Il molise per l'expo turismo stanzia 1 milione di euro

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 188 - giovedì 13 agosTo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Antonio Battista

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Antonio Battista. Il sindaco di Campobasso ha sostenuto la proposta di organizzazione della macchina amministrativa redatta da Antonio Iacobucci in presenza, anche, di tanti mal di pancia interni alla stessa maggioranza. Un atto amministrativo rivoluzionario, intentando per tale la distinzione dei ruoli e delle responsabilità, dei diritti e dei doveri. Questa volta è riuscito a mantenere dritta la barra e portare a compimento la proposta.

Il Tapiro del giorno a Pietro Maio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pietro Maio. All'interno della Giunta comunale zoppica e non poco nella sua attività amministrativa. Eppure, i Lavori pubblici hanno sempre rappresentato il punto di forza del procedere amministrativo. Pierino ha fatto storcere il muso all'Acem, alla Società sportiva di calcio e a quelle degli altri sport per le condizioni in cui versano gli impianti. Senza parlare, ancora, della manutenzione ordinaria per le scuole di competenza.

Il Molise per Expo turismo stanzia 1 milione di euro Risultati: zero E Frattura sceglie la Croazia SERVIZIO A PAGINA 3


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 13 agosto 2015

Il caso emblematico della Protezione Civile e di “Molise Acque”

La Regione dei Commissari straordinari e delle proroghe all’infinito va allo sfascio

Il Molise non può più sopportare un governo regionale perennemente in condizione di precarietà, anch’esso costretto a “prorogarsi” Le urgenze economiche, strutturali e funzionali del Molise suggerirebbero agli amministratori regionali in particolare di accelerare il passo, di velocizzare le procedure, di essere tempestivi nelle decisioni, di superare i punti morti di una burocrazia pedante, pesante, inefficiente per eccesso di confidenza. Invece, continuiamo ad assistere allo spettacolo di un mondo a sé, che si rimira compiaciuto, che si crogiola nella sua insufficienza, che, però, non manca di polemizzare, se criticato, di reagire, se provocato, costantemente con toni e termini sbagliati. Il dibattito politico e il confronto tra maggioranza e opposizione è caduto su livelli bassissimi, zeppo di risentimenti e d’invettive. Il senso democratico che dovrebbe valere per entrambi gli schieramenti ha lasciato il posto alla triviale arroganza della maggioranza, e alla livida rivalsa dell’opposizione. Il gioco della parti oscura sistematicamente la chiarezza dei problemi, il nitore delle argomentazioni, facendo aggio alla confusione delle lingue, alla incomprensibilità dell’esposizione, alla impossibilità di raggiungere una mediazione co-

CAMPOBASSO. La questione riguardante il paventato blocco dei trattamenti di chemioterapia presso la Fondazione Giovanni Paolo II rappresenta l’ennesima pagina nera maturata dalle decisioni politiche e programmatiche di questo Governo regionale, in tema di sanità e non solo– lo scrivono in un comunicato stampa i consiglieri regionali Angela Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco -. Ancora una volta, come già successo per la salute mentale, per i malati di Alzheimer, per le persone trapiantate e affette da malattie rare, abbiamo dovuto assistere alle denunce lanciate da associazioni di volontariato, di liberi cittadini, di familiari, richiamanti il Governo regionale a rispettare quanto sancito dall’art. 32 della nostra Carta Costituzionale, il diritto alla salute. La pronta smentita del commissario ad acta, di fatto ritornato sui suoi passi, che ha assicurato che con il decreto numero 51/2015 saranno garantite le cure oncologiche con farmaci inno-

struttiva. Sarebbe l’ideale, specie in una realtà sociale ed economica che boccheggia, ansima, arranca. Ma che giudizio equanime, quale comprensione o giustificazione si possono mai assegnare ad una Regione che ha smantellato, senza una ragione plausibile, l’Agenzia della Protezione Civile, l’Azienda “Molise Acque”, tra le maggiori strutture operanti sul territorio, non avendo pronta una alternativa praticabile?

Per cui s’è vista costretta a commissariare la gestione degli enti smantellati e, mancando ancora della capacità a ricostruire gli organi amministrativi, s’è vista costretta a ricorrere agli abusati istituti del commissariamento straordinario e della proroga. Finanche il direttore generale Pasquale Mauro Di Mirco da circa un anno sta gestendo il sistema regionale in regime di proroga che, se non andiamo errati, salvo ul-

teriore prolungamento, scade il 15 agosto. Lo stato di provvisorietà così scopertamente conclamato si risolve, lo si voglia ammettere o meno, nell’ulteriore aggravamento della tempistica regionale e, quindi nell’appesantimento della gestione dell’intero apparato e degli interventi ordinari e straordinari. La classe politica non è esente da colpe e da incapacità. Ne prenda atto. Ma il Molise non può sopportare che

questa condizione di precarietà prosegua all’infinito, senza pagarne amare conseguenze. Non può sopportare impunemente che il governo regionale non sia in grado di nominare i nuovi amministratori dell’Azienda speciale “Molise Acque”, e pertanto si veda costretto a prolungare sino al 15 ottobre l’incarico di commissario straordinario al sua volta prorogato (fino al 15 agosto) direttore generale Pasquale Mauro Di Mirco. Non può sopportare impunemente che il governo regionale non sia in grado sopperire funzionalmente alla soppressione dell’Agenzia regionale di protezione civile, con il previsto Servizio dipartimentale alle dirette dipendenze del presidente della giunta, obbligato pertanto a prorogare l’esistenza in vita dell’Agenzia e del commissario straordinario Sandra Scarlatelli. Non può più sopportare un governo regionale perennemente in condizione di precarietà, anch’esso costretto a “prorogarsi”. Dardo

“Questione Cattolica, le solite marachelle di Frattura” Sul rientrato blocco della chemioterapia, intervengono Fusco e Sabusco vativi, a cui è seguita la dura reprimenda nei confronti di quanto affermato dalla Fondazione, non possono che lasciarci basiti e farci porre nuovi interrogativi sulle decisioni poste in essere e assunte da questo Governo regionale, soprattutto quando invece di pensare alla salute, al benessere e al rispetto della dignità dei cittadini e dei diritti del nostro territorio si ragiona unicamente in termini ragionieristici riguardo un tema importante come quello della Sanità - prosegue il comunicato stampa -. Resta il fatto che non è possibile mettere a rischio i servizi erogati da una struttura come la Fondazione, che fa dell’eccellenza e della ricerca la sua principale carat-

teristica; una struttura che, integrandosi con le altre già presenti sul territorio, è diventata un punto di riferimento non solo per la nostra realtà, ponendo fine ai tanti viaggi della speranza del recente passato a

cui erano costretti i cittadini molisani per avere cure specialistiche, ma anche per le realtà extraregionali, tanto che il 45% dei pazienti della Fondazione proviene da altre regioni, con indubbi vantaggi econo-

mici anche per la casse regionali. La struttura commissariale, infine, ha rassicurato sul fatto che la riduzione dei posti letto non riguarderà né l’area oncologica né l’area cardiochirurgia, ossia quelle che sono le specializzazioni della Fondazione, noi non possiamo che prendere atto di queste affermazioni, ma non possiamo verificarle poiché il Governatore non ha ritenuto opportuno portate i programmi operativi all’attenzione del Consiglio regionale, depauperandolo ancora una volta del suo ruolo istituzionale e rappresentativo, privando la minoranza consiliare di poter instaurare un dibattito costruttivo su alcuni aspetti critici della riforma della sanità”.


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3 13 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Incassiamo, da turisti stranieri, sette volte in meno della Basilicata e sedici dell’Abruzzo. Proviamo a...

...chiedere come si fa? Il grafico pubblicato sull’edizione on line del Corriere della sera del 10 agosto scorso sarà anche parziale ma rende perfettamente l’idea di quanto siamo ultimi, come regione Molise, in fatto di turismo. Parziale perché cita l’ammontare dei soldi spesi dai soli turisti stranieri nelle regioni del nostro Paese, ma pur sempre maledettamente indicativo perché, se il Molise è ultimo della lista con soli quattro milioni di euro incassati, il penultimo classificato, la Basilicata, con ventinove milioni, realizza un profitto più di sette volte superiore; l’Abruzzo, medaglia di bronzo di questa classifica al contrario, fa esattamente sedici volte meglio di noi e mette in cascina 64 milioni di euro di entrate. Che restano spiccioli se confrontati ai 4.188 milioni del Lazio o ai 3.628 del Veneto, ma, questo è poco ma sicuro, le nostre potenzialità nel settore non sono sette volte inferiori a quelle della Basilicata o sedici volte in difetto rispetto a quelle dell’Abruzzo. La differenza, naturalmente, la fa la capacità di metterle a frutto, le potenzialità. Ed è qui che la proporzione trova la sua ultima, dirimente giustificazione. In questo siamo (sempre stati) sette volte

meno bravi dei lucani e sedici degli abruzzesi, maledizione. Perché, nel tempo, nessuna amministrazione ha mai avuto il coraggio di puntare davvero a fare del Molise la Valle d’Aosta del Sud e, quindi, non ha mai lavorato per valorizzare e promuovere beni artistici, paesaggistici, naturalistici e gastronomici potenzialmente vincenti. Lasciandoli, invece, languire. Con brevi ed estemporanee eccezioni, legate più

a genialate individuali (Rodeo Pentro, Eddie Lang Jazz Festival, Jazz in Campo) o arcaiche tradizioni (la Pezzata di Capracotta), che ad un’accurata e metodica programmazione. Manifestazioni che, comunque, sono/erano mirate più al mercato interno alla regione che puntare, invece, ad attrarne di nuovo da quelle limitrofe. Collegamenti ed infrastrutture sono quelle di quarant’anni fa, con la novità che da allora

son di molto peggiorate; la ricettività è poco strutturata, spesso estranea ai circuiti di organizzazioni di eventi e manifestazioni e gestita (nella maggior parte dei casi) con tanta buona volontà, ma nulla di più. Il korai ha chiuso (ma sulla sorte di questi enti il dibattito è aperto perché davvero ben poco hanno prodotto di decisivo), l’informazione istituzionale in rete in materia di turismo è di livello basico, a voler es-

La ragionevolezza porta sempre a buoni risultati di Nicola Felice

In un campo già molto minato , una “mina” è stata, sembra per ora, disinnescata. Da quanto è dato sapere, il PresidenteCommissario ad acta alla Salute Frattura, con Decreto commissariale n° 51 del 7 agosto ha ripristinato il servizio ambulatoriale delle prestazioni di chemioterapia. Detto servizio non era più consentito a seguito di un altro decreto commissariale, il n° 31 dell’8 giugno u.s., che le catalogava come prestazioni extra Lea, Ciò ha indotto la Fondazione GP II a denunciare l’impossibilità per il futuro di continuare a praticare prestazioni ambulatoriale chemioterapiche, innescando un’altra “polemica” nel settore della sanità, di cui è certo che di tutto ha bisogno tranne di ulteriori iniziative che possono creare “ammuina”. Insisto a ripetere che quello che ora necessità è concentrarsi sul nuovo Piano sanitario regionale che sarà redatto dal

Commissario-Presidente Frattura essendo il Molise commissariato. Nello stesso tempo ritengo che le scelte e gli indirizzi dovranno essere dettate dal consiglio regionale con un atto di indirizzo di programmazione sanitaria, Il nuovo piano, purtroppo, non potrà non tener conto del nuovo Patto della salute e dei nuovi standard ospedalieri, in attuazione alla Legge Balduzzi, ormai vigenti. A questo importante impegno, tutti devono essere parte-

cipi, nel rispetto dei ruoli, e portare il loro contributo, tenendo soprattutto presente che ai cittadini interessa essere curati, e curati bene, poco importa se la struttura è pubblica o privata. Spetta alla politica, senza “guerre du religioni”, individuare le strategie per ottenere il migliore risultato con unico obbiettivo: tutelare la salute pubblica, e non tanto le strutture siano esse pubbliche o private.

sere gentili. Albergo diffuso e turismo rurale sono rimaste buone idee, in tutta onestà. Si aggiunga l’abolizione degli Enti provinciali per il turismo e la mancanza di un assessore al ramo, essendo il tal consigliere Domenico Di Nunzio un semplice delegato alla materia. Nel frattempo l’idea alternativa di sviluppo, quella legata alle filiere industriali del tessile e dell’agroalimentare, ha fatto in tempo ad andare in malora; almeno un paio di volte ciascuna. Insomma un disastro totale. Un’idea sarebbe quella di copiare, di chiedere. Una volta accettata l’idea che da soli, per decenni, non siamo stati in grado di immaginare e rendere concreta una (qualsivoglia) idea di sviluppo per questa (comunque bellissima) regione, perché non compiere un estremo gesto di umiltà ed intelligenza? Alzino il telefono i signori amministratori e manager e chiamino i loro omologhi del Trentino, dell’Umbria, del Veneto, della Toscana; anche quelli della Basilicata e dell’Abruzzo, perché l’atto di contrizione sia, così, davvero estremo, e si facciano spiegare cos’è che a loro e riuscito e a noi no. Non sarebbe un buon inizio?

Caro Dardo, altro che turismo crescono le Case di riposo Caro Dardo, mi riferisco al tuo articolo di oggi in cui parli dell’architetto Valente:Egli e’ Valente di nome ed ancor di piu’ dei fatti. Una delle poche voci -senza offesa per gli altri - che manifesta apertamente e con pubblicazioni riguardanti l’arte e storia del Molise, che chi dovrebbe, nemmeno sfoglia. Si’, perché. nel Molise se uno studioso vuole esercitare una qualche influenza su chi avrebbe il dovere di illuminarsi, viene automatiamente criticato come messia negativo.Qualche giorno fa il sociologo De rita ha fatto una dichiarazione che dovrebbe far pensare molto:Quindi anni senza idee”questo e’ il mezzogiorno...invece noi...saremmo potuti essere la Valle d’Aosta del sud se si fosero create le condizioni, invece..nulla.Abbiamo la nostra storia, i nostri paesi piccoli gioielli tra monti e boschi,un mare splendido ma come ha detto Leopardi”la gloria non vedo”Spesso vado a Roma -purtroppo in treno - ma alla stazione termini altre regioni espongono gigantografie delle loro bellezze, forse mi sbaglio non ne ho vista alcuna del Molise.Pero’ a parte il turismo che Altilia,i musei di Isernia, Pietrabbondante,dovrebbero trainare, vi sono anche le bellezze dell’alto Molise, Capracotta, Pescopennataro, Scapoli, le mainarde, Monte Marrone ecc.cosa ci manca? Lo spot diceva “la Peron” Ma abbiamo un primato: esportiamo i nostri migliori cervelli in favore delle altre regioni e nazioni. Usa, Svezia,Svizzera,Francia Inghilterra Irlanda hanno i nostri migliori giovani...a noi la vecchiaia ed i nostalgici della giovinezza. Altro che turismo...crescono le case di riposo...Amen: Un cordiale buon ferragosto a tutti. AA


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13 agosto 2015

Interrogazione presentata in Consiglio regionale dai consiglieri, Iorio, Fusco e Sabusco

“Piano Giovani, un patatrac” Con un anno di ritardo, pochi i segnali nonostante i fondi investiti. Gravi responsabilità politiche dell’assessore Petraroia CAMPOBASSO. Non sembra trovare pace l’attuazione del Piano Garanzia Giovani in Molise, fin dall’inizio rallentato da scelte politiche e di programmazione discutibili che di fatto ne hanno ostacolato il pieno avvio operativo. L’ultima indiscrezione, rilanciata dagli organi di stampa, getta una pesante ombra sulle norme procedurali connesse a Garanzia Giovani: la possibilità che alcuni ragazzi possano essere stati avviati ai tirocini extracurriculari senza passare tramite la profilazione e la stipula del patto di servizio presso i Centri per l’impiego, adempimenti necessari per l’iscrizione al programma, disegna scenari inquietanti, un’ipotesi che se dovesse essere confermata segnerebbe anche una forte responsabilità politica su chi dovrebbe vigilare sulla corretta esecuzione del programma operativo”. Questa la ragione alla base dell’interrogazione presentata dal consigliere Fusco Perrella, e sottoscritta dai consiglieri Sabusco e Iorio, per chiedere conto al Governo regionale delle procedure di avvio e controllo dei tirocini extracurriculari

di Garanzia Giovani. “Ci saremmo aspettati da parte del Vicepresidente Petraroia un comunicato stampa di smentita, con numeri e dati certificati; c’è allora la consapevolezza che qualcosa possa essere sfuggito ai dovuti controlli? È stato avviato l’accertamento delle presunte irregolarità? Quali sono le eventuali

iniziative che la Giunta intende assumere? Interrogativi che poniamo in funzione del nostro ruolo, e soprattutto perché è nostro dovere vigilare sulla corretta esecuzione delle azioni attuate dal Governo regionale, e di certo non perché gufi, come etichettati da qualcuno. Resta il fatto che questo è l’ennesimo ostacolo

lungo la via di un programma concepito per dare ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro: da principio una distribuzione dei fondi assegnati che ci aveva spinto a chiedere chiarimenti in aula al Vicepresidente Petraroia, data la scarsità di risorse destinate alle misure di politica attiva come

l’auto-impiego, l’auto-imprenditorialità e il bonus occupazionale, mentre erano sicuramente più sostanziose le risorse messe in campo per le misure di politica passiva come il servizio civile e i tirocini extra curriculari. Riconosciuto l’errore, è stata approvata dalla Giunta una prima rimodulazione, bocciata dal Ministero del Lavoro perché fuori dai limiti concessi, cui ne è seguita una seconda attuata di concerto con gli enti ministeriali. Poi il ritardo nella pubblicazione dei bandi, inizialmente previsti ad ottobre 2014 ma di fatto pubblicati nei primi mesi del 2015; infine la complessa e articolata fase burocratica propedeutica alla registrazione dei singoli ragazzi al programma operativo. Questi alcuni dei passaggi maggiormente critici che si sono registrati in Molise a differenza delle altre regioni italiane, dove, anche a fronte di oggettive difficoltà, i singoli piano operativi regionali sono stati avviati per tempo e in anticipo al nostro, nonostante le difficoltà economiche e produttive della nostra regione richiedessero una programmazione tempestiva”.

Scaduti i contratti dei cantonieri stagionali, la UIL scrive al Prefetto

L’ideale cassetta della posta del Prefetto di Cambobasso sarà davvero bella grande. Non c’è realtà istituzionale, economica o un po’ di tutte e due che non sia stata costretta, infatti, ad appellarsi al rappresentate locale del Governo per vedersi tutelati diritti, per avere il riconoscimento di un qualche status pubblico o legale, semplicemente per non aver ormai nessun altro santo cui votarsi. I contratti del personale stagionale che l’ANAS utilizza per mantenere operativo lo stato dei 500 km di strade regionali sono scaduti e non ci sono segali di sorta circa la sorte dei lavoratori in questione. Così la UILPA ANAS s’è vista costretta a scrivere al Prefetto. “In premessa generale - evidenzia Carmine Battaglia, Segretario generale della Categoria e dirigente della UIL Molisana – occorre considerare che le funzioni dell’ANAS in materia di sicurezza stradale sono assimilabili a quelle dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale e della Protezione Civile, istituzioni per le quali la legge ha giustamente derogato al blocco introdotto per tutte le pubbliche amministrazioni, consentendo assunzioni finalizzate al mantenimento dell’erogazione dei rispettivi servizi. Non fosse che il blocco delle assunzioni non consente di rispettare il D.P.R. 1126 del 1981, condizione che accresce i rischi per la sicurezza nel lavoro e sanzioni, talvolta anche penali, per tutto il personale direttamente impegnato nel settore dell’esercizio. In più, tale blocco delle

assunzioni, favorisce e accresce appalti ed esternalizzazioni, che si rivelano spesso più onerosi dei risparmi che si volevano conseguire con i provvedimenti volti al contenimento della spesa pubblica. Già nel

settembre 2010, di fronte alla gravità della situazione che si veniva a determinare quando i contratti di lavoro scaduti non erano rinnovati, in Molise si costituì un “tavolo tecnico” tra le istituzioni regionali, i

vertici aziendali locali e le parti sociali, conclusosi con un accordo che portò al rinnovo dei contratti stagionali, e quindi, al salvataggio di tante professionalità. Nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie ma anche di tutta la comunità molisana.” In questo quadro molti dei lavoratori cui non è stato rinnovato il contratto hanno fatto causa all’ANAS ma dal sindacato, pure in presenzadi esito positivo delle stesse, si preferirebbe una mediazione dall’alto che arrivasse ad una soluzione del problema attraverso una strada meno conflittuale e quindi: “…si chiede un’attivazione del Prefetto, una intermediazione del Presidente regionale e di tutti i soggetti istituzionali per individuare una qualche soluzione, magari temporanea, e prefigurare un complessivo esito positivo all’intera vicenda. Anche perché, nel frattempo, qualche cosa di positivo si sta muovendo per i dipendenti dell’ANAS: settimana scorsa i Sindacati e i vertici dell’Azienda si sono incontrati per l'apertura formale del tavolo di confronto sul Contratto di lavoro per il periodo 2016/2018, a seguito della presentazione della piattaforma contrattuale rivendicativa.”. Prima dell’incontro già fissato per il 3 settembre prossimo tra sindacato ed ANAS. La questione lavoro sta assumendo connotati inquietanti. Restermo attenti all’esito di quest’ennesima vertenza.


TAaglio lto Da una indagine di Lega Ambiente

5 13 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

In Italia solo due Comuni, Campobasso e Aosta, non hanno scuole con impianti di energia rinnovabile

Solo il 3,3 per cento degli edifici scolastici nel nostro Paese è costruito tra il 2001 e il 2013, mentre il grosso risale agli anni compresi tra il 1941 e il 1974 (40 per cento) Delle scuole esistenti sul territorio regionale ormai si conosce tutto: numero, condizioni statiche e di sicurezza e gli interventi di cui maggiormente necessitano. Un’indagine a carattere nazionale di Lega Ambiente ha contribuito, infatti, in questi giorni, ad avere degli edifici scolastici del Molise un’ulteriore “carta d’identità”: questa volta relativa alle certificazioni (prevenzione incendi – agibilità - igienico-sanitaria – impianti a norma - vulnerabilità sismica) e alla manutenzione e novità assoluta - all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e ai rischi ambientali. Un’indagine che va ad arricchire il rilievo del numero e dello stato di sicurezza delle scuole molisane eseguito a cura della Regione Molise in collaborazione con la Regione Toscana, sulla base del quale (rilievo) il Governo ha concesso l’accesso a mutui per dieci milioni di euro per migliorare lo stato di salute delle strutture scolastiche. Tempo c’è voluto per arrivare a comprendere l’urgenza e la necessità di avere scuole sicure e perfettamente agibili nel nostro Paese. A comprendere, soprattutto, che la realtà delle cose è grandemente preoccupante. Secondo l’indagine di Lega Ambiente solo il 3,3 per cento degli edifici scolastici in Italia è costruito

tra il 2001 e il 2013, mentre il grosso risale agli anni compresi tra il 1941 e il 1974 (40 per cento). Ciò indica una paurosa carenza d’investimenti nella realizzazione di scuole nuove e che il patrimonio edilizio è vecchio e malandato. In questa ampia accezione il Molise ci sta tutto. Leggere per credere. “Se si osserva la tabella relativa alla media degli investimenti regionali in manutenzione straordinaria e la si confronta con quella sulla necessità di interventi urgenti, emergono due situazioni limite: il Trentino Alto Adige che a fronte di una necessità di interventi sull’1,6% degli edifici si trova a investire una media di quasi 173.000 euro a edificio; la Calabria, invece,

Campobasso. Lieve ripresa all’anagrafe delle imprese molisane nel secondo trimestre del 2015. Rispetto allo stesso periodo del 2014, tra aprile e giugno di quest’anno, gli indicatori sulla vitalità del sistema imprenditoriale segnalano un aumento delle iscrizioni di +17,2%, mentre le cessazioni sono aumentate del 5,5%. Qualche segnale negativo proviene ancora dalle aperture di fallimenti e concordati preventivi, 33 in questo secondo trimestre del 2015, che rispetto ad un anno fa sono aumentati del 32%. In termini numerici, il trimestre primaverile ha visto nascere 594 nuove attività e certificato la chiusura di 383 attività già esistenti, con il risultato di un saldo positivo pari a 211 imprese in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo: recuperato, quindi, il saldo negativo (179 imprese) registrato nei primi tre mesi del 2015. In termini relativi, lo stock delle imprese si è pertanto accresciuto dello 0,61% (contro lo 0,59% rilevato nel secondo trimestre 2015 e in linea con il risultato nazionale pari a +0,63%), portando il totale delle imprese registrate in Molise, al 30 giugno di quest’anno, al valore di 34.901 unità. Nel dettaglio provinciale Campobasso si pone

nonostante una necessità d’interventi sull’89,9% degli edifici, si trova a investire mediamente solo 5.824 euro a immobile. Il Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia sono le Regioni che investono mediamente di più in man u t e n z i o n e . Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Se da un lato tale dato è legato alla dichiarata mancanza di una necessità di interventi, sorprendente è la circostanza che, sempre in Molise, non siano stati previsti investimenti per la manutenzione ordinaria”. Commento? Le cifre parlano da sole. Altro argomento di strettis-

sima attualità, zeppo dì indicazioni governative e di direttive europee, oltre che di logica e razionalità sotto il profilo economico, è l’utilizzo di fonti rinnovabili e i rischi ambientali. Secondo Lega Ambiente, dopo un trend in crescita, riscontrato negli anni passati, quest’anno segna uno stallo, fermandosi al 13,6%. Tra gli edifici che utilizzano le fonti rinnovabili, la maggior parte presenta pannelli fotovoltaici (78,1%), il 25,9% gli impianti solari termici, mentre gli impianti a geotermia e/o pompe di calore riguardano il 3,3%, a biomassa lo 0,5% e a biogas lo 0,1%. Cresce comunque la copertura dei consumi da fonti rinnovabili, con il 42,3%. Se i dati si analizzano a livello regionale, la forbice tra una regione e l’altra degli edifici che utilizzano le fonti rinnovabili è particolarmente ampia, con i casi limite di Molise e Valle D’Aosta che, con i soli due Comuni di Campobasso e Aosta, dichiarano di non avere scuole in cui sono installati impianti, mentre in Puglia sono il 44,6% gli edifici scolastici che le utilizzano. In Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, tutti gli edifici in cui sono presenti impianti di energia rinnovabile, utilizzano il solare fotovoltaico. Questo rilievo, in una re-

gione in cui sono centinaia le pale eoliche e miglia decine di miglia di metri quadrati i pannelli fotovoltaici, certifica il ritardo imperdonabile della Pubblica amministrazione ad attuare su scala generale il contenimento energetico, a dispetto della sua infinita disponibilità ad assecondare la speculazione privata. I parametri relativi agli edifici scolastici esposti a situazioni di rischio ambientale indoor e outdoor sono quelli con dati carenti o incompleti. L’unica eccezione è relativa al rischio amianto, nei confronti del quale vi è una forte sensibilità al problema, tanto che il monitoraggio sulla sua presenza viene svolto dal 92,2% dei Comuni. Dai dati emerge che sono in calo, rispetto al passato, sia i casi certificati di amianto (7,5%), sia quelli sospetti (0,1%). Questa diminuzione è presumibilmente legata a una maggiore attività di bonifica svolta negli ultimi due anni, 4,4% contro 3,1% dell’anno scorso. Conclusione: gli amministratori molisani di tutti i livelli istituzionali sono nella condizione ideale per programmare gli investimenti e fare provvista di risorse, per arrivare al traguardo di civiltà: “scuole sicure”. Dardo

Imprese, in Molise crescita esponenziale dei fallimenti

al 36° posto per tasso di crescita, con un valore pari a +0,63% e in miglioramento rispetto ad un anno fa (+0,51%). La provincia di Isernia registra, al contrario, un peggioramento, passando da +0,80% di un anno fa a +0,55% in questo trimestre.

Dal punto di vista delle forme giuridiche, contributi positivi al saldo provengono dalle imprese costituite in forma di società di capitali (+126 unità nel trimestre, in aumento rispetto al 2014), dalle ditte individuali (+83 unità il saldo) e dalle altre forme societarie (+7 unità).

L’unico risultato negativo del trimestre proviene dalle società di persone che chiudono il secondo trimestre dell’anno con 5 imprese in meno. Tra i settori, si registra un consistente saldo positivo per le imprese agricole che chiudono il trimestre con +83 unità. Risultati positivi anche per i servizi a supporto delle imprese e le attività di noleggio (+6 unità), per le costruzioni (+2 unità), per le attività di servizi di informazione e comunicazione e per le attività immobiliari entrambe con una unità in più. Permangono difficoltà anche in questo trimestre per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-22 unità), per il le imprese del commercio (-10 unità) e per le attività manifatturiere (-9 unità). Risultato favorevole anche per le imprese artigiane che chiudono il trimestre con un saldo positivo pari a 5 unità in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo.


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Campobasso

13 agosto 2015

“Contrada Colle Leone: quella pazza pezza al pozzo che puzza” La denuncia è stata presentata dal gruppo consiliare di Campobasso dei Cinque Stelle CAMPOBASSO. Le piogge di questi giorni hanno riportato alla luce un gravissimo caso di inquinamento ambientale e cattiva amministrazione che si perpetra oramai da tempo nella zona di contrada Colle Leone, zona da cui ha origine il torrente “Rivolo” che, proseguendo lungo il tracciato dell’omonima fondovalle, defluisce a valle nel Biferno. Abbiamo infatti riscontrato che nei pressi del tratto iniziale del torrente, poche decine di metri prima del depuratore comunale che serve gran parte della città di Campobasso, v’è un pozzo di raccordo degli scarichi fognari, ben visibile dalla strada, dal quale le acque dovrebbero essere convogliate all’ingresso degli impianti situati poche decine di metri più a valle per il trattamento di depurazione prima di essere riversate, ripulite e filtrate, nello stesso canale del torrente . Ma ogni qualvolta la portata dell’acqua aumenta, come nei casi di pioggia, l’acqua satura il pozzetto, evidentemente sottodimensionato, causando lo scoperchiamento del pesante tombino di chiusura. Questo fenomeno ha evidentemente indotto gli operatori comunali a dover porre rimedio in qualche modo, ma anziché intervenire aumentando sulla capacità del

pozzo, si è preferito mettere una vera e propria “pezza”, piazzando alcuni grossi massi sopra il coperchio del tombino ed alterando con una modifica “casereccia” la struttura dello stesso, con l’applicazione di un bypass, ovvero un grosso spezzone di condotta di cemento da almeno 70 cm di diametro in uscita, che convoglia tutta l’acqua direttamente nel torrente, sottraendola così al passaggio nell’impianto di depurazione, così come previsto per tutte le acque “nere” prima di essere sversate in ca-

nali che a loro volta sfociano in fiumi e, successivamente, in mare. Basta osservare il fenomeno, che avviene puntuale ad ogni pioggia, per constatare che si tratta effettivamente di scarichi fognari e non certo di acqua piovana: il colore dell’acqua, le abbondanti schiume che essa produce e soprattutto l’odore nauseabondo, ne sono la più lampante prova. L’aspetto gravissimo che a praticare questo escamotage non sia stato qualche cittadino senza scrupoli,

magari con un allaccio fognario abusivo, bensì direttamente l’amministrazione comunale di Campobasso che dovrebbe invece preoccuparsi di monitorare e prevenire gli illeciti e gli episodi di abusivismo per preservare la qualità delle acque ed evitare forme di inquinamento incontrollabile. Questi episodi sono certamente collegabili ai frequenti casi di inquinamento della filiera delle acque, dal Biferno all’invaso di Guardialfiera, fino al mare, come peraltro riscontrato proprio di recente anche

con preoccupanti morie di pesci ed allarmanti risultati delle analisi delle acque effettuate sulla costa molisana. Viene naturale chiedersi a cosa serva depurare le acque per immetterle, dopo il trattamento, nello stesso canale dove solo pochi metri più a monte vi scarica una grande fognatura comunale, incontrollata e certamente priva di alcuna regolarità, che serve mezza città; viene altresì naturale chiedersi chi abbia potuto commissionare ed autorizzare un simile intervento e quale dirigente o tecnico lo abbia potuto dirigere; viene infine ancor più naturale domandarsi cosa ne sanno e cosa ne pensano di tutto ciò le strutture e gli enti preposti al controllo delle acque ed monitoraggio ambientale del territorio. Domande che certamente rivolgeremo nelle opportune sedi al sindaco ed all’assessore competente affinchè facciano chiarezza e soprattutto pongano rimedio alla gravissima situazione riscontrata che molto probabilmente costituisce un vero e proprio reato ambientale “autorizzato” per il quale, ovviamente, provvederemo a fare le opportune segnalazioni anche alle competenti autorità.

“Va valorizzata la banda musicale” L’Associazione punta sui giovani per dare sostegno alla “Città di Campobasso” CAMPOBASSO. L’Associazione Culturale Musica e spettacolo, nel 1996, dette vita alla Banda musicale “Città di Campobasso” che ancora oggi porta il nome del capoluogo nelle

piazze delle città italiane con il suo repertorio. Proprio per dare maggiore forza al progetto, unitamente alla Parrocchia di San Pietro, abbiamo organizzato corsi di musica finalizzati

alla formazione di giovani alla musica. Da ottobre, nei locali della Parrocchia, si terranno corsi di flauto, oboe, clarinetto, sassofono, corno, tromba, trombone, bassotuba e per-

cussioni. Un modo per avvicinarsi alla musica e avvicinare i giovani al mondo culturale della banda musicale. I corsi inizieranno la prossima decade di ottobre.

Convenzione Comune e Moligav A Riccia sottoscritto l’atto per il servizio di guardie volontarie ambientali RICCIA. E’ stata sottoscritta, al municipio di Riccia, la prima convenzione in Molise tra l’associazione delle guardie ambientali volontarie Moli.G.A.V. e la locale amministrazione comunale. Ad annunciarlo è il presidente della Moli.G.A.V., l’avvocato Mariangela Di Biase. “Siamo davvero soddisfatti come associazione di questo primo importante passo che ci ha visto meritare la fiducia della giunta Fanelli e della maggioranza. Sottolineiamo la lungimiranza che questa amministrazione ha avuto, nello stipulare una convenzione mentre le guardie ambientali volontarie sono in attesa del decreto di nomina a G.A.V. da parte della Provincia di Campobasso – ha affermato il presidente Di Biase – ma sin d’ora grazie all’idoneità acquisita con la pubblicazione delle graduatorie da parte della Regione Molise cominceremo l’essenziale opera di informazione e sensibilizzazione

della cittadinanza, in attesa di acquisire lo status definitivo che permetterà anche l’azione di vigilanza, controllo e sanzione a tutela del territorio. Per il raggiungimento di questo risultato, oltre a ringraziare il sindaco Fanelli, l’esecutivo e i consiglieri, l’intera Moli.G.A.V. ringrazia l’impegno profuso dal presidente onorario Domenico Esposito, grazie al quale siamo riusciti a perfezionare l’intesa con l’amministrazione di Riccia. Inoltre, sempre insieme a Domenico Esposito, nella veste di presidente regionale dell’Anta Molise, dopo il servizio operato nella tappa matesina del giro d’Italia, saremo presenti con un altro weekend targato Anta-Moli.G.A.V. in occasione del primo Rc Flight Show di Aeromodellismo, in programma a Campitello Matese il 5 e 6 settembre prossimi, evento patrocinato dalle istituzioni locale, provinciale e regionale e dalle Funivie del Molise”.


Campobasso

7 13 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sulla riorganizzazione del comune non tutti sono d’accordo Il consigliere dell’Udc Ambrosio: “Il sindaco ha abdicato e deposto il Consiglio comunale e la Giunta” Non tutto è filato liscio a Palazzo san Giorgio. Anzi, più di una ruvidezza in risposta alla riorganizzazione dei servizi redatta dal coordinatore delle attività amministrative e dirigente dell’Area “Organizzazione, indirizzo e controllo”, Antonio Iacobucci, approvata e fatta propria dalla giunta comunale, di cui abbiamo dato ampio risalto su queste colonne giudicando il lato concreto e funzionale della riorganizzazione come un atto rivoluzionario in un contesto abituato a vivere di consuetudini. Alcuni consiglieri hanno interpretato quell’atto amministrativo che ha dato una netta sterzata al qualunquismo imperante nei servizi e tra gli uffici comunali, molto in chiave politica, e quasi nulla sul piano pratico. E la politica, si sa, è materia particolarmente malleabile, che ciascuno può adattare al proprio punto di vista, magari ai propri risentimenti, ai propri turbamenti. Indubbiamente quell’atto amministrativo ha non pochi difetti linguistici che a talune sensibilità politiche lo hanno reso particolarmente inviso. L’impostazione, infatti, ha un tono d’imperio (… le proposte di deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio devono essere trasmesse al dirigente dell’area Organizzazione, Indirizzo e Controllo per essere visionate e vistate per atte-

starne la coerenza con gli indirizzi della programmazione comunale e con gli obiettivi assegnati alla struttura burocratica e che lo stesso provvederà al successivo inoltro alla Segreteria Generale o alla Presidenza del Consiglio per l’approvazione degli organi di competenza); ciò ha generato una forte reazione in quanti il concetto di autonomia degli organi amministrativi è un intangibile tabù. Concetto percepito ulteriormente compromesso dalla disposizione che attribuisce, tra l’altro, al dirigente dell’”Organizzazione, indirizzo e controllo” dell’Ente (Iacobucci) “la formulazione, con proprio atto, di linee di indirizzo per l’assegnazione del personale ai settori e ai servizi, a valere per la predisposizione del Piano esecutivo di gestione e del piano dettagliato degli obiettivi 2015”. Ad approfondire il senso letterario della disposizione emerge la volontà dell’amministrazione comunale di affidare al vertice dell’organizzazione i poteri che gli sono propri (… le linee d’indirizzo per l’assegnazione del personale ai settori e ai servizi …) per dare concretezza al Piano esecutivo di gestione e al Piano dettagliato degli obiettivi. Piani, entrambi, che vanno considerati la nuova vera spina dorsale del Municipio. A tutto ciò ch’è, e deve essere ritenuta, una forte

innovazione di metodi e di comportamenti foriera di una diversa e sostanziale efficienza della macchina amministrativa, come abbiamo fatto cenno, s’è contrapposta un’altrettanto forte e marcata critica politica anche in senso alla maggioranza. La punta più aguzza s’è con fermata il consigliere dell’Udc Michele Ambrosio che nel corso della sindacatura ha curato con puntigliosa assiduità la distinzione dei ruoli (sindaco, giunta, consiglio, consiglieri delegati e commissioni consiliari), e nei ruoli, il giusto dosaggio delle rappresentanze, per evitare la prevalenza degli uni sugli altri. Nel caso che stiamo trattando, egli s’è espresso contro la prevalenza del coordinatore dell’attività amministrative e dirigente dell’Area “Organizzazione, indirizzo e controllo”, Antonio Iacobucci, sugli organi amministrativi. Da qui, la filippica che segue: “Con il più classico dei provvedimenti di ferragosto, il primo cittadino e l’esecutivo comunale (anche se sarebbe meglio dire ex sindaco ed ex giunta sostituiti di fatto dal dirigente dell’Area Organizzazione, Indirizzo e Controllo) in perfetto stile Tafazzi e con evidenti profili di illegittimità, si auto commissariano e con loro cercano di mettere sotto tutela anche il Consiglio comunale. Un vero e proprio “golpe” dettato

anche dalla incompetenza politica e dalla incapacità di governo, con cui di fatto si destituisce e delegittima Consiglio comunale e Giunta municipale. Un vero e proprio attentato da parte del sindaco agli Organi istituzionali con l’introduzione della “censura” politica sulle deliberazioni, con cui si minano i pilastri fondamentali della rappresentanza popolare. Non può essere letta altrimenti, se non con un colpo di sole collettivo, inventarsi il “super parere” in aggiunta a quelli di ordine tecnico (amministrativo e contabile) che dovrà essere espresso su tutte le proposte di delibere consiliari e dell’esecutivo in ordine alla coerenza con gli indirizzi programmatici e con gli obiettivi, prima di essere portate all’approvazione dei due consessi. Un gravissimo atto di sfiducia quello posto in essere dal sindaco all’intero Consiglio comunale (che dovrà conseguentemente prenderne atto) unico Organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo oltre che di verifica della coerenza e dell’attuazione del programma di mandato, che non può essere sostituito da nessun tecnocrate, tata, con funzioni da cerniera”. La verità, come sempre, non è mai da una sola parte: Possibilmente è nel mezzo. Dardo

Ti ricordo ancora

IL VIALE DEL TRAMONT ( INO) di sergio genovese Sabato 8 agosto 2015 ore 8,00. Sulla strada della salute che porta a Ferrazzano conquistata a fatica dal sottoscritto a causa di un mal di schiena ormai in assetto costante e tendini imbizzarriti che inibiscono, obbligatoriamente, persino il più blando esercizio di corsa, ho ritrovato vecchi amici di sport. Siro D’Alessandro straordinario mediano del Campobasso e uno dei primi molisani se non il primo ad esordire in serie A. Era in bicicletta per non far soffrire ulteriormente le sue anche disubbidienti che da anni sembrano volersi ammutinare. Più avanti Claudio De Libero, trequartista rossoblù dal dribbling irresistibile che camminava a passo svelto concentrato però a non sfidare più di tanto le sue ginocchia in stato di assedio. Più avanti ancora Giovanni Ciaramella ex portiere e allenatore in seconda del Campobasso che con un passo dolce cercava di accarezzare il suo muscolo cardiaco che negli ultimi tempi si è messo a fare i capricci. Ho pensato, favorito dagli eventi, come è malinconica la vita ma bisogna farsene una ragione. Ormai tutti ultra sessantenni o giù di lì, allo sport e in particolare al calcio hanno dato, abbiamo dato

e ricevuto tanto ma, senza ombra di dubbio, si faceva parte di un’altra generazione e che generazione. Amavano senza se e senza ma il

pallone al punto che serie A o serie Z, campo in erba inglese o di patate, se c’era da far rotolare l’attrezzo, lo facevamo senza esitazione dispu-

tando anche più di una partita al giorno. Ho pensato:” Se fosse stato l’ otto agosto di quarant’anni fa che cosa avremmo fatto? Dove sta-

vamo? A ritiri conclusi sicuramente eravamo in giro per i paesi molisani per partecipare ai vari tornei di nascosto. Si passava dall’albergo pieno di confort al pane e prosciutto che gli organizzatori mettevano a disposizione. Dagli autobus con le prime TV incorporate alla vecchia 124 di Mario Oriente o alla 850 sport di Claudio. Dalle docce a getto miscelato all’ acqua fredda dei ruscelli che scorrevano vicino ai tanti campi periferici senza spogliatoi. Tutto bellissimo! Indimenticabile. Quella vita così intensa ci aveva quasi convinto della indistruttibilità dei nostri muscoli e delle nostre ossa. Era una convinzione per certi versi ascetica. Senza dubbio. Ma per Siro, Claudio, Giovanni e tutti i loro amici, c’è una bella notizia. Il ritrovarsi su quella strada, per provare ancora l’irresistibile gusto del sudore tracimante, è come ritrovarsi sui campi d’erba o di patate di quarant’anni fa. Portare indietro il cronometro annullando con il ricordo il tempo che è passato, recluta saggezza e convinzione che tutti i campi calpestati erano di serie A altro che zeta. Perciò per tutti è un piccolo tramonto di giornate di sole pieno.



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Isernia

13 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Frammenti d’Antico a Bagnoli del Trigno Martedi 18 agosto la ventunesima edizione dell’ evento, con la partecipazione straordinaria dell’ attore Kaspar Capparoni nel ruolo del Duca BAGNOLI DEL TRIGNO. Quella del 2015 è, per Frammenti d’ Antico, una edizione all’insegna del rinnovamento nell’ ambito del racconto. Da 21 anni, la Compagnia di Cultura Popolare “La Perla del Molise”, presieduta dal dott. Franco Mastrodonato, riporta per una sera gli abitanti ed i visitatori in una atmosfera senza tempo, rileggendo pagine di storia, tradizione e sentimenti della Bagnoli del Trigno di un epoca che fu. Il canovaccio di questa nuova edizione si arricchisce di una storia, tutta da scoprire, mentre ospiterà la rappresentazione de “Gl’ Cierv”, la maschera di Castelnuovo a Volturno. Il 18 agosto, dalle 17.30, si accenderanno i riflettori sui momenti centrali di “Frammenti d’Antico”. Dalla sfilata del corteo storico lungo le strade del paese, con la straordinaria partecipazione dell’attore Kaspar Capparoni, affermato attore di cinema e tv, protagonista di fiction di successo come “Incantesimo”; “Elisa di Rivombrosa”, “Le tre rose di Eva” e la recentissima “Solo per

amore”. Capparoni è stato anche uno dei personaggi piu’ amati dello show “Ballando con le Stelle”, oltre che a trovarsi a suo agio perfettamente nei panni del poliziotto in molte situazioni, come nel telefilm “Il commissario Rex”. Il bellissimo della tv sarà impegnato nel ruolo del Duca, affiancato nelle vesti della Duchessa da Sara Affi Fella, Miss Molise 2014 e splendida portacolori della nostra regione nella fase nazionale di “Miss Italia”. Martedi 18 agosto, dalle 18.00, Il Duca e la Corte attraverseranno in corteo tutto il paese, indossando gli splendidi costumi ispirati all’ epoca firmati da Paola d’Onofrio, stilista di fama internazionale e di origini bagnolesi. Il corteo farà sosta in piazza Umberto I° per la rievocazione della Electio Sindaci attraverso il sistema “della fava e del fagiuolo”. Dalle 20,00 del 18 agosto, nel Rione di Santa Caterina si accende invece la Festa nel Borgo: un percorso attraverso vicoli e suggestive piazzette, articolato tra numerose aree di spettacolo e oltre venti stand gastronomici con le migliori

espressioni delle tipicità bagnolesi. Dallo “scarcio”, gustosa frittella preparata al momento, passando per pietanze dai nomi fantasiosi e giocherelloni, a piatti piu’ robusti come le pappardelle al sugo di cinghiale, lo scattone o la “ciammaruca”, piatto di lumache al sugo, e fino ai “cavaceci”, con pasta artigianale e legumi. Tra le 22.00 e le 23.30, una delle principali novità di questa edizione: scenderanno in piazza Santa Olmo, i protagonisti de “Gl’ Cierv” di Castelnuovo a Volturno: il rito dell’ uomo cervo, maschera zooantropomorfa rappresentata tradizionalmente in occasione dell’ ultima domenica di Carnevale ai piedi delle Mainarde, che si sposta quest’anno a Bagnoli in piena estate, con tutta la sua magia. Tra le danze delle “Ianare” e le evoluzioni del Cervo, uno spaccato di grande coinvolgimento e testimonianza di tradizione. Dalle 24.00 in poi, una successione di momenti emozionanti, che da sempre lasciano senza fiato le migliaia di visitatori che raggiungono Bagnoli del Trigno il 18 di agosto: il “Volo della Fata”, accompagnato da luci e fuochi pirotecnici, dal

Castello e fino alla piazza sottostante. Di seguito, una scena nuova nel canovaccio della manifestazione, che sancirà pero’ nuovamente la rivolta del popolo alle angherie del Duca. È il preludio al momento, particolarmente atteso, del gran finale con l’incendio artistico del Castello Sanfelice: oltre venti minuti di fuochi d’artificio firmati dal maestro Remo Parente. Sia durante la sfilata che alternati all’ interno del Borgo, saranno protagonisti artisti, musici, attori: gli sbandieratori di Lucera; i “Rota Temporis” ed i “Nemesis”, “3ttnika”, “Fourteen Strings”, “Zig Zaghini”, Compagnia teatrale “C.A.S.T”, “Alberi Sonori”, “Francesco Mammola Fiolk Band” sono solo alcuni dei nomi in cartellone per questa edizione 2015. Martedi 18 agosto, dal pomeriggio a notte, Bagnoli del Trigno si prepara ad accogliere il pubblico delle grandi occasioni. Nella scorsa edizione, stime non ufficiali parlavano di oltre 20.000 presenze nel giorno dell’evento.

Il MOLISE Stupisce, fa innamorare e fa tornare …… E’ bello ricordare come chi ama questa terra si impegna indefessamente a promuoverla. E’ doveroso ricordare che la politica dovrebbe accelerare un processo di conoscenza per dar manforte a chi di questa terra né fa un vanto. E’ bello pubblicare una nota di un pellegrino che dopo aver assaporato il Molise, partecipando alla giornata Europea del Pellegrino tenutasi a Rionero Sannitico l’8 agosto, torna in Molise con un gruppo di 9 camminatori per esplorare il Molise altissimo partendo da Carovilli/San Pietro Avellana per arrivare ad Agnone per tornare a Carovilli, con arrivo a Carovilli il 13 agosto per tornare a Carovilli dopo aver attraversato e sostato a Capracotta il 14 ed ad Agnone il 15. Enzo Gentile Come anticipato, vi parlo dell’uscita fatta a Rionero Sannitico per la giornata europea del pellegrino. Un ‘esperienza splendida da cui sono, e non solo io, tornato elettrizzato. Il progetto messo in campo da questo piccolo Comune del Molise ha insieme del coraggioso e del fantastico : ATTENZIONARE IL PROPRIO TERRITORIO CON UNA PROPOSTA

DI LARGO RESPIRO volta a realizzare una progettualità che si sviluppi secondo un’ottica di breve medio periodo.Recuperare la tradizione di quei cammini (dalla via Francigena alla riscoperta dei tratturi) che nel passato facevano di quel territorio un importante luogo di scambio di idee attraverso il CONTATTO di persone di terre diverse e anche lontane, affinchè possa fare da volano per tutte le eccellenze territoriali e la riscoperta di tutto quello che di buono e interessante c’è in loco. La cosa eccezionale è che tale progetto si sviluppa in un arco temporale di 5 anni con una progettualità nel breve periodo che punta ad estrinsecarsi anche nel medio periodo.E quello che mi ha davvero colpito è che alle parole sono immediatamente seguiti dei fatti. Con un organizzazione incredibile a cui ha partecipato l’intero paese e con una capacità di visione al tempo stesso coraggiosa e lungimirante da parte del Sindaco e di molte persone della giunta che hanno voluto fare una scommessa sul futuro assumendosi tutti i rischi che ne possono derivare. Ma con un impegno ed una fede che mi hanno colpito al cuore. Abbiamo ricevuto un’accoglienza principesca e sinceramente genuina, da cui sono nate immediatamente delle iniziative che andremo a realizzare fin dall’immediato e di

cui darò notizia, mano a mano che andranno in porto. La cosa stupefacente è che il Comune di Rionero Sannitico, conta poco più di 1000 abitanti ed ha avuto il coraggio di intraprendere un’iniziativa di valore europeo patrocinata dal Consiglio d’Europa. C’è di che meditarci sopra. Ed anche di che prendere esempio. Aggiungere altro è superfluo ……………… La giornata Europea del pellegrino è stata caratterizzata anche dalla vicinanza del Consiglio d’Europa e del Governo Italiano con la presenza ed i messaggi da parte di rappresentanti dei due organismi e da un messaggio direttamente da Palazzo Chigi, questo ci conforta ed a maggior ragione sproniamo chi di dovere ad intervenire…. La presenza della Presidenza del Consiglio Regionale con il presidente Vincenzo Niro, che ha onorato la giornata restando a convivializzare con i molteplici pellegrini accorsi a Rionero , è un segnale forte molto apprezzato dalla gente e dalla politica locale. Che sia un segnale di proposta e non solo di rappresentanza… Noisappiamo che sarà così perché il Molise vero, quello dei borghi, della natura incontaminata, dell’ospitalità, del buon cibo, ESISTE….. ed anche per questo chi viene, a volte torna ………..

Macchiagodena ritrova il suo castello Al Comune sono state riconsegnate le chiavi del maniero che sarà valorizzato MACCHIAGODENA. Una battaglia durata mesi per un castello che aveva sbancato nella gara “I luoghi del cuore” del Fai (Fondo Ambiente Italia) risultando il più votato della regione. Ieri, il grande evento si concluderà con la consegna delle chiavi al primo cittadino, Felice Ciccone, da parte del vice presidente, l’assessore Michele Petraroia. Il risultato è stato possibile grazie alla forte sinergia tra il comune di Macchiagodena e la Regione Molise. Ad esultare è l’intera collettività che si era mobilitata per ottenere l’ambizioso risultato. Il castello, acquistato dalla Regione Molise nel 2010, è rimasto chiuso da allora. «La grande mobilitazione italiana – ha detto il primo cittadino macchiagodenese – e la sensibilità dell’amministrazione regionale e del presidente Frattura – hanno reso possibile un sogno. Abbiamo riavuto le chiavi del castello che sarà

messo nelle migliori condizioni per essere fruito dalla collettività. Noi ne faremo un centro di promozione culturale e valorizzazione non solo del paese ma di tutto il territorio. Abbiamo progetti già

pronti che sono stati apprezzati dalla Regione Molise. Il mio ringraziamento va anche a Franco Valente che ha affiancato le nostre battaglie e al sempre ministro Massimo Bray che ha voluto accordarci fiducia e sostegno ed è stato per noi uno speciale portafortuna. Promise, lo scorso anno che sarebbe tornato alla consegna delle chiavi. Come sempre, uomo di parola, ha mantenuto l’impegno e ieri è stato con noi». All’evento Felice Ciccone, sindaco di Macchiagodena, Nadia Verdile, giornalista de Il Mattino, Franco Valente, architetto e critico d’arte, Pasquale Di Lena cultore del territorio, Michele Petraroia vice presidente della Giunta Regionale e Massimo Bray Direttore dell’Enciclopedia Treccani, già Ministro dei Beni Culturali. La serata sarà moderata da Giovanni Mancinone, giornalista Rai 3 Molise.


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Termoli

13 agosto 2015

Zuccherificio, c’è la cassa integrazione Domani la ratifica in assessorato delle ulteriori cinque settimane di Cigs somolisano appare sempre più incerto. Ciò anche alla luce della prossima campagna saccarifera che verrà realizzata con l’utilizzo di un bluster, una sorta di zuccherificio movibile. Questa nuova soluzione permetterà da un lato l’abbattimento dei costi di produzione, dall’altro la conseguenza sarà di vedere più che dimezzato il personale realmente impiegato. Una ipotesi che non è stata accolta positivamente dai lavoratori che stanno vivendo “un dramma unito alla illusione che ci ha dato la politica”. Cassa integrazione che, quindi, appare come l’ultima speranza per i dipendenti ancora appesi al filo di una vendita che non arriva. Intanto per il prossimo 15 settembre è previsto un incontro al Mipaaf per parlare del futuro dello stabilimento.

TERMOLI. L’amministratore delegato del Nuovo Zuccherificio srl, Enrico Cianciosi, ha convocato per le 11 di questa mattina, le Rsu dello stabilimento saccarifero di Termoli. Il vertice al quale parteciperanno Giuseppe Gabrielli (Fai-Cisl), Luca Umberto Ferrero e Pierluigi Pannacchione (Uila-Uil) e Antonio Di Lisio, Giulio Cesare Iademarco e Nicola Colella (Flai-Cgil) riguarda la mobilità volontaria per i dipendenti della Newco. Ennesimo capitolo di crisi aziendale. Intanto, si terrà venerdì presso l’assessorato regionale al Lavoro l’incontro per ratificare l’accordo sulle ulteriori cinque settimane di cassa integrazione ordinaria per i lavoratori dello Zuccherificio del Molise. Dopo la settima asta di vendita dello stabilimento saccarifero, andata anch’essa deserta, il futuro dei dipendenti del sito produttivo bas-

Giardini Aldo Moro, uno scempio L’area verde alle spalle dell’istituto Boccardi sta conoscendo un degrado senza fine TERMOLI. Della condizione di degrado e di incuria dei giardini Aldo Moro, quelli che si trovano alle spalle del Boccardi e del comando della Polizia municipale, ci siamo già occupati numerose altre volte. Ma questo agosto balordo dal punto di vista dell’incivile modus vivendi di residenti e turisti propone nuovamente scenari da giungla urbana. Una delle poche aree verdi del semi-centro, vogliamo definire così ormai il nuovo quartiere pulsante della città, quello che da piazza del Papa alla ferrovia, vede disse-

minate bottiglie di birra e altri rifiuti da bevanda consumata con nonchalance, che prima di dissetano e poi sporcano. Purtroppo ci sono anche schegge di vetro e colli di bottiglia rotti e guai se un bimbo o chiunque ci passasse sopra non si accorgesse del pericolo, con infradito e ciabatte da mare che il caldo invita a usare si rischierebbero ferite da taglio importanti. Invitiamo la TeAm a ripulire l’area e i Vigili urbani a controllarla un po’ di più, vista la vicinanza col comando di piazza Kennedy.

Multe a chi lascia sporco a terra Il Sindaco di Termoli ha emesso un’ordinanza per contrastare il fenomeno TERMOLI. Il Comune di Termoli richiama l’attenzione su un malcostume diffuso e cioè quello di rovesciare con noncuranza una grande quantità di alimenti e bevande sul suolo pubblico in corrispondenza di esercizi commerciali da cui vengono somministrati, arrecando danno al decoro della città, sporcando la pavimentazione e causando la formazione di cattivi odori. La popolazione, inoltre, ha espresso più volte il proprio disagio causato dall’ingente quantità di rifiuti provenienti dal consumo di alimenti da asporto e dal loro abbandono a terra in prossimità degli esercizi. Il Comune lo scorso 11-08-2015 ha emesso un ordinanza con la quale si obbligano tutti i titolari, gestori o persone incaricate della gestione di esercizi che somministrano alimenti e bevande da asporto (gelato, kebab, bibite zuccherate, etc.) con o senza dehors fino al 30 settembre 2015: – di ridurre il più possibile il rischio che gli alimenti si rovescino sul suolo pubblico, anche preventivamente, utilizzando idonei contenitori per l’asporto. – di lavare prima della chiusura, tutto il suolo pubblico il corrispondenza del proprio

esercizio che risulti sporco a causa del rovesciamento di bibite o alimenti, versando l’acqua e ricor-

dalla ditta preposta al ritiro dei rifiuti secondo il calendario e le modalità vigenti.

rendo se è possibile allo spazzolamento, per mantenere e preservare per quanto sia possibile lo stato di igiene e di decoro della città.- – si obbliga a tenere esposti e visibili in corrispondenza dell’esercizio per tutta la durata dell’apertura contenitori gettacarte per esterni, di volumetria adeguata al quantitativo di rifiuti, dotati di sacchi a tenuta che una volta pieni saranno ritirati

I contenitori devono essere custoditi all’interno dei locali durante l’orario di chiusura, lavati e sanificati periodicamente e secondo necessità. Tutti gli esercizi durante l’orario di apertura dovranno dotarsi e rendere visibili in corrispondenza dell’esercizio di posacenere , sarà cura e dovere dell’esercizio svuotare e consegnare tali rifiuti alla ditta addetta al ritiro secondo il calendario e

le modalità vigenti. Durante l’orario di chiusura dell’attività i posacenere dovranno essere custoditi all’interno del locale e tenuti in maniera de-

corosa. Si avverte che il mancato rispetto delle disposizioni comporta l’applicazione delle sanzione amministrativa da € 25.00 a € 500,00.


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Termoli

13 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Una vita senza servizi” Rabbia ad Arcora: la contrada della protesta che non trova soluzioni TERMOLI. Reclamano i propri diritti e contestano la disattenzione che l’amministrazione ha nei loro confronti. Parliamo dei residenti di contrada Arcora a Campomarino che da oltre trent’anni vivono in condizioni di totale abbandono. Sono in tanti a dire la propria. Ma ecco la loro protesta: “Contestiamo che attualmente si sta parlando di profughi, ma i veri profughi siamo noi italiani. Noi sono 35 anni che siamo segregati, emarginati dal Comune e il perché è un punto interrogativo: non ci fanno le strade, non abbiamo l’illuminazione, non abbiamo acqua e fogne e comunque noi paghiamo al Comune. Vorremmo sapere perché ci hanno emarginati e dove vanno questi soldi che noi versiamo”. Un grido che trova l’accordo di tantissimi residenti che affermano: “Noi siamo qui, conviviamo con le mosche, l’immondizia che vengono quando vogliono loro. Qui è tutto da tagliare ci vergogniamo anche a ricevere qualcuno non so se si può vivere così” ed ancora: “Tante

difficoltà perché non si può camminare perché ci sono topi, ci sono serpenti, le mosche in casa ci mangiano ma paghiamo troppe tasse Imu, immondizia sono il triplo”.

Insomma, una protesta viva ed accesa che non esclude alcuno in quest’area che accoglie poco più di cinquanta famiglie tra le quali non mancano coloro che vanno ad Ar-

cora per le vacanze: “Io sto in Belgio, ho acquistato questa casa nel 1982 perché mi sono sposato con una ragazza di Campomarino. Sono pronto a venderla questa casa per-

ché non mi interessa più questa zona: fa paura, non sai neanche la sera come uscire senza lampione e senza strade e a queste condizioni non pago neanche più le tasse”. Al centro della protesta il fatto che nonostante si paghino regolarmente le tasse, in quella strada mancano illuminazione, strade percorribili senza distruggere auto e gli stessi servizi che il comune dovrebbe presumibilmente offrire. Di qui la richiesta al sindaco Cammilleri. “Al sindaco chiedo di intervenire su questa zona perché siamo pieni di erba di sporcizia e nessuno viene a fare qualcosa” e conclude una donna: “Noi vogliamo dal Comune di farci ritrovare un po’ pulito perché non siamo degli animali. Hanno detto che ci sono dei lampioni ma dove sono? Però noi stiamo pagando e allora chiedo di venire a pulire”. La speranza è che si possa operare al più presto con i cittadini pronti a fare il possibile per vedersi rispettare i propri diritti.

“Non bisogna ritirare i cartoni?” I cittadini chiedono alla TeAm che le strade siano sgombre dai rifiuti TERMOLI. Martedì 11 agosto. Il meteo ha riservato per la settimana ferragostana un inizio all’insegna del maltempo e allora il centro della città di Termoli pullula di autovetture in spasmodica e a tratti isterica ricerca di un posto al sole, pardon, di uno stallo. Che siano blu o bianche le strisce poco importa, ma il corredo urbano che circonda vicoli e traverse non è di quello ambito. D’estate si sa che i locali, bar e ristoranti, servano fino a tardi i clienti e producono a iosa non solo vetro, lattine e plastica, ma anche cartoni. Il loro ritiro è gestito separatamente dalla TeAm e prevede un passaggio pomeridiano, per quel che ne sappiamo. In verità potrebbe essere anche stato organizzato un ritiro

mattutino, ma quanto abbiamo fotografato stamani, oltre a fare pendant di una situazione simile nella prima domenica d’agosto (il 2) ci rende poco inclini a sopportare carenze organizzative di questa risma. Possibile che il colpo d’occhio che Termoli deve offrire, tra Corso nazionale e piazza Sant’Antonio sia questo? A ridosso dell’ora di pranzo? Il nuovo capitolato sull’igiene urbana dovrà prevedere tante soluzioni differenti per mantenere Termoli pulita e scevra da conferimenti e ritiri lunari.

Avvistati cinghiali a Colle della Torre Pericoli sulla strada che dal Sinarca porta a Petacciato TERMOLI. Una persona morta e una ferita dopo l’attacco di un branco di cinghiali nel palermitano hanno fatto tornare d’attualità l’emergenza ungulati a livello nazionale. Un episodio certamente cruento, come non ne accadono sovente, ma utile per far accendere i riflettori su una proliferazione che ora vede un milione di cinghiali a spasso nella penisola e sappiamo di certo che anche in Basso Molise ce ne sono numerosi esemplari. Avvistamenti frequenti, a volte incidenti provocati scontrandosi con ignari automobilisti, ma dalla testimonianza diretta di una residente nella zona di Termoli Nord, ormai questi mammiferi sono arrivati sulla costa. “Secondo me è utile che si sappia, specie per chi guida di notte e potrebbe trovarcisi faccia a faccia – ci riferisce la donna che ha avuto questo incontro ravvicinato del terzo tipo –

tornavo a casa, erano le 21.30 circa, sulla strada che dal Sinarca porta a Petacciato. Dietro una curva me lo sono trovato davanti fermo in mezzo alla strada, fortunatamente si è spostato sul lato, ed è scappato in mezzo ai campi. Non ho avuto paura, piuttosto sono stata sorpresa, anche perché mi era già capitato lo scorso inverno, incontrai una mamma con i cuccioli vicino Petacciato, dove c’è il distributore. In questa circostanza la buona sorte ha voluto che fosse già li, non è spuntato all’improvviso, altrimenti avrebbe sfondato la macchina, poi ha deciso di scappare e non caricarla. Era un esemplare maschio, adulto”.



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Opinioni Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Molise della FIGC-LND, riunitosi in data odierna, preso atto che, relativamente alle deroghe concesse al Nuovo Montaquila (per il campionato di Eccellenza) ed al Real San Martino Calcio e Sestolese Calcio 2012 (per il campionato di Promozione), solo la società Real San Martino Calcio ha perfezionato l’iscrizione al campionato di Promozione nei termini previsti, ha proceduto a ratificare la composizione dei gironi di Eccellenza e Promozione per la stagione sportiva 2015-2016, ciascuno dei qual sarà composto da 17 formazioni, dettagliate come segue:

13 agosto 2015

I campionati inizeranno il 6 settembre 2015

di Claudio de Luca “Posso rendere felici tutti gli amici. Basterà che possa legiferare e questa o quell’altra categoria, la tale o la tal’altra comunità, potranno fare passi da gigante. Votatemi. Potrete trascorrere anni degni d’essere vissuti. Ma fate bene attenzione: so pure gettarvi nella disperazione più nera ove non sovveniste ai miei desideri elettorali”. Se solo potesse farlo apertamente, c’è da credere che un politico molisano esternerebbe proprio così. Per il momento, glielo inibisce la decenza e la paura dei sentimenti di rivalsa avvertibili anche tra le fila degli “aficionados”. Che così la vedano i “potenti” nostrani è “comprensibile”; ma meno giustificabile è che ci credano gli stessi elettori. Se vi capita di parlare con qualcuno che conti, valutate il suo ed il vostro atteggiamento. Dall’alto della supponenza sembra ricordarci:”Sta’ attento perché non c’è foglia che possa muoversi se io non voglio”. E’ così che questa genìa di politicanti (con le dèbite eccezioni) si guadagna da vivere rivolgendosi al cittadino con la sicumèra dei prepotenti. Muovendosi tra le pieghe delle regole, e grazie alla collaborazione di burocrati che hanno abdicato dalla propria funzione notaril, possono erogarti un finanziamento, un contributo a fondo perduto, magari affidarti una consulenza oppure diminuire l’importo di un tributo, sovvenzionare la cultura “amica” e sabotare quella di chi sia “cliente” di un avversario. Per

senza alcun finanziamento pubblico

Eccellenza e Promozione, organici e tabellone Coppa adottando il criterio della viciniorietà geografica, onde evitare trasferte molto lunghe. Le 17 gare in programma, con formula di andata (23 agosto 2015) e ritorno (30 agosto 2015), sono state divise in due tabelloni: 9 gare nel tabellone “A” ed 8 nel tabellone “B”. Giocheranno in casa la gara di andata tutte le formazioni di Promozione.

ECCELLENZA

Alliphae Casalnuovo Monterotaro Cliternina Comprensorio Vairano Macchia Olimpia Riccia Pietramontecorvino Pol. G. C. Dauna Pol. Gambatesa Real Montenero (ex Calcio Montenero) Roccaravindola Sesto Campano Termoli Calcio 1920 Tre Pini Matese (ex Tre Pini Sporting Matese) U.S. Campobasso 1919 Vastogirardi Venafro

Tutto quello che gli altri non dicono

Questi gli abbinamenti del primo turo. Tabellone “A” Castelmauro – Termoli Calcio 1920 Lupetti Guglionesi – Olimpia Riccia Santeliana – Pol. G. C. Dauna Roseto – Pol. Gambatesa Calcio Petacciato – U.S. Campobasso 1919 Campodipietra Calcio – Pietramontecorvino Torre Magliano – Real Montenero Real San Martino Calcio – Cliternina Frentania – Casalnuovo Monterotaro PROMOZIONE

Baranello Boys Jelsi Metalzilembo Calcio Petacciato Campodipietra Calcio Castelmauro Cercemaggiore (ex Quercus Cercemaggiore) FWP Matese Frentania G. Carullo Lupetti Guglionesi

Real Prata Real San Martino Calcio Roccasicura Roseto Santeliana Spinete Torre Magliano Sono stati, inoltre, definiti gli accoppiamenti relativi al primo turno della Coppa Italia Dilettanti 2015-2016. Il C.D. del C.R. Molise ha deliberato di abbinare ciascuna delle 17 squadre di Eccellenza con quelle di Promozione,

Tabellone “B” Real Prata – Tre Pini Matese G. Carullo – Sesto Campano Roccasicura – Vastogirardi Boys Jelsi Metalzilembo – Venafro Cercemaggiore – Macchia Spinete – Alliphae FWP Matese – Comprensorio Vairano Baranello – Roccaravindola Il regolamento e le fasi successive della Coppa Italia Dilettanti saranno riportati sul C.U. 7, pubblicato il 13-08-2015.

Votatemi perchè devo poter campare di più, possono far lievitare le tariffe dei trasporti pubblici ed addizionare il costo della benzina. Si trovano nella condizione di riconoscere (o meno) ai cittadini il diritto alla salute, e quindi quello di vivere meglio, oppure di negarglielo nascondendosi dietro il Governo nazionale, applicando questo moralismo (da sagrista post-democristiano e da opportunista ex-comunista) con grande “nonchalance”. Un Signore della Politica, se ti prende in simpatia, può addirittura far crescere nella piccola area verde posta sotto casa tua, alberi di zecchini d’oro come fece Carlo Collodi nel libro di Pinocchio. Un politico, dotato com’è di superpoteri, può fare: 1) dei suoi “clientes”, tante persone realizzate; 2) dei lavoratori in genere, dei soggetti assicurati contro ogni sventura dell’economia; 3) di un padre di famiglia, un uomo sereno. Infine, può rendere felice uno studente e far apparire il futuro più roseo ad un imprenditore. Un sacerdote in vena di predicozzi direbbe ch’egli è “il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola”. Insomma colui che Tu hai votato può tutto, persino innalzarci ad un livello di poco più inferiore al suo, premiandoci come Calìgola fece col suo cavallo. Tutto ciò posto, resta da capire perchè gli elettori continuino a prenderli sul serio ed a votarli, quando è evidente che i politici – almeno durante la campagna elettorale – non

hanno affatto i superpoteri di cui si vantano (perché saremo noi a conferirglieli, accedendo in cabina). Dopo, coi loro interventi, con le loro “regolamentazioni”, con i congressi di partito, con le loro incompetenze e le loro fabbriche dei programmi provvederanno solo a rallentare ciò che un tempo – con brutta espressione e con esagerato ottimismo – veniva chiamata “la marcia del progresso”. Ascoltare i politici che si lodano e che s’imbrodano, nelle tivvì locali e nelle interviste ai giornali, nei manifesti murali ed ovunque appaiano un taccuino o un microfono, è un’esperienza sempre più surreale. Fanno peggio che mentire. Sono pomposi, e cantano come i galli, beccandosi l’uno con l’altro (fatte le dèbite ec-

cezioni). Questi Signori usano i punti esclamativi, mai quelli interrogativi. Perciò, diffidate. Non può essere brava una persona non abituata a porsi domande. Scrivono con le maiuscole; non si accontentano di temere la crisi, di chiedere giustizia, d’essere preoccupati per il futuro dei giovani. “Vogliono” la Giustizia, “temono” la Crisi, sono preoccupati, ma solo a parole, per il futuro dei figli nostri. Mai di quelli partoriti grazie ai colpi dei loro magnanimi lombi perché il sangue del proprio sangue l’hanno spedito da tempo a studiare all’estero. In Molise ritornano solo per mangiare le “brioches” della Regina Maria Luisa, perché loro possono tranquillamente astenersi dal pane.


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