TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 223 - giovedì 30 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno a Oreste Campopiano
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Oreste Campopiano. Il simpatico avvocato termolese e già fine politico ha avuto la forza di annotare alcune sue riflessioni sul Molise da salvare come entità autonoma. Diversamente dal silenzio dei consiglieri regionali e, anche, di alcuni politici locali, ha avuto il merito di avere portato all’attenzione dell’opinione pubblica molisana, con fare arguto e da fine dicitore, una questione che rischia di scivolare via come se ben poca cosa sia. Al contrario, verremmo a ritrovarci catapultati indietro nel tempo. E’ da Oscar.
Il Molise di Frattura in caduta libera
Il Tapiro del giorno a Laura Venittelli
Il Tapiro del giorno lo diamo a Laura Venittelli. Su queste colonne abbiamo sempre apprezzato il suo coraggio politico nel battagliare all’interno del suo stesso partito. Ora, però, mentre volge il plauso al presidente Frattura per l’opera di paciere all’interno dell’assemblea del Pd sottolinea come i dati pubblicati dallo Svimez presentino un Molise drammaticamente fermo che rischia seriamente la sua tenuta sociale. Ci scusi, onorevole, ma questo Molise non è governato da quasi due anni da Frattura? E le colpe saranno, anche, sue. O no?
Drammatici i dati economici elaboratoi dallo Svimez Servizio a pagina 3
2
TAaglio lto
30 ottobre 2014
pRoGETTI STRATEGIcI, IN SINERGIA coN lE ISTITUzIoNI REGIoNAlI E NAzIoNAlI Era l'obiettivo della Camera di Commercio di Campobasso nel 2008, nelle mani di Paolo di Laura Frattura. Cosa farà ora da Governatore? Sentite cosa ha dichiarato nel 2008 l’allora presidente della Camera di Commercio, Paolo di Laura Frattura:“Quest’anno vedrà l'Ente sempre più protagonista dello sviluppo dell’economia locale tramite progetti strategici da realizzare in sinergia con le altre istituzioni locali, regionali, nazionali e con il mondo imprenditoriale nell’ottica di costruire una <filiera delle istituzioni> che eviti inutili duplicazioni e frammentazioni di servizi che disorientano gli utenti ed appesantiscono gli oneri burocratici. Tutto ciò richiede un’istituzione camerale al passo con i tempi, governata con logiche di tipo aziendalistico e punto di riferimento per il tessuto imprenditoriale, in grado di indirizzare gli imprenditori, i professionisti e tutti gli attori del mondo economico verso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione su cui tutto il sistema camerale sta investendo, in quanto fattori imprescindibili per la competitività del sistema socio-economico”. Belle parole,come gli capita di pronunciare, ma alla resa dei conti mai un risultato che le conforti nella verità. Siamo andati alla ricerca del potenziamento dei servizi innovativi alle imprese, del miglioramento del sistema territoriale, dello sviluppo della ricerca, della formazione, delle competenze imprenditoriali, della semplificazione amministrativa in stretta relazione con le linee strategiche di “Industria
2015”, in cui il Governo nazionale individuava nelle reti di impresa, nella finanza innovativa e soprattutto nei Progetti di Innovazione Industriale i nuovi strumenti per garantire il riposizionamento strategico del “Sistema Italia” nell’ambito dell’economia mondiale, globalizzata, e for-
temente competitiva. Di tutto questo ben di Dio non c’è traccia in giro nel Molise. Né, d’altronde, abbiamo potuto constatare la riduzione della frammentazione del modello insediativo e produttivo (oggi fortemente in crisi!), con la consequenziale aggregazione e intersettorialità fra le piccole e medie imprese che, detto tra noi, si vanno riducendo a vista d’occhio. Meno che mai abbiamo trovato riscontro dello sviluppo dei sistemi, delle filiere, dei settori e dei comparti ad alta specializzazione come s’era ripromesso il presidente della Camera di Commercio nel 2008, prima che, con lo stesso piglio garibaldino, intraprendesse la carriera politica, senza porsi troppi scrupoli sulla compagnia di cui s’affianca. Come presidente della Camera di Commercio non gli è andata bene. Da un anno e mezzo guida la Regione dalla poltrona sicuramente più prestigiosa (e remunerativa) della presidenza. Sperando, noi molisani, che non replichi l’insuccesso.
L’ INTERVENTO
INFRASTRUTTURE: Il GovERNo RENzI “pENSA” Al SUd mA FA pER Il NoRd
di Ivan Forte* Le parole spese dal Vice Segretario del PD Deborah Serracchiani alla recente kermesse filo governativa della Leopolda in cui l’attuale Governatrice del Friuli Venezia Giulia parla di necessità di consolidare e pianificare opere infrastrutturali per il nostro Paese, soprattutto per il Mezzogiorno appaiono dicotomiche rispetto a quanto emerge da un’attenta analisi degli stanziamenti previsti dallo Sblocca Italia e dalla Legge di stabilità recentemente varati dal Go-
verno Renzi. Al di là dei proclami e degli spot elettorali diffusi con dialettica ammaliante dal Premier e dai suoi Ministri resta un dato di fatto inconfutabile: l’81% dei finanziamenti stanziati per investimenti infrastrutturali pari a quasi 7 miliardi di euro andranno al Nord dove sono previste tra le altre le 3 opere ritenute strategiche e prioritarie dal Ministro Lupi quali la TAV Brescia-Padova, il Valico Genova-Milano e il nuovo tunnel del Brennero; il 19% restante, pari a 1,6 miliardi di euro sarà destinato alle infrastrutture del Mezzogiorno. Se consideriamo esclusivamente gli stanziamenti previsti in ambito ferroviario a fronte di 99,8% per il Nord, il sud beneficerà dell’1,2% delle risorse complessive, cifra quanto meno irriguardosa se consideriamo che le Regioni che usufruiranno dell’ “elemosina” del Governo Renzi rappresentano il 35% della popolazione italiana e ben il 40% della superficie del nostro
territorio. In pratica, i soli lavori previsti sulla tratta ferroviaria Lucca-Pistoia assorbiranno il triplo di tutte le risorse stanziate per i lavori di ammodernamento programmati nell’intero mezzogiorno, dove il Molise, ultima tra gli ultimi, secondo quanto previsto riceverà pochi “spicci” per la soppressione e l’automazione di passaggi a livello. In pratica alla fine della tornata di investimenti infrastrutturali ci troveremo un Nord sempre più competitivo ed un Sud sempre più isolato con un Molise, la cui rete ferroviaria è falcidiata da quotidiane disfunzioni che generano abituali ritardi ai tanti utenti che giornalmente ne fanno utilizzo, in cui lo sviluppo nel settore dei trasporti passa dal sogno dell’autostrada e dell’aeroporto alla certezza che le risorse elargite dal Governo Renzi basteranno a mala pena all’eliminazione di qualche passaggio a livello. Si tratta dell’ennesimo schiaffo di questo Governo alla nostra Regione che, come testimoniato anche dal Rapporto Svimez presentato ieri a Roma, si avvia inesorabilmente alla desertificazione umana e industriale. *Coordinatore provinciale Forza Italia Isernia
Dardo
3
TAaglio lto
30 ottobre 2014
FrattUra e il Pd chiUdono il Molise Lo Svimez fotografa una situazione disastrosa nel più assoluto silenzio di industriali e sindacati
CAMPOBASSO. A febbraio 2013 il centrosinistra, con Danilo segretario del Pd (principale partito) e Roberto Ruta presidente del Pd, decide di ricandidare lo sconfitto Paolo di Laura Frattura alle regionali 2013. Secondo la teoria politica della coalizione rossa, questo è l’unico modo per invertire la rotta del territorio locale. Solo con Paolo Frattura, dichiarano Leva ma soprattutto Ruta, il Molise avrà quella marcia in più che porterà la regione fuori dal baratro della gestione Iorio. La popolazione ha dato fiducia a quelle parole. Oggi lo Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria nel mezzogiorno, ha fotografato la situazione molisana del 2013. E a quanto pare la marcia fornita dal governo Frattura, quindi Partito Democratico, è la seguente: sono andati in fumo il 7,7% dei posti lavoro, cioè il Molise si ritrova con 7.200 posti di lavoro persi. In altre parole nel 2012 (quando Frattura , il Pd e l’intero centrosinistra erano all’opposizione) in Molise lavorano 107mila persone che dopo un anno di nuovo governo diventano 99.500. Cala, ovviamente, il prodotto interno lordo che arriva al misero 3,2%. Scende quindi anche il reddito familiare. Oggi i molisani fortunati campano con meno di 20mila euro l’anno e 14 famiglie su 100 vivono con un reddito annuo di 12mila euro mentre il 3,2% sopravvivono con 500 euro al mese. La conseguenza? Il Molise primeggia come regione in cui i defunti sono superiori alle nascite. Della serie: la popolazione diminuisce perché i giovani scappano dalla loro terra più frequentemente di prima (siamo al 32% di molisani che, seppur laureati, scappano dal Molise in cerca di occupazione), chi rimane non mette sù famiglia perché non sa camparla, la popolazione si riduce progressivamente fino ad arrivare, sempre nel 2013, a 314.700 cittadini. Qualcosa però funziona, anche lo Svimez non lo dice. Si tratta della “Parentopoli2” dove i ruoli strategici delle istituzioni sono tutti occupati da persone legate, ora per affari imprenditoriali ora per rapporti familiari, al cognome Frattura. Insomma, si sta verificando quella che in campagna elettorale sia Michele Iorio sia Massimo Romano hanno definito una società per azioni che stava per conquistare il Molise.
I cittadini avranno pensato, appena un anno fa, che si trattasse di semplice slogan elettorale. Tanto si sa, in campagna elettorale se ne dicono di tutti i colori. Invece ecco qua ad evidenziare, nero su bianco, quanto accade alla Regione Molise nel silenzio più assordante di tutte le forze politiche e di quegli stessi uomini che oggi siedono alla destra del presidente dopo aver sollevate barricate contro questo sistema di potere imputato in passato a Michele Iorio. Paolo Frattura, figlio di Fernando Frattura (ex presidente di Giunta regionale con la Dc) è governatore del Molise. Sua sorella, Giuliana Frattura, ha svolto fino a qualche settimana fa le funzioni di capo di Gabinetto e vice questore vicario di Campobasso. Il marito della sorella del presidente Frattura, Domenico Ioffredi, è consigliere di maggioranza in quota Sel del governo Frattura. Salvatore Di Pardo, legale che cura i ricorsi amministrativi delle società imprenditoriali di Frattura presidente ma anche delle cliniche private del Molise tra cui quella di Patriciello (oltre che difendere tutti magistrati molisani in una causa di contributi post sisma al Tar Molise dove la ex segretaria (pugliese) di un giudice è stata assunta al nucleo di valutazione della Regione Molise con il compenso di 80mila euro annui). Di Pardo è anche il consigliere segreto del presidente stesso, soprattutto in tema di sanità: consiglia gli atti da emanare al commissario ad acta (sempre Frattura) e poi impugna quegli stessi atti dinanzi al Tar per conto delle strutture private accreditate. Il direttore generale della Regione Molise nominato ad ottobre 2013 dalla Giunta Frattura, è Pasquale Mauro Di Mirco, compare all’avvocato Di Pardo, che da ottobre 2014 è anche direttore per la Salute alla Regione Molise, cioè del settore Sanità. Fabrizio Cappuccilli, incaricato amministratore unico ad interim della società partecipata Funivie Molise, è cugino del presidente Frattura perché figlio della sorella di papà Fernando e marito della sorella di Massimo Pillarella, a sua volta nominato dalla nuova gestione politica capo d’area alla Regione Molise sempre dal presidente Frattura. Pillarella, che tra l’altro è preparato e leale, è stato socio dello studio dell’architetto Frattura e della Proter srl legata sia agli af-
fari immobiliari che energetici del governatore attuale della Regione Molise. Paolo Verì, componente della commissione che ha ammesso a finanziamento la società Bio.com di Frattura nel 2008 (finanziamenti intascati e mai spesi tant'é che oggi la società è sotto inchiesta), indagato per Zuccherificio, oggi ricopre il ruolo di consigliere economico del presidente Frattura nominato dal governatore. Gilda Maria Antonelli, compagna di Paolo Frattura, risulta dal sito web essere organica all'ente di formazione professionale Sicurform: recentemente la giunta ha annullato in autotutela un'aggiudicazione di mesi prima fatta in favore di una ditta, proprio su ricorso della Sicurform. E non é finita qui per la compagna del presidente. Sarà una coincidenza lo sblocco delle risorse regionali per l’Unimol subito dopo la nomina della stessa compagna (già socia dell'attuale capo di gabinetto della Giunta regionale) nel gruppo esecutivo del rettore con delega proprio all'innovazione? Mario Pietracupa, cognato di Patriciello e Cotugno, è presidente della fondazione Neuromed (a
sua volta struttura collegata alla regione). La famiglia Patriciello, legata a Frattura da affari imprenditoriali, siede in maggioranza con Frattura. Al Consiglio comunale di Campobasso, nel gennaio scorso, a parlare di sede regionale c'erano Frattura e Vincenzo Cotugno, rispettivamente soci (o ex soci) delle Torri originariamente (o anche nuovamente?) destinate ad ospitare la sede regionale per un valore di 36milioni di euro. Poi c'è Mariolga Mogavero, socia negli affari energetici di Frattura presidente, ricopre il ruolo di capo di Gabinetto della Giunta regionale e segretaria della Giunta. Che dire poi dell'avvocato Carmela Lalli? Nominata consigliere giuridico del presidente Frattura per aiutare a risolvere la situazione nella filiera avicola molisana, la professionista di Campobasso è sia avvocato del debitore privato Arena sia consulente del creditore pubblico Regione Molise. E nonostante tutto questo la politica, da qualunque colore la si guardi (Movimento 5 stelle compreso), tace. Come tacciono i sindacati, a volte illuminati da qualche
sprazzo di lucidità che li porta ad avere una parvenza di reazione. E come tace l’associazione degli industriali che, di fronte ad una simile situazione, dovrebbe quanto minimo reagire con due paroline di disappunto. Invece il presidente di Assindustria, Mauro Natale, politicamente legato al gruppo Patriciello, rimane silente. Una parolina di conforto la pronuncia l’ex segretario regionale Pd, oggi parlamentare, Danilo Leva. “"Il divario Nord-Sud emerso dal rapporto Svimez e' preoccupante e ormai insostenibile per una moderna democrazia europea. E' più che mai urgente mettere la questione meridionale al centro dell'agenda politica perché solo attraverso lo sviluppo del Sud cresce tutto il paese. Servono presto investimenti mirati e robusti, fuori dai calcoli del patto di stabilità, per rimettere in moto l'economia. Credo che dal governo, ma anche dal parlamento, debbano arrivare segnali chiari in questo senso già dall'imminente legge di stabilità". Ma sul Molise non c’è un minimo segnale di inversione di marcia. Che Dio ce la mandi buona.
"Uno spaccato drammatico" L'onorevole Venittelli sottolinea i dati negativi riscontrati in Molise CAMPOBASSO. "Le cifre drammatiche divulgate oggi dallo Svimez nel consueto rapporto annuale evidenziano l’ulteriore arretramento dell’economia nel Mezzogiorno: è un quadro da aggredire con rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Meridione d’Italia, fiscalità di compensazione”. L’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli condivide in toto l’analisi compiuta nel rapporto sull’economia del Sud, che evidenzia l’emergenza sociale venutasi a creare con il crollo occupazionale e produttivo. Lo Svimez denuncia come ci sia il rischio di desertificazione industriale, per questo serve una strategia di sviluppo nazionale centrata sul Mezzogiorno con una logica di sistema e un'azione strutturale di medio-lungo periodo fondata su quattro driver di sviluppo tra loro strettamente connessi in un piano di primo intervento: rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un'ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale. “In Molise il Pil nello scorso anno è calato del 3,2% rispetto al 2012, con una quota pro capite al di sotto dei 20mila euro e con una posizione indicizzata di quasi un quarto inferiore alla media nazionale. Cala il livello demografico, siamo ora a 314.700 residenti, e le esportazioni sono crollate del 10%. Abbiamo appena 99.500 occupati, ne abbiamo persi in un solo anno 7.200, pari al 7,7%. La disoccupazione giovanile sfiora il 50% (48,9%), il tasso generale è del 27,5%. Sono già 4.593 i residenti che lavorano nel Centro-Nord o all’estero e il 32% degli emigrati è laureato. In Molise vi sono 14 famiglie su cento che guadagnano meno di 12mila euro l’anno e il 3,2% con meno di 500 euro al mese. Metà dei nuclei è monoreddito e l’8,7% ha 3 o più familiari a carico. La povertà relativa coinvolge una famiglia su 5, il 19,6%. Sono dati non più allarmanti, drammatici, verso cui abbiamo l’onere imprescindibile di tentare una inversione di tendenza per evitare una pericolosa deriva sociale”.
4
TAaglio lto
30 ottobre 2014
Formazione Molise al tavolo ministeriale I timori e le preoccupazioni per il futuro del settore discusse a Roma CAMPOBASSO. Finalmente a Roma si apre il tavolo permanente al Ministero del Lavoro sulla vertenza formazione in Molise. Il Molise, essendo una Regione in transizione, è stato penalizzato nell’attribuzione delle risorse comunitarie, che risultano inferiori alla precedente programmazione 2007/2013. Un taglio al Fondo Sociale Europeo di 55 milioni di euro, che ha avuto ripercussioni negative in termini occupazionali sul Sistema di Orientamento Permanente Regionale, denominato SIRO. Il progetto SIRO dal 16 luglio 2007 coinvolge 75 operatori della Formazione Professionale iscritti all’albo e 15 operatori di supporto al Sistema. Questa consistente diminuzione di risorse ha reso impossibile la proroga del progetto Siro e la possibilità di garantire i livelli occupazionali del sistema regionale
d’istruzione e di formazione. La Regione Molise però ha deciso di agevolare il completamento della stesura del Sistema di Orientamento Permanente Regionale approvando una proroga straordinaria del progetto fino alla fine del mese di settembre, con l’obiettivo finale di costruire un nuovo modello d’istruzione, conoscenza, orientamento e formazione professionale. “Chiederemo al Governo di garantire il proprio impegno a compensare la mancanza delle risorse comunitarie - dichiarano Maurizio Spina e Giovanni Notaro della Cisl - attraverso il Fondo di coesione nazionale, visto che il Molise è passato da 102 milioni assegnati dalla precedente programmazione ai 47 milioni della programmazione 2014-2020, - segnalano i due Segretari della CISL AbruzzoMolise”. “Dobbiamo scongiurare il rischio di una riduzione dei fondi Europei della nuova program-
"salvaguardiamo la molisanità dei prodotti" Il consigliere Monaco interviene dopo la vicenda di cronaca di Foreste Molisane CAMPOBASSO. Le ultime vicende di cronaca che hanno riguardato la ditta Foreste Molisane, rischiano di gettare fango su tutta la produzione agroalimentare del Molise, sebbene la lavorazione fosse condotta ben oltre i confini regionali. “Questa vicenda – evidenzia il consigliere Monaco – deve essere lo spunto per passare ad una strategia di protezione da questo tipo di invadenza per salvaguardare i prodotti e le aziende molisane che operano nel rispetto delle normative e che possono essere considerate testimonial della ‘molisanità’”. Questa mattina il consigliere ha presentato una mozione con cui si impegna il Presidente della Giunta a mettere in atto una strategia per far si che solo i prodotti realizzati in Molise che rispettano i parametri di qualità possano dichiararsi “molisani” anche nel nome. “Io sono un fermo sostenitore dell’importanza di mettersi al fianco dei produttori molisani che fanno di tutto per mantenere una produzione di qualità – continua Filippo Monaco – è da scellerati permettere che dall’esterno si possa rovinare lo sforzo di diverse generazioni di produttori agroalimentari con comportamenti che non hanno cura della salvaguardia del territorio, dell’ambiente e di quel rapporto di fiducia con il consumatore che, consumando quel prodotto e non un altro, si sente parte di una realtà che gli sta a cuore. Qui si mettono in discussione le poche
qualità che possiamo vantare: genuinità e tipicità, con il rischio di scavare la fossa ad un’economia già in ginocchio”. E conclude dicendo che “si tratta di un’iniziativa che non comporta alcun tipo di spesa per la Regione, ma che potrebbe rivelarsi fondamentale per sostenere la fragile economia molisana e tutte quelle piccole imprese che costituiscono il nostro vanto e di cui esser fieri”.
mazione 2014-2020 dato che sono le uniche ed essenziali risorse per le politiche sociali e di sviluppo, inoltre rappresentano, di fronte a dei bilanci regionali ingessati, anche le uniche risorse per la crescita. Solo attraverso le risorse europee, - ricordano Spina e Notaro -, le Regioni Abruzzo e Molise possono realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020: crescita e occupazione, lotta contro i cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica, della povertà e dell’esclusione sociale. “La Regione deve organizzasi per intercettare e accedere ai fondi diretti comunitari e ai Pon nazionali per garantire tutele aggiuntive agli operatori del settore salvaguardando le competenze professionali, con l’obiettivo di costituire un nuovo Sistema regionale d’istruzione e formazione professionale in Molise, - concludono i Segretari della CISL -”.
L’INTERVENTO
IstItutI tecnIcI superIorI, Il MIur pubblIca le rIsorse assegnate per Il 2013, Ma Il MolIse non le ha IMpIegate Nei giorni scorsi il MIUR ha pubblicato i decreti direttoriali con i quali sono state assegnate le risorse alle Regioni relative ai percorsi degli Istituti tecnici Superiori per l’anno finanziario 2013, nonché quelle finalizzate alle azioni di sistema previste dall’art. 12 comma 5 del DPCM 25 gennaio 2008. Nel 2013 la cifra complessivamente disponibile è stata pari € 13.377.552,00. Lo stanziamento di € 14.000.000,00 previsto dall’articolo 7, comma 37ter della legge n. 135, del 7 agosto 2012, è stato ridotto nel 2013 di oltre € 600.000,00. Le risorse destinate a finanziare i percorsi di studio attivati dagli ITS sono state assegnate in base ai criteri generali definiti dall’Intesa in Conferenza unificata Stato – Regioni del 23 settembre 2010. In particolare la nota dipartimentale 537/13 aveva previsto una cifra uguale per ciascun percorso ITS attivato, pari a € 50.000,00 e una cifra correlata alla percentuale della popolazione tra i 20 e i 34 anni. Quest’ultima cifra ha anche valore premiale e viene erogata in presenza del cofinanziamento della singola Regione (minimo il 30%), così come previsto dal DPCM 25/01/2008. Dall’analisi dei decreti del MIUR risultano attualmente non assegnati € 443.476,16 riferiti ad alcune regioni, tra le quali c’è il Molise. In base alla nota dipartimentale 537/13 le risorse destinate al Molise attualmente non assegnate, sono di € 79.703,04. La FLC CGIL Molise già dall’aprile del 2013, in occasione della pubblicazione del decreto interministeriale riguardante le specializzazioni tecniche superiori relative ai percorsi post secondari di istruzione e formazione tecnica superiore di durata annuale (IFTS), aveva chiesto alla regione Molise di fare la sua parte su questo importante versante. Per il Molise, infatti, era stato approvato un solo percorso formativo: l’Istruzione Tecnica Superiore per le nuove tecnologie per il Made in Italy. I Soci Fondatori dell’ITS sono : IIS “Sandro Pertini” – Campobasso (Ente di riferimento); Camera di commercio agricoltura artigianato e industria (CB); Centro Servizi Formazione e Occupazione (CB); Genus Consulting Group s.n.c. (CB);Provincia di Campobasso (CB); Unione dei comuni del Tappino (CB);Università degli Studi del Molise (CB). Molti interrogativi erano stati sollevati su alcuni partner. La regione Molise avrebbe dovuto farsi promotrice, nei confronti degli altri soci fondatori dell’ITS, per delineare il percorso formativo approvato, nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa riguardante le competenze esclusive ad essa attribuite dal Titolo V della Costituzione. Oggi il MIUR ha certificato che le risorse assegnate al Molise (€ 79.703,04) per l’ITS, non sono state utilizzate. Si conferma, anche in questa occasione, quello che la FLC CGIL Molise sta dicendo da tempo: manca una cabina di regia che abbia idee chiare sui percorsi di istruzione superiore, sull’obbligo formativo, sugli IFTS e sulla formazione professionale. Aspettiamo una legge regionale sull’istruzione che intervenga in maniera organica in un ambito ritenuto da tutti strategico, qual è quello dell’istruzione e della formazione, ma per il quale, per ora, si fanno solo annunci e proclami. Flc Cgil
05
TAaglio lto
30 ottobre 2014
Ancora sul Concorso d’idee per la nuova sede regionale
il ventAglio dei quesiti si AllArgA Molti tecnici si chiedono. “Sarà un Concorso regolare? Seconda puntata delle domande, da parte dei possibili concorrenti, e delle risposte del referente regionale al Concorso per la selezione di una proposta progettuale di idee per la realizzazione della sede del Consiglio, della Giunta regionale e dei servizi comuni nelle aree dell’ex-Hotel Roxy ed ex-Stadio Romagnoli in Campobasso. L’intenzione, com’è stata spiegata, è mostrare quali e quante sono le richieste di chiarimento di quello che si annuncia essere il progetto più impegnativo, coinvolgete e condizionante che la città di Campobasso abbia annoverato dagli anni Cinquanta ad oggi. Un modo per rendersi conto delle difficoltà che finora lo stanno contraddistinguendo e delle ammissioni che il referente è costretto a fare a sua, e della Regione, giustificazione. Certo sono i tecnici a rendersi conto per primi e meglio delle cose, ma una lettura appena appena attenta da parte del semplice cittadino lo aiuta altrettanto
a capire. A capire che i possibili partecipanti al Concorso hanno diverse gatte da pelare e che c’è un’ampia discrezionalità regionale nel prendere in esame e nel giudicare gli elaborati. Un possibile concorrente ha chiesto: D) All'art 11 - comma 2)b "relazione illustrativa" e 2)c "proposta incontri partecipativi": per la relazione illustrativa sembrano particolarmente poche solo 3 facciate formato A4 e sembra altrettanto poca una sola scheda A4 per la proposta incontri partecipativi. Si può sapere perché è stato individuato un tale ridotto nonché esiguo numero di facciate quando la consuetudine per i concorsi di idee prevede, ad esempio, un minimo di 10 facciate A4 per la relazione tecnico illustrativa? In aggiunta quando verranno pubblicate le risposte? nel senso con quale cadenza? Il bando non specifica tale informazione. R) La stesura del bando è stata predisposta di concerto con i rispettivi ordini professionali coinvolti con l'intento sia di soddisfare tutte le esigenze richieste e sia, con riferimento agli elaborati da presentare, di consentire un idonea valutazione da parte della commissione giudicatrice. Le risposte verranno pubblicate con cadenza periodica (almeno settimanale) tenendo conto, in ogni caso, del numero di quesiti che perverranno. Ancora sul punto un altro concorrente ha aggiunto: D) Le Vostre risposte tempestive non mi tolgono completamente il dubbio. Due affermazioni sembra si contraddicano: - in una si ammettono a partecipare tutti gli iscritti agli albi professionali (come professionisti singoli o membri di raggruppamento) - nell'altra si escludono professionisti singoli abilitati da più di 5 anni e raggruppamenti che non
L’INTERVENTO
il Molise esiste e non vA chiuso di Oreste Campopiano L’on. P.D. Roberto Morassut ha depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge che prevede la riduzione del numero delle Regioni,dalle attuali 20 a 12, spiegando alla stampa che, a suo modo di vedere “…la storia del regionalismo in Italia ha avuto un corso contraddittorio,importante per la crescita e lo sviluppo del Paese,ma anche, a distanza di anni, portatore di distorsioni se non di degenerazioni che sono parte in causa ed effetto del progressivo sfaldamento del sistema politico italiano…” Pare di capire che l’idea guida del progetto di legge non sia solo quella di ridurre il numero delle Regioni e quindi i costi, ma di mettere in discussione il regionalismo ed il sistema delle autonomie che ormai è diventato portatore di “distorsioni e di degenerazioni” Il fatto nuovo è che per la prima volta l’idea della revisione dell’attuale regionalismo viene tradotto in un atto parlamentare formale e con singolare coincidenza temporale con le esternazioni fatte dal Presidente del Consiglio sul medesimo tema, proprio in questi giorni. Di qui la sensazione più che concreta, che la sortita dell’on Roberto Morassut ,che appartiene allo stesso Partito di Matteo Renzi, non sia solo una uscita estemporanea di chi cerca di ritagliarsi uno spazio di visibilità, ma che possa essere invece il classico sasso nello stagno per far discutere un progetto già definito in sede politica nelle sue linee essenziali, un disegno entrato nell’agenda parlamentare destinato a mettere in discussione l’attuale concezione delle autonomie locali e del regionalismo.
Non ci vuole grande acume politico per registrare che da qualche tempo è in atto nel governo del Paese un complessivo disegno di “smantellamento” di quel sistema di garanzie e di decentramento dei poteri, dei servizi territoriali e più in generale del welfare costruito a partire dagli anni settanta ed oggi considerato non più sostenibile sul piano dei costi economici e della complessiva inefficienza. Sono sempre stato convinto che la Politica assolve al suo ruolo solo se è in grado di leggere gli eventi ed ove possibile anticiparne le soluzioni. E qui vengo al problema del Molise ( come anche di altre realtà territoriali minori). Siamo ormai di fronte ad una scelta drammatica: insistere sulla linea di difesa della “identità e della autonomia” o raccogliere l’invito che pure si è levato in più occasioni dal vicino Abruzzo a ragionare in termini di macro area, così da diventare interlocutori veri di un progetto complessivo di revisione della geografia regionale già irreversibilmente in atto. E mi chiedo se questo silenzio delle Istituzioni regionali, espressioni peraltro dello stesso Partito politico dell’on Morassut, non sia più dannoso per il Molise rispetto ad una auspicata presa di posizione qualunque essa sia. L’idea, inserita nel progetto di legge Morassut, di portare la Provincia di Isernia nella Regione Adriatica e Campobasso quale punta estrema della Regione del Levante mi sembra francamente un eccesso, ma se l’obiettivo vero fosse quello di smembrare il Molise non vi è dubbio che non avremmo altra soluzione che raccogliere la disponibilità di chi ce l’ha già offerta. E non sarebbe il caso che qualcuno si attivasse con assoluta urgenza per saperne di più sulla vicenda e su quanto eventualmente gia deciso circa le sorti di questa “bella d’erbe famiglia e d’animali” ? Perchè se si continua così temo davvero che al nostro Molise non resteranno altro che… i Sepolcri
comprendano un professionista abilitato da meno di 5 anni. In altre parole, state affermando che un professionista singolo abilitato da più di 5 anni non può partecipare al concorso, a meno che non formi un raggruppamento temporaneo con un altro professionista abilitato da meno di 5 anni. Potete confermarlo?R) La risposta è affermativa in quanto l'Art. 7 del bando prevede, in ogni caso, che tra i firmatari della proposta ideativa vi deve essere almeno un professionista laureato in architettura o ingegneria, abilitato da meno di cinque anni all’esercizio della professione. La denuncia per ora è latente, in attesa di tutti i chiarimenti: “Sarà un Concorso regolare?” Dardo
"All'ArpA, nessun nuovo dirigente" Il direttore dell'agenzia, Pallante, interviene dopo le polemiche dei Cinque Stelle CAMPOBASSO. "In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale relativi alle selezioni indette da Arpa Molise per il conferimento di incarichi di struttura complessa, si precisa che gli stessi non sono assolutamente procedure concorsuali per l’assunzione di ulteriori quattro dirigenti in ARPA, ma esclusivamente avvisi pubblici per il conferimento di incarichi superiori a personale dirigente già in servizio di ruolo e a tempo indeterminato presso l’Arpa Molise ovvero altre Arpa ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale" . Così il direttore dell'Agenzia, Quintino Pallante. "Incarichi che oggi sono già ricoperti da dirigenti presenti nel ruolo di Arpa Molise, che alla loro naturale scadenza devono essere rinnovati secondo le procedure pubbliche di valutazione di cui al DPR 484/97. Per quanto detto non trova alcun fondamento la quantificazione economica riportata, perché non vi è nessun aggravio di spesa per le casse pubbliche, trattandosi di selezioni all’interno dell’Amministrazione sanitaria, cui le Arpa sono ricomprese per ordinamento giuridico sulla gestione del personale. Difatti, le esigue finanze dell’Agenzia e la relativa corretta politica di contrazione dei costi, hanno determinato una riduzione del personale dirigenziale già a far data dal 2003 (anno di avvio delle attività dell’Agenzia) dagli originali diciotto dirigenti agli attuali otto, di cui quattro con incarico di struttura complessa, che oggi devono essere riconferiti. Ulteriori contrazioni sono in previsione negli anni 2015-2016 allorquando cesseranno dal servizio altre due unità dirigenziali , per cui le invocate riduzioni di struttura sono già state poste in essere (dalle originarie quindici alle attuali cinque) pur a fronte del delicato servizio pubblico di prevenzione e tutela ambientale, cui le Agenzie Regionali sono preposte. Pertanto, nell’ultimo triennio 2012/2014 il costo del personale è sceso del 12,2% pari a circa un milione di euro. Per quanto attiene al rispetto delle procedure previste dalla Direttiva della Regione Molise di cui alla Delibera n. 447/13, le stesse sono state regolarmente adempiute con ampia motivazione esposta sia nella corrispondenza tenuta con la Regione Molise sia nell’ambito dell’adozione dei provvedimenti di indizione delle selezioni pubbliche. Pertanto, gli avvisi pubblici indetti per il conferimento a tempo determinato degli incarichi di struttura complessa devono ritenersi un atto dovuto in conformità delle disposizioni normative che regolano il rapporto di lavoro negli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, che non comporta alcun incremento della dotazione organica dell’Arpa Molise ma un mero rinnovo di incarichi già ricoperti, cui si è deciso di conferire evidenza pubblica, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e buon andamento dell’attività amministrativa".
6
Campobasso
30 ottobre 2014
“casalinghe, un lavoro prezioso”
Presentato il movimento Moica in Provincia. L’assessore Colaci: “Ora le proposte” caMpoBasso. e’ stato presentato a, nella Sala Giunta della provincia di campobasso, il Movimento Italiano casalinghe – Mo.I.ca. la referente locale del Movimento, l’assessore provinciale alle pari opportunità, rita colaci, ha illustrato l’importanza dell’iniziativa. “Il Mo.I.ca. - ha detto l’esponente di palazzo Magno - si colloca nell’ambito dei Forum delle associazioni familiari con l’obiettivo di
garantire la condizione delle donne che vivono e lavorano per la loro famiglia, presentando continue proposte a sostegno di tutte coloro che hanno un duplice ruolo, familiare ed extra domestico. Sono già numerose - ha sottolineato - le azioni svolte, soprattutto a livello nazionale. In particolare il Mo.I.ca. si occupa della tutela dei diritti in ogni campo, nonchè della promozione delle politiche familiari. Inoltre, è da sempre impegnata, sin dalla sua costituzione nel 1982, dell’assistenza sociale e socio-sanitaria in termini di prevenzione”.
all’incontro ha partecipato anche il vicepresidente nazionale del Movimento, concetta Fusco, che ha illustrato quelle che sono le attività che si stanno portando avanti sul territorio nazionale a difesa del cosiddetto ‘lavoro invisibile”. “Il nostro ruolo – commenta la Fusco – è quello di tutelare e valorizzare un lavoro non sempre riconosciuto come tale, quello della casalinga. trasversalmente ci occupiamo di promuovere tutte quelle tematiche particolarmente sensibili, non solo per le donne, ma anche per i giovani. Mi riferisco – ha proseguito ai molteplici convegni organizzati volti alla sensibilizzazione sulle insidie del web, sulla prevenzione e la lotta ai tumori, sull’educazione al rispetto di
Il centro per anzIanI alla cooperativa casi A Bojano approvato il progetto da parte del Comune per la gestione della struttura BoJano. l’attuale centro polifunzionale della terza età non riesce più a far fronte alle necessità dei propri pazienti e per tale motivo la Giunta comunale, su proposta dell’assessore comunale alle politiche sociali, carlo antonio perrella, ha approvato un progetto affidando la gestione della struttura alla cooperativa casi, onlus che si è dichiarata disponibile a gestire il centro. Il progetto “vivere anziani” prevede la promozione di varie iniziative ed interventi socio-culturali mirati al benessere e alle esigenze degli anziani cercando di contrastare la solitudine, promuovere la socializzazione, garantire agli anziani pazienti la possibilità di essere mentalmente attivi, promuovendo uno stile di vita sano attraverso le attività sportive. Il progetto avrà una du-
rata di quattro mesi e nello specifico si organizzeranno corsi di inglese, di ballo, un corso di ginnastica per ridurre il rischio di
malattie, un corso di informatica presso le aule dell’Isiss di Bojano con nozioni base per aiutare la conoscenza di internet e un corso di cucito. Gli operatori che lavoreranno nella struttura sono tutti professionisti competenti e con altre esperienze a contatto con anziani alle spalle.
genere. Ma - ha specificato ancora - il nostro impegno non si esaurisce qui. Stiamo lavorando anche per organizzare corsi di formazione, come quello sulla lingua italiana, e nella gestione di diversi progetti. Vorrei citarne uno in particolare: ‘la tela di penelope’, volto alla difesa dei diritti delle donne immigrate. Sono sicura che, sulla scia dei successi registrati in tutta Italia - ha poi concluso la Fusco anche in Molise, grazie al sostegno della provincia di campobasso e del nostro referente rita colaci, potremo avviare numerosi spunti di riflessione”.
60 studenti Molisani al liceo “Mario pagano” la manifestazione per le premiazioni enel playenergy campobasso. oggi 30 ottobre, il liceo Mario pagano di campobasso ospiterà le premiazioni regionali molisane del concorso enel playenergy, che vede studenti delle scuole di ogni ordine e grado confrontarsi con i temi dell’energia e dell’ambiente. al concorso hanno partecipato circa 100 scuole e 3mila studenti. alla premiazione saranno presenti 60 studenti delle 3 scuole vincitrici
della classe che ha ricevuto la menzione speciale della giuria. l’appuntamento è presso l’aula
Magna del liceo classico “Mario pagano”, in via Scardocchia a campobasso. Interverranno antonio Battista, Sindaco di c a m p o basso, Mic h e l e petraroia, Vicepresidente della regione e assessore regionale all’Istruzione e Mauro natale, presidente di confindustria Molise.
Micronido coMunale, l’appalto L’affidamento del servizio della struttura di Limosano attraverso apposita gara lIMoSano. le candidature per l’affidamento del servizio del micronido comunale “la magia del bosco” dovranno pervenire al comune di limosano entro le 12 del prossimo 31 ottobre. Il nido è ubicato all’interno dell’edificio scolastico in via regina Margherita ed è destinato a ricevere bambini dai 3 ai 36 mesi. l’attività dovrà essere svolta per undici mesi, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14. la somma per la gestione del servizio è di 15.645,88 euro, oltre alla retta di frequenza pari ad 80 euro mensili. Il limite di utilizzo è di dieci posti e sono ammessi alla struttura i soggetti di cui l’articolo 34 del decreto legislativo 163/2006 e sue modifiche o integrazioni che non si trovino in una delle condizioni di esclusione dell’articolo 38 del citato decreto e che
siano in regola con l’articolo 17 della legge 68/1999 ed in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione al registro delle imprese presso la c.c.I.a.a competente per le attività oggetto dell’affidamento nonché attestato di capacità professionale per l’attività di gestione dei micronido. essere iscritta all’albo nazionale delle società cooperative e all’albo reg i o n a l e territorialmente competente. I soggetti interessati dovranno far pervenire al protocollo dell’ente a mano o tramite raccomandata apposita manifestazione di interesse entro e non oltre le 12 del giorno 31 ottobre 2014. Gli interessati possono visionare tutti i documenti nell’ufficio tecnico nei giorni martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 12.
7
Campobasso
30 ottobre 2014
Il 14 gennaio 2014 la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato la legge numero 10 che titola: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”
stiAmo AncorA AspettAndo un primo intervento
Il passaggio di Campobasso da Città giardino degli anni Cinquanta e Sessanta a Città cemento degli anni Novanta e Duemila è stato reso dalla deplorevole gestione del territorio Senza volerlo, l’Italia rischia di diventare un Paese civile. Alcune leggi danno il segnale di novità e aprono il cuore alla speranza per un futuro meno degradato del presente, soprattutto più attento alla qualità della vita e alla tutela del verde e del bello. Il 14 gennaio scorso la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato la legge numero 10 che titola: Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. Da restare allibiti! Il legislatore italiano che si preoccupa dello sviluppo degli spazi verdi urbani e lo disciplina, quasi a voler contenere il cemento e a diradare le costruzioni, restituendo al cittadino la possibilità di respirare, di sedersi all’ombra di un albero, di scorazzare un prato verde, è una piacevole quanto inattesa novità. La numero 10 del 14 gennaio 2013 pertanto è una legge da leggere, da non sottovalutare, da non prendere sottogamba se vogliamo davvero che gli amministratori locali dopo essersi “venduti” alle concessioni edilizie, alle lottizzazioni, ai piani di recupero, agli accordi di programma per giustificare milioni di metri cubi di cemento, si dedichino (per legge!) a incrementare gli spazi verdi urbani. Di più, la legge dice e impone altro. Introduce, fissandola al 21 novembre di ogni anno, la «Giornata nazionale degli alberi» alla scopo di “perseguire, at-
traverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e bo-
schivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1º giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il migliora-
Al viA l’ediliziA sostenibile Valorizzare l’impresa con il percorso formativo e di assistenza della Camera di Commercio Supportare le imprese di tutta la filiera del settore dell’edilizia nella qualificazione dell’ offerta in materia di sviluppo sostenibile: questo è soltanto uno degli obiettivi che la Camera di Commercio desidera raggiungere attraverso il nuovo PERCORSO FORMATIVO E DI ASSISTENZA “TF EDILIZIA SOSTENIBILE” per le imprese.
di valorizzare le imprese e che sappiano operare secondo i principi della sostenibilità.
Oggi il settore delle costruzioni richiede l’introduzione di nuovi paradigmi costruttivi e, soprattutto, la riscoperta di quei canoni che hanno caratterizzato, anche nel passato più recente, il modo di costruire proprio del nostro Paese, valorizzando le caratteristiche meteo-climatiche del territorio e l’impiego di materiali locali.
In particolare, le imprese potranno aderire al percorso formativo e di assistenza rispondendo all’Avviso pubblicato sul sito della Camera di Commercio di Campobasso www.cb.camcom.gov.it e rinviando il modulo di domanda e la scheda focus impresa, debitamente compilati, entro i termini previsti indicati nel bando (ovvero a partire dalle ore 10.00 del 30 ottobre fino al 6 novembre 2014).
Accanto alla realizzazione di nuovi edifici, sempre maggiore rilevanza assume la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente che rappresenta un elemento centrale, e sempre più incisivo, nel processo di conservazione, tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Affinché il processo di riqualificazione possa avvenire secondo i canoni dell’elevato risparmio energetico, del comfort climatico, in linea con la tradizione e la cultura italiana, è auspicabile avviare percorsi che siano in grado
Destinatari dell’iniziativa saranno sia le imprese della filiera Edile che i professionisti operanti nei settori ad essa collegati (es.architetti, ingegneri, geometri, periti…)
I professionisti, invece, saranno coinvolti esclusivamente nella parte formativa e potranno accedervi inoltrando la manifestazione di interesse ad essi rivolta, scaricabile dal sito www.cb.camcom.gov.it via e-mail all’indirizzo sviluppo.locale@cb.camcom.it. L’attività formativa verrà realizzata presumibilmente nel mese di Novembre 2014.
mento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità’ degli insediamenti urbani”. Siamo curiosi oltremodo di vedere cosa farà l’amministrazione comunale il 21 novembre! C’è da rimanere allibiti, dicevamo, per la sorpresa di scoprire lo Stato italiano alle prese con la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, dopo essersi piegato alla speculazione edilizia, alla impunità dei piromani e alla deforestazione selvaggia. Incredibile a dirsi, la legge di cui parliamo richiama e rilancia l’obbligo per le amministrazioni locali
di mettere a dimora un albero per ogni bambino che nasce. Richiama infatti la legge 29 gennaio 1992, n. 113 e la rilancia con maggiore vigore e rigore (Due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il sindaco rende noto il bilancio arboreo del comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al
termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza). Chiederemo conto a Gino Di Bartolomeo. Non è una allucinazione; è proprio scritto cosi. Per i campobassani il passaggio di Campobasso da Città giardino degli anni Cinquanta e Sessanta a Città cemento degli anni Novanta e Duemila è stato traumatico, reso evidente dalla deplorevole imperizia che ha procurato la morte di pregiatissime essenze arboree nella Villa comunale dei Cannoni (cedri del Libano, palme, pini silvestri eccetera) mai rimpiazzate, e altri danni arborei, qua e là, sul territorio urbano, sotto gli occhi indifferenti dei cittadini e degli amministratori (cosa s’aspetta ad eliminare la sequoia in deperimento di Piazza Cesare Battista?). La legge 10 del 14 gennaio 2013 tra le tante buone indicazioni ha aggiunto anche l’obbligo per gli amministratori di dare finalmente conto di ciò che non possono omettere di fare: piantumare alberi nell’ambito delle aree urbane di proprietà pubblica. Creare e sviluppare spazi verdi urbani. Vogliamo credere che il sindaco Battista di questa legge intenda farne una bandiera. Vogliamo credere. Ma si muova a dare un esempio. Dardo
verifica della postazione autovelox di vinchiaturo La denuncia è del Comitato Pro Trignina che ha già manifestato contro altre apparecchiature Centinaia di verbali e denunce sono arrivate al nostro comitato per le multe elevate dall’autovelox di Vinchiaturo. La postazione sta gabellando centinaia di automobilisti sulla statale 87 al km 120+450 nell’agro del comune di Vinchiaturo,dove vige un limite assurdo di 50 km orari. Nella giornata di domani, giovedì 30 ottobre 2014, farò dei sopralluoghi e dei controlli sia all’Anas, sia alla Prefettura, area III, sia alla
Polizia Stradale di Campobasso con un appuntamento con la Comandante Salvemini. Riteniamo assurdo un limite ingiustificato che sta vessando gli automobilisti e facendo atti di macelleria sociale , depredando la gente. Possiamo già asserire che , molto probabilmente , tutti i verbali del mese di luglio erano illegittimi per mancanza di segnaletica antecedente la postazione.
DataTraveler SE9
Pen drive
SDHC Card
#*
!
+
,
-" $%
& '
(
.) # MICRO SD
Micro Sd
Compact Flash
)" Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it
11
Isernia
30 ottobre 2014
ITTIERRE, ARRESTATO ROSATI
Il manager dovrà rispondere alla Procura di Milano di frode fiscale per 63 milioni ISERNIA. Antonio Rosati, ex vicepresidente del Genoa e patron di Oti ( Officine Tessili Italiane) società nata dall’Ittierre, è stato arrestato insieme ad altre 7 persone (tra cui l’ex Ad del Varese, Enzo Montemurro) nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su una pre-
sunta maxi-frode fiscale da 63 milioni di euro. La frode, secondo quanto attestano le indagini del nucleo di polizia Tributaria della Finanza, sarebbe stata realizzata nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio attraverso una rete di cooperative.
POSTE, TROPPE LE ChIUSURE I sindacati preoccupati dopo l’ennesima chiusura registrata a Venafro ISERNIA. Riunioni in prefettura a Isernia sulla questione della chiusura dell’ufficio di corrispondenza a Venafro. Le Segreterie Regionali della SLC-CGIL e della UIL-POSTE lanciano l’allarme per il disastro che sta per abbattersi, in tema di recapito della corrispondenza, su Venafro città e zone limitrofe. Infatti, dall’11 novembre prossimo, l’ALT-CENTRO di Roma e la RAM 3 di Pescara hanno unilateralmente deciso, per altro senza alcuna consultazione preventiva, di chiudere il C.S.D. di Venafro e trasferirne tutte le lavorazioni ad Isernia. Ciò significa che i portalettere partiranno per la gita quotidiana di recapito non più da Venafro ma proprio da Isernia. I tempi di percorrenza del tragitto, in andata e ritorno, andranno inevitabilmente a ripercuotersi sulla consegna visto che al lavoro reale verrà sottratta almeno un’ora. Sappiamo già qual è oggi la situazione in cui versa il recapito nel bacino di Venafro con paesi, vedi Filignano, che neppure vengono serviti. Non osiamo immaginare ciò che potrà accadere dal giorno 11 novembre. Inoltre la decisione di chiudere il C.S.D. di Venafro
non trova alcun riscontro positivo né in termini di logistica, né in termini di ottimizzazione del lavoro, né in termini di riduzione dei costi visto che le auto che servono per il recapito ora dovranno partire da Isernia con un aggravio di almeno cinquanta chilometri al giorno. CGIL e UIL hanno interessato di tutto ciò anche il Sindaco di Venafro, Dr. Antonio Sorbo. Lo stesso si è subito detto disponibile a convocare gli altri sindaci della zona per valutare una linea comune e chiedere all’azienda Poste Italiane di recedere da questo sciagurato progetto. Da parte loro, le due OO.SS. scriventi metteranno in atto tutte le iniziative per contrastare l’ennesimo schiaffo dato al Molise da parte di una dirigenza miope ed anche pericolosa per la stessa Azienda nel momento in cui va a minarne immagine e credibilità. Evidentemente il disegno è quello di tagliare definitivamente tutte le lavorazioni postali nella nostra regione. E l’utenza? E la popolazione? E gli stessi lavoratori? Non contano! Il Molise vale meno di un quartiere di Roma! Questa è la triste realtà.
DOmANI SERA LA fESTA DI hALLOwEEN ALL’INNER CLUb DI ISERNIA L’Inner Wheel Club di Isernia è lieta di informarvi che venerdì 31 ottobre alle 17.00 presso la Bacchetta Magica si terrà la “ Festa di Halloween”. L’iniziativa proposta dalla presidente del Club Rita Di Luozzo e, supportata da tutte le socie, ha come scopo di organizzare un evento il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas Diocesana di
Isernia-Venafro per il Progetto Solidarietà finalizzato all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità. Troppe oggi le famiglie che versano in difficoltà e tantissime le richieste rivolte agli Enti benefici pertanto, riuscendo ad unire utile e dilettevole, sarà possibile tendere una mano a chi è meno fortunato. Il costo del biglietto per
bambini è di € 8,00 mentre per l’adulto è pari a € 4,00. Il costo comprende l’ingresso, l’animazione e un buffet di dolcetti per i tanti “maghetti” e le tante “streghette” che animeranno il veglioncino. Il club ringrazia anticipatamente quanti sposeranno l’iniziativa.
CAPRACOTTA: UNO STILE DI VITA
NIgERIANO SEmINA IL PANICO IN STRADA Un ragazzo di 21 anni ha iniziato ad inveire contro gli automobilisti, Fermato dai poliziotti ISERNIA. Ieri mattina erano circa le 11 quando in viale Pentri un nigeriano di 21 anni ha iniziato a seminare il panico tra i cittadini. Il ragazzo ha iniziato ad urlare frasi apparentemente senza senso, brandendo un bastone di legno ha iniziato ad inveire contro gli automobilisti in transito contribuendo a formare una fila di diversi chilometri. Sul posto per coincidenza però si trovava il questore di Isernia Armando Nanei che ha immediatamente chiesto il supporto delle volanti. Il ragazzo, in evidente stato di alterazione psicofisica, alla vista degli agenti ha dato libero sfogo alla sua rabbia tanto che ci sono voluti dieci uomini delle forze dell’ordine per calmarlo. Arrivato in questura la polizia ha chiesto l’intervento del 118 per sedare il 21enne e portarlo poi nel reparto di psichiatria dell’ospedale Veneziale e intorno alle 17 il sindaco di Isernia ha firmato la richiesta di Tso, trattamento sanitario obbligatorio del ragazzo che nel frattempo è stato denunciato per interruzione del pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e possesso di oggetto atto ad offendere.
SUCCESSO PER DUE Dj DI mACChIAgODENA
I ragazzi hanno pubblicato un Cd in house che ha ottenuto un immediato riscontro MACCHIAGODENA. Un traguardo di rilievo quello raggiunto da Donatello D’Itri e Massimiliano Massaro, due dj di Macchiagodena che stanno avendo grande successo con il loro Ep “Young revelations.” Il loro cd, uscito in forma esclusivamente digitale ha riscosso un notevole interesse sulle piattaforme come i-Tunes, Beatport o Amazon e contiene due tracce (Just come down e Alcholic dancer) che sono state subito trasmesse dal noto dj Dave Crane sulla radio inglese Ideaclubworld. Già dal mese di settembre, quando i due ragazzi rilasciarono l’anteprima di uno
dei due brani si registrarono numerosi consensi anche tra produttori internazionali e persino dalla rivista Dj Mag Australia che ha scelto di supportare questo ep. A scoprire e lanciare il loro talento è stata l’etichetta inglese del gruppo Krafted records, Unrivaled Music che distribuisce in oltre 150 negozi online. La collaborazione tra i due nacque in occasione del capodanno 2014 ma non si esclude anche una carriera come solisti visto che per Massimiliano questa è solo l’ultimo dei suoi cd, visto che alle spalle ha già cinque pubblicazioni con diverse etichette discografiche.
Saranno due i temi trattati nel corso del convegno della 15^ giornata medica capracottese, CAPRACOTTA. Nella 1^ sessione, Capracotta, Comune CardioProtetto, sarà presentato il progetto denominato “Capracotta, comune CardioProtetto”. Un progetto di soccorso immediato che copre l’intero territorio comunale. Allo scopo, in queste ultime settimane Capracotta si è dotata di 4 defibrillatori (DAE) che saranno dislocati in altrettante postazioni: Municipio, Prato Gentile, Monte Capraro, strutture alberghiere di Via Vallesorda e adiacente palestra comunale. Il DAE di Monte Capraro durante i mesi non invernali sarà utilizzato come postazione mobile (esempio: per escursioni collettive in montagna, in occasione di manifestazioni che richiamano tante persone, spettacoli, ecc.). Saranno coperti i luoghi più sensibili dal punto di vista dell’affluenza di persone e per attività sportive che si svolgono nella nostra
località. Inoltre, la loro dislocazione consentirà, in caso di necessità, di poterne utilizzare uno in pochissimi istanti. La scorsa settimana sono iniziati i corsi di formazione di circa 15 soggetti che utilizzeranno i DAE. La formazione, su iniziativa dell’amministrazione comunale di Capracotta, si sta svolgendo a cura di personale medico e sanitario del 118 Molise. Ciò porterà all’autorizzazione ad impiegare il DAE. L’autorizzazione sarà fornita dall’Asrem ad ogni singolo operatore attraverso procedure svolte dal Servizio Emergenza Territoriale del 118 Molise. Si tratta di un progetto che vuole qualificare ancor più la località ed offrire un’ulteriore garanzia ai residenti ed a coloro che vogliono raggiungerla in ogni periodo dell’anno. La presentazione del progetto avverrà a cura del dr. Fedele Clemente, Direttore del Servizio
Emergenza Territoriale del 118 Molisano, della dott.ssa Daniela Padula e dell’infermiere professionale Giovanni Leone, entrambi operatori sanitari del 118 e istruttori abilitati alla formazione di addetti all’utilizzo dei DAE. La seconda parte del convegno riguarderà, come da programma, l’obesità in età pediatrica e lo sport. Il tema è stato concordato con lo Sci Club Capracotta e con il comitato “Capracotta 2014” in occasione dei festeggiamenti del Centenario dello Sci Club Capracotta, con il fine di fornire alle famiglie le informazioni necessarie ad una corretta alimentazione dei ragazzi nell’affrontare le problematiche dell’obesità in età pediatrica e le attività sportive. Dopo il saluto del Presidente del Comitato “Capracotta 2014, Agostino Angelaccio e del
Presidente dello Sci Club Capracotta, Michele Conti, si entrerà nel vivo della tematica dell’incontro. Gli argomenti saranno introdotti dal dr. Michele Notario, Medico di medicina generale di Capracotta. Seguiranno gli interventi della dott.ssa Maria Paglione, Pediatra di famiglia alla A.S.L. di Latina, che affronterà il tema dell’Epidemiologia dell’obesità infantile: rapporti tra ambiente, epigenoma e obesità, a seguire interverrà la dott.ssa Donnina Pannoni, Dirigente medico U.O. Pediatria “F. Veneziale” di Isernia sul tema del Sovrappeso e obesità nel bambino e nell’adolescente. Mentre il dr. Michelangelo Giampietro, Specialista in medicina dello sport e scienze dell’alimentazione. tratterà dell’Alimentazione nella prevenzione e terapia dell’obesità nell’età dell’infanzia.
12
Termoli
30 ottobre 2014
“la beneDizione Dei carri Di san martino ha reGalato eternità alla carrese” Ieri un momento alto in piazza San Pietro con Papa Francesco teRMOLI. Entusiasmo alle stelle per l’udienza generale al Vaticano, in piazza San Pietro, con Papa Francesco. Ospiti d’onore i carri con i buoi di San Leo: Giovanotti, Giovani e Giovanissimi che insieme all’amministrazione comunale di San Martino in Pensilis, la Fondazione San Leo, la Diocesi di Termoli-Larino, Provincia, Regione e parlamentari molisani hanno incontrato il Pontefice per fargli conoscere questa importante realtà locale. “Un avvenimento storico ed ecce-
zionale quello che oggi ha vissuto l’intera comunità di San Martino in Pensilis durante la Benedizione dei carri da parte di Papa Francesco, in Piazza San Pietro, a margine dell’Udienza Generale del mercoledì. Un appuntamento da tutti noi atteso con trepidazione e che si è potuto concretizzare grazie al grande impegno profuso dal nostro Don Nicola. Momenti emozionanti quelli di stamane, in cui il Santo Padre si è avvicinato per porgere la sua Benedizione ai Carri che da anni
rappresentano al meglio quell’indissolubile connubio tra tradizione e popolo, ma che tiene in giusto conto anche i valori religiosi da sempre forti e radicati nei sammartinesi. Ogni commento sarebbe superfluo su questo avvenimento, ma è doveroso comunque sottolineare che la gioia vissuta oggi dagli oltre 1500 abitanti di San Martino recatisi nella Capitale, unitamente a chi non era fisicamente a Roma, resterà indelebile nelle menti e nei cuori di tutta la nostra comunità”.
GuarDia Di finanza: ricavi per 600mila euro Due distinte operazioni hanno consentito di individuare un evasore nel commercio autovetture Un commerciante d’auto non ha presentato le dichiarazioni dei redditi per ben 4 annualità (dal 2010 al 2013) occultando ricavi per circa 400.000 Euro. La ditta individuale aveva sede in un comune della Provincia ed un punto vendita nel Capoluogo. Inoltre, l’ennesimo “evasore totale” è stato individuato dai Finanzieri di Larino, che hanno anche contestato l’omessa istituzione di libri, registri e scritture obbligatorie per Legge, nonché ulteriori e connessi rilievi in materia di IVA e IRAP. Ammontano invece a 200mila Euro i ricavi sottratti al-
l’imposizione da un’associazione dell’area frentana che nell’ultimo quinquennio aveva operato come circolo privato, senza averne i requisiti. Le Fiamme Gialle hanno contestato l’omessa istituzione di registri obbligatori e la mancata installazione del registratore di cassa, atteso che l’esercente svolgeva di fatto l’attività di somministrazione di alimenti e bevande tipica dei bar-caffé, simulando lo svolgimento di attività ricreative e culturali. Inoltrata apposita richiesta di chiusura al Sindaco competente per territorio, così come previsto dal D.P.R. 235/2001.
tassa soGGiorno, sospesa a termoli Dubbi e incertezze. la Denuncia Del movimento cinque stelle teRMOLI. Il Movimento 5 Stelle al fine di evitare ulteriori problemi e confusione sulla riscossione o non riscossione della tassa di soggiorno da parte degli albergatori termolesi, ha presentato una interrogazione lo scorso 5 agosto. “Dopo 83 giorni il sindaco risponde – rivela Nicola Di Michele, portavoce in consiglio comunale – beh non risolve molto, rimanda! Quindi gli albergatori dovranno continuare a riscuotere la tassa. E poi cosa accadrà?
La risposta è pervenuta due giorni fa, ma datata 15 ottobre. “Con riferimento all’interrogazione si comunica che allo stato la sentenza del Tar Molise non è ancora passata in giudicato, pertanto, ogni decisione relativa all’applicazione della tassa di soggiorno è sospesa. All’esito delle future decisioni si provvederà a dare adeguata informazione”.
“LICeO D’OvIDIO, DA 14 ANNI IN AttesA DI RIsPOste” Tutti mobilitati a Larino a sostegno degli studenti del Liceo Classico e Scientifico LARINO .”Esprimo solidarietà agli studenti del Liceo Classico-Scientifico “Francesco D’Ovidio” di Larino che nei giorni scorsi si sono nuovamente mobilitati per chiedere alle Istituzioni interessate di fornire risposte in merito alla mancanza di una sede scolastica adeguata alle loro necessità”. Lo scrive Davide Vitello. “Va ricordato, infatti, che la sede originaria del Liceo è stata abbattuta nei mesi scorsi per le gravi lesioni subite dal sisma del 31 ottobre 2002. Da ben 14 anni, gli studenti, il corpo docente e il personale ATA dell’Istituto sono ospitati all’interno del vecchio ospedale di Via Marra, dove già sono ubicati il Centro Hospice “Madre Teresa di Calcutta” e il SERT (Centro di recupero per tossicodipendenti). Nonostante in più occasioni si sia interessata alla vicenda anche la stampa nazionale, le Istituzioni non hanno, finora, trovato una soluzione idonea al grave problema. Considerato che l’Assessore regionale all’Istruzione, Michele Petraroia, ha chiesto la convocazione urgente di una riunione presso la Prefettura di Campobasso con tutte le parti coinvolte (Provincia, Regione e Comune di Larino), è auspicabile che in quella sede si ponga fine a una vicenda paradossale e imbarazzante che gravi disagi sta arrecando agli studenti e al personale didattico del Liceo ‘D’Ovidio’ di Larino e che di certo non fa onore al Molise”.
“Dislessica … mente: conoscere eD affrontare”
La nuova iniziativa a Campomarino voluta dall’ammistrazione comunale CAMPOMARINO. L’ Amministrazione Comunale di Campomarino, da sempre sensibile ai temi sociali, scende in prima linea per affrontare una problematica che al giorno d’oggi affligge un numero
considerevole di ragazzi in età scolare: la dislessia. Il Sindaco Cammilleri e l’ Amministrazione Comunale hanno deciso di organizzare un incontro-convegno sul tema, al
fine di dare informazioni su questo disturbo specifico dell’apprendimento e di indirizzare le famiglie per affrontare al meglio la situazione. Questa sera presso l’auditorium delle Scuola Media
“C.A. Carriero” alle ore 17.00, in collaborazione con l’ Associazione Italiana Dislessia, operatori del settore avranno l’opportunità di spiegare cosa è la dislessia e quali sono gli strumenti con i quali è
possibile affrontarla, partendo dal presupposto che essa non è una malattia ma una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
13
Termoli
30 ottobre 2014
lucra sulla malattia truffando l’inPs
Un altro pentolone è stato scoperchiato dai carabinieri di Nas TERMOLI. Lucrare sulla malattia dei propri congiunti truffando l’Inps. Un altro pentolone del malaffare è stato scoperchiato dai carabinieri del Nas di Campobasso, guidato dal capitano Antonio Forciniti. Nelle ultime ore sono stati notificati 25 avvisi di conclusione delle inda-
gini preliminari a carico di altrettanti indagati accusati di truffa e falso. Sono persone che usufruivano dietro attestazione fasulla della legge 104, quella sull’assistenza a parenti infermi, che invece erano ricoverati in modo permanente in strutture di cura.
cimitero, troPPi Problemi
Nuova denuncia per la stasi burocratica nell’area cimiteriale di Termoli
TERMOLI. “Ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”: è una delle frasi più note del re della risata Totò, ma oggi pare essere quantomeno dimenticata. Almeno stando a quel che riporta il signor Filippo Masciarelli che denuncia una stasi burocratica che starebbe facendo più danni che altro. La questione risale al 1999, ben quindici anni fa quando tra i tanti che ne proclamarono interesse, in molti si assicurarono la cappella familiare al cimitero di Termoli. Ebbene, quella disposizione prevedeva, a partire appunto da 15 anni fa, la realizzazione dei lavori entro trenta mesi… “Magari!”, denuncia il signor Masciarelli, “qui siamo ancora fermi e oggi, a quindici anni da allora, ci sono cappelle mai realizzate e il degrado imperversa in tutto il cimitero generando crepe e trasformando gli spazi inutilizzati in letamai”. Una situazione documentabile che genera disservizi e lamentele non di poco conto cui si aggiunge il degrado, sempre e più che mai presente nelcimitero cittadino, perché, mentre da un lato c’è la lenta macchina burocratica, dall’altro vige il silenzio dell’amministrazione pubblica che in tutti questi anni non è stata capace di far rispettare quanto “contrattualizzato” nel lontano 1999. A onor del vero, a provarci insistentemente fu Vincenzo Aufiero ma nonostante tutto e le sollecitazioni pervenute anche dal dirigente comunale Silvestro Belpulsi, tutto tace generando uno standby che non piace a tanti, troppi cittadini. Oggi la patata bollente è tra le mani di Alfredo Alberico e in lui c’è la speranza di una soluzione del problema
Una filone nato con la verifica e le ispezioni alla clinica degli orrori di Montaquila e che si è estesa nel corso dell’ultimo anno a tutto il territorio regionale. Si tratta di dipendenti pubblici e privati, che non andavano al lavoro pur venendo regolarmente retribuiti per
il monte ore concesso dalla legge e che ora sono iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Campobasso. Avranno venti giorni di tempo per proporre controdeduzioni o farsi sentire dal magistrato che ha la titolarità del fascicolo, prima delle ri-
chieste di rinvio a giudizio. A subire la truffa è stato l’Inps, che eroga i rimborsi a enti e aziende per le ore di lavoro venute meno grazie alla legge 104. Ma era solo un paravento, poiché i 25 furbetti non dovevano assistere proprio nessuno.
“san giuliano Potrebbe chiudere” Il sindaco Barbieri denuncia la politica dei tagli del Governo. “Siamo allo stremo” SAN GIULIANO DI PUGLIA. Il sindaco del comune fortorino Luigi Barbieri ha tenuto una conferenza stampa per denunciare le ragioni di un’amministrazione (riportate appunto nel documento della scorsa tarda primavera) che rischierebbe di chiudere i battenti come operatività quotidiana dal primo gennaio senza interventi significativi. Il primo cittadino ha anche riconosciuto ai parlamentari Ruta e Venittelli di essersi mossi, ma il governo pare sordo a ogni tentativo di mediazione. Diversi gli approcci
che furono organizzati col sottosegretario Baretta. Due i problemi principali. In primis la condanna di risarcimento delle vittime del crollo della Jovine. La sentenza 2010 riconosce al comune la responsabilità civile oggettiva e deve risarcire. In consiglio comunale si è dovuto riconoscere il debito fuori bilancio nel 2011 e l’unica strada disponibile era di mettere in vendita beni di proprietà comunale. Sono 12 i milioni che ballano sul piatto di questa coda giudiziaria.
termoli e i bambini, il nuovo gruPPo L’idea è venuta da Simona Barone ed è approdato direttamente su Facebook TERMOLI. “Termoli … per i bambini”: è il nome del gruppo nato da un’idea di Simona Barone ed approdato immediatamente anche a Facebook e Whatsapp. Termolionline.it ha già avuto modo di dare spazio all’iniziativa, avviata nello scorso mese di agosto, che ora sta per assumere la forma di Associazione vera e propria. Ancora una volta il privato si sostituisce ad una Pubblica Amministrazione il cui supporto sovente latita in comparti importanti. Così è anche per il sociale, per il quale le
Pesca, Parte l’adrigov Prima sessione del confronto sul tema di una nuova politica marittima TERMOLI. E’ partita la sessione del confronto in ambiente Adrigov sul tema della pesca e dell’acquacoltura, che oggi e domani si incontrano a Termoli per favorire lo sviluppo di una politica marittima integrata nel bacino Adriatico-Ionico. Un debutto lasciato ai saluti istituzionali del sindaco Angelo Sbrocca e del governatore del Molise Paolo Di Laura Frattura. L’iniziativa ha l’obiettivo di creare una piattaforma informale in grado di far incontrare gli attori principali responsabili per la definizione e l’attuazione delle politiche della pesca e dell’acquacoltura in tutto il bacino Adriatico-Ionico. Questa piattaforma rappresenta il primo passo di un follow-up tecnico e politico della PCP e dovrebbe portare alla costituzione di un cosiddetto approccio win-win (ossia che
non scontenti o danneggi nessuno dei soggetti coinvolti), costruendo un dialogo concreto tra la Commissione Europea (DG Mare e DG Ambiente), il Parlamento europeo (commissione PECH), le regioni, i governi nazionali, i rappresentanti del settore della pesca, le ONG, il mondo accademico, ed infine i rappresentanti dei progetti di cooperazione territoriale che si occupano di pesca, acquacoltura e di questioni ambientali. Durante i dibatti del seminario, i partecipanti presenteranno alcune esperienze di buone pratiche già messe in campo (sul tema, ad esempio, della pesca sostenibile, dell’attività turistiche legate alla pesca e della co-gestione delle aree marine protette, ecc.). Inoltre, una sessione interattiva verrà sviluppata dai rappresentanti del progetto MEDIAMER allo scopo di validare una
metodologia di analisi sullo stato ambientale delle acque del mare Adriatico Ionico. Infine, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una politica marittima integrata nel bacino Adriatico-Ionico, il seminario affronterà anche il tema della cooperazione transfrontaliera e della cooperazione transnazionale. In questo contesto, il dialogo tra gli Stati appartenenti all’UE e gli Stati non facenti parte dell’UE sarà garantito attraverso la partecipazione dei Membri della Commissione Pesca dell’Euroregione Adriatico-Ionica. Il seminario “Quale futuro per la pesca nel bacino Adriatico-Ionio?” è organizzato con il sostegno finanziario della Commissione europea, nel quadro dei progetti COM & CAP MarInA-Med (Programma MED 2007-2013) e AdriGov (IPA Adriatic CBC Programme 20072013).
Istituzioni evidenziano carenze non di poco conto e causate non certo soltanto dalla scarsità di risorse finanziarie. Dopo pochissimo tempo il gruppo chiuso di Facebook ha ampiamente superata la soglia dei mille membri e questo testimonia di quanto sia sentito il problema di una città che non è assolutamente a misura di bambino. Non solo “cuccioli umani”, però, poiché l’attività comunicativa va oltre il tema principale: segnalazioni attinenti degrado, povertà ed immigrazione vengono proposte con la volontà di contribuire al dibattito in modo equilibrato, realista e nel rispetto degli esseri umani, senza nessuna “cadenza” politica né tracce di discriminazioni o classismi. Trasversalità, comunione d’intenti
e lavoro sul campo per affrontare problematiche che sono di tutti: è esattamente ciò che la politica dimostra purtroppo spesso di non saper fare e dunque, ancora una volta, un’iniziativa nata tra la gente comune cerca intervenire lì dove lo Stato, con tutti i suoi derivati, è assente ingiustificato. L’iniziativa non “ospita” la politica, come detto, ma ad essa cercherà di “mordere le caviglie” perché finisca finalmente per fare la propria parte nei cronfonti dei più piccoli, magari cercando poi di ricordarsi anche delle altre categorie deboli. L’augurio è che possa andare avanti, crescere rapidamente e trovare da un lato nelle istituzioni locali interlocutori di buon senso capaci di spendersi allo scopo e dall’altro tra i privati supporto e contributi disinteressati.
15
Opinioni In occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus cerebrale – ieri 29 ottobre 2014 – l’I.R.C.C.S. Neuromed intende rimarcare pochi punti, ma essenziali, su una patologia che oggi viene considerata come la prima causa di invalidità tra le malattie cardiovascolari. Proprio queste ultime vengono considerate prima causa di morte al mondo con circa 15mila persone colpite. Ogni anno si calcola che in Italia si verifichino oltre 200mila nuovi casi di ictus (incidenza 2-3 pazienti all’anno su 1000 abitanti) e che i soggetti che hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti, con esiti più o meno invalidanti, siano circa 900mila. Due le parole che non devono mancare quando si parla di ictus cerebrale: velocità e prevenzione. Di seguito l’intervista degli operatori del Neuromed al dottor Antonio Sparano, Responsabile del Centro per la diagnosi e la cura dell’ictus cerebrale (“Stroke unit” nella definizione inglese) dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli. “Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un profondo cambiamento nel modo in cui consideriamo l’ictus cerebrale – spiega Sparano. – Una volta l’atteggiamento verso il paziente era di attesa: verificare il danno ricevuto, aspettare che le condizioni del paziente, se sopravviveva, si fossero stabilizzate e quindi pensare a come gestire la situazione lasciata dallo stroke. Oggi, invece, siamo molto aggressivi già dai primi momenti”. Oggi bisogna essere veloci. La velocità deve contraddistinguere la diagnosi, le terapie, velocità persino in un campo considerato ‘tranquillo’ come la riabilitazione. Tutto riassunto in una frase che ormai rappresenta un luogo comune per l’ictus cerebrale: “il tempo è cervello”, come evidenzia il Responsabile della Stroke Unit. “E’ indubbio che il tempo sia un fattore fondamentale quando si tratta di ictus. Parliamo di quattro
30 ottobre 2014
Riconoscere l’ictus Ieri giornata mondiale ore e mezza, questa è la finestra entro la quale, una volta comparsi i sintomi, l’avvio delle cure specialistiche può determinare i risultati migliori. Non c’è tempo da perdere, è una consapevolezza che purtroppo deve ancora diffondersi meglio. I pazienti, o i loro familiari, possono avere dubbi sulla sintomatologia. Magari pensano che possa essere qualcosa di poco serio, decidere di aspettare un po’, domani andiamo dal medico. Non è il giusto comportamento: quando compare il sospetto di uno stroke è meglio rivolgersi subito al 118 piuttosto che essere cauti”. Possiamo parlare di ictus in due casi specifici della patologia: nella stragrande maggioranza, 80%, affrontiamo l’ictus ischemico, nel quale un’arteria cerebrale viene chiusa da un coagulo sanguigno che può essersi formato direttamente in quel punto o può venire da un’altra
parte del corpo, ad esempio dalle arterie carotidi. Il restante 20% è di tipo emorragico, dovuto alla rottura di un vaso sanguigno. Completamente diversi tra loro, ma entrambi legati al fattore tempo. Per i primi un punto di svolta importante arrivò nel 1995, quando si cominciò ad usare, inizialmente negli Stati Uniti e poi anche in Europa, la cosiddetta terapia trombolitica, l’uso di un farmaco iniettato endovena, il TPA, capace di sciogliere i coaguli sanguigni. Significa far tornare a circolare il sangue nell’area colpita, e prima lo si fa, minore sarà il danno per i neuroni. “E’ qui che entra in gioco la complessità di una Unità dedicata specificamente a questo problema“, commenta Sparano. E poi c’è il discorso di cosa resta passata l’emergenza. Il cervello può aver subito un danno più o meno esteso. Potrebbero essere coinvolte aree importanti,
come quelle del linguaggio. Eppure il nostro cervello ha grandi potenzialità di recupero, a volte difficilmente immaginabili. E’ qui che la ricerca medica potrà dare nuove risposte. “E’ vero. Esiste una riorganizzazione cerebrale. In termini tecnici, la definiamo plasticità. Una determinata area è stata danneggiata, ed allora un’altra area può attivarsi per ‘farne le veci’, potremmo dire. Naturalmente senza dare false speranze, può accadere che la riorganizzazione possa ridare al paziente funzioni che sembravano perdute. Però tra un paziente e l’altro c’è molta differenza in questo, e non sappiamo ancora perché. Lo studio del cervello attraverso strumenti di indagine sofisticati, come la risonanza magnetica funzionale (che permette di vedere il cervello ‘in funzione’, ndr), ci farà capire in futuro come avviene questo processo,
e come la medicina possa aiutarlo”. Il vero obiettivo però, in una medicina che si avvia sempre di più verso la strada della prevenzione, è di evitare che l’ictus colpisca. “Qui si può fare molto – sostiene il dottor Sparano. - Uno stile di vita sano è fondamentale. Non fumare, fare attività fisica, evitare l’eccesso di alcol, combattere l’obesità, tenere sotto controllo la pressione arteriosa, sono tutti piccoli elementi che, se considerati nell’insieme, possono fare molto per ridurre il rischio di essere colpiti dall’ictus. Prevenire questa malattia deve diventare un impegno costante del paziente e del suo medico curante”. Oltre ad uno stile di vita sano, è importante conoscere i fattori di rischio che ci aiutano a capire se ci troviamo di fronte alla comparsa di un ictus cerebrale, un momento che può risultare cruciale per il nostro cervello e per i danni a cui potrebbe andare incontro. Attenzione dunque a: Bocca storta Un lato della bocca, o della faccia, sembra “cascante” rispetto all’altro, oppure perde improvvisamente sensibilità. Lo si vede meglio se si prova a sorridere. Debolezza o immobilità Improvvisamente non si riesce più a muovere bene, o del tutto, un braccio o una gamba. Muovendoli insieme (ad esempio alzando entrambe le braccia) la differenza è evidente Insensibilità Un braccio o una gamba diventano insensibili Difficoltà a parlare. Qualcuno con cui state parlando non riesce più a capire le vostre parole Difficoltà a capire. Gli altri vi parlano ma improvvisamente non capite più bene cosa vi stanno dicend o. Difficoltà alla vista. Non si vede da un occhio, oppure di un oggetto vediamo male una metà Non sottovalutare questi sintomi è il primo passo verso un intervento tempestivo, e quindi più efficace. Agire immediatamente chiamando il 118.
Il Molise sopra la media nazionale per il numero delle automobili
Unioncamere e le reti d’impresa
Sulle nostre strade circolano troppe auto troppo vecchie – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e in Italia aumenta ancora l’età media del parco auto circolante più obsoleto d’Europa: l’età media delle quattro ruote è ormai di 9,5 anni; il rischio di morire in un incidente a bordo di un veicolo di 10 anni è più che doppio rispetto a una vettura di nuova immatricolazione; un Euro1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro4; un diesel Euro1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili di un moderno Euro5”. “Le auto vecchie sono un problema economico, sociale ed ambientale – continua Sticchi Damiani – che va affrontato subito con misure strutturali. Per far ripartire il mercato automobilistico servono incentivi per il ricambio dei veicoli. Sono fondamentali incentivi per sostituire i veicoli Euro0/1 con Euro4/5 più moderni, efficienti ed ecologici. Per rendere comunque più sicuro un parco circolante così obsoleto è opportuno prevedere l’obbligo di revisione annuale per i veicoli con più di 10 anni di età”. Con queste parole il presidente dell’Automobile Club d’Italia ha aperto oggi a Roma i lavori della 69a Conferenza del Traffico e della Circolazione che ha riunito presso la sede dell’ACI i più importanti rappresentanti pubblici e privati della filiera dell’automobile per un confronto sul tema della rottamazione e del rinnovo del parco circolante. La situazione del Molise - ha dichiarato il direttore
CAMPOBASSO. Al 1° ottobre 2014, sono ben 8950 le imprese italiane che hanno stipulato un contratto di rete, per un totale di 1772 contratti registrati. Il vantaggio principale delle reti d’impresa è che, da un lato, non creano necessariamente un nuovo soggetto giuridico e ogni azienda che vi partecipa mantiene la propria identità e autonomia, dall’altro esaltano il valore della collaborazione, assicurano minori costi e maggiori occasioni per crescere e permettono di sviluppare competenze e di esplorare nuovi mercati. Anche per questa annualità, l’Unioncamere Molise sostiene lo sviluppo di aggregazioni in rete sul proprio territorio, mettendo a disposizione delle aziende regionali un supporto consulenziale per la verifica della prefattibilità del progetto aggregativo e per la stesura del contratto di rete. A tal fine, raggruppamenti di imprese interessati a costituirsi con lo strumento del Contratto di Rete sono invitati a contattare l’Unioncamere Molise telefonicamente (al numero 0874.471294) oppure via e-mail (unioncamere.molise@cb.camcom.it) lasciando i propri recapiti (telefono e e-mail). Inoltre, grazie alla piattaforma di progettowww.piattaformasiri.com, le aziende molisane, previa registrazione, avranno la possibilità di selezionare e contattare aziende affini al loro progetto aggregativo, per dare vita a network stabili e profittevoli. La piattaforma offre, inoltre, la possibilità di acquisire informazioni sulle reti di impresa, approfondire la tematica, partecipare a corsi formativi in e-learning, chiedere il supporto di un esperto, scambiare idee e confrontarsi con altre aziende e tanto altro ancora.
degli Automobile Club Campobasso e Isernia, Giovanni Caturano - è peggiore della media nazionale. In Molise circolano oltre 86 veicoli per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di 82 veicoli per 100 abitanti e circolano quasi 65 autovetture per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di quasi 62 autovetture per 100 abitanti. Se guardiamo all’anzianità dei veicoli il Molise è messo davvero male - continua Caturano - Oltre il 62 % delle autovetture è classificato Euro 0,euro 1, euro 2, euro 3 e poco meno del 38 % ha classe Euro 4, 5 e 6. Le alimentazioni a benina e gasolio costituiscono il 93 % delle autovetture molisane. Il 5% delle autovettire è alimentato anche a GPL e il 2,20 anche a Metano. Soltanto lo 0,03 % ha alimentazione elettrica o ibrida. I veicoli più vecchi sono più inuinanti e più pericolosi dei veicoli nuovi. Le famiglie si convincerebbero alla sostituzione dell’auto solo in presenza di incentivi o facilitazioni all’acquisto, che però in questo momento sono di difficile attuazione da parte dello Stato senza un adeguato piano di copertura. Una misura socialmente efficace e snella per le casse pubbliche potrebbe essere quella di favorire il ricambio di un vecchio catorcio con un usato più moderno di piccola cilindrata. Ciò allargherebbe i benefici a una più ampia fascia della popolazione, stimolando un percorso virtuoso con tanti automobilisti che riuscirebbero a monetizzare il loro Euro4 trovando le risorse per acquistare un’auto nuova.