Il molise fa acqua da tutte le parti

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

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L’Oscar del giorno a Danilo Leva

Il Molise fa acqua da tutte le parti

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Danilo Leva. Da un po' di tempo sembrava essersi eclissato dalla scena politica regionale. Ora ne è riemerso puntando decisamente sulla necessità che il governo 'sposi' il proposito di considerare area di crisi e, quindi intervenire finanziariamente, il comprensorio industriale tra Campochiaro e Venafro. A tal proposito, ha presentato un apposito emendamento in Commissione alla Camera proprio perché il governo possa recepire l'istanza e impostare un'azione programmatica per quel territorio.

Il Tapiro del giorno a Antonio Battista

Servizio a pagina 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Antonio Battista. Il sindaco di Campobasso sta inondando il Municipio di consiglieri delegati. Non bastassero gli assessori che, pure, non riescono a svolgere il compito assegnato, tranne qualche eccezione, ci volevano pure i delegati, ora, a complicare l'esistente. Quattro consiglieri fatti a prima botta delegati; poi altri due e ora altri due. Totale: 8 consiglieri delegati. Ma cosa avranno da fare questi soggetti senza l'effettiva assegnazione dell'incarico come da legge? Solo per visibilità? Bel modo di amministrare.


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TAaglio lto

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L'Osservatorio economico statistico regionale, a leggerlo con attenzione, offre molte note da prendere in considerazione per migliore lo stato delle cose

Riaccendere i motori dell’economia utilizzando con acume le risorse che sono ancora reperibili Occorre una nuova linfa intellettuale e politica per aprire la porta che mette in comunicazione il mondo universitario e quello imprenditoriale Rischio depressione. Le statistiche e le analisi economiche disegnano un Molise sconfortante. Produciamo poco, esportiamo poco. Manchiamo di infrastrutture. Strade, ferrovie sono abbondantemente al di sotto degli indici nazionali e del Mezzogiorno. E per di più, dobbiamo vedercela con la sfavorevole congiuntura internazionale. Condizione scopertamente scomoda per uscire dalla quale, al di là delle tante ricette ammannite dai soliti soloni dell’economia, sarebbe istruttivo leggere con metodo e continuità i rapporti dell'Osservatorio economico statistico regionale. A leggerlo con attenzione ci sarebbero molte note da prendere e da elaborare per tentare di alzare il livello di efficienza e di qualità della produzione, sebbene il trend natalità - mortalità delle imprese sì concluda costantemente in negativo. Uno spunto per abbattere lo sconforto potrebbe essere il dato secondo cui l'affermazione nel mercato globale delle aziende di medie dimensioni fa registrare un leggero incremento, situazione che qualche anno fa ha dato l’estro all’allora presidente dalla Camera di Commercio di Campobasso e di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura, di affermare che proprio guardando a tale forma dimensionale il Molise deve premiare soprattutto

le iniziative che favoriscono l’aggregazione di piccole imprese. La situazione molisana poteva migliorare allora, può ancora migliorare adesso, a condizione che si sappia impostare una strategia di sviluppo di lungo periodo che consenta di riconvertire risorse e energie e dare nuova linfa vitale alle potenzialità economiche e produttive che sono ancora in campo. Puntare ad esempio all'internazionalizzazione - un pallino del presidente dalla giunta regionale al tempo in cui ha retto le sorti delle Camere di Commercio molisane – sarebbe un nuovo modello di fare impresa, con vedute più ampie, con maggiore coraggio e con maggiore determinazione . Naturalmente ciò non esclude, anzi include, la presenza di una politica che aiuti le imprese minori ad organizzarsi, ad aggregarsi facendo rete, per superare le difficoltà di accesso ai mercati esteri dovute alle ridotte dimensioni. Fondamentale per le piccole come per le grandi imprese, esaltare il “made in italy” quale garanzia di qualità, ma a questo traguardo rimane imprescindibile la tutela e il sostegno delle istituzioni. Obiettivo che non può prescindere da una impostazione programmatica di largo respiro, che metta in continua sintonia il pubblico e il privato, scinda le responsabilità, mobiliti le

"Jobs Act, bene l’accordo sull’articolo 18" Per il senatore Ruta la decisione assunta nel Pd sana una ferita insostenibile CAMPOBASSO. "L’intesa raggiunta nel Partito Democratico per modificare il Jobs Act nel senso di reintrodurre l’obbligo di reintegro anche per i licenziamenti disciplinari, qualora venisse accertato dal giudice l’infondatezza del provvedimento disciplinare stesso, è un risultato importante". Lo sostiene il senatore Roberto Ruta. "All’indomani del voto di fiducia richiesto dal Governo al Senato avevo sottoscritto con altri senatori del Partito Democratico un documento indirizzato al Presidente del Consiglio Renzi con cui chiedevamo la reintroduzione, per i casi di reintegro sul posto di lavoro, anche della fattispecie dei licenziamenti disciplinari e questo ponendolo come una condizione necessaria per proseguire il percorso di condivisione dell’azione di governo. Le novità positive introdotte nel Jobs Act, come il contratto a tutele crescenti e come l’allarga-

mento delle situazioni di precariato che possono godere degli ammortizzatori sociali, venivano offuscate dall’indietreggiamento sul fronte dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, provocando una ferita insanabile nel percorso dell’azione riformatrice di un governo di centrosinistra. Quella ferita si è deciso di rimarginarla dando nuovo vigore e nuovo entusiasmo alla coraggiosa azione del governo e del centrosinistra di riformare profondamente e tempestivamente l’Italia".

sinergie e acceda in pianta stabile all'innovazione e dia fondo alla ricerca scientifica. Riaccendere i motori. Utilizzando con acume le risorse che sono ancora reperibili e aprire con nuova linfa intellettuale e politica la porta che mette in comunicazione il mondo universitario e quello imprenditoriale. Ciò impone che la Regione esca dall’indeterminismo in cui è impantanata e chi la guida riesca una volta per tutte a dimostrare di essere capace di innovare la politica con le doti professionali e la sensibilità dell’operatore economico che lo hanno distinto nella fase di anticamera. L’Osservatorio Economico-Statistico Regionale ha avuto qualche merito nel dare informazioni. Occorre che riprenda il ruolo di coscienza della politica regionale, per aiutarla nelle scelte programmatiche più opportune. E chissà se il presidente Frattura ricorda di aver affermato più volte, e in più occasioni al tempo della sua permanenza al vertice della Camera di Commercio di Campobasso e dell’Unioncamere, che il Molise deve puntare su un modello di sviluppo dinamico e attento alla qualità. Valeva per i suoi interlocutori allora, oggi vale soprattutto per lui. Dardo

L’INTERVENTO

Area di crisi, buon passo della deputazione parlamentare del PD Molise Di Nicola Messere* Finalmente inizia l’iter per il riconoscimento dell’area di crisi del distretto produttivo Campochiaro-Boiano-Venafro. Dopo la grande manifestazione organizzata da GGIL, CCISL e UIL alla fine di giugno, i Comuni interessati, la Regione e le Associazioni di categoria hanno stilato un documento da sottoporre al Ministero dello Sviluppo Economico per superare il grave momento di crisi che stanno attraversando in modo particolare alcuni settori produttivi come l’agroalimentare, il manifatturiero e il metalmeccanico. Certo “dichiara Messere” mi sarei aspettato che nel documento si fosse evidenziato meglio la crisi del settore edile che ha superato abbondantemente il livello di guardia. La massa salari del settore edile in regione è passata da 55.000.000,00 di euro del 2008 a poco più di 25.000.000,00 del 2013 di euro con una perdita occupazionale del 50%, cioè oltre

4000 addetti in meno, tanto che In Molise molte imprese edili hanno chiuso e molte altre lo stano per fare. Ora,“sostiene Messere” è indispensabile far fronte comune per portare a casa il massimo del risultato possibile poi, indiscutibilmente a mio avviso, ci sarà bisogno di una cabina di regia che definisca le linee per uno sviluppo compatibile in linea con quello che sono le prospettive e le potenzialità della nostra Regione. Personalmente “continua Messere” ribadisco il mio impegno in Segreteria regionale del PD Molise per dare il massimo del sostegno alla Deputazione Parlamentare e al nostro Governo Regionale su questa iniziativa specifica e su altre che il Presidente Frattura e la sua Giunta staportando avanti e che stiamo condividendo in segreteria. Sono sicuro che, se saremo capaci di analizzare i problemi e le relative ipotesi di soluzione e la smetteremo di lamentarci utilizzando

il chiacchiericcio a ogni piè sospinto non per il bene collettivo ma per piccoli interessi di bottega, usciremo presto daquesta situazione terribile di crisi economica e, consentitemi di aggiungere, quella sociale a mio avviso ancora più pericolosa in cui versa il nostro territorio. Sia ben chiaro che le colpe di questo disastro è da ricercare negli ultimi 20 anni di amministrazione regionale e non nell’attuale amministrazione regionale che se pur naviga a vista cerca di adoperarsi per uscire da questa situazione e ridare un minimo di dignità ai molisani. Vorrei “conclude Messere” che l’intera coalizione di Centro Sinistra fosse consapevole di questo e rivolgesse,al netto delle critiche a volte giuste mosse al nostro Governo regionale, gli attacchi politici a chi ha distrutto il nostro sistema produttivo e sociale. *Responsabile Infrastrutture e trasporti


TAaglio lto Le risorse idriche del Molise costituiscono una piattaforma di obiettivi di sviluppo, di progetti e di destinazioni d’uso intorno alla quale si concentrano e premono interessi di natura economica e sociale che a loro volta pretendono grande senso di responsabilità e grande padronanza da parte di chi istituzionalmente è chiamato a gestirle. Una ricchezza che solo pochi sanno considerare nella reale sua dimensione, quasi nessuno, invece, sa sviluppare in una reale politica di sviluppo. Da nessuna parte si riesce a raccogliere infatti un dato statistico, un atto amministrativo, un segnale politico da cui assumere la certezza che il Molise riesca a trarre dalle risorse idriche qualcosa per la sua economia Anche i rapporti con le regioni confinanti (Abruzzo, Campania e Puglia), che dell’acqua molisana fanno incetta a buon mercato, sono sostanzialmente piegati agli interessi prevalenti degli interlocutori. Ciò perché, è evidente, il Molise non ha un piano per lo sfruttamento e per l’utilizzo delle risorse idriche. Questa carenza autorizza le regioni confinanti a “pretendere” parte della nostra acqua e – incredibile, ma vero – a sottopagarla. Né l’acqua raccolta nelle dighe del Liscione, di Chiauci, di Occhito, di Arcichiaro (Guardiare-

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Abbondiamo d’acqua ma incapaci di gestirla Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e il volume di risorse idriche disponibili gia) e quella da raccogliere a Piano dei Limiti, in prossimità di Colletorto, è finalizzata con certezza ad un uso specifico che aiuti l’economia del Molise a trarne vantaggio. Abbiamo un “tesoro” e non siamo nella condizione di farlo fruttare. I piani irrigui e i piani della distribuzione dell’acqua per uso potabile sono evanescenti. Eppure c’è stato un tempo in cui s’è discusso con sana intenzione e a livello alto di responsabilità. Viene alla mente l’incontro tra Michele Iorio, presidente della Regione, e Antonio Di Pietro, ministro delle infrastrutture, per valutare già a quel tempo (siamo nel 2008) l’urgenza di portare a conclusione l’invaso sul Trigno e di stabilire

con chiarezza assoluta i rapporti con l’Abruzzo sulla derivazione dell’acqua (a fluenza) all’altezza di S. Giovanni dei Lipioni, in territorio di Trivento, troppo sbilanciati in favore del nucleo industriale di San Salvo. Sempre in quel tempo c’è stato l’incontro di Iorio con il governatore della Puglia Niki Vendola per mettere a

punto l’invaso di Piano dei Limiti, a valle delle diga d’Occhito, e la destinazione dei previsti 11 milioni di metri cubi d’acqua dal fiume Fortore. Tutto questo accadeva in ossequio alla considerazione che le risorse idriche del Molise costituiscono il presupposto cardine di un insieme di obiettivi di sviluppo, di progetti, e di

destinazioni che il Molise, in proprio, e in partnership con le regioni confinanti, ha il dovere di tutelare e di valorizzare. Dobbiamo purtroppo annotare con rammarico che gli invasi si sono risolti nell’alterazione dell’ambiente e del territorio, le risorse idriche una potenzialità inespressa, e la contrattazione per un diverso e più redditizio rapporto con Abruzzo, Puglia e Campania, un impegno vistosamente mancato. Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e un volume di tanto misero e deludente. E meno che mai una classe politica e una classe dirigente così vistosamente inadeguata a farsi valere e a difendere gli interessi veri della collettività molisana.

Il Molise non è più regione verde Le tre aree circondate dall'eolico selvaggio e il Parco del Matese fermo negli intenti Il Molise annovera tre riserve naturali statali (Collemeluccio – Montedimezzo e Pesche), due riserve naturali regionali (Oasi Wwf di Guardiaregia e il Torrente Callora), l’area protetta di Bosco Casale (Oasi Lipu di Casacalenda) e uno spicchio del Parco nazionale d'Abruzzo che all’apparenza fanno credere di essere di fronte a una regione virtuosa, che tiene a salvaguardare le peculiarità del proprio territorio nonché impegnata a preservarlo e a valorizzarlo. All'apparenza. Perché poi nei fatti la musica è ben altra. Prolificano i pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista paesaggistico; gli incendi ogni estate distruggono centinaia di ettari di bosco; non mancano le cave estrattive e le discariche a cielo aperto, e forme inquietanti di inquinamento dell’aria, dei terreni e dell’acqua sono soggette a controlli approssimativi che le rendono persistenti e pericolose. A questo si aggiunga l’invasione del cemento anche nelle aree di pregio ambientale (lottizzazioni in zona agricola). E oggi si profila una centrale a biomasse. Sicché, le tre riserve naturali statali, le due riserve naturali regionali, l’area protetta di Bosco Casale e lo spicchio di Parco nazionale d’Abruzzo incidono ben poco sulla volontà e capacità di chi ha governato e governa il Molise a considerare il

territorio una risorsa e un'occasione di crescita. Raccontiamo infatti di realtà statiche, per giunta marginali ad ogni forma di sfruttamento scientifico e turistico. Dicono niente. Non muovono attenzione, interesse, passione, né catalizzano i cultori e i cantori della natura evidentemente in tutt’altre faccende affaccendati. Alcuni dei quali dallo stato delle cose traggono finanche vantaggi economici. Diversamente, darebbero linfa all'idea del Parco del Matese e alla individuazione di altre aree protette concepite in chiave turistica e ambientalistica. Ovvero, volte a creare occasioni di crescita e di sviluppo mediante l’organizzazione di sistemi amministrativi e gestionali del territorio. Se la memoria non ci trae in inganno, l'idea del Parco del Matese e di altre aree protette da individuare per arricchire l'appeal turistico-ambientale-naturalistico del Molise galleggia da circa un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali. Ultima iniziativa in ordine di tempo, fu la proposta di legge del consigliere regionale Ric-

cardo Tamburro (oggi personaggio in stand-by ai margini del centrosinistra) con cui venne riaperto il capitolo della istituzione del Parco del Matese. Argomento intorno al quale precedentemente si erano cimentati, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica e personalità amministrativa, diversi consiglieri regionali e qualche assessore di transito all'ambiente. Ancora prima c’erano stati aborti in serie di proposte di legge e frettolose retromarce. Finanche l'università del Molise, qualche anno fa, sull'idea del Parco s'è resa protagonista, in connessione col Consiglio regionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo "I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo" tradottasi, poi, in un’occasione fallita. Il che la dice tutta come sia difficile cavare il ragno dal buco.


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"Petraroia? Speriamo abbia ritrovato la strada della saggezza" Il presidente dell'Unione Ciechi, Condidorio, torna sui temi di politica sociale CAMPOBASSO. Marco Condidorio risponde all’annuncio fatto dall’Assessore Petraroia circa l’avvenuto accredito, da parte del Ministero del lavoro, di 1.050.472 euro relativo alla seconda parte del Fondo nazionale per le politiche sociali riferito al 2014 e contestualmente dello “sblocco” di 2.346.000 euro per il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. In sintesi, la Regione Molise attualmente disporrebbe di 2,1 milioni di euro da assegnare agli Ambiti territoriali di Zona per le attività di servizio sociale finalizzate alle fasce fragili delle famiglie molisane e all’assistenza domiciliare degli anziani e delle persone in situazione di disabilità. Il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Molise, nonché Presidente dell’Osservatorio

regionale delle APS, Associazioni di promozione sociale, Marco Condidorio chiede all’Assessore alle Politiche Sociali Michele Petraroia, e alla Struttura, di conoscere dettagliatamente gli atti deliberatori e le procedure di assegnazione e di finanziamento dei progetti. "Visto l’ incremento di risorse economiche, pari a 400 mila euro, sul bando 2014 del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, ci aspettiamo – aggiunge Condidorio - di vedere confermato e ampliato il numero dei casi presi in carico nella scorsa annualità (ricordiamo 297 adulti e 54 minori). Inoltre, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti in quanto Ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, vigilerà per una tempestiva attuazione delle 710 borse lavoro per i soggetti svantaggiati finanziate, per il periodo gennaio-giugno 2015, dalla Regione Molise, con 2 milioni di euro". A margine di quanto detto sin qui, Condidorio, ha istituita - in qualità di Presidente regionale dell’UICI Molise Onlus una Commissione di vigilanza regionale per la tutela delle persone in situazione di disabilità visiva grave, assoluta e di pluurihandicap; persone di cui molto spesso, a causa di una normativa non propriamente conforme alle criticità, vengono penalizzate ed escluse perché ritenute paradossalmente “abili” e non “in situazione

Il Piano è partito in sordina. Ieri incontro ad Assindustria con la Regione CAMPOBASSO. Quasi 300 laureati molisani hanno aderito all’edizione 2011. Quasi 100 i progetti innovativi proposti, 40 dei quali portati a termine. Il 13% di assunzioni alla conclusione del progetto. Questi, in sintesi, i numeri della prima edizione del “Project Work Innovazione” promosso dall’università degli studi del Molise (Area Servizi Ricerca – Settore ILO) e finanziato dalla Regione Molise attraverso il piano integrato “giovani Molise”. A breve, tra qualche giorno, verrà pubblicato il bando per la seconda edizione del progetto. “In un momento congiunturale di crisi sostanziale per l’economia molisana e in una delle fasi più difficili sul fronte occupazionale – commenta il Presidente degli Industriali Mauro Natale – riteniamo utile dare il nostro appoggio ad ogni iniziativa volta alla promozione di progetti che possano servire a ridare slancio al tessuto imprenditoriale locale e a coinvolgere i giovani. Il Progetto in questione – continua Natale –

Urra’! Urra’! Urra’! il MOLISE si è SVEGLIATO… di Giovanni VENUTO

mira a favorire l’incontro tra mondo produttivo e competenze specialistiche, attraverso la realizzazione di progetti d’innovazione in azienda. Come si avrà modo di ascoltare domani, è prevista per i giovani laureati residenti in Molise, di età non superiore ai 35 anni, l’attivazione di percorsi di tirocinio di 6 mesi, con un’indennità di partecipazione mensile pari a € 450,00. Mi auguro che l’incontro che terremo – conclude il Presidente degli Industriali - possa servire ai giovani molisani e alle aziende che sono interessati a realizzare progetti innovativi”.

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non auto-sufficienza”. "Le politiche sociali sono il capitolo più delicato è importante di un bilancio pubblico a cui le istituzioni per prime debbono rispetto e dignità nell’osservazione di quei principi costituzionali sino ad oggi per noi inviolabili".

L’INTERVENTO

Dormire bene fa bene alla salute, ma quando si dorme nei confronti della politica locale, si permette ai regnanti del bla,bla,bla, di continuare a non fare niente per i cittadini….ah! Pardon, escluso per gli Amici degli Amici e i Parenti sino alla loro 3^ generazione. Pero’ ogni Film ha un inizio ed una Fine, sembra finalmente che le battaglie di pochi abbiano risvegliato le coscienze dei molti. La scandalosa approvazione di un permesso a costruire una Azienda inquinante, in un territorio vocato, alla Agricoltura e al Turismo, ma poi una revoca strappata a furor di popolo, ha dimostrato finalmente che i molisani veri, quelli che ogni giorno sudano per guadagnarsi da vivere per le proprie famiglie, sono stufi e arrabbiatissimi di come continuano ad an-

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dare le cose in questa nostra Regione. L’illusione di aver finalmente bocciato nelle cabine elettorali dell’ultima tornata, il Re della Piana dei Mulini, che aveva regnato per dieci lunghi anni ed aver trovato un nuovo presidente che potesse rilanciare finalmente il molise, è naufragata davanti ad una serie di catastrofiche decisioni che stanno distruggendo quasi definitivamente quella poca economia industriale che era stata il fiore all’occhiello Molisano. La musica stonata dei verbi al futuro: faremo, non Ci Saranno Problemi, non passeranno piu’ di 3 o 4 settimane e risolveremo tutto, manterro’ le Promesse del mio Programma……quali? se la Sanita’ Pubblica e alla canna del Gas, L’autostrada che Non si doveva

fare, continua a mantenere un Consiglio di Amministrazione inutile, la GAM/Solagrital, lo Zuccherificio, i distretti industriali di Pozzilli, Bojano e Termoli (sono diventati delle cartoline del deserto), Un Battello che doveva portare turisti in Molise e sulle coste Balcaniche, giace incatenato al Molo di Termoli, Le strade franano e gli incidenti aumentano, la guardia di Finanza e la Corte dei conti corrono da una parte all’altra per sequestrare documenti, atti e materiale vario da controllare, la lista dolorosa potrebbe ancora allungarsi, beh! forse come ha detto un simpatico ma scomodo sindacalista…..è giunta l’ora di chiedere a viva voce ed ogni giorno le dimissioni di un Maestro di Musica e s p e r t o d e l Bla,Bla,Bla……


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Piacevolmente sorpresi: attuata una salutare forma di collaborazione

Una piattaforma regionale per la gestione dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica data in uso dalla Toscana al Molise

Un modo tecnologicamente avanzato di tenere sotto controllo le centinaia di strutture (pubbliche private) destinate alle funzioni scolastiche Le Regioni che decidono di collaborare, di scambiarsi notizie, conoscenze strumenti e applicazioni costituiscono una salutare forma di collaborazione, un modo evidente di come si possano superare gli egoismi di parte e migliorare le proprie e le altrui condizioni organizzative e operative. Addirittura c’è una disposizione di legge, l’articolo 69 del decreto legislativo 82 del 7 marzo 2005, che prevede che le Pubbliche amministrazioni possano reciprocamente fornire e fornirsi di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico. Di leggi, a ben vedere, in Italia abbondiamo, ma c’è il difetto che si conoscono poco e poco vengono applicate. La Regione Toscana e la Regione Molise su questi presupposti hanno sottoscritto una convenzione mediante la quale la Toscana cede gratuitamente al Molise il riuso della piattaforma regionale per la gestione dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica di sua proprietà. Uno strumento di particolare rilievo e utilità. Basti pensare che attraverso la piattaforma si possono implementare e gestire la scheda nazionale dell’Anagrafe degli edifici scolastici; la scheda dell’intesa istituzionale concernente “ indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di elementi non

strutturali negli edifici scolastici”; la localizzazione geo referenziata degli edifici e dei punti di erogazione del servizio scolastico; la gestione delle planimetrie Cad riferite agli edifici scolastici; la gestione delle planimetrie degli edifici scolastici in formato Pdf; la gestione delle mappe degli edifici scolastici in formato PDF contenenti l’identificazione delle tipologie e della destinazione d’uso degli spazi; la gestione e profilazione degli utenti; la gestione delle richieste di finanziamento relative i singoli edifici scolastici; la reportistica predefinita relativa ai dati contenuti nella scheda dell’anagrafe degli

Post sisma, liquidati 4,5 milioni di euro CAMPOBASSO. Il presidente Paolo Di Laura Frattura esprime molta soddisfazione per i 4.544.612,78 euro destinati alla ricostruzione post-sisma che l’Agenzia regionale di protezione civile, perfezionando l’iter, è riuscita a liquidare: “Grazie all’intervento sinergico di Regione e Arpc, grazie al rigore e alla concretezza del lavoro condotto dal direttore dell’Agenzia di protezione civile, Sandra Scarlatelli, e dal consigliere delegato, Salvatore Ciocca – dichiara Frattura –, oggi chiudiamo la tranche per l’erogazione dei pagamenti per oltre 4,5 milioni di euro. A breve avremo nuovi trasferimenti sta-

tali derivanti dagli accordi di programma già sottoscritti. In

L'ufficio della Protezione civile ha erogato i relativi finanziamenti circolo, dunque, risorse importanti per le ditte creditrici non solo sul piano finanziario ma anche e soprattutto sul piano sociale”.

edifici scolastici. Un pozzo di notizie, di aggiornamenti in progress, di elementi che consentono di avere sempre sotto controllo lo stato delle cose e la loro evoluzione. Avendo in rete l’aggiornamento immediato di tutte le certificazioni di ogni singolo edificio scolastico, dei lavori di messa in sicurezza effettuati, degli interventi di adeguamento progettati e di qualsiasi altra informazione connessa con quel determinato immobile, sarà quanto mai agevole, soprattutto, programmare gli interventi che necessitano, favorendo in maniera esponenziale le amministrazioni locali (Comuni e Province) che delle strut-

ture scolastiche hanno la diretta responsabilità. Un modo tecnologicamente avanzato di tenere sotto controllo le centinaia di strutture (pubbliche private) destinate alle funzioni scolastiche sulle quali, è giusto ricordarlo, c’è molto da fare ma anche molto è stato fatto in termini di sicurezza. Siamo piacevolmente sorpresi, pertanto, di questa notizia, di questa attenzione che la Regione Molise ha saputo volgere alla consorella Toscana decisamente più avanti nella gestione del territorio, nella legislazione, nella organizzazione dei servizi. Da queste colonne abbiamo spesso indicato provvedimenti, scelte, decisioni prese in Toscana che avrebbero potuto essere ricalcati e trasferiti nella nostra realtà. Ricordiamo, ad esempio, la bontà dei contratti della Regione Toscana con le Ferrovie, per la loro capacità di proteggere e salvaguardare i diritti dei viaggiatori, la puntualità degli orari, la pulizia delle vetture. Ovvero tutto ciò che invece la Regione Molise non riesce ad ottenere, nonostante sia una generosa contributrice delle Ferrovie italiane. In vicinanza del rinnovo (o meno) di un nuovo contrattato, l’assessore Nagni potrebbe prendere ispirazione ed esempio dalla Toscana. Non costa assolutamente niente. Dardo

Anas, due bandi di gara per lavori sulle strade statali molisane, per un importo di quasi 2 milioni di euro CAMPOBASSO. L’Anas pubblicherà lunedì 17 novembre 2014 sulla Gazzetta Ufficiale, due bandi di gara per lavori sulle strade statali molisane, tra le provincie di Isernia e Campobasso, per un investimento complessivo di quasi due milioni di euro. Il primo bando prevede i lavori di manutenzione sulle strade statali 6 Dir “Casilina”, 17 “Dell’Appenino Abruzzese e Appulo Sannitica”, 17 Var “Isernia – Castel di Sangro”, 85 “Venafrana”, 85 Var “Variante di Venafro”, 87 “Sannitica”, 158 “Della Valle del Volturno”, 650 “Di Fondo Valle Trigno”, 652 “Di Fondo Valle Sangro”, 710 “Tangenziale Est di Campobasso” e 711 “Tangenziale Ovest di Campobasso” . L’importo complessivo dell’appalto è di 980 mila euro. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso il Compartimento della Viabilità per il

Molise – Ufficio Gare e Contratti – via Genova 54 – 86100 Campobasso, entro le ore 12,00 del 12 dicembre 2014. Il secondo bando riguarda i lavori di manutenzione sulle strade statali 647 e 647 Dir “Fondo Valle del Biferno”, 16 “Adriatica”, 87 “Sannitica”, 709 “Tangenziale di Termoli, 212 “Della Val Fortore”, 645 “Fondo Valle del Tappino”, NSA 278 “Ex SS 212 - Variante di Riccia”, NSA 340 “Ex SS 17 - Variante di Riccia”, NSA 365 “Ex SS 212 - Variante presso Torrente Tappino”, NSA 366 “Ex SS 645 - Variante presso Campodipietra”, NSA 358 “Ex SS 12” (vecchia sede). L’importo complessivo dell’appalto è di oltre 990 mila euro. Entrambi gli appalti sono stati finanziati con i fondi di bilancio stanziati dall’Anas per il 2015 ed il termine stabilito per l’esecuzione dei lavori è fissato al 31 dicembre 2015.


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Campobasso

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senza alcun finanziamento pubblico

Evento in videoconferenza interregionale il 15 novembre

Riscrivere i testi di storia: una necessità da non eludere ancora

Nessun sentimento recriminatorio o di rivincita, bensì una legittima richiesta di riconoscimento della identità meridionalistica trascritta nella storia nazionale La Comunità – Riscrivere i testi di Storia- ha organizzato in videoconferenza interregionale per il 15 novembre l’evento culturale finalizzato al ”Lancio della Petizione: Riscrivere i testi di Storia e reinserimento degli Autori meridionali nei programmi scolastici “, al quale parteciperanno gli insegnanti delle Istituzioni scolastiche di sette sedi regionali meridionali. Esso non vuole assolutamente animare sentimenti recriminatori o di rivincita, bensì una legittima richiesta di ricono-

scimento della identità meridionalistica trascritta nella storia nazionale da uomini della caratura di Cuoco, Nitti, Dorso, Genovese, Pagano, Filangieri, e farlo in maniera serena e diffusa su tutto il territorio nazionale, per evitare che la conoscenza della storia nazionale venga riproposta in maniera strumentale a certi interessi personali, sen non addirittura malavitosi. Si vuole che sia lo Stato a proporre una riscrittura della Storia dell’Unità d’Italia, ritenendo necessario affermare una

Unità che si basi sul reciproco rispetto delle diverse culture regionali, tutte di pari dignità. Gli argomenti che verranno trattati intendono evidenziare l’importanza che aveva assunto, tra l’altro, la valorizzazione della Persona nei 150 anni antecedente l’Unità d’Italia, di cui sono espressione il Sistema Sanitario e la psichiatria positiva di Biagio Miraglia, le teorie democratiche del Filangieri, Scienza della Legislazione e la Costituzione Partenopea di Mario Pagano. La Comunità “Riscrivere i

testi di Storia” è un insieme di Persone che condividono e perseguono lo stesso ideale, senza voler costituire un centro di potere politico o un’associazione. Alcuni fanno già parte di Circoli culturali, sono professionisti privati o della pubblica amministrazione, impegnati da moltissimi anni nella ricerca e diffusione della nostra Storia e Cultura, antecedente l’Unità d’Italia, con pubblicazioni ed interventi nelle scuole o nei convegni.

Il Centro storico ospita “Vivi la tua città” L’inaugurazione della serata si avrà a Fondaco della Farina. Soddisfatto l’assessore Colagiovanni CAMPOBASSO. L’evento ‘Vivi la tua Città’ nel Centro Storico è pronto per illuminare il borgo antico, così come non accadeva da tempo immemore. Questa sera, dalle ore 18, sarà possibile vivere un’area troppo spesso dimenticata ma, al contempo, di grande valenza storica per la città di Campobasso. L’inaugurazione della serata è in programma alle 17,30 a Fondaco della Farina con il taglio del nastro da parte del sindaco Antonio Battista, degli assessori Salvatore Colagiovanni e Emma de Capoa, insieme agli organizzatori di ‘Vivi la tua Città’, il direttore artistico Max Manocchio, il direttore tecnico Maurizio Discenza e le segretarie Claudia Mistichelli e Annarita Meola. Sarà presente anche l’artista Domenico Fratianni, il quale terrà una mini-mostra a Piazzetta Palombo e che ha donato il logo al gruppo di lavoro ‘Vivi la tua Città’, diventato il nuovo simbolo che contraddistinguerà tutti gli eventi cittadini. Lo staff organizzativo sta ultimando un lavoro di grandi dimensioni e nulla è stato lasciato al caso, come confermano coloro che, nelle ultime settimane, hanno contribuito a realizzare la seconda manifestazione a costo zero per l’amministrazione comunale in appena cinquanta giorni. “Abbiamo lavorato sodo – afferma in coro lo staff di ‘Vivi la tua Città’ – per regalare alla città di Campobasso un nuovo evento a costo zero. Come già ripetuto in più circostanze, d’accordo con l’assessore Salvatore Colagiovanni con il quale ci siamo giorno per giorno confrontati, abbiamo scelto il borgo antico di Campobasso, perché occorre rivalorizzarlo e ripopolarlo. Dal centro storico dovrà essere rilanciato il turismo e il commercio cittadino. È stato un lavoro intenso, ma anche soddisfacente dal punto di vista professionale e personale. Per noi è motivo di orgoglio poter contribuire a realizzare qualcosa per

Campobasso, che è la città dove viviamo e per la quale auspichiamo una pronta rinascita, per ribadire nuovamente il suo ruolo di guida regionale. Siamo convinti che il centro storico sabato sera sarà popolato come non accadeva da troppo tempo e il nostro grazie va, oggi, a tutti coloro che hanno aderito alla proposta dell’associazione ‘Campobasso Insieme’ e che, quindi, saranno con uno stand tra le strade e nelle piazze del borgo antico. Saranno sessanta gli espositori e la nostra punta di diamante sarà la mini-mostra del maestro Domenico Fratianni, che avrà come location Piazzetta Palombo. Come ha più volte sottolineato l’assessore Salvatore Colagiovanni, con Fratianni abbiamo innalzato il livello culturale della manifestazione. Il nostro ringraziamento, domenica mattina, invece andrà a tutti coloro che varcheranno le porte d’ingresso del centro storico, luogo di vita sociale, commerciale, culturale e religiosa di Campobasso dal XIV secolo in poi”. Le aree interessate dall’evento saranno Piazza Prefettura, Piazzetta Palombo, Via Cannavina, Fondaco della Farina, Largo San Leonardo, via Orefici, via Marconi e via de’ Ferrari, che resteranno chiuse al traffico dalle 10 di sabato 15 novembre alle 2 di domenica 16 novembre 2014. In Piazza Pepe (dal monumento fino al Teatro Savoia) si esibirà il Gruppo Folkloristico ‘Polifonica Monforte’ e ci saranno 28 stand: dall’enogastronomia (ristorazione, sommelier di vino, assaggiatori d’olio, esposizione di castagne, dolciumi, tartufi, i prodotti biologici della Confederazione Italiana Agricoltori, le mele biologiche esportate in tutta Europa di Castel del Giudice, esposizione di confetti, cioccolata, del pandolce e delle noci), al mercatino dell’usato, a momenti da condividere con l’associazione ‘Storica’, all’oggettistica e

“Recuperare terreni per il lavoro” Il Comune di Bojano ha pubblicato un bando per l’acquisizione di aree abbandonate BOJANO. Il Comune di Bojano con un avviso pubblico comunica la volontà di acquisire la disponibilità di terreni privati per lo svolgimento di attività agricole. “I soggetti interessati potranno manifestare la propria disponibilità presso l’ufficio comunale dell’Assessorato al Lavoro nei giorni di lunedì e venerdì alle ore 10 alle ore 12, oppure telefonando allo 0874.772844 o inviando un fax allo 0874.773396. in seguito alla valutazione del classamento e delle caratteristiche dei fondi proposti saranno definite le eventuali

forme gestionali e contrattuali”. Questa iniziativa rientra in un progetto dell’assessore al lavoro Carlo Perrella che attraverso l’utilizzo di terreni abbandonati cercherà di creare nuovi posti di lavoro per combattere il fenomeno sempre maggiore della disoccupazione. Il recupero e la valorizzazione dei terreni abbandonati potrà così sviluppare il settore dell’agricoltura e dell’allevamento attraverso la produzione di prodotti derivanti da questi settori creando un mercato caratterizzato dalla tipicità molisana.

alla pittura su stoffa, alle ceramiche, alla lana cotta. Ci sarà uno stand di imprenditori molisani sull’accesso ai servizi internet, ma anche l’Associazione ‘La tua voce’ con la clown terapia, l’Ente Nazionale Protezione Animali e l’Associazione ‘La Mantigliana’. A Piazzetta Palombo è in programma la mostra dell’artista Domenico Fratianni e ci saranno stand enogastronomici di imprenditori molisani. Si esibiranno, inoltre, i ‘Blu Iguana’, gruppo blues campobassano, dalle ore 20; dalle 18, invece, spazio ai ragazzi del Liceo Galanti. In via Cannavina ci saranno stand di origami, pittura su stoffa, quadri, decoupage, presepi, oggettistica, bigiotteria, oltre a quelli enogastronomici. A Largo San Leonardo spazio all’enogastronomia locale con l’arte casearia e farine, legumi, confetture, oltre al dolce piacere del caffè con il marchio ‘Monforte’. Anche qui ci sarà un momento musicale. A Fondaco della Farina, location scelta per l’inaugurazione della serata, con la musica de ‘I Musici’, ci sarà un’esposizione di mosaici e il laboratorio della Pasticceria ‘Dolce Napoli’, che realizzerà anche la torta che inaugurerà l’evento. In via Marconi ci saranno il mercato dell’antiquariato e il mercato equosolidale; in via de’ Ferrari degustazioni ai pub, musica rock Oveslow Tensione Stopunk e dalle 23 ancora musica a cura dei Pub. In via Orefici sarà possibile visitare gli stand di prodotti biologici, laboratorio per bambini, bigiotteria, atelier, quadri e presepi. Non mancherà, per i più piccini e i più golosi, lo zucchero filato al quadrivio tra Piazza Pepe, via Marconi, via Cannavina e via Orefici.

“Incentivi economici per adottare i cani” L’iniziativa è del Comune di Trivento che ha previsto un contributo per chi vorrà prendersi cura di un animale TRIVENTO. Il Comune di Trivento prova, con incentivi economici, a trovare una sistemazione adeguata ai cani presenti nel canile ora gestito da una società privata. È stata avviata anche una campagna di sensibilizzazione in favore degli animali randagi per favorirne l’adozione. “Si rende noto che presso il canile della società Siac in Ripabottoni vengono custoditi a carico del Comune di Trivento i cani randagi presi nel territorio comunale. Il Comune di Trivento intende dare in adozione a persone maggiorenni interessate i cani randagi presenti in questo canile. Le persone interessate dovranno fare domanda in carta libera al Comune di Trivento dove dovranno precisare nome, cognome, data, luogo di nascita, residenza ed indirizzo; di essere disposte a prendere in adozione l’animale, o gli animali ed a custodirlo/i a tempo indeterminato; di avere la materiale disponibilità di un luogo in cui custodire l’animale (indicare il luogo); di non essere già proprietario di un numero di cani maggiore a cinque; di essere a conoscenza delle norme in materia di custodia di animali. L’assegnazione sarà fatta secondo l’ordine di presentazione delle domande, certificate tramite il numero di protocollo del Comune. La scelta del/i cane/i da adottare sarà effettuata, sempre in base all’ordine di presentazione delle domande dal richiedente al momento dell’assegnazione. L’assegnazione verrà fatta presso la

sede del canile tramite la compilazione della scheda di affido, da inviare per conoscenza al Servizio veterinario dell’Asrem di Campobasso e al Comune di Trivento. L’ufficio ragioneria del comune provvederà al pagamento del contributo “una tantum” di 200 euro per ogni cane trascorsi tre mesi dall’affidamento, previa verifica dell’esistenza in vita nonché dello stato di salute e delle condizioni ottimali dell’animale. Il richiedente dovrà provvedere al prelevamento del/i cane/i presso il canile di Ripabottoni, compatibilmente con gli orari di apertura praticati dalla società di gestione Siac di Frosolone. Il Comune si riserva di effettuare controlli periodici onde verificare lo stato di salute e la corretta custodia del/i cane/i adottato/i. Nel caso l’adottante violi le norme in materia di custodia degli animali, qualora la violazione non costituisca più grave reato, verrà sanzionato a norma delle leggi vigenti e verrà introdotta immediatamente l’adozione e recuperato il relativo contributo erogato. Per quanto non espressamente previsto dal presente avviso si fa rinvio alle norme statali e regionali vigenti in materia. Le domande di adozione dei cani, indirizzate al Comune di Trivento, dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo, a mano o tramite il servizio postale, entro venti giorni dalla data di pubblicazione del presente bando all’albo”.


Campobasso

7 15 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

De Matteis: “Siamo alla fine”. Una riforma che ha creato solo guai

Provincia, situazione d’emergenza Senza soldi per riscaldare le scuole o garantire manutenzione alle strade. CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis ha convocato una conferenza stampa urgente, ieri mattina, sulla situazione di emergenza economica in cui versa l’ente e le Province in generale. All’appuntamento è stato presente anche il presidente della Provincia di Isernia Luigi Brasiello. Dello stato di profonda emergenza, come la stampa ben sa, ne è a conoscenza la delegazione parlamentare molisana, il prefetto di Campobasso e il presidente della Giunta regionale del Molise. Una riforma a metà quella delle Province. Per molti andavano cancellate per altri, invece, salvate per fare fuori le Regioni. Ne è venuta fuori una legge a metà che le lascia in piedi avendo abolito solo il voto popolare. Un pasticcio all’italiana. Come all’italiana la decisione del governo di tagliare gradualmente i fondi ad esse destinate tanto

da metterle oggi nell’impossibilità di erogare i servizi a partire dalla manutenzione delle strade per passare alle spese di riscaldamento per le scuole. Una follia dal punto di vista funzionale e di erogazione di servizi. Così a Campobasso come a Isernia ma in tutte le province d’Italia. Eppure questo Ente locale era una forma di organizzazione politico-amministrativa decentrata che, con un forte radicamento territoriale, aveva un ruolo essenziale di programmazione e di intervento sui problemi aventi effettive dimensioni sovracomunali, nonchè di sviluppo economico. Nel sistema delle autonomie territoriali la Provincia arginava il centralismo della Regione e favoriva la collaborazione fra aree confinanti. Nel quadro della crisi economica e politica che da tempo ci attanaglia, sull’altare del cambiamento, evidentemente, occorrevano vit-

time sacrificali. E così è stato per la Provincia. Senza avvedersi, però, che in questa maniera sono stati soppressi i servizi che l’Ente istituzionalmente forniva alla nostra popolazione, che comportano spese necessarie e richiedono strutture amministrative e tecniche competenti. Oggi gli enti sono in stato comatoso e i cittadini senza strade adeguate, senza manutenzione delle stesse e con l’edilizia scolastica a pezzi e senza soldi per il riscaldamento. Cosa è rimasto? Il simulacro di Provincia che per convenienza di spartizione di potere politico i partiti dominanti hanno ancora mantenuto in piedi, delle elezioni farsa non più su base elettiva da parte dei cittadini, ma sul voto di consiglieri comunali di tutta la provincia ad una lista unica precostituita, col relativo presidente. Questo è quanto rimasto in piedi. Ma a qualcuno è passato per la

mente che ci sono servizi essenziali da assicurare? Scuole alle quali garantire manutenzione e riscaldamento; strade da asfaltare e mantenere in efficienza? Come, inutilmente, nel cambiamento in atto abbiamo sperato che si realizzasse almeno un certo equilibrio di obiettivi tra le grandi aree e differenti che compongono la nostra provincia (montana, collinare e pianura): i Comuni montani avrebbero dovuto finalmente ottenere, attraverso loro rappresentanti, la valorizzazione prioritaria dei beni naturali che la montagna offre e produce, un patrimonio che spesso è oggetto di “rapina” da parte di taluni gruppi. Al cospetto del cittadino cosa resta? Una nuova Provincia farsa, un ente volutamente in stato comatoso, senza contenuti, senza finanziamenti e senza rappresentanti eletti dalla popolazione.

La Polizia di Stato scova l’ imbrattatore seriale “Pensa” Campobasso una città che sta conoscendo troppi ignoti che scrivono sui muri La Polizia di Stato mette fine alle attività del writer che negli ultimi tempi, con la sua inconfondibile firma “Pensa”, ha imbrattato numerosi muri di questo Capoluogo. Tali reiterati imbrattamenti hanno provocato l’indignazione dei citta-

dini che, in più occasioni, hanno manifestato il proprio disappunto anche con lettere di protesta pubblicate sui quotidiani locali. Pronta la risposta della Questura che nel pomeriggio di ieri ha sorpreso in flagranza il responsabile

proprio mentre stava imbrattando alcuni muri di un centro commerciale di Campobasso. Al riguardo, la Squadra Volante intervenuta sul posto fermava un giovane ventenne molisano, rinvenendo all’interno di uno zaino in

suo possesso diverse bombolette spray. Il giovane, pertanto, veniva accompagnato negli Uffici della Questura ove, espletati i rilievi fotodattiloscopici e tutte le formalità di rito, è stato denunciato al-

l’Autorità Giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a confermare la riconducibilità alla persona denunciata delle altre scritte murali a firma “Pensa” presenti in città.

Lettera Aperta

Una città che sta conoscendo un pericoloso degrado di Guido Calvanico Egregio Signor Sindaco, Sono un rappresentante di commercio che si reca a Campobasso e provincia almeno tre volte al mese e ho potuto notare, negli anni, la progressiva erosione del concetto di decoro per il capoluogo regionale. “Ognuno guardi in casa propria”, Lei mi potra’ dire, e sono fondamentalmente d’accordo con questo principio, tuttavia mi consentira’ di osservare come la non risposta, il lasciar fare, l’affermare che ci sono altre priorita’, l’interrogarsi ancora se sia un reato quando solo un cieco farebbe fatica a classificarlo come scempio, regalano la citta’ alla di-

storsione etico-culturale di pochissimi. Lo affermo con convinzione perche’ anche la mia citta’, San Benedetto del Tronto, era in condizioni simili fino a poco tempo fa, poi, grazie all’uscita allo scoperto delle istituzioni e alle sinergie con i cittadini di buona volonta’, ha cominciato a cambiare volto. E l’effetto sta continuando grazie a interventi tempestivi su nuovi scempi, videocamere di sorveglianza, utilizzo dello strumento dell’ordinanza da parte del sindaco, la collaborazione di scuole e societa’ civile. Lo stesso dicasi di Caserta, dove spesso mi reco sempre

per lavoro. Onestamente ho trovato alquanto inverosimile il fatto che uno che ama definirsi “pensa” o “nein” abbiano avuto il tempo e il modo di deturpare la facciata di due scuole in disuso poste su strade semi-centrali e trafficate, o di arrampicarsi al primo piano di un edificio che abbandonato non e’... Per non tacere della scritta a caratteri cubitali su un palazzo in Via Cavour, che denota nelle parole il senso della disperazione e il sentirsi perseguitati ma resistere, come emerge anche dalla scritta “resistenza”. E continuare a stare a guardare, fi-

datevi, non fa altro che porre il fianco a dei disadattati, bisognosi di cure psicologiche. A proposito di psicologia, si e’ mai pensato di tracciare un profilo di questa gente, di programmare pattugliamenti in incognita in corrispondenza di edifici nuovi o ristrutturati, che fanno scattare la molla del vandalismo? A Milano, ad esempio, si e’ visto che piu’ del 50% di questa marmaglia ha un’eta’ compresa fra i 18 e i 25 anni ed e’ figlio di famiglia. Non credo di dover dare consigli su come procedere, perche’ avete tutte le carte per farlo. Il consiglio disin-

teressato che mi sento di darvi e’ di cominciare ad agire nel rispetto delle competenze e senza aspettarvi nulla dallo Stato, preso da altre cose ed incapace di amare l’Italia nel senso vero del termine. D’altronde, se vostro figlio si ostina a non sparecchiare la tavola nonostante i vostri moniti, decidete di vivere nella sporcizia finche’ non lo fa? In quell’ambiente vivete anche voi, quindi per amor proprio lo farete e poi gli infliggerete le punizioni necessarie. Con l’augurio di un cambiamento di mentalita’ e nel rispetto della dignita’ di Campobasso, La saluto cordialmente

Truffe commerciali a sfondo religioso La Curia di Campobasso mette sul chi vive i cittadini per evitare i tranelli CAMPOBASSO. La diocesi di Campobasso –Bojano a seguito di ripetute segnalazioni nel capoluogo di regione, Campobasso, di tentativi illeciti di truffa commerciale - commercializzazione di ca-

lendari con immagini di soggetti religiosi - si astiene da tale commercio non riconoscendone la commissione né la produzione tantomeno la commercializzazione. Tale tentativo di truffa verificatosi anche

nella data odierna a nome della Cattedrale di Campobasso falsamente legato alla concomitanza di un fantomatico evento religioso è da ritenersi altresì un illecito non riconosciuto da nessuna autorità ecclesiale.

La Curia avvisa pertanto gli utenti, le persone o anziani che ne venissero a conoscenza di astenersi dall’acquisto e di segnalare tali azioni alle Autorità di Pubblica Sicurezza della città e/o regione.



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Isernia

15 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Detenuto morto, aperta l’inchiesta Intanto Bianchi interviene sul sequestro operato dalla Finanza dei capi contraffatti ISERNIA. Dopo nove giorni di ricovero presso il reparto di Rianimazione dell’Ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, il detenuto Fabio De Luca, 46 anni è morto la scorsa notte. L’uomo il 4 novembre è stato trasportato d’urgenza dalla Casa Circondariale di Isernia, alla volta dell’Ospedale del capolu-

ogo per un grave trauma cranico. Il motivo dell’incidente, sembrerebbe, una caduta ‘accidentale’. Eppure con il decesso la Procura di Campobasso apre un fascicolocontro ignoti per far luce sulle dinamiche dell’incidente, interrogando anche i compagni di cella. Nessuna ipotesi è da

escludere al punto che, avviata l’inchiesta, il pm Barbara Lombardi potrebbe disporre eventualmente le procedure di autopsia sul corpo dell’uomo che in queste ore si trova presso l’obitorio del nosocomio di Campobasso in attesa di disposizioni giudiziarie.

Politiche giovanili, il finanziamento Il primo progetto da 50mila euro riguarda l’impegno di studenti europei a Isernia ISERNIA. Al Comune di Isernia, il primo finanziamento europeo ottenuto dall’amministrazione comunale per le politiche giovanili. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Luigi Brasiello, il consigliere Andrea Galasso e il prof. Giovanni Petta del Liceo Majorana. Brasiello ha aperto la conferenza sottolineando come l’impegno del consigliere comunale Galasso, delegato alle politiche giovanili, stia portato ad obiettivi importanti. «Il primo tangibile esempio – ha detto il sindaco – è il finanziamento di circa 50mila euro per un progetto che vedrà im-

pegnati Isernia e altri due Comuni europei, uno croato e l’altro slo veno. L’iniziativa è rivolta principalmente agli studenti, sessanta dei quali provenienti dalle due città straniere incluse nel progetto. Essi saranno a Isernia nel prossimo mese di febbraio per un partenariato con gli studenti isernini». «Il progetto è stato inoltrato direttamente all’Unione Europea alcuni mesi or sono – ha detto il consigliere Galasso – ed ha ottenuto il punteggio più altro fra tutti gli analoghi elaborati italiani. I ragazzi saranno impegnati in laboratori

didattici su temi quali l’ambiente, l’associazionismo e lo sport». A tal proposito, Galasso ha anche annunciato la presenza ad Isernia, a febbraio, durante lo svolgimento del pro getto, d’un personaggio di spicco del mondo del calcio nazionale. «Gli studenti – ha affermato il prof. Petta – potranno svolgere attività di completamento delle consuete attività didatti che. Per loro sarà un’occa sione di incontro e di confronto fra lingue e cultura diverse, a beneficio d’un bagaglio di esperienze che risulterà proficuamente arricchito»

“Prevenzione è benessere, i disturbi del sonno” L’Istituto partecipa all’evento di Venafro, la coscienza del problema è il primo passo per poter agire VENAFRO. Prevenzione gratuita in piazza. Questo l’intento della Commissione Pari Opportunità del Comune di Venafro che organizza per domani dalle ore 9:00 alle ore 14:00 in Corso Campano, una giornata di screening gratuiti. L’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed parteciperà alla manifestazione portando in piazza gli specialisti del Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del Sonno, a disposizione di chiunque voglia capire che tipo di problema si nasconde dietro un’insonnia, un russa mento cronico, gambe senza riposo e altri problemi che non ci fanno dormire bene. Questo tipo di medicina si occupa di valutare i disturbi del sonno al fine di migliorare la qualità delle attività diurne. Diversi studi suggeriscono che è proprio la qualità del sonno, piuttosto che la quantità, ad aver maggiore impatto sulla salute. Le conseguenze di un cattivo sonno cronico portano a sonnolenza diurna, stanchezza, scarsa concentrazione e

facile irritabilità, depressione, disturbi della memoria e dell’apprendimento, con conseguente riduzione di tutte le performance cognitive. “L’essere umano trascorre fino ad un terzo della sua vita dormendo. – ci spiega il dottor Giuseppe Vitrani, del Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del Sonno I.R.C.C.S. Neuromed, che sarà presente alla manifestazione di Venafro - Il sonno è una necessità primaria, così come mangiare e bere, ed è cruciale per la nostra salute generale ed il nostro benessere. Il 35% delle persone riferiscono di non dormire a sufficienza. Direttamente o indirettamente un sonno disturbato può riflettersi negativamente sulla vita familiare e sulle relazioni sociali. Molti non lo sanno, ma quasi il 20% di tutti gli incidenti d’auto, è dovuto alla sonnolenza di chi guida. Non vanno dimenticati gli effetti a lungo termine che sono associati ad importanti problemi di salute, come l’obesità, il diabete e la riduzione delle difese

Cerro, tanti appuntamenti Partono i festeggiamenti invernali in onore della Madonna Assunta CERRO AL VOLTURNO. Un fine settimana ricco di eventi e manifestazioni a Cerro al Volturno, domenica 16 novembre a partire dalle 08.30 con l’inizio dei festeggiamenti invernali in onore della Madonna Assunta, con il Complesso Bandistico Volturnense che girerà per le vie del borgo e del paese portando aria di festa, a conclusione dei festeggiamenti, presso il Campo Sportivo Comunale dalle ore 14.00 dove si disputerà l’ 8^ giornata del campionato di Seconda Categoria molisana e che vedrà di fronte la locale squadra contro il Sangro Calcio, l’A.S.D. Fortitudo Cerri per l’occasione devolverà una parte dell’incasso giornaliero alla Fondazione “Il sogno di Iaia, un associazione nata dal

nome di una bambina che a soli sei anni è affetta da una malattia (www.ilsognodiiaia.org). A fine gara si torna nel caratteristico borgo di Cerro al Volturno, poi dalle ore 16.30 alle pendici del Castello Pandone si terrà la: 6^ Edizione di “Castagn e Vin” percorso enogastronomico con possibilità di degustazione di Vin Brulet, Vino Novello, Dolci con Castagne, Bruschette con olio novello e Vino Rosso Novello, il tutto accompagnato dall’allegra compagnia dei Cantori di Torella che animeranno la giornata. Religione, Sport, Solidarietà, Folklore, Gastronomia e Divertimento, questo quello che potrete ammirare presso la comunità sita nella Valle del Volturno nel week-end prossimo.

immunitarie. Poiché nella maggior parte dei casi di disturbo del sonno è possibile un intervento di prevenzione e cura continua Vitrani - l’obiettivo principale è quello focalizzare l’attenzione sui quei fattori modificabili che possono migliorare la qualità del sonno e ridurre il peso della fatica e della sonnolenza diurna. Quindi i pazienti affetti da tali disturbi, o che presentano eccessiva sonnolenza diurna, dovrebbero rivolgersi ad un medico e, se necessario, ad uno specialista in Medicina del Sonno per diagnosticare e trattare il problema. Tutto questo è possibile tramite l’esecuzione di visite, colloqui e la somministrazione di questionari, scale di valutazione e diari del sonno non-

ché, in casi selezionati, l’esecuzione di particolari esami strumentali come la Polisonnografia”. Il Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del Sonno dell’I.R.C.C.S. Neuromed vanta i migliori specialisti e le attrezzature più innovative che riescono ad inquadrare, diagnosticare e trattare il problema. Tra gli esami specifici ricordiamo i dinamico-ambulatoriali con strumenti portatili (Actigrafia, Polisonnografia dinamica ambulatoriale, monitoraggi ambulatoriali con parametri cardiorespiratori), esami polisonnografici diurni e notturni con videomonitoraggio. L’approccio multidisciplinare del paziente nel suo percorso assistenziale, inoltre, è garantito anche da un

servizio di Day Hospital che permette un facile accesso a consulenze di tipo otorinolaringoiatrico, cardiologico e psichiatrico.

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

Il Comune di Scapoli “a portata di mano” di cittadini e turisti Continua l’attività di promozione turistica del Comune di Scapoli e di offerta di servizi innovativi ai cittadini attraverso le nuove tecnologie. Da oggi infatti il Comune è letteralmente “a portata di mano” dei cittadini e dei turisti grazie all’applicazione Linko MyCity di una nota azienda leader del settore mobile che permette di accedere alle principali informazioni ed interagire con il Comune attraverso tablets e smartphones. L’applicazione, che può essere scaricata gratuitamente dall’Apple Store o da Google Play, contiene un’area dedicata al Comune di Scapoli che riporta le informazioni principali, gli avvisi, le notizie più importanti da comunicare ai cittadini e si propone come punto di riferimento per offrire ai turisti in visita nel paese le informazioni, le curiosità, la storia, le tradizioni, i luoghi da visitare a Scapoli e anche indicazioni su ristoranti e alloggi del territorio scapolese. Inoltre, l’app prevede una sezione dove si

può interagire con il Comune permettendo di inviare segnalazioni su disservizi, guasti, reclami che in tempo reale verranno notificati agli uffici comunali. “Scapoli per sopravvivere deve restare al passo con i tempi e deve sfruttare le nuove tecnologie per non restare nell’isolamento e per offrire servizi sempre più moderni a cittadini e turisti – afferma Renato Sparacino. L’Amministrazione ce la sta mettendo tutta per fare di Scapoli un Comune moderno e innovativo come altri comuni molto più grandi e con più risorse. Questo nuovo servizio, delegato all’assessore Angelo Rufo, già attivo in pochi altri comuni in Italia, è un ulteriore segnale che Scapoli è proiettato al futuro. I cittadini avranno benefici dal fatto che, attraverso una semplice applicazione gratuita installata sui telefoni di ultima generazione, che ormai tutti abbiamo, non solo i più giovani, saranno aggiornati costantemente sull’attività amministrativa e su notizie e avvisi importanti che di

volta in volta verranno pubblicati e avranno anche la possibilità di interagire con il Comune inviando segnalazioni in tempo reale. I turisti invece avranno a disposizione uno strumento nuovo e molto utile per reperire informazioni sul paese, trovando nella app tutte le notizie e i riferimenti importanti per visitare Scapoli in piena autonomia. Tutto ciò non è altro che la continuazione del programma di innovazione e di aggiornamento partito negli anni scorsi e che continuerà già nelle prossime settimane con l’attivazione della tanto attesa ADSL (internet a banda larga), per la quale tanto ci siamo battuti in ogni sede e che a breve sarà a disposizione di tutti gli scapolesi, per poi continuare con la digitalizzazione dell’archivio cartaceo comunale e tante altre iniziative che renderanno Scapoli sempre più un comune moderno”. Scapoli, 14 novembre 2014 IL SINDACO Renato Sparacino


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

15 novembre 2014

Maltempo, si contano i danni La pioggia abbondante di giovedì ha determinato i soliti problemi TERMOLI. L’acqua di giovedì ha provocato non pochi problemi in Basso Molise. I primi cedimenti del terreno iniziano a “farsi vivi” in Basso Molise. A partire da San Martino in Pensilis dove, all’altezza del mercato coperto di via Raffaele Mezzalingua n. 72 a cedere è stato un muro.

Allagate strade, garage, campagne e altro per un “bollettino di guerra” nonostante un quantitativo non ingentissimo di pioggia, soprattutto a via Asia, ma anche il “classico” viale Trieste, ponte Tamburro, via Mario Milano e la zona del Panfilo. Si aggiungono alla lista, con la situazione più

critica, contrada Ponticelli, Nuova Cliternia e Campomarino dove, a causa di un fulmine, si sono causati danni elettrici. Nessun danno alle persone. Interrotta in serata la statale 16 in direzione sud all’altezza del chilometro 554 dove a intervenire sono stati anche gli uomini della

Protezione civile di Campomarino insieme ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri. Disagi anche nel pomeriggio sulla Statale 87 e sulla fondovalle del Sinarca dove sono da registrare piccoli tamponamenti.

Cause “a tempo” per evitare gli straordinari Sempre più la giustizia è nel caos nell’area basso molisana LARINO. Sempre più stringente la spending review nel settore della giustizia e se il decreto del ministro Guardasigilli Andrea Orlando ha messo a posto la forma, con la salvezza acquisita dell’ufficio del Giudice di pace di Termoli, così non è per la sostanza, ossia per la dotazione di mezzi e risorse con cui far viaggiare a ritmo di crociera le strutture in Basso Molise.

L’ultima tegola, di cui si è discusso ieri negli ambienti forensi frentani, è la critica organizzazione del personale, dove la cancelleria civile, tra le architravi del sistema per numero di atti da gestire, vanta una sola unità, così non è per l’ufficio del Giudice di pace, che ha accorpato fuori dalle mura del tribunale però, anche i presidi di prossimità di Casacalenda, Palata e Guglionesi.

Ma il problema sopraggiunto è un altro e stavolta riguarda anche il penale. Il budget limitato colpisce anche le Procure e non si hanno fondi infiniti per compensare il lavoro dei vice procuratori onorari, da qui la direttiva che le loro cause debbano finire entro le 14, altrimenti ci si dovrebbe caricare degli oneri straordinari.

Un nuovo teatro a Termoli Ma le spese le fa il cinema sant’Antonio. Parte il confronto TERMOLI. La modifica delle “destinazioni d’uso” per le strutture del centro cittadino è realmente in corso. Al centro delle discussioni, in un perpetuarsi di confronti tra l’amministrazione comunale e gli uffici di curia con in prima linea il sindaco Sbrocca, l’assessore Gallo e il vescovo diocesano monsignor Gianfranco De Luca, ci finisce adesso anche il cinema sant’Antonio che, secondo quando trapela dagli uffici del palazzo municipale, potrebbe essere preso on prestito e riconvertito in teatro. Una scelta che di sicuro sarebbe accolta di buon grado dalla città, ma a quale costo? Occorre infatti partire dalla consapevolezza che l’attuale cin-

ema non sarebbe idoneo ad ospitare un teatro e questo perché manca di un’uscita di emergenza dal “dietro le quinte” e persistono ancora problemi relativi all’impianto acustico che, come noto, avrebbe bisogno di una revisione. L’ipotesi comunque piace a molti, vicesindaco Chimisso in primis che nell’incontro con le associazioni aveva già parlato di una “trattativa in corso per la realizzazione di un teatro”. Il nodo adesso è un altro e giace anzitutto nella necessità di comprendere chi e con quali soldi realizzerà i lavori di adeguamento (con costi esosi a quanto pare perché si dovrebbe anche ampliare il palco, troppo striminzito per un teatro) e poi, sul fronte curiale, la domanda è se si provvederà o meno a to-

gliere il cinema alla parrocchia Sant’Antonio, che ne è detentrice di licenze e permessi. Parcheggi sotterranei (il 15 scade il termine della presentazione dei progetti), una galleria civica più grande e atta a convegni, una biblioteca e gli uffici curiali nella struttura dell’ex seminario e un teatro al posto del cinema, ma anche il sogno dell’Aeronautica sul tetto dell’ex seminario … con costi e scambi da definire perché in sospeso ci sarebbero ancora le questioni legate al terreno parrocchiale di Sant’Antonio, a quello del Carmelo e, non in ultimo, l’accordo per l’ampliamento della chiesa di San Pietro.

Salute mentale, la convention a Termoli La manifestazione si svolgerà oggi nella cittadina adriatica. Si punta a un Piano locale TERMOLI. Oggi si terrà la Convention nazionale dell’AIRSaM (l’Associazione Italiana Residenze e Risorse per la Salute Mentale),

presso la sala conferenza del circolo della vela di Termoli. La giornata si snoderà attraverso due momenti, di cui uno nella mattinata, più “pri-

vato” (assemblea dei soci, revisione dello statuto), l’altro nel pomeriggio aperto a chiunque fosse interessato ai temi di cui l’Associazione si oc-

Emozioni Latine, buoni i risultati Nel Roma Open di ballo Latino Americano plauso ai giovani di Campomarino CAMPOMARINO. Ottimi risultati per il Molise ottenuti dalle tre coppie di Emozioni Latine,impegnate nel Roma Open andato in scena a Pomezia sabato 8 Novembre 2014. Nella gara di Latino Americano cat.B2 16/18 anni ottimo 1° posto per la coppia Lorenzo Vizzarri e Loretta Pezzoli(reduci da un altro 1° posto al Pescara Open una settimana prima),nella cat. B2 16/18 anni 3° posto per la coppia Marco Collini e Alessia Mastrangelo e infine per la cat.B2 19/34 anni 1° classificati Alessandro Fratino e Suen Carbone. Orgogliosi di voi che state rappresentando la nostra Regione,si vuole ringraziare i maestri Cristian Falcone e MariaClelia Carota,i compagni di allenamento e soprattutto i genitori che grazie a loro tutto questo è possibile. Ad Maiora Semper.

cupa da 20 anni. L’AIRSaM fu infatti costituita nel 1994 a Bergamo, su iniziativa di operatori della salute mentale dei servizi pubblici, della cooperazione sociale, del mondo associativo, di amministratori locali, di utenti e familiari, proponendo esperienze innovative in ambito della salute mentale. I soci fondatori provenivano dalle prime esperienze di residenze alternative, soprattutto case-famiglie, dalle cooperative sociali di inserimento lavorativo, dalle associazioni culturali e ricreative. Si sono tenuti, negli anni, congressi a Matera, Reggio Emilia, Roma, Termoli (già nel 2004, in occasione del decennale), Matera, Frascati. Una parte del gruppo dirigente ha collaborato con il Ministero della Salute del Governo Prodi, in particolare col Ministro Livia Turco, all’estensione delle “Linee di indirizzo per la salute mentale in Italia”. Punto forte della programmazione dell’AIRSaM è la promozione del Piano d’Azione Locale, che si rivolge ai Servizi Sanitari e Socio-Sanitari finalizzati alla prevenzione, alla cura e alla promozione della salute mentale di comunità e propone un percorso di intervento sulle buone pratiche di concertazione sociale orientate alla salvaguardia del bene co-

mune salute mentale. Con il prevalere di una cultura dell’efficienza e della distribuzione delle risorse di tipo “aziendalistico”, che tutto riduce a costi e produttività, il bene salute mentale, diritto inalienabile e universale di tutti i cittadini della Repubblica, trova difficoltà ad essere garantito, tutelato e promosso. Allora diviene centrale l’efficacia delle cure e l’efficienza e la buona distribuzione delle risorse, secondo i principi culturali ed etici dell’economia, della solidarietà e della sussidiarietà sociale. Nell’incontro al Circolo della Vela, nel pomeriggio (dalle 15 alle 18, aperto al pubblico) il tema sarà appunto: “La salute mentale come bene comune: una cultura che cambia in Europa e nel mondo”. E’ prevista la partecipazione in video-conferenza di specialisti dall’Uruguay, collegati culturalmente all’AIRSaM; di eminenti rappresentanti della psichiatria sociale italiana: i presidenti del passato Raffaele Barone e Angelo Malinconico (direttore del CSM della ASReM di Termoli), il presidente in carica, Marco D’Alema, il segretario storico Giuseppe Salluce, ormai impiantato nel territorio basso-molisano con la gestione (in partenariato con la cooperativa locale diversa-Mente) del Centro Diurno; di rappresentanti delle più importanti cooperative italiane impegnate nella tutela della salute mentale


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

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senza alcun finanziamento pubblico

“Gtm, si pagheranno gli stipendi” I mandati erano fermi in Regione per una disattenzione. Per il sindacato “è inaudito” TERMOLI. C’è soluzione all’orizzonte per il mancato pagamento degli stipendi alla Gtm srl, così, dopo le dichiarazioni davvero amareggiate di qualche giorno fa, il sindacalista e segretario regionale della Filt-Cgil Cristino Lepore ha voluto rivolgersi direttamente ai suoi colleghi, dando sì la buona notizia ma evidenziando esternando delusione e disillusione le responsabilità di chi ha causato il disagio. “Cari compagni, fratelli ed amici, abbiamo notizia avuta direttamente dalla segreteria del

Presidente della Giunta che stamattina sono stati sbloccati i mandati che erano fermi all’assessorato Finanze e Bilancio della Regione. I mandati riguardavano il pagamento alle Aziende del Tpl regionale urbano ed extraurbano e per ragioni che ancora non comprendo, benché deliberate dall’assessorato ai Trasporti, erano fermi da venticinque giorni sulla scrivania di qualche funzionario regionale. Probabilmente si sottovaluta il disagio che si procura ai lavoratori dipendenti, nel negargli la possibilità di

svolgere le normali azioni quotidiane per la mancanza del salario. E’ un comportamento superficiale che non si spiega e che temiamo sia solo un esercizio di potere. Mette in difficoltà tanti lavoratori e tante famiglie. Archiviamo tutto quanto accaduto in questi giorni, ma se questo blocco dovesse ripetersi per il prossimo stipendio, ripromettendoci, come Segreteria regionale, di interpellare il Prefetto per risolvere la problematica in pochissime ore”

Polvere bianca per un avvocato Il professionista si è visto recapitare il plico in una busta di cellophane da mano anonima TERMOLI. Da ieri c’è un avvocato che opera a Termoli potenzialmente nel mirino di qualcuno. Uno scherzo? Chissà, sta di fatto che ricevendo un plico con classica busta imbottita al recapito dello studio legale, domiciliatario di un cliente fittizio, ovviamente l’ha aperta, ma stranamente al suo interno ha trovato una

busta di cellophane con dentro della polvere bianca. Un gesto intimidatorio? Qualcuno che si è voluto divertire alle sue spalle? Il legale iscritto all’ordine forense di Larino non ha toccato il contenuto sospetto e ha chiamato subito i carabinieri, con cui da scafato

penalista, ha sporto subito una denuncia verso ignoti per cautelarsi. Sulla fattezza di quella polvere saranno i laboratori della scientifica dell’Arma a rivelarne la composizione, certo è che qualcuno avrebbe potuto anche cercare di incastrare il professionista, ingannandolo e spedendogli roba che

scotta. Difficile possa trattarsi di stupefacenti ad alto valore commerciale, proprio per la quantità della polvere bianca recapitata. Ma ora c’è da tenere gli occhi ben aperti e cercare di individuare, con l’ausilio delle forze dell’ordine, i responsabili.

“Non ci soddisfa la risposta sulla Schweitzer” L’associazione La Giusta Scuola non ha gradito le conclusioni del Comune TERMOLI. Sulle rivendicazioni dell’associazione ‘La Giusta scuola’, presieduta ai vertici dalle pasionarie Susy Mariani e Deborah Tridente, è arrivata la risposta del neo dirigente ai Lavori pubblici Matteo Caruso, che ha risposto sulla situazione al plesso della Schweitzer.

“In merito alle diverse criticità riscontrate nel plesso scolastico indicato, presenza di amianto e mancanza delle certificazioni di conformità, si rammenta che l’Arpa Molise, dalle indagini effettuate nel novembre 2013, aveva accertato l’assenza di fibre di amianto in en-

trambi i campioni esaminati. Ad ogni buon fine, questo settore si sta attivando per prelevare e far analizzare altri campioni (anche nella canna fumaria dell’impianto di riscaldamento) in modo da eliminare qualsiasi dubbio sul rischio amianto, oltre a risolvere le carenze di tipo

manutentivo rilevate”. Risposta alla quale viene allega una documentazione che però non ha soddisfatto la Mariani. “Non ci possiamo accontentare di risposte così vaghe. Noi chiediamo nuovi controlli, vogliamo la costituzione di un tavolo tecnico e la redazione di un chiaro crono-

programma sugli interventi da eseguire. Quali saranno i fondi a disposizione? Lo vogliamo sapere. Non possiamo più accettare che l’amministrazione non garantisca la sicurezza di una struttura pubblica, a prescindere dal coloro politico”.

“Sociale, bisogna fare attenzione” L’assessore Chimisso interviene in merito al caso scoppiato a Termoli. “Non si faccia demagogia” di cui è portatore. Ad ora siamo ancora in una fase conoscitiva per le tante questioni che esistono, sta di fatto che le problematiche sono tante e ci sono anche due ordini di problemi, quelli legati al disagio sociale e alla crisi economica che ha aumentato il numero delle situazioni di povertà, e quelli legati a situazioni individuali su questi è più difficile intervenire perché si tratta di scelte personali che non è facile sottrarre a una volontà dell’individuo. Però, come Comune, dobbiamo farci carico delle situazioni più disperate e soprattutto di coloro che sono senza una casa e senza una fissa dimora. Un modello c’è ed è Europeo, nato

TERMOLI. La questione legata allo sfratto e alla solidarietà per la signora Maria è all’occhio di tutti. Ricordiamo che noi per primi trattammo la situazione legata alla 57enne termolese, poi ripresa anche da altre testate, e sul tema siamo andati a interloquire con la professoressa Maricetta Chimisso, vicesindaco e assessore alle politiche sociali, intrattenendoci con lei sul tema degli sfratti e delle case popolari. “Ci sono più direzioni se riflettiamo sul discorso delle case popolari – ha affermato la vicesindaco – tenga conto che la casa popolare è di proprietà dell’Istituto Autonomo e il

Comune però, ovviamente, esercita un ruolo perché la graduatoria è comunale. Ciò determina anche il nostro intervento in occasione di sfratto che diventa esecutivo quando siamo di fronte a morosità decennali per valori ammontanti a decine di migliaia di euro che non sono sempre giustificabili; se si tiene conto, infatti, che il costo dell’affitto mensile è di 15, 18, 20, 25 euro, e solo in alcuni casi rarissimi si arriva a 100 euro, possiamo capire che si tratti di un privilegio che deve essere custodito e tutelato sulla base di una legittimità sia sulla graduatoria che sulla capacità del singolo di tutelare il diritto

in America negli anni ’50, si è diffuso nell’ultimo ventennio in Europa e adesso conosce delle punte di eccellenza anche in Italia. E a questo modello, ossia all’housing first, che noi vogliamo far riferimento. Si tratta di ricoverare gli homeless non in strutture dove tutti confluiscono e che vengono interpretate come una sorta di forzatura e di soggiorno obbligato da parte di chi rifiuta la convivenza con gli altri, ma in piccoli appartamenti che non si trovano tutti nella stessa zona della città in modo che l’homeless non si senta confinato nel ricovero ma che si senta un cittadino in mezzo a tanti altri cittadini. Però si tratta di un progetto che ri-

chiede energie e sinergie perché occorrono gli assistenti sociali, gli psicologi, l’Asrem e tutti coloro che agendo contro il disagio riescono a lenirlo”. E tornando a parlare del caso “Maria”, la Chimisso è certa: “Noi ne abbiamo tante di situazioni, sul caso specifico sono sincera: “il caso della signora Maria non giustifica questo clamore, abbiamo situazioni anche più gravi sicuramente c’è un assessorato che da 30 anni svolge con attenzione e nel più assoluto riserbo il suo lavoro. Credo che a queste persone che lavorano nel silenzio si debba dare il riconoscimento in termini di professionalità e serietà dell’operato”.

Bilancio, le accuse del Nuovo Centrodestra Lunedì i consiglieri comunali di Termoli terranno una conferenza stampa TERMOLI. Lunedì 17 Novembre 2014 alle ore 09.30 presso la sala consiliare dell’opposizione (Comune di Termoli) si terrà una conferenza stampa per illustrare i contenuti degli esposti inerenti all’illegittimità delle procedure seguite dall’amministrazione Sbrocca, sia per quanto riguarda l’approvazione del bilancio di previsione

annuale 2014, sia per il triennale 2014-2016 dello stesso. La conferenza stampa sarà tenuta dal capogruppo del Nuovo Centrodestra (NCD) Antonio Basso Di Brino e dal dott. Christian Giovanni Zaami. Considerata la rilevanza della questione, tutti gli organi di informazioni sono invitati a partecipare.



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Opinioni Il 4 giugno 1867 era l’onorevole Giuseppe Volpe alla Camera, nel denunciare la riduzione di 10mila lire del fondo nazionale per le strade molisane, diceva: “Come vuole l'onorevole ministro avere i danari se non c'è il commercio? E come può avere il commercio senza le strade? Per avere i danari bisogna che egli incominci a farne molte di queste strade; ogni strada fatta gli procurerà i danari per farne altre. Il fare economie nel Ministero dei lavori pubblici mi pare possa paragonarsi alla condotta di quel proprietario di fondi il quale volesse fare economie sopprimendo gli agricoltori. Quindi, per sollevare dalla miseria questa provincia, bisogna promuovere le comunicazioni, e così la toglieremo dalla fame, la qual fame è madre del brigante, di cui è padre il prete”. Le opere pubbliche rappresentavano un simbolo del lavoro e della capacità di una comunità nazionale di fare cose insieme, e per questa via anche di costruire un'identità comune. Si aveva la consapevolezza che le infrastrutture dovessero svolgere un ruolo valutabile con metri diversi. Senz'altro quello dell'attività economica, che traeva vantaggio dalla maggiore mobilità, efficienza e dimensione dei mercati, così come anche dalla presenza di condizioni di vita maggiormente salubri ed elevate da un punto di vista sociale e culturale. Le opere pubbliche, poi, dovevano partecipare a un'operazione complessiva per attribuire un senso, e talvolta una giustificazione, alla grande esperienza collettiva dell’unificazione del Paese, e poi alla vita della nazione che ne seguiva. Diverse, però, furono le differenti capacità di realizzare le opere da parte delle amministrazioni. Era stato il consigliere provin-

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Il Molise è l’Unità senza strade ciale, Michele Borsella, il 3 settembre 1861 in Consiglio a denunciare la situazione molisana. “Innanzi tutto essa (la Regione) è priva quasi di strade di comunicazione, da cinquant’anni appena si conta la sola Sannitica già completata, traversando una parte della Provincia, mentre le altre sono interamente sfornite. Tale mancanza ha influito non poco all’avvilimento del commercio, alle depressioni dell’arte e delle manifatture, al negativo incremento e progresso dell’agricoltura e della civilizzazione dei popoli, sicchè di strade avvi assoluto bisogno, molto più

se si pon mente che desse aprono un campo spazioso al lavoro da sollevare esso così l’infima classe sociale, gittata nella misera per la corrotta economia, oppressa da continuati balzelli, e involta nell’avvilimento e nella sfiducia di trovare mezzi di vita, dopo i tanti flagelli del cielo che uniti ai politici tennero afflitte queste contrade”. Nel 1864 sarebbero state due le strade nazionali che attraversavano il Molise: la Sannitica e l’Abruzzese. “Non si lavora ad altra di questo genere – scriveva il prefetto Alfonso De Caro – né vi è progetto che si mediti o si elabori, di tal

che le sole spese in corso di esecuzione o in progetto che siano attualmente in questa provincia per conto dell’erario nazionale non consistono che in talune rettifiche di queste due strade”. Sarebbe toccato a La Provincia di Molise, nel 1881, tirare le somme del ventennio in materia di viabilità. “Il Molise fin da che si trovò ricongiunto insieme con la gran patria italiana, da vent’anni non ha avuto che un pensiero dominante, un desiderio supremo, che gli si concedesse la necessaria viabilità. Costretti e come rilegati entro la Provincia, quasi lon-

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

tani dall’Italia stessa; poi carcerati ciascuno nel proprio Comune, non potevamo non provare un’angoscia insopportabile, non sentire un bisogno violento ed incessante di muoverci, di partecipare anche noi all’attività industriale e commerciale di questa Italia a cui volemmo appartenere e riunirci come una sola famiglia, come in una casa medesima… Ma in tutto questo tempo ci fu perfino negata una ferrovia a dispetto delle leggi; e per le strade ordinarie si fece presto a dire non solamente a noi, ma a tutti del Napoletano che si provvedesse dalle Provincie e da Comuni. Or come era possibile che questi bastassero, con le ristrette loro forze e con tanti altri oneri, a costruire le strade bisognevoli?” Fino al 1869 il Molise presentava una media di 22 metri di strade per chilometro quadrato per salire nel 1875 a 110 metri sempre per chilometro quadrato e vedersi riconoscere, nella legge per le strade di serie, qualcosa come trecento chilometri di nuove arterie. “L’animo dei molisani si aprì allora – avrebbe scritto l’11 febbraio 1881 La Provincia di Molise – alla speranza di più lieto avvenire; tanto più che si trovava nella condizione di aver pronti ed approvati moltissimi progetti d’arte e che potè versare in antecedenza nelle casse dello Stato sulla sua quota la cospicua somma di lire 315mila”. Per un verso, lo Stato che creava, con le sue realizzazioni forniva una sorta d’immagine riassuntiva e unitaria delle forze vive del Paese. Dall’altro, restavano in piedi i problemi di comunicazione per i ritardi che si erano accumulati. Questo l’intervento dell’onorevole Giuseppe Volpe alla Camera il 10 marzo 1866. “Prego la Presidenza della Camera a voler provvedere che il

progetto di legge presentato dal ministro dei Lavori pubblici circa il riordinamento e le riparazioni a farsi nella strada rotabile Sannitica sia dichiarato d'urgenza perchè gli uffici potessero occuparsene. Oggi le misere popolazioni hanno una gran paura di veder mettere in problema quella ferrovia che è l'unica speranza che le mantiene ancora in vita, e che può riunirle nel gran commercio con l'Italia centrale e con la superiore; ed abbenchè questa loro linea ferroviaria derivi da una legge, e debba quindi essere eseguita, pure nel desiderio e nei voti di quella provincia, questa legge da eseguire rimane ancora come l'araba fenice, ed i miei concittadini soffrono le pene di Tantalo; muoiono della sete in mezzo alle acque ; immobilizzati nel movimento universale. E questo rende più urgente la rettifica di cui è parola nel progetto ministeriale. Sono tredici mesi che una frana vasta fra Campobasso e Termoli toglie ogni commercio tra l'Italia superiore ed il Molisino, il che stato sarebbe pur bene che il Coverò avesse riparato di moto proprio, come si proponeva di fare, in cose di ben altra gravità; ma di questo io non faccio rimprovero al Ministero perchè sono tenero della libertà, e quindi applaudo alla legalità, rispettata con la presentazione del progetto di legge che dev'essere discusso a traverso di tutte le rotine del meccanismo parlamentare. Ma pregherei la Camera e la Presidenza che avessero misericordia di questa nobile e sventurata provincia, a che non sia tenuta più lungamente, e per mancanza di ferrovia e per conseguenza della frana non riparata, segregata dal movimento commerciale; quindi domando che questo progetto sia accelerato e dichiarato d'urgenza negli uffici”.

Feste de Sante Mertine c’a pizze chi sold La tradizione si rispetta a Jelsi nella giornata di oggi tata e tagliolini).

Sabato 15 novembre 2014, in occasione della ricorrenza di San Martino di Tours, a partire dalle ore 20.00, attraverso il suggestivo borgo antico di Jelsi, si potranno visitare esposizioni e mostre, ascoltare musica, assaggiare dell’ottimo vino e degustare specialità di un tempo rievocando una tradizione ormai quasi in disuso come la “Pizzë chi sold (pizza con i soldi)”.

Gli ingredienti, farina tipo “0”, sale e acqua, venivano impastati sulla spianatoia fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido che poi si stendeva con il mattarello, in dialetto lainatur, per dargli la forma della pizza con uno spessore di 4/5 cm. A questo punto venivano nascoste nell’impasto delle monete, precedentemente bollite per sterilizzarle, si praticavano dei fori in superficie con una forchetta, si benediceva con il segno della croce e si metteva a cuocere sulla “liscia”, il focolare del camino, opportunamente riscaldata e coperta con il “sesto”, una coppa metallica, a sua volta ricoperta di carboni e cenere calda.

La Pro Loco allestirà cinque “taverne” per la somministrazione di piatti tipici jelsesi e di vino locale. Durante la serata, quindi, i visitatori avranno la possibilità di sostare nelle “taverne” per assaporare gustosi pasti e sorseggiare dell’ottimo vino. Nelle taverne verranno serviti in ordine le seguenti pietanze: 1) Taverna - Pane dorato (pane fritto con uova) 2) Taverna - Pasta, fagioli e cotica 3) Taverna - Spaghetti con la mollica (spaghetti, mollica di pane, noci, uvetta passa) 4) Taverna - Ciambotta con uovo (stufato di pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, patate, cipolla)

5) Taverna - Dolci e sangria (cantuccini all’uvetta, ciambelline al vino rosso, mostaccioli, dolce al mais).

l’Annunziata esporrà materiale storico, opere in grano e fotografie di una delle più importanti, antiche e famose manifestazioni molisane.

Sarà, inoltre, possibile visitare le esposizioni degli artisti e artigiani jelsesi che esporranno i propri prodotti lungo il percorso di “Jelsi borgo diVino”, mentre una vetrina particolare sarà riservata alla Festa del Grano in onore di Sant’Anna che, nei locali della Cappella del-

L’intera manifestazione sarà allietata da momenti musicali da gruppi che si muoveranno lungo tutto il percorso e da una simpatica e particolare lotteria. Da sempre nel giorno in cui si ricorda San Martino, l’11 novembre, si è soliti assaggiare il vino novello accompagnato da una pecu-

liarità tutta jelsese chiamata, negli altri mesi dell’anno, anche “pizzë mal lèvt” quando al suo interno non venivano inserite monete. Era usata con parsimonia dalle famiglie contadine di un tempo a causa dell’elevato costo della farina bianca, ingrediente principale, e da ciò nasce anche il detto “Chi vò mannà a casa à rruin, pizzë mal lèvt e tagliulin” (Chi vuol mandare in rovina una casa deve cucinare pizza non lievi-

L’origine di questa tradizione è da trovare nel ricordo del culto della generosità del cavaliere di Tours che donò metà del suo mantello ad un mendicante seminudo che chiedeva l’elemosina. La data dell’11 novembre era lungamente attesa dai bambini che avevano l’occasione di mangiare la pizza e intascare gli spiccioli che trovavano al suo interno.


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