Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 153 - venerdì 3 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Salvatore Colagiovanni
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. Finalmente, la città di Campobasso sta conoscendo una serie di strisce a terra lungo le strade che segnano le mezzerie e segnalano eventuali pericoli. Così, come utili risultano essere quei paletti su via Mazzini per delimitare il passaggio dei mezzi pubblici. Abbiamo spesso portato all'attenzione dei nostri lettori e della stessa amministrazione la necessità della segnaletica a terra. Ora, finalmente, qualcosa è stata fatta.
Il Tapiro del giorno a Cgil, Cisl e Uil
In Consiglio regionale volano gli stracci Ai molisani che soffrono, cosa frega?
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Il Tapiro del giorno lo diamo ai sindacati. Sicuramente lodevole l'iniziativa di parlare di sanità e di proposte. Perchè, però, le lamentele sul fatto che la Giunta regionale non abbia sentito il dovere di ascoltare le parti sulla proposta sfornata sia rimasta nel chiuso dell'assemblea? Il modello assembleare è finito da un pezzo e il logorroico parlare non serve più a nulla. La protesta andava portata in altra forma. Ed è quello che non è stato fatto da Cgil, Cisl e Uil.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
3 luglio 2015
Oltre quella dei compagni di merenda della politica, chissà se il presidente Frattura riuscirà mai nella sua attività amministrativa ad avere l’adesione e il sostegno degli uomini, delle donne, dei giovani, degli anziani che vivono una vita grama e dei malati che soffrono, irrisi dal cinismo di chi li governa Intorno alla figura (controversa) del presidente Frattura, al centro di una forte turbolenza politica all’interno della coalizione di centrosinistra, accentuata dalla caduta in disgrazia del dimissionario assessore alle Attività produttive Scarabeo, nel corso dell’ultimo consiglio regionale si sono sommati attestati di solidarietà e dichiarazioni affettati ed ossequiosi, al punto da apparire pelosi (di maniera e circostanza). Lo spettacolo di adesione al verbo e all’azione del presidente nel corso dei lavori assembleari, in cui tra Frattura e Iorio solo volati gli stracci, ha confermato che tra la casta di Palazzo Moffa e la società civile molisana c’è un abisso. Infatti, alla solidarietà dei compagni di merenda della politica che sostengono la giunta, di cui la stampa ha dato un ampio e dettagliato resoconto celebrando la capacità del presidente di mettersi al riparo dalle critiche e dagli addebiti e di lanciare nel campo avverso (nella sparuta e impaurita pattuglia della minoranza) le accuse che gli vengono rivolte di essere la causa di una realtà socio/economica allo sfinimento, si contrappone (ma non fa notizia né cronaca giornalistica) la società civile estranea ai comparaggi (i giovani, i pensionati, gli esodati, i cassaintegrati, i precari, gli indignati, i malati, gli emarginati). Purtroppo, non ha microfoni alla bocca per esternare la propria rabbia, né altra possibilità per
far giungere al Palazzo la esasperazione che l’attanaglia: anche gli Indignati hanno perso la carica necessaria per stare sempre in allerta e contestare. L’opinione pubblica molisana è carta assorbente formidabile. Proviamo noi, da queste colonne, a raccogliere lo stato d’animo di migliaia di molisani che non hanno un orizzonte davanti a sé, né una prospettiva di lavoro, né una speranza in cui confidare. Sono uomini, donne, giovani, anziani, malati ai quali non è data la possibilità di assurgere a notizia da prima pagina, ma esistono, soffrono, vivono una vita grama, irrisi dal cinismo di chi li governa con la certezza di un sistematico, progressivo, benessere, e la volontà di mante-
nerla inalterata. Abbiamo accennato e torniamo a ribadirlo: i consiglieri regionali dell’una parte e dell’altra, di maggioranza e di minoranza che danno l’impressione di combattersi, stanno elaborando e trovando i necessari punti di contatto per varare una legge regionale elettorale che li metta al riparo dal pericolo di non essere candidati e rieletti. Lavorano a questa legge, non alla programmazione 20104/2020; non alla programmazione sanitaria che assicuri ai molisani il pieno diritto alla salute; non alla riforma della pubblica amministrazione; non a rimettere in sesto la Gam, l’Ittierre e lo Zuccherificio o a decidere una volta per tutte di mandarli all’aria; non alla salvaguardia dell’ambiente; non al rilancio della filiera agroalimentare; non alla ricerca delle soluzioni per la ripresa dell’economia; non all’affermazione turistica del Molise; non alla valorizzazione dell’Arte e della Cultura. L’insieme assembleare di Palazzo Moffa raggruppa, integra, e rappresenta una sequela di egoismi personali, di obiettivi
contingenti (come arricchirsi col denaro pubblico, come sistemare se stessi e i propri (“sibi et suis”): progetti per l’oggi e per il domani. Del destino del popolo, delle necessità che lo attanagliano, dei giovani che vanno via dal Molise, del diritto ad una vita dignitosa, all’insieme assembleare di Palazzo Moffa non importa nulla. Per queste ragioni riteniamo che le manifestazioni di adesione e di sostegno alla figura e all’attività del governo regionale siano da considerarsi una sterile pantomina, uno spettacolo indecoroso (senza decoro), un modo indecente di mettere a riparo le proprie terga. Chissà se il presidente Frattura riuscirà mai nella sua attività politica ad avere l’adesione e il sostegno degli uomini, delle donne, dei giovani, degli anziani che vivono una vita grama e dei malati che soffrono, irrisi dal cinismo di chi li governa. Quel giorno forse si potrebbe sentire e considerare un uomo oltre che un amministratore (che vale). Ce ne preoccupiamo noi, mentre probabilmente a lui non interessa. Soddisfatto della sterile pantomina, dello spettacolo indecoroso (senza decoro), del modo indecente di mettere a riparo le proprie terga di quanti, con lui, pensano solo a se stessi. Dardo
Il Psi molisano anti Frattura, commissariato
CAMPOBASSO. Commissariati, il segretario provinciale di Campobasso del Psi, Francesco Bonomolo e quello cittadino Fabio D’Ilio rei di avere contestato il governo regionale. Più di 24 ore fa però il segretario regionale Marcello Miniscalco, con un atto unilaterale, ha sostenuto l’azione del Governo di Paolo Di Laura Frattura. “Tutto questo – ha dichiarato il segretario provinciale Francesco Bonomolo – è avvenuto senza che il segretario Miniscalco chiedesse un incontro di segreteria. L’operato del Presidente Frattura non può essere appoggiato se si parla dirinnovo del contratto di Micaela Fanelli come dipendente della Regione Molise confrontando questa cosa con il menefreghismo verso le persone che si trovano senza la-
Bonomolo e D’Ilio sono stati fatti ‘fuori’ dal coordinamento regionale del partito voro. Tutto questo ci ha fatto assumere una posizione di non ritorno nei confronti dell’appoggio alla Giunta Regionale. Il quale ci sembra tanto illogico quanto inopportuno in questo momento storico soprattutto perché il partito socialista non è mai stato a favore dei poteri forti ma al fianco dei lavoratori. Lavoratori che sono stati con noi anche nel momento in cui abbiamo annunciato la rottura col Governo regionale di marca Pd”. Ora, invece, ad essere commissariati sono stati proprio i due
esponenti provinciali che hanno incassato la solidarietà del Forum della Sinistra Giovanile del Molise che “per il solo fatto di aver espresso una loro legittima opinione sull’operato del governo regionale e per aver manifestato solidarietà a tanti lavoratori in difficoltà, sono stati sollevati dalle loro cariche politiche con una decisione avventata e indegna per un partito dalla grande tradizione storica, democratica e riformista. Quanto avvenuto è gravissimo ed evidenzia il preoccupante li-
vello di decadenza dei partiti, sempre più strumenti asserviti a interessi autoreferenziali e proprio per questo lontani dai reali bisogni e dalle necessità dei cittadini. A Francesco Bonomolo e Fabio D’Ilio, che hanno sempre inteso la politica come mezzo teso al raggiungimento del bene comune, va la nostra stima e vicinanza. Siamo convinti che le vecchie logiche dei burocrati da strapazzo e dei politici di professione molto presto saranno spazzate via anche dalla nostra regione.
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3 3 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Sanità, la politica tace e i servizi peggiorano” Cgil, Cisl e Uil denunciano l’atteggiamento della Regione in merito alla proposta di legge presentata senza coinvolgere nessuno CAMPOBASSO. Le Confederazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil lamentano come la politica, cui compete l’indirizzo programmatorio in primis e la fase realizzativa poi, sulla sanità non abbia assunto quelle decisioni riformatrici coraggiose che la situazione impone e come i timidi tentativi di percorsi riformatori siano stati posti in essere unilateralmente, senza coinvolgere né i cittadini che sono i diretti interessati, né le organizzazioni che li rappresentano. Siffatta proposta prevede fondamentalmente l’azzeramento dell’ASReM e il subentro di due Aziende Sanitarie, quella Ospedaliera e quella Territoriale. Bene. Sappiamo tutti che quando si scioglie un’azienda, si trasferiscono debiti, crediti ed eventuali beni patrimoniali. In questo caso i debiti su chi ricadranno? A chi si dovranno rivolgere i creditori dell’ASReM? Noi siamo convinti che
questo enorme debito accumulato dalla mala gestione, alla fine per vie traverse ma secondo noi già prefigurate, ricadrà sempre e solo sui cittadini molisani, abilmente mascherato da ulteriori, inaccettabili tassazioni. E inoltre, visto che la proposta di legge non ne parla,
TERMOLI. Lo Zuccherificio del Molise letteralmente “galleggia”: con un futuro incerto e spese elevate per la gestione, quest’anno non sarà possibile neanche accendere l’impianto ma la micro campagna annunciata si svolgerà regolarmente con lo zucchero che sarà lavorato grazie all’ausilio di un micro zuccherificio. A confermare quanto detto è lo stesso amministratore della New.Co. Enrico Cianciosi che afferma: “Avverrà una piccola campagna, quella che avevamo sempre detto già da diversi mesi, con delle barbabietole che sono di nostra produzione perché si è provveduto a seminare i 50 ettari della Regione Molise. In tal senso, la stessa verrà effettuata con un piccolo impianto che provvederemo a prendere a noleggio e i cui costi sono notevolmente contenuti per produrre un quantitativo contenuto oltre tutto. Per quanto riguarda la parte tecnica ed economica, il costo dell’impianto è coperto dall’affitto delle quote zucchero alla Sudzucker; tali entrate serviranno a pagare questa piccola campagna, il personale, gli affitti, le spese generali”. Chiaro il suo pensiero sul futuro del Nuovo Zuccherificio sul quale Cianciosi evidenzia: “non è di mia competenza, noi siamo in affitto come Srl. Il problema dello Zuccherificio come impianto è una Spa in fallimento e quindi c’è una curatela che sta provvedendo alla sua vendita: il 5 agosto ci sarà la prossima asta e se qualcuno avrà la bontà di acquistarlo vorrà dire che avremo delle prospettive positive sia per la continuità aziendale sia per l’oc-
che fine faranno le attuali strutture private convenzionate, quali Clinica Villa Maria, Villa Esther, ecc.? Relativamente poi alla trasformazione dell’Ospedale “Caracciolo” di Agnone, in Presidio ospedaliero di area particolarmente disagiata, Cgil Cisl Uil, soste-
nendo la validità della proposta, ritengono condizione indispensabile la garanzia, alla popolazione ivi residente, di alcuni servizi fondamentali, quali : il Pronto Soccorso presidiato h24 per l’Emergenza-Urgenza, con i relativi reparti di degenza medico-chirurgica, un reparto di almeno 20 posti letto di medicina generale con proprio organico medico-infermieristico, laboratoristico e radiologico seppur ridotti, una chirurgia cosiddetta elettiva, i punti nascita, un’emoteca così come previsto dagli atti 198/CSR del 13.01.2015 ( Conferenza Stato Regioni – Standard qualitativi , tecnologici, strutturali, quantitativi). Infine, la riconversione degli attuali Ospedali di Larino e Venafro, deve realizzarsi senza determinare vuoti assistenziali lesivi del diritto alla salute. Nella malaugurata ipotesi che si porti all’approvazione del Consiglio questo testo si otterrebbe come
Zuccherificio, lo hanno distrutto
La mini campagna finirà solo per un’illusione finale
cupazione dei nostri lavoratori. Ad oggi, il maggior rischio di fallimento per la Srl non è la sua incapacità a gestirsi una piccola campagna, ma il fatto che il decreto di fallimento emesso dal giudice afferma che la stessa Srl è inadempiente: da un momento all’altro, infatti, il fallimento può avvenire. Di fronte alla mancata approvazione di un bilancio in perdita, l’atto dovuto da parte mia in qualità di amministratore, è di effettuare la comunicazione al registro delle imprese che la società è in liquidazione; questo significa che la società può continuare a portare avanti il discorso di trasformazione e di salvaguardia delle quote anche perché venerdì scorso abbiamo preso un
impegno tra italiani e tedeschi di fargli trasformare 83mila tonnellate delle nostre quote”. Con una spa fallita, un bilancio in perdita e non approvato, il futuro dell’azienda di Pantano Basso è se non nero, grigio e qui il solo atto certo è la comunicazione al registro delle imprese che la società è in liquidazione. Intanto, nel post riunione tra Cianciosi ed Rsu a intervenire è anche Antonio Di Lisio che con criticità si esprime su quanto deciso, soprattutto in tema di micro zuccherificio. “L’incontro odierno – ha affermato – ha fatto chiarezza perché abbiamo parlato di verità e siamo arrivati alla sintesi di tutte queste chiacchiere fatte nei mesi scorsi. Oggi, infatti, si è arrivato alla conclusione in cui l’amministratore dice “io non sono nelle condizioni di garantire la campagna”, nel senso di lavoro dei lavoratori in fabbrica e la manutenzione della fabbrica stessa. Ciò si traduce nel fatto che ci sono 50 ettari di barbabietole che arriveranno a maturazione attorno al 10 ottobre e lui per la conservazione delle quote si è avvalso dell’aiuto di un bluster, di un mini zuccherificio trasportabile che
risultato non tanto la riduzione dei costi, delle spese inutili e di farraginosi apparati burocratici quanto lo smantellamento dei servizi sanitari pubblici con la motivazione di assicurare “funzioni amministrative decentrate , per di più raddoppiando i già mastodontici e costosi apparati della Sanità regionale: non più l’ASReM, ma due Aziende, due Direttori Generali, due Direttori Sanitari, due Direttori Amministrativi, con tutto il dispendioso indotto burocratico, ridondante e inutile e di cui conosciamo troppo bene la vocazione clientelare. Tutto questo ha davvero dell’incredibile! La proposta di legge, poi, è apertamente in rotta di collisione con i famigerati parametri del “Regolamento Balduzzi”, una vera e propria scure che amputerà gravemente la Sanità molisana. Per questo, i sindacati si dicono preoccupati per l’atteggiamento assunto dalla politica.
trasforma le bietole in zucchero in modo da consentire la conservazione della quota stessa. Da parte della Regione ci sono stati impegni anche in sede ministeriale il 14 maggio al Ministero davanti a tutti i funzionari dove il Ministero aveva preso una responsabilità verso di noi e verso la continuità e questo è venuto a mancare. Il 27 in azienda è stata ribadita la continuità del lavoro e dei lavoratori oggi queste condizioni non ci sono sia per il fallimento della Spa, sia per la sentenza che il giudice ha dato alla Srl bloccandola in ogni maniera ma io dico che il 21 era prima del 27 e quindi il 27 le verità si potevano raccontare ai lavoratori”. “Noi siamo stati presi in giro dall’inizio – il monito di Di Lisio – con qualcuno che si è illuso che tutto poteva succedere, ma questo non è successo. Non ci fermeremo qui, torneremo al Ministero per chiedere quelle che erano state le garanzie date che ci devono essere rispettate perché non possiamo essere presi in giro dopo otto mesi e lasciati in cassa integrazione lasciati al nulla e alla disperazione”. Sul micro-zuccherificio, invece, afferma: “Verremo sostituiti da un micro zuccherificio e l’azienda di per sé perderà valore dopo che è già un anno che la fabbrica è ferma quindi andremo per quest’anno ad abbandonarla completamente con la speranza che nel 2016 arrivi qualcuno che la compri per poterla manutenzionare altrimenti la si venderà a pezzi e non ci sarà speranza più per nessuno”.
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4 3 luglio 2015
I consiglieri del Movimento Cinque Stelle accusano la maggioranza di avere voluto inserire nel documento i soliti pastrocchi
“Bocciato dal governo il bilancio della Regione” CAMPOBASSO. “Il Governo nazionale ha impugnato l’ennesima legge regionale. Dopo l’impugnativa sulla legge regionale sul cd. “Piano Casa“, impugnata a causa dei soliti “emendamenti dell’ultimo minuto” in favore di pochi, il 23 giugno è arrivata l’impugnativa sul Collegato alla manovra di bilancio, L.R. 8/2015, legge a cui il MoVimento 5 Stelle si è opposto fermamente e per la quale comunque offrimmo il nostro contributo con emendamenti migliorativi mirati, puntualmente rigettati dal Governo regionale”. Lo sostengono i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle. “Nell’impugnativa promossa dal Governo nazionale sono state contestate illegittimità costituzionali di notevolissima entità, di cui: – il tentativo di conferire la titolarità del Servizio “Centrale unica di committenza” anche a personale esterno all’Amministrazione regionale (art.32 comma 3); – il tentativo, nell’ambito della soppressione dell’Autorità di bacino dei fiumi Trigno, Biferno e minori, Sac-
cione e Fortore, di trasferimento nei ruoli della Regione Molise personale non assunto mediante concorso pubblico (art.43 comma 3); – il tentativo di non ricomprendere nelle dotazioni organiche della Regionele figure apicali di dirigenza generale (art. 44 comma 1); – il tentativo di aggirare i limiti imposti dalla normativa nazionale sui tratta-
menti economici complessivi dei dirigenti apicali degli enti dipendenti dalla Regione (art. 44 comma 6 lett. h). Quella del Governo nazionale è una impietosa mannaia sulla legge a firma Frattura, che si abbatte a scongiurare i maldestri tentativi di conferire incarichi regionali a personale esterno alla pubblica amministrazione o piuttosto di provare ad escludere dalla spesa re-
gionale le figure apicali, per poi magari annunciare trionfante una conseguente riduzione di spesa per il personale, salvo poi non introdurre i limiti imposti per legge ai compensi di questi ultimi. Tra le osservazioni avanzate quella su cui dovremmo tutti noi molisani alzare molto il livello di guardia è quella relativa alla centrale unica di committenza. La centrale di committenza è uno strumento che dovrebbe permettere, attraverso l’aggregazione della domanda, l’ottimizzazione di acquisti a prezzi inferiori e delle procedure di gara delle pubbliche amministrazioni; svolgendo anche funzioni ausiliarie che consistono nella prestazione di supporto alle procedure di gara, è facile quindi comprendere quanto sia necessario mettere al riparo questo strumento dalle mani lunghe della politica e dei suoi “affiliati“. La Regione Molise, invece, nell’ultima finanziaria ha stabilito che il Servizio “Centrale unica di committenza”, in fase di prima applicazione, possa essere conferito anche a personale esterno all’amministrazione regionale,
creando, i presupposti per un ennesimo pasticcio in un settore così strategico e delicato. Naturalmente, come detto, non si è fatta attendere l’impugnativa del Governo nazionale che, attraverso propria deliberazione del 23 giugno scorso ha fatto notare a Frattura e a i suoi che erano usciti letteralmente dal seminato.Prima del Governo a queste conclusioni c’era arrivato anche il M5S Molise dato che, durante la discussione del testo di legge, si è fatto notare che un ulteriore aggravio sulle casse già malconce della Regione per degli affidi esterni, oltre che inutile, era insostenibile, considerato tra l’altro che per dare avvio alla Centrale unica di committenza la Regione Molise stanziava in finanziaria ben 400.000 euro. Noi del MoVimento 5 Stelle, sempre e comunque propositivi, abbiamo presentato un emendamento per risparmiare quei soldi e convenzionarci con la Centrale unica di livello nazionale, il Consip. Questa facoltà è prevista dal legislatore nazionale, ma ci è stato risposto il solito, ridondante “No!”
“Agricoltura, arrivano le prime risposte”
Auto d’epoca, una nuova tassazione Soddisfazione è stata espressa dal senatore Roberto Ruta per i provvedimenti adottati “Abbiamo proposto, con la nostra pdl, tre tipologie di tariffazione annuale per gli autoveicoli con iscrizione al PRA, di anzianità tra i venti e i trenta anni, iscritti nei registri ASI, FMI e FIAT LANCIA ALFA ROMEO”. Così, i consiglieri regionali Ciocca E Fusco Perrella che hanno presentato una proposta di legge regionale. “Per le vetture con cilindrata fino a 1000 cc: euro 35,00; per le vetture con cilindrata da 1001 a 2000 cc: euro 75,00; per le vetture con cilindrata oltre i 2000 cc: euro 100,00. La stessa tassazione è prevista – nella proposta di legge – per i motoveicoli (utilizzando gli identici parametri riguardanti la cilindrata) con iscrizione al PRA, di anzianità tra i venti e i trenta anni, iscritti nei registri ASI, FMI e FIAT LANCIA ALFA ROMEO”.
La conversione definitiva da parte del Senato del dl Agricoltura è una prima risposta alle emergenze di tre settori, quello lattiero caseario, quello olivicolo e quello della pesca e dell’acquacoltura. In particolare si interviene sul settore lattiero dopo la fine delle quote latte, consentendo ai 35 mila allevatori italiani la rateizzazione delle multe per l’ultima campagna in 3 anni e senza interessi ed è ammesso anche con una fideiussione assicurativa, non solo bancaria : per l’ultima campagna di produzione del latte con il regime delle quote è ammessa la compensazione, sempre entro il limite del 6%, a favore delle aziende che hanno superato la propria quota, con introduzione di tre fasce: 12-30%, 30-50%, oltre 50%, in ordine di priorità. Si ampliano le possibilità di compensazione tra produttori, puntando sull’organizzazione interprofessionale e intervenendo sui contratti con novità rilevanti come la durata minima di 12 mesi e l’indicazione obbligatoria del prezzo di vendita, che può essere fisso o legato a fattori determinati. Per la pro-
duzione dell’olio si attiva il Piano nazionale attraverso uno stanziamento di 32 milioni di euro con l’obiettivo di arrivare a una crescita del 25% della produzione italiana nei prossimi anni toccando quota 650mila tonnellate; inoltre vengono stanziati 21 milioni di euro di aiuti ad agricoltori e vivaisti colpiti in primo luogo dalla xylella e da altre fitopatie o che hanno subito danni da avversità atmosferiche. Per il settore della pesca e dell’ acquacoltura, dopo molti anni, si torna a finanziare, con oltre 2 milioni di euro, il fondo di solidarietà proprio in ragione delle avversità atmosferiche registrate dal 2012 fino ad oggi, dando una risposta non
scontata, dovuta ma non certo esaustiva , ad un settore strategico per la penisola italiana. È prevista, infine, l’istituzione delle Commissioni uniche nazionali (CUN) per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo e alimentare, al fine di garantire la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione dei prezzi. Ora si riprenda, con la determinazione che meritano le nuove generazioni che vogliono investire la propria esistenza nella produzione dei beni delle filiere agroalimentari, il cammino per interventi strutturali e per eliminare definitivamente l’Imu agricola.
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5 3 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Su richiesta dell’Asrem e su disposizione della direzione generale della salute
5 medici anestesisti, 2 medici ortopedici, 2 medici ginecologi per ridurre le liste d’attesa degli interventi chirurgici e delle prestazioni specialistiche
In un quadro d’assieme in cui la sanità molisana è rappresentata ai minimi livelli di funzionalità e il buco nero del debito non si riesce a chiuderlo nemmeno dopo 7 anni di commissariamento il segnale serve ad alleggerire le tensioni Le liste d’attesa nella sanità regionale sono un male endemico difficile da debellare. Ogni qualvolta hanno tentato di accorciare i tempi e di offrire un servizio adeguato all’utenza, i risultati sono stati impercettibili quando non addirittura inesistenti. La storia, dunque, si ripete. Con le comprensibili e giustificate lamentele dell’utenza e, come stiamo per dire, anche con la denuncia di carenza di personale da parte delle strutture sanitarie. Alle lamentele e alle carenze prova a mettere una pezza il direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo, con i mezzi finanziari di cui dispone, e sulla scorta delle indicazioni che le sono venute dall’Asrem. Prova, disponendo un finanziamento di 830.349 euro ritenuto necessario e sufficiente a coprire il costo per mettere sotto contratto 5 medici anestesisti, 2 medici ortopedici, 2 medici ginecologi e per coprire
CAMPOBASSO. E’ il segretario della Cisal, Carmine Vasile, a scrivere all’Asrem sulla questione del personale ausiliario. “ La scrivente organizzazione sindacale, in data 28.06.2015 è venuta a conoscenza che, a seguito del mancato rinnovo del personale ausiliario in scadenza il 31.07.2015, il restante personale ausiliario e oss viene assegnato alle Direzioni Sanitarie ospedaliere dal 01.07.2015 per una nuova organizzazione del la-
ore di specialistica ambulatoriale e le attività di supporto e di coordinamento. Proprio così: per dare attuazione al progetto “Liste di Attesa” finalizzato a <ridurre le liste di attesa degli interventi chirurgici di elezione attraverso il reperimento di dirigenti medici anestesisti e di abbattere le liste di attesa
delle prestazioni specialistiche attraverso l’acquisto delle stesse nelle modalità previste dal Pngla>. Il linguaggio è strettamente tecnico ma chiaro. Le maggiori difficoltà e anche i maggiori pericoli per la salute dei pazienti sono state riscontrate (e non da ora) nella gestione delle sale operatorie. Ulti-
mamente s’è arrivati a un punto di rottura. Al limite della isoportabilità da parte dei pazienti e degli operatori sanitari: al Cardarelli la situazione determinata dalla inagibilità delle sale operatore per carenza degli anestesisti (che sono figure professionali indispensabili) ha rischiato e rischia di esplodere. Poter prendere nota che se ne potranno assumere 5, è certamente, come volgarmente si dice, “una buona notizia”. Come lo è il resto del progetto, con l’arrivo di 2 ortopedici e 2 ginecologici, più le ore di specialistica ambulatoriale e le attività di supporto. In un quadro d’assieme in
cui la sanità molisana è rappresentata ai livelli minimi di funzionalità, e il buco nero del debito non si riesce a chiuderlo nemmeno dopo 7 anni di commissariamento, in un quadro in cui il risentimento della gente e le preoccupazioni e le insoddisfazioni degli operatori sanitari sono palpabili, il segnale che proviene dal tentativo di ridurre le liste d’attesa degli interventi chirurgici e di migliorare le prestazioni specialistiche serve ad alleggerire le tensioni, a sperare che, seppure, per tentativi limitati ed episodici quanto si vuole, c’è spazio per un po’ d’ottimismo. Certo non risolve i problemi che fanno capo alla disastrosa programmazione e gestione della rete ospedaliera (che la Regione Molise sta affrontando in evidente stato confusionale, peraltro puntualmente posto in rilievo dai sindacati di categoria e dai medici), ma lo rende meno fosco. Dardo
Ausiliari della sanità, chiesta la proroga Lo spostamento presso le direzioni sanitarie ospedaliere ha messo in allarme il sindacato voro. Trattandosi di organizzazione del lavoro e di turni di servizio del personale il sindacato c h i e d e di attivare le procedure dell’istituto della concertazione nei tempi previsti dalla norma convocando oltre alle parti sindacali anche la RSU aziendale. In attesa della conclusione della
concertazione si chiede di posticipare l’ attivazione del processo di riorganizzazione e la proroga del personale ausiliario incaricato. La proroga è indispensabile per garantire le ferie estive al personale ausiliario e per sopperire alle gravi carenze più volte evidenziate dal sindacato”
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Campobasso
3 luglio 2015
Pedopornografia, indagini della Postale Individuato un uomo di Frosinone che con l’adescamento online ha divulgato foto di una 16enne CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Campobasso ha eseguito una perquisizione delegata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Nicola D’Angelo, a carico di un uomo di Frosinone, indagato per i reati di adescamento e detenzione di materiale pedopornografico. Lo stesso, che realizzava esibizioni pornografiche utilizzando ragazze minorenni, aveva indotto una sedicenne a farsi riprendere in chat con immagini dall’esplicito tenore hard, producendo, detenendo e diffondendo tali immagini. La perquisizione operata da personale della Squadra Mobile e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso dava esito positivo e consentiva di trovare utili riscontri per l’impianto accusatorio. L’indagine traeva origine nello scorso mese di ottobre, quando una ragazza di 16 anni di questo Capoluogo, dopo aver avuto un rapporto sessuale consenziente con un mag-
giorenne, nel timore di essere rimasta incinta e per farsi somministrare la pillola anticoncezionale del giorno dopo, simulava di aver subito violenza sessuale ad opera di ignoti nei pressi di un giardino pubblico di Campobasso. Il presunto abuso era stata denunciato alla Squadra Mobile che, avviando immediatamente l’attività investigativa, appurava che la violenza sessuale – in realtà - non era mai accaduta. Inoltre, dai primi accertamenti effettuati sul cellulare della minorenne, emergeva la responsabilità di un ragazzo della Provincia di Campobasso per i medesimi reati di cui in premessa, commessi attraverso social network. Oltre agli utili elementi d’indagine rinvenuti a seguito di una perquisizione domiciliare disposta a carico del predetto, successivi approfondimenti investigativi del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso consentivano di evidenziare che in
alcune chat vi era stato un adescamento della minore da parte di un uomo di Frosinone, il quale, ben consapevole della minore età della ragazza, pubblicava e scambiava materiale pedopornografico. Il particolare contesto nel quale si è sviluppata l’indagine e la sempre maggiore diffusione delle nuove tecnologie informatiche, ripropongono la necessità di fornire un’adeguata informazione sui rischi che un fenomeno come quello dell’adescamento online può produrre sui minori e che è oggetto di particolare attività di contrasto da parte della Polizia di Stato. Il fenomeno è conosciuto come “grooming” (dal verbo “to groom”, curare), vale a dire la tecnica usata dai pedofili per entrare in contatto con i propri interlocutori. Attraverso dialoghi in chat, forum, via sms o tramite social network e giochi di ruolo, i potenziali abusanti costruiscono un legame di fiducia con il minore che viene indotto ad accettare più facilmente un incon-
tro o a dare informazioni sulla propria vita personale: indirizzo di residenza, numero di telefono, luoghi frequentati. Talvolta, anche piccoli regali come le ricariche telefoniche sono mezzi utilizzati per avvicinarlo. Questa tipologia di adescamento è molto insidiosa perché può durare anche mesi e, sebbene non implichi necessariamente un contatto fisico, induce il minorenne a considerare come normali atti sessuali tra adulti e bambini. Per conoscere meglio il fenomeno dell’adescamento online, è bene sapere come i potenziali abusanti avvicinano un minore in rete. Nella maggior parte dei casi, l’adulto individua la sua vittima tra i profili corrispondenti alla fascia di età “preferita” e inizia una conversazione su argomenti banali e tipici della vita di un bambino o di un ragazzo: la scuola, gli amici, gli hobby. Come trucco, spesso l’adescatore mente sulla propria età anagrafica, salvo poi rivelarla quando
la relazione si approfondisce. Le richieste di confidenze sessuali arrivano talvolta subito e, spesso, sono precedute da dichiarazioni di trasporto sentimentale. Il passo successivo è la richiesta di immagini osé, cui può seguire quella di un incontro reale. L’adescamento online è un fenomeno in forte espansione che coinvolge sempre più spesso ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni. Negli ultimi anni e specialmente a seguito del boom dei social network, le vittime degli abusi online appartengono a fasce d’età sempre più basse, tra i 10 e i 12 anni. Gli adescatori seguono i profili dei giovanissimi sul web e ne studiano gusti e punti deboli con l’obiettivo di attrarli nella propria rete. Nel nostro Paese, l’azione di lotta alla pedofilia online è condotta quotidianamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialmente attraverso l’attività del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet.
Punto e virgola
Nessuno conosce i calci d’angolo meglio di Nicolino De Sanctis di Gennaro Ventresca Meglio è di risa che di pianti scrivere. Forse anche per questo che ho deciso di dedicare questa noterella a un campobassano riconoscibilissimo che porta perennemente stampato sul volto rotondetto il sorriso perlato del buon umore. Sto scrivendo di Nicolino De Sanctis il quale, a dirla tutta, non ha fatto niente di speciale per meritarsi un encomio. Visto che la sua vita è stata tutta speciale. Quindi sarebbe difficile trovare uno spunto da mettere in pagina. Forse uno ce n’è: Nicolino porta con singolare baldanza i suoi 80 anni suonati. Per meglio dire gli anni sono 81. Ma la pesante carta d’identità non gli ha nuociuto affatto. Anzi, lo trova sempre pronto, con la barzelletta a fil di lingua, per strappare una gustosa risata. Tocchi pure legno, il nostro Nicolino. Ma nessuno meglio di lui incarna il ruolo di campobassano sanguigno che da sempre ha primeggiato nel mondo dei calci d’angolo. E’ fuori discussione che sto scrivendo di una persona che ha una rara competenza calci-
stica. Come dimostrano le sue dotti elucubrazioni che tiene in tribuna, già dopo pochi minuti dall’inizio della partita. Gli basta poco per criticare una scelta tattica, un modulo, uno schema. A tutto questo bisogna aggiungerci le sue battute colorite, mai banali, semmai sempre pungenti. Da qualche tempo “vende l’articolo” paragonando certe
modeste campagne acquisti all’Ikea, dove si spende poco, ma si compra male. Lo scrivo per i più giovani: Nicolino De Sanctis è stato un arbitro di calcio eccellente. Peccato per la statura e per qualche eccesso di protagonismo, altrimenti sarebbe salito, per qualità tecniche e personalità, sino alla A. Invece, si fermò in C. Dopo la “corrida” tra Lecce e Akragas di lontanissima memoria. Dopo una vita da bancario (Cassa di Risparmio) si è accomodato dietro una scrivania della Figc regionale. Dove da decenni mette a disposizione le sue competenze calcistiche acquisite anche durante gli anni in cui è stato segretario del Sorrento e, a più riprese, del Campobasso calcio.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
3 luglio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Il governo acceda al fondo Ue di solidarietà Così l’eurodeputato, Patriciello, sul dissesto idrogeologico a Trivento TRIVENTO. “I cittadini e gli amministratori di Trivento non possono certo affrontare da soli le conseguenze del dissesto idrogeologico e dei gravi danni provocati dalle eccezionali condizioni meteorologiche dell’inverno scorso. Davanti ad emergenze di simile portata c’è bisogno del massimo supporto delle autorità competenti e di quanti possono offrire il proprio contributo, compresa l’Unione Europea attraverso il Fondo di solidarietà”. Così l’europarlamentare forzista Aldo Patriciello a proposito della domanda per il riconoscimento
dello stato di emergenza richiesto dal Comune di Trivento per ottenere i fondi necessari a far fronte agli ingenti danni subiti durante l’inverno ed arginare, in tal modo, il dissesto idrogeologico del territorio. “Purtroppo negli ultimi anni – spiega Patriciello - stiamo assistendo al ripetersi di simili emergenze. Già in marzo avevo presentato una proposta di risoluzione, invitando la Commissione Europea ad accertare il grave stato di calamità in cui versavano molte zone della nostra Regione. In questi frangenti penso sia necessario non sol-
tanto salvaguardare il territorio e la sicurezza dei cittadini – aggiunge l’eurodeputato azzurro – ma anche evitare pericolose ripercussioni al tessuto economico, sociale e produttivo comunale. Ritengo, dunque, che vi siano tutte le condizioni per sollecitare il Governo a chiedere un aiuto concreto all’Unione Europea, accedendo al Fondo di solidarietà istituito nel 2012 proprio per rispondere alle grandi calamità naturali. L’Europa può fare la sua parte ma bisogna unire le forze e ragionare strategicamente: il mio appello va alla Regione Mo-
lise affinché chieda al Governo in carica di inoltrare al più presto la domanda alla Commissione UE per l’accesso al fondo, sulla scorta di quanto fatto per l’alluvioni verificatesi lo scorso anno in Emilia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Sono convinto che così facendo – conclude Patriciello – sia possibile stabilire quanto prima un contatto diretto con il servizio competente della DG Politica regionale ed accelerare il più possibile la procedura per un rapido stanziamento dei fondi in questione”.
Energy Tour 2015: Fare Verde porta in piazza a Campobasso un motore solare e tecnologie per fare a meno del petrolio Tra le attrezzature esposte in piazza, un ingegnoso motore solare per l’irrigazione brevettato nel 1935 Arriva sabato 4 luglio a Campobasso, in piazza Musenga, dalle 16:00 alle 21:00, l’Energy Tour 2015 di Fare Verde, un vero e proprio giro d’Italia delle energie pulite che permetterà ai cittadini di visitare un punto informativo di circa 30 metri quadri sull’uso razionale dell’energia e sulle tecnologie già disponibili per una vera e completa indipendenza energetica da petrolio, nucleare e fonti fossili. Per dimostrare la concretezza delle proposte ecologiste, Fare Verde esporrà in piazza diverse apparecchiature, tra cui un innovativo sistema fotovoltaico con accumulo per le ore serali, e l’eliopompa termodinamica NS1 per irrigare i campi senza consumare elettricità o gasolio; realizzata da una startup innovativa a partire da un brevetto italiano del 1935, la pompa idraulica alimentata da un ingegnoso motore solare è l’attrezzatura che ha suscitato maggiore interesse e curiosità nelle piazze toccate dal Tour. Oltre a fotovoltaico e pompa solare, nella tappa molisana, i cittadini potranno toccare con mano diversi materiali per la bioedilizia e potranno
vedere in funzione lampade a LED di ultima generazione, una cucina solare, un forno solare e una pala microeolica. Laboratori pratici sull’individuazione degli sprechi saranno svolti con l’ausilio di attrezzature elettroniche per l’analisi dei consumi. Attraverso video e materiali informativi, i volontari di Fare Verde illustreranno ai cittadini soluzioni per razionalizzare i consumi energetici in casa e coprire il proprio fabbisogno con fonti rinnovabili e pulite applicate su piccola scala. Alla tappa di Campobasso parteciperà Erik Ferrante che rappresenta la regione Molise nel progetto “Giovani protagonisti per l’energia” di cui l’Energy Tour 2015 fa parte. Forte di una formazione ricevuta prima a Perugia insieme ad altri 14 ragazzi provenienti da tutta Italia e poi mediante seminari on line, l’operatore di Fare Verde ha già svolto, nel mese di maggio, una attività di divulgazione rivolta agli studenti delle scuole di Bojano e Campobasso. Ora sarà in piazza con Fare Verde per informare e sensibilizzare i cittadini.
Partito il 18 giugno da Roma, l’Energy Tour ha già toccato otto città del centro-nord Italia: Follonica, Savona, Torino, Milano, Rovigo, Parma, Perugia e Pescara. Ora punta verso Messina passando prima da Campobasso, Salerno, Bari e Cosenza. Ad ogni tappa, un gran numero di cittadini si è già recato presso il punto informativo. Migliaia di copie dei materiali informativi preparati da Fare Verde sono stati distribuiti dai giovani coinvolti nel progetto che, dopo aver fatto un’opera di divulgazione in 30 scuole superiori di 15 regioni coinvolgendo più di 20.000 studenti, stanno contribuendo alla realizzazione di ogni tappa dell’Energy Tour. L’Energy Tour 2015 è parte del progetto “Giovani protagonisti per l’energia”, realizzato da Fare Verde onlus con il contributo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il CeSAR, Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale, ente di ricerca e formazione partecipato dall’Università di Perugia.
Appuntamenti estivi col Teatro, l’Artigiano di classe e le Tradizioni Un Molise composito, energico, vitale, vuole comunicare di esistere di valere Tre appuntamenti estivi di pregio. li propone l’Associazione Forche Caudine (molisani che vivono a Roma). Nell’ordine: a Roma il 3 e il 4 luglio al Teatro del Vascello, lo spettacolo teatrale “Saul”, di Vittorio Alfieri: la più importante tragedia italiana del ‘700 e probabilmente di tutti i tempi, messa in scena dal Teatro del Loto di Ferrazzano con Stefano Sabelli (Saul), Gregorio De Paola (Gionata), Bianca Mastromonaco (Micol), Giulio Rubinelli (David), Fabrizio Russo (Abner), Pasquale Arteritano (Achimelech); a Capracotta (Via Risorgimento 74) l’11 luglio inaugurazione del Museo S.e.b.a ., e la presentazione del volume “Sogni cuciti a mano: Il fascino della seduzione nelle collezioni del Museo d’arte sartoriale”, di
Sebastiano Di Rienzo (de Luca editori d’arte), coi saluti di Antonio Vincenzo Monaco (sindaco di Capracotta), Pasqualino Piersimoni (presidente Camera di commercio di Isernia), Daniele Marrama (presidente Fondazione Banco di Napoli) e coi relatori della presentazione del Museo d’arte sartoriale S.e.b.a. “Segni cuciti a mano”: Adriano La Regina (presidente Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’arte), Maria Stella Rossi (scrittrice e giornalista) e Sebastiano Di Rienzo (presidente Accademia nazionale dei sartori); a Jelsi il 19 luglio per l’inaugurazione del Museo di comunità della Festa del Grano. Situato presso il
“Convento Santa Maria delle Grazie”, documenta il profondo legame che la comunità jelsese ha con la Festa del Grano, la cui celebrazione si ripete da oltre 200 anni ogni 26 luglio, in onore di Sant’Anna. Il museo è dedicato allo splendore dei carri lavorati in grano, attività che, nel tempo, ha dato luogo ad una tradizione che nasce da lontano e che oggi trasforma in arte l’antica volontà dei fedeli di rendere omaggio alla Santa mettendo in scena variegate rappresentazioni di carri ed opere in grano. Tre appuntamenti estivi di pregio con il teatro, l’artigiano di classe e le tradizioni. Un Molise composito, energico, vitale, che vuole comunicare di esistere di valere. L’Associazione romana di questo Molise è un valido supporto.
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Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
3 luglio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“La Giunta Brasiello sta bloccando la città” Il consigliere comunale di Isernia, Stefano Testa, interviene sulla crisi in atto ISERNIA. “Guardo allibito a tutto quello che si sta verificando nella nostra amata regione ed ancor più nella nostra devastata provincia e cerco di capire dove ci stanno portando i tanti “Schettino” che guidano la politica regionale e quella dei comuni più importanti”. A sostenerlo è il consigliere comunale di opposizione, Stefano Testa. “Ebbene sempre per usare la metafora “Schettino” non vedo all’orizzonte capacità e/o professionalità capaci di superare il mare in tempesta nel quale ci troviamo ma solo personaggi senza idee che non hanno neanche la capacità di scegliersi consulenti in grado di segnare una rotta che abbia degli obiettivi chiari e definiti. Ci si serve esclusivamente di “yes man”, di parenti più o meno capaci scegliendo strategicamente quelli che non hanno lo stesso cognome in maniera da rendere invisibile l’operazione. Si tratta di
operazioni totalmente in danno delle nostre realtà in quanto i migliori, in barba a tutte le dichiarazioni di principio che vengono evocate senza crederci, sono costretti ad emigrare
per affermarsi laddove vige il principio della meritocrazia. Sarebbe troppo semplice fare un elenco di nomi, ma sono convinto che ognuno nella nostra piccola realtà demogra-
fica è in grado di aggiungerne altri: resta il fatto evidentissimo che lo spopolamento continua e solo nella nostra provincia negli ultimi anni siamo diminuiti di oltre 4.000 abitanti. A questo punto cerco, avendo ben chiaro il quadro socioeconomico nel quale operiamo, di pensare al futuro ipotizzando una attività politica ricca di contenuti, ricca di proposte mirate alla nostra realtà, ricca di coinvolgimenti professionali che abbiano la vista lunga di chi ha esperienze certe e documentate. Questo mi porta a riflettere che la politica si può fare in due modi: o rivolgendosi alla base, ai cittadini elettori cioè alla gente; oppure attraverso accordi ed intrallazzi al vertice. Si tratta di due strategie che confliggono totalmente ove si consideri che la prima è stata utilmente utilizzata dopo i grandi rivolgimenti sociali. Infatti dopo la caduta del fascismo e per un certo numero di anni i grandi
partiti storici come la DC, il PCI, il PSI,il MSI ecc. si sono rivolti direttamente alla gente. Successivamente, raggiunto un nuovo equilibrio, gli appelli alla gente sono diventati sempre più radi per affidarsi sempre di più agli accordi di vertice. Questo concetto raggiunge la sua apoteosi con la legge cosiddetta “maggioritaria” dove diventa possibile candidare un quid qualsiasi, al di là delle capacità reali dello stesso, sul quale i vertici (maggiorenti) hanno raggiunto l’accordo. In genere gli accordi sono sempre contro i cittadini amministrati perché i vertici (i maggiorenti) designano solo persone di scarsa qualità che non devono creare problemi ai loro interessi acquisiti, cioè non devono crescere, anche in barba agli interessi dei partiti di appartenenza. Questa è la motivazione per la quale la gente diserta le urne e il partito delle astensioni è diventato il primo partito d’Italia”.
“Attivato il pozzo di captazione” Il sindaco di Conca Casale, Luciano Bucci, soddisfatto dell’opera infrastrutturale CONCA CASALE. In questi giorni la ditta Angelone Costruzioni ha ultimato i lavori di attivazione del pozzo di captazione di Conca Casale. Un’opera realizzata nel lontano 2004 e MAI ultimata nella sua funzionalità; abbandonata a se stessa per motivi poco chiari, è divenuta uno degli altri obbiettivi da realizzare ed ora realizzata dalla mia amministrazione. “Come Sindaco, e come semplice cittadino, sono fiero di essere riuscito, insieme alla mia maggioranza, ad attivare un’opera importante, costata a suo tempo oltre 100.000 euro, che è stata abbandonata a se stessa per oltre un decennio senza una chiara motivazione. L’attivazione di questo pozzo di captazione, che per ora avrà un utilizzo esclusivamente agricolo o per prelievo idrico antincendio, è
un traguardo importantissimo. Alcuni dicevano che non sarebbe mai stato possibile attivarlo, anche questa volta invece i soliti “benpensanti” dovranno ricredersi con i fatti. Un altro tassello per la nostra amministrazione è stato posto. A breve inizieremo anche ad accogliere le richieste per chi volesse attingere acqua da tale pozzo ( ricordiamo che è stato approvato anche il regolamento di utilizzo e i relativi costi ) attingimento che spero sarà un aiuto nei momenti di siccità per chi svolge attività agro pastorali. Non solo, memore dell’incendio del 2013 in cui i Vigili del Fuoco lamentarono l’impossibilità di poter riempire i loro serbatoi d’acqua in loco, abbiamo creato tre diversi punti di prelievo che, in caso di necessità potranno erogare acqua
per ogni emergenza. Nel futuro, una volta svolte le varie prove tecniche e cliniche, chiederemo anche l’autorizzazione per l’utilizzo potabile di tale risorsa sperando cosi’ di risolvere anche il problema della carenza idrica estiva della nostra bellissima Conca Casale. in ultimo voglio anche far presente che oltre all’abbandono fisico, abbiamo strappato tale opera anche dall’abbandono amministrativo, infatti la ditta che realizzò l’impianto all’inizio aspetta il completamento del pagamento dal lontano 2004, nonostante i soldi fossero impegnati ed esigibili. Ora noi, proprio perchè il compito degli amministratori attenti è quello di non esporre l’Ente ad eventuali rischi o ricorsi, stiamo trovando la soluzione per chiudere anche questo aspetto”.
La rete assistenziale di psicopatologia A Castel di Giudice oggi e domani il convegno sulle patologie neurodegenerative CASTEL DEL GIUDICE. Oggi e domani Castel del Giudice ospiterà il convegno: “LA RETE ASSISTENZIALE per il paziente complesso in NEURO PSICOPATOLOGIA”. Il convegno tratterà delle patologie degenerative neurologiche, realizzando un quadro completo dalla genetica agli
sviluppi della ricerca, fino alle problematiche cliniche, terapeutiche ed assistenziali. All’evento formativo, organizzato dalla Società Italiana Formazione in Psichiatria e patrocinato dal Comune di Castel del Giudice, l’Università Tor Vergata di Roma e la Banca di Credito Cooperativo di Roma, interver-
ranno docenti universitari di livello internazionale e clinici del territorio al fine di inquadrare e definire le prospettive di cura future di problematiche più diffuse e complesse del nostro tempo. Tra gli oratori il Prof. Giuseppe Novelli, Professore ordinario di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, di cui è rettore dal 2013, che relazionerà su “La ricerca genetica: Attualità nelle patologie neurodegenerative”. Il Convegno, che sarà aperto dai saluti del Sindaco di Castel del Giudice. Lino Gentile e dal Direttore Generale della Salute della Re-
gione Molise Dott. ssa Marinella D’Innocenzo, si terrà nella sala convegni del Borgo Tufi, il borgo rurale oggetto della rigenerazione e riqualificazione urbana che ha visto la realizzazione di un albergo diffuso mediante la riconversione delle vecchie stalle del paese abbandonate.
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Tutto quello che gli altri non dicono
Termoli
3 luglio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Naturalmente sulla costa molisana” Presentato il calendari estivo dell’associazione Demetra con i tre comuni rivieraschi oggetti utili all’ambiente ad offerte di viaggi per conoscere il nostro territorio anche quello un po’ più interno e non solo costiero. Il punto di forza della costa molisana è la sua bellezza che va messa a disposizione e a conoscenza di molti e questa è un’offerta che mette a disposizione dei turisti la bellezza della costa molisana”. L’appuntamento è stata anche occasione per consegnare la bandiera blu agli operatori turistici di Petacciato con il sindaco Gabriele La Palombara che ha affermato: “oggi inauguriamo la stagione perché consegniamo le Bandiere Blu agli operatori turistici. È una conferma importante perché significa che la qualità ambientale del nostro territorio quanto meno è rimasta la stessa se non pure è migliorata. Abbiamo due programmi uno naturalistico improntato all’educazione naturalistica dei turisti e per le giovani generazioni e poi abbiamo un programma di accoglienza basato soprattutto sul coinvolgimento delle associazioni locali più che sui grandi eventi”. Il calendario estivo Demetra proseguirà nei mesi di giugno, luglio ed agosto.
rete e cercare una identità comune che è quella della costa molisana proprio per andare oltre quelli che sono i confini della nostra regione e quelli che limitano il nostro territorio”. Presente anche Filomena Florio, assessore comunale di Termoli, che afferma: “l’offerta turistica della nostra costa deve essere unitaria, non ha senso dividere i Comuni e da questa iniziativa ne devono partire anche altre di promozione dell’interno della regione. La costa deve essere intesa come volano per la promozione turistica, per portare turisti anche all’interno e non fermarsi qui. In tal senso, il calendario Demetra è un’offerta aggiuntiva che si colloca nel contesto del turismo che apprezza di più la natura, i ritmi lenti, l’attenzione all’ambiente, al problema dei rifiuti, questa è la motivazione per la quale siamo inseriti quest’anno in questo calendario e speriamo di poter collaborare ancora nel corso dei prossimi anni in questa direzione e in questo senso. Coinvolgeranno grandi e piccoli sono offerti dirette alle varie fasce di età dai ragazzini impegnati in lavori di riciclo e costruzione di piccoli
PETACCIATO. Si chiama “Naturalmente sulla costa molisana” il calendario degli eventi estivi dell’associazione Demetra realizzato con il patrocinio dalle amministrazioni comunali di Termoli, Petacciato e Campomarino. A introdurre il progetto c’erano i referenti delle amministrazioni costiere tra cui Paola Cantelmi, – Presidente consiglio comunale Campomarino, che ha affermato: “sicuramente questo è un calendario variegato che soddisferà tutte le fasce di età e che vedrà la realizzazione di laboratori per bambini escursioni mostre fotografiche sicuramente un calendario che soddisferà sia le richieste degli amanti della natura ma anche qualcuno che si approccerà per la prima volta nella nostra costa. Un calendario che apre una stagione estiva ricca di eventi e nel pieno rispetto del nostro territorio e compatibile con le nostre risorse naturali, che valorizza la nostra costa molisana. Un calendario che abbraccia tutte le fasce di età, eventi che riguardano la nostra natura e il nostro ambiente. Si spera che questa sia la direzione giusta ormai sicuramente non si può più pensare a compartimenti stagni ma bisogna fare
Telefonia mobile all’anno zero Troppe le difficoltà nei sistemi a Termoli per mancanza di tecnologia 4G TERMOLI. La connessione dati di telefonia mobile a Termoli è scarsa, scarsissima a dire il vero e nelle ultime settimane di difficoltà se ne sono registrate ancora di più. Tra chi imputa i disservizi ai lavori per la fibra ottica e chi invece li ritiene “quasi storici”, c’è da dire che l’attesa banda ultra veloce è quasi un miraggio. Non è da meno la rete standard per le chiamate e quella fissa dove di lamentele per i disservizi se ne vedono un po’ ovunque. A dar robustezza (e forse rassegnazione) a
quanto abbiamo affermato sono gli ultimi dati diffusi da Asstel che confermano lo stentare a crescere dell’utilizzo della tecnologia 4G. Ciò, quindi, mette in antitesi due fattori: se da un lato le infrastrutture dedicate stanno crescendo con ritmi maggiore della media europea, dall’altro la richiesta di contratti telefonici con opzione 4G LTE abilitata non decolla, posizionandosi molto al di sotto della stesa media. Perché? Presto detto: i costi e la copertura sono un fattore correlato perché (e basta
farsi quattro chiacchiere qua e là) parlare di Lte in giro è scoprire di decine di utenti che pur avendolo attivano riscontrano una quasi totale assenza di copertura eppure, a visitare i siti delle compagnie, la stessa sarebbe “assicurata”. Perché accade questo? Sarebbe tutto da capire… Ragionando un po’ più ad ampio raggio, andiamo a spulciare i dati del VI Rapporto dell’AssoTelecomunicazioni che rivela come la rete 4G LTE raggiunga al momento l’84% della popolazione (media eu-
ropea: 80%). Tuttavia il problema risiede è, anche a livello nazionale, proprio nell’utilizzo della rete con gli operatori che però annunciano che entro il 2017 la rete 4G LTE raggiungerà il 95% della popolazione. Anche noi da Termoli ci speriamo ma nello stesso tempo preghiamo affinchè qualcuno possa sistemare questa assurda serie di disservizi che, per chissà quale motivo, grava sul nostro territorio. Perché parliamo al plurale? Facile: a voi funziona bene il digitale terrestre?
Rio vivo, pezzi di giungla Vegetazione spontanea e rigogliosa in troppe zone dell’area abitata TERMOLI. Estate 2015 benvenuta ma con essa anche i rischi che zone di pregio ma tenute male, senza manutenzione, possano diventare focolai di pericolosi incendi, come già accaduto nel recente passato. Ci riferiamo alla zona di Rio Vivo-Marinelle, dove la vegetazione spontanea cresce rigogliosa e non sempre la mano dell’uomo ne ha cura. Tra i proprietari non tutti sono coloro che vi abitano tutti i giorni dell’anno e allora la critica, sotto forma di allarme e segnalazione belli e buoni, giungono verso coloro che la considerano dependance vacanziera e non altri. Per questo una delle residenti di Rio Vivo ha voluto documentare con scatti di appena due giorni fa alcuni giardini di proprietà di coloro che si affacciano solo nel mese di agosto, se va
bene”. “Noi che abitiamo tutto l’anno, oltre ad avere il problema del mare in inverno, in estate siamo costretti a sorbirci topi, serpenti e il rischio del fuoco. Ci sono delle leggi! Anche i vigili ne sono a conoscenza perché sollecitati da noi varie volte. Ma perché di noi non si interessa nessuno? Io pago regolarmente le tasse e non sono né abusiva e ne condonata. Basterebbe solo girare e segnalare le residenze lasciate allo stato selvaggio e agire come meglio si creda”. Uno sfogo legittimo, poiché vigono delle ordinanze che impongono ai privati (ma anche agli stessi enti pubblici) di ‘deforestare’ i fondi di proprietà per evitare angoli di giungla urbani ricettacoli di animali e possibili scintille per roghi devastanti.
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Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
3 luglio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Niente vigili stagionali Il decreto Renzi impone l’utilizzo di personale della Polizia provinciale TERMOLI. E’ a tutti noto che nella nostra città, ormai da diversi anni per far fronte all’aumento delle presenze turistiche estive in città, il comune aumenti temporaneamente e limitatamente al periodo della stagione balneare l’organico della polizia municipale; ebbene, in data 05 maggio 2015 il comune avviava una selezione pubblica al fine di assumere personale con profilo professionale di agente di polizia municipale ed a fronte della selezione, in data 26 giugno 2015, viene pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Termoli la graduatoria, avente valore triennale, con la lista dei nominativi ammessi/non ammessi. In questi giorni dovrebbero avvenire i colloqui a cui seguiranno contratti a tempo deter-
minato e part-time in funzione del completamento della pianta organica della polizia municipale rimodulata per il periodo estivo. Sin qui tutto bene, se non fosse per quel DL
78/2015 targato PD e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 giugno 2015 che vieta l’assunzione di vigili stagionali, per questa evenienza infatti le Amministrazioni devono fare ricorso esclusivamente al personale della polizia provinciale. Il passaggio è spiegato perfettamente nell’articolo 5 comma 3, secondo cui il divieto di assunzione di personale per le attività di polizia locale si estende a “qualsivoglia tipologia contrattuale” fino al completamento del passaggio del personale delle polizie provinciali alle polizie municipali; in questo modo l’amministrazione rivierasca è obbligata, per legge, ad attingere dal serbatoio degli esuberi della Polizia provinciale pena la nullità dei contratti sottoscritti. Occorre al riguardo sottolineare
che attualmente non sono dettate le regole operative per il trasferimento del personale delle polizie provinciali ai Comuni, per cui questa possibilità non è concretamente utilizzabile. E’ nostra premura, quindi, esprimere un sentimento di profonda solidarietà nei confronti dei tanti cittadini che hanno partecipato al bando e che, a loro insaputa, diventano vittime di questo vicolo cieco creato dall’insipienza del Governo Renzi. In quale modo si stia adeguando l’amministrazione comunale alla norma succitata non è dato sapere, ma noi del M5S Termoli come sempre osserveremo, sorveglieremo, “vigileremo” affinché la legalità sia il fulcro intorno al quale far ruotare qualsivoglia azione amministrativa.
Fermo pesca dal 16 agosto Passa la proposta formulata dalle marinerie del Medio adriatico TERMOLI. Le ragioni dell’unitarietà delle marinerie che credono fermamente nel progetto del distretto ‘Medio Adriatico’ alla base della nuova richiesta sulla data di partenza del fermo pesca che coinvolge Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Ad annunciare l’iniziativa che mira ad anticipare la sospensione dell’attività di pesca produttiva al 16 agosto nei compartimenti marittimi di riferimento è stata l’onorevole del Pd Laura Venittelli, responsabile nazionale per il settore Pesca e Acquacoltura del Partito democratico. “A seguito di una mia indicazione formulata sulle istanze delle marinerie di Marche, Abruzzo, Puglia e di una parte del Molise, flottiglie che vedono con grande interesse la formazione del distretto del Medio Adriatico e che stanno provando ad autodeterminarsi, è stato chiesto al governo di anticipare la data al 16 agosto, modificando l’impianto del decreto ministeriale alla firma del sottosegretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione – riferisce l’onorevole Venittelli - in questo modo coloro che erano favorevoli alla sospensione delle attività di pesca al 23 agosto, sono andati incontro alle esigenze della marineria marchigiana e pescarese, nell’ottica di una sana consapevolezza: che solo in questo modo il distretto della pesca può partire con il piede giusto e rappresentare al meglio e tutelare gli interessi dell’intera categoria armatoriale”.
Perché la costituzione del gruppo consiliare “Campomarino nel Cuore” Dopo una lunga e ponderata riflessione ho deciso di lasciare il gruppo consiliare “Campomarino di tutti” per formare il gruppo consiliare “Campomarino nel Cuore”, il motivo è di natura politica . La famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso e’ stata la votazione del consiglio comunale monotematico del 16 giugno con oggetto: accoglienza immigrati. In quel consiglio comunale, il sottoscritto è stato l’unico ad esprimere un voto contrario ad una delibera incompleta e contraddittoria. Diversi sono stati gli incontri avuti con i colleghi di opposizione del Comune di Campomarino unitamente all’Assessore provinciale Alessandro Di Labbio per la condivisione di una linea comune e, insieme, avevamo concordato la linea politica da portare avanti , coinvolgendo sia i cittadini che le istituzioni, una linea politica chiara e precisa. Chiedevamo, al Prefetto e al Consiglio Comunale di Campo-
marino, la sospensione di eventuali arrivi di immigrati (oggi sono arrivati i primi), per i seguenti motivi : 1) già numerosa presenza di cittadini facenti parte della comunità europea; 2) la scelta di eventuali arrivi avrebbe contribuito a depauperamento dei valori immobiliari con conseguente danno al tessuto commerciale e produttivo dell’intera zona; 3) La sospensione del bando in essere e l’esclusione dai prossimi bandi della prefettura delle strutture turistico ricettive della fascia costiera cosi’ da non compromettere il turismo. Tutto il lavoro fatto, buttato al vento. Alla fine si è deliberato un documento dove non si vuole la venuta di immigrati ma se poi, il Governo decide per l’assegnazione di immigrati al Comune di Campomarino, si chiede di farli arrivare Settembre. Non mi spiego ancora il motivo per cui il Sindaco ha preteso lo stralcio del punto che riguardava l’esclusione della fascia costiera dai bandi della prefettura minacciando, in caso con-
trario, di far votare il documento dalla sola maggioranza. Come non ho capito, il motivo per il quale i miei “colleghi di opposizione” hanno votato un documento così contraddittorio e penalizzante per il nostro Paese. In politica, è più semplice non prendere una decisione che prenderla, ed è per questo che cresce la sfiducia della gente verso la classe politica. Quanto detto ieri potrebbe non corrispondere a quanto detto un domani e troppo spesso ci si barcamena in deliberati poco chiari e che lasciano la possibilità a tutte le soluzioni. Il nostro territorio andava difeso, i nostri concittadini andavano difesi, le nostre attività andavano difese, e per fare questo, andava deliberato un documento serio con un no secco. Un no, a un sistema di accoglienza che è solo un business per pochi e nulla più. Ed ecco il perché “Campomarino nel Cuore”. Antonio Saburro
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Opinioni
3 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
La rilevazione fatta a Petacciato, da attribuire a fenomeni naturali Dal Trigno fino al Tecchio di Petacciato, in una particolare area della spiaggia, è possibile rilevare la presenza di polvere ferrosa. A segnalarlo è stato nei giorni scorsi un cittadino del luogo, che in seguito ad alcune analisi effettuate a proprie spese, ha potuto riscontrare la presenza di materiale ferroso pari al 18%. Un dato che è stato considerato in un primo momento allarmante. Secondo il segnalatore, infatti, l’origine del fenomeno è riconducibile alla presenza delle industrie metalmeccaniche nella Z.I di San Salvo. Legambiente Molise non è rimasta indifferente, e ha voluto approfondire il caso, coinvolgendo, come previsto anche dal protocollo stipulato dall’Unimol e Legambiente, il prof. Claudio Colombo. Sono stati interessati della cosa anche Nicola Scapillati, Angelo Sanzò, Franco Ortolani della SIGEA sez. Molise. In seguito ai dati emersi delle analisi, l’associazione ambientalista ha dichiarato: “Vogliamo tranquillizzare il cittadino di Petacciato circa la presenza di scarichi industriali nei fiumi Trigno e Tecchio e ai relativi depositi di scarti di lavorazione industriali sulla spiaggia ad essi adiacenti, in quanto dall’analisi effettuata è risultato che la presenza ferrosa è di origine vulcanica, quindi di un fenomeno del tutto naturale. E’ inoltre emerso che la sabbia è ricca di titomagnetite: un mine-
di Claudio de Luca Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Cercemaggiore, dei referenti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dell’Assessorato all’ambiente della Regione Molise, dell’Agenzia della Protezione civile, del Dipartimento di Prevenzione dell’Arem, dell’Arpa e dei Vigili del fuoco. la Commissione tecnica per la valutazione ambientale si è occupata del sito “Capoiaccio” di Cercemaggiore. Nell’occasione si è provveduto a sentire i rappresentanti della “Edison”, titolare della concessione per coltivare gli idrocarburi. Dopo di avere approfondito e valutato una serie di dati, il consesso ha rinviato i lavori a settembre quando saranno stati resi disponibili gli esiti degli accertamenti dell’Ispra. In sostanza si procede “lento pede“. L’ultima riunione si era tenuta nel giugno del 2014; e né allora né oggi è stato possibile conoscere cosa sia stato sversato nelle vasche di quella località, quali pericoli dovrebbe affrontare la popolazione, come procedere (e con quale danaro) ai lavori di bonifica una volta accertate le eventuali responsabilità. Ma un fatto è certo: la verifica condotta nell’area, affidata all’Agenzia regionale di protezione ambientale, ha consentito di elaborare i dati delle indagini effettuate nella zona del fosso vernile, costeggiante il sito “Santa Croce 1” per circa un chilome-
Polvere ferrosa sulla spiaggia? Nessun problema rale che a causa delle sue caratteristiche, molto pesante e poco alterabile, si concentra facilmente.” La SIGEA ha precisato : “La provenienza del materiale roccioso è da riferire ad una delle particolarità geologiche più interessanti dell’intera penisola italiana ovvero la ben nota punta delle pietre nere, costituita da una curiosa associazione di rocce sedimentarie e ignee, di natura carbonatrica, le prime e di origine vulcanica, quelle congregate, ricche di minerali ferromagnetici”. Nessun allarme quindi. Il prof. Claudio Colombo ha ipotizzato che il fenomeno è da ricollegare a depositi sedimentari derivati dal disfacimento di rocce vulcaniche. Secondo Pasquale Lollino e Fabiana Berardo, rispettivamente presidente del Circolo di Legambiente di Termoli e Responsabile del comitato scientifico di Legambiente Molise: “La causa dell’emersione è riconducibile a diverse possibili cause, come ad esempio, ai movimenti erosionali dell’ambiente dunale che ha portato alla luce strati profondi e geologicamente più antichi”.
Cercemaggiore e quelle vasche tro. Secondo il Presidente della Quarta Commissione Ciocca, è stata rilevata la presenza di contaminazioni di benzene e di diclorometano oltre i limiti prescritti del Testo unico ambientale. Se ne è originata dapprima una radioattività elevata ed anomala (laddove si praticavano le estrazioni) e poi presenze di benzene e di diclorometano. Di qui l’urgenza di verificare sia le cause delle tracce anomale di radioattività γ (superiori fino a 10 volte il valore del fondo naturale rilevate in una porzione di territorio in prossimità delle vasche destinate alla decantazione delle acque di estrazione, per la successiva reinfezione nei pozzi stessi) sia le motivazioni del superamento dei parametri di benzene e di diclorometano rilevati attraverso il prelievo di sedimento nell’area circostante il fosso vernile. Purtroppo, soltanto a distanza di un anno, il Ministero dell’Ambiente ha replicato all’interrogazione dell’M5s, Per di più riferendo cose già note; quelle per cui le vasche di decantazione della contrada Capoiaccio di Cercemaggiore, realizzate per raccogliere le acque provenienti da pozzi destinati allo stoccaggio di materiali generalmente non considerati radioattivi, contengono radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media della crosta terrestre che possono provocare un aumento significativo delle
esposizioni a radiazioni. Di qui l’obbligo (come ribadito dal Presidente Ciocca) di classificare “urgente” il problema. In effetti, nell’area in questione, quando lo stabilimento Montedison era operante, insistevano impianti (tra cui serbatoi e vasche) destinati alla decantazione di acque di estrazione per la successiva reiniezione nei pozzi di estrazione. In queste vasche venivano trattate
pure acque di estrazione provenienti da pozzi extraregionali, come quelli della Masseria Spavento di Melfi. Ed ora una parte di quel territorio vicino alle vasche appare interessata da abnormi valori di radiazioni, riscontrati anche in altre aree interessate dal fenomeno e che corrispondono ai luoghi attraversati dal fosso vernile che costeggia il sito che poi sfocia nel Torrente Freddo.
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