tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 71 dOmeNicA 27 mArzO 2016 - diStribuziONe grAtuitA
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino - rootostampa molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - Pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta
reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su FAcebOOk
www.lagazzettadelmolise.it Servizio a pag. 2
:
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Nessuna idea nè posizione sui problemi della regione Solo tagli e nessuna prospettiva di sviluppo
Buona Pasqua e arrivederci a mercoledì 30 marzo La Gazzetta del Molise sarà in edicola per la sfida più grande Raccontare il Molise e guardare al domani Ti aspettiamo in edicola
TAaglio lto
2
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
27 marzo 2016
Cosa ha di democratico il Pd molisano lo dimostra il rinvio “sine die” dell’assemblea regionale
La Regione Molise ha una sede di rappresentanza a Bruxelles e alcuni dipendenti che vi lavorano. Uno dei due, Michele Petracca, è stato tra i primi ad essere intervistato dai microfoni di Sky pochi minuti dopo l’esplosione della bomba alla stazione Metropolitana. Passava per andare al lavoro e la sede di rappresentanza è poco distante dal luogo dell’attentato terroristico. Atto deprecabile, sul quale il presidente Frattura ha rilasciato una ponderata dichiarazione di condanna senza appello, preoccupato anche di conoscere lo stato dei tanti molisani che hanno scelto Bruxelles come casa o che momentaneamente si trovano lì: “I nostri funzionari, Michele e Carlo, sono sconvolti per l’accaduto ma per fortuna stanno bene”. Il ruolo istituzionale gli dava il diritto e il dovere di trasmettere i suoi sentimenti e quelli dei molisani, profondamente scossi dalla perdita di tante vite umane innocenti e allarmati dell’espandersi senza limiti del pericolo terroristico. Ciò che non trova identica cittadina è la dichiarazione di Micaela Fanelli, segretaria regionale del Pd. Non perché non abbia il diritto di esprimere il proprio libero pensiero, ma perché parla solo nelle circostanze che le possono valere una attenzione altrimenti difficile da raccogliere. La sua dichiarazione: “Esprimo commozione, orrore e sdegno per i gravi fatti di Bruxelles, una città che per certi aspetti è – per me e per molti italiani – una seconda
Sulla Sanità in Molise intendiamo mantenere alta l’attenzione e andare fino in fondo rispetto a un’anomalia che vede i cittadini assistere impotenti al decadimento del proprio Servizio Sanitario Regionale. Il sistema privato invece, grazie al lasciapassare dei politici, si espande a macchia d’olio. Non sarà certo l’ennesimo programma operativo straordinario a risolvere i problemi di una Regione che presenta, ormai da tempo, tra i peggiori livelli essenziali di assistenza di tutto il Paese. Per questa ragione chiediamo al ministro della Salute se abbia chiesto e valutato il parere dell’Agenas in merito al Programma inviato dalla Regione Molise l’11 dicembre 2015”. Lo
Il segretario Micaela Fanelli parla solo quando le conviene Particolarmente brava a promuoversi e a promuovere l’interesse degli altri alla sua persona, soprattutto quanto la sua persona diventa destinataria di una massiccia retribuzione regionale
casa. Nella gravità delle notizie riportate possiamo almeno rassicurare le famiglie della delegazione italiana Anci. Stanno tutti bene. Così gli amministratori locali molisani e i collaboratori del Comitato delle regioni. Dovremmo ancora di più impegnarci per la pace. Dalla scuola dove sto assistendo alla lettura del diario di Anna Frank e alla rappresentazione partecipata dei ragazzi, la
commozione è ancora più forte. Rifiutiamo questa guerra - e questa giornata di orrore nel cuore dell’Europa - con tutte le nostre forze!” . A leggerla bene è una dichiarazione composita, che parla di Bruxelles per lei e per molti italiani “una seconda casa”,di delegazioni, di amministratori e di collaboratori del Comitato delle regioni, per concludere dalla scuola dove stava assistendo “alla lettura
del diario di Anna Frank”, vittima del nazismo, con la condanna della guerra, che non rivela particolari sentimenti di partecipazione: una formalità. La Fanelli, dicevamo, è particolarmente brava a promuoversi e a promuovere l’interesse degli altri alla sua persona, soprattutto quanto la sua persona diventa destinataria di una massiccia retribuzione regionale. La strage
terroristica di Bruxelles non le poteva sfuggire, ma meglio avrebbe fatto se la dichiarazione rilasciata non l’avesse firmata da segretaria regionale del Pd nel Molise: partito egemone nel Molise, democratico per costituzione, ma poco incline (con la gestione della Fanelli) ad esserlo pienamente, e fino in fondo. Cioè, oltre il limite in cui la natura democratica è quella stabilita dal segretario regionale. Se non fosse così, l’assemblea regionale tenuta a Isernia due mesi fa e poi aggiornata “sine die”, inchiodata a sorbirsi il ciclopico intervento del segretario (due ore di parole), aspetta ancora di essere riconvocata per consentire a coloro che si erano iscritti a parlare e che non sono sulla linea politica e gestionale della Fanelli di manifestare il proprio punto di vista e la propria posizione all’interno del partito. Su questa sesquipedale omissione di democrazia, benché richiesta e sollecitata, nemmeno una parola tra le tante che la Fanelli spreca e dispensa. Dardo
I Cinque stelle: “Sulla sanità in Molise intendiamo mantenere alta la guardia” affermano i deputati M5S commentando un’interrogazione a prima firma Giulia Grillo rivolta al ministro della Salute. “Riteniamo, inoltre, che gli eventuali esiti delle valutazioni, siano essi dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari o dei famigerati tavoli tecnici ministeriali, debbano essere resi disponibili a tutti i cittadini in modo chiaro e trasparente sul sito del ministero - relativamente alla Regione Molise, la sezione ‘percorso del piano di rientro’ è ferma ormai al 10 luglio 2015. Dal ministero, tra l’altro, vorremmo anche sapere se il Programma Operativo Straordinario
rispetta i criteri che disciplinano la presenza di strutture private nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale. Un quesito che poniamo anche alla luce della denuncia da parte di ‘Cittadinanzattiva’ sul ruolo sempre più debordante da parte del sistema sanitario privato. Sembrerebbe, infatti, che il Molise per ottemperare alle indicazioni del decreto ministeriale n. 70 del 2015, abbia ridotto i propri posti letto da 1.269 a 985, ma quasi tutti a discapito delle strutture pubbliche. Se così fosse sarebbe la fine del Sistema Sanitario Regionale in Molise”, concludono i parlamentari 5stelle.
TAaglio lto
Campobasso: città in bilico tra l’essere sulla carta un capoluogo di regione e nella realtà un accrocco indistinto di palazzi, di uffici, di negozi, di botteghe, di banche, di industrie, di concessionarie, di bar, night-club, di palestre sportive, di scuole, dell’università (marginalmente), e di tantissime altre cose che traducono un assieme qualunquistico che la rende indecifrabile, malamente vivibile, inqualificabile urbanisticamente. Una città alla mercé di chiunque abbia qualcosa da toglierle e/o da cogliere. La deriva è data dalle strade dissestate, dai servizi pubblici insufficienti e inefficienti, dal qualunquismo edilizio, dal caos del traffico, dall’anarchica invasione di tabelle e tabelloni pubblicitari, dalla progressiva distruzione degli spazi verdi attrezzati, dall’abbandono di ogni forma di estetica (e di etica estetica), dal disconoscimento sistematico dei valori culturali a fondamento della vita pubblica, e dalla episodicità delle manifestazioni dell’arte. Eppure, all’interno del personale politico
3 27 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Non c’è tempo da perdere e amministrativo, e fuori da esso, in cui sussistono ancora valori umani, professionali e culturali, vi sono margini di recupero per migliorare le difficoltà d’agire. Margini che tendono a restringersi, purtroppo, compromessi dal sempre più invadente utilitarismo della partitocrazia e
del trust dei poteri con cui la partitocrazia è in combutta. Motivi impellenti, quindi, per una tempestiva reazione da parte del sistema amministrativo al quale le ultime elezioni amministrative hanno ceduto una dose massiccia di gente nuova, gratificata della fiducia, peraltro chiesta (e otte-
nuta), sulla promessa del cambiamento, del rinnovamento dei metodi e dei comportamenti una volta a Palazzo san Giorgio. Reazione del sistema amministrativo che non può essere ritardata: rigorosa e possibilmente lungimirante, andando a scovare energie intellettuali, culturali e profes-
sionali adeguate a fronteggiare la complessità della gestione del territorio, della qualificazione ambientale, della valorizzazione dei beni culturali, della crescita democratica e culturale, ammettendo che da solo non ce la può fare. Dardo
Ciocca, ma cosa dici? Consigliere Ciocca, ma che dici? Leggiamo con soddisfazione e stupore, in un comunicato stampa rivolto alle forze politiche che hanno “osato” dissentire dal coro, ma che comunque ci riguarda perché parliamo di ricostruzione post sisma, gli strabilianti risultati ripotatidall’unico dipendenteDirettore tuttofare dell’A.R.P.S. coadiuvato dal Consigliere Comunista Ciocca. Consigliere Ciocca, Delegato alla ricostruzione, Protezione Civilee, forse,ai non rinnovi dei contratti…. (probabilmente sarà una nuova delega). Infatti, Il braccio armato metaforicamente di falce e martellodella Giunta Regionale si è arrabbiato,come da lui affermato con buona pace delle battaglie fatte in favore dei lavoratoridal partito che egli stesso rappresenta, perchési “spacciano” i mancati rinnovi contrattuali per licenziamenti. Noi, stavolta, incredibilmente, siamo d’accordo con lui! Effettivamente c’è una sottile differenza, anche se il risultato è lo stesso, tra licenziamento e scadenza contrattuale…in pratica, differentemente dal licenziamento, con la scadenza contrattualenon ti sporchi nemmeno le mani se pianifichi di buttare fuori qualcuno...basta solo dire che non c’è soluzione. Come si fa a non
Medici limitati nelle analisi La Regione ricorrerà?
dar ragione a chi, meglio del mago Houdini, riesce a far funzionare nel pieno rispetto delle regole (si spera visto che sembra nessuno controlli) un ente senza dipendenti. Siamo proprio curiosi di apprendere la geniale soluzione e magari di vederla poi immediatamente applicata a tutto il comparto amministrativo-politico. Provate ad immaginare l’ARSARP, L’ARPA o, pensando in grande, la Regione Molise e il Consiglio Regionale funzionare solo con il Direttore Generale osolo con il Presidente, altro che spendingreview, avremmo risolto tutti i problemi del mondo. Comunque, cogliamo l’occasione per fare i nostri migliori auguri
per la santa Pasqua a tutti coloro, Presidente Frattura e Consigliere Ciocca per primi, che si sono adoperati nel portare a termine la “soluzione finale” (citazione certamente fuori luogo ma che calza benissimo)nei nostri confronti e di tutti i precari molisani… Auguri di pace, serenità e speranza… speranza che, anche voi come noi, possiate, tutti i giorni, incontrare nella vita persone che agiscano nei vostri confronti, con la stessa giustizia, rettitudine, comprensione e bontà d’animo che voi dispensate…. Quale migliore augurio! Gruppo precari sisma 2002AA
È presumibile che, di recente, abbiate potuto patire dei disagi dopo di avere chiesto al vostro medico di base una prescrizione di esami o di analisi. Forse non ci avrete posto ancora mente perché in Molise la cosa non appare ancora diffusa (se non in taluni Studi). I patimenti sono da addebitare all’applicazione dell’“appropriatezza prescrittiva”, entrata in vigore (già dal 4 febbraio scorso) con un decreto del Ministro Lorenzin, recante regole che stanno già instaurando conflitti tra la categoria ed i pazienti. Le novità limitano la somministrazione di ben 203 prestazioni specialistiche; tra di queste i più usuali “test” quali le allergie, il colesterolo, le transaminasi, le analisi incrociate per l’obesità e la risonanza magnetica nucleare della colonna vertebrale. Risultato, il paziente finirà col pagare interamente ciò che prima gli veniva somministrato gratuitamente; ed i costi di ogni analisi finiranno con l’aggravare i portafogli di ciascuno perché le norme stabiliscono che, in gran parte, non possano più essere prescritte dal medico di famiglia. Per esempio, se al signor Caio occorre una risonanza magnetica, prima di sottoporsi ad un intervento, non potrà ricorrere ad uno dei 47mila medici di famiglia ma sarà costretto a bussare allo Studio di uno specialista convenzionato che però risulterà così pieno di prenotazione da potergli fissare la seduta magari tra un anno. Naturalmente potrebbe accelerare i tempi solo con una visita privata a pagamento a cui il Nostro, necessitato, ricorrerà. Nel frattempo le Regioni (ma non il Molise) vanno all’attacco chiedendo al Ministero l’indizione di un tavolo tecnico per rivedere certi precetti. Per il momento, su 20 Enti, a muoversi sono state soltanto Calabria, Lombardia, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Ecco perché si attende un segno da Frattura, gestore di una Regione dove la Sanità già oggi è quella che ben conosciamo.
Taglio Alto
4 27 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Alle spalle del Molise grigio e avvilito delle Istituzioni
Sono le donne protagoniste nel tenere in galleggiamento l’economia, a promuovere la cultura, a sollecitare la società civile ad essere attiva e presente nelle dinamiche politiche Dall’arretratezza e dalla discriminazione di genere dell’immediato dopoguerra al terzo millennio: percorso segnato da tappe importanti sotto il profilo sociale e professionale delle donne, della loro emancipazione, della loro partecipazione attiva alla arti, alle professioni, all’imprenditoria Dietro la facciata del Molise delle istituzioni, grigio ed avvilito, si cela un altro Molise, migliore e, soprattutto, connotato di rosa. Sono le donne, infatti, protagoniste nel tenere in galleggiamento l’economia, a promuovere la cultura, a sollecitare la società civile ad essere attiva e presente nelle dinamiche politiche, nonostante i pesi e i limiti della crisi globale fortunatamente in declino. La constatazione ha il conforto dei dati statistici. Sono le donne nell’imprenditoria ad avere coraggio, determinazione e voglia di fare (anche di rischiare); sono le donne, negli apparati e nelle amministrazioni pubblici a offrire esempi di volitività. L’idea che possa essere un donna a concorrere per la presidenza della giunta regionale l’abbiamo ritenuta una auspicabile speranza, e la confermiamo oggi più di ieri, dopo la presa d’atto che sono le imprese al femminile ad essere leader nel progetto di sviluppo del Molise. Prendiamo in toto, pertanto, il report dell’Ufficio studi e ricerche dell’Unioncamere Molise da cui, come diciamo, viene fuori un quadro imprenditoriale in cui è la componente femminile ad essere protagonista. Siamo di fronte ad una realtà lievitata lentamente nel tempo: dall’arretratezza e dalla discriminazione di genere, dell’immediato dopoguerra, al terzo millennio: percorso segnato da tappe importanti sotto il profilo sociale e professionale delle donne, della loro emancipazione,
della loro partecipazione attiva alla arti, alle professioni, all’imprenditoria. In quest’ultimo settore fanno fede i numeri raccolti e commentati da Unioncamere Molise, che trascriviamo: “L’imprenditoria femminile chiude il quarto trimestre del 2015 con un saldo positivo di 34 imprese, al netto delle cessazioni operate d’ufficio. Sommando anche i saldi degli altri trimestri, il 2015 si chiude per l’imprenditoria femminile con una differenza fra nuove nate e imprese cessate positiva e pari a +54 unità. Durante tutto l’anno si sono contate 659 iscrizioni di imprese femminili, in aumento rispetto alle 596 del 2014, rappresentando circa un terzo delle nuove aperture totali registrate in Molise. Le cessazioni, al contra-
%$00. $,/.
"" # " ('$3*.-( ,$*+
5
!
!" " %$00. $,/.
# %
%% ""
!! "" " !
! ! %% ""
!
.+*0(
! $
$
! "
!
!! " ! )(%6+/.) -%+,
*&./*(
" $
! ! 2/ %-0/&%2
)*. .,$)
' ! $
'
# $
'
! ! !
' !
%
#
!
+. '/0+)
*+/ /-%*
1. (+ $,/.%$1
" !# " # '' #&"# ''#& #!) " # '' $)& * $# ) ()& '$ " & " ''# '#!! !# " '$ !$# " #! " # %) " ++ & ! $# )# # " ((,! #& #" ( #& # & * & )' ! ' " # " +7 ( %) #' $ ) & & ' #!! # "( " &, $ ( ! )&# ' ( "( ( ( $ &!" " % ( '(& 1. ! * & ') "" ' "+ .%$1 #" & ((, $,/ ( # " " )" *.-( ('$5 # # ,$*+
!
$ &#
!#
!!
%% ""
!! "" " !
'(+ &*26 3%%+*
! /$ ..2.12$, -. ! " !" $-2$).12*" -)(+. $ 2$,/ ! "
.+*1(
! $
$
! "
!
$))*. *- ., &./*( #
!
!
% !
)
( # )
" !
" #
!
"
&
) "
! !
$&# $& #*)(# #" *& !' ((# & %) " '' )& #* *#&# 1- $
0%*+.)
$& *#&# ' $#'( "" & *#&#" '' & '( ( '#"# #!! '' #" )
0%*+.%
& $
#
%
& " #$ ! *# # ( &' 1 2/ 1& (( )#& #"#0 !)# '( ( "( "(#
0%*+.%
% $
"
!! %
"%) ! "(# )" & !#* & # # $ "& ( + #" (, (& * -& # '
)15+6+/
+.%
% 0%*
#
! # "
# (04*5*.
"
! ' #
$
0%*+.% #
&
! ! %% ""
"" 8
$ "' #"
'
"
$$ !!
" !# # # '' #&"# !$ ( # ! (# " " ' ' & + & )(# " # '(&#" !# #"#'#* & & # $ '' (# # "" #" ( "( # " + " !# $ "' #" ' &* + # & & # & ( '*# ( * (, $ & ')# " ')# #$ & # (( $$ "# ' & (, " ' & $&#$ ! & ( (# " ( & ' # ' !# ') '' " '( ( " !# # # #'.
' ! #
!$ /,+2) 0% 23%# / //3/ /23+. %.3%* ! ! .*),/ % ! 3%-0
" !!
(), '+37 4&&,+
!
! '
!! . !
$$ !!
'(+ &*14 2%%+*
!
8
&
#
"" 6 "
/$ 01$, . ..1. .01*- ! " !" $-1$) " -)(+. $ " 1$,/
(+
#
! % " *-$
$ /$)
$
tive. A livello provinciale Campobasso, con il 28,4% e Isernia con il 28,2%, si posizionano rispettivamente al 4° e al 6° posto della speciale classifica per tasso di femminilizzazione. Anche nel 2015, da un’analisi per forme giuridiche, si continua ad osservare un aumento delle forme imprenditoriali più complesse: le società di capitali presentano un saldo positivo pari a +123 unità. Bene anche le cooperative che chiudono l’anno con 10 imprese femminili in più. Le ditte individuali fanno registrare 476 iscrizioni e 535 cessazioni, per un saldo negativo pari a -59 imprese. Stesso andamento per le società di persone che presentano un saldo pari a -20 unità, frutto delle 20 iscrizioni e delle 40 cessazioni. La
La sfida più grande
2/ ), %-0/&%2
!
9
! !
rio, sono risultate in leggero calo, passando dalle 612 del 2014 alle 605 del 2015. In termini assoluti, a fine 2015, sono 9.912 le imprese registrate (di cui 9.147 dichiarate attive) e presentano un tasso di crescita pari a +0,5%, contro lo 0,4% registrato dall’imprenditoria in cui le donne non sono la maggioranza. Circa l’11,7%, poi, ha alla guida giovani imprenditrici, mentre il 7,3%, sempre del totale delle imprese femminili, è costituito da imprese straniere. Quanto a tasso di femminilizzazione, il Molise si conferma ancora una volta la regione leader, seguita da Basilicata e Abruzzo: le imprese “rosa” registrate in regione rappresentano il 28,3% del totale, il 29,5% se si considerano solo le imprese at-
tendenza verso l’aumento delle società di capitali evidenzia una crescente preferenza delle donne verso forme imprenditoriali più complesse e mature, superando l’ottica della ditta individuale con la consapevolezza che per affrontare il mercato occorrono strumenti giuridici robusti e capaci di limitare i danni connessi all’attività imprenditoriale. Tuttavia, se si analizza la distribuzione delle imprese, si osserva che in Molise la percentuale delle ditte individuali capitanate da donne (79,1%) risulta più alta sia rispetto all’Italia (65,0%) sia nel confronto con il Sud e Isole (70,4%); all’inverso le forme imprenditoriali più complesse mostrano, nonostante la dinamica di crescita positiva, ancora un divario significativo dal resto d’Italia. Guardando al tasso di femminilizzazione per settore di attività, gli altri settori (in cui rientrano i servizi alla persona, la sanità e assistenza sociale), l’agricoltura e il turismo sono quelli in cui si registra l’incidenza maggiore di imprese femminili. Quanto alle nuove imprenditrici che hanno aperto un’impresa nel corso del 2015, agricoltura (139 iscrizioni) e commercio (125 iscrizioni) sono stati i settori che hanno attirato maggiormente la loro attenzione. Sempre in termini assoluti si segnalano le 43 iscrizioni di imprese femminili nei servizi alle imprese e le 42 iscrizioni negli altri settori. Dardo
La Gazzetta del Molise da mercoledì 30 marzo 2016 sarà in tutte le edicole del Molise Da sempre vicini agli interessi dei molisani ora pronti al cambiamento $ ! "" " "
La credibilità di sempre - la forza di domani
TAaglio lto Nella notte della solenne Veglia Pasquale il mondo delle tenebre è attraversato dalla luce, il Cristo risorto che riempie di speranza il destino dell’uomo. Come Gesù è passato attraverso il mare della morte e ne è uscito vittorioso, il popolo dei credenti passa attraverso un’acqua che distrugge e rigenera. Nelle acque del battesimo è inghiottito il mondo del peccato ed emerge la creazione nuova. Il Vangelo ci parla di Maria Maddalena e poi di Pietro e Giovanni al sepolcro. Si apre loro la comprensione della Scrittura: Gesù è davvero risuscitato. In lui l’umanità accede ad una vita nuova purificata dal peccato. Il cristiano celebra oggi una grande festa tutta incentrata sulla memoria di Cristo risorto, nell’esperienza vitale della fede. Il tempo della profezia è passato, ed è presente la sua realizzazione. In Cristo risorto, Signore della vita, dobbiamo operare nel senso della novità che Lui ci ha portato. In
Mai battaglia, se sarà vinta, porterà il segno dell’unitarietà di un popolo e di un territorio, come quella in difesa della mantenimento della Corte d’Appello. Il segnale è forte e muove la speranza che il risveglio della coscienza collettiva possa valere per altri casi e per altre necessità in cui sia in gioco il mantenimento di ciò che abbiamo conquistato e si vuole ci venga tolto. La matrice tecnica e giuridica data alla questione da Enzo Di Giacomo, il magistrato isernino di assoluto rilievo professionale e culturale non nuovo certo a porsi in difesa dei diritti contro ogni forma di sopraffazione e/o condizionamento del potere politico, è andata via via arricchendosi di adesioni, formando l’immagine di una volontà collettiva mai così coesa e determinata di un Molise storicamente succube e remissivo. Sale la protesta, dicevamo, e salgono di pari passo anche le motivazioni a sostegno della Corte d’Appello, espressioni di culture, di responsabilità, di partecipazioni, oltre la base strettamente giuridica e funzionale impostata da Enzo Di Giacomo. Cui farà oltremodo piacere constatare che “stanno montando forti movimenti di opposizione che involgono le istituzioni centrali della Regione, le associazioni di categoria, sindacali, il mondo universitario e della scuola tutta, l’associazione nazionale
5 27 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Pasqua di Resurrezione ogni Eucarestia, la Pasqua è perennemente celebrata e in essa mirabilmente si edifica la chiesa, dove continua a risuonare l’annuncio: Cristo è risorto ed è il Signore dei vivi e dei morti. La primitiva comunità apostolica non ha cessato di esistere ma deve rispecchiarsi nelle nostre comunità. I credenti sono chiamati ad essere nel mondo segno permanente della Pasqua del Signore del suo invito alla pace e alla riconciliazione, a collaborare costantemente e ovunque con lo Spirito, per diffondere la salvezza che la presenza di Cristo sempre ci offre. Egli è sempre in mezzo ai suoi come Via, Verità e Vita: via che conduce al Padre unendoci al suo sacrificio offerto per amore: verità che si fa conoscere e penetra sempre più profondamente nei nostri cuori attraverso la Parola proclamata e ascoltata nella fede; vita donata nella partecipazione
alla mensa eucaristica. Celebrare l’Eucaristia diventa allora entrare davvero in una unione intima con il Padre, essere nel Padre come Gesù. La comunione al corpo glorioso di Cristo rinnova in noi l’effusione dello Spirito e, in questo costante rinnovamento interiore, diventa possibile rispondere sempre meglio all’opera della redenzione,
che il Signore realizza per tutti noi. “La fede nella Resurrezione ha per oggetto un avvenimento storicamente attestato dai discepoli, che hanno realmente incontrato il Risorto, ed insieme misteriosamente trascendente, in quanto è l’entrata dell’umanità di Cristo nella gloria di Dio. La tomba vuota e le bende per terra significano già per se stesse che
il Corpo di Cristo è sfuggito ai legami della morte e della corruzione, per potenza di Dio. Esse preparano i discepoli all’incontro con il risorto”. “Essere testimone di Cristo è essere testimone della sua Resurrezione”, “aver mangiato e bevuto con lui dopo la sua Resurrezione dai morti”. “La speranza cristiana nella resurrezione è contrassegnata dagli incontri con Cristo risorto. Noi risusciteremo come Lui, per mezzo di Lui”: la risurrezione del Signore è la risposta di Dio che corregge il corso della fallimentare storia di noi uomini disgregati dal peccato nei nostri cuori e nelle nostre relazioni. Solo così il disegno di Dio raggiunge lo scopo di risanare le nostre ferite e ridare senso e contenuto alla storia dell’umanità , rigenerare i nostri comportamenti per rinascere alla speranza. Monsignor Gabriele TETI
Corte d’Appello, l’unità di un popolo e di un territorio L’eventuale soppressione della Corte di Appello di Campobasso costituirebbe una delle più infauste decisioni dello Stato democratico e finirebbe con l’azzerare la platea dei diritti soggettivi di una intera regione Magistrati, gli ordini forensi e professionali e di altri genere, che paventano, tutti, il declino di tutte le opportunità: cittadinanze e residenza nella regione stessa, con gravi pericoli sulla stessa unitarietà dello Stato”. La Corte d’Appello è una conquista faticosamente ottenuta ai primi Anni 70 dopo decenni di defatiganti trasferte nel distretto giudiziario di Napoli. L’even-
tuale soppressione della Corte di Appello di Campobasso costituirebbe una delle più infauste decisioni dello Stato democratico e finirebbe, senza giustificazione alcuna e contrariamente al dettato costituzionale, con l’azzerare la platea dei diritti soggettivi di una intera regione, per quanto limitata ne sia la popolazione. La somma dei diritti soggettivi spettanti alle varie popolazioni è tal-
mente esigente da non consentire l’ingresso, nella valutazione delle varie soluzioni, della mera e sterile contabilità dei numeri delle popolazioni insediate nel territorio regionale. Ciò infatti, violerebbero gli articoli 114 e seguenti della Costituzione italiana che volle creare uno Stato fondato sul riconoscimento sul suolo nazionale delle entità regionali storicamente configurate dal dopo guerra ad oggi.
INFO: 339.2733334 - 334.2739180
Campobasso
7 27 marzo 2016
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Nemmeno il passaggio del Cristo morto scuote gli animi degli amministratori” di Enrico Perretta* Pulizia, ordine e verde pubblico sono il miglior biglietto da visita di una città che vuole fare affidamento sul turismo e che vuole rispettare la propria popolazione. Mi rendo conto che Campobasso non è da annoverare tra le città turistiche d’Italia e d’Europa ma credo anche che sia fuori discussione il fatto che ci siano manifestazioni per le quali sono in molti a recarsi in città e prendere parte a queste ultime. E’ il caso della processione del venerdì Santo. L’evento religioso in cui i campobassani si sentono partecipi anche emoti-
vamente e che attira visitatori da ogni parte del Molise proprio per la capacità di trasmettere emozioni nei cuori dei fedeli. Il lungo corteo parte dalla chiesa di santa Maria della Croce e si snoda nel centro storico per arrivare nella zona più moderna della città. Si immagina che, un’amministrazione comunale sensibile all’afflusso di gente nel capoluogo, abbia organizzato nei giorni precedenti la “messa a punto” delle strade perché tutti le trovino quantomeno pulite. Invece no! Ecco allora sfilare il Cristo
morto e la Madonna Addolorata lungo strade sporche, con erbaccia che sbuca dai marciapiedi quasi a dare l’idea di una Campobasso abbandonata. Né può addursi come giustificazione per il mancato impegno alla rimozione delle erbacce (che sarebbe il minimo) le piogge che nei giorni scorsi hanno contraddistinto le giornate. Perché quando ho chiesto al sindaco Battista di provvedere per tempo alla pulizia, visto che abbiamo un’azienda municipalizzata addetta a tali servizi, mi sono sentito rispondere che i la-
voro erano difficili da fare a causa del maltempo. Ora mi chiedo: è possibile rendere Campobasso una città all’altezza di qualsivoglia vivere civile partendo anche dalle piccole cose? E’ possibile pretendere dalla Sea il rispetto delle clausole contrattuali o l’azienda deve succhiare soldi pubblici solo per effettuare nomine politiche che vanno nella direzione del “contentino” elettorale per un centrosinistra che pecca di indifferenza anche di fronte ad eventi che, una volta tanto, attraggono turisti? In questo caso la responsabilità
è da stabilire in capo al primo cittadino Battista o è l’azienda Sea ad essere considerata inadempiente? E se così fosse, non dovrebbero essere presi provvedimenti per evitare che queste “nefandezze” accadano di nuovo? Nel prendere atto che, almeno stamattina, qualcosa è stato fatto dopo la mia sollecitazione a cui evidentemente ha fatto seguito un certo senso di imbarazzo, resta il dramma: è tanto difficile prevedere e gestire al meglio la pulizia della città? *Consigliere comunale
“Torrente Rio Bottone, quali interventi?” L’associazione Falco di Bojano ha incontrato l’assessore regionale Facciolla BOJANO. Una delegazione della Falco ha incontrato l’Assessore all’Ambiente Vittorino Facciolla, incontro richiesto dallo stesso Sodalizio per porre all’attenzione del medesimo problematiche di carattere ambientale. All’Assessore sono state chieste notizie inerenti la messa in sicurezza del torrente Rio Bottone, dato che la nostra Associazione aveva presentato una petizione inerente la problematica già in data 25/03/2013. Si è sottolineato all’Assessore che il torrente Rio nasce a Santa Maria del Molise e lungo il suo tragitto, fino all’immissione nel fiume Biferno, raccoglie tutti i corsi d’acqua provenienti dai territori della vallata matesina : Castelpetroso, Santa Maria del Molise, Macchiagodena, Roccamandolfi, Cantalupo, San Massimo, Spinete. Tutti luoghi posizionati in zone montuose e collinari, tranne Bojano che è situato in una zona pianeggiante. Pertanto, considerata la consistente raccolta di altri corsi d’acqua, veniva rappresentato l’alto rischio di esondazione, in occasioni di piogge intense. Suffragato dal fatto che sono trascorsi circa 30 anni dalla sistemazione del torrente e non risulta che siano mai stati effettuati lavori di manutenzione che ne garantiscano una maggiore sicurezza. La situazione va ad aggravarsi soprattutto nel tratto che va dal punto di affluenza del torrente Callora nel torrente Rio Bottone e fino allo sbocco di quest’ultimo nel fiume Biferno. Di
fatto nei terreni circostanti del tratto in questione vi sono attività commerciali e abitazioni. In questi anni il letto del fiume, in alcuni punti, si è innalzato anche di 2 metri a causa di alberi e detriti trasportati dalle acque. Per questa ragione, abbiamo chiesto all’Assessore un intervento urgente di prevenzione che preveda la rimozione degli ostacoli evidenziati, in modo da ripristinare il corso regolare dell’acqua. Detto intervento è stato ribadito anche dal referente della Regione Molise, nell’ultima conferenza dei servizi, relativa al rilascio del parere per la realizzazione della “strada di servizio all’area produttiva” in Monteverde di Bojano, dove rappresentanti dell’Associazione Falco hanno partecipato come uditori. Nella circostanza, l’associazione ha anche espresso perplessità alla realizzazione della predetta opera, considerandola inutile allo scopo di un’eventuale implementazione della zona industriale, considerato che in loco vi sono già due grandi strutture, con relativi servizi, inutilizzate (ex GAM e ex ITAM) e che, a pochi chilometri da Bojano, vi è già una zona industriale (Campochiaro-Bojano), in cui vi sono numerosi lotti di terreno disponili. Oltretutto non da meno sono le lamentele dei proprietari dei terreni interessati che si ritengono danneggiati dalle procedure adottate per l’acquisizione dei fondi. L’assessore, in riferimento alla messa in sicurezza del rio Bottone, ci ha
informato che si è in attesa di deliberazione regionale la quale permetterà di accedere ai fondi europei per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Tra gli argomenti affrontati si è parlato anche della raccolta differenziata (R.D.) 2 nel territorio di Bojano e in merito l’assessore ha fornito un documento integralmente riportato di seguito: “Intervento cod SGP MO3M.007 “Raccolta Differenziata dei Rifiuti Urbani nel comune di Bojano” - Ente attuatore: “Comune di Bojano” - euro 278.313,00 Localizzazione: Bojano Importo finanziamento risorse FSC: euro 254.190,00 Importo del cofinanziamento - Comune di Bojano: euro 24.123,00 Il progetto prevede l’acquisto di attrezzature per la R.D. e il potenziamento del centro di raccolta L’intervento doveva essere aggiudicato entro il 31.12.2015. Alla data odierna non essendo noto lo stato di attuazione, l’Ing. Vecere ha richiesto una relazione da trasmettere entro 10 giorni. Sul bando CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER PROGETTI INNOVATIVI E RIS
I Luoghi comuni del pallone di Gennaro Ventresca Luoghi comuni: “Restano sei partite. E per noi saranno altrettante finali”. Lo dicono con un’aria infantile tutti gli intervistati. Dimenticando che le finali si vincono e si perdono. Mentre in campionato, come nel caso della nostra squadra, si pareggiano. Come è avvenuto nelle ultime tre partite. Quindi, cari giovanotti cambiate slogan! Luoghi comuni 2: “A questo punto dobbiamo solo migliorare e lavorare sodo. Il lavoro, si sa, alla fine paga”. Lo affermano gli stessi tecnici e giocatori intervistati. I quali, evidentemente, sino alla partita precedente avevano lavorato poco e fatto molto poco per migliorarsi. Luoghi comuni 3: “Sinchè la matematica non ci darà torto ce la
metteremo tutta per raggiungere il nostro obiettivo”. Ecco un’altra frase confezionata in laboratorio e messa in bocca a giovanotti che non si radono da tre-quattro giorni, non indossano i calzini nonostante il freddo gelido, scommettono verosimilmente sulle partite malgrado i divieti della Figc, sparano pose come se militassero nei campionati maggiori. Luoghi comuni 4: “Debbo migliorare sotto rete, in modo da segnare qualche gol in più”. Così spiega l’attaccante che non “vede” la porta, che fa un dribbling di troppo e che chiude la stagione con due gol all’attivo. Mentre prepara già i proclami per il prossimo campionato. Luoghi comuni 5: “L’arbitro, ancora una volta ci ha danneggiato. Per noi c’erano almeno due rigori, mentre il loro gol era in
netto fuori-gioco”. C’è sempre una buona scusa per coprire una brutta prestazione. Luoghi comuni 6: “Abbiamo bi-
sogno del sostegno del nostro meraviglioso pubblico”. 500 o poco più spettatori. Anche il Lega Pro. Non solo in D.
Luoghi comuni 7: “E’ Pasqua e speriamo che i cuori possano un po’ addolcirsi.” Ma a Pasquetta potranno tornare a inasprirsi?
9
Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
27 marzo 2016
senza alcun finanziamento pubblico
Edilizia scolastica, in arrivo 8 milioni Il commissario straordinario Saladino ha fatto il punto della situazione mento di 1.109.195 euro. Si tratta di somme rilevanti, che consentiranno opere di ristrutturazione, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico». «Il Molise – ha aggiunto la deputata del PD – è davvero sensibile ai temi della sicurezza dei plessi scolastici, giacché il dibattito nazionale, al quale il governo Renzi sta dando risolutiva risposta, si è aperto dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia. Consapevole delle emergenze territoriali, – ha concluso Venittelli – mi sono impegnata affinché una parte consistente dei finanziamenti venisse riservata alle scuole presenti nella provincia di Isernia, e il capoluogo non sarà il solo a beneficiarne; i mutui riguarderanno anche altri enti locali proprietari di immobili scolastici, con positive ricadute sull’intero comparto delle imprese edilizie».
ISERNIA. Il commissario straordinario del Comune di Isernia, Vittorio Saladino, ha incontrato ieri l’onorevole Laura Venittelli. Si è parlato del finanziamento che il governo italiano ha ottenuto dalla BEI (Banca europea investimenti) per l’edilizia scolastica, secondo un piano di interventi il cui fabbisogno iniziale ammonta a 905 milioni di euro, in mutui agevolati che potranno essere accesi dalle Regioni in base alle esigenze degli enti locali, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato. «L’on. Venittelli – ha dichiarato Saladino al termine dell’incontro – mi ha informato che fra gli edifici che beneficeranno di tali risorse ce ne sono due di Isernia, ossia l’istituto San Giovanni Bosco, con uno stanziamento di 6.507.447 euro, e la scuola San Pietro Celestino, con un finanzia-
Un Gal unico per la Provincia L’ente isernino ha accolto la proposta lanciata da Confcooperative per la costituzione di un gruppo d’azione ISERNIA. La Provincia di Isernia, accogliendo l’invito di Confcooperative Molise, ha partecipato, ieri mattina, a un tavolo tecnico per la costituzione di un Gruppo di Azione Locale (GAL) unico che operi a livello provinciale. Condividendo gli obiettivi e la volontà di formare un unico soggetto, che dovrà ricomprendere al proprio interno tutti gli stakeholder che hanno interesse e titolo a partecipare e che rappresentino l’intera comunità locale, l’Amministrazione provinciale e Confocooperative Molise hanno deciso di unire i propri progetti e procedere in un’unica direzione.
L’intento è quello di avviare un effettivo processo partecipativo per la costruzione di una strategia di sviluppo locale che sia la sintesi dell’attività collaborativa tra tutti gli stakeholder. L’obiettivo è quello di raccogliere le sollecitazioni e i fabbisogni espressi dal territorio della provincia di Isernia al fine di elaborare una strategia condivisa ed evitare, viste le poche risorse a disposizione, la frammentazione del territorio, con la conseguente dispersione dei finanziamenti. In un’unità di intenti e di sforzi, si vuole dunque arrivare a realizzare una progettualità finalizzata al reale sviluppo ru-
rale e alla promozione territoriale. All’iniziativa hanno già aderito una decina di Comuni della provincia, Confcooperative, Università del Molise, Assindustria, il Parco dell’olivo, Legambiente Molise, Consorzio di bonifica della piana di Venafro, Fondazione Terriaca, rappresentanti della società civile, associazioni culturali e altre associazioni di categoria. Il 4 aprile sarà organizzato un nuovo incontro tecnico al quale saranno invitati tutti i partner e i Comuni della provincia, che potranno così apportare il proprio contributo tecnico.
“Perchè siamo con Tedeschi” Un gruppo di giovani di Isernia pronti a battersi per cambiare la città
ISERNIA. Si parla sempre dei giovani che sono costretti a lasciare Isernia per poter lavorare e avere un futuro che in città non c’è. Noi, però, a Isernia vogliamo rimanere, e vorremmo anche che tanti potessero tornare. E per questo vogliamo impegnarci in prima persona per dare una spinta al cambiamento. Crediamo che tutte le giovani generazioni, se hanno a cuore la propria terra, debbano riappro-
priarsi della città e tornare ad essere protagonisti della vita politica, perché solo così potranno fare davvero qualcosa per invertire la rotta. Per questo, spinti dall’entusiasmo per la nascita di altri movimenti civici che, come noi, hanno voglia di fare e non soltanto di restare a guardare, abbiamo deciso di formare un gruppo, costituito da giovani isernini, in vista delle elezioni amministrative: ‘Uniamoci per Isernia’. Siamo Alessandra Grasso (dottoressa), Giovanni Fielli (studente universitario), Arianna Antenucci (professoressa), Antonella Passarelli (consulente finanziario), Mirko Coletta (imprenditore) e Gianluca D’Angelo (artigiano). Abbiamo molto apprezzato il ri-
ferimento al problema dell’emigrazione giovanile fatto da Cosmo Tedeschi al momento dell’ufficializzazione della propria candidatura, e il suo impegno ad inserire interventi in tal senso nel programma. Soprattutto abbiamo visto con quale impegno ha portato avanti le proprie attività imprenditoriali, riuscendo a svilupparle anche in un periodo difficile per l’economia, con importanti ricadute per l’occupazione locale e non solo. Pensiamo quindi che conosca il mondo del lavoro, e ci possa aiutare a trovare le necessarie soluzioni per favorire il rilancio dell’economia a Isernia. Riteniamo abbia le giuste capacità per ben amministrare, e siamo convinti che si batterà per sostenere seriamente le politiche occupazionali a supporto delle giovani generazioni, portando avanti tutte le iniziative possibili per creare lavoro e ridare fiato all’imprenditoria. Per questo saremo con Cosmo Tedeschi alle prossime Comunali di giugno.
11
Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
27 marzo 2016
senza alcun finanziamento pubblico
Lungomare Nord, i lavori del secondo lotto L’amministrazione comunale di Termoli ha rivisitato il progetto prima della gara d’appalto TERMOLI. Forse per evitare i malumori della riqualificazione del primo tratto, veramente piaciuto a non sappiamo quanti residenti e turisti, in vista della ristrutturazione del secondo lotto del Lungomare Nord, quello compreso tra i lidi balneari Sirena Beach e Aloha, la giunta Sbrocca ha adottato un atto d’indirizzo per il rup che voglia blindare la migliore esecuzione possibile dei lavori, questi a bando per 3,333 milioni di euro. Il progetto (eredità della giunta Di Brino) prevede la creazione di aree pedonali e relativi servizi; la realizzazione (o prosecuzione) pista ciclabile; la sistemazione della attuale viabilità con integrazione ed adeguamento al nuovo codice della strada; l’integrazione e ridistribuzione di aree a par-
cheggio; una passerella in legno; impianti tecnici di irreggimentazione delle acque di adduzione e
scarico; l’illuminazione dell’area pedonale e della pista ciclabile; la predisposizione dell’impianto di
illuminazione pubblica per strade carrabili, rotonde e parcheggi; allacci ai pubblici ser-
vizi; opere a verde attrezzato e di arredo urbano. L’amministrazione Sbrocca ha ritenuto di dover migliorare il contesto urbano con una rivisitazione più attenta di marciapiedi, piazze e aiuole, sostituire alcuni tratti della rete fognaria esistente (poiché fatiscente) e realizzare un muretto contenitivo dei terreni lato ferrovia in cemento armato rivestito di tufo, piuttosto che dei blocchi di calcestruzzo. Infine, razionalizzazione della viabilità carrabile e pedonale nel tratto ex Ip-Torretta, traslando il tracciato stradale dalla posizione attuale verso l’area a ridosso della ferrovia, con conseguente demolizione dell’ex stazione di servizio dismessa. Una delibera del 9 marzo scorso.
Pochi spiccioli per la rapina al Compro oro Sabato mattina a Termoli in due hanno portato via i pochi spiccioli nella cassa. Indaga la Polizia TERMOLI. La tranquillità del Sabato Santo, alla vigilia della Pasqua, rovinata da un assalto a mano armata a un Compro Oro a Termoli. E’ avvenuto poco dopo le 9, in via Martiri della Resistenza. L’allarme è scattato subito, appena i malviventi si sono dati alla fuga dopo aver minacciato l’operatore del franchising e sul posto è intervenuta una volante del Commissariato di Polizia. Gli agenti hanno acquisito gli elementi utili per avviare le indagini sulla rapina. Ad agire due uomini, che hanno anche malmenato il ragazzo che stava all’interno del locale, arraffando in tutta fretta i pochi contanti nella cassa e non riuscendo a mettere le mani sul contenuto della cassaforte, poiché con l’apertura temporizzata.
“Annullata solo l’elezione dei delegati”
Il Consorzio di bonifica di Larino interviene dopo la sentenza della commissione tributaria LARINO. Il Consorzio di Bonifica Larinese interviene a far chiarezza sulla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale riguardo al nuovo Piano di Classifica dell’ente. Un intervento, spiegano dall’ente larinese, che si rende necessario per evitare confusione
e fugare dubbi circa la validità del Piano di Classifica e le spettanze dovute dai consorziati all’Ente. “La sentenza in oggetto (la n. 164/3/2016 del 14.03.2016) – spiegano infatti dal Consorzio – non ha annullato, come si potrebbe erroneamente pensare, il
Piano di Classifica attualmente vigente, adottato dal Consorzio ed approvato dalla Regione Molise nel 2013, ma esclusivamente la delibera del Consiglio dei Delegati (la n.1/2015) riguardante i criteri applicativi del Piano stesso. “La sentenza – precisano per-
tanto dal Consorzio – ha effetto solo tra le parti in causa e non ha, quindi, efficacia nei confronti della totalità dei consorziati”. Tuttavia, l’ente fa sapere che promuoverà appello in Commissione Tributaria Regionale chiedendo l’immediata sospensione della sentenza della
Ctp. Tutto ciò premesso, l’Ente invita i propri consorziati a pagare regolarmente i contributi consortili, anche per evitare conseguenze irreversibili nella gestione dell’Ente che andrebbero a compromettere gli interessi di tutti i consorziati.
Castellelce, ci sono i fondi Due milioni di euro stanziati per la strada provinciale di collegamento C A S T E L MAURO. Due milioni di euro per rimettere in sesto la strada provinciale “Castellelce” che collega i paesi di Acquaviva Collecroce, Palata, San Felice Del Molise e Tavenna. La Regione Molise ha assicurato il finanziamento e la Provincia di Campobasso ha dato il via libera per il rifacimento di una strada che era diven-
tata un po’ il simbolo della viabilità disastrata del Molise. Circa due anni fa i cittadini inscenarono una manifestazione di protesta percorrendola in bici o a piedi. Adesso questi soldi potrebbero essere decisivi. I sindaci di Acquaviva Collecroce, Palata, San Felice Del Molise e Tavenna esprimono soddisfazione commentano con favore sia il finanziamento che la decisione della Provincia di Campobasso di «revocare parzialmente la delibera che, invece, evidenziando le criticità e la vulnerabilità del tracciato, nonché le difficoltà economico-finanziarie dell’Ente, chiedeva inizialmente la riprogrammazione dei fondi destinandoli alla messa in sicurezza di altre strade provinciali». I sindaci Francesco Trolio, Michele Berchicci, Corrado Zara e Simone Spadanuda rimarcano che «“la Castel-
lelce” è una strada fondamentale per la viabilità dei nostri Comuni -. Rivolgiamo un ringraziamento all’assessore regionale ai lavori pubblici e infrastrutture, Pierpaolo Nagni, per aver assicurato i fondi in modo da procedere al suo completamento, al Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, per aver compreso l’importanza strategica dell’opera evitando che il finanziamento venisse utilizzato per altre strade. Un sentito grazie anche al consigliere regionale Cristiano Di Pietro, per essersi fatto portavoce delle nostre istanze facilitando il dialogo con gli Enti interessati, nonché alla consigliera provinciale, Simona Contucci, per aver seguito la vicenda. Auspichiamo un corretto utilizzo dei fondi e che i lavori vengano appaltati entro il 30 giugno».