TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 39 - MarTedì 17 Febbraio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno a Manzo e Federico
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Manzo e Federico. I grillini hanno presentato una mozione sullo Zuccherificio in melassa Pasini’. Ritengono che questi potrebbe portare avanti solo due ipotesi: la riconversione in centrale biomasse/biogas, o fittare tutta la quota all’estero. Per questo, chiedono di sapere quali sono i reali interessi in gioco e chiede assoluta trasparenza su ogni eventuale contrattazione.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. Per l'importante manifestazione di Vinitaly che si svolgerà a Verona, solo sei le cantine molisane che hanno deciso di partecipare con lo stand della Regione Molise. E il sorteggio per le associazioni professionali? Non dovevano essere invitate all'estrazione? Cosa che, al contrario, non si è avuto. Perchè? E Unioncamere, che dice?
Il rispetto della gente non si compra al mercato Gam, aprite gli occhi Zuccherificio, Esattorie, Korai, Protezione Civile, Sanità, Edilizia e Trasporti Un disastro
Servizio a pagina 2 7000 Persone tra sabato e domenica hanno visitato il nosto sito grazie
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 17 febbraio 2015
Amareggiato per gli attacchi, le critiche, le contestazioni, accusa i sindacati
Petraroia chiede rispetto e considerazione per sè e per il ruolo di mediazione Ma ha coscienza dell’Ittiere, della Gam, del Korai, dell’Esattorie, della Molise Dati? “La Regione Molise è pronta a svolgere la funzione istituzionale delegata dal Governo sulla conciliazione e l’arbitrato tra imprese e lavoratori, non ha alcun problema a concordare un crono programma per fissare le date di convocazione su tutte le vertenze aperte, ma intende svolgere il proprio dovere amministrativo nel rispetto dei ruoli”. Ciò altro non sarebbe se non svolgere la parte del mediatore, di colui che ascoltando le ragioni opposte tenta di trovare un punto d’incontro tra le parti in causa. La frase tra virgolette è dell’assessore alle Politiche sociali e al Lavoro Michele Petraroia che s’è posto il problema per sollevarsi e sollevare la giunta regionale dalle innumerevoli responsabilità che li inchiodano al fallimento di una, dieci, cento vertenze andate a vuoto. Vertenze in cui la Regione oltre ad essere il mediatore, spesso è il datore di lavoro, il partner maggioritario di società che sono in sofferenza, che chiedono di essere riprese e rilanciate, ma inutilmente, e in cui i lavoratori e i sindacati vivono una sostanziale condizione d’impotenza. L’assessore, cui piace crogiolarsi anche tra i ricordi un passato cigiellino in cui le vertenze si svolgevano presso le sedi regionali e provinciali del Ministero del Lavoro e non presso gli organi amministrativi regionali, nel dirsi disposto lui e disposta la giunta
regionale a svolgere la funzione istituzionale delegata dal Governo sulla conciliazione e l’arbitrato tra imprese e lavoratori, s’è avventurato in un parallelo tra il passato e il presente in cui le differenze sarebbero nei comportamenti, nella distinzione e nel rispetto dei ruoli. In passato ad esempio, in nessun caso, alcun rappresentante delle imprese o dei sindacati, contestavano il dirigente del ministero del Lavoro a cui spettava dirimere la controversia e tentare la conciliazione con la stipula di un verbale d’accordo, mentre oggi che spetta a lui, o alla giunta regionale, svolgere il ruolo un tempo dei rappresentanti del ministero del Lavoro in sede provinciale e regionale, diversi esponenti delle forze sociali si danno a criticare l’eccessiva convocazione di tavoli e di riunioni ritenendoli inutili, pleonastici e infruttuosi. Di questo si lamenta l’assessore ma come potrebbe essere diversamente se, com’è nei fatti, quei tavoli, quegli incontri, quelle
lettera aperta di Carmine Vasile* In occasione della presentazione delle liste per il rinnovo della RSU Aziendale, questa organizzazione sindacale ha avuto modo di riscontrare, per l’ennesima volta, l’assurda condizione del personale dipendente a tempo determinato dell’A S Re M che, seppure in servizio da diversi anni, non presenta i requisiti per l’elettorato passivo. Infatti i contratti stipulati dall’Azienda Sanitaria hanno una durata tale da non consentire agli interessati di candidarsi per le RSU, ciò comportando un danno gravissimo alla loro rappresentanza sindacale, soprattutto per quel che concerne la tutela delle loro posizioni giuridiche e per le istanze della stabilizzazione del rapporto di lavoro. Infatti il Governo Nazionale, malgrado i paventati buoni propositi espressi dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin con la proposta
riunioni, quelle mediazioni se ne vanno sistematicamente per i rami, non arrivano ad alcuna conclusione, non aprono alcun spiraglio? La dimostrazione, al di là delle critiche e dei malumori che infastidiscono l’assessore, è che ormai le faccende e i comportamenti si sono così aggrovigliati e complicati che non si riesce più a distinguere il ruolo del mediatore da quello del solutore. Per dirla tutta, per come stanno andando le cose, entrambi i ruoli, retti e interpretati a livello regionale, sono costantemente contrassegnati dal nulla di fatto. Ma ha coscienza Petraroia dell’Ittiere, della Gam, del Korai, dell’Esattorie, della Molise Dati? Egli si rammarica inoltre che alcuni esponenti sindacali si
sono ripetutamente espressi con affermazioni triviali contro il ruolo dell’assessorato al Lavoro (cioè contro di lui), hanno alzato i toni e concentrato la trattazione delle loro vertenze in altre sedi istituzionali, legali ed amministrative. Chiaro il risentimento per la lesa maestà, per il condannevole atteggiamento irriguardoso verso chi, magari con altri toni, e con altro atteggiamento, ha fatto le stesse cose e oggi non le sopporta. Così, purtroppo, va la vita quando si perdono i valori sociali, il rispetto, la responsabilità, che non si comprano al mercato ma sono, o dovrebbero essere, un bagaglio culturale, un modo di essere e di fare generato dal senso di responsabilità, dalla competenza, dall’autorevolezza e dalla piena coscienza di sé. Purtroppo, si sta facendo di tutto, a tutti i livelli e in tutte le condizioni, perché prevalgano l’insoddisfazione, il risentimento, la protesta. Il tentativo dell’assessore è rimediare in una qualche misura alla deriva in atto, di mettere una pezza a colore, se vogliamo, anche di mistificare la
Precari in sanità, qualcuno pensa a protrarre i contratti? d i DPCM per la stabilizzazione dei precari, in realtà sembra preoccuparsi più della mole di ricorsi alla magistratura, invece di adottare uno strumento idoneo a garantire coloro che negli anni hanno maturato i requisiti per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Né a tal proposito alcunché è stato fatto dalla Regione Molise che ad oggi non ha disposto nulla in merito. A ciò aggiungasi che l’A S Re M, da oltre un decennio, non ha approvato alcuna dotazione organica, non ha mai predisposto alcun piano
d i assunzioni e non provvede alla ricognizione dell’organico, compito questo cui è tenuta anche in base al citato DPCM del ministro Beatrice Lorenzin. Ne risulta un quadro deprimente in cui si continua ad utilizzare personale a tempo determinato per le ordinarie ed indifferibili esigenze di servizio, senza dare alcuna risposta concreta ai lavoratori; addirittura l’A S Re M da tempo ha bandito un avviso pubblico per infermieri per la stipula di contratti a tempo determinato e non ha ancora stilato ed approvato la relativa graduatoria.
realtà quando distingue che “un conto è l’impegno istituzionale della Giunta Regionale a costruire condizioni utili a risolvere le controversie, altra cosa è imputare, a chi è tenuto a mediare tra gli opposti interessi, la responsabilità del mancato accordo, l’esigenza di aggiornare la riunione o l’obbligo di riconvocare le parti per ulteriori approfondimenti istruttori finalizzati alla conciliazione della medesima controversia”. Tentativo di autoassoluzione che purtroppo non si concreta se non nello scontro tra “ Impresa e Lavoro”, tra “Azienda e Dipendenti”, giammai nella capacità della Regione di realizzare per sé, per le imprese, per le aziende e per i dipendenti un circolo virtuoso, una soluzione praticabile, un conto chiuso. Né può avere alcuna considerazione l’amara riflessione conclusiva dell’assessore a non confondere le acque e a non mistificare la realtà, addebitando all’arbitro (che sarebbe lui –ndr) la mancata risoluzione delle vertenze e la inutilità delle miriadi di riunioni, tavoli di concertazione et similia. A tanta fatica, a tanto impegno formale, a tanta delusione – lo si voglia o meno - fanno pendant la crisi, la disoccupazione, la Cassa integrazione. Dardo
Ne consegue che a breve, quando saranno scadute le proroghe degli ultimi contratti a termine, in assenza di disposizioni della Regione Molise e in mancanza di una graduatoria pubblica, non si potrà più attingere personale per la gestione dei servizi pubblici essenziali. La F I A L S è estremamente preoccupata per la descritta evoluzione della vicenda e sta lavorando alla proclamazione di azioni di lotta affinché il governo Regionale si adoperi per il prolungamento dei contratti a termine e nelle more provveda all’espletamento delle procedure selettive per la definitiva copertura dei posti vacanti. * Segretario Fials Cisal
TAaglio lto
3 17 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
La casta si difende. E “bullo” chi protesta L’Assessore Nagni trova il tempo etichettare l’amministratore delegato di ATM, ma il treno per Roma si rompe ancora Chissà se il buon assessore Nagni ha un epiteto da affibbiare anche ai passeggeri del treno per Roma partito domenica mattina alle 5.50 e arrivato nella capitale soltanto dopo le 11; dopo essere rimasto fermo una prima volta a Cassino, “morendo” definitivamente, poco dopo, in agro di Roccasecca. Dopo aver dato del “bullo” all’amministratore delegato dell’ATM Larivera, per aver osato fermare i bus destinati al servizio pubblico di trasporto, come extrema ratio rispetto alle inadempienze della Regione (gesto che ha esposto lo stesso Larivera a minacciate e probabili azioni legali, oltre che agli strali degli incolpevoli utenti lasciati per strada), chissà come qualificherebbe, Nagni, i passeggeri del “treno della speranza”, che hanno smoccolato per metà della santa domenica contro i disservizi del sistema di trasporto regionale. Ricordiamo che oltre al
CAMPOBASSO. Sono due le candidature presentate per il subentro temporaneo nella filiera avicola molisana. Alla chiusura dei termini previsti nell’avviso della Regione Molise, pubblicato lo scorso 5 febbraio, sono pervenute la manifestazione di interesse di Aria Food spa
guasto del treno in sé, infatti, i passeggeri sono stati palleggiati, con la solita arrogante nonchalance, tra un bus sostitutivo mai arrivato ed un altro treno finalmente poi giunto, salvifico, da Cassino. Figurarsi: ingrati cittadini che si permettono di contestare “il gioverno ladro” che tanto s’affanna per renderci la vita
migliore: Trasporti all’avanguardia, puntuali, puliti, tenuti sempre al massimo della loro funzionalità operativa; un sistema sanitario impeccabile e gestito con oculatezza ed economicità, cui affidarsi nei momenti difficili della vita certi di essere trattati con il massimo riguardo per la salute e la dignità; un
sistema educativo e scolastico calato nella contemporaneità con strutture sicure e personale e altamente professionalizzato e valorizzato; che dire poi del sistema delle tutele sociali e del walfare? Chi può diresi più coccolato e seguito di noi, ingratissimi cittadini?!?! E chi osa protestare allora, o, peggio ancora, addirittura dimostrare con i fatti la
Gam, due le proposte sul tavolo Per la gestione temporanea, quella tutta molisana che “conferma l’interesse in ordine a quanto contenuto nella delibera di giunta regionale 56/2015” e quella
di AviMolise scarl con relativa offerta “per la gestione, a titolo di affitto, dei centri di allevamento di
proprietà Gam e per la gestione, a titolo di subcomodato, dell’incubatoio”. “Pronti adesso a valutare le
propria esasperazione, è un “bullo”; un “gufo”; un “populista”; un “qualunquista”; un “sovversivo”. Per tutti c’è l’epiteto giusto, all’occorrenza. La casta, dal suo livello più alto in campo nazionale, fino alle ballerine di fila a livello locale, ha scelto che è ora di non farsi più travolgere in silenzio dalle critiche in crescita esponenziale. Ha scelto di partire al contrattacco; verbale, si badi bene (non sia mai detto che finalmente prendano a fare meglio il loro lavoro). Per ciascuno di noi che osa protestare, manifestare dissenso ed indignazione c’è l’etichetta giusta; un giudizio tranciante ed ultimativo che azzera ragioni e ragionamenti. Mai la soddisfazione di una risposta nel merito, di un riconoscimento di onestà intellettuale. La casta non accetta critica, si auto assolve e ti dice cosa pensa di te, ingrato cittadino! Come dire: oltre il danno, la beffa!
offerte ricevute per la loro rispondenza alle richieste fissate nel nostro avviso con l’intento finale di rilanciare l’intera filiera avicola”, dichiara il governatore Paolo di Laura Frattura. Dopo quanto avutosi allo Zuccherificio, si spera in una soluzione imprenditoriale molisana.
Dall’ultima assemblea regionale della Uil e della visita del segretario nazionale Barbagallo
Era lecito aspettarsi di più
Un’occasione del genere, rispetto alle assenze rappresentative ai massimi livelli di Cgil e Cisl, andava valorizzata, resa finanche invadente, certamente incisiva e denunciatrice dei mali che affliggono il Molise e delle colpe che vanno addebitate a chi l’ha amministrato e lo amministra
Della Uil che a differenza di Cigil e Cisl si pronuncia, denuncia, contesta, sollecita gli organismi regionali e le pubbliche amministrazioni d’essere meno burocratici, deboli e insufficienti, abbiamo sempre detto bene, comparando, soprattutto quella verve al silenzio devoto e remissivo delle altre sigle sindacali al potere costituito. Mai avremmo pensato di dover invece sollevare un’eccezione, una critica, un rilievo al modo con cui è stata gestita l’ultima assemblea regionale , in particolare, la partecipazione ai lavori del segretario nazionale Barbagallo. Un’occasione del genere, rispetto alle assenze rappresentative ai massimi livelli di Cgil e Cisl, andava valorizzata, resa finanche invadente, certamente incisiva e denunciatrice dei mali che affliggono il Mo-
lise e delle colpe che vanno addebitate a chi l’ha amministrato e lo amministra. Un segretario nazionale di uno dei tre maggiori sindacati italiani dinanzi allo stato comatoso dell’economia regionale, al tasso di disoccupazione giovanile, alla temporanea panacea della Cassa integrazione, alla nullaggine politica e amministrativa della giunta, della presidenza e del consiglio regionali nel porsi il problema dello sviluppo, della crescita e dell’occupazione, dinanzi alla inattività e alla incapacità di dare una destinazione concreta ai finanziamenti europei non doveva cavarsela con un accenno critico appena appena leggibile tra le righe del comunicato finale e delle parole. Soprattutto non avrebbe dovuto considerare esaustivo il sondaggio della amara con-
dizione di disagio delle imprese e dei lavoratori andando a tentoni qua e là lungo il percorso da Roma a Campobasso a vistare piccole realtà datoriali e occupazionali tralasciando i lavoratori dell’Ittierre, della Gam e delle altre società partecipate dalla Regione. L’impatto avrebbe acuito un riflesso ben differente da quello che a conclusione della vista e dell’assemblea è stato percepito e l’attenzione della massima espressione della Uil avrebbe certamente fatto capire alla presidenza, alla giunta e al consiglio regionali di stare in campana, di sentirsi ed essere oggetto
di attenzione ben oltre la pur lodevole attività della segreteria regionale della quale, però, non pare condivisibile, stando alle condizioni in essere e in prospettiva, la soddisfazione per l’ingresso di un imprenditore che in precedenza ha lasciato per strada gli impegni per la Gam, credibile e accettabile a scatola chiusa allo Zuccherificio. L’impressione di un compratore, che passa dalla filiera avicola a quella saccarifera, sa tanto di ambigua magia.
TAaglio lto
4
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
17 febbraio 2015
Discarica, si punta alla chiusura Dopo la decisione dei giudici del Consiglio di Stato che hanno accolto le motivazioni del Codacons CAMPOBASSO. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons – per il tramite dei propri avvocati Ruta, Rienzi e Giuliano oltre che per il tramite del proprio presidente regionale, avv. Massimo Romano – avverso la sentenza del Tar Molise n.588/2014, fissando l’udienza pubblica per il prossimo 15 aprile 2015 e riconoscendo la necessità di una urgenza della trattazione di tutte le complesse questioni, anche e soprattutto ambientali, sollevate dal Codacons e dal Comitato Civico, connesse sia alla Verifica Ambientale Strategica sia alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il Comitato intercomunale, che ha aderito al ricorso in questione, esprime soddisfazione per questo risultato importante. Tra l’altro, i motivi sottesi al ricorso del CODACONS (che approvò in pieno in quanto già denunciati in passato) non solo testimoniano l’impossibilità di un ampliamento ma anche l’urgente e improrogabile
necessità di chiudere la discarica. Così, come andrebbero affrontati i pericoli attuali dell’attuale stato della discarica di Montagano che ha già prodotto danni incalcolabili e irrimediabili all’ambiente. Ma come si concilia il rilancio del moscato e del pomodoro di Montagano con la discarica? “Siamo coscienti – dicono gli aderenti del
“Poste, se vince il menefreghismo” La Cisl torna sulla questione razionalizzazione CAMPOBASSO. Il segretario della CISL Poste, Antonio D’Alessandro, torna sull’argomento delle chiusure/razionalizzazioni e ritiene pesante il bilancio delle chiusure e razionalizzazioni degli Uffici postali per i Comuni minori del Molise preannunciata dall’Azienda Poste. Infatti, le ulteriori 19 razionalizzazioni (aperture ridotte a soli due/tre giorni settimanali) e una chiusura totale è disastrosa per il nostro Territorio. La CISL POSTE riferisce Antonio D’Alessandro, già in precedenza si era dichiarata contraria al piano di razionalizzazioni e chiusure degli uffici postali e, per rimanere in tema, respinge al mittente quando indicato dalla AGCOM a Poste Italiane Spa. In questo modo viene a mancare il ruolo primario di servizio al cittadino (pagamenti di pensioni, bollettini, canoni, tasse..) in particolare nelle zone disagiate, dove l’ufficio postale rappresenta in molti casi l’unico presidio sociale dello Stato sul territorio. L’allarme della CISL Poste – interviene il Segretario dei Pensionati CISL Luigi Pietrosimone – denuncia un taglio importante, e il cui futuro è ormai chiaro: chiusura al prossimo giro di boa. Poco importa a Poste S.p.A. se nei mesi
scorsi si è già provveduto a un drastico ridimensionamento degli uffici. Anche in questo caso si andranno a colpire le fasce più deboli della realtà molisana, in particolare gli anziani che non avendo più un punto di riferimento nell’ufficio postale nel proprio centro, anche per pagare un bollettino o per investire in un buono postale, si vedranno costretti a spostarsi presso altri comuni.Ancora più difficile – prosegue Luigi Pietrosimone – andare a ritirare la pensione perché per poterlo fare, saranno costretti a spostarsi, non certo a piedi, presso un altro Ufficio postale, mettendo chiaramente a rischio la propria pensione e la propria incolumità, considerato che sempre più gli anziani sono oggetto di furti e rapine, subito dopo aver ritirato la pensione. Il piano di chiusure/razionalizzazione è stato presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali. e non ha riscosso alcun consenso da parte dei rappresentanti dei lavoratori. Come CISL POSTE – conclude Antonio D’Alessandro – abbiamo fatto presente che con questa iniziativa Poste dice addio ad un’importante fetta di territorio dove pure è presente un buon numero di clienti tra i più fidelizzati”.
Comitato – che è il primo passo, ma è fondamentale. La questione che ruota intorno all’impianto di Santo Ianni ormai si protrae da troppi anni, è giunto il momento di capire cosa si vuole fare e ribadiamo l’intenzione di arrivare progressivamente alla sua chiusura. Con il passare degli anni la discarica ha subito vari ampliamenti, ri-
cordiamo nata per servire solo 5 comuni, e quest’ultimo che vorrebbe la quadruplicazione delle tonnellate di rifiuti da trattare è quello che riteniamo essere più pericoloso, in quanto tale ampliamento dovrebbe soddisfare il trattamento di rifiuti dell’intera regione oltre che a contenerne altri che arrivano da regioni limitrofe. Non dimenticando che all’interno del sito sorge un capannone adibito al momento allo stoccaggio di rifiuti pericolosi e ci auguriamo non si voglia iniziare anche a trattarli. Come Comitato Civico siamo in attesa di una risposta dopo aver protocollato una richiesta ufficiale all’Arpa Molise chiedendo risposte in ambito di valutazione di impatto ambientale, se esistono specifiche criticità riguardanti i corsi d’acqua e il suolo, dovuti a possibili dispersioni di percolato, indagini che dovrebbero essere effettuate periodicamente per valutare la salubrità dell’aria, dell’acqua e del
terreno, ma ancor prima a monte, ossia verificare se ci sono le condizioni necessarie, non nocive per la salute dei cittadini e dell’ambiente, per poter costruire impianti del genere. Ricordiamo anche che la questione della discarica di Montagano, non influisce solamente sui paesi limitrofi, ma è una questione che interessa la collettività tutta in fattore di diritto alla salute. Pertanto continuiamo a rivolgerci a quei cittadini che hanno ancora delle rimostranze nei confronti dell’azione portata avanti dal Comitato, supportato dalle Associazioni AIG, Libera Molise e OML, di informazione di ciò che sta accadendo in materia ambientale nella nostra regione. Ci rivolgiamo altresì ai sindaci, in quanto non solo sentinelle del proprio territorio, ma responsabili in prima persona del bene collettivo, a voler “vederci chiaro” come il Codacons, il Comitato ed anche il Consiglio di Stato”.
L’INTERVENTO
Rispetto, parola che pochi conoscono Di Massimo Dalla Torre Abbiamo voluto aprire questo nuovo capitolo, ricordando a noi stessi ma soprattutto chi si riempie la bocca con paroloni e quant’altro appartiene al complesso mondo della grammatica, del parlato e dei soliloqui, che da troppo tempo si usa se non addirittura si abusa della parola “rispetto”. Secondo la grammatica italiana il rispetto è: un atteggiamento e un comportamento improntato alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell’importanza e del valore morale e culturale di qualcuno. Cosa che molti dovrebbero ricordare senza pontificare poiché è molto difficile interagire nella società odierna di cui, siamo nostro malgrado attori, protagonisti, antagonisti o semplicemente parte attiva che del rispetto, scusate la franchezza, “se ne impippa”. Rispetto che è alla stregua dell’araba fenice, ossia tutti sanno che c’è ma nessuno l’ha mai vista. Rispetto che, rapportato agli avvenimenti o ai semplici fatti spiccioli, trova sempre più il dissenso di chi è invitato a porre in atto le regole che fanno del rispetto un canone, non inverso, di vita quotidiana; ecco il perché molti ne ignorano il significato. Lungi da noi da bacchettare chi invoca il rispetto, perché spesso e volentieri, capita di non rispettare a nostra volta le regole. Le quali, gioco forza, sono basate proprio sul rispetto che viene calpestato perché si ritiene di essere al di sopra della parti. Parti che invece, secondo gli antichi codici, non siamo noi ad affermarlo, si basano sul corretto comportamento dei contendenti, il che è un’utopia, ma è un
qualcosa che s’ignora volutamente perché si crede che alzando la voce o stigmatizzando quanto viene obiettato, fa si che si passi dal torto alla ragione, senza sapere che gli atteggiamenti sono del tutto errati. Errori che si compiono anche senza rendersene conto, perché l’attuale, nonostante sembri il contrario, si basa essenzialmente sul gioco delle parti, di Pirandelliana memoria, in cui viene ad evidenziarsi come il rispetto è vanificato proprio dal non rispetto il che assume aspetti poco consoni alla interpretazione lessicale di cui sopra. Rispettare i ruoli è molto difficile, perché non è facile discernere quali sono i ruoli; nel senso che chi chiede o invita al rispetto dimentica che è proprio lui a non rispettare chi o cosa ha dinanzi. Se poi il rispetto è applicato alla difficile arte della politica, tutto quello che fin qui si è cercato di spiegare, anche se ci rendiamo conto alquanto ermetico, è annullato per le incongruenze che vengono fuori dalle tesi che si cerca di far passare quale dettame e quant’altro appartiene alla farraginosa società del nulla su cui la politica prolifera a danno dei cittadini. Si società del nulla, che è complice del modo di fare politica, che per Giovanni Sartori è la sfera delle decisioni collettive e non frutto di azioni monocratiche. Il che conduce a una sola considerazione al di la delle elucubrazioni mental-grammaticali: più rispetto reciproco e non moniti o richiami che servono solo e unicamente a inasprire gli animi e i rapporti, altrimenti le posizioni si allontanano e non si arriva a una soluzione fattiva che porti al raggiungimento soprattutto indolore dell’obiettivo finale.
TAaglio lto
5 17 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
In merito al Concorso di idee per la realizzazione della sede del consiglio e della giunta regionale
Dobbiamo fidarci della commissione domestica composta da Vacca, Pillarella, Carovillano, Mustilli e Angiolini Sulle loro spalle la responsabilità di indicare la proposta capace di creare il miglioramento della qualità urbana, le opportunità di crescita e lo sviluppo durevole dell’economia locale, l’occupazione, il rilancio Campobasso alla soglia, come non mai, di un evento urbanistico e architettonico, con enormi riflessi socio/economici, deve fidarsi della sapienza, dell’esperienza e della competenza di Giocondo Vacca, di Massimo Pillarella, di Nicola Carovillano, di Ivana Mustillo e di Claudia Angiolini (l’ultima volta che l’abbiamo incrociata in cronaca era in veste di componente con diritto di voto della commissione per l’aggiudicazione del call center regionale). I prime tre sono dirigenti regionali, le altre due sono professioniste esterne (avvocati) molto care e vicine al presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura. Insieme formano la commissione giudicatrice del concorso per la selezione di una proposta progettuale di idee per la realizzazione della sede del consiglio e della giunta regionali e dei servizi comuni nelle aree dell’ex hotel Roxy e dell’ex stadio Romagnoli. Campobasso deve fidarsi giocoforza di costoro, avendo preferito, il presidente Frattura, comporre una commissione domestica, fatta in casa, nonostante abbia redatto un bando particolarmente articolato, molto complesso, che pone ai partecipanti non solo l’impegno creativo dell’opera strutturale quan-
di Giovanni Muccio
t’anche la capacità di creare il miglioramento della qualità urbana, le opportunità di crescita e lo sviluppo durevole dell’economia locale, l’occupazione, il rilancio dell’immagine della città e la sua capacità di attrazione di investimenti pubblici e privati. Elementi di spessore culturale e professionale, che danno al concorso d’idee una “missione” specifica e puntuale per il futuro della città, da cui non derogare, omettere, glissare, sorvolare. Questa condizione è una sorta di lucchetto che permette di considerare non pregiu-
dizievole a priori la eventuale improprietà della commissione dinanzi alla messe di obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso la realizzazione della sede regionale. Molti, se non tutti gli osservatori, avrebbero voluto immaginare una commissione di alto profilo, composta da personaggi accertati dell’architettura, dell’economia, della tecnologia. La preoccupazione espressa dall’Ordine degli architetti, soprattutto sulla introduzione di due figure professionali di carattere giuridico-legale a integrazione della
Sicurezza, siamo seri
Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, pone la sicurezza urbana tra le condizioni primarie per un ordinato svolgimento della vita civile, sociale e imprenditoriale e tutte le forze politiche devono concorrere a migliorare le norme, al passo con i tempi e la sola videosorveglianza non è sufficiente a garantire i livelli di sicurezza del territorio regionale, rappresenta solo una piccola parte dell’attività di Polizia e di prevenzione. Al fine di incrementare i livelli di sicurezza urbana nel territorio regionale e nel pieno rispetto dell’esclusiva competenza statale in materia di ordine pubblico e sicurezza, c’è la necessità di definire gli indirizzi generali dell’organizzazione e dello svolgimento del servizio di Polizia locale dei comuni, delle Provincie e delle loro forme associative, il coordinamento delle attività e l’esercizio associato delle funzioni, gli interventi regionali per la sicurezza urbana, la collaborazione tra po-
lizia locale e soggetti privati operanti nel settore della vigilanza, nonché le modalità di accesso, la formazione degli operatori di polizia locale, una sala operativa regionale della Polizia locale e una scuola per le attività di formazione. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, firmatario del Programma elettorale del Centrosinistra alle scorse regionali, ha contribuito a redigere in particolare il tema riguardante “’Etica e Legalità” individuando nella Sicurezza un tema importante da affrontare, a tal riguardo il Guerriero Sannita ritiene che la regione Molise si doti di una nuova legge regionale ai passi con i tempi, era stata prevista nel programma elettorale. Una legge regionale che sostiene e valorizzi maggiormente rapporti con il volontariato e l’associazionismo; interventi per la prevenzione e il contrasto in materia am-
commissione, con il sospetto di essere troppo contigue, per amicizia e frequentazione, al presidente della giunta regionale, per quanto legittima e opportuna, crediamo debba cedere il passo alla natura del bando, alle domande cui i progettisti devono rispondere, alla inderogabilità delle valutazioni di ordine economico, culturale, oltre che sociologico, che sono proprie del bando stesso. Ciò lascia immaginare che la commissione sia stata collocata su un binario da cui gli è impossibile deragliare, qualora dovesse avvertire l’inadeguatezza al compito, o tentata di cedere a intromissioni di sorta. La domesticità purtroppo lascia più di una porta aperta alla tentazione che qualcuno voglia e possa ficcarci il naso. Insomma, nonostante Vacca, Pillarella, Carovillano, Mustilli e Angiolini, se richiesti, avrebbero serie difficoltà a dimostrare di avere adeguate professionalità ed esperienza rispetto alla specificità del compito cui sono stati incaricati di svolgere, saranno talmente astretti nella linea di demarcazione del bando, da non correre alcun pericolo di vedersi delegittimati. Sulle loro spalle grava, questo sì, la responsabilità di indicare, tra le oltre cento proposte progettuali arrivate da ogni
bientale; Interventi nei settori economici e nelle pubbliche amministrazioni regionali e locali; misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell’educazione e dell’istruzione; attività della polizia locale, interventi formativi ; interventi per la prevenzione dell’usura e di altre fattispecie criminogene; Politiche a sostegno delle vittime; osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza; costituzione in giudizio; attuazione della legge e monitoraggio ecc ecc Su tale argomento il Guerriero Sannita evidenzia in questi giorni da parte di alcuni Consiglieri regionale di maggioranza solo “slogan”, senza un minimo di programmazione che riguardi un riordino legislativo delle competenze in materia delle attività sopra descritte e come affrontare una volta per tutte, una riforma della disciplina regionale in materia di Polizia locale e Sicurezza urbana, in considerazione delle nuove esigenze della società.
angolo d’Italia, e da fuori i confini nazionali, quella che meglio, e più delle altre, è aderente al contenuto del bando, ossia capace di creare il miglioramento della qualità urbane, le opportunità di crescita e lo sviluppo durevole dell’economia locale, l’occupazione, il rilancio dell’immagine della città e la sua capacità di attrazione di investimenti pubblici e privati. Un corpus che supera di slancio gli aspetti (discrezionali?) relativi alle linee architettoniche, alla qualità grafica rappresentativa dell’idea, per ancorarsi, come abbiamo detto e ripetuto, all’intervento, e agli apporti utili per la riqualificazione urbana, la rivitalizzazione economica e la valorizzazione culturale e sociale della città. La commissione giudicatrice ha iniziato i lavori il 4 febbraio; la comunicazione dell’esito del concorso sarà data entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori ed entro trenta giorni dalla comunicazione dell’esito del concorso sarà allestita la mostra dei progetti. Cosa che metterà al giudizio dei cittadini l’operato della commissione e la sua qualità professionale. Ci sarà modo e motivo, quindi, di parlarne ancora. Dardo
“Piano Casa, troppi ritardi” La denuncia è dell’Acem CAMPOBASSO. Dopo 10 giorni dall’inoltro della nota di sollecito al Presidente della Giunta Regionale del Molise, l’ACEM non avendo ricevuto risposta alcuna ribadisce nuovamente la necessità di giungere quanto prima all’approvazione delle modifiche alla Legge Regionale 11/12/2009 n. 30 s.m., meglio conosciuta come “Piano Casa” della Regione Molise, necessarie per favorire il rilancio del settore delle costruzioni, enormemente gravato dalla crisi economica in atto. “Da informazioni assunte, sembra che l’iter sia fermo per via del parere della Conferenza Autonomie Locali non ancora acquisito – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – ma alla nostra Associazione non interessano né la natura né le ragioni dell’intoppo venutosi a creare, alle imprese preme piuttosto evidenziare che l’ingiustificabile ritardo accumulatosi, rischia di vanificare gli intenti del provvedimento”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
6
Campobasso
17 febbraio 2015
“Il territorio, un bene da valorizzare” Il prefetto Gabrielli all’istituto Pilla. “Non possiamo utilizzare il suolo come si vuole” CAMPOBASSO. Conoscere il territorio per amarlo e proteggerlo, questo il tema del convegno che si è tenuto all’interno dell’Istituto Tecnico Commerciale ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso a cui hanno partecipato, oltre agli studenti, anche diverse autorità civili come il prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna. Ospite d’eccezione il numero uno della Protezione Civile na-
zionale, Franco Gabrielli, che è intervenuto fra i relatori dopo i professionisti Massimo Mancini, Flavio Brunetti e Antonio Iannuzzi. “Quando parliamo di Protezione Civile parliamo innanzitutto di pianificazione del territorio – ha spiegato Gabrielli. – Bisogna sapere cosa si rischia prima di agire su di esso ed eventualmente si interviene per evitare conseguenze devastanti”.
Quindi il riferimento alla carenze italiane legate alla prevenzione sia dal punto di vista della politica che da un fattore propriamente culturale. “Siamo un Paese che non fa tesoro delle nostre disgrazie – ha continuato Gabrielli. – L’Italia è un Paese a forte rischio sismico e nelle zone sismiche bisogna chiedersi non se ci sarà un terremoto, ma quando ci sarà. Dobbiamo toglierci la convin-
zione che nelle nostre proprietà possiamo fare ciò che ci pare. E la politica ha assecondato questa volontà purtroppo attraverso i condoni”. Il capo della Protezione Civile non ha voluto esprimere giudizi sulla situazione locale, peraltro al centro, per quanto concerne la passata gestione, di un’inchiesta giudiziaria. Per la dirigente dell’istituto ‘Pilla’ Rossella Gianfagna si è trattata di una gior-
nata didattica e di una lezione di vita, utile soprattutto agli studenti e filo conduttore per tre diversi istituti scolastici fra gli indirizzi TecnicoEconomico, Costruzione-AmbienteTerritorio e Agricoltura. A ridosso del convegno il Lions Club di Campobasso ha organizzato un concorso di idee, invitando i ragazzi a presentare progetti legati soprattutto alla riqualificazione della città.
Nuovo direttore per il Dipartimento di Oncologia della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” Qualche settimana fa il Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso, ha nominato il Professor Fabio Pacelli, stimato chirurgo di fama internazionale, Direttore del Dipartimento di Oncologia, ruolo che aveva già ricoperto dal 2010 al 2012. Nato a Roma nel 1960 sposato con 3 figli, è Professore Associato di Chirurgia Generale presso l’Università Cattolica di Roma, è stato primo aiuto presso la Divisione di Chirurgia Digestiva del Policlinico “A. Gemelli” di Roma dal 1996 al 2009. E’ responsabile dell’UOS Chirurgia Oncologica D’urgenza presso il policlinico A. Gemelli di Roma. E’ autore di oltre 200 lavori scientifici originali, la maggior parte dei quali su argomenti di chirurgia digestiva, pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche della letteratura internazionale, alcuni dei quali selezionati dall’editorial board dello Year Book of Surgery, tra i migliori contributi scientifici dell’anno. I suoi campi di maggiore interesse scientifico riguardano il Cancro Gastrico, i Tumori del Colon-Retto, i Sarcomi dei Tessuti Molli, i Tumori Stromali Gastrointestinali (GIST), le Infezioni Intra-addominali e le terapie neoa-
diuvanti in chirurgia oncologica quali la radiochemioterapia preoperatoria e la radioterapia intraoperatoria (IORT) nei tumori del retto e la chemioterapia ipertermica intraoperatoria (HIPEC) nei tumori gastrici e nei tumori colici. Ha coordinato come responsabile dell’impostazione scientifica e della pubblicazione dei dati numerosi studi multicentrici, che hanno coinvolto diversi centri chirurgici italiani, su alcuni aspetti della chirurgia addominale quali l’utilità della nutrizione artificiale, l’utilizzo del sondino dopo gastrectomia totale e subtotale, il ruolo delle resezioni multiviscerali nel cancro gastrico avanzato. E’ autore, come primo operatore, di più di
7000 interventi prevalentemente di chirurgia addominale a cielo aperto o laparoscopica e di chirurgia per patologia erniaria, tiroidea o mammaria. Ha eseguito in particolare più di 1000 colecistectomie laparoscopiche e più di 500 resezioni coliche/rettali laparoscopiche. Inoltre, in collaborazione con la Divisione di Ginecologia Oncologica diretta dal Prof. Giovanni Scambia, ha eseguito la parte digestiva di più di 100 interventi per carcinoma ovarico ed endometriosi profonda (in prevalenza peritonectomie diaframmatiche, resezioni intestinali e coliche, pelvectomie posteriori). E’ membro ordinario attivo della International Gastric Cancer Association dalla sua fondazione nel 1997 e del G.I.R.C.G. (Gruppo Italiano di Ricerca per il Cancro Gastrico). Il professor Pacelli, che si è formato presso la scuola di colui che considera il suo Maestro, il professor Francesco Crucitti, conosciuto come “il chirurgo di Papa Wojtyla”, darà un nuovo impulso all’area chirurgica della Fondazione, sia attraverso l’apporto della sua personale esperienza, sia attraverso una collaborazione con il Policlinico “Gemelli” di Roma, in particolare nel campo della chirurgia toracica, della chirurgia endocrino metabolica e della chirurgia epatica.
Il programma è quello di trattare, attraverso tecniche chirurgiche innovative, alcune patologie di difficile approccio chirurgico quali le neoplasie surrenali ed epatiche, le toraco-polmonari che, come sappiamo, sono ad elevato impatto epidemiologico. Si conferma il particolare interesse del Dipartimento verso la patologia senologica; sarà rivolta particolare attenzione alla terapia neoadiuvante preoperatoria per le forme avanzate di tumore al seno; alla chirurgia cosmetica (conservativa-ricostruttiva); alla chirurgia radioimmunoguidata per la ricerca del linfonodo sentinella; alla tipizzazione biologica delle neoplasie per terapie mirate e alla radioterapia adiuvante dopo terapia conservativa. Afferiscono al Dipartimento di Oncologia anche l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia, che verrà guidata dal professor Vincenzo Valentini, professore Ordinario di Radioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia del Policlinico “Gemelli” di Roma. Mentre al dottor Fabio Rotondi è stata affidata la Direzione dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia Generale ed Oncologica.
In Questura nuovi cambi di dirigenti Nell’ottica della razionalizzazione delle risorse umane le nuove disposizioni organizzative CAMPOBASSO. Nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse umane, già iniziata nei mesi scorsi, il Questore Pagano ha disposto nuovi movimenti di personale con l’intento di migliorare l’efficienza e la funzionalità dei vari uffici della Questura di Campobasso che operano al servizio dei cittadini, innalzando – nel contempo – il livello qualitativo delle prestazioni fornite. In tale contesto, particolare attenzione è stata rivolta a quegli uffici che, per la specificità dell’attività svolta, costituiscono veri front office con i quali la Polizia di Stato si relaziona con il pubblico, fornendo importanti servizi come, ad esempio, la ricezione delle denunce, il rilascio di passaporti, porto d’armi, licenze, ecc.. Uno di questi, che con la sua quotidiana attività di sportello garantisce varie tipologie di prestazioni all’utenza, è certamente la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione. Da pochi giorni, la Divisione si avvale di un nuovo Dirigente: il Primo Dirigente Maria Pia ROSSI,
recentemente trasferita alla Questura di Campobasso. Al fine di garantire la migliore funzionalità organizzativa dell’Ufficio, il dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Commissario Capo Teresa MASTROLITTO, affiancherà la Dr.ssa ROSSI, assumendo anche le funzioni di Funzionario addetto alla Divisione P.A.S.I.. E’ stata migliorata la funzionalità dell’Ufficio con l’assegnazione di un Sovrintendente Capo, implementando così il settore dedicato ai servizi all’utenza. La necessità di dare sempre maggiore impulso all’attività connessa all’applicazione delle misure di prevenzione come l’avviso orale, il foglio di via obbligatorio, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), l’ammonimento per atti persecutori, ecc., ha imposto il riassetto dell’organizzazione interna alla Divisione di Polizia Anticrimine. Si è provveduto, quindi, a rafforzare lo specifico settore, assegnando all’Ufficio – in qualità di addetto – un
ulteriore Funzionario, il Commissario Capo Nicola D’ANIELLO. Nel suddetto contesto e per le esigenze di coordinamento connesse all’importante e delicata attività espletata dall’Ufficio Denunce, la Divisione P.A.C. si avvarrà anche di un ulteriore Sostituto Commissario. La movimentazione interna ha interessato, infine, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, presso il quale è stato assegnato un Sostituto Commissario con funzioni di responsabilità, nonché l’Ufficio Personale dove è stata prevista l’assegnazione di un Ispettore Capo per esigenze riorganizzative del settore. Nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse umane, già iniziata nei mesi scorsi, il Questore Pagano ha disposto nuovi movimenti di personale con l’intento di migliorare l’efficienza e la funzionalità dei vari uffici della Questura di Campobasso che operano al servizio dei cittadini, innalzando – nel contempo – il livello qualitativo delle prestazioni fornite.
Campobasso
7 17 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Consiglieri al lavoro! Quasi trentamila euro per venti giorni di sedute delle commissioni consiliari. Attendiamo i frutti di tanto lavoro Cittadini di Campobasso, rallegratevi! Dovete aspettarvi un 2015 davvero con il botto per la vostra città! A giudicare infatti, dai dati della determina dirigenziale numero 274 del 9 febbraio 2015, avente ad oggetto: “Gettoni di presenza per le riunioni del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari – Mese di gennaio 2015 – Impegno di spesa e liquidazione”, gli amministratori di Palazzo San Giorgio si sono davvero messi a capo chino a lavorare per voi. Addirittura nei venti giorni lavorativi del mese in esame alcuni consiglieri hanno par-
tecipato ad un numero di sedute di commissione variabile tra 24 e 33! Un vero tour de force degno del buon compagno Stakanov, non c’è che dire! L’ammontare delle spettanze riconosciute agli indefessi consiglieri per tanto sforzo è risultato essere, però, 29.438,87 euro. Beh, che dire gli euro usciti dalle casse comunali per un solo mese sono tantini, ma immaginatevi quante iniziative, provvedimenti, deliberazioni, strategie programmatiche finissime verranno fuori da tanto sforzo collettivo; e siamo solo a gennaio, per giunta! Facile pen-
sare che tanto impegno non resterà fine a se stesso, le commissioni continueranno ad essere convocate con la stessa frequenza, dovremo mandare generi di conforto ai nostri consiglieri, perennemente chiusi nelle stanze del Comune. Peccato però che le commissioni, così come recita lo statuto, siano: “… organismi consultivi interni del consiglio comunale preposti a formulare pareri sugli atti di competenza dell’organo deliberante. Esse hanno carattere istruttorio e svolgono funzioni di supporto rispetto alle attività di indirizzo e controllo politico-ammini-
strativo attribuite al consiglio e all’esercizio 7 delle prerogative dei consiglieri.” Si aggiunga che le commissioni consiliari sono addirittura docici; nonostante il fatto che in tempi non sospetti (luglio 2014) il consigliere Enrico Perretta aveva ribadito, anche direttamente in Consiglio: “E’ anacronistico lasciare dodici commissioni consiliari al Comune di Campobasso. Visto e considerato che sei sono gli assessori è logico che altrettante siano le commissioni”. Appello, evidentemente, rimasto inascoltato. Esclusi Michele Scasserra ed Enrico Tra-
montano, gli unici ad aver rinunciato a tutte le indennità, ecco la “classifica” dei consiglieri che meno si sono risparmiati nel lavoro al servizio della loro città; noi cittadini li vogliamo ringraziare anticipatamente, in grande e fremente attesa dei risultati che tanto lavoro, tanto sforzo DOVRANNO OBBLIGATORIAMENTE produrre:: Michele Ambrosio, Antonio Columbro, Simone Cretella, Maurizio Biagio D’Anchise, Francesco De Bernardo, Giovanni Di Giorgio, Michele Durante, Elio Madonna, Gianluca Maroncelli e Francesco Pilone.
La mostra al Museo Sannitico
Presentati i reperti dei corredi funebri di tre sepolture rinvenuti negli scavi di Ururi
sono stati gli interventi dell’assessore alla Cultura del Comune di Ururi, Nadia Primiani, quello del vice sindaco di Campobasso, Bibiana Chierchia, e quello del consigliere regionale con delega alla Cultura, Nico Ioffredi. L’aver svelato, nel proprio territorio, una area sepolcrale così significativa e ricca di fantastici reperti, è motivo di orgoglio e di interesse archeologico e culturale da non sottovalutare per tutto il basso Molise. E’ già prevista, per la valorizzazione di questa così preziosa scoperta, anche una pubblicazione specifica che molto probabilmente sarà presentata ad Ururi, luogo degli scavi, nella prossima primavera.
CAMPOBASSO. Nel giorno di San Valentino è stata inaugurata, presso il Museo sannitico di Campobasso, la mostra “SONO FIGLIO DELLA TERRA E DEL CIELO STELLATO – cibo per il corpo cibo per lo spirito presso i Sanniti”. In esposizione i reperti delle tre sepolture ritrovate, durante i lavori per la posa in opera delle tubazioni del metanodotto Larino-Chieuti, nel territorio di Ururi. La mostra, per il momento prevista fino al 31 ottobre 2015, è stata introdotta dalla curatrice del Museo, l’archeologa Angela Di Niro, che ha illustrato le caratteristiche del tesoro archeologico riportato alla luce: una sepoltura maschile della fine del V sec.a.C. e una tomba a semicamera, che ospitava una sepoltura femminile e una maschile, risalenti al IV sec. a.C. Di enorme valore tutti i corredi, rinvenuti a circa 4 metri di profondità, e appartenuti molto probabilmente a defunti di elevato rango sociale. A seguire ci
“Strategicamente, la frontiera del commercio L’iniziativa promossa dall’assessorato al Commercio del Comune di Campobasso CAMPOBASSO. ‘Strategicamente imprenditori’ è il seminario promosso dalla Provincia di Campobasso e dall’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, guidato dall’assessore Salvatore Colagiovanni, in collaborazione con l’associazione ‘Nasinsu’, che si terrà mercoledì 4 marzo dalle 15 alle 17,30, presso la Sala consiliare di Palazzo Magno. L’incontro, al termine del quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, verterà sui social
media MARKETING e ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per comunicare sul web, seguendo i nuovi mezzi apportati dall’era 2.0. Si partirà dall’idea del “social media strategy” e dal concetto che, ormai, i siti web aziendali sono stati superati dall’utilizzo dei social network, quali, tra i principali, Facebook, Twitter, Google+ e Linkedin. Il seminario, gratuito, è rivolto a tutti gli operatori dei settori professionali: commercio,
turismo, artigianato, ristorazione, agenzie di servizi. Sarà possibile registrarsi attraverso il form presente sul sito istituzionale della Provincia di Campobasso. Il momento di confronto servirà anche per illustrare il successo ottenuto da alcune aziende, attraverso l’utilizzo dei social network. “L’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Campobasso – ha affermato l’assessore Salvatore Colagiovanni – è attento al mondo imprenditoriale locale,
Mago Figaro la magia del futuro Spettacoli di Alta Magia e illusionismo
INFO: Tel. 0874.412261 - Cell. 340.5207880
guardando allo sviluppo del tessuto economico seguendo tutto quello che OFFRE la tecnologia. Il seminario, gratuito per i partecipanti e per i due enti coinvolti, Comune e Provincia, sarà un modo per guardare al futuro e offrire agli operatori commerciali molisani nuove conoscenze, utili e indispensabili nell’era 2.0. Il mondo dell’imprenditoria e del commercio deve correre di pari passo allo sviluppo tecnologico e uno degli scopi dell’assessorato che guido è
quello di aiutare la realtà locale a modernizzarsi. Condizione indispensabile per uscire dalla crisi e quale volano di sviluppo. Approfitto per invitare tutti gli imprenditori e i commercianti della zona a prendere parte al seminario, che risulterà utile per le rispettive aziende ed attività. L’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Campobasso è sempre pronto per dare un aiuto al commercio cittadino, dal quale dovrà ripartire il capoluogo molisano”.
Coiffeur pour homme
le forbici d’oro
Pino
Acconciatore ufficiale Miss “Belle sotto le stelle”
Taglio € 8.00 - Shampoo € 5.00 - Barba € 4.00 Studenti sconto del 30%
via Italo Svevo, 91 Campobasso - Tel. 0874.412261
Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN
HP OFFICEJET 6600
EPSON WF-5620WF
+
TONER FINO A 2500 PG
Scheda di rete - Duplex
ÎŚ 149,00
TANICA FINO A 4000 PG.
+ Fronte/Retro Autom.
ÎŚ 339,00
ÎŚ 139,90
APPLE MacBooK Air MD760T
NB ACER EXTENSA
ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016
œœ
ÎŚ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR
ÎŚ 299,00
ZenFone 4
ÎŚ 619,00
KRAUN Wireless Headphone Beanie ÎŚ 29,90
ÎŚ 139,00
Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it
Prezzi unitari iva inclusa Âą salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni
11
Isernia
17 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Ittierre, due incontri al Ministero L’obiettivo è quello di individuare una strada per risolvere i problemi dei dipendenti ISERNIA. Vice-Ministro dello Sviluppo Claudio De Vincenti ha convocato il Sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, la Regione Molise, le Province di Campobasso ed Isernia, i Comuni di Venafro, Campochiaro, Bojano e Isernia, e l’Agenzia INVITALIA per il 20 febbraio alle 14.30 per attivare l’istruttoria sull’Area di Crisi nel Distretto Produttivo Bojano-Isernia-Venafro, nel mentre il Direttore Generale dell’Unità di Crisi dello stesso Ministero dello Sviluppo Giampietro Castano ha convocato la Regione Molise, la Provincia di Isernia, il Commissario Liquidatore ITTIERRE Nella Caruso, il Commissario Giudiziale Sergio Ferreri, i Commissari Straordinari Stanislao Chimenti, Roberto Spada e Andrea Ciccoli, insieme alle segreteria nazionali di FILCTEM-CGIL FEMCA-CISL UILTECUIL e UGL TESSILI per il 23 febbraio alle 16.30 per trattare la vertenza ITTIERRE dopo gli ultimi sviluppi riferiti alla procedura concorsuale e al Verbale di Mancato Accordo redatto il 13 febbraio al Ministero del Lavoro con cui sono state avviate le procedure di licenziamento per le ultime 247 unità della società. Se la Provincia di Isernia si mobilita ed attiva presso i propri uffici il coordinamento dei comuni coinvolti dall’Area di Crisi e le
rappresentanze dei mille addetti ITTIERRE già collocati in mobilità, si costituirà un nucleo di forze che potrà sostenere insieme alla Regione Molise, ai Consorzi Industriali di Campochiaro e di Venafro, all’Unioncamere, a Sviluppo Italia Molise, a ITALIA LAVORO, all’Agenzia Molise Lavoro, a Finmolise e ad altre strutture di assistenza tecnica, ogni adempimento finalizzato alla stipula dell’Accordo di Programma sull’Area di Crisi e alle intese specifiche per la ricollocazione lavorativa dei
dipendenti ex-ITTIERRE. Nelle due riunioni in programma al Ministero dello Sviluppo si potrà individuare un percorso per evitare la mobilità per i 247 addetti prima del 3 aprile e per assicurare una prospettiva a tutti i lavoratori già licenziati. L’obiettivo è il rilancio del Polo Tessile del Molise e le tre manifestazioni di interesse trasmesse alla procedura confermano l’attrattività del nostro territorio. Se ci si unisce costruttivamente tra rappresentanze sociali, delegazione parlamentare e istituzioni lo-
cali e regionali, si riuscirà a completare un percorso iniziato 18 mesi fa proprio all’Unità di Crisi del Ministero dello Sviluppo nella trattazione della vertenza GAM e si potrà raggiungere un doppio risultato importante sia con la stipula di un Accordo di Programma per l’Area di Crisi e sia con l’individuazione di opportunità mirate per i mille lavoratori dell’ITTIERRE.
Furti e droga, cinque persone fermate Operazione dei Carabinieri a Isernia, sotto sequestro hashish e marijuana ISERNIA. Continuano senza sosta le indagini dei Carabinieri per contrastare su tutto il territorio della provincia di Isernia fenomeni di criminalità predatoria e lo spaccio di sostanze stupefacenti. A Bagnoli del Trigno, i militari della locale Stazione e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agnone, hanno denunciato per tentato furto aggravato un 46enne ed un 44enne, entrambi di Vasto in provincia di Chieti, pluripregiudicati per furto ed altri reati contro il patrimonio e la persona, i quali spacciatisi per tecnici dell’Enel, si sono introdotti all’interno di un’abitazione, tentando di raggirare un’anziana donna, che però riusciva ad avvertire telefonicamente i Carabinieri. I due dopo aver tentato di commettere il furto all’interno dell’abitazione, vistisi scoperti si allontanavano dandosi alla fuga a bordo di una Renault Twingo, ma grazie al numero di targa fornito da alcuni testimoni venivano successivamente identificati e denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. A Rionero Sannitico, i militari della locale Stazione hanno denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 25enne del luogo, il quale nel corso di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di due involucri contenenti rispettivamente circa dieci grammi di hashish ed una cinquantina di semi di cannabis, che sarebbero stati verosimilmente per la
coltivazione delle piante di marijuana, inoltre i Carabinieri hanno anche rinvenuto un bilancino elettronico di precisione per la pesatura delle sostanze nonché vario materiale per il confezionamento. La droga e quant’altro rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre continuano le indagini per ac-
certare il canale di rifornimento e a chi fossero destinate le dosi. Ad Isernia, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno denunciato un 20enne del posto, che è stato fermato nei pressi della stazione ferroviaria, A seguito di una perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto un involucro contenente alcune dosi di marijuana, che il giovane aveva occultato all’interno di un berretto che indossava. Anche in questo caso la droga è stata sottoposta a sequestro, mentre le indagini sono tese ad accertare se lo stupefacente era per uso personale o se destinato all’attività di spaccio. Infine a Cantalupo nel Sannio, i militari della locale Stazione hanno denunciato un 46enne di Castelpetroso, il quale si rendeva responsabile di violazione alla misura di sicurezza della libertà vigilata cui lo stesso era sottoposto per reati contro il patrimonio e la persona. In pratica l’uomo non ottemperava all’obbligo di permanenza in casa nelle ore serali e notturne impostogli dalla competente Autorità Giudiziaria. Il conseguimento di tali risultati sono da attribuire ad una innovata e più incisiva sinergia tra i vari reparti dell’Arma capillarmente distribuiti sul territorio, coordinati dai Comandi di Compagnia con la preziosa collaborazione del Nucleo Investigativo e della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Isernia.
Soldi falsi, un arresto Due milioni di euro in banconote da 100 false rinvenuti dalla Finanza di Venafro VENAFRO. Nello scorso week end, i finanzieri della tenenza di Venafro, hanno effettuato decine di interventi lungo le principali arterie stradali che collegano la Campania, il basso Lazio e l’Abruzzo. Nel corso dei controlli, sono state se-
gnalate 4 persone alle autorità prefettizie di residenza poiché trovate in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti per uso personale, rinvenute anche con il prezioso ausilio dell’unità cinofila, in servizio a Campobasso, fatta arrivare in sup-
porto alle pattuglie isernine e venafrane. Durante il servizio è stato intimato l’alt ad una autovettura con tre persone a bordo, che, alla vista del cane antidroga, hanno subito evidenziato segni di nervosismo, insospettendo i
militari operanti. Una delle persone, pregiudicata per reati concernenti gli stupefacenti, dopo un approfondito controllo dell’automezzo, è stata trovata in possesso di 2.000,00 euro in banconote false da 100 euro. Dopo gli accertamenti di rito, la
stessa, una donna di origine lombarda, è stata tratta in arresto per detenzione e spendita di banconote false ed associata alla casa circondariale di Chieti, mentre le altre due persone controllate sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato.
12
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
17 febbraio 2015
Foce Saccione, una immensa discarica a cielo aperto Bonifica radicale del sito chiesta da Fare Verde Molise CAMPOMARINO. Si è svolta domenica mattina sul litorale di Campomarino la 23^ edizione de “IL MARE D’INVERNO”, iniziativa di tutela ambientale promossa da FARE VERDE, che ha coinvolto tanti volontari ed associazioni, impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati o riversati dalle mareggiate sulla spiaggia del litorale sud di Campomarino, nei pressi della foce del Torrente Saccione, un Sito di Interesse Comunitario di particolare pregio naturale e paesaggistico. Oltre Fare Verde, si sono rimboccati le maniche, sfidando la pigrizia domenicale, i volontari della Protezione Civile di Campomarino, del Corpo di Guardie Ecologiche Vo-
lontarie, di ambiente Basso Molise e delle associazioni animaliste OIPA ed Accademia Kronos, tutti accomunati dal medesimo impegno civico e rispetto per l’ambiente. Anche quest’anno la situazione si è rivelata drammatica: un vero e
proprio museo dei rifiuti di ogni sorta, dove plastica e polistirolo dominano come sempre la scena: bottiglie, flaconi, contenitori di ogni specie, indumenti, accendini, imballaggi, oggetti usa e getta delle più svariate tipologie e tanti rifiuti
ingombranti tra cui copertoni, bombole di gas, elettrodomestici, taniche industriali, boe da ormeggio dismesse, ecc… Ma l’aspetto più sconcertante resta la presenza smisurata di rifiuti derivanti dal settore del commercio ittico: centinaia di cassette di polistirolo, di quelle comunemente usate dai pescherecci per confezionare il pesce, nonché le reti di plastica utilizzate negli allevamenti di cozze (c.d. “reste”), rinvenute a migliaia sulla spiaggia, chiaramente gettate in mare dagli stessi allevamenti della zona. Rifiuti che, oltre a deturpare il paesaggio, costituiscono anche una grave insidia per la fauna ittica, in particolare per i cetacei che spesso restano vittime
di queste sostanze che vengono ingerite perché erroneamente scambiate per cibo. Atteggiamenti sconcertanti che confermano il disprezzo per l’ambiente marino proprio da parte di chi dallo stesso trae lavoro e sostentamento quotidiano; a nulla sono serviti io tanti appelli e le segnalazioni che da anni Fare Verde inoltra alle autorità preposte alla vigilanza a margine delle operazioni di pulizia dei litorali. Al termine della mattinata di lavoro sono stati circa 80 i grandi sacchi di rifiuti accumulati e che saranno raccolti , si spera il più celermente possibile, per lo smaltimento, dalla ditta incaricata dal Comune di Campomarino.
“Tassa di soggiorno, nessun danno” Il Tar rigetta il ricorso presentato da una decina di imprenditori turistici della zona TERMOLI. Una decina di imprenditori turistici non hanno ottenuto il risarcimento richiesto ai giudici amministrativi del Tar Molise contro il Comune di Termoli, in relazione alla tassa di soggiorno che la vecchia amministrazione Di Brino introdusse con una delibera di consiglio comunale quasi 3 anni fa. Un ricorso, quello presentato dalle strutture ricettive dei lungomari Nord e Sud, che segue quello
con cui il Tribunale di via San Giovanni aveva già dichiarato nulla l’imposta voluta dal centrodestra, perché la città di Termoli non era inserita in uno speciale elenco regionale che contempla le località turistiche. Per questa ragione il Tar ha ritenuto di doverlo dichiarare improcedibile, rigettando anche l’istanza di risarcimento, poiché non sarebbe stato ravvisato alcun danno.
Larino, Carnevale ricco di maschere Tradizionale sfilata dei carri allegorici che rendono merito al lavoro dell’associazione LARINO. Uno sfolgorio di colori, di fantasia, di gioia di vivere e divertirsi. Ogni anno il Carnevale a Larino porta un’atmosfera magica, socialmente vincente, capace di ricreare nella giusta e sana goliardica competizione quella coesione che per tanti motivi è difficile ritrovare nella vita quotidiana. Allora per una volta sgombriamo la testa dai pensieri e se possibile agghindiamola, adorniamola e copriamola coi costumi più strani e allucinanti, oppure con tradizionali mascherate, a seconda dello stato d’animo. Una manifestazione, quella del Carnevale Larinese, che come il vecchio adagio recita, è come il vino, invecchiando migliora, e di fiaschette (seppur di plastica) ne abbiamo anche adocchiate dietro qualche carro. Encomiabili lo sforzo e la capacità degli organizzatori e i creatori delle sei fantastiche rappresentazioni allegoriche, che secondo noi quest’anno sono state premiate da un salto di qualità notevole. Impegno, dedizione, passione a tutto tondo per meravigliare cultori e visitatori, fan dei Carri e gente comune,
che ha deciso di spendere parte del fine settimana per rifarsi gli occhi e non solo truccandosi all’uopo per non rimanere fuori tema. A proposito, quest’anno ci si è davvero sbizzarriti e la satira ha preso la strada del politically incorrect, perché sono stati toccati e irrisi – bonariamente s’intenda – totem istituzionali e non solo, basti pensare a Mario Draghi e al sistema delle banche, il titolo ‘I Latitanti’ solo in parte ne rappresenta appieno lo sdegno verso un sistema finanziario accarezzato dagli ambiti comunitari che hanno rottamato l’economia reale, impoverendo società e popoli, benessere sacrificato sull’altare di un rigore a senso unico. “Sotto la banca la capra crepa”, il motto carnascialesco per agitare metaforicamente un frustino di pelle contro chi in forma sadica ha incupito intere generazioni. La sorte e la condizione comatosa del Paese, quasi un pendant molto sottile col territorio frentano, le cui vicissitudini sono sotto gli occhi di tutti, per cui da ‘I Selvaggi’ non poteva che venir fuori un approccio irriverente, un’analisi drastica e idio-
sincratica al ritmo di “Quest’Italia è alla sciagura, noi ci diamo all’avventura”.
La barca sta per affondare, nonostante a vogare siano due rematori d’eccezione, Renzi e Alfano, ma
siamo certi che tirino dalla stessa parte.. tra destra e sinistra, la centrifuga e assicurata…
13
Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
17 febbraio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Degrado al parco comunale, una vergogna” Nuova denuncia dei cittadini per la situazione di abbandono dell’area verde nutenzione generale del parco è scadentissima per non parlare della situazione delle strutture del tennis, strutture che a me interessano particolarmente”.
TERMOLI. “È sotto gli occhi di tutti la situazione di degrado in cui versa il parco comunale negli ultimi anni da quando è stato affidato all’Ati, l’associazione temporanea di imprese la situazione è peggiorata notevolmente. Il parco in generale la pista del pattinaggio è sommersa da mezzo metro di fango, la parte del parco dove viene frequentato dai bambini spesso è inaccessibile perché a seguito delle piogge si riempie di fango e non è praticabile”. Lo afferma Guido Paradisi, presidente del club tennistico cittadino che non ci sta nel vedere lo stato cui versa il solo ed unico polmone verde cittadino e incalza affermando che “lo stato della piscina è vergognoso perché l’acqua stagnante vi rimane per mesi e mesi c’è presenza di topi e di animali di ogni genere. La ma-
E citando il pallone pressostatico, che ricordiamo fu oggetto di un incendio lo scorso anno, specificando che è di proprietà del maestro Paolo Dall’Acqua, evidenzia quanto sia “riverso sul pavimento dal mese di maggio 2014”. “L’associazione ten-
nis – aggiunge – al momento gestisce solo due campi dietro un pagamento di 800 euro mensili e in più devono provvedere alle spese ordinarie e straordinarie. Questa situazione non ci consente più di poter seguire la scuola tennis, di far svolgere attività agonistica ai ragazzi, abbiamo dovuto annullare dall’anno scorso un torneo di tennis di alto livello, a detta di tutti il migliore che veniva svolto nel Molise, l’Open Nazionale intestato alla Città di Termoli. Ora capisco la situazione che ha lasciato la precedente amministrazione, ma prego il sindaco Angelo Sbrocca, verso il quale nutro una notevole stima, di interessarsi in modo particolare per il parco comunale perché la situazione che noi osserviamo non è più accettabile”.
Gtm, nuova fermata Sul trasporto pubblico urbano manca ancora la chiarezza sul futuro TERMOLI. Aria cupa anche per il trasporto locale a Termoli. Giusto a una settimana dalla serrata dell’Atm sulle linee extraurbane, potrebbero verificarsi problemi anche sulle corse urbane della Gtm. Per la seconda volta dall’11 dicembre, la FiltCgil, per nome del segretario generale GIOR-
GIO Simonetti, ha comunicato l’effettuazione di un presidio dei lavoratori e dei rappresentanti degli organismi sindacali regionali, dalle 10 di mercoledì 18 febbraio fino alle 13 del 20 febbraio. Il presidio avrà luogo a Termoli, nella piazza antistante la Casa Comunale e si interrom-
perà solo durante le ore serali e notturne. Durante il presidio saranno utilizzate bandiere, altoparlanti ed altri strumenti di propaganda ed informazione. Intanto, lo scorso 16 gennaio, i giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato hanno rigettato la richiesta di riforma della sentenza
del Tar Molise che aveva respinto l’istanza di sospensiva, motivando il diniego sia con la vicinanza della data di discussione in udienza pubblica, sia con lo stesso orientamento dei magistrati molisani, che nella vicenda vedevano contrapporti Comune e Regione e non la Gtm.
Fiat, cassa integrazione a zero entro dicembre I nuovi motori per i modelli in produzione dovrebbero rilanciare lo stabilimento di Termoli TERMOLI. Reduci dal trionfo autentico maturato allo stabilimento Sevel in val di Sangro, dove la Fim-Cisl per la prima volta nella storia della fabbrica in joint-venture tra Fiat e Psa ha avuto la maggioranza assoluta nel rinnovo della Rsa, i rappresentanti sindacali cislini del comparto metalmeccanico hanno avuto 24 ore di fuoco all’interno del Termoli Plant di Rivolta del Re. Tre assemblee, sui tre turni di lavoro, alla presenza non solo degli uscenti e del segretario regionale Riccardo Mascolo, ma anche del segretario nazionale Ferdinando Uliano. Una presenza di spicco che è servita per mettere nero su bianco quanto fatto negli ultimi tre anni, con la gestione di una crisi dalla quale per fortuna si sta uscendo. “Con le richieste delle motorizzazioni per il Jeep Renegade e la Fiat 500x – ha sottolineato Uliano – la cassa integrazione si sta progressivamente riducendo e dovrebbe cessare del tutto entro la fine del 2015, per poi lasciare spazio, speriamo, in un incremento dei livelli occupazionali”. L’esponente della Fim si è mostrato partico-
larmente fiducioso, anche se non si è sbottonato sull’altra novità saliente che dovrebbe riguardare lo stabilimento di Termoli, ossia l’approdo del
motore V6 che equipaggerà la futura Maserati. “Siamo passati dalla politica degli annunci alla politica di vedere direttamente il prodotto – ha
concluso il segretario nazionale Fim – per cui aspettiamo un cenno dall’Azienda, su quelle che saranno le scelte di allocazione”
15
Opinioni Siamo alla quinta edizione dell’open day in Rianimazione: come ogni anno, in occasione del Mercoledì delle Ceneri, il 18-02-2015, alle ore 08.00, la Rianimazione dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso aprirà le sue porte, la giornata sarà dedicata agli ex pazienti della Rianimazione, e, soprattutto, ai loro familiari che hanno condiviso con gli infermieri e con i medici della rianimazione giorni tristi e giorni felici. Le porte della Rianimazione saranno aperte a ex-pazienti, familiari, operatori della sanità, amministratori e uomini di buona volontà. I fautori dell’iniziativa sono due persone molto diverse, ma con qualche affinità: il Direttore della Unità Operativa di Rianimazione, Romeo Flocco, e S.E. l’Arcivescovo di Campobasso, Padre Giancarlo Bregantini. “Apriremo le nostre porte ai familiari che tornano da noi dopo tanti anni, loro sono i veri eroi della nostra società, come Angelina che ha curato per trent’anni a domicilio Roberto, il suo caro marito, affetto da SLA, nostro ex-paziente. Apriremo le nostre porte a quelle mamme che con dignità e compostezza hanno rischiato che il loro cuore esplodesse di dolore quando erano accanto ai loro bambini sfigurati da traumi terribili. Apriremo le nostre porte a quelle ragazze che sono sopravvissute alle
17 febbraio 2015
Open day in rianimazione coltellate di selvaggi, barbari e piccoli uomini. Apriremo le nostre porte a quei ragazzi fragili che avevano deciso di farla finita, ma che adesso, forse anche grazie a noi, sono diventati coraggiosi guerrieri della nostra società. Apriremo le nostre porte ai nostri ex-pazienti che dopo l’esperienza di Rianimazione, dopo aver rischiato di morire, sono diventati super-vivi, sono diventati dei super-man, come Fra Giovanni che torna spessissimo da noi, nelle ore più impensate, a portare conforto
di Claudio de Luca I dati confermano che la “Salute” costa allo Stato ben oltre 100 miliardi di euro ogni anno. Negli ultimi tempi questa enorme cifra è stata passata al setaccio dal Governo e dalla Magistratura (giudiziaria e contabile) perché – nelle gazzette locali – si era cominciato a leggere di scandali vari. Manco il piccolo Molise ha fatto eccezione e persino il “Corriere della sera” scrisse del buco nero molisano, oramai in via di prescrizione a Bari per la gran parte degli oltre 100 imputati. Poiché del settore furono documentate truffe, sprechi, clientelismi, favoritismi, disservizi, frodi e corruzioni, qualcuno sostenne che si era originato “un sistema che fa diventare prassi i reati” a causa del flusso continuo di danaro pubblico utilizzato per appaltare, per convenzionare e per assumere personale. Per fare questo i timonieri regionali si muovevano attraverso
e sollievo a noi, ai nostri pazienti ed ai loro familiari, è diventato ormai la nostra Guida Spirituale. Aprire le porte della Rianimazione alle famiglie è una rivoluzione copernicana. Nel nostro paese, l’accesso a questi reparti è tradizionalmente regolato da politiche restrittive, i visitatori possono entrare al massimo per un’ora, una volta al giorno; in molti casi, addirittura, l’ingresso è completamente vietato. In questo modo, si pensava di contenere i rischi infettivi per i ricove-
rati, impendendo la diffusione di germi provenienti dall’esterno. Oggi, tali impostazioni non hanno più alcun razionale scientifico. Un’altra rigida consuetudine era quella della “bardatura” (cappellino, mascherina, camice e sovrascarpe) dei familiari, considerata necessaria per entrare in terapia intensiva. In precedenza, occorreva vestirsi con le stesse protezioni individuali indispensabili per la sala operatoria, ora si è visto che anche questa precauzione è inutile. L’unica misura dav-
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
vero efficace è rappresentata dal lavaggio delle mani, da parte di visitatori e personale, con acqua e sapone o gel antisettici”. Rianimiamo il corpo e lo spirito, questo il tema che Padre Grancarlo Maria Bregantini affronterà il 18-02-15, alle ore 08.00, nella Rianimazione dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso. “Porte aperte? È solo una sperimentazione voluta da noi, e sostenuta dal Vescovo di Campobasso che il 18-02-15 celebrerà la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri in Rianimazione, a porte aperte”. Padre Giancarlo Maria Bregantini dal 2011 introduce in Rianimazione la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che prepara i cristiani alla Pasqua: “Si potrebbe dire che il Signore abbia voluto metterci alla prova, chiamarci a una più profonda purificazione, a ricominciare daccapo nello spirito della penitenza”. Rianimazione: ci entri e per un attimo ti sembra di varcare la soglia di un’astronave, in volo verso la luna. Ci sono emozioni, drammi, respiri e sospiri; insomma, vite che lottano là dentro. Vite di questo mondo. Il ricovero in terapia intensiva, sia per il malato che per il suo nucleo familiare è un evento critico, che porta inevitabilmente alla creazione di un triangolo relazionale ai cui vertici si trovano l’équipe medico-infermieristica, la
Una sanità a rischio privatizzazione direttori generali che costituivano la diretta espressione del “Governatore”. La spesa non aveva fine per esplodere puntualmente negli anni prossimi alle elezioni nonostante che ogni euro, distolto per mazzette e per servizi scadenti, sarebbe diventato una moneta rubata agli ammalati. Oggi nessuno più nega che la torta sanitaria è stata utilizzata per comprare i consensi e per fare girare la macchina della politica; e solo ora si è messo mano alle forbici “accorpando” o “riorganizzando”. Seppure facciano male, i tagli sarebbero condivisi se venissero fatti senza guardare ai campanili, con la intenzione di preservare la guglia delle comunità più consistenti elettoralmente. Invece si prevaricano le aspettative dei territori, approfittando dell’acquiescenza di popolazioni che dimostrano di prendere coscienza di quanto ac-
cade soltanto a bocce lanciate . Però vero è che non si tratta più di perdere reparti quando non si può fare più affidamento sulle rimesse statali. Una Regione minima, quale è il Molise, per mantenere le proprie strutture, non potrà attingere a risorse provenienti dal proprio bilancio, manco super tassando i cittadini. Oramai la legge “833” del 1978 ha perduto la “N” di regionale; e, nell’acronimo “SS”, è stata aggiunta la “R” (regionale). A questo punto sarà difficile che la Sanità possa restare pubblica e si dovrà andare nella direzione di una gestione privatistica. In tale eventualità, come finirebbe con il comportarsi l’imprenditoria se non mantenendo in piedi soltanto i reparti più remunerativi dell’intero baraccone ed abbandonando i “rami secchi” al loro destino?In definitiva il sistema sanitario è binario, ed i principi di
equità, di solidarietà e di universalismo delle prestazioni sono parametri applicabili solo ad un servizio pubblico che – in confronto a quello privato – è di gran lunga “migliore” solo dal punto di vista della “pietas”. Perciò si appalesa fondante l’idea secondo cui porzioni di ospedale dovrebbero essere affidate direttamente a mani private col risultato che, in un medesimo presidio, potrebbe essere attuata una vera e propria “spartizione” delle cure e delle strutture. Già il fatto che nel sistema sia stato introdotto da qualche tempo l’”intramoenia” la dice lunga. Perciò, non potrebbe avverarsi quella (che oggi è solo una eventualità) di vedere finire in “intramoenia” non solo l’uno o l’altro specialista quand’anche interi reparti? Lo scenario non è futuristico, in ispecie se si analizzino i recenti provvedimenti di
persona assistita e la famiglia. Con “Terapia Intensiva aperta” si intende un modello organizzativo che preveda l’eliminazione delle barriere fisiche, temporali e relazionali non effettivamente utili alla cura del malato e in cui invece venga promosso un trattamento personalizzato, che tenga conto delle varie dimensioni di ogni individuo. Se è vero che i servizi sanitari hanno l’intrinseca necessità di innovarsi e cambiare per affrontare sempre meglio i bisogni assistenziali dei pazienti e dei loro familiari, questa innovazione e questo cambiamento non possono manifestarsi soltanto sul piano tecnologico. Paradossalmente, vogliamo lanciare questo messaggio proprio a partire da un ambito, quello delle terapie intensive, che è classicamente “high tech” e che poggia sulle tecnologie gran parte dei risultati clinici che è in grado oggi di realizzare. Le crescenti acquisizioni in campo tecnologico e scientifico, che permettono oggi di trattare anche patologie una volta incurabili, non possono essere disgiunte dalla necessaria consapevolezza dell’importanza degli aspetti relazionali e psicologici dell’assistenza; questo anche e soprattutto in ambiti peculiari, per tipologia di problemi clinici affrontati e sofisticazione degli apparti tecnologici, come le terapie intensive.
accorpamento che portano già in sé determinati semi innovatori. Se poi volessimo abbandonare quel che pensiamo potere essere “futurologia”; se l’attuale SSN volesse risparmiare, ed avere sin da oggi una decorosa Sanità, basterebbe veramente poco. Si dice che le cose funzionino altrove. Allora perché non reperire dai “mercati” altrui i “manager” da trapiantarli quaggiù, commissariando con loro la gestione dei reparti e scegliendo i primari sulla scorta di “curricula” seri e verificabili, non utilizzando più i vecchi metodi che, spesso, si sono mostrati semplicemente opzioni clientelari? Proprio perché questo non è mai avvenuto, la prospettiva più facile da perseguire è stata quella dei tagli indiscriminati di cui si legge quotidianamente, con ciò che ne consegue per l’utenza molisana. Per quel poco che resta, costi maggiori ed ineguaglianza delle prestazioni da una regione all’altra.