Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 58 - mercoledì 11 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Emilio Izzo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Emilio Izzo. Il coraggioso esponente dei Comitati civici sta portando avanti la petizione popolare per chiedere le dimissioni del presidente della Giunta regionale. Non solo per le note vicende che hanno interessato la questione Biomasse ma anche perchè sta portando una regione allo sfascio. Per questo, si è rivolto ai cittadini molisani perchè firmino un vero e proprio atto di sfiducia al Governatore prima di guai ancora maggiori.
Frattura sciagura per il Molise “Vada a casa”
Il Tapiro del giorno alle Opposizioni
Il Tapiro del giorno lo diamo alle Opposizioni. Quale migliore giornata se non quella di ieri per presentare un proprio progetto politico di rilancio del Molise. Invece, silenzio assoluto. L'autoreferenzialità, ormai, fa dimenticare i veri problemi dei cittadini molisani. Chissà se un tantino diventeranno rossi dinanzi ai padri di famiglia che non riescono a portare un euro a casa. O a chi rischia, quotidianamente, di perdere il proprio posto di lavoro. Invece, silenzio per paura di dovere andare a casa anche loro. E sarebbe ora.
Sulla questione lavoro nessuna risposta Anche per i sindacati è da archiviare Servizio a pagina 3 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie
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TAaglio lto
2 11 marzo 2015
Frattura l’ha voluta: Frattura le consente di divedersi tra Campobasso e Roma
Marinella D’Innocenzo, dirigente della Salute, autorizzata per tre anni a far parte dell’Organismo Italiano di Valutazione a favore della ASL Roma H
Sul piano formale nulla da eccepire: l’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, numero 165 e successive modifiche e integrazioni in materia di incompatibilità, cumulo d’impieghi e incarichi, sarebbe dalla parte della dottoressa Marinella D’Innocenzo che la giunta Frattura ha voluto fosse posta a risolvere i problemi gestionali dell’assessorato alla sanità prelevandola dagli ambienti sanitari di Roma. Sul piano sostanziale invece ce n’è da eccepire, eccome, sulla concessione che alla dottoressa è stata accordata perché possa svolgere per tre anni, indisturbata, l’incarico di componente dell’Organismo Italiano di Valutazione a favore della ASL Roma H. La sanità molisana è allo stremo, causa principale di tutti gli altri mali finanziari della Regione, oltre che un accumulo di veleni, di insoddisfazioni, che l’hanno resa anche un luogo scarsamente praticabile con la sola garanzia della professionalità e non anche della protezione politica. I giochi che si fanno (e si disfanno) nelle attribuzioni di primariati, ad esempio, sono un documento stabile
di prevaricazioni e di raccomandazioni, per non dire degli sprechi che continuano ad imprimere al bilancio della sanità il segno meno. La fatica del rientro dal debito sta tutt’ora a documentare che nonostante le D’Innocenze di turno, la sanità è il classico buco nero, il pozzo senza fondo. La D’Innocenzo è stata chia-
CAMPOBASSO. Il fotomontaggio, firmato dai 5Stelle, mira a dimostrare che l’assessore all’Agricoltura regionale Vittorino Facciolla (qui ribattezzato Capitan Vittorino) ha abbandonato la nave, alias la fabbrica che produce zucchero. Questa è la posizione dei grillini e del consigliere comunale Nicolino Di Michele, che in una nota sottolinea le nuove e ulteriori perdite economico-finanziarie che, come sempre, sarebbero finite per gravare solo ed esclusivamente sulle tasche di tutti i cittadini molisani. «Chi è sereno oggi? Stando alle affermazioni dello stesso Pasini, non smentite da nessuno, ci sarebbero 7 / 8 milioni di perdite nel 2014. Se fosse vero, e temiamo lo sia, sarebbe clamoroso! Si tratterebbe della perdita maggiore mai realizzata dallo Zuccherificio nella più breve campagna della sua storia, conseguita per giunta pagando(?) le bietole solo € 20 per tonnellata. Allora, Facciolla non si smarchi da una RESPONSABILITÀ che è solo sua! Se era lei che solo pochi mesi fa brindava nel piazzale dell’azienda al nuovo corso (“vogliamo fare zucchero!”), assumendosene la responsabilità, risalga a bordo e risponda ai cittadini molisani». Di Michele pone una serie di quesiti a Facciolla, il quale a stretto giro di posta replica su facebook. Ecco il “botta e risposta”. Chi è responsabile della GESTIONE della Newco? “La newco e’ gestita
mata da Frattura a tentare un’inversione di tendenza, a correggere gli errori fatti e a non commetterne degli altri. Finora niente di significativo su questo versante di virtuosità. Comunque valeva, e dovrebbe valere, l’impegno; la chiamata ad essere in campo, a dedicarsi alla fatica, a meritarsi il ristoro finanziario che supera bellamente la boa dei centomila euro e passa. Stare nel Molise, stare dietro alla scrivania di comando, stare sul territorio, capire i meccanismi che lo rendono malefico sotto il profilo della tutela della salute; stare a contatto giorno dietro giorno con i problemi degli ospedali, dei centri di assistenza, della variegata e complessa mappatura dei servizi, dei reparti, delle unità sanitari. Dovrebbe essere questo il comandamento quotidiano della dottoressa D’Innocenzo. Invece l’è stato concesso di prendersi degli spazi, dei giorni da utilizzare per essere anche, oltre che dirigente in Molise, componente dell’Organismo Italiano di Valutazione a favore della ASL Roma H. A favore della Asl di Roma H: abbiamo letto e capito bene. At-
tribuzione che stona fortemente con il dover essere, per contratto, soprattutto a favore della Asl del Molise. La non confliggenza (pessimo termine burocratico – ndr) che sta “per mancanza di conflitto”, dell’attività a Roma della D’Innocenzo con i compiti della struttura che dirige nel Molise, nonché la mancanza di incompatibilità organizzativa e funzionale, sono state attestate dal Presidente della Giunta regionale con un’annotazione in calce alla richiesta dell’interessata. Frattura l’ha voluta: Frattura le consente di divedersi tra Campobasso e Roma. Ma la pagano i molisani. Potremmo supporre che i soldi non sono mai abbastanza, anche quando si esprimono in cifre a 5 e a 6 zeri. Ma pare che non sia questo il problema. La dignità di dirigente del servizio della Salute della Regione Molise dovrebbe bastare anche sul piano della soddisfazione contrattuale. Dovrebbe. Dardo
E il Consiglio d’Abruzzo salva l’ospedale di Agnone Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato all’unanimità una risoluzione, presentata dal consigliere Alessio Monaco finalizzata al riconoscimento del “Caracciolo” di Agnone quale ospedale di area disagiata. La risoluzione ha come obiettivo il mantenimento dell’ospedale di Agnone quale presidio sanitario in area particolarmente disagiata. “Il Caracciolo di Agnone, pur facendo parte dell’azienda sanitaria Asrem, serve almeno una dozzina di Comuni a cavallo tra Alto Vastese, Alto e Medio Sangro e Trigno. Si tratta di un’area particolarmente disagiata. Per i cittadini di quel territorio è impossibile raggiungere in tempi ragionevoli, quelli minimi previsti dalla normativa vigente, un Pronto soccorso diverso da quello di Agnone. Tra l’altro il bacino di utenza del Caracciolo presenta un indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia, quindi si tratta di soggetti esposti a maggiori rischi per la salute”
soggetto che vuole subentrare nel fitto!” Chi se non LEI è ora responsabile del futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori, che in queste ore confuse stanno, a tutto diritto, chiedendo chiarezza? “Certo che quale amministratore mi sento responsabile del futuro dell’azienda e dei lavoratori e per tale ragione...NON DEVO RISALIRE A BORDO, non avendo mai abbandonato la nave!».
“Imu agricola? Ci fate morire”
Lo Zuccherificio e Facciolla I Cinque Stelle: “La responsabilità di quanto accaduto è solo di Capitan Vittorino” L’assessore: “Io non ho mai abbandonato la nave” da un amministratore”. Chi ne ha nominato i vertici, lo scorso anno e ancora oggi? “L’amministratore della newco è nominato dalla Regione”. Chi ha presentato (settembre 2014) il sig. Pasini allo Zuccherificio? Chi ha trattato con lo stesso i termini del
contratto preliminare? “La Regione non ha presentato Pasini al nuovo zuccherificio srl (la Spa che controlla la srl è in concordato, ergo ogni atto dispositivo del fitto di ramo d’azienda deve necessariamente passare attraverso la procedura, aldilà di chi sia il
Il movimento contro l’Imu agricola si estende e si è connotato come una vera aggregazione di cittadini, quasi un ‘forcone 3.0’. Una goccia che ha fatto traboccare il vaso, la richiesta del balzello da parte del governo e la nascita del Comitato di lotta del Basso Molise ha coagulato questo dissenso. In prefettura Di Menna ha ricevuto due delegati, coi sindaci dell’Unione dei Comuni Basso Biferno, nelle persone di Domenico De Camillis e Michele Salvini, ma in piazza Pepe a Campobasso c’è stata anche una rappresentanza del popolo che si sente vessato. Manifestando dopo essere giunto in macchina e in pullman da tutto il Basso Molise, cuore agricolo della regione.
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Tutto quello che gli altri non dicono
11 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Lavoro: la montagna ha partorito il topolino Fusco Perrella: “Le responsabilità della crisi non sono addebitabili al Consiglio regionale.” E la disoccupazione, intanto, va... La Montagna ha partorito il Topolino. Seduta monotematica del Consiglio regionale sul tema Lavoro; data per scontata l’ingenuità conclamata e patologica di chi (ma chi?) davvero credeva che da una siffatta riunione potesse venire una qualsiasi soluzione pratica, resta sconcertante il fatto che la seduta non abbia partorito neanche uno straccio di documento, mozione, dichiarazione pubblica di assunzione di colpa e/o responsabilità. Il nulla; anche sotto il profilo meramente teorico, progettuale, comunicativo. Una tale ed insulsa sommatoria di vacuità che farebbe ridere se non ci fosse da disperarsi. Registriamo attoniti la mollezza delle opposizioni; le cui urla e strepiti dovrebbero sentirsi nei quartieri, nelle contrade; trasportate dal vento. Ma niente. Anzi, ci corre davvero l’obbligo di riportarvi le testuali parole del consigliere Angiolina Fusco Perrella, secondo il cui illuminante parere: “Le responsabilità della gravissima crisi, sociale ed economica, che
interessa il Molise, non sono addebitabili al Consiglio regionale.” Eh, già. Neanche l’onesta intellettuale, se non il pudore, di ritenersi (quantomeno)
Molise Dati, come moltissimi lettori sapranno già, è la società interna (quelli chic dicono “in house”, letteralmente “in casa”) della Regione Molise, deputata alla gestione di tutte le questioni informatiche e digitali che attingono l’attività dell’Ente. Saranno note ai più anche le difficoltà che hanno investito la stessa Molise Dati in questi ultimi mesi: conferenze stampa, rappresentanti sindacali con lunghe facce afflitte, dipendenti in presidio davanti l’azienda; le solite scene cui, destino crudele, siamo ormai quasi assuefatti. Personale a rischio, così come la fornitura dei servizi, la gestione e la corretta manutenzione delle apparecchiature; incuria, trascuratezza, faciloneria. Il solito refrain. Qualsiasi persona di buon senso, a questo punto, si aspetterebbe che l’amministrazione regionale si spendesse per risolvere queste difficoltà, visto e considerato quanto delicate e strategiche siano la digitalizzazione delle pubblica amministrazione e dei relativi servizi al cittadino (quelli chic parlano di E-gov, amministrazione telematica). Cosa ci tocca scoprire invece? Che il governo regionale, tramite
CAMPOBASSO. Al centro dell’attenzione della seduta del Consiglio Regionale, la situazione economica ed occupazionale del Molise con le tante vertenze ancora in attesa di fattive risposte da parte delle Istituzioni Regionali. Il Consigliere Micone sottolinea le responsabilità dell’Assessorato al Lavoro che in due anni di attività ancora non ha concluso azioni di politica attiva del lavoro avviate nel corso della precedente legislatura e tarda altresì nella attivazione di nuovi strumenti che incentivino l’occupazione nel territorio regionale. Il Consigliere Micone continua effettuando una disamina dell’andamento del mercato del lavoro nel Molise, sottolineando sia una carenza in termini di programmazione di nuove misure che una gestione lenta e far-
parte del problema. La colpa sarà nostra, probabilmente. Di tutti noi, degli “altri”. Per quanto ancora dovremo sopportare tanta arroganza? Intanto
qualche dato (ultimo rapporto Svimez): diminuzione dell’occupazione dipendente: 15,9% (siamo regione leader in Italia!); disoccupazione giova-
nile al 42,9%. Così, tanto per gradire. Poi ci sono i Sindacati che si agitano, minacciano (di): “...assumere ogni iniziativa utile di lotta e di mobilitazione democratica per il LAVORO, lo SVILUPPO e l’OCCUPAZIONE…”, ma danno tutta l’impressione di essere un fattore ormai marginale, non risolutivo. Purtroppo. In mezzo, tra Politica e Sindacati, noi, il Popolo: un po’ assuefatto, un po’ pigro, un po’ disfattista, un po’ complice, è vero, ma comunque l’unico attore di questa tragicommedia da cui potersi aspettare uno scatto d’orgoglio. Sostenendo (per esempio) gli Indignati; il Comitato spontaneo che sta raccogliendo le firme per sfiduciare (idealmente) questa Giunta senza arte né parte; il Comitati spontanei a difesa dell’ambiente, della Sanità pubblica garantita. Se il cambiamento non verrà da noi, il Popolo, inutile aspettarselo da altre sponde. Da una seduta monotematica del Consiglio regionale o da una (prossima) campagna elettorale.
Molise Dati scaricata, dalla Regione Acquisiti programmi e servizi informatici da una ditta esterna per 196 mila euro sette determine dirigenziali (n. 27, 29, 30, 35, 40, 48 e 50 del 2014) omaggia di 196.000 euro (qualche centesimo in meno, per la verità) una società esterna, la PA Digitale Adriatica, per l’acquisizione di prodotti e servizi informatici. Davvero questi prodotti e servizi non potevano essere trovati “in house”? Davvero le risorse destinate alla PA Digitale Adriatica non potevano essere investite per cercare di non depauperare l’ennesimo asset misto pubblico-privato, ad esclusivo beneficio di un soggetto terzo esterno? Insomma, siamo sempre lì: strategicamente l’attività di questo governo regionale ci sembra davvero fare acqua da tutte le parti. Il dispendio di risorse pubbliche in un’infinità di piccoli (e inutili?) rivoli è ormai uno stillicidio. Commissioni istituzionali composte da numerosissimi profili esterni, consulenze, affidamenti a terzi di servizi che si potrebbero tranquillamente produrre all’interno
della stessa amministrazione sono diventati ormai una prassi di cui continua a sfuggirci
la logica e i possibili benefici positivi per la collettività.
“Petraroia deve dimettersi E’ stato un fallimento”
Il consigliere regionale Micone, alla luce dei danni prodotti all’assessorato al Lavoro raginosa della macchina amministrativa regionale afferente le politiche per l’occupazione. “Il mio invito è dunque in questa sede quello di predisporre un ordine del giorno volto all’assunzione di un preciso impegno da parte dell’Assemblea Consiliare e del Governo Regionale, ciascuno per le proprie competenze, in ordine alla risoluzione delle diverse criticità occupazionali che interessano la nostra regione ed al contempo ad un nuovo approccio alle politiche di programmazione regionale in un’ottica di medio – lungo periodo e se-
condo un’azione concertata che impegni le Istituzioni a più livelli interessate”, continua Micone. “In assenza della individuazione di un percorso condiviso volto alla concreta soluzione delle varie problematiche occupazionali “in nome di tanti cittadini molisani, disoccupati, inoccupati, cassaintegrati, lavoratori in mobilità e precari chiedo le dimissioni di chi è alla guida di un Assessorato che non funziona e che si limita a meri e ripetuti annunci mediatici che troppo spesso spostano l’attenzione e le responsabilità sul Governo nazionale invece di assumere un ruolo di primo piano nella gestione delle criticità legate al mondo del lavoro”, conclude Micone.
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4 11 marzo 2015
Pista di sci di fondo rifatta e altri milioni di euro del Por/Fesr 2007-2015 da utilizzare entro fine d’anno sul resto del territorio regionale A Capracotta ad opera del Comune come ente attuatore L’onore di un campionato mondiale di sci di fondo la pista di sci nordico di Capracotta l’ha avuto e lo ha anche onorato al meglio delle possibilità. Sono trascorsi alcuni anni e come tutti gli impianti anche la pista di sci nordico di Prato gentile ha bisogno di una ripassata, di un adeguamento, quindi di un finanziamento. Anche questo c’è stato, per un importo di 576.190,48 euro, ad avvalorare che nella località alto molisana la tradizione sciistica è un valore che va sostenuto, migliorato, valorizzato. Il Comune ha fatto e continua a fare la sua parte, così lo storico Sci Club. Insomma il finanziamento si cala in una realtà che poche
altre volte, come in questa occasione, è riuscito a corrispondere ad una storia e una tradizione consolidate. Il finanziamento di cui sopra rientra nel Por Fesr 2007/2013 (Attività 2.1 “Progetti integrati di sviluppo territoriale nelle aree svantaggiate”), vale a dire nel quadro delle iniziative che avrebbero dovute essere realizzate entro quel lasso di tempo e che in vece, non senza affanno, devono essere concluse entro la fine dell’anno, pena la revoca dei finanziamenti. Rischio che il Comune di Capracotta, ente attuatore dei lavori di adeguamento della pista, non corre, avendo provveduto a spendere e a documentare la
s p e s a di 230.055,01 euro alla Regione. A margine di questa notizia è interessante prendere nota che alla data del 9 marzo 2015 ci sono ancora diversi capitoli dedicati alla spesa del Por Fesr 2007-2013 da utilizzare. Nel dettaglio: 868.167,71 euro e 1.190.837,31 sul capitolo 12519; 1.668.827,91 e 46.617,21 euro sul
capitolo 12521; 1.187,42 euro e 113.115,68 euro sul capitolo 12523. Risorse finanziarie il cui totale impiego deve realizzarsi entro 31 dicembre 2015.
Banca terra del Molise, primo passo per l’imprenditoria La Giunta regionale ha approvato il regolamento per la gestione e il funzionamento del nuovo sistema CAMPOBASSO. La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla, il regolamento che contiene le modalità di gestione e funzionamento della “Banca della Terra del Molise”. “Istituita con legge regionale 5 novembre 2014, n. 16 – dichiara l’Assessore Facciolla – la “Banca della Terra” rappresenta in primo luogo una concreta opportunità di lavoro per quanti intendano dedicarsi all’imprenditoria agricola. Tale strumento, infatti, si propone di recuperare terreni incolti o abbandonati di proprietà pubblica o privata, per assegnarli prioritariamente ai giovani agricoltori. L’obiettivo è quello di promuovere la crescita occupazionale nel settore, favorendo, nel contempo, il ricambio generazionale in agricoltura. Il Regolamento – spiega l’Assessore Facciolla – prevede, infatti, che abbiano la priorità i giovani con meno di 40 anni che non hanno la qualifica di impren-
ditore alla data della richiesta, ma che si impegnino a conseguirla nei sei mesi successivi all’assegnazione del terreno; i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali associati (IAP) che non hanno compiuto quarant’anni alla data di presentazione della do-
manda di assegnazione; le imprese cooperative, dando priorità a quelle con l’età media dei soci più bassa. La gestione dei terreni – continua l’Assessore Facciolla – sarà affidata all’Arsiam, che provvederà al rilascio delle autorizzazioni e concessioni di beni di sua
proprietà o affidati in gestione da Enti e soggetti inseriti nella Banca della Terra. Una volta completata l’operazione di censimento e inserimento dei terreni nella Banca, gli interessati potranno fare richiesta di assegnazione all’Arsiam, inoltrando uno specifico piano di svi-
luppo, contenente la descrizione del lotto, gli obiettivi produttivi, un cronoprogramma dei lavori previsti. Al proprietario del fondo spetterà un canone, che sarà determinato in base ai criteri definiti nel regolamento, o anche di comune accordo fra il proprietario e l’assegnatario. Attraverso la “Banca della terra” – conclude l’Assessore Facciolla – miriamo ad incentivare lo sviluppo produttivo nelle aree rurali, recuperando i terreni agricoli e forestali abbandonati, incolti o sottoutilizzati, il cui stato di degrado rappresenta un fattore di rischio per l’integrità del territorio. Non solo, dunque, si interviene affinché la terra torni nelle mani degli agricoltori, ma si agisce anche sul fronte della salvaguardia del suolo e degli equilibri idrogeologici, restituendo all’agricoltura l’importante ruolo di presidio ambientale e di volano per lo sviluppo dell’economia regionale che da sempre ad essa compete”.
Il Gal Innova Plus autorizzato ad allungare i tempi di realizzazione di tre progetti del programma di sviluppo rurale
I Gruppi di azione locale (Gal) di recente hanno dato una dimostrazione della loro vitalità nel corso del convegno tenuto presso la sede di Via Monsignor Bologna su iniziativa del direttore generale del Gal “Molise verso il 2000”, Antonio Di Lallo. L’occasione è servita a riunire i soggetti istituzionali che operano sul territorio per valutare gli elementi ambientali che possono essere destinatari di risorse e funzionali allo sviluppo locale. L’occasione è servita a conoscere i contenuti di alcuni progetti in fase di realizzazione e, in modo più circostanziato e approfondito, del progetto “I territori che fanno la cosa giusta”. Il commento all’iniziativa è stato unanimemente favorevole perché capace (l’iniziativa) di chiamare in causa la Regione
Nonostante le buone intenzioni e l’impegno che si dice non venga mai meno, siamo sempre e solo di fronte a investimenti vecchi di anni che non si riescono a concretizzare nei termini giusti Molise quale ente primario di programmazione territoriale e metterla al corrente di ciò che i Gal vanno facendo e di cosa sarebbe utile che si accompagnasse alla loro azione di sviluppo locale. Torniamo ai Gal per commentare brevemente la notizia che vede interessato il Innova Plus cui sono state finanziate tre proposte progettuali di cooperazione interterritoriale, come risulta dalla domanda del 20 giugno 2011, ovvero il finanziamento
del progetto “Territori che fanno la cosa giusta”, per un importo pari 175.000 euro; il finanziamento del progetto “Rete Itinerari Gastronomici e Cultura del Gusto”, per un importo di 185.000 euro e il finanziamento del “Progetto RED”, per un importo di 90.000 euro. Progetti che sarebbero dovuti essere portati a compimento entro la fine del 2014 e che, invece, se tutto filerà liscio, potranno essere realizzati entro il 30 giugno prossimo. Gli in-
terventi riguardano il Programma di sviluppo rurale della Regione Molise del settennio 2007/2013, approvato il 25 febbraio 2008. Al solito, nonostante le buone intenzioni e l’impegno che si dice non venga mai meno, siamo sempre e solo di fronte a investimenti vecchi di anni che non si riescono a concretizzare nei termini giusti. Sempre e comunque bisognosi di proroghe, correttivi, aggiustamenti. Diversamente non saremmo Molise.
TAaglio lto
5 11 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Una risorsa impareggiabile, in primo luogo, per la Regione Molise e per una crescente parte del Mezzogiorno”
La Cattolica a 20 anni dalla posa della prima pietra
Alla resa dei conti sono ben altre le prese d’atto, le constatazioni, le determinazioni che hanno invaso e condizionato la Fondazione da parte della Regione Molise, del commissario ad acta e dei sub commissari che si sono avvicendati al capezzale della sanità molisana “La Fondazione “Giovanni Paolo II” è un avamposto in ambito assistenziale, in quello degli avanzamenti scientifici e tecnologici, in quello, anche, dell’alta formazione e della comunicazione relativi alle sempre più estese aree di attrazione della medicina”. L’affermazione che solo in apparenza potrebbe apparire apodittica, risponde pienamente alla realtà e al giudizio dei pazienti. Peccato che la stessa corrispondenza non ci sia nell’ambito del sistema sanitario regionale da parte di chi quel sistema l’ha governato e lo governa in condizioni di gravi difficoltà, sommerso dai debiti, avvilito dagli sprechi, mortificato dalle professionalità che ci sono e non possono emergere per via di una programmazione territoriale che risponde unicamente a concetti e a esigenze di carattere ragionieristico. In questo quadro di mortificazione sociale, professionale, e scientifica hanno ragione da vendere i responsabili della Fondazione a puntualizzare lo stato dei fatti e delle cose. E sia gli uni che le altre pendono favorevolmente dalla parte della Fondazione che oggi, alle 11, nella sala riunioni della presidenza, con la partecipazione del presidente Maurizio Guizzardi, del direttore generale. Enrico Zampedri e del preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Rocco Bellantone, terrà una conferenza stampa per presentare il programma delle celebrazioni del ventennale della posa della prima pietra. Il 19 marzo 2015, infatti, ricorre il ventesimo anno dal giorno in cui San Giovanni Paolo II volle benedire la nascita del Centro che oggi porta il
TERMOLI. “Non abbiamo una classe dirigente e lo dimostrano i fatti”: sono le prime battute del medico dell’ospedale San Timoteo Quintino Desiderio che aggiunge: “questi standard ospedalieri stanno in giro da oltre tre anni e se ne parlava abbastanza affinché qualcuno si rendesse conto che si dovevano approvare in queste forme o in forme diverse
suo nome. Un ritorno al passato, allorché le aspirazioni e le speranze declinavano l’ottimismo, la crescita, la consacrazione di una regione piccola, ma decisa a crearsi una realtà scientifica in grado di convogliare l’interesse di un vasto bacino d’utenza interregionale. Un ritorno al passato per ripercorrere gli accadimenti che, come siamo costretti a ribadire, oggi incasellano anche la pregevolezza scientifica e assistenziale della Fondazione, in un insieme amministrativo e gestionale di basso, bassissimo profilo politico e amministrativo. Non sappiamo se gli amministratori regionali sanno presenti alla conferenza stampa e se vorranno interloquire. Sarebbe interessante. Come interessanti sono certamente i riconoscimenti che Centro “Giovanni Paolo II”, quale polo d’eccellenza a livello nazionale e internazionale, ha inanel-
lato nel corso dei 13 anni d’attività ovvero dalla sua apertura, avvenuta il 28 novembre 2002. Li ricordiamo: nel luglio 2008, l’Osservatorio per la salute della donna (O.n.da) ha attribuito al Centro il prestigioso riconoscimento di “Ospedale a misura di donna” con il massimo punteggio - 3 Bollini Rosa; nell’autunno del 2008, l’Unità operativa complessa (Uoc) di Radioterapia è stata premiata per aver presentato il miglior contributo scientifico dell’anno al congresso dell’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica (A.i.r.o.); nel 2009, la stessa Unità Operativa è stata la prima in Italia e tra i primi in Europa a studiare e poi sperimentare l’innovativa metodica terapeutica per la radioterapia “Vmat”; nello stesso anno, è stata attribuita al Centro la certificazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro 18.001; ad oggi è tra i
pochi presidi ospedalieri italiani a possedere tale certificazione. Altro dato particolarmente significativo è che nel 2014 l’Agenas, per conto del Ministero della Salute, ha reso noto i dati della mortalità a 30 giorni dopo l’intervento di bypass aortocoronarico. Ebbene, la Fondazione di Ricerca “Giovanni Paolo II” di Campobasso si è classificata al quinto posto su 123 strutture ospedaliere esaminate su tutto il territorio nazionale, con un indice di mortalità pari allo 0,27% a fronte di una media nazionale del 2,2%. La valutazione si riferisce all’intero processo assistenziale ospedaliero e post-ospedaliero. Tutto ciò dovrebbe costituire una forte motivazione a difendere e a valorizzare un simile patrimonio scientifico, un tale presidio sanitario, una tale rappresentazione di alta professionalità. Dovrebbe. Ma alla resa
Sanità senza classe dirigente dipendeva da una contrattazione libera delle parti tanto è che da mie notizie so che altre regioni hanno protestato contro lo standard dei 600mila abitanti per un ospedale che abbia una Dea di II Livello e non averlo significa non avere Dea di primo e quindi solo ospedali di base con Medicina,
L’INTERVENTO Il vorticoso dibattito sull’ospedale di questi ultimi tempi, ci ha fatto rendere conto di una mancanza di conoscenza della strategia complessiva sulla salute di questa amministrazione comunale. Perché secondo noi la salute di una popolazione non si limita alla sola presenza di alcuni reparti ospedalieri piuttosto che altri, ma riguarda un aspetto più complessivo di programmazione, prevenzione e cura. Vorremmo conoscere cosa ha in mente il nostro Sindaco riguardo alla programmazione e come esempio potremmo portare il caso dell’allargamento delle lavorazioni di alcune industrie chimiche o della futura tra-
Chirurgia, Pronto soccorso e servizi di radiologia e laboratorio analisi, ossia un ospedale ante anni ’60. L’ospedale di Termoli negli anni ’60 era fatto così motivo per il quale avere un ospedale del genere è meglio non averlo perché non rende il servizio alle persone,
non è SICURO perché se non ci sono alcuni degli specialisti le patologie non possono essere trattate e il malato vi accede per essere trasferito. Adesso si potrebbe intervenire politicamente in sede di presidenza del Consiglio e cercare di mitigare lo standard dei 600mila abitanti cercando di ri-
dei conti sono ben altre le prese d’atto, le constatazioni, le determinazioni che hanno invaso e condizionato la Fondazione da parte della Regione Molise, del commissario ad acta e dei sub commissari che si sono avvicendati al capezzale della sanità molisana. Che se fosse meno male amministrata terrebbe diversamente conto della sperimentazione clinica e strumentale che si realizza in quella sede e della sinergia con la Facoltà di Medicina e Chirurgia e con il Policlinico “A. Gemelli” che del Centro fanno “un vero e proprio laboratorio all’avanguardia nell’assistenza e nella sperimentazione scientifica”. D’accordo quindi sulla attestazione che siamo in presenza di “una risorsa impareggiabile, in primo luogo, per la Regione Molise e per una crescente parte del Mezzogiorno. Una risorsa preziosa e unica, anche, per l’intero Ateneo dei cattolici italiani”. Non rimane che sperare che cambino i tempi e, soprattutto, gli uomini alla Regione Molise. Dardo Post scriptum: La Fondazione attualmente è guidata dal Consiglio di amministrazione presieduto da Maurizio Guizzardi e composto dal prorettore dell’Università Cattolica, Stefano Baraldi, dal preside della Facoltà di Medicina Rocco Bellantone e dal Consigliere di Amministrazione dell’Università Cattolica Giovanni Raimondi. Il direttore generale è Enrico Zampedri, mentre il Direttore Scientifico è Giovanni Scambia.
durlo o di fare delle eccezioni per le regioni più piccole posto che è bene a conoscenza di tutti che il Molise non fa 600mila abitanti. Lo sapevano al Comitato tecnico e lo sanno tutti. Solo che al Ministero cosa vuole che gliene importi di una regione di 300mila abitanti? Erano i nostri governanti che avrebbero dovuto porsi questo problema”.
Salute e silenzi sformazione dello zuccherificio. Ci piacerebbe conoscere la sua opinione sulla mancanza assoluta di controlli in continuo della qualità dell’aria al nucleo industriale, visto il guasto ormai pluriennale delle vecchie centraline. Cosa dice dell’inerzia del Consorzio per il loro ripristino, considerata anche la chiusura del presidio locale dell’Arpam? Cosa ne pensa il nostro primo cittadino della mancanza di analisi epidemiologiche specifiche riguardanti le patologie più rilevanti nel basso Molise ed in particolare dell’ancora inattuato registro tumori?
Sull’ospedale San Timoteo e sulla scure che sta per abbatervisi, non pensa di dover intervenire presso la Regione “amica” per sollecitare la firma di accordi di prossimità con il vicino (ed anch’esso sottoposto a ridimensionamento) ospedale di Vasto? Crediamo siano tutti interrogativi sensati e legittimi da parte di coloro che vivono in un territorio che viene anno per anno privato di servizi utili ad un sereno sviluppo economico-sociale e che aspettano indicazioni sulla strategia politico-amministrativa del loro purtroppo silente Sindaco. Restando in fiduciosa attesa di qualche risposta ci attendiamo di conoscere anche il
parere del partito di maggioranza e degli alti rappresentanti istituzionali del territorio in Parlamento ed in Consiglio Regionale; finora li abbiamo visti solo impegnati a tessere le lodi di quell’ “ex-rottamatore” che, con i suoi provvedimenti grettamente numerari, sta condannando la nostra città ed il basso Molise tutto ad un futuro di incertezza sanitaria e sociale. Se questi nostri rappresentanti continueranno a rimanere inerti, non potranno che portare sulla loro coscienza le future vittime di questa politica dissennato. SEL sez. Termoli
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso
11 marzo 2015
Un fondo per impiantare nuovi alberi E’ l’iniziativa lanciata ieri al Comune per sostituire le piante distrutte dalla neve CAMPOBASSO. Rimboschiamoci le maniche”. E’ questo il titolo dell’iniziativa presentata, nella sala consiliare del Comune di Campobasso. Il progetto, organizzato dal Congeav (Corpo nazionale delle guardie ecologiche ambientali volontarie) e promosso dal consigliere regionale con delega alla Cultura, Domenico Ioffredi, con la collaborazione del Comune di Campobasso e della Provincia di Campobasso, ha come scopo quello di raccogliere fondi sia per l’acquisto che per la piantumazione degli alberi, anche offrendo il proprio tempo aiutando gli addetti che si occuperanno di restituire alla città capoluogo il proprio patrimonio arboreo. All’evento sono intervenuti il consigliere regionale Domenico Ioffredi, il presidente della Provincia Rosario De Matteis, il sindaco di Campobasso Antonio Battista, i capigruppo di maggioranza del Comune di Campobasso. “Verrà aperto un conto corrente bancario presso la Banca Popolare delle Province Molisane nel quale converge-
ranno le donazioni volontarie di tutti coloro che vorranno aiutarci a raccogliere fondi da spendere nell’acquisto di nuovi alberi da piantare al posto di quelli caduti in tutta la città” ha esordito Colangelo. “Ribadisco ancora una volta che quella della settimana scorsa è stata una vera e propria catastrofe per il patrimonio arboreo cittadino che ha subito al 70% del totale. Il 30% è rappresentato da alberi da abbattere completamente e la cifra potrebbe lievitare ancora dal momento che
ancora stiamo censendo i danni subiti. La fase di raccolta fondi – afferma il sindaco Battista – non sarà a tempo indeterminato: ci siamo dati una scadenza in 60 giorni, trascorsi i quali chiuderemo il conto corrente e provvederemo ad investire la somma dove servirà, utilizzando alberi magari diversi dai cipressi che, a quanto pare, non fanno per la nostra città. Abbiamo aderito come amministrazione a questa iniziativa ad una sola condizione: avremo il controllo, tramite i nostri revisori e i nostri fun-
zionati, del flusso di denaro che transita sul conto, ovviamente gratuitamente, per dare il massimo della trasparenza possibile. Gli interventi, poi, di piantumazione dei nuovi arbusti verranno effettuati in autunno/inverno prossimo o, al massimo, a primavera 2016. Inoltre – chiude Battista – proprio questa mattina ho inviato una lettera al Presidente della Regione Molise e al Prefetto di Campobasso di richiesta di stato di emergenza per la città capoluogo”. Dal canto suo il Presidente della Provincia di Campobasso, De Matteis, ha ribadito che: “Purtroppo posso partecipare, e parteciperò con piacere, solo in maniera personale alla raccolta in quanto, come tutti sappiamo, la Provincia non ha più risorse da poter spendere. Coinvolgerò, ovviamente, tutti i consiglieri provinciali”. Nico Ioffredi, ideatore dell’iniziativa, ha parlato di “tre caratteristiche di questa iniziativa: la scientificità in quanto in collaborazione con l’Università del Molise
che offrirà il proprio contributo scientifico nell’individuare il tipo di piante che rimpiazzeranno, da caso a caso, quelle cadute. La trasparenza, in quanto vigileremo costantemente sul conto corrente e su quanto convergerà in esso. La partecipazione, perché tutti i cittadini potranno offrire il proprio contributo nel dare una mano a reimpiantare gli alberi. Inoltre avremo il sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione che metterà a disposizione i propri vivai e il proprio know-how in materia. Infine – chiosa Ioffredi – ho avuto contatti anche con i Molisani nel Mondo, pronti ad aiutarci”. Chiude il giro di intervento il consigliere Antonio Molinari che sottolinea ancora una volta quanto “l’amministrazione sia spinta verso la tutela del patrimonio arboreo ma davanti a catastrofi del genere nulla ha potuto. Proprio quale giorno fa, infatti, avevamo firmato un protocollo con l’Università per il censimento degli alberi e delle essenze della città”. (seitorri.it)
Sicurezza e legalità per il lavoro Il progetto è scaturito dai lavori della Commissione guidata da Giuditta Lembo CAMPOBASSO. La Commissione lavoro non regolare della Regione Molise ha dato inizio ad una interessante iniziativa : “ Sicurezza e legalità vanno a scuola “ ad annunciarlo la Consigliera di Parità Giuditta Lembo in rappresentanza della Commissione. Il progetto promosso dalla Commissione, nasce dall’esigenza di promuovere presso gli Istituti superiori della regione Molise una maggiore sensibilità verso il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e una maggiore cultura della legalità, alfine di far acquisire ai giovani studenti una adeguata consapevolezza dei propri diritti e doveri in veste di futuri lavoratori. Il progetto si avvarrà di una prima fase
sperimentale che vedrà coinvolti gli studenti del III° e, IV° e V anno dell’Istituto di Agraria e dell’Istituto per Geometri di Campobasso, rappresentativi di due settori particolarmente legati alle tematiche progettuali e prevederà un programma di lezioni frontali in aula pari a 24 ore per il periodo marzo-aprile. Il progetto è frutto della importante collaborazione volontaria di tutti i componenti della Commissione : Inps, Inail, Attività ispettiva, Camere di Commercio, Agenzia delle Entrate, Associazioni di categoria e vede la collaborazione anche della Guardia di Finanza; molteplici professionalità che a vario titolo svolgeranno le ore di do-
cenze presso gli Istituti diretti dalla dirigente Rossella Gianfagna che ha condiviso appieno la proposta progettuale. Tra le materie trattate : Il Concetto di legalità coniugato con quello di lavoro regolare (Agenzia delle Entrate ) Emersione del lavoro irregolare nella strategia europea per l’occupazione ( C.N.A) Lavoro irregolare quale problema sociale e non solo economico (Consigliera di Parità) Sommerso informale ed economia criminale ( Guardia di Finanza) Tipologie contrattuali, diritto retributivo , Jobs act : come cambia il lavoro (DRL) Il rapporto di lavoro: aspetti previden-
ziali ed assicurativi ( Inail -Inps) Il tema della sicurezza sul luogo di lavoro in generale (Scuola Edile) Nozioni di sintesi sull’evoluzione della normativa: decreto legge n.81/ 2008. Alla fine del progetto sarà distribuito agli studenti che sono stati coinvolti, un questionario a risposta multipla ( compilato in forma anonima), al fine di conoscere l’opinione degli stessi a proposito del fenomeno del lavoro sommerso, della legalità e della sicurezza. I risultati dei questionari saranno indicativi dell’impatto che ha avuto il progetto sui singoli studenti nonché delle nozioni acquisite da questi ultimi.
Museo del Risorgimento, il logo molisano Adottato ufficialmente un logo unico per i molteplici comitati dell’Istituto per la Storia di Risorgimento Italiano. Anche il comitato di Campobasso-Isernia, dunque, sfoggia il proprio logo in formato disponibile all’uso. Il logo è uguale per tutti i Comitati, fatta naturalmente eccezione la scritta di appartenenza. Tra le ultime novità relative alle attività dell’Istituto si possono menzionare – l’approvazione della sede di Milano per il prossimo annuale Congresso di Storia del risorgimento (4 al 7 novembre 2015). – la rivista “Rassegna Storica” recupererà lo scarto di tempo accumulato (l’ultimo numero arretrato recentemente uscito riporta ancora la data ott.-
dic. 2012). Essa passerà a una cadenza semestrale e per il 2015 probabilmente sarà previsto un numero unico speciale sul centenario della I G.M. La rivista sarà inoltre disponibile liberamente al pubblico on line nei suoi 100 anni di attività. – è stato stabilito che coloro che hanno interrotto il rinnovo della quota sociale possono riprendere la socialità senza particolari adempimenti, cioè non dovranno ripresentare un nuovo modulo di richiesta di adesione. – E’ in corso di chiarimento con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali la natura giuridica dell’istituto (Ente Pubblico o Ente di Ricerca avente personalità giuridica pubblica). Si è in attesa di un responso definitivo.
Monacilioni paese di sport Venerdì cerimonia di apertura dell’innovativo progetto del Coni MONACILIONI. Cerimonia di apertura, venerdì 13 marzo alle 18.30, per l’innovativo progetto del CONI denominato “Luoghi di sport”. L’evento si terrà al palasport di Monacilioni, che insieme a Mafalda, Pescolanciano
e Roccamandolfi fa parte dell’iniziativa. “Luoghi di sport” è un progetto nazionale che mira a promuovere la pratica sportiva partendo dai luoghi dove la scarsa presenza di risorse umane e strutturali ne limita la diffusione.
I Comuni, punto di forza, diventano luogo di aggregazione e di promozione delle attività del benessere con un target senza limiti: dai bambini agli anziani. Il Molise è stato inserito tra le 6 regioni pilota del progetto nazionale: in ognuna di esse sono stati indi-
viduati 4 comuni. Ma dato il successo e l’interesse suscitato è stato esteso a tutte le regioni d’Italia. L’iniziativa è interamente finanziata da Coni e gratuita per tutti i partecipanti, si concluderà il 31 luglio ed è aperta a chiunque voglia unirsi.
Campobasso
7 11 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
A Palazzo san Giorgio Iacobucci manager è cosa fatta: dovrà porsi il problema della gestione dei reparti e del loro coordinamento per evitare che capitano incidenti come quello con i giudici della Corte dei Conti Via libera della giunta regionale all’incarico di manager presso il comune di Campobasso del dirigente Antonio Iacobucci, che sta svolgendo anche funzioni di commissario presso l’ex Ersam. Via libera quindi alla sottoscrizione del contratto e all’avvio della collaborazione esterna. Che cade in un momento particolarmente delicato per gli amministratori di Palazzo san Giorgio informati dalla Corte dei Conti delle gravi deficienze riscontrate nella gestione finanziaria e contabile e, soprattutto nella mancata collaborazione - come è stato eufemisticamente affermato dai giudici contabili - da parte delle strutture municipali nella fornitura delle notizie richieste con appositi questionari. Della vicenda questo forse è il lato meno accettabile e giustificabile in quanto de-
nuncia oltre che una scarsa sensibilità anche una forma di arroganza che non può esercitarsi soprattutto nel dialogo e nel confronto tra pubbliche amministrazioni. Un difetto di manico? S’è dovesse essere un difetto di dirigenza, bene, sarà il caso che tra i consiglieri più accorti che siedono a Palazzo san Giorgio qualcuno si ponga la domanda e cerchi di avere una risposta. La Corte dei Conti ha “denunciato” la scarsa collaborazione da parte di chi (sindaci: Di Bartolomeo – Battista; assessori: Toma-Sabusco e dirigenti: Gallinaro - Di Cicco e collegio dei revisori) tra gennaio e dicembre 2014 ha avuto la responsabilità delle finanze e dei bilanci comunali che non avrebbero dovuto fare altro che trasmettere il carteggio relativo al rendiconto 2012 redatto a
regola d’arte e puntualmente affidato al dirigente del settore finanza in carica a quel tempo. Stiamo parlando di atti pubblici, di documenti contabili, di pratiche che hanno un corso lungo e complesso alle spalle. Per cui diventa davvero impensabile che possano essere state disperse, utilizzate male, non protette come avrebbero dovute essere anche in previsione di una legittima e coerente richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei Conti che, come abbiamo già scritto, non ha risparmiato critiche e rilievi al collegio dei revisori per ciò e per come è successo. La firma del contratto di Iacobucci non potrà ignorare questo stato delle cose e le conseguenze che può innestare. Sicuramente il manager fortemente voluto dal sindaco che ne conosce le qualità (oltre la de-
terminazione) professionali, dovrà porsi il problema della gestione dei reparti e del loro coordinamento per evitare che capitano incidenti come quello appena descritto con i giudici contabili. Un Comune capoluogo di regione non può assolutamente esporsi a figuracce del genere. E i primi a coprirsi, assecondando le giuste professionalità e l’assunzione di una grande responsabilità nell’esplicarla, dovrebbero essere gli ignari consiglieri comunali che invece, stando alla cronaca spicciola, si attardano a sofisticare sul compenso e non sulla qualità del manager. Cambio di passo e di mentalità: esigenza largamente diffusa e necessaria a Palazzo san Giorgio.
Fermato un giro di prostituzione Donne cinesi avevano preso in fitto un appartamento in centro a Campobasso CAMPOBASSO. Era uno strano via vai quello che si registrava in un appartamento di una centralissima via del Capoluogo. Un via vai notato dalla Polizia di Stato di Campobasso che, raccolte le prime informazioni, ci ha messo poco a capire cosa succedesse in quel posto. Dopo una serie di appostamenti, gli agenti
della Squadra Mobile hanno fatto irruzione nell’appartamento, trovando una donna di nazionalità cinese dedita alla prostituzione. Nella circostanza, sapientemente occultati, sono stati rinvenuti circa 1.300 euro, provento dell’attività, unitamente ad inequivocabili “attrezzi del mestiere”, nonché alcuni numeri di telefono verosimilmente
appartenenti ai clienti, su cui sono in corso accertamenti. Dai trenta ai cinquanta euro l’ora la tariffa richiesta per le prestazioni. A seguito degli accertamenti di rito, nei confronti della donna di 42 anni che è risultata clandestina e si è rifiutata di collaborare per consentire l’individuazione dei
suoi sfruttatori, è stato emesso un provvedimento di espulsione con conseguente accompagnamento al Cie di Roma. La locataria dell’immobile, una cittadina cinese residente in Toscana, è stato denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Uso del cellulare, i rischi Saranno tenuti incontri con gli studenti delle scuole medie da parte dei medici dell’Isde Molise CAMPOBASSO. La COMMISSIONE Sanità del Comune di Campobasso, tra i tanti argomenti affrontati, ha dato particolare risalto alle problematiche riguardanti l’inquinamento ambientale. Ai lavori della commissione, presieduta dal PRESIDENTE Giuseppe D’Elia, sono stati invitati i rappresentanti molisani dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) per portare il loro contributo scientifico. Gli stessi, nei vari incontri, hanno posto all’attenzione della Commissione i pericoli per la sa-
lute pubblica derivanti dall’inquinamento da traffico dall’elettromagnetismo. Per l’inquinamento elettromagnetico, particolare interesse è stato rivolto ai rischi prodotti dai ripetitori telefonici. La Commissione, tramite del presidente D’Elia, ha relazionato all’assessore all’Urbanistica Chierchia affinché l’Amministrazione realizzi un Piano di Sviluppo Tecnologico, indispensabile in futuro, per regolamentare al meglio l’installazione delle antenne sul territorio comunale. La Com-
missione Sanità, inoltre, ha trattato le problematiche riguardanti i rischi connessi all’uso non corretto del cellulare specialmente nei giovani e nei bambini. In merito, vista l’importanza di questo argomento, la Commissione ha proposto, all’Assessore alla Sanità De Capoa, l’organizzazione di incontri informativi da tenere nelle Scuole Primarie e Secondarie di 1° Grado della Città. Gli incontri saranno tenuti dai medici dell’ISDE Molise. Per l’occasione, da parte del’Amministrazione Comunale, sarà
consegnata ai docenti e ai genitori una brochure, realizzata dalla Commissione, contenete le giuste regole per l’uso del cellulare. Calendario degli incontri 10 marzoore 16.30 pressol’I.C. “Jovine” 13 marzoore 16.30 pressol’I.C. “Petrone” 16 marzoore 16,30 pressol’I.C. D’Ovidio 17 marzoore 16,30 pressol’I.C. “Colozza” 18 marzoore 17,30 pressol’I.C. “Montini” 19 marzoore 16,30 pressoil Convitto Nazinale Mario Pagano.
Festival dell’Astronomia al via E’ partito ieri a Campobasso con la visita di alunni della Don Milani e Petrone CAMPOBASSO. E’ partito con la visita guidata di quattro classi della Scuola primaria ‘Don Milani’ dell’Istituto comprensivo ‘Petrone’ di Campobasso il I Festival nazionale dell’Astronomia e dell’Esplorazione in programma in Molise fino all’inizio di maggio. Protagonisti di una bella esperienza a contatto con i corpi celesti, gli odori e i misteri dell’universo, bambini e ragazzi si sono immedesimati meravigliosamente nel contesto di una ‘passeggiata spaziale’ che attraversa il cosmo dai tempi di Aristotele e Tolomeo fino a Stephen Hawking e Samantha Cristoforetti.
Tra laboratori didattici di astronomia, centrati sul gioco e sull’interazione, alla visita della mostra curata dal Muse (Museo delle Scienze di Trento) la mattinata è trascorsa leggera, nel vivo stupore misto ad entusiasmo dei bimbi, ben indirizzati dalle guide Marco, Luca, Emanuela e Alessandra. Novanta… aspiranti astronauti – tre prime e una seconda – che si muovevano tra un marchingegno e l’altro, un dispositivo ultratecnologico e un planisfero così come lo immaginavano i filosofi di un tempo: tutto piacevole e grande, vasto come gli ambienti della Scuola primaria “Enrico
D’Ovidio” di via Roma, dove pulsa il cuore del Festival, e gigantesco come il cosmo, quello accessibile e quello ipotizzato o immaginario a seconda che dietro al telescopio ci sia uno scienziato consumato o un bambino che, magari un giorno, seguirà le orme di ‘AstroSamantha’ Cristoforetti e Luca Parmitano. E oggi nel parco stellare delle meraviglie entrerà in funzione anche il Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, partner eccellente del Festival. Con l’esperto Giovanni Pirone l’universo accessibile è passato
in rassegna con parole semplici, efficaci, accattivanti. Un magico viaggio nel cosmo, all’interno dell’oasi Planetario, allestito nel piazzale interno del palazzo ex Gil. Largo ai bambini e ai ragazzi. Migliaia e migliaia le prenotazioni registrate. Il riferimento per ‘viaggiare nel Festival’ è alla email segreteria@festivaldellastronomia.it e al numero 347 1231753. Aspettando di deliziare anche i grandi e gli appassionati con le super conferenze a tema, in programma a partire dal fine settimana
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Isernia
11 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
L’Espresso fa le pulci alla Provincia Il settimanale ha portato i dati della Corte dei Conti che vedono un debito fuori bilancio di 2 milioni di euro ISERNIA. La Provincia è un ente abolito solo su carta, questo lo scopo del viaggio condotto lungo lo stivale da Fabrizio Gatti che mette per iscritto sul noto settimanale l’Espresso la mega inchiesta ‘Gattopardi di Provincia’, uscita numero 10, del 12 marzo 2015. Denuncia di sprechi, privilegi, lobby e dipendenti incollati alle poltrone. Mentre le strade sono sempre più in malora con voragini davvero perico-
lose, i trasporti al limite della decenza, i riscaldamenti nelle scuole razionalizzati al massimo, l’assistenza anziani e disabili un lusso per pochi e gli stipendi sempre più in ritardo, la Corte dei Conti ha analizzato tutti i bilanci 2014 in disavanzo delle Province d’Italia. Rischiano le Province: dal 31 marzo sarà presentata la lista di soprannumerari, un elenco del personale in esubero in questi enti e che andranno a riposo
‘forzato’ o messo in mobilità. Nella lunga lista nera di un’Italia che finge di cambiare per rimanere sempre la stessa, compare anche la Provincia di Isernia in pole position soprattutto nella mappa del crack, la stessa Isernia che ufficialmente ha i conti in pareggio. A denunciare il contrario è il lungo viaggio nei disastri finanziari condotto da Gatti che evidenzia per la Provincia pentra un debito fuori bi-
lancio di oltre 2 milioni di euro, precisamente di 2.432.572 euro, pari a 18,11 euro di debito per abitante per uno squilibrio di ben 1.577.839 euro. Isernia, la seconda provincia più piccola d’Italia con i suoi 87 mila abitanti, viene anche descritta come la Provincia della “lentezza”. “Alle 8.28 un impiegato timbra il cartellino. Poi esce a comprare il giornale. Tre colleghi timbrano alle 8.29, salgono in ufficio. Alle 8.40
camminano tutti verso il bar. Caffè, chiacchiere e alle 8.55 uno va viaAlle 9.02 solo i due rimasti ritornano in ufficio” così si legge a pagina 25 de L’Espresso ‘Gattopardi di Provincia’. Non solo, ma la maxi inchiesta italiana, per il Molise continua: “L’ufficio turistico apre alle 9 tutti i mercoledi, dice il cartello. Sono quasi le 11 ed è mercoledì. Ufficio turistico chiuso”.
Le operazioni di spazzaneve sono state tutte effettuate: no a polemiche inutili di Lino Mastronardi* Sinteticamente: -nottata tra giovedi’ e venerdi’- attivita’ di pulizia in corso, contestualmente con la nevicata. Interrotte solo Monteforte tra Staffoli e Capracotta e Guado Liscia e Capracotta a causa dell’abbondanza della precipitazione e delle continue folate di vento che richiudevano i tratti man mano aperti. La transitabilita’ e’ stata insicura non per la mancanza di mezzi in azione, tutti invece operanti, ma per la caratteristica violenza della precipitazione nivometrica associata a qualita’ di neve pesante e folate continue di vento, nonche’ rottura dei rami e degli alberi con occupazione della corsia stradale; -mattinata di venerdi’ – aperte tutte le strade, in sicurezza, tra Agnone e Pescopennataro, Belmonte del Sannio, Poggio Sannita, San-
t’Angelo del Pesco, Castel Del Giudice e tra questi e Capracotta. Allargate le strade tra Carovilli e San Pietro Avellana tra questa e Capracotta- aperta la strada tra Vastogirardi e le frazioni Cerreto e Staffoli. Le sole chiuse sono rimaste ancora Monteforte e Capracotta loc. Macchia. Aperta Macchia – Guado Liscia e la Pietrabbondante San Mauro in quest’ultima comunque è stata assicurata l’aperture ad abitazioni ed aziende agricole. Tutte aperte le strade provinciali nelle altre aree della provincia ( Area del Volturno, area di Frosolone-Bagnoli d.Trigno, Civitanova etc.); -pomeriggio di venerdi’- Allargamento delle SS.PP. oltre ad interventi su strade a servizio di stalle ( Vastogirardi ed Agnone), in accordo con i
Sindaci e la Prefettura. Le operazioni sono state coordinate direttamente, in campo, da me, Lino Mastronardi e dal Geometra Di Iacovo, oltre che dai Responsabili esterni geometra Franco Ferrara, Geometra Domenico Iannarelli-coordinato dal Geometra Alberto Caranci e dal Geometra Nicandro Boggia, per l’area del Volturno, nonche’ per l’Alto Molise da Enzo Santoro e Franco Melaragno per la zona del Macerone ( Miranda, Carovilli e Roccasicura, Rionero Sannitico etc.) che hanno assistito gli operatori-autisti in campo dal pomeriggio di giovedi’ alla mattinata di sabato senza soluzione di continuita’. Il Geometra Di Iacovo, inoltre, ha coordinato con l’Agente di Vigilanza Sig. Paglione anche le fasi di assistenza, rifornimenti e riparazioni urgenti ai mezzi
messi a dura prova per l’evento. Come nelle altre occasioni precedentemente verificatesi, pur se con condizioni diverse e meno violente ed intense, occorre riscontrare lo spirito di abnegazione di tutti i Dipendenti e Maestranze nell’immediato, continuato intervento. Occorre segnalare la immediata riparazione dei mezzi interessati da una defaticante e stressante operativita’, quindi la flessibilita’ operativa tra area ed area con concorrenza e mutualita’ a riorganizzarsi per far fronte a situazioni emergenziali intervenute nell’emergenza! Ogni polemica e tentativo di denigrare una simile operativita’ e’ oltremodo inutile e disprezzante la meravigliosa attivita’ e passionalita’ di tutti gli Operatori provinciali. *Direttore Generale Provincia Isernia
Prove tecniche di degrado dei viadotti Il Rotary Club di Isernia ha organizzato un incontro con gli studenti degli istituti per Geometri ISERNIA. Il Rotary Club di Isernia organizza per domani una iniziativa destinata agli studenti degli Istituti Tecnici per Geometri del Molise, avente per tema “Monitoraggio del degrado strutturale dei ponti e viadotti della rete stradale italiana e piani d’Intervento”. Si tratta di un evento didattico, patrocinato dalla Provincia di Isernia, che si svolgerà in due fasi: una trattazione teorica delle tematiche specifiche e delle problematiche connesse alla progettazione degli interventi, che sarà svolta in mattinata, a partire dalle ore 9,00 nella sala congressi del Hotel Europa, e una fase pratica, nel corso della quale gli studenti effettueranno una visita in un cantiere stradale appositamente allestito su un ponte stradale della Provincia d’Isernia, dove assisteranno al sollevamento di un impalcato stradale. Nell’incontro della mattinata, dopo gli interventi di Cosimino Pallotta, Presidente del Rotary Club di Isernia, e di Antonio Sanità, Assistente del Governatore del Distretto 2090, prenderà il via la trattazione degli argomenti af-
fidata ad autorevoli relatori, dirigenti di alcune tra le più importanti società che operano nella manutenzione stradale: l’Ing. Giampaolo Nebbia, Direttore Tecnico della SPEA Ingegneria Europea, che parlerà di sorveglianza e manutenzione delle opere d’arte stradali; l’Ing. Paolo Corrado, Direttore Tecnico e Direttore MARKETING della FIP Chemical, che tratterà il tema della durabilità degli interventi di ripristino di strutture in cemento armato; di tecnologie meccaniche e antisismiche per opere civili parlerà invece l’Ing. Francesco Tomaselli, Project Manager della FIP Industriale. La discussione, cui farà da moderatore l’Ing. Lino Mastronardi, Direttore Generale della Provincia di Isernia, si concluderà con un dibattito, nel corso del quale gli studenti potranno confrontarsi con i tecnici sugli argomenti trattati. Dopo una breve pausa pranzo – che assume anch’essa una valenza didattica grazie al coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Alberghiero d’Agnone – alle ore 14,00 è previsto il trasferimento in cantiere per la prova pratica.
Come si vede, dunque, un’organizzazione complessa e articolata per un’iniziativa d’indubbia validità formativa alla quale le scuole molisane hanno risposto con entusiasmo, grazie alla piena collaborazione dei Dirigenti scolastici e dei Docenti referenti: vi prenderanno parte docenti e studenti del V anno degli istituti per geometri di Venafro, Isernia, Castel di Sangro, Campobasso, Larino e Termoli. Inoltre, l’Ordine degli Ingegneri d’Isernia concederà Crediti Formativi Professionali ai propri iscritti che vi parteciperanno. A coronamento dell’iniziativa, saranno premiati dal Club di Isernia gli studenti partecipanti che produrranno il migliore elaborato tecnico sul tema del convegno. Cosimino Pallotta, Presidente del Rotary Club di Isernia, dopo aver illustrato il programma nel corso di una conferenza stampa, ha espresso grande soddisfazione per una manifestazione che, dopo il successo dell’evento “Coralmente Rotary”, consente di porre un altro importante tassello al proficuo contributo
che il Rotary intende apportare alla crescita sociale del proprio territorio. “Con questa iniziativa – ha affermato il Presidente del Club – il Rotary di Isernia rende vivo e concreto il messaggio lanciato per questo suo anno sociale dal Presidente Internazionale Gary Huang, “Accendi la LUCE del Rotary”, ovvero illuminare, educare e formare le nuove generazioni. Il Club che oggi ho il piacere e l’onore di rappresentare vuole essere propositivo, vuole accompagnare, seguire, progettare soluzioni che vedano i giovani inseriti sempre di più e sempre meglio nel mondo del lavoro e nel sociale. Ho voluto questo forum perché credo, anche grazie alla mia esperienza di imprenditore, che le scuole ad indirizzo tecnico debbano essere fortemente integrate col mondo del lavoro, attuare l’alternanza scuolalavoro attraverso percorsi progettuali in grado di raccordare, sotto la guida dell’istituzione scolastica, la formazione in aula con l’esperienza sul campo, accrescendo così l’imprescindibile connessione tra scuola e impresa.”
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Tutto quello che gli altri non dicono
Termoli
11 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Sanità, il Comitato va avanti” Nicola Felice ribadisce la bontà dell’azione civica per salvare il San Timoteo TERMOLI. C’è stato un vero e proprio dibattito nel dibattito, anzi, sul convegno organizzato da comitati e associazioni venerdì scorso all’hotel Meridiano di Termoli. Non tutti hanno apprezzato l’evolversi della manifestazione e dopo alcuni distinguo anche significativi, abbiamo colto la palla al balzo del dialogo interno al comitato direttivo del Comitato San Timoteo, per chiedere al presidente Nicola Felice come abbia valutato l’esito dell’iniziativa. “La manifestazione ha goduto di una grande partecipazione di cittadini. Sui rilievi che sono stati mossi mi scuso, assumendomi tutte le responsabilità, specie per quei mo-
menti di confusione se non proprio tensione che si sono avuti in sala. Era da mettere nel conto anche questo, pur se da me sollecitato all’inizio, non tutti hanno recepito l’invito di spogliarsi, per un momento, della casacca di un partito, un club, o peggio ancora da un clan, come richiedeva l’argomento in discussione. Quanto accaduto, osservando la reazione in sala, sono certo non è stato ne capito, e forse, ne accettato dalla maggior parte dei cittadini presenti. All’ incontro sono stati invitati: i parlamentari, il presidente Frattura, gli assessori e consiglieri regionali, il presidente, assessori e consiglieri della Provincia di Campobasso, i sindaci , gli asses-
sori e consiglieri dei comuni del distretto sanitario Termoli-Larino. Inoltre sono stati invitati il direttore generale dell’Asrem Mauro Perazzoli e il direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Marilena D’Innocenzo. Per la cronaca faccio presente, che oltre ai due Direttori Generali, pochissimi politici e amministratori, hanno accolto l’invito; dei sindaci l’unico presente è stato il primo cittadino di Montefalcone del Sannio, Gigino D’Angelo. Si è avuto la conferma dell’attenzione, ormai da circa due anni, che i nostri politici e amministratori hanno riservato ai documenti che abbiamo prodotto e puntualmente portati alla loro conoscenza. Mai avuto alcun riscontro,
e in ogni occasione di incontro ho avuto conferma che non sono stati neanche letti! Solo ora dimostrano di accorgersi del disastro (tagli di ben 4 reparti al San Timoteo) che si avrà con la pubblicazione del nuovo regolamento sugli standard nell’assistenza ospedaliera, in attuazione alla legge Balduzzi. Alla LUCE di ciò sembra che il tempo e le energie che abbiamo dedicato, sin dalla costituzione del nostro Comitato, al problema Sanità, sia stato tutto inutile. Credo e deve essere il contrario! Forti di queste negative esperienze, per il futuro ritengo sia necessario cambiare il soggetto con cui bisogna interloquire. Finora ci siamo rivolti, quasi in esclusiva, ai rappresentanti delle
istituzioni, sperando nel loro impegno e presa in carico delle problematiche; tutto ciò non si è avverato! Si è trascurando totalmente il rapporto diretto con i cittadini, se non con articoli divulgati con mezzi di comunicazione. Per il futuro dobbiamo invertire l’ordine, prima i cittadini rendendoli edotti di quanto realmente bolle in pentola. Sarà molto più impegnativo ma, sono certo, con il loro coinvolgimento otterremo i risultati che ci siamo prefissi: tutelare la salute! I risultati saranno tanto più grandi quanto più corale sarà la partecipazione. Il mio motto da sempre è “Un poco di tutti fa tanto! Tanto di uno fa poco!”.
“Sanità, per la Fials grossi consensi” Il sindacato sottolinea i voti ottenuti e rilancia le azioni sul territorio TERMOLI. Si succedono i commenti e le prese di posizione, anzi di beneficio, per quanto concerne le elezioni per la Rsu Asrem. Di ieri l’intervento del coordinamento provinciale della Fials, da Termoli. “Nei giorni 3, 4, 5 marzo si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Rappresentanza sindacale unitaria nell’Asrem, ancora una volta, la lista Fials si conferma al primo posto con un risultato straordinario (797 preferenze su 2026 votanti) dove è sempre più sentito il voto libero da
condizionamenti e da pressioni politico/campanilistiche, attestandosi come organizzazione sindacale in costante crescita; con piacere, esprimiamo il nostro ringraziamento a tutti i lavoratori che, sostenendo la lista del sindacato autonomo nella elezione delle Rsu 2015 (che ha visto l’elezione di 14 rappresentanti Fials su un totale di 36), hanno voluto riconfermare la propria fiducia ad un sindacato che, da sempre, si batte per i diritti degli operatori sanitari, tecnici e amministrativi, oggi più che mai devastati da
scelte politiche che mettono all’ultimo posto non solo la loro dignità professionale ma anche la tutela dei malati e dei cittadini che chiedono prestazioni sanitarie adeguate ai loro bisogni entro i confini della Regione Molise. In un momento così difficile per il sindacato in generale, il primo posto della Fials nell’Asrem come organizzazione maggiormente votata, è da interpretare come una decisa voglia di cambiamento nel modo di fare sindacato nella Sanità che, soprattutto nella nostra
Azienda, ha bisogno di interventi immediati e coraggiosi per correggere una situazione sanitaria ormai al collasso. La segreteria provinciale di Campobasso della Fials, ringrazia tutti coloro che si sono messi in gioco in questa importante competizione elettorale, gli scrutatori, i componenti la Commissione Elettorale e quei lavoratori che, con convinzione e coraggio, continuano a sostenere il sindacalismo autonomo in modo incondizionato e libero”.
Infrastrutture di pesca distrutte Le forti mareggiate hanno causato molti danni ai pescatori TERMOLI. L’avevamo già annunciato nell’articolo pubblicato ieri e per il presidente dell’Agci Agrital Giampaolo Buonfiglio, quanto successo con le mareggiate in Adriatico merita una risposta certa e rapida da parte delle istituzioni, ma non mancano le critiche per una politica comunitaria miope verso gli operatori della pesca. “Imbarcazioni danneggiate, reti perse, impianti offshore disancorati: è grave il bilancio delle forti mareggiate che hanno colpito l’Adriatico nei giorni scorsi, con venti oltre i 60 nodi. Nella zona tra Abruzzo e Molise le mitilicolture non esistono più. Milioni di euro
i danni per imprese che non hanno neanche la possibilità di ricorrere ad un fondo di solidarietà, che per il settore non esiste ormai da diversi anni per mancato rifinanziamento della L.72/92. Nessun fondo di solidarietà anche in presenza di gravi calamità naturali, e nessun piano assicurativo nazionale, previsto dal Programma triennale ancora vigente ma rimasto sulla carta insieme a tante altre misure per mancanza di fondi, inutilmente richiesti a gran voce dall’Alleanza delle Cooperative. A differenza dell’agricoltura, dove in aggiunta al
piano assicurativo nazionale i FONDI DI solidarietà hanno funzionato fino a tempi recenti, per essere sostituiti nella nuova Pac dai fondi di mutualizzazione, la pesca è abbandonata a se stessa, salvo attivare quanto previsto nel nuovo fondo europeo (Feamp) che sarà operativo non prima del 2016. Uno scandalo al sole, quello della mancanza di solidarietà nella pesca – soggetta ad evidenti rischi dovuti sia alle condizioni meteo-marine sia alle emergenze ambientali – che è impensabile risolvere con il ricorso al sistema assicurativo italiano che al di là della responsabilità civile obbligatoria chiede alle imprese premi
insostenibili per i rischi elevati connessi con l’attività in mare. Una situazione inammissibile per un Paese in cui opera la flotta più importante del Mediterraneo, ma che continua a trattare la pesca tra le varie ed eventuali e a negare risorse ad un settore importante per l’agroalimentare italiano e vitale per tante comunità costiere. L’Alleanza delle Cooperative italiane della pesca rivolge un pressante appello al governo e alle forze politiche affinché le mareggiate della settimana scorsa siano le ultime senza solidarietà, e la pesca sia oggetto di una seria politica programmatica”.
Treno Verde, domani a Termoli Ad accompagnare la gente nel percorso eno gastronomico, sarà l’Onav TERMOLI. Giovedì e Venerdì a Termoli farà tappa il Treno Verde di Lega Ambiente che quest’anno giungerà a Milano carico delle eccellenze del Territorio Italia. Il Molise e con lui Onav Campobasso non potevano mancare. “Noi ci saremo - sottolinea il delegato Carolina Iorio - per comunicare la prestigiosa produzione vinicola regionale, per parlare di Molise, di Territorio, delle nostre realtà produttive, per e comunicare il Vino Molisano. Perchè amiamo la nostra terra, le nostre Cantine. Perchè siamo convinti che il vino sia il miglior modo per parlare di territorio”
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Termoli
11 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Gestione servizi da esternalizzare L’amministrazione comunale di Termoli pronta a ricorrere ai privati TERMOLI. Buche stradali, problemi di degrado delle strutture pubbliche e mancato decoro delle aree urbane di pertinenza comunale. Secondo il disegno messo a punto dall’amministrazione comunale di Termoli, nel medio termine tutte queste incombenze che vedono i cittadini in prima linea a segnalare guasti e disagi, rivendicando il diritto a una migliore vivibilità, saranno a carico di un privato. Come già realizzato per il sistema di pubblica illuminazione, a regime dallo scorso primo gennaio, anche per le manutenzioni il Comune vorrà assegnare a un unico soggetto questo onere. La volontà politica è contenuta nella de-
libera di giunta approvata a fine gennaio (la numero 20). “Tra i compiti istituzionali del Comune di Termoli vi è il governo del patrimonio immobiliare dell’ente; il governo dei beni immobiliari patrimoniali non può prescindere dalla relativa manutenzione – riporta la delibera – L’amministrazione comunale provvede direttamente, ovvero mediante l’impiego di ditte private, individuate all’occorrenza secondo i criteri stabiliti dalla normativa vigente, alla manutenzione di edifici di proprietà comunale e relativi impianti; strade e pertinenze stradali; piazze e aree pubbliche”. Un servizio che comprende anche
gli impianti termici, elettrici, anti-intrusione, antincendio, videosorveglianza ed elevatori. L’amministrazione comunale ha già affidato a soggetti esterni privati diversi servizi di manutenzione, mediante forme contrattuali idonee. La carenza di personale operativo addetto alla manutenzione, implica oggettive difficoltà a fare fronte alle diverse esigenze di intervento che quotidianamente si manifestano e che questa circostanza, potrebbe avere quale conseguenza diretta, l’insorgere di disservizi. Inoltre, quel che riguarda gli edifici di proprietà comunale, potrebbe risultare conveniente intervenire con opere di ri-
qualificazione e manutenzione straordinaria, volte al conseguimento di un considerevole risparmio energetico. Al fine di garantire la puntuale e corretta manutenzione è necessario implementare l’attuale organizzazione attraverso il ricorso ad uno o più soggetti privati esterni. Per queste ragioni, la giunta Sbrocca ritiene che la manutenzione degl’immobili appartenenti al patrimonio edilizio del Comune di Termoli ed in particolare degli edifici scolastici, potrebbe risultare opportuno il ricorso al cosiddetto affidamento in “global service” ad un soggetto privato che si occuperebbe contestualmente anche della realizzazione
degli interventi di riqualificazione tesi al conseguimento del risparmio energetico. Una svolta a cui pervenire con procedimento formale per l’affidamento: tramite “accordo quadro” (ex contratto aperto), dei servizi di manutenzione delle strade comunali, delle piazze e delle relative opere di pertinenza; tramite “global service”, dei servizi di gestione e manutenzione degli edifici appartenenti al patrimonio immobiliare del Comune di Termoli. Fino alla definizione di queste gestioni affidate all’esterno a terzi, la competenza rimarrà in carico all’ufficio Lavori pubblici e del Territorio di via Sannitica.
“De Palma, un equivoco che sarà chiarito” Il legale della dottoressa interviene dopo il sequestro dello studio medico TERMOLI. Avrebbe esercitato la sua professione nonostante il provvedimento di sospensione temporanea dell’ordine dei medici: sarebbero queste le colpe additate a Patrizia De Palma, ex primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo di Termoli, che secondo quanto “scoperto” dai militari dell’Arma avrebbe continuato a visitare pazienti nello studio di San Severo almeno fino a sabato scorso, quando poi, gli stessi carabinieri del Nucleo Antisofistica-
zioni di Campobasso, hanno apposto i sigilli alla struttura. Il sequestro arriva due anni dopo la condanna (con pena sospesa) e provvedimento di sospensione dalla professione medica che era stata comminato alla stessa De Palma. Questo è l’epilogo di una vicenda nata nel 2003 quando l’allora primario dell’Ostetricia di Termoli e suo fratello Nick aggredirono il dottor Bernardino Molinari (attualmente primario proprio di quel reparto).
Molinari si fece medicare presso il pronto soccorso dell’ospedale termolese. In corsia arrivarono i carabinieri della compagnia di Termoli (comandati all’epoca dal capitano Fabio Muscatelli e dal tenente Antonio Forciniti, attualmente comandante del Nas di Campobasso). Ne derivò l’inchiesta Black Hole (oggi in fase di udienza preliminare dal Gup di Bari). Per l’aggressione ai danni di Molinari, però, i fratelli De Palma furono condannati con
pena sospesa; sabato sono scattati i sigilli alla struttura di San Severo dove Patrizia De Palma avrebbe continuato ad esercitare la professione nonostante il divieto dell’ordine dei medici. Per il LEGALE della donna, l’avvocato Salvatore Di Pardo, si tratterebbe di un equivoco e presto sarà presentata la richiesta di dissequestro dello studio.
Un colpo di clacson e la droga arriva Come al ‘Drive in’, 2 pusher in manette fermati dalla Polizia TERMOLI. Ancora un altro colpo inferto dalla Polizia di Stato allo spaccio di sostanze stupefacenti. La Squadra Mobile del capoluogo, congiuntamente a personale del commissariato di Termoli, ha tratto in arresto – in flagranza di reato – B.C.A., di 40 anni e M.B., di 24 anni, entrambi termolesi, responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione di Polizia è stata condotta nella cittadina adriatica ove sono state effettuate diverse perqui-
sizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare oltre 200 grammi di stupefacente del tipo hashish, sei dosi di marijuana, oltre venti grammi di sostanza da taglio ed un bilancino di precisione. Particolare la tecnica utilizzata per lo spaccio: il consumatore che intendeva acquistare la droga avvisava telefonicamente lo spacciatore. Entrava, poi, con la propria autovettura nell’autorimessa sottostante l’abitazione di quest’ultimo, segnalando il suo arrivo con un suono di clacson.
Dopo aver sostato brevemente, ritirava in tutta fretta lo stupefacente pagandolo in contanti e ripartiva uscendo da un ingresso del garage diverso da quello dal quale era entrato. I due sono stati ristretti nel carcere di Larino. Su richiesta del Pm della Procura di Larino, Venturi, il Gip ha convalidato la misura pre-cautelare e disposto l’obbligo di dimora.
Per cento donne visite gratuite L’otto marzo il reparto di ostetricia del San Timoteo ha aperto le porte a tutti TERMOLI. L’otto marzo occasione per aprire le porte del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Una iniziativa che dopo il successo del 2014 è stata naturale rinnovare, ma per il direttore facente funzioni dell’Uoc, Dino Molinari, oltre a offrire per tutto il giorno visite gratuite e consegnare gli attestati per le donazioni dei cordoni ombelicali utili allo studio delle cellule staminali e alla loro bancabilità, è servito per rimettere in pari la questione ‘sanitaria’ a tutti gli effetti. “Non è una mera vetrina, ma un reale impegno di tutto il personale del reparto e dell’ambulatorio che quotidianamente e quindi anche alla festa della donna è presente al fianco di tutte le donne, a qualsiasi età. Questa iniziativa, che si ripete a distanza di un anno, è la riprova che
l’Ostetricia è un reparto vivo, attivo e attento alle richieste dell’utenza. La donazione del sangue cordonale per noi è un fiore all’occhiello - ha spiegato il direttore dell’Uoc facente funzioni Dino Molinari – siamo delle tre sale parto molisane la più attiva e la più efficace, raggiungendo le percentuali più alte di unità di sangue bancate, con valori pari a quelli della sede centrale di Roma dell’Agostino Gemelli. E questo ormai da tre anni. Come questa, altre iniziative sono state messe in campo, come la giornata per la festa della mamma, l’adesione alla giornata mondiale di uro-ginecologia e del pavimento pelvico. Il reparto non è solo ostetricia ma è composto anche dalla ginecologia e che: Nel 2014 hanno avuto assistenza ben 1545 donne (tanti sono stati i ricoveri); l’attività di chirurgia ginecologica
vede il 70% degli interventi per via laparoscopica; la diagnostica endoscopica è triplicata negli ultimi tre anni; la patologia tumorale pre-invasiva della portio viene trattata con i laser; i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali sono stati abbattuti della metà; è attiva la diagnostica prenatale non invasiva e invasiva; diagnostica dedicata alla sterilità, è stato attivato l’ambulatorio di uro-ginecologia e riabilitazione del pavimento pelvico. E pochi sanno che dal 2014 effettuiamo amniocentesi settimanalmente in collaborazione con la nostra genetista. E poco conta se le utenti mostrano sempre più soddisfazione per i trattamenti ricevuti”. Questi i bambini a cui è stato consegnato l’attestato per la donazione del cordone ombelicale: Lorenzo Sciarretta, Vittoria Colonna, Martina Cu-
pido, Nicolas Scamazzo, Giorgia Tomeo, Elisa Meale, Aurora Romito, Mattia Gabrielli, Giorgio Morritti, Jacopo Matrella, Angelo Rivera, Manuel Potalivo, Francesco
Cannarsa, Andrea Orlando e Sara D’Amato. Infine, oltre cento le donne che si sono sottoposte domenica a visita gratuita.
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Opinioni
11 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
di Pasquale Di Lena
Bisogna scommettere e INVESTIRE, il prima possibile, sul territorio, la ruralità e la sua agricoltura, che qui, nel nostro Molise, è sempre stato ed è rimasto il settore primario. E’ la sola possibilità per uscire vincenti dalla crisi e diventare esempio per le altre regioni e paesi. Il territorio e l’agricoltura, non come obblighi ma come grandi opportunità per affrontare il globale. In pratica, vedere come esaltare la propria identità per diventare con gli altri protagonisti del glocale forza di confronto dialettico con il globale. Cioè, il glocale che si confronta con il globale senza annullarsi, ma facendo valere i suoi caratteri per mantenerli distintivi e, con la visibilità e il racconto, renderli attraenti, appetibili, trasformando i produttori in protagonisti. Un confronto che diventa possibile e porta a dare quelle risposte che il territorio, la sua agricoltura e i suoi protagonisti aspettano, se il mercato diventa la priorità di una programmazione, sia dell’azienda sia dell’istituzione e dell’ente pubblico, e non più la produzione, com’è stato e continua, purtroppo, a essere. Cioè rendersi conto che non serve produrre, soprattutto qualità, se non si ha la capacità o la voglia di farlo sapere al consumatore, al mercato, che è il de-
di Filippo Monaco Le condizioni in cui versa il Paese e la nostra regione, in maniera particolare, sono evidenti anche ad occhi profani e non sono sfuggite, ovviamente, allo screening dei dati statistici. E’ vero che non esistono ricette prefabbricate per risolvere a tavolino questioni così delicate quali: crisi economica e produttiva, disoccupazione, decrescita, spopolamento, fuga di cervelli, ma sembra evidente che la situazione vada affrontata con chiarezza e coraggio nelle scelte, qualsiasi mezza misura sarebbe una sorta di agonia, buona solo a ritardare la morte, ma senza la capacità di ridare vita. Uno degli effetti della crisi in atto (ma anche una delle sue cause) è il divario sempre crescente fra un sottile strato della popolazione che detiene la maggior parte della ricchezza e l’ampia fetta di popolazione che vede, giorno dopo giorno, assottigliarsi le sue risorse e, purtroppo, anche le speranze. E’ un’ingiustizia sociale che va affrontata senza timore di pestare i piedi ai “potentati”, fissando limiti certi alle retribuzioni e pensioni di chi più ha e con maggiore equità nel prelievo fiscale che attualmente si abbatte soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati”. Nel prendere in considerazione la situazione specifica del Molise il vicepresidente del Consiglio parte dalla constatazione dello spopolamento dei paesi interni, soprattutto
Agricoltura, bisogna investire stinatario naturale di una produzione ed è anche quello che mette a disposizione del produttore e/o trasformatore il valore aggiunto. Quel valore aggiunto che da tempo il coltivatore non ha, e che, invece, è essenziale per fare INVESTIMENTI e per vivere dignitosamente con il frutto del proprio lavoro. Sta qui il grande ruolo delle istituzioni e degli strumenti che riesce a
creare e a mettere a disposizione dei protagonisti nel campo della produzione e della trasformazione, e non solo del cibo. In pratica, come rendere I FINANZIAMENTI pubblici un fattore di crescita e non – com’è successo con i pur abbondanti finanziamenti messi a disposizione in questi ultimi decenni – una ragione della crisi strutturale, che, dal 2004, sta creando serie difficoltà nelle
campagne. In questo senso la priorità di prendere in considerazione tutti gli aspetti legati alla gestione del territorio e, in particolare, il ruolo della programmazione e della pianificazione territoriale, che è sì un compito pubblico, ma che ha valore e porta a risultati solo se partecipato. Ed ecco un’altra priorità a cui pensare: la nascita di una “rete di tante reti legate insieme” per pro-
Spopolamento, il degrado della vita sociale
quelli di montagna, e della difficoltà di affermare i prodotti tipici di queste zone su un mercato nazionale o internazionale. “Si tratta di due fenomeni strettamente legati fra di loro. Se non c’è futuro i giovani vanno via e se la popolazione invecchia non ci sarà futuro. E’ dove-
roso interrompere questa spirale di morte delle nostre piccole comunità, operando scelte che scaturiscono da una lettura del territorio, delle sue potenzialità piuttosto che da un libro di economia o dai diktat di banche e multinazionali”. “Non sono un economista ma vivo
il territorio e incontro tanta gente, così da avere una visione poco ortodossa, ma molto partecipata. Concordo in pieno con i contenuti dello studio condotto dalla Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico ‘Paolo Borsellino’dal titolo: Rompere gli schemi per creare il
grammare produzioni e servizi, progettare iniziative, concentrare gli sforzi e le risorse, conquistare il mercato e trovare in esso lo spazio possibilmente più alto per avere un ritorno in grado di rafforzare la comunicazione e valorizzazione del t e r r i t o r i o . Due priorità che hanno bisogno necessariamente di strumenti per esprimere le loro potenzialità, in primo luogo la capacità di cogliere gli obiettivi prefissati. Torna in mente la vecchia idea che, nella seconda metà degli anni ’90, avevo trasformato in una proposta di legge regionale (mai discussa), che portava il nome di “ Piacere Molise”, cioè la creazione di un Ente di gestione e promozione del territorio, a partire dalle eccellenze di un settore, l’agricoltura, centrale per il Molise, sia per gli aspetti produttivi che turistico – ambientali. Un Ente a carattere pubblico partecipato dai protagonisti privati, capace di dotare la Regione e, con essa, le istituzioni e gli enti sub regionali, la “rete delle reti”, di una strategia di MARKETING essenziale per darsi obiettivi e raggiungerli nei tempi prefissati. Si sa, però, che per promuovere un territorio – soprattutto quello molisano carente d’immagine e, come tale, sconosciuto anche ai mercati delle regioni confinanti – c’è bisogno di mettere a sistema tutte le sue risorse, in primo luogo chi, con il produttore, abita il territorio. Nel caso del Molise è il molisano che deve proteggere, curare e valorizzare questo bene così prezioso.
nostro futuro. In particolare vorrei sottolineare l’importanza del coraggio di scommettere sui prodotti tipici e quindi sul territorio di produzione per garantire produzione, occupazione e quindi futuro. Un’operazione che non può essere condotta dai singoli produttori, troppo piccoli e impreparati a tali sfide. Questo è il ruolo della politica, altrimenti si finisce per svolgere il compito di un amministratore di condominio. Ci sono servizi che devono essere offerti alla cittadinanza per non lederne alcuni diritti fondamentali e mi riferisco alla sanità, alla scuola, alla sicurezza, all’abitazione. Con i continui tagli apportati dal Governo nazionale e da quello regionale, invece, accade il contrario. Si cerca di risparmiare sui diritti dei cittadini. Ci sono poi servizi importanti per lo sviluppo del territorio quali la viabilità, gli uffici postali, il collegamento internet, segnale audiovisivo. Un paese senza scuole, senza ufficio postale, senza Carabinieri, senza collegamento internet, senza segnale televisivo, senza cinema, con strade impercorribili e ospedali a chilometri di distanza quanto può sopravvivere? Come può creare nuove opportunità? L’impegno della politica deve essere proprio quello di garantire a ciascun cittadino la certezza del rispetto dei propri diritti e la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni in campo lavorativo, sociale, culturale e politico altrimenti ha fallito il suo compito, è schiava del potere.