Il pd di frattura e fanelli gioca sulle rovine del molise

Page 1

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 150 - marTedì 30 giugno 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L’Oscar del giorno a Vincenzo Cimino

SERVIZIO A PAGINA 3

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Cimino. Il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti si sta battendo da tempo per nobili cause a favore della categoria. Tra queste, la richiesta formulata alla Regione di rivedere i parametri della legge e per fare entrare in questa i giornali free press. Ma non solo. Ha cercato di richiamare tutti sulla questione dell’editoria e la necessità di interventi chiari e non politici e, soprattutto, non strumentali.

Il Tapiro del giorno a Emma De Capoa

Il Tapiro del giorno lo diamo a Emma De Capoa. Non pervenuta la sua presenza fattiva all’interno della Giunta municipale di Campobasso. Non una strategia programmatica culturale nè, tantomeno, un intervento deciso nel settore dello sport. E così i risultati sono tra quelli da inserire nel non pervenuto. Ma così difficile è azionare le leve della cultura a Campobasso? Così difficile cercare di rimettere in sesto un settore che sembra essersi dis-

Il Pd di Frattura e Fanelli gioca sulle rovine del Molise


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 30 giugno 2015

Finanziato con circa mezzo milione di euro il piano di comunicazione, informazione e pubblicità

Frattura e soci si fanno belli coi soldi che gli ha lasciato Iorio Spendono e spandono dando l’impressione di essere amministratori solerti e capaci Gli amministratori regionali in carica si fanno belli (ormai sono due anni) coi soldi che in congruamente gli ha lasciato in eredità il governo regionale presieduto da Michele Iorio in quanto male assistito dalle strutture regionali. Tutto ciò che si muove in termini di investimenti, di organizzazione, di gestione, deriva da quelle risorse finanziarie non utilizzate. Che Frattura e soci devono necessariamente investire entro la fine dell’anno, pena la revoca degli stanziamenti. Il finanziamento di ciò che ci occupiamo, ammonta a 447.983 euro ed è destinato a un piano di “Comunicazione, informazione e pubblicità” il cui scopo (formale) è quello di promuovere tra i cittadini molisani la conoscenza delle politiche di sviluppo regionali programmate attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, in modo da favorire un “feedback” (una retroazione) continuo e costruttivo tra la popolazione e le istituzioni. Il Piano è articolato in tre parti: la prima, descrittiva, fornisce gli elementi necessari alle comprensione dei meccanismi di funzionamento del Fondo, quindi illustra la normativa di riferimento ed, infine, il contesto socio – economico - culturale regionale in cui sarà realizzato; la seconda, delinea il Piano di Comunicazione a partire dalla fase di ideazione sino alla definizione dei destinatari di riferimento e delle strategie di comunicazione; la terza, descrive le attività di comunicazione già attivate e quelle da realizzare. Soldi a suf-

CAMPOBASSO. “A distanza di un anno dalla Marcia per il Lavoro che ci vide protagonisti di una forte rivendicazione affinché venissero offerte risposte concrete alle centinaia di lavoratori molisani in difficoltà, constatiamo, purtroppo, che la situazione non solo è rimasta pressoché invariata su molti aspetti, ma che è anche peggiorata su altri fronti”. Così, Pasquale Guarracino della Uiltucs nel corso di una conferenza stampa. “Un’anno, questo, che ha visto le grandi vertenze restare ferme al palo, con una Gam e la filiera avicola sprofondate, uno Zuccherificio che a causa di beghe tutte politiche sta rischiando seriamente la sua sopravviveva come presidio industriale, l’Ittierre che vede una passerella di imprenditori sbarcare in Molise, impostare piani industriali e di rilancio, per poi andar via alla prima difficoltà. La sanità regionale quotidianamente, invece, vede una diminuzione in ter-

ficienza e discrezionalità d’impostazione altrettanta. Chi ne potrà disporre e avvalersene ha una prateria di clientelismo da popolare. Stando alle cose note, sono anni che per la comunicazione istituzionale si spendono ingenti risorse finanziarie e non c’è stato, e non ci sarà mai, un cittadino che potrà dire di averne beneficiato, di aver tratto vantaggio, e di essere stato davvero informato e favorito nella comprensione dei meccanismi di funzionamento dei piani e dei programmi regionali. I destinatari che ne hanno goduto (eccome, se ne hanno goduto!) sono stati e saranno i mezzi di comunicazione (pubblici e privati) che questa

volta si spera non vengano discriminati a seconda l’intensità della loro pieghevolezza ai padroni di Palazzo Vitale. Una prateria, dicevamo, nella quale allestire a piacimento (chi, infatti, potrà mai contestare chi?) convegni, seminari, workshop, conferenze stampa; inviti, brochure, manifesti, locandine e cartelline; social network, mailing list e foglio informativo; sezione web “Programma attuativo regionale Fondo per lo Sviluppo e la Coesione” nell’ambito del portale della Regione Molise; attività promozionali per la valorizzazione del territorio regionale; pubblicità dinamica (logo) e servizio agli utenti (Contact center): un ven-

taglio vastissimo di forme, di formule e d’interventi. La Regione ritiene che con questo insieme di strumenti e mezzi di comunicazione sarà in grado di diffondere le politiche regionali (ma quali? Se non n’ha) e le finalità che esse contengono, nonché i metodi adottati e i risultati ottenuti. Che finora, diciamo apertamente, corrispondono a niente. Nel manifestare le sue certezze (o presunte tali), la Regione di Paolo di Laura Frattura, che si fa bello coi soldi che gli ha stupidamente lasciato in eredità Michele Iorio in quanto incapace a sua volta di metterli a frutto, si è preoccupata di sottolineare che gli strumenti di comunicazione da utilizzare sono stati scelti nel rispetto del principio della trasparenza nella Pubblica Amministrazione e quello della semplificazione del procedimento amministrativo in conformità della legge 150 del 7 giugno 2000 (“Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”). Sul piano formale, forse è così; ma sul piano sostanziale chi assicurerà la trasparenza degli atti che verranno adottati? Risposta (facile, e facilmente comprensibile): Massimo Pillarella, ovvero il direttore dell’Area Seconda della Regione, stretto sodale del presidente Frattura che lo ha voluto e lautamente sistemato. Dardo

Guarracino: “Il governo regionale ha ucciso il lavoro”

mini di servizi con la diretta conseguenza della perdita di posti di lavoro di precari che per anni hanno sostenuto un sistema gestito con approssimazione e superficialità. Solo sull’area di crisi registriamo i progressi nell’iter per il riconoscimento ma adesso è necessario che il Ministero firmi prima della

pausa estiva il Decreto così da poter avviare tutte quelle azioni mirate per la ripresa dell’economia nel tessuto industriale di quell’area del Molise.” Ha preso la parola successivamente Roberto D’Aloia che ha aggiunto “Tra le decine di vertenze e difficoltà settoriali un’altra che riveste un ruolo partico-

larmente importante è quella riguardante le imprese edili che vantano crediti dallo Stato e dalla Regione ma che continuano a licenziare operari e dipendenti, strozzati dalle tasse e da un sistema per l’accesso agli appalti che diventa sempre più discriminante. Un settore questo che avrebbe bisogno di dinamismo e proposte e che se riavviato porterebbe incredibili benefici a tutto il territorio ed al tessuto economico, Sul tema abbiamo sentito anche il grido di allarme delle associazioni di categorie che provano a incalzare il sistema dei pagamenti, ma purtroppo senza concrete soluzioni. Ha concluso il segretario regionale della UilTucs, Pasquale Guarracino il quale si è concentrato sui problemi afferenti la sua categoria: “Il settore dei servizi vive

una vera e propria emorragia di personale a causa del ritardo nei pagamenti da parte degli Enti appaltanti. Il personale del Korai, ad esempio, che dovrebbe dare slancio al turismo ed alle attività connesse intravede sempre più tangibile il proprio licenziamento dopo anni di rimbalzi istituzionali. Il tutto mentre si millantano azioni di sistema ma partendo da una Legge del settore turistico che risale al 1978. Come si può ragionare di turismo con questi presupposti e con un delegato che non abbiamo visto e sentito, si chiede Guarracino che poi ha aggiunto “I lavoratori della Molise Dati stanno rimanendo senza il loro stipendio mentre la loro governance, indifferente, continua a percepire centinaia di migliaia di euro.


TAaglio lto

3 30 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I dolori della Regione Molise L’assenza di programmi e obiettivi stanno causando la morte di imprese e posti di lavoro. E c’è chi continua a giocare CAMPOBASSO. La classe operaia (e/o lavoratrice) in paradiso ci va solo nei film. Anzi in un solo film (del 1971 diretto da Elio Petri, vincitore del Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes). Nella realtà, specificatamente quella molisana, ad un eterno limbo di precarietà, riflussi, riorganizzazioni spesso si alterna solo la definitiva discesa, verso la dannata disoccupazione. Imprese che chiudono, cassa integrazione che aumenta, giovani che vanno via. E’ la somma che fa il totale, avrebbe chiosato il principe De Curtis. Così mentre la classe politica si trastulla (tra spese pazze, processi in sordina, votazioni notturne, permalosità infantili, più che mature incapacità) quella dei lavoratori si torce le budella, fa i conti con gli spiccioli, stiracchia alla bell’e meglio quella che era una decorosa nor-

malità. Il conto alla rovescia verso lo scadere della cassa integrazione è in servizio permanente, gli altri strumenti di integrazione e sostegno al reddito si stanno fatalmente esaurendo, il riconoscimento dello stato di crisi viene sbandierato come un suc-

cesso politico invece di suscitare imbarazzo, sulla sanità c’è chi protesta per strada per servizi elementari che potrebbero sparire e chi immagina poli di eccellenza previa ovvia liberalizzazione. Non c’è altro da aggiungere dire: decadenza senza limiti. Il

governo regionale del due volte candidato (non eletto) per Forza Italia, Paolo Frattura, asceso poi alle altissime sfere e unto come renziano, si barcamena tra dichiarazioni roboanti e bellicose e beghe molto spesso da cortile (come dimenticare certe reazioni degne di quello cui hanno rubato il pallone alla fine della partitella). Ma altre volte molto più serie ed indicative. Come quelle che si accendono dentro la stesso Partito Democratico, ad esempio. I rapporti con la delegazione parlamentare sono sempre più tesi e non depongono bene per la messa in cantiere di progetti e programmi, mentre si sono accesi di una bella fiamma viva quelli tra le diverse anime rappresentate nel partito. Prima con la ruvida corrispondenza a mezzo social network (tempi moderni) tra Danilo Leva (deputato, sinistra PD) e

Micaela Fanelli (segretario regionale, unta anche lei dal signorino di Firenze), passando per l’ultima zuffa verbale tra il governatore in persona e quelli che poi sarebbero diventati i fautori della corrente “Molise Democratico”. Gli stessi che: “..c’è bisogno di un’inversione di tendenza delle politiche locali e regionali, mal interpretate dal PD regionale e dalle istituzioni.” Insomma mentre su in alto, nell’empireo degli eletti o aspiranti tali, si va alla guerra delle chiacchiere, si fanno risse a colpi di tweet, giù tra i mortali c’è gente che continua a scrivere ai giornali, al presidente di questo e di quello, al vescovo e ora pure al Papa che, a naso, ci sembra l’unico ad aver capito davvero che aria tiri, qui tra i mortali. Intanto, però, il Molise sprofonda e c’è chi continua a giocare nel ruolo di amministratori.

“Zuccherificio, la misura è colma”

TERMOLI. E’ la Rsu Cgil a chiedere all’amministratore dello Zuccherificio diTermoli di dare una risposta sulla nuova attività lavorativa. “Premesso che la scrivente in data 11 Giugno u.s. Vi inoltrava richiesta di incontro senza mai aver ricevuto convocazione, che tutti i lavoratori sono delusi dalla gestione di questa importante vertenza ma nel contempo fermi alle dichiarazioni del 27 Maggio u.s. in assemblea in cui l’Amministratore Unico insieme al rappresentante della Regione Molise prometteva il rientro in fabbrica dai primi giorni di luglio, il

in comune con gli accordi raggiunti con i lavoratori. Poiché sono trascorsi più di 30 giorni dall’assemblea del 27 Maggio, in mancanza di alcuna convocazione, esausti dall’attesa, delusi dalle promesse, la mancanza di considerazione verso i lavoratori, si chiede un incontro urgente entro 48 ore. Se anche questa volta non dovesse pervenire alcuna convocazione la scrivente insieme a tutti i lavoratori sarà costretta ad azioni che possono disturbare anche l’ordine pubblico”.

I lavoratori sono esasperati e chiedono risposte urgenti

di Nicola Felice

conto economico con i tecnici e la manutenzione indispensabile per far ripartire la fabbrica, ad oggi non abbiamo nulla di concreto. Le uniche informazioni ottenute avvengono a mezzo stampa attraverso proclami della politica da cui si viene a conoscenza che con accordo firmato con il colosso SZ si affittano

quote zucchero pari ql 830.000, conoscendo la quota assegna che è di ql 840.300 capiamo che si ha uno spazio di produzione pari a ql 13.000 cioè la produzione di 30 ore di lavoro. Sempre dai comunicati veniamo informati della vera modalità di esecuzione della campagna a mezzo di microimpianti che non hanno niente

Quando la politica era altra cosa

Da diverso tempo camminando per strada, riconosciuto come componente del Comitato San Timoteo, vengo fermato da comuni cittadini che chiedono notizie sul servizio sanitario, sugli ospedali, in particolar modo sul San Timoteo di Termoli. Sono molte le persone che si mostrano preoccupate, amareggiate, arrabbiate nel sentire, da tempo e da più parti, i rischi che l’ospedale corre di perdere ulteriori reparti nell’imminente futuro. Persone che chiedono cosa si può fare, pur riconoscendo la loro impotenza in quanto, ormai da tempo, sempre più non vi sono occasioni e luoghi per poter manifestare e rappresentare il proprio dissenso a chi è stato eletto nelle varie istituzioni ricevendo onore ed onere di rappresentarli, tutelarli, salvaguardando gli interessi e i beni comuni. E’ facile riscontrare che tutto ciò è vero ! In più occasioni si è fatto appello ai vari rappresentanti di ogni ordine e grado nelle varie istituzioni, con l’unico risultato che fino ad oggi si è registrato un assordante silenzio: sembra quasi che nessuno voglia disturbare il “manovratore”. Eppure,

in ogni campagna elettorale non vi è candidato che non strombazzi a “mari e monti” che con la sua elezione si avranno “palazzi e case di vetro, porte aperte” e totale disponibilità! Una volta eletti, in qualsiasi istituzione, quanto preannunciato puntualmente viene smentito e crescono le difficoltà per il cittadino ad avere un confronto o un semplice ascolto. Difficilmente gli eletti si incontrano in ambienti aperti: strade, piazze, mercati,…. Solo a pochi intimi che costituiscono i cosiddetti “cerchi magici” tutto è possibile, mentre i cittadini comuni sempre più stressati dalla crisi economica ed occupazionale, si vedono impossibilitati a penetrare ambienti chiusi “ermeticamente”, sistemi filtranti “segretarie”, …., costruiti, forse, artatamente per evitare contatti personali. Da qualche decennio siamo stati guidati da una classe dirigente miope, carente di progettualità, incapace persino di conservare e salvaguardare quello che nel passato è stato costruito e demandato alle nuove generazioni. Si registra la continua cre-

scita dell’egoismo e del disinteresse ai problemi della “povera gente”, che oggi appare essere prerogativa solo di Papa Francesco. Come non rimpiangere i tempi andati, con quei luoghi (sedi dei partiti, associazioni di categorie, ecc..) e quella classe dirigente che non lesinava mai il confronto, il contatto, l’ascolto dei cittadini che avveniva non solo nelle sedi istituzionali, ma anche nelle abitazioni e studi privati, persino nei giorni festivi, occasione quantomeno per un sostegno morale e di speranza a quanti vivevano momenti di difficoltà. Molti dell’attuale classe dirigente ritiene assolto il proprio operato diffondendo il loro “verbo” tramite il “comunicato stampa” per qualsiasi occasione, giornaliero e più delle volte inutile, quasi solo a dimostrare di “esserci”. Questo non ha fatto che produrre sempre più disaffezione della gente alla politica; lo dimostra anche l’astensione alle ultime elezioni circa del 50%, aumentata negli ultimi sei anni di oltre il 30%. Ritengo che una delle causa di ciò è l’assenza, ormai

datata, di partiti “veri” utili a formare e selezionare una classe dirigente capace, onesta, eticamente e moralmente indiscutibile. Oggi la politica, per i più, sembra non svolgere quell’arte nobile ma essere stata relegata a stipendificio, erogatore di benefit, o peggio ancora a palestra del “malaffare”. Occorre con urgenza superare l’attuale sistema regolato da partiti (contenitori vuoti), club, “clan”, … rappresentati da pochi e soliti soggetti che impossessatesi di timbri e carte intestate partecipano ai “tavoli” di coalizione con lo scopo principe di garantire posizioni e interessi personali, loro e degli intimi, nei vari enti e istituzioni. Per uscire da questo stato occorre da subito, in primis, un atto di orgoglio e di rivalsa con presenza e impegno diretto di tanti cittadini capaci e onesti, che disinteressandosi della politica, ritenendola “sporca”, hanno lasciato spazio a soggetti non all’altezza del compito e raggiungere il degrado, di ogni forma, che tristemente registriamo. Questo lo si deve soprattutto alle future generazioni.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

4 30 giugno 2015

I consiglieri regionali di centrodestra tornano a sollecitare l’intervento dell’assessore al Lavoro

“Formazione continua, perchè la Regione è ferma?” due da aziende con sede legale fuori regione ma operanti in Molise. Quando queste imprese riceveranno risposte certe, e soprattutto i finanziamenti che spettano loro per aver formato i propri lavoratori? Quante di queste imprese sono ancora operative e quante hanno bisogno di questi finanziamenti stante la profonda situazione di difficoltà del nostro tessuto imprenditoriale regionale? Un quadro ben delineato anche dall’ultimo rapporto di Bankitalia presentato proprio in queste settimane: economia molisana debole, condizioni dei giovani sempre più preoccupanti, ma soprattutto una significativa riduzione delle imprese attive, passate dalle 31.318 del 2013 alle 30.931 del 2014. Perché in un settore già così in difficoltà non si è portata a termine nei giusti tempi un’iniziativa per la quale era stata stanziata la somma di € 1.367.336,47 che poteva rappresentare un’occasione per le imprese

CAMPOBASSO. “Le risorse possono essere utilizzate per incentivare mutamenti di processo e di prodotto, introdurre nuove tecnologie e adeguare le competenze individuali anche per il personale posto in cassa integrazione e/o in solidarietà”. “Sollecito il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e datoriali per evitare che la misura scada senza che nessuna azienda abbia promosso istanza per accedere al contributo”. “Richiamo le imprese a verificare le opportunità del bando”. Era il 21 ottobre 2013, così parlava l’Assessore Petraroia per promuovere e suscitare l’interesse dei possibili destinatari dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti di formazione continua per l’anno 2014”. A sostenerlo sono iconsiglieri regionali di centrodetsra. “Oggi, a distanza di quasi due anni da queste parole, non si hanno notizie dello stato dell’arte delle procedure connesse all’espletamento dell’avviso. Assessore Pe-

traroia, a che punto siamo? Quando si uscirà da una situazione del genere, che con il passare dei giorni, delle settimane e dei mesi diventa sempre più paradossale? Al 31 ottobre 2013, termine ultimo

di Luigi Mazzuto*

Assessore Petraroia, sulla Lega Nord ha toppato

Il vice presidente della giunta regionale, nonché assessore alle politiche del lavoro e del sociale, ha voluto redarguire e/o attaccare quei molisani che simpatizzano per laLega Nord perché, a suo dire, <appoggiano un movimento anti meridionale che non vuole investimenti al Sud>. Che dire? Succede anche ai politici più navigati quello di aprire bocca e fare uscire il fiato, evitando o, peggio ancora, non percependo i momenti e le ragioni di una scelta dei cittadini di guardare oltre le quattro dita dalla punta del proprio naso, cercando di superare l’attuale patetico, stantio, scarno, vuoto sistema politico. Assessore –vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia, praticamente il suo, visto che governa alla regione e a livello nazionale, con i suoi compagni di partito a distruggere il sistema Italia. on mi dilungo sulla politica internazionale a cui fa riferimento nella sua nota, Le dico semplicemente che se per l’Italia oggi esiste un problema Europa lo deve e lodobbiamo alla scelta scel-

lerata dei governi guidati dal suo partito, compresi i rischi, che condivido appieno sul terrorismo islamico. Come pure sul conflitto Russia-Ucraina. Si interroghi, però, di chi sono le responsabilità? Sull’immigrazione, Matteo Salvini con la Lega Nord e con il partito per il Sud “NOI CON SALVINI” , (che opera in Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), ha ed abbiamo le idee chiare circa quella clandestina, che il suo partito ritiene una risorsa per il Paese (?). In quanto alla Russia, non si è informato sulle nostre proposte, che prevedono il superamento dell’embargo che la sua Europa ha sancito e che il suo governo nazionale ha adottato, mettendo di fatto in ginocchio l’esportazione del made in italy, soprattutto nel campo agricolo. Perdite per miliardi di euro. Quando afferma “ la Lega non vuole investimenti al Sud” a cosa si riferisce? A quelli sull’autostrada del Molise che il suo governo regionale e quello, sempre suo, nazionale avete cancellato? Con la conseguenziale perdita

per la presentazione delle domande, sono arrivate presso gli uffici di via Toscana 85 proposte, per inciso 43 relative aziende con sede legale nella provincia di Campobasso, 40 per la provincia di Isernia e le rimanenti

di posti di lavoro. Ma Lei non è anche assessore al Lavoro? O si riferisce a tutte quelle attività improduttive, a questo punto!, di cui questa nostra regione sta pagando un prezzo enorme? Anche in questo caso, Le ricordo che la sua politica non stà dando frutti. Anzi. La crisi della sanità pubblica, del tessile, la crisi dell’industria (DR), la crisi della produzione alimentare.Rispetto a quest’ultimo settore, come si spiega la incapacità a trovare risposte, per esempio, sulla Gam di Boiano in testa? In origine Sam, poi Arena, Solagrital, ma sempre all’avanguardia per posti di lavoro e che ha rappresentato un fiore all’occhiello, non solo per l’area matesina ma per l’intero Molise. Ma è l’intero comparto agricolo che non da risposte. Gli elettori molisani hanno chiesto il cambiamento con la sua elezione e quella della sua compagine regionale. Sarà anche vero. Ma mi sa dire, soprattutto lo dica ai molisani che l’hanno votata, quali cambiamenti ha e avete messo in campo per l’inversione di marcia per questa regione? Assistiamo a disastri co-

munque ci giriamo. Noi con Salvini, anche, sentiamo ripetere alla paranoia che il sistema Molise così com’è, l’avete ereditato dal passato. Ammettiamo che sia vero, ma che cosa ha fatto Lei e la sua compagine per cambiare pagina in questi due anni e mezzo? Sul lavoro abbiamo detto, anche se stiamo ancora aspettando soluzioni circa le politiche attive del lavoro, degli uffici territoriali di Isernia, Campobasso e Termoli. Circa le esattorie. Giusto per puntualizzare. Ma nel sociale, assessore Petraroia quali sono le sue proposte? Le faccio l’esempio, a me più vicino, del CAD (centro ascolto donna) e CEPAM (centro prevenzione e assistenza ai minori) di Isernia, che fine hanno fatto? Mi pare che da sindacalista prima e consigliere regionale di opposizione poi, questi erano suoi problemi. Solo per fare ammuina!, devo pensare. Oggi che è chiamato a dare le risposte da assessore, come mai, mi risulta, ha consentito la chiusura dei servizi citati? Troppo facile dire non ci sono soldi.

molisane? Già in passato avevamo sollevato il problema, sperando di suscitare qualche azione risolutiva da parte del Governo regionale, invece la situazione continua a ristagnare senza che per le imprese giungano buone nuove. Il 17 marzo 2015, durante la seduta del Consiglio regionale, avevamo posto una semplice domanda all’Assessore: “qual è lo stato attuale delle fase di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito delle domande pervenute per l’avviso della Formazione Continua?” La risposta: “le strutture stanno proseguendo le attività connesse”, “scontiamo una criticità anche in termini di carenza di organico e di personale”, per chiosare con un beneaugurante “rispetto a questa problematica ci sarà una rapida definizione”. Da quel giorno sono passati altri tre mesi di silenzio. Assessore Petraroia, come è possibile tutto questo?”

Spero di averLe dato, assessore Petraroia, nonché vice presidente della giunta regionale del Molise, qualche delucidazione circa le simpatie che i molisani nutrono per Matteo Salvini e del perchè. Le confermo che molti molisani stanno aderendo al partito “NOI CON SALVINI”, ma non per lo striscione più grande che abbiamo portato a Pontida, pura invenzione giornalistica quella del vanto, ma per ciò che c’era scritto: DAL MOLISE A PONTIDA PER RISCRIVERE LA STORIA DELL’UNITA’D’ITALIA CON SALVINI”, e visto che ci siamo anche quella della regione Molise. Le dico che siamo pronti a scriverne ancora uno più grande, che si è meritato con la sua compagine di governo regionale e nazionale e anche per chiedere un ultimo atto di responsabilità: troppo nordico se dico <andate fora dai ball?>. Troppo nordico ha ragione.Allora DIMETTETEVI. Lei in testa, dal governo regionale e del Paese, e lasciate liberi gli italiani e i molisani di scegliersi da chi farsi governare! Giustamente. * Noi con Salvini Molise


TAaglio lto

5 30 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’energia è la chiave di volta delle strategie economiche e di sviluppo per l’immediato futuro

Regione, Province e Comuni: ridurre le bollette di luce e gas negli edifici pubblici

Quattro milioni di euro per progetti finalizzati a rendere energeticamente più efficienti l’utilizzo degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche Dare il buone esempio, e utilizzare i fondi ancora disponibili prima che vadano in prescrizione. Sono le molle che hanno spinto la giunta regionale a pubblicare l’avviso alle amministrazioni comunali e agli altri enti pubblici per il finanziamento dei progetti finalizzati a rendere energeticamente più efficienti l’utilizzo degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche (reti elettriche) per fare in modo che si possano tempestivamente e utilmente impiegare i 4 milioni di euro disponibili provenienti dai fondi europei (2007/2013). Una sorta di pozzo di san Patrizio da cui si vanno attingendo le risorse finanziarie, con l’imperativo di impiegarle entro e non oltre il 31 dicembre prossimo, lasciate al governo di Frattura dalla impossibilità (o incapacità?) del governo di Michele Iorio di farne uso tempestivo. Un limite grave, una conferma che la burocrazia regionale è lenta, passiva, indeterminata. I mancati investimenti nei tempi e nei modi dovuti, hanno certamente

contribuito a rendere più debole l’economia molisana e, in materia di energia, il mancato miglioramento delle fonti ha forse pesato più di altro elemento negativo. Non è che il governo Frattura sia diverso da quello di Iorio in fatto di tempestività. E’ in carica da oltre due anni e poteva certamente decidersi prima a pubblicare l’avviso di cui stiamo dicendo, per conseguire una maggiore autonomia energetica e

una migliore sostenibilità ambientale attraverso la razionalizzazione dei consumi energetici e la valorizzazione delle fonti rinnovabili per le amministrazioni comunali e gli altri Enti pubblici ricadenti nel territorio regionale in coerenza, tra l’altro, con le linee operative del Programma energetico ambientale regionale (Pear) che Livio De Santoli. professore della Sapienza di Roma, sta allestendo con grande apertura

Quella inutile metropolitana Spett. Redazione, cose molisane che si muovono nei nostri ristretti confini regionali e che, a volte, vanno curiosamente in cronaca nazionale, ma senza alcuna conseguenza locale, dai vitalizi alla metropolitana leggera. Giorni addietro la TGR regionale Rai ha trasmesso un servizio sulle vecchie stazioni dimesse che dovrebbero essere riattivate secondo l’accordo di programma siglato tra regione Molise e Rete ferroviaria italiana. Ma è mai possibile che nessuno si chieda, comprese le testate giornalistiche che hanno riportato la notizia, perché debbano essere riattivate stazioni che sono state chiuse proprio per mancanza di utenti. La stazione di Guardiaregia dista circa 4 chilometri dal paese; al tempo in cui era stata voluta e poi utilizzata, il paese contava oltre 2500 abitanti e non esisteva la superstrada per Campobasso. Nel 2011, il paese contava (dati Wikipedia-ISTAT) 787 abitanti e non credo siano aumentati nel 2015. Quanti di essi raggiungono giornalmente Campobasso? Per quanti lo fanno, utilizzando il mezzo pubblico, troveranno, come trovano, più conveniente un pullman che dal centro del paese li porti nel capoluogo, ritengo in poco più di 15 minuti. Che interesse avrebbero questi utenti ad essere portati a quattro chilometri di distanza per attendere un trenino che rag-

giungerà il capoluogo in non meno di 20-30 minuti. In analoga situazione si trovano Matrice, Baranello, San Polo Campochiaro e i paesi che facevano capo a queste stazioni (ad esempio per Marice: Montagano e San Giovanni in Galdo) Non credo che la riattivazione delle stazioni sia il modo di invogliare le persone a servirsi del mezzo pubblico. Ferrovie, a suo tempo, ha disattivato le stazioni, penso per problemi di gestione dei quali nemmeno i comuni si son voluti far carico. Non capisco perché oggi RFI fa un accordo per riattivarle. Ferrovie ha più volte lavorato sul tratto Campobasso-Boiano ma senza risultati apprezzabili in termini di tempi di percorrenza. Credo sia opportuno valutare la possibilità di rettificare qualche tratto, con una galleria o un viadotto, da rendere immediatamente fruibile. Ad esempio tra le stazioni di Baranello e Vinchiaturo e tra Vichiaturo e San Polo “bypassando” Bosco Redole. Con 23 milioni di euro qualcosa si potrà pur fare. L’obiettivo per l’immediato futuro è quello di collegare il capoluogo regionale e i paesi di media grandezza, come Boiano e Vinchiaturo, nel modo più veloce e meno disagevole possibile, a Roma. Su una linea velocizzata può essere valutato anche un percorso metropolitano. Michele Rocco

mentale e con estremo rigore scientifico per farne uno strumento di estrema razionalizzazione delle fonti energetiche e di sviluppo economico. Energia, razionalizzazione e contenimento energetico: termini coi quali anche il cittadino comune è bene prenda sempre più confidenza ed entri nel significato e nei meccanismi perché l’energia è la chiave di volta delle strategie economiche e di sviluppo per l’immediato futuro. La Regione vuole cominciare un percorso che, dipanandosi, dovrà diventare sempre più virtuoso e sempre più ampio. Inizia, energeticamente parlando, col rendere efficienti gli edifici pubblici che, senza timore di smentita, costituiscono un

aggravio insostenibile per i bilanci della Regione,d elle Province e dei Comuni. Bollette elettriche e per il riscaldamento stratosferiche. Siamo sull’ordine di decine e decine di milioni di euro all’anno. Una voragine che deve essere necessariamente progressivamente turata. Per avere un termine di paragone l’Ospedale Cardarelli spende dai 5 ai 6 milioni di euro all’anno; il Comune di Campobasso per le scuole, non meno di due milioni di euro. Cifre insostenibili, che solo una maggiore efficienza degli impianti, e soluzioni energetiche alternative, possono alleggerire. Fortunatamente, non si tratta di una scelta discrezionale. Tutt’altro. Ci sono precise direttive europee che obbligano al contenimento energetico e alla razionalizzazione degli impianti e delle fonti approvvigionamento. Questione anche di civiltà a fronte degli sprechi tollerati e spesso fastidiosamente procurati. Dardo

I sindacati: “Poco personale, all’Ivri turni massacranti” CAMPOBASSO. I sindacati, UILTuCS, FISASCAT Abruzzo e Molise, FILCAMS Molise, UGL Molise, n comunicano di aver proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Istituto di vigilanza I.V.R.I. S.P.A. E di aver bloccato gli straordinari. Questi i fatti. Tutti sono a conoscenza della delicatezza del mestiere della guardia particolare giurata e dei pericoli che la stessa affronta nello svolgimento dei servizi: la guardia giurata deve sempre avere un livello di attenzione elevato nel suo lavoro, pena la propria incolumità e, molto spesso, anche quella degli altri. Ebbene, per l’estate 2015, l’Istituto I.V.RI. Ha ben pensato di non fare assunzioni per consentire ai suoi dipendenti di godere del periodo di ferie, ma ha optato per aggiungere ore e ore di straordinario ai turni già impegnativi dei lavoratori, facendo, molto spesso, saltare i riposi ed i permessi e mettendo gli stessi in una situazione di pericolo, oltre che

di disagio. Le Organizzazioni Sindacali non ci stanno: non si possono gravare tanto lavoratori già così a rischio per professione, i pericoli sarebbero troppi: per tali motivi, dopo aver provato a far ragionare la Direzione dell’Istiuto, chiedendo espressamente di trovare tutte le possibili soluzioni al fine di evitare tali carichi di strraordinario, senza esiti, almeno fino ad oggi, le Organizzazioni Sindacali, in maniera unitaria, si sono viste costrette a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori, il blocco degli straordinari e a rivolgersi alla Prefettura di Campobasso per chiedere un incontro urgente, volto a chiarire e a definire la situazione. Le Organizzazioni Sindacali sperano che la I.V.R.I. s.p.a, in maniera ragionevole, voglia tornare sui suoi passi, ponendo in primo piano la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti e degli utenti tutti.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

6

Campobasso

30 giugno 2015

“Degrado nell’area verde di via Petrella” Sono i cittadini che frequentano lo spazio retrostante il Monumento ai Caduti a protestare CAMPOBASSO. Una lettera, sull’area verde di via Ugo Petrella a Campobasso, è stata inviata da alcuni cittadini Magdalena Palladino, Livia e Mario Chirulli, Ettore Paolantonio al sindaco Battista. “Caro Signor Sindaco, Volevamo trascorrere qualche minuto di tranquillità nel parchetto in via Ugo Petrella, e quale la nostra indignazione nel constatare che varie assicelle delle panchine ivi presenti sono state rimosse! La prima domanda che vorremmo fare è a quegli emeriti idioti che hanno commesso un atto del genere: cosa ne avete guadagnato? In “furbizia”? In intelligenza? Nessuna delle due, anzi il contrario di entrambe, e se pensate di intimidire qualcuno o dimostrare qualcosa, siete proprio sulla strada sbagliata.

Il secondo quesito è al presente governo comunale: innanzi tutto il sindaco ha nelle proprie mani un’arma che si chiama ordinanza, e che può servire a contrastare certi fenomeni,

in seconda analisi vorremmo sapere quando si passerà dalle parole ai fatti relativamente all’installazione delle telecamere di sorveglianza. Non possiamo pretendere che ci siano

pattuglie della Polizia a ogni pié sospinto, anche perché l’attuale questore sta già facendo molto con le poche risorse a disposizione, pertanto dobbiamo tutti rimboccarci le maniche perché certi scempi abbiano fine. La cittadinanza non deve sentirsi esclusa, perché l’indifferenza e il silenzio non fanno altro che agevolare un tale stato di cose, alla pari di un permissivismo eccessivo da parte di certi genitori nei confronti dei propri figli. Inutile che ci nascondiamo dietro un dito: c’è troppo bighellonare di persone appartenenti a una certa fascia d’età nella nostra città. Sedute sugli scalini del Tribunale (altro luogo votato al degrado) piuttosto che nelle ville comunali, piuttosto che sul sellino di uno scooter, le senti chiedersi come trascorrere la

giornata. Qualcuno una domanda dovrà pur farsela! Chi vi sta scrivendo ha superato la trentina o la quarantina, quindi non crediate che sia la solita critica della persona più attempata nei confronti delle giovani generazioni. Vi chiediamo di riflettere con onestà su quelle che possono essere le responsabilità di educatori e sui rimedi da porre, tutto qui. Campobasso non ha una bella cera, signor sindaco, lo avrà visto anche Lei: sono troppi gli episodi di vandalismo che continuano ad essere perpetrati nell’impunità generale. Come si suol dire: la speranza è l’ultima a morire, ma facciamo in modo che il timido lumicino si trasformi in una fiamma ardente grazie alla presa di coscienza e all’impegno di tutti! Grazie se non vorrà ignorarci”.

“La Dante per le biblioteche molisane” La Società culturale si interroga sul futuro della Biblioteca Albino CAMPOBASSO. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Provinciale “P.Albino” di Via d’Amato a Campobasso, il comitato del capoluogo molisano della Società “Dante Alighieri” ha organizzato un incontro-dibattito sul tema: “La Dante per le biblioteche molisane. Quale futuro per la Biblioteca Albino?” Il 30 giugno sarà infatti l’ultimo giorno di apertura della Biblioteca “P.Albino” e con la sua chiusura il capoluogo del Molise perderà un altro importante presidio culturale. Affinché un tale evento non passi nel silenzio, il Comitato di Campobasso della Dante Alighieri ha organizzato l’ incontro-dibattito citato con alcuni studiosi campobassani che hanno utilizzato le dotazioni della Biblio-

teca Albino per le loro ricerche. Al convegno prenderanno parte: Giorgio Palmieri, responsabile area attività culturali e museali dell’Università degli Studi del Molise; Sebastiano Martelli, Presidente del Comitato Scientifico dell’IRESMO; Norberto Lombardi, del Centro Studi sulle migrazioni della Provincia di Campobasso; lo storico Luigi Picardi; Ilaria Zilli, direttore del Centro di Cultura dell’Università degli Studi del Molise. Condurrà il convegno Vincenzo Lombardi, direttore della Biblioteca “P.Albino” di Campobasso.

Successo per “Il teatro con i piedi” Lo spettacolo ha sbalordito a Sepino nell’area di Portatammaro SEPINO. Superlativo……. Fine settimana superlativo a Sepino presso Portatammaro. Si proprio così…. Direttamente da Rai Uno, uno spettacolo che ha strabiliato e sbalordito. Il teatro con i piedi è approdato in Molise con il suo interprete d’eccezione “ David Rausa “ alias “ Monsieur David “. Lo avevamo preannunciato. Sabato 27 giugno Davi Rausa si è esibito con il suo spettacolo dal titolo “ A Piedi non inquino “ ed è stato un successo straordinario. Incredibile la performance, incredibile il pubblico che ha risposto alla proposta di novità culturale, incredibile l’acclamazione ed il successo. Una “ Portatammaro “ esaurita in ogni ordine di posti, una se-

rata all’insegna della cultura teatrale innovativa e piena di suggestione.

Da Benevento, Foggia, Pescara, Campobasso, Isernia, Larino per un David Rausa che non ha disatteso le aspettative e, possiamo dirlo : Meglio di Rai Uno !! Ospite della Piana dei Mulini, dell’instancabile e sempre pronto Michele Lucarelli, prima e dopo lo spettacolo di Altilia, ha maturato di esibirsi in uno spettacolo dalle suggestioni uniche presto e proprio alla Piana dei Mulini. Insomma , il Molise porta bene ed il Molise vero, quello della sana accoglienza e dell’incontro si è manifestato alla grande per un grande Monsieur David che, come ebbe ad ispirare Fio Zanotti nel comporre l’ultima canzone di Adriano Celentano, ha ispirato David per uno spettacolo che verrà proposto in anteprima proprio in Molise, proprio, come si diceva, alla Piana dei Mulini.


Campobasso

7 30 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I pareri devono essere stringenti, analitici e convincenti specie quando si tratta di interventi specifici e limitati

Il Consiglio di Stato ha ridotto il potere discrezionale dei consigli comunali

Il problema a Campobasso non si pone essendo l’assemblea consiliare molto marginale nelle faccende urbanistiche e quel poco d’incidenza che potrebbe esprime preferisce delegarla Quando abbiamo scritto che il consiglio comunale di Campobasso non approvando la proposta di ampliamento della lottizzazione Parco dei Pini non aveva motivato a sufficienza la propria decisione, non eravamo a conoscenza della sentenza 1673/15 della quarta sezione del Consiglio di Stato, secondo cui l’approvazione o, al contrario, il diniego di una variante puntuale, cioè che non riguarda l’intero territorio comunale, ma una sua singola parte, va sempre e comunque robustamente motivata. A pena di illegittimità, sotto il profilo del vizio dell’eccesso di potere, per difetto o carenza di istruttoria, di cui all’articolo 21-octies della legge 241/1990. Conseguentemente, il consiglio comunale non è per nulla arbitro assoluto dell’istanza presentata da un cittadino o da un imprenditore, perché della sua decisione, quale che sia, dovrà fornire un’analitica motivazione. Cosa che viene quasi sistematicamente disattesa. Ai titolari della lottizzazione Parco dei Pini questa sentenza sarebbe stata interessante qualora avessero dovuto avvalersene, ma non ne hanno bisogno. Hanno la via spianata dalla legge

regionale cosiddetta “Piano Casa”. Parentesi chiusa. Ciò che rimane in evidenza, e farà piacere a non pochi costruttori e progettisti, è il drastico abbassamento del potere dei consigli comunali in materia edilizia ed urbanistica. Problema che a Campobasso non si pone essendo il consiglio comunale molto marginale nelle faccende urbanistiche e quel poco d’incidenza che potrebbe esprime preferisce delegarla. Per cui la riduzione di potere non lo tange. Anzi, lo solleva ulteriormente dal fastidio di studiare i problemi, i progetti, le richieste di varianti, le deroghe. Qualora dovesse invece farsi valere, stando alla sentenza del Consiglio di Stato, si dovrebbe piegare a riflettere e ad argomentare in maniera serrata, tale da non lasciare a sua volta spazi e motivazioni ai ricorrenti. Secondo i magistrati del Consiglio di Stato, i Suap e le varianti urbanistiche, in molti casi hanno, flaccidamente motivati, hanno dissimulato vere e proprie speculazioni edilizie. Motivo ulteriore per intervenire a stabilire regole più restrittive sulla discrezionalità dei consigli comunali, obbligati, come

abbiamo detto, ad essere stringenti, analitici e convincenti nelle loro determinazioni, specie quando si tratta di interventi specifici e limitati. In quei casi, si legge nella sentenza, «la verifica della legittimità delle scelte urbanistiche da effettuarsi, di una variante semplificata avente ad oggetto la localizzazione di un’opera su una porzione specifica e limitata del territorio che per la natura ed entità della variazione proposta non implica scelte di politica urbanistica di carattere generale in senso stretto (“stricto sensu”), è tale che le determinazioni da assumersi da parte dell’Amministrazione, nella comparazione degli interessi coinvolti, è assoggettabile ad un più ampio e stringente sindacato giurisdizionale». In sostanza il Consiglio di Stato è dell’avviso che gli amministratori locali abbiano la capacità, nell’assumere le proprie decisioni, di argomentarle, di spiegarle, di definirle con assoluta puntualità. Per fare in modo che la bilancia tra l’interesse pubblico e l’interesse privato sia in perfetto equilibrio, gli stessi giudici hanno stabilito che se la competenza dei Consigli comu-

nali in materia deve essere accompagnata da una approfondita analisi del progetto e di tutti i suoi concreti riflessi sul territorio, al tempo stesso le iniziative private non possono essere speculative, slegate da reali benefici per l’intera comunità cittadina in termini di incremento occupazionale, di potenziamento e miglioramento della dotazione di urbanizzazioni primarie e secondarie della zona interessata e della riqualificazione urbanistica del lotto di intervento . Insomma, come è stato giustamente osservato, “non bastano generiche argomentazioni, disancorate da circostanze di fatto realmente ed evidentemente impeditive della trasformazione urbanistica del suolo, per opporsi ad iniziative imprenditoriali che, in ogni caso, da parte loro, devono essere sostenute anche da ragioni di interesse pubblico e non solo meramente imprenditoriale. Che non sia il caso dell’abbattimento dell’Ariston in Via Isernia e della costruzione di uno stabile a più piani? Dardo

Parco delle Morge, nasce il sito Internet Nell’home page del sito tutte le informazioni utili per conoscere le possibilità del territorio CAMPOBASSO. E’ da ieri on line il sito internet del Parco delle Morge, il progetto ideato da Roberto Colella e Davide Vitiello. Si accede al portale digitando l’indirizzo www.parcodellemorge.it. Nella home page del sito è possibile trovare con estrema facilità tutte le informazioni utili sul progetto, spiegate in modo chiaro e sintetico. La struttura del portale è stata immaginata, studiata e realizzata per semplificare e agevolare l’approccio e

la concreta fruibilità del portale, e soprattutto per rendere conoscibile all’esterno il territorio del Parco delle Morge Cenozoiche del Molise, a cominciare proprio dai comuni aderenti: Trivento, Pietracupa, Salcito, San Biase, Limosano, Sant’Angelo Limosano, Montefalcone, Roccavivara, Oratino e Castropignano. Inoltre il sito presenta sezioni che riguardano la storia scientifica delle morge, accompagnata da materiale fotografico e

dalle cartografie di ognuno dei centri aderenti, realizzate grazie allo straordinario lavoro della giovane geografa romana Valentina Paoletti. Nella sezione “Chi siamo” si possono trovare i riferimenti relativi al coordinamento del parco, soggetti partner dell’iniziativa, tra cui l’Università degli Studi del Molise, oltre alla sede e info point del parco. Nella sezione “Contatti” gli utenti troveranno una finestra in cui è spiegato come arrivare con facilità

nel parco. Infine notizie e info su itinerari, eventi e manifestazioni culturali e sportive. Nelle prossime settimane il sito internet si arricchirà di nuove informazioni e contenuti. “L’obiettivo - dichiarano i due giovani promotori del progetto - è assicurare agli utenti un piccolo universo turistico virtuale degno della straordinaria bellezza delle area su cui sorge il Parco delle Morge.” Per questo verranno coinvolte associazioni, imprenditori che

operano nel territorio del parco, guide turistiche e chiunque voglia contribuire ad arricchire il progetto. Il percorso è ancora lungo ma certamente questa è un’altra scommessa vinta; merito senz’altro dell’entusiasmo dei giovani e dell’impegno dal basso, ma merito anche di chi crede nei giovani. in questo caso il ringraziamento va alla Banca Popolare delle Province Molisane che ha deciso di sponsorizzare la realizzazione del portale.

La Polizia di Stato scende in campo per la protezione dello shopping on line con lo slogan CAMPOBASSO. Sicurezza in rete, tutela dei dati personali, protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi “caldi” e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet. “Quello dei raggiri su Internet è un fenomeno del quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni si occupa costantemente”, afferma Roberto Di Legami del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. “Nel 2014 sono state presentate 80.805 denunce da parte di utenti truffati, portando all’arresto di 7 e alla denuncia di 3.436 persone ed al sequestro di 2352 spazi virtuali”.

“Questi dati – continua Di Legami - impongono una maggiore sensibilizzazione delle persone a un uso appropriato della Rete e dei pagamenti online e per questo motivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha realizzato una Guida all’e-commerce sicuro”. La guida, che sarà disponibile sul sito Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle pagine facebook e twitter, offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online senza problemi. Si tratta di consigli particolarmente utili al-

l’avvicinarsi del periodo estivo quando il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo per le tanto attese vacanze. Per questo motivo nasce la campagna di prevenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni denominata: “Utente avvisato mezzo salvato”, con un decalogo di poche semplici regole per aiutare i navigatori, occasionali o assidui, a sentirsi più confidenti in occasione del loro prossimo acquisto. “In Molise, soprattutto nel periodo estivo, è frequente la truffa del finto affitto di appartamenti ad uso

vacanze nelle località turistiche della costa”, afferma Antonello Fratamico, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise di Campobasso. “La Polizia di Stato invita pertanto gli utenti a porre estrema attenzione agli annunci pubblicati su internet che richiedono il versamento di anticipi, magari su carte prepagate, per prenotare la locazione dell’appartamento. E’ sempre bene fare un sopralluogo di persona e visitare l’immobile al fine di verificare se è davvero nella materiale disponibilità di colui che richiede il pagamento”.



* ! % " ! ( ' % "%

) ! ' ! "%

('" " * "!

&'

!)

%"! !$( % % !

#" &&" ' & ''"% " %

+ #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%

!' " !) % (!



11

Isernia

30 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Sviluppo sostenibile giornata storica per la Piana di Venafro” Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Vincenzo Cotugno per l’esito sull’Hera Ambiente VENAFRO. “Giornata storica per la piana di Venafro”. Così il Consigliere Regionale Vincenzo Cotugno commenta l’approvazione all’unanimità della Conferenza di Servizi relativamente all’AIA di Hera Ambiente. La Conferenza di servizi ha determinato la riduzione del 50% circa le emissioni, oltre al non aumento dei quantitativi da incenerire

inerente altri codici di rifiuti indifferenziati. Grande soddisfazione da parte del Consigliere Regionale Vincenzo Cotugno che ha partecipato alla Conferenza di Servizi insieme alle Mamme per la Salute,al WWf , ai Sindaci di Venafro e Pozzilli ed al Presidente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro.

“Il nostro dovere – così come ha già ribadito in più occasioni il Consigliere Cotugno è difendere prima di tutto il territorio, oggi né è la prova tangibile che il territorio e

l’ambiente vanno tutelati per noi, per i nostri figli e per un reale sviluppo sostenibile di tutto il territorio molisano! Un grande ringraziamento e plauso vanno al Direttore Scientifico dell’Arpa Molise –dott. Remo Manoni ed a tutti i tecnici dell’ARPA Molise per l’altissima professionalità e l’impegno profuso!

Brasiello, hai dimenticato la squadra di calcio? di Giovanni Muccio* Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita rilancia le preoccupazioni di Ivan Minichetti e loda lo stesso per l’impegno profuso per far sì che la squadra di Isernia si iscriva al campionato di serie D, in scadenza il 10 luglio p.v. Un problema, quello dell’iscrizione della Squadra al campionato di serie D, che non può lasciare indifferente il Sindaco Brasiello. Gli impegni pubblici da lui presi su questo problema vanno mantenuti, sebbene il Guerriero Sannita debba a malincuore rilevare che Brasiello nel suo ruolo di amministratore del capoluogo pentro ha già dimostrato di non attenersi ad impegni programmatici assunti con la popolazione e la sua coalizione. Come rilevato da Ivan Minichetti e condiviso dal Movimento, l’iscrizione al campionato della squadra di calcio dell’Isernia è anche un fattore di rilevanza sociale, riguardante i giovani isernini. Caro sig. Sindaco, che cosa diamo ai nostri ragazzi, in ag-

giunta alla possibilità di emigrare? Tutti parlano del problema della droga ma in pochi comprendono lo straordinario ruolo sociale che lo sport può avere, contro l’emarginazione sociale, che interessa sempre più il mondo giovanile e fasce sociali disparate che a causa di: degrado ambientale, disoccupazione, bullismo, dipendenza da alcol e droghe, problemi legati all’immigrazione, alla mancanza di valori sociali e di punti di riferimento quali rapportarsi, finiscono col vivere fenomeni complessi di disinserimento sociale che si ripercuotono con riflessi svariati e negativi sul benessere e la vita sociale dell’intera popolazione. Lo sport - e in questo caso il calcio -deve essere inteso come il più importante strumento di lotta all’emarginazione sociale, droga e alcolismo per contrastare gli effetti devastanti che essi hanno anche su tanti giovani isernini. Il Movimento è sempre più consapevole della mediocrità della politica attuale; sono lontani i tempi d’oro in cui la squadra dell’Isernia fece sognare intere generazioni sul

campo del XX Settembre, con il suo indimenticabile Presidente dell’epoca, il compianto Pontarelli. Ogni domenica era una festa, lo stadio era stracolmo di migliaia di isernini. Chi non ricorda il compianto Presidente della Giunta regionale Giustino D’Uva con i suoi inseparabili cappotto e cappello? Era presente tutte le domeniche allo stadio, la sola presenza era d’incitamento a tutto l’ambiente sportivo: con il suo carisma invogliava altri imprenditori a contribuire al sostegno della squadra. Altri tempi. Politica si poteva scrivere con la “P” maiuscola, i suoi rappresentanti si impegnavano a rendere grande il loro territorio. Voglio concludere con un ulteriore appello al Sindaco Brasiello: ascolti il Guerriero Sannita almeno su questo versante che interessa tantissimi giovani, mantenga l’impegno preso pubblicamente, per tutti i motivi di rilevanza sociale prospettati. * Guerriero Sannita

Pesche, prove di soccorso alpino Due giorni di simulazioni per interventi mirati su territorio montano PESCHE. Il Servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è stato impegnato nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 giugno 2015 in addestramento sanitario ed in molteplici simulazioni di soccorso in vari scenari di intervento in ambiente montano ed impervio. In questi due giorni i tecnici del CNSAS sono stati addestrati da istruttori della Scuola nazionale Medici del CNSAS su metodologie di intervento e trattamento di pazienti sottoposti a trauma (Trauma Care) allo scopo di garantirne la sopravvivenza e la stabilizzazione in fase pre ospedaliera. Tale attività segue quella già effettuata per il primo soccorso BLS-D (Basic Life Support - Defibrillation), anche per pazienti pediatrici, completando la formazione sanitaria necessaria per i tecnici CNSAS prevista dai piani formativi nazionali. Le competenze acquisite permettono ai tecnici del CNSAS di intervenire, dal punto di vista sanitario, su pazienti in ambienti non raggiungibili dalla viabilità ordinaria e, quindi, supportare il Servizio di Emergenza Urgenza Regionale (118) sulla gestione ed evacuazione del paziente da ambienti impervi, così come stabilito dalla Legge 74 del 21 marzo 2001, che individua nel

CNSAS “il soggetto di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed in ambiente ipogeo”. L’addestramento sanitario del personale tecnico del Soccorso Alpino rappresenta una risorsa inestimabile per la collettività. Essa, infatti, permette al CNSAS di fornire assistenza sanitaria qualificata a supporto del 118 in caso di soccorso in tutte le attività, sia di tipo ricreativo che lavorativo, svolte in ambiente montano ed impervio ed in tutti gli interventi di ricerca persone disperse in ambiente montano in cui il Soccorso Alpino è attore principale in virtù della sua peculiare capacità di movimentazione in tale ambiente. Alla parte teorica e pratica sono seguite, nella giornata di domenica, varie simulazioni di soccorso. Sono stati allestiti, infatti, diversi scenari nel territorio montano del Comune di Pesche in cui i tecnici del CNSAS sono intervenuti, con l’ausilio di tutti i presidi medici a loro disposizione, su pazienti infortunati durante lo svolgimento di differenti attività e che presentavano traumi di diversa natura e criticità.


12

Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

30 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Telefonia mobile all’anno zero Troppe le difficoltà nei sistemi a Termoli per mancanza di tecnologia 4G TERMOLI. La connessione dati di telefonia mobile a Termoli è scarsa, scarsissima a dire il vero e nelle ultime settimane di difficoltà se ne sono registrate ancora di più. Tra chi imputa i disservizi ai lavori per la fibra ottica e chi invece li ritiene “quasi storici”, c’è da dire che l’attesa banda ultra veloce è quasi un miraggio. Non è da meno la rete standard per le chiamate e quella fissa dove di lamentele per i disser-

vizi se ne vedono un po’ ovunque. A dar robustezza (e forse rassegnazione) a quanto abbiamo affermato sono gli ultimi dati diffusi da Asstel che confermano lo stentare a crescere dell’utilizzo della tecnologia 4G. Ciò, quindi, mette in antitesi due fattori: se da un lato le infrastrutture dedicate stanno crescendo con ritmi maggiore della media europea, dall’altro la richiesta di contratti telefo-

nici con opzione 4G LTE abilitata non decolla, posizionandosi molto al di sotto della stesa media. Perché? Presto detto: i costi e la copertura sono un fattore correlato perché (e basta farsi quattro chiacchiere qua e là) parlare di Lte in giro è scoprire di decine di utenti che pur avendolo attivano riscontrano una quasi totale assenza di copertura eppure, a visitare i siti delle compagnie, la stessa sarebbe “assicurata”.

Perché accade questo? Sarebbe tutto da capire… Ragionando un po’ più ad ampio raggio, andiamo a spulciare i dati del VI Rapporto dell’AssoTelecomunicazioni che rivela come la rete 4G LTE raggiunga al momento l’84% della popolazione (media europea: 80%). Tuttavia il problema risiede è, anche a livello nazionale, proprio nell’utilizzo della rete con gli operatori che però annunciano che entro il

2017 la rete 4G LTE raggiungerà il 95% della popolazione. Anche noi da Termoli ci speriamo ma nello stesso tempo preghiamo affinchè qualcuno possa sistemare questa assurda serie di disservizi che, per chissà quale motivo, grava sul nostro territorio. Perché parliamo al plurale? Facile: a voi funziona bene il digitale terrestre?

“Naturalmente sulla costa molisana” Presentato il calendari estivo dell’associazione Demetra con i tre comuni rivieraschi PETACCIATO. Si chiama “Naturalmente sulla costa molisana” il calendario degli eventi estivi dell’associazione Demetra realizzato con il patrocinio dalle amministrazioni comunali di Termoli, Petacciato e Campomarino. A introdurre il progetto c’erano i referenti delle amministrazioni costiere tra cui Paola Cantelmi, – Presidente consiglio comunale Campomarino, che ha affermato: “sicuramente questo è un calendario variegato che soddisferà tutte le fasce di età e che vedrà la realizzazione di laboratori per bambini escursioni mostre fotografiche sicuramente un calendario che soddisferà sia le richieste degli amanti della natura ma anche qualcuno che si approccerà per la prima volta nella nostra costa. Un calendario che apre una stagione estiva ricca di eventi e nel pieno rispetto del nostro

territorio e compatibile con le nostre risorse naturali, che valorizza la nostra costa molisana. Un calendario che abbraccia tutte le fasce di età, eventi che riguardano la nostra natura e il nostro ambiente. Si spera che questa sia la direzione giusta ormai sicuramente non si può più pensare a compartimenti stagni ma bisogna fare rete e cercare una identità comune che è quella della costa molisana proprio per andare oltre quelli che sono i confini della nostra regione e quelli che limitano il nostro territorio”. Presente anche Filomena Florio, assessore comunale di Termoli, che afferma: “l’offerta turistica della nostra costa deve essere unitaria, non ha senso dividere i Comuni e da questa iniziativa ne devono partire anche altre di promozione dell’interno della regione. La costa deve essere intesa come volano per la promozione turistica, per portare turisti anche

all’interno e non fermarsi qui. In tal senso, il calendario Demetra è un’offerta aggiuntiva che si colloca nel contesto del turismo che apprezza di più la natura, i ritmi lenti, l’attenzione all’ambiente, al problema dei rifiuti, questa è la motivazione per la quale siamo inseriti quest’anno in questo calendario e speriamo di poter collaborare ancora nel corso dei prossimi anni in questa direzione e in questo senso. Coinvolgeranno grandi e piccoli sono offerti dirette alle varie fasce di età dai ragazzini impegnati in lavori di riciclo e costruzione di piccoli oggetti utili all’ambiente ad offerte di viaggi per conoscere il nostro territorio anche quello un po’ più interno e non solo costiero. Il punto di forza della costa molisana è la sua bellezza che va messa a disposizione e a conoscenza di molti e questa è un’offerta che mette a disposizione dei turisti la bellezza

della costa molisana”. L’appuntamento è stata anche occasione per consegnare la bandiera blu agli operatori turistici di Petacciato con il sindaco Gabriele La Palombara che ha affermato: “oggi inauguriamo la stagione perché consegniamo le Bandiere Blu agli operatori turistici. È una conferma importante perché significa che la qualità ambientale del nostro territorio quanto meno è rimasta la stessa se non pure è migliorata. Abbiamo due programmi uno naturalistico improntato all’educazione naturalistica dei turisti e per le giovani generazioni e poi abbiamo un programma di accoglienza basato soprattutto sul coinvolgimento delle associazioni locali più che sui grandi eventi”. Il calendario estivo Demetra proseguirà nei mesi di giugno, luglio ed agosto.

Rio vivo, pezzi di giungla Vegetazione spontanea e rigogliosa in troppe zone dell’area abitata TERMOLI. Estate 2015 benvenuta ma con essa anche i rischi che zone di pregio ma tenute male, senza manutenzione, possano diventare focolai di pericolosi incendi, come già accaduto nel recente passato. Ci riferiamo alla zona di Rio Vivo-Marinelle, dove la vegetazione spontanea cresce rigogliosa e non sempre la mano dell’uomo ne ha cura. Tra i proprietari non tutti sono coloro che vi abitano tutti i giorni dell’anno e allora la critica, sotto forma di allarme e segnalazione belli e buoni, giungono verso coloro che la considerano dependance vacanziera e non altri. Per questo una delle residenti di Rio Vivo ha voluto documentare con scatti di appena due giorni fa alcuni giardini di proprietà di coloro che si affacciano solo nel mese di agosto, se va bene”. “Noi che abitiamo tutto l’anno, oltre ad avere il problema del mare in inverno, in estate siamo costretti a sorbirci topi, serpenti e il rischio del fuoco. Ci sono delle leggi! Anche i vigili

ne sono a conoscenza perché sollecitati da noi varie volte. Ma perché di noi non si interessa nessuno? Io pago regolarmente le tasse e non sono né abusiva e ne condonata. Basterebbe solo girare e segnalare le residenze lasciate allo stato selvaggio e agire come meglio si creda”.

Uno sfogo legittimo, poiché vigono delle ordinanze che impongono ai privati (ma anche agli stessi enti pubblici) di ‘deforestare’ i fondi di proprietà per evitare angoli di giungla urbani ricettacoli di animali e possibili scintille per roghi devastanti.


13

Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

30 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Allarme bomba nei Tribunali A Larino e Termoli la solita telefonata. Per precauzione edifici sgomberati. Cause sospese LARINO. Strategia della tensione oppure il solito scherzo da prete, fatto sta che il tranquillo lunedì di fine giugno si è trasformato in un caos ai tribunale di Larino e Isernia, dove un paio di allarmi bomba, ricevute con telefonate anonime, hanno mandato in tilt i palazzi di giustizia frentano e pentro.

Sul posto le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco che stanno sovrintendendo alle operazioni di evacuazione dei due stabili. Una emergenza che ha creato tantissima preoccupazione, non perché si ritenga fondatissima la segnalazione, ma per il contesto sociale in cui viviamo, dove il rischio di attacchi potrebbe

anche avvolgere il nostro territorio come il resto del Paese. All’esterno dei due tribunali ci sono decine e decine di persone, non solo coloro che sono stati costretti a essere sgombrati. Intanto cause sospese così come le attività di cancelleria.

“Via Tremiti, non contenti della risposta di Sbrocca”

L’associazione “La Giusta scuola” torna sulla questione del radon nel plesso scolastico TERMOLI. “Siamo un’amministrazione efficiente che in poco tempo ha potuto sanificare una scuola,che da quasi 2 anni era chiusa:l’abbiamo riaperta,e abbiamo fatto la bonifica del radon”, “Credo che siamo una amministrazione molto seria e facciamo le cose secondo la legge”. Parole pronunciate dal Primo Cittadino alla stampa. Vorremmo rammentare al Sindaco che lo scorso 9 settembre 2014 noi dell’Associazione “La Giusta Scuola” siamo stati ricevuti da Lei nel suo ufficio”. Così, gli associati de La Giusta scuola, “Avevamo 10 punti da discutere, e il primo punto era proprio il caso del gas radon di via Tremiti.Lei molto serenamente ci rispose che il livello del gas radon era pari a” zero” e che non era

necessaria nessuna bonifica. Quindi noi abbiamo chiesto di visionare un documento firmato da un esperto che lo provasse. Non avendo avuto nessuna prova in data 9 ottobre 2014 abbiamo inviato un esposto per la scuola di via Tremiti ai vari enti e anche al Comune di Termoli, dal quale non ci è pervenuto nulla; qualche ente ci ha risposto,tra cui la Prefettura che ha comunicato (con prot.0053578 del 21/11/2014) che “è stato interessato il Sindaco di Termoli in ordine alle circostanze segnalate”. Dunque è l’Associazione “La Giusta Scuola” che si è attivata e non la Vostra Amministrazione a effettuare la bonifica spontaneamente: “Date a Cesare quello che è di Cesare”. Come mai lo STATO ITALIANO impone

una figura di un Esperto Qualificato all’ Art.77 del D.Lgs. 230/95 e ss.mm.ii. che obbligatoriamente deve avere: laurea o diplomi universitari (laurea breve) in fisica o in chimica o in chimica industriale o in ingegneria, un periodo di tirocinio di almeno 120 giorni lavorativi presso strutture che utilizzano sorgenti per le quali è richiesta l’abilitazione di 2° grado e sotto la guida del relativo esperto qualificato? Un motivo ci sarà... Vogliamo sottolineare che la bonifica per ridurre la concentrazione di radon è stata eseguita da un ARCHITETTO ( quindi in disaccordo da quanto richiesto dalla legge) e in una STRUTTURA PUBBLICA:pertanto i certificati a firma della MI.AM sono

solo da considerare come dei rapporti di prova inerenti le misurazioni condotte. Nessuno di questi professionisti compare nell’elenco fornito dal sito del Governo Italiano (www.lavoro.gov.it/sicurezzalavoro/MS/EspertiQualificati/Pages/default.aspx). A seguito di tutto ciò crediamo che l’Amministrazione Comunale non abbia rispettato le giuste normative. L’Associazione continuerà a vigilare sulla questione radon per le altre scuole (il cammino sarà ancora lungo). Una politica GIUSTA e TRASPARENTE spetta di diritto ad ogni cittadino di uno Stato democratico e politicamente egualitario. Vedremo se le risposte della Prefettura e della Procura coincideranno con le Vostre”.

Palio San Nicola, è polemica Sulla mancata autorizzazione da parte del Comune della Giostra degli anelli GUGLIONESI. Archiviata la festa patronale di Sant’Adamo Abate, l’attenzione a Guglionesi è tutta orientata al palio di San Nicola, che lo scorso anno non si disputò e che provocò numerosi strascichi e polemiche, tanto da far uscire allo scoperto in tempi non sospetti il direttivo dell’omonima associazione promotrice. “La vicenda del rilascio dell’autorizzazione per lo svolgimento della Giostra degli anelli del Palio di San Nicola in programma a Guglionesi ogni 8 agosto, va avanti ormai da anni, e precisamente da quando a governare la città è il sindaco Antonacci. In special modo negli ultimi due anni ha fatto sì che tale evento, riconosciuto a livello nazionale quale simbolo della nostra cittadina, non potesse essere organizzata. A nulla sono valse le richieste della nostra associazione di considerare la manifestazione della Giostra degli anelli non competitiva . Il primo cittadino si è mostrato sordo ed indifferente alle nostre spiegazioni adducendo sempre la stessa giustificazione ovvero che la Giostra degli anelli, prevedendo l’impegno di equidi, deve essere soggetta a verifiche e controlli sugli animali oltre che all’intera manifestazione così come previsto dall’ordinanza ministeriale ignorando che tali prescrizioni non trovano piena rispondenza nell’ordinanza Martini del 4 settembre 2013. Nel 2015 il Consiglio Regionale del Molise approva la legge n. 5 del 26 marzo 2015– la quale all’art.1, comma 4 sancisce che la nostra manifestazione non è assimilabile ad una competizione agonistica tra animali ma si tratta di una semplice esibizione di equidi, configurabile nella categoria di ‘mostre, sfilate e cortei’ e quindi non necessita di tutto ciò che veniva richiesto negli

anni precedenti essendo sottratta sia alle prescrizioni del decreto Ministeriale che al parere della Commissione Comunale di Vigilanza sui pubblici spettacoli. Lo stesso consiglio regionale con successiva legge del 04 maggio 2015 n.8-art.38- riconosce, istituzionalmente nel Molise e a livello nazionale, il Palio di San Nicola di Guglionesi per la sua rilevanza storicoculturale e la inserisce nell’elenco delle manifestazioni storiche-culturali autorizzate dalla regione ai sensi dell’art. 3, comma 1,della legge nazionale 20 luglio 2004 n.189. Di fronte ad un testo di legge, chiaro e semplificativo, è impossibile non concedere l’autorizzazione. Impossibile per tutti tranne che per il Sindaco Antonacci che riprova ancora una volta nell’intento di far saltare anche la XXI edizione della Giostra degli anelli, invitando la nostra associazione ad osservare

talune prescrizioni evidenziate dalla commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli per l’edizione 2014 e di sanarle altrimenti niente autorizzazione. In barba alla normativa vigente, il sindaco tenta di abusare del suo potere istituzionale ma questa volta il suo giochetto non può riuscire perché, l’associazione ha già inoltrato un primo esposto per denunciare l’accaduto al prefetto e al presidente della Giunta regionale e non è da escludersi che tale atto possa giungere ad altre Autorità . A mali estremi, estremi rimedi. Dal momento che i Comuni sono tra i soggetti attuatori chiediamo, quindi, che il sindaco di Guglionesi provveda tempestivamente (già avrebbe dovuto farlo) a rilasciare l’autorizzazione ad effettuare la Giostra degli anelli del Palio di San Nicola –XXI edizione -in applicazione della legge regionale n. 5 del 26.03.2015 perché è un nostro diritto poter proseguire con la massima celerità e serietà al raggiungimento degli obiettivi programmati. Basta con i finti buonismi, siamo stanchi di aspettare, vogliamo i fatti. Vogliamo l’applicazione della legge regionale senza favoritismi e clientelismo. Vogliamo fare la festa con dignità e fierezza di popolo accontentandoci di quello che possiamo realizzare con le risorse a disposizione, cercando di non far scomparire, ove possibile, le nostre belle tradizioni. La cultura del dubbio e dei sospetti le lasciamo a coloro che non vogliono fare nulla per il nostro paese e fanno solo chiacchiere ed a coloro che si ergono a difesa della nostra identità senza conoscere e provare i veri sentimenti, sensibilità, stati d’animo e storia che hanno sempre contraddistinto il popolo Guglionesano”.



15

Opinioni

30 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ecco perchè il calcio in provincia sarà sempre più duro di Gennaro Ventresca La generazione con pollici e indici puntati sullo smartphone è anche quella che poco si chiede perché mai per un ripescaggio in Lega Pro si debbano versare, a fondo perduto, ben 500mila euro. L’equivalente del vecchio e caro miliardo dei giorni radiosi in cui il nostro Paese usava la lira. L’oggi degli sms è anche quello della sfacciataggine. Eppure non c’è un solo soggetto che non continui a parlarci della crisi e delle sue conseguenze. Il piccolo mondo del dramma dei calci d’angolo è solo un piccolo e semplice specchio dei tempi. Tolta la Serie A e qualche modesta eccezione della B il resto è fuffa. Poco conta la provincia, il cuore, la maglia, l’appartenenza e compagnia cantando. Chiedono solo soldi per far girare la giostra che continua a ingrassare i signori del Palazzo e a offrire, ancora per poco, ingaggi consistenti a un esercito di calciatori. Molti dei quali, per come sono messi tecnicamente, meriterebbero un consiglio spassionato: “Andate a lavorare”. Facciamo un po’ di conti. Prendendo in esame la squadra del nostro cuore (almeno del mio lo è di sicuro). Se per ipotesi volesse aspirare a salire per decreto in Lega Pro (come mi piacevano di più i tempi in cui c’era la C/1) dovrebbe assicurare, assieme alle scartoffie, un bonifico da mezzo milione. Affiancando il

MILANO. Grande l’attesa e grande il riscontro, per la relazione scientifica al Congresso A.R.T.O.I. di Milano, in cui Stefania Meschini, ricercatrice dell’ Istituto Superiore di Sanità, e Giovanni Occhionero, Chimico farmaceutico, hanno illustrato alla comunità scientifica internazionale i dettagli di una ricerca sulle attività antiproliferative e antitumorali del composto formato da estratto di Prunus Spinosa “Trigno” e CAN, complesso attivatore nutraceutico. Continuano infatti gli studi su questa formulazione, ottenuta in due anni di ricerche e partendo dallo studio della pianta raccolta in Molise. Per il momento “in vitro”, la ricerca ha dato risultati sorprendenti, come ha ribadito alla platea milanese la ricercatrice Meschini, ora impegnata con il suo team a raccogliere ulteriori dati, sempre “in vitro” sulle attività – a livello cellulare – che sono alla base dell’ azione apoptotica che fa perdere alla cellula tumorale la possibilità di proliferare. Il complesso Prunus Spinosa + CAN, utilizzato su linee cellulari umane di istotipi diversi – ha spiegato la ricercatrice – ha mostrato una massiccia azione antitumorale. Giovanni Occhionero, chimico farmaceutico, ha sottolineato la radice “tutta naturale” – oltre che tutta italiana della ricerca:

Per il ripescaggio in Lega Pro servono due milioni

tutto con il versamento dell’iscrizione e una fideiussione bancaria. Il tutto per un altro mezzo milione. Facendo di conto il nostro presidentepaperone prima ancora di ordinare ai suoi tec-

nici di fare la squadra dovrebbe tirar fuori un bel milioncino, tondo, tondo. Con una certa approssimazione per affrontare poi la stagione, a secondo gli obiettivi, ci vorrà

almeno un altro milione. Come dire: per far divertire un modesto numero di tifosi bisognerebbe mettere mano a due milioni. Sul divertimento dei tifosi va subito detto che non è certo assicurato. I conclamati supporter, infatti, appena le cose non dovessero andare per il meglio sarebbero i primi a contestare la proprietà e i vertici societari, per girare le spalle. E darsi appuntamento per tempi migliori. Il calcio di terza serie si è ristretto incredibilmente. Si è ridotto a poca cosa, per caduta, quello di quarta serie, ovvero la nostra Serie D. Non torneranno più i tempi in cui si aspettava la domenica per andare alla partita. Ora il calcio “vero” si vive soprattutto in tv. Come comprovano i sette milioni di abbonati tra Sky e Mediaset. E le desolanti immagini degli stadi vuoti che ci giungono in salotto, anche per le partite della cadetteria. A Roma, dove si comanda il pallone, intanto chiedono sempre più soldi. E annunciano che quello che sta per cominciare sarà l’ultimo anno dei ripescaggi. Tra un anno chi non potrà permetterselo se ne starà a casa. E i campionati di Lega Pro anziché a tre gironi si rimpiccioliranno a due.

Prunus Spinosa alla comunità scientifica Attività antitumorale del complesso attivatore nutraceutico parlando del Molise e dell’ area incontaminata del fiume Trigno, da cui proviene la pianta chiamata tradizionalmente allo stesso modo. Trigno M è anche il nome del preparato naturale, già comunicato al Ministero della Sanità e oggetto di brevetto in pari quota tra ISS e Biogroup, che in futuro sarà reso disponibile dall’ azienda che al momento è impegnata scrupolosamente nell’ ottimizzazione delle fasi di produzione. Questo preparato, ha spiegato ancora Occhionero – rispetta le norme vigenti in fatto di integratori – per questo potrà essere utilizzato, una volta disponibile, a supporto delle terapie convenzionali. Tema questo importante per i professionisti della medicina biointegrata che hanno affollato l’aula del VII Congresso Internazionale del’Artoi (dal tema “Integrative Care and nutrition in oncology”). Evento nel quale è stato impegnato, come moderatore della sessione su oncologia e nutrizione, il dott. Franco Mastrodonato, Presidente della SIMeB, Società Italiana di Medicina Biointegrata.


Hotel “Le Cupolette�

Riparte la stagione estiva Sabato 13 giugno 2015 riapre la piscina

C.da Santa Maria delle Macchie, sn - 86019 Vinchiaturo (CB) Italy Info: +39 0874 340043 Fax +39 0874 340038 www.lecupolette.com - lecupolette@gmail.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.