Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 71 - giovedì 26 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Questa volta non perchè il senatore ha ritenuto sottolineare come, finalmente, il presidente Frattura abbia iniziato a seguire gli indirizzi che i tre parlamentari avevano tentato di impartigli. Bensì, per la questione scuola. Ha pronti già tre emendamenti per l’innalzamento dell’obbligo scolastico da 10 a 12 anni e l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche in tutti i bienni delle scuole secondarie superiori.
Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni
Il Pinocchio della politica molisana: Cristiano Di Pietro Dice di essersi ridotto lo stipendio del 40% ... Guarda il naso che cresce come a Pinocchio servizio a pagina 2
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. L’assessore regionale ai Lavori pubblici, di tanto in tanto, sembra tirare fuori dal cilindro il coniglio del prestigiatore. Prima, i 23 milioni di euro della Metropolitana leggera; oggi, gli 11 milioni per il fiume Biferno. Sembrano, per davvero, dei maghggi che ricalcano vecchi e desueti schemi delle passate legislature. Mentre il Molise stradale, ferroviario è a terra l’assessore cerca di dilettare i molisani con la cascata di soldi.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
26 marzo 2015
Indennità, promesse e memoria corta Quando il 5.4% vale il 50%. Quando le promesse non sono un debito Vabbè, ma così è troppo facile! Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un video in cui Cristiano Di Pietro, in campagna elettorale, prometteva solennemente (“Perché noi facciamo un patto con gli elettori e i patti si rispettano!”) che, se dopo cento giorni di governo Frattura, le indennità dei consiglieri non sarebbero state dimezzate lui ed il suo movimento sarebbero usciti
dalla (eventuale) maggioranza, per passare all’opposizione. Contestatogli a mezzo stampa un ritardo di circa seicento giorni, il consigliere, nella giornata di ieri, fa sapere, urbi et orbi, che con loro al governo i costi della politica si sono ridotti del 40%. Dimentica, però, diverse cose il consigliere: che il 40% non equivale alla metà, che i “costi della politica” sono cosa
molto diversa dalle indennità di carica (di cui lui parlava e prometteva), ma soprattutto che noi non siamo stupidi. Per sua stessa ammissione, infatti, le indennità di carica sono passate da 11.100 euro a 10.500 con un taglio, udite udite, di ben 600 euro (5.4%). Così è davvero troppo facile. A questo punto promettiamo di tornare presto sull’argomento. Carte alla mano.
Mai prima di adesso si sono visti tanti e così qualificati momenti di “ribellione” al fatalismo e, soprattutto, alla classe dirigente
Tra fine aprile e i primi di maggio il Molise indignato torna in piazza per più giorni e con più argomenti
Lievita. Lievita, la comune volontà di creare un nucleo contestativo nei confronti della politica (non politica) della Regione Molise che permanga oltre le circostante e le manifestazioni occasionali, sta crescendo a vista d’occhio. Le varie sigle che compongo la geografia del malcontento si sono trovate d’accordo nell’allestire tra fine aprirle e i primi di maggio una serie d’in contri in piazza Municipio a Campobasso, dove ciascuna (delle sigle) porterà le proprie ragioni del dissenso nei confronti della governance regionale, per poi confluire in unica conclusiva manifestazione di protesta. Ciò perché, al di là delle cause che stanno avvelenando il clima sociale, c’è la necessità di creare un focolaio intellettuale e culturale che rimetta al centro della società civile il ruolo primario che le compete per evitare di trasformarsi in uno stato perenne d’insoddisfazione e in una perenne espressione di vittimismo. Riattivare
L’INTERVENTO di Giovanni Muccio* Il Movimento regionale del Guerriero Sannita nota l’assiduo impegno del Consigliere regionale Cristiano di Pietro sul fronte delle problematiche riguardanti i cinghiali ma nessuno impegno rileva sul fronte del dimezzamento degli enti pubblici e sul dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali. E’ notorio che il Movimento è stato vicino all’IDV, supportandolo da solo alle Provinciali del 2011 con una propria lista, contro l’allora Centrosinistra, perchè convinto delle idee e dei valori che esprimeva a livello nazionale e che Cristiano Di Pietro nel Molise incarnava più di altri. Riecheggiano ancora, a distanza di tempo, nelle mente del sottoscritto, le af-
quindi il valore della partecipazione alla vita politica; riattivare il diritto/dovere di esercitare il controllo sull’operato degli eletti nelle istituzioni; reclamare a gran voce il rispetto dei diritti costituzionali. Il progetto è chiaro e condivisibile: dall’esercizio legittimo e salutare
della protesta si intende passare ad uno stato di positiva conflittualità andando a cogliere, nel loro particolare e nel loro insieme, i problemi economici, le linee programmatiche, il piano degli investimenti, la salvaguardia della salute e dell’ambiente affinché vengano affrontanti con
tempestività e possibilmente risolti per il meglio. Una parte della politica molisana interpretata dal senatore Ruta s’è resa conto del ritardo che conduce e dell’inefficienza ch’esprime. L’abbrivo è significativo di una sensibilità che sta riemergendo anche da quella sponda, per cui davvero i tempi si vanno maturando per un cambiamento che inizi a dare qualche risultato pratico. Ora più che mai, pertanto, è necessario tenere alta la tensione, farla sentire sul collo degli amministratori regionali, costringendoli ad uscire dal sonno della ragione. La sortita critica (e autocritica) di Ruta non va glissata; magari ulteriormente spinta affinché incida più a fondo sul dibattito che la società civile molisana mobilitata dagli Indignati, dai Comitati e dalle Associazioni sta tenendo in piedi e che tra fine aprile e i primi giorni di maggio vuole sublimarsi in quella che abbiano detto “grande manifestazione” di protesta.
Di Pietro solo per i cinghiali fermazioni dello stesso Cristiano Di Pietro:” L’IDV ha sancito l’accordo con il Centrosinistra, in appoggio a Paolo Di Laura Frattura come candidato Presidente della Regione; il nostro programma elettorale e stato approvato e sottoscritto dal candidato Paolo Di Laura Frattura e soprattutto è stato sottoscritto che nei primi 100 giorni si aboliranno tutti quegli enti inutili, che servono a dare posti a politici non eletti, e si dimezzeranno le indennità dei consiglieri regionali. Questo per noi è quanto basta per fare un’alleanza ed andare avanti”. I 100 giorni sono trascorsi, anzi abbiamo superato i 700, e gli “enti inutili” non solo non sono stati aboliti, ma all’ente
più inutile di questa regione – l’Autostrada del Molise SpA – è stato nominato come Presidente l’ex segretario regionale amministrativo dell’IDV; del dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali nemmeno l’ombra, anzi a nessuna presa di posizione si è assistito su tale argomento. Questo Movimento crede pertanto opportuno e coerente che Cristiano Di Pietro, che rappresenta una forza politica non indifferente all’interno del Consiglio regionale, non perda tempo a ricercare all’interno del Consiglio regionale, consiglieri disposti a fare il “salto della quaglia” per supportare in caso di necessità il Presidente Frattura,
sono piene le le Amministrazioni a guida Centrosinistra di questi soggetti da Campobasso, Isernia e Termoli, tanto che il Movimento è convinto che non si possa più parlare di Amministrazioni di Centrosinistra, cominci invece a pretendere con determinazione dal Governatore Frattura l’impegno sottoscritto da entrambi di abolire gli enti inutili e dimezzare le indennità dei consiglieri regionali, cosa quest’ultima chiesta da cica 6.000 molisani con una proposta di legge di iniziativa popolare. A ciò si aggiunge che la relazione annuale della Corte dei Conti del Molise si è soffermata proprio sulla necessità della riduzione dei costi della politica.
Non fine a se stessa, ma espressione di una saldatura morale e popolare a sostegno del diritto dei molisani ad avere una classe politica all’altezza del compito. Nel nostro caso all’altezza di affrontare i limiti della crisi economica per superarli. e non standosene con le mani in mano, ripiegata su se stessa e abbarbicata ai vantaggi sociali ed economici di cui dispone. Qualcuno, sulla scorta delle delusioni sofferte per via di una società civile molisana maggioritariamente vocata alla rassegnazione e alle forme deleterie dell’assistenzialismo, potrà obiettare che c’è un eccesso di ottimismo intorno alle preannunciate iniziative popolari. Sarà anche vero. Ma è vero anche che mai prima di adesso si sono visti tanti e così qualificati momenti di “ribellione” al fatalismo e, soprattutto, alla classe dirigente al governo del Molise. Dardo
Non è più tempo di far finta che tutto va bene, è il momento di agire, di dare dei segnali concreti al popolo elettore; il problema che si ravvisa in questo periodo storico è proprio il progressivo distanziarsi del cittadino dalla politica regionale. L’individuo non solo non si sente orgoglioso di appartenere alla comunità molisana, ma è addirittura entrato in conflitto con il Governo regionale e la politica in generale, percepita come un lento e gigantesco apparato burocratico sulla cui cima ha nidificato una casta di privilegiati, il cui unico scopo è mantenere se stessa, vampirizzando le energie degli stessi cittadini. *Presidente regionale del Guerriero Sannita
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3 26 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il presidente dell’ESU Paglione da la colpa dei ritardi ad un dipendente che va in pensione e “avvisa” gli studenti: occhio alla Finanza
ESU, o la borsa o l’affito... Non è un paese per giovani, l’Italia. Non è una Regione per studenti quella molisana. Nell’edizione di ieri de La Gazzetta abbiamo pubblicato la notizia dei disservizi denunciati dai rappresentanti degli studenti universitari del Molise circa il pagamento puntuale delle borse di studio, da parte dell’ESU (Ente per il diritto allo Studio Universitario), ente sub-regionale. I ragazzi lamentano il fatto che le rate delle liquidazioni delle borse vengano effettuate senza un preciso schema e senza una regolare soluzione di continuità; ad capocchiam, come dicevano i latini. Ma soprattutto con enorme ritardo. “Ci sono le matricole 2013/2014, ad esempio, che ancora aspettano, dopo quasi due anni, i due terzi della borsa vinta...” scrive Massimo Pezzullo, studente SSPL Unimol. A questa precisa contestazione ci si aspetterebbe una replica da parte dell’ESU al-
trettanto puntuale; stiamo parlando di istruzioni superiori a confronto, del resto. Ma a leggere la nota inviata da Candido Paglione, il presidente ESU, scappa davvero da ridere. I ragazzi parlano di due
anni di ritardo per la liquidazione dei due terzi della borsa, lui replica: “Sono molto sorpreso della presa di posizione di alcuni studenti sui ritardi nell’erogazione della seconda rata delle borse di
studio. La prima rata, intanto, è stata corrisposta con grande celerità nello scorso mese di dicembre…”; fischi per fiaschi, sembrerebbe, ma il meglio viene quando il presidente offre un’ilare giustificazione ai ritardi (che comunque è costretto ad ammettere): “I ritardi – informa infatti Paglione - saranno colmati in tempo breve perché dovuti a una ragione pratica e semplice: è andato in pensione il dipendente al quale erano demandate queste mansioni e il nuovo addetto sta operando al meglio, ma soltanto da pochi giorni. Del resto, il nuovo CdA dell’ESU è, come noto, insediato da pochi mesi ed ha affrontato da subito alcune criticità tra cui proprio la riorganizzazione del personale.” Troppo bella davvero: un dipendente va in pensione ed il consiglio d’amministrazione deve affrontare, da mesi (!!!), la criticità della riorganizza-
zione del personale? Se oltre alla pensionamento, qualcun altro dipendente si fosse ammalato, sarebbe venuto giù il mondo, evidentemente. Cose da non credere. Ma non finisce qui. Dopo aver giustamente ricordato, con orgoglio, che quest’anno saranno erogate ben 186 borse di studio (vedremo poi con che tempi), con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente, il presidente Paglione si esibisce in una triste e neanche troppo velata minaccia: “…informo tutti che, la Guardia di Finanza ha avviato i controlli per la verifica della veridicità della documentazione e delle dichiarazioni per accertare che tutti i fruitori delle borse ne abbiano effettivamente diritto.” Tombola! Mancano giusto le bacchettate sulle mani e gente in ginocchio sui ceci, dietro la lavagna. Peccato che siamo all’Università e non alle elementari. Di trent’anni fa.
“Precari sanità, la soluzione è nella direzione da noi auspicata” I parlamentari Ruta, Venittelli e Leva sottolineano il provvedimento di Frattura CAMPOBASSO. “L’approvazione all’unanimità della legge regionale, così come proposta dal Presidente della Giunta regionale, con la quale viene salvaguardata la continuità lavorativa ad oltre cinquecento tra medici, infermieri ed operatori alle dipendenze dell’Asrem, è un segnale chiaro e concreto nella direzione delle azioni e misure straordinarie da noi auspicate con forza, da mettere in campo per contrastare la crisi occupazio-
CAMPOBASSO. “La legge regionale sul personale della sanità approvata nell’ultimo Consiglio Regionale affronta e risolve il problema del precariato nel comparto per alcune situazioni in scadenza. Questo provvedimento, quindi, è stato molto utile. Esistono ancora però molte criticità che vanno affrontate”. A sostenerlo è il consigliere regionale, Michele Iorio. “Negli ultimi anni, durante la mia gestione, sul personale si sono ottenuti risparmi per 6 milioni di euro, riducendo la dotazione complessiva di circa 1000 unità. Si è dunque sostanzialmente raggiunto l’obiettivo previ-
nale e reddituale che stringe ancora il Molise e l’Italia. Nella stessa direzione la proroga dei contratti ai dipendenti dei centri per l’impiego delle due province molisane”. A sottolinearlo sono i parlamentari, Roberto Ruta, Danilo Leva e Laura Venittelli. “Questa è la determinazione e la tempestività che servono per creare quel clima di fiducia e di condivisione nella nostra comunità molisana e in quanti credono
che il lavoro sia lo strumento principale che affranchi dalla povertà e il mezzo principale per dare sostanza all’ideale della libertà e del diritto di cittadinanza. Altre importanti vertenze attendono altrettanta determinazione. La stessa considerazione e valenza costi-
tuzionale vale per il diritto alla salute ed ad una vita dignitosa. Proprio su questo tema terremo apposita conferenza stampa, venerdì prossimo 27 marzo 2015, alle ore 11.30 presso la sede del PD in Campobasso, in via Ferrari.”
“Sanità, ora bisogna procedere al riordino del sistema regionale” A sottolinearlo, è il consigliere Michele Iorio sto dal Piano di Rientro. Oggi, ogni variazione sul numero degli addetti, va sicuramente parametrata alla riorganizzazione in corso di approvazione. Sono certo che per il rispetto dei LEA qualsiasi riforma si attui, comporterà il mantenimento e anche l’ampliamento della forza lavoro. Se si riutiliz-
zeranno, infatti, le riconversioni delle strutture ospedaliere e territoriali si potranno, di pari passo, “riconvertire” le persone che lavorano. Pertanto, ora, non c’è bisogno di licenziare o ridurre le dotazioni organiche che, invece, certamente in futuro andranno ampliate, specie in alcuni settori.
Alla luce delle attuali disposizioni legislative promuoverò una discussione in Consiglio Regionale per giungere ad una regolamentazione della materia, anche attraverso una direttiva, allo scopo di restituire tranquillità all’intero Sistema Sanitario e facilitarne il riordino”.
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4 26 marzo 2015
Organizzato per domani dall’università il convegno sulle politiche attive del lavoro con la partecipazione del sottosegretario Baretta
La coperta politico-scientifica sul Piano Garanzia Giovani Solo qualche settimana fa la Regione ha concluso la rimodulazione del Progetto dopo essere stato ampiamente osservato dal ministero dell’Economia “Politiche attive del lavoro e disoccupazione giovanile: la sfida Garanzia giovani“: è il tema dell’incontro di domani (ore 10) presso la sala Enrico Fermi della Biblioteca dell’Ateneo, in viale Manzoni. L’università in soccorso della Regione in chiara difficoltà nella impostazione del progetto che riguarda gli investimenti europei per la formazione e l’occupazione giovanile (Garanzia Giovani), con un apparato scientifico altamente qualificato e con la presenza del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Solo qualche settimana fa la Regione ha concluso la rimodulazione del progetto dopo essere stato ampiamente osservato dal ministero dell’Economia. L’arrivo del sottosegretario può essere letto come una garanzia. E meno male. Almeno si potranno recuperare i mesi stoltamente perduti.
Va detto pure che il Piano Garanzia Giovani trova difficoltà a decollare anche a livello nazionale, ma ciò non rileva. Rileva invece che l’incontro
d i domani sia stato organizzato dall’università degli Studi del Molise in collaborazione con la rivista Res, il trimestrale dell’associazione
AReS presieduta dal sottosegretario all’Economia Baretta. Una mano lava l’altra, ed entrambe lavano il viso di un evento promozionale che torna utile ad entrambi. Ai lavori parteciperanno, oltre a Baretta, il rettore Gianmaria Palmieri, il direttore del Dipartimento Giuridico Stefano Fiore, il presidente del Corso di Giurisprudenza Maria Novella Bettini. Le relazioni saranno svolte da Franco Liso (Sapienza Università di Roma) su Disoccupazione e politiche attive
del lavoro: un po’ di storia ; da Francesco Pastore (Seconda Università degli Studi di Napoli) su I modelli di transizione scuola lavoro in Italia e in Europa ; da Francesco Giubileo (Centro Studi Gruppo Clas) su Garanzia giovani: attuazione e problemi del programma; da Massimo Pillarella (Regione Molise) su L’attuazione di Garanzia giovani nella Regione Molise e da Michele Petraroia (Vice Presidente della Regione Molise, Assessore al Lavoro) su Regione e Università insieme per una gestione integrata delle politiche del lavoro. Insieme solo quando ci sono per lo mezzo finanziamenti. Putroppo. Le conclusioni saranno dell’onorevole Pier Paolo Baretta (Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, presidente associazione AReS).
Forestali, c’è il sì dell’Arsiam Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Agli operai assicurato il lavoro per tutto l’anno in corso
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
CAMPOBASSO. I sindacati dei lavoratori forestali hanno espresso soddisfazione per l’accordo siglato con l’Arsiam. Garantita la continuità occupazionale per gli operai forestali con certezza delle giornate lavorative nell’attività cantieristico forestale e servizio antincendio boschivo per il 2015. Impegnati i fondi per l’aumento dell’indennità chilometrica e per i dispositivi di sicurezza e tutela dei lavoratori. L’Assessorato all’Agricoltura pone grande attenzione alla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, dando rilievo e centralità ai temi della fo-
restazione e della tutela ambientale e manifestando grande sensibilità per le prospettive occupazionali e la stabilizzazione delle giornate per il medio e lungo periodo degli operai forestali. Ringraziamo l’Assessore Facciolla e il direttore dell’Arsiam Iacobucci, per l’impegno profuso e la grande disponibilità alle buone relazioni sindacali che permetto la condivisione di un percorso teso alla programmazione dell’attività cantieristico forestale e di servizio antincendio al fine di tutelare il territorio e dare certezza lavorativa per gli operai forestali.
TAaglio lto
5 26 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il paradosso della Provincia: si grida allo scandalo di un Ente in difficoltà per mano altrui, dimenticando la propria
Vabbene il lamento greco, ma sul piano delle entrate cosa è stato fatto? Una delle entrate più rilevanti per la Provincia è costituita dalle concessioni per gli accessi sulle strade provinciali: 1000 chilometri e più di strada e migliaia di accessi: molti abusivi e non sanzionati, molti sfuggiti chissà come ai rilievi, e solo pochi registrati come elementi attivi Lo scarso gradimento alle critiche da parte del presidente della Provincia De Matteis impone al cronista di reiterarle, magari con maggiore puntualità, al fine di reggere alla deontologia più che alle rimostranze. La Provincia è in fase di cambiamento, anzi di deperimento, malridotta dalla riforma Renzi che porta il nome del suo braccio destro, il sottosegretario Delrio. Colpevoli anche i drastici tagli delle rimesse finanziarie del governo e, per sovrappiù, i debiti non onorati della Regione cui la Provincia per alcuni lavori stradali ha anticipato il finanziamento. Sta di fatto però che a queste oggettive condizioni di difficoltà non è corrisposta una adeguata e dovuta azione di contrasto né, tanto meno, una proficua azione amministrativa, soprattutto sul fronte delle entrate. Il lamento greco che proviene da Palazzo Magno va capito, certo, ma anche criticato. Avesse posto in essere un’azione amministrativa adeguata alla sopravvenuta difficoltà finanziaria dell’ente, il presidente e con lui lo staff dirigenziale di cui dispone e al quale riserva la più ampia comprensione e tolleranza, avrebbero dovuto, per fare un esempio stringente e concreto, affrontare e
L’INTERVENTO Il territorio coglie sempre più l’attenzione che merita, ma non da tutti! Pensiamo che il Molise, grazie ai cittadini onesti e attenti, abbia una consapevolezza maggiore di ogni altra regione al riguardo e il Forum dei territori si sente responsabile di questa custodia. Insistiamo nel porre la dovuta attenzione all’agricoltura e al suo domani. Lo diciamo perché è l’agricoltura l’attività principale del territorio e, come tale, quella che rischia di più quando allorquando ci saranno i tanti paventati insediamenti, soprattutto l’ampliamento della Momentive e Zuccherificio riciclato in biomasse con una mega centrale
garantire con decisione e con proprietà di procedure una delle entrate più rilevanti per la Provincia, costituita dalle concessioni per gli accessi sulle strade provinciali. Mille chilometri e più di strada e miglia di accessi: molti abusivi e non sanzionati, molti sfuggiti chissà come ai rilievi, e solo pochi registrati come elementi attivi. Un buco sostanziale, che non deve essere sottovalutato specie nel momento in cui si grida allo scandalo di un Ente in difficoltà per mano altrui, dimenticando la propria. Ci sarà un dirigente del servizio finanziario che ha rilevato que-
sto vistoso deficit? Oltre ad esserci, è pure segretario provinciale, una commistione di ruoli non propriamente corretta e, visti i magri risultatati del servizio, non propriamente soddisfacente. Ne abbiamo fatto cenno prima. Le previsioni di bilancio alla voce specifica degli accessi hanno sempre indicate entrate di euro per centinaia di miglia se non per milioni, ma alla resa dei conti il massimo non ha superato i 150mila euro: una bazzecola. Eppure il regolamento per le concessioni stradali, di spazi ed aree pubbliche, attraversamenti ed ac-
cessi e per la disciplina degli impianti di pubblicità (Cosap) è particolarmente dettagliato al riguardo. Una diversa attenzione alle disposizioni e alla loro pedissequa applicazione avrebbe potuto alleggerire il peso finanziario in termini concreti, certamente utili a ridurre le scarse rimesse governative e i debiti non onorati da parte della Regione. Il divario tra previsione dell’entrata (fondata sui rilievi effettivi e presunti degli accessi e delle violazioni sanzionabili) e il dato consuntivo, invita a ritenere che ci sia stata tolleranza, quantomeno, per non dire mancata tutela degli interessi pubblici. La storia non è nuova, ha anni di carenze e manchevolezze alle spalle che, stando ad una stima approssimata, avrebbero provocato danni per diversi milioni di euro. Presto detto, se si considera che le sole concessioni per i circa 15mila accessi censiti potrebbero produrre circa 900mila euro all’anno oltre agli interessi e alle sanzioni, pari a 150 volte il canone regolamentare, per le occupazioni abusive. I numeri non mentono. Dinanzi a questa rappresentazione non senza stupore si deve registrare la mellifluità della lettera che la Provincia ha inviato agli oc-
Ma esiste in Regione l’assessore all’Ambiente? che assorbirebbe tutta la superficie coltivata per fare delle monoculture a spese del cibo. Abbiamo appreso una cosa molto grave riguardo al comportamento dell’assessore all’agricoltura: sta svilendo in ogni modo la possibile e difficile rinascita dello Zuccherificio disincentivando ad esempio le coltivazioni di bietole e gli acquisti di zucchero molisano. Inoltre, potete immaginare il nostro pensiero a proposito della Momentive: “Più chimica, più morti”. Chiediamo a tutti di bloccare il percorso in atto e far rimangiare a tutti
ed anche al sindaco di Termoli la sua approvazione. Anche qui la domanda è: ma chi è l’assessore all’ambiente di questa regione che
applica il silenzio su ogni situazione a rischio per il territorio, la sua agricoltura, la qualità delle sue produzioni e la salute delle persone e della natura? Chi è? E, se c’è, batta un colpo. Una persona che ha a cuore il Molise non avrebbe bisogno di impegnare le strutture per sapere quello che già i cittadini sanno e lo sanno sulla loro pelle, ma solo di dire No e rinviare tutto al mittente. La questione dell’allargamento della Momentive è una questione ancora più grave della stalla della Granarolo, battaglia contro Ruta, Facciola e
cupanti sprovvisti di autorizzazione, per invitarli a regolarizzare l’accesso, con l’avvertimento che qualora la procedura dia esito favorevole saranno dovuti, tra gli altri, “gli eventuali canoni pregressi per ciascun anno dalla realizzazione del’accesso”. Nella stessa lettera viene prevista l’applicazione della sanzione di 168 euro nel caso in cui venga richiesta la regolarizzazione dimenticando (?) che in base alla legge 285 del 1992 , “il rilascio dell’autorizzazione non esime dall’obbligo di pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria” dovuta per il solo fatto di aver aperto abusivamente un accesso stradale. Quante sanzioni sono state applicate ad oggi, visto che le lettere inviate sono tutte riferite ad accessi abusivi? Quanti canoni sono stati versati rispetto alle concessioni autorizzate; e per i canoni non versati cosa è stato fatto? Facile desumere che l’Ente non conosca le reali concessioni rilasciate e/o di fatto esistenti, costretta (paradossalmente ) a chiedere lumi ai diretti interessati. E poi si dice che non ci sono soldi! Forse non ci sono gli amministratori e nemmeno i dirigenti. Dardo
Frattura, nella quale il territorio vinse contro una visione suicida e in difesa di un Molise bene comune. Popolo del Basso Molise sveglia! Scelte scellerate creano un quadro di morti annunciate. Perché aumentano gravemente i rischi per la salute e contemporaneamente riducono l’accesso alla sanità pubblica, incentivando quella privata, che dovremmo interamente pagare in una condizione di impoverimento per mancanza di lavoro? Se il popolo del basso Molise deve trovare altra collocazione, ditelo! Lotteremo invece perchè siate voi e le vostre politiche scellerate ad andar via! Forum dei territori
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Campobasso
26 marzo 2015
Energy manager, i certificati di competenza
Cerimonia ieri presso il comando militare regionale Esercito Molise CAMPOBASSO. Ieri mattina, il Comandante Militare Regionale Esercito “Molise”, Col. Giorgio CATALANO, nel corso di una sobria ed austera cerimonia svoltasi presso lo stesso Comando, ha consegnato i certificati di competenza professionale a sei militari molisani congedati senza demerito che hanno frequentato con successo il primo corso di formazione per Energy Manager. I neo Energy Manager sono: Michele Felice BELPIANO, Mattia DI CICCO, Paolo DI MUCCIO, Silvio MASCITELLI, Antonio MIGNOGNA e Fabiano MINOTTI. L’attività, organizzata dal CME “Molise”, in collaborazione con la Regione Molise, grazie a fondi stanziati dal Ministero della Difesa - Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, ha avuto lo scopo di formare personale responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia nelle imprese. L’Energy Manager, infatti, è una figura introdotta in Italia dalla legge n. 10/91 per gli enti pubblici e privati caratterizzati da consumi importanti, espressi
in tonnellate equivalenti di petrolio (tep). Le lezioni, articolate in 200 ore di pratica e 100 di teoria, sono state condotte da personale qualificato dell’Ente per l’Istruzione e la Formazione (ENIFORM), sotto la direzione del Signor Antonio CARECCIA. L’iniziativa, adottata per la seconda volta in Regione, ha dato, ancora una volta, concreta attuazione alle azioni formative intraprese dal Ministero
della Difesa a livello nazionale e, sul territorio di competenza, dal Comando Militare Esercito “Molise”. Esse sono tese ad individuare e potenziare le capacità professionali dei militari congedati attraverso il conseguimento di qualifiche “appetibili” e “spendibili” sul mercato del lavoro. Ulteriori opportunità sono assicurate dallo stesso Ministero ai giovani volontari attraverso “sessioni di orientamento professio-
nale” il cui fine è quello di valorizzare le conoscenze, le comptenze e le capacità dei militari per garantire loro un qualificato percorso formativo. Presso il CME “Molise”, condotte dal Ten. Col. Nicolangelo CARUSO, quale Ufficiale “orientatore professionale”, sono state già svolte otto sessioni di orientamento a favore dei militari molisani congedati senza demerito che hanno aderito al cosiddetto progetto “Sbocchi occupazionali”, mediante la preventiva compilazione di una scheda anagrafica i cui elementi di informazione sono stati inseriti nella banca dati “Sistema Informativo Lavoratori Difesa” (SILD). Detto Sistema, tra l’altro, si prefigge lo scopo di pubblicare su una vetrina web, il curriculum del giovane militare, permettendo così alle aziende, anch’esse censite nel SILD, di reperire le professionalità richieste e facilitare l’incontro tra la domanda di profilo professionale formulata dalle stesse aziende e l’offerta prospettata dai giovani militari congedati senza demerito. Questi ultimi, inoltre, ai sensi dell’art. 1014, comma 3, del D. Lgs. n.
66/2010, fatti salvi i requisiti previsti, hanno diritto alla riserva pari al 30% dei posti nei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Tale percentuale è elevata al 50% nel caso di concorsi per profili professionali non dirigenziali del Ministero della Difesa. Sempre nei concorsi pubblici, ai sensi degli artt. 2050 e 2051 del suddetto dispositivo di legge, è garantita anche la valutazione delle qualifiche professionali e delle specializzazioni acquisite durante la ferma militare. A margine della cerimonia, il Col. CATALANO ha avuto modo di sottolineare come il CME “Molise” opera sul territorio con costante impegno, mettendo in campo tutte le risorse idonee ad assicurare ai giovani una trasparente, piena ed efficace attività comunicativa e di orientamento sulle varie opportunità professionali e formative offerte dall’Esercito Italiano con particolare riferimento agli strumenti che possano facilitare il ricollocamento nel mondo lavoro dei congedati senza demerito.
ECCELLENTE RISULTATO PER IL LICEO ARTISTICO MANZU’ DI CAMPOBASSO AL 2° MEETING NAZIONALE DI “SCIENZA E ARTE” Per il secondo anno consecutivo il Liceo “Giacomo Manzù” ha partecipato al concorso nazionale“Adotta scienza e arte nella tua classe” indetto da Esplica no profit (Laboratorio per la divulgazione culturale e scientifica nel-
l’era digitale) piazzando in finale ben 19 studenti su oltre quattrocento partecipanti a livello nazionale! Già nel precedente anno scolastico gli alunnidel Manzù avevano riportato premi ed attestati di eccellenza, ma quest’anno l’esito è
stato ancor più favorevole: tutte le 19 opere, realizzate con tecniche multimediali, pittoriche, plastiche, grafiche, hanno ottenuto riconoscimenti! Questi i risultati della premiazioneduranteil secondo Meeting Nazionale svoltosi a Tortona lo
scorso 14 marzo: 1° Premio Sezione Social Network “ Ilike”, 2° e 3° premio Giuria di Qualità, 1° Premio Speciale Scuola Orafa Melchiorre, otto Attestati Speciali di Merito, 11 Attestati di Merito e un Attestato speciale di Merito e Ec-
cellenza al Liceo Manzù. I lavori dei 19 liceali, insieme a quelli degli altri finalisti provenienti da tutt’Italia, saranno esposti al pubblico in una mostra itinerante che Esplica organizzeràin molte città italiane
Lavorare di domenica è vera libertà? di mons. Giancarlo Bregantini
“Lavorare di domenica è vera libertà?” Lo ha detto Papa Francesco nel suo primo discorso all’Università durante l’incontro con il mondo del lavoro. Ancora una volta le PAROLE del Papa “consegnate” al Molise, diventato “la traccia” del convegno che si terrà Giovedì 26 marzo, alle ore 19.00 presso l’auditorium Celestino V , in via Mazzini, 80 a Campobasso. L’evento, promosso dall’Arcidiocesi di Campobasso Bojano attraverso la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Pastorale della Famiglia, la Scuola di Formazione Socio-Politica “Beato G. Toniolo”, l’Azione Cattolica e della
Caritas, si inserisce nel cammino formativo dell’anno che trae ispirazione proprio dai messaggi che il Santo Padre ha donato al Molise. Interverranno: l’Assessore Regionale alle attività produttive, Massimiliano Scarabero, il Sindaco di Campobasso, Antonio Battista, il Direttore Generale della Confesercenti, Mauro Bussoni e il Segretario interconfederale Cisl, Tonino Colozza, in rappresentanza del mondo sindacale. Le conclusioni sono affidate all’Arcivescovo di Campobasso Bojano, Mons. GianCarlo Bregantini (si allega programma). “Pensiamo sia urgente un serio dibattito attorno alla
reale utilità o no dell’apertura domenicale dei negozi, specie dei grandi centri commerciali – ha detto mons. Bregantini -per tre motivi: per la difesa della Persona, della Famiglia e del nostro bel territorio del Molise”. Tra gli argomenti che verranno affrontati una riflessione sulla proposta di legge popolare che intende abolire le “legge Monti”, perché sia affidato alla Regioni il compito di regolamentare questa delicata materia, in modo che si possa decidere a livello locale a seconda delle vere necessità della gente, nel rispetto delle persone. Come si fa in Svizzera
e in Germania. Ci sarà un vivace, seguendo le seguenti tracce: Il riposo festivo è la naturale difesa della dignità della persona, che nel riposo realmente gode del suo lavoro, si ritrova in se stesso, trovando pace e fraternità con Dio e con il prossimo. Capace poi di lavorare con maggior impegno e felicità, sua e dell’azienda. Perché il riposo rasserena ed è lungimirante. Così il riposo è un investimento per il commercio stesso e per tutta la società! E’ auspicabile valorizzare la domenica in modo da dedicare più tempo
ai nonni e ai figli, per poter giocare con i piccoli e dialogare con i ragazzi più grandi, in gratuità e gioia. Cioè perdere tempo con i figli, come ci ha detto papa Francesco, proprio a noi, a Campobasso! E’ importante che la domenica torni ad essere il giorno in cui si visita il nostro bel territorio, con un turismo alternativo, dando la preferenza allo sport e alle relazioni gratuite tra amici. Così si potrà valorizzare la bellezza dei borghi antichi e ricuperare la preziosità del nostro centro storico cittadino.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
26 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Guardia medica, Battista assente” Il Consigliere comunale Tramontano critica il voto contrario espresso sulla situazione di degrado della struttura sanitaria a Campobasso CAMPOBASSO. Il consigliere comunale Alberto Tramontano attacca il sindaco Antonio Battista e la maggioranza per aver bocciato la mozione relativa ai servizi erogati dalla guardia medica di via Toscana a Campobasso, ritenendolo un tema non pertinente al Consiglio Comunale.”Ancora una volta la maggioranza guidata da Anto-
nio Battista ha dato prova di scarsa sensibilità istituzionale e totale disinteresse per i cittadini di Campobasso. I cittadini di Campobasso hanno diritto a prestazioni sanitarie dignitose ed efficaci che, in una sede malsana e poco funzionale, appaiono improbabili( nonostante l’encomiabile lavoro dei medici)” così ha evidenziato
il consigliere Tramontano: “Anche la magistratura, attraverso una sentenza a favore degli operatori medici che lavorano in condizioni di disagio, ha certificato l’insalubrità e l’inadeguatezza dei locali che ospitano la guardia medica. Il centro-sinistra ha bocciato la mozione ritenendo che non fosse di pertinenza del Consiglio co-
munale. Ma il Consiglio comunale, e in particolare la maggioranza guidata dal Sindaco Battista, ha perso una grande occasione per rivendicare il proprio ruolo e per difendere il diritto alla salute dei campobassani che non possono e non devono essere considerati cittadini di serie B”.
L’intervento
Perchè il Suap ad Ali? Non molto tempo fa al Comune di Campobasso, in occasione di una riunione istituzionale, riemerse la discussione su ALI COMUNI MOLISANI”. La nota è a firma dei consiglieri del Movimento 5 Stelle del Comune di Campobasso. “Ci fu uno scambio di opinioni abbastanza animato in primis perché la nostra partecipazione ad ALI costa circa 25 mila euro annui ma, soprattutto, perché non si è ancora capito quali benefici porta alla nostra città. Se da un lato possiamo accettare, seppure con non poche remore, l’esistenza di ALI, probabilmente utile a fornire supporto e servizi a comuni di piccole dimensioni, ci è sembrato da subito che il coinvolgimento di Campobasso può essere giustificato solo come una cosiddetta “marchetta politica”. A riguardo stavamo ancora aspettando più convincenti motivazioni da parte del sindaco e della sua maggioranza per giustificare la permanenza in Ali da parte
del Comune, ma mai avremmo potuto immaginare che al danno volessero aggiungere la beffa. Nella commissione “Commercio”, infatti, abbiamo appreso che l’amministrazione Battista “sta valutando” l’opportunità di trasferire il SUAP dalla CCIAA proprio ad Ali Comuni Molisani. Cos’è il SUAP? E’ Lo sportello unico per le attività produttive (S.U.A.P.), uno strumento di semplificazione amministrativa che mira a coordinare tutti gli adempimenti richiesti per la creazione di imprese, al fine di snellire e semplificare i rapporti tra la pubblica amministrazione italiana ed i cittadini. “Per i comuni che non hanno istituito lo sportello unico l’esercizio delle relative funzioni e’ delegato, anche in assenza di provvedimenti espressi, alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”. Come scrivevamo, oggi per il Comune di Campobasso è la CCIAA che svolge gratuitamente il
servizio mettendo a disposizione la propria piattaforma informatica, salvo incamerare i diritti come da tariffario. Che la gestione attuale abbia bisogno di una correzione il MoVimento 5 Stelle ne è assolutamente consapevole, perché è inconcepibile che per il solo supporto informatico la Camera di Commercio possa beneficiare dei diritti, anche perché le pratiche vengono di fatto istruite dal settore commercio del Comune. Tuttavia, questa trovata di Battista & Co. è davvero incredibile! In pratica, come detto in precedenza, vorrebbero spostare il Suap ad ALI COMUNI MOLISANI e in questo modo non solo si darebbe a quest’ultimi la possibilità di incassare il tariffario ma addirittura l’amministrazione comunale metterebbe a disposizione personale qualificato facente funzione al settore commercio, ovvero i dipendenti comunali, in orari diversi da quelli di lavoro, per lo svolgimento
di pratiche afferenti al Comune di Campobasso. Eppure sarebbe così naturale gestire la piattaforma internamente attraverso la società Halley che già offre i servizi informatici all’ente, anche perché sarebbe a costo zero. Adottando un tariffario congruo come quello adottato da comuni che gestiscono il servizio in proprio, il Comune potrebbe incassare un po’ di risorse da destinare al reinvestimento nello stesso settore, magari portando avanti iniziative volte alla rivalutazione dei mercati coperti rionali, per la creazione del “centro commerciale naturale”, per la promozione di fiere tematiche nel centro cittadino al fine di dare nuovo impulso alle attività commerciali presenti nel centro cittadino. Abbiamo capito che vogliono restituirci la città ma non sarebbe il caso di cominciare a chiedergli in che condizioni?” Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle
Il Questore ha incontrato gli Allievi agenti Va tutelato il patrimonio di alta deontologia professionale de sistema di pubblica sicurezza CAMPOBASSO. Il questore Raffaele Pagano ha incontrato ieri mattina, nell’aula magna della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, i frequentatori del 193° Corso di formazione per allievi agenti della Polizia di Stato. L’intervento di Pagano è stato particolarmente apprezzato e applaudito dagli allievi, perché, nel delineare compiutamente il sistema generale della Pubblica Sicurezza del
nostro paese, ha messo in evidenza il patrimonio di alta deontologia professionale sul quale deve poter contare l’operatore di polizia quando si pone al servizio degli utenti. I frequentatori, inoltre, sono stati fortemente sensibilizzati sul fatto che ogni attività di servizio, eticamente orientata a servire le Istituzioni democratiche e tutelare le libertà e i diritti dei cittadini, deve poter trovare le
proprie radici non solo in una compiuta professionalità, ma anche e soprattutto in doti umane che evidenzino equilibrio, umiltà, perseveranza, capacità comunicativa e di ascolto. Il questore infine, nella sua duplice veste di autorità provinciale di Pubblica Sicurezza e vertice massimo della Polizia di Stato nella provincia di Campobasso, dopo aver brevemente illustrato i de-
licati compiti insiti nella funzione dell’Autorità per la garanzia dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, nel rispetto dei principi democratici, ha voluto assicurare, a tutti i giovani allievi poliziotti, la sua personale e affettuosa vicinanza, durante il loro apprendistato professionale, in considerazione del fatto che ad essi appartiene il futuro della Polizia di Stato.
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CHIAREZZA SULLA SANITA' IN MOLISE
L’Associazione Regionale Ospedalità Privata per la qualità delle cure L'Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP Molise), sente il dovere di riportare chiarezza e correttezza di informazione ai molisani. Ciò si rende doveroso proprio per dare un quadro completo delle reali criticità della spesa sanitaria che incombe su noi molisani. Il sistema italiano di pagamento delle prestazioni sanitarie è calcolato sulla base del D.R.G. (ossia, la remunerazione delle prestazioni sanitarie viene calcolata sulla base di una specifica tariffa ministeriale). In Molise gli ospedali pubblici producono DRG per un importo complessivo annuo di euro 104 milioni, a fronte di un costo complessivo dell'offerta pubblica di euro 297 milioni1(fig. 1). Tale dato fa pensare ad una cattiva ed inefficace gestione che non trova giustificazioni e che richiede interventi strutturali per ridurre questa differenza tra costi e ricavi. Di contro, buona parte della classe politica cerca di nascondere questa amara realtà, a " ddebitando" sulla sanità privata responsabilità ad essa non imputabili. Orbene, la sanità privata del Molise, contrariamente alle affermazioni provenienti da più parti, rappresenta solo poco più del 15% (fig. 3) del finanziamento sanitario (il 13,3 % per l’assistenza ospedaliera ed il 19,6% per l’assistenza specialistica) con un’occupazione di migliaia di dipendenti (oltre 2.500). Come se non bastasse, gli ultimi provvedimenti della Regione Molise tendono ad infliggere un “colpo mortale” al comparto limitando, addirittura, la vera ricchezza della nostra Regione: la mobilità attiva per pazienti provenienti da altre Regioni. (fig. 2) Tale principio, oltre a contrastare con i dettami costituzionali e le Direttive europee (2011/24/UE), che danno al cittadino la possibilità di a " ndarsi a curare dove vuole e quando vuole", minaccia l’esistenza stessa delle strutture sanitarie molisane private e, in particolar modo, dei Centri di Eccellenza che vivono esclusivamente sull’attrazione extraregionale. È bene che i molisani sappiano che in tutte le Regioni del centro-nord Italia le aziende sanitarie non sono sottoposte ad alcun limite, anzi vengono addirittura “premiate” quando producono un alto tasso di mobilità attiva. Forse vi è una sottile strategia da parte di poteri centrali di far morire quelle poche strutture sanitarie dell’Italia centrale e meridionale, a vantaggio esclusivo delle Regioni del nord; con ciò determinando sempre maggiori disagi sociali legati ai cosiddetti “viaggi della speranza” . L’AIOP andrà avanti in questa battaglia di legalità a di¿J fesa del privato accreditato, affiancandosi a quella che rappresenta la sanità pubblica di qualità. Al centro del nostro interesse vi è sempre e solo il diritto alla salute. L’efficienza e la qualità delle cure che possono essere prestate ai cittadini dipendono anche da queste decisioni. Campobasso, 26 marzo 2014 L’AIOP Molise 1) Fonte: Programmi Operativi 2013-2015 approvati con Decreto Commissariale n. 21/2014, pubblicati sul BURM n. 18 del 10/06/2014
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AIOP ASSOCIAZIONE ITALIANA OSPEDALITA’ PRIVATA Regione Molise
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Isernia
26 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Fornelli: “E tu sai salvare…un bambino?” Il comune di Fornelli al fianco della Fondazione Neuromed. Sabato 28 marzo il corso sulle manovre di disostruzione delle via aeree in età pediatrica. FORNELLI. E’ in programma per sabato 28 marzo 2015 presso il ristorante “Parco degli Ulivi”, in contrada bivio a Fornelli, il primo corso gratuito per apprendere le manovre di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica, promosso ed organizzato dalla “Fondazione Neuromed” in collaborazione e con il patrocinio del comune di Fornelli. Attività di primo soccorso utile ad insegnare a genitori di piccoli in età pediatrica le tecniche per poter salvare i loro bambini in caso di emergenza. Da qui, il nome dell’appuntamento , denominato: “E tu sai salvare …un bambino?” Il corso sarà aperto a tutti ed in parti-
colare agli insegnanti della scuola dell’infanzia, delle sezioni primavera e dell’asilo nido. Naturalmente è attesa anche la partecipazione di papà, mamme, nonni e nonne. Si tratta di un evento che vede nascere una nuova collaborazione tra il comune di Fornelli e la Fondazione Neuromed. Evento formativo di grande rilevanza, come specificato dal sindaco di Fornelli Giovanni Tedeschi. “Un appuntamento formativo di grande interesse. In questo modo si potranno apprendere – ha precisato Giovanni Tedeschi – le tecniche per salvare i bambini in caso di emergenza. Invitiamo tutti gli inte-
ressati a partecipare”. Iniziativa che prenderà inizio alle ore 10 di sabato 28 marzo 2015. Ammini-
strazione comunale di Fornelli al fianco della Fondazione Neuromed, grazie , anche, all’interessa-
mento del vicesindaco Gino Apollonio, che ha curato anch’esso l’organizzazione dell’evento.
Successo per le giornate del Fai A Isernia impegno anche per gli studenti del liceo “Fascitelli” ISERNIA. Le giornate di Primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano), manifestazione che ha interessato nel week-end scorso la città di Isernia, hanno riscontrato quest’anno un grandissimo successo. È stata, com’è nello spirito dell’evento, una grande festa di piazza dedicata alle bellezze artistiche e archeologiche della città. Il Liceo classico ‘O.Fascitelli’, la delegazione del FAI e l’amministrazione comunale di Isernia ringraziano gli oltre mille visitatori che hanno affollato durante i tre giorni le vie del centro storico di Isernia per visitare, in un percorso articolato tra i monumenti più significativi della città, in particolare le inedite Gallerie sotterranee di epoca romana. Le Giornate FAI di Primavera sono state, quindi, una vera e propria invasione pacifica e gioiosa di persone che hanno dimostrato grande attenzione e sensibilità, sfi-
dando, soprattutto nella giornata di domenica, anche la pioggia e il freddo.
Un ringraziamento particolare va rivolto soprattutto agli alunni del Liceo classico che,
coadiuvati nelle mattine di venerdì e sabato dai compagni delle scuole medie ‘Andrea d’Isernia’ e ‘Giovanni XXIII’, hanno guidato in maniera attenta e professionale le numerosissime persone accorse. Si ringraziano altresì, per la disponibilità e la cordialità, la famiglia Veneziale e la famiglia Biasella-Di Gneo, proprietari delle suddette cisterne, nonché tutta la stampa locale e regionale. Il grande successo di queste Giornate ha spinto il Liceo, l’amministrazione comunale e il Gruppo Fai a convenire di dare seguito a questa manifestazione, anche con altri incontri ed eventi di carattere storico, archeologico e culturale, mantenendo sempre centrale la partecipazione attiva degli studenti, in quanto sono tante le opportunità che un territorio come il nostro può offrire a tutti gli amanti della cultura.
Prima edizione “Zero in Campo” Il Comitato Unicef di Isernia ha organizzato la manifestazione ISERNIA. Il Comitato UNICEF Isernia in collaborazione con l’UMS Molise (Unità Mobile di Soccorso Molise), con la Cooperativa Sociale nuovAssistenza Onlus e con l’Ambito Territoriale e Sociale di Isernia, organizza la Prima edizione del Torneo di calcio a cinque “Zero in Campo”. La manifestazione, Patrocinata dal Comune di Isernia, dalla Regione Molise, dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Isernia, dalla F.I.G.C. – L.N.D. Molise, dal Coni Molise e dall’Associazione Italiana Arbitri, avrà luogo presso il Palazzetto dello Sport “L. Fraraccio” di Isernia, gentilmente
concesso in uso dal Comune di Isernia, venerdì 27 marzo con inizio alle ore 8.30. Si contenderanno il trofeo tre squadre degli Istituti superiori di Isernia: I.S.I.S. “Cuoco – Manuppella”, I.T. “E. Fermi” e I.T.I.S. “Mattei”. Le squadre partecipanti disputeranno un triangolare; le partite saranno dirette dagli arbitri dell’Associazione Italiana Arbitri molisana. Il tutto si svolgerà in una cornice di spettatori composta dagli alunni delle scuole superiori di Isernia. L’ingresso è comunque aperto a tutti.
Al termine del torneo verrà disputata una partita amichevole tra i profughi soggiornanti a Monteroduni e i Vigili del Fuoco (Ambasciatori UNICEF) per promuovere l’integrazione e la fratellanza tra i popoli, i diritti all’uguaglianza e alla non discriminazione. Durante la manifestazione l’UNICEF Isernia consegnerà i riconoscimenti alla Nuova Atletica Isernia e alla Cooperativa Sociale nuovAssistenza Onlus per il prezioso sostegno e per la fruttuosa collaborazione. l’UNICEF Isernia organizza attività volte alla sensibilizzazione di bambini ed adole-
scenti per promuovere momenti di aggregazione, gioco e crescita nel rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Lo sport, riconosciuto dalle Nazioni Unite come diritto fondamentale, è un linguaggio universale in grado di colmare divari e di promuovere valori fondamentali. In virtù di questi valori, tutte le scuole superiori di primo e secondo grado di Isernia sono state invitate a partecipare e ad assistere ad un evento all’insegna dello sport e della solidarietà.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
26 marzo 2015
“Il Vietri va salvato”
Dopo il Consiglio comunale di Larino si punta ad organizzare la protesta a Campobasso LARINO. A margine del consiglio comunale tenutosi a Larino lo scorso lunedì, il Movimento LARINascita ritiene soddisfacente l’approvazione all’unanimità del cosiddetto ordine del giorno Venittelli teso in buona sostanza a chiedere al governo regionale e al ministero della sanità di riconsiderare i criteri di autorizzazione e classificazione dei presidi ospedalieri sanciti dal decreto Balduzzi prevedendo specifiche e circostanziate deroghe per quei territori che presentano peculiarità demografiche, orografiche e infrastrutturali, come il Molise. D’altra parte se il regolamento Balduzzi divenisse decreto senza alcuna modifica, creerebbe considerevoli disagi ai cittadini molisani, che si ritroverebbero costretti a percorrere chilometri e a recarsi in altre regioni per usufruire di un’assistenza sanitaria completa. E’ stata davvero importante dal punto di vista politico l’approvazione del documento proposto dal deputato del Pd Laura Venittelli e giunge in un momento delicatissimo se si valuta che il partito di maggio-
ranza del governo regionale è in piena crisi, tant’è che nonostante le pressioni di alcuni vertici regionali, dirette ai vari consiglieri ed amministratori comunali per invitare ad opporsi all’approvazione dell’odg Venittelli (anche al fine di evitare che la spaccatura all’interno del Pd diventi ancora più evidente e si trasferisca nelle sedi istituzionali),l’amministrazione Notarangelo, con coraggio finalmente, è riuscita, anche grazie allo stimolo delle opposizioni, ad approvare un documento che si concretizza in una netta contrapposizione rispetto alla linea intrapresa dal commissario ad acta Frattura riguardo la riorganizzazione dell’offerta sanitaria sul territorio. Tuttavia va considerato che all’assise comunale monotematica sul tema sanità vi è stata una scarsissima partecipazione da parte dei cittadini, non ha partecipato nessun sindaco del circondario (né è dato sapere se anche i consigli comunali dei paesi limitrofi intenderanno approvare l’odg Venittelli) e nessun
consigliere regionale, neppure quelli del basso Molise, ennesima conferma di scarsa considerazione dell’amministrazione Notarangelo da parte dei rappresentanti regionali e di consolidato isolamento di Larino nel panorama regionale. Se dal punto di vista politico quindi l’amministrazione, con la delibera del consiglio comunale ha dimostrato di aver fatto un passo deciso verso la difesa della sanità pubblica, dei servizi sanitari nel basso Molise e perciò della struttura ospedaliera presente in città, l’adagiarsi ulteriormente nel desiderio e nella speranza di ottenere all’interno della riorganizzazione della rete del servizio sanitario regionale il riconoscimento del Vietri come presidio di base con la conservazione di alcune specialità, non appare confortante. Seppure intorno a tale posizione è stata raggiunta un’unità d’intenti con l’opposizione ma anche da parte delle forze politiche e associazionistiche, non si è andati oltre. Non essendo nota una proposta alternativa da sottoporre al vaglio del commissario
Frattura, qualora l’ospedale di Larino invece non dovesse essere riconsiderato come presidio di base e nell’arco di qualche mese venisse approvato il decreto Balduzzi, cosa ne sarà della struttura del Vietri? Sono questi ed altri gli interrogativi a cui, purtroppo, può fornire risposta esaustiva e certa soltanto chi oggi è assente e non ha alcun interesse a trattare il problema dell’ospedale di Larino, avendo già messo in conto che verrà cancellato. Oltre che al Presidente Frattura, la discussione dovrebbe essere sottoposta all’attenzione del consiglio regionale, tornare appunto nelle sedi competenti.E’ necessario che nell’assumersi la responsabilità di rendere il servizio sanitario regionale uno scola-soldi pubblici, per di più privato, i rappresentanti del territorio si esprimano anche su quale futuro intendono riservare ad una struttura sanitaria che finora ha garantito, in un modo o in un altro, assistenza ad un’ampia area del basso Molise, oltre quella del Cratere, e che è costata miliardi alle casse pubbliche.
L’utilizzo e la messa a profitto delle risorse e quindi anche delle strutture sanitarie sono temi inclusi nei 14 punti del regolamento Balduzzi! Per tali ragioni, secondo il Movimento LARINascita, non è proprio il momento delle marce funebri anzi, invece di pensare di organizzare fiaccolate di solidarietà che rischierebbero di risultare solo una brutta copia di quelle già svolte in altri luoghi, preso atto della drammaticità della situazione, è opportuno che l’amministrazione comunale in primis, i partiti, i comitati e le forze sociali si uniscano nell’organizzazione dell’attività di protesta, finora assente, che possa portare ad azioni eclatanti, manifestazioni e disordine a Campobasso presso la sede del consiglio regionale. Solo se i cittadini di Larino e del circondario faranno sentire forte la loro voce potrà aprirsi qualche possibilità concreta di riconsiderare la riorganizzazione sanitaria approntata che rischia di non garantire l’essenziale assistenza a circa 110.000 cittadini molisani.
“Carresi, ora c’è la legge regionale” Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Francesco Totaro per l’approvazione della proposta TERMOLI. È stata licenziata dal Consiglio Regionale del Molise, la proposta di Legge sulle Manifestazioni storico-culturali e tutela del benessere animale, che include anche la regolamentazione sulle Carresi di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone. Soddisfazione è espressa dal Consigliere Francesco Totaro, proponente del testo assieme all’Assessore Vittorino Facciola ed
al Presidente della Giunta, Paolo Frattura. “Grazie all’approvazione della proposta di Legge, viene istituito l’elenco regionale delle manifestazioni popolari a carattere storico e culturale che si svolgono sul territorio della Regione e nelle quali è previsto l’impiego di animali. Nell’articolato del testo, si è prestata grande attenzione alla salvaguardia degli animali attraverso
un adeguato servizio di assistenza veterinaria di pronto intervento che sarà garantito durante tutte le manifestazioni contemplate e che rientrano nel nuovo dettato. Tale servizio di assistenza vigilerà anche sul rispetto del divieto di qualsiasi trattamento farmacologico teso ad alterare le prestazioni degli animali, sia durante lo svolgimento delle manifestazioni che durante i periodi di preparazione alle stesse.
Altro aspetto di grande rilievo, poi, riguarda l’istituzione presso l’Assessorato regionale alla Sanità dell’Osservatorio regionale per il benessere animale che avrà il compito di monitorare ed incentivare le buone pratiche nella cura degli animali coinvolti in attività cerimoniali e festive, oltre che in contesti agonistico-sportivi a livello regionale. Dunque, ha proseguito Totaro, abbiamo sanato un vuoto normativo
ed etico, attraverso una Legge che vedrà il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni e delle Associazioni promotrici degli eventi, chiamate a lavorare insieme in un percorso partecipato e condiviso, con l’obiettivo di caratterizzare il Molise come Regione all’avanguardia nella tutela ambientale ed animale e che difende il suo patrimonio immateriale”.
Forse un malore la causa della caduta del muratore L’uomo è morto cadendo da un’impalcatura di tre metri a Montenero di Bisaccia MONTENERO DI BISACCIA. Sono stati celebrati ieri, presso la chiesa di San Paolo a Montenero di Bisaccia, i funerali del 58enne Antonio Sappracone. L’ultimo saluto all’uomo deceduto ieri mattina all’ospedale Cardarelli di Campobasso dopo due giorni di agonia conseguenti alla caduta dall’altezza di 3 metri avvenuta in contrada Fosso Melanico, in casa di uno stretto congiunto,
mentre stava cercando di sistemare una finestra difettosa. Subito dopo l’infortunio, avvenuto in maniera accidentale e in ambiente domestico, proprio in virtù dei rapporti di parentela con i proprietari dello stabile in cui era all’opera, non era stata avviata alcuna attività d’indagine e solo dopo il decesso c’è stata una informativa da parte dei Carabinieri della locale stazione alla Procura di Larino.
La salma del 58enne è stata custodita all’obitorio del Cardarelli. Il comandante dell’Arma Pasquale Scaringi ha richiesto le cartelle cliniche sia al San Timoteo che al Cardarelli e ora si è in attesa delle decisioni del magistrato. Il 58enne probabilmente ha accusato un malore prima di cadere, circostanza che ha aggravato le conseguenze dell’impatto al suolo.
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Termoli
26 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Frana Petacciato, nuove crepe L’amministrazione comunale sta organizzando interventi alla marina PETACCIATO. Dal notiziario Ansa si apprende che la faglia della frana di Petacciato non si ferma. Crepe hanno interessato nelle ultime ore una palazzina e una villa a valle rispetto al Municipio, già lesionato. L’amministrazione comunale sta organizzando interventi alla marina: la porzione di spiaggia interessata dallo smottamento, insieme al tratto di mare, sarà chiusa e interdetta al passaggio. “Camminare sulla battigia può essere pericoloso in quanto il movimento franoso crea vere e proprie sabbie mobili” spiega l’assessore
al verde pubblico, Antonio Staniscia. “L’argilla con l’arenile crea questo fenomeno. Stessa situazione per i fondali. Per cui ci sarà il divieto di balneazione nello specchio d’acqua interessato dalla faglia”. “Questa situazione non era mai accaduta in cento anni – prosegue Staniscia – le due residenze non sono state sgomberate perché le crepe non hanno destato preoccupazioni dei tecnici”. Lunedì scorso il sindaco, Gabriele Lapalombara, ha partecipato a una riunione presso la Regione Molise per organizzare i primi interventi.
“Attendo di essere pagato per 9 milioni di euro” A richiedere la somma al Comune di Termoli l’avvocato Pappalepore TERMOLI. “Sono di palmare evidenza e
fessionale, proceda senza ulteriore indugio al
180mila euro per l’esattezza) a fronte di 98
Un importo incredibile, di cui nel passato si
non necessitano di ulteriori specificazioni, i
pagamento, rinnovando la disponibilità a ipo-
incarichi professionali di natura legale seguiti
aveva sentore, ma non in simili proporzioni,
problemi derivanti dalla mancata liquida-
tizzare una diluizione dei pagamenti stessi,
per conto dell’allora giunta Greco, tra con-
per alcune parcelle che erano giunte in via
zione dei suddetti importi, frutto del lavoro
con tempistica certa e predefinita”.
tenziosi di media e grande portata.
Sannitica. Ora, a distanza di anni, il legale
di anni, Confido, quindi, che codesta ammi-
Con queste parole si conclude una lettera in-
Un fulmine a ciel sereno che viene amplifi-
con studio a Bari batte cassa e la polemica
nistrazione comunale, tenendo conto dei rap-
viata nel settembre scorso dall’avvocato Vito
cato sul web, con un post su Facebook, dopo
esplode.
porti di massima fiducia e collaborazione che
Aurelio Pappalepore, che rivendica il paga-
un accesso agli atti promosso dal Movimento
Tutti ora attendono di conoscere quale sia
hanno sin qui caratterizzato l’incontro pro-
mento di oltre 9 milioni di euro (9 milioni e
5 Stelle.
stata la risposta del sindaco Sbrocca.
“Stalli blu, sosta gratuita per 15 minuti” E’ la proposta lanciata dai consiglieri comunali di Termoli, Marinucci e Paradisi TERMOLI. I consiglieri comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi in una mozione che sarà protocollata al Comune chiedono al Sindaco di impegnarsi affinché si possa sostare negli stalli blu
gratuitamente per i primi 15 minuti. Considerato lo stato attuale delle cose troviamo che c’è stato un forte incremento degli stalli a pagamento rispetto a quelli gratuiti
(compensazione rispetto ai parcheggi eliminati sul corso nazionale) ed inoltre non si favorisce un sistema di mobilità sostenibile. La proposta pensata va in due direzioni. La prima è quella di dare
la possibilità a chi, dovendo venire in centro per commissioni o altro, ha la possibilità di non pagare la sosta se effettivamente riesce a terminare il tutto entro i quindici minuti. La seconda è di incenti-
vare l’acquisto anche nei negozi del centro visto che si potrebbe sempre in un tempo limitato disporre di una franchigia nel parcheggio.
Difesa Grande, un nuovo ripetitore E’ spuntato un altro impianto che mette in allarme gli abitanti TERMOLI. E’ spuntato da un giorno all’altro, e come tutte le cose “improvvise” e “inattese” ha destato sorpresa e una comprensibile preoccupazione tra i residenti del quartiere Difesa Grande, che ospita l’ultimo ripetitore di telefonia mobile arrivato in città. E’ di proprietà di Wind, e coprirà il segnale nel raggio di un chilometro quadrato. Ma essendo una stazione radio base si aggancerà agli altri ripetitori consentendo di rilanciare e moltiplicare il segnale di una compagnia telefonica che a Termoli è usata in maniera limitata proprio
perché dispone, finora, di una copertura scarsa. «Che roba è?» domandano i cittadini, specialmente quelli che abitano nei palazzi più vicini alla torre, impiantata in un terreno rurale sul bordo di via delle Magnolie, la stradina che attraversa campi verdi alle spalle della chiesa. La risposta è nel cartello dei lavori, che la ditta incaricata di realizzare l’opera (gli operai arrivano dal beneventano) ha affisso come da norma all’esterno dell’area nel bel mezzo della quale ieri – lunedì – è
stato “piantato” il palo, che svetta alto e ben visibile da tutto il circondario. «E’ tutto in regola? Tutto normale?» chiedono i cittadini di Difesa Grande. Lo è, come testimonia il permesso rilasciato dal Comune di Termoli gli ultimi mesi dello scorso anno. E il direttore dei lavori conferma: «La Wind ha chiesto e ottenuto una regolare autorizzazione, inoltre la stazione è distante dalle abitazioni molto più della maggioranza dei ripetitori, che spesso vengono installati direttamente sui tetti».
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Opinioni
di Claudio De Luca La notizia è sin troppo nota. Riferisce che, tra i grandi problemi del Molise, si annovera: 1) la manutenzione del territorio; 2) la difesa idrogeologica; 3) l’ecosistema urbano. Dei disagi territoriali si è già resa conto la compagine governativa che, di recente, ha inteso di potere attribuire alla Regione 60 milioni di euro da suddividere in tre “tranches” annuali da 20 ciascuna. E’ senz’altro poco, ove si pensi al dissesto del suolo; ma può essere già qualcosa.Sette centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità nella 20.a regione. I dati emersero anni addietro da un dossier (“La sfida dei piccoli comuni tra qualità e innovazione“) illustrato da “Legambiente” in coincidenza con l’iniziativa “Voler bene all’Italia”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile nello Stivale (100% in Calabria, Valle d’Aosta ed Umbria; a rischio il 98% delle piccole comunità laziali: 254 su 259; il 97% di quelle marchigiane: 173 su 179; il 95% delle toscane: 134 su 141; il 94% delle campane: 318 su 338; il 93% delle lucane: 90 su 97; il 92% dell’Emilia-Romagna: 152 su 165; 108 su 124 nel Molise; l’83% del Piemonte: 896 su 1.077; il 75% della Liguria: 138 su 183; il 69% della Sicilia: 138 su 199; il 63% del Friuli Venezia Giulia: 102 su 162; il 60%
26 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Dissesto idrogeologico, gli imperativi del Molise
della Lombardia: 687 su 1.152; il 48% dell’Abruzzo: 122 su 253; il 37% della Puglia: 32 su 87; il 30% del Trentino-Alto Adige: 95 su 312; il 26% del Veneto: 87 su 329 ed il 7% della Sardegna: 21 su 316). Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizzazione irrazionale.Lo confermano
chiaro e tondo le operazione di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferiscono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non siano in regola, al punto che i Servizi ispettivi hanno dovuto intensificare la propria attività. Ultimamente sono state scoperte 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Cam-
pomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Infine, per quanto concerne l’ecosistema (secondo “Legambiente”, l’Istituto “Ricerche ambiente Italia” ed “Il Sole-24 Ore”),Campobasso si colloca alla 35.a posizione. Gli indici sotto esame sono stati: il consumo e lo spreco idrico, la capa-
cità di depurazione, i livelli di polveri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme) ed il trasporto pubblico che non brilla. Addirittura Isernia si ritrova al penultimo posto di questa classifica. Eppure in alcune realtà europee i fondi disponibili vengono concentrati su piccoli interventi quando qui l’impressione è che i Comuni molisani amino procedere a velocità ridotta, atteggiandosi da plantigradi lenti a statici. Pochi i segnali di cambiamento (forse solo il successo della raccolta differenziata a S. Martino in P.), ragion per cui ciò che pare essere venuta meno è la capacità di immaginare un traguardo, un punto d’arrivo verso cui tendere, sia nel breve che nel lungo o lunghissimo periodo. In assenza di obiettivi chiari, il Molise è destinato a non andare da alcuna parte, schiacciato come appare da logiche parziali e settoriali proprio quando la pessima qualità della mobilità urbana (e periurbana) inviterebbe ad inaugurare un piano regionale moderno che assegni un posto di primo piano nell’agenda politica, al fine di superare la frammentazione dei singoli provvedimenti ed individuare un modo nuovo di usare – e di vivere – le piccole comunità e le cittadine maggiori. Per la qualità dell’aria vanno esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Tre indici anche per la gestione delle acque: consumi, dispersione della rete e depurazione. Due, invece, i parametri sui rifiuti: produzione e raccolta differenziata.
Il Molise sopra la media per le auto 82 veicoli per 100 abitanti Sulle nostre strade circolano troppe auto troppo vecchie – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e in Italia aumenta ancora l’età media del parco auto circolante più obsoleto d’Europa: l’età media delle quattro ruote è ormai di 9,5 anni; il rischio di morire in un incidente a bordo di un veicolo di 10 anni è più che doppio rispetto a una vettura di nuova immatricolazione; un Euro1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro4; un diesel Euro1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili di un moderno Euro5”. “Le auto vecchie sono un problema economico, sociale ed ambientale – continua Sticchi Damiani – che va affrontato subito con misure strutturali. Per far ripartire il mercato automobilistico servono incentivi per il ricambio dei veicoli. Sono fondamentali incentivi per sostituire i veicoli Euro0/1 con Euro4/5 più moderni, efficienti
ed ecologici. Per rendere comunque più sicuro un parco circolante così obsoleto è opportuno prevedere l’obbligo di revisione annuale per i veicoli con più di 10 anni di età”. Con queste parole il presidente dell’Automobile Club d’Italia ha aperto oggi a Roma i lavori della 69a Conferenza del Traffico e della Circolazione che ha riunito presso la sede dell’ACI i più importanti rappresentanti pubblici e privati della filiera dell’automobile per un confronto sul tema della rottamazione e del rinnovo del parco circolante. La situazione del Molise - ha dichiarato il direttore degli Automobile Club Campobasso e Isernia, Giovanni Caturano - è peggiore della media nazionale. In Molise circolano oltre 86 veicoli per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di 82 veicoli per 100 abitanti e circolano quasi 65 autovetture per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di quasi 62 autovetture per 100 abitanti. Se guardiamo all’anzianità dei
veicoli il Molise è messo davvero male - continua Caturano - Oltre il 62 % delle autovetture è classificato Euro 0,euro 1, euro 2, euro 3 e poco meno del 38 % ha classe Euro 4, 5 e 6. Le alimentazioni a benina e gasolio costituiscono il 93 % delle autovetture molisane. Il 5% delle autovettire è alimentato anche a GPL e il 2,20 anche a Metano. Soltanto lo 0,03 % ha alimentazione elettrica o ibrida. I veicoli più vecchi sono più inuinanti e più pericolosi dei veicoli nuovi. Le famiglie si convincerebbero alla sostituzione dell’auto solo in presenza di incentivi o facilitazioni all’acquisto, che però in questo momento sono di difficile attuazione
da parte dello Stato senza un adeguato piano di copertura. Una misura socialmente efficace e snella per le casse pubbliche potrebbe essere quella di favorire il ricambio di un vecchio catorcio con un usato più moderno di piccola cilindrata. Ciò allargherebbe i benefici a una più ampia fascia della popolazione, stimolando un percorso virtuoso con tanti automobilisti che riuscirebbero a monetizzare il loro Euro4 trovando le risorse per acquistare un’auto nuova.