TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 115 - Mercoledì 20 Maggio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Tecla Boccardi
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Tecla Boccardo. La segretaria regionale della Uil è stata l’unica rappresentante sindacale a presentarsi dinanzi i cancelli del Consiglio regionale partecipando, di fatto, alla manifestazione indetta dagli Indignati. Del resto, i problemi portati all’attenzione di una distratta classe politica sono speculari a quelli che le stesse organizzazioni sindacali hanno intavolato qualche giorno fa. E non è una questione di primogeniture o di appartenenze. Qui, in gioco, è la sopravvivenza dei molisani.
Il Tapiro del giorno a Pasquale Colarusso
Il popolo molisano indignato protesta sotto il consiglio regionale
SERVIZIO A PAGINA 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Pasquale Colarusso. E’ stato assessore del centrodestra con Gino Di Bartolomeo che, poi, ha fatto fuori dalla sera alla mattina unitamente a Giovanni Di Giorgio. Da qui, la sua candidatura con il centrosinistra. Oggi siede tra i banchi della maggioranza ma, come nel suo ruolo politico di assessore che in quello di semplice consigliere, di tracce non sembrano proprio essercene. Certo, non è il solo ma, pur sempre, qualcosa potrebbe pure fare.
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TAaglio lto
2 20 maggio 2015
“Sanità, ecco il mio piano” Il presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura, ritiene di mettere in liquidazione l’Asrem e puntare su due nuove aziende CAMPOBASSO. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha tenuto ieri, una conferenza stampa in materia di sanità. Il presidente ha fatto una sintesi della proposta di Legge di riordino della Sanità molisana: “ il riordino consiste nella messa a liquidazione dell’Azienda sanitaria regionale e della conseguente costituzione di due nuove aziende, una Azienda Sanitaria territoriale che seguirà con attenzione tutta la riorganizzazione sul territorio che assorbirà i due stabilimenti ospedalieri di Larino e di Venafro e una Azienda Ospedaliera che consisterà in un unico presidio ospedaliero contituito da tre stabilimenti: il Cardarelli di Campobasso, il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia, con due diversi atti aziendali che già definiscono le discipline minimali che sia il Presidio opedaliero che la Azienda Sanitaria territoriale dovranno garantire ai cittadini molisani”.Per quanto riguarda il personale il Presidente
Frattura ha affermato: “ sarà ricollocato il personale dei tre presidi opedalieri, ossia Campobasso, Termoli e Isernia, allìinterno dell’Azienda ospedaliera con il personale di Larino e Venafro, tutto il
resto del personale verrà assorbito all’interno dell’Azienda Sanitaria territoriale organizzata nei tre distretti e seguirà anche il presidio di area disagiata ossia il Caracciolo di Agnone“. Altra questione
in essere sono i debitori dell’attuale Asrem ” questa problematica rientra nella gestione liquidatoria dell’azienda, entro 90 giorni dopo aver contestualizzato patrimonio, debiti e crediti dell’Asrem rientranno nella gestione liquidatoria“. Tante le emergenze in materia sanitaria, non ultima come affermato dallo stesso Governatore la questione degli “anestesisti” che va ad incidere sul numero degli interventi , 11 in meno per varie questioni, quali le soluzioni?: ” questo è uno dei temi di assoluta emergenza, il blocco del turnover poi ci crea non pochi problemi, al di là di poter utilizzare o meno la deroga del 15% ci siamo attivati. Stiamo valutando diverse soluzioni, compresa quella di acquistare servizi di anestesisti di fuori regione, o anche di compensare crediti che ha la regione nei confronti di alvoratori di questa regione acquistando presso gli stessi erogatori queste prestazioni sia per far fronte all’emergenza, sia per avere
tempo a disposizione per trovare una soluzione definitiva. Per quanto riguarda il tempo non è possibile quantificarlo, sono convinto che l’impegno messo in campo darà in tempi rapidi una soluzione”. Intanto il Governo ha impugnato la legge sui precari, come intende risolvere la questione la Regione Molise?: “ basta leggere il comunicato stampa di Palazzo Chigi per capire che si poteva risolvere la questione. Parliamo di circa 500 unità di personale, e la mancanza di tale unità significherebbe il default, la legge ci ha dato di fare una prima proroga che ci garantisce la copertura, ora verificheremo se effettivamente possiamo risolvere il problema con un decreto commissariale, vista una diversa convergenza e condivisione della struttura commissariale o se sarà opportuno opporci all’impugnativa chiarendo i quesiti posti dal Governo“.
“Frattura? La sua azione è da avanspettacolo” Bocciata la legge regionale dei Lea Bloccate 500 assunzioni a tempo determinato CAMPOBASSO. Le iniziative legislative della regione Molise continuano ad essere sotto la lente d’ingrandimento del governo nazionale. ll Consiglio dei Ministri ha anche impugnato la seguente legge regionale del Molise: 3) Legge Regione Molise n. 3 del 26/03/2015 “Disposizioni straordinarie per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza”, in quanto alcune disposizioni riguardanti la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale del servizio sanitario regionale contrastano con il conseguimento degli obiettivi di risparmio connessi al Piano di rientro dal deficit sanitario, in violazione dei principi di coordinamento della finanza pubblica e di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, e interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta, in violazione dell’art. 120 della Costituzione. Il governo nazionale ha impugnato la legge regionale n.3 del 26.03.2015 che disponeva la proroga dei contratti a tempo determinato del personale sanitario. Come dire, qualcosa come 500 addetti. Altro sarebbe potuto accadere se dal 2008, anno in cui siamo entrati in piano di rientro, ci fossimo messi in sintonia con le indicazioni dei tavoli tecnici ministeriali. Certo è che senza personale sarà sempre più difficile garantire i lea.
Il senatore Ulisse Di giacomo commenta le ultime dichiarazioni del governatore CAMPOBASSO. “Dopo le bastonate sul grugno ricevute nelle ultime tre riunioni del Tavolo Tecnico di Verifica sugli Adempimenti in Sanità’, Frattura viene commissariato da un nuovo subcommissario che dovrà’ porre rimedio alle sue malefatte”. Lo sostiene il senatore Ulisse Di Giacomo rispetto a quanto dichiarato dal presidente della Giunta regionale. “I rilievi fatti dai Ministeri, l’ aumento al massimo delle tasse, la benzina più’ cara d’ Italia, il deficit di 450 milioni ( aumentato di 60 milioni nel 2014 ), l’ obbligo di contrarre un mutuo di circa 300 milioni a carico della Regione, hanno spinto il Governo ad affidare il compito di evitare la catastrofe ad un nuovo sub-commissario che controlli Frattura. E la cosa più’ tragica e’ che Frattura e i suoi amichetti stanno cercando di far passare l’ idea che si tratti di un riconoscimento, e non di una nuova bastonata. Inoltre, continuato il senatore, il Consiglio dei Ministri di stamattina ha anche impugnato la seguente legge regionale del Molise: Legge Regione
Molise n. 3 del 26/03/2015 “Disposizioni straordinarie per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza”, in quanto alcune disposizioni riguardanti la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale del servizio sanitario regionale contrastano con il conseguimento degli obiettivi di risparmio connessi al Piano di rientro
dal deficit sanitario, in violazione dei principi di coordinamento della finanza pubblica e di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, e interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta, in violazione dell’art. 120 della Costituzione. Da avanspettacolo.”.
TAaglio lto
3 20 maggio 2015
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Gli Indignati non mollano Da questi canuti ossi duri una lezione per tutti noi su cosa vogliano dire intelligenza critica e partecipazione Bisogna rendere onore al merito. Al merito costituito dalla tenacia, dalla civiltà e compostezza dei toni mai venute meno, dalla ostinata etica civica che ha sempre contraddistinto ogni loro azione. Parliamo del Movimento degli Indignati, ovviamente. Un manipolo di canuti ossi duri che ha sentito come irrinunciabile l’impegno ad esporsi concretamente contro la sfacciata deriva della Casta molisana. Una deriva arrogante, irrispettosa, spinta da insaziabile avidità e infinite promesse da marinaio. Come quelle, eclatanti, della riduzione del numero dei consiglieri e del dimezzamento delle indennità di carica. Così questi paciosi volti noti della città si sono trasformati in barricaderi, agitatori di piazza, fustigatori delle coscienze; probabilmente perché, essendo persone serie, avranno pensato che lamentarsi sciattamente per il Corso o inscenare comizi di terz’ordine bevendo un caffè era roba per qualunquisti; per gente cui dare fiato alle trombe è affare già sufficientemente impegnativo e faticoso. Così si sono messi in testa di raccogliere le firme per presentare una proposta di legge popolare per il dimezzamento delle indennità di carica dei consiglieri; sottraendo tempo a mogli, incredule per tanto ritrovato attivismo e nipoti già più entusiasti; hanno mon-
bisogna ammetterlo. A chiacchiere siamo tutti fini analisti (di politica, così come di sport); da lì ad impegnarsi in prima persona, beh, ce ne passa. Ma loro non mollano. A questo punto è una questione di principi(o). Anche ieri pomeriggio erano davanti la sede del consiglio regionale, riunito in assemblea. Annunciando la volontà di impugnare la recente legge che resuscita, per i nostri signorotti della politica, l’odioso vitalizio. Si rivolgeranno al Tribunale Amministrativo, scrive-
ranno al Governo, faranno tutto quanto la legge, l’ostinazione e la serietà consentiranno. Prenderanno le espressioni perplesse delle loro signore, i sogghigni rancidi di chi rema contro, gli allegri motti di chi in fondo se ne frega e li impacchetteranno tutti insieme, ci faranno un fiocchetto e se lo metteranno in tasca. Già pronti e baldanzosi per dare, a tutti noi, un’altra lezione su cosa vogliano dire libero esercizio dell’intelligenza critica e partecipazione.
tato i loro gazebo, redatto comunicati stampa, rilasciato infuocate dichiarazioni, investito tempo ed energie per spingere al massimo un passaparola che avrebbe potuto accendere la scintilla. Fino ad organizzare una settimana di incontri e manifestazioni pubbliche, conclusasi qualche giorno fa. Ma, secondo un canovaccio fin troppo scontato per Campobasso, la risposta è stata pigra ed indolente: meglio lasciare la propria indignazione a quattro chiacchiere buttate lì che prendersi la briga di esporsi, partecipare, magari indispettire qualche mammasantissima dalla memoria d’elefante, avrà pensato la maggior parte dei loro concittadini. La risposta è stata questa,
Legautonomie: “Uffici postali, “Frattura, paga i fondi in perenzione” in Molise in piedi solo 4?” L’associazione dei costruttori molisani preoccupata per i ritardi accumulati
CAMPOBASSO. Legautonomie esprime contrarietà per i contenuti dell’annunciato piano industriale di Poste Italiane, che prevede la chiusura di 455 uffici postali e la consegna della corrispondenza a giorni alterni per oltre cinque mila centri. Tale piano, se attuato, pregiudicherebbe i diritti di cittadinanza costituzionalmente tutelati di milioni di cittadini, soprattutto quelli residenti nei piccoli comuni e nelle aree interne, già penalizzati dalla marginalità economica e dal digital divide, ne danneggerebbe altresì le attività economiche e sarebbe contrario alle direttive comunitarie sull’accesso ai servizi universali come quello postale. Il piano riguarderà 5.296 Comuni, esclusi solo quelli pari o superiori a 30.000 abitanti, in sostanza quasi tutti i Comuni molisaniLegautonomie chiede ai Comuni , alle istituzioni, ai soggetti sociali di far sentire la propria voce presso l’Autorità stessa, dando disponibilità ad allegare atti, documenti, pronunciamenti al proprio fascicolo della “procedura di ascolto”, chiusa il 3 maggio, anche al fine di conoscere quali sono le eventuali modalità alternative di garanzia del servizio per realizzare economie di gestione e abbattimento dei costi nella piena tutela dell’accessibilità al servizio.
L’ACEM, con una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro, si è rivolta questa mattina al Presidente della Giunta Regionale del Molise ed alla Direzione Generale Area I, dichiarandosi preoccupata sulla circostanza che alcuni fondi andati in perenzione inerenti i finanziamenti di lavori pubblici, saranno reiscritti con il primo assestamento di bilancio, in quanto considerato che lo stesso avverrà non prima di luglio, si verificherà uno slittamento temporale dei pagamenti che le imprese non sono in condizione di sopportare. Nella nota, l’Associazione – che già in sede di audizione sul bilancio regionale in seno al Consiglio, aveva richiesto che tutti i fondi perenti e non solo alcuni di essi fossero iscritti con il bilancio definitivo 2015 e resi immediatamente liquidabili dopo la sua approvazione - ha rimarcato nella nota odierna l’enorme danno che ne deriverà per le aziende creditrici già vessate dalla grave crisi, trattandosi il più delle volte di
Stati di Avanzamento Lavori maturati oltre due anni fa e di mandati emessi l’anno scorso che avrebbero già dovuto essere liquidati se non fosse intervenuta la perenzione. “Sono da evitare tutte le lungaggini – dichiara il Presidente Di Niro - per questo abbiamo chiesto stamattina il pagamento immediato per tutti
i fondi andati in perenzione ed ove le più laboriose e dispendiose procedure non siano evitabili perché prescritte dalle regole tecniche di bilancio, abbiamo domandato soluzioni alternative e tampone, eventualmente anche coinvolgendo la Finmolise o studiando altre forme di anticipazione ritenute percorribili”.
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TAaglio lto
4 20 maggio 2015
Ripercorsa la storia che ha portato a introdurre nuovamente l’assegno pensionistico
Quella brutta storia dei vitalizi
Una mezza bugia di certo non è una verità. Così come un mezzo errore resta sempre un errore. Probabilmente (si spera) a seguito delle proteste fioccate in questi giorni sulla reintroduzione del vitalizio, se non (addirittura) a causa di un intervenuto scrupolo di coscienza, il governo regionale ha deciso di ridurre del 50% l’onere a carico della Regione (da 2.400 a 1.200 euro mensili) sull’ammontare del calcolo della cosiddetta posizione contributiva. Parziale correzione di un provvedimento che davvero suona come ultimo sberleffo da parte di una classe dirigente che in campagna elettorale giurava e spergiurava (cit. De Gregori) che avrebbe ridotto i famigerati costi della politica, ridotto del cinquanta per cento le indennità di carica, il numero degli assessori e tutta la notoria
raffica di fandonie che, comunque, nonostante tutto, gli è valsa un impiego statale da più di diecimila euro mensili. E ripetiamo che non sarebbe neanche la
l’intervento La scuola? Una polveriera Il Governo? E’ miope di Michele Paduano* Lo sciopero degli scrutini, quale estrema forma di protesta cui saremo costretti a ricorrere se da parte del governo non ci saranno aperture sui nodi cruciali del ddl, rappresenterebbe un sacrificio per gli insegnanti che rinuncerebbero a giorni di stipendio. E non sono di certo i sindacati a fomentare la protesta dei docenti che chiedono a gran voce di bloccare gli scrutini. Il mondo della scuola sta diventando una polveriera e le organizzazioni sindacali fanno grande fatica a contenere la rabbia dei docenti, come dimostra il moltiplicarsi delle forme di protesta organizzate spontaneamente da un categoria ormai esasperata. Non vanno giù le bordate lanciate contro i sindacati dal sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone.Facciamo inoltre notare a Faraone puntualizza Paduano - che lo scorso 5 maggio la percentuale di studenti scesi in piazza era molto elevata, segno evidente che questa riforma non incassa quel consenso di cui Renzi era convinto. Se il gioco in atto è quello di dividere famiglie e studenti dai docenti e di spaccare il mondo della scuola suggeriamo al governo di non sprecare inutilmente tempo ed energie. *Coordinatore Gilda degli insegnanti
somma in sé a rappresentare una vergogna, ma quanto immensamente poco il sacrificio che la comunità compie per sostenere i suoi amministratori venga ripagato in proporzione; in termini di risultati, di quella famosa produttività di cui molti, a vario titolo, vanno vanamente cianciando. Questa posizione contributiva, poi, è davvero ir-
ritante per come è stata concepita e scritta. Dopo soli cinque anni di “servizio” si matura il diritto ad un assegna a vita al compimento del sessantacinquesimo anno di età e, se gli anni dovessero diventare dieci (due legislature, cioè) per ogni anni del secondo mandato si matura un anno di sconto; si va in pensione a sessant’anni. mentre per (quasi) tutti l’età pensionabile cresce, per Loro, diminuisce; il diritto al vitalizio viene riconosciuto anche a coloro che assumono la carica di assessore senza prima essere stati eletti consiglieri: gli unti del governatore. Adesso lor signori ci fanno la grazia di farci risparmiare quasi trecento mila euro di soldi nostri per le loro pensioni (e con quegli stipendi manco a nominarla la contribuzione volontaria, eh no!). Poco male visto che, se abbiamo
ben contato, sono ancora ottanta i vitalizi che la Regione paga a partire da 4.000 euro al mese (Frattura padre, Paolo Nuvoli, Antonio Di Rocco, Antonio Varanese, Mario Totaro) agli 896 di Franca Scarano; passando per i 3.353 di Vittorio Rizzi i 2.210 di Alfredo D’Ambrosio, i 1.907 di Remo di Giandomenco, i 1.392 di Nunzio Ruta. Guai ad immaginare il fatto di lasciare qualcuno affrontare gli anni della vecchiaia senza una pensione decorosa, resta lecito domandarsi quanto questi importi siano congrui in assoluto e soprattutto rispetto al reddito (anche e soprattutto derivato da professioni e/o impieghi svolti in precedenza, con pensioni riconosciute annesse, visto che il vitalizio è cumulabile) maturato parallelamente all’attività politica.
Summer School tra storia militare e terrorismo Si presenta assai interessante l’edizione a Scienze Politiche CAMPOBASSO. Alla sua Terza edizione, la Summer School quest’anno sarà dedicata all’approfondimento e alla conoscenza degli Studi strategici, geopolitici e militari. In virtù dell’importanza e dell’attualità dell’argomento, essa si avvale non soltanto della sinergia tra i Corsi di laurea di Scienze politiche e della Comunicazione, ma anche della collaborazione della prestigiosa Società italiana di Storia militare (Sism), della rivista scientifica “Limes” e della rivista Politica.eu. La Summer School, come sempre, si inserisce tra le iniziative volte a incrementare l’internazionalizzazione e ad approfondire temi specifici. La stretta e viva attualità di termini come terrorismo, guerra non convenzionale,
geopolitica, crisi internazionale, rende necessaria la conoscenza scientifica di una realtà in atto e che si va modificando nel corso di eventi internazionali difficili da analizzare. Per questo i docenti della Summer School sono tra i maggiori esperti di discipline come la storia militare, la geopolitica, il terrorismo, la guerra asimmetrica, la guerra economica, la comunicazione e l’informazione. Tra loro, infatti, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Virgilio Ilari, presidente della Sism, il generale Jean, l’ammiraglio Sanfelice, i professori Alegi, Breccia, Brizzi, Contini, Della Torre, Dottori, Gagliano, Mazzetti, Pasqualini, oltre naturalmente a docenti dell’Università degli Studi del Molise. Un posto particolare occu-
pano poi i relatori delle varie Forze armate italiane, il colonnello Carapellese, dell’Aeronautica militare, il comandante Allegrini, della Marina militare, e il colonnello Dechigi, dell’Esercito italiano, i cui contributi illustreranno la situazione del nostro Paese nell’attuale contesto politico e internazionale. La Summer School è strutturata in seminari, secondo il calendario allegato, nel mattino e nel pomeriggio, da lunedi 6 luglio a sabato 11 luglio 2015. La giornata della domenica 12 luglio sarà dedicata alla visita del Museo internazionale delle Guerre mondiali sito a Rocchetta a Volturno (Isernia INFO e iscrizioni - http://www.spsummerschool.unimol.it/
“Università, prima rata delle borse di studio” Il presidente dell’Esu, Candido Paglione, sulla delibera dell’Ente CAMPOBASSO. l consiglio di amministrazione dell’ESU, nella seduta del 18 maggio 2015, ha deliberato il pagamento della prima rata delle borse di studio relative alle matricole dei corsi di laurea di secondo livello che erano state ammesse con riserva e le spettanze per gli studenti interessati alla mobilità internazionale Erasmus/Leonardo. Lo rende noto il presidente dell’ente Candido Paglione. L’Ente per il diritto allo studio universitario del Molise prosegue, quindi, il proprio lavoro a favore degli studenti bisognosi e meritevoli, nonostante le difficoltà incontrate
nei mesi scorsi per gli impedimenti di natura puramente tecnica che avevano portato al ritardo nell’erogazione della seconda rata delle borse di studio. “Sono contento del lavoro del C.d.A. e della struttura dell’ESU che ci permette di recuperare i ritardi iniziali – dice Paglione – e di procedere nella liquidazione delle borse di studio agli studenti aventi diritto. E’ un altro bel segnale che diamo ai giovani che frequentano la nostra Università ed è l’ulteriore dimostrazione che l’ESU lavora per gli studenti e non contro di loro”.
TAaglio lto
5 20 maggio 2015
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Gente in possesso di adeguata qualificazione culturale la Regione non ne ha abbastanza, tale da poter essere utilizzata
Progetto “Io parlo italiano”: altri incarichi esterni
La commissione per la scelta delle professionalità esterne è composta da: Alberta De Lisio, direttore di Area Terza – con funzioni di presidente, Maria Addolorata Fratangelo, Carla Severino e da Alberto Caterina, segretario Il direttore generale della Regione Molise Pasquale Mauro Di Mirco, come gli compete ai sensi del regolamento regionale del 17 ottobre 2003, numero 3, in materia di disciplina delle selezioni e delle altre procedure di assunzione presso l’Amministrazione regionale, ha nominato la commissione incaricata dell’istruttoria delle domande pervenute e della predisposizione dell’elenco dei candidati idonei, in possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblico approvato il 27 marzo 2015, per l’assegnazione di tre incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, di cui uno per la figura di financial manager; uno per la figura di assistente alle attività di monitoraggio e valutazione, e uno per la figura di assistente alle attività di rendicontazione a supporto del Servizio politiche sociali - Area Terza della direzione generale della Giunta regionale, per fornire assistenza tecnica nell’ambito del Progetto ministeriale <Io parlo italiano> cofinanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi. Del Progetto sono parte integrante le linee guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, i corsi di formazione civico - linguistico, l’ac-
cordo tra la Regione Molise e il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché l’accordo tra la Regione Molise ed i soggetti aderenti al Progetto, tra cui (partner obbligatori) l’Ufficio scolastico regionale per il Molise, l’università degli Studi del Molise e il Centro territoriale permanente di Isernia. Probabilmente, visto il non troppo rassicurante livello culturale della pubblica amministrazione, il progetto andrebbe allargato. Lo lascia intendere anche il direttore generale Di Mirco quando nella determina-
zione da lui firmata scrive che di gente in possesso di adeguata qualificazione culturale nell’Ente non c’è n’è abbastanza, tale da essere utilizzata per realizzare il progetto “Io parlo italiano”. Motivo per cui s’è dovuto ricorrere all’esterno, alla ricerca delle competenze professionali caratterizzate “da alto grado di conoscenze specialistiche e di metodiche operative di analisi e valutazione dei dati immediatamente esigibili”, ovvero il financial manager; l’assistente alle attività di monitoraggio e valutazione e l’assi-
stente alle attività di rendicontazione. Sarà indubbiamente così. Ma viene da chiedere: la commissione nominata per scegliere questa gente in possesso di un alto grado di conoscenze specialistiche e di metodiche operative di analisi e valutazione dei dati immediatamente esigibili è nella condizione oggettiva di svolgere il compito? Se si, come riteniamo, chiediamo perché essendo in grado di selezionare le professionalità specifiche di cui ha bisogno la Regione per realizzare il Progetto “Io parlo Italiano”, non siano stati i componenti a svolgere le attività di financial manager, di assistente alle attività di monitoraggio e valutazione, e di assistente alle attività di rendicontazione? Rassicura Di Mirco: “Allo stato di fatto, all’interno dell’Amministrazione regionale, trattandosi di materie per più aspetti non standardizzate in termini ordinamentali e procedurali”, non c’è gente all’altezza. Essere direttore generale di una Regione così mal messa, non deve essere motivo d’orgoglio. Ma tant’è. La commissione Di Mirco l’ha com-
Formazione Professionale al palo Forse la più silenziata tra le tante vertenze aperte in regione, quella che riguarda gli operatori della formazione professionale. Mesi di incontri tra Ente Regione e sindacati non hanno fatto guadagnare un ideale centimetro alla situazione; bloccata. Come la rappresentanza di questi lavoratori che, a coppie, piantano la sede del consiglio regionale, quotidianamente. Un pro memoria di carne e di ossa per le indecisioni di chi ha il potere e l’onere di deliberare. Settore delicato, quello della formazione professionale. In tutta Europa vero e proprio innesco per l’occupazione, una miccia corta in grado di incendiare potenzialità ed idee, aprire spazi per l’auto imprenditorialità, spianare la strada al futuro, nella produzione di beni, in quella di servizi, nello sviluppo di nuove piattaforme a supporto del dilagante, inarrestabile sviluppo tecnologico. In Italia tutta un’altra storia; nel meridione peggio che andar di notte. La formazione professionale è stata spesso oggetto di inchieste della magistratura italiana; specie per la distrazione di fondi europei (clamorose quelle calabresi
Dopo mesi di incontri la vertenza non vede margini di soluzione e siciliane di inizio anni 2000). Nel Molise, però, non ci sono mai sati casi del genere e la formazione professionale ha rappresentato per migliaia di ragazzi la prima concreta speranza per crearsi un futuro. Speranza spesso frustrata dalla flessibilità e precarietà del lavoro che, quella si, qui in Molise, ha imperato; creato generazioni di carta, le prime a prendere il volo alla prima brezza contraria. Gli operatori della formazione professionale molisana hanno nel loro mirino l’assessore al lavoro Michele Petraroia: troppa distanza tra gli impegni formali e quelli concreti; troppa divergenza di
opinioni, probabilmente, tra lo stesso assessore e altre forze ben rappresentate e radicate all’interno del governo regionale. “Dopo 4 mesi e tanti incontri - spiegano i sindacati - siamo ancora fermi sulla linea di partenza.
posta con Alberta De Lisio, direttore di Area Terza – con funzioni di presidente; con Maria Addolorata Fratangelo, dipendente dell’amministrazione, con funzioni di componente e da Carla Severino, dipendente dell’amministrazione, con funzioni di componente; Alberto Caterina, dipendente dell’amministrazione, svolgerà funzioni da segretario. L’incarico da portare a termine consiste nell’accertare che le candidature prodotte siano pervenute secondo le modalità richieste; nel selezionare i professionisti sulla base del possesso dei requisiti richiesti; nel convocare i candidati ammessi al colloquio, qualora si decida di provvedervi; nel formulare, secondo quanto previsto dall’avviso, la graduatoria di merito, individuando i candidati che, sulla base dei requisiti, risultano idonei a ricoprire le posizioni oggetto di selezione e nel provvedere a trasmettere al Servizio risorse umane e organizzazione del lavoro i verbali di riunione al fine di porre in essere i necessari atti conclusivi della procedura selettiva. Come dire: voi fate il lavoro sporco, a dare gli incarichi provvederanno altri. Dardo
Leva: “Ittierre, va prorogata la Cigs”
L’Onorevole Danilo Leva ha presentato, oggi, una interrogazione al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per chiedere l’attivazione di procedure urgenti al fine di emanare rapidamente il Decreto di concessione della proroga della CIGS per i 247 dipendenti ex ITTIERRE ai quali lo scorso 2 Aprile la stessa è scaduta. “È fondamentale che l’iter per l’approvazione della proroga di sei mesi alla CIGS venga completato al più presto possibile. – afferma l’on. Leva - Dallo scorso marzo i 247 lavoratori ancora in carico a Ittierre s.p.a. sono senza nessun trattamento salariale e purtroppo molti di loro appartengono a nuclei familiari monoreddito. Se questa situazione dovesse risolversi non prima di 5 o 6 mesi, centinaia di famiglie si troverebbero in forti difficoltà economiche. La gravità della situazione impone che i consueti tempi burocratici si accorcino drasticamente affinché famiglie già duramente colpite dalla crisi non siano costrette ad affrontare ulteriori disagi e sofferenze.”
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Campobasso
20 maggio 2015
Picchiava i familiari per acquistare droga: arrestato L’operazione è stata condotta dagli uomini della Squadra mobile di Campobasso CAMPOBASSO. Nel pomeriggio di sabato scorso, la Polizia di Stato di Campobasso ha eseguito la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento e contatto con i familiari, nei confronti di F.A., trentaduenne di questo Capoluogo, emessa dal GIP del Tribunale di Campobasso su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Rossana Venditti. Il provvedimento è scaturito a seguito di in-
tense indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Squadra Mobile nei confronti dell’indagato, tossicodipendente, per i delitti di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce reiterate e continuate ai danni dei familiari conviventi. Da anni, l’uomo aveva sottoposto i congiunti non solo a continui maltrattamenti, ma anche a ripetuti atti estorsivi con l’unico scopo di procurarsi denaro per acquistare sostanze stu-
pefacenti. Aveva, quindi, istaurato in casa un vero clima di terrore, arrivando perfino a picchiare la mamma e la nonna, oggi decedute, ed il padre, anche con l’utilizzo di un bastone di legno con la punta in ferro. F.A. non lavorava e considerava la casa dei genitori come un luogo dove poter dormire, mangiare e pretendere – ogni giorno - la consegna di denaro (dai 20 ai 50 euro), continuando a mettere a repentaglio l’incolumità fisica dei
suoi familiari che – inizialmente e per evitare il peggio – avevano anche cercato di assecondarlo. Sabato pomeriggio, all’arrivo degli agenti, l’uomo rifiutava in un primo momento di uscire di casa chiudendosi in una stanza, ma grazie all’opera di mediazione del personale di Polizia volta a scongiurare più gravi provvedimenti, si convinceva a lasciare l’abitazione.
Ferisce sei persone poi scappa a Campobasso Il fatto è accaduto ad Afragola. Arrestato il 76enne ex guardia giurata rifugiatosi dalla figlia CAMPOBASSO. Alle prime luci dell’alba, in Campobasso, personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato haarrestato M.C., 76enne, ex guardia giurata, incensurato. La cattura dell’uomo, che nel corso della nottata, in Afragola (Na), utilizzando un fucile da caccia legalmente detenuto, aveva esploso 6 colpi d’arma da fuoco “a pallini” dal balcone della propria abitazione contro alcuni condomini, ferendone lievemente 8, di cui 3 minori di 16,11 e 7 anni, è stata operata al termine di un’incessante attività info-investigativa condotta sinergicamente dalla Compagnia Carabinieri di Casoria (Na) e dal Commissariato di Polizia di Afragola (Na),con la collaborazione nella fase conclusiva della Squadra Mobile e del Reparto Operativo di Campobasso. Il motivo dell’inspiegabile azione criminale è riconducibile a pregressi dissaporiesistenti
tra i condomini e inerenti a questioni di parcheggio nell’area condominiale. La scintilla
che avrebbe portato l’arrestato all’insano gestosarebbe stata la leggerezza commessa da
alcune delle vittime di non avere chiuso il cancello carraio della corte al loro rientro, intorno all’una di notte. Si è aperta subito una caccia all’uomo che dopo il fatto si è dato alla fuga con la propria auto portando con sè l’arma del delitto. Costantemente monitorato nella fuga M.C.è stato localizzato in Campobasso e catturato dal personale della Squadra Mobile e del Reparto Operativo di Campobasso ai quali si è arreso senza opporre resistenza. All’uomo sono stati sequestrati 1 fucile FRANCHI cal. 12 con un colpo in canna, 10 cartucce e una piccola mannaia. Alcuni dei feriti sono stati dimessi dopo le prime cure con lesioni guaribili in dieci giorni. L’uomo è stato accusato di tentato omicidio plurimo aggravato e sarà ristretto nel carcere di Campobasso.
Evento significativo di una tradizione che nel Molise, con la famiglia Colantuono, si ripete da 10 anni in forma spettacolare
La transumanza di 300 capi di bovini di razza podolica e marchigiana
da San Marco in Lamis a Frosolone illustrata oggi alla sala stampa estera a Roma Il racconto della transumanza di 300 capi di bovini di razza podolica e marchigiana, della famiglia Colantuono di Frosolone , da San Marco in Lamis, a iniziare dal 25 maggio, e per quattro giorni, percorrendo oltre 180 chilometri tra Puglia e Molise, attraverso il territorio di tre province – Foggia, Campobasso, Isernia - con soste a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Campobasso, Ripalimosani e Frosolone dove
giungerà il 28 maggio, sarà il perno intorno al quale a Roma, presso la sala della Stampa estera, ruoterà l’illustrazione di questa manifestazione agropastorale di secolare tradizione. Evento significativo di una cultura in via di estinzione e di una tradizione che nel Molise, con la famiglia Colantuono, si ripete da 10 anni in forma spettacolare, a beneficio di un turismo qualificato di cui sono particolarmente significativi gli apporti
economici. Le ‘vie verdi’, ovvero i tratturi, intese anche come ‘vie del cibo’ sono in grado di fornire numerosi prodotti naturali di altissima qualità, la cui domanda è aumentata in questi ultimi anni sul mercato globale. Presentare questo “unicum” alla stampa estera, è una scelta intelligente e produttiva, soprattutto se posta in relazione all’attenzione dell’Unesco (ufficializzata la candidatura a Pa-
trimonio immateriale dell’Umanità) e all’interesse dell’Onu. Alla conferenza stampa interverranno Nicola Di Niro - Coordinatore del Progetto: “vie e civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità”; Vittorino Facciolla assessore Politiche agricole, Regione Molise: “la Regione Molise proposte di valorizzazione dei tratturi”; Gino Famiglietti - Direttore Generale Beni Culturali e Paesag-
gistici del Molise: “il ruolo della sopraintendenza nella tutela dei tratturi”; Ottavio Di Bella – Ministero Politiche Agricole e Forestali: “la procedura immateriale UNESCO” ; Sandro Vannucci – Giornalista “lungo le strade dei transumanti e dei pellegrini” e Giovanni Scapagnini – Professore associato di Biochimica clinica, Università del Molise: “tratturi, cibo e salute”.
Campobasso
7 20 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il gruppo consiliare di Palazzo san Giorgio ha aperto ufficialmente il quaderno delle doglianze
Il Pd: un falansterio, e una madre badessa addetta alla cura
La forza di Battista: “Non sono e non voglio essere un professionista della politica” Mancava che il gruppo Pd (9 consiglieri) di Palazzo san Giorgio aggiungesse la propria insoddisfazione a quella che trasversalmente ha investito la giunta Battista. La grandinata di critiche sulle capocce di Bibiana Chierchia e di Pietro Maio è stato il prologo (meterologico) ammonitore. Mancava, ma, come diciamo, ha provveduto, avendo cura di aspettare la scadenza dell’anno dall’insediamento prima di esternare lo stato di disagio che dice di vivere e taluni consiglieri dicono di subire. Un anno preparatorio, replica il sindaco a chi gli chiede come mai non ci sia stato alcunché di rilevante e significativo sotto l’aspetto strettamente amministrativo, mentre sotto l’aspetto politico e dei rapporti all’interno della
maggioranza fin dall’immediato particolarmente irrequieto. La diplomazia in questo caso è palese da parte del primo cittadino che sornionamente si offre a bersaglio sapendo che la corda non può essere tirata oltre un certo limite, altrimenti si spezza. Che equivale a dire: “Se mi rompo le scatole, andiamo tutti a casa”. Lo scudo politico di Battista è la dichiarazione rilasciata prima e dopo il successo su Di Bartolomeo: “Non sono e non voglio essere un professionista della politica”. Alias, non ho ambizioni da perseguire e traguardi ulteriori da raggiungere. Magari saranno state parole di circostanze, ma potrebbero essere riaccese per calmare i bollenti spiriti che nel Pd ormai hanno scatenato una guerra per bande: renziani,
fratturiani, rutiani, ex civatiani, ex bersianani, ex consiglieri regionali, ex senatori e via cantando, l’uno contro l’altro armato. Il Pd: un falansterio, e una madre badessa addetta alla cura. Un partito “non più partito”, ma un accrocco di personaggi più o meno accreditabili alla soglia della mediocrità, con taluni dotati del bernoccolo e della missione di fare e procurare affari. Il verbo del vertice regionale è il più accattivante nel generare proseliti. Cert’è che il gruppo Pd di Palazzo san Giorgio ad appena un anno dall’insediamento del centrosinistra in Municipio ha deciso di aprire il quaderno delle doglianze in maniera ufficiale, con un documento che il sindaco, richiesto di un commento, ha detto al cronista: “Non ancora lo leggo”. Cer-
tamente ne ha contezza da altre vie, per cui, sempre sornionamente, può far finta di snobbarlo. Ma, messo alle strette, dovrà giocoforza sciogliere la matassa, dare spiegazioni e rassicurazioni a coloro che, strumentalmente o non strumentalmente, gliele chiedono. D’altronde, appena ieri l’altro ha tenuto un summit con i capigruppo della maggioranza nel corso del quale sono affiorati ditinguo, e mal di pancia. Sintomo, questo, che alla lunga, se non curato, rischia di cronicizzarsi. Un’amministrazione colitica è quanto di peggio si possa immaginare. Stranezza vuole che questa di Battista sia un’amministrazione che non difetta di progetti né di risorse. Difetta vistosamente di iniziativa e di organizzazione. Dicono che il top manager
Antonio Iacobucci abbia pronta la proposta di riorganizzazione dei Servizi e delle Strutture interne. Il sindaco ci conta, per mettere in cantiere gli 11 milioni di euro della mancata galleria dal terminal a Via Insorti d’Ungheria, riprogrammati col benestare della Regione. Per avere gli strumenti tecnici e amministrativi per gestire l’insediamento urbano di maggiore impatto: la costruzione della nuova sede regionale all’ex Romagnoli; per riappaltare i lavori di completamento della tangenziale Nord. Ma per rimettere ordine nei rapporti interpartitici e nel gruppo Pd, non può che fare affidamento su se stesso e sulla dichiarata estraneità al carrierismo politico. Dardo
L’intervento
A.A.A. Maggioranza cercasi A quanti hanno “convintamente” votato Antonio Battista e le sue variegate liste è bene ricordare quello che si è consumato in Consiglio comunale il 18.05.2015 rispetto alla famigerata mozione sulla “difesa della famiglia “naturale”, mozione che inizialmente - ed aggiungiamo inaspettatamente - raccoglieva i consensi di ben 23 consiglieri comunali, primo firmatario e proponente, Francesco Pilone. Quindi, in teoria - ma solo in
teoria - approvata!!! Abbiamo assistito, infatti, alla volatilizzazione dei consensi, soprattutto di quella parte del PD (o DC?) che addirittura, nell’intento di salvare il salvabile, ha tentato un’acrobazia dialettica presentando un ordine del giorno, poi ritirato - bontà loro - perché troppo ridicolo agli occhi stessi della maggioranza PD. Premesso, quindi, che nessuno è contro la famiglia, il M5S ha scongiurato l’approvazione di
una mozione che definire anacronistica e fuori contesto è eufemistico. Con 14 voti contrari e 12 favorevoli, il Consiglio Comunale di Campobasso è ancora degno di essere annoverato tra le Amministrazioni socialmente moderne ed inclusive, senza discriminazione alcuna rispetto a contesti ed aggregazioni sociali che riescono, in egual modo alla famiglia “naturale” quale fenomeno sociale fondato sul matrimonio, a
L’esercito incontra i cittadini Rievocativa staffetta di soldati a Campobasso in vista del 24 maggio CAMPOBASSO. L’esercito italiano più vicino alla popolazione a 100 anni dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, quella che i nostri nonni ricordano come la guerra del “1518″. Il titolo è ‘”L’Esercito marciava…”, in realtà più che marciare, si è trattata di una tappa. Ci spieghiamo meglio: per ngheria e Impero turco, l’esercito ha deciso una serie di manifestazioni e tra queste una staffetta di avvicinamento a Trieste, città simbolo di unità nazionale. Nei maggiori centri urbani quindi ci saranno anche nei prossimi giorni eventi promozionali con l’obiettivo di far conoscere alla gente non solo l’esercito di una volta, ma anche e so-
prattutto quello attuale. In Piazza Municipio questa mattina vi è stata una dimostrazione accolta con calore dai cittadini. Protagonisti assoluti i bersaglieri con un vasto repertorio di brani popolari, ma anche di deliziose marce militari. inati Lince e Puma, mezzi modernissimi e sofisticati già impiegati in diversi teatri di guerra. Grande successo anche della mostra, ovviamente dedicata pure lei alla Grande Guerra con indumenti, armi e foto, che i più anziani hanno condiviso con commozione, ricordando forse i racconti dei nonni. E quando quel 24 maggio 1915 il Piave promise che non sarebbe passato alcuno straniero.
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Isernia
20 maggio 2015
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Veneziale, fumo e tanto spavento Prontamente spento il propagarsi di un incendio in una parte dell’ospedale ISERNIA L’ospedale Veneziale si è trovato al centro di una notte caratterizzata dal panico. Tutto infatti è cominciato quando alcuni infermieri si sono resi conto che del fumo di cattivo odore andava spargendosi tra i corridoi dei reparti. Nel caos venutosi a creare il primo pensiero è stato il propagarsi di un incendio all’interno
dell’ospedale. Tuttavia i vigili del fuoco intervenuti hanno svelato il mistero scoprendo un senzatetto che si era introdotto in uno dei piani più bassi dello stabile e nel tentativo di scaldarsi dando fuoco a dei cartoni. Dunque solo uno spavento senza alcuna conseguenza a persone o cose.
“Venafro, il sindaco vada via” Sulla situazione di stallo al Comune interviene il capogruppo di minoranza, Alfonso Cantone VENAFRO. “Buon senso e dignità alla fine l’hanno fatta da padrone…”. Il capogruppo di minoranza, Alfonso Cantone, interviene sulla gravissima crisi in atto nella maggioranza. Nei giorni scorsi, infatti, la presidente dell’assise civica, Stefania Di Clemente, l’ex assessore Elisabetta Cifelli e il consigliere Pasquale Barile – tutti eletti nella lista “Venafro cambia Venafro” – hanno sostanzialmente demolito l’amministrazione del sindaco Antonio Sorbo.
“Dopo aver letto la durissima nota di sfiducia dei tre consiglieri di maggioranza nei confronti del sindaco Sorbo oltre che nei confronti del consigliere Cuzzone (capogruppo di maggioranza?), ho atteso 24 ore per intervenire, volevo capire oltre che riflettere”. Quindi, Cantone è un fiume in piena e mette in fila tutti gli accadimenti che si sono succeduti in questa prima parte di legislatura: “Dopo due anni, due assessori
(Elisabetta Cifelli e Dario Ottaviano, ndr) si sono dimessi, sei consiglieri hanno restituito le deleghe, nell’ultimo Consiglio è mancato il numero legale per evidenti contrasti interni, della seconda convocazione di Consiglio dall’8 aprile scorso ancora nessuna traccia, ora la nota di sfiducia della presidente Di Clemente, di Elisabetta Cifelli (la più votata) e di Pasquale Barile che di fatto prendono le distanze da un modo di fare politica intriso di favoritismi
nei confronti del proprio elettorato (così come dichiarato nella loro nota di sfiducia). Atto di accusa gravissimo!”. Dunque, “cosa aspettano ad andarsene tutti a casa? Forse il ‘morto’? Ma il morto c’è già, ed è la città di Venafro, che è stata razziata, vilipesa, denutrita e ora derisa, da una amministrazione dove sono tutti colpevoli, venuta alla luce come ‘Venafro cambia Venafro’, ma che in realtà si è trasformata in ‘Venafro distrugge Venafro’”.
Flauto e chitarra, premi per la media di Agnone Incetta di riconoscimenti per i ragazzi seguiti dai docenti Cimino e La Sala AGNONE. I ragazzi delle classi di flauto e chitarra della scuola media di Agnonehanno fatto incetta di premi al concorso nazionale di musica ‘Krakamp’ tenutosi giovedì, presso il museo del Sannio a Benevento. I ragazzi guidati dai docenti Vincenzo Cimino e Vincenzo La Sala,hanno conquistato un primo premio con un duetto di chitarre ed un altro primo premio col duo flauto e chitarra, un terzo premio solistico con i flautisti e la terza posizione sempre con l’orchestra di flauti. Ottimi risultati anche con altre formazioni cameristiche: secondo premio per flauto e tre chitarre e due terzi premi con flauto e pianoforte a 4 mani. A differenza delle altre scuola, l’istituto Omnicomprensivo di Agnone si è distinto per gli alunni di prima e seconda media, particolarmente affiatati e studiosi. I brani eseguiti sono stati arrangiati dai docenti Cimino, La Sala e De Luca e per i prossimi giorni sono previsti concerti e saggi finali. Un traguardo prestigioso per i ragazzi dell’istituto guidato dalla dirigente Camperchioli.
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Termoli
20 maggio 2015
“Turismo, ma cosa è cambiato ? Nulla” La situazione di Campomarino è stata denunciata dai consiglieri Romano e Saburro CAMPOMARINO. “Sta per iniziare la stagione turistica 2015, ma tutto riparte da dove ci eravamo lasciati un anno fa o meglio, nulla di nuovo sotto il cielo di Campomarino”. Lo sostengono i consiglieri comunali di Campomarino, Luigi Romano e Antonio Saburro. “Dopo aver pubblicizzato la bandiera blu 2015, con tanto di foto, la nuova stagione turistica sta per iniziare come sempre. Basta farsi un giro in una delle piazze principali di Campomarino Lido “ Piazza Aldo Moro”, per verificare che, dopo un anno di amministrazione Cammilleri (sei dir la verità) la pavimentazione della piazza è completamente dissestata come la strada che la circonda, completamente dissestata (facciamo notare che in questa piazza oltre alle attivita’ commerciali esiste l’ufficio Postale). Percorrendo via Vanoni (via centralissima del Lido) , notiamo che dopo un anno di amministrazione
(sei a dir la verità), tutti i marciapiedi della via sono ancora dissestati e che la rete della pineta, in molti tratti, risulta completamente inesistente o malmessa. Ci limitiamo a commentare la situazione della pineta senza entrare nel dettaglio, perché la pineta, merita un articolo a parte. Tutti i lotti di terreno, a Lido e in tutte le strade del territorio (contrade
comprese), sono ancora senza pulizia e taglio dell’erba e delle canne. In molte vie, l’erba e le canne escono sulle strade o sui marciapiedi di pubblica utilità, soprattutto a ridosso dei bidoni della spazzatura. Al Porto Turistico nulla è cambiato, anzi si, il prezzo per l’ormeggio delle imbarcazioni è aumentato, giusto per giustificare il prezzo, infatti, in
questo anno tanto è stato fatto per migliorare i servizi al Porto, “praticamente nulla”. Noi crediamo che , Sindaco e Giunta debbano mettersi al lavoro seriamente, perché chi viene a Campomarino per trascorrere un po’ di giorni di vacanza e riposo, merita un’accoglienza diversa. Continueremo a chiedere al Sindaco di essere più presente (magari mettendosi in aspettativa oppure a mezzo servizio dal proprio lavoro), ma non per posizione presa, ma solo per il bene dei nostri concittadini e dei tanti turisti che, provenienti da fuori Regione, aspettano con ansia di vedere una Campomarino lido diversa. Dopotutto, in campagna elettorale il Sindaco non ha fatto altro che scusarsi con i concittadini per la sua mancata presenza sul territorio durante lo scorso mandata. In questo primo anno del suo secondo mandato? ASSENTE”.
Bancarotta fraudolenta, 8 fermi Cinque le società coinvolte tutte fallite e delocalizzate. Coinvolto, anche, un professionista TERMOLI. La competente Autorità Giudiziaria di Larino, con provvedimento del 18 maggio 2015 a firma del G.I.P. su richiesta del sostituto procuratore dott. Federico CARRAI ha disposto l’esecuzione di nr. 8 ordinanze applicative di misure cautelari personali nei confronti di altret-
tanti soggetti di cui: un soggetto ristretto in carcere, nr. cinque soggetti agli arresti domiciliari di cui uno con dispositivo elettronico di controllo, un obbligo di dimora ed un divieto di espatrio. Cinque le società coinvolte tutte ormai fallite, tutte delocalizzate, dopo un primo apparente periodo
di normale operatività, fuori regione non prima di aver modificato la proprietà e cambiato la legale rappresentanza a favore di soggetti irreperibili e/o inesistenti . Coinvolto un noto professionista del basso Molise che garantiva con la sua attività consulenziale il raggiungimento
Festa dello sport a Montenero di Bisaccia La giornata si svolgerà il 2 giugno e vedrà diversi tipi di attività sportiva MONTENERO DI BISACCIA. In occasione della giornata nazionale dello sport ,il Comune di Montenero di Bisaccia, la Provincia di Campobasso, le associazioni Keste Terre, Asd Atletico Bisaccia, il Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (Fiaba), in collaborazione con le associazioni dilettantistiche sportive, presentano la ‘Festa dello Sport’ 1^ Memorial Don Nono Zappitelli, in occasione della giornata nazionale dello sport, che si terrà a Montenero di Bisaccia, località Palazzetto dello Sport, Campo Sportivo polivalente,
il prossimo 2 giugno. Una giornata all’insegna dello sport che vedrà impegnati atleti di ogni disciplina, età e condizione fisica nel pieno rispetto e nell’unità di intento. Vi saranno numerosi altleti che praticheranno diversi tipi di sport, dalle arti marziali al tennis tavolo, alla pallavolo, alla scherma, al calcio, per finire con una gara ciclistica in ricordo di Don Nino Zappitelli. Direttamente da Rai Gulp anche il magico teatro di strada di ‘Pastrocchio’. La giornata vedrà anche suggellare
il protocollo di intesa, che sarà sottoscritto nella giornata della presentazione dell’evento, il 23 maggio, tra il Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche e l’associazione Keste Terre. Saranno presenti alla manifestazione, oltre ai rappresentanti locali, provinciali e regionali, delle istituzioni, il Presidente Nazionale di Fiaba, Gran Uff. Comm. Giuseppe Trieste, già campione paraolimpico, rappresentanti del parlamento Italiano ed atleti di spicco nel mondo dello sport nazionale ed internazionale.
degli obiettivi truffaldini. Coinvolto un noto imprenditore del basso Molise da sempre operante nel settore della impiantistica tecnica. Ingente il danno erariale – oltre quattro milioni di euro – tenuto conto anche dei debiti nei confronti di ignari fornitori rimasti insoddisfatti. Continua intanto
senza soluzione di continuità, sotto la direzione della Magistratura frentana, lo sforzo investigativo finalizzato alla ricostruzione del mosaico criminoso in un’ottica finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti economico – finanziari nel loro complesso.
RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI
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Termoli
20 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Ancora rifugiati da sistemare?” Preoccupazioni espresse dall’assessore Di Labbio per nuovi arrivi a Campomarino CAMPOMARINO. Già amministratore comunale e ora assessore provinciale al Lavoro, per Alessandro Di Labbio si allarga sempre più la voce che a Campomarino arriverà qualche centinaio di profughi. “Giovedì scorso ho chiesto informazioni in Prefettura e sembra che ciò sia possibile, non ancora certo, ma possibile. Credo che tale situazione debba essere seguita e se possibile evitata. Accogliere un numero così elevato di mi-
granti va pensato, organizzato e gestito coinvolgendo istituzioni e popolazione onde evitare ripercussioni sociali ed economiche. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi
dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di ‘accoglienza integrata’ che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico”.
Carresi, si guarda già al prossimo anno Il presidente della Fondazione San Leo, Carriero, ritiene fondamentale il rinnovato impegno della gente SAN MARTINO IN PENSILIS. Dopo le “mancate” Carresi di San Martino in Pensilis e Ururi, anche l’edizione 2015 di Portocannone, prevista nei prossimi giorni, non si svolgerà. A seguito della deposizione delle motivazioni del Tribunale del Riesame di Campobasso, che ha rigettato l’istanza di dissequestro di buoi, cavalli e carri utilizzati durante le manifestazioni, Giuseppe Carriero presidente della Fondazione San Leo, guarda già al prossimo anno. “Le leggi che mirano alla tutela del benessere animale e gli interventi delle Autorità di vigilanza e controllo orientati ad una crescente sensibilità per la salvaguardia del-
l’ambiente, del territorio, della salute dell’uomo e degli animali, non devono rappresentare delle difficoltà insormontabili”. Carriero, subentrato nei mesi scorsi a Giuseppe Zio alla guida della Fondazione, ha una posizione
molto chiara a difesa delle tradizioni, ma anche di profondo rispetto verso la legalità. “Per quanto riguarda il futuro delle Carresi, sono convinto che saranno la volontà e l’impegno responsabile delle popolazioni interessate a ga-
Fiat e Chrysler contratto a buon punto Ancora buone notizie vengono dalla casa madre per garantire un futuro sereno TERMOLI. Ancora buone notizie in casa Fca. Sul rinnovo del contratto del gruppo Fca e Cnh Industrial “siamo a buon punto”. Così Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, si è espresso a margine dell’assemblea a cui partecipano delegati e attivisti degli stabilimenti del centro sud del gruppo Fca e Cnh Industrial in vista delle elezioni delle Rls del gruppo, aggiungendo che “è assolutamente falso che non ci sia stato negoziato, che la Fiat ordina e noi firmiamo, perché siamo a sette mesi di trattative e non so quanti contratti di questo livello durino sette mesi”. Riferendosi sempre al negoziato sul rinnovo del contratto il segretario
generale ha poi spiegato che “sia dal punto di vista salariale che normativo si stanno portando a casa contenuti innovativi”, per esempio “viene sancito un meccanismo più efficace per il funzionamento dell’Rsa che deciderà a maggio-
ranza e darà la possibilità di avere un ruolo più forte per i rappresentanti aziendali”, ha concluso Bentivogli. Le dichiarazioni sono state rilasciate all’Ansa e diffuse attraverso il profilo Facebook della Fim-Cisl.
rantirne la sopravvivenza, assumendo comportamenti conformi alle regole per tutelare la conservazione delle tradizioni e tenendo ben presente l’interesse concorrente che è il benessere e la salute degli animali e delle persone”. Il presidente della Fondazione San Leo spiega che sono le stesse motivazioni del Tribunale del Riesame a dire espressamente che le Corse dei carri non costituiscono di per sé nessun maltrattamento o reato: “Sul punto è sufficiente leggere quello che è scritto nel Provvedimento ex art. 321 c. 3 CPP reso dal GIP di Larino: “….correttamente si è osservato da parte dell’Ufficio Requirente che non sono le Carresi
– manifestazioni di importanza senza uguali nel contesto delle comunità stanziate sul territorio – ad assumere in se stesse rilievo penale….” Non solo: L’Ordinanza del Riesame richiamando la legge della Regione Molise n. 12/2005 che ha inserito le Carresi tra le manifestazioni espressamente autorizzate ai sensi dell’art. 19 ter disp.att.c.p., afferma testualmente: “La Carrese, quindi, come corsa tradizionale dei carri trainati da buoi, accompagnati da cavalieri che ne dirigono e segnano il percorso, non costituisce in sè un illecito penale; neppure possono essere ritenuti maltrattati o seviziati gli animali utilizzati”.
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Opinioni di Gennaro Ventresca La fulminante eliminazione dall’inutile (?) coda dei play off dei Lupi mi offre l’occasione per fare qualche considerazione sulla nostra squadra. Che, storto o dritto, ha fatto il suo. Mantenendosi sempre nelle zone alte della classifica, senza però avvicinarsi alla vetta, dove, evidentemente, l’aria rarefatta le ha fatto paura. Dovendo fare un bilancio stagionale non si può fare a meno di ritrovarsi nel territorio roseo, anche se non sono mancate le spine. Specie sotto l’aspetto estetico. Prima con Farina e dopo con Vullo la nostra squadra non ha mai espresso un gioco elegante. E, a voler essere sinceri sino in fondo, tolta qualche rara circostanza (leggi San Benedetto e in casa con la capolista Maceratese) i nostri ragazzi non hanno mai dato la sensazione di sprigionare la grinta esagerata che sarebbe servita per indirizzare alcune gare verso il successo. Mi permetto di far notare che tanto Farina che il suo successore si sono limitati al minimo sindacale. Vivacchiando tra quarto e quinto posto, senza uno spunto folgorante e anche con qualche rumorosa caduta (leggi Macerata
di Domenico Lanciano
Si sa o si dovrebbe sapere che la nostra è una società organizzata in uno “Stato di diritto” dove la vita delle persone viene gestita da un insieme di leggi e regolamenti a 360 gradi. Nonostante la legislazione vigente sia ispirata da valori anche sublimi e immateriali che si sono evoluti nei secoli, tuttavia è preminente l’orientamento “economico-legale” in cui il denaro ha una sua preponderante e più decisiva importanza. Alla luce di fatti concreti e di esperienze consolidate, possiamo dire che la vita umana è ancora subordinata alla supremazia economica che condiziona l’esistenza umana e sociale. Ciò, in termini filosofici-politici, si spiega ed è possibile soprattutto perché c’è abbondanza di esseri umani e tale abbondanza tollera che si possano sprecare vite senza compromettere troppo o minimamente l’andamento sociale (vedasi i genocidi, le guerre e altre calamità più o meno naturali). In poche parole possiamo affermare che, oggi più che mai, più vale il denaro e meno vale l’uomo. Tanto è che sull’altare del denaro e delle ricchezze si sono sempre sacrificati interi popoli non soltanto singole persone. Oggi come oggi, in tale ottica, ad esempio, vanno inserite le fughe di masse di profughi che scappano da guerre, dittature, pulizie etniche ed altre violenze e che per l’Italia (come per altre aree geografiche) si traducono in sbarchi e flussi inarrestabili, accoglienza. L’Università delle Generazioni di Agnone si fonda su esigenze di quell’equilibrio che è legge fondante dell’universo stesso prima ancora che delle società, le quali generalmente si fondano sì sul diritto ma in modo assai squilibrato poiché ciò che è legale il più delle volte non è giusto ed equilibrato tra le parti. Ad esempio, la vita non è uguale per tutti e di conseguenza la legge non è uguale per tutti anche se, in termini teorici-legali, l’enunciazione è ufficialmente paritaria. Prendiamo, ad esempio, la situazione sanitaria di ognuno di noi, personalmente o come comunità agnonese e alto molisana ma anche regionale e nazionale. A parte l’accettazione diffusa del “destino” negli eventi umani, specialmente se tragici, appare chiaro che in termini di pronto soccorso sanitario
20 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Consigli per gli acquisti per un Lupo da sballo e Chieti prima di tutto, ma anche la sconfitta di Castelfidardo non è stata roba da niente). IL QUARTO POSTO è stato merito di tutti, ma soprattutto della società che, in silenzio, ha saputo assicurare il rancio alla truppa. Cosa che, invece, non hanno saputo fare a Matelica, Chieti e Maceratese, dove in estate avevano allestito tre autentici squadroni. Ecco, se Edoardo Falcione e i suoi più amorevoli collaboratori non avessero fatto per intero il loro dovere i nostri colori sarebbero quasi certamente stati risucchiati nella pancia del gruppo. Perdendo credibilità e posizioni di classifica. MI E’ RIMASTA SUL GOZZO la brutta figura con il San Nicolò, tre pere, ma potevano essere anche di più nella nostra porta, sono state una dannosa pubblicità estiva. Ma comunque preziose per avere le idee più chiare per costruire il nuovo telaio per l’anno prossimo. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI. Mi permetto di dare alcuni suggerimenti agli amici che guidano (bene) la nostra società. Il primo è di fare una energica potatura al-
l’organico. Lasciando in disparte il lato affettivo: le squadre si fanno col cervello, non solo col cuore; Una delle mie idee fisse mi spinge a suggerire Vittorio Esposito come rinforzo di peso e di immagine per costruire una squadra più forte, innervata di gente che sappia dare del tu al pallone. Non credo all’accordo col Pescara, pertanto resterei vigile, per non farsi precedere da qualche squadra del nostro taglio. Per quel che ne so Esposito non ha la “testa” per il fare il “vero” professionista. Per questo prevedo che presto o tardi si tornerà a “sciolti si balla”. Un pensierino lo farei anche per l’agnonese Ricamato a cui l’Eccellenza dovrebbe vestire stretta. E, ultimo, pensare con attenzione ad alcuni giocatori della Civitanovese che nella sfida a Selva Piana hanno favorevolmente impressionato, pur essendo a corto di allenamenti. Mi fermo qui. Sicuro che, forti di un anno di esperienza in D, sapranno agire al meglio i miei amici che hanno l’onere di reggere il nostro club.
Codificare topograficamente il rischio sanitario nel nostro sistema di prevenzione e cura esistano disparità che a volte o spesso comportano la perdita di vite umane pure a causa di situazione logistiche difficili (permanenti o temporanee) ma ormai sempre più spesso tollerate per inesistenza o inefficienza organizzativa oppure per apparente insufficienza di risorse economiche impiegate nel salvare vite umane, specialmente negli infortuni sul lavoro e per cause naturali in termini di una logistica sfavorevole. Ed è proprio sulla “logistica” che si gioca, a parere dell’Università delle Generazioni, buona parte del valore della vita nei vari territori. Secondo questa realtà, l’esistenza di ognuno di noi può variare quotidianamente a seconda dei casi. Ad esempio, se il “signor Caio” ha un infarto o altro incidente che ne metta in serio pericolo la vita, ha più probabilità di essere salvato se si trova in un luogo più accessibile ai soccorsi. Il luogo dove avviene l’evento potremmo definire “posizione catastale di soccorso”. Infatti, essendo la nostra società prevalentemente economica si è cercato, finora, di privilegiare la suddivisione del nostro territorio in “particelle catastali” per le proprietà immobiliari (case e terreni) su cui si basa buona parte della sopravvivenza o della ricchezza delle persone. Ma tutti sappiamo che la ricchezza pratica più importante delle persone consiste nella buona salute. Eppure per la salute non ci sono gli stessi accorgimenti legali perché paradossalmente e solitamente noi stessi non prestiamo le medesime cure che usiamo per i nostri beni materiali. Allora, oltre a immettere nella società maggiore coscienza pedagogica sulla preziosità e sulla indispensabile difesa della primaria ricchezza della salute, perché non avvalorare meglio questa nuova concezione prioritaria sul va-
lore della nostra vita, cominciando a realizzare le MCRS - “mappe catastali del rischio sanitario” specialmente relative ai tempi e ai modi di soccorso. Ad esempio, seguendo le mappe catastali degli immobili, bisognerebbe assegnare dei valori inerenti il pronto soccorso in caso di emergenza-urgenza attraverso speciali codici numerici che evidenzino il rischio-vita in rapporto alla posizione della persona nel luogo dell’ipotetico malessere (infarto, ictus, politraumatismi, ecc.). Così, se io decido di fare una escursione in montagna, devo sapere in fase pre-
ventiva, leggendo il codice di rischiovita, che se mi capita qualcosa di grave in quella particella MCRS - “mappa catastale di rischio sanitario” il mio rischio è maggiore. Spesso capita che cardiopatici facciano escursioni impervie e ci rimettono la pelle proprio perché è difficile avere un soccorso efficace in quella determinata posizione logistica. Le MCRS - “mappe catastali del rischio sanitario”, oltre ad essere utili nella prevenzione e nella cautela, possono avere un valore legale nelle sue più varie espressioni (assicurative, sanitarie, turistiche, lavorative, stradali, ecc.). Infatti, a parte i contratti assicurativi nel settore privato, nel “Contratto Sociale” Stato-Cittadino è importante che tutto sia chiaro e consapevole al momento delle scelte possibili (volontarie o imposte) per avere una sicurezza della propria vita, specialmente in fase di emergenza-urgenza. Così, un conto è che l’escursionista scelga di effettuare una rischiosa salita su percorsi impervi e isolati di montagna, altra situazione è per un lavoratore cui viene “imposto” di prestare la propria opera in maggiori situazioni di rischio logistico-sanitario. Insomma, essendo complessa (come qualsiasi altra posizione legale), la materia giuridica del pronto soccorso sanitario nella logistica territoriale può essere semplificata e agevolata con la realizzazione delle “mappe catastali di rischio sanitario” e in un’educazione di base dei cittadini fin dalla più tenera età.