Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 73 - sabaTo 28 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Nicola Travaglini
Il Rettore Palmieri
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola Travaglini. Il sindaco di Montenero di Bisaccia, ha saputo mettere in piedi una vera e propria politica per la disabilità con atti tesi a fondare una cultura diffusa di pari opportunità per tutti ed inoltre a stimolare e incentivare la nascita di nuovi spazi, servizi e trasporti accessibili e fruibili da tutti; stimolare gli organi preposti a rafforzare la vigilanza per garantire l’osservanza della normativa esistente.
“Piena disponibilità dell’Unimol per la sanità molisana”
Il Tapiro del giorno a Nico Ioffredi
I parlamentari molisani del PD “Solo uniti ce la possiamo fare” servizio a pagina 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Nico Ioffredi. Il facente funzione di responsabile della Cultura della Regione Molise, è riuscito anche nell'impresa di rovinare il Centenario della Grande Guerra. Ha voluto far sprigionare le più bieche tesi pacifiste e antimilitariste senza rendersi conto che, così facendo, ha finito con il cancellare il ricordo di quanti sono caduti in quella guerra. Come il sacrificio di milioni di soldati, l’eroismo di alcune minoranze ardite, il martirio di popoli e di ignari fanti, che meritano rispetto, onore, ricordo e appassionata riconoscenza.
Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
28 marzo 2015
Tre collaboratori alla direzione per la Salute per ridurre i ricoveri impropri, le liste d’attesa e per migliorare l’innovazione tecnologica, la telemedicina, il governo clinico della Casa della Salute
Un laureato in giurisprudenza, un architetto e un ingegnere: ce la faranno mai? Qua e là negli atti amministrativi delle direzioni d’Area, della direzione della Salute e soprattutto della direzione generale, le notizie relative a queste forme e a queste formule di lavoro e di collaborazioni per pochi fortunati Uno stillicidio di contratti di collaborazione coordinata e continuativa; uno stillicidio di avvisi pubblici, di selezioni: la Regione, alla chetichella, e un po’ alla rinfusa, sta utilizzando fondi europei addirittura che risalgono al settennio 200/2006, per non dire del settennio 200/20123 e di quello 2014/2020. Stillicidio, perché si colgono qua e là negli atti amministrativi delle direzioni d’Area, della direzione della Salute e soprattutto della direzione generale, notizie relative a queste forme e a queste formule di lavoro e di collaborazioni. Fortunati coloro che le beccano e le centrano. Gente comunque tenuta sull’avviso dalla vastissima rete di clientele di cui s’intesse la Regione Molise, oppure con la specola costantemente aperta sulla regione. Da sempre. Mica da oggi. Oggi, tutt’al più, come detto, gente che si avvale di ciò che resta dei finanziamenti europei e della necessità di realizzarli quali appunto sono le ricordate, nei giorni scorsi, 53 unità da selezionare in materia di implementazione, gestione e attuazione della fase finale del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regio-
L’INTERVENTO di Mauro NATALE*
La conferma dei precari della sanità è una notizia che, come imprenditore, non mi ha fatto esultare, perché credo significhi continuare a mantenere una forma surrettizia di occupazione che grava sulla spesa pubblica dei molisani. E’ tempo di cambiare! Per questo dobbiamo spingere tutti quanti insieme – governo regionale, parlamentari molisani, sindacati, sindaci e chiunque abbia interesse per questa regione – verso un cambiamento di mentalità, per portare finalmente il Molise fuori dall’assistenzialismo e dall’idea di una pubblica amministra-
nale (Por Fesr Molise 2007-2013) e del Por Fesr Molise 2014 - 2020, nonché dei Programmi in corso di attuazione finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) 2007-2013 e delle attività di competenza tecnico-economica e giuridica connesse alle funzioni dell’Autorità di Audit nell’attuazione del Por Fesr 2007-2013. A questa selezione hanno chiesto di partecipare oltre duemila professionisti: un numero straordinario, come straordinario dovrà essere l’impegno e il
lavoro della commissione selezionatrice presieduta da Gaspare Tocci. In giro sul sito regionale, abbiamo rintracciato altre collaborazioni, debitamente già selezionate, che confermano la giostra delle occasioni di lavoro che si producono dai progetti europei sui quali, diciamolo apertamente, l’attenzione dell’opinione pubblica è marginale, essendo un campo dove agiscono figure specialistiche, interessi specialistici e procedure altrettanto specialistiche. Molte procedure affidate, pagan-
Bisogna investire sulle aziende manifatturiere zione intesa come buon rifugio degli inoccupati. Per questo, ribadisco ancora una volta, è necessario uscire dalla sindrome del no alle industrie e, consentitemelo, dalla caparbietà di remare contro il cambiamento. Basta con i ricorsi e le invettive televisive cariche solo di livore, ma prive di realismo! Basta con le dichiarazioni “straordinarie” di persone che rappresentano sostanzialmente il loro pensiero, tristemente ripreso da chi li usa sul piano della comunicazione! Non si può guardare al futuro, sperando che il passato ritorni. A chi giovano “i gufi” molisani, più volte bocciati dall’elettorato e dunque senza legit-
timazione a governare? Ben venga, invece,l’opposizione sana, perché contribuisce a creare un vantaggio competitivo alla politica di governo per il raggiungimento del bene comune. Noi vogliamo far crescere il sistema industriale molisano, perché crediamo che il lavoro lo creano le imprese e su questo punto ci aspettiamo che chi ci governa, ma anche chi ha veramente a cuore il Molise, ci appoggi. Se non agganciamo ora la ripresa, potendo contare su una serie di fattori esterni decisamente favorevoli, faremo il male dei nostri figli, perché resteremo invisibili a chiunque voglia investire qui da noi”.
dole, al Formez, altre gestite direttamente dalle strutture regionali. Come queste collaborazioni che stiamo trattando, sottoscritte a supporto del Servizio risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie della direzione generale delle Salute (Marinella D’Innocenzo), collegate al progetto che mira alla riduzione degli accessi impropri nelle strutture d’emergenza e delle liste d’attesa, e al progetto Casa della salute: innovazione tecnologica, telemedicina, governo clinico. Riduzione degli ac-
cessi impropri nelle strutture d’emergenza e delle liste d’attesa costituiscono un nodo gordiano che non si riesce a sciogliere. Nell’un caso e nell’altro si creano interferenze e accumulo di richieste dovute soprattutto alla presenza di soggetti che non dovrebbero essere ammessi nell’un caso e nell’altro. Da qui, a quanto pare, è sorta la necessità di indire un avviso pubblico per la valutazione comparativa di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa finalizzato al progetto “Riduzione degli accessi impropri nelle strutture di emergenza e delle liste di attesa”, in favore di un laureato in giurisprudenza, e del progetto “Casa della salute: innovazione tecnologica, telemedicina, governo clinico”, per la valutazione comparativa di due incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, ” in favore di due laureati di cui uno in architettura e l’altro in ingegneria. Le rispettive selezioni sono andate a vantaggio di Tania De Rubertis, di Mario Crocco e di Elena Oriente. Dardo
“Non si può scherzare con il mondo del lavoro” Franco Spina della Cgil rilancia i temi caldi CAMPOBASSO. Finiscono sotto i riflettori della Cgil nuovamente le vertenze del mondo del lavoro. Dalla Gam allo zuccherificio con un passaggio obbligato sui precari della biblioteca Albino (e oggi il presidente della provincia chiede l’ulteriore sforzo di 1 milione di euro alla regione), agli 84 precari della Protezione civile i cui contratti scadono tra qualche giorno, il 31 marzo. E se il segretario della funzione pubblica, Susanna Pastorino ha snocciolato la situazione dell’agenzia regionale di civile, suggerendo l’impiego dei precari nel comparto del dissesto idrogeologico, Franco Spina, segretario della Filcams ha evidenziato la vertenza della Molise Dati. “Non capiamo perché la regione affida a società esterne servizi che puó fare la società in house della regione senza aggravio di costi”. A conclusione l’ultimatum. “La regione risponda con soluzioni in questa settimana, altrimenti scenderemo in campo, mobilitando l’intero mondo del lavoro”.
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3 28 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“La Fanelli assente sui temi scottanti per il Molise” Conferenza stampa dei parlamentari Venitelli, Leva e Ruta che rilanciano la necessità di un confronto aperto per non fare morire la Regione CAMPOBASSO. Il Molise deve necessariamente salvaguardare la sanità pubblica. Per noi questo è un punto dirimente. Il centrosinistra non può rassegnarsi al destino di far morire questa regione”. Unanime il coro della deputazione parlamentare del PD che oggi nella sede regionale del partito a Campobasso, alla presenza tra gli altri del capogruppo PD in consiglio regionale Francesco Totaro, ha tenuto una conferenza stampa per fare una proposta chiara al Governatore Frattura proprio sul tema fondamentale della sanità. E’ il Senatore Roberto Ruta ad illustrarla alla stampa: in sostanza la proposta prevede la realizzazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, mediante elaborazione di uno specifico protocollo di intesa tra Regione e Università degli Studi del Molise, che garantirebbe, in considerazione del numero di abitanti, all’Ospedale Cardarelli di Campobasso di conservare la specificità dei DEA di II livello e agli ospedali di Termoli e Isernia di rimanere DEA di I livello, insieme al riconoscimento dell’ospedale di
Agnone come presidio di area disagiata. Questa proposta non solo è fattibile, ma è in linea con quanto dispone il regolamento Balduzzi. Inoltre il Rettore dell’Università del Molise ha già assicurato la sua disponibilità a mettere la sua firma in calce al protocollo di intesa. Per la Regione questa è la sola opportunità di salvare la rete ospedaliera pub-
blica, se è vero che Frattura avrebbe deciso di non chiedere una deroga al decreto Balduzzi per il Molise. L’alternativa a questa proposta è il declassamento dell’ospedale Cardarelli a DEA di I livello e degli ospedali di Termoli e Isernia a presidi di base. In pratica una vera e propria mannaia sulla regione Molise e sull’intera comunità.
Siamo a un punto di non ritorno, hanno ribadito i parlamentari molisani e chi fa finta di ignorare questa situazione drammatica - e il riferimento esplicito va ai consiglieri regionali e alla segreteria regionale del Partito Democratico con in testa Micaela Fanelli - non fa il bene del Molise. Durissimo in proposito il giudizio di
Danilo Leva nei confronti del Segretario regionale del PD “Una segreteria assente sui temi fondamentali come la sanità e il lavoro - ha dichiarato il parlamentare isernino - che discute solo quando si tratta di decidere sull’assegnazione di poltrone. Un partito che finora si è limitato ad essere la dèpendance del governo regionale, mentre il Molise affonda e i molisani soffrono una crisi drammatica. Sull’idea di come salvaguardare la sanità pubblica del Molise non ho sentito una parola da parte del segretario del maggior partito di centrosinistra del Molise. Non può essere questo il giusto atteggiamento da assumere nei confronti dei molisani. E chi pensa che dietro la nostra presa di posizione ci siano doppi fini, mente. La nostra è una battaglia per il bene del centrosinistra e del Molise, è una battaglia di coerenza, sulla sanità e su altri temi prioritari. Continuare a sostenere che i molisani sono stati abituati male negli anni passati e che ora devono rassegnarsi a fare sacrifici, ci porterà tra due anni e mezzo a una sicura sconfitta.”
Il consiglio regionale? Una frana! Nasce “Frane Molisane”, obiettivo: le dimissioni del consiglio regionale Ci vuole sempre un pizzico di ironia; in ogni attività, periodo e contingenza della vita. Altrimenti il gusto si dimezza. Anche per questo ci piace l’iniziativa “Frane Molisane”, il coordinamento di comitati, associazioni, liberi cittadini che è nato per chiede le dimissioni del consiglio regionale; la frana più frana di tutte. L’iniziativa è nata all’interno dell’incubatore sociale a Campobasso e, come detto, riunisce una serie di comitati spontanei, associazioni e semplici cittadini che pensano che l’esperienza amministrativa della giunta Frattura sia da superare, da dichiarare fallita, una frana. “Da liberi cittadini, associazioni e comitati, riuniti negli ultimi mesi presso l’incubatore Sociale a Campo-
CAMPOBASSO. “Garanzia Giovani è uno strumento di rilancio europeo, che deve integrarsi con i nuovi decreti come il Jobs act e la riforma della scuola perché ciascuno amplifichi i risultati positivi degli altri” lo ha dichiarato il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta nel corso dell’incontro ‘La sfida di garanzia giovani’, organizzato dall’università del Molise,
basso, con la volontà di dar vita ad un coordinamento capace di analizzare ed affrontare le emergenze territoriali che attanagliano le nostre realtà, nasce “Frane Molisane”. Un coordinamento aperto a tutte le persone “libere”, alle associazioni e ai comitati che vogliano contribuire attivamente a dettare le linee programmatiche per il rilancio di questa Regione e che chiederà a gran voce le dimissioni del Consiglio Regionale.”; così recita il loro manifesto. Il logo del coordinamento richiama quello della protezione civile regionale, struttura anch’essa venuta a valle. Tutta una questione di simboli ed emblemi, dunque; con un filo d’ironia. Cresce, a quanto ci è dato di vedere, allora, il malumore, lo
scontento, la delusione nel tessuto sociale molisano verso il governo regionale, la giunta Frattura. Il suo Molise, quello di Frattura, non sarà stato “Il Molise di tutti” i molisani (come promesso in campagna elettorale) ma ne sta scontentando un bel po’. Per avere informazioni e dettagli circa “Frane Molisane” basta cercare la pagina facebook, da li, poi, farsi la propria idea. La nostra è che qualcosa, finalmente, si muove nella carne viva del Molise; il dibattito, il dissenso organizzato e civile, la partecipazione sono l’unico vero e sano motore di
“Garanzia giovani, strumento da integrare con le riforme” Lo ha dichiarato a Campobasso il sottosegretario, Baretta dalla Regione Molise e dall’associazione AReS. “La ripresa del Paese, della quale ormai si vedono segnali certi, passa anche
e soprattutto dalle aree considerate periferiche. Non esistono solo le grandi città, e le potenzialità economiche delle altre
una comunità e questo fermento, al di là di ogni altra questione particolare, è comunque un fattore positivo, un sintomo di vitalità.
aree sono a volte sottovalutate” ha aggiunto; “anche per questo l’accordo fra UniMol e regione Molise è una Best Practice da osservare con attenzione, che potrebbe aprire la strada ad altre collaborazioni simili per aiutare l’applicazione veloce e l’uso intelligente delle risorse che il progetto Garanzia Giovani mette a disposizione”.
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4 28 marzo 2015
I tre film proiettati, propri di un ‘sinistrume’ che tratteggiano una storia non calata nella realtà vissuta dalla comunità regionale
Centenario Grande Guerra, un insulto ai tanti caduti La manifestazione che va a chiudersi oggi alla ex Gil, è stata dettata da un anti militarismo. Onorare i combattenti non vuol dire amare la guerra CAMPOBASSO. Per fortuna chiude oggi la manifestazione per il Centenario della Grande Guerra a Campobasso. Sinistrume in tutte le sfumature di rosso, o comunque della divulgazione politically correct, la rievocazione della Grande Guerra quella organizzata a Campobasso. Un disastro, salvo per qualche intervento. A coronamento i film proposti. “Uomini contro”, e i suoi contenuti antimilitaristi e antinazionali che Emilio Lussu, interventista convinto e mai pentito, non si era mai sognato di dare al suo romanzo, peraltro politicamente assai schierato. Un piccolo esempio: nel libro Lussu descrive la fuga di un disertore, con i sassarini che fanno tiro al bersaglio cercando di colpirlo con disprezzo e rabbia. Nel film di Rosi nella stessa scena cercano di non colpirlo, e sarà ucciso dal generale Leone quando è quasi giunto sulle linee austriache, gridando kameraden! Come dire, meglio il nemico degli ufficiali. Per un proletario non c’è patria, dopotutto… Un completo stravolgimento della pagina di Lussu. In effetti il film non piacque a Emilio Lussu, come ricorda Rigoni Stern nella sua prefazione all’ultima edizione Einaudi di “Un anno sull’altipiano”. Lui, Lussu e Rosi andarono insieme a vedere il film. I due scrittori ne uscirono imbarazzati. Stimavano il regista, ma quello cui avevano assistito era davvero un capovolgimento del libro. Lussu aveva raccontato i terribili giorni della guerra sull’altipiano di Asiago con efficacia e sensibilità, e con attenzione alla verità storica. Rosi aveva realizzato un film antimilitarista e brutto, che stravolge completamente il senso e il messaggio del libro di Lussu, la cui condanna della guerra ha ben altro valore morale. Qui Rosi indulge ad una facile demagogia pacifista e antimilitarista oggi molto di moda, che rappresenta l’esatto contraltare (ugualmente fazioso e inattendibile) della retorica nazionalista in voga durante il fascismo. Storicamente l’ufficiale ribelle interpretato da Volonté (arcigno, comunista e rombiballe, come lo definiva Federico Fellini) che Rosi fa fucilare è esistito veramente: ordinò ai suoi uomini di sparare ad un maggiore sconvolto da un bombardamento e uscito fuori di senno che aveva ordinato la decimazione di un battaglione che aveva abbandonata una galleria colpita dall’ar-
tiglieria austriaca, fu processato dalla Corte Marziale e… assolto. Non vale la pena di parlare del film che Ermanno Olmi ha dedicato alla Grande Guerra sull’Altipiano di Asiago, “Torneranno i prati”. E’
semplicemente brutto e noioso, e anche qui la storia è totalmente assente. Eppure la Prima Guerra Mondiale ha segnato il punto più alto raggiunto dall’Italia nella sua millenaria storia. Un esercito infe-
riore per tradizioni, storia, addestramento, a quello austro-ungarico, considerato il miglior esercito europeo dopo quello tedesco, dopo aver combattuto strenuamente per ben undici offensive era stato sul
Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
punto di vincere la guerra senza aiuto degli alleati nel 1917 – tanto che l’Austria dovette chiedere l’aiuto dell’alleato germanico – e, quando venne travolto a Caporetto nell’ottobre dello stesso anno, seppe fermare sul Grappa e sul Piave l’avanzata avversaria, senza aiuto, ancora una volta, dei francobritannici, e infine vincere nell’ultima offensiva iniziata il 24 ottobre, ad un anno esatto dallo sfondamento a Caporetto. Tutto questo a prezzo di sacrifici enormi, nel Paese e al fronte, al costo di 680.000 morti, infliggendo al nemico perdite superiori alle proprie. La stessa nazione, malgrado momenti di sbandamento, come i tentativi di insurrezione sovversiva a Torino con i socialisti massimalisti ben finanziati dai germanici, e l’opposizione e la sistematica propaganda sotterranea di carattere antinazionale del clero filoasburgico e reazionario, aveva dato un’ottima prova di coesione e di produttività. Soprattutto aveva smentito il vecchio mito degli italiani che non si battono. Si erano battuti, ed avevano vinto: quella stessa Italia che sessant’anni prima Metternich aveva definito con divertito disprezzo espressione geografica era riuscita dove avevano fallito Solimano il Magnifico, Federico il Grande e Napoleone, spezzando il collo all’odiata austriaca gallina. Ci si sarebbe atteso che, nel centenario dell’inizio di questo immenso sforzo nazionale, tutto ciò fosse stato ricordato, e magari posto ad esempio; purtroppo non è stato così. Bisogna distinguere tra il sacrificio di milioni di soldati, l’eroismo di alcune minoranze ardite, il martirio di popoli e di ignari fanti, che meritano rispetto, onore, ricordo e appassionata riconoscenza, dall’effetto che produsse la Guerra, nel senso prima indicato: la fine della centralità dell’Europa, l’avvento dei regimi totalitari, la fabbrica degli orrori, la guerra totale e la leva obbligatoria di massa. Il pacifismo non ha mai fermato una guerra, al più ha indebolito una delle parti in conflitto, la propria… E spesso non è animato dal desiderio di deporre le armi ma di spostare il conflitto in altri ambiti e tra altri soggetti, per esempio dalle nazioni alle classi, dalle trincee alla guerra civile, dalle battaglie alle rivoluzioni… Onorare i combattenti non vuol dire amare la guerra.
TAaglio lto
5 28 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Prima le strade poi la metropolitana
Il ripristino delle strade provinciali travolte dalle frane è obbligatorio, a prescindere da dove si reperiscano i fondi Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo alcuni stralci di una lettera (elettronica, ovviamente) che ci è giunta in redazione in merito alla questione del consiglio provinciale, sabotato dagli stessi consiglieri (maggioranza, opposizione, che differenza fa?) che avrebbe dovuto discutere la mozione del presidente Cefaratti per lo storno dei fondi della metropolitana leggera alla manutenzione delle strade provinciali che stanno, letteralmente, venendo giù: “Va fatto un plauso al presidente del consiglio provinciale di Campobasso, Gianluca Cefaratti, per essersi posto il problema di destinare i fondi della metropolitana leggera ad opere necessarie in conseguenza dei dissesti idrogeologici di questo periodo. Di contro i consiglieri, che dovrebbero avere a cuore il proprio territorio, hanno preferito non metterci la faccia. Adesso mi spiego come tanti
molisani di rilevo, politici, professionisti, che, per competenza, possono dare, indicazioni e suggerimenti, non si pronuncino in merito alla realizzazione di un’opera, la metropolitana
leggera, della quale non si riesce a capire chi ne debba beneficiare.” Già, la metropolitana leggera, tutto sembra ruotare intorno a quest’opera, ma la questione, a questo punto, si fa fuor-
viante. Possibile che per rimediare al disastro che sta coinvolgendo le strade provinciali molisane, e con esse le comunità di riferimento, ovviamente, non ci sia altra via che rifarsi sul, pur discutibilissimo (per forma e sostanza) progetto della metropolitana leggera? E’ possibile che non ci siano altri strumenti finanziari che possano servire allo scopo? Certo è che lo svuotamento di funzioni e competenze delle Province, voluto dal governo Renzi, e la mancata approvazione di una specifica legge regionale di riordino, non aiutano a sbrogliare la matassa, ma la faccenda sta diventando surreale. L’unico dato di fatto è che, dalle montagne al mare, moltissime strade provinciali sono venute giù o sono state travolte da frane; ora, di grazia, qualcuno sarebbe così gentile da voler metterci le mani? Metropolitana o non
metropolitana, verrebbe da dire. E’ incredibile che le due maggiori istituzioni regionali non riescano a trovare un canale di comunicazione efficace, un modo pragmatico per risolvere il una questione che ha fatto fare un viaggio indietro nel tempo a migliaia di molisani. Detto ciò raccogliamo e, volentieri, pubblichiamo anche un suggerimento contenuto nella lettera del nostro lettore; perché oltre alla protesta dovrebbe sempre esserci anche la proposta: “Recentemente è tornata in auge la circumlacuale del lago di Occhito, 15 km dalla fondo valle del Tappino alla incompiuta galleria di San Giuliano di Puglia. Potrebbe rappresentare un’alternativa alla fondovalle del Biferno per raggiungere Termoli da Campobasso e toglierebbe dall’isolamento i paesi dell’area fortorina, compresi quelli della Daunia.” Un’idea. Ora mancano soltanto i soldi.
Scarabeo ha preso male l’articolo di ieri che lo riguardava; ci dispiace ma l’assessore è lui
Sviluppo economico, libertà di critica giornalistica e le maledizioni dell’assessore
Finche si lasciano spiragli aperti, gli spifferi passano. E così dai corridoi, dai sottoscala della politica regionale continuano a circolare voci, vocine, sussurri. Una di queste riguarda l’assessore alle politiche dello sviluppo economico (più altre voci varie), Massimiliano Scarabeo, il quale, si sussurra, abbia preso nient’affatto bene l’articolo di ieri de La Gazzetta che lo riguardava; insieme al collega di giunta, Michele Petraroia. La cosa un pò ci dispiace, ma un pò ci fa anche piacere. Ci dispiace perchè il malumore è sempre una brutta cosa; sapere qualcuno arrabbiato non è mai
L’INTERVENTO Ormai non c’è giorno che giornali, web e televisioni non si occupino delle ‘mille’ vertenze che affliggono il Molise. Ma qualcosa si può fare per arginare la crisi. Troppo spesso, infatti, viene posto in secondo piano uno strumento complementare che potrebbe dare risposte a tutti, anche alle piccole partite Iva, ai commercianti, ai tanti lavoratori in proprio, che non hanno adeguate tutele in termini di sostegno al reddito, senza contare tutti gli altri soggetti che vivono in condizioni di povertà estrema. Un
bello; non dà alcuna soddisfazione. Ma purtroppo l’assessore è lui; e allo sviluppo economico, per giunta. E, come saprete tutti, qui, in Molise, di sviluppo economico, ultimamente, se n’è visto pochino davvero. Vertenze, licenziamenti, fallimenti, manifestazioni; quelle si, tante; ma di politiche di sviluppo economico nisba, zero, virgola. Siamo certi che l’assessore Scarabeo saprà recuperare tutte le energie spese maledicendoci per prodursi, finalmente, in “azioni incisive” (come gli piace dire, ai politici, quando sono in televisione) che ce ne facciano toccare un pò, di svi-
luppo economico; con le mani. Ma le sue maledi zioni un pò ci fanno anche piacere. Il riscontro fa sempre piacere. Sapere di aver preso un nervo scoperto, di aver toccato un tasto dolente, sempre con la doverosa correttezza e il necessario rispetto per la persona, ovviamente, quello si che dà soddisfazione; fa accettare serenamente le maledizioni. Qui nessuno tira allo sfacio; vogliamo tutti che il Molise sia un posto migliore; però sono pochissimi quelli che guadagnano quasi quindici mila euro al mese per farcelo diventare. Così, forza, assessore!
Reddito minimo di cittadinanza, ecco perchè si può fare percorso che va portato avanti con convinzione perché realizzabile. Del resto anche la maggioranza di centrosinistra ha annunciato la sua condivisione e non sarebbe potuto essere diversamente dato che proprio il finanziamento del Reddito minimo di cittadinanza era parte integrante del programma elettorale di Frattura. Tuttavia, resta sempre il nodo anche politico dell’adeguata copertura finanziaria dell’inizia-
tiva. In questo ambito, andando oltre le accuse di populismo che ci sono state mosse nelle scorse settimane, quello che è venuto fuori dall’incontro è la necessità di perseguire una precisa scelta politica: quella di destinare o meno risorse al finanziamento di uno strumento fondamentale per migliaia di persone. E, allora, cerchiamo di capire di numeri. Da un recente rapporto dello Svimez, risulta che circa 4000
famiglie molisane vivono con un reddito annuo inferiore ai 6000 euro. Se si volesse garantire il Reddito minimo per tutte quelle famiglie, sarebbero necessari 16 milioni di euro annui, per intenderci il valore delle perdite che ha prodotto la Gam nel solo ultimo anno in cui è stata operativa. Se, invece, tramite il regolamento esistente si volesse stilare una graduatoria dei casi più critici per ogni Ambito Territoriale,
basterebbe un investimento annuo di 500.000 euro, ad esempio, per sostenere oltre 200 famiglie molisane, per intenderci più o meno quelle che ruotano intorno allo Zuccherificio del Molise. In definitiva, una cosa è certa: è possibile iniziare un percorso che porti al Reddito minimo, ma tutto resta nelle mani della politica che dovrà fare le scelte più appropriate: l’input, il MoVimento 5 Stelle, lo ha già dato! Movimento Cinque Stelle Molise
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Campobasso
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Immigrazione, il protocollo d’intesa In Prefettura a Campobasso siglato il patto con i Comuni di Jelsi e Casacalenda CAMPOBASSO. Nella sala riunioni della Prefettura di Campobasso, si è proceduto alla sottoscrizione del protocollo d’intesa che consentirà ai cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale ospitati nel territorio provinciale di svolgere attività di pubblica utilità a favore della collettività ospitante. Firmatari del protocollo, oltre al Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, al rappresentante della Regione Molise e dell’Ufficio scolastico regionale, i Comuni di
Jelsi e Casacalenda, già convenzionati con la Prefettura di Campobasso per la gestione di strutture di accoglienza temporanea dei migranti L’iniziativa, maturata nell’ambito del Tavolo di Coordinamento regionale e fortemente voluta dalla Prefettura di Campobasso, è il frutto di una intensa collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. L’obiettivo è quello di favorire percorsi di integrazione che consentano al migrante di conoscere il territorio ed il con-
testo sociale nel quale vive, anche attraverso attività di volontariato. Il progetto è rivolto ai cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale che abbiano liberamente aderito ad una associazione di volontariato e sottoscritto un patto di volontariato con il quale si impegnano a svolgere gratuitamente le attività che saranno individuate dai Comuni ospitanti o dai rappresentanti dell’Assemblea dei Sindaci degli Ambiti territoriali di riferimento.
Precetto pasquale in Questura Tradizionale appuntamento in Polizia anche alla presenza dei giovani del Corso allievi corso di formazione in atto presso la locale Scuola della Polizia di Stato. Molto apprezzata la partecipazione dell’Orchestra “Magliano” e del Coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo di Larino. I giovani musicisti hanno egregiamente accompagnato le varie fasi del rito religioso, proponendo anche alcuni brani classici che hanno reso particolarmente
CAMPOBASSO. Ieri mattina, nella Chiesa di S. Paolo adiacente la Questura, la Polizia di Stato di Campobasso ha celebrato il precetto pasquale. La funzione religiosa, officiata da Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano e dal Cappellano della Polizia di Stato Don Giovanni Diodati, si è svolta alla presenza del Prefetto Di Menna, del Questore Pagano, del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno in servizio nei vari uffici della provincia e di una rappresentanza delle Sezioni A.N.P.S. di Campobasso e Termoli. Tra loro anche gli allievi agenti del 193°
Il trombone e la sua storia da un giovane molisano Aldo Caterina ha presentato la sua opera editoriale anche al Conservatorio di Campobasso CAMPOBASSO. Appuntamento con il trombone all’auditorium del Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso, dove il giovane trombonista molisano, Aldo Caterina, ha presentato la sua opera editoriale “Il trombone: La storia, il funzionamento, i modelli”. L’opera, già presentata in alcuni conservatori italiani, alla “Stanza della Musica” di Roma e al festival musicale Bandalarga di Conversano, è pensata per i giovani studenti che sia affacciano alla carriera professionale ma anche per semplici amatori ed appassionati. Durante il vernissage è intervenuto Francesco Duranti, costruttore e riparatore di strumenti a fiato, che, con una dettagliata relazione supportata da numerose immagini ed esempi pratici, ha presentato le peculiarità costruttive e fisico acusti-
che di questo strumento musicale. L’evento è stato impreziosito dall’esecuzione di alcuni concerti e brani della letteratura musicale per trombone: Wagenseil, Galliard, Martini, Pryor, Bartok, Larsson, Bernstein, Ellington; affidati alla bravura di Aldo Caterina e del pianista Federico Clementi. Servendosi di diversi modelli di trombone (contralto, tenore, tenorbasso, e basso) Aldo Caterina ha illustrato ‘in musica’ e con passione le caratteristiche e l’abilità di questo strumento musicale così poco conosciuto. L’autore ha espresso i suoi ringraziamenti al Maestro Lelio Di Tullio, direttore del Conservatorio di Campobasso, al Maestro Giovanni D’Aprile, coordinatore del dipartimento Fiati, al professor Francesco Paolo Russo e ai docenti delle classi di tromba.
sentita la cerimonia. Significativa anche la partecipazione degli alunni della quinta classe della scuola primaria delle Suore Immacolatine di Campobasso. In apertura della celebrazione, l’Arcivescovo Bregantini ha salutato i presenti, soffermandosi sul significato del messaggio pasquale, inteso come rinascita, e sull’importanza dell’operato della Polizia di Stato nel raggiungimento di un fine comune di pace e giustizia. La cerimonia si è conclusa con i ringraziamenti del Questore Pagano, rivolti a tutti gli intervenuti, ed il tradizionale scambio di auguri.
Campobasso
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Il 27 marzo sono stati chiamati a rapporto il sindaco, la giunta e i consiglieri delegati dal sindaco
Nove consiglieri nove, di maggioranza e minoranza, tentano una rivoluzione culturale a Palazzo san Giorgio
Nel consiglio comunale è spuntata la voglia di essere e di valere Tra il 27 marzo (in prima convocazione ) e primo aprile (che non si trasformi in uno scherzo, però) il consiglio comunale di Campobasso convocato dai consiglieri Ambrosio, Colarusso, Madonna, Maroncelli, Cretella, Pilone, Coralbo, Tramontano e Perretta, è chiamato ad una piccola ma significativa rivoluzione culturale. Alla quale sarà il caso di prestare attenzione per il modo e se, e come, potrà attecchire per diventare un nuovo costume amministrativo fatto di apertura, di partecipazione, di conoscenza e di condivisione. Evento inedito, indubbiamente. Rispetto ad una tradizione che assegna all’assemblea e ai consiglieri ruoli sempre più marginali qualora dagli organi esecutivi venga a mancare la propensione al confronto. La rivoluzione si avrebbe nel momento in cui dalla interrogazioni, dalle interpellanze, dalle mozioni e dagli ordini del giorno si passerebbe come si intende procedere il 27 e/o il 1 aprile ad una forma diretta e immediata di conoscenza del rendimento e
del rendiconto dell’operato del sindaco, della giunta, dei singoli, assessori, dei consiglieri delegati dal sindaco a incarichi particolari e, cosa mai accaduta finora, dei rappresentanti del comune in senso ai consigli di amministrazione di enti, aziende e istituzioni. Molto dipenderà dall’esito dell’esperimento, da come sarà vissuto e sviluppato dai protagonisti, dal grado di sensibilità di ciascuno nel prendere atto e contatto con un nuovo modo di essere e di fare. Si dirà, ma quale rivoluzione! Si tratta di svolgere un consiglio monotematico come se ne sono svolti tanti e purtroppo con esiti e risultati evanescenti. Tutto vero. I consigli monotematici sono previsti dallo statuto e dalla legge, quindi niente di speciale. Di speciale. invece, è l’oggetto della convocazione: la relazione annuale da parte dei componenti la giunta comunale; la relazione annuale 2014 e mensile 2015 da parte dei consiglieri delegati i; la relazione annuale 2014 dei rappresentanti del comune in enti, aziende e istituzioni. Richieste formali
dal punto di vista regolamentare, ma, come accennavamo, mai formalizzate con tanta accuratezza e così larga partecipazione di consiglieri di varia appartenenza (maggioranza e minoranza). Ciò vuol dire che nel consiglio comunale, come un bucaneve, è spuntata la voglia di essere e di valere. Essere consiglieri a pieno titolo, e incidere nel momento di assecondare e/o contrastare la gestione amministrativa qualora perda di vista il programma, o si distacchi dagli impegni condivisi. I nove consiglieri sono partiti larghi: dalle relazioni. Ma la loro azione potrebbe svilupparsi per cerchi concentrici, di volta in volta, su argomenti, scelte, decisioni più stringenti. Sull’abbrivo di questa interessante iniziativa infatti non è escluso che l’idea fatta germogliare in consiglio comunale muova le commissioni ad avere maggiore incidenza e centralità nell’ambito dell’azione amministrativa comunale. D’altronde, si tratterebbe di superare la fase in cui si sono da sempre adagiate, ovvero di stazionare su argomenti
difficili da ricondurre sul piano pratico, per passare, come più volte s’espresso in tal senso uno dei nove firmatari, il consigliere Michele Ambrosio, a una più incisiva azione di vigilanza, come statutariamente è previsto e sancito. Lo Statuto dice, infatti, che le commissioni consiliari sono organismi consultivi interni del Consiglio comunale preposti a formulare pareri sugli atti di competenza dell’organo deliberante, oltre ad avere carattere istruttorio e svolgere funzioni di supporto rispetto alle attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo attribuite al Consiglio, e all’esercizio delle prerogative dei Consiglieri. Singoli consiglieri, commissioni consiliari: di fatto siano in presenza di una sorta di rivoluzione di metodo e di qualità. Che amplia il concetto di democrazia e la sfera delle responsabilità, e restringe il potere (o l’autarchia? – ndr) degli organi esecutivi. Sviluppi da monitorare. Dardo
Impianto biomasse a Mascione? “L’opposizione a Campobasso chiede l’apertura di un dibattito in Consiglio CAMPOBASSO. Impianto di Biomasse a Mascione? “I consiglieri - si legge nell’odg a firma Pilone, Cancellario, Coralbo, Tramontano - chiedono l’apertura di un dibattito per sapere nello specifico di che impianto si tratta, dove è prevista l’installazione, la documentazione inerente il rispetto delle norme di sicurezza, il rispetto ambientale e la documentazione inerente la sicurezza igienicosanitaria e gli intendimenti della Giunta a ri-
guardo”. La maggioranza si è opposta in Consiglio comunale alla discussione dell’ordine del giorno, non ritenendolo attinente agli argomenti discussi in consiglio, ed anche perché al momento molti consiglieri sono al momento all’oscuro dei dettagli del progetto. “Vista la pubblicazione sul sito del Comune di Campobasso della Convocazione della Conferenza di Servizio in merito alla realizzazione e al-
l’esercizio di un impianto di cogenerazione di 199,8 KWel alimentato da biomasse legnose in C.da Mascione a Campobasso; tenuto conto che nella Convocazione si fa riferimento all’istanza del 04/03/2015 (prot. Gen. N°6746 del 04/03/2015) con la quale il sig. Cristiano Caponetto , in qualità di legale rappresentante della Società RG1 Campobasso s.r.l. con sede in Verona (VR) via Gianbattista Morgagni 36, ha chiesto il deposito della Procedura Abilita-
tiva Semplificata (PAS) ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs n° 28/11 relativa alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto di cogenerazione in oggetto; tenuto, altresì, conto che la Conferenza di Servizio è convocata per il giorno 09/04/2015 alle ore 9.30 presso la sede del Comune di Campobasso, i consiglieri chiedono l’apertura di un dibattito”.
AL COMUNE DI SEPINO IL PREMIO “SOLIDARIETA’ E SOSTENIBILITA” Ieri, 25 Marzo presso l’Aula Magna della I° clinica medica del Policlinico Umberto I° di Roma, e’ stato conferito al Comune di Sepino il premio “Solidarietà e sostenibilità”. Il presidente della Fondazione I.u.i.s.m. “Sapientia Mundi” Giuseppe Anelli, nel corso della cerimonia ha sottolineato come il riconoscimento e’ stato attribuito per il “vero interesse mostrato dal Comune per le attivita’ svolte a favore dei diritti fondamentali dell’uomo ed in particolare dei diversamente abili”. L’amministrazione presente alla consegna, ha ringraziato e sottolineato come il riconoscimento inorgoglisce per l’attenzione mostrata per quello che si sta facendo nel tema della solidarieta’ e dell’accoglienza, e soprattutto spinge a fare ancora di piu’ e meglio per il futuro.
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CHIAREZZA SULLA SANITA' IN MOLISE
L’Associazione Regionale Ospedalità Privata per la qualità delle cure L'Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP Molise), sente il dovere di riportare chiarezza e correttezza di informazione ai molisani. Ciò si rende doveroso proprio per dare un quadro completo delle reali criticità della spesa sanitaria che incombe su noi molisani. Il sistema italiano di pagamento delle prestazioni sanitarie è calcolato sulla base del D.R.G. (ossia, la remunerazione delle prestazioni sanitarie viene calcolata sulla base di una specifica tariffa ministeriale). In Molise gli ospedali pubblici producono DRG per un importo complessivo annuo di euro 104 milioni, a fronte di un costo complessivo dell'offerta pubblica di euro 297 milioni1(fig. 1). Tale dato fa pensare ad una cattiva ed inefficace gestione che non trova giustificazioni e che richiede interventi strutturali per ridurre questa differenza tra costi e ricavi. Di contro, buona parte della classe politica cerca di nascondere questa amara realtà, a " ddebitando" sulla sanità privata responsabilità ad essa non imputabili. Orbene, la sanità privata del Molise, contrariamente alle affermazioni provenienti da più parti, rappresenta solo poco più del 15% (fig. 3) del finanziamento sanitario (il 13,3 % per l’assistenza ospedaliera ed il 19,6% per l’assistenza specialistica) con un’occupazione di migliaia di dipendenti (oltre 2.500). Come se non bastasse, gli ultimi provvedimenti della Regione Molise tendono ad infliggere un “colpo mortale” al comparto limitando, addirittura, la vera ricchezza della nostra Regione: la mobilità attiva per pazienti provenienti da altre Regioni. (fig. 2) Tale principio, oltre a contrastare con i dettami costituzionali e le Direttive europee (2011/24/UE), che danno al cittadino la possibilità di a " ndarsi a curare dove vuole e quando vuole", minaccia l’esistenza stessa delle strutture sanitarie molisane private e, in particolar modo, dei Centri di Eccellenza che vivono esclusivamente sull’attrazione extraregionale. È bene che i molisani sappiano che in tutte le Regioni del centro-nord Italia le aziende sanitarie non sono sottoposte ad alcun limite, anzi vengono addirittura “premiate” quando producono un alto tasso di mobilità attiva. Forse vi è una sottile strategia da parte di poteri centrali di far morire quelle poche strutture sanitarie dell’Italia centrale e meridionale, a vantaggio esclusivo delle Regioni del nord; con ciò determinando sempre maggiori disagi sociali legati ai cosiddetti “viaggi della speranza” . L’AIOP andrà avanti in questa battaglia di legalità a di¿J fesa del privato accreditato, affiancandosi a quella che rappresenta la sanità pubblica di qualità. Al centro del nostro interesse vi è sempre e solo il diritto alla salute. L’efficienza e la qualità delle cure che possono essere prestate ai cittadini dipendono anche da queste decisioni. Campobasso, 26 marzo 2014 L’AIOP Molise 1) Fonte: Programmi Operativi 2013-2015 approvati con Decreto Commissariale n. 21/2014, pubblicati sul BURM n. 18 del 10/06/2014
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AIOP ASSOCIAZIONE ITALIANA OSPEDALITA’ PRIVATA Regione Molise
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Isernia
28 marzo 2015
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Boccata d’ossigeno per la Provincia Il governo ha riconosciuto all’amministrazione provinciale le somme non versate dal 1999 al 2004 ISERNIA. Alla Provincia di Isernia il Governo si appresta a trasferire una somma pari a 15 milioni e 860mila euro nelle casse dell’ente di via Berta. Fondi per i quali la Provincia aveva richiesto e ottenuto un
decreto ingiuntivo per i mancati trasferimenti dovuti, ma mai erogati dallo Stato, nel periodo che va dal 1999 al 2004. Tali fondi specifica il presidente
Luigi Brasiello, verranno trasferiti in due tranche: tra tre giorni arriveranno 13 milioni e mezzo di euro, mentre tra una settimana i restanti 2 e mezzo. A questa somma si dovrebbero sommare circa 4 milioni
di euro di interessi legali per un totale di oltre 19 milioni di euro. L’arrivo di queste somme rappresenta un tocca sana per le esigue disponibilità attuali dell’ente, che potrà così adempiere ai pagamenti nei con-
fronti delle imprese creditrici che da tempo esigono il dovuto. Il denaro servirà anche ad onorare il pagamento degli stipendi ai dipendenti
Minaccia con una pistola tre raccoglitori di tartufi I Carabinieri hanno identificato il 48enne di Bagnoli del Trigno BAGNOLI DEL TRIGNO. E’ stato denunciato dai Carabinieri per minaccia aggravata e porto abusivo di armi, si tratta di un 48enne di Bagnoli del Trigno. L’uomo, armato di una pistola semiautomatica, poi scoperta essere “a salve”, nelle prime ore della mattina di ieri, ha minacciato tre persone, un 40enne di Agnone, un 41enne di Isernia ed un 45enne di Napoli, che in una località boschiva di Bagnoli del Trigno, stavano raccogliendo tartufi. Secondo quando accertato dai militari della locale Stazione, l’uomo avrebbe puntato la pistola ai tre malcapitati intimandogli di desistere dalla ricerca di tartufi e di allontanarsi
da quella zona. Le vittime hanno immediatamente allertato i Carabinieri che sono intervenuti bloccando il 48enne che tentava di allontanarsi dal luogo alla guida della propria autovettura. A seguito di una perquisizione personale e veicolare è stata rinvenuta la pistola che l’uomo aveva utilizzato per le minacce e tredici cartucce a salve. Sia l’arma che le munizioni sono finite sotto sequestro. Ulteriori indagini sono tutt’ora in corso per chiarire tutti i contorni della vicenda.
Postazioni per la raccolta degli escrementi dei cani a Isernia Oltre settanta i punti dove è possibile depositare le deiezioni e lasciare pulita la città ISERNIA. Sempre più Comuni si stanno attivando per il problema degli escrementi dei cani di proprietà nelle aree pubbliche. Nonostante le leggi impongano ai proprietari una serie di regole tra cui la paletta e il sacchetto al seguito, l’abitu-
dine di far defecare l’amico Fido a cielo aperto anche sul marciapiede è ancora molto diffusa e le proteste dei cittadini si moltiplicano. Così a Isernia il Comune sta facendo collocare oltre settanta postazioni per raccogliere le deie-
zioni canine. Sia il centro storico, che la parte nuova della città, che la zona di San Lazzaro avranno quindi dei punti da utilizzare, da parte dei proprietari dei cani, per tenere pulita Isernia. «La raccolta delle deiezioni dei propri animali –
ha detto l’assessore comunale Marco Amendola – è un dovere civico sia per ragioni di decoro che di igiene. Rispettare le regole e l’ambiente aiuta a far superare ogni forma di intolleranza verso i nostri amici a quattro zampe”.
A Frosolone la bandiera Arancione Al Comune è stato riconfermato il marchio di qualità turistico ambientale del Touring FROSOLONE. Nel Comune di Frosolone continuerà a sventolare alta la Bandiera Arancione. Al Comune è stato infatti riconfermato il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, assegnato nel 2010. A seguito della periodica verifica di analisi il Comune di Frosolone ha infatti soddisfatto i requisiti richiesti dal modello di analisi territoriale del Touring Club Italiano. Bandiera Arancione è il titolo che conferma e riconosce a livello nazionale i pregi e le qualità di Frosolone. I criteri di valutazione del Touring Club Italiano si basavano sulla valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. La conferma della Bandiera Arancione, certificazione di qualità a carattere nazionale (sono circa 200 i comuni in Italia ad averla), va a completare un importante lavoro sotto il profilo turistico intrapreso dalle passate amministrazioni. Proprio questa mattina, presso la prestigiosa sede di Palazzo Marino a Milano, nell’ambito di una cerimonia organizzata dal Touring Club Italiano, sarà consegnata al Comune di Frosolone la certificazione che attesta la conferma della Bandiera Arancione, che avrà validità fino al 2017.
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Termoli
28 marzo 2015
Disabilità, l’impegno di Travaglini
Il sindaco di Montenero di Bisaccia ha firmato un protocollo d’intesa per l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali e psicologiche MONTENERO DI BISACCIA. Il sindaco Nicola Travaglini ha siglato un protocollo d’ intesa con Fiaba Onlus,l’organizzazione senza scopo di lucro che ha come obbiettivo l’eliminazione di tutte le barriere fisiche , culturali, psicologiche e sensoriali , per la diffusione della cultura delle pari opportunità a favore di un ambiente ad accessibilità’ e fruibilità’ totale. Il documento e’ stato siglato nel corso dell’evento organizzato venerdì scorso dall’ Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia , tenutosi presso la Sala Polivalente in Piazza della Libertà, avente come tema “Interventi e prospettive per una scuola nuova e inclusiva”. “Abbiamo raccolto con convinzione ed entusiasmo - ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – la sfida lanciata dal mondo della scuola locale , per mezzo della dirigente Annarosa Costantini , e da Fiaba Onlus, contribuendo attivamente, in qualità di Istituzioni Pubbliche ,al dibattito
culturale e politico che vuole sollecitare tutti noi ad una maggiore attenzione nei confronti delle problematiche derivanti dalle barriere architettoniche. Sono intimamente convinto –ha affermato inoltre Travaglini- che l’avvio di questa sinergia tra il mondo della scuola e quello delle Istituzioni locali possa portare a risultati davvero importanti per gli studenti, per i loro genitori e per tutto il personale scolastico. Mi fa piacere ricordare che dal canto nostro abbiamo sempre prestato molta attenzione alle problematiche scolastiche di questo paese, non esitando ad intervenire attivamente, nell’alveo delle nostre possibilità istituzionali e delle nostre disponibilità finanziarie , nella soluzione dei problemi che si sono presentati nel corso di questi anni. Confermo , quindi, la nostra volontà di collaborare a progetti sempre più inclusivi,per il bene dei nostri studenti,che abbiano come oggetto la valorizzazione del territorio e la
piena fruibilità degli spazi da parte di tutti.” Il protocollo d ‘intesa,siglato dal sindaco Travaglini e dal presidente nazionale di Fiaba Onlus Giuseppe
Trieste , ha l obiettivo di impedire il sorgere e la diffusione di nuove barriere culturali e fisiche anche attraverso processi atti a fondare una cultura diffusa di pari opportunità
per tutti ed inoltre a stimolare e incentivare la nascita di nuovi spazi, servizi e trasporti accessibili e fruibili da tutti; stimolare gli organi preposti a rafforzare la vigilanza per garantire l’osservanza della normativa esistente e promuovere lo studio di snellimento ed armonizzazione della stessa, per evitare il sorgere di nuove barriere; attuare in sinergia azioni atte a diffondere la cultura della diversità e della Total Quality come ricchezza della società, con il coinvolgimento attivo e fattivo di persone,associazioni,enti, forze produttive e Istituzionali nazionali ed internazionali; organizzare in sinergia giornate di eventi e promozioni dell’attività svolta per coinvolgere le Istituzioni centrali e locali, i cittadini, le forze sociali e produttive, per la presa di coscienza delle problematiche oggetto del protocollo e inoltre rappresentare le cosiddette “ buone pratiche”.
Larino: Petriella nuota e vince, la politica delle incompiutezze affoga di prof. Elvio Petrecca Auguri a Giuseppe Petriella dallo sport larinese, quello vero, che con senso civico, si adopera quotidianamente nell’offrire sane opportunità di crescita ai tanti giovani della nostra comunità. Lo strepitoso risultato ottenuto nei Campionati Nazionali Giovanili di nuoto, del giovane atleta
larinese, ritorna a evidenziare l’ormai famigerata, triste, sconcertante, vergognosa storia, degli impianti sportivi incompiuti di Fonte Focolare. Vorremmo che i sacrifici, le rinunce, la tenacia del nostro giovane nuotatore, fossero emulati da una politica cittadina inadeguata, “ancora ag-
grappata a bordo vasca ”, incapace di portare a conclusione la realizzazione degli impianti sportivi incompiuti e creare per i tanti giovani, delle sane opportunità di svago e combattere il diffondersi d’insani pericolosi stili di vita. Ci auguriamo che un “piccolo” atleta con un “grande”
cuore e un notevole risultato sportivo, possa stimolare la boccheggiante politica larinese, ormai incapace di “tenersi a galla”, alla risoluzione dei tanti problemi d’ incompiutezza e degrado, dei pochi insufficienti e inadeguati spazi ludici e sportivi della nostra cittadina. Ci
auspichiamo che finalmente, i nostri politici si rendano consapevoli che, tra mille problemi, con dignità e senso civico, la pratica sportiva e lo sport a Larino, continueranno a sopravvivere, anche senza il loro impegno, mentre non è per nulla vero il contrario.
Gara di greco, scrive l’ambasciatore A Termoli si svolgerà la manifestazione nazionale di alto livello culturale TERMOLI. A sottolineare la bontà dell’iniziativa a Termoli con le Olimpiadi di greco è l’ambasciatore della Grecia in Italia. “In occasione della Gara Internazionale di Greco Antico “Agon Sofokleios” che, anche quest’anno, si terrà a Termoli sotto l’Alto Patronato del Ministero della Pubblica Istruzione della Repubblica italiana e dell’Ambasciata di Grecia in Italia, vorrei congratularmi vivamente con gli organizzatori di questa lodevole iniziativa, che da qualche anno è stata consacrata come un evento prestigioso per la promozione della cultura el-
lenica e delta letteratura greca antica, dimostrando la vitalità e la continua attualità dell’antica civiltà greca. I legami culturali indissolubili che uniscono la Grecia e l’Italia, il contributo culturale dei nostri due paesi che li rende veri fari delta civiltà mondiale, fanno di tali eventi un’occasione per riconfermare non solo l’ armoniosa collaborazione in questo campo, ma anche il ruolo fondamentale che la Grecia e l’Italia possono entrambi svolgere sia al livello europeo che internazionale. Inoltre, il posto d’onore che la Gre-
cia occupa nell’ambito culturale dà un importante valore aggiunto in questi tempi così difficili che percorre il nostro paese e dimostra l’indiscutibile posizione storica della Grecia in Europa. Tutti gli alunni e gli studenti dei Licei Classici e delle Università che partecipano quest’anno al concorso sono, senz’altro, pionieri lodevoli nello sforzo instancabile del promuovere la cultura greca in Italia. A tutti loro, principalmente, vorrei rivolgere un immenso ringraziamento in nome dello Stato Ellenico”.
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Termoli
28 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Mercato, perchè ancora il fitto? I consiglieri di Termoli, Marinucci e Paradisi hanno chiesto spiegazioni per le strutture di via Inghilterra TERMOLI. I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco in merito al “fitto delle strutture presso l’ex Mercato di Via Inghilterra”. Parliamo di storia ormai nota. Nel 2009, dopo 40 anni, viene smantellata la copertura del mercato di via Inghilterra. A questo punto inizia un’odissea che trasforma la provvi-
sorietà in quotidianità. Con varie delibere di giunta comunale, che si rinnovano allungando le scelte del fitto, l’amministrazione stabilisce di affidare alla ditta GSM dei F.ll Sangiovanni il nolo prima di gazebo e poi di un box ad uso bagno e quattro box per la ripresa della vendita da parte dei commercianti. Ad oggi, dopo svariati anni, il nuovo mercato è an-
cora in fase di costruzione e non si sa quando termineranno i lavori e nel frattempo il Comune ha speso oltre 140.000,00 € per l’affitto. Quando invece poteva spendere una cifra non superiore ai 25-30 mila euro se avesse acquistato i box con una lungimiranza politica ed una prospettiva di efficienza e salvaguardia dei conti comunali, quindi
dei cittadini. Ipotesi, prospettata in sede di commissione dai sottoscritti consiglieri e rappresentata all’allora assessore Ferrazzano. Ciò che si chiede al Sindaco Sbrocca è il motivo per cui, nel momento in cui si poteva dare un taglio, il nolo non si è trasformato in acquisto così da poter investire risorse pubbliche nel migliore dei modi. Questa am-
ministrazione continua, in questo caso specifico così come in generale, ad operare in maniera poco lungimirante e priva di progettualità. E la questione che più ci preme è lo spreco dei soldi dei cittadini che invece di essere utilizzati per il bene di tutti sono sprecati in affitti che non lasciano niente per il futuro.
Crolla un solaio, paura per tre studentesse Le giovani universitarie termolesi a Bologna in un appartamento in fitto TERMOLI. Erano in cucina a sorseggiare un tea. Qualche minuto di pausa dopo una giornata di studio intenso, come quelle di tanti universitari che cercano di costruirsi il proprio futuro studiando e faticando, spesso nel vivo dei sacrifici delle rispettive famiglie.
Poi un boato, la paura, il terrore. Il guardarsi in faccia e quasi contarsi perché qualcosa di grave era accaduto. Sono salve tre studentesse universitarie nella blasonata Bologna, tutte termolesi, ma quanta paura. Nella prima serata di ieri, infatti, quel
boato poteva trasformarsi in tragedia perché in quella casa alta oltre tre metri a venir giù è stata una buona parte del solaio, una lastra che non avrebbe dato scampo ad alcuna di loro. È caduta in camera da letto, proprio sul letto
di una di loro che fortunatamente era nell’altra camera. Restano la paura e i perché, ma la sorte è stata benevola alle tre studentesse termolesi tutte del primo anno, due iscritte a legge e una a ingegneria.
Acqua pubblica, la Municipalizzata va in frantumi Il Comitato che si è battuto perchè la risorsa idrica restasse pubblica chiedeva a Termoli un ente dedicato TERMOLI. Proclami, dichiarazioni e poc’altro in più: è questa la sorte cui va incontro la troppo concettuale e poco pratica e attuata ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nella città di Termoli. Partiamo da questa dura espressione per circoscrivere a livello nazionale un tema sin troppo preso sottogamba che vede la fotografia dell’Italia dell’acqua del tutto sbiadita dinanzi ritardi finanche ventennali nella riorganizzazione del servizio idrico. In questo contesto il ruolo e la posizione del Molise, e in più stretto raggio di Termoli, sono addirittura imbarazzanti perché a 21 anni della legge Galli del 1994, che dettava le regole per la gestione dell’acqua, Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Molise non hanno ancora definito l’assetto degli enti d’ambito e i gestori; inoltre, il 56% delle acque non è monitorato e dunque non si hanno certezze sulla loro qualità. Restando ai dati regionali, pare addirittura che il Molise detenga il record nazionale per “dispersione” del bene, il tutto mentre da un lato c’è chi lamenta la mancata municipalizzazione della gestione del servizio e dall’altro c’è chi promuove consigli monotematici i quali non fanno altro che ribadire un concetto e non farlo seguire ad azioni concrete. A fine giugno, infatti, i tempi scadranno e la gestione del servizio idrico, dato che la municipalizzata non è stata realizzata e la proroga
alla Crea non è più avanzabile dopo che una v’è già stata, dovrà essere nuovamente messa al bando di un esterno per tempi piuttosto lunghi che farebbero tramontare il decantato e atteso risultato degli attivisti. Nulla resterebbe da fare, se non accettare una “sconfitta” da parte degli aderenti al Movimento o “pregare” affinchè un miracolo possa esserci e vedere “ritoccato” lo Statuto della Molise Acque a favore proprio degli intenti della cittadinanza termolese. Si perde tempo, s’è perso tempo ed oggi restano solo alcuni auspici e la certezza che l’ambita attuazione del
Referendum non c’è stata. Di contro, però, c’è una Italia (vedi Napoli, Reggio Emilia e tante altre realtà) e una Europa (Berlino e Parigi su tutte) che municipalizzano, un Governo nazionale che non si esprime, se non attraverso lo Sbocca Italia e il nuovo ddl Madia che potrebbe frenare proprio la ripubblicizzazione e un Parlamento europeo che adesso ha preso in mano la faccenda e, attraverso la Commissione dedicata, sta dando lettura della proposta degli attivisti per regolamentare a livello continentale la gestione del bene.
Ma qua i tempi sono lunghi perché dapprima servono 40 europarlamentari che si dicano inclini al tema e poi occorrerà “convincere” i rappresentanti dei 28 stati membri della fattibilità della cosa. A Termoli, intanto, si discute sul “come fare” ma nel frattempo il sogno della municipalizzata va in frantumi perché ormai i tempi non ci sono più e, intanto, una commissione regionale istituita a gennaio scorso ha audito i comitati e i comuni per orientare l’istituzione di un Ente di Governo composta da tutti i comuni del Molise che definirà
anche l’affidamento unico; ignoto, ad oggi, il nome della detta realtà ma l’unica cosa che potrà salvare Termoli dalla definitiva privatizzazione sarà una scelta della Regione inequivocabile verso la pubblicizzazione con scelta di un soggetto unico pubblico. Intanto, è stato presentato nei giorni scorsi il nuovo portale dell’acqua (http://www.acqua.gov.it) che raccoglie i dati di interesse del settore idrico, in collaborazione con l’Istat, e la campagna di comunicazione sull’acqua con uno spot tv.
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Opinioni
Il territorio coglie sempre più l’attenzione che merita, ma non da tutti! Pensiamo che il Molise, grazie ai cittadini onesti e attenti, abbia una consapevolezza maggiore di ogni altra regione al riguardo e il Forum dei territori si sente responsabile di questa custodia. Insistiamo nel porre la dovuta attenzione all’agricoltura e al suo domani. Lo diciamo perché è l’agricoltura l’attività principale del territorio e, come tale, quella che rischia di più quando allorquando ci saranno i tanti paventati insediamenti, soprattutto l’ampliamento della Momentive e Zuccherificio riciclato in biomasse con una mega centrale che assorbirebbe tutta la superficie coltivata per fare delle monoculture a spese del cibo. Abbiamo appreso una cosa molto grave riguardo al comportamento dell’assessore all’agricoltura: sta svilendo in ogni modo la possibile e difficile rinascita dello Zuccherificio disincentivando ad esempio le coltivazioni di bietole e gli acquisti di zucchero molisano. Inoltre, potete immaginare il nostro pensiero a pro-
28 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Ma esiste in Regione l’assessore all’Ambiente?
posito della Momentive: “Più chimica, più morti”. Chiediamo a tutti di bloccare il percorso in atto e far rimangiare a tutti ed anche al sin-
daco di Termoli la sua approvazione. Anche qui la domanda è: ma chi è l’assessore all’ambiente di questa regione che applica il silenzio su ogni
situazione a rischio per il territorio, la sua agricoltura, la qualità delle sue produzioni e la salute delle persone e della natura? Chi è? E, se c’è, batta
Un treno, un tesoro Un "Tesoro" inestimabile, che viaggia sulle rotaie, è il treno che percorre la rotta turistica Sulmona - Carpinone. Tra le più antiche ferrovie d'Italia ha la capacità di proiettare il viaggiatore, come una sorta di macchina del tempo, in una dimensione dimenticata di equilibrio, pacatezza e distensione. Riscoprire il gusto di alcuni sensi sopiti, l'odore del legno delle carrozze, il delicato rumore dell'aria che scorre fra le rotaie e le traverse, il lento sbuffare, il superlativo panorama naturalistico che scorre fuori dal finestrino, fanno dell'esperienza del viaggio su questo treno sto-
rico, un momento speciale da condividere, divulgare e diffondere. Nel terzo millennio, l'era della tecnologia, del web, dei collegamenti "fast" farsi contagiare dalle suggestioni che questa esperienza regala è come fare un viaggio nel tempo, ha il sapore della rinascita, del riannodarsi alle proprie radici, riscoprendo un territorio incontaminato dalla bellezza naturalistica invidiabile. La presenza delle 58 gallerie che, come un gioco fanciullesco, oscurano per tornare alla loro fine a mostrare nel loro splendore dei lunghi fotogrammi di un documentario che racconta di pa-
un colpo. Una persona che ha a cuore il Molise non avrebbe bisogno di impegnare le strutture per sapere quello che già i cittadini sanno e lo sanno sulla loro pelle, ma solo di dire No e rinviare tutto al mittente. La questione dell’allargamento della Momentive è una questione ancora più grave della stalla della Granarolo, battaglia contro Ruta, Facciola e Frattura, nella quale il territorio vinse contro una visione suicida e in difesa di un Molise bene comune. Popolo del Basso Molise sveglia! Scelte scellerate creano un quadro di morti annunciate. Perché aumentano gravemente i rischi per la salute e contemporaneamente riducono l’accesso alla sanità pubblica, incentivando quella privata, che dovremmo interamente pagare in una condizione di impoverimento per mancanza di lavoro? Se il popolo del basso Molise deve trovare altra collocazione, ditelo! Lotteremo invece perchè siate voi e le vostre politiche cellerate ad andar via! Forum dei territori
norami incantati, di parchi, di borghi antichi fra le montagne, di natura lussureggiante, di cime imbiancate dei monti della Maiella e le pendici coperte dagli abeti che si ergono con una spettacolare imponenza fino alla quiete dei pascoli, rendono il viaggiatore protagonista del "fantastico documentario" che scorre fuori dal finestrino. . Una bellissima iniziativa da valorizzare e portare alla massima condivisione, per farne una straordinaria vetrina di promozione del nostro territorio, di valorizzazione dei piccoli comuni, con l'obiettivo di incentivare la conoscenza dei prodotti dell' enogastronomia locale, della grande valenza paesaggistica e delle tradizioni della nostra piccola Regione
L’Ora della Terra anche in Molise 66 Comuni molisani e 400 studenti si mobilitano per “cambiare il cambiamento climatico” Manca poco al 28 marzo, giorno della grande mobilitazione globale del WWF che vuole coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete contro il cambiamento climatico, tese a costruire un futuro sostenibile con la progressiva riduzione dell’utilizzo di fonti fossili. L’Ora della Terra, anche dallo spazio. Samatha Cristoforetti, l’astronauta italiana impegnata nella missione “Futuro”, prima donna italiana nello spazio, ha twittato: “Partecipate anche voi all’#EarthHour e questo sabato alle 20.30 spegniamo le luci: earthhour.org”, questo il testo del tweet. In Molise l’invito è stato raccolto, come lo scorso anno, da numerosi Comuni molisani – la cui partecipazione è visibile su internet sulla piattaforma degli speg n i m e n t i http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/, ove compaiono monumenti e chiese, municipi, palazzi storici, castelli e ville – facendo del Molise un territorio leader nella dimostra-
zione alla sensibilità del tema in questione. Negli Istituti Scolastici si sono svolte specifiche attività: l’ “Istituto Biotecnologico “S. Pertini”, la “Scuola Media Statale Francesco D’Ovidio” e il Liceo Scientifico “Romita” di Campobasso, il “Liceo Scientifico Alfano” di Termoli, l’ “ISISS “A. GIORDANO”” di Venafro hanno partecipato alle attività di educazione ambientale organizzate dal WWF Molise. Nel dettaglio alcune classi hanno assistito, in collaborazione anche con il “Trento Film Festival”, il primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, alla proiezione dei film documentari: “Kamilet” ed “Alpi 2.0”. Nel capoluogo molisano, oltre allo spegnimento delle luci del Municipio e di Piazza Prefettura, Sabato 28 marzo, si effettuerà un percorso di trekking urbano in collaborazione con l’ “Associazione Centro Storico” (ritrovo ore 18,30 Piazza Prefettura), che consentirà ai partecipanti di ri-scoprire alcune parti della città vecchia e la “Chiesa di
Sant’Antonio Abate”. Nei bar urbani aderenti all’iniziativa (Caffè Pasticceria Lupacchioli, Gran Caffè Savoia, Vanilla Cafè, Bar Principe Room Cafè) sarà possibile partecipare all’ “Happy (EARTH) HOUR” ovvero aperitivo a lume di candela. In attesa dello spegnimento del Municipio e di Piazza Prefettura (ore 20,30-21,30), i cittadini, insieme ai volontari del WWF Molise, accenderanno candele per illuminare l’evento. L’Ora della Terra coinvolgerà anche i migranti ospiti al “Centro di Accoglienza Eden”, che saranno protagonisti di “Sonorità etniche”, dalle ore 20,15 in Piazza Prefettura.
Tutti i cittadini possono partecipare all’evento anche mandando foto e commenti alla pagina facebook del WWF Molise, ma Earth Hour è anche l’occasione per ricordarsi di quei piccoli gesti che permettono di fare bene all’ambiente e risparmiare, come cambiare una lampadina di casa con una a maggior rendimento, spegnere gli stand-by degli elettrodomestici, adottare stili di vita più sostenibili.