Il pd di frattura e fanelli e' al capolinea

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 146 - giovedì 25 giugno 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. Il leader di quello che resta del centrodestra molisano, sarà oggi a Campobasso per il lancio del nuovo movimento politico per risvegliare sopite coscienze dinanzi allo sfascio del centrosinistra molisano alla Regione. I diecimila posti di lavoro persi, la maggior parte delle aziende in crisi, l'assenza di qualsiasi programmazione sono alla base del progetto politico che punta ad un nuovo Molise e a una fase progettuale diversa per una strada da percorrere per un possibile futuro.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Pd di Frattura e Fanelli è al capolinea

SERVIZIO A PAGINA 3

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale al Lavoro si sta rendendo conto dei ritardi causati a Garanzia Giovani? Si sta rendendo conto della farraginosità del progetto così come portato avanti? Un continuo palleggiamento tra Centro per l'Impiego e Agenzia del lavoro. E la struttura dell'assessorato, cosa ce l'ha a fare? Da queste colonne, in occasione del blocco del Ministero ad ottobre, sostenemmo la necessità delle sue dimissioni. Oggi, a maggior ragione, torniamo a ribadire tale concetto.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

25 giugno 2015

Il passo indietro sul piano della funzionalità è straordinario: un regresso di 40 anni

La Protezione civile da Agenzia autonoma è passata alle dirette dipendenze del presidente della giunta regionale A rischio la capacità di fronteggiare l’emergenze. Gli interventi condizionati dall’Ok di Frattura Più potere ha nelle proprie mani, meno riesce a realizzare. Il desiderio di essere al centro dell’universo non lo trattiene; lo spinge. Fino al punto di ridurre la Protezione civile (che dappertutto è una struttura tecnica, di alta efficienza, dotata di autonomia decisionale e funzionale ed economica indispensabile per la gestione delle emergenze), a servizio alle sue dirette dipendenze. Stiamo parlando del presidente della giunta regionale del Molise che di disastro in disastro (all’apice di tutti i disastri quello della Sanità), sta portando il Molise allo sfacelo, e gli amici del cerchio magico (Micaela Fanelli) a godere di emolumenti stratosferici. Smantellata quindi l’Agenzia di Protezione civile istituita, con legge regionale 12 del 2012, da Michele Iorio, che al proprio interno conteneva il servizio temporaneo per la ricostruzione post terremoto (la temporaneità era stata fissata in due anni, dopodiché, finita la fase emergenziale, la ricostruzione ordinaria sarebbe passata correttamente all’assessorato ai Lavori pubblici), per farne una dipendenza del presidente, un nucleo di sottomessi depotenziati e impossibi-

litati a intervenire, in caso di emergenza. Per l’ordinaria amministrazione, la Protezione civile è di per sé inconsistente; essa incide solo nel fronteggiare le calamità e l’emergenze. Ma l’atto amministrativo (delibera della giunta regionale numero 298 del 15 giugno 2015) con cui è stata decisa la sua riduzione ad un’appendice del presidente della giunta regionale, è la quintessenza della illogicità, reso ancora più grave dal passaggio del servizio temporaneo per la ricostruzione del post terremoto, questo sì, incredibile, ad Agenzia, di modo che la materia più interessante per il politico - il Dio

denaro - sia finalmente a disposizione del consigliere delegato allo scopo, Salvatore Ciocca. Gli effetti di questi due atti politico/amministrativi sono la stagnazione della ricostruzione e la resa impalpabile della Protezione civile, sperando che non succeda mai niente di grave e di calamitoso. Perché in quel caso sarebbero guai seri. Prima di intervenire, la Protezione civile, infatti, dovrebbe avere l’ok di Frattura secondo le normali procedure, e uno stanziamento finanziario ad hoc. Campa cavallo! Il passo indietro sul piano della funzionalità è straordinario - un re-

gresso di 40 anni - e pone il Molise alla berlina di tutte le altre strutture di Protezione civile d’Italia. Distinguersi. Nel bene e nel male. Per Frattura, è un desiderio incontenibile che, quando può, non se lo lascia scappare. Che l’assista un pizzico di fortuna e al Molise non capiti niente di eccezionale! Il declassamento dell’Agenzia della Protezione civile a struttura autonoma alle dipendenze del presidente della giunta regionale, deve ancora completarsi con l’individuazione delle funzioni istituzionali, il conferimento dell’incarico di direzione, e la dotazione organica e l’organigramma degli uffici. Solo a completamento di queste incombenze rafforzative del suo potere personale, il presidente stabilirà la decorrenza dell’effettivo funzionamento del servizio di Protezione civile. Abbiamo letto quali potrebbero essere le competenze. Sono una sfilza infinta e tutte volte a dare potere a colui che ne può disporre. Vanno dall’attuazione delle normative comunitarie, statali e regionali in materia di protezione civile alla gestione della sala operativa regionale con coordinamento degli inter-

Accorpare non sempre fa rima con funzionare La riforma dei Consorzi Industriali del Molise approvata dalla Prima Commissione Credono alla Befana, e non da ora, gli amministratori regionali che affermano: “Accorpando in un unico organismo tecnico e amministrativo i tre Consorzi industriali del Molise (Termoli, Boiano e Venafro) si realizza un cospicuo risparmio in termini di costi di gestione e di logistica”. Può darsi che una decina di gettoni di presenza in meno rimetta in sesto le casse deficitarie della Regione (salvaguardando anche i diecimila euro che i consiglieri prendono al mese), ma poi si dovrà dimostrare come sarà possibile con-

ciliare in modo chiaro e lineare gli interessi territoriali compressi un unico organismo. Cioè, come sarà possibile, con quale logica, con quale predisposizione politica e intellettuale degli amministratori del Consorzio unico, allineare su un piano di parità le politiche industriali in luoghi, spazi e ambienti diversi tra loro. Tra gli sprovveduti consiglieri regionali abbondano dichiarazioni in libertà senza rendersi conto del fine e del contenuto di ciò che dicono. Diversamente, ad esempio, il consigliere Di Pietro avrebbe evitato di affer-

mare, riferendosi ai Consorzi industriali che si vogliono accorpare, che “anche questa attività messa in campo dalla maggioranza regionale procede nella direzione delle altre già programmate e concretizzate per gli altri Enti sub-regionali, che hanno visto un forte ridimensionamento in termini di costi di gestione, senza nessuna riduzione in termini di servizi offerti”. Mai bugia fu più grande. Gli Enti sub-regionali di cui allude (Iacp ad esempio) sono inefficienti e, nel caso degli Enti provinciali per turismo, addirittura inesistenti.

venti di emergenza e soccorso in ambito regionale, nazionale ed internazionali (Sic! –ndr); alla gestione del servizio aereo regionale costituito da velivoli ad ala fissa ed ala rotante e dalla relativa elisuperficie di protezione civile e dal campo di volo; al potenziamento della piattaforma modellistica idraulica e meteorologica ai fini di protezione civile; all’attivazione dei presidi territoriali idraulici per la gestione del rischio idraulico ed idrogeologico; alla gestione e agli adempimenti connessi all’Albo regionale di volontariato della Protezione Civile (fonte estrema di clientelismo - ndr); all’attività di formazione, anche interna, informazione ed aggiornamento professionale in materia di protezione civile; all’attività di comunicazione nei confronti della popolazione sui temi della protezione civile. Tutto questo ben di Dio, ed altro ancora, sarà trasferito nelle mani di un solo uomo, per di più contraddistinto da due anni di esercizio legislativo e amministrativo all’insegna della inanità. Che Dio la mandi buona al Molise e ai molisani. Dardo

“Non autosufficienti, la Regione ancora assente” Cgil, Cisl e Uil denunciano come l’ente abbia scartato anche la petizione popolare Il 24 settembre 2014 le rappresentanze sindacali dei pensionati SPI CGIL – FNP CISL – UILP UIL MOLISE consegnavano alla Segreteria Generale del Consiglio Regionale il testo della proposta di legge di iniziativa popolare denominata “Un piano per interventi integrati sulla non autosufficienza finanziato da un fondo regionale” e 2.929 firme sottoscritte da cittadini residenti in regione. Ad oggi, a distanza di mesi, le stesse non hanno avuto alcuna comunicazione in merito all’iter legislativo della suddetta proposta, pertanto, oggi, alle ore 11 presso la sede della UIL in Campobasso i promotori della suddetta legge terranno una conferenza stampa al fine di porre all’attenzione delle istituzioni l’urgenza della sua approvazione per far fronte ai bisogni sempre più crescenti dei cittadini più deboli.


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Tutto quello che gli altri non dicono

25 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

La macchina Molise viaggia senza meta Molise Lavoro era destinata alla chiusura, oggi si trova invischiata nel pasticcio Garanzia Giovani. Che confusione Poche idee ma ben confuse. Purtroppo le facili ironie non portano a nulla di concreto, non risolvono problemi, ma anche strappare un veloce, effimero sorriso può essere affare non da poco. Il 10 giugno 2013 la giunta regionale approva la proposta di legge, a firma dell’assessore al lavoro Michele Petraroia, per la soppressione dell’agenzia regionale Molise Lavoro; il 14 il provvedimento passa in commissione ma, com’è o come non è, non approderà mai in consiglio per la discussione. Oggi che sta per finire il mese di giugno 2015, invece, ci troviamo a commentare il fatto che i bandi sui tirocini formativi relativi al progetto Garanzia Giovani non potranno partire, il prossimo primo di luglio, perché l’agenzia Molise Lavoro ed il centro per l’impiego sono letteralmente andati in tilt durante la gestione della procedura burocratica degli stessi. I bandi predisposti dall’assessorato regionale al lavoro prevedono, infatti, che le aziende che vogliono prendere dei ragazzi come

tirocinanti facciano domanda al centro per l’impiego (che per il disturbo prende anche trecento mila euro), il quale le gira poi a Molise Lavoro per la relativa istruttoria. In questo pas-

saggio, francamente controintuitivo, c’è stato il cortocircuito. Domande perse per strade, richieste di integrazione di documenti mai arrivate alle aziende richiedenti e tutto il corollario

di inciampi che solo la burocrazia è capace di offrire. Così due milioni e mezzo di euro destinati a settecentocinquanta tirocinanti resteranno inutilizzati, chissà fino a quando. Garanzia Giovani (sette milioni e mezzo di euro per sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro e l’autoimpiego di giovani disoccupati) è stato un pasticcio fin dall’inizio. Fin dalla modulazione delle risorse (come, cioè, la Regione aveva intenzione di spalmare le risorse finanziarie sui sei moduli disponibili). Il piano presentato dalle strutture regionali molisane al ministero è stato più volte rimandato indietro e così, mentre nelle altre regioni italiane le risorse sono già impegnate, in Molise siamo alla “o” con il bicchiere. Del resto se due anni fa Molise Lavoro la si voleva chiudere e oggi, al contrario, la si investe, con questi risultati, di importanti responsabilità è ben evidente quanto, in re-

altà, il problema sia di ordine organizzativo. Quello che difetta è la chiarezza della visione di base. Il conducente non ha ben chiari né destinazione né, tantomeno, percorso. La macchina Molise procede per inerzia, va giusto perché deve andare; ma è senza meta. La macchina burocratica molisana è ipertrofica, su questo non c’è dubbio. Ci sono uffici, enti, organizzazioni a vario tutolo inquadrabili che si sovrappongono; è evidente che la macchina vada rimessa a punto. Appare altrettanto evidente, purtroppo, che oltre a sforbiciate (date o solo annunciate) alla cieca non ci sia un’ idea programmatica di fondo. Manca l’immagine chiara del Molise che si intende costruire. Se questa immagine fosse chiara, infatti, le cose da fare verrebbero non certo comode ma sicuramente non impossibili. Se l’immagine fosse chiara sarebbe anche più facile, da parte di chi governa, poterla comunicare. Invece si viaggia alla cieca.Conducente e passeggeri.

Le verità sul caso Fanelli

Il Molise di tutti? Il Molise del lavoro? Il Molise a misura d’uomo? A noi questo sembra invece essere il Molise dei pochi, il Molise degli amici, il Molise dei due pesi e delle due misure, il Molise dei dieci mila posti di lavoro in meno, il Molise delle vertenze irrisolte, il Molise della disoccupazione al 17,9%, il Molise segnato da una disoccupazione giovanile sempre più preoccupante. n questo quadro desolante l’ennesimo errore amministrativo è rappresentato dalla delibera di Giunta regionale n. 250 del 5 giugno 2015, della transazione conciliativa tra la Regione Molise e il Segretario regionale del Partito Democratico Micaela Fanelli. In pratica quando il Segretario del PD deciderà di non occuparsi più di politica, e quindi verrà meno la causa di incompatibilità derivante dal suo ruolo attuale, potrà tranquillamente rientrare a far parte del Nucleo di valutazione per gli investimenti pubblici, del quale è stato membro dal 2001 al 2011. Abbiamo concesso l’aspettativa? E con quale norma? È mai possibile un simile privilegio? Perché di questo si parla, di un privilegio che contrasta non solo con le difficoltà del nostro mondo del lavoro, ma anche con la sorte di tutti i collaboratori della Regione Molise che hanno visto terminare il loro contratto e che non rientreranno in alcun modo in possesso del loro posto di lavoro. Lavoratori che, come fatto dalla Fanelli, hanno presentato ricorso presso le autorità giudiziarie per rivendicare il loro diritto al lavoro, un esempio su tutti il caso degli 84 vincitori del concorso della Protezione Civile, che dal 31 marzo 2015 hanno visto scadere il loro rapporto contrattuale, in attesa della sentenza del Tar Molise che decida il loro destino. Anche per loro si sceglierà la strada della conciliazione, così come per tutti i lavoratori che hanno ricorsi pendenti contro l’amministrazione regionale? Non crediamo che le cose andranno in

questo modo, e tutto ciò non farà altro che accrescere il malcontento nella nostra società, nei precari. L’esempio concreto è rappresentato dai collaboratori dell’assistenza tecnica POR FESR Molise 2007-2013, che hanno presentato ricorso alla Regione per la mancata prosecuzione del rapporto contrattuale e si sono visti riconosciuto solo un rimborso. In cosa si differenzia la situazione della Fanelli rispetto alla loro? Il percorso del Segretario regionale del PD è assimilabile a quello dei collaboratori dell’assistenza tecnica, a cambiare è solo il finale. Risponde all’avviso pubblico, pubblicato sul BURM n. 21 del 16 ottobre 2001, per la selezione di n. 4 esperti, quali componenti del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NVVIP) della Regione Molise, quindi non risulta vincitrice di alcun concorso, entra nell’organo come da deliberazione di Giunta n. 1196/2002, vede prolungato il proprio rapporto collaborativo nel 2005 e nel 2010 (D.G.R. n. 791/2010) e resta in carico fino al 2011. Adesso ottiene dalla Giunta Frattura la possibilità di essere reintegrata, a differenza di tutti gli altri. “L’operazione consentirà alla Regione un notevole risparmio”; Presidente Frattura, e gli 80 mila euro annui che come da contratto spetterebbero alla Fanelli non rappresentano un ulteriore spesa di denaro pubblico? Quali altre finalità politiche si nascondono dietro questo atto, approvato da tutta la Giunta regionale, senza che nessuno abbia avuto niente da ridire? D’altro canto anche l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nella nota con la quale rende il proprio parere in merito alla questione ritiene che comunque l’eventuale rinnovo del contratto

alla Fanelli debba scaturire da una selezione valutativa della adeguata e congrua professionalità del profilo professionale che verrebbe in evidenza.Per di più dove sono finiti i criteri e i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione?Se la dott.ssa Fanelli era sicura d’essere stata vittima di una ingiustizia perché ha fatto in modo di sottrarre la causa alla decisione del Giudice? Semplicemente perché consapevole del fatto che il Tribunale non le avrebbe dato ragione e che quel posto non lo avrebbe potuto altrimenti riprendere.D’altronde la palese infondatezza del ricorso proposto dalla Fanelli è stata anche evidenziata dalla Avvocatura dello Stato nella succitata nota del 3.4.2015 tanto che la difesa erariale ha chiaramente affermato che non temeva la spedizione della causa a sentenza, ovvero che non vi era alcuna preoccupazione circa l’esito favorevole per la Regione Molise del ricorso azionato dalla Fanelli. Ora, quindi, non si comprende affatto come mai la Giunta regionale abbia abbandonato immotivatamente un giudizio dal quale sarebbe risultata vittoriosa e ha deliberato di ricontrattualizzare la Fanelli con ulteriore esborso di denaro pubblico sia in merito alle spese legali della procedura abbandonata sia in merito al pagamento dei futuri compensi professionale alla Fanelli verso cui la stessa Giunta si è formalmente impegnata e che, ahimè, dovranno purtroppo essere pagati gravando ancora una volta sulle tasche dei cittadini molisani. Troppi coni d’ombra, gli ennesimi di un’amministrazione regionale che finora non è stata in grado di dare risposte certe ai problemi e alle esigenze della Regione”. Angela Fusco Perrella, Michele Iorio, Nicola Cavaliere, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco


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4 25 giugno 2015

Il senatore Ulisse Di Giacomo ritiene che il presidente della Giunta rassegni le dimissioni

“Il sistema Frattura è al capolinea”

CAMPOBASSO. “Non poteva che finire così”. Si esprime, così, il senatore Ulisse Di Giacomo dopo l’arresto dell’assessore Massimiliano Scarabeo. “L’ accrocco politico-affaristico, messo su nel 2013 unicamente per vincere le elezioni regionali ma privo di qualsiasi contenuto politico e della minima prospettiva programmatica per questa Regione, e’ ormai in via di disfacimento. Una morte inesorabile, che speriamo sia la più’ rapida possibile per dare al Molise la possibilità’ di tornare al voto e aspirare ad una rinascita che al momento è’ pura chimera. Il peggior governo regionale di tutta la storia del Molise ha relegato questa Regione ai margini della vita civile, sociale ed economica, rendendola una appendice inutile del Paese. In soli due anni ha distrutto il tessuto economico e produttivo regionale, perdendo il 10% del PIL , producendo almeno 12.000 disoccupati, e portando al fallimento aziende storiche che hanno rappresentato per decenni la fonte di reddito per migliaia di molisani. Ha distrutto un sistema sanitario che ci era invidiato dalle Regioni limitrofe, e che adesso, dopo otto anni di Piano di Rientro, non è’ in grado evidentemente neanche di garantire l’ erogazione dei LEA. Ha azzerato qualsiasi opportunità’ di sviluppo basato sulla valorizzazione del turismo e sullo sfruttamento delle risorse

aaAlla sua Terza edizione, la Summer School quest’anno sarà dedicata all’approfondimento e alla conoscenza degli Studi strategici, geopolitici e militari. In virtù dell’importanza e dell’attualità dell’argomento, essa si avvale non soltanto della sinergia tra i Corsi di laurea di Scienze politiche e della Comunicazione, ma anche della collaborazione della prestigiosa Società italiana di Storia militare (Sism), della rivista scientifica “Limes” e della rivista Politica.eu. La Summer School, come sempre, si inserisce tra le iniziative volte a incrementare l’internazionalizzazione e ad approfondire temi specifici. La stretta e viva attualità di termini come terrorismo, guerra non convenzionale, geopolitica, crisi internazionale, rende necessaria la conoscenza scientifica di una realtà in atto e che si va modificando nel corso di eventi internazionali difficili da analizzare. Per questo i docenti della Summer School sono tra i maggiori esperti di discipline come la storia militare, la geopolitica, il terrorismo, la guerra asimmetrica, la guerra economica, la comuni-

Se la memoria è corta e si tiene famiglia

ambientali, storiche e archeologiche di cui dispone. Ha tolto ai giovani la fiducia e la speranza nel domani, costringendoli ad andare via dalle loro famiglie per cercare un lavoro che permettesse loro di sopravvivere. Gli unici posti di lavoro creati sono quelli di familiari, amici e amici degli amici, con delibere ad personam e nel completo spregio delle aspirazioni dei nostri ragazzi che non hanno avuto una sola opportunità’ di lavoro. Le uniche attività’ produttive sostenute sono quelle dei soci, degli ex soci, dei fiancheg-

giatori, in un intreccio maleodorante tra politica e affari. La vicenda Scarabeo è’ la conclusione triste e ineluttabile di questo marciume. A Scarabeo, noi che da sempre siamo garantisti, auguriamo di poter dimostrare le sue ragioni Ma anche la sua vicenda dimostra il vuoto e l’ inadeguatezza di un personaggio come Frattura: lui, riferendosi a Scarabeo è’ riuscito soltanto a dire: “mi aspetto le sue dimissioni”. E noi, Frattura, chiude Di Giacomo - aspettiamo le sue di dimissioni. Ma siamo convinti che lei non sia all’altezza neanche di una tale decisione”.

Summer School all’Unimol senza fondi regionali

Senza l’apporto del presidente Frattura, il movimento “Il Molise di tutti” (beati loro che ci credono che possa essere di tutti) non sarebbe niente, e il consigliere (ex Idv) Cristiano Di Pietro sarebbe stato ridotto a consigliere errante. Logico che, con Scarabeo in manette, si sia speso senza riserve a tutelare l’immagine e la figura politica e amministrativa di chi sostanzialmente lo tiene in piedi. Su suggerimento di papà Antonio (dobbiamo credere) ha detto che “Il Presidente (Frattura – ndr) non poteva sapere tutto quello che stava succedendo. Sappiamo tutti che ha le mani pulite”, dimenticando che il famoso papà ha mandato in galera fior di personaggi politici, amministratori e dirigenti sull’assunto che “non potevano non sapere”. La memoria è facilmente labile e i camaleonti sono una specie animale che spesso trasmigrano in quella umana.

cazione e l’informazione. Tra loro, infatti, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Virgilio Ilari, presidente della Sism, il generale Jean, l’ammiraglio Sanfelice, i professori Alegi, Breccia, Brizzi, Contini, Della Torre, Dottori, Gagliano, Mazzetti, Pasqualini, oltre naturalmente a docenti dell’Università degli Studi del Molise. Un posto particolare occupano poi i relatori delle varie Forze armate italiane, il colonnello Carapellese, dell’Aeronautica militare, il comandante Allegrini, della Marina militare, e il colonnello Dechigi, dell’Esercito italiano, i cui contributi illustreranno la situazione del nostro Paese nell’attuale contesto politico e internazionale. La Summer School è strutturata in seminari, secondo il calendario allegato, nel mattino e nel pomeriggio, da lunedi 6 luglio a sabato 11 luglio 2015. La giornata della domenica 12 luglio sarà dedicata alla visita del Museo internazionale delle Guerre mondiali sito a Rocchetta a Volturno. Il sito: http://www.spsummerschool.unimol.it/


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5 25 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Nicola D’Ascanio fa il punto della situazione alla luce delle Primarie che si sono avute fino all’arresto di Scarabeo

“Il Pd di pochi intimi, sta franando”

CAMPOBASSO. “I fatti di oggi parlano anche ai sordi e ci dicono, dopo aver fatto finta di nulla per tanti altri ante-fatti, in che mani siano finiti la politica ed il governo di questa Regione”. A screivero e sostenerlo è Nicola D’Ascanio. “Ma i fatti rivelano anche una realtà molto più profonda e preoccupante delle cose stesse. Stanno accadendo fatti gravi che il chiacchiericcio, volutamente frastagliato e ipocrita, perciò evasivo ed inconcludente, impedisce di mettere a fuoco. Qui voglio provare a farlo. Sta succedendo semplicemente questo: cade a pezzi, a volte in forma ridicola altre volte in forma drammatica e penosa, ma sempre con tanta vergogna, l’intero assetto politico costruito a tavolino nel 2011 dal Centrosinistra molisano (Pd e altri cortigiani a vario titolo comparsi sul proscenio politico) nato per interrompere una lunga e fallimentare stagione del Centrodestra nella nostra regione. Interruzione legittima, avvicendamento irrinunciabile. Sia chiaro. Lo confermo ancora e con convinzione proprio perché quella di oggi, affatto sorprendente per me, non sia una circostanza da mistificare. Qualcuno quell’avvicendamento lo scambio’ per avvenimento epocale e chi, come me, non volle partecipare alla baldoria elettorale, del 2011 e del 2013, venne per quel motivo accusato, schernito e, infine, confinato in compagnia di una sorta di stigma permanente che ho ritrovato, pensate un po’, come causa della inaccessibilità alle primarie di Aprile 2015 a

Montenero. Non partecipai a quella baldoria (non per gli elettori, ovviamente) perché sapevo che sarebbe finita così. E io non volevo finire nell’orgia del malaffare. Basta riprendere i documenti scritti e pubblicati. Questione di punti di vista, e non solo! Le Primarie si sono rivelate, fin dalla loro istituzione e per il modo come si sono svolte in Molise, una accattivante quanto balorda vetrina della farsa politica. Oggi è ancora peggio ovunque. Basta guardarsi intorno. Che innovazione ragazzi! Insomma l’assetto politico costruito con le mani di pochi intimi, quattro anni fa, che debutto’ con la scoppola alla Provincia della Fa-

Cgil: “Non bastano le sole dimissioni” CAMPOBASSO. “Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, l’accusa della Guardia di Finanza e della Procura nei confronti di Massimiliano Scarabeo sarebbe di frode fiscale e truffa aggravata nei confronti della Regione”. Così, la segreteria regionale della Cgil. “Se le accuse si confermassero vere saremmo di fronte a due reati gravi: frode fiscale per milioni di euro in una Regione dove i cittadini si vedono applicate le aliquote IRPEF tra le più alte d’Italia e, in secondo luogo, un uso scorretto di risorse pubbliche che andrebbero invece destinate allo sviluppo, alla crescita economica, al lavoro. Non sono sufficienti le dimissioni dell’assessore, già presentate. Bisogna fare di più. I fatti, se risultassero provati, gettano un’ombra sull’attività dell’amministrazione nel governo della cosa pubblica. C’è bisogno di rendere visibile e chiara una svolta capace di garantire controlli, trasparenza, efficacia nell’azione di governo prima che arrivi la Magistratura. Se non si fa questo il solco tra cittadini, amministrazione pubblica, politica, si farà sempre più profondo e difficilmente recuperabile. E’ un grido di allarme che tutti dovrebbero recepire”.

nelli ed alla Regione con Frattura (che vinse dopo il ricorso nel 2013) sta franando rovinosamente e, a mio avviso, per due motivi fondamentali. 1- È stato costruito dentro una miscela torbida fatta di accordi di potere, di operazioni trasversali e trasformistiche, di logiche spartitorie, di finalità affaristiche e di interessi personali. 2- Per manifesta incapacità politica di corrispondere alla domanda di cambiamento richiesto e promesso e, sul piano del Governo, per una assenza totale di idee, di proposte, di soluzioni da dare alla crisi in generale ed alla domanda di lavoro in particolare. A questo va aggiunto il corollario infinito delle metastasi che hanno colpito la politica di casta, che nella versione molisana contempla anche il vizio di usare il potere di una semplice carica per assecondare i conti di chi conta al fine di ricavarsi una salvezza personale che, non potendola raggiungere in nome di una bandiera ormai svenduta e imbrattata, pensa di ottenerla

dal compromesso losco e dalla propaganda di fine stagione. Questa frana strutturale ed il conseguente declino dei protagonisti di questa breve e disastrosa stagione, adesso lo possiamo dire senza rischio di essere smentiti, sono in sintesi l’esatta conclusione di un modo di fare politica che tradisce qualsiasi progetto ideale e programmatico mentre ansima esclusivamente per la gestione del potere fine a se stesso. E di questo potere, inutile, dannoso, autoreferenziale, alla fine i cittadini rivendicano e praticano la soppressione. Siamo al capolinea, dunque, nonostante l’avanspettacolo degli ultimi tempi con vecchi e nuovi accrocchi di questo centrosinistra che invece deve essere chiuso e soppiantato, letteralmente scalzato e ricostruito non per decreto, non per trame oscure come quelle conosciute, ma con quel grande, immenso capitale umano, culturale e identitario errante quanto si vuole, ma presente e palpitante. In un confronto serrato e per un progetto comune con i Movimenti più avanzati e le Associazioni più vive e rappresentative che sono sintonizzate con la politica al servizio del bene comune. Questo è un compito ed una responsabilità di ciascuno di noi, altrimenti l’avvenire delle nostre comunità e dei singoli cittadini non riusciremo a rimetterlo nelle mani di una politica seria che sia capace di servire una causa giusta per dare un senso alla singola e alla collettiva esistenza”.

Arcolesse: “La sinistra esca dalla maggioranza regionale” CAMPOBASSO. “A chi per una vita ha ritenuto che la politica fosse il terreno sul quale si confrontano e, talvolta, si scontrano diverse visioni della società e sul quale si esercita, in modo trasparente, la rappresentanza di interessi spesso in conflitto anche aspro tra di loro dispiace commentare la notizia dell’arresto dell’assessore Scarabeo”. Lo sostiene il segretario regionale di Rifondazione comunista, Silvio Arcolesse. “Cosa c’è, infatti, di politico in una vicenda di presunta evasione fiscale e di presunta truffa ai danni di un’istituzione presso la quale si svolge, per mandato popolare, una funzione di primaria importanza?Ci troveremmo (ove, a conclusione dell’iter giudizia-

rio, l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Isernia fosse confermato) di fronte a una storia di ordinario, ancorché grave, malaffare! Senonché, la vicenda Scarabeo (a prescindere dagli aspetti e dagli esiti giudiziari che, evidentemente, non ci competono) è comunque la spia di quella commistione tra politica e affari che, coerentemente con il patto tra-

sversale tra potentati affaristici che ne ha consentito la nascita, ha fin dall’inizio costituito la cifra prevalente dell’attività politica e amministrativa della giunta Frattura. Alla luce di tali considerazioni, mentre torniamo a chiedere ai consiglieri eletti in liste di sinistra di dissociarsi dal governo Frattura, passando all’opposizione, lanciamo un appello alle forze politiche della sinistra, alle forze sociali, all’associazionismo democratico di lavorare insieme alla costruzione di un forte movimento in grado di reclamare e di imporre una svolta profonda nelle politiche regionali, che assuma come centralela tutela delle condizioni di vita e dei dirittidei molisani”.


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Campobasso

25 giugno 2015

Per ora la magistratura amministrativa probabilmente a seguire quella contabile e penale

Gara da 1.090.000 euro annullata dal Tar

A rischio gli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico sul territorio cittadino Campobasso - Qualcosa si muove intorno agli appalti del Comune. Per ora la magistratura amministrativa, probabilmente a seguire quella contabile e penale, sempre che, come per il caso che diciamo, ci siano i ricorsi e le denunce. Le segnalazioni della stampa su talune evidenti anomalie, come quella che da anni vede una sola impresa fare da asso pigliatutto, non hanno mai avuto peso e valore. Ad essere stata annullata dal Tribunale amministrativo regionale è la gara relativa agli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico sul territorio cittadino (zona Via De Pretis, zona Piazza A. D’Isernia, zona Via Quintino Sella, zona Via Principe Di Piemonte, zona Via Leopardi, zona Via Scardocchia, zona Mater Ecclesia, zona Via Manzoni, zona Via Carducci, zona Via Pirandello, zona Via Neri, zona Via Ungaretti - fabbricati Galasso). Il Tar ha annullato la lettera d’invito e i provvedimenti conseguenti, nonché l’ag-

giudicazione provvisoria. Il provvedimento amministrativo è immediatamente esecutivo. Pertanto agli amministratori di Palazzo san Giorgio si rende necessario dare attuazione al dispositivo del Tar e, quindi, procedere alla nuova aggiudicazione, avendo cura e attenzione di ovviare ai vizi procedurali rilevati dal giudice amministrativo nonché,

Egregio Direttore, sul vs Free Press datato 23 giugno 2015 abbiamo letto un articolo dal seguente tenore : “ La Via Francigena in Molise riposa in pace “ mentre in Europa pullulano attività e manifestazioni ,quali l’istituito Festival “ Collective Projet 2015 “. Premesso che dal punto di vista della politica regionale sicuramente non può non dare voi ragione ma, il fermento è anche Molisano e, orgogliosamente, rivendichiamo una parte di merito che va diviso e condiviso con i comuni molisani che hanno aderito ad il più grande progetto europeo degli ultimi decenni. Infatti, noi club dei Borghi abbiamo, sinergicamente con decine di comuni molisani, attuato una sorta di rete per implementare il progetto che, redatto dalla Società Geografica Italiana, validato dalla proponente AEVF, presentato e sottoscritto in Campidoglio e successivamente in Parlamento, vede portatrice di riferimento l’on.le Silvia Costa, parlamentare Europeo responsabile del settore cultura e, vede il Molise inserito nel tratto Sud della Francigena. Sicuramente la politica più alta non ha aiutato tale accadimento ma, è doveroso ricordare che il Molise è a pieno titolo nel progetto grazie alla delibera di adesione del Consiglio regionale anno 2013 allora presieduto da Mario Pietracupa che, ebbe a ratificarsi in Giunta Regionale nel dicembre 2013. Da li, la deliberazione di molti comuni molisani che ebbero ad entrare a pieno titolo nel progetto che, e non capiamo il perché, ha ancora molte resistenze sia dal punto di vista politico che dal punto di vista storico, nonostante siano stati accertati accadimenti e verità, appunto storiche, che rendono ben conto ad un progetto che mira, in primis, apportare benefici econo-

in applicazione dei principi di efficacia, correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento e non discriminazione, di procedere alla pubblicazione di un avviso per la manifestazione di interesse alla partecipazione alla nuova gara e il successivo invio delle lettere di invito a tutti coloro che faranno richiesta di partecipare. La tempestività nel ri-

mediare ai vizi rilevati dal Tar è dettata dall’impellenza di utilizzare il finanziamento regionale di 1.090.000 euro provenienti dal Progetto integrato di sviluppo urbano (Pisu), sottoscritto fin dal 2009, tenendo conto che la Regione Molise ha indicato tassativamente che l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti connesse al finanziamento di cui stiamo dicendo, avvenga entro un termine congruo che consenta al Comune di rendicontare parte della spesa sostenuta per la realizzazione del progetto entro il 20 dicembre 2015 e di concluderlo entro il 31.12.2016. Il tentativo di mettere una toppa è evidente, grazie soprattutto alla proroga concessa dalla Regione che consente di differire di un anno il completamento dei lavori. Il dato deprecabile di questa vicenda come molte altre vicende tecniche e amministrative è rappresentato dagli anni che si rendono necessari per

Via Francigena, il progetto c’è La Regione?

mici al territorio come, del resto, è successo in Toscana, Lazio, Valle d’Aosta, Piemonte e come sta succedendo in Puglia. Ultimamente, e questo ci inorgoglisce, fosso solo perché finalmente si comincia a discutere di questo grande tratto di reti viarie, il progetto mira ad interessare il governo per un riconoscimento Unesco e la spinta propulsiva è anche della base molisana. Saremo difatti a Roma il 1^ luglio presso l’Associazione Civita per discutere di come affrontare la problematica dei cammini, siamo stati ospiti e promotori principale dell’incontro al 5^ Municipio di Roma al fine corrispondere con autorevolezza la ns esperienza all’esperienza dei proponenti Laziali, si è istituita la Giornata Europea del Pellegrino in Molise che vede partner proprio l’istituito Festival delle vie Francigene, di cui direttore artistico l’Amico Sandro Polci che sarà presente in Molise proprio l’8 agosto 2015 in quel di

passare dalla concessione del finanziamento alla realizzazione dell’opera, quando tutto fila liscio. Nella circostanza che stiamo trattando non tutto è filato liscio visto che dalla concessione del finanziamento (2009) alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la gara (2014) sono passati 6 anni. Si aggiunga poi che l’avviso e l’aggiudicazione dei lavori sono stati annullati dal Tar nel 2015 e ci si rende facilmente conto che la burocrazia è un cancro terribile. All’avviso annullato dal Tar avevano risposto in 130, poi ridotti a 93 per la partecipazione all’incanto. La gara (anche questa annullata dal Tar) è stata espletata il 16 dicembre 2014 e, in via provvisoria, aggiudicata all’impresa Ciarlariello, con un ribasso del 32,456 per cento sull’importo dei lavori. Impegno e fatica andati a vuoto. E tutto da rifare. Si spera senza errori ed omissioni.

Rionero Sannitico, comune ospitante la giornata europea del pellegrino, unitamente ad esperti quali Alberto Alberti,Alberto Conte, ai camminatori simbolo, Michele Del Giudice, Federico Croce, alla storica Anna Trono, ad Onorato Bucci, Enzo Dota, Giovanni Corrieri, al presidente di Cammini d’Europa, dell’AEVF, a Federtrek Nazionale, Al Cai, Valzania Sergio di Radio Rai che racconta su radio uno i cammini partendo dal proprio bagaglio esperienziale e culturale, a camminatori e pellegrini da tutta Italia. La vs attenzione ci onora e noi vi ringraziamo ricordandovi che l’arch. Franco Valente fu incaricato dal Consiglio regionale a relazionare proprio in merito al tratto molisano e nel presentarlo presso la splendida sede di Villa Celimontana a Roma, sede della Società Geografica Italiana, unitamente alla dirigente Rosetta Porfirio , Maurizio Varriano e Rosaria Pasquale, ebbe ad entusiasmare l’auditorio composto da eccellenti studiosi europei, cartografi, giornalisti, vaticanisti, religiosi, rappresentanti delle regioni coinvolte, politici nazionali ed europei tanto da farli urlare : Molise ???? Avete una marcia in più !!!! Noi ci auspichiamo che questa marcia in più non faccia fermare la macchina dall’indifferenza che voi avete giustamente posto all’attenzione del lettore. Alla prossima per notizie migliori e, notiziandovi sull’evento del 1^ luglio cogliamo l’occasione di invitare l’intero Molise alla Giornata Europea del Pellegrino dell’8 agosto e di cui forniamo elementi allegando la locandina con il programma in via di definizione. Di nuovo grazie della vs attenzione !!!


Campobasso

7 25 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sindaci, delegazione parlamentare e rappresentanti regionali a confronto

Come abbattere il disegno maligno di privatizzare l’acqua E’ il gruppo di lavoro dei sindaci coordinati dal primo cittadino di Campodipietra Giuseppe Notartomaso a chiedere chiarezza e assicurazioni senza peraltro ignorare o nascondersi l’inclinazione del governo nazionale a raggruppare, a massimizzare, a concentrare strutture e servizi Acqua, fogne e depurazione: Servizio idrico integrato. Problema impellente e complicato che i sindaci, la delegazione parlamentare molisana, e i rappresentanti regionali affronteranno domani nel corso dell’incontro che si terrà alle 16,30 nell’aula consiliare della Provincia per venire a capo dei punti più controversi sorti sulla ipotesi di gestione con una società in house (formata dai comuni) o con un gestore privato. L’equivoco è grosso come una casa e i sindaci più accorti alle dinamiche privatistiche che si vanno insinuando nella pubblica amministrazione, cercheranno di difendere la loro autonomia decisionale e gestionale in senso lato, con un occhio particolarmente attento ad

evitare che il Servizio idrico integrato vada nelle mani del privato. Laddove è accaduto, s’è avuto un notevole aggravio economico per il cittadino senza alcun vantaggio nella erogazione del servizio. Sarà soprattutto il gruppo di lavoro dei sindaci coordinati dal primo cittadino di Campodipietra, Giuseppe Notartomaso, a chiedere chiarezza e assicurazioni, senza peraltro ignorare o nascondersi l’inclinazione del governo nazionale a raggruppare, a massimizzare, a concentrare strutture e servizi. Tra cui, in prima fila, per l’entità degli interessi che sollecita, le risorse idriche. Il processo di industrializzazione è il macigno che sta precipitando sulle residue resistenze in difesa dell’acqua come

bene pubblico inalienabile. Il fatto stesso che la gestione privata del Servizio idrico integrato nella disposizione della Regione Molise sia presente in termini di alternativa, deve mobilitare le coscienze e le forze sociali e culturali che si oppongono all’idea che sull’acqua si introduca e si applichi il concetto dell’utilità economica. Che sia vero lo testimonia il fatto che per la messa a punto del Servizio idrico integrato da parte della Regione, c’hanno già guadagnato un paio di soggetti (un ex sindaco e un avvocato amici del governo di Palazzo Vitale). I sindaci come Notartomaso che sono preparati, che hanno letto le disposizioni di legge, che seguono le dinamiche parlamentari, che si tengono in con-

tatto con i colleghi in Italia per realizzare una strategia comune di contrasto, sono il possibile, augurabile, baluardo alla deriva privatistica dell’acqua per riportarla nella loro disponibilità, con la responsabilità di rendere poi conto ai propri amministrati del modo di gestirla. Essendo l’acqua un bene non infinto, certamente va curato, salvaguardato dagli sprechi (le perdite della rete di distribuzione ha raggiunto percentuali preoccupanti), ma mai concesso alla speculazione e al guadagno. Domani dovranno pertanto venir fuori le posizioni, gli indirizzi programmatici e gestionali, il quadro d’assieme sulla dotazione idrica regionale e come valorizzarla (per ora la stiamo regalando alla Campa-

nia e alla Puglia), sulla captazione, l’adduzione e la distribuzione. Una fase certamente interlocutoria, finalizzata alla chiarezza, perché ci sono molti veli da sollevare e sospetti da sciogliere sull’obiettivo finale. Che, ricordiamolo, risente molto della politica nazionale prepotentemente indirizzata a razionalizzare beni e servizi in chiave utilitaristica e privatistica. Si discuterà, inoltre, della delibera 244 del 21 Maggio scorso con la quale l’autorità per l’energia e il gas (aeeg) ha sanzionato 135 comuni molisani su 136 (escluso Termoli) riducendo, per 4 annualità, del 10 % la tariffa idrica applicata, per non aver trasmesso in tempo utile i dati relativi alla tariffazione locale. Dardo

Semaforo, perchè è spento? I cittadini indignati a distanza di dieci giorni dal non funzionamento dell’impianto CAMPOBASSO. Sono dieci giorni che l’impianto semaforico di via San Giovanni dei Gelsi risulta essere spento. Eppure, si trova in uno dei quadrivi più pericolosi e trafficati della città. Possibile che a distanza di dieci giorni nessuno sia intervenuto per risolvere le cause del guasto o per risolvere il problema che ha portato al non funzionamento del semaforo?

L’orto didattico della Coldiretti A Campobasso si rinnova l’appuntamento destinato ai bambini dai 4 ai 13 anni CAMPOBASSO. Il giusto stile di vita ed il rapporto equilibrato con la natura lo si trasmette alle nuove generazioni solo con l’esempio pratico”, parte da questa considerazione di fondo il progetto degli orti didattici di Donne Impresa di Coldiretti, realizzato anche in Molise attraverso Campagna Amica. Si rinnova anche quest’anno a Campobasso l’iniziativa di un “campus” per i bambini dai 4 ai 13 anni, dove farli divertire tramite attività sportive non agonistiche, per trasmettere il va-

lore della lealtà, dell’attività fisica e del rispetto degli altri, insieme alla sperimentazione del mistero della vita, dal seme al frutto, attraverso la coltivazione di piantine ed ortaggi, per assimilare il ritmo e la forza dei cicli produttivi e delle leggi della natura, che costituiscono un insegnamento silenzioso e profondo del mondo. Tutto ciò grazie alle esperienze di un orto didattico nella stagione estiva, realizzato grazie alla sinergia delle aziende agricole, la Cantina di Remoed Apinfiore, con il Campus

estivo Galassport, a Vazzieri di Campobasso, coadiuvati da Campagna Amica di Coldiretti Molise. Il Progetto “anch’io voglio il mio Campus!” si avvale anche di psicologi dell’età evolutiva e professionisti del settore; l’attività è arricchita da dimostrazioni in loco di alcune aziende agricole, grazie alla collaborazione con la Coldiretti, con escursioni a tema in aziende agricole collegate e fattorie didattiche. Sperimentare direttamente sul campo la coltivazione e la crescita delle piante, prendersene

cura ed arrivare anche a gustarne i frutti è molto più che una lezione, significa partecipare al “miracolo della natura”, è un’emozione che coinvolge il corpo, la mente e lo spirito, ed è anche di queste emozioni che i ragazzi hanno bisogno! Donne Impresa Coldiretti Molise promuove anche analoghe iniziative in collaborazione con gli Istituti didattici, durante l’anno scolastico, attraverso il progetto “Educazione alla Campagna Amica”.



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Isernia

25 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Due nuovi assessori in Giunta Brasiello ha nominato gli esterni Veneziale e Di Nezza per rilanciare l’azione di governo ISERNIA. Il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, ha nominato oggi due nuovi assessori. Si tratta di due esterni: l’avvocato Ferdinando Veneziale, nato a Napoli il 20 ottobre 1966, e l’avvocato Gaia Di Nezza, nata a Isernia il 1° maggio 1971. «Mi sembra corretto e doveroso – ha affermato il sindaco in sede di riunione di maggioranza, attualmente ancora in corso – esporre brevemente le motivazioni della mia scelta, prima davanti alla mia maggioranza e poi davanti all’opinione

pubblica. Appare ormai improcrastinabile la necessità di allargare la squadra di governo, assegnando anche le deleghe rimaste nelle mie disponibilità, così da poter operare, in maniera più efficace e puntuale rispetto ad ogni singolo tema. Poter contare su altre figure all’interno dell’esecutivo permetterà anche di migliorare il dialogo istituzionale e quello con la cittadinanza. Ho avvertito la necessità di distribuire in maniera più equilibrata il tanto lavoro che dobbiamo af-

frontare e, nel contempo, di alleggerire il mio bagaglio di deleghe, per essere tutti più attivi nei confronti delle sfide che ci aspettano e verso i risultati che dovremo necessariamente raggiungere. Il doppio ruolo che rivesto di Sindaco e di Presidente della Provincia ha richiesto questa scelta, ponderata e responsabile, allo scopo di continuare a interpretarlo nella medesima prospettiva di tutela e di valorizzazione del nostro territorio e della nostra comunità. In tale ottica – ha continuato

Brasiello – ho preferito, per il momento, attingere nuove forze proprio dalla società civile, al fine di rinsaldare il legame fiduciario con la Città, ben consapevole dell’importanza fondamentale dei partiti e delle forze politiche che mi hanno sostenuto finora. Ho scelto due professionisti competenti, affidabili, autonomi rispetto alle dinamiche politiche, figure pronte a mettersi, a titolo gratuito, a disposizione della città in questa fase così delicata che precederà l’approvazione del bilancio prevision-

ale, strumento chiave per programmare la nostra azione amministrativa e che merita di essere attenzionato quotidianamente nel suo complesso processo di formazione. Le persone da me individuate, inoltre, vantano origini oltremodo rappresentative dell’identità isernina, appartenendo a famiglie storiche che hanno combattuto con forza e passione battaglie politiche e civili capaci di contribuire alla nascita e allo sviluppo di questa Città e di questa Provincia.

“Piana di Venafro, salvo l’ambiente” L’approvazione della mozione in Consiglio regionale per Cotugno è un primo passo VENAFRO. “L’approvazione all’unanimità ricevuta oggi dal Consiglio Regionale (di tutti i consiglieri presenti all’atto della discussione) alla mozione da me presentata nei giorni scorsi rappresenta una vittoria per la Piana di Venafro e per tutto il Molise”. Così il Consigliere Regionale Vincenzo Cotugno commenta il via libera ricevuto oggi al testo depositato lo scorso 18 giugno 2015 con cui ha richiesto al Consiglio regionale di vigilare sulla prossima Conferenza dei Servizi, in programma il 29 giugno 2015, affinché l’Arpa non dia parere positivo ad eventuali ampliamenti da parte di Hera_Ambiente e Colacem, impegnando il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e la Giunta ad adottare per l’area del venafrano un piano di risanamento dell’aria che possa stabilire i limiti delle emissioni, e disponendo per i Comuni di Sesto Campano, Venafro e Pozzilli di idonee centraline di rilevamento delle polveri Pm 2.5, attivare il biomonitoraggio mediante apicoltura, nonché dare mandato alla Giunta Regionale per avviare un iter legislativo che disciplini in toto tutti gli agenti inquinanti combinati. “Il nostro dovere – spiega il capogruppo in Consiglio di Rialzati Molise – come rappresentanti eletti dai cittadini, è difendere prima di tutto il territorio, soprattutto quando conosciamo la situazione ed i pericoli a cui esso è esposto.

La Piana di Venafro, infatti, da anni sta vivendo un vero e proprio allarme ambientale dovuto alla presenza di numerosi agenti inquinanti nell’atmosfera Per questo, nel nome della prevenzione e della cura dell’ambiente, seguendo anche le illuminanti valutazioni dell’Enciclica ‘Laudato Si’ di Papa Francesco, dobbiamo lottare con tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare la nostra Terra, che abbiamo il dovere di rispettare perché bene collettivo e non proprietà privata dell’essere umano. E seguendo questo indirizzo ho fatto appello al Principio di Precauzione sancito anche dall’Unione Europea, che ci permette di reagire rapi-

damente di fronte ad un possibile pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Solo avendo ben chiari questi obiettivi possiamo definire concretamente l’idea di sviluppo del nostro Molise. Una Regione che deve guardare alla salute, al benessere, al risparmio energetico, alla produzione di energia solo da fonti rinnovabili, puntando a diventare, perché no, la Piccola Svizzera dell’Italia per attrarre quegli investimenti che potranno dare risalto ai suoi punti di forza quali la qualità della vita, la salubrità dell’ambiente e la bellezza del suo territorio. Per questo – conclude Cotugno – non smetterò mai di ringraziare l’Associazione Mamme per la Salute che da oltre dieci anni si batte per la tutela del territorio venafrano, perché la popolazione della Piana non può e non deve vivere nell’incubo di patologie riconducibili a livelli di inquinamento allarmanti. Riconoscenza e gratitudine anche alla delegazione parlamentare, che nei giorni scorsi ho opportunamente informato, ai sindaci del territorio, alla popolazione del venafrano, ma soprattutto al Presidente Paolo di Laura Frattura e all’intero Consiglio che con sensibilità e determinazione hanno condiviso l’appello della mia mozione, che darà anche forza e sostegno per la Conferenza di Servizi del 29 giugno relativa all’AIA di Hera_Ambiente e Colacem”.

E nessuno interviene ! Vandali, bivaccatori ed amanti notturni i padroni indisturbati della cattedrale di Venafro di Tonino Atella

Che squallore ! Che miseria ! Che pochezza umana ! E’ quanto viene da pensare imbattendosi al mattino su vandalismi, resti di bivacco ed altro che sistematicamente impreziosiscono il piazzale della monumentale e storica Cattedrale di Venafro, il suo ingresso principale e gli accessi laterali. Colonnine di pie-

tra abbattute (certamente a fronte di sforzi notevoli sotto la spinta di una condizione psico/fisica nient’affatto sotto controllo ma decisamente alterata da alcool o altro !), sedili in pietra divelti e sparsi tutt’intorno, vandalismi di vario tipo un po’ qua e un po’ là, resti di bagordi e bevute esagerate disseminati dappertutto soprattutto all’ingresso principale ed agli accessi laterali, scritte con bombolette spray ad “impreziosire”

luogo di culto e canonica, addirittura residui di rapporti sessuali consumati a pochi metri dal monumentale complesso e via di seguito ! Riscontri incredibili che, se da una parte attestano la pochezza sociale di attori/attrici protagonisti/e, confermano anche l’assoluta mancanza di qualsivoglia azione di controllo e prevenzione in zona da parte delle forze dell’ordine, a tutela di luoghi tanto amati da tutti gli altri vena-

frani, ovviamente eccezion fatta dei cosiddetti “signori/signorine” della notte ! Perché se è vero che la Cattedrale venafrana è situata in zona isolata all’estrema periferia ovest della città, e perciò esposta alle perfomance di gola, di mente e di sesso di chicchessia, è altrettanto vero che nottetempo è illuminata a giorno, è facilmente raggiungibile con strade carrabili da più lati e quindi da poter tenere sotto controllo col minimo

sforzo e col minimo impegno. Questo sulla carta. Nella realtà purtroppo non avviene niente di tutto ciò e la zona, in primis lo storico luogo di culto ricco tra l’altro della Porta Sancta (l’unica in Molise !), è in balia dei “bravi/e signori/signorine della notte”, che sguazzano a loro piacimento. Perciò è il caso di ribadire l’attacco iniziale, ossia che squallore, che miseria, che pochezza umana !


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Termoli

25 giugno 2015

Il cartellone della 58esima estate termolese Il logo con i colori della città. Tra i concerti: Concato e Cammariere TERMOLI. Un logo che richiama i colori giallorossi termolesi, il mare e un motto spendibile tra i più giovani: Funny, Sunny, Yummy. E’ questo il brand della 58esima edizione dell’estate termolese. Il cartellone, la cui attesa spasmodica caratterizza ogni anno l’arrivo della bella stagione, è stato presentato questa mattina in sala consiliare dal sindaco Angelo Sbrocca, dal delegato di staff Michele Macchiagodena, alla presenza del vice sindaco Maria Chimisso, dell’assessore all’Ambiente Filomena Florio e dei consiglieri Giovanni Di Tella e Michele Barile. Un palinsesto work in progress, non ancora chiuso, che orienta a una forma integrata con le altre realtà della Costa dei delfini. Tranne le feste comandate come il Ferragosto, ad esempio, non ci saranno sovrapposizioni negli eventi principali, con promozione traversale.

Ci saranno spazi per i bimbi, il teatro dei quartieri esteso ad altre zone

della città e il ritorno gradito della Notte bianca dello sport, il 19 luglio.

Il primo nome di spicco è quello di Fabio Concato, che inaugurerà con

un concerto raffinato la nuova piazza Monumento, poi spazio agli Incognito e a una serie di eventi a tema, sul blues, la trasformazione in versione expo dell’Agri summer food e lo Skamoscio al porto, al posto delle giostre. Quindi il main show, gli Incognito, il 2 agosto. Sergio Cammariere il 5 agosto per il concerto di San Basso. Il 29 agosto nel borgo Rossana Casale con un tributo a Giorgio Gaber. Inoltre, sulla Sagra del pesce ci sarà un bando a evidenza pubblica per assegnarne organizzazione e gestione. Ovviamente cardine la festività di San Basso. Il costo complessivo sfiora i 200mila euro e novità ci sono anche per l’informazione, con il sito dell’amministrazione in via di restyling e l’invio di sms gratuiti alla cittadinanza. Infine, le giostre, in ballo due opzioni: piazza Giovanni Paolo II e viale Marinai d’Italia, a Rio Vivo

“Gtm, perchè la Regione non ottempera la sentenza?” La delibera di Giunta, sui tagli chilometrici a Termoli, è stata bocciata dal Tar. Ma l’ente non paga TERMOLI. Le sentenze non si commentano, si rispettano e soprattutto si applicano. Tuttavia, talvolta l’esecutività non è così immediata e allora la parte che ha avuto ragione in sede di giudizio, specie quando ci sono in ballo contenzioni di natura civilistica o amministrativa, torna sempre a bomba. Come è accaduto nella querelle sul trasporto urbano di Termoli, che la scorsa settimana ha vissuto un momento decisivo con la decisione

del Tar Molise che ha accolto il ricordo del Comune di Termoli sulla delibera della Regione Molise del primo agosto 2014 che decurtava i chilometri e i relativi contributi di quasi la metà. Con una nota indirizzata a tutti i lavoratori e alle parti sociali, la Gtm società concessionaria del servizio urbano, ha comunicato che suo, malgrado, non potrà procedere al pagamento delle retribuzioni arretrate relative ai mesi di maggio e giu-

gno 2015, né della quattordicesima mensilità, né di quella relativa al mese di luglio 2015. “Come noto, infatti, per effetto della Dgr Molise n. 387/2014, questa Azienda riceve dal mese di agosto 2014 dal Comune di Termali un contributo di esercizio sostanzialmente dimezzato rispetto a quello dovuto per effetto del contratto di servizio in essere. Nonostante la deliberazione sia stata

annullata dal Tar Molise con la sentenza n. 243/2015, la Regione Molise continua a non dare ottemperanza a tale decisione, pur se la stessa è pienamente esecutiva. Potremo, quindi, provvedere al pagamento delle retribuzioni arretrate e correnti solo quando l’amministrazione si deciderà a trasferire all’Azienda quanto alla stessa dovuto per le somme illegittimamente trattenute da agosto 2014 a luglio 2015”.

Guardia di Finanza: lotta all’economia sommersa Acconciature unisex “in nero”. Occultati redditi per 5 annualità LARINO. I Finanzieri della Tenenza di Larino hanno appena concluso una verifica fiscale nei confronti di un soggetto che aveva da tempo chiuso la propria posizione fiscale, per poi proseguire l’attività in “nero”, senza quindi adempiere ai previsti obblighi tributari, realizzando, altresì, una

forma di concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori regolari operanti nel medesimo comparto. Presso l’abitazione dell’ operatore sconosciuto al fisco, i militari hanno individuato un locale adeguatamente attrezzato, con idonee apparecchiature per l’esercizio delle attività di parruc-

chiere. La ricostruzione investigativa operata dalle Fiamme Gialle ha interessato ben cinque annualità (dal 2010 al 2015), consentendo di accertare ricavi non dichiarati per oltre 100mila Euro. Ulteriori specifiche violazioni sono state individuate in materia di presen-

tazione di dichiarazioni obbligatorie (Iva, Imposte dirette), nonché con riferimento all’omessa tenuta di scritture contabili. La lotta all’abusivismo professionale vede il Corpo impegnato in prima linea, a tutela degli interessi erariali e della leale concorrenza fra operatori

economici. Salgono così a 15, i soggetti sconosciuti al fisco individuati durante l’anno in corso nell’intera Provincia, mentre sono 13 le posizioni irregolari in materia di lavoro accertate dalle Fiamme Gialle di Campobasso nell’analogo periodo.


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Termoli

25 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Lungomare sud, il Comune intervenga” I balneatori chiedono a gran voce la realizzazione delle opere promesse TERMOLI. Non c’è pace per i balneatori di Rio Vivo. Ad oggi, dopo quasi un mese dell’entrata in auge dell’estate e a due scarsi dalla sua fine, questi operatori balneari lamentano ancora la non realizzazione delle tante promesse fatte come, ad esempio, i paventati parcheggi per motorini sul passeggio interno tra tutti i lidi della costa sud della città. “Il posto c’è, bisogna solo adattarli” – ci dice uno di loro che aggiunge: “Basta una spesa di poco valore e una giornata di lavoro e si possono predisporre quasi un centinaio di posti moto che non sarebbero male; oggi i ragazzi, come potete vedere, hanno paura di venire al mare con lo

scooter perché i vigili fanno la ronda e come vedono parcheggiato un due ruote scatta la multa. Abbiamo anche presentato un nostro progetto per un parcheggio auto qualche metro più in la, a pochi passi dal mare, ma ancora non si vede niente purtroppo. Vogliamo aggiungere una cosa: fra pochi giorni qui a Rio vivo ci sarà un evento ormai collaudato, il raduno di moto Maremoto, e vi lascio immaginare quello che sarà il movimento di persone… quanto mi chiedo è, non essendoci bidoni raccogli rifiuti lungo il percorso, cosa troveremo per terra passata la festa”.

Colle della Torre, e i lavori stradali?” Il consigliere del Nuovo Centrodestra, Di Brino, ha presentato una mozione urgente TERMOLI. E’ stata protocollata la mozione Urgente avente ad oggetto il completamento della strada di p.r.g. “B” e realizzazione della strada “A” in località C.da Colle della Torre (Primo firmatario Cons. Basso Antonio Di Brino). Da sottolineare che il 10 Dicembre 2013 la precedente amministrazione Di Brino con Delibera di Giunta n. 490 ha approvato il Progetto Definitivo per il completamento della strada “B” e la realizzazione della strada “A”. Non solo, ma attraverso la stessa Delibera di Giuntasi è assunto l’impegno di spesa, raddoppiando lo stanziamento della somma inizialmente prevista (35.000,00 €), portandola quindi a 750.000,00 mila €, al fine di consentire la realizzazione di un opera completa e perfettamente fruibile per i resi-

denti. Da constatare inoltre che l’incarico di progettazione risale al 2003 e che, tutte le amministrazioni che si sono succedute, non hanno mai assunto impegni concreti per risolvere la questione e provveduto alla sua realizzazione. Dalla delibera n. 490/2013 ad oggi quindi sono trascorsi quasi due anni ed i lavori non sono ancora iniziati, pertantosi impegnail Sindaco e la Giunta Comunale a procedere sin da subito e disporre l’inizio dei lavori di completamento strada di p.r.g. “B” e la realizzazione della strada “A” in località C.da Della Torre, in quanto vi è il rischio che il precedente impegno di spessa potrebbe addirittura decadere qualora l’opera non venisse realizzata.

Fiat, c’è il contratto aziendale Potrebbe già essere sottoscritto ai primi di luglio per rilanciare lo stabilimento TERMOLI. Dovrebbe essere sottoscritto ai primi di luglio il rinnovo del contratto aziendale del gruppo Fca con le parti sociali. A confermarcelo è stato il segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo. In realtà nel mondo operaio la quasi inversione a u sul contributo alla paga oraria, sostituito invece dalla redditività premiale in base ai risultato. “Se guardiamo agli ultimi sette contratti – ha detto il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, in un’assemblea

alle carrozzerie di Mirafiori – la Fiom non ne ha fatti cinque. Se anche la Fim-Cisl non avesse rinnovato i contratti degli operai, Fiat la perdita sui salari ammonterebbe a oltre 320 euro al mese, cui dovremmo sommare il rinnovo 2015 che stiamo facendo”. “Il calcolo è presto fatto – ha aggiunto Uliano – la Fiom non ha firmato i contratti nazionali 2001, 2003, 2009, 2013 e 2014, che complessivamente valgono circa 320 euro al mese, pari a 4.160 euro

annui. A cui aggiungere il rinnovo del contratto 2015 che stiamo definendo, che ammonta dai 1.430 ai 1.914 euro per ogni anno, che con erogazione variabile sulla redditività a fine 2018 può erogare complessivamente dai 7.040 ai 10.736 euro. Con noi – ha concluso – Marchionne ha dovuto pagare gli aumenti contrattuali, con la Fiom avrebbe risparmiato. Fare sindacato significa contrattare”



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Opinioni Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sugli autovelox, il Codacons lancia oggi in Molise una mega azione legale in favore di migliaia di automobilisti della regione multati da apparecchi per il controllo automatico della velocità. Sul sito www.codacons.it l’associazione ha infatti pubblicato una pagina attraverso la quale gli automobilisti che hanno ricevuto una multa elevata da autovelox, possono diffidare il Comune responsabile del verbale a fornire le prove dell’avvenuta manutenzione sugli apparecchi e la data dell’ultima taratura

di Lino D’Ambrosio Questa nostra regione si sta autodistruggendo ed è l’insieme delle persone che, chi più chi meno, sono tutte complici e, impossibilitate a fare qualcosa perché allo stesso tempo vittime del sistema. Bisognerebbe intraprendere un’azione per evitare il tracollo e l’esistenza stessa di questo nostro vituperato Molise. Da catastrofica profezia a drammatica verità. Una verità che è sotto gli occhi di tutti, invisibile per una dilagante cecità di coscienza. Ma fino a che punto dobbiamo spingerci prima di capire quanto male stiamo facendo al Molise, alle nostre città e quanto male facciamo a noi stessi? Il male in questione di cui stiamo parlando è quella cosa che usiamo definire insipienza ma che potrebbe andare tranquillamente sotto la voce “delitto”. Perché è di questo che si tratta. Quando l’ultimo negozio sarà chiuso, l’ultimo presidio abbandonato, l’ultimo artigiano o commerciante depredato da un fisco insaziabile, dagli innumerevoli e paradossali sportelli di banche usuraie e senza scrupoli, ci accorgeremo, finalmente, che non c’è più speranza di ripresa. Basta guardare le nostre strade, in certi momenti sembra che la gente sia tutta sparita, non circola nessuno. Il centro città è un deserto, i negozi vuoti, i locali chiusi, le scritte “vendesi e affittasi” sempre più numerose. Uno scenario da “day after”. Anche il traffico si concentra solo in alcuni orari, i parcheggi a pagamento del centro sono sempre disponibili. Anche gli accaparratori di sempre, noteranno che non potranno sopravvivere mangiando il denaro che accumulano. Ma procediamo per gradi. Abbiamo affidato gli acquisti e il commercio a grandi gruppi che rastrellano tutte le risorse dei molisani portandole altrove. Loro, in cambio, ci propongono, una scelta infinita di prodotti che non potremo mai acquistare, quei pochi che lo fanno, non riescono ad utilizzarli perché non c’è il tempo sufficiente. Perché non c’è tempo per vivere la famiglia, i figli, il riposo. Anche la domenica si lavora. I grandi gruppi sbeffeggiato le sane e normali abitudini e con lusinghe pirotecniche, inducono al consumo, all’acquisto. Non solo, il mercato globaliz-

25 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Autovelox, ma sono regolari? degli stessi. La Corte Costituzionale, infatti, con la sentenza 113/2015 di pochi giorni fa, ha stabilito che sono illegittime quelle sanzioni prodotte da autovelox non sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura. Con tale azione – spiega il Codacons – l’automobilista diffida il Comune a fornire la certificazione circa la regolarità degli ap-

parecchi e, quindi, circa il rispetto della sentenza della Consulta. Se l’amministrazione comunale non sarà in grado di fornire la prova relativa a manutenzione periodica e taratura costante degli autovelox, sarà possibile impugnare i verbali, ottenere l’annullamento delle multe ancora non pagate e chiedere la restituzione delle sanzioni già

versate. Il Codacons invita pertanto tutti gli automobilisti del Molise multati da autovelox a far valere i propri diritti e scaricare la diffida da inviare ai Comuni, pubblicata sul sito dell’associazione al seguente link: http://www.codacons.it/articoli/illegittime_le_multe_per_eccesso_di_velocit_se_l autovelox_non

Molise, una regione che si autodistrugge

zato riconsegna al consumatore la sensazione che ogni acquisto è incauto, perché probabilmente, comprandolo in internet o sulle bancarelle in occasione delle feste più importanti, si poteva ottenere un risparmio superiore. Per essere convinti di spendere poco, solo il necessario, abbiamo bisogno del conforto e della rassicurazione di due occhi a mandorla che ci salutano con il loro semplice ciao. Intanto, non solo mandiamo i nostri soldi altrove ma stiamo anche perdendo il gusto italiano del vestire, dell’arredare la nostra casa, confinando il made in Italy a prodotto di secondo piano. Eppure sono gli artigiani, le imprese italiane che potrebbero dare lavoro ai nostri figli. Ragazzi a cui, non sappiamo insegnare il valore della cucina tradizionale, della dieta mediterranea, perchè vittime inconsapevoli del gusto standard della carne macinata con le salse. Non voglio parlare poi della macchinazione che si perpetra ogni giorno sui tavoli dove si dispensa una cultura da odiens, atta al presenzialismo per i frustrati all’ultimo stadio che hanno abbandonando le nostre tradizioni, la nostra identità e la nostra cultura alle fauci insaziabili di squali provenienti da ogni parte. Se poi ci soffermiamo, appena un momento, a riflettere sul disastro ambientale del nostro territorio, rischiamo il mal di

testa. Affidato per decenni a politici senza scrupoli, il Molise è diventato una discarica di sostanze tossiche. Hanno ignorando per anni che l’uomo fa parte di un sistema chiamato “Sistema terra”, un sistema regolato da specifici processi chimici, fisici e biologici che regolano l’andamento dell’intero pianeta. Quando avviene una qualsiasi forma di contaminazione dell’acqua, dell’aria e del suolo con sostanze o materiali capaci di interferire con i naturali meccanismi di funzionamento degli ecosistemi, compromettendo la qualità della vita, nasce l’inquinamento. A volte l’uomo sembra dimenticare di essere parte dell’ecosistema, ignorando che tutto quanto danneggia ciò che ci circonda ricade, in maniera inevitabile, su noi stessi in molteplici modi. Ad esempio i gas di scarico delle città restano sospesi in aria finché, condensati, non ricadono sulla terra dando vita, al fenomeno delle “piogge acide”, le quali, a loro volta, contaminano il terreno sul quale coltiviamo e dal quale si nutrono gli animali. Risultato: mangiamo prodotti contaminati. Contaminati dalle nostre stesse abitudini. Gli scarichi di liquami e rifiuti solidi urbani contaminano il suolo e le falde acquifere. Il disboscamento, è causa di ulteriori problemi quali: la desertificazione nei territori secchi,

l’erosione, le frane e gli smottamenti nei territori piovosi e collinari, l’ inquinamento degli ecosistemi acquatici: sottrazione di risorse per le popolazioni. Tutto ciò non rende solo difficile le condizioni di vita, ma provoca danni diretti fino all’autodistruzione. Esiste una correlazione tra lo smog che viene continuamente respirato e i tassi di mortalità in aumento, specie per casi di leucemia. L’effetto cancerogeno e l’effetto lesivo sull’apparato respiratorio sono già noti da diverso tempo, ma ulteriori studi hanno dimostrato una correlazione fra gas di scarico, polveri sottili ed altre patologie di altri apparati. Avessimo almeno una sanità funzionante, proprio ora ci ritroviamo con un debito sanitario incolmabile che ricade sulle tasche dei cittadini. I pochi presidi che potrebbero rappresentare l’eccellenza vengono osteggiati da poteri occulti. Il progresso umano non è di per sé negativo, ma lo diventa nel momento in cui manca il rispetto per le nostre cose e il nostro territorio. Una mancanza di rispetto che è innanzitutto mancanza d’amore per se stessi perché basata sulla consapevolezza della distruzione. La distruzione di noi stessi. In Molise ci vorrebbero politiche diverse invece, siamo ancora lì: la nostra regione crolla, la crisi è tragica, gli scandali si susseguono sempre più incredibili, sempre più indecenti e loro continuano a scandire le tappe della politica a colpi di battutine e di pettegolezzi. Come se vivessero in un altrove parallelo, fuori dallo spazio e dal tempo. Senza capire le necessità vere della gente. Eppure di politici e di amministratori seri e onesti ce ne sono anche da noi. Il problema è che vengono colpiti dalla malattia endemica di cui è vittima la nostra città: l’insipienza, la volgarità, la furbizia una sorta di virus dilagante che non trova cura giusta se non nella cultura dell’inganno del tradimento, dell’interesse personale. Tutta gente incapace dei fare riferimento a doti che qui da noi sembrano essere diventate delle anomalie: serietà, onestà, competenza e, addirittura, umiltà e discrezione. Tutto questo, a mio parere è autodistruzione.


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Riparte la stagione estiva Sabato 13 giugno 2015 riapre la piscina

C.da Santa Maria delle Macchie, sn - 86019 Vinchiaturo (CB) Italy Info: +39 0874 340043 Fax +39 0874 340038 www.lecupolette.com - lecupolette@gmail.com


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