Il naufragio della sanita'

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 232 - Venerdì 14 noVeMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Michele Ambrosio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Ambrosio. Il consigliere comunale di Campobasso di maggioranza ha avuto il merito di avere denunciato il tentativo fatto dalla competente Commissione per la possibilità che si darà di costruire nuovi metri quadrati in città. E' stato lo stesso esponente della maggioranza a sottolineare come fossero ben altri gli intendimenti politici del centrosinistra ora completamente stravolti. Un coraggio politico, quello di Ambrosio, nel tentativo di fare rinsavire qualcuno sulle scelte opportune da farsi per Campobasso.

Il Tapiro del giorno a Bibiana Chierchia

I titolari delle aziende ortopediche bloccano le forniture garantite in convenzione

o i g a r f u à t a i n n l I la sa l e d Servizio a pagina 3

Il Tapiro del giorno lo diamo a Bibiana Chierchia. La commissione urbanistica, placidamente, fa passare il provvedimento che recepisce il Piano casa regionale, con il quale sarà possibile realizzare migliaia di nuovi metri quadrati in città, e l'assessore resta in silenzio. Ma non è la stessa che si è presentata alle Primarie del Pd per la corsa a sindaco chiedendo una Campobasso europea? Non toccava a lei fare barricate, chiedere alla Regione la revisione del tutto? Si rende conto che di questo passo di Campobasso ne resterà ben poca cosa?


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 14 novembre 2014

Il Molise, che di turismo dovrebbe vivere valorizzando le sue peculiarità, invece si dedica alle biomasse, alle pale eoliche, ai pannelli solari con formule e programmi distruttivi del territorio

Le Pro Loco a stecchetto: solo 80 mila euro per l’attività 2013

Senza un piano organico, una linea programmatica, un riferimento, si disperdono in un guazzabuglio d’iniziative spesso a ricalco l’una dell’altra

Briciole, solo briciole finanziarie, da parte della Regione a chi nel Molise cerca di creare un substrato turistico. Le Pro-Loco sono certamente le più vocate e le più interessate. Ma dalla Regione, dicevamo, solo briciole: 80mila euro da dividere in tanti quale contributo per le attività del 2013. Anche il ritardo nell’erogazione delle briciole si rileva pertanto un ostacolo e non un incentivo. La Regione e il Turismo: un rapporto anomalo. Gli Ept annunciati per sciolti intanto continuano, commissariati, a vivacchiare; le Pro – Loco, dicevamo, si dannano l’anima, ma senza un piano organico in cui muoversi, una linea programmatica, un riferimento si disperdono in un guazzabuglio d’iniziative spesso a ricalco l’una dell’altra. Il quadro riassunttivo è l’immagine della confusione istituzionale e territoriale con la regia della Regione Molise che di turismo dovrebbe vivere in simbiosi con il territorio, le sue ricchezze, le sue peculiarità, e invece si dedica anima e corpo alle biomasse, alle pale eoliche, ai pannelli solari con formule e programmi distruttivi del territorio. Una vistosa contraddizione; un controsenso politico e amministrativo; un sigillo alla evanescenza programmatica della giunta guidata dall’architetto Paolo di Laura Frattura. Che il turismo lo interpreta in chiave demolitoria con lo scioglimento degli E.P.T e dell’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli, lasciando il resto dell’organizzazione turistica (le Pro – Loco, le Associazioni, i Comitatti locali) sulla giostra delle sagre e degli spettacoli estivi, per lo più. Né s’intravede all’orizzonte una proposta di legge che metta ordine, che componga un sistema turistico regionale in grado di riassumere i valori ambientali, naturali, paesaggistici, storici, archeologici, folcloristici, agroalimentari, artigianali che possano proiettare il Molise nel panorama turistico nazionale se gestiti con intelligenza, fantasia, modernità. Tantomeno viene affrontato il settore della ricettività: altro campo

aperto alle autogestioni e, perché no, a qualche espressione di anarchismo organizzativo e gestionale, che collide in maniera evidente con la qualità dell’accoglienza

pratica nelle regioni in cui il turismo è tenuto in alta considerazione. Parliamo della ricettività alberghiera ed extralberghiera. E in proposito sovvengono gli appelli degli operatori nel campo degli Alberghi Diffusi: realtà che nel Molise, se assisistta a dovere, ha ampi, amplissimi margini di crescita e di sviluppo. Soprattutto nella valorizzazione dei centri storici (ne contiamo 136) e del territorio nella sua generalità.

Una lettura elementare dei contenuti dell’Albergo Diffuso farebbe capire ai consiglieri regionali del Molise quanto essi siano distanti dalla realtà, dalla creatività, dal rispetto delle vocazioni locali e degli operatori che cercano di affermarsi e di affarmare questa formula turisticoricettiva. Briciole alle Pro – Loco, abbiamo detto all’inizio, ma briciole (50mila euro) anche al turismo scolastico, altro elemento tenuto in quarantena. Al momento siamo allo sfascio di quel poco di organizazione turistica che c’era. In perfetto allineamento con lo sfascio delle industrie, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura: ovvero dell’economia. Diciamola tutta: del Molise. Dardo

Lettera aperta

La Regione abbia il coraggio di sostenere l’istanza dell’Avv. Mancini di Luigi Velardi Ho molto apprezzato l’iniziativa che l’avvocato Franco Mancini sta portando avanti per denunciare l’illegittimità costituzionale delle addizionali Irpef, applicate automaticamente nella misura massima, a carico di tutti i contribuenti molisani, in dipendenza del disavanzo sanitario. Da ex- assessore regionale, ricordo, così come ha già fatto Michele Iorio, il nostro disappunto di amministratori pubblici, nel prendere atto che la Legge Finanziaria 2010 introduceva questo singolare metodo “punitivo” nei confronti delle regioni che, a giudizio del cosiddetto Tavolo Tecnico Massicci, non operavano un efficace piano di rientro dai deficit sanitari. Ora che l’avv. Mancini, con la competenza ed il rigore giuridico che conosciamo, coglie chiari e condivisibili profili di incostituzionalità della norma, ci sentiamo ancor più sostenuti nelle lamentele che abbiamo sollevato nelle sedi romane, per indicare come non fosse giusto che una tassazione di sfavore,

indiscriminatamente per tutti i cittadini delle regioni con bilanci sanitari in rosso, fosse legata ad un parametro scelto in maniera palesemente arbitraria. Esso, infatti, non tiene conto delle specificità del territorio molisano ( 136 piccoli comuni, spesso isolati anche dalle condizioni atmosferiche), dei suoi problemi di comunicazione e viabilità, delle caratteristiche demografiche ( il forte processo di senilizzazione), del reddito pro-capite dei suoi abitanti, delle difficoltà di accesso alle strutture private di altre regioni. La verità è che le piccole regioni, come la nostra, subiscono abusi nell’indifferenza generale. Ed allora, è giunto il momento di reclamare con forza che le presunte inefficienze delle realtà meridionali non possono essere trattate diversamente da altre anomalie, ben più gravi: forse che i cittadini del Veneto sono costretti a maggiori imposte a causa degli scandali del Mose o i contribuenti della Lombardia per quelli dell’Expo? Credo che, così come ha fatto

l’Amministrazione Iorio, battendosi dinanzi al TAR contro questa discriminazione, l’attuale Governo Regionale dovrebbe avere il coraggio e l’orgoglio di condividere l’iniziativa di Mancini, e cioè accogliere l’istanza di rimborso, sentendosi vittima e non artefice di questa disparità di trattamento, aprendo una vertenza con il Governo Centrale per il riconoscimento dell’iniquità della norma, anche prima che sia una Commissione Tributaria a pronunciarsi. E’ vero che l’ente Regione perderebbe un consistente gettito, che sarebbe però recuperato dai suoi singoli cittadini, già soffocati dalla morsa di una drammatica crisi e da una pressione fiscale intollerabile. Il mio grazie, dunque, all’avv. Franco Mancini, perché è con questi strumenti che tutta la popolazione molisana dovrebbe rivendicare il suo diritto ad una vera eguaglianza e presentare le ragioni e le credenziali per la tutela della propria identità, anche all’interno di un eventuale nuovo assetto istituzionale.


TAaglio lto

3 14 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

"La Regione non paga, ci fermiamo" Le aziende ortopediche non consegneranno più le apparecchiature ai clienti CAMPOBASSO. In fibrillazione il settore della fornitura di prodotti per disabili e materiale ortopedico, ben più di una nicchia nel panorama sanitario regionale. Il blocco dei pagamenti, i ritardi con cui l’Asrem spinge all’angolo i fornitori rischia una debacle occupazionale a livello molisano, col rischio concreto di 30 licenziamenti tra i dipendenti. Ma non solo. Enormi anche i disagi per pazienti e invalidi, disabili e persone bisognose di riabilitazione e rieducazione. Questa la missiva sottoscritta dal responsabile regionale della Fioto

Franco Maurelli, che dava tempo all’Azienda sanitaria regionale del Molise di rispondere entro l’8 novembre. “Nel ricevere numerose lamentele da parte delle aziende ortopediche operanti nella Regione Molise ,a seguito degli enormi ritardi nei pagamenti, chiediamo un incontro per definire la tempistica dei pagamenti pregressi e stabilire le modalità future degli stessi. Tale situazione ha costretto le aziende ad una riduzione dell’orario di lavoro e in alcuni casi a dei licenziamenti forzati, che sicuramente sono destinati ad aumentare

"Diabete, Regione inadempiente" Solo un ricorso al Tar ha impedito il declassamento dell'unica struttura CAMPOBASSO. In molte città del Molise il 15 e 16 novembre si terrà la Giornata Mondiale del Diabete, grandiosa manifestazione del Volontariato, l'unica fra le importanti 'Giornate Mondiali' nel campo della salute che non chiede contributi ma regala servizi alle persone interessate: incontri di formazione, distribuzione di materiali e la possibilità di valutare correttamente il proprio rischio di sviluppare il diabete. In Molise 15 mila persone, una popolazione superiore a quella di Savona, sanno di avere il diabete e probabilmente altre 5 mila lo hanno sviluppato senza saperlo. Queste persone non sempre hanno una assistenza adeguata. "La situazione è molto difficile per chi in Molise ha il diabete. Si cerca di smantellare la rete di specialisti. Per fortuna un ricorso al Tar ha impedito il declassamento della SC di Campobasso unica struttura complessa della Regione. I continui cambiamenti al vertice della politica sanitaria non facilitano le cose, anche se qualche spiraglio si sta aprendo. Nel corso della Giornata chiederemo alla

Giunta di riconoscere e applicare il Piano Nazionale Diabete", afferma Lorenzo Greco, Coordinatore delle Associazioni Fand del Molise. In occasione della Giornata del Diabete, che è celebrata in tutto il mondo il 14 novembre, Le Associazioni fra persone con diabete in Molise che hanno costituito un Coordinamento, chiedono di recepire e di iniziare ad applicare il Piano Nazionale Diabete. "Le persone con diabete sono la risorsa su cui il sistema sanitario può e deve contare per ridurre i costi economici e sociali che il diabete mal controllato può apportare", ammonisce Tiziana Ciarambino, Coordinatrice per il Molise della Giornata Mondiale del diabete 2014. In Molise il 47% dei maschi e il 31% delle femmine risultano in sovrappeso, il 51% non fa attività fisica. Questi dati fanno presagire un aumento ulteriore delle persone con diabete e con altri fattori di rischio per il cuore. «Occorre promuovere con ogni mezzo l’attività fisica, un’alimentazione sana e favorire chi si muove in questa direzione», ricorda Ciarambino.

nel breve se tale situazione non dovesse cambiare. Pertanto qualora non avessimo riscontro entro e non oltre l’8 novembre tutte le aziende si troveranno costrette, per mancanza di fondi, a sospendere le forniture creando sicuri e notevoli disagi agli assistiti”. E così è stato. Sui manifesti campeggiano scritte come ‘L’Asrem Molise non paga. Ci scusiamo con i nostri assistiti, ma siamo costretti a sospendere le forniture in convenzione. Non possiamo anticipare oltre”.

Riabilitazione nel caos totale CAMPOBASSO. I lavoratori dell’istituto di riabilitazione Fisiomedica Loretana di Toro in una lettera di poche righe inviata ai titolari della struttura e alle istituzioni hanno riassunto la difficile situazione economica che stanno affrontando. Si perché mancano diverse mensilità ancora non retribuite come metà stipendio di ottobre 2013, novembre, dicembre e la tredicesima sempre relativa all’anno scorso ai quali si aggiungono gennaio e ottobre del 2014. Intanto, il Commissario ad Acta delle sanità molisana ha pubblicato qualche giorno fa, il 3 novembre scorso per la precisione, il Piano della Riabilitazione 2014 – 2016. Il Vietri di Larino è, ovviamente, l’ospedale più penalizzato perdendo più di 20 posti letto nei due reparti che secondo la politica regionale, dovevano diventare “il fiore all’occhiello della sanità moli-

sana”, e se non sbaglio fu il Pre- genza. E' chiaro che riabilitasidente Frattura a pronunciare zione all'ospedale Vietri per loquesta fatidica frase. Cosi Lun- gica e legge, non ha i numeri per godegenza e Riabilitazione a rimanere Unità Operative ComLarino passano da 50 posti letto plesse, dovrebbero quindi diUnità Operative (9 di Day Hospital) a 34 (solo 2 ventare in DH), cosi divisi: RIABILI- Semplici, poco più che ambulaTAZIONE – 16 POSTI LETTO + 2 La Fisiomedica senza soldi DH che fanno in totale 18 PL mentre e il Vietri costretto a chiudere. l’amministrazione A Neuromed 55 posti letto Iorio decise che dovevano essere 30+9. LUNGODEGENZA – 16 tori per intenderci. Non solo, POSTI LETTO E BASTA sem- non si capisce nemmeno in capo pre Iorio in questo caso decise a quale amministrazione doche ne dovevano essere 20. La vrebbero essere inquadrate, se parte da leone, a livello regio- nel settore della medicina terrinale nella riabilitazione la fa, toriale e quindi dipendere dal dianche qui ovviamente, la Neu- stretto, oppure se rimanere romed, che si è vista assegnare come servizio sanitario regioben 55 posti letto, sui 116 a di- nale all’interno del Vietri. Ma il sposizione per gli enti privati e presidente della Regione, Paolo accreditati. In totale in Molise Frattura, nonchè commissario sono disponibili 220 posti letto della sanità non aveva detto che di riabilitazione e lungode- il Vietri sarebbe rimasto aperto?

Malattie rare, finalmente se ne parla Primo confronto presso l’assessorato alle politiche sociali per l’inclusione attiva CAMPOBASSO. Si è tenuto un confronto presso l’Assessorato alle Politiche Sociali per trattare le condizioni di disagio in cui versano i pazienti affetti da malattie rare in Molise. Alla riunione hanno preso parte la Dott.ssa Renza Barbon Galluppi, Presidente Nazionale dell’Associazione UNIAMO F.I.M.R. Onlus, impegnata da anni su queste problematiche ed intervenuta sulla questione con un articolo del 4 novembre scorso pubblicato da Il Sole 24 Ore. Presente la Dott.ssa Mariella Di Nunzio che segue per l’ASREM gli aspetti sanitari per le persone colpite da queste patologie, ed il Presidente dell’Associazione

Pazienti Molisani, Arianna Quici, oltre alla Responsabile degli uffici regionali sulla Non Autosufficienza Dott.ssa Emma Marinelli. Gli aspetti affrontati non si sono limitati alle criticità del sistema sanitario, evidenziati anche dal Presidente dell’Associazione MoliRari in una recente presa di posizione pubblica, ma hanno riguardato i risvolti pratici della quotidianità di un disabile da malattia rara rispetto ai movimenti ordinari, all’accesso ai servizi, al sistema di trasporti locali e all’inclusione sociale attiva nel mondo della scuola e

del lavoro. I diritti universali di cittadinanza rappresentano un obiettivo difficilmente raggiungibile per la disabilità in generale ma è oltremodo più difficoltoso per una delle 5 persone ogni 10 mila abitanti affetta da una patologia rara perché specie nelle aree interne e nei territori più piccoli non riescono ad ottenere risposte adeguate, efficaci e tempestive.


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4 14 novembre 2014

Molise Dati accusata di lavoro nero Il segretario della uiltucs Guarracino “senza soluzione farò lo sciopero della fame legato davanti alla giunta” Ennesima conferenza stampa davanti alla sede della molsie dati, la società partecipata che cura i servizi telematici per la regione e di concerto per l’intero territorio. In questo ultimo periodo la società in house non sta facendo certo bella figura ma non la sta facendo neppure mamma regione che avrebbe si stipulato la nuova convenzione con i vertici azien-

dali ma di fatto non c’è “quid” che possa far procedere a pieno regime l’attività. I motori sono caldi ma gli ingranaggi poco oleati. I tagli effettuati del 25% sugli stipendi d’oro non sono serviti a granché, tant’è che ci si ritrova ancora a friggere con l’acqua. Il sindacato della uil chiede lumi, spiegazioni a chi di dovere e denuncia, cosa ancor più grave, situazioni raccapriccianti. La Molise dati sta accumulando criticità una dietro l’altra. Dopo la delibera dello scorso mese di giugno che mostra chiaramente la volontà di fustigare la società , oggi la discussione finisce sui 13 lavoratori a

progetto, che da quando c’è stata la sottoscrizione delle parti, tra regione e società, ancora nessuno di loro rientra in servizio. E l’aspetto grave come rimarca il segretario della uil tucs pasquale Guarracino è che ben 7 lavoratori rispecchiano quelli che sono i caratteri dei lavoratori fantasma. Alla molise dati c’è un vero e proprio spettro di lavoro nero. I 7 specialisti, ingegneri lavorano dietro direttive dei vertici. Lo fanno però senza uno straccio di contratto, senza una carta dove nero su bianco si contemplano gli estremi di un contratto di lavoro. Tutto irregolare, tutto ilelgale. Per il sindaco, la

Istituto Aquila, nessuna risposta Uiltucs e Filcams denunciano l'assenza di prospettive per le guardie giurate La UILTUCS Molise, e la FILCAMS Molise, sono ancora in allerta per la situazione delle guardie giurate dipendenti dell'Istituto Aquila s.r.l. A seguito delle proteste della Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori dei mesi scorsi, la questione dei dipendenti di Aquila s.r.l. Era passata all'attenzione del Presidente della Giunta Regionale e della politica regionale, ma, ad oggi, non è arrivata ancora alcuna convocazione per trattare la vicenda: nel frattempo, UILTuCS e FILCAMS sono state presenti ad una riunione convocata dall'Istituto presso la sede legale di Ortona, nel corso della quale l'amministratore della Società forniva ampie rassicurazioni innanzitutto sul pagamento degli stipendi arretrati e poi sulla volontà di risolvere annose problematiche in sospeso, quale, ad esempio, quella relativa al recupero delle quote di T.F.R. Da erogare ai Fondi di previdenza complementare ed agli Istituti bancari ed assicurativi, non versate da anni. "Oggi, 12 novembre 2014, questa è invece la situazione: lo stipendio di settembre è stato pagato solo a chi ha scelto l'assegno come modalità di versa-

mento, quindi solo ad alcuni lavoratori. Tutti i dipendenti ai quali deve essere erogata la retribuzione con bonifico ancora non percepiscono nulla: lo stipendio di ottobre non è stato ancora pagato a nessuno. Alle Organizzazioni sindacali ed ai lavoratori non è arrivata alcuna proposta di rientro relativa alle quote di T.FR. Non versate e nemmeno certezza che dal prossimo mese lo stipendio verrà pagato con regolarità, nei tempi previsti dalla legge e dal con-

tratto: ogni questione in sospeso è rimasta tale, nulla è cambiato. E' evidente che tale situazione rasenta la presa in giro e questi atteggiamenti penalizzano solo ed esclusivamente i lavoratori, ormai sfiniti dalla continua incertezza: le Organizzazioni Sindacali, quindi, danno l'ennesima sveglia alla politica molisana tutta, affinchè intervenga, una volta e per tutte, su situazioni di tal sorta ed eviti il protrarsi dei disagi, che permangono, ormai, da anni".

vicenda ha ormai raggiunto picchi di assurdità e per Guarracino si è giunti ormai al paradossale. La sua avvertenza come ultima battuta “la settimana prossima se non ci sarà una svolta procederemo con azioni eclatanti”. Il segretario di via Conte rosso minaccia di legarsi e fare lo sciopero della fame davanti al palazzo della giunta regionale di via Genova. Cafè

"Termoli-Lesina ad una svolta" CAMPOBASSO. Possibile svolta nella vicenda della Termoli Lesina: il Molise potrebbe dare, infatti, l’ok al progetto in cambio della prescrizione al CIPE della variante richiesta. È quanto è emerso dal tavolo romano che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni, del direttore Area IV della Regione Molise,ing. Rodolfo Cocozza, dei vertici di RFI, e dell’ing. Ercole Incalza, capo della Struttura Tecnica di Missione. “Va detto - ha spiegato Nagni – che il nostro assenso resta comunque condizionato alla conferenza dei servizi con i sindaci di Termoli e Campomarino e, soprattutto al Cipe che rimane l’ostacolo più grande da superare. Seppur con la dovuta cautela – ha continuato - siamo ottimisti. Un grande passo in avanti è stato, infatti, compiuto - ha commentato - e la disponibilità a dare l’ok alla prescrizione della nostra richiesta di variante, diversa da quella proposta da Rfi, che prevede, per il tratto che interessa Campomarino, una galleria naturale di 1, 9 Km e una galleria artificiale di 900 m, ci fa ben sperare per il futuro, tenuto anche conto della possibilità di utilizzare le economie derivanti dai lavori per il lotto I per i lavori del lotto II. Il Molise sta dimostrando, ancora una volta, di non aver mai avuto , come

qualcuno, invece, ha tentato più volte di fare intendere, una volontà ostativa o strumentale rispetto ad un’opera, la Termoli Lesina , che ritiene fondamentale per lo sviluppo della linea adriatica e del centro sud. Da regione matura, qual è, ha dimostrato di essere disponibile a

L'assessore Nagni sottolinea la decisione romana sulle questioni poste dal Molise dare il via al progetto in cambio però, a tutela del proprio territorio, di una posizione prescrittiva che fa ben sperare per il futuro e che vedrà, già nel 2015 – ha concluso l’assessore Nagni – l’avvio del piano di variante”. Il prossimo passo, come già accennato, sarà quello di convocare, già per la giornata domani, una conferenza dei servizi con i sindaci di Termoli e Campomarino il cui verbale verrà allegato al progetto che la Regione presenterà al CIPE.


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14 novembre 2014

senza alcun finanziamento pubblico

La Regione e la società Sviluppo Italia Molise SpA, hanno elaborato una proposta tecnica per avviare la sperimentazione del circuito finanziario alternativo

La moneta complementare per essere meno poveri e meno sottomessi alle banche La selezione del Soggetto operativo sarà effettuata da un Comitato composto da Gaspare Tocci (presidente); da Paolo Verì, ineffabile consulente finanziario di Frattura; da Giuseppe Miscione della FinMolise, e da Pasquale Di Fabio (segretario) Cova sotto la cenere; non ha avuto finora particolare rilievo sulla stampa; i politici ne fanno un uso discreto: non s’avventurano a parlarne in giro né a promettere che l’esperimento sia prossimo. Ma l’esperimento va avanti. Potrebbe essere una sorpresa e una novità interessante nel quadro grigio delle ripetitività progettuali, programmatiche e gestionali. Parliamo (anche noi in sordina) dell’attivazione nel Molise di un circuito di “Moneta complementare”. Altrove, soprattutto in Sardegna è un successo. Ma parliamo della Sardegna. Chissà quale sarà la sorte nel Molise storicamente restio alle novità e alle innovazioni. Vedremo. Ma, come accennavamo, la costruzione di un circuito di “Moneta complementare” continua a maturare in Regione. Se ne sono occupati Gaspare Tocci, direttore dello sviluppo delle attività industriali e politiche della concorrenza, e

Massimo Pillarella, direttore del servizio coordinamento del fondo per lo sviluppo e la coesione. Sono loro che hanno istruito la pratica e la proposta alla giunta regionale. Con l’introduzione della “Moneta complementare” si tenta di tutelare il sistema delle imprese regionali dagli effetti della crisi finanziaria (forti tensioni nell’erogazione del credito da parte del sistema bancario e ritardo nei pagamenti da parte della clientela); di salvaguardare, per quanto possibile, il potere d’acquisto della popolazione residente, soprattutto di quella economicamente più debole, riducendone il rischio di esclusione dall’accesso al mercato dei beni e dei servizi primari e ricostituendo condizioni adeguate per dignità e qualità di vita; di proteggere e sviluppare l’economia reale del territorio per il segmento non orientato esclusivamente al mercato ed alla competizione globale; d’incrementare la domanda di lavoro impiegato in attività rivolte al mercato dei consumi interni; di favorire la crescita di un più forte ed articolato terzo settore mediante la promozione della “Social Innovation” e di nuove ed innovative opportunità legate alla programmazione 2014-2020. Questi circuiti alternativi, sia per le imprese che per i cittadini/consumatori, rappresentano una opportunità. Per le imprese: consentono di finanziare parte del capitale circolante con conseguente riduzione dell’esposizione creditizia delle stesse nei confronti

Crisi industriale, un primo passo L'onorevole Leva ha portato la situazione del comprensorio Venafro-Campochiaro in Commissione CAMPOBASSO. È iniziato l’iter parlamentare della risoluzione per il riconoscimento della “situazione di crisi industriale complessa nel distretto produttivo Campochiaro- Venafro” presentata in X Commissione dai deputati molisani del PD, Leva e Venittelli. Ad illustrarla in Commissione è stato l’onorevole Leva che ha sottolineato la drammaticità della crisi economica e occupazionale in cui versa il distretto produttivo pentro-matesino e l’importanza di attingere a quelle risorse aggiuntive che il riconoscimento dello stato di “situazione di crisi industriale complessa” garantirebbe. “Sono molto soddisfatto

dell’esito della discussione - afferma l’on. Leva- in quanto l’intero gruppo del Partito Democratico in Commissione si è fatto carico di questa esigenza e da subito inizierà un rapidissimo ciclo di audizioni che porterà ad ascoltare le parti sociali e i vertici della Regione. Continua, pertanto, il confronto con il Governo e con il Ministero dello Sviluppo Economico che ha il compito di valutare l’istanza e possiamo ritenerci sufficientemente fiduciosi rispetto ad un esito positivo. È il momento di unire le forze e di fare fronte comune affinché si riesca a portare a casa un risultato di grande importanza per la nostra Regione ”.

del sistema bancario; diminuiscono l’indebitamento medio; assicurano maggiore rapidità ed aumento dei volumi di scambio di beni e servizi; allargano il mercato locale di riferimento. Per i cittadini: la creazione di crediti in “Moneta complementare” e l’incremento del proprio potere di acquisto, con un conseguente impulso ai consumi, in gran parte di provenienza “locale” e, quindi, con ulteriori benefici per le imprese produttrici. Sull’abbrivo di questi riscontri e di queste valutazioni anche il Molise si appresta a sperimentare la “Moneta complementare”. All’inizio magari con qualche timore o perplessità. Dipende da come verrà illustrata, spiegata e fatta assorbire questa possibilità. Tocci e Pillarella si sono dati da fare nel mettere assieme elementi di giudizio da offrire alla giunta regionale per decidere di assecondare la sperimentazione; per istituzionalizzare il progetto; per stimolare il funzionamento e per affinare progressivamente eventuali criticità; per indirizzare gli obiettivi e per generare fiducia. Comunque, per avviare la sperimentazione è necessario un Soggetto operativo qualificato per materia, con il quale costruire un progetto condiviso e un successivo «Accordo di collaborazione». Detto fatto. L’Amministrazione regionale e la società Sviluppo Italia Molise SpA, con il coordinamento di Paolo Verì, ineffabile consigliere finanziario del Presidente Frattura, hanno elaborato una proposta tecnica per avviare la sperimentazione del circuito, dando

mandato a Gaspare Tocci di predisporre un avviso pubblico per la selezione del Soggetto operativo con il quale sottoscrivere l’Accordo di collaborazione per avviare, in via sperimentale, la “Moneta complementare”, e per verificare concretamente la fattibilità e l’impatto di un simile strumento nel contesto regionale. L’avviso c’è stato. Per effettuare la selezione del Soggetto operativo è stato nominato un apposito Comitato composto da Gaspare Tocci (presidente); da Paolo Verì, ineffabile consulente finanziario di Frattura; da Giuseppe Miscione della FinMolise, e da Pasquale Di Fabio (segretario). Una novità. Una sperimentazione. Si spera, una concreta possibilità per migliorare i rapporti commerciali e imprenditoriali, i consumi interni e il potere d’acquisto. Dardo

L’INTERVENTO

Frattura, gli infermieri precari vanno stabilizzati di Giovanni Muccio* Il Movimento regionale del Guerriero Sannita condivide l’appello di Sonia Lepore, rivolto al Presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura, sulla necessità di stabilizzare gli infermieri che da troppi anni, prestano il loro servizio con professionalità nella sanità molisana. Un problema che riguarda circa cento infermieri professionali, un problema da non sottovalutare che incide negativamente sui pazienti e sugli stessi operatori sanitari, i quali, vivono una situazione disagiata sia dal punto di vista personale che familiare. Stress, ansia, frustrazione, notti in bianco e depressione sono infatti le dirette conseguenze del vivere costantemente in uno stato di incertezza tra contratti di lavoro in scadenza, dubbi sul rinnovo e spettro della disoccupazione all’orizzonte. Una costellazione di sintomi che ha già un nome, “sindrome del precario” e un’estensione epidemica da far invidia al virus dell’influenza suina. Il Guerriero sannita fa proprio le dichiarazione di Sonia Lepore : “ Il diritto alla salute non può più essere sorretto dai precari, sia per la necessaria continuità assistenziale e qualità delle cure che si dovrebbero garantire ai pazienti, sia per la tutela dei

diritti di Infermieri, Medici, Ausiliari che dopo aver prestato servizio negli Ospedali molisani per decenni, sopperendo spesso anche alle gravi carenze strutturali, hanno diritto ad avere una stabilità lavorativa”. A parere del Movimento è’ arrivato il momento per il Centrosinistra di passare dalle parole a fatti concreti, è arrivato il momento di dare serenità a dei professionisti della sanità, pertanto è dovere del centrosinistra stabilizzare una categoria che offre un servizio primario alla salute del cittadino. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, si augura che il suo Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, intervenga per dare un futuro a degli operatori impegnati nel l bene primario di ogni cittadino, facendo terminare uno stillicidio psicologico che si rinnova ogni otto mesi, abbiamo il dovere come centrosinistra di dire basta e procedere alla stabilizzazione!!! Un tema questo della stabilizzazione degli infermieri professionali molto importante per il Movimento regionale del Guerriero Sannita, che se resterà senza risposta è convinzione del Movimento di ritornarci con più forza e determinazione. *Presidente regionale del Guerriero Sannita


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Campobasso

14 novembre 2014

“Multe ai padroni di cane che sporcano” Sono cinque le sanzioni amministrative già elevate. Controlli anche sul microchip CAMPOBASSO. Cinque sanzioni amministrative ai padroni di altrettanti cani: questo è il risultato dei controlli effettuati, durante la giornata di ieri, mercoledì 12 novembre 2014, da quattro agenti della Polizia Municipale, guidati dall’Ispettore Lucio Vitale, sui cosiddetti cani padronali”: è quanto si legge in un comunicato stampa dell’assessore comunale Salvatore Colagiovanni, che tra le sue deleghe ha anche quella alla Municipale. “A seguito di accertamenti eseguiti sul territorio cittadino – si legge nella nota stampa -, gli agenti hanno riscontrato per quattro cani la mancanza del microchip, mentre una multa è stata irrogata per il mancato utilizzo, da parte del padrone, del kit finalizzato a raccogliere gli escrementi”. “Il nostro scopo – ha affermato l’assessore Salvatore Colagiovanni – è quello di educare la cittadinanza a una certa coscienza civica. Non è che noi ci divertiamo a irrogare

le sanzioni amministrative, però, la legge, in quanto tale, va rispettata e i nostri agenti sono chiamati a far osservare le normative vigenti.

In Comune altre due deleghe Il sindaco Battista le assegna a Maurizio D’Anchise e Gianluca Maroncelli CAMPOBASSO. Il sindaco Antonio Battista ha assegnato altre due deleghe ad altrettanti consiglieri comunali, che aiuteranno l’azione di governo cittadina. Maurizio Biagio D’Anchise, rappresentante a Palazzo San Giorgio dei ‘Comunisti Italiani’, si occuperà delle ‘Problematiche della Frazione di Santo Stefano’;mentre, Gianluca Maroncelli, che occupa uno scranno in Municipio con la lista ‘Segnale Civico,’ avrà il compito di volgere ‘Azioni mirate alla rivalutazione e alla riqualificazione delle contrade cittadine’.

Sicurezza stradale, i controlli della Polizia Le operazioni sul territorio proseguiranno anche nelle prossime settimane CAMPOBASSO. La scorsa settimana, la Polizia di Stato ha programmato una serie di servizi di sicurezza stradale lungo le principali arterie viarie di questa Provincia, finalizzati alla prevenzione degli incidenti stradali e alla repressione delle condotte automobilistiche improntate alla illegalità. In particolare, nell’ambito delle attività di controllo mirate alla prevenzione di violazioni alle norme di comportamento da parte dei conducenti professionali ed alla verifica dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza dei veicoli destinati al trasporto di merci e passeggeri, la Sezione Polizia Stradale di Campobasso ha organizzato e disposto due servizi coordinati da Ispettori della Polizia di Stato che, a mezzo

di pattuglie della Specialità dislocale sulla SS.647 (Bifernina), hanno attuato un piano di controlli nelle giornate del 4 e dell’ 8 novembre u.s., conseguendo i seguenti risultati: Veicoli controllati 59 di cui 12 superiori alle 6 alle 6 t.; Violazioni accertate n. 17 di cui una per guida in stato di ebbrezza rilevata a seguito di sinistro e 3 rilevate sui dispositivi di sicurezza del veicolo incidentato; Patenti ritirate n. 2; Veicoli commerciali con eccedenza di peso n. 2. Analoghi servizi, in aggiunta a quelli predisposti ordinariamente dal compartimento Polizia Stradale, saranno ripetuti costantemente nel corso delle prossime settimane.

È un problema di coscienza civica: non si deve osservare la legge solo per evitare la sanzione, bensì la norma va rispettata perché,

da un comportamento irreprensibile, tutti ne possano beneficiare. Spero che queste cinque multe spingano i proprietari dei cani a inserire il microchip sui propri animali da compagnia e che, affinché tutti possano vivere in una città pulita, subentri nella coscienza dei cittadini il dover pulire quando i rispettivi animali sporcano, dopo aver espletato i propri bisogni fisiologici. È anche una questione di rispetto nei confronti dei propri concittadini mantenere pulite strade e marciapiedi dagli escrementi degli amici a quattro zampe. Approfitto, inoltre, per ricordare che l’inserimento del microchip con l’iscrizione all’anagrafe canina non è una scelta del padrone, bensì è obbligatorio per legge. Le finalità sono diverse e importanti: in caso di smarrimento si può risalire alle generalità del proprietario, è un deterrente per i furti e contro l’abbandono dei propri animali e, dunque, contro il randagismo”

Parco di Via Ungaretti: quando i giochi sono utilizzati da imbrattatori su cui disegnare il sesso Di Massimo Dalla Torre Oramai alla indecenza non ci sono più limiti. Sconcezze che si palesano finanche nei parchi cittadini che dovrebbero servire quale valvola di sfogo soprattutto per i più piccoli che, vista la carenza di spazi per giocare spesso sono costretti a rimanere incollati davanti agli strumenti della tecnologia moderna quali televisori che interagiscono direttamente con i teleutenti o tablet e computer che offrono un variegatissimo panorama di utilizzazioni non ultimo, questo non e’ assolutamente accettabile, quello che inerisce alla sfera del poco consono ai costumi ossia il sesso. Con queste poche considerazioni, vorremmo attrarre l’attenzione su quello che e’ possibile vedere disegnato sui giochi che si trovano nel parco cittadino di via Ungaretti lo spazio verde a disposizione della

comunità cittadina per passare qualche ora in piena libertà.. Giochi che ultimamente sono stati presi di mira da novelli imbrattatori che armati di pennarello nero hanno deturpato con disegni espressamente sessuali

nonostante si cerchi di preservare gli arredi ludici posti nell’area adibita a svago. La segnalazione e’ giunta sui tavoli della redazione da parte dei residenti della zona che con sdegno e rabbia hanno denunciano decisamente la mancanza di senso civico che, come in questo caso, fa si che quello che accade, forse nelle ore in cui nessuno fre-

quenta il parco posto alla periferia della ex città giardino, non ci stancheremo mai di scriverlo, anche perché è la verità, cittadina, si diletta a “disegnare” con dovizie di particolari atti esplicitamente poco conformi alla decenza. Atti di cui andare poco orgogliosi che invece andrebbero puniti severamente da chi e’ preposto alla sorveglianza e non lo fa. Evidentemente l’invito alla salvaguardia appartiene al mondo della “fantasia” che nella fattispecie si e’ trasformato in un qualcosa che sarebbe meglio che i bambini non guardino e non per pudore o per chiusura mentale ma perché e’ ancora troppo presto, almeno per loro, che abbandonino la spensieratezza che li vede giocare allegramente e non pensare a quello che almeno per loro è addivenire; aggiungiamo noi senza malizia e traumi.

“Digitalizza la tua impresa! Seminario pratico” Il corso si avrà martedì ed è organizzato dalla Camera di commercio di Campobasso CAMPOBASSO. Prosegue l’impegno della Camera di Commercio di Campobasso per avvicinare le imprese locali al mondo del digitale e al crescente potenziale economico derivante dall’utilizzo del web per promuovere la propria attività. Martedì 18 novembre alle ore 17.00 presso la Cittadella dell’Economia, C.da Selvapiana a Campobasso, si terrà un seminario pratico durante il quale saranno illustrati i servizi di supporto che l’Ente sta attivando per le imprese che intendono creare o rafforzare la propria strategia digitale. Saranno presentate, infatti, le azioni di assistenza e affiancamento che le imprese potranno ricevere ma-

nifestando interesse entro il 30 novembre 2014 al bando attivato dalla Camera di Commercio, attraverso le iniziative Made in Italy: eccellenze in digitale e Servizi Avanzati di IT, Banda Larga e Risparmio Energetico. Durante l’incontro, inoltre, i cinque giovani coinvolti nei progetti presenteranno alle imprese della provincia i vari strumenti a disposizione per avere maggiore visibilità sul Web, per aumentare il numero dei clienti e incrementare, quindi, il fatturato. Per partecipare al seminario è possibile iscriversi sull’apposito form on line entro il 17 novembre collegandosi al sito www.cb.camcom.gov.it


Campobasso

7 14 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Urbanisti discutono del futuro del capoluogo e l’amministrazione comunale avalla la vergogna del Piano Casa

Siluro del consigliere Ambrosio per abbattere la minaccia di nuove migliaia di metri cubi di cemento sulla città Stravolte le linee programmatiche che andavano in tutt’altra direzione. I riflessi politici e la difficoltà per gli amministratori di Palazzo san Giorgio di essere coerenti A sole poche centinaia di metri da Palazzo san Giorgio, nei locali della Fondazione Molise Cultura, illustri professionisti sono a discutere di urbanistica, di edilizia, di sociologia, di cultura nel quadro del nutrito cartellone dal titolo Revive 2014 (conferenze, workshop, tavole rotonde, laboratori, letture, proiezioni, concerti) per rappresentare al colto e all’inclita ciò che Campobasso urbanisticamente è, e per prefigurare, sempre al colto e all’inclita, ciò che Campobasso urbanisticamente potrebbe essere; nello stesso tempo a Palazzo san Giorgio la commissione urbanistica si appresta a licenziare interventi edilizi per centinaia di nuovi appartamenti con edifici fino a otto livelli, compreso piano terra e piano attico e due interrati. Di Revive 2014 ci occuperemo a consuntivo, per sintetizzare la massa di idee, di proposte, di valutazioni che saranno scaturite. Oggi tocca vergognarsi di ciò che si va delineando sul ter-

Lettera aperta Egregio Signor Direttore, Ci piacerebbe che anche voi operatori dei media, coloro che dovrebbero essere i paladini dell’Informazione, trattaste un tema di inaudita gravità:l’imbrattamento selvaggio di Campobasso. Il silenzio di tutti non e’ che il vigliacco avallo di una situazione inaccettabile.

ritorio cittadino ancora una volta alle prese con migliaia di metri cubi di cemento, a dispetto delle migliaia di appartamenti, uffici e locali commerciali sfitti, che denunciano una saturazione del mercato e una sovrabbondanza di costruzioni. Lo impone il comunicato stampa del consigliere di maggioranza Michele Ambrosio là dove afferma, tra l’altro” “Tutto ciò grazie alla famigerata legge regionale sul Piano casa (articolo 6 legge 30/2009) approvata dalla Regione Molise ed alla assenza e, forse, complicità dell’amministrazione comunale consenziente o incapace di riappropriarsi del ruolo di governo della città e di gestione del territorio”. La denuncia è resa ancora più forte sul piano politico quando viene messa in relazione alle premesse che hanno contraddistinto il nuovo governo municipale, indirizzate – dice Ambrosio - “in tutt’altra direzione per una nuova idea di urbanistica, con la costituzione di un

ufficio di piano, il censimento di quanto realizzato in eccedenza, la modifica di interventi non più corrispondenti alle necessità dei cittadini, il miglioramento della qualità urbana nei plessi periferici, ripensando il ruolo che l’ambiente e il paesaggio assumono in un rinnovato concetto di qualità della vita e di benessere, limitando gli interventi in addizione e investendo nella riqualificazione”. Chiacchiere, come abbiamo sempre ritenuto che fossero e che ora il consigliere di maggioranza che non ha venduto il cervello all’ammasso conferma non senza un’evidente punta di amarezza e di delusione. Con il Piano Casa regionale, una vera porcheria pilotata da chiari interessi dei costruttori e dei progettisti in un insieme in cui sono scomparsi tutti gli elementi estetici, funzionali, urbanistici, sociologici e territoriali connessi alla crescita irrazionale dell’edilizia, Campobasso, che ha la colpa di non aver interloquito

col legislatore di Palazzo Moffa come avrebbe dovuto per salvaguardare il presente e il futuro edilizio della città, ha ceduto – lo dice chiaramente il consigliere – la propria autonoma sovranità. Chiacchiere, dicevamo, al solito, le dichiarazioni programmatiche. Ma mai disattese così vistosamente a pochi giorni dalla loro pronuncia. La vicenda ha il suo peso politico, eccome, che Ambrosio l’ha confezionato nella richiesta che “tutti i gruppi politici di maggioranza si attengano alle linee programmatiche approvate il 3 novembre e che gli organi deliberativi, Giunta, Consiglio e Commissioni, ognuno per le proprie competenze, adottino provvedimenti che vadano in quella direzione, consentendo solo interventi necessari ed a misura d’uomo”. Qualcosa di nuovo nel pantano consiliare che, stranamente, proviene dall’antico. Dardo

Una città imbrattata Ancor più inaccettabile se pensiamo che la città é l’unica in Molise ad aver subito un affronto del genere. Che noi campobassani siamo sempre stati meno interventisti rispetto ai nostri corregionali e’ un dato di fatto, ma che si perseveri nell’errore -istituzionale, cittadino, mass-mediatico- e’ qualcosa di impossibile da digerire.

La cosa che troviamo strana e’ la facilità di esecuzione di soggetti complessi e pluricromatici, quindi richiedenti tempo, a cui segue puntualmente l’impunita’: questo e’ il problema vero del nostro Paese, e questo determina la trasformazione delle nostre città in cloache a cielo aperto. Di conseguenza, a tutti coloro che tentano di dare un respiro

internazionale al fenomeno per mascherare la propria inconcludenza, diciamo che basta varcare il confine per tastare con mano la risposta seria ed efficace alla piaga, di cui ormai si parla a livello teorico e museale. Un tapiro ci piacerebbe darlo all’indifferenza di tutti, come al fatto che si debba ancora spiegare la gravità del fenomeno.

Questo e’ il Paese in cui gli stranieri dovrebbero investire? Questa e’ la realtà che dovrebbe spingerci a difendere l’autonomia della nostra regione? Cordialità Delia Hafez Maria Luisa Amato Angelo Miele

Gli alunni della Jovine in Regione Una visita in Consiglio per conoscere da vicino l’istituzione. “Giornata civile importante” CAMPOBASSO. Gli alunni delle classi 5A e 5B della Scuola primaria “F.Jovine” di Campobasso, accompagnati dai loro docenti, sono stati accolti questa mattina presso l’Aula consiliare di Via IV Novembre, dal Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Niro. L’incontro è stato l’esito di un percorso di studio ed approfondimento rivolto alla conoscenza dell’Istituzione regionale: “un’occasione preziosa ed irripetibile per trasformare in conoscenza diretta le nozioni teoriche acquisite sui banchi di scuola – ha spiegato la prof.ssa Guglielmi, che ha voluto sottolineare anche come: “l’esperienza in Consiglio resterà impressa per sempre nella memoria degli studenti”. “Giornate come questa sono fondamentali in un momento del-

icato come quello che stiamo vivendo – ha rimarcato il Presidente Niro – in cui l`immagine delle Istituzioni è stata offuscata dalla crisi economica e dallo scetticismo dei cittadini, e una informazione chiara e rivolta direttamente ai ragazzi è più che mai necessaria. In generale – ha aggiunto Niro - le scuole che già hanno preso parte, in passato, a questa iniziativa hanno apprezzato il tipo di approccio, diretto e familiare, scelto per sensibilizzare gli studenti ad una cittadinanza attiva e consapevole, con un ruolo da veri interlocutori nei confronti dell’istituzione consiliare. Spero che anche per voi sia un’occasione di crescita e un modo diverso per portare, anche alle vostre famiglie, un messaggio positivo”.

Il saluto del Presidente Niro ha stimolato l’interesse degli alunni, che, con vivacità e acutezza, hanno rivolto al vertice dell’assise consiliare molte domande su: trasporti pubblici, disoccupazione, emigrazione dei giovani, spending review, sicurezza nelle scuole e sicurezza pubblica. All’incontro con gli studenti ha preso parte anche un funzionario regionale, che, con un’interessante lezione, ha portato i ragazzi nel cuore della democrazia, illustrando funzionamento, organizzazione e compiti dell’organo legislativo della Regione

“Testamento biologico, ricorrerò al Prefetto”

Il senatore Ulisse Di Giacomo contro la decisione assunta in Consiglio comunale CAMPOBASSO. Il Consiglio Comunale di Campobasso ha votato la istituzione del Registro per il Testamento Biologico. “In Italia non esiste nessuna norma che autorizza i Comuni a dotarsi di simili registri, anche perché il problema del “ fine vita “ è di competenza nazionale e tuttora non è stato regolamentato.

Si tratta quindi di un atto illegittimo, senza nessuna rilevanza istituzionale. Ne’ più ne’ meno del Registro delle unioni gay. A questo punto chiedo che intervenga il Prefetto di Campobasso per l’ annullamento della deliberazione”, è quanto sostiene il senatore Ulisse Di Giacomo.



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Isernia

14 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Oti, nuovo presidente è Agostino Falco Intanto Bianchi interviene sul sequestro operato dalla Finanza dei capi contraffatti ISERNIA. “In data odierna si è svolta l’Assemblea dei soci della OTI S.r.l. che ha nominato Presidente il signor Agostino Falco, già consigliere della società. Lo stesso opererà congiuntamente al vicepresidente signor Tommaso Bianchi. La signora Eleonora Baraggia Rosati, coniuge del signor Antonio Rosati, dimessosi nei giorni scorsi, è entrata a far parte del nuovo Consiglio anche al fine di proseguire il percorso originario definito dal precedente CDA.” Intanto, in merito alla notizia del sequestro da parte della

Guardia di Finanza di capi contraffatti, il presidente di Ittierre-Albisetti, Antonio Bianchi puntualizza: “Facendo seguito alla notizia diffusa dai media, relativa al sequestro di merci a marchio Ermanno by Ermanno Scervino effettuato dalla Guardia di Finanza presso le sedi di Ittierre Spa e di Albisetti Spa, il dr. Antonio Bianchi Presidente delle predette società intende precisare quanto segue: “I sequestri sono stati prontamente contestati ed impugnati dai legali nelle opportune sedi, in quanto trattasi di

merce prodotta regolarmente. Preciso altresì che gli stessi hanno ad oggetto un quantitativo esiguo di capi. Trattasi di poche centinaia. I quantitativi riportati dai media si riferiscono infatti prevalentemente ad articoli di packaging (cartellini, pendagli, buste etc) che sono stati erroneamente conteggiati come fossero capi di abbigliamento. Peraltro i predetti capi erano già stati dissequestrati dal Tribunale di Isernia che ha accertato la regolarità degli stessi.”

IL VERO POLO DEL CIOCCOLATO ESISTE GIA’ ED E’ AD AGNONE di Nino Labbate

L’eccellenza è sempre stata la stella polare che ha guidato la nostra Dolciaria Labbate Mazziotta verso quei riconoscimenti e quei meriti che con le nostre sole forze abbiamo conquistato, con passione, dedizione e sacrificio. Due gli interlocutori verso i quali abbiamo sempre avuto un rispetto profondo: i nostri clienti e la nostra terra. Ai primi abbiamo sempre garantito il massimo in fatto di qualità e gusto. Alla nostra terra, l’Alto Molise, abbiamo sempre dato il nostro impegno per renderla migliore, più ricca di opportunità e viva dal punto di vista sociale e culturale. E’ con questo spirito che da anni abbiamo intrapreso la creazione del Cioco - Bioparco. Un sogno nato diversi anni fa e che la Labbate Mazziotta si sta impegnando con le sue sole forze a realizzare. Non solo già da tempo ci siamo mossi per la realizzazione di un polo unico del cioccolato, ma ne abbiamo individuato il sito e realizzato parte di quello che dovrà diventare un vero e proprio parco tematico. In località Valle San Lorenzo di Agnone, immerso nel verde dell’Alto Molise, infatti, già lavora a pieno regime il nostro laboratorio artigianale che, perfettamente sposato con l’ambiente, diverrà parte integrante di quel progetto (nemmeno tanto futuristico) che dovrà vedere Agnone e l’Alto Molise

come la “capitale del cioccolato”. Guide didattiche condurranno i visitatori in percorsi sensoriali che saranno realizzati sposandosi con la dolcezza dei prodotti Labbate Mazziotta, da sempre un vanto per il Molise. Ogni ulteriore attività, volta a sensibilizzare gli Enti deputati ad investire risorse e ad individuare nuovi canali di sbocco per ridare slancio all’economia di questa regione, non può

Inquinamento ambientale, blitz dei Carabinieri

Sotto sequestro una discarica abusiva ed una struttura in cemento armato ISERNIA. Blitz dei Carabinieri contro lo smaltimento illecito dei rifiuti e più in generale contro l’inquinamento ambientale che deturpa le bellezze naturali del territorio. Durante i controlli che si sono estesi in tutta la provincia di Isernia, i militari della Stazione di Castel San Vincenzo, hanno scoperto in un’area boschiva demaniale del comune di Cerro al Volturno, di circa mille metri quadri, una discarica abusiva dove erano stati sversati oltre venti quintali di rifiuti speciali consistenti in parti di eternit di diverse dimensioni, materiali di risulta del tipo inerti provenienti da attività di demolizione di fabbricati, batterie per veicoli di varia tipologia, pneumatici, elettrodomestici in disuso ed

altri materiali inquinanti. La discarica è stata sottoposta a sequestro giudiziario, mentre sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare i responsabili dello smaltimento illecito. I Carabinieri hanno già acquisito numerosi indizi che

dovrebbero portare in breve tempo alla loro individuazione. A Monteroduni, invece, i militari della locale Stazione hanno scoperto in una zona periferica, una struttura in cemento armato in fase di realizzazione, in assenza delle prescritte concessioni edilizie e in luogo sottoposto a severi vincoli paesaggistici. La proprietaria, una 50enne di Capriati a Volturno, nel Casertano, è stata denunciata alla competente Autorità Giudiziaria, mentre la struttura è finita sotto sequestro.

che essere salutata con favore da questa ditta che, fin da ora, si mette a disposizione di chiunque fosse interessato a conoscere i suoi progetti ed a constatare come il connubio tra artigianato e verde non solo è possibile ma salutare. Prendiamo atto che l’esigenza di creare nuove formule per produrre e commercializzare un prodotto di qualità, è stata avvertita anche da altre aziende che operano nel settore della pasticceria. Ma desideriamo sottolineare i meriti della nostra azienda e la paternità di quell’idea e di quel sogno che stiamo rendendo tangibile nella nostra realtà, in una location che diventerà in un futuro ormai prossimo un vero punto di riferimento non solo per il Molise, ma per l’Italia e che ruoterà intorno a tutto ciò che concerne la storia e la cultura del Cioccolato. Il nostro progetto ha già riscosso l’entusiastica approvazione dei maggiori esperti italiani nel campo del cioccolato che hanno espresso il desiderio di sostenere e vedere realizzato un progetto unico a livello nazionale e che renderà effettivamente l’Alto Molise sede del “Tempio del Cioccolato”. Ci auguriamo che le istituzioni preposte si adoperino per concentrare le risorse a disposizione su quei progetti che davvero possono dare una spinta e fare da traino alla cultura e all’economica dell’Alto Molise.

“Patronati, pagano i più deboli” A sostenerlo è Mena Calenda commissario dell’Acai di Isernia ISERNIA. E’ arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia di un taglio al “FONDO PATRONATO” Previsto dalla Legge di stabilità la cui ampiezza potrebbe azzerare- di colpo- l’impegno che gli Enti di Patronato hanno svolto per migliorare il proprio lavoro di assistenza ai cittadini. Mena Calenda, Commissario del Patronato ACAI di Isernia, sottolinea l’importanza del suo ufficio che considera una realtà esistente sul territorio di Isernia e provincia parte della vita quotidiana dei cittadini. Nonostante se ne parli poco in Italia, sulla falsa riga dei Paesi europei, è avvenuta una vera e propria “privatizzazione di fatto” del nostro welfare, che ha l’effetto positivo di

Uomini che odiano amano le donne Presentazione del libro della giornalista Monica Lanfranco oggi alla biblioteca “Romano” ISERNIA. In serata alle ore 17.30 verrà presentato presso la biblioteca “M.Romano” Il libro -Uomini che odiano amano le donne- virilità, sesso, violenza: la parola ai maschi (Marea Edizioni) di Monica Lanfranco. Il libro parte dall’idea della giornalista e femminista di lanciare dal suo blog sei domande, chiedendo agli uomini di rispondere alla sua email. Le domande: 1) Che cosa è per te la

sessualità? 2) Pensi che la violenza sia una componente della sessualità maschile più che di quella femminile? 3) Cosa provi quando leggi di uomini che violentano le donne? 4) Ti senti coinvolto, e come, quando si parla di calo del desiderio? 5) Essere virile: che significa? 6) La pornografia influisce, e come, sulla tua sessualità? Per una volta, invece che parole di donne sulla sessualità e la violenza,

si è chiesto agli uomini di esporsi, di mettersi in relazione, di soffermarsi a pensare su di loro, il loro corpo, il loro desiderio, i lati oscuri del loro genere. Uomini che odiano amano le donne è il risultato del lavoro di raccolta e sistemazione delle oltre 300 risposte arrivate, ma non solo: è la testimonianza dell’esistenza di voci di uomini connotate da curiosità, voglia di capire e comunicare. L’intento del testo è di restituire questa interlocuzione, e di

offrire a chi legge parole e riflessioni maschili su virilità, sesso, violenza, pornografia, desiderio. Lanfranco: “Obiettivo di questa raccolta è quello (anche) di suscitare emozioni, oltre che dibattito e dare voce ad un altra parte maschile, diversa rispetto a quella tragicamente presente nella cronaca nera o nella ordinaria violenta e ottusa rappresentazione televisiva dei maschi mediatici”.

liberare i cittadini dalle pastoie burocratiche dello Stato accentratore. Si sta creando una sorta di neocomunitarismo con a centro non più l’ente statale, ma il singolo individuo tutelato pienamente nei propri diritti da enti o associazioni private con una forte impronta sociale come appunto i Patronati! La modernizzazione telematica degli enti previdenziali ed assistenziali, quali INPS, INPDAP, INAIL, IPoste e quant’altro, hanno accentuato l’indispensabilità dei Patronati. Ormai qualsiasi pratica, presso tali Enti, deve essere svolta per mezzi telematici e ciò aumenta l’attività del Patronato perché molti utenti non posseggono accessi ad internet è per la complessità del sito previdenziale non facilmente utilizzabile da utenti occasionali. Ancora una volta il Governo dimostra di essere un Governo tecnico che crea delle misure, ma alla fine, ignora gli esiti negativi che si riverberano sui cittadini italiani. Tuttavia sono sempre i più deboli, i più onesti, a pagare sempre e comunque. Il Governo Renzi lasci la politica dei massimi sistemi e vari, con urgenza, un piano nazionale di contrasto alla povertà, nessuno può voltarsi dall’altra parte e dire “che m’importa?....


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

14 novembre 2014

Scuole sicure, pronti 500.000 euro Il Consiglio comunale di Montenero di Bisaccia destina i fondi a due edifici scolastici MONTENERO DI BISACCIA. Opere di manutenzione straordinaria, di riqualificazione e di messa in sicurezza dedicate all’edificio delle Scuole elementari di Piazza della Libertà e alla Scuola dell’Infanzia di via Palermo, per un valore complessivo di 500.000 euro, saranno appaltate entro il mese di dicembre di quest’anno. La notizia ha trovato la sua ufficialità nell’approvazione da parte del Consiglio comunale della variazione al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2014/2016 e al Documento unico di programmazione; il passaggio in Assise civica

si è reso necessario a seguito della delibera Cipe con la quale sono stati assegnati due finanziamenti in favore del Comune di Montenero di Bisaccia, per interventi finalizzati al risanamento dei cornicioni, delle facciate della Scuola elementare di Piazza della Libertà, per un importo di 290.000 euro, e al risanamento e consolidamento delle murature, al ripristino delle gronde e dei cornicioni, all’impermeabilizzazione e protezione delle gronde, al risanamento della copertura e del terrazzo, alla posa in opera di scossaline, risanamento di elementi fessurati, rifacimento pavimenti e infissi per la Scuola

materna di Via Palermo per 210.00 euro. Al momento del voto, su questo punto, la minoranza consiliare si è astenuta. “Siamo particolarmente soddisfatti dei finanziamenti ottenuti per la riqualificazione di questi due edifici scolastici di proprietà del Comune - ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini - in quanto tali somme ci consentiranno di migliorare ulteriormente la vivibilità di queste strutture, specie per quanto riguarda l’isolamento termico e il miglioramento complessivo dei fabbricati. Nell’ottica di programmare interventi di primaria importanza per gli edifici pubblici e

per quelli scolastici in particolare, la nostra Amministrazione ha risposto immediatamente al progetto Scuole sicure lanciato dal Governo Renzi, presentando progetti di adeguamento delle strutture scolastiche esistenti: per tale ragione ringrazio anche la struttura comunale che ha predisposto in tempi rapidissimi tutta la documentazione necessaria da presentare a Roma. A questo punto, al fine di non perdere in finanziamenti ricevuti, procederemo entro il mese di dicembre ad affidare tutti i lavori alle ditte che procederanno alla realizzazione degli interventi previsti”.

L’intervento

Perplessi sui lavori del Vallone a Larino

La delibera di giunta comunale n. 54 del 9 novembre 2012, licenziata dall’amministrazione Giardino, andava ad approvare il progetto definitivo-esecutivo redatto dagli ing.ri Sabetti, Lallo, Guglielmi, dall’arch. Vesce e dal dr. agr. Mammarella (incaricati su nomina del Rup ing. Raimondo) per un importo complessivo di 300.000 euro, di cui circa 40.000 euro destinati a spese tecniche e ben 213.064,80 per i lavori di “valorizzazione e recupero ambientale del bacino urbano del Vallone della Terra, per lo sviluppo turistico del territorio”. L’opera è stata appaltata a novembre del 2013

e nonostante doveva essere consegnata in soli 156 giorni, termine ovviamente non rispettato visto che non è stata ancora ultimata, l’assessore ai lavori pubblici Palmieri è già pronto a gongolare per la realizzazione del campetto. Minimo sforzo, massimo profitto! Al di là della tracotanza e autoreferenza di Palmieri, che non interessano a nessuno, pur non potendo ricondurre l’intervento di valorizzazione di quella parte del territorio larinese all’amministrazione Notarangelo, va comunque riconosciuto all’assessore ai lavori pubblici l’impegno di aver condotto l’opera alla

realizzazione. La domanda che sorge spontanea ora è: considerato che a tutt’oggi è possibile notare come gli interventi di valorizzazione già realizzati in zona Olivoli, pineta Valle del Pozzo e Cappuccini, durante l’amministrazione Giardino, siano già finiti in uno stato di degrado (dimostrando così per l’ennesima volta che l’importante è spendere soldi pubblici, non importa come…) a Palazzo Ducale hanno messo in conto che ci si dovrà occupare anche di una così vasta area verde con tutti gli oneri derivanti? A fronte di una spesa per le casse pubbliche di 300.000 euro,

non è che i cittadini larinesi rischiano di avere un altro luogo difficilmente accessibile e destinato presto all’incuria vista proprio la mancanza di organizzazione e risorse per la manutenzione? Ad ogni modo, dovrebbe allarmare invece lo stato del tratto a valle (Lunghezza 5km) che sbocca nel Biferno, dopo essere passato a ridosso degli impianti di depurazione dell’acqua ad uso civile dell’ERIM. L’alveo utile per lo scorrimento delle acque è ormai inesistente, compromesso dalla mancanza di manutenzione, che negli anni passati veniva svolta dal Consorzio di

Bonifica larinese, e completamente ostruito anche da alberi divenuti patrimonio del demanio, viste le dimensioni raggiunte e dunque non abbattibili senza nulla osta del Corpo Forestale dello Stato. L’aggravarsi della situazione, anche per via dei detriti dei lavori trasportati a valle, potrebbe provocare seri danni ed è forte il rischio esondazione in particolar modo nell’area a monte del depuratore tanto che sono diversi gli abitanti della zona ad esserne preoccupati. Movimento LARINascita

Suor Elvira Tutolo incontra la gente Opera in Africa e parla con studenti, parrocchie e associazioni termolesi TERMOLI. Dopo aver partecipato alla cerimonia di consegna dei fondi raccolti dai sopravvissuti al crollo della Jovine, associati in ‘Pietre vive’, è a Termoli da pochi giorni suor Elvira Tutolo, la suora missionaria termolese, appartenente all’Ordine religioso di Santa Giovanna Antida, che da 24 anni opera in Africa e da 13 nella cittadina di Berberati nella Repubblica Centrafricana, una terra martoriata dalla orrori della guerra e della fame, dall’angoscia e dalla paura che avvolgono da più di due anni la vita di uomini, donne e bambini. A darne notizia è stata la Diocesi di Termoli-Larino, sul proprio portale informativo.

“E’ giunta in Italia da poco più di un mese, non certo per un periodo di giusto riposo, ma per incontrare alcune Onlus che sostengono i suoi progetti in Africa e per raccontare, ancora una volta, l’irragionevolezza di una guerra fin troppo dimenticata che ha gettato la Repubblica Centrafricana in una crisi umanitaria senza precedenti. Ma è tra noi anche per raccontare la vita dei Kizito, Ong da lei pensata e realizzata, che accoglie in famiglie del luogo bambini e ragazzi che vivono sulla strada, in conflitto con la Legge, vittime di accuse di stregoneria e reduci da bande armate (bambini soldato). Ha incontrato, in questi giorni, diverse comunità parrocchiali, studenti, movimenti e associazioni e quanti, termolesi e non,

conoscendola da sempre, hanno voluto essere informati sulle vicende che la coinvolgono quotidianamente a Berberati, dove spende la propria esistenza per il riscatto dei poveri e degli ultimi. La prossima settimana andrà a Roma per rimanere alcuni giorni presso la Casa madre del suo Ordine religioso; poi tornerà in Africa, la sua amata Africa, dove è ancora chiamata a continuare la sua Missione. A noi lascerà, fino al prossimo incontro, la testimonianza di una profonda condivisione, di una partecipazione estrema e di un amore che davvero non ha confini. Si! Tutto questo è ancora possibile, nonostante viviamo in un tempo in cui sembrano prevalere egoismo, individualismo, indifferenza”.

Iniziativa dell’Associazione socio-culturale “Il Germoglio”

A Larino la prima Messa letta, in attesa delle Messe cantante, sulla Garanzia Giovani e la programmazione 2014/2020 A Larino, per conto dell’Associazione socio-culturale “Il Germoglio”, oggi pomerioggio (16,30) si cercherà di far germogliare le prospettive di sviluppo e del lavoro affrontando il Piano Garanzia Giovani (9milioni di euro) e i nuovi fondi europei per il settennato 2014/2020. Vi partecipa parte della crema politica, tecnica, e amministrativa del Molise: il responsabile della Programmazione della Regione Molise, Massimo Pillarella; il vice direttore dell’Ufficio scolastico, Giuliana Petta, la Presidente dell’Api Molise, Matilde Iosue; la delegata Unimol “Mercato del lavoro”, Luisa Corazza; il segretario aggiunto della Cisl Molise, Gianni Notaro, e l’assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia. Che di questi incontri, così bene organizzati, così bene equi-

librati, così bene rappresentati si compiace assai, in quanto gli consentono di manifestarsi nella sua più brillante proposizione di dialettico, senza il dovere e l’impegno di affrontare nel concreto le questioni all’ordine del giorno. Incombenza di cui si fa carico Massimo Pillarella, direttore dell’Area seconda della Regione e responsabile della programmazione. Una sorta di oracolo, dal volto e dalla parola rassicuranti, mai debordante. Per queste sue qualità, particolarmente gradito a Petraroia oltre che alla giunta regionale e, soprattutto, al presidente Frattura del quale è un sodale che, infatti, gli ha dato compiti rilevanti. Sarà lui il centro dell’interesse, il motore dell’incontro, colui che dicendo potrà creare pathos e interesse, rassicurare, offrire un pizzico d’ottimismo alla platea, sollevare il morale dell’assessore altrimenti considerabile

l’oggetto e il soggetto dei problemi economici, occupazionali, sociali e assistenziali di cui il Molise offre una vasta gamma di situazioni e di condizioni. A Larino probabilmente prende avvio il tour promo - pubblicitario sul Piano Garanzia Giovani che però si porta dietro un cumulo di perplessità, finanche in campo nazionale, potendosi risolvere in una brutta copia dei programmi di Formazione professionale di vecchia memoria; ed anche l’avvio della propagandazione (per territorio) della programmazione 2014/2020. A Larino tutto lascia prevedere che non ci saranno asperità di sorta visto il lotto delle partecipazioni. Espressioni di apparato, oltre che di ottimo vicinato con la Regione. Una Messa letta, in attesa delle Messe cantate. Dardo


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Termoli

14 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Spazzatrici sporcano? Multate Il Comune di Termoli ha comminato la sanzione alla TeAm per la mancata pulizia TERMOLI. Quante volte abbiamo riportato lamentele sulla disinvoltura con cui le spazzatrici della TeAm operano sul territorio comunale? Ebbene, a seguito di segnalazione e sopralluogo, stavolta, all’azienda teramana che ha in carico per l’ultimo anno (fino all’estate prossima) di gestire il servizio di igiene urbana del comune di Termoli, non è andata liscia. Con la qualifica di dirigente all’Ambiente, il dottor Vito Tenore (anche segretario generale dell’ente) ha comminato una multa da 500 euro alla TeAm per aver contravvenuto alle specifiche disposizioni. A decorrere dal 23 giugno scorso le spazzatrici non passano più sui

marciapiedi e sulle aree pedonali pavimentate onde evitarne il danneggiamento, inoltre l’officina di assistenza meccanica di fiducia della ditta confermava nella medesima data che nessuna delle macchine presentava perdite di olio; la ditta ha comunque provveduto alla pulizia e al lavaggio del tratto di marciapiede indicato onde evitare pericolo al transito dei pedoni. In un sopralluogo condotto lo scorso 23 settembre a dal personale del Settore Ambiente è stato accertato che il marciapiede di corso Nazionale compreso tra l’intersezione con Via Mario Pagano e la Madonnina – lato destro procedendo in direzione Madonnina – presentava evidenti segni di passaggio della spazzatrice nonché schizzi di olio

lubrificante per tutto il tratto sopra evidenziato, con corredo di documentazione fotografica; La giustificazione addotta dalla Teramo Ambiente non è considerata

pertinente in quanto, come desumibile dalla documentazione fotografica, sono inequivocabili le tracce del recente passaggio delle spazzole rotanti della macchina sulla

pavimentazione del marciapiede; inoltre la striscia di olio è equidistante dalle medesime e pertanto chiaramente associata; Inoltre, sulla base di quanto comunicato lo scorso 10 ottobre a margine di un sopralluogo condotto il giorno precedente dal personale del Settore Ambiente, è stato accertato che il marciapiede di Viale Trieste lato ferrovia, compreso tra il Liceo Scientifico e la rotatoria, presentava evidenti segni di passaggio della spazzatrice nonché spargimento di fango in quanto il mezzo ha marciato in parte anche su un’aiuola, come risulta dalla documentazione fotografica. Per queste ragioni, l’amministrazione ha disposto la sanzione da 500 euro.

L’intervento

In Consiglio si taglia la discussione democratica di Paolo Marinucci* Nel Consiglio Comunale dell’11 novembre si è consumato un attacco al rispetto e alla discussione democratica dell’assise civica. Ripercorriamo la storia recente. L’8 luglio 2014 (prot. n. 025491) presento una proposta di delibera che propone di riportare il numero delle commissioni consiliari da 6 a 5, come quando i consiglieri comunali erano ventiquattro. In quella stessa proposta c’era la possibilità di eliminazione del gettone di presenza ai capigruppo consiliari e altri interventi volti a reperire economie e fondi da destinare al sociale. Il Presidente del Consiglio Comunale opta per l’invio della proposta di delibera in commissione. Scelta opinabile, in quanto un indirizzo politico si apre, prima di decidere la strada da intraprendere, alla discussione del Consiglio Comunale. La commissione competente, in barba all’art. 28 comma 2 del regolamento

(art. 28 comma 2 del Regolamento Consiliare recita:”La Commissione deve concludere l’esame in un termine non superiore a 20 gg dall’invio della proposta. Trascorso tale termine, senza che essa sia stata esaminata e non vi siano motivate ragioni ostative, il Presidente può iscrivere la proposta all’o.d.g.”), lascia passare non solo i 20 giorni previsti, ma ulteriori 100 fino a quando il sottoscritto chiede la discussione della proposta mediante la convocazione di un Consiglio Comunale. Quello di ieri sera, appunto. A questo punto cosa succede: senza permettere al presentatore e primo firmatario di spiegare la proposta, un consigliere di maggioranza chiede con mozione d’ordine di rinviare il testo in commissione. Ma a quale gioco stiamo giocando? Qui si tratta di tagliare completamente la discussione democratica. Dopo questo inizio a dir poco scandaloso, il

consiglio comunale prosegue bocciando la mia mozione sul piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e quella sull’istituzione delle consulte dei servizi sociali, dell’ambiente e dei beni comuni e della partecipazione, esempi concreti nel primo caso di sostegno alle persone con disabilità e di impegno di tutti per la comunità nel secondo. Infine, è stata bocciata anche la mia proposta di barattare le tasse con lavori socialmente utili per i cittadini in difficoltà economiche. Il motivo? Non ci sarebbero leggi. Ma, in base a quanto emerso dalla risposta ad una mia domanda, non ci sarebbero neanche leggi che lo vietano. Bene, cosa ci impedisce di trovare strade nuove per salvaguardare i cittadini e promuovere un maggiore benessere sociale? E l’amministrazione Sbrocca sarebbe la novità? O ancora quella che mette al primo posto il sociale? Fino ad ora non ha dato grandi

esempi in queste direzioni, ma anzi ha rifiutato tutte le proposte che puntavano ad affrontare, sebbene in maniera non esaustiva, l’emergenza sociale della nostra città. E per quale motivo? Forse per non dare soddisfazione al sottoscritto? Io credo che quando una proposta vada nella direzione del bene comune, si debba provare a portarla avanti anche se viene da un membro dell’opposizione. Ma un’amministrazione che non permette ad un consigliere di discutere le sue proposte privandolo dei più elementari diritti democratici come quello della libertà di parola, senza dubbio non riesce a comprendere la valenza del bene comune e continuerà ad agire secondo inutili personalismi. Ulteriore conferma, per me, di aver fatto bene a non fare nessun accordo con chi si professa di centro sinistra, ma poi cammina in tutt’altre strade. *Consigliere Comunale – Termoli

Scuola della legalità, il silenzio della politica di Vincenzo Musacchio* La Scuola della Legalità intitolata a Don Peppe Diana, sacerdote trucidato dalla camorra a Casal di Principe, rappresenta senza dubbio l’iniziativa dedicata alla legalità più bella della mia vita. Abbiamo ricevuto il plauso da numerosi esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura molisana e oggi della segreteria generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tante scuole hanno aderito al progetto e per questo siamo davvero soddisfatti. Tanti

anche i giovani entusiasti e vistoso il coinvolgimento di quasi tutti i mass media locali. Un solo “piccolissimo” neo. Nessun politico ha sprecato un solo vocabolo per una simile iniziativa. Persino l’amministrazione di Casal di Principe ha sposato la nostra idea al punto che presto andremo lì per tenere alcuni incontri su progetti comuni che intraprenderemo anche con il comitato nazionale “don Peppe Diana”. La mia domanda – credo legittima - è:

cosa significa questo silenzio e questa totale assenza della politica? Io lo so! Mi auguro però che ognuno di noi nel suo intimo si dia una risposta! Personalmente sento tra la gente voglia di legalità, di giustizia, di verità e di trasparenza, che si sposano magicamente con un grande desiderio di costruire un futuro migliore per il nostro Molise. Sono stato sempre convinto che la battaglia per la legalità non ha colori politici e si fa sotto un’unica bandiera. Forse per

qualcuno (o per tanti) le nostre iniziative sono una “farsa”? Bene, allora si abbia il coraggio di dirlo apertamente! Un vecchio boss mafioso, Michele Greco, al maxi-processo di Palermo disse al giudice che il silenzio spesso fu la loro arma migliore. Il silenzio di cui parlava Greco in quel contesto si chiama “omertà”. Il silenzio in temi come la legalità invece io non riesco a qualificarlo. Non trovo davvero la parola più appropriata. Posso solo dire che

la politica doveva essere presente e far sentire il proprio appoggio ad un simile avvenimento, indipendentemente da chi ha organizzato e da come ha organizzato. Invito i cittadini a riflettere profondamente per avere un’idea di cosa può nascere dal silenzio di chi potrebbe parlare e non lo fa! Noi andremo comunque avanti! * Direttore della Scuola della Legalità del Molise “Don Peppe Diana”

“L’ufficio del giudice di pace è salvo” Il Molise conserva i quattro presidi previsti dalla legge. Soddisfazione degli avvocati TERMOLI. L’ufficio del Giudice di Pace di Termoli è ufficialmente salvo. Nonostante le lamentele continue per la carenza di personale formato dall’amministrazione adriatica, che ha in carico ora l’onere di coperture delle spese organizzative e delle unità necessarie a farne garantire il funzionamento, con decreto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il cosiddetto Guardasigilli, sono stati conservati 4

presidi in Molise, oltre alle sedi di Tribunale. Termoli è l’unica in provincia di Campobasso. Le altre strutture di prossimità mantenute in vita sono Agnone, Forli del Sannio e Castel San Vincenzo. Una battaglia congiunta che almeno due anni fa vide in campo l’ordine degli avvocati di Larino, col presidente Antonio De Michele, e l’allora sindaco Basso Antonio Di Brino e la sua maggio-

ranza, con in prima linea l’attuale consigliere di opposizione Annibale Ciarniello. Venne fatto anche il tentativo di coinvolgere altri comuni dell’hinterland, ma solo quelli già ricadenti nella circoscrizione e cioè Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni e Campomarino vedono i loro residenti convergere su Termoli, peraltro a costo zero per questi enti locali.



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Opinioni

Tutto quello che gli altri non dicono

14 novembre 2014

senza alcun finanziamento pubblico

Ecosistema Scuola 2014La graduatoria delle città capoluogo

Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto all’ordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dell’Abruzzo e delle Marche che presentano una media d’investimento in manutenzione ordinaria significativamente più alta rispetto a quella straordinaria, segno di un’attenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessità. Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola del-

Edilizia scolastica, Campobasso al 56^ posto l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al

30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle prati-

che sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di

POS

COMUNI

Punti %

POS

COMUNI

1

TRENTO

74,5

43

CATANIA

2

PORDENONE

VERONA

73,3

44

3

)25/,¶

72,4

45

COMO

4

PRATO

71,9

46

FERRARA

5

REGGIO EMILIA

71,4

47

PESARO

6

PIACENZA

71,3

48

7

SONDRIO

70,2

49

MANTOVA

8

BERGAMO

69,6

50

SALERNO

9

VERBANIA

69,1

51

OLBIA

10

BOLZANO

68,5

52

VENEZIA

11

BRESCIA

66,4

53

CAGLIARI

12

GORIZIA

64,5

54

RAGUSA

13

BIELLA

64,4

55

MASSA

14

MACERATA

64,2

56

CAMPOBASSO

15

PARMA

63,5

57

AOSTA

16

TERNI

63,5

58

NOVARA

17

FIRENZE

63,0

59

TORTOLI

18

ASTI

59,7

60

VICENZA

19

SIENA

59,6

61

CALTANISSETTA

20

LIVORNO

59,3

62

21

LECCE

57,4

63

POTENZA

22

FROSINONE

57,2

64

GROSSETO

23

TORINO

56,7

65

24

TREVISO

56,6

66

ROMA

25

LECCO

56,3

67

MODENA

26

VERCELLI

54,6

68

PISA

27

BENEVENTO

54,1

69

SAVONA

LODI

LA SPEZIA

BARI

28

PAVIA

53,6

70

CATANZARO

29

AREZZO

53,2

71

PESCARA

30

PADOVA

52,4

72

ROVIGO TRIESTE

31

/¶$48,/$

51,9

73

32

CREMONA

51,7

74

LATINA

PERUGIA

51,5

75

GENOVA

34

CUNEO

51,4

76

CROTONE

35

PISTOIA

51,4

77

TRAPANI

36

MILANO

50,5

78

LUCCA

37

VARESE

49,6

79

REGGIO CALABRIA

38

IMPERIA

49,5

80

TARANTO

39

NAPOLI

49,0

81

ENNA

40

ALESSANDRIA

49,0

82

FOGGIA

41

AVELLINO

48,5

83

MATERA

42

BELLUNO

47,8

84

SASSARI

33

sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilità. Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2º) e Forlì (3º). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane

ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novità di quest’anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.

Le Società Operaie molisane tra passato e futuro A Carovilli un convegno per approfondire gli aspetti normativi e le possibilità di un loro rilancio Due anni fa, nel 2012, molte società operaie ancora attive in Molise vennero qui a Carovilli a festeggiare il nostro 125esimo anno dalla fondazione e al termine dell’incontro facemmo la promessa di rivederci presto per dare vita ad una fattiva collaborazione tra di noi. Sono trascorsi due anni, anche troppi, ma ora eccoci qui, abbiamo preso l’iniziativa insieme alla Società Operaia di S. Martino in Pensilis, con la quale abbiamo avuto un fortuito e fortunato incontro in occasione della festa per il 150esimo anno del sodalizio di Vasto”. Con queste parole il Presidente della Società Operaia di Carovilli, Angelo Di Ianni, ha aperto la riunione delle Società molisane avendo accanto la Presidente della Società Operaia di S. Martino in Pensilis, Ornella Mancini, ed il Sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca. Erano presenti ed hanno partecipato con vero entusiasmo delegazioni di Casacalenda, con il Presidente Michelangelo Ramacieri, di Lucito, con il Presidente Michele Di Carlo, di Rocchetta a Volturno, Società Madonna delle Grazie, con il Presidente Ugo D’Egidio, di Capracotta, Società Pastori-Artigiani, con

il Presidente Vittorio Giuliano, e Società Operai, con il Vicepresidente Giampietro Fiadino. Non sono potuti intervenire, anche se regolarmente invitati, rappresentanti di Scapoli, di Colli a Volturno, di Castel S. Vincenzo, di Pizzone, di S. Giovanni in Galdo e della Società S. Erasmo di Rocchetta a Volturno, i quali hanno affermato che alla prossima riunione non mancheranno. Ai principi ispiratori delle Società Operaie ha fatto riferimento il Sindaco

di Carovilli, Antonio Cinocca, nel suo intervento di saluto, ricordando, con un pizzico di commozione, l’anno in cui, diciottenne, il padre lo iscrisse e la gioia che provò. “La fratellanza, che è lo spirito fondamentale delle antiche Società Operaie di Mutuo Soccorso – ha dichiarato Cinocca – si ritrova oggi ad animare questa vostra riunione nella quale siete alla ricerca di modernità pur senza accantonare o tradire i valori incancellabili trasmessi dai vostri

statuti e dagli uomini che li hanno rappresentati per tanti anni”. Tutti i presenti hanno dimostrato grandissimo interesse a illustrare le abitudini e le iniziative della propria Società Operaia ed a confrontarsi con le altre per capire cosa fare in futuro, quali aspetti migliorare, come realizzare una costante collaborazione e sinergia e, soprattutto, il modo migliore per richiamare l’attenzione delle giovani generazioni che paiono non capire

l’importanza della funzione storica che hanno avuto le Società Operaie e degli aspetti educativi e sociali che hanno rappresentato nei secoli scorsi e quanto possono ancora fare in futuro. Ornella Mancini, Presidente della Società Operaia di S. Martino in Pensilis ha portato l’attenzione dei presenti sugli aspetti normativi che di recente hanno riguardato i sodalizi nazionali: “Le nuove leggi introdotte creano forti incertezze nelle Società Operaie – ha dichiarato – tanto da temere difficoltà burocratiche, adempimenti fiscali e impossibilità di ottenere anche piccoli finanziamenti che consentano di adempiere completamente ai loro impegni statutari”. Su questo e tutti gli altri problemi si sono intrattenuti i rappresentati delle Società operaie nel corso di un pranzo risultato utilissimo proprio per migliorare la conoscenza e la confidenza tra tutti, tanto che sono giunti alla determinazione di organizzare al più presto un convegno al quale invitare il Presidente dell’Associazione Italiana Società di Mutuo Soccorso (AISMS), un esperto in materia ed un qualificato rappresentante della Regione Molise.


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