione alla Camera, relativa all’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici. “Stabilire per legge – spiega Patriciello – un limite entro il quale è consentito partecipare ad un concorso pubblico è una discriminazione anacronistica ed irragionevole. La stessa Unione Europea ha ribadito il concetto più volte,
una proposta di candidatura intermediata e per informazioni generali. Avrei gradito, ma resta una mia idea, che anche gli enti locali avessero avuto la possibilità di diventare soggetti ospitanti, possibilità esclusa dalla bando della Regione Molise, ma prevista in altre realtà. Una scelta che rispetto ma che non condivido, in
quanto – precisa Di Labbio – la nostra realtà è il frutto di 130 piccoli Comuni, i quali avrebbero potuto avere un serio aiuto dai tirocinanti e formarli direttamente. Si sarebbe potuto creare un percorso più facile, meno dispendioso per gli stessi ragazzi e più immediato, in grado anche di dar vita ad una collaborazione fattiva
“Concorsi pubblici, abolire i limiti di età” La proposta è stata fatta dall’europarlamentare molisano, Aldo Patriciello sia con sentenze della Corte di Giustizia, sia attraverso la Direttiva 78 del 2000. Adeguare il nostro quadro normativo sulla materia a quello della maggior parte dei Paesi europei contribuirebbe, inoltre, a dare una chanche in più a tutti i disoccupati dai 35 anni in su. Del resto – aggiunge l’eurodeputato azzurro – non si può pensare di aggiungere ulteriori ostacoli a coloro che già vivono una condizione di estremo disagio dovuta alla mancanza di lavoro: a nessun cittadino dovrebbe essere preclusa la possibilità di ricercare un impiego sulla base di criteri anagrafici. La dimensione assunta dalla disoccupazione nel nostro Paese ci impone di trovare ac-
corgimenti che aumentino - e non restringano – le possibilità di occupazione e lavoro. Sulla base di queste convinzioni ho scritto al Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, per sollecitare una rapida calendarizzazione della proposta relativa all’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici. Mi auguro che i colleghi parlamentari possano velocizzare l’iter legislativo ed approvare in tempi rapidi gli adeguamenti normativi necessari. Sono convinto, infatti, - conclude Patriciello - che la lotta alla disoccupazione, specie giovanile, passi anche e soprattutto per iniziative di tal genere.
con le Amministrazioni comunali, bisognose di gente formata e preparata. Immaginate un tirocinante, o due tirocinanti in un paese di 2000 abitanti, quanti benefici possono portare ad un ufficio singolo, con un dipendente monoperatore. Ciononostante mi auguro che l’iniziativa dia i segnali sperati”.
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Campobasso
17 aprile 2015
“Forno crematorio, e l’impatto ambientale?” I consiglieri comunali Pilone e Cancellario hanno chiesto la convocazione della Commissione Ambiente CAMPOBASSO. I consiglieri comunali di opposizione di Campobasso Pilone e Cancellario intervengono sul “Project Financing” per la realizzazione del forno crematorio nell’area cimiteriale in località San Giovanni dei Gelsi. I Consiglieri comunali di Democrazia Popolare Cancellario e Pilone hanno provveduto, nella giornata di ieri, a presentare al Presidente della Commissione Ambiente -Gianluca Maroncelliuna richiesta di convocazione di commissione avente ad oggetto il “Project Financing” che prevede la realizzazione del forno crematorio nell’area cimiteriale in località San Giovanni dei Gelsi. Tale riunione si rende necessaria al fine di valutare, insieme al Responsabile del procedimento e ai dirigenti dei vari settori, gli eventuali aspetti di impatto ambientale connessi alla realizzazione del progetto in questione.
L’intervento
“La mia salute è un bene di tutti” 35ennale fondazione TDM di Giovanna Pizzuto* Nel 2015 ricorre il trentacinquennale della fondazione del Tribunale per i Diritti del Malato, un obiettivo importante per la rete di Cittadinanzattiva che in questi anni si è occupata della tutela e della promozione dei diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari e assistenziali arrivando ad ottenere, per questo vitale impegno, nel 2006, la Medaglia d’oro al “merito della sanità pubblica” da parte del Presidente della Repubblica. In occasione di quest’importante ricorrenza Cittadinanzattiva realizzerà il “Tour dei diritti”, una campagna di sensibilizzazione che toccherà 23 città italiane, una in ogni regione e provincia autonoma e partirà, come prima tappa, proprio da Campobasso il 18 e 19 aprile. Per ogni tappa è stato scelto un tema su cui incentrare le attività diversificandolo sulla base delle caratteristiche territoriali della regione o provincia in cui si svolge, individuando per la tappa di Campobasso il tema: ”Quale bilanciamento tra sostenibilità economica e tutela del diritto alla salute” L’argomento prescelto per il Molise è stato individuato proprio in virtù del delicato momento che si trova ad affrontare il Sistema Sanitario della regione che con estrema difficoltà deve far conciliare gli obiettivi del risanamento economico con la ga-
ranzia di una tutela sanitaria distribuita uniformemente su tutto il territorio regionale. La tappa di Campobasso, oltre ad essere la base di partenza dell’intero Tour, è di particolare importanza e rilevanza in quanto il 18 aprile coincide con la giornata europea dei diritti del malato, una data molto significativa per la tutela dei diritti in ambito sanitario. Le due giornate di Campobasso prevedono un momento istituzionale, nella mattina del 18 aprile, ed un’attività in piazza nella quale verranno proposte diverse iniziative. Per il momento istituzionale, è stata organizzata una Tavola rotonda incentrata sulla partecipazione dei principali organi tecnico-decisionali del sistema organizzativo sanitario quali: - Il Commissario ad Acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario; - Il Sub-Commissario per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario; - Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria regionale; - Il Direttore Sanitario del P.O. Cardarelli; Oltre ai suddetti rappresentanti degli organismi tecnici interverranno le principali rappresentanze degli Ordini professionali ed Associazioni interessate quali:
- Coordinatore nazionale Tribunale per i Diritti del Malato; - Presidente Ordine dei Medici; - Vice Presidente Federfarma; - Segretario dell’Ordine Avvocati di Campobasso; - Presidente Associazione Trapiantati e Malati Epatici. Ritenendo molto importante riportare le esperienze professionali di figure istituzionali particolarmente rilevanti nella programmazione ed organizzazione sanitaria, alla Tavola rotonda parteciperà inoltre il dottor Francesco Bevere, attuale Direttore Generale dell’AGENAS e già Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute. La Tavola rotonda, che si terrà presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso dalle ore 10:00 alle ore 13:00, sarà moderata dal giornalista Filippo Massari. L’oggetto della tavola rotonda è incentrato sull’argomento previsto per la tappa di Campobasso, ovvero ”Quale bilanciamento tra sostenibilità economica e tutela del diritto alla salute” dove, partendo dall’esempio della richiesta di abrogazione della Legge regionale n. 17 del 2007 che prevede il rimborso delle spese di viaggio per chi è affetto da gravi patologie ed è costretto a curarsi fuori regione, richiamando le maggiori imposte e ticket che sono costretti a pagare i cittadini della regione Mo-
Primo festival del Folclore Saranno tre le serate dedicate al patrono di Campobasso, San Giorgio CAMPOBASSO. Saranno tre le serate dedicate al folclore molisano: 23, 24 e 25 aprile, in concomitanza con le festività dedicate al patrono San Giorgio, l’organizzazione a cure dell’associazione culturale Polifonica Monforte di Campobasso, con la collaborazione della regione Molise, Comune di Campobasso, Provincia e del club Unesco. Saranno 11 i gruppi folkloristici (dieci molisani ed uno pugliese) che si esibiranno al Teatro Savoia : “E’ la ricchezza di ogni popolo e come tale va incoraggiata con spettacoli ed eventi significativi”, così Rosa Socci da il via al festival. Il Programma: 23 aprile ore 20.30: Ru Passarielle (Ferrazzano), La Shcaffette (Termoli), Polifonica Monforte (Campobasso). Presenta Tony Mendola 24 aprile ore 20.30: La Teglia (San Polo Matese), La Mantigliana (Associazione – cultori del costume), Zig-Zaghini (San Giovanni in Galdo), G. Moffa (Riccia), I Matesini (Campochiaro). Presenta Arnaldo Brunale 25 aprile ore 20.30: Lu Maccature (Guglionesi), I Guje (Guglionesi), Città di Ostuni (Ostuni). Presenta Patrizia Civerra. Interverranno Franco Baranello, Paola Mariano e Pina Ricca.
lise, si cercherà di analizzare come conciliare gli obiettivi del risanamento economico con la garanzia di una tutela sanitaria distribuita uniformemente su tutto il territorio in una regione profondamente carente di infrastrutture che non consentono un rapido collegamento tra tutti gli aggregati urbani presenti. Significativo su tale argomento, in virtù delle scelte che la classe dirigente è chiamata ad effettuare per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale, sono i contributi che possono essere forniti dal dottor Francesco Bevere, quale ex Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute. L’attività in piazza verrà effettuata nel pomeriggio del giorno 18 aprile e nella mattinata del 19 nella Piazza Vittorio Emanuele II, prevedendo diverse iniziative in un gazebo allestito, tra cui: - una mostra fotografica, ispirata ai 14 diritti contenuti nella Carta Europea dei Diritti del Malato, che illustra la storia del Tribunale per i Diritti del Malato con annessa una campagna pubblicitaria dal titolo “Sono malato anch’io. La mia salute è un bene di tutti” dove oltre all’esposizione delle foto, al fine di sensibilizzare sulle tematiche della salute si potrà sostenere la campagna “mettendoci la faccia”. Per sollecitare la partecipazione ed il coinvol-
gimento dei cittadini infatti nel gazebo sarà ospitato anche un piccolo set fotografico attraverso cui si può diventare protagonisti prestando il proprio volto. L’immagine realizzata sarà immediatamente caricata sul sito www.sonomalatoanchio.org e condivisa sui profili dei social network di Cittadinanzattiva. Su twitter, la campagna sarà caratterizzata dal hashtag #sonomalatoanchio. In questo modo, prestando direttamente il volto alla campagna, si potrà aiutare in prima persona a diffondere le problematiche sulla salute. - un punto di ascolto per registrare le segnalazioni dei cittadini e dare informazione sui diritti in ambito sanitario; - “Pillole di salute”, la diffusione di cartoline informative sui temi maggiormente richiesti al Tribunale per i Diritti del Malato; - la compilazione di un questionario sui medici di medicina generale. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.sonomalatoanchio.org/ Nel caso in cui le condizioni meteo siano sfavorevoli le predette attività si svolgeranno presso i portici e l’androne comunale. *Cittadinanzattiva Onlus
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
17 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
La Provincia in disfacimento cede personale al Comune
Il city manager Iacobucci ha scelto chi serve per migliorare i servizi L’opera di cambiamento è complessa e sicuramente verrà contrastata dallo zoccolo duro dell’establishment comunale che da anni s’è adagiato sul morbido quieto vivere che circola imperterrito nelle stanze e per i corridoi di Palazzo san Giorgio Per definire i soprannumerari delle Provincia di Campobasso siamo ai dettagli. Quindi, è prossima la loro possibile collocazione presso altri enti. Regione e Comune di Campobasso si vanno mostrando disponibili ad acquisire talune professionalità per meglio chiudere il proprio organico e per migliorare la propria organizzazione dei servizi. Di questa possibilità, a Campobasso, se ne avvarrà il city manager Antonio Iacobucci che da quando ha assunto l’incarico ha posto mano, e sta elaborando, una proposta di riorganizzazione delle strutture e dei servizi. Stando ai si dice, sarebbe in procinto di realizzare una “rivoluzione”. Un capovolgimento di uomini e destinazioni, allo scopo di rompere ogni forma di stagnazione, di consuetudine, di abitudini consolidate. Una spinta motivazionale. Un cambiamento sostanziale nell’affrontare “i doveri d’ufficio”. Un Comune capoluogo che si vuole attrezzare per chiedere che la funzione direzionale non sia solo un’indicazione ammi-
nistrativa, ma una dimostrazione di efficienza, ha bisogno di adeguarsi strutturalmente e funzionalmente. Revisione, quindi, delle strutture, e rotazione delle figure apicali, soprattutto, perché ciascuno dia il meglio di sé nell’affrontare il compito di coordinare e dirigere i servizi che gli verranno affidati. Se davvero sono queste le coordinate del “rinnovamento” di Iacobucci, c’è da augurargli un fortissimo “in bocca al lupo”. Ne ha bisogno. E gli va dato . L’opera di dissodamento è notevole, difficile, sicuramente verrà contrastata dallo zoccolo duro dell’establishment comunale che da anni s’è adagiato sul morbido quieto vivere che staziona nelle stanze e per i corridoi di Palazzo san Giorgio. Va detto che l’amministrazione – sindaco in testa – ha tutto l’interesse che qualcuno abbia la forza e la volontà di creare una nuova e diversa mentalità lavorativa, una nuova e diversa disponibilità a nobilitare, nei fatti e coi fatti, la funzione di servizio della pubblica amministrazione, e a
massimizzare l’uso delle risorse finanziarie. Non fosse altro, per distinguersi dalla stantia reiterazione delle amministrazioni precedenti che a giustificazione della loro sostanziale inettitudine, hanno fatto leva sulla crisi globale, su “non ciò manco i soldi per comprare un gelato” (by Di Bartolomeo), e su altre giustificazione di maniera e contingenti. Il sindaco Antonio Battista ha raccolto un’eredità a lui perfettamente nota, essendo stato assessore con Massa e Di Fabio, e capogruppo del Pd all’opposizione di Di Bartolomeo. Sa bene pertanto quanto c’è da fare per aumentare i giri del motore della macchina comunale che da circa un anno è in folle. Vuole uscire dall’impasse. E in questa sua determinazione il punto di leva è indubbiamente l’opera di rinnovamento cui sta provvedendo Iacobucci in versione “mi gioco tutto”. Diversamente non avrebbe accettato un incarico che ha le caratteristiche di un triplice salto mortale senza rete. Dicevamo all’inizio che molta parte in
questo disegno di cambiamento di metodo e di sistema nel fare amministrazione, l’avranno gli elementi che verranno dalla Provincia in via di smantellamento. L’ufficio legale già s’avvale della presenza dell’avvocato Matteo Iacovelli; i lavori pubblici e l’urbanistica saranno affidati all’architetto Giovanni Iannelli, e altro personale (4 unità), con buone professionalità nella gestione delle finanze, delle politiche europee e della tecnologia informatica, sarà di grande aiuto dalle scrivanie che andranno ad occupare. Questa integrazione determinata dalla circostanza che vede la Provincia alle prese con la riforma che porta il nome di chi l’ha immaginata e realizzata (Delrio), nei termini e nei modi più scombinati possibili, aiuterà sensibilmente a porre in essere quella che abbiamo indicato come una “rivoluzione”. Se tale non sarà, sarà certamente un apprezzabile tentativo di cambiamento Dardo
Lettera aperta
La validità sociale delle Sentinelle in piedi Sono una studentessa universitaria che ha partecipato alle due veglie delle Sentinelle in Piedi tenutesi il 5 ottobre 2014 e l’11 aprile 2015 a Campobasso. La cosa positiva è vedere come dalla prima data alla seconda sia nato un dibattito pubblico e come, in un senso o nell’altro, l’attenzione del popolo molisano si stia finalmente svegliando. Nel corso dell’ultima veglia senza ombra di dubbio è stato significativo vedere che tra le Sentinelle c’erano cittadini di ogni fascia sociale ed età, oltre che rappresentanze di altre regioni, mentre la contromanifestazione era guidata da pochi adulti, la maggioranza dei quali è rimasta in disparte, mandando invece la parte numericamente più significativa, ovvero i giovani studenti delle superiori, a girare tra le Sentinelle mostrando slogan, striscioni, purtroppo anche insultando con parole volgari e offensive. Io mi trovavo nella parte centrale della schiera di Sentinelle, le quali sono rimaste in silenzio, ferme a leggere i loro libri (tra i quali c’erano anche il Corano e un testo sugli studi di Genere). Dalla mia posizione ho potuto sentire insulti di vario tipo, come: “Omofobi di m****” e frasi rivolte alle bambine presenti tra noi: “I tuoi genitori vogliono farti crescere ignorante!”. Personalmente ho guardato in faccia alcuni di questi studenti e ho percepito il loro mal mascherato imbarazzo nell’accingersi a compiere la “bravata” dell’insultare e provocare anziani, bambini, adulti e giovani della loro età. Ho ricordato quando alle superiori anch’io venivo spinta a manifestare, indottrinata con poche frasi sui diritti degli studenti. Ho sorriso a questi ragazzi e ho notato, anche nel dibattito che si è aperto alla chiusura della veglia, il loro interesse a saperne qualcosa di più. Al termine della veglia ho potuto ascoltare e scambiare idee anche con gli adulti, constatando che la maggior parte di loro non aveva la più pallida idea di cosa fossero gli Studi di Genere. Alcuni addirittura affermavano che i progetti di educazione di Genere che di recente sono stati introdotti in molte scuole italiane non esistono. Eppure in Norvegia esisteva fino a poco fa il “Nordic Gender Institute”, centro specializzato
nato a sostegno dell’ideologia di Genere, chiuso dopo che un documentario ha provato l’inconsistenza scientifica di tale ideologia. Eppure esiste una nutrita saggistica sui Gender Studies, a partire dagli anni ’60, soprattutto in Inghilterra. Eppure in Italia è stato depositato in Senato il DDL Fedeli n. 1680 per l’insegnamento obbligatorio dell’educazione di Genere nelle scuole, il quale prevede anche la riscrittura dei testi scolastici con lo stanziamento di 200 milioni di euro. Le cose che vorrei dire a chi contromanifestava sono: Tra le Sentinelle in Piedi ci sono anche omosessuali, quindi
attenzione a parlare di omofobia. Non tutti gli omosessuali sono contro la famiglia tradizionale e soprattutto non tutti si sentono rappresentati dagli ideali della comunità LGBTQI. Un appiattimento delle differenze non è mai la soluzione per sentirsi più liberi, è proprio nel rapportarsi con la differenza che si crea la propria identità, così come noi ci siamo sicuramente arricchiti con il confronto avuto con tutti voi. Finalmente qualcosa si sta muovendo, grazie! L.C.
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Isernia
17 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Un’amministrazione sempre più chiusa in se stessa E’ la denuncia del consigliere comunale di Isernia, Stefano Testa ISERNIA. “Tutti i cittadini che seguono la “miseria” delle vicende politiche del Comune di Isernia sanno che dall’insediamento ad oggi mi sono impegnato nel cercare di formulare proposte concrete per la risoluzione dei singoli problemi che attanagliano la nostra realtà”. Lo sostiene il consigliere comunale di Isernia, Stefano Testa, “E’ proprio in questa logica che ho sempre messo in evidenza l’atteggiamento autoreferenziale della Giunta Comunale e del Sindaco che, arrogandosi tutti i poteri e tutte le valutazioni, hanno sempre evitato deliberatamente il coinvolgimento e la condivisione con i consiglieri comunali siano essi di maggioranza che di minoranza, rifiutando così il contributo di idee che potrebbe venire da tutte le professionalità che pure sono presenti in Consiglio. Tale situazione di chiusura nei confronti della cittadinanza e del Consiglio Comunale che ha vissuto un crescendo nel corso dei 2 anni di amministrazione Brasiello, tanto da portare negli ultimi mesi all’oscuramento dei dati sul sito web che dovrebbe garantire la traspa-
renza amministrativa, è degenerata al punto che il Presidente della Commissione “Bilancio” con una propria nota al Sindaco ed alla Giunta ha denunciato il mancato coinvolgimento della Commissione sulle tematiche riguardanti il Bilancio, i Tributi e la Programmazione ovvero gli argomenti sui quali la Commissione ha un dovere politico ed Istituzionale . Inoltre la dott.ssa Monaco evidenzia nella sua nota che la Commissione
non riceve alcuna richiesta di parere e/o di proposta fin dal mese di ottobre 2014. Si tratta di un grido di dolore che proviene da una professionista che ha messo a disposizione dell’amministrazione tutta la sua esperienza e voglia di fare e che, forse proprio per questo, non viene coinvolta. Questo è talmente vero se si considera che già nel Consiglio Comunale del 27 novembre io stesso, quale
Vice-Presidente della Commissione “Bilancio”, evidenziai l’anomalia dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un assestamento generale al Bilancio di previsione che non era stato preventivamente sottoposto all’esame della 3^ Commissione. La Presidentessa giustamente evidenzia che, quantunque siano prossime le scadenze relative all’approvazione del Bilancio Con-
suntivo 2014 e del Bilancio di Previsione 2015 provvedimenti questi fondamentali per l’amministrazione e per i cittadini amministrati la Commissione preposta non è stata minimamente sentita e/o coinvolta. Ora, considerata l’importanza delle decisioni da prendere in particolare avendo riguardo al Bilancio di Previsione 2015 che ha carattere autorizzativo delle spese da sostenere e quindi è il vero strumento di pianificazione economica e programmazione politica che riverbera effetti sull’intera collettività, non si capisce l’ atteggiamento assurdo ed autoreferenziale della Giunta e del Sindaco che, ancora una volta, tendono ad escludere chiunque abbia la possibilità di esprimere una propria opinione. E’ chiaro che vi è un errore di impostazione, oppure vi è una volontà cinica e perversa tesa a imporre all’intero consiglio comunale decisioni prese da pochi che, oltretutto, sono ad oggi ancora contestati da molti consiglieri della stessa maggioranza”
Scoperto centro estetico abusivo L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Isernia ISERNIA. Nelle scorse settimane i finanzieri della compagnia di Isernia, dopo una mirata attività investigativa finalizzata alla scoperta di attività sconosciute al fisco, hanno compiuto un intervento nei confronti di una donna che operava “in nero” nel settore dell’estetica, priva del le prescritte autorizzazioni comunali, delle licenze degli organi competenti, in totale violazione delle normative igienico – sanitarie e fiscali. I militari sono intervenuti in un “centro estetico”, ubicato in un appartamento, mentre era nel pieno svolgimento l’attività ed erano presenti all’interno dei locali alcuni
clienti che beneficiavano delle prestazioni. il “centro” era dotato di moderne postazioni di lavoro con attrezzature professionali. Nei confronti della donna che conduceva l’attività abusiva peraltro abbastanza nota in citta’, sono stati svolti analitici accertamenti che hanno reso possibile la ricostruzione dei redditi sottratti a tassazione. L’attività ispettiva si è conclusa nei giorni scorsi con la contestazione di violazioni all’iva, all’imposta sui redditi, all’Irap nonché alla omessa istituzione delle scritture contabili. il risultato operativo è frutto di una intensificazione dell’attività investigativa
posta in essere dal comando provinciale della guardia di finanza di
Isernia per contrastare l’abusivismo commerciale nei vari settori econo-
mici della provincia, al fine di individuare coloro che, ponendosi al di fuori della legalità, creano effetti distorsivi del libero mercato. Questi soggetti, infatti, operando “in nero” e non rispettando le disposizioni regolamentari locali, si pongono sul mercato a prezzi più favorevoli rispetto a quelli praticati dagli operatori onesti, realizzando così una forma di concorrenza sleale. va sottolineato, inoltre, che le prestazioni di servizio descritte, svolte in modo abusivo, possono risultare nocive per la salute dei consumatori, atteso che nei relativi locali, sconosciuti alle autorità, non vengono esercitati i relativi controlli igienico sanitari.
“Poste, non pensi di svendere i gioielli di famiglia” La Cisl continua la sua battaglia sul territorio attraverso una serie di assemblee del personale VENAFRO. Assemblea della CISL Poste presso l’Ufficio Postale di Venafro, il Segretario interregionale della CISL Poste Abruzzo Molise Antonio D’Alessandro ha espresso la reale preoccupazione per le conseguenze di politiche di “privatizzazioni al buio”, sprovviste di un adeguato
piano industriale a salvaguardia dell’occupazione, degli investimenti e della partecipazione dei lavoratori, senza cioè “un progetto di democrazia economica”. Antonio D’Alessandro riferiva ai lavoratori delle Poste che la Politica si deve interrogare su quale sarà l’uso dei miliardi che il go-
verno incasserà con le privatizzazioni. In Italia è necessario attuare politiche di abbattimento del debito pubblico che salvaguardino l’occupazione, su questo la CISL non fa chiacchiere bensì proposte – precisa Antonio D’Alessandro -, si può partire dalla
dismissione del patrimonio immobiliare e demaniale (che ammonta a 300 miliardi di euro) alla “privatizzazione delle aziende statali o regionali mal gestite, a partire dalle municipalizzate”, attraverso la promulgazione di leggi “più dure”, la riduzione delle consulenze, il taglio agli stipendi ma-
nageriali, e l’introduzione, come negli Usa, del conflitto d’interessi per combattere l’evasione fiscale. “Lavoriamo per un grande patto sociale per favorire gli investimenti esteri in Italia –conclude Antonio D’Alessandro - invece di pensare di svendere i gioielli di famiglia”.
NEVRALGIE CRANICHE E FACCIALI All’I.R.C.C.S. Neuromed un incontro su diagnosi e nuovi approcci terapeutici “Nevralgie craniche e facciali: diagnosi clinica, aspetti neuro radiologici e approcci terapeutici”. Questo il titolo del convegno ECM promosso dall’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed nell’ambito delle attività di Educazione Continua in Medicina. L’incontro si terrà oggi, presso la Sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. di Pozzilli, a partire dalle ore 9:30. Responsabile scientifico del simpo-
sio la dottoressa Anna Ambrosini, responsabile del Centro per lo Studio e la Cura delle Cefalee Neuromed. “Un dolore di pochi secondi ma lancinante – spiega la dottoressa Anna Ambrosini, responsabile del Centro per lo Studio e la Cura delle Cefalee Neuromed - spesso scatenato da attività comuni quali mangiare, parlare, lavarsi i denti e quindi spesso disabilitante per il paziente che ne è affetto.
Tale dolore in genere non si accompagna ad altri sintomi specifici. Si ritiene che nella maggioranza dei casi la forma di nevralgia trigeminale (che si scatena cioè nelle tre parti del viso) detta “classica” sia dovuta al verificarsi di un cosiddetto “conflitto trigemino-vascolare” nel quale un ramo arterioso con decorso anomalo opera una qualche pressione sulla radice del nervo trigeminale, determinando un par-
ziale deterioramento della sua guaina mielinica (il rivestimento che circonda le fibre nervose rendendo possibile il loro funzionamento, ndr)”. Le tecniche radiologiche di più recente generazione permettono di rivelare l’anomalia sopra citata con maggior facilità rispetto al passato, svelandone la presenza perfino in quei casi che in precedenza avrebbero richiesto l’esplorazione chirurgica.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
17 aprile 2015
Zuccherificio, chiesta la proroga Altri 60 giorni la richiesta di Aria Food per ottemperare alle decisioni del magistrato TERMOLI. Altri 45-60 giorni per ottemperare alle prescrizioni che il giudice delegato della procedura fallimentare Rinalzo D’Alonzo aveva ritenuto imprescindibili per validare il preliminare di fitto d’azienda dello Zuccherificio del Molise spa. E’ questa la richiesta di proroga avanzata dall’imprenditore friulano Diego Volpe Pasini, per conto del gruppo Aria Food. Solo sabato scorso c’è stato il vertice tra lo stesso Pasini, che comunque ha siglato alcuni contratti di semina nelle ultime settimane, l’amministratore unico della Newco Enrico Cianciosi e l’assessore regionale all’Agricoltura Vittorino Facciolla. In ordine al preliminare e alle richieste del giudice, da parte di Aria Food è stata presentata una istanza di proroga da 45-60 giorni per ottemperare a quanto prescritto a suo tempo dal magistrato. Ora su questa nuova domanda occorrerà che si esprimano lo stesso D’Alonzo, l’amministratore del Nuovo Zuccherificio del Molise srl Cianciosi, i commissari giudiziali e il commissario liquidatore
Olimpiadi della Lingua italiana a Larino La manifestazione oggi e domani vedrà confrontarsi 55 squadre di istituti superiori LARINO. Grande fermento all’Istituto Superiore di Larino per l’VIII edizione delle Olimpiadi della Lingua Italiana. Il Liceo Francesco D’Ovidio ha promosso, curato e realizzato la manifestazione di respiro nazionale che anche quest’anno vede la partecipazione di scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado provenienti da Sardegna, Sicilia, Lombardia, Friuli, Piemonte, Veneto,Toscana, Calabria, Puglia, Campania,Lazio, Marche, Abruzzo e Molise. Oggi e domani la Città di Larino vivrà vivaci momenti di confronto tra le 55 squadre che hanno conquistato l’accesso alle semifinali, per un totale di 280 giovani atleti accompagnati da 60 docenti e supportati dalla presenza di genitori, fratelli e nonni! Le semifinali si terranno nella sede dell’istituto e, durante lo svolgimento delle prove, i docenti saranno impegnati presso la sede della Sala della Comunità in un corso di formazione tenuto dal prof. Michele Prandi dell’Università di Genova sul tema “Le congiunzioni: un percorso didattico” e dalla prof.ssa Giuliana Fiorentino dell’Unimol: “Imparare dagli errori: insegnare italiano (anche) col web”. Gli ospiti saranno accolti dagli studenti tutor del Liceo, visiteranno dopo le semifinali il Parco Archeologico Villa Zappone e concluderanno la serata del 17 aprile presso il Palazzo Ducale di Larino, dove ci saranno un momento musicale tenuto dal Coro dell’Istituto Agrario, un breve spettacolo proposto dagli studenti del Liceo e laboratori creativi. La finale avrà luogo sabato 18 aprile dalle ore 8.30 presso il Park Hotel Campitelli di Larino e consisterà in domande a risposta aperta a cui ciascuna delle tre squadre finaliste risponderà in un tempo dato. In attesa di festeggiare i vincitori, un grandissimo “in bocca al lupo” a tutti!!!
Riparte la squadra ciclistica Con la bella stagione la società Asd San Timoteo pronta ai confronti sportivi TERMOLI. La bella stagione, intesa come primaverile, ha senza dubbio riportato in bici un maggior numero di persone, adulti e specie bambini, rispetto all’inverno. Non a caso ora si infittiscono le attività anche delle associazioni sportive e la scorsa settimana presso la sede della società Asd Ciclistica San Timoteo, nei locali della parrocchia, si sono riuniti i dirigenti, tecnici ed una rappresentanza degli atleti per la presentazione della squadra che anche quest’anno darà battaglia per cercare di portare a casa vittorie e piazzamenti per onorare i colori del gruppo e di Termoli. Il presidente della società, la signora Angela Mustillo, dopo i saluti ha ringraziato gli atleti i tecnici e i genitori dei minori per la dedizione dimostrata fino ad oggi, con la certezza che quest’interesse continui in futuro. Dopo aver ricordato il successo della gara di ciclocross dello scorso 4 gennaio con la grande partecipazione di atleti e pubblico,il presidente ha de-
A tal riguardo ha presentato la locandina per invitare a promuovere e fare avvicinare ragazzi e ragazze dai 6 anni in su al gruppo ciclistico. Il presidente ha evidenziato in maniera attenta lo stato di salute dei ragazzi molisani che sulla scala dei sovrappesi e obesi sono all’apice rispetto ai loro coetanei delle altre regioni d’Italia. L’invito è cercare di coinvolgere le istituzioni scolastiche affinché queste possano valutare in maniera serie il fenomeno. Terminata la seduta dopo aver fatto presente della bella prova di Antonio Rocco la scorsa settimana classificatosi 4^ a S. Maria Capua Vetere, ha ringraziato i tecnici Giuseppe Rocco, Marino Ferretti e Guido Coccia Guido per la competenza e professionalità. lineato i programmi della stagione, in particolare la partecipazione al “Trofeo interregionale dei 3 Mari” con la prova dei giovanissimi a Paestum il prossimo 3 e 4 maggio ed il Meeting Nazionale che quest’anno si svolgerà a Pineto a fine giugno;
l’organizzazione della prova challenge per esordienti il 26 luglio a S. Martino in Pensilis. Tra gli agonisti puri grande attenzione è stata rivolta alle categorie esordienti, con Rocco Antonio per la
strada e allievi con Ferretti Mattia, Cannarsa Antonello e Di Pardo Luca per la MTB. Stessa attenzione ha rivolto agli amatori e cicloturisti che saranno di impulso per la promozione.
Per tutti coloro che vogliono praticare sport in maniera sana, possono contattare il cell. 335.6427415 oppure inviare una mail asilvbelp@gmail.com, la società è su facebook con “stiv Ciclistica San Timoteo”.
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Termoli
17 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Carresi, l’impegno della Questura” In vista delle tradizionali manifestazioni, predisposti una serie di servizi speciali In vista dello svolgimento delle tradizionali Carresi di San Martino
in Pensilis e di Ururi, che avranno luogo – rispettivamente - il 30 aprile e il 3 maggio 2015, la Questura di Campobasso ha avviato una serie di attività tecniche ed organizzative, finalizzate a garantire una corretta predisposizione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica che dovranno essere espletati in occasione delle citate manifestazioni. A tale scopo, si è iniziato con ac-
curati sopralluoghi lungo gli itinerari delle gare, ai quali hanno par-
fetto di Campobasso, Di Menna, ha convocato per la giornata odierna il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i cui indirizzi verranno sviluppati in idonei tavoli tecnici. Nell’evidenziare il massimo sforzo organizzativo che la Questura di Campobasso sta ponendo in essere, unitamente a tutte le parti coinvolte, affinché sia garantito l’ordinato e tranquillo svolgimento degli eventi in parola, si ritiene utile rivolgere, a tutti co-
loro che a vario titolo parteciperanno o assisteranno alle manifestazioni, l’invito all’osservanza delle disposizioni che saranno emanate dalle Autorità competenti, avvertendo che non sarà tollerata alcuna violazione e sarà posta in essere ogni azione sanzionatoria, anche di carattere penale, a carico dei trasgressori. Si confida, pertanto, nel comune senso di responsabilità, anche al fine di preservare la continuità di tale secolare tradizione.
tecipato il Questore Pagano ed altri Funzionari della Questura, i Sindaci di S. Martino in Pensilis ed Ururi ed i rappresentanti provinciali e locali dell’Arma Carabinieri. Sono stati tenuti altresì presso questa sede - due incontri svoltisi alla presenza di Funzionari di Polizia e di rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni interessati. Per le medesime finalità, il Pre-
Giudice di Pace, i chiarimenti Sulla vertenza aperta, dopo il richiamo della Corte d’appello, l’intervento di un dipendente TERMOLI. Sulla vertenza del Giudice di pace non c’è davvero tregua. Dopo il richiamo fatto dal presidente della Corte di Appello di Campobasso, tocca al dipendente del Comune di Termoli Ermanno Ferrante dire la sua, con una lettera indirizzata sia ai vertici del Palazzo di giustizia del capoluogo che al giudice coordinatore del presidio giudiziario di prossimità di via Corsica a Termoli. “Ancora una volta sono costretto mio malgrado a chiarire la posizione
dopo che si evidenzia come il sottoscritto continui a rifiutarsi di sottoscrivere la presa di possesso. Ciò non corrisponde al vero, in quanto non è stata mai richiesta la sottoscrizione del distacco volontario, come con decreti e circolari dal Ministero della Giustizia veniva richiesto, per cui ora lo stesso presta la propria opera. Opera prestata all’inizio come tirocinante e successivamente con disposizione di servizio del dirigente al personale del Comune, accettata
dall’amministrazione di cui lei è un fulgido rappresentante. Nell’amministrazione comunale da cui provengo non è contemplata la presa di possesso per tal motivo lo stesso ha ritenuto non sottoscrivere l’atto che tanto scalpore sta facendo, a tal punto da finire sulla stampa. Si fa presente che nonostante le incomprensioni verificatesi in merito, le stesse non hanno avuto ripercussioni sull’andamento dell’Ufficio, laddove non si evidenziano arretrati e disfunzioni”.
Tenta di rubare un’auto, arrestato Il giovane pugliese è stato sorpreso dai Carabinieri in contrada Difesa Grande TERMOLI. È stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Termoli e condannato con un processo per direttissima con rito abbreviato e patteggiamento a 1 anno e 2 mesi di reclusione pena sospesa, una multa di 200 euro e la remissione in libertà un giovane pugliese. Stiamo parlando di un ragazzo che, stando a quelle che sono state le ricostruzioni, avrebbe tentato il furto di un’auto nella zona di Difesa Grande. In quel momento, i militari che erano impegnati in un servizio di controllo del territorio avrebbero notato degli strani movimenti e fermato la vettura. Il giovane a quel punto avrebbe tentato la fuga scappando attraverso le campagne del Nucleo Industriale di Termoli fino a quando non è stato fermato dai militari e condotto in caserma dove è scattato l’arresto con l’accusa di furto aggravato; l’episodio si sarebbe verificato la notte tra il 14 e 15 aprile scorso
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Opinioni
17 aprile 2015
di Claudio De Luca In Molise le guardie giurate stanno scioperando sin troppo spesso. Una scelta sofferta, ma obbligata, a causa delle carenze di liquidità di taluni Istituti. La Prefettura di Campobasso opera tentativi di conciliazione, ma l’astensione dal lavoro finisce con il rivelarsi una scelta obbligata per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questi lavoratori. Nell’Italia che ha paura, cresce sempre di più il numero di chi acquisti una pistola od un fucile; e l’“esercito” dei metronotte sta attraversando una crisi nera. In Italia le aziende che operano nel settore ammontano a meno di un migliaio; tra queste le molisane (appena 4), con un numero complessivo di oltre 100 dipendenti. Il calo, registratosi negli appalti ha fatto conseguire utili inferiori a quelli sperati. Tra i clienti c’erano diversi centri commerciali che ora hanno ritenuto più opportuno e conveniente rimpiazzare la vigilanza armata con il cosiddetto servizio di portierato cui viene adibito personale proprio, vestito uniformemente ma senza revolver in dotazione. Perciò, attualmente, i metronotte prestano servizio soprattutto dinanzi alle sedi degli istituti bancari, nelle portinerie delle Pubbliche amministrazioni ed all’ingresso dei Tribunali. Non sempre il settore è stato in crisi. Nel 2001, prima dell’attentato alle torri gemelle, le unità lavorative italiane erano poco più di 20mila. Successivamente, ad una lievitazione del fatturato pari al 5% annuo, è corrisposto un consistente aumento delle assunzioni. Ma nel 2008, a fronte di un calo degli utili, hanno coCarmen Silva Castagnoli Pietrunti insieme ad un gruppo di 43 ricercatori, ha dato alle stampe il primo “Atlante tematico delle acque in Molise”. Il volume è stato recensito dall’importante giornalista Daniele Biacchessi. Biacchessi lavora come caporedattore per Radio24 - Il Sole 24 Ore. Nel 2004 e nel 2005 gli viene assegnato il Premio Cronista per un’inchiesta sul terrorismo islamico in Italia e una ricostruzione dell’omicidio dell’editorialista del Corriere della Sera Walter Tobagi’ Nel 2009 riceve il premio dedicato al fotografo freelance ucciso in Medio Oriente Raffaele Ciriello. Nel 2011 vince il prestigioso Premio Speciale Unesco per lo spettacolo teatrale Aquae Mundi con il jazzista Gaetano Liguori.). Sapete quanti litri compongono un metro cubo d’acqua? Calma, non disperatevi, ve lo dico io.Un metro cubo d’acqua corrisponde a 1000 litri precisi. Sapete quanti metri cubi d’acqua consumano gli italiani ogni anno? Ogni mese? Ogni giorno? Ogni ora? Ogni minuto? Ogni secondo? E quanto consumano gli europei? E gli abitanti dei paesi sviluppati? E quelli che vivono nel mondo più povero? Il 71 per cento del pianeta è coperto dall’acqua, ma molta è salata e costa troppo renderla potabile. Resta il 2,5 per cento, 35 milioni di chilometri cubi. L’acqua è inglobata in ghiacciai e nevi perenni e nel sottosuolo. Poca, pochissima, si trova nei laghi e nei fiumi. A livello globale l’acqua è utilizzata in agricoltura, nell’industria, pochissima finisce nelle case e negli uffici.La disponibilità reale è circa l’1 per cento del totale dell’acqua dolce. Potrebbe bastare? Potrebbe bastare, se la distribuzione fosse omogenea. Le risorse idriche mondiali si trovano soprattutto in 13 paesi. Il Brasile, da solo, ne possiede quasi il 15 per cento. All’altro estremo della classifica, troviamo un numero enorme di paesi con una disponibilità pro capite inferiore ai 1.000 metri cubi l’anno. Nel mondo 884 milioni persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi vivono in condizioni igienico-sanitarie insufficienti. 5 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie legate all’acqua, di cui 4.900 bambini al giorno, tre volte più di quelli
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Manca la sicurezza, ma le guardie giurate rischiano di restare senza lavoro minciato a prendere piede i licenziamenti. E questo è accaduto benché la CONFCOMMERCIO e l’EURISKO abbiano rivelato che sei commercianti su dieci ritengano – sin dal 2007 – che il livello di sicurezza non sia migliorato mentre tre su dieci lo giudichino addirittura peggiore. Evidentemente la situazione del Molise (almeno apparentemente) non è la stessa di quella campana (dove, non a caso, operano oltre 100 aziende di sorveglianza), di quella lombarda (150) o di quella pugliese. Presentemente soltanto il 5% del fatturato della sicurezza privata viene dall’esercizio della guardiania in armi delle residenze private. Se ne deduce che i metronotte hanno quasi sempre lavorato per gli istituti di credito e per gli esercizi commerciali che, oggi, mostrano invece di preferire altre soluzioni. Il rapporto FEDERSICUREZZA dà la colpa alla cosiddetta localizzazione satellitare e prevede
un ulteriore calo di richieste della prestazioni. Pure in Molise, la situazione tende al ribasso, cosicché nel settore non regna l’ottimismo Un rapporto dell’EURISPES riferisce che circa cinque milioni di persone risultano detenere un’arma da fuoco. Si tratta di dati che vanno contestualizzati dal momento che sono in molti a richiedere licenze per uso sportivo (meno difficili da conseguire) pur di armarsi. Tutto ciò comporta che il mercato delle armi stia attraversando un periodo di discreta salute. Insomma, mentre le aziende di sorveglianza sono in crisi, gli Italiani si armano direttamente, forse con la sola eccezione dei Molisani i cui acquisti, effettuati nelle poche armerie della regione, hanno fatto registrare soltanto un lievissimo incremento. Perciò, l’unica soddisfazione per i metronotte è derivata dall’avere lucrato la sospirata qualifica di
incaricati di pubblico servizio che – se li pone un gradino al di sopra dei comuni cittadini autorizzati a sparare – comunque continua ad inquadrarli al di sotto degli agenti di p.s. che vantano ben altre funzioni. Per fortuna, gli Uffici provinciali del lavoro non li considerano più operai generici. Ma, nonostante ciò, lo stipendio si aggira tuttora sui 1.200-1.300 euro netti, cui però occorre aggiungere le competenze per le eventuali prestazioni straordinarie. Ultima nota dolente: un’indagine a campione ha rivelato: 1) che al 50% dei metronotte non viene somministrata la formazione adatta (in materia di esercitazioni di tiro) che si consegue previo allenamento al poligono; 2) che il 60% ritiene di svolgere un’attività insoddisfacente, considerando la propria un ripiego; 3) che il 50% l’ha scelta esclusivamente per la necessità di dovere sbarcare il lunario. Alla luce di tali premesse che fine farà la vigilanza armata in Molise? Secondo Pasquale Guarracino, Segretario Generale della UILTuCS Molise, “il periodo è critico. La Regione Molise da un lato sostiene di aver recepito la ‘spending review‘ (e di essere stata costretta, pertanto, a tagliare diverse postazioni di vigilanza armata presso le sue sedi), dall’altro non valuta altre forme di sprechi“. consumano 237 litri d’acqua al giorno. Un abitante del Madagascar ne usa solo 10 litri. Uno studio In sostanza approfondito ogni itache racconta liano usa il doppio della storia l’acqua che delle risorse idriche usava il suo regionali bisnonno all’inizio del Novecento.E allora? E allora c’è un mondo grasso…e uno magro.Un mondo onnivoro e un mondo affamato.Un mondo che ha tutto e un mondo che non ha nulla. Un mondo che mangia tutti i giorni, beve tutti i giorni, consuma tutti i giorni, e un mondo che stenta a sopravvivere, ed è pure assetato.E in futuro? Cosa potrà avvenire? In futuro la situazione potrà solo peggiorare.L’Unesco calcola che in media ci vogliono 3 mila litri di acqua per produrre il cibo giornaliero per una persona. Nel ventesimo secolo i consumi di acqua si sono moltiplicati per nove. Ecco perché diventa importante studiare la qualità e il flusso dell’acqua. Ci ha pensato Carmen Silva Castagnoli Pietrunti che, insieme ad un gruppo di 43 ricercatori, ha dato alle stampe il primo “Atlante tematico delle acque in Molise”. Si tratta di un compendio di notevole spessore scientifico e divulgativo, con ricerche, tavole, grafici, che raccoglie il lavoro di geografi, geologi, climatologi, esperti di carsismo, cartografi, storici, archeologi, economisti, architetti, botanici, zoologi, funzionari dell’ARPA Molise, dell’Arsiam, di Molise Acque, della Regione Molise e dell’Autorità di Bacino. L’atlante Tematico delle acque del Molise non è però una somma di ricerche, neppure un traguardo, piuttosto è il punto di partenza per ulteriori ricerche volte a censire, monitorare, salvaguardare e valorizzare i tanti aspetti del tema. Perché l’acqua potabile, come ci ricordano in Molise, è una risorsa che non può esaurirsi per scelte sbagliate dell’uomo.
Acqua, l’Atlante tematico per il Molise di Carmen Silva Castagnoli che nascono ogni giorno in Italia.La differenza nei consumi d’acqua tra uno statunitense e un africano è spaventosa, abissale.425 litri al giorno in America, 10 in Africa.Ci sono luoghi del mondo dove questa terribile sproporzione diventa fisica.A Johannesburg, in Sudafrica, c’è una strada che divide il mondo ricco da quello povero.Da un lato c’è un quartiere residenziale con ville bellissime, con due o tre piscine, dove i bevono acqua, si lavano e giocano nell’acqua. Sotto la strada scorre un tubo.Lo scarico dell’acqua dei ricchi finisce dall’altro lato della strada dove i bambini si la-
vano nelle pozzanghere di un quartiere di baracche.E questo accade in centinaia di luoghi del pianeta. Nelle poblaciones di Santiago del Cile, Salvador City, Città del Messico, Rio De Janeiro, Buenos Aires, nei ghetti delle grandi capitali africane e asiatiche.Ci sono luoghi del mondo dove i bambini sono costretti a percorrere lunghe distanze per rifornire le loro famiglie di acqua.Due o tre bambini si caricano sulle spalle fino a 100 chilogrammi, 100 litri di acqua. Sono i viaggi della vergogna.E in Italia cosa accade. Per mangiare, lavare, far funzionare le fabbriche, irrigare i campi gli italiani