Il leone e' tornato a ruggire

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 84 - domenica 12 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Enrico Perretta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. Il consigliere comunale di Campobasso è stato uno dei pochi a presenziare alla manifestazione indetta da Michele Iorio. Erano assenti tutti coloro i quali da Michele Iorio, pure, hanno avuto tanto in termini di presenza in Giunta e negli enti. Perretta, invece, come anche qualche altro esponente politico pur non avendo nulla ha ritenuto mantenere ferma la sua posizione di centrodestra e amico di Michele Iorio.

Il Tapiro del giorno a Francesco Pilone

Il leone è tornato a ruggire Servizio a pagina 2

Il Tapiro del giorno lo diamo a Francesco Pilone. L'esponente comunale di opposizione al Comune di Campobasso non riesce a mantenere una linea di costruzione politica all'interno dell'amministrazione nonostante la velleitaria proposizione di un nuovo centro cercando di coinvolgere anche esponenti di altri movimenti politici. Del resto, l'Udc sembra ormai destinata a sparire se non essere fagocitata dal Pd. Un centro mobile e fluido che, però, ha fatto il suo tempo.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

12 aprile 2015

Il lato tecnico-amministrativo della sanità è un ginepraio

Burocrazia, tecnicismi, sindacalismi e mai nessuno che calcoli la sottrazione delle professionalità ai pazienti Commissioni e tavoli tecnici a iosa per assicurare il rispetto delle regole, che sono a loro volta molteplici e complicate da applicare. Ai pazienti intanto sempre meno cure e assistenza Sanità: macro mondo di professioni, d’interessi professionali, di rappresentanze, di diritti (tanti), di doveri (pochi?), di partecipazioni, di consultazioni, di valutazioni, di pareri. A non sapersi muovere si finisce in un ginepraio. E a pensare che molti credono la Sanità sia un mondo semplice, ippocraticamente semplice. Per molti medici, i più bravi, i più umani, i più deontologicamente accorti e curati, lo è. Ma il retroterra della frontiera professionale nella sanità pubblica è spaventosamente complesso. Tant’è – e ne stiamo dando notizia – che occorrono commissioni e tavoli tecnici a iosa per assicurare il rispetto delle regole, che sono a loro volta molteplici e complicate da applicare. Tempo, tanto tempo da dedicare alla burocrazia, ai tecnicismi, ai sindacalismi. E, naturalmente, la retorica della ineluttabilità, e mai nessuno che calcoli la sottrazione delle professionalità ai pazienti. Nonostante tanta burocrazia, tanta normativa e regolamentazione, chi può mai dire che la sanità funzioni e sia efficiente? In poche settimane la direzione generale della Salute ha installato una Commissione tecnico-scientifica di supporto alla riorganizzazione del

“Il movimento nasce per creare una prospettiva diversa al territorio, non più unione tra partiti ma unione tra le persone, senza potenzialmente escludere nessuno”. Per Iorio la storia recente ha visto la disgregazione del modello partitico e in Molise è dunque giunta l’ora di cominciare a fare un ragionamento vicino più all’interesse del territorio che al rispetto delle logiche nazionali, ma fondato su valori, prospettive, idee, in una formula: unirsi per difendere gli interessi della regione. “Molto spesso anche i grandi partiti non tengono conto delle reali esigenze e dei problemi, la logica partitica ci farebbe disperdere i veri valori che ci interessano, a cominciare dall’identità e dall’autonomia, che in questo periodo sono fortemente compromessi. E’ preoccupante la sensazione che si ha tra la gente sulla disperazione composta che non esplode e che porta alla rinuncia della proposta politica, ipotiz-

Servizio sanitario regionale, una Commissione regionale per l’appropriatezza delle prescrizioni e dei ricoveri ospedalieri e un gruppo di lavoro per la definizione del Percorso diagnostico – terapeutico assistenziale. Chissà se vedremo mai gli effetti benefici che avranno generato. Frattanto, anche il tavolo tecnico regionale delle professioni sanitarie per i fabbisogni formativi. Qui il discorso si complica assai, essendo tantissime le professioni da coinvolgere, nonché chiamate ad esprimere il parere consultivo sulla formazione di base e post laurea, sui fabbisogni delle singole professioni sia dal punto di vista formativo che professionale, sulla qualità della for-

mazione, sull’evoluzione dei singoli profili professionali dal punto di vista dello sviluppo delle conoscenze e delle opportunità formative, sui progetti sanitari regionali che attengono al riconoscimento ed alla valorizzazione delle conoscenze e competenze dei singoli profili professionali, su progetti di legge regionale d’interesse formativo e di valorizzazione delle competenze professionali, nonché su ogni altra tematica relativa al fabbisogno formativo delle singole professioni ed inerente alle professioni sanitarie. Un tavolo enorme per dimensione e numero dei partecipanti, della cui opportunità pratica al cittadino non arrivano mai le conclusioni e, so-

prattutto, i benefici. Ma questo vale per tutto quanto è nella sfera della burocrazia e delle interessenze professionali, solide e capaci a contenere per sé pregi e difetti. Del Tavolo, perché il lettore ne percepisca la complessità, diamo la dimensione e il numero dei partecipanti come li ha descritti ed elencati Marinella D’Innocenzo nella sua determinazione allo scopo, come abbiamo accennato, di stabilire i fabbisogni formativi e concorrere pienamente alla programmazione del fabbisogno nazionale e conseguire una più puntuale e concreta definizione dei fabbisogni formativi del Servizio sanitario regionale. Il Tavolo tecnico è pertanto composto

Michele Iorio rilancia “Frattura ci sta facendo fallire” zando come percorribile il fondersi insieme ad altre regioni. Noi diciamo che abbiamo raggiunto il limite massimo alla sopportazione, e che sia ora di ritornare a lavorare per avere prospettive migliori nell’interesse delle future generazioni”. Il decreto Balduzzi rappresenta il momento più alto dell’inefficienza dell’attuale governo regionale, una debacle che rischia di avere ulteriori ripercussioni in futuro, con il nostro servizio sanitario regionale ipotecato da vincoli a cui non possiamo che ribellarci per non essere conniventi”. Due giorni fa l’amministratore delegato Marchionne ha fatto visita alla Fiat di Termoli annun-

dai rappresentanti designati dagli Ordini e dai Collegi professionali operanti nel Molise: medico chirurgo, odontoiatra, veterinario, psicologo, farmacista, infermiere – infermiere pediatrico, ostetrica/o, tecnico sanitario di radiologia medica, chimico, nonché dalle Associazioni professionali maggiormente rappresentative a livello nazionale presenti nel territorio regionale: professioni sanitarie della riabilitazione: podologo, ortottista – assistente di oftalmologia, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, fisioterapista, terapista occupazionale, logopedista, tecnico della riabilitazione psichiatrica; professioni sanitarie tecniche – area tecnico-diagnostica: tecnico di neurofisiopatologia, tecnico sanitario di laboratorio biomedico; area tecnicoassistenziale: igienista dentale, dietista, tecnico ortopedico, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; professioni tecniche della prevenzione: assistente sanitario, tecnico della prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro. Il Tavolo è presieduto dal direttore del Servizio organizzazione e politiche delle risorse umane dell’ASReM.

ciando importanti investimenti, come valuta questa volontà da parte del Gruppo automobilistico? “Assisto con molto favore al nuovo sviluppo dello stabilimento di Termoli, ma devo prendere atto della completa assenza delle istituzioni. Da quello che so Marchionne è venuto in silenzio, un brutto segnale è stato il mancato coinvolgimento della giunta regionale”. E’ un ticket inesistente: siamo scomparsi dal panorama politico nazionale e nella Conferenza stato-regioni non abbiamo spuntato nulla di che. Siamo rimasti al palo su scelte strategiche e gestioni rilevanti, basti pensare alla sanità e all’autostrada. Ripartiremo da lì, grazie alla partecipazione e alla disponibilità a lavorare insieme, con persone provenienti da ogni area della nostra regione. Ci saranno nuove adesioni, ma senza rinunciare alle esperienze fatte nel passato”


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3 12 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

A meno di un mese dall’inaugurazione 16 milioni di euro all’Associazione nazionale Città dell’Olio (fondata peraltro a Larino) per essere presente all’Expo 2015 di Milano dal 15 al 21 settembre all’interno della cascina Triulza

Un altro tocco d’anarchia regionale

By-passato il Tavolo tecnico incaricato di individuare tutte le attività derivanti dalla partecipazione della Regione Molise alla manifestazione milanese Sempre, e ancora, all’insegna dell’improvvisazione, del cogliere a caso richieste e proposte di partecipazione ad Expo 2015. A meno di un mese dall’inaugurazione altri 16 milioni di euro per consentire all’Associazione nazionale (fondata peraltro a Larino) di essere presente all’Expo 2015 di Milano dal 15 al 21 settembre all’interno della cascina Triulza. Ridondante e ripetitive le motivazioni (una sorta di copia e incolla in tutti gli atti relativi alla partecipazione molisana all’Expo) per affermare l’opportunità di questa iniziativa in favore dell’olio molisano, della sua biodiversità della sua possibilità di essere posto alla conoscenza e alla valutazione del mercato globale. Delle presenze e delle partecipazioni alla Mostra internazionale di Milano sono diverse le strutture regionali che finora se ne sono occupate. Tra queste anche il Servizio di Gabinetto del presidente dalla Regione che, di fatto, è l’organo che ha istruito la richiesta della Città dell’Olio e ha proposto alla giunta di assegnare un contributo di 16milioni e 470mila euro. L’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la

CAMPOBASSO. Dal coordinamento precari della Protezione civile Cgil Molise una nota contro la giunta regionale che sarebbe insensibile rispetto ai problemi degli 84 professionisti che il 31 marzo scorso hanno visto interrotto il loro ocntratto. “Con grande sconcerto dobbiamo denunciare il fatto che a una settimana di distanza dal presidio promosso da una nostra delegazione sotto la sede della Giunta Regionale e al successivo incontro avuto con il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione, nessuna risposta è arrivata alla nostra richiesta di riconvocazione urgente del tavolo di confronto sul futuro degli ottantaquattro lavoratori precari dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Ancora una volta alle promesse non sono seguiti i fatti. A questi giochi perpetuati sulla pelle dei più deboli noi non ci stiamo. Per questo lunedi 13 Aprile, a partire dalle ore 10:00, presidieremo ancora una volta la sede della Giunta Re-

cultura dell’olivo e dell’olio di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare d’eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano. Ciò, a parere dell’ingegnere

Mariolga Mogavero, direttore del Servizio di Gabinetto del presidente, che ha curato l’istruttoria della richiesta della Città dell’Olio, è meritevole che l’erario regionali partecipi con un concorso finanziario di 16milioni e 470mila euro. Soldi che consentiranno alla rappresentanza molisana di essere alla cascina Triulza dal 15 al 21 settembre, nell’apposito padiglione espositivo, per la presentazione del

prodotto olivicolo e “i multiformi paesaggi molisani che rappresentano una risorsa ambientale ed economica a volte poco conosciuta e poco sfruttata, che può favorire la crescita di una maggiore consapevolezza dell’importanza del patrimonio olivicolo molisano, della ricchissima biodiversità che rappresenta e per la tutela dell’ambiente circostante, celebrando non solo il prodotto ma soprattutto <gli

“Protezione civile, Frattura deve dare delle risposte” Nuova protesta degli 84 licenziati che non hanno avuto dalla Regione nessun segnale gionale in via Genova a Campobasso. Lanciamo un appello alle altre lavoratrici e lavoratori delle aziende in crisi, ai precari, ai disoccupati ad unirsi alla nostra protesta per creare un unico grande blocco sociale che rappresenta il Molise che soffre mentre il governo regionale continua ad elargire consulenze esterne e incarichi ignorando la condizione drammatica della stragrande maggioranza dei cittadini”. Dunque, 84 professionisti precari della Protezione Civile, vincitori di concorso, ai quali lo scorso 31 marzo 2015, è scaduto

uomini e le donne dell’olio>, per comunicare che dietro l’olio di qualità molisano ci sono frantoiani e olivicoltori, che con fatica, passione e impegno quotidiano garantiscono il perpetuarsi della grande tradizione molisana dell’olio di oliva d’eccellenza”. Nessuna valutazione aprioristica può stabilire quale sarà l’efficacia di questa iniziativa, tenuto conto della durata e del contesto in cui andrà a materializzarsi. Il documento istruttorio sotto questo aspetto analitico è del tutto carente, carente anche il parere del Tavolo tecnico composto dai direttori dell’Area Prima, dell’Area Seconda e dell’Area Terza della Direzione generale della Giunta regionale, e dal Direttore del Servizio Gabinetto del Presidente della Regione, con il supporto operativo della Fondazione Molise Cultura e della Società Sviluppo Italia Molise, cui è stata demandata l’individuazione di tutte le attività derivanti dalla partecipazione della Regione Molise alla manifestazione milanese. Un tocco di anarchia a volte non guasta. Dardo

l’ultimo dei tre mesi di ricontrattualizzazione part-time. A seguito dell’assemblea sindacale straordinaria tenuta nella sede regionale della Cgil a Campobasso, lhanno già lanciato un appello alla classe politica regionale. “Allo stato attuale non abbiamo ancora ricevuto alcuna notizia sul nostro futuro. Il Presidente della Regione, più volte sollecitato dal segretario generale della Fp Cgil, Susanna Pastorino, ha ignorato la nostra richiesta di riconvocazione urgente del tavolo di confronto e la nostra stessa organizzazione sindacale ha avanzato proposte alle quali incredibilmente non si è tenuto conto. Ricordiamo però a Frattura – proseguono – che esiste un accordo sindacale da lui stesso sottoscritto, che ad oggi è stato rispettato solo in parte. Non è questo il modo di trattare 84 professionisti che meritano dignità e rispetto. Noi non siamo nè tanto meno numeri, nè tanto meno delle bestie”.


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4 12 aprile 2015

L’assenza di un piano regionale per l’utilizzazione delle risorse idriche è un forte handicap

Abbondiamo d’acqua ma incapaci di gestirla Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e il volume di risorse idriche disponibili né, però, la responsabilità di un rendiconto economico e programmatico così misero e deludente Le risorse idriche del Molise costituiscono una piattaforma di obiettivi di sviluppo, di progetti e di destinazioni d’uso intorno alla quale si concentrano e premono interessi di natura economica e sociale che a loro volta pretendono grande senso di responsabilità e grande padronanza da parte di chi istituzionalmente è chiamato a gestirle. Una ricchezza che solo pochi sanno considerare nella reale sua dimensione, quasi nessuno, invece, sa sviluppare in una reale politica di sviluppo. Da nessuna parte si riesce a raccogliere infatti un dato statistico, un atto amministrativo, un segnale politico da cui assumere la certezza che il Molise riesca a trarre dalle risorse idriche qualcosa per la sua economia Anche i rapporti con le regioni confinanti (Abruzzo, Campania e Puglia), che dell’acqua molisana fanno incetta a buon mercato, sono sostanzialmente piegati agli interessi prevalenti degli interlocutori. Ciò

perché, è evidente, il Molise non ha un piano per lo sfruttamento e per l’utilizzo delle risorse idriche. Questa carenza autorizza le regioni confinanti a “pretendere” parte della nostra acqua e – incredibile, ma vero – a sottopagarla. Né l’acqua raccolta nelle dighe del Li-

scione, di Chiauci, di Occhito, di Arcichiaro (Guardiaregia) e quella da raccogliere a Piano dei Limiti, in prossimità di Colletorto, è finalizzata con certezza ad un uso specifico che aiuti l’economia del Molise a trarne vantaggio. Abbiamo un “tesoro” e non siamo nella condizione

di farlo fruttare. I piani irrigui e i piani della distribuzione dell’acqua per uso potabile sono evanescenti. Eppure c’è stato un tempo in cui s’è discusso con sana intenzione e a livello alto di responsabilità. Viene alla mente l’incontro tra Michele Iorio, allora presidente della Regione, e Antonio Di Pietro, ministro delle infrastrutture, per valutare già a quel tempo (siamo nel 2008) l’urgenza di portare a conclusione l’invaso sul Trigno e di stabilire con chiarezza assoluta i rapporti con l’Abruzzo sulla derivazione dell’acqua (a fluenza) all’altezza di S. Giovanni dei Lipioni, in territorio di Trivento, troppo sbilanciati in favore del nucleo industriale di San Salvo. Sempre in quel tempo c’è stato l’incontro di Iorio con il governatore della Puglia Niki Vendola per mettere a punto l’invaso di Piano dei Limiti, a valle delle diga d’Occhito, e la destinazione dei previsti 11 milioni di metri cubi d’acqua dal fiume

“Ora passiamo a una nuova pianificazione”

CAMPOBASSO. “Oggi con l’avvento delle normative comunitarie come la Direttiva 2000/60 e la 2007/60, e quindi con la redazione dei Piani di Gestione delle Acque e del Rischio Alluvione vediamo finalmente riconosciute le nostre istanze, e cioè la salvaguardia ambientale dei nostri territori attraverso la salvaguardia della risorsa idrica che rappresenta un nostro patrimonio”. Così il Consigliere Regionale con Delega alla Programmazione e all’Autorità di Bacino, Vincenzo Cotugno, è intervenuto nel corso del IV Ciclo di Forum di Informazione e Consultazione Pubblica dell’Appennino Meridionale durante il quale sono stati presentati i risultati ottenuti dalla Regione Molise per arrivare, all’unisono con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio e Puglia, ad una pianificazione maggiormente condivisa sul Piano di Gestione del Rischio Alluvioni. “Sappiamo tutti che la Regione Molise è una delle Regioni italiane che ha un patrimonio idrico largamente superiore ai propri fabbisogni – ha sottolineato Cotugno - ma al tempo stesso ha un peso in termini di popolazione estremamente modesto ed in passato, purtroppo, ha rappresentato per le Regioni limitrofe, territorio di conquista con la complicità dello Stato Centrale (basti pensare ai Pozzi di Sesto Campano, alle Sorgenti del San Bartolomeo, alla Diga di Chiauci e a quella di Occhito ed ancora alle sorgenti del Biferno) ricevendo in cambio quasi nulla”.

Sulla risorsa idrica, l’intervento del consigliere Vincenzo Cotugno

Regione Molise che, come ha spiegato infine il Con-

sigliere Regionale Delegato alla Programmazione e all’Autorità di Bacino “nella fragilità del suo territorio più volte si è trovata a subire il degrado ambientale, forse anche a causa di uno sfruttamento eccessivo della risorsa idrica operata da altre Regioni, le quali ovviamente non avevano alcun interesse ad agire secondo i principi di efficienza ed efficacia, non subendo direttamente alcun danno ambientale dall’utilizzo della risorsa idrica”.

Fortore. Tutto questo accadeva in ossequio alla considerazione che le risorse idriche del Molise costituiscono il presupposto cardine di un insieme di obiettivi di sviluppo, di progetti, e di destinazioni che il Molise, in proprio, e in partnership con le regioni confinanti, ha il dovere di tutelare e di valorizzare. Dobbiamo purtroppo annotare con rammarico che gli invasi si sono risolti nell’alterazione dell’ambiente e del territorio, le risorse idriche una potenzialità inespressa, e la contrattazione per un diverso e più redditizio rapporto con Abruzzo, Puglia e Campania, un impegno vistosamente mancato. Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e un volume di tanto misero e deludente. E meno che mai una classe politica e una classe dirigente così vistosamente inadeguata a farsi valere e a difendere gli interessi veri della collettività molisana.

Cisl: “Poste, la soluzione l’azienda l’ha in casa” Continuano le assemblee indette della Cisl Poste in tutta la Regione, così come già fece nel mese di febbraio scorso quando Poste annunciò il piano di chiusura e razionalizzazione di Uffici Postali in tutta Italia, coinvolgendo anche la Regione Molise. “Il piano è stato momentaneamente sospeso – ricorda Antonio D’Alessandro Segretario CISL Poste Abruzzo Molise – proprio grazie all’agitazione dei lavoratori, dei cittadini e dell’associazione dei Comuni, che hanno costretto i vertici di Poste italiane a fare dietrofront, se non prima del confronto con il Governo”. Nel frattempo la Cisl Poste non abbassa la guardia, anzi continua l’azione, sollecitando la risoluzione di altri problemi, più specifici del territorio, come quello degli organici oramai insufficienti da tempo: “E’ un problema cronico quello della carenza di personale – dice il Segretario Antonio D’Alessandro – tra pensionamenti, mobilità professionale e trasferimenti paghiamo un deficit molto caro. Le lunghe attese e i reclami della clientela sono all’ordine del giorno, quotidianamente vengono distaccate risorse da alcuni Comuni ad altri. E il peggio deve ancora venire – prosegue il Segretario CISL Antonio D’Alessandro – allorquando arriveranno le ferie estive. Eppure, Poste Italiane la soluzione l’avrebbe in casa: “Basterebbe trasformare a tempo pieno il personale part-time applicato a tutt’oggi negli uffici per risolvere la questione carenza personale”, osserva la Cisl Poste, sindacato di categoria maggiormente rappresentativo. “Abbiamo circa 90 risorse con contratto part-time che attendono ormai da anni la trasformazione in full-time. E’ una soluzione che sollecitiamo da tempo all’azienda, sia per ridurre il disagio sociale a questi ragazzi, che ovviamente non possono programmare un futuro, sia per la clientela, che finalmente vedrebbe le postazioni presidiate ed operative e non a singhiozzo come succede adesso”.


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5 12 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’Italia dei valori torna sulla questione e accusa: “Il Presidente non si nasconda dietro il pregiudizio antimolisano”

“Frattura bocciato sulla sanità cambi rotta” CAMPOBASSO. “L’ennesima bocciatura del presidente Di Laura Frattura da parte del Tavolo tecnico per la verifica del piano di rientro dal deficit della sanità è l’ennesima, plastica testimonianza dell’incapacità politica del Governatore su un tema fondamentale e strategico come la sanità”. A dirlo è il portavoce molisano dell’Italia dei valori Aldo Di Giacomo, commentando gli esiti della riunione di ieri a Roma. “Il governatore non può certo trincerarsi dietro l’infantile giustificazione secondo la quale a Roma continui a risiedere un fantomatico pregiudizio antimolisano. L’unica, reale verità è che il ministero ha ritenuto del tutto insoddisfacenti le misure prese da Frattura. Negli ultimi anni – ha osservato l’esponente Idv la qualità dell’assistenza sanitaria nel Molise è precipitata, i cittadini sono sempre più penalizzati e nessuna stra-

tegia è stata adottata per giungere quantomeno ad un’inversione di rotta. L’auspicio è che il nuovo commissario che sostituirà Frattura possa, finalmente, invertire il trend, garantire la massima trasparenza e scongiurare il collasso del settore

L’INTERVENTO di Luigi Cariello* Ci corre l’obbligo, nostro malgrado, informare correttamente l’opinione pubblica con dati alla mano ricavati da fonti autorevoli circa la reale situazione del punto nascita di Termoli, che in questi giorni più volte è stato messo alla gogna. Infatti, così come è già successo venerdì 6 marzo in un incontro pubblico presso l’Hotel Meridiano in cui la direttrice generale dell’assessorato regionale alla Sanità ha riportato un numero inesatto di parti per il 2014, nel corso del consiglio comunale monotematico sulla sanità tenutosi venerdì nella sala consigliare del comune di Termoli sono stati sciolinati numeri e percentuali falsi. Non so se per errore o se per volere precipuo. Numeri poi che sono stati ulteriormente gonfiati da qualche organo di stampa e anche qui non so se per errore o per volere precipuo. Crediamo nella buona fede del Presidente Di Laura Frattura, ma chiunque gli abbia fornito qui dati deve stare attento a non ripetere tali errori, perché se le stesse affermazioni venissero riportate a Roma rischierebbe di indurlo a fare una pessima figura. Nel 2013, anno a cui si è riferito Frattura, da dati ISTAT : Media dei tagli cesarei in Italia = 36% (e non il 15%) Media dei tagli cesari in Molise = 45% Media dei tagli cesarei a Termoli = 40% (e non 45%) – riscontro personale Inoltre, guardandoci intorno: Media tagli cesarei in Abruzzo = 40% Medio tagli cesarei in Puglia = 46% Media tagli cesari in Lazio = 41% Media tagli cesari in Campania = 62% La percentuale del 15% è quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità reputa congrua e quindi da perseguire. La percentuale del 45% e quella dell’intera Regione Molise, per cui essendoci stati a Termoli nel

con misure concrete in grado di migliorare la qualità della vita dei molisani”. La sanità molisana è finita a bordello e chi ne ha preso le redini, dopo anni di critiche e attacchi a tutte le forme di gestione (dirette e commissariali) del set-

tore, è in chiara difficoltà nell’affermare il proprio ruolo e le proprie responsabilità di commissario ad acta incaricato di adottare i programmi operativi. L’attacco di Frattura al Governo (reo di avere chiesto provvedimenti ) non è

un’azione di forza ma una larga ammissione di impotenza e di scarsa autorevolezza qui nel Molise e, soprattutto, a Roma, ai livelli governativi. Del resto, fino ad oggi, non ha posto in essere nessun processo amministrativo ed organizzativo per portare al ripianamento del buco finanziario e ad un’agibilità del servizio sanitario corrispondente ai bisogni della collettività locale. Purtroppo per lui e per noi molisani dal 21 marzo 2013 (data della nomina di commissario ad acta) lo va facendo nella maniera meno incisiva possibile con l’aggravante di restare ancora vincolato alla generica formula accusatoria: prima, nei confronti di chi c’era prima oggi, nei confronti del governo. Un modo bamboccesco di fare che non lo aiuta ad accumulare prestigio né a dimostrare che sia in grado di svolgere proficuamente il compito cui è stato chiamato e per il quale viene retribuito

D’Innocenzo hai fornito sulla ginecologia dati sbagliati 2013 il 40% dei tagli cesarei è ovvio che in qualche altro punto nascita della Regione c’è stato il 50%. Quindi dati errati e ingannevoli che gettano sconforto tra gli operatori ma soprattutto disorientamento e timore nell’utenza che già è pronta a migrare in numero molto superiore di quanto è avvenuto nell’anno di riferimento. Quindi chiediamo che ci sia una rettifica ufficiale oltre a garanzie precise per le nostre figlie, future mamme, che desiderano ancora partorire a Termoli. Poi, seppure fosse stato vero che a Termoli c’è stato il 45 % dei T.C. e la media nazionale fosse stata del 15%, avremmo avuto il triplo dei tagli cesari e non il quadruplo come riportato da alcune testate giornalistiche. Va poi sottolineato che, a differenza delle regioni virtuose, noi non possiamo effettuare il cosiddetto “parto di prova” cioè non possiamo far partorire spontaneamente chi è stata già sottoposta a precedente taglio cesareo, per carenza di personale; quindi la percentuale delle pre-cesarizzate (che ad oggi è più del 37% di tutti i tagli cesarei) sarà inevitabilmente sempre in aumento, falsando quindi la reale percentuale dei tagli cesari necessari. Poi, si, sono d’accordo e non potrebbe essere diversamente, nell’andare a ricercare le cause per cui più di 100 donne su un totale di circa 700 hanno deciso di non partorire a Termoli nel 2013: per qualcuno c’è un problema di qualità! Ma ci sono state anche 80 donne che sono venute da fuori regione a partorire qui. Innanzitutto non si può confondere la quantità, di cui tanto si è parlato, con la qualità! L’opinione pubblica deve sapere a chiare lettere che quando l’amministratore o il politico parla di qualità, intende la qualità dei servizi erogati, quelli che si traducono poi in danaro contabile e certamente non quella degli operatori. Evitiamo di dare falsa percezione di ridotta qualità professionale perché, assodato che nessuno è esente da errori (solo chi non fa non sbaglia), le nostre

complicanze pre-natali e peri-natali (ad esempio) non sono superiori a quelle di centri vicini, regionali ed extra-regionali, sia a nord che a sud. La qualità in sanità è la risultanza di un insieme di elementi scientifici e tecnologici, organizzativi, procedurali, relazionali e di comunicazione in cui un ruolo determinante è svolto dalle variabili umane che interagiscono ognuno per il proprio ruolo nei processi produttivi. Esistono infatti vari tipi di qualità: la qualità professionale (che si espleta attraverso l‘efficacia degli interventi e la competenza professionale), la qualità percepita, quella gestionale, quella ambientale, quella d’immagine. Pertanto se “il futuro di Termoli dipende dalla qualità che gli operatori riusciranno a mettere in campo “ occorre dare a questi operatori ciò che necessita loro per raggiungere l’obiettivo. La disamina è lunga e complessa per questo crediamo che vada data la parola anche agli operatori. Occorre un confronto aperto con i direttori generali, gli amministratori e i politici: così e solo così si fa il bene del Molise. E attenzione a non fare altre scelte sbagliate! Ci si chiede di fare qualche sacrificio. No problem. Siamo abituati a fare sacrifici, anche a gratis, visto che alcuni professionisti vengono pagati 70 euro a ora per effettuare turni aggiuntivi e noi aspettiamo arretrati da 11 mesi. Ma crediamo che i sacrifici devono essere fatti a tutti i livelli, perché noi operatori sanitari siamo chiamati al sacrificio da molti anni, almeno tanti quanti sono quelli del piano di rientro. Facciamo sacrifici quotidianamente: • il reparto di Ostetricia e Ginecologia è dotato di soli 7 medici (di cui 2 precari), numero insufficiente per garantire la guardia attiva, quindi le notti e i giorni festivi il medico è in reperibilità e non in turno, come vorrebbe la normativa. Persino Isernia con un numero molto inferiore di parti ma anche con le sue diverse problematiche, ha un organico di 11 medici (se ricordo bene). • tale carenza di organico comporta spesso l’im-

possibilità di effettuare i dovuti aggiornamenti professionali e godersi le dovute ferie (c’è chi deve ancora effettuare le ferie del 2013); • da circa due anni non abbiamo più il personale infermieristico dedicato ai tagli cesarei e dobbiamo ricorrere all’utilizzo delle ostetriche; • abbiamo dovuto lottare un’intera estate per avere il numero sufficiente di ostetriche a garanzia di un’adeguata assistenza in sala parto e siamo ancora sotto di 1 unità; • non abbiamo personale ausiliario dedicato alla sala parto per la pulizia dei locali, ma il giorno è condiviso con altri reparti e la notte ci viene prestato dal blocco operatorio; • dobbiamo accontentarci di strumentazione desueta per effettuare i nostri interventi routinari perché svariate richieste sono state inevase, mentre il materiale di consumo stenta ad arrivare (fornitori non pagati si rifiutano di consegnare persino i cotton-fioc per effettuare i tamponi vaginali); • il taglio alle spese ci ha visto negato l’aggiornamento e la formazione del personale del reparto e della organizzazione di evento formativo professionale per ginecologi e ostetriche (e la qualità passa anche attraverso la formazione e l’aggiornamento). Mi fermo qui e non è tutto. Pur tuttavia continuiamo a ricevere testimonianze di gratitudine per la nostra dedizione e professionalità. Ma non sarà che sono questi i motivi per cui qualcuno si allontana dal “S. Timoteo”? O forse per qualche medico di base che, come qualcuno ha avuto modo di dire, con comportamento anti aziendale e opportunisticamente invita i suoi pazienti a rivolgersi altrove? Senza armi e soldati non si fa la guerra. Così come senza tecnologia e personale non si fa una buona sanità. Noi continuiamo a fare sacrifici e voi a darci fiducia, almeno speriamo. Grazie. *Segretario provinciale Aogoi



Campobasso

7 12 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Fondaco della Farina chiusa al traffico Il provvedimento è stato firmato dal Comune. Soddisfatto il consigliere, De Bernardo CAMPOBASSO. “Ieri 10 Aprile 2015 è stata firmata la determina che stabilisce, in via definitiva, il divieto di transito in Piazza Fondaco della Farina. Dopo le indicazioni ricevute dalla Commissione Traffico e dopo una prima sperimentazione durata 30 giorni durante il periodo natalizio, si è giunti al provvedimento che vieta il transito nel Fondaco della Farina. Dopo Piazza Prefettura si prosegue nel progetto di restituire alcuni luoghi simbolo della città ai cit-

tadini, sottraendoli dalla disponibilità delle autovetture e del parcheggio selvaggio”. Così Francesco De Bernardo, consigliere Comunale Incaricato del “Centro Storico”. “Il Centro Storico cittadino è stato interessato negli ultimi mesi da alcuni interventi tesi a riqualificare l’intera area. Si è partiti dalla sostituzione dei cassonetti ed una loro rimodulazione che ha consentito di liberare la Piazzetta Santa Cristina da quella che era diventata, di fatto,

una sorta di isola ecologica. Sono stati riposizionate le fioriere in Piazza S. Leonardo allo scopo di ridurre al minimo gli spazi utilizzabili da automobilisti dotati di un senso civico “discutibile”. Con la struttura Comunale competente è stato fatto un censimento di tutto l’arredo urbano e dei dissuasori di sosta per meglio operare in ambito di programmazione degli interventi da mettere in campo nei rispettivi settori”.

Lettera aperta

Via Gazzani, l’estrema precarietà ma se si decidesse di destinare una piccola parte dei fondi alle strade e ai marciapiedi anziché rinchiudere per pochi giorni il campobassano in una torre d’avorio che si sbriciolerà con nessuno sforzo, si dimostrerebbe di avere a cuore la città e i suoi abitanti. Non capisco -e le vorrei chiedere delucidazioni in merito- perché altre città, con alti e bassi, riescono ad accaparrarsi fondi europei e non, mentre Campobasso non lo fa quasi mai. Sarà questione di competenza? Di estrema litigiosità della nostra classe politica? Della contestazione per la contestazione? Se è così, convinciamoci del fatto che Campobasso non è all’altezza del suo compito, e passi umilmente la palla ad un’altra municipalità.

Egregio signor sindaco, Vorrei segnalare l’estrema precarietà del marciapiede (o pseudo tale) che corre lungo la cancellata del carcere in via Gazzani. Qualcosa di indefinibile e informe, regno delle buche e degli avvallamenti. Più di una volta mi è capitato di inciampare e, se teniamo conto del fatto che la luce dei lampioni vi giunge in maniera asfittica, la caduta è alla portata di tutti. Sono sicuro che mi parlerà di finanziamenti con il contagocce, però mi chiedo e le chiedo che fine hanno fatto i fondi Pisu, che Termoli ha dimostrato di saper utilizzare. Nessuno le sta chiedendo di posare le costose piastrelle del complesso Di Biase nelle adiacenze: basterebbe rifare il massetto e buttare una colata di un asfalto di qualità, non trascurando le radici degli alberi e pensando a

sistemi di protezione delle stesse, anziché lasciarvi crescere erbacce tutto intorno.

Anziana muore a seguito di un incendio CAMPOBASSO. E’ morta un’anziana nell’incendio di una villetta in contrada Coste di Oratino, zona stadio Selvapiana, a Campobasso. Vittima una anziana donna che viveva da sola. Sul posto sono immediatamente giunti i Vigili del Fuoco ed il 118 per chiarire le cause dell’incendio.

Si sta già parlando della programmazione del Corpus Domini: rischio di dire una banalità,

Cordialmente Demetrio Colacci

Due napoletani denunciati per truffa I Carabinieri di Campobasso hanno preso i responsabili delle azioni ai danni degli anziani CAMPOBASSO. I Carabinieri della compagnia di Campobasso hanno denunciato in stato di libertà P. A. classe 1980 e M. A. classe 1987 entrambi napoletani e già noti alle Forze di Polizia perché ritenuti responsabili di tentata truffa ad anziani. Nell’ambito di mirati servizi svolti da personale dell’aliquota operativa della Compagnia carabinieri del capoluogo i due sono stati sorpresi in Campobasso dopo che, contattate telefonicamente due persone anziane e qualificatisi come avvocati di alcuni congiunti dei malcapitati, avevano detto loro di dover consegnare del denaro in quanto i loro familiari avevano causato un sinistro stradale a causa del quale dovevano rimborsare i danni; in caso contrario i con-

giunti si sarebbero trovati in grosse difficoltà. I malcapitati non si sono fidati di quanto appreso telefonicamente ed hanno contattato il 112 che ha proceduto ad inviare i Carabinieri dell’aliquota operativa i quali, con una cornice di sicurezza fornita da personale dell’Aliquota Radiomobile, hanno individuato i due nei pressi dell’abitazione di una delle vittime designate. Immediati gli accertamenti, controllate le utenze telefoniche di napoletani ed un navigatore satellitare è stato possibile rilevare via Bruno Buozzi, indirizzo di residenza dei due anziani, impostato come destinazione. A bordo dell’autovettura dei due vi erano alcune buste posticce con fogli

bianchi che generalmente, in questi casi, vengono sommariamente compilati a mo’ di ricevuta e consegnati alle vittime come riscontrato in altri episodi analoghi. Il pronto intervento dei Carabinieri ed il coordinamento dei servizi predisposti ha consentito di non permettere ai due di portare a termine una truffa ai danni di anziani. In considerazione della vicenda in questione, si invita ancora una volta la popolazione a diffidare di chi, presentandosi sia personalmente che telefonicamente come amico e/o legale di un parente o persona vicina, richieda a qualsiasi titolo il versamento di denaro e di contattare immediatamente il 112 al fine di verificare la veridicità di quanto sta accadendo.



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Isernia

12 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Frane, un pericolo reale e distruttivo Intano a Belmonte del Sannio sempre più difficili i collegamenti con le contrade che rischiano l’isolamento BELMONTE DEL SANNIO. La questione frane sta interessando l’intero territorio. A maggiore rischio sono i centri più interni maggiormente colpiti dai movimenti franosi. Belmonte del Sannio è circondato dalle frane, con il concreto rischio di restare isolato. A soffrire maggiormente sono le numerose frazioni. Frane e smottamenti ovunque, rispetto ai quali il Comune, con pochi mezzi e fondi a disposizione, sta facendo il possibile. Le situazioni critiche si registrano nelle località Colle dei Gesuiti, Carcamo e Difesa. La sede stradale ha ceduto completamente, costringendo residenti a percorrere lunghi e tortuosi percorsi

alternativi. Nelle scorse settimane l’amministrazione di Belmonte ha chiesto aiuto alla Regione. E ieri, finalmente, l’assessore regionale ai Lavori pubblici si è recato sul posto per un primo sopralluogo. «Attraverso una lettera consegnata al presidente della regione Molise, Paolo di Laura Frattura, in occasione di una visita ad Agnone, l’amministrazione di Belmonte del Sannio chiedeva un sopralluogo sul nostro territorio per prendere visione dei dissesti idrogeologici che stanno causando la quasi totale erosione della viabilità comunale. – spiega l’assessore comunale Dalio Mastrostefano – Diverse strade che colle-

gano il paese con le popolose contrade risultano interrotte, mentre quelle ancora percorribili risultano sconnesse o deformate e difficilmente percorribili e rischiose. Con i pochi fondi disponibili e con l’ausilio dei mezzi comunali abbiamo effettuato solo alcuni interventi. A Belmonte c’è stato il sopralluogo da parte dell’assessore regionale Nagni e il dirigente regionale ai Lavori pubblici, l’igegner Cocozza. I due tecnici hanno preso visione della situazione frane che hanno giudicato urgente e pericolosa, lasciandoci con la speranza che qualche aiuto da parte della Regione possa arrivarci».

Criminalità, arrestata una persona Operazione dei Carabinieri in provincia di Isernia. Fermati anche altri illeciti ISERNIA. Nel corso di una operazione condotta dai Carabinieri in varie zone sensibili del territorio della provincia di Isernia, al fine di contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, una persona è stata arrestata e tre denunciate alla competente Autorità Giudiziaria. In particolare, a Venafro, i militari della locale Stazione, hanno tratto in arresto Francesco Ferro, 32enne, originario di Bucarest, sul quale da oltre un anno pendeva un ordine di cattura scaturito da una condanna ad un residuo di pena pari ad un anno e mezzo di reclusione per furto aggravato. Il 32enne fu sorpreso dai Carabinieri, nell’agosto del 2007, mentre stava perpetrando un

furto all’interno della villa della contessa Branca, componente della famiglia produttrice del famoso liquore Fernet Branca, in San Casciano Val Pesa, in provincia di Firenze. I militari lo hanno rintracciato dopo un’attività info-investigativa, dalla quale è emerso che il Ferro era rientrato da pochi giorni dalla Romania, raggiungendo alcuni suoi conoscenti nella provincia pentra. L’uomo dopo le formalità di rito è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Isernia. Sul 32enne sono in corso ulteriori indagini per accertare se lo stesso possa essere coinvolto anche in altri furti in abitazione commessi nel passato tra la provincia

di Isernia ed altri Comuni insistenti nelle limitrofe province di Caserta e Frosinone, quali Capriati a Volturno, Ciorlano, Gallo Matese, Letino, San Pietro Infine, Presenzano, Mignano Monte Lungo, Acquafondata, Viticuso e San Vittore. A Pettoranello del Molise, un 40enne del luogo, è stato denunciato dai militari della Stazione di Carpinone per furto aggravato. L’uomo, mediante un allaccio abusivo sulla rete pubblica, asportava energia elettrica per rifornire un capannone di sua proprietà. L’impianto abusivo è finito sotto sequestro. A Colli al Volturno, un 50enne originario di Ercolano, nel Napoletano, è stato invece denunciato dai militari

della locale Stazione, per il reato di abusivismo edilizio. L’uomo era intento alla realizzazione di due fabbricati, in assenza delle prescritte concessioni edilizie ed in luoghi sottoposti a severi vincoli paesaggistici. Le strutture sono finite sotto sequestro. Infine, ad Isernia, i Carabinieri territorialmente competenti e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato una 48enne del posto, titolare di un’attività commerciale, per aver istallato un impianto di video sorveglianza totalmente abusivo all’interno dei locali.

Carovilli, due defibrillatori dall’Avis La sezione dell’Associazione ha provveduto ad acquistare le apparecchiature dopo una colletta in paese CAROVILLI. L’AVIS di Carovilli ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza due defibrillatori, quegli apparecchi diventati purtroppo o per fortuna famosi che sono indispensabili nei casi in cui una persona sia colpita da un attacco cardiaco dovuto ad aritmie. Ancora una volta, quindi, l’Avis di Carovilli, che a febbraio ha compiuto il suo effettivo trentatreesimo anno di attività, si distingue per le brillanti iniziative. Per raggiungere lo scopo l’Assemblea dell’Avis, nel corso della riunione che si è tenuta il 15 febbraio scorso, ha deciso di distribuire in tutti i locali commerciali del paese dei salvadanai nei quali ciascuno poteva depositare il enaro che voleva. La raccolta è durata fino all’8 aprile quindi la Presidente con l’aiuto di Stefano Falasca ed alcuni dei soci più attivi hanno ritirato tutti i salva-

danai, li hanno aperti ed hanno provveduto a contare la cifra messa insieme dalla generosità dei carovillesi e dalla piena disponibilità degli esercenti ai quali è andato l’affettuoso

ringraziamento della Presidente, Maria Santini. I 21 salvadanai distribuiti, con grande sorpresa di tutti, hanno dato la bella cifra complessiva di 1.018 euro che già sarebbe

quasi sufficiente per l’acquisto di un’apparecchiatura, ma poiché la metà del costo verrà offerto dall’Avis regionale, la parte eccedente sarà conservata per acquistare il se-

condo apparecchio in collaborazione con l’associazione “Danilo Ciolli” che raccoglierà le offerte durante la sua consueta manifestazione estiva. Il primo defibrillatore verrà consegnato e rimarrà a disposizione presso il poliambulatorio di Carovilli, il secondo sarà tenuto pronto all’uso presso la Società Operaia che si trova al centro del paese ed è quindi facilmente raggiungibile. Ma le iniziative dell’Avis di Carovilli non si fermano qui, è stata avanzata la proposta di far diventare il poliambulatorio presente come Centro di Raccolta del sangue perché ha tutte le caratteristiche igieniche, sanitarie ed organizzative per svolgere quella funzione, ora si attende l’autorizzazione del Centro Trasfusionale dell’Asrem di Campobasso.


Puoi dirlo a tutti: ad Isernia è iniziata la differenziata "porta a porta" ´SRUWD D SRUWD¾. $ FDVD D ODYRUR D VFXROD QHJOL DPELWL GL YLWD TXRWLGLDQD GLIIHUHQ]LD FRUUHWWDPHQWH L ULILXWL LO WXR JHVWR SXz FRQWULEXLU e a salYDJXDUGDUH OœDPELHQWH H D JDUDQWLUH DOOH JHQHUD]LRQL IXWXUH XQ OXRJR SXOLWR LQ FXL YLYHUH QHOOœLQWHUHVVH GHO EHQH FRPXQH .

Area urbana > Raccolta Porta a Porta Ď´ĎŹĎŹÍ˜ϭϾϾ͘ϳϏϴ

Conferisci i rifiuti nelle ore serali secondo il calendario di conferimento che ti è stato consegnato.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00

LocalitĂ Tremolicci (nei pressi della piscina comunale) Telefono 0865.290463

Area extraurbana > Raccolta di ProssimitĂ Spinta &RQIHULVFL L ULILXWL QHOOH RUH VHUDOL SUHVVR OÂśecopunto differenziata presente nella tua area.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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Termoli

12 aprile 2015

“Raddoppio ferroviario, opera strategica” Il sindaco Sbrocca ha concluso i lavori del Consiglio comunale sullo scottante tema TERMOLI. È il raddoppio ferroviario il tema del consiglio comunale che nella serata odierna (10 aprile) si svolge in sala consiliare a Termoli. A chiudere gli interventi è il sindaco Angelo Sbrocca che ha inteso evidenziare: “la Regione Molise ha condotto questa battaglia con un grande successo di natura politica. Il preliminare approvato ha solo un senso tecnico, anche perchè ogni azione compensativa potrà essere decisa e inserita nel dibattito solo dopo l’approvazione. L’amministrazione ha una volontà politica a far sì che la stazione ferroviaria resti nel centro della città perché riteniamo questo un valore aggiunto sociale ed economico per la nostra città: questo è un punto fermo, come quello del parere favorevole al raddoppio della linea ferroviaria perché è un’opera strategica e non possiamo creare un imbuto. Crediamo che per la nostra Italia sia una opera assolutamente strategica; quando si parla di raffronti tra il numero dei treni passeggeri e treni merci è una valutazione che è solo una previsione perché non sappiamo quello che in futuro potrà scorrere su quei binari. Non consentiremo che l’opera passi senza opere di com-

pensazione. Siamo per abbassare la linea stazione e la linea ferroviaria, se questo è finanziariamente e tecnicamente compatibile e stiamo già trattando con le ferrovie dello Stato per la mitigazione ambientale e si sono dimostrate altamente disponibili a questa trattazione. Nella nostra vicina Francavilla il mese prossimo inizieranno la messa in posa di un

attenuatore acustico per rotaie che abbassa il 3% dei decibel di inquinamento acustico per lo scorrimento dei treni. Per la sottostazione elettrica di Sant’Alfono entrambe le convenzioni prevedevano lo spostamento di questa sottostazione. Non è stato mai attuato perché non è stato fatto il raddoppio. E’ una delle mitigazioni ambientali che chiederemo a gran

voce a ferrovie dello Stato. Tranquillizzare quelli che sono gli abitanti che sono sul costone ferroviario vogliamo mettere”. L’impegno pare essere comune e condiviso e sta nel fatto che i lavori per compensazioni future sarebbero tra i dubbi della minoranza, la fiducia della maggioranza e la speranza che a diventare determinante nella decisione sarà l’affetto per la città e

una chiara idea di sviluppo che non la leda. “Tutto quanto sopra premesso e considerato il Consiglio Comunale di Termoli impegna il sindaco e l’Amministrazione Comunale a: assumere ogni iniziativa utile ad assicurare il rispetto da parte di RFI degli impegni assunti, ai fini delle compensazioni relative al raddoppio ferroviario, nell’atto integrativo al protocollo d’intesa, sottoscritto in data 27 ottobre 2006 tra il ministero delle Infrastrutture, il Comune di Termoli e rete ferroviaria italiana spa, atto già approvato in ogni sua parte dal Comune di Termoli con delibera di consiglio comunale n.2 del 9 marzo 2007; ad assumere ogni iniziativa diretta alla definitiva risoluzione delle problematiche relative alle aree occupate per opere pubbliche dei parcheggi in via Campania, via Duca degli Abruzzi e piazza Donatori di Sangue”: questo il testo del documento approvato in seduta consiliare con Nicola DI Michele che sul suo terminare ha contestato la non approvazione della sua mozione, la seconda presentata in discussione, dopo che a suo dire”, la riunione dei capigruppo si era espressa in modo favorevole.

“Mozione grillina non si vota”

In Consiglio comunale a Termoli brutta storia sulla questione politica TERMOLI. Il solito tardivo esito del Consiglio comunale a Termoli. Sembra quasi che se le decisioni non vengano assunte a cavallo delle 23 non siano valide. Meglio votare quando in sala consiliare non v’è quasi più nessuno. Così magari si possono sovvertire anche le decisioni assunte nella conferenza dei capigruppo, come avvenuto ieri nella seduta monotematica sul

progetto di raddoppio ferroviario. Ad accorgersene, più degli altri, il portavoce del Movimento 5 Stelle Nicola Di Michele, che ha visto spezzata la sorte del suo documento nel breve tragitto dalla sala giunta all’aula consiliare. “In conferenza capigruppo tutti d’accordo, minoranza e maggioranza, nel votare la nostra mo-

zione – riferisce Di Michele - si rientra in aula e il sindaco richiama all’ordine e vieta alla maggioranza di votare a favore ed i consiglieri di maggioranza obbediscono. Pagliacci e pusillanimi. Solo una parola vergogna”. Per la cronaca passa all’unanimità la mozione che ha visto primo firmatario l’ex sindaco

Basso Antonio Di Brino, mentre nonostante la richiesta di riunificazione in un solo documento dei tre dispositivi, comprese le 4 pagine del comitato ‘Cittadini in rete’, sia quest’ultima nemmeno posta in votazione e l’altra proposta grillina, rimangono fuori. Una ignorata e l’altra bocciata, con i soli voti a favore della minoranza.

“Piccolo Certamen per gli alunni del Perrotta” Ottimi i risultati nella gara di traduzione da greco antico a Ravenna TERMOLI. “Gli alunni del Ginnasio del Liceo Classico G. Perrotta di Termoli, coordinati dalla loro insegnante, la professoressa Maura Crema, hanno partecipato al “Piccolo Certamen Placidiano”, gara di traduzione dal Greco Antico all’Italiano indetto dal liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna. La competizione si prefigge la finalità di riaffermare il perenne valore dello studio della lingua e della tradizione letteraria della Grecia antica come costituente essenziale dell’identità spirituale europea. È la prima volta che alunni del

primo anno di liceo Classico si cimentano in una competizione di carattere nazionale di Greco, sfatando così il mito della presunta difficoltà di una lingua affascinante e misteriosa. I quindici ragazzi sono stati scelti tra coloro che avevano riportato la media dell’8/10 al primo quadrimestre, in somma l’eccellenza nelle materie didattiche del Liceo, la maggior parte di loro hanno anche preso parte come protagonisti alla rappresentazione teatrale “Miles Gloriosus” andato in scena il 27 / 28 Marzo scorso”



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