In cinque anni 4 milioni di euro a carico nostro per la pensione ai consiglieri

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 87 - giovedì 16 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

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L’Oscar del giorno a Anna Maltseva

L'Oscar del giorno a Anna Maltseva. A sorpresa, da Sebastopoli (Crimea) ha scritto alla nostra redazione per avere materiale filmato riguardante l Misteri di Campobasso. Ne aveva sentito parlare e, per questo, abbiamo provveduto a inviargli il filmato. Ma la domanda che poniamo è la seguente: possibile che in Comune non ci sia uno spazio di comunicazione capace di garantire un flusso continuo di notizie capace di garantire la conoscenza e messa a disposizione di notizie e filmati?

Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo

La Casta rilancia

In cinque anni, 4 milioni di euro a carico nostro per la pensione ai consiglieri servizio a pagina 3

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. Ma sarà stato, forse, esautorato dalla presenza della Regione Molise a Expo? Non si hanno tracce del suo operato mentre la Regione sembra arrancare e non poco nell'organizzazione della presenza a Milano. Non è un caso, poi, che solo da qualche giorno è stata nominata la Commissione per esaminare la proposta da 120mila euro (Iva esclusa) per l’allestimento dello spazio espositivo della Regione Molise all'Expo 2015. Ma non è già tardi?


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

16 aprile 2015

I rapporti continueranno non potendosi creare e perseguire alternativa

Giocoforza la Regione Molise deve accordarsi con Trenitalia

La condizione debitoria verso il gestore dei collegamenti ferroviari con Roma e Napoli ha tarpato le ali al volo che la Regione avrebbe voluto spiccare con l’indizione di un nuovo bando di gara per rintracciare sul mercato un vettore diverso A fatica, con alti e bassi, e umori curare un servizio e una manutenballerini, tra la Regione Molise e zione dei treni adeguati. Il gioco Trenitalia i rapporti contrattuali delle parti è continuato per anni e, continueranno, e per l’utenza moforse, per anni ancora continuerà, lisana da Campobasso per Roma e se non verranno azzerati i debiti e per Napoli, e viceversa, saranno create le condizioni ottimali perché (supponiamo) ancora problemi e il servizio ferroviario con Roma e proteste per i ritardi sulle tabelle di Napoli raggiunga livelli di accettamarcia, le soppressioni di corse, le bilità. Ci proveranno. Frattanto la questioni igieniche delle carrozze Regione, come abbiamo accene gli altri incidenti che hanno conato, ha proposto la rateizzazione stellato e costellano i collegamenti del debito compatibile con lo stato su rotaia. I rapporti continueranno, generale delle sue finanze. Treninon potendo la Regione Molise, al talia la sta valutando per dare poi momento, creare e perseguire all’Ok al nuovo rapporto e alle ternativa. Anche quella di un nuove reciproche buone intenbando unico per i collegamenti su zioni. Sta di fatto che la condizione gomma e su rotaia. Parola d’ordebitoria ha tarpato di molto le ali dine: ridimensionamento, e tessere al volo che la Regione avrebbe vola tela con il cotone che c’è. Alterluto spiccare con l’indizione di un nativa che, però, s’è riservata di punti cardine del rapporto, ovvero rico di Trenitalia le penali per i può rivalersi, essendo una arcaica nuovo bando di gara per rintracattivare, qualora si rendesse possi- le penalizzazioni e le premialità. tanti disservizi che si sono verifi- debitrice nei confronti di Trenita- ciare sul mercato un vettore dibile e indispensabile, avendo inse- Alla domanda più volte apparsa su cati e che, purtroppo, continuano a lia. Che ha avuto pertanto gioco fa- verso da Trenitalia. Ma ha dovuto rito anche nel nuovo contratto in queste colonne come mai la Re- verificarsi, finalmente si può dare cile a dire che non avendo ciò che rivedere l’aspirazione. Anche pergione Molise non applicasse a ca- una risposta. Non poteva, e non le spettava, le veniva difficile assivia di sottoscrizione la ché non sarebbe stato clausola che, previo avfacile arrivare ad un viso da inviarsi a mezzo accordo con altro vetdi lettera raccomandata tore essendo le rotaie con ricevuta di ritorno, delle Ferrovie, ed esalmeno 18 mesi prima sendo Trenitalia dell’efficacia del recesso, molto vicina alle FerOra si spiegano i treni rotti, i disservizi sulle linee ferroviarie mo- servizio pessimo e, a tratti, pericoloso? “C’è una situazione di “luci le permetterebbe di porovie, da cui spunta lisane e l’assenza, fino a rasentare il menefreghismo, dei politici ed ombre” nel panorama de trasporto ferroviario regionale”. Lo tersi liberare. Una preun costo molto più molisani. La Regione Molise da due anni non paga Trenitalia che, scrive l’Ansa ma a rilevarlo è l’a.d. di Trenitalia (Gruppo Fs) Vincauzione, niente di più. Il contento di quanto a tutto il 2014, avrebbe dovuto avere 52 milioni di euro. Poi, ci cenzo Soprano, spiegando che in alcune regioni sono state “già nuovo contratto che sarà avrebbe potuto spunsono gli arretrati da gennaio a oggi. Ecco perchè Trenitalia non ha firmate delle intese propedeutiche” per i nuovi contratti di servisottoscritto non appena la tare un diverso altro messo in linea i nuovi Vivalto anche per il Molise, ha evitato nuovi zio, “tutte con investimenti”, ma “su altre regioni siamo in diffiRegione sarà in grado di vettore. La realtà sta investimenti e noi abbiamo continuato a viaggiare sulle vecchie coltà”. Secondo l’interlocutore dell’Ansa, alcune sono in stabilire la rateizzazione avendo ragione su Automotrici. La Regione, ora,ha chiesto ed ottenuto un Piano di grandissimo ritardo sui pagamenti, con un ritardo che va da un del debito verso Trenitatutto. Anche sul desirientro a quattro anni. Scusate, però, visto e considerato che lo anno a due anni e mezzo, e sono Calabria, Campania, Basilicata e tlia per gli anni 2012, derio dei molisani di Stato i soldi destinati al trasporto pubblico li ha versati perchè la Molise. Qui la situazione è diventata complicata, è impossibile 2013 e 2014 (oltre cinpoter viaggiare su Regione non ha provveduto a pagare nei tempi? Come sono stati, fare investimenti e c’è una situazione da rivedere nel suo comquanta milioni di euro), treni moderni, sicuri e allora, utilizzati? Qualcuno si è reso conto che a fronte dei mancati plesso”. molte cose le ha aggiuveloci. pagamenti a Trenitalia i cittadini molisani hanno beneficiato di un state, soprattutto sui Dardo

La punzecchiatura

Ben 52 i milioni di euro e niente treni nuovi

CAMPOBASSO. In considerazione della Conferenza Stato Regioni e dell’incontro istituzionale del Presidente della Giunta Regionale del Molise Frattura con il Ministro della Salute Lorenzin, nonché dell’imminente approvazione del bilancio regionale, l’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise) rivolge un monito al Governo Regionale affinché le risorse destinate alle opere pubbliche non siano utilizzate per ripianare il deficit sanitario. I timori dell’Associazione riguardano in particolare i 91 milioni di euro che dovrebbero potenziare e mettere in sicurezza la viabilità, i 44 milioni già stanziati per il sistema

L’Acem a Frattura: “Non spostare i soldi delle opere pubbliche sulla sanità” idrico ed i 4 milioni per le economie riprogrammate che, se non dirottati su altri settori, potrebbero determinare una ripresa del comparto costruzioni; per questo domani mattina nell’audizione sul bilancio in programma in seno alla prima commissione presso il Consiglio Regionale, sarà presentato un documento

ufficiale contenente la proposta dell’Associazione a tutela delle imprese. “La ripresa dell’economia passa per il rilancio dell’edilizia - commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro - per cui esortiamo vivamente il Governo Regionale a conservare la destinazione dei finanziamenti, sia per far

ripartire le opere pubbliche e sia per evitare che al momento in cui maturano gli stati di avanzamento non ci siano le risorse per pagare le imprese esecutrici nei termini stabiliti, per questo vogliamo ribadire la nostra disponibilità ad essere interpellati per affrontare le varie problematiche”.


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3 16 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La casta si regala di nuovo la pensione Con un brillante maquillage lessicale verrà presto reintrodotto il vitalizio, con il nome di “posizione contributiva” Fatta la legge, trovato l’inganno. La saggezza popolare ci offre un motto per tutte le occasioni, anche quelle più antipatiche. Con la delibera di giunta numero 158/15, che verrà presto discussa in consiglio insieme a quella per l’approvazione del bilancio (con allegata la proposta di legge sulla riduzione della spesa di cui abbiamo profusamente detto in questi giorni), la Regione Molise istituirà la “posizione contributiva”; espressione apparentemente innocua che, però, in sostanza, reintroduce l’odioso vitalizio. Abolita a seguito della “legge Tremonti”, la pensione per i politici (a vita, dopo anche soli cinque anni di “servizio”) tornerà allegramente a nuovi fasti, portando con sé, ovviamente, ricche e sempre più saporite (l’amaro è pur sempre un sapore) sorprese. Vediamole: 1^

- su un’indennità di carica lorda di 6.000 euro, il consigliere pagherebbe soli 1.200 euro mentre ben 2.400 sarebbero a carico della Regione, cioè nostro. Bizzarro caso di

un dipendente che paga solo la metà dei contributi rispetto al suo datore di lavoro che, incredibilmente (ma non tanto se a pagare è sempre Pantalone!), si accolla il doppio della

spesa. 2^ - contrariamente a quanto era previsto in passato, alla “posizione contributiva” saranno ammessi anche i componenti della giunta, inclusi quelli che non rivestono la carica di consigliere; i non eletti, cioè, gli unti del governatore. 3^ - per coloro che avranno terminato i cinque anni di legislatura il beneficio della “posizione contributiva” scatterà al compimento del sessantacinquesimo anno di età ma, in caso di rielezione, per ogni anno successivo al quinto si avrà diritto ad un anno di sconto per l’ammissione al grazioso beneficio. Vale a dire che se un consigliere sarà in carica per due legislature potrà godersi la (meritata?) pensione a sessant’anni. Quindi le persone normali vedono alzarsi l’età pensionabile mentre i si-

gnori della casta molisana se la diminuiscono e se la fanno pagare, in ragione di 1 a 2, da noi. Niente male vero? Ovviamente la delibera troverà posto a breve nelle priorità del consiglio, mentre la proposta di legge popolare per il dimezzamento delle indennità di carica sarà, probabilmente, ancora al posto n. 39 dell’ordine del giorno; quella può senza dubbio aspettare. Così come stanno aspettando la giusta soddisfazione le promesse, spergiurate senza vergogna, circa la riduzione dei costi della politica, la riduzione del numero dei consiglieri, il dimezzamento delle indennità di carica. Spergiurate senza vergogna in quel frangente storico a metà tra vita reale e cabaret che passo sotto il nome di campagna elettorale. Fontane di latte e fiumi di miele, la prossima volta, grazie.

Nominata la commissione che dovrà scegliere il soggetto attuatore

Col fiato in gola. Dovranno muoversi alla svelta e decidere per il meglio i componenti la commissione regionale nominata per scegliere il soggetto professionale che dovrà curare la progettazione e l’allestimento dello spazio espositivo della Regione Molise all’Expo 2015 (Expo 2015 – Molise Protagonista). Stiamo diventando noiosi nel dire e nel raccontare l’improvvisazione con cui la partecipazione alla manifestazione mondiale di Milano si va realizzando con la regia della Regione Molise. Una regia d’accatto, che non ha alcuna conoscenza dei tempi e delle difficoltà che una partecipazione del genere prevede e comporta. L’affidamento delle attività di progettazione e l’allestimento dello spazio espositivo all’Expo 2015, nonché il capitolato di appalto con i relativi allegati, la giunta regionali li ha adottati e approvati il 20 marzo scorso. Ciò dice tutto, e nessun comIl governo deve rispettare l’impegno preso a fermare il taglio di risorse ai comuni. La situazione che viviamo è inaccettabile e insostenibile. C’è stata un’evidentissima disparità di trattamento, a tutto sfavore delle comunità locali, come da mesi dimostra e denuncia Piero Fassino. Non ci sono più margini per garantire i servizi comunali essenziali e non si possono imporre aggravi della fiscalità locale a

Ultim’ora: 120mila euro (Iva esclusa) per l’allestimento dello spazio espositivo della Regione Molise all’Expo 2015

mento può aiutare a ribadire che la decisione è straordinariamente inadeguata alla possibilità di mettere in condizione il progettista e allestitore nelle condizioni di realizzare

qualcosa d’importante e di significativo, a meno che non avranno l’imbeccata di installare l’installabile, senza troppi scrupoli. D’altronde cosa può mai essere (e sarà) il Mo-

lise minimale e rinsecchito, così ridotto da un governo che vive di minimalismi culturali soprattutto, nella immensa rappresentazione del mondo produttivo che dal primo maggio prenderà vita nella capitale lombarda? La gara d’appalto prevede l’aggiudicazione dell’offerta secondo il criterio economicamente più vantaggioso, nonché sulla scorta degli elementi e delle condizioni disciplinate nell’apposito Capitolato di gara. Non è una cosetta da nulla. L’importo complessivo a base d’asta è di 120.000 euro (Iva esclusa). Bene. A decidere sull’aggiudicazione saranno l’architetto Ivana Mustillo (un nome professionale ricorrente nell’indice di gradimento di Frattura) quale presidente; la dottoressa Sarah Testa (che fa parte dello staff del Gabinetto presiden-

“Basta tagliare i fondi agli enti locali” beneficio di settori dello Stato ancora fuori controllo. Il Def deve farsene carico”, così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, presidente nazionale di Legautonomie. “Il decreto legge che attendiamo deve avere un’impostazione equilibrata. Deve prevedere il

fondo di 625 milioni, indispensabile a 1.800 comuni che contano 30 milioni di residenti per non veder ridotto il gettito, dal passaggio dall’aliquota Imu a quella Tasi – precisa Filippeschi – mentre si devono concretizzare le misure già concordate in sede di Confe-

renza unificata, a favore di Province e Città metropolitane”. “La situazione delle nuove province è disastrosa, per effetto del prelevamento sulle entrate tributarie provinciali deciso con la legge di stabilità, ha dichiarato Filippo Poleggi del Consiglio Federale Nazio-

ziale) quale componente; il dottore Pasquale Abiuso quale componente e il signor Michele Ciocco quale segretario. Nella loro indicazione ha pesato molto l’attestazione di essere in possesso delle competenze indispensabili nel caso di specie, ovvero delle competenze indispensabili per valutare le proposte progettuali che sono state presentate per l’allestimento dello spazio espositivo della Regione Molise all’Expo 2015. Infatti, la Regione Molise conta decine e decine di partecipazioni a mostre espositive tante quante sono state necessarie per dotare il proprio personale delle competenze indispensabili per giudicare la qualità e la funzionalità degli allestimenti! Dardo

nale;così restando la situazione le Province ,quelle molisane in particolare, andranno in disequilibrio finanziario e dovranno dichiarare il dissesto. Occorre cambiare rotta perché i bisogni fondamentali sono gli stessi i cittadini, scuole aperte e sicure e strade percorribili devono essere garantite a tutti i cittadini sia che risiedano nelle città metropolitane o nelle Province molisane”.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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4 16 aprile 2015

Una Regione stracciona ed incosciente sospende gli operatori del Dipartimento di prevenzione veterinaria e non paga i fornitori

Sospeso il servizio di sterilizzazione La Regione Molise, tramite l’ASREM (Azienda Sanitaria Regionale Molisana), dal 1 di aprile ha sospeso il servizio di sterilizzazione pubblica dei cani randagi.. Mancano i medicinali necessari agli interventi, i fornitori vantano già un cospicuo credito ed i pagamenti nei loro confronti sono stati sospesi. Questa l’incredibile denuncia che arriva dalla sezione molisana dell’ OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali). Inoltre presso il Dipartimento di prevenzione veterinaria di Campobasso gli operatori sono stati sospesi e la motivazione ufficiale dell’Amministrazione Sanitaria sarebbe la necessità di procedere al riordino del servizio. Il solito ritornello. Siamo davvero alla frutta, non c’è altro da aggiungere. In una regione che faticosamente aveva appena superato (si fa per dire) la fase

emergenziale circa il randagismo (qualcuno ricorderà l’indegno sterminio, spacciato per trasferimento, dei cani del canile dell’ex macello a Campobasso, i ripetuti servizi della stampa nazionale sulla condizione dei canili moli-

sani in attività, le continue grida di allarme degli impagabili volontari che si dannano l’anima per migliorare le condizioni di vita degli animali e per favorire le adozioni) viene sospeso il servizio di sterilizzazione pubblica; lo stesso che

consentiva a chi adottava un cane di avere l’intervento gratuitamente, dopo una breve procedura presso il Comune di residenza. Una Regione, l’Ente Regione, che possiamo solo definire stracciona ed incosciente. Stracciona perché, se davvero non possiamo permetterci i medicinali per le sterilizzazioni, allora è meglio chiuderla, commissariarla, mandarla in default, rottamarla senza rimpianto alcuno questa Regione. Vuol dire che il fondo del barile è già stato raschiato a sangue; che manteniamo in vita un carrozzone assolutamente inutile, se non ad ingrassare pochissimi e far venire un’ulcera a tutti gli altri. Incosciente perché, con tutta evidenza,

sospendere le sterilizzazioni avrà come unico risultato quello del moltiplicarsi in modo esponenziale del numero dei randagi. E con esso l’impatto igienico-sanitario che fatalmente i cani avranno con le città ed i paesi, il senso d’insicurezza di quei cittadini che più soffrono di fobia nei confronti di animali in libertà, senza contare (perché a quelle pensano in pochi; soltanto coloro cui ancora è rimasto un briciolo di sensibilità nel petto) le sofferenze dei cani prigionieri in canili sporchi, fatiscenti e sovraffollatissimi (oppure dei randagi liberi cui non viene risparmiata angheria e maltrattamento di sorta) e le fatiche di volontari ed operatori. Questo non è un costo sociale spropositatamente più grande dei quattro spiccioli che si è preferito tagliare? Non è forse questa totale cecità? A chi serve una Regione del genere?

“Acqua, risorsa da valorizzare” Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.

Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.

Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.

Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.

Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.

Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro

A sostenerlo è il consigliere regionale, Vincenzo Cotugno CAMPOBASSO. “Oggi con l’avvento delle normative comunitarie come la Direttiva 2000/60 e la 2007/60, e quindi con la redazione dei Piani di Gestione delle Acque e del Rischio Alluvione vediamo finalmente riconosciute le nostre istanze, e cioè la salvaguardia ambientale dei nostri territori attraverso la salvaguardia della risorsa idrica che rappresenta un nostro patrimonio”. Così il Consigliere Regionale con Delega alla Programmazione e all’Autorità di Bacino, Vincenzo Cotugno. “Sappiamo tutti che la Regione Molise è una delle Regioni italiane che ha un patrimonio idrico largamente superiore ai propri fabbisogni – ha sottolineato Cotugno - ma al tempo stesso ha un peso in termini di popolazione estremamente modesto ed in passato, purtroppo, ha rappresentato per le Regioni limitrofe, territorio di conquista con la complicità dello Stato Centrale (basti pensare ai Pozzi di Sesto Campano, alle Sorgenti del San Bartolomeo, alla Diga di Chiauci e a quella di Occhito ed ancora alle sorgenti del Biferno) ricevendo in cambio quasi nulla”. Regione Molise che, come ha spiegato infine il Consigliere Regionale Delegato alla Programmazione e all’Autorità di Bacino “nella fragilità del suo territorio più volte si è trovata a subire il degrado ambientale, forse anche a causa di uno sfruttamento eccessivo della risorsa idrica operata da altre Regioni, le quali ovviamente non avevano alcun interesse ad agire secondo i principi di efficienza ed efficacia, non subendo direttamente alcun danno ambientale dall’utilizzo della risorsa idrica”.


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5 16 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La Regione Molise “uccide” il turismo, provvedono a tenerlo in vita la Soprintendenza e il Conservatorio Turismo anno zero per il Molise. Decisione della giunta regionale che ha proposto lo scioglimento degli Enti provinciali e l’azienda autonoma di soggiorno di Termoli. Lodiamo la coerenza di un governo che a differenza degli altri che lo hanno proceduto, e che per decenni hanno cianciato di turismo in termini programmatici e attuativi che non si sono mai realizzati, ha deciso che la materia diventi autarchica; interpretabile a piacimento da chiunque sotto l’accezione “turismo” potrà realizzare ciò che meglio gli conviene. Pensiamo al sistema della ricettività e a ciò che ne può conseguire, senza un minimo di controllo! La Regione – è vero - mantiene la titolarità turistica con l’assessorato regionale di riferimento che, tra l’altro, non ha mai avuto quel respiro e quella capacità di operare che avrebbe meritato. Difatti, è stato sempre nell’ombra, non ha mai ascritto a sé niente di significativo

oltre l’ordinaria amministrazione. Con l’azzeramento degli enti provinciali e dell’Azienda di soggiorno probabilmente l’assessorato acquisirà via via una maggiore incidenza, come potrebbero acquisirla le Pro Loco, se saranno in grado di farsi valere non singolarmente ma nell’insieme, nella capacità di assemblare le loro caratteristiche e peculiarità in

L’INTERVENTO di Giovanni MUCCIO* E’ stato un onore e una soddisfazione per il Guerriero Sannita rappresentare i giovani del Centrosinistra, Davide Vitiello, Segretario Regionale Giovani Democratici; Andrea VERTOLO, Segretario PdCI Campobasso e Roberto COLELLA, Portavoce Giovani del SEL e più in generale tutti i giovani molisani che reputo la parte più sana della società e il futuro di ogni territorio, nella conferenza stampa riguardante il “reddito minimo garantito e il lavoro”. Troppe promesse non mantenute, un programma elettorale quello del Centrosinistra che fino a questo momento può essere considerato, “la fiaba dei sogni”. Tra le tante promesse del programma elettorale troviamo il reddito da sostegno :“Dalla disoccupazione ad una diversa occupazione. Siamo convinti che il reddito da sostegno non sia solo una forma di solidarietà, ma un baluardo di civiltà. Reputiamo di erogare un sussidio per sostenere giovani in cerca di prima occupazione, purché inseriti in percorsi di qualificazione o disoccupati non beneficiari dell’Aspi, momentaneamente in difficoltà. Non c’è giustizia se non si interviene tempestivamente, evitando la trasformazione del disagio in emergenza sociale. Con apposito emendamento alla legge finanziaria, abbiamo introdotto in Molise uno strumento di Welfare avanzato che merita di

un progetto-proposta di valorizzazione territoriale. Insomma, se saranno in grado di diventare interlocutori su scala regionale, con il bagaglio culturale che le distingue. Il precedente con la Regione non è particolarmente confortante. Tutt’altro. Il recente taglio del finanziamento alle Pro Loco è stato un atto traumatico, contestato e fortemente

criticato. Oltre che significativo di un autoritarismo regionale ridicolo e anacronistico. Poco male se in assenza degli Ept e dell’Azienda e di qualsiasi programmazione turistica provvedano le Associazioni, i Comitati locali, i Comuni, gli Istituti e le tante Istituzioni che producono attività ricreative, spettacolari e culturali a movimentare e a vivacizzare

l’ambiente. Questa non breve, ma necessaria premessa, per dare lustro alle iniziative del Conservatorio musicale “Perosi” che oggi terrà una conferenza stampa presso la sede del Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per presentare il progetto artistico - musicale Note e Colori, Sguardi e Suoni realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Molise e il patrocinio delle amministrazioni comunali di Gambatesa e di Venafro. In programma un ciclo di concerti, in cui si esibiranno i docenti e i giovani talenti del Conservatorio, che si terranno nelle sale del Castello di Capua a Gambatesa e del Castello Pandone a Venafro a partire da domenica 26 aprile e a seguire per tutte le domeniche, fino al 28 Giugno 2015 sempre alle ore 17. Dardo

Reddito minimo, le dimenticanze del Governo Frattura

essere implementato ed adeguatamente finanziato. Lo faremo”. Belle parole, scritte probabilmente da un poeta, ma nella sostanza solo chiacchiere al vento. Non c’è la volontà di intervenire e di affrontare il problema, basterebbe che i signori Consiglieri regionali si dimezzassero le varie indennità, perché si otterrebbe un risparmio economico annuale di circa 1.300.000 euro, solo questo provvedimento potrebbe erogare un sussidio per sostenere i giovani in cerca di prima occupazione di circa 400 euro a 250 giovani. Ma dimezzarsi lo stipendio nemmeno a discuterne, infatti non trova discussione in aula la proposta di legge di iniziativa popolare

sottoscritta da circa 6000 cittadini molisani, che chiedono proprio il dimezzamento delle indennità dei Consiglieri regionali,a parere del Movimento una mancanza di rispetto per tutti i cittadini che hanno supportato questa proposta, e un’umiliazione per lo strumento di “democrazia diretta”, previsto nella Carta Costituzionale, nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, sono direttamente legislatori e amministratori del bene pubblico. E che dire del lavoro? Solo chiusure di aziende anche quelle di cui la Regione Molise è parte integrante, con centinaia e centinaia di giovani e padri di famiglia sul lastrico, nella più totale disperazione, tavoli e tavoli di concertazione, promesse di risoluzioni ai vari problemi occupazionali, nella

sostanza nulla cambia e rileggendo il programma elettorale nella parte del reddito da sostegno :” Non c’è giustizia se non si interviene tempestivamente, evitando la trasformazione del disagio in emergenza sociale”, il Movimento si chiede a chi erano indirizzate queste premesse, l’emergenza sociale è tra noi. Non si intravede all’orizzonte una programmazione di uno sviluppo territoriale, per dare risposte ai tanti giovani disoccupati, non si è creato un posto di lavoro, gli unici posti a tempo determinato e ad orario ridotto che si sono creati, sono quelli presso le Segreterie degli Assessori Regionali e dei Gruppi politici regionale. Unitamente ad incarichi e proroghe di co.co.co. presso l’Asrem, la maggioranza dei quali affidati senza il previo esperimento di procedure selettive e altri senza che sia stato rispettato l’obbligo della pubblicità, ma su questo tema il Movimento ci ritornerà più approfonditamente con un’ulteriore conferenza stampa. Ci si augura ch tutto ciò rappresenti uno stimolo per la classe politica al potere della nostra coalizione, il Popolo è stanco delle chiacchiere e ci si rimbocchi le maniche perché si comincino a fare concretamente i fatti, per il bene del nostro Popolo Molisano. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita


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Campobasso

16 aprile 2015

Periferie cittadine, un immondezzaio Troppi i rifiuti disseminati lungo le strade esterne di Campobasso CAMPOBASSO. Basta allontanarsi di qualche kilometro dal centro città che quello che appare sotto gli occhi di tutti é inconfutabile. A guardare le immagini sembra quasi di trovarsi in una zona decentrata denunciata ogni giorno dai microfoni del tg satiro più seguito. Restiamo sgomenti ogni volta che scorrono le immagini sul piccolo schermo, pronunciando spesso parole di diniego nei confronti della inciviltà altrui. Quando peró l’inciviltà é a casa propria sembra quasi che ci si trasformi

nelle “tre scimmie sagge”. Un ammasso di rifiuti, di ogni genere, che fa bella mostra di se, sotto gli occhi di tutti e soprattutto sotto gli occhi dell’indifferenza. Aumenta di giorno in giorno accanto ad una discarica privata, il cui titolare ovviamente non ci pensa neppure a differenziarla. Il servizio non gli compete sotto ogni profilo. Peró dovrebbe essere di competenza della società che provvede al servizio di nettezza urbana; quanto meno dovrebbe competere al comune il piano dei ri-

fiuti. Non solo la montagna di monnezza é simbolo di un decoro che é andato a farsi benedire ma, potrebbe diventare un’emergenza sanitaria. È necessario, che ci sia maggiore vigilanza nelle periferie, che si contempli un’azione integrata tra le forze, non solo istituzionali, a mettere in atto un programma di raccolta dei rifiuti, soprattutto quelli pericolosi e nocivi per la salute.

La giornata dell’Università Cattolica La manifestazione a Campobasso, nel pomeriggio, presso la Fondazione Giovanni Paolo II CAMPOBASSO. Oggi, alle ore 16.00 nell’Aula “Crucitti” della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”, verrà Celebrata la Giornata per l’Università Cattolica 2015. L’evento, promosso ogni anno dall’Istituto Toniolo - ente Fondatore dell’Università Cattolica, rappresenta il momento di presenza più capillare dell’Ateneo sull’intero territorio nazionale. Ha da sempre due anime: comunicare il servizio culturale e formativo dell’Università Cattolica ai giovani, alla Chiesa e al Paese e chiedere ai cattolici di continuare a sostenere l’Università da

loro voluta e fatta crescere. La Giornata per l’Università Cattolica, dal 1924, vuole dare un senso al sostegno del mondo cattolico nei confronti dell’Ateneo. È un momento essenziale per confermare la propria presenza verso un’istituzione che è incubatrice di valori nella società. Un appuntamento che oggi diventa più importante che mai in quanto risulta sempre più necessario alimentare la linfa e la parte più vitale dell’Italia che verrà: i giovani. Come testimonia il tema stesso della Giornata: Giovani. Periferie al centro.

Il convegno è promosso dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” che fa parte della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ad opera in stretta sinergia con il Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A Campobasso sono attivi sei corsi di Laurea nelle professioni sanitarie della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica. Questo incontro si rivolge in modo particolare ai giovani che studiano nell’Ateneo del Sacro Cuore, affinché il percorso formativo venga arricchito da contenuti di natura storica e motivazio-

nale. Studiare e laurearsi nella più grande Università Cattolica d’Europa è di sicuro una esperienza unica e irrepetibile che bisogna vivere intensamente. Presiederanno i lavori il professor Sergio Storti e le professoressa Giuseppina Sallustio, Presidenti dei Corsi di Laurea. Interverranno: il dott. Antimo Aiello, Direttore dell’U.O.C. di Diabetologia dell’Ospedale “Cardarelli” e laureato all’Università Cattolica, il dott. Antonio d’Aimmo, Responsabile per il Coordinamento della Didattica, il dott. Emilio Corbo, Coordinatore In-

fermieristico, il dott. Antonio Chiatto, Referente dell’Ufficio Comunicazione e Padre Giancarlo Li Quadri Cassilli, docente di teologia. In tutte le Parrocchie d’Italia, e quindi anche del Molise, la Giornata Universitaria verrà celebrata domenica 19 aprile 2015. I gruppi dell’Associazione “Amici dell’Università Cattolica” animeranno le celebrazioni, distribuendo materiale informativo.

Oggi all’università: “lezione” del Compartimento di Polizia Postale sull’uso consapevole dei social network nella Pubblica Amministrazione Ecco ciò che occorre online: cognizione, padronanza e controllo dei dati e delle informazioni La Polizia di Stato, in particolare il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise Antonello Fratamico, entra oggi nell’università alle ore 15 nella Sala “E. Fermi” della Biblioteca d’Ateneo in viale Manzoni, a tenere “lezione” sull’uso consapevole dei social network nella Pubblica Amministrazione. L’iniziativa è stata presa nell’ambito della cattedra di strategie della comunicazione pubblica, disciplina didattica presente all’interno del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione. Risponde alla crescente necessità di fornire utili consigli a chi opera quotidianamente attraverso tali mezzi di comunicazione o a chi, in un prossimo futuro lavorativo, si troverà a gestire questi canali per conto di Pubbliche Amministrazioni. Saranno utili consigli quelli che verranno forniti agli studenti, ai docenti, al personale tecnico-amministrativo e a chiunque interessato al tali tematiche. Il dirigente Fratamico si soffermerà in particolare sui van-

taggi e sui rischi che comporta la gestione di pagine Facebook o profili Twitter piuttosto che canali Youtube anche per conto di Enti locali e territoriali, senza rendersi conto del lato oscuro del web soprattutto in assenza di mezzi adeguati che possano aiutare a districarsi in caso di situazioni difficoltose. Proprio le tante insidie e i pericoli che si celano dietro un uso non consapevole di tali strumenti, può determinare seri rischi che spesso possono sfociare in veri e propri reati. Chi meglio della Polizia può dire come stanno le cose, e cosa fare? L’abnegazione, la professionalità e il grande impegno posti in essere dal Compartimento della Polizia postale e delle Comunicazioni del Molise, ha permesso di ottenere ottimi risultatati. Nel corso del 2014 sono stati monitorati 214 siti web, effettuate 7 perquisizioni e inseriti in black list 28 siti web pedopornografici. Con il progetto itinerante di educazione alla legalità”Una vita da social”, ideato e curato dal Servizio Polizia Postale e dall’Ufficio Relazioni Esterne della Polizia di Stato, il seminario di approfondimento “L’uso consapevole dei social network nella Pubblica Amministrazione” si inserisce a pieno titolo in quel contesto, rendendo maggiormente consapevoli gli utenti della rete a gestire con piena cognizione, padronanza e controllo i dati e le informazioni condivisi online.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

16 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Lettera aperta

Circumlacuale, che fine ha fatto? di Nicola Albanese

Nuovo appello al Presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, per l’organizzazione di un incontro riguardante la possibile realizzazione della Circumlacuale, la strada a scorrimento veloce che consentirebbe un collegamento con l’area del cratere e con il Basso Molise, oltre che l’interrelazione tra le comunità residenti. Al fine di sollecitare un’azione congiunta, finalizzata a prendere in considerazione la possibilità di investire impegno e risorse nell’ultimazione di questa rete che potesse collegare l’intera zona fortorina e fosse più confacente a tutte le esigenze dei cittadini, mi sono adoperato per organizzare degli incontri tecnici con i sindaci dell’area. Lo scorso 16 ottobre, si è tenuta così a Macchia Valfortore una riunione congiunta dei sindaci dei Comuni del Fortore, nella quale è emersa l’unitarietà di intenti dei partecipanti sull’utilità dell’opera, considerata come volano di sviluppo socio-economico, della valorizzazione del prodotto e valorizzazione dell’intera area, anche a livello turistico. Nel

corso dell’assemblea mi è stato conferito mandato per concordare un nuovo incontro con i rappresentanti delle competenti autorità regionali e con tutti i sindaci firmatari del verbale. Nel documento sottoscritto si rimarca l’esperienza e la forte pragmaticità degli amministratori interessati, indotti a proporre un progetto integrato della Circumlacuale (i cui costi di realizzazione si aggirano intorno ai 170 milioni di euro), affiancato cioè da una progettualità riguardante anche lo sviluppo delle aree coinvolte. L’intento, si legge nel documento, è di coinvolgere la Regione Molise nella richiesta di fondi europei da destinare a questa opera infrastrutturale di così grande rilevanza per il territorio molisano. Nello scorso 15 dicembre 2014, il sindaco di Macchia Valfortore, sulla scorta del documento sottoscritto da tutti i sindaci dell’aria del Fortore (Macchia, Valfortore, San Giuliano di Puglia, Colletorto, Monacilioni, Sant’Elia a Pianisi, Pietracatella, Bonefro, Riccia, Gambatesa, Cercemaggiore, Tufara, Santa Croce di

Magliano, Ururi, Rotello, Montelongo, Montorio dei Frentani, Jelsi), faceva richiesta al Presidente Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, di una convocazione per la riunione plenaria. Non avendo avuto nessuna risposta in merito, riuscii a farmi ricevere dal Presidente qualche giorno prima di Natale, con la promessa che a breve avrebbe comunicato una data di convocazione per la riunione. Ad oggi, purtroppo, siamo ancora in attesa di ricevere la data per la riunione. Sembrerebbe quasi che l’argomento non sia di interesse politico, ne tantomeno di interesse collettivo. Con l’occasione vorremmo sottolineare che il progetto interesserebbe non solo l’area fortorina (di oltre 30 mila abitanti), ma che sarebbero coinvolte anche la Puglia e la Campania, trattandosi di una strada interregionale che le collegherebbe al Molise”. Albanese coglie l’occasione per ribadire che amministrare significa perseguire solo l’interesse collettivo, non personale: “Occorre uno sguardo più aperto verso un futuro di sviluppo

collettivo, con una mentalità politica più collaborativa e collettiva, al fine di spendere tempo per sedersi intorno ad un tavolo, discutere con impegno e riuscire a trovare la strada da seguire; quello stesso impegno che qualche politico ha profuso solo con le primarie, per poter poi occupare poltrone. Ci domandiamo come sia possibile che quanto proposto da vari sindaci non abbia trovato spazio nell’agenda del Presidente Frattura? E’ così insignificante e irrilevante per questa politica, riuscire a trovare tempo da dedicare a questo argomento, sia pure di non facile soluzione, ma certamente di grande utilità? Eppure basterebbe la volontà di discutere per far uscire il Fortore dall’isolamento in cui si trova, programmando un progetto valido su tutti i fronti: sociale, turistico, economico, per la valorizzazione dell’intera area fortorina e miglioramento della viabilità, dimezzando i tempi di percorrenza per raggiungere i vari centri e in speciale modo, i centri di soccorso ospedalieri”.

“Sì alla chiusura domenicale dei centri commerciali” Pietro Montanaro lancia un monito ai gestori

“Lavorare la domenica è vera libertà?”, ha detto Papa Francesco durante la sua visita in Molise lo scorso 5 luglio. Una provocazione e una battaglia portata avanti dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano e adesso abbracciata dal consigliere comunale di Campobasso, Pietro Montanaro. “I tempi della famiglia sono sempre più minati da una logica consumistica a

mio parere eccessiva. Sono d’accordo con il vescovo Bregantini quando dice di attivare l’economia del gratuito e che la domenica è tempo per la casa, per il riposo, per i rapporti umani”. “Sì alla chiusura domenicale dei centri commerciali”: Pietro Montanaro sta con il vescovo e lancia l’appello ai gestori porgendo loro una ricetta che lascia uno spiraglio per le aperture

eccezionali. “L’ideale sarebbe permettere l’apertura solo la domenica pomeriggio nel mese di natale e di pasqua e nei periodi dei saldi. La domenica mattina è fatta per andare in chiesa e dialogare con la famiglia”. Un ultimo monito: “I centri commerciali diano lavoro ai molisani e mantengano i guadagni in regione”.

“Salvi, al momento gli uffici postali” Soddisfazione di De Matteis e Di Labbio. Intanto viene soppressa l’Uprom, l’Unione delle Province molisane CAMPOBASSO. “Gli uffici postali del Molise a rischio chiusura resteranno aperti”. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore alle politiche del lavoro Alessandro Di Labbio commentano positivamente il diniego alla chiusura dei 19 uffici postali della Regione. L’azione congiunta dell’intero Consiglio provinciale, delle forze sindacali e dell’impegno del senatore Ruta, è riuscita ad affrontare la problematica e ad evitare immediatamente ulteriori disservizi per l’utenza. Si sa-

rebbe trattato di un altro errore dell’azienda, che specie per Campomarino lido, avrebbe privato l’area turistica di uno sportello fondamentale per l’economia e l’immagine della località turistica. Per questi motivi il presidente e l’assessore restano vigili sulla situazione e chiedono massima collaborazione da parte di tutti per far fronte a nuovi e scriteriati tagli delle Pt. Intanto, il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica che sono state avviate le procedure per la chiusura dell’Uprom Mo-

lise. Domani mattina un Consiglio provinciale ad Isernia e, una seduta nel pomeriggio a Campobasso, ne sanciranno la cessazione. Essendo la presidenza mantenuta da Palazzo Magno, dopo Salvatore Colagiovanni, è Rosario De Matteis l’ultimo facente funzioni che ne ha decretato la soppressione con decisione unanime da parte del consiglio Uprom, convocato tre settimane fa. Una motivazione che trova la sua origine nella razionalizzazione della spesa e nell’ottica del risparmio.



Puoi dirlo a tutti: ad Isernia è iniziata la differenziata "porta a porta" ´SRUWD D SRUWD¾. $ FDVD D ODYRUR D VFXROD QHJOL DPELWL GL YLWD TXRWLGLDQD GLIIHUHQ]LD FRUUHWWDPHQWH L ULILXWL LO WXR JHVWR SXz FRQWULEXLU e a salYDJXDUGDUH OœDPELHQWH H D JDUDQWLUH DOOH JHQHUD]LRQL IXWXUH XQ OXRJR SXOLWR LQ FXL YLYHUH QHOOœLQWHUHVVH GHO EHQH FRPXQH .

Area urbana > Raccolta Porta a Porta Ď´ĎŹĎŹÍ˜ϭϾϾ͘ϳϏϴ

Conferisci i rifiuti nelle ore serali secondo il calendario di conferimento che ti è stato consegnato.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00

LocalitĂ Tremolicci (nei pressi della piscina comunale) Telefono 0865.290463

Area extraurbana > Raccolta di ProssimitĂ Spinta &RQIHULVFL L ULILXWL QHOOH RUH VHUDOL SUHVVR OÂśecopunto differenziata presente nella tua area.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30

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Isernia

16 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La scomparsa di Ugo De Vivo Era stato presidente dell’Ordine degli Avvocati e per un breve periodo sindaco di Isernia ISERNIA. E’ deceduto ieri mattina, Ugo De Vivo, ex sindaco di Isernia. Ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Isernia, De Vivo a 67 anni, è stato stroncato da un male incurabile. Lascia la moglie Luigia e il figlio Ivan. A loro e a tutti i familiari dell’ex primo cittadino di Isernia giunga il più sentito cordoglio da parte della redazione de La Gazzetta del Molise. A ricordarlo, l’onorevole Danilo Leva con questa parole. “La triste notizia della scomparsa dell’Avv. Ugo De Vivo mi ha profondamente addolorato, mi unisco commosso al dolore dei familiari e di tutte le persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. È

stato uno stimato e brillante professionista, un vero esempio di lealtà ed eleganza nel lavoro così come nella vita. Con Ugo ho condiviso l’entusiasmante campagna elettorale per le amministrative di Isernia nel 2012 e in quella circostanza ho avuto la fortuna di conoscerlo a fondo e di apprezzarne le straordinarie qualità morali ed umane. In quell’ occasione la comunità di Isernia eleggendolo sindaco con un ampio consenso seppe tributargli tutta la stima che meritava. Ciao Ugo e grazie per la tua passione con cui hai testimoniato quell’impegno civile da cui la mia generazione ha tanto da imparare”.

LOTTO ZERO: LE RAGIONI DI UNA GIUSTA BATTAGLIA di Celeste Caranci E’ definito LOTTO ZERO un progetto di strada di km.5.450 presentato dall’A.N.A.S. che dovrebbe servire da collegamento tra la s.s.17, all’altezza del bivio di Pesche e la s.s.v. Isernia - Castel di Sangro, all’ altezza del bivio di Miranda. I comuni interessati all’opera sono 4: Isernia, Pesche, Miranda e Carpinone. Tale collegamento si realizzerebbe non seguendo un percorso lineare di attraversamento della piana di Isernia, ma percorrendo la zona pedemontana tra Pesche e Miranda, a mezza costa, collocandosi a monte delle sorgenti del fiume Sordo. Sorgenti che dai tempi dei Romani alimentano l’acquedotto che approvvigiona di acqua potabile la città di Isernia. L’opera prevede la realizzazione di due gallerie, (la Trigno e la galleria delle Piane ) per complessivi 900m. e di otto viadotti per 1640m. di tracciato e di tre svincoli: uno nei pressi dell’università di Pesche, un secondo per Isernia Nord e, infine, uno presso il bivio di Miranda. Il costo complessivo dell’opera è stimato in 130 milioni di euro, ossia circa 25 milioni a km. La nostra contrarietà alla realizzazione di questa opera è nella sua totalità.

Prescinde da rilievi puramente tecnici e formali, come quelli presentati da ricorrenti presso la Commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale e che sono stati respinti, sebbene tutti validamente motivati. Perché ci opponiamo e continuiamo a farlo anche in presenza di atti formali che indicano che non ci sia, al momento, niente che possa impedire la realizzazione di un progetto che ha seguito il rituale iter procedurale ed è stato oltretutto già finanziato? Le nostre motivazioni e i nostri ragionamenti sono inerenti il rapporto costi-benefici; la tipologia di mobilità che si intende incentivare; i modelli di sviluppo sottointesi; il rispetto e cura del territorio con le sue caratteristiche fisiche; il portato storico-antropologico dell’ambiente interessato a pesanti alterazioni. Sintetizzando, le obiezioni rivestono due caratteri: 1) Politico, intendendo con tale termine il modello economico-sociale che, con la nuova arteria stradale così costosa e impegnativa, viene proposto, senza che ci sia un reale e comprovato bisogno, chiaro e incontrovertibile, tale da giustificarla. 2) Ecologico-ambientale, per i rischi ( appurati da diverse relazioni ) connessi alla presenza nell’area interessata del bacino idro-geologico

che alimenta da sempre l ‘acquedotto della città di Isernia. Città talmente legata all’elemento acqua, da fare affermare a diversi storici che la radice stessa della sua denominazione derivi da questo legame. Iniziamo una disanima delle diverse questioni a nostro avviso più rilevanti: TEMPI di PERCORRENZA. Quali potrebbero essere i miglioramenti nel collegamento tra Campobasso-Castel di Sangro, in base a quanto sostenuto dall’’A.N.A.S. nelle sua relazione? Attualmente la distanza tra il bivio di Pesche, dove dovrebbe connettersi il nuovo tracciato, e l’imbocco della statale all’altezza del bivio di Miranda è di circa 5,7km. Il nuovo tratto, come già detto, sarà di 5,45km. La differenza tra i due percorsi è di poche centinaia di metri, al di sotto del mezzo chilometro. Paragonando i tempi di percorrenza, (tenendo presenti le regole del codice stradale), notiamo quanto segue: nelle ore di punta (per Isernia città circa 3 al giorno), si può ipotizzare, con gli attuali livelli di traffico, un risparmio calcolabile tra i 3 e i 5 minuti. Nelle restanti ore della giornata, si può ragionevolmente ipotizzare una riduzione di 1 minuto o poco più. Possiamo quindi affermare che il nuovo percorso farà risparmiare, in media ,

circa 2-3 minuti. Può mai essere giudicato conveniente un risultato finale così infimo, rispetto ad un investimento così oneroso? RISCHIO ECOLOGICO-AMBIENTALE La questione più seria e potenzialmente più drammatica riguarda la possibilità, da nessuna relazione tecnica esclusa in maniera categorica, di conseguenze sulla falda acquifera che alimenta le sorgenti del fiume SORDO. Tali sorgenti si trovano a metà circa del tracciato. Le vigenti norme in materia impongono una distanza di rispetto, in caso di interventi strutturali nei pressi di sorgenti di “acque superficiali per consumo umano”, calcolata in 200 metri. Questo punto così importante è alquanto controverso: il progettista indica tale distanza in 215m nel punto più vicino; l’autorità di bacino competente, che è quella del fiume Volturno, indica la cifra di 174m.; a tanti lettori del progetto, tra cui diversi tecnici, risulta che per alcune centinaia di metri le distanze variano da un minimo di 84m. ad un massimo di160m. Come sia possibile una lettura così diversificata dei dati a disposizione è difficile da comprendere, ma tant’è.

Poste, lo sperpero del management senza strumenti di lavoro gli operatori È appena conclusa l’assemblea della CISL Poste presso la Filiale di Via XXIV Maggio ad Isernia, il Segretario interregionale Antonio D’Alessandro ha dichiarato nello stesso incontro: non vorremmo che la privatizzazione di Poste Italiane passi nell’indifferenza della politica per poi, quando sarà troppo tardi, tentare di recuperare l’impossibile. Infatti – continua il Segretario An-

tonio D’Alessandro – mentre la Corte dei Conti bacchetta Poste Italiane per aver pagato troppo i loro (troppi) dirigenti, l’Amministratore Delegato Caio si preoccupa di costituire altre poltrone ad hoc per nuovi top manager con stipendi a cinque zeri. Peccato, però, che il Cda di Poste gli blocca il tentativo di acquistare dall’Eni una villa a Grottaferrata per circa 15 milioni di euro da destinare al centro di for-

mazione delle Poste. Il palazzo, abbandonato da tempo, era una delle sedi dei corsi di formazione dell’Eni e cosa peggiore, scopriamo, di tanto sperpero di denaro, 1.500.000 euro per ristrutturazioni, delle sedi centrali (uffici dei manager) presso la sede romana dell’Eur. Siamo davanti all’ennesima furbata. Crediamo – l’assiduo Antonio D’Alessandro -che sia il caso di ricordare all’amministratore delegato

le inadempienze aziendali che hanno, di fatto, vanificato il progetto di ristrutturazione di Servizi Postali, pregiudicando le condizioni dei lavoratori, della sicurezza e dell’utenza. Difatti, Poste Italiane non investe nemmeno una piccola parte degli utili in strumenti, tecnologia e personale necessari per stare al passo coi tempi e con la concorrenza. Con il risultato finale che quasi quotidianamente i computer

degli sportelli si guastano e i portalettere non sono nelle condizioni di consegnare la posta per la mancanza di motomezzi, che “piove” dentro alle strutture aziendali e che manca, persino, la “carta igienica”. Allora – conclude Antonio D’Alessandro - lasciamo volentieri a Caio questa convinzione: chi lavora nel pianeta Poste, conosce la realtà, e le illusioni le lascia ad altri. Cari politici, vigilate!


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Termoli

16 aprile 2015

Ostetricia e Gineocologia nel caos Dopo l’operazione del Nas all’ospedale di Termoli. Ai domiciliari un medico TERMOLI. Il NAS di Campobasso, con il supporto dell’Arma territoriale ha eseguito un’ordinanza cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Larino su proposta del Sost. Procuratore Dr. Luca VENTURI - che ha disposto gli arresti domiciliari per un medico ginecologo, dipendente dell’Azienda Sanitaria Regione Molise, con incarico di dirigente medico presso il reparto di ostetricia e ginecologia del Presidio Ospedaliero di Termoli (CB). L’arresto giunge a conclusione di un anno di indagini avviate dai Carabinieri del NAS molisano grazie alla denuncia di una donna che durante la propria gravidanza si era rivolta alla struttura

pubblica senza ricevere la dovuta assistenza. L’attività investigativa ha permesso di accertare che il dirigente medico con la complicità di un

collega, sistematicamente, anche in periodi di assenza dal lavoro per malattia, utilizzava la struttura pubblica per svolgere la propria attività pri-

vata. Le prove raccolte dai militari hanno permesso di scoprire che i sanitari avevano creato un canale alternativo al servizio sanitario

pubblico, servendosi della struttura ospedaliera e delle apparecchiature pubbliche per fini privati, con conseguente illecito arricchimento in quanto inducevano le pazienti, in stato di gravidanza, a rivolgersi a loro per ricevere la dovuta assistenza sanitaria previo pagamento della prestazione. Il medico arrestato, inoltre, con il concorso dei responsabili di una ditta farmaceutica di Perugia, in assenza di autorizzazione da parte dell’azienda sanitaria, aveva falsificato una sperimentazione su ignari pazienti ricoverati nel reparto ospedaliero, per certificare la validità di un farmaco commercializzato dalla ditta compiacente.

“Incarichi dirigenziali, vogliamo vederci chiaro” Il portavoce in Consiglio comunale a Termoli ha presentato un’iniziativa ispettiva TERMOLI. Nuova iniziativa ‘ispettiva’ del portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, Nicola Di Michele, che questa volta si è dilettato nell’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari direttivi interni alle pubbliche amministrazioni. “La Corte Costituzionale con sentenza n. 37 depositata in data 17 marzo 2015, ha messo la parola fine all’uso distorto nell’attribuzione di incarichi dirigenziali a Funzionari Interni alle Pubbliche Amministrazioni; che, la questione, non nuova, è stata sollevata dal Consiglio di Stato, trovatosi a valutare la legittimità del comportamento dell’Agenzia delle Entrate che da anni, in forza di reiterate proroghe, affida mansioni dirigenziali a propri Funzionari direttivi in attesa di coprire i posti dirigenziali con procedure concorsuali; che, con intervento della Corte Costituzionale con sentenza in oggetto, intervenendo, ha sancito importanti principi: Il primo stabilisce che ” nessun dubbio può nutrirsi in ordine al fatto che il conferimento di incarichi dirigenziali nell’ambito della Pubblica Ammini-

strazione debba avvenire previo esperimento di concorso pubblico” e che ” le promozioni sul campo” dei funzionari, cui vengono spesso assegnati e prorogati incarichi dirigenziali, violano pesantemente la Costituzione Italiana (artt.3,51, 97); il secondo stabilisce che ” le reiterate delibere di proroga del termine finale hanno di fatto consentito, negli anni, di utilizzare uno strumento pensato per situazioni peculiari quale metodo ordinario per la copertura di posizioni dirigenziali”. Secondo la giurisprudenza, nell’ambito dell’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, l’illegittimità di questa modalità di copertura delle posizioni dirigenziali deriva dalla sua non riconducibilità, né al modello di affidamento di mansioni superiori ad impiegati appartenenti ad un livello superiore ad impiegati appartenenti ad un livello inferiore, né all’istituto della cosiddetta reggenza. Il primo modello, disciplinato dall’art.52 del dlgs. n.165 del 2001, prevede l’affidamento di mansioni superiori, nel caso di vacanza di

posto in organico, per non più di mesi sei prorogabili fino a mesi dodici, qualora siano attivate le procedure per la copertura dei posti vacanti, ma è applicabile solo nell’ambito del sistema di classificazione del personale di livelli, non già delle qualifiche, e in particolare non è applicabile, (ed è illegittimo se applicato), laddove sia necessario il passaggio dalla qualifica di funzionario a quella di dirigente. Invero, l’assegnazione di posizioni dirigenziali ad un funzionario può avvenire solo ricorrendo al secondo modello, cioè all’istituto della reggenza, regolato in generale dall’art.2o del D.P.R. 8 maggio 1987, n.266. La reggenza, si differenzia dal primo modello perché serve a colmare vacanze nell’ufficio, determinate da cause imprevedibili, e viceversa si avvicina ad esso perché è possibile farvi ricorso a condizione che sia stato avviato il procedimento per la copertura del posto vacante, e nei tempi previsti per tale copertura. Straordinarietà e temporaneità sono perciò caratteristiche essenziali dell’istituto. La

sentenza non necessità di essere ulteriormente commentata ma di essere celermente applicata, non solo dall’ Agenzia delle Entrate . Centinaia, infatti sono i casi registrato in tutti gli Enti Locali di affidamento, sine die, di incarichi dirigenziali a funzionari quale metodo ordinario alternativo al reclutamento mediante procedure concorsuali aperte. La conseguenza della suddetta decisione comporta la ” decadenza dei dirigenti in fiducia” e, fatto grave per gli effetti “l’inesistenza degli atti firmati dagli stessi funzionari”. Alla luce della richiamata sentenza della Corte Costituzionale, si interroga il Sindaco al fine di conoscere quali provvedimenti intenda intraprendere anche al fine di scongiurare un ingente danno economico, attestata l’inesistenza degli atti firmati dai funzionari nominati dirigenti, atteso che attualmente il dirigente del settore finanze Carmela Cravero, rientra in pieno nella fattispecie di cui alla sentenza della Suprema Corte. Cordialità e attendo risposta scritta”.

Per il Termoli calcio uno spiraglio I giocatori sono tornati ad allenarsi e sembra scomparso lo spettro del ritiro dal campionato TERMOLI. I ragazzi del Termoli calcio sono un gruppo non solo di bravi giocatori, ma anche di persone serie e intelligenti. Inutile nasconderlo, molti di noi temevano che non avrebbero fatto ritorno a Termoli per la ripresa degli allenamenti e nessuno poteva dargli torto se fosse accaduto e invece erano tutti lì, tranne Dimatera il quale, per via del malanno al ginocchio, ha finito in anticipo la sua stagione; mancava anche e Fabio Fuschi che invece di allenarsi si è recato a fare una terapia per alleviare i postumi di un infortunio

che ha accusato domenica. Tutto questo, quindi, dovrebbe significare che nonostante tutto quando ormai manca un mese alla fine del campionato, i ragazzi porteranno a termine la stagione: “Tanto più nera della mezzanotte non potrà essere”. Al Cannarsa, mentre i ragazzi si allenavano, l’impressione era quella di un gruppo sereno perché ridevano e scherzavano tra loro; insomma, tutto sembrava tranne che una squadra con problemi societari. Anche in questo bisogna ricono-

scere che sono dei ragazzi davvero speciali. Non sappiamo dirvi se tra domenica sera dopo la partita, dove il clima era talmente teso che si poteva tagliare con il coltello, a ieri sia successo qualcosa tra la dirigenza reggente ad interim tale da convincere tecnico e giocatori ad accettare la situazione così com’è. Quindi, anche noi vivremo questa situazione alla giornata navigando a vista; la cosa certa è che la squadra si sta allenando agli ordini di Di Meo e il suo vice Dell’Oglio … pronti sempre agli effetti speciali.


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Termoli

16 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Era accusato di associazione a delinquere

(Terza parte)

Black Hole, assolto il maresciallo dei carabinieri in congedo Esposto L’ex sottufficiale: “chiederò i danni e chi ha sbagliato sia punito Ma una riflessione viene d’obbligo. Per scrivere ciò gli investigatori hanno certamente consultato i fascicoli personali tra cui quello dell’amministrazione comunale di Termoli. Strano però che abbiano rilevato solo ciò che interessava e non le varie indagini svolte negli anni anche sul conto di assessori e consiglieri regionali o sul nucleo industriale con arresti eccellenti per i quali l’Esposto era stato anche proposto nel 1993 per un encomio. Strano che negli anni addietro si addossino le eventuali responsabilità a quei militari attenzionati nel Black hole e non ai superiori dell’Esposto (il comandante del NORM ed il Comandante di Compagnia). Eppure posso affermare con certezza che in quei bellissimi anni il Comandante di Compagnia è stato il traino di varie indagini soprattutto sulla pubblica amministrazione, amalgamando il personale e lo spirito di corpo. In merito alla presunta associazione del malaffare tra il Di Giandomenico e militari della caserma di Termoli, è molto strano che la Procura di Larino e gli ideatori del Black Hole hanno scritto fiumi di pagine su un centro di potere capeggiato appunto dal Di Giandomenico con fiancheggiatori che venivano individuati anche da appartenenti alle FF.OO. Ebbene, strano che il Reparto Operativo CC. di Campobasso, delegato dalla stessa Procura della Repubblica di Larino, proprio al Procuratore Magrone, svolgendo le relative indagini conseguenti ad un esposto anonimo ( anche questo proveniente dall’interno della caserma CC. di Termoli per come è stato redatto), con titolo “ Organizzazione Mafiosa – colletti bianchi” con informativa di reato del novembre 2003, smontava le accuse su tale associazione alla quale avrebbero partecipato non solo l’Esposto Raffaele ma anche altri militari della Compagnia CC. di Termoli. Di conseguenza con tale informativa si era già smontata in anticipo quello che gli ideatori del Black Hole hanno successivamente ideato a proprio piacimento; In virtù della mia onestà di uomo e di militare non ho mai chinato la testa, consapevole che, seppur indossando una divisa, sia con i dipendenti che con i superiori di qualsiasi grado, ho affrontato qualsiasi problematica con lealtà ma mai con superficialità, bugie, arroganza. Prima dell’arrivo del Muscatelli a Termoli i superiori gerarchici

mi hanno classificato nelle note caratteristiche “ eccellente”, indicandomi sincero, leale, retto; con comportamento nella vita privata decoroso; con molto buon senso; accurato e coscienzioso nel governo del personale; rispettoso, cordiale e autorevole verso superiori, colleghi ed inferiori; con altissimo senso del dovere e con senso della disciplina superiore alla media. Sono stato giudicato un M.A.s.UPS. di pregevoli e valide qualità, con completa ed aggiornata preparazione tecnicoprofessionale supportata da una spiccata iniziativa, operando con lodevole impegno, slancio e spirito di sacrificio. Il Procuratore della Repubblica di Larino – Dr. Giuseppe Chieco – ( antecedente a Magrone) nel formulare il proprio giudizio scriveva “ elemento dotato di eccellenti doti di professionalità e capacità il che lo rende sicuramente ed assolutamente affidabile sotto ogni profilo. Di lui si ha modo di apprezzare particolarmente, oltre alla grande correttezza e signorilità nei rapporti interpersonali, una costante disponibilità verso ogni necessità di servizio che sovente prescinde dal formale rispetto degli orari o dei compiti specifici e che lo rende estremamente prezioso per la collaborazione in tal modo è stato ed è in grado di fornire allo scrivente ed agli altri magistrati della Procura della Repubblica di Larino. La sua professionalità, esperienza competenza investigativa si sono rilevate parti-

colarmente proficue e produttive per le esigenze di questo ufficio. . .”. Dopo tali note, a distanza di qualche mese, con l’avvento di Muscatelli a Termoli e dopo l’esposto anonimo o meglio dopo la denuncia nei confronti di ufficiali dell’Arma da parte dell’Esposto, è cominciata l’attività persecutoria anche giudiziaria quale una denuncia per peculato militare e sottrazione atti dell’Arma (assolto), per simulazione di infermità (prosciolto dal gip militare a seguito di richiesta di archiviazione del PM militare), per arresto illegale (prescritto anche se sarà richiesta la revisione del processo perché finalmente si ha qualche prova sulla conduzione delle indagini, tra cui quella di imputare reati all’Esposto e rendere il collega, cofirmatario di atti, non imputabile con una semplice annotazione di servizio), per diffamazione al Giudice di Pace di Roma (assolto con il 530/1° c.cpp) e Tribunale di Roma (a seguito di opposizione alla sentenza del G.d.P.) (conferma della sentenza di assoluzione), per diffamazione alla Procura di Teramo (prosciolto dal GIP a seguito di richiesta di archiviazione del PM), per diffamazione alla Procura di Isernia (prosciolto a seguito di richiesta di archiviazione del PM), per associazione a delinquere nel processo Black hole (assolto con 530/1° c.). Ma non solo ciò. Ripetuti sono stati gli episodi di scherno, violazione della libertà personale, ingiurie, posti in essere da alcuni

militari della compagnia CC. di Termoli, tutti denunciati e prosciolti. Episodi che il Procuratore Magrone ebbe a scrivere nella richiesta di archiviazione “ alluvionali”, ma che il Gip, non ravvedendo reati penali, archiviava non per episodi alluvionali ma per situazioni disciplinari di cui si sarebbe dovuto occuparsi la scala gerarchica. E’ evidente che in quegli anni vi è stata una situazione di incompatibilità ambientale con alcuni militari, di cui qualcuno, ancora oggi, in incontri occasionali in pubblici locali e seppure saltuariamente, ostenta battute sarcastiche o ironiche senza comprendere che la saggezza e la maturità di un uomo è limitata e che potrebbe porre in atto azioni legali al fine di tutelare la propria dignità ed evitare ulteriori episodi incresciosi. E’ chiaro che per tutto ciò che è avvenuto, soprattutto con l’assoluzione piena per l’associazione a delinquere sarà valutata anche la richiesta di risarcimento dei danni anche al Ministero della Difesa, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, a parere dello scrivente omissivo in più volte, ai due redattori della informativa di reato. Così come sarà richiesto al Comando Generale l’eventuale inchiesta sul comportamento di alcuni militari sotto l’aspetto disciplinare e sarà, come detto, richiesto il risarcimento della ingiusta detenzione per 14 gg. di carcere, circa 70 gg. di arresti domiciliari e quasi due mesi di divieto di dimora da Termoli nonchè

per il lungo processo che avrebbe dovuto avere termine per il 1° grado entro tre anni e per la violazione dei diritti umani di un cittadino dello Stato Italiano. Alla luce di quanto successo, sono favorevole alla responsabilità civile diretta dei magistrati. Mi chiedo se tale responsabilità fosse stata in vigore all’epoca dei fatti, la Procura avrebbe omesso alcuni atti a favore degli indagati. Così come sono favorevole che gli uffici della Procura siano dislocati in sedi diverse da quelle del GIP. Sto valutando di riservarmi ogni sera qualche ora affinchè possa scrivere un libro su quanto accaduto ad un ottimo maresciallo il cui titolo sarà “ Perché?”. Il mio pensiero va anche a qualche giornalista che in questi anni si è prostrato e resosi prono, arrivando anche a ledere la dignità e l’onorabilità di una famiglia pur di assecondare i potenti del momento. Tale giornalista che per anni ha scritto sul Black Hole copiose pagine su input degli interessati, si è dileguato con un solo articolo sull’assoluzione di Black Hole. Per tale motivo mi rivolgerò anche all’ordine nazionale dei giornalisti per verificare se tale condotta sia stata deontologica o passiva di provvedimento disciplinare. Dopo aver portato la croce per tanti anni, adesso che vedo il sole sto sulla riva del fiume e piano a piano vedo già passare qualche cadavere ed in lontananza ne vedo altri che annaspano nelle acque agitate del fiume; Il mio pensiero va anche ad altre persone denunciate dal Muscatelli, tra cui oltre al Colonnello Coppola, anche il Gen. Meluccio, il Col. Nuzzi, il Col. Lombardi, il Ten. Col. Tamborrino, il Ten. Col. Magazzeno, tutti ufficiali che hanno subito processi o indagini in pieno silenzio e venendo tutti assolti o prosciolti; E’ evidente che in tutte queste vicende non ci sono solo le responsabilità degli interessati, ma anche di altre persone che con la loro condotta omissiva e di omertà non hanno reso la verità nei tempi dovuti; Concludo con una frase di Shakespeare: “ Non si può vivere felici senza saggezza, onestà, giustizia, né vivere saggiamente, onestamente e con giustizia senza vivere felici. Chi non possiede tutto ciò non può vivere felice.”. Sono sicuro che molti non vivono felici! Ho dato tanto all’Arma e sono stato perseguitato. Perché?”. (Fine Terza ed ultima parte)



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Opinioni

16 aprile 2015

Carmen Silva Castagnoli Pietrunti insieme ad un gruppo di 43 ricercatori, ha dato alle stampe il primo “Atlante tematico delle acque in Molise”. Il volume è stato recensito dall’importante giornalista Daniele Biacchessi. Biacchessi lavora come caporedattore per Radio24 - Il Sole 24 Ore. Nel 2004 e nel 2005 gli viene assegnato il Premio Cronista per un’inchiesta sul terrorismo islamico in Italia e una ricostruzione dell’omicidio dell’editorialista del Corriere della Sera Walter Tobagi’ Nel 2009 riceve il premio dedicato al fotografo freelance ucciso in Medio Oriente Raffaele Ciriello. Nel 2011 vince il prestigioso Premio Speciale Unesco per lo spettacolo teatrale Aquae Mundi con il jazzista Gaetano Liguori.). Sapete quanti litri compongono un metro cubo d’acqua? Calma, non disperatevi, ve lo dico io.Un metro cubo d’acqua corrisponde a 1000 litri precisi. Sapete quanti metri cubi d’acqua consumano gli italiani ogni anno? Ogni mese? Ogni giorno? Ogni ora? Ogni minuto? Ogni secondo? E quanto consumano gli europei? E gli abitanti dei paesi sviluppati? E quelli che vivono nel mondo più povero? Il 71 per cento del pianeta è coperto dall’acqua, ma molta è salata e costa troppo renderla potabile. Resta il 2,5 per cento, 35 milioni di chilometri cubi. L’acqua è inglobata in ghiacciai e nevi perenni e nel sottosuolo. Poca, pochissima, si trova nei laghi e nei fiumi. A livello globale l’acqua è utilizzata in agricoltura, nell’industria, pochissima finisce nelle case e negli uffici.La disponibilità reale è circa l’1 per cento del totale dell’acqua dolce. Potrebbe bastare? Potrebbe bastare, se la distribuzione fosse omogenea. Le risorse idriche mondiali si trovano soprattutto in 13 paesi. Il Brasile, da solo, ne possiede quasi il 15 per cento. All’altro estremo della classifica, troviamo un numero enorme di paesi con una disponibilità pro capite inferiore ai 1.000 metri cubi l’anno. Nel mondo 884 milioni persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi vivono in condizioni igienico-sanitarie insufficienti. 5 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie legate all’acqua, di cui 4.900 bambini al giorno, tre volte più di quelli

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico consumano 237 litri d’acqua al giorno. Un abitante del Madagascar ne usa solo 10 litri. Uno studio In sostanza approfondito ogni itache racconta liano usa il doppio della storia l’acqua che delle risorse idriche usava il suo regionali bisnonno all’inizio del Novecento.E allora? E allora c’è un mondo grasso…e uno magro.Un mondo onnivoro e un mondo affamato.Un mondo che ha tutto e un mondo che non ha nulla. Un mondo che mangia tutti i giorni, beve tutti i giorni, consuma tutti i giorni, e un mondo che stenta a sopravvivere, ed è pure assetato.E in futuro? Cosa potrà avvenire? In futuro la situazione potrà solo peggiorare.L’Unesco calcola che in media ci vogliono 3 mila litri di acqua per produrre il cibo giornaliero per una persona. Nel ventesimo secolo i consumi di acqua si sono moltiplicati per nove. Ecco perché diventa importante studiare la qualità e il flusso dell’acqua. Ci ha pensato Carmen Silva Castagnoli Pietrunti che, insieme ad un gruppo di 43 ricercatori, ha dato alle stampe il primo “Atlante tematico delle acque in Molise”. Si tratta di un compendio di notevole spessore scientifico e divulgativo, con ricerche, tavole, grafici, che raccoglie il lavoro di geografi, geologi, climatologi, esperti di carsismo, cartografi, storici, archeologi, economisti, architetti, botanici, zoologi, funzionari dell’ARPA Molise, dell’Arsiam, di Molise Acque, della Regione Molise e dell’Autorità di Bacino. L’atlante Tematico delle acque del Molise non è però una somma di ricerche, neppure un traguardo, piuttosto è il punto di partenza per ulteriori ricerche volte a censire, monitorare, salvaguardare e valorizzare i tanti aspetti del tema. Perché l’acqua potabile, come ci ricordano in Molise, è una risorsa che non può esaurirsi per scelte sbagliate dell’uomo.

Acqua, l’Atlante tematico per il Molise di Carmen Silva Castagnoli che nascono ogni giorno in Italia.La differenza nei consumi d’acqua tra uno statunitense e un africano è spaventosa, abissale.425 litri al giorno in America, 10 in Africa.Ci sono luoghi del mondo dove questa terribile sproporzione diventa fisica.A Johannesburg, in Sudafrica, c’è una strada che divide il mondo ricco da quello povero.Da un lato c’è un quartiere residenziale con ville bellissime, con due o tre piscine, dove i bevono acqua, si lavano e giocano nell’acqua. Sotto la strada scorre un tubo.Lo scarico dell’acqua dei ricchi finisce dall’altro lato della strada dove i bambini si la-

vano nelle pozzanghere di un quartiere di baracche.E questo accade in centinaia di luoghi del pianeta. Nelle poblaciones di Santiago del Cile, Salvador City, Città del Messico, Rio De Janeiro, Buenos Aires, nei ghetti delle grandi capitali africane e asiatiche.Ci sono luoghi del mondo dove i bambini sono costretti a percorrere lunghe distanze per rifornire le loro famiglie di acqua.Due o tre bambini si caricano sulle spalle fino a 100 chilogrammi, 100 litri di acqua. Sono i viaggi della vergogna.E in Italia cosa accade. Per mangiare, lavare, far funzionare le fabbriche, irrigare i campi gli italiani

Convegno nazionale Unagraco a Termoli su : “Emersione dei capitali e il nuovo reato di autoriciclaggio” La “procedura straordinaria di collaborazione volontaria” e il nuovo reato di “auto riciclaggio” saranno gli argomenti centrali del prossimo Convegno nazionale Unagraco, in programma a Termoli il 16, 17 e 18 Aprile 2015. Un appuntamento molto atteso dalla Categoria dei commercialisti oltre che un’occasione importante di confronto che vedrà tra i relatori professionisti, docenti universitari ed esperti del settore. Ad aprire lavori sarà il presidente Nazionale Giuseppe Diretto. Due le tavole rotonde previste, la prima moderata da Marino Longoni – Condirettore ItaliaOggi, e la seconda moderata da Alessandro Galimberti – Giornalista de “Il Sole 24 Ore”. Tra i relatori Stefano Loconte, docente Università degli Studi LUM “Jeann Monnet”, Marco Finocchi Finn, Direttore Filiale Roma del-

l’Unione Fiduciaria S.p.a, Cinthia Tarantino, Unagraco Palermo, Andrea Abbagnano Trione, docente di Diritto Penale Università degli Studi del Molise, Fabio Benincasa, docente di Processo Tributario Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli, Valerio Vallefuoco, patrocinante in Cassazione, Maurizio Villani, avvocato cassazionista Foro di Lecce. I lavori inizieranno domani 16 aprile alle ore 16.00 con le riunioni di tutte le commissioni Nazionali di studio Unagraco. “Ancora una volta è il commercialista ad assumere un ruolo chiave all’interno del sistema impresa” ha dichiarato Giuseppe Diretto, Presidente Nazionale Unagraco, “figura cardine, è il tutore delle regole oltre che fondamentale interlocutore tra operatori che applicano quelle regole nelle loro attività e le Istituzioni,

chiamate a emanarle e farle rispettare”. “Un incontro all’insegna della trasparenza e collaborazione che vede i Commercialisti interagire sempre più con il territorio”, evidenzia il Consigliere Nazionale Unagraco Nicola Buri, “il commercialista molisano è consapevole e orgoglioso del proprio ruolo, si sente portatore di valori e sa che può contribuire al progresso del sistema economico. Esso si rivolge con rispetto alle Istituzioni ma ne chiede altrettanto per se stesso”.



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