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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO
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ANNO xii - N° 97 veNerdì 29 Aprile 2016
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino rootostampa Molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - euro 1.00
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Vittorino Facciolla
L’OScar del giorno lo assegniamo a Vittorino Facciolla. Dopo il successo dei vini molisani a Vinitaly, l’assessore regionale all’Agricoltura sta macinando il territorio molisano per il Piano di sviluppo rurale. Un significativo documento che potrebbe rianimare le spente campagne e far pensare al futuro.
L’Ardire
Petraroia e il sasso nello stagno
IL TAPIRO DEL GIORNO
L’OSCAR DEL GIORNO
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Carmelo Parpiglia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmelo Parpiglia. Il consigliere regionale e delegato allo Sport, di recente si fa trovare in ogni manifestazione sportiva. Ma quanti soldi la Regione Molise ha stanziato in favore dello sport? L’equivalente di zero. Qualcuno dice che è pronto per febbraio prossimo a candidarsi al Coni. Speriamo di no.
IL GIORNO DEGLI SFRATTI
di Giuseppe Saluppo
M
ichele Petraroia delle ultime tre righe della sua lunghissima lettera indirizzata al segretario del Pd, Micaela Fanelli, ne ha fatto il sasso lanciato nello stagno della politica molisana. Dove tra saltimbanchi, amici e compari se ne restano tutti in silenzio. Come dire, fuffa, teatrino delle riformette, il vuoto. Una politica dove ognuno si è fatto un partito personale. Una processione silente di partiti personali che sembra portare alla parrocchia del ‘famoce i fatti nostri‘. E Petraroia, non a caso, chiude la lettera riservandosi “la valutazione politica in ordine al contrasto del progetto del Partito della Nazione, in favore del rilancio di una nuova alleanza ulivista che sappia valorizzare i migliori tratti culturali della sinistra italiana quale proprio fondamento identitario”. Possiamo, politicamente, non essere d’accordo sulle scelte con il consigliere Petraroia ma c‘è bisogno di qualcosa che indichi una provenienza storica, un’idea di riferimento, un gruppo dirigente e un disegno per il futuro. Lasciate stare il giudizio che nutrite, fermatevi, fermiamoci a cogliere il filo conduttore. Qui, il demos non c’è più, il cratos è nelle mani di altri e il politico è solo un narratore, che romanza la realtà senza affrontarla. E siamo arrivati allo stagno. Oggi, però, i giochi di prestigio non bastano più.
Il Comune manda Bongusto a Termoli
sanità
I disservizi sono stati certificati
La sanità molisana è alla resa. Frattura e Iorio a distanza.
pagina 4
Servizi alle pagine 3 e 4
TAaglio lto
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
29 aprile 2016
CIO’ DI CUI VANTARCI E POSSIBILMENTE AVVANTAGGIARCI
Si allarga il consenso dottrinale sull’incostituzionalità dell’addizionale regionale Irpef legata ai disavanzi sanitari Anche l’illustre studioso Enrico De Mita prende posizione a favore della questione sollevata dall’avvocato Franco Mancini e dalla Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso
Finalmente una circostanza di cui vantarci e, possibilmente, anzi auspicalmente avvantaggiarci. Vantarci di avere professionisti nel settore della fiscalità del calibro di Franco Mancini e giudici tributari della valenza di Giuseppe Di Nardo, Luigi Catelli e Angelo Marolla. Avvantaggiarci, qualora la maggiore addizionale versata dal contribuente molisano per effetto del mancato raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro dal deficit sanitario, venga riconosciuta incostituzionale. Di questo avviso sembra essere Enrico De Mita, tra i più famosi studiosi internazionali di Diritto Tributario, in un suo intervento su il Sole 24 Ore. “Contro la mala gestio inammissibile aumentare le tasse”: con questo titolo, infatti, il Sole 24 Ore del 24 aprile ha ospitato l’autorevole commento di Enrico De Mita, dedicato alla Ordinanza 2015, del 5 novembre 2015, con la quale la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso (presieduta dal dott. Giuseppe Di Nardo, con i giudici Luigi Catelli ed Angelo Marolla) ha disposto la rimessione degli atti alla Corte Costituzionale, in ac-
L’intervento di Rossella Griselli* Il 15 Aprile 2016, e’stato pubblicato il bando per l’affitto, con l’impegno all’acquisto dei beni, della filiera avicola molisana. L’avviso dei responsabili del concordato preventivo, incaricati dal Tribunale di Campobasso, ha la durata di due mesi e scade il 14 giugno prossimo. Preso atto del decreto del MISE di riconoscimento di area di crisi industriale complessa ex art.27 L.134/2012 del 07/08/2015 ,voluto fortemente, e riconosciuto grazie all’impegno dell’Unione Sindacale di base dei lavoratori agroalimentari e dai Sindaci dei Comuni interessati, nell’interesse esclusivo dei lavoratori, a cospetto della
coglimento del ricorso proposto dall’avvocato Franco Mancini per il rimborso della maggiore addizionale versata dai contribuenti molisani per effetto del mancato raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro dal deficit sanitario. Lo studio del professore Enrico De Mita, punto di riferimento del diritto tributario italiano, già titolare di numerose Cattedre dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, riconosce fon-
datezza soprattutto all’eccezione di incostituzionalità per violazione del principio di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione (da un lato ente impositore, dall’altro partecipe dei tavoli tecnici che giudicano la congruità dei piani di rientro) e del diritto di difesa (non potendo il cittadino avere strumenti di contraddittorio, trasparenza e conoscibilità circa le valutazioni, del tutto discrezionali,
degli organi tecnici),costituisce un attestato di enorme valore, soprattutto in considerazione del contributo scientifico che De Mita offerto con la sua ricca produzione dottrinaria in merito ai profili costituzionali della materia tributaria, con i suoi tre volumi “Fisco e Costituzione” e la Guida alla giurisprudenza costituzionale tributaria. Sulla scia di un intervento così prestigioso, anche altri osservatori hanno rilanciato l’impor-
Affitto Gam, quali le reali prospettive occupazionali? mera demagogia di CGIL CISL e UIL. L’USB Agroalimentari del Molise s’interroga su quali siano le reali prospettive che questo strumento ha messo a disposizione dei tanti lavoratori interessati? Quali benefici dal punto di vista occupazionale? Quale il reale stato di attuazione dello strumento stesso? Il bando pubblicato il 15 Aprile 2016 per l’affitto della filiera avicola molisana prevede un riassorbimento delle maestranze? In che misura? Con quali modalità? Vogliamo ricordare a tutti, che il 05 Novembre 2016 andrà in scadenza la CIGS per i 290 lavora-
tanza del tema sollevato dall’avvocato tributarista campobassano e dai Giudici molisani, al punto tale che il sito web “Il Tributo” ha qualificato il lavoro come una “perla nel mare”, che merita la massima diffusione da parte dei media e degli esperti del settore tributario, “perché alcune questioni trattate nell’ordinanza possono essere davvero epocali”. Un notevole riconoscimento all’azione di impulso e acume interpretativo esercitata dall’avvocato Mancini e dalla Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, che segna una nota di merito per il Foro molisano, primo ad avvertire le inique implicazioni di una norma - l’articolo 2, comma 86, della legge 191/2009 – la cui eventuale abrogazione, ad opera della Consulta, potrà spiegare enormi effetti anche sulle posizioni dei contribuenti di altre regioni, ugualmente colpite dall’automatismo delle maggiorazioni legate ai disavanzi sanitari. Attesa mai tanto sofferta.
Dardo
tori della GAM di Bojano, e che questi lavoratori, insieme ai tanti avventizi dell’indotto, non conoscono ancora il loro futuro, e vivono in balia degli eventi. Quali garanzie e che prospettive future avranno questi lavoratori? L’USB si attiverà con forza per l’immediata attivazione di un confronto, sia presso la Giunta Regionale del Molise, sia presso l’Unità di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di individuare alternative idonee a raccordare le opportunità del DM del 07/08/2015 con le misure di politica attiva del lavoro e di presa in carico per i dipendenti delle maggiori imprese colpite dalla crisi. *Responsabile Regionale Agroalimentari
TAaglio lto E dopo Nino Manfredi, Fred Bongusto. Che nessuno sia mai stato un vero profeta in patria è cosa arcinota e, purtroppo, assai vera ma, alle volte, il caso e le scelte (degli amministratori) disegnano quadretti tragicomici al limite dell’inverosimile. L’assessore alla cultura del Comune di Campobasso, Emma De Capoa, ha colpito ancora. L’Associazione Talenti ed Artisti Molisani aveva pensato di organizzare un Festival dedicato al celebre cantante campobassano, che ha furoreggiato durante le estati degli anni sessanta, ma la De Capoa ha bocciato la proposta. All’Amministrazione non interessa. L’idea era quella, approfittando del Corpus Domini, di mettere in scena un tributo a Bongusto con la partecipazione di cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo di caratura nazionale, approfittando della collaborazione di Luca Modugno, nipote del Mimmo dipinto di blù e promoter di fama, che a Polignano a Mare ha già da tempo inscenato un seguitissimo appuntamento annuale in ricordo del celeberrimo zio. Detto fuori dai denti, e anche un po’ sfidando scaramanzie e malauguri, il progetto era più o meno lo stesso anche nel caso del tributo a Bongusto, cioè trasformare l’episodio zero di quest’anno nel lancio di una manifestazione da portare avanti nel tempo. Un Premio Bongusto, per rendere l’idea. Era circolato ufficiosamente anche qualche nome e si andava da Pippo Baudo ad Alessandra Amoroso, giusto per coprire tutti i trecentosessanta gradi dell’orizzonte esplorabile. Ma niente da fare. A quanto pare l’assessore alla cultura del Comune di Campobasso ha deciso di mettere in piedi un braccio di ferro tra lei e tutto il resto del mondo, cominciando da sfide
L’intervento
di Giovanni Muccio* Il Consigliere regionale Salvatore Micone delegato ai Centri per l’Impiego, presenta come un successo l’evento di reclutamento dei giovani molisani che a breve si terrà a Campobasso presso la ex Gil, con rappresentanti del Ministero del Lavoro tedesco che forniranno informazioni , opportunità, condizioni e offerte del mercato del lavoro tedesco in particolare rivolti a infermieri, medici, ingegneri, personale della ristorazione e studenti, nella sostanza come afferma il Consigliere regionale Micone una concreta possibilità di offrire ai
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A Campobasso non interessa celebrare Fred. A Larino, invece, si... La De Capoa dice no ad un’idea dell’Associazione Talenti ed Artisti Molisani. La sposa il Comune di Larino
quanto mai ardue. Infatti la manifestazione già svoltasi all’inizio di aprile (il 6, per la precisione) al Teatro Savoia, sempre dedicata a Bongusto, aveva riscosso un buon successo e a lungo se n’era parlato in città. L’occasione di mettere Campobasso sulla mappa nazionale dello spettacolo con una manifestazione di richiamo, quindi, c’era e probabilmente è sfuggito solo alla De Capoa quanto e come sarebbe stato opportuno un gesto di attenzione da parte del Comune
di Campobasso verso uno dei pochissimi personaggi campobassani (probabilmente l’unico) ad aver fatto davvero la voce grossa nel mondo dello spettacolo italiano, anche se a metà del secolo scorso. Un riconoscimento avrebbe fatto piacere al buon Fred anche se, purtroppo le voci che circolano sulle sue condizioni di salute lasciano poco margine per una sua reale e sentita soddisfazione. Ma forse questo sarebbe stato solo un motivo in più affin-
ché chi amministra la sua città avesse fatto uno sforzo per rendergli onore e merito. Intanto La Regione ha già assicurato il suo contributo ed il Comune di Larino (dopo un iniziale dirottamento su Termoli non andato a buon fine per questioni logistiche) si è detto ben lieto di ospitare l’evento. Campobasso dal cuore ingrato. Non tanto quello dei campobassani in senso lato, quanto piuttosto quello dei suoi amministratori di cui, a volte, è veramente diffi-
cile comprendere scelte ed ispirazioni. La città di Lanciano impiegò dieci minuti ad intitolare lo stadio a Guido Biondi quando il destino decise di prendersi la vita del Platini che ci ha portato in serie B; Campobasso ha balbettato per mesi su assurde questioni burocratiche ed amministrative per, poi, fare finta che nulla fosse successo quando lo stesso destino si portò via Michele Scorrano su un campo da calcetto. Ora questa storia. Sono così pochi i figli di questa città che avrebbero davvero meritato un tributo capace di sfidare il tempo e a nessuno di questi è stato ancora concesso l’onore. Ma sono queste le scelte che qualificano chi le compie, che di sicuro non resterà nel cuore e nella memoria di Campobasso; per quanto, rispettivamente, freddino e corta.
Il consigliere Micone contento che i giovani molisani vanno via cittadini occasione di lavoro all’estero. A parere del Movimento regionale del Guerriero Sannita, ciò rappresenta una sconfitta sotto tutti i punti di vista, morale, sociale, economico e di progettazione per la ripresa economica di questo piccolo lembo di terra chiamato Molise. Cosa offriamo ai nostri giovani “cervelli” molisani, non certo una concreta possibilità di restare nel Molise, perché si sono create le varie opportunità di sviluppo, dall’insediamento di decine e decine di piccole e medie aziende tecno-
logiche, all’ambiente, alla cultura e al turismo che decolla e porta centinaia di migliaia di visitatori, ai nostri giovani ( infermieri, medici, ingegneri) gli offriamo una concreta opportunità di andare via dal Molise e in particolare in Germania. Non credo che questa sia una politica vincente per il rilancio del nostro territorio, al contrario, il Molise si impoverisce sempre di più dei giovani “cervelli”, che saranno costretti ad emigrare per mettere in atto i loro sogni e i loro studi con lauree prestigiose e master di ultima generazione, an-
dando ad arricchire altre realtà territoriali. Vorrei che la politica costruisse il futuro dei giovani nel Molise, stiamo perdendo il senso di comunità, intesa come insieme comune di intenti, stiamo perdendo il controllo della nostra generazione, eppure, non ci mancano i giovani “cervelli” per un rilancio del nostro territorio, quello che manca è metterli nelle condizioni economiche di poter operare, nella sostanza manca una vera programmazione di sviluppo territoriale e quindi una prospettiva occupazionale.
Taglio Alto
4 29 aprile 2016
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Si rompe il muro di silenzio intorno alla crisi della sanità molisana. Soluzioni poche, ma almeno c’è discussione
Servono soluzioni, prima che sia tardi Frattura sceglie la flessibilità come soluzione al sottodimensionamento degli organici. Mistero per una missiva fantasma Almeno se ne parla. Anche se, onestamente, di proposte, idee, assunzioni di responsabilità per rimettere in carreggiata la sanità molisana non se ne vedono. Ma, si diceva, almeno s’è rotto il muro di silenzio della classe dirigente di questa regione che sembrava davvero essere la colonna sonora ideale per il de profundis definitivo dell’offerta sanitaria regionale, per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Due conferenze stampa, ieri, una del governatore, Paolo Frattura, l’altra dei consiglieri di opposizione, Michele Iorio e Angela Fusco Perrella. La soluzione paventata da Frattura per risolvere il drammatico empasse che tra un po’ coglierà il Cardarelli di Campobasso ed il San Timoteo di Termoli a causa del grave sottodimensionamento degli anestesisti rispetto alle esigenze di copertura dei turni è quanto mai semplice: maggiore flessibilità. Questo il concetto di base, la spiegazione tecnica la offre il neo direttore generale dell’Asrem, Sosto: “Magie non possiamo fare ma vi prometto che da lunedì ci metteremo seriamente a lavorare. L’ipotesi risolutiva – ammesso e non concesso che medici, anestesisti e infermieri non alzino barricate – è contenuta nella Legge di Stabilità 2016 che all’articolo 1, comma 542 della legge n.
l’intervento di Michele Petraroia Il Partito Democratico è impegnato a contrastare positivamente le politiche di austerità dell’Unione Europea ed il Governo Italiano ha formalizzato insieme ad altri Stati la meritoria proposta di mutare i parametri di calcolo della Commissione sulle manovre contabili nazionali, al fine di favorire gli investimenti sulla crescita e sul lavoro. Contestualmente vanno condivise e pienamente sostenute le iniziative del nostro Governo in tema di politiche di accoglienza dei rifugiati e quelle tese a dirimere le crisi internazionali ( Libia, Medio-Oriente, Ucraina ) evitando nuove guerre. Il dinamico protagonismo italiano ha consentito al nostro Paese di recuperare un ruolo di riferimento a livello europeo sopperendo alla fragilità delle formazioni socialiste e democratiche, messe ai margini da tempo in Germania, Regno Unito e Spagna. Ma nel mentre si riconosce la positività di un’azione politica esterna che auspichiamo possa far riconoscere all’Italia il seggio alle
208/2015 prevede forme di lavoro flessibile qualora il rispetto delle disposizioni dell’Unione Europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro contrasti con l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Una sorta di deroga, insomma, già concessa a Regioni in piano di rientro come il Molise, per assumere con contratti a progetto e convenzioni a tempo quel personale che già a febbraio avevamo richiesto senza ottenere nessun tipo di interlocuzione con il Governo.” Sarà. Un po’ più di pepe, a dire la verità, nella conferenza stampa tenuta da Michele Iorio e Angela
Fusco Perrella, soprattutto per la questione legata ad una missiva redatta dal direttore amministrativo e da quello sanitario dell’Asrem (si, tre direttori diversi, compreso quello genrale, ma questo è un altro discorso) inviata alla Regione Molise per chiedere lo sblocco del turn over e poter procedere, quindi, a quelle assunzioni di personale indispensabili per evitare la paralisi sostanziale di interi reparti degli ospedali di Campobasso e Termoli. Il governatore e commissario straordinario alla sanità Frattura, però, giura di non aver ricevuto nulla e che di questa lettera presso il protocollo regionale
non c’è nessuna traccia. Misteri della fede. E a quella si potranno attaccare quei fortunati molisani che ne hanno ricevuto il dono, in futuro. “Dal prossimo 1 maggio sarà infatti possibile utilizzare il personale esclusivamente in ragione di 38 ore settimanali con l’obbligo del riposo di 11 ore nelle 24 – hanno spiegato Iorio e Fusco – e c’è il rischio chiusura, almeno momentanea, di diverse unità ospedaliere. Per esempio a Termoli si è costretti a sospendere le attività di pediatria, ostetricia e chirurgia. Si renderà quindi necessario riorganizzare le attività sanitarie ospedaliere assicurando le prestazioni
mediche presso i tre presidi ospedalieri e concentrando presso solo 2 dei 3 presidi regionali le attività di urgenza chirurgica. Ci sono infatti solo 27 anestesisti che non riescono a coprire i turni ordinari. E nel documento inviato dall’Asrem è richiesta la deroga per l’assunzione di nuovo personale e di trovare soluzioni soprattutto per quanto riguarda gli organici. Sono rammaricato per quello che sta accadendo – ha spiegato Iorio – È da più di un anno che stiamo lanciando l’allarme chiedendo soprattutto il rispetto dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza n.d.r.) a tutela dei cittadini.”
Vado al gruppo Misto. Esco dal Pd Nazioni Unite in scadenza nei prossimi mesi, non si può non segnalare sul piano interno un processo di mutamento antropologico e culturale del PD con uno scivolamento progressivo verso posizioni regressive molto lontane dalle sensibilità storiche della sinistra italiana. Mi limito a segnalare solamente due temi quali la Questione Democratica e la Questione Sociale. Sulla prima Questione, il PD si è reso promotore di un disegno di riforma costituzionale a colpi di maggioranza aggregando spezzoni di gruppi di potere storicamente vicini a Berlusconi ed allontanando ogni sintesi con le altre formazioni politiche a partire da quelle di sinistra. Una scelta che ha prodotto una pericolosa legge elettorale che alla prossima tornata, nella malaugurata ipotesi di una conferma referendaria delle modifiche costituzionali, rischierebbe di assegnare anche ad una formazione estremista, populista e reazionaria, non solo la Maggioranza Parlamentare bensì la possibilità di piegare le
istituzioni al volere di una Minoranza Organizzata del corpo elettorale. Visti i recenti successi delle formazioni xenofobe in Austria, in Polonia, in Ungheria, in alcuni Lander della Germania e l’allarmante consenso di Trump nelle Primarie degli Stati Uniti, non si può minimizzare il rischio di una deriva estremamente perniciosa anche in Italia che una volta concretizzata non troverebbe più adeguati contrappesi istituzionali. Sulla Questione Sociale il Governo ha inteso investire sulla precarizzazione del lavoro confidando nell’autonoma capacità del sistema capitalista di garantire il rispetto delle regole essenziali a partire dal riconoscimento dei diritti fondamentali dei lavoratori all’in-
terno delle imprese. Una simile scelta è stata arricchita da una serie di provvedimenti fiscali in favore delle rendite e delle proprietà immobiliari, nel mentre, ai ceti meno abbienti, si è inteso erogare 80 euro mensili al di fuori della contrattazione collettiva e senza intervenire sul cuneo fiscale che penalizza i salari con un costo del lavoro troppo elevato. Rispetto a tali scelte di linea politica è indispensabile aprire un confronto che restituisca un ruolo attivo agli Organi Direttivi del PD ad ogni livello, coinvolgendo i militanti e gli iscritti, sulle strategie da seguire a partire dal rilancio del Mezzogiorno e delle Aree Interne, delle Politiche Ambientali e dalla qualità degli interventi di promozione dello Sviluppo Economico. Bisogna reagire all’illusione autoreferenziale della delega in bianco affidata nelle mani di un ristretto nucleo di dirigenti del partito e/o di amministratori. Al contrario, va restituita dignità alla militanza, alla rappresentanza sociale e alla parte-
cipazione democratica dei cittadini. Sul piano personale ho contribuito, in questi anni, con lealtà e correttezza, al confronto interno al PD e al centrosinistra da componente dell’area di SINISTRADEM – CAMPO APERTO , ma al cospetto di decisioni forti come quella che ho assunto di aderire al Comitato per il No al Referendum sulle modifiche costituzionali e quella di firmare i quesiti referendari della CGIL sul Jobs Act e del progetto di legge di iniziativa popolare denominato “Nuovo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori” mi preme salvaguardare il gruppo consiliare regionale del PD aderendo con decorrenza immediata al gruppo misto, e riservandomi ogni altra, futura e diversa, valutazione politica in ordine al contrasto del progetto del Partito della Nazione, in favore del rilancio di una nuova alleanza ulivista che sappia valorizzare i migliori tratti culturali della sinistra italiana quale proprio fondamento identitario.
TAaglio lto
5 29 aprile 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
L’esigenza di una “urbano teca” per avere memoria storica non appartiene alle corde intellettuali dell’amministrazione comunale
In via IV Novembre sta scomparendo alla vista l’ultimo panorama storico della città (il castello Monforte, le chiese romaniche di san Giorgio e di san Bartolomeo, la parte alta del borgo medievale) Della Campobasso elegante, riconoscibile all’impronta, godibile, per taluni aspetti colta e raffinata, non c’è più traccia né ricordo giacché nessuno ha avuto cura di sottrarla all’oblio Negli ultimi 40 anni Campobasso ha cambiato radicalmente il proprio assetto urbano. I pochi segni distintivi che per decenni l’hanno qualificata “Città giardino” in simbiosi con la fertile produzione intellettuale di una borghesia illuminata e partecipe, sono andanti letteralmente perduti. La Città è stata massacrata dal cemento in una vorticosa, parallela, distruzione del territorio. Questo progressivo incedere e incidere delle costruzioni (abusive), delle lottizzazioni (anche in zona agricola), della distruzione del territorio ha generato anche un progressivo disinteresse per il bello, per l’estetica, per la razionalità, per le scelte ragionate e ponderate, per tutto ciò che poteva valere armonia e coesione. Di questo degrado civile e civico è stata pervasa la collettività cittadina. In questo contesto il paesaggio non ha trovato più cultori né estimatori. I palazzi storici, le costruzioni architettonicamente datate (il Palazzo Di Penta, per dirne uno; il Palazzo Incis, per dirne un altro), le villette liberty di Viale Elena e di Via Conte Verde sono “reperti”
frammisti a una sequenza indicibile di brutture (tabelle, tabelloni, insegne pubblicitarie e altre volgarità estetiche), ancorché violati alla vista da un ammasso edilizio inqualificabile, tanto è frammisto di stili architettonici e tipologie costruttive. Della Campobasso elegante, riconoscibile all’impronta, godibile, per taluni aspetti colta e raffinata, non c’è più traccia, né ricordo, né sussiste la possibilità di ricordarla alle generazioni future, giacché nessuno ha avuto
cura di sottrarla all’oblio. Sarebbe stato sufficiente raccogliere e catalogare le immagini significative del prima e del dopo gli interventi edilizi che l’hanno resa un insieme abitativo indistinto; sarebbe stato utile anche conservare le mappe e le assonometrie, i disegni, gli schizzi, e quant’altro poteva tornare utile alla memoria. Le città appena appena amministrate con un minimo di accortezza e di sensibilità culturale hanno una loro “urbano teca”, ovvero un
archivio in cui è storicizzata l’evoluzione urbana e la valenza urbanistica degli interventi costruttivi, da cui attingere immagini, progetti, e documenti per esercitare il raffronto tra il preesistente e l’esistente, per approfondire le motivazioni socio/economiche/culturali alla base dell’evolvere dell’espansione edilizia, per riflettere sulle cose belle conservate e/o generate e sulle cose brutte e su quelle sbagliate. A Campobasso, decenni di attività edilizia hanno colato milioni di metri cubi di cemento anarchicamente distribuito dentro e fuori la cinta urbana, la possibilità di verificare ciò ch’è stato prodotto, con quale qualità, con quale razionalità, con quale incidenza sul territorio, non è possibile. Perché non c’è memoria storica documentata. A differenza di altre città amministrate con un minimo di sensibilità amministrativa e culturale, non ha una “urbano teca” né altro sistema di conservazione di immagini e di documentazione. Una parte significativa della storia urbana è stata cancellata e con essa sono stati cancellati
meriti e colpe delle generazioni politiche e amministrative che hanno portato Campobasso ad essere ciò ch’è: una realtà caotica, priva di un progetto di crescita e di sviluppo, ammassata nella sua orgiastica voglia di crescere demograficamente e di regredire socialmente e culturalmente. La richiesta di una “urbano teca” l’abbiamo trasferita più volte all’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia, insegnante, sperando capisse l’importanza e la finalità del suggerimento. Invano. Essendo nella scia di chi l’ha preceduta, impegnata nell’opera ulteriore di cementificazione e di distruzione del territorio e delle ultime testimonianze paesaggistiche. Non bisogna andare lontano per rendercene conto. In via IV Novembre, per vedere scomparire alla vista l’ultimo panorama storico della città (il castello Monforte, le chiese romaniche di san Giorgio e di san Bartolomeo, la parte alta del borgo medievale), e il progetto edilizio che lo sta cancellando. Dardo
Agroalimentare, accordo Coldiretti e Unimol La Coldiretti Molise e l’Università del Molise insieme nell’interesse del comparto agroalimentare della regione. Questa la somma della convenzione siglata tra la maggiore associazione professionale agricola nazionale e regionale e l’ateneo del Molise presentata oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede regionale della Coldiretti a Campobasso. Presenti all’incontro: il direttore e il presidente regionale di Coldiretti Molise, Saverio Viola e Tommaso Giagnacovo, il prorettore dell’Università del Molise, Fabio
Pilla, nonché i professori Corrado Ievoli e Angelo Belligiano, del dipartimento Agricoltura dell’Università del Molise. Mirante ad una reciproca collaborazione sulle attività che ciascuno svolge, gli accordi fra Coldiretti Molise e Unimol mirano a creare una sinergia che, partendo da un accordo quadro siglato lo scorso anno, ha visto aumentare e perfezionare sempre più la collaborazione dei due soggetti. Nello specifico la collaborazione si concretizza in una serie di atti-
vità di ricerca e assistenza tecnica e giuridica tra la Coldiretti Molise e l’Università (dipartimenti di
Agricoltura e Giuridico). Il tutto mirante al monitoraggio del Psr, in rapporto alle reali esigenze espresse dal comparto agricolo, a favorire il diffondersi del biologico, ma anche all’assistenza normativa per promuovere e indirizzare la legislazione regionale verso il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle imprese agricole e del mondo rurale. A ciò si è poi aggiunto, fra le varie attività, anche uno studio per la salvaguardia e la valorizzazione dei tratturi, definiti dal di-
rettore di Coldireti Saverio Viola “autostrade della preistoria”. Una collaborazione, insomma, “importantissima – ha evidenziato il direttore Viola – in quanto per la prima volta viene siglato un accordo con l’intero ateneo per la creazione di un osservatorio permanente”. Infine, non va dimenticato che tale sinergia porterà anche ad una selezione di sette professionisti neolaureati che avranno la possibilità di essere inseriti organicamente nella struttura di Coldiretti Molise.
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29 aprile 2016
L’Associazione nazionale partigiani d’Italia in difesa della Costituzione repubblicana
Rischi di autoritarismo e insidie regressive nel testo di modifica approvato dal Parlamento Su una materia di tale delicatezza non si può rimanere indifferenti né assistere passivamente ad una distorsione del sistema istituzionale e democratico italiano
Il presidente dell’Anpi Molise (l’Associazione nazionale partigiani d’Italia) Loreto Tizzani e i membri dell’ufficio di presidenza Michele Petraroia, Dante leva, e Rifeo Campanella, all’indomani della celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione, sull’abbrivo del rinnovato interesse del popolo per i valori costituzionali, hanno avviato una campagna di sensibilizzazione sulle modifiche apportate alla Costituzione italiana, oggetto del referendum di ottobre 2016. L’importanza del tema, il modo verticistico con cui è stato affrontato e portato avanti, le conseguenze che si paventano, la necessità che al referendum vada un cittadino adeguatamente informato, spingono questa testata giornalistica a dare ospitalità alla comunicazione dell’Anpi perché ne tragga le opportune valutazioni, sapendo che le argomentazioni poggiano su un documento elaborato e sottoscritto da illustri costituzionalisti e studiosi i quali si sono soffermati in particolare sulla riforma del Senato. Questa che proponiamo è una lettura dichiaratamente parziale ma utile ad acquisire informazioni da mettere
Il ruolo del Registro imprese e la sua evoluzione negli anni, e l’importanza del digitale per il business e per la nascita di imprese innovative, saranno due argomenti cardine dell’incontro di circa 70 ragazzi delle scuole superiori all’InternetDay della Camera di commercio del Molise, con il supporto di Unioncamere e InfoCamere, con Giorgio Palladino e Giuseppe Colucci. Accade nel giorno del trentesimo anniversario della prima connessione dell’Italia alla rete (avvenuta il 30 aprile 1986). L’evento sarà l’occasione per far capire ai “nativi digitali” quale ruolo svolge oggi Internet nella vita quotidiana di ognuno e quali straordinarie opportunità possono aprirsi con l’ulteriore diffusione di servizi basati sulle nuove tecnologie. Partendo proprio da quelli erogati dall’intero sistema camerale e, in parti-
successivamente a confronto con tesi e analisi magari di segno opposto. Per l’Anpi, la materia costituzionale è di pertinenza del Parlamento e di tutte le formazioni politiche italiane, e non può essere piegata alle contingenze o alle convenienze tattiche della maggioranza pro-tempore che sostiene il Governo. Dal loro punto di vista, se passa un simile principio la Costituzione si espone a continui cambiamenti ad opera di ogni esecutivo che potrebbe avere interesse a stravolgerne i tratti e
gli articoli non condivisi. In democrazia il Parlamento non è ostaggio della maggioranza protempore ma s’avvicina al Patto fondativo di una comunità con rispetto delle minoranze e non contro di esse. Pertanto, secondo l’Anpi, la modernizzazione delle istituzioni non può essere confusa con una deriva accentratrice reazionaria che svuota le assemblee parlamentari e concentra i poteri sul Governo senza prevedere contrappesi a tutela di un corretto funzionamento del sistema am-
ministrativo, politico e democratico. Né convince l’ipotesi di cancellare, ridurre e svuotare le sedi della rappresentanza della sovranità popolare in favore di un Governo efficientista di tecnocrazia illuminata, che interpreta il bene comune fondando la propria legittimazione sul consenso di una minoranza del corpo elettorale. L’Anpi ritiene pertanto indispensabile salvaguardare i contenuti della Costituzione nata dalla resistenza ed è pronta a mobilitarsi attivamente per promuovere i Co-
mitati per il “No” informando i cittadini e sollecitando il loro impegno a tutela della democrazia. A tal proposito l’Ufficio di presidenza dell’Anpi Molise dando seguito alle iniziative già avviate dal Comitato per il “No”, al referendum coordinerà ogni ulteriore manifestazione territoriale tesa a far conoscere i rischi di autoritarismo e le insidie regressive contenute nel testo di modifica approvato dal Parlamento. Su una materia di tale delicatezza non si può rimanere indifferenti né assistere passivamente ad una distorsione del sistema istituzionale e democratico italiano. Ogni altra e diversa motivazione non può essere anteposta alla mobilitazione a tutela della Costituzione perché se si stravolge il Patto sociale adottato dall’assemblea Costituente si mette a repentaglio l’idea della rappresentanza democratica popolare a svantaggio delle classi meno abbienti che già stanno pagando la mancata attuazione dei principi costituzionali riferiti all’uguaglianza, alla dignità e ai diritti universali di cittadinanza. Dardo
All’#InternetDay la Camera di commercio del Molise agli studenti delle scuole superiori presenta il Registro delle imprese e le start up innovative colare, dalla Camera di Commercio del Molise. Al centro degli incontri, l’esperienza “pioneristica” del sistema camerale, che proprio sull’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche fonda la sua storia recente di amministrazione per le imprese e si presenta oggi come la punta avanzata della Pubblica amministrazione digitale. Il sistema camerale italiano gestisce uno dei più grandi database del Paese con informazioni aggiornate quotidianamente su oltre 6 milioni di imprese e 10 milioni di persone – che, attraverso un data center all’avanguardia, nel 2015 ha erogato circa 20 milioni di visure
online e gestito oltre 3 milioni di pratiche telematiche. Abbrivo che al presidente della Camera di commercio del Molise, Paolo
Spina, ha consentito di dire: “In questi anni il nostro Ente ha puntato molto sull’utilizzo delle tecnologie ed ha investito tempo e
soprattutto risorse per andare nella direzione di una Pubblica amministrazione altamente informatizzata: dalla digitalizzazione dei processi interni alla telematizzazione dei servizi fino alla semplificazione delle pratiche amministrative. Al tempo stesso la Camera di commercio del Molise sosterrà, con i servizi di assistenza e informazione, tutte le piccole e medie imprese interessate per accompagnarle nella fase di transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali. Con gli studenti delle scuole superiori abbiamo avviato numerosi progetti anche per la nascita di start-up innovative.”
Campobasso
7 29 aprile 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Comune : niente film su Nino Manfredi ma la De Capoa resta? Dopo la mancata occasione persa dall’Amministrazione si attendono le decisioni sull’assessorato CAMPOBASSO. Che cosa farà l’assessore al Comune di Campobasso Emma De Capoa dopo il madornale scivolone del film su Nino Manfredi? In altre regioni probabilmente si sarebbe già ‘dovuta’ dimettere. La questione é semplice: il Molise ha perso un’occasione unica. Mentre si parla spesso di turismo e rilancio del territorio girare in Molise il film sulla vita di Nino Manfredi avrebbe regalato un’opportunità unica, sarebbe stata per tutta la regione e non solo per la città di Campobasso una vetrina importantissima alla ribalta nazionale. Unico obiettivo: far parlare del
Molise, fare vedere il Molise, farlo conoscere. Ovviamente non si hanno dubbi sulla ricaduta in termini positivi. Peccato che il ritardo con il quale sia arrivata la risposta richiesta dalla produzione sullo stanziamento della cifra, i famosi quindicimila euro, abbia fatto naufragare miseramente il progetto. Davvero miseramente e inutilmente anche perchè in totale era stata richiesta la cifra di trentamila euro di cui quindici che doveva mettere la Regione che prontamente, così come richiesto, il 15 aprile aveva inviato la risposta con relativo impegno di spesa. L’assessore De
Capoa invece che aveva forse deciso di pensarci un pò su, ha fatto sì pervenire la risposta ma non il 15 bensì il 21 aprile, sei giorni di ritardo, nonostante il giorno 17 la produzione avesse anche sollecitato l’Amministrazione. Questo però non é stato sufficiente e sono dovuti trascorrere altri quattro giorni, (quattro più due sei), perchè finalmente il Comune si decidesse a rispondere nero su bianco. Troppo tardi intanto era arrivata la città di Spoleto che prontamente ha messo sul piatto trentamila euro. Mica dormono a Spoleto, forse loro sono più abituati e siamo quasi sicuri che a
Il generale Piccinni in visita in Molise Sono stati due giorni di incontri con quanti operano dei nuclei di Campobasso e Isernia
CAMPOBASSO. Due giorni di incontri con il personale e di analisi delle attività di servizio eseguite ed in itinere: questo è il contenuto delle visite che il Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Piccinni, ha effettuato presso il Nucleo di Polizia Tributaria del Capoluogo e le Compagnie di Campobasso ed Isernia. Il Generale Piccinni, accolto presso la Caserma “Antonio Zara” dal Comandante Regionale, Generale di Brigata Vito Straziota, e dal Comandante Provinciale, Colonnello t. ST Paolo D’Amata, ha presenziato a specifici briefing istituzionali tenuti dal Comandante del Nucleo PT alla sede, Ten. Col. Delio Palumbo, e dal
Comandante della locale Compagnia, Cap. Roberto Cocca, i quali hanno illustrato nel dettaglio la struttura ordinativa dei Reparti, gli organici del personale, i profili logistici, i risultati conseguiti nei diversi comparti e le proiezioni operative delle principali attività di servizio. Dopo aver preso cognizione delle più significative attività e della delicatezza che riveste lo svolgimento della peculiare funzione di polizia economico-finanziaria sul territorio, il Generale Piccinni ha incontrato gli ufficiali ed una rappresentanza di ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri in forza ai predetti Reparti, ai quali ha inteso esprimere parole di compiacimento e gratitudine per la profonda dedizione profusa e l’altissima professionalità dimostrata nello svolgimento dei molteplici compiti istituzionali. L’Autorità, nell’apprezzare i significativi miglioramenti degli standard qualitativi dell’azione ispettiva nonché la razionalità e l’efficienza dei modelli organizzativi dei Reparti, ha esortato a proseguire sulla strada intrapresa, sottolineando come il Corpo operi in prima linea e in modo “trasversale” sul fronte del
contrasto all’evasione fiscale, allo spreco nella spesa pubblica ed alla corruzione in genere, invitando tutti a tenere sempre alta la guardia, al fine di contrastare efficacemente la “mafia degli affari” ed il conseguente arricchimento illecito. L’Alto Ufficiale ha, inoltre, sottolineato come l’azione del Corpo sia fondamentale per accrescere la giustizia e l’equità sociale, a salvaguardia dei cittadini onesti e degli strati più deboli e bisognosi della collettività. Nell’occasione, il Generale Piccinni ha incontrato il Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti del Molise, S.E. Dott. Michael Sciascia, il Presidente della Corte d’Appello di Campobasso, S.E. Dott.ssa Rossana Iesulauro, con i quali si è intrattenuto su tematiche di comune interesse delle rispettive Istituzioni. Il programma si è concluso con la visita alla Compagnia di Isernia – retta dal Cap. Angelo Stornaiuolo – durante la quale l’Autorità, alla presenza del Comandante Provinciale, Col. Roberto Di Mascio, ha incontrato il personale dipendente ed è stata informata delle peculiarità strutturali ed operative concernenti il territorio di competenza nonché delle attività di servizio di maggior spessore.
parti inverse e se lo strafalcione lo avesse commesso l’assessore al Comune di Spoleto, questo avrebbe già fatto le valigie, assumendosi le proprie responsabilità. Fermo restando che tutti possono sbagliare, ci sono sbagli e sbagli e questo sembra essere davvero troppo anche perchè non sarebbe l’unico e ‘si dice’ neanche l’ultimo. Sembra che l’ultima ‘genialata’ riguardi una manifestazione che si sarebbe dovuta tenere a Campobasso in onore del ‘suo’ Fred Bongusto, ma questa é un’altra storia. Adesso il punto é: che cosa ha intenzione di fare Emma De Capoa? Se non dovesse succedere nulla, ‘sperando forse‘ che la storia sia al più pre-
sto dimenticata, davvero nessuno ha intenzione di fare qualcosa? Perchè Campobasso non ha fatto una bella figura e anche questa volta passiamo per quelli che dormono in piedi. Come quel tizio che partito dal Capoluogo molisano doveva sostenere un concorso importante e si recò a Milano due giorni prima ospite da uno zio: andò a sostenere la prova il giorno dopo quando oramai il concorso era bello e che finito. Ci sarà qualcuno pronto a dira all’assessore che cosa ‘dovrebbe fare’ qualcuno sarà pronto a suggerirgli di assumersi le proprie responsabilità? Al Comune potrebbero essere solerti almeno una volta......
In Prefettura le Stelle al merito Domenica la tradizionale manifestazione con la consegna delle decorazioni e brevetti CAMPOBASSO. Domenica primo maggio alle ore 11, in prefettura a Campobasso, avrà luogo la cerimonia per la consegna delle decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro” e dei relativi brevetti. Per il 2016 sono stati insigniti della prestigiosa ed ambita onorificenza, per particolari benemerenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa, i Signori: Giovanna CARUSO residente a Campobasso Prefabbricati Tappino S.r.l. – Toro Francesco LONGO residente a Pesche Poste Italiane S.p.A – Frosolone Giancarlo MANOCCHIO residente a Ferrazzano Telecom Italia S.p.A. – Campobasso Gerardo RODI residente a Venafro Enel Distribuzione S.p.A. – Isernia
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Campobasso
29 aprile 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Ecco la verità sui play off che in troppi auspicano ma…
Vincere sul campo è un’altra cosa
La nostra città ha bisogno di successi dietro successi per rinascere calcisticamente di Gennaro Ventresca Ancora una volta va chiarito che per salire in Lega Pro bisogna vincere il girone di competenza della D. Ma, qualche volta, o addirittura spesso, è possibile trovare una scorciatoia per approdare in un territorio più so-
lido e, per certi versi, più solido per la nostra squadra. La scorciatoia in questione va sotto il nome di ripescaggi, un termine che sa di spago e di reti, mentre noi pretendenti, quasi senza rendercene conto, facciamo la parte dei pesciolini.
Tutto pronto per lo slalom Battistini La manifestazione è giunta alla XXIV edizione. Appuntamento al 22 maggio CAMPOBASSO. La prima novità del XXIV Slalom Città di Campobasso – Memorial Gianluca Battistini è stata la location della presentazione. Le curve della “gildonese” ospitano la gara automobilistica più importante della nostra Regione e in questo 2016 anche la presentazione si è svolta nel cuore della gara. Lo slogan scelto è “ Dal cuore della gara al cuore della città”. Nel piazzale della Fontana della Riccia, nei pressi della Scuola Elementare di Mascione, l’Automobile Club Campobasso, la Molise Racing e la Tecno Motor Racing Team hanno presentato la kermesse automobilistica in programma il prossimo 21-22 Maggio. La scelta di spostare la presentazione all’aperto si è rivelata vincente, in tanti hanno affollato lo spiazz a l e sconosciuto a molti. Nei giorni scorsi Luigi Iacampo Presidente della Molise Racing e i “ragazzi” di Mascione hanno lavorato per sistemare la location è restituire alla città la Fontana della Riccia Da sottolineare la presenza di molte cariche politiche regionali: il Presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, il Consigliere regionale con delega allo sport Carmelo Parpiglia, Antonio Battista Sindaco di Campobasso e Pietro Maio Assessore comunale ai lavori pubblici. Le istituzioni politiche hanno patrocinato lo Slalom Città di Campobasso – Memorial Gianluca Battistini. Anche la XXIV edizione darà al Molise la ribalta internazionale e nazionale, inserita nel Campionato Europeo di Slalom, oltre che nel calendario del Campionato Italiano di specialità. A fare gli onori di casa Giovanni
Caturano Direttore dell’Automobile Club di Campobasso e Isernia. Non è potuto intervenire per motivi di lavoro Luigi Di Marzo Presidente dell’Automobile Club di Campobasso, presenti Matteo Luciano Vice Presidente della ACI e Saverio Ricciardi, Consigliere Automobile Club Campobasso e fiduciario ACI Sport per il Molise. Non poteva mancare il Presidente del Coni Regionale Guido Cavaliere, sempre vicino agli organizzatori dello slalom. Nell’edizione 2016 verranno coinvolte le scuole. Tutti gli Istituti Superiori di Campobasso sceglieranno un alunno munito di patente che potrà partecipare gratuitamente alla gara di regola-
Da qualsiasi angolo si osservi la questione salire in Lega Pro sarebbe un bene per l’immagine della nostra città e dell’intero occhio di terra che si trova entro i recinti molisani. Anche se cercherò di spiegarvi, sia pure in poche battute, che i ripescaggi non sono la strada migliore. Il popolo rossoblù, caduto ormai in catalessi, ha bisogno di una frenetica scossa. Che solo un coacervo di vittorie e una prolungata battaglia sportiva e mediatica possono procurare. Sono ancora vivi i duelli rusticani con il Benevento prima e la Cavese dopo, quelli altrettanto aspri con la Nocerina, senza dimenticare ciò che successe nei giorni in cui dovemmo incrociare i guantoni con
il Giugliano, per non dimenticare le gomitate che abbiamo dato e ricevuto dal Taranto, prima in D e poi in C2. Senza quei sussulti sarà sempre difficile, come del resto è stato dimostrato nell’era Capone, riappropriarci dell’amore dei nostri colori. Ecco perché, più che pensare a trovare un viottolo ciottoloso che ci porti in lega Pro, sia arrivato il momento di organizzarsi a puntino per costruire una formazione di vertice, capace di cooptare non solo i nostalgici, ma soprattutto gli indecisi che, come in politica, sono una netta maggioranza. Che si muove solo se avverte che qualcosa di grosso sta avvenendo.
Con questo non voglio far credere che i play off siano inutili, ma credo necessario far aprire bene gli occhi ai lettori che, a volte, distratti da altre vicende più serie, si lasciano trasportare da correnti di pensiero che sono ben lontane dalla realtà. Per il momento il Campobasso continui a infilare vittorie dietro vittorie, tenendo conto che verosimilmente dovrà continuare a farlo sino all’ultima giornata, in cui a Selva Piana verrà a rendere visita l’Isernia, impegnata assieme all’altra molisana Agnone per evitare i play out. Da quel che s’è capito una delle due formazioni regionali del nostro raggruppamento sarà impegnata negli spareggi.
Il prologo di Bicincittà Oggi a Campobasso il prologo della manifestazione che si terrà l’8 maggio in tutta Italia
rità. Il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Giuseppe Colombo si è detto entusiasta di questa iniziativa. Dovranno difendere i colori del Molise Fabio Emanuele, il pilota della Campobasso Corse cinque volte Campione Italiano Slalom e Martina Iacampo campionessa Europea in carica con la Molise Racing. Gara nella gara per lo Slalom Città di Campobasso Memorial Gianluca Battistini, la XXIV edizione sarà valida come prima prova del Campionato interregionale Molise - Campania denominato Slalomizzati, saranno cinque le tappe. L’intervento di Renzo Battistini per chiudere la presentazione e rinnovare l’appuntamento al 22 maggio per la XXIV edizione dello Slalom Città di Campobasso - Memorial Gianluca Battistini.
CAMPOBASSO. Prende il via anche quest’anno, nella giornata odierna, con l’evento ciclo tour “Draw The Line” – visita guidata delle opere - il tradizionale appuntamento con “Bicincittà”, promosso dall’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti), l’associazione di sport per tutti che ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini, in quanto interessa la salute, la qualità della vita, l’educazione e la socialità. A Campobasso, una delle 110 città italiane che l’8 maggio prossimo sarà in sella per una passeggiata non competitiva dedicata alle famiglie e agli amatori, l’evento, articolato in tre appuntamenti, è organizzato dall’Associazione Malatesta che, dal 2004, svolge attività nel settore della tutela e della valorizzazione della natura e dell’ambiente. In oltre 10 anni della sua attività, l’Associazione Malatesta ha promosso infatti attività sportive dilettantistiche (arrampicata, trekking, mtb, snowboard), attività di volontariato, motorie (Bicincittà), culturali (Fiera dell’AltroLibro, proiezioni di film e documentari), ricreative e didattiche (laboratori per bambini), attività di riqualificazione urbana tramite graffiti e Street Art. Ogni attività è aperta a tutti e finalizzata alla promozione sociale della persona umana ed al miglioramento della qualità della vita. Il cartellone di “Bicincittà” avrà inizio venerdì 29 aprile 2016, con il ciclo tour “Draw The Line”. “Draw the line” è un progetto - finanziato solo nella prima edizione dal Ministero della Gioventù, dall’ANCI e dal Comune di CB ed interamente au-
tofinanziato dall’Associazione Malatesta nelle successive tre - che ha permesso all’Associazione molisana di creare una serie di attività di riqualificazione urbana tramite graffiti e Street Art, finalizzate al recupero di diverse aree degradate della città tramite la riappropriazione degli spazi e la realizzazione di opere artistiche con un alto valore espressivo e comunicativo. La visita guidata in bicicletta delle opere campobassane del Draw The Line partirà venerdì 29 aprile alle 18 presso la sede Malatesta - Ex Onmi - in Via Muricchio a Campobasso e proseguirà con un ciclo-aperitivo presso la Caffetteria Morelia di Via Monsignor Bologna. Questi gli appuntamenti del cartellone “Bicincittà”: ¶ Venerdì 29 aprile: ciclo tour “Draw The Line” – visita guidata delle opere (ore 18.00) A seguire ciclo aperitivo presso Caffetteria Morelia – Via Monsignor Bologna ¶ Venerdì 6 maggio: Inaugurazione nuova sede Malatesta Incontro-dibattito sulla mobilità sostenibile (ore 18.00) A seguire musica ed aperitivo nel giardino sede Malatesta Ex Onmi in Via Muricchio ¶ Domenica 8 maggio: “Bicincittà” – ciclogiro per le vie della città (ore 10.00) A seguire pic-nic presso il giardino sede Malatesta Ex Onmi in Via Murichhio
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Isernia
29 aprile 2016
Strade provinciali all’Anas per asfaltarle E’ l’iniziativa portata avanti dalla Provincia di Isernia per cercare di salvare il salvabile ISERNIA. I fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali sono ormai un lontano ricordo e per questo bisogna prendere adeguati provvedimenti finalizzati a garantire strade sicure e ben percorribili a tutti i residenti nella provincia di Isernia. Già lo scorso luglio, il consigliere provinciale alla Viabilità e ai Trasporti Avv. Mike Matticoli unitamente al vicepresidente della Provincia di Isernia Dott. Cristofaro Carrino, avevano avuto un primo incontro interlocutorio con i vertici regionali dell’ANAS finalizzato a valutare la possibilità di cedere a quest’ultima alcuni tratti dei circa 950 km di strade provinciali, quantomeno le arterie più importanti “Per tentare di far fronte agli innumerevoli problemi di gestione della viabilità nella nostra Provincia – spiega Matticoli – dovremmo cercare di accordarci con l’Anas per cedere loro la competenza su parte delle strade provinciali dell’Isernino. In questo modo, l’Anas, che dispone di ri-
sorse certamente superiori a quelle della Provincia di Isernia, potrebbe garantire al meglio gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Stiamo lavorando al fine di individuare i tratti stradali da porre all’attenzione dell’ente nazionale”. La proposta è stata ritenuta molto valida anche dalla Regione Molise tanto che presso l’assessorato regionale ai LLPP il giorno 22.4, si è tenuto un primo incontro operativo volto ad individuare i tratti che potrebbero essere oggetto di cessione da sottoporre al vaglio del Ministero competente e dell’ANAS, al tavolo hanno partecipato la Regione Molise e i vertici delle Province di Campobasso ed Isernia. La provincia di Isernia ha manifestato anche la possibilità di prendere in carico, cedendo ulteriori chilometri di strade provinciali, la SS 17, precisamente il tratto del Macerone, oggi chiuso perché interessato da un importante ed ancora in corso movimento franoso. Ciò al fine di scongiurare il ri-
schio che ANAS ritenendo ormai l’arteria di carattere secondario e bay-passata dalla Isernia – Castel Di Sangro, rinunci definitivamente alla sistemazione ed alla messa in sicurezza con grave nocumento alla città di Isernia ed alle frazioni ricadenti nella zona. Un eventuale passaggio dall’ANAS alla Provincia di Isernia sarebbe comunque subordinato alla sistemazione ed alla messa in sicurezza direttamente da parte del cedente o in alternativa al trasferimento di fondi da questi alla Provincia che potrebbe poi provvedere direttamente a curare i lavori di ripristino. “Nonostante il momento di grossa difficoltà per l’intera economia nazionale ed in particolare per le province, ormai svuotate di ogni forma di finanziamento, restano intensi e costanti i contatti con l’assessorato regionale ai LLPP al fine di pianificare interventi sul territorio per consentire a tutti i comuni, in particolare quelli raggiungibili solo per il tramite di lunghi tratti di strade
Scritte minacciose sulla saracinesca di Casapound “Un’azione vile e vergognosa che testimonia la pochezza politica dei comunisti” ISERNIA. “In meno di un anno dall’apertura della nostra sede isernina questa é la seconda volta che la saracinesca viene imbrattata con frasi sconnesse. Questa volta i simpatici “artisti” hanno scelto una data simbolica come quella del 28 aprile per dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che sono i degni eredi dei partigiani: zero programmi politici, opposizione zero, infamia tanta”. Lo scrive, in una nota il segretario di Isernia di Casapound, Agostino Di Giacomo dopo le
versitari. “Dopo la chiusura della sede di Via Mazzini, da Isernia andranno via anche le sedi della Sapienza con la perdita di circa 500 studenti. Perdere in due anni tutte le sedi universitarie dislocate sul territorio isernino comporta la perdita di migliaia e migliaia di euro di introiti per cittadini e attività. La già martoriata Isernia a breve farà un balzo nel passato tornando agli anni 60. Nonostante queste gravissime perdite, oggi l’ex
scritte fatte sulla serranda della sede. “Come già successo nel caso della prima scritta, al contrario loro, non andremo a piangere da giornalisti e questori. Piuttosto ci rimboccheremo le maniche, sistemeremo casa nostra ed alla gente del quartiere sarà chiaro per l’ennesima volta la differenza tra Noi e voi”. Intanto, Casapound denuncia anche la situazione pericolosa che interessa la città per il venire meno dei presidi uni-
assessore con delega all’università, Maria Teresa D’Achille, si è detta entusiasta dell’imminente istituzione del corso magistrale di informatica a Pesche (quindi non Isernia). Un assessore che ha fallito su tutta la linea e che ben rappresenta il modus operandi del PD e del centro sinistra che sta devastando tutta la regione. Noi dal gennaio 2015 condannammo tutto questo ed oggi i fatti ci danno ragione.
provinciali, di avere strade percorribili in tutta sicurezza con qualsiasi condizione meteorologica, questo punto è fondamentale – continua l’avvocato – per dare pari dignità a tutti i residenti della provincia di Isernia”. A conclusione della sua nota Mike Matticoli ha ribadito l’impegno
dell’ente di via Berta in tal senso. “Ci troviamo a gestire una miriade di problemi giornalieri – conclude Mike Matticoli – sulla viabilità provinciale si sta facendo tutto il possibile, tenuto conto dei limitatissimi fondi a disposizione e le emergenze sempre crescenti”.
“Lotto zero, troppe cose da chiarire” L’onorevole Iannuzzi ha presentato un esposto denuncia alla procura di Isernia ISERNIA. “Cristian Iannuzzi, deputato del Gruppo Misto iscritto all’Associazione Caponnetto, ha presentato in queste ore un durissimo esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Isernia sulla abnorme lievitazione dei costi ed altre rilevanti anomalie in merito alla progettazione dell’opera pubblica denominata “Lotto ZeroStrada Statale Bivio di Pesche” e “Lotto 1-Strada Statale Isernia-Castel di Sandro”, aventi quale ente attuatore il Comune di Isernia”. Lo scrive, il delegato dell’associazione, Romano De Luca. “Un’opera che fra l’altro assegna ai soli progettisti somme balzate da circa 500mila fino alla bellezza di oltre 3 milioni di euro, benché non siano mai iniziati i lavori ed anzi con la prospettiva – annunciata in un pubblico comizio dall’ex sindaco di Isernia – che probabilmente non saranno mai aperti nemmeno i cantieri, senza contare poi altre vistose “opacità” nelle successive delibere, o le incompatibilità con sorgenti d’acqua e reperti archeologici ricadenti nelle aree adiacenti al futuro tracciato. Nel documento, che è stato inviato anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone ed alla Procura della Corte dei Conti di Campobasso, Iannuzzi ripercorre il complesso iter di questo procedimento, chiedendo ai pm di fare luce sui tanti aspetti poco chiari di una vicenda che riguarda un consistente esborso di denaro pubblico. Al primo posto la «lievitazione del costo della prestazione professionale riferita alla sola progettazione», passata dai circa 250.000 euro previsti in sede di affidamento (anno 2005) agli attuali 3 milioni e 845 mila euro, di cui già liquidati 1 milione e 416mila euro in favore degli affidatari della progettazione: la società Bonifica SPA e gli ingegneri
M.D.V. e G.P.C., liberi professionisti, «risultati primi nella graduatoria di gara anche in virtù del punteggio derivante dalla convenienza economica dell’offerta», benché non risulti chiara a Iannuzzi «l’evoluzione che ha subito nel tempo detto importo», su cui chiede pertanto lumi all’autorità giudiziaria. Ma c’è di più, perché non si sa nemmeno se esista l’atto del ministero competente o della Regione Molise in cui sia possibile individuare la fonte finanziaria per la concreta realizzazione dell’opera: e qui sorgono altri inquietanti dubbi, «se si pensa – scrive l’onorevole Iannuzzi – che l’ex sindaco di Isernia nel maggio scorso, durante un incontro ufficiale promosso dal “Comitato NO Lotto Zero”, innanzi ai giornalisti locali dichiarò che tale opera non sarebbe mai stata finanziata (!)». Seguono poi, nell’articolato documento, dettagliate richieste di chiarimenti su ulteriori aspetti nebulosi della vicenda, con ipotesi circostanziate di consistenti danni erariali. Tanto che Iannuzzi chiede se, a fronte di un così imponente esborso di denaro pubblico, sia possibile trovare «una congrua giustificazione rispetto al beneficio ed all’utilità pubblica conseguita, a parte le criticità circa eventuali danni e interferenze sulle falde acquifere e sorgive, su emergenze archeologiche e quant’altro». L’Associazione Antimafia Caponnetto si associa all’iniziativa di Cristian Iannuzzi ed ai contenuti del suo documentato esposto, chiedendo alle Autorità in indirizzo di fare luce tempestivamente su quello che si ipotizza come l’ennesimo scempio di denaro pubblico, proprio mentre gli italiani subiscono le conseguenze della mancanza di lavoro che favoriscono l’avanzata del predominio mafioso in tante parti del nostro Paese”.
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Termoli
29 aprile 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Smascherato un “evasore totale” L’ispezione è stata eseguita dalla Compagnia di Termoli presso un’impresa bassomolisana che aveva omesso di dichiarare ricavi per circa 400mila Euro I Finanzieri della Compagnia di Termoli hanno appena concluso una verifica fiscale nei confronti di un’impresa della costa operante nel settore del commercio di materiali da costruzione.
Le attività ispettive, eseguite per le annualità a partire dal 2013, hanno permesso di accertare l’omessa dichiarazione di ricavi per circa 400mila Euro, violazioni all’IVA e all’IRAP.
Per l’esercizio d’imposta 2014, l’operatore economico è infatti risultato “evasore totale”, non avendo presentato le prescritte dichiarazioni. La qualità dei controlli e l’accurata selezione a monte,
GInecologia a Termoli, queste le vere difficoltà di Dino Molinari* Caro segretario regionale Aogoi, mi rivolgo a te sempre con il dovuto rispetto ma con altrettanta franchezza che mi distingue. La disamina da te effettuata tramite gli organi di stampa lo scorso martedì è risultata pleonastica e a tratti strumentale. La situazione
regioni d’Italia, ma credo che solo qui all’indomani dell’entrata in vigore della normativa Ue (legge 161/2014) ci si è rivolti all’ispettorato del lavoro per contestare i turni, mai imposti ma sempre condivisi, seppur al di fuori delle normative vigenti.
fattive soluzioni al gravoso problema ad ogni livello, sia regionale che nazionale, consapevoli entrambi che le soluzioni però devono tener conto di tutte le normative, anche di quelle relative alle assunzioni in una regione nel piano di rientro, senza incorrere in facile populismo. Un caro saluto. A presto. Facente funzioni ospedale Termoli
sono gli strumenti della Guardia di Finanza per limitare l’impatto ispettivo sulle attività economiche e migliorarne, al contempo, l’efficacia aumentando il recupero di imposte evase.
L’evasione produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.
Zuccherificio, protesta il 6 maggio Il sit-in si avrà a Roma per richiamare l’attenzione del ministero sulla problematica TERMOLI. Il 6 maggio sit-in di protesta dei lavoratori dello Zuccherificio di Termoli a Roma. “In considerazione degli impegni assunti dall’assessore regionale all’Agricoltura Vittorino Facciolla di spostare il tavolo bieticolo ai Ministeri competenti per i motivi già illustrati nella nostra richiesta di incontro del 16 aprile scorso – spiega la rappresentanza sindacale unitaria dello Zuccherificio del Molise – ritenendo fondamentale il confronto e non essendo pervenuta alcuna convocazione, i lavoratori si riuniranno con un presidio il giorno 6 maggio dalle ore 10 presso il vostro Ministero”.
Termoli calcio, ingresso gratuito Domenica si gioca l’ultima giornata e si pensa al futuro TERMOLI. Gara ad ingresso gratuito domenica 1 maggio al Cannarsa. In occasione dell’ ultima partita di campionato del Termoli Calcio in programma
in cui versa il Punto Nascita di Termoli è nota a tutti, compreso te e il tuo direttivo, da anni. Il pensionamento di due ginecologi ospedalieri è avvenuto a giugno 2015 quando già richiedevo medici a completamento di organico. Mentre a Febbraio 2016 un’altra unità è stata assegnata al territorio. Numerose sono state le mia richieste e le sollecitazioni che ho inoltrato nel corso del tempo a livello regionale, interessando della situazione persino il signor prefetto della provincia di Campobasso. Ma questo tu non potevi saperlo perché il tuo interessamento non è stato mai così solerte come in questi giorni. Forse un incontro tra noi sarebbe stato più fruttifero, ti avrei messo al corrente della reale situazione e avremmo potuto concordare una linea di condotta valida per ottenere qualcosa di utile non solo per i ginecologi ma soprattutto per le donne in gravidanza e non, senza fermarsi ‘a voci di corridoio’, che per un segretario regionale non è il massimo. Sicuramente sai che le difficoltà che ha vissuto e vive questo reparto sono in essere in molte altre
Non è certo colpa del reparto che non si è mai adeguato al decreto Fazio. Purtroppo la situazioni in cui si è giunti dipende dalle difficoltà incontrate dall’amministrazione nel tavolo tecnico di Roma (se vuoi puoi anche chiamarle lungaggini o inerzia politico-amministrativa). Il tuo articolo ha suscitato indignazione in molti dipendenti dell’ospedale compreso il direttore sanitario. In realtà mi aspettavo un intervento volto a sostegno e forse anche di encomio verso una manciata di tuoi iscritti che con abnegazione e spiccato senso del dovere si adoperano quotidianamente e con enormi sacrifici per offrire un servizio indispensabile al Basso Molise, senza mai sognarsi di proporre la chiusura del punto nascita. Anzi siamo orgogliosi di poter dare un servizio alla popolazione del Basso Molise e non solo, da cui riceviamo costantemente comprensione e ringraziamento per il nostro impegno e la nostra professionalità, mai sminuita dagli eventi, sempre sul fronte e non dietro una scrivania di ambulatorio. Ti propongo io un incontro per trovare e proporre
alle 15 contro il Montenero e valida per la 34esima giornata di Eccellenza, l’ingresso per tutti sarà gratuito. I termolesi e i tifosi avranno così la possibilità
di assistere alla gara e festeggiare insieme alla squadragiallorossa la salvezza conquistata con una giornata di anticipo.
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Opinioni
29 aprile 2016
di Amodio De Angelis “I dati statistici ci indicano ogni volta singoli aspetti particolari del Molise, ora preoccupando ora registrando più confortevoli segni di ripresa, ma pur apprezzandone l’utilità per interpretare i fenomeni, non possono essere loro l’unica bussola. Per il rilancio socioeconomico della nostra regione occorre avere una visione strategica complessiva, alla quale ricondurre le scelte di gestione e programmazione del territorio e dell’economia.” Ne è profondamente convinto Amodio De Angelis, imprenditore agricolo di Palata,con una lunga e ricca esperienza nell’amministrazione di strutture di rappresentanza, tra cui la presidenza della Camera di Commercio Provinciale di Campobasso e Regionale, la presidenza di diverse Associazioni di Imprese, e la Presidenza di Coldiretti Molise, di cui è ora componente di Giunta. “La maggiore ricchezza posseduta dal Molise, regione a bassissima densità abitativa,è il territorio con le sue peculiari produzioni agroalimentari che ne derivano. – rileva Amodio De Angelis –Il futuro della nostra Regione non può che essere programmato creando adeguate sinergie tra i diversi settori produttivi, dal commercio all’industria, dall’artigianato al terziario, valorizzando e rendendo attrattivo il Molise,soprattutto attraverso la propria produzione agroalimentare e il suo territorio. L’agricoltura è quindi l’humus sul quale far crescere l’economia, articolata nei diversi settori produttivi, del Molise. In questo la prima esigenza è l’accessibilità al territorio regionale, sia telematico, attraverso la rete veloce, sia attraverso le strade di comunicazione, non solo quelle di collegamento verso
di Claudio De Luca Il treno storico, che pratica gli itinerari della neve tra l’Abruzzo ed il Molise, è finito sulla ribalta televisiva nazionale (RAI 1). Già prima, nello scorso aprile, nel corso della rievocazione della Resistenza italiana, il TG 1 aveva presentato il convoglio che, da Pescara Centrale, mena a Roccaraso praticando i luoghi dove operò la Brigata Maiella. Ora è stato prodotto un film (“cast”, “location” e “staff” molisani) intitolato ‘Il Viaggio’, incentrato sulle peculiarità della cosidetta transiberiana italiana per presentare i più bei scorci panoramici di Campobasso e di Isernia. Ideato e promosso dall’attore venafrano Maurizio Santilli, l’opera mostra il convoglio mentre percorre la tratta lungo cui si incontrano cinque personaggi diversi che, nel corso dell’itinerario, scopriranno di avere molte cose in comune. Dopo questo lungometraggio Molisani ed Abruzzesi hanno imparato a conoscere un itinerario su ferro che tocca Sulmona, Carpinone ed Isernia,. Tuttora ignorato, soprattutto dai residenti, non gode di alcun interesse da parte della “politica” locale che, lungi dall’apprestare un’acconcia pubblicizzazione dell’inizia-
La ruralità, vera forza del Molise
le altre regioni, ma anche quelle interne. Potrei citare tanti casi nel Molise, ma riporto la testimonianza della mia azienda agricola, rimasta isolata diversi mesi per la chiusura per impraticabilità della viabilità di accessolungo la strada provinciale, risolta poi, alla spicciolata e paradossalmente, con la rimozione parziale del divieto e la precaria semipercorribilità ottenuta restringendo le transenne, con gravissimi pericoli e disagi per le persone e le autovetture e gravi danni per le attività produttive e la qualità della vita dei residenti. Le strade di collegamento sono la vita dei vari piccoli centri del Molise e vanno adeguatamente curate, accogliendo i ripetuti allarmi lanciati in particolare dai sin-
daci del Basso Molise. Occorre, poi, preservare e difendere il territorio Molisano e le sue bellezze paesaggistiche anche dalle speculazioni, coscienti che abbiamo il raro vantaggio di godere, a pochi chilometri di distanza, d’impianti sciistici con ricezione montana e di costa balneare.La poca riviera che abbiamo non può essere martoriata e non deve diventare oggetto di sfruttamento, cedendo le armi alla valanga di autorizzazioni per le trivellazioni che sta per abbattersi sull’Adriatico e sul mare molisano.Così come la preziosità del pescato fresco locale, strategico per il turismo balneare, non può essere sacrificato con un modo burocratese di “fermo pesca“, dimostratosi poco efficace
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
per la tutela biologica emolto penalizzante per i pescatori.Il fermo pesca, accogliendo le proposte che vengono dal settore, deve essere non una riduzione dello sforzo di pesca, ma una tutela delle forme giovanili e dei riproduttori, volta alla tutela dei reclutamenti annuali. I futuri Piani di Gestioni della pesca non possono essere più rivolti ad aree specifiche o alla gestione degli attrezzi, bensì alla tutela di specie bersaglio, con criteri completamente diversi da quelli previsti in precedenza e condivisi dagli operatori. Per la migliore valorizzazione del punto di forza del Molise, che è la sua ruralità, creano sicuramente attese positive le nuove opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, che deve puntare a rinforzare lo sviluppo delle competenze, la gestione efficiente delle risorse naturali, il sostegno al sistema imprenditoriale, l’efficienza della pubblica amministrazione. Così come buone prospettive per losviluppo della competitività di tutto il sistema produttivo, per le strutture territoriali e per le azioni sociali aprono i sostegni del Programma Operativo Regionale FESR e FSE 2014/2020.Ai giovani, in qualunque attività intendano progettare e realizzare il loro futuro, il Molise può e deve darenon un formale incoraggiamento, ma un sostanziale incitamento con concrete possibilità di sostegno. E a loro in particolare voglio sottolineare che il vero futuro non è quello che emerge dalla mera proiezione dei dati statistici, ma quello che sapremo realizzare con il coraggio e la prospettiva dei più giovani e il contributo dell’esperienza delle volpi brizzolate, di lungo corso, che sappiano essere generose nell’evitare ad altri scogli pericolosi, già tristemente sperimentati dalla nostra storia.”
Transiberiana, e la Regione? tiva, si preoccupa solo di organizzare le “passerelle” di questo o di quel notabile, rimanendo assente, così come i Comuni attraversati ed i privati. In compenso Palazzo Moffa ha finanziato la “pellicola” sul viaggio, prodotta dalla “Incas film” per un ferrovia che operava ed era vitale. Il suo tragitto costituiva un capolavoro dell’ingegneria di due secoli or sono e collegava il Tirreno all’Adriatico. Scavalcando la dorsale appenninica, sino ad arrancare intorno ai 1.300 m, attraversava tre regioni: la Campania, il Molise e l’Abruzzo. I suoi vagoni pecorrevano due Parchi, ospitando viaggiatori che si accomiatavano da varie riserve naturali. Soltanto il “Bernina-express” (che collega Tirano a Saint Moritz) è più ragguardevole, essendo l’unico in Europa a raggiungere i 2.253 m/h lungo un percorso mozzafiato, superando pendenze del 70 per mille. La tratta che riguarda il Molise nacque alla fine del 1800 per collegare
Sulmona a Carpinone, attraversando paesaggi mozzafiato, stazioni sciistiche e panorami spettacolari. Il percorso ferroviario garantì il progresso sociale ed economico di queste due regioni e lo sviluppo turistico del medio Appennino. Dal 2011 venne chiusa al traffico-passeggeri per ragioni di “antieconomicità”. Di contro il miracolo di Tirano è un tantino più “recente” di quello molisano. Messo a punto tra il 1906 ed il 1910, ha curve di raggio strettissimo (45 m), rampe da
capogiro superate senza cremagliera, sfruttando l’attrito fra il cerchione e la rotaia. Il binario è a scartamento ridotto e rimane posato a strapiombo su roccioni adatti solo agli stambecchi. Il tratto più elevato d’Europa (la Stazione di Ospizio Bernina) coincide con il punto più alto in assoluto (2.250 s.l.m.). Su questa linea viene superato un dislivello di 1.824 m in un percorso di soli 38 km e 364 m. Le due opere lasciano stupefatti gli amanti dei panorami. Si potrebbe salire a Napoli od a Pescara calzando gli sci, per poi scendere dinanzi alla seggiovia che porta ai campi innevati dell’Appennino (2.400 m) e – dalle piste – allungare lo sguardo in direzione del mare. Quando si disponga di un prodigio simile, i parlamentari molisani, il Presidente della Giunta e gli Assessori regionali, gli imprenditori, le classi dirigenti e la pubblica opinione dovrebbero battersi per “riabilitare” una linea ferroviaria elogiata dai viaggiatori stranieri del secolo scorso che percorrevano questo asse in cui si concentrava il meglio di Campania, Abruzzo e Molise: monumenti, scorci naturali, giacimenti gastro-
nomici e soprattutto la possibilità di godere di uno dei più lunghi periodi nevosi della Penisola fruiibili quasi al centro dello Stivale, capaci di acquisire un’utenza vastissima. Ebbene tutta questa meraviglia rimane sprecata mentre potrebbe offrire risorse, lavoro e “futuro”. Si dice che la “riabilitazione” rimane inibita dalla crisi economica; ma la risposta vera è che manca la volontà politica e che si pensa a smantellare binari meridionali (per finanziare l’alta velocità nordica) mentre Matera, Capitale europea della cultura, aspetta di essere dotata di un treno da oltre 150 anni. Le norme varate sulla “regionalizzazione” delle ferrovie hanno spezzato le gambe a tante popolazioni; solo a chi può permettersi di “pagare” sono possibili accordi-capestro con “Trenitalia” per vedere circolare lerci trenini davanti alle proprie Stazioni di paese. Fa questo pure la Regione Molise con pessimi risultati. E così la “Transiberiana abruzzese” è stata uccisa per favorire il turismo delle regioni del Nord. C’è, in Abruzzo ed in Molise, qualcuno che voglia rivedere operativo un asse ferroviario che potrebbe ridiventare un perno di rinascita e di lavoro? Ricordatevi di domandarlo al Presidente Frattura.