TuTTo quello che gli alTri non dicono
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L’Oscar del giorno a Michele Petraroia
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale alle Politiche sociali ha sottolineato nel suo intervento la possibilità di nuovi fondi per le fasce sociali più deboli. La Regione Molise dispone 2,1 milioni di euro da assegnare ai n. 7 Ambiti Territoriali di Zona per le attività di servizio sociale svolte sul territorio a sostegno delle fasce fragili della popolazione e dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Con la seconda attribuzione di 2.346.000 euro si avvieranno le procedure per la presa in carico di cittadini non autosufficienti.
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
Ittierre, la Regione non faccia Pilato Dopo l’arresto dell’amministratore la Finanza sequestra capi di vestiario contraffatti mentre all’azienda chiesta fidejussione per 15 milioni
Servizio a pagina 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Sulla questione Ittierre il presidente della Giunta ha sempre sostenuto la necessità della Regione di uscire fuori. Sarà pur vero che un ente pubblico non può svolgere il ruolo di imprenditore ma lasciare al vento la situazione dell'azienda tessile è stato passaggio politico assai grave. Anche perchè, comunque, i commissari straordinari hanno chiesto l'escussione della fidejussione da 10 milioni di euro che la regione dovrà versare. Non era il caso, allora, di seguire da vicino l'evolversi della situazione?
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 13 novembre 2014
La seduta dell’11 novembre a Palazzo Moffa all’insegna dell’unanimità
I consiglieri regionali: “Abbracciamoci e andiamo avanti” La qualità umana, politica e culturale praticamente è identica. Destra e sinistra sono una finzione Si vogliono decisamente bene i consiglieri regionali se, nella seduta dell’11 novembre, hanno votato i rinvii, gli aggiornamenti e gli argomenti all’ordine del giorno all’unanimità. La loro è una transizione politica molto soffice, che progressivamente sta avendo la meglio sulla naturale divisione che dovrebbe distinguere la maggioranza dall’opposizione, per cui sta scadendo il dibattito, stanno scadendo le decisioni assunte, sta perdendo significato la contrapposizione tra destra e sinistra (ammesso che a Palazzo Moffa la destra e la sinistra siano ideologicamente e politicamente riconoscibili). La qualità umana, politica e culturale praticamente è identica. Destra e sinistra sono una finzione. Sicché, dallo stato di grazia dei singoli consiglieri e dei gruppi, è scaturita una marmellata politico-amministrativa fortunatamente su argomenti di scarso rilievo pratico. Uno che ne avevano di una certa caratura (l’istituzione dell’Ente Regionale per l’edilizia Sociale”), lo hanno rinviato, all’unanimità. Poco prima sempre all’unanimità il consiglio aveva rinviato la nomina dei consiglieri che dovranno far parte della commissione speciale (due di minoranza e due di maggioranza) per i fatti di Montaquila, quelli dei ricoverati (malati di mente e anziani) sottoposti a sevizie, in via d’accertamento. Ancora all’unanimità è stata votata la necessità di apportare modifiche migliorative al testo della proposta di legge per l’attuazione del decreto legislativo 23 giugno 2011 umero118 e l’individuazione di uno specifico centro di responsabilità – la cosiddetta gestione sanitaria accentrata –, nonché l’individuazione del responsabile regionale che certifichi sia trimestralmente che annualmente la corrispondenza del bilancio alle risultanze della contabilità. La Regione Molise per questo si avvarrà del collegio dei revisori dei conti. Sempre e
"Ambiente, i capricci del Pd" cI consiglieri grillini denunciano le posizioni ambigue del Partito democratico su trivellazioni, eolico selvaggio e centrali a biomassa
ancora voto unanime sulle modifiche alla legge regionale 4 agosto 1998 n.12 (nuove norme per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni). Punti di vista convergenti, inoltre, sul documento approvato in seduta congiunta dalle commissioni consiliari prima e seconda, per individuare un percorso risolutivo che garantisca il prosieguo delle attività degli operatori dei Centri per l’impiego di Campobasso, Termoli e Isernia fino al 31 dicembre 20015. Niente da eccepire, pertanto ancora un voto unanime, sulla variante parziale al vigente piano regolatore generale in località “Nunziatella” del Comune di Isernia (con somma soddisfazione di Michele Iorio). Soddisfazione poi hanno aggiunto Angiolina Fusco Perrrella, Nunzia Lattanzio e Nicola Cavaliere per aver ottenuto, non senza una preventiva discussione, il voto unanime in merito al potenziamento, alla stabilizzazione e alla messa a regime dell’osservatorio dei fenomeni sociali. Di questo clima pre-natalizio, in cui si è tutti più buoni, disponibili e tolleranti, ha goduto anche la Molise Dati spa, trattata dal consigliere Iorio in relazione al rinnovo della convenzione con il socio di maggioranza, ovvero con la Regione Molise. Più articolato, approfon-
dito e delibato è stato l’esame dell’ordine del giorno con all’oggetto ““Misure da adottare per contrastare il fenomeno della tossicodipendenza e il consumo di alcool in Molise”. Due aspetti di un chiaro disagio sociale, che merita di essere preso seriamente in considerazione e affrontato, ma non con un ordine del giorno quale quello approvato all’unanimità nel seguente testo definitivo: “Il Consiglio regionale impegna il presidente della Regione e la giunta regionale a utilizzare gli obiettivi richiamati con delibera 396 del 2013 di seguito specificati: raccolta, elaborazione e analisi dei dati regionali, allo scopo di monitorare e prevenire la diffusione del fenomeno delle dipendenze e dei comportamenti di abuso; a valutare la efficacia delle politiche poste in essere a livello regionale; a coordinare le attività dei servizi pubblici territoriali e dei privati accreditati. In sede di assestamento di bilancio, a postare sullo specifico capitolo la somma di 700.000 euro destinata a sostenere le attività menzionate, ed in particolare al: potenziamento delle strutture presenti sul territorio regionale; all’analisi della situazione territoriale, alla mappatura dei servizi agli utenti e del livello di risposte istituzionali e non; all’attività di sensibilizzazione attraverso ogni utile canale di informazione”.
CAMPOBASSO. I due consiglieri regionali del movimento 5 Stelle Patrizia Manzo e Antonio Federico intervengono dopo l’annuncio della segreteria del PD regionale in acordo con il Presidente Frattura di voler porte in Consiglio un atto programmatico per dire no alle trivellazioni in mare. “Apprendiamo da una nota stampa - sottolinea Patrizia Manzo - che il governo regionale porterà in Consiglio un atto programmatico per dire no alle trivellazioni in mare. Molto probabilmente la protesta di domenica ha avuto i suoi effetti, ma vorremmo ricordare al Presidente e alla Fanelli, quest’ultima poi per noi non ha alcuna valenza politica, che il Consiglio regionale del Molise per ben due volte ha negato il dibattito in aula sugli articoli 36, 37 e 38 del decreto Sblocca Italia, la prima volta per un capriccio del Presidente a valle della discussione sulle biomasse e la seconda volta per ordine del capogruppo del PD. Articoli, il 36, 37 e 38, che contemplano uno sviluppo energetico paragonabile all’era del medioevo, il problema non sono solo le trivellazioni in mare!Adesso, alla luce anche delle dichiarazioni del Presidente della Regione e della segretaria di un partito, vogliamo un atto concreto dalla nostre isti-
tuzioni affinché si diffonda la cultura dell’uso di fonti energetiche alternative, inesauribili e quindi sostenibili, non pericolose per l’uomo e per l’ambiente, ma soprattutto capaci di sostenere un benessere economico diffuso, favorendo le comunità! Noi ci crediamo e ci proviamo, lo abbiamo fatto con un ordine del giorno e presentando una proposta di legge per dire stop all’eolico selvaggio…che il Consiglio approvi!Il nostro ordine del giorno è un atto di indirizzo politico sul quale spettava al Consiglio e solo ad esso esprimersi; alla luce di tutto ciò, avendo avuto l’ok dalla segreteria del partito, molto probabilmente il Consiglio finalmente potrà farlo". A rafforzare le argomentazioni, Antonio Federico: “Ci fa piacere che il Presidente della Giunta dopo la manifestazione di domenica a Termoli abbia preso una posizione contro le trivellazioni nel mare Adriatico previste dallo SbloccaItalia. Ma come al solito interviene il metodo renziano di accordarsi nelle segreterie dei partiti preventivamente dopo che per ben due volte una mozione sul tema presentata dal movimento 5 stelle non è stata discussa in consiglio regionale, una volta per un capriccio del Presidente stesso ed una seconda volta martedì per ordine del PD”.
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13 novembre 2014
senza alcun finanziamento pubblico
Ittierre, secondo copione Mentre il giudice chiede una fidejussione da 15 milioni di euro scoppia la nuova grana dei capi di abbigliamento contraffatti ISERNIA. Come se non bastasse l'arresto del neo patron di Ittierre, Antonio Rosati, amministratore di Oti–Officine tessili italiane, la newco nata sulle ceneri di Ittierre, al cui posto siede oggi Tommaso Bianchi, figlio minore di Antonio, ex patron di Ittierre a cui fa capo il 49% della Oti stessa, scoppia il nuovo caso dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza. A fronte di questa situazione va registrata la decisione del giudice fallimentare del tribunale di Isernia, Emiliano Vassallo, che ha chiesto l'esatto adempimento del Piano concordatario con una fidejussione di 15 milioni di euro a garanzia dei creditori. Del resto, il blocco dei fondi a Rosati potrebbe provocare non pochi problemi per il fitto di azienda da parte di Oti che, in ogni caso, ha presentato opposizione rispetto alla decisione del giudice di richiesta di fidejussione. In questo momento si tratta, comunque, di un'altra tegola in testa per l'azienda mentre la Regione Molise non riesce a dire più nulla sulla questione. Eppure, proprio la Regione si è vista recapitare dai Com-
missari straordinari di Ittierre gestione Perna, la richiesta di escussione della polizza da 10 milioni di euro a suo tempo sottoscritta da Finmolise. Perchè, però, la Regione Molise nel momento in cui non pagata la quota non ritenne di intervenire e diventare azionista di maggioranza dell'azienda? Oggi avrebbe potuto assumere
La Finanza sequestra capi contraffatti Oltre 10mila capi con marchio Scervino nei magazzini Ittiere e Albisetti I rappresentanti delle due aziende segnalati all'Autorità giudiziaria ISERNIA. Militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Isernia, in più riprese tra il 31 ottobre e l’11 novembre scorso, hanno eseguito un’articolata operazione di polizia giudiziaria, con diverse perquisizioni locali in Pettoranello di Molise (IS), San Zenone al Lambro (MI) e Vertemate con Minoprio (CO), che si è conclusa con il rinvenimento ed il sequestro di 10.397 capi di abbigliamento ed accessori recanti tutti il marchio contraffatto “Ermanno -Ermanno Scervino”, stoccati in diversi magazzini delle società “ITTIERRE SPA” (in concordato preventivo) ed “ALBISETTI SPA”. La merce in parola, nel corso delle attività di sequestro, è stata fatta oggetto di un’accurata perizia tecnica, eseguita da un perito nominato ausiliario di polizia giudiziaria, che ne ha escluso l’autenticità. Capi di vestiario di vario genere, sciarpe, borse, scarpe ed accessori vari, pur recando il marchio, il logo, la griffe del noto stilista fiorentino del luxury, sono risultati essere del tutto difformi rispetto alle collezioni del brand “Ermanno – Ermanno Scervino”. Vere e proprie “collezioni parallele”, dunque, perlopiù realizzate con tessuti, pellami e materie prime di scadente qualità, oltre che con manifatture approssimative e dozzinali. I rappresentanti legali delle due aziende, presidente ed amministratore delegato della “ITTIERRE SPA” e presidente della “ALBISETTI SPA”, sono stati segnalati all’A.G. inquirente di Isernia per le ipotesi delittuose di cui agli artt. 473, 474, 474ter e 517 Cod.Penale.
un ruolo decisivo mentre, al contrario, rischia di dovere pagare 10 milioni di euro ai commissari Ittierre sottraendoli agli investimenti. Ricordiamo che era stato Antonio Rosati a mettere sul piatto un investimento tra i 18 e i 21 milioni di euro di cui 3,5 milioni per l’affitto del ramo d’azienda, 3,5 milioni per il magazzino e
il resto per rilanciare la produzione per il rilancio della Ittierre. L’operazione doveva essere condotta con una newco battezzata OTI (Officine tessili italiane) gestita appunto da Antonio Rosati. Poi, la disavventura giudiziaria che ha portato in carcere lo stesso Rosati per vicende che non riguardano l'azienda tessile di Pettoranello. Rircordiamo, ancora, che sul piatto della bilancia c'era anche la proposta fatta da Camillo Colella, che prevedeva una proposta di affitto e acquisto dell’azienda molisana per 3,2 milioni di euro. Inoltre l’oggetto dell’affitto e quindi dell’acquisto, al termine di due anni di affitto, sarebbero stati solo i macchinari e il know-how e non l’attuale sede: lo stabilimento della nuova Ittierre, infatti, sarebbe stato allestito negli spazi della ex Gtr rilevati tre anni fa da Colella. Ora, però, la storia torna a riaprirsi a seguito della decisione del giudice fallimentare di richiesta della fidejiussione da 15 milioni di euro. E la politica molisana? Resterà a guardare pur dovendo versare 10 milioni di euro ai Commissari straordinari?
L’INTERVENTO
"Ittierre, la politica dorme?" Il direttore regionale di Confesercenti interviene sull'azienda tessile ISERNIA. Sulla vicenda Ittierre prende posizione Graziano D’Agostino,direttore regionale di Confesercenti, che parla di ‘beffa per il Molise". “In un momento molto delicato per l’Italia ed il Molise – scrive in una nota – esistono da parte del Governo nazionale aziende di serie A e aziende di serie B. La vicenda Ittierre, azienda leader della moda e del Made in Italy, dopo il Commissariamento e le vicende note giudiziarie che hanno coinvolto alcuni suoi ex dirigenti, sembra non trovare tregua, nel senso positivo del termine. Dopo appena tre anni dalla nascita della nuova Ittierre, azienda che non ha certo dovuto fare i conti con la situazione debitoria del passato, i lavoratori e tutto l’indotto si trovano ad essere di nuovo disoccupati e ad affrontare una scelta in tempi rapidissimi in merito all’autolicenziamento e alla scelta della mobilità, periodo ridotto dalla legge Fornero. Circa 560 dipendenti saranno messi fuori senza prospettive di lavoro. Ci si domanda: il Governo Nazionale cosa sta facendo? Quello regionale cosa sta facendo? Nessuna emittente nazionale, sia pubblica che privata, parla di tale situazione. Tutti gli occhi sono puntati, a livello regonale, sulla Gam (ex Solagrital) e sulle aziende siderurgiche di Piombino e di Taranto, a livello na-
zionale. A tutto ciò si aggiunge il campanello di allarme dato dalla Unilever, che ha deciso, dopo l’atteggiamento sordo della Regione Molise, di investire 25 milioni di euro nella zona industriale di Casalpusterlengo, operazione ben accolta e sostenuta concretamente dalla regione Lombardia. In un contesto economico regionale già difficile per la chiusura delle piccole e medie imprese commerciali ed artigiane, consentire passivamente la chiusura di aziende della portata dell’Ittiere è alquanto folle, vuol dire accelerare il processo di recessione economica e desertificazione di un territorio pulito come il Molise, incrementare la crisi dei piccoli operatori commerciali ed artigiani, e vuol dire, purtroppo, incentivare l’annessione del nostro territorio verso altre regioni, probabilmente con più voce in capitolo a livello nazionale, rispetto alla nostra. La Confesercenti Molise, associazione delle piccole e medie imprese, cda sempre a fianco del mondo produttivo, in un contesto di congiuntura economica si augura che vengano poste in essere immediate e serie misure che possano consentire la ripresa produttiva delle nostre aziende, operazione che consentirà senz’altro la ripresa occupazionale e la crescita del Pil e quindi l’aumento dei consumi”.
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4 13 novembre 2014
“3500 molisani hanno già detto no al disastro sociale” I delegati dei Patronati contestano i tagli del Governo Renzi CAMPOBASSO. Ieri a Campobasso la conferenza stampa dei direttori del Raggruppamento Cepa, che hanno lanciato l’allarme sulla fine del welfare gratuito in Italia e invitato i corregionali alla grande mobilitazione in difesa del loro stesso futuro. Sabato prossimo banchetti per la raccolta firme in tutte le principali città. In Italia esistono 6300 uffici, con 1070 operatori, 322 sedi all’estero (dall’Australia all’America), mentre i Patronati del raggruppamento Cepa contano in Molise 25 uffici, con 32 dipendenti e ben 60mila pratiche aperte solo nel 2013. Basti pensare che il 90% delle istanze raccolte dagli enti previdenziali nazionali sono riconducibili al servizio di assistenza svolto dai Patronati. Sono questi i numeri snocciolati durante la conferenza stampa presso la sede della Cgil, che ha visto la partecipazione di Nicola Cavaliere (Acli) Fabio Ianera per l’Inas - Cisl, Antonietta Turro per Inca - Cgil e Pino Aurisano (l’Ital – Uil). Numeri che evidenziano il ruolo cardine rivestito dai Patronati, un ruolo che rafforza il servizio pubblico offerto
dagli enti previdenziali a tutela della fasce deboli della popolazione e che diventa sempre più garanzia di democrazia ed equità proprio nell’attuale contesto di crisi economica e sociale.
al lavoro di front office svolto dai Patronati. Senza dimenticare poi gli effetti sull’occupazione: si stimano infatti ben 9mila esuberi in 3 anni all’interno dei Patronati.
Per tale motivo, hanno sottolineato i direttori del Raggruppamento Cepa durante la conferenza, il taglio al fondo patronati previsti dalla Legge di Stabilità crea un grave danno innanzitutto ai cittadini, che rischiano di essere privati di quel welfare gratuito e di quei servizi essenziali che sono alla base del corretto funzionamento di un Paese libero, moderno, democratico e civile.
Una decisione, quella assunta dall’esecutivo Renzi, che non porta quindi alcun beneficio e che rappresenta l’anticamera di un disastro sociale che va fermato a tutti i costi. Se ne sono accorti per primi gli stessi deputati (di varia appartenenza politica) che in 140 hanno sottoscritto l’emendamento presentato in commissione Bilancio alla Camera teso a modificare l’articolo 26 della legge di Stabilità e quindi a scongiurare il taglio.
Non regge poi l’alibi della spending review e del risparmio, perché il taglio deciso dal governo provocherà un aumento dei costi a carico dei cittadini (costretti a rivolgersi a consulenti privati) e un aumento dei costi per la stessa PA (costretta a ingenti investimenti per coprire l’attuale servizio). Quando la Pubblica Amministrazione risparmia invece circa 650 milioni di euro all’anno grazie
Ma se ne sono accorti soprattutto i cittadini, sono infatti già 3500 quelli che in Molise hanno sottoscritto la petizione promossa dal Raggruppamento Cepa. Ma si può e si deve fare di più: il prossimo 15 novembre saranno presenti nelle principali piazze molisane (Campobasso, Termoli, Isernia) i banchetti per la raccolta firme. “Occorre uno sforzo da parte di tutti in difesa dei propri diritti.
Servizio statistico Assegnazione alloggi pubblici, finalmente operativo nuove norme" E' stato costituito in Regione l'ufficio di sostegno alla programmazione
CAMPOBASSO. A 11 anni dall’approvazione, diventa operativa la legge per il Sistema statistico regionale del Molise. Con il decreto del presidente Paolo di Laura Frattura, numero 105 del 10 ottobre 2014, è stato costituito presso la Regione Molise, presieduto dal dirigente Angela Aufiero, il Comitato Tecnico Scientifico la cui attività, definita nell’ambito dell’applicazione dell’articolo 6 della legge regionale del 24 febbraio 2003 numero 8, consente, per la prima volta, al Sistar (Sistema statistico regionale) di operare per le finalità previste dalla legislazione vigente in materia di statistica. I metodi di indagine, di rilevazione, e di diffusione, dei dati regionali, coordinati dal servizio regionale di statistica, configurano il Sistar come uno strumento i cui contenuti, siano essi di na-
tura matematica o probabilistica, sono in grado di contribuire al completamento della programmazione locale. I risultati ottenuti dallo svolgimento delle attività saranno resi disponibili nell’area tematica riservata al servizio statistico
A sottolinearlo è il consigliere regionale Vincenzo Cotugno estensore della legge CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge di iniziativa del Consigliere Vincenzo Cotugno, concernente “Modifiche alla legge regionale 4 agosto 1998, n. 12( Nuove norme per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni). "La modifica alla legge 12/98 si è resa necessaria per normare l’eventualità di sgombero delle unità abitative e relative pertinenze interessate a programmi complessi di recupero, con demolizione e ricostruzione e/o manutenzione straordinaria da parte dell’I.A.C.P. degli alloggi che presentano gravi problemi strutturali. Interventi questi che necessariamente prevedono lo sgombro momentaneo degli alloggi da parte degli inquilini e ciò, da sempre, ha rappresentato un problema per l’istituto con conseguenti onerosi ritardi per
"Formazione, subito il progetto" Sono 90 i lavoratori senza stipendi. La Cgil chiama in causa la Regione Molise CAMPOBASSO. 90 dipendenti della Formazione Professionale del Molise, senza lavoro dal mese di ottobre, con due mensilità non percepite e l’incertezza totale di ricevere la cassa integrazione, si ri-
trovano ufficialmente disoccupati dal 1 gennaio 2015. Lavoratori con famiglie a carico che “Non si cibano di promesse ma di fatti” così commenta il sindacato Flc Cgil che prosegue: “Siamo più volti in-
l’esecuzione dei lavori, rischiando anche la perdita degli stessi finanziamenti. Con la proposta di legge si consente l’attuazione di un eventuale piano di mobilità straordinaria per il trasferimento momentaneo dei nuclei familiari". Il testo prevede, ovviamente, che tutte le spese ed oneri per i trasferimenti siano a carico dell’istituto così come gli alloggi per la momentanea sistemazione devono
tervenuti nel merito della vicenda, abbiamo presentato proposte e chiesto di finanziare il “progetto ponte”, atto a sperimentare l’“Orientamento Permanente regionale”, in un arco temporale che permetta di mettere a sistema i servizi per l’orientamento, per l’Istruzione e la Formazione professionale, da riformare completamente stante l’atavico ritardo che sconta la nostra Regione al riguardo.” Eppure per il momento ancora nessuna risoluzione al problema.
essere compatibili con le esigenze del nucleo familiare. L’eventuale diniego immotivato al trasferimento farebbe perdere il diritto/ requisito all’inquilino all’alloggio stesso. "La legge approvata, inoltre, va anche nell’ottica di un sempre maggiore e migliore recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente al fine di evitare nuove ed inutili cubature edilizie".
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5 13 novembre 2014
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Ancora no alle centrali a biomasse e all’eventuale risarcimento del danno Sit-in sotto le finestre della Civitas E’ capeggiato, animato, e sostenuto da Emilio Izzo - il Geronimo del Molise – il sit-in (ore 11) sotto la sede della società Civitas oggi a Campobasso, per dire no, per denunciare l’inappropriatezza della eventuale richiesta di risarcimento dei danni qualora la Regione Molise riesca (cosa che dubitiamo) a revocare e ad annullare la concessione per la realizzazione della centrale a biomasse nell’area del Matese. Davvero encomiabile la tenacia con cui Izzo combatte il familismo, l’affarismo, le collusioni, gli intrallazzi della politica e della pubblica amministrazione. Obiettivo primario: destare le coscienze intorpidite dei molisani che solo in parte hanno avuto il buonsenso, il coraggio, e la volontà di fare muro contro le cen-
L’INTERVENTO
trali a biomasse tra San Polo e Campochiaro. Mai mollare, però. Alla stregua di Izzo. Perché prima o poi il ragno sarà cavato dal buco. Sarà il giorno in cui verrà detto no alle biomasse e soprattutto detto no alla richiesta dei danni da parte degli imprenditori, troppo scopertamente connessi e condizionanti nei confronti delle strutture regionali e degli amministratori che hanno condiviso o hanno ancora qualcosa da condividere con la faccenda. Paghino loro, non la collettività. Il sit-in è il prodromo vivacissimo di ciò che si spera sarà il contrasto frontale alle decisioni che seguiranno. Fare di tutto per evitare al Molise un ulteriore affronto ambientale mascherato da un sotteso affarismo collusivo.
Biomasse, l'annullamento? Dopo la revoca la struttura dirigenziale starebbe pensando alla correzione totale CAMPOBASSO. Dopo la revoca adottata dalla Giunta regionale e dal Consiglio , la stessa Regione Molise avrebbe deciso diavviare l’iter di annullamento delle autorizzazioni,una procedura di competenza dirigenziale. L’iter è stato avviato dalla responsabile del Servizio energia della Regione Angela Aufiero, che ha scritto ai vertici dei 14 enti che compongono la Conferenza di servizi, che ha dato parere favorevole alla realizzazione delle
centrali a biomasse. Organismi, tra cui Arpa e Provincia di Campobasso, che hanno un mese di tempo per fornire un altro parere, eventualmente diverso da quello già espresso nel giugno scorso e che ha contribuito al rilascio delle autorizzazioni. L’annullamento dei permessi e delle autorizzazioni, a differenza della revoca, non darebbe diritto alle società delle due centrali di pretendere un eventuale, per altro già paventato, indennizzo.
"Garanzia giovani, scarse adesioni" A denunciare la situazione molisana è il segretario dei Giovani democratici
di Massimo Dalla Torre
Giorgio Albertazzi lo Shyloc del Mercante di Venezia fa il tutto esaurito al Savoia di Campobasso Nonostane l’età’ avanzata uno dei mostri del teatro italiano ha incantato il pubblico tanto da fare il tutto esaurito da giorni. In scena sulle tavole del palcoscenico del teatro Savoia di Campobasso “il mercante di Venezia”: interprete Giorgio Albertazzi che ha fatto rivivere l’opera di Shakespeare anche se sono passati 450 anni della nascita del grande bardo autore di opere che rimangono delle vere e proprie pietre miliari nel panorama letterario mondiale. Vicenda che parla di amore, in nome del quale non c’è pentimento o rimorso, tanto da rendere l’azione scenica viva. Bassanio, e’ un giovane innamorato della bella Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiare e ottenere la mano della ragazza il giovane chiede in prestito 3000 ducati ad Antonio, suo carissimo amico il quale, pur essendo legatissimo da sincera amicizia a Bassanio, non può aiutarlo poiché ha investito tutto il suo capitale nei traffici marittimi in oriente. Tuttavia, Antonio, garantirà per il giovane chiedendo un prestito a ricco usuraio ebreo Shylok che, in caso di mancato pagamento, pretende in penale una libbra di carne, il che rende la vicenda ammaliante e sotto certi aspetti grottesca, sia per il finale che per i contenuti dell’opera. Il testo, grazie all’abile regia di Giancarlo Marinelli, che ha diretto un cast di attori di prim’ordine primo fra tutti, oltre Albertazzi, Franco Castellano che, anche se claudicante, ha accompagnato per due ore il pubblico nella vicenda suscitando emozioni che poche opere sanno dare allo spettatore. Il quale, e’ stato letteralmente preso dalla recitazione ma soprattutto dallo allestimento: essenziale,
CAMPOBASSO. Usa il proprio profilo facebook, Davide Vitiello, responsabile regionale dei “Giovani democratici” per denunciare la scarsa adesione delle aziende del territorio al piano “Garanzia giovani”. Così scrive il rappresentante dei giovani: “In Molise sembra siano pochissime le aziende che ad oggi hanno aderito al progetto “Garanzia Giovani”, ideato e finanziato dall’UE per contrastare la disoccupazione nella fascia di età che comprende i giovani tra i 15 e i 29 anni. Peraltro i primi bandi della Regione Molise sarebbero dovuti uscire ad ottobre scorso. È passato un mese e mezzo e ancora non ci sono notizie ufficiali in merito. Così si corre il rischio di perdere gli oltre 9 milioni di
quasi scarno, che fa da sfondo alla gioia e alla spensieratezza dei giovani protagonisti il cui filo conduttore è l’amore, le feste della regina della laguna shakespeariana nel periodo del suo maggior splendore, la drammaticità e la malvagità suscitate dall’ebreo Shylok, di cui ricordiamo un'altra interpretazione cinematografica di Al Pacino doppiato magistralmente da Giancarlo Gianini. Personaggio disprezzato da tutti tant’e’ che Albertazzi ha fatto del mercante un perfetto ibrido che sembra scritto da più mani che vanno da Strindberg a Sartre, fino ad arrivare alla spregiudicatezza e alla lussuria di Baffo per finire ai giocosità quasi azzardata da Carlo Goldoni. Un fil-rouge in cui i giovani veneziani e il vecchio ebreo sono paragonati ai cerchi nell’acqua creati dal lancio di un sasso. Cerchi che danno corpo all’azione che mette in evidenza uno Shylock che odia Antonio e Bassanio perché vorrebbe appropriarsi della giovinezza che non ha più come se in lui scorgesse il tramonto che a fine festa inesorabilmente lo attende e lo porta al declino di una vita che lo rende inviso finanche agli stessi componenti della comunità ebraica che lo chiudono materialmente fuori dal ghetto come un qualcosa da evitare perché insulsa, senza senso ma soprattutto dannosa.
euro che l’UE mette a disposizione per la nostra regione. Eppure si tratta dell’unica opportunità di impiego, seppure temporaneo, che si rivolge ad oltre 15 mila giovani molisani con età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, mediante percorsi di servizio civile, tirocinio retribuito, formazione professionale, avviamento all’autoimpresa. Bisogna far presto”.
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Campobasso
13 novembre 2014
“Terminal, il brutto voto di Battista” L’opposizione del Polo Civico critica la decisione della maggioranza sulla struttura CAMPOBASSO. I Consiglieri comunali della Coalizione Civica esprimono profonda amarezza mista a “disgusto” per il voto contrario alla mozione presentata dagli stessi in merito all’atto di indirizzo presentato per risolvere le vergognose situazioni in cui versa il Terminal degli autobus della città di Campobasso. “Che i cittadini di Campobasso sappiano che il Sindaco e la sua maggioranza hanno votato contro a questo deliberato previsto dalla mozione: – Di voler installare nell’area del terminal dei servizi igienici chimici per garantire le minime condizioni igienico
sanitari; – A voler sanare la posizione dell’attivita’ commerciale presente nell’area del Terminal; - A voler determinare tempi ed impegni dispensa per mettere in sicurezza il transito dei pedoni e degli automobilisti pensando a circuiti alternativi rispetto a quelli progettati; – Ad attivare tutte le procedure di indagine e di controllo per evidenziare eventuali errori ovvero anomalie progettuali segnalandole se del caso alle autorità competenti; – Ad attivare un percorso amministrativo per poter prevedere l’affidamento dell’intero Ter-
minal anche a soggetti privati; Che i cittadini di Campobasso sappiano che questo Sindaco ha motivato il suo voto contrario asserendo che sta già lavorando alla risoluzione delle problematiche da noi sollevate, ma senza spiegarci come, quando e con quali soldi. Che i cittadini di Campobasso sappiano che questo Sindaco, negli ultimi vent’anni è stato Amministratore Comunale, rivestendo per 15 anni il ruolo di componente di maggioranza e il ruolo di Assessore per 10 e per il Terminal non ha fatto nulla! Che i cittadini di Campobasso sappiano anche che il Movimento 5
Stelle su questo argomento, assumendo un atteggiamento alla “Ponzio Pilato”, si è astenuto, motivando il voto “Pilatesco” perché sono contrari al fatto che il Terminal sia affidato, attraverso un bando pubblico, come noi chiediamo, alla gestione eventualmente anche, e ripetiamo anche, di un soggetto (o più soggetti attraverso ATI) privato. Ah! Dimenticavamo… Ha votato contro pure Di Bartolomeo forse perché il terminal così come è gli piace. CHE i cittadini sappiano!”
L’ente sordi in piazza per i diritti A Campobasso la sezione provinciale ha effettuato un sit-in di protesta parla di integrazione. La Lis non è un linguaggio, ma una vera e propria lingua. Per questo riconoscerla come tale migliorerebbe la qualità della vita delle persone sorde e consentirebbe loro di avere libertà di espressione prevista dalla Costituzione”. Tra i manifestanti anche un loquacissimo bimbo, figlio di persone afflitte dalla patologia, che ha voluto lodare i genitori che “pur non parlando come gli altri non mi fanno sentire solo. Non sono andato a scuola – ha aggiunto – per invitare lo Stato italiano a riconoscere la lingua dei segni come già avvenuto in altri paesi”.
CAMPOBASSO. In piazza per reclamare e per rivendicare i propri diritti. La sezione provinciale di Campobasso dell’Ens – Ente nazionale sordi – stamane ha organizzato un sit in di protesta davanti la Prefettura per chiedere la tutela di importanti diritti, l’abbattimento delle barriere sociali e, soprattutto, il riconoscimento della Lis, la lingua dei segni italiana attraverso la quale le persone sorde, sorde cieche e con disabilità uditiva più o meno grave riescono a dialogare, riconosciuta in tutto il mondo tranne che nel Belpaese. “Ci sono ancora molte barriere da abbattere – hanno spiegato gli organizzatori – soprattutto quando si
Antiracket ed Antiusura: incontri di formazione Gli incontri soono finalizzati all’apertura di uno sportello a Campobasso La Prefettura di Campobasso ha aderito all’iniziativa delle associazioni della provincia di categoria e di volontariato (Libera, Nomi e Numero contro le Mafie) di avviare incontri di formazione antiracket ed antiusura, nell’intento di offrire ai cittadini
l’opportunità di ri-conoscere i rischi di infiltrazioni criminali e di essere informati sugli strumenti di assistenza e di accompagnamento, previsti dalle vigenti leggi, in favore delle vittime del racket e dell’usura.
Gli incontri, che hanno preso avvio il 7 novembre scorso, sono finalizzati anche all’apertura di uno Sportello S.O.S. Giustizia a Campobasso: strumento di presa di coscienza e coraggio, denuncia e riscatto per chi è oppresso dall’estorsione.
Infanzia, i nuovi progetti E’ stata completata dalla Regione la procedura dell’istruttoria per i servizi ai minori
CAMPOBASSO. È stata completata la procedura istruttoria di acquisizione di ulteriore 15 Progetti Educativi per i Servizi per l’Infanzia che sommandosi a quelli già accolti totalizzano 63 Progetti per 688 bambini tra i 24 ed i 36 mesi distribuiti in 43 comuni per un investimento pubblico pari a 1.529.500 euro che offrirà un’importante risposta alle aspettative delle comunità locali cre-
ando un congruo numero di posti di lavoro per pers o n a l e specializzato che sarà assunto con contratti a termine simili a quelli vigenti per i docenti ed i dipendenti tecnico – amministrativi del Provveditorato agli Studi. “A dichiararlo è l’assessore regionale Michele Petraroia.” È opportuno rimarcare in senso positivo l’adesione dei comuni, delle cooperative e delle scuole paritarie che hanno inteso partecipare al bando con l’obiettivo di sommare sinergicamente l’innalzamento degli standard di servizio per la fascia tra
0 e 6 anni e contestualmente impegnare 1.529.500 euro che si traducono in economia locale, investimenti di qualità e nuove opportunità d’impiego. Quale Assessore Regionale alle Politiche Sociali e all’Istruzione non posso che soffermarmi sulla capacità di coes i o n e assicurata dal territorio con una risposta pragmatica e tempestiva che aiuta a restituire fiducia nel fut u r o attraverso l’investimento nell’educazione e nei Servizi per l’Infanzia”.
Campobasso
7 13 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il consigliere di maggioranza Michele Ambrosio ha aperto un capitolo rimasto per troppo tempo chiuso
Alleanze Locali per l’Innovazione (ALI) va passata ai raggi X Ai cittadini campobassani la partecipazione del Comune ad Ali costa 25.305,50 euro l’anno. Giusto e corretto dunque che sappiano la destinazione e l’utilità di quell’importo Un opportuno, quanto necessario chiarimento sulla convenzione che lega il Comune capoluogo ad Ali (Alleanze Locali per l’Innovazione), è stato chiesto dal consigliere della maggioranza Michele Ambrosio, non appena ha approfondito le ragioni che hanno portato alla costituzione dell’associazione e i vantaggi che avrebbe assicurato agli associati. Un chiarimento chiesto più volte anche dalla stampa senza troppa fortuna. Chiesto nelle circostanze in cui Ali ha pubblicato bandi per assunzione di personale o per altre esigenze organizzative e gestionali, con scarse spiegazioni e/o giustificazioni, comunque poco comprensibili all’uomo qualunque. Ali: è una realtà scaturita dall’accordo di programma tra la Regione Molise, la Provincia e il Comune di Campobasso, con obiettivi importanti da raggiungere come si conviene a un’alleanza per promuovere e realizzare Innovazione. Che ci sia stata o meno poi l’innovazione immaginata e fatta balenare rimane ancora un capitolo chiuso che il consigliere Ambrosio vuole aprire, delibarlo e discuterlo attraverso la commisione comunale Finanze e Bilancio. In particolare, dopo aver
fatto la cronistoria della costituzione di Ali (tutto nasce con la delibera di Giunta Comunale 108 del 24 maggio 2007), il consigliere ha chiesto di approfondire la convenzione in
progetto. Se questi quesiti saranno pienamente soddisfatti, i cittadini di Campobasso (e non solo) potranno finalmente conoscere cosa sia effettivamente Ali, di cosa si occupa, cosa for-
essere; di conoscere e valutare i risultati e gli obiettivi conseguiti nell’interesse del Comune e dei cittadini di Campobasso, nonché i servizi effettivamente erogati dal 2007 ad oggi; la verifica della validità della proroga della convenzione al 26 febbraio2015, come deliberato dall’assemblea dell’Alleanza il 14 novembre 2012; l’opportunità o meno per l’amministrazione comunale di confermare l’adesione al
nisce in termini di servizi agli associati, dove si concretizza la convenienza ad essere associati, quanto costa tenerla in piedi e chi, in particolare, ne ha maggiormente beneficiato, e perché. Ai cittadini campobassani la partecipazione del Comune ad Ali costa 25.305,50 euro l’anno. Giusto e corretto dunque che sappiano la destinazione e l’utilità di quell’importo. Un chiarimento, questo che viene
chiesto da Ambrosio, pienamente corrispondente alla crescente coscienza civile su ciò che riguarda la pubblica amministrazione. I termini “trasparenza” e “anticorruzione” ormai appartengono sempre più al linguaggio corrente e non solo agli ambiti legali. Essi rappresentano uno strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni, nonché per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e per promuovere la diffusione della cultura della legalità e dell’integrità nel settore pubblico. Il caso di Ali conferma in pieno l’una e l’altra esigenza. Il consigliere Ambrosio sono anni che della trasparenza ne fa una questione centrale in difesa del diritto dei cittadini a conoscere l’uso e il fine delle risorse finanziarie. In aggiunta a tutto ciò, l’obbligo della trasparenza viene anche dal decreto legislativo 33 del 2013 per il complesso mondo delle società a partecipazione pubblica, siano esse strumentali, di gestione dei servizi pubblici locali o di altra tipologia. Dardo
“Commercio ambulante, i divieti funzionano” Soddisfatto l’assessore Colagiovanni per l’applicazione della norma comunale CAMPOBASSO.È terminato senza infrazioni, il primo giorno privo di ambulanti nel centro di Campobasso. L’ordinanza numero 23 dello scorso 21 ottobre,firmata dal sindaco Antonio Battista, è infatti diventata pienamente operativa da oggi, martedì 11 novembre 2014. Il provvedimento emanato da Palazzo San Giorgio, come si ricorda, ha vietato il commercio ambulante, per motivi di sicurezza della viabilità, veicolare e pedonale, di sicurezza igienico-
sanitaria e alimentare, nelle strade centrali e dove la presenza degli automezzi dei commercianti e dei coltivatori diretta crea disagi, ostacoli e pericoli alla regolarità del traffico veicolare. “L’ispettore della Polizia Municipale, Lino Romano, responsabile dell’ufficio commercio, durante la giornata di lunedì 10 novembre, insieme con altri cinque agenti – afferma in una nota l’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Cola-
giovanni – ha guidato un’operazione di prevenzione, in vista della giornata odierna, quando l’attività della squadra è stata repressiva. Da oggi, in sostanza, le eventuali infrazioni sarebbero state punite con una sanzione amministrativa. Non si sono state, però, violazioni significative: in due soli casi si è reso necessario l’intervento degli agenti della Polizia Municipale: a via IV novembre e in via Puglia. Dopo aver fatto notare l’inizio delle nuove dis-
posizioni, i due commercianti, con spirito di collaborazione, sono andati via senza troppi problemi. I sei agenti continueranno a vigilare fino a venerdì 14, dopodiché ci sarà una pattuglia a controllare, quotidianamente, eventuali violazioni dell’ordinanza numero 23”. “In sostanza – conclude, soddisfatto, l’assessore Salvatore Colagiovanni – sono due giorni che non ci sono commercianti ambulanti nelle aree centrali di Campobasso e già sono
visibili i benefici. Innanzitutto, quelli immediati, a vantaggio della viabilità con una conseguente maggiore fluidità del traffico veicolare. Non meno importanti quelli che daranno i loro frutti col tempo: a vantaggio dei commercianti del centro di Campobasso, che da oggi potranno beneficiare di una minore concorrenza, che spesso con gli ambulanti diventava spietata e insopportabile per coloro che operano e lavorano nei propri negozi”.
Verso Cracovia 2016. Meeting Diocesano Giovanile L’annuale appuntamento si svolgerà domenica nella chiesa di San Pietro Apostolo Campobasso. Meeting Diocesano Giovanile. Domenica 16 Novembre 2014 presso la parrocchia di S. Pietro Apostolo a Campobasso, dalle ore 9.00 alle 18,00, si svolgerà l’annuale Meeting diocesano “Legami a Te... per Legarmi agli Altri!” promosso dalla Pastorale Giovanile (diocesi Campobasso –Bojano) guidata da don Nicola Maio. Il Meeting vuole essere un itinerario propedeutico al cammino spirituale dei giovani verso la GMG 2016 di Cracovia (Polonia) attraverso i tre temi tratti dalle Beatitudini evangeliche. A Rio de Janeiro, Papa Francesco aveva chiesto ai giovani, “con tutto il cuore”, di rileggere le Beatitudini per farne un concreto programma di vita. Questa prima tappa è lo start up per la GMG diocesana ( 28 marzo 2015) e la GMG interregionale (2 giugno 2015) che confluiranno con quella mondiale (25 luglio 1 agosto 2016). «Gli spunti meravigliosi che ci ha lasciato papa Francesco anche in Molise, sono un itinerario di
speranza -ha detto il vescovo Bregantini alla consulta della PG diocesana – dalla correlazione con i giovani, infatti, sapremo costruire un mondo di giustizia e di vera fraternità. Accanto ai giovani che vivono il dramma della precarietà come ingiustizia subita (e non voluta da loro!), la Chiesa e le famiglie possono cambiare. I giovani ci donano l’entusiasmo spiegato dal Papa come contagioso. A loro, il 5 luglio, papa Francesco ha affidato tre parole:coraggio, speranza, solidarietà». Programma Ore 9,00. Dopo il momento di accoglienza e di animazione, nella mattinata sarà presentato e consegnato ai giovani partecipanti il libro “Raccogliere è Benedire e Benedire è progettare” contenente foto e testi dell’esperienza della GMG 2013 di Rio, in Brasile.
Alle ore 10.30 si apriranno quattro stand espositivi tematici sulla fraternità: 1. Giuseppe venduto dai fratelli 2. La Rivoluzione francese e la fraternità: con il Progetto Policoro, riprendendo una riflessione di Zamagni sul fatto che la Rivoluzione Francese ha riportato in auge l’uguaglianza e la libertà dimenticandosi purtroppo la fraternità a causa della violenza riaffermare questo importante valore. 3. S. Giovanni Bosco fonda la Società dell’Allegria a Chieri 4. S. Francesco e la differenza tra amicizia e fraternità. Ore 15,00. Dopo la pausa pranzo delle ore 13,00 alle ore 15,00 iniziano i lavori di gruppo. Ore 17,00. La giornata si conclude con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. Giancarlo Bregantini.
“Autovelox Vinchiaturo, e il calendario?” Il Comitato Pro Trignina torna ad intervenire sull’impianto illegittimo CAMPOBASSO. “Ad oggi pur avendo fatto regolare richiesta alla Polizia Stradale e Questura di Campobasso dal 10/10/2014 nessun calendario dei servizi effettuati nei mesi di Luglio e Settembre 2014 mi è pervenuto”. Lo scrive Antonio Turdò, presidente del Comitato Pro Trignina in merito all’autovelox di Vinchiaturo. “So con sicurezza che la Questura di Campobasso si è attivata, e di questo ne dò atto, affinchè il Comune mi for-
nisca il calendario per effettuare un riscontro oggettivo tra le date dei verbali e quelli comunicati ai sensi del Codice della Strada. Il fatto che questo calendario non mi venga fornito mi dà più di un sospetto. Nella giornata di giovedì 13 novembre o farò un sopralluogo presso la postazione, anche per verificare la presenza del sottopassaggio pedonale esistente che ancor di più non giustifica il limite di velocità a 50 km orari. Ricordo a
tutti gli automobilisti che sempre giovedì 13 novembre 2014, dalle 9,30 alle 18,00 sarò in via Mazzini n.112, III°piano di Campobasso(presso Studio legale Avvocato Ferri Antonio),per incontrare cittadini, automobilisti, autorità e addetti alla sicurezza stradale di Campobasso. Invitiamo coloro che hanno ricevuto le multe a non pagare e venire alla nostra associazione a fare ricorso legale”.
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Isernia
13 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“La Prefettura non si tocca” Dopo le proteste intervento dell’onorevole Leva sul governo iSerniA. “Condivido le preoccupazioni espresse dal Consiglio regionale e dal Presidente della Provincia Brasiello sulla questione della paventata soppressione della Prefettura di Isernia”. Lo scrive l’onorevole Danilo Leva al governo dopo le proteste che si sono levate nei giorni scorsi unitamente all’ordine del giorno approvato in Consiglio regionale. “Questa provincia ha pagato un prezzo molto alto alla crisi economica e industriale ed ha già enormemente contribuito alle razionalizzazioni e riorganizzazioni delle
strutture e delle istituzioni imposte dalla spending review. La prefettura rappresenta un presidio di sicurezza e legalità per un territorio di confine come il nostro che è perennemente a rischio di infiltrazioni malavitose. Ecco perché ho chiesto e ottenuto un incontro con il Viceministro degli Interni Bubbico, affinché si faccia subito chiarezza e si capisca realmente quanto fondate possano essere queste indiscrezioni.”
La Forestale sequestra un’area ricoperta da rifiuti I controlli hanno interessato un’area tra Colli al Volturno e Fornelli Fornelli – Nell’ambito dei controlli territoriali finalizzati alla tutela ed alla conservazione ambientale il personale del Comando stazione forestale di Colli al Volturno ha proceduto al sequestro penale di un’area estesa 500 mq circa. Il sequestro dell’area è avvenuto nei confronti del proprietario, un imprenditore residente in Fornelli, giacché sono stati osservati alcuni cumuli di rifiuti abbandonati provenienti da attività di demolizione e costruzione di edifici. Dalla consultazione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, però, l’impresa non è risultata iscritta per il trasporto di rifiuti. La disomogeneità dei cumuli di rifiuti indica che gli scarichi sono avvenuti in
contestati: abbandono di rifiuti e trasporto di rifiuti in assenza di autorizzazione. L’abbandono e lo smaltimento illegale di rifiuti è un fenomeno tristem e n t e diffuso nel nostro Paese, che causa non pochi danni al patrimonio paesaggistico e cultur a l e , comportando talvolta un notevole degrado.
tempi diversi e con origine e provenienza diversa. Due, quindi, sono i reati
Parco,
Sul sito del Comune il link oncologico
stop a furti e abusi edilizi Prosegue l’attività di controllo del servizio di sorveglianza ambientale
Si tratta del censimento attraverso un questionario per conoscere la realtà sanitaria iSerniA. Anche sul sito del Comune di Isernia è stato inserito il link per aderire all’iniziativa sul censimento oncologico e fornire i propri dati. Dopo qualche incertezza iniziale che hanno dilungato i tempi, tutto è stato chiarito grazie alla disponibilità dell’assessore Amendola e della dottoressa Scarabeo. I promotori dell’iniziativa
spiegano che per aderire basta compilare un semplice ed anonimo questionario rivolto a tutti i residenti del comune aderente in modo da creare un database delle forme tumorali nell’area e mappare i punti più a rischio. I dati presi dai questionari verranno poi condivisi con le principali società medicoscientifiche nazionali e poi messi a
disposizione sempre in forma anonima delle istituzioni. Solo attraverso la conoscenza e identificare le cause è possibile prevenire i tumori e in questo caso si è deciso di procedere ad una mappatura dal basso tralasciando tutte le pratiche burocratiche e partire direttamente dai cittadini.
PiZZone. Ancora un successo nell’attività del Servizio Sorveglianza del Parco. Infatti nelle ultime settimane i Guardiaparco sono intervenuti in diverse aree del Parco, rilevando e denunciando all’Autorità Giudiziaria i responsabili di tagli di piante e della costruzione di manufatti, abusi perseguiti dal Parco. Più precisamente, nei Comuni di Pescasseroli e Picinisco sono stati sequestrati circa 150 quintali di legna abusivamente tagliata. Inoltre, sempre in Comune di Pescasseroli, è stato denunciato C.A. per la realizzazione di due manufatti in legno, e ancora S.D. e D.M. per la realizzazione di un capannone di notevoli dimensioni, sprovvisti del nulla osta del Parco. Infine a Picinisco un allevatore è stato denunciato per tentata truffa ai danni dell’Ente Parco, al fine di ottenere indennizzi per asseriti danni da fauna selvatica al proprio bestiame domestico, con metodi truffaldini. Soddisfazione per tali operazioni è stata espressa dal Presidente e dal Direttore del Parco.
Fino a sabato 22 novembre 2014, limitazioni al traffico sulle strade statali 85 “Venafrana” e 212 “Della Valle del Fortore”, tra le province di Isernia e Campobasso In particolare, a partire da oggi e fino a sabato 22 novembre 2014, nella fascia oraria 8,0018,00, resta chiusa la rampa Isernia – Campobasso dello svincolo di “Isernia Nord”, sulla strada statale 85 “Venafrana”. Contestualmente, è stato istituito un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, dal km 44,200 e il km 44,250, nel Comune di Isernia.
I provvedimenti si rendono necessari, per consentire i lavori di manutenzione ordinaria di un muro di sottoscarpa. Durante le limitazioni, il traffico veicolare diretto a Campobasso, verrà deviato sulla rampa “Isernia-Venafro”, fino allo svincolo di “Isernia-Santo Spirito” (km 42,700), dove sarà possibile invertire il senso di marcia ed immettersi
nuovamente sulla strada statale 85, in direzione Campobasso. Dalle ore 8,00 alle ore 18,00 di venerdì 14 novembre 2014, sarà istituito un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, sulla strada statale 212 “Della Valle del Fortore”, nel tratto compreso tra il km 58,270 al km 58,600, nel Comune di Riccia, in provincia di
Campobasso. Il provvedimento si rende necessario, per consentire l’esecuzione di indagini di laboratorio sul viadotto “Succida”, al km 58,236 della strada statale 212. Durante la limitazione, ai veicoli in avvicinamento all’area di cantiere, sarà imposto il limite di 50 km/h.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
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Termoli
13 novembre 2014
Gtm ferma gli stipendi. La Regione non paga I sindacati tornano sul piede di guerra e puntano l’indice contro i tagli ai chilometri TERMOLI. Il segretario regionale Filt-Cgil Cristino Lepore ha tuonato tutta la sua amarezza per la mancata corresponsione degli stipendi al personale Gtm, già minato dalla spada di Damocle della richiesta di mobilità a causa della decurtazione del chilometraggio del servizio urbano a Termoli. “Il Natale si avvicina ed ecco il regalo della
nostra politica regionale, ad oggi ancora riusciamo a capire noi lavoratori Gtm e le nostre famiglie di quali peccati ci siamo macchiati per essere trattati in questo modo, forse i nostri politici sono distratti oppure non è argomentazione che tocca loro visto che non si tratta delle loro famiglie”. A scatenare questa crociata l’avviso affisso in bacheca
giusto ieri dalla direzione aziendale. “Si informa tutto il personale dipendente che non sarà pagato lo stipendio del mese di ottobre a seguito della decurtazione del contributo regionale di esercizio trasferito al Comune di Termoli già dallo scorso mese di agosto. Non appena si arriverà a una definizione del problema o nelle sedi istituzionali, con il Co-
mune di Termoli e con la Regione, o nelle sedi giurisdizionali, che ripristini di nuovo l’erogazione del contributo occorrente a compensare tutti gli oneri in capo alla nostra azienda per garantire il regolare svolgimento del servizio pubblico urbano nel Comune di Termoli questa società provvederà a erogare lo stipendio di ottobre e quelli a venire”
Zuccherificio, speranze nella Sudzucker La società tedesca acquista lo zucchero nello stabilimento molisano. Si punta nuove quote TERMOLI. Proseguono le trattative allo Zuccherificio con l’obiettivo di raggiungere un accordo con la Sudzucker, la società tedesca che acquista lo zucchero prodotto nello stabilimento molisano. Scopo di Fusco & Co è “convincere i tedeschi ad accettare le condizioni poste” e così, si punta ad avere “un riconoscimento per le quote vendute
per fare la prossima campagna”. Dopo gli incontri dei mesi scorsi, quindi, si è tenuta ieri l’ennesima videoconferenza tra l’amministratore unico Francesco Fusco e gli amministratori tedeschi; incontri che avvengono con una certa frequenza, come anche ha inteso specificare lo stesso Fusco che ha aggiunto: “se non facciamo la campagna di que-
st’anno le quote vengono azzerate per cui la necessità è quella di fare almeno un minimo di campagna per mantenere le quote zucchero, vero valore dello stabilimento saccarifero”. Trattativa fondamentale, alla luce dei fatti, e mentre Facciolla e Frattura si stanno spendendo e hanno spiegato ai bieticoltori quali sareb-
bero le altre sovvenzioni che possono arrivare ai produttori delle barbabietole, sia dal Governo che dall’Unione Europea, inclusa la decisione del Ministero sulla questione dei fuori quota, è chiaro che “se ci danno 97 euro a tonnellata, come per la campagna di quest’anno, potremo replicare la produzione, se invece ci daranno di meno dovremmo cedere
più quote zucchero” rispetto a quelle che, eventualmente, resterebbero in Italia, ha inteso precisare l’amministratore. Da attendere quindi le decisioni della Sudzucker che scioglieranno il rebus “delle cifre per stringere un accordo anche con loro”
“Agenzia delle entrate e Polizia Stradale, altri fallimenti” Larinascita contesta l’amministrazione Notarangelo sulle scelte fatte LARINO. “Tra le certezze vi è che il 14 novembre prossimo lo sportello superstite dell’Agenzia delle Entrate, che fino a un anno e mezzo fa era presente a Larino, dedicato alla registrazione degli atti giudiziari, servizio strettamente connesso all’attività del tribunale, chiuderà per essere definitivamente aggregato alla sede di Termoli”. Lo sostiene il movimento Larinascita. “La ragione principale a fondamento della perdita dell’ennesimo servizio pare essere legata alla mancata messa a disposizione di una sede adeguata per ospitare l’ufficio pubblico da parte del Comune di Larino. Tant’è che se per un anno e mezzo lo sportello per la registrazione degli atti giudiziari è rimasto attivo, gli operatori del settore e la cittadinanza lo devono principalmente all’Ordine degli Avvocati e al presidente del tribunale, istituzioni che interagendo con la dirigenza regionale dell’Agenzia delle entrate erano riuscite a supplire al menefreghismo della amministrazione Notarangelo, rappresentando la necessità della permanenza a Larino almeno di un servizio di supporto all’attività del tribunale. Nel mentre l’amministrazione Notarangelo, in effetti, non solo si è disinteressata ad offrire una collocazione stabile per l’ufficio che grazie ad altri veniva concesso, s’è proprio dedicata a tutt’altre faccende. D’altra parte non c’era nulla da distribuire, nessuna opera pubblica, nessun incarico progettuale e poca disponibilità ad accollarsi affitti da capogiro. A rendere ancora più ridicola la posizione di chi oggi amministra, improvvisando e andando avanti a tentativi falliti, ci sono le determinazioni a contrarre n. 639 e 640 del 30.06.2014 con le quali, la prima, a firma del segretario comunale Dott. Falasca, andando a recepire la deliberazione della Giunta Comunale N. 101 del 19.06.2014 il Comune di Larino ha concesso in locazione per un canone di 190 euro al mese, così quantificati dal responsabile lavori pubblici e programmazione ing. Ranellucci, alcuni locali situati all’interno del Palazzo Ducale al Gal Innova Plus s.r.l., mentre con la seconda, a firma del segretario comunale, che recependo la deliberazione della Giunta Comunale N. 93 del 29.05.2014 andava a concedere in locazione per un canone di 52 euro al mese, così quantificati dal responsabile lavori pubblici, alcuni locali situati all’interno dell’ex Carcere di via Cluenzio ad una Agenzia Statale Russa denominata ASI SPB – Agency for Strategic Investments, addetta alla promozione degli investimenti di carattere economico, commerciale, turistico e culturale nella città di San Pietroburgo ed ai rapporti economici internazionali tra la Russia e l’Italia, un accordo per l’apertura della prima filiale europea dell’Agenzia suddetta, che ha chiesto di spostare la sede della propria Agenzia “in un locale di proprietà comunale (Palazzo Ducale o altro Palazzo di simile importanza), data l’importanza strategica ed istituzionale”. Quale, non ancora è dato sapere! Evidentemente, i cittadini larinesi devono tenere in debito conto che chi amministra è di un così alto livello politico e culturale che non si ferma mica con lo sguardo
ai confini locali, regionali o nazionali, arriva fino in Russia! L’amministrazione Notarangelo lo trova adesso il coraggio di fare un’altra passerella a sfondo PD con tanto di onorevoli deputati Leva e Venittelli e l’accompagnamento del consigliere regionale Totaro, per lottare strenuamente contro la chiusura dell’ufficio dell’agenzia dell’entrate? I partiti di centrosinistra, PD, IDV, SEL cosa pensano della fallimentare amministrazione finora emersa dall’operato del progetto la fabbrica delle idee per una Larino migliore? E’ davvero questo il livello politico che riesce ad esprimere la sinistra a Larino? Anche sulla annunciata chiusura della locale stazione della Polizia Stradale, nessuno proferisce parola! Nonostante i grandi annunci per la soluzione che sembrava essere stata individuata presso i locali dell’ex carcere, non si sa perché d’un tratto il
comando di Polizia locale, importante presidio per la pubblica sicurezza, viene a mancare del tutto. Dove è chi amministra, dove sono i partiti mentre questo sta accadendo? Il movimento LARINascita, davanti a tale insipienza ed inettitudine della giunta delle idee, alle quali Larino non merita di essere soggiogata, denuncia ulteriormente i fallimenti dell’amministrazione Notarangelo, la quale, nella confusione più totale, non sembra essere in grado di gestire una situazione che sta vertiginosamente degenerando, tentando almeno di salvaguardare l’esistente, e non riesce a programmare scelte nuove. Dopo queste ultime gravi vicende che penalizzano Larino e il territorio basso molisano, sembra essersi aperta una vera e propria crisi di una maggioranza senza idee, soluzioni, coraggio e conoscenze specifiche. A circa un anno e mezzo dall’inizio del mandato, sarà forse solo il preludio di un crollo totale?
Truffe agli anziani, come combatterle Numerosi gli anziani che hanno affollato la sala per l’incontro con le forze dell’ordine TERMOLI. Si sono seduti lì, tra le sedie, e appoggiati tra i banchi le decine di anziani che hanno scelto di partecipare all’iniziativa ideata dall’assessorato alle Politiche sociali del comune di Termoli e così, con l’obiettivo di contrastare il raggiro e combattere le truffe, ha preso il via la serie di incontri che ha visto la partecipazione dei comandanti del corpo dell’arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nelle persone di Paolo Nichilo e Giuseppe Cristofaro. Gli appuntamenti, suddivisi in quattro date, si svolgeranno presso i centri anziani della città bassomolisana. Nel corso dell’incontro apripista di questa sessione di informazione è stato posto l’accento su un problema che diventa sempre più importante e tra il 2012 e 2013, come specificato da Nichilo, è aumentato dell’8%. Poca, a dire il vero, la casistica in Molise, soprattutto a Termoli anche se si annota la prassi di non denunciare gli eventi, talvolta “per vergogna” e di qui nasce l’invito dei relatori a contattare le forze dell’ordine e di Polizia per scongiurare ogni problema. “Siamo al vostro servizio”, hanno evidenziato più volte Ni-
chilo e Cristofaro, “non preoccupatevi e nel dubbio componete sempre il 112, 113 o 117″. Ad ogni modo, resta il fatto che tutti gli anziani sono chiamati a porre la massima attenzione dinanzi i tanti disonesti che fingendosi “buoni” o operatori di qualsivoglia ente, Enel, aziende del gas, comune, operatori parrocchiali e forze dell’ordine, entrano nelle case e realizzano furti e truffe di ogni tipo. I prossimi incontri avranno luogo domani, 13 novembre, presso il centro anziani di via Sannitica; si replicherà poi il 18 a Santa Maria degli Angeli e il 25 in via Cina.
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Termoli
13 novembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Comune sempre più vuoto In sei anni sono andati in pensione 48 dipendenti. Solo 17 i nuovi assunti TERMOLI. Anche il comune di Termoli, come per gli altri enti locali, è scattato l’obbligo di operare la ricognizione del fabbisogno di personale. Un ente che nel corso degli anni ha perso oltre la metà dei suoi effettivi, quando al fulgore della spesa pubblica contava all’incirca 300 dipendenti.
Solo dal 2011 al 2013 in pensione sono andati 37 impiegati e lavoratori con mansioni diverse e il picco c’è stato proprio nel 2013, con 14 (13 nel 2012 e 10 nel 2011). Le nuove norme in materia di previdenza e quiescenza hanno ridotto drasticamente la possibilità di collocarsi a riposto nell’ambito della pubblica amministrazione, così
come nel lavoro privato, e per questo nel 2014 la proiezione è solo di 3 unità in uscita, 5 ve ne saranno nel 2015 e altre tre nel 2016. Dunque, in sei anni 48 dipendenti di via Sannitica saranno venuti meno alla pianta organica e l’impossibilità di poter applicare un turnover pieno crea senza dubbio
problemi alla macchina comunale, sempre meno pingue nonostante l’affollamento di competenza e la scarsità di risorse. I 37 pensionamenti già maturati hanno fatto risparmiare al Comune di Termoli quasi un milione e 330 mila euro e altri 417 e rotti se ne risparmieranno per gli undici che matureranno in seguito.
Dal 2011 al 2014 sei sono stati i nuovi assunti, per un investimento di poco più di 183mila euro. Dal 2014 al 2016 sono in programma undici assunzioni ulteriori, con la polizia municipale che beneficerà di 6 ingressi, 3 andranno all’Urbanistica e al Demanio e due alla mobilità e all’ambiente.
In Consiglio l’ok per l’assessore Chimisso Le minoranze ne avevano chiesto l’incompatibilità. Accesa discussione anche per l’area San Pietro TERMOLI. Prende il via con la consegna di un ricco plico sulle leggi e le modalità che consentono la ripubblicizzazione dell’acqua da parte di Paolo Marinucci il consiglio comunale dell’11 novembre. Il consigliere in forza a Libera Termoli ha avviato la sua discussione precisando la necessità di dare attuazione al referendum 2011. Nessuna replica dal sindaco Sbrocca e dalla giunta, ma solo il ritiro del plico. Si è poi passato al primo punto in discussione che poneva al voto (22 favorevoli e approvazione) dell’attribuzione a titolo non oneroso dei beni di proprietà statale; ma è subito dopo che gli animi si sono accesi con la discussione del secondo punto all’ordine del giorno che poneva al centro delle discussioni l’autorizzazione alla cessione dell’area (attualmente parcheggio) alle parrocchie di S.S. Pietro e Paolo Apostolo. Illustrando la proposta di delibera, l’assessore con delega all’urbanistica ha illustrato il testo e evidenziato che non ci sarebbe alcun esborso economico da parte dell’amministrazione comunale. A sostenere economicamente i lavori sarebbero fondi Cei a disposizione della Curia vescovile. Il primo a prendere parola è il consigliere Paradisi che ha posto subito in discussione la delibera evidenziando le pecche nella procedura e chiedendo la disponibilità a temporeggiare; della stessa tesi anche Nick Di Michele mentre è più dettagliato l’intervento dell’ex sindaco Di Brino. Critiche serrate dall’esponente di Nuovo centro-
destra alla delibera presentata perchè le proposte “non creerebbero luoghi di aggregazione” ma costituirebbero nell’ampliamento della canonica, pur includendo anche la realizzazione di un parcheggio e un fabbricato ad uso auditorium. Di Brino, inoltre, evidenzia irregolarità e porta all’attenzione il perchè “i fondi siano stati già stanziati dalla Cei nonostante la mancata deliberazione del Comune”. La deliberazione dei fondi da parte della Cei, infatti, obbligherebbe la parrocchia ad avviare i lavori entro il 26 novembre e concluderli entro tre anni. “Una nuova cubatura imporrebbe anche altre cose, come ad esempio spazi verdi e rivalutazioni e queste non sono previste”: è la domanda che si pone di Di Brino e che evidenzia anche il suo non voler partecipare al voto “perchè tutto andrebbe approfondito”. Prende poi la parola il sindaco Sbrocca che ha inteso a precisare: “Qualsiasi cosa non in regola andrà bloccata ma in questa seduta siamo chiamati a deliberare per la cessione dell’area e null’altro. Ci sarà poi l’atto pubblico che definirà il resto”. La cessione gratuita dell’area definita “relitto” è poi passata al voto e, con 16 favorevoli: padre Enzo Ronzitti potrà costruire. Rimandata in commissione, tra le polemiche di Marinucci, la proposta di delibera del quale è primo firmatario e che poneva l’istituzione di un fondo sfratto.
Sull’attivazione del Peba, piano di eliminazione delle barriere architettoniche con primo firmatario lo stesso Marinucci, si è proposto l’avvio del piano nei tempi più stretti possibile perchè il Comune sarebbe in ritardo sul tema. A replcare è Mario Orlando, presidente della IV commissione, il quale ha inteso ricordare che “da sempre consideriamo e discutiamo del tema ed abbiamo già messo in cantiere alcune idee nel programma elettorale”. Prima del voto, parole di rassicurazioni anche da Pino Gallo che evidenzia la “necessità di far partire tutta l’attività per realizzare il piano, a partire dalle rilevazioni” con ovviamente l’esigenza di avere un ottimo rapporto con le associazioni e un confronto con tutti i cittadini. La mozione è stata comunque respinta per alcune richieste contenenti non ritenute “valide” quali i vincoli sulla tempistica di realizzazione e l’attribuzione del 10% dei proventi derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia alla realizzazione di interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. “Dare maggior decoro al corso e al centro interrando i fili”, ma anche rivedere i lavori è la proposta di Daniele Paradisi che, votata dopo un botta e risposta che ha interessato non solo il proponente ma anche Di Brino (con un excursus dei lavori svolti quando ricopriva l’incarico di Sindaco) e Mario Orlando è stata ritirata dopo che, in fase di discussione, si è evidenziato l’im-
pegno a valutare ogni eventuale modifica in quanto “i lavori attualmente in fase di realizzazione fanno parte di deliberati di passate decisioni”. Gli animi più accesi, però, si sono evidenziati durante la discussione della mozione sull’incompatibilità di Maria Chimisso con Nick Di Michele che ha passato in rassegna decine di articoli evidenzianti il doppio ruolo di preside e assessore. Qui subito c’è stata bagarre con animi tesi e caldi che hanno generato proteste e vociare “da mercato” culminati con Francesco Rinaldi che ha chiamato in causa l’Anticorruzione. “Al comune di Foggia e in altre parti d’Italia sono stati rimossi alcuni assessori, perchè a Termoli non accade?”, si è chiesto Rinaldi che ha aggiunto l’interesse nelle prossime ore di porre in essere ogni azione atta alla rimozione degli incarichi conferiti alla Chimisso già nelle prossime ore, interessando anche gli ispettori addetti. Per Di Brino “ci sono molte parti della legge Severino non condivisibili” ma “evidenzio che anche questa ha creato confusione per questo in termini di principio sono contrario a questa mozione”. A difendere la vicesindaco sono stati Mario Orlando, Francesco Di Giovine e Michele Barile i quali hanno riletto decisioni di Miur e Anac che non reputano incompatibile il ruolo della Chimisso. Dal sindaco Sbrocca solo parole di stima per la sua vice che “rinominerebbe anche subto”.
Catalano torna sulla panchina del Termoli calcio Intanto l’ufficialità della presidenza di Francesco Maria Calarco TERMOLI. La societa’ Termoli Calcio 1920 comunica che è stato raggiunto l’accordo con l’allenatore Pasquale Catalano che dopo tre settimane tornerà a sedere sulla panchina dei giallorossi. Pasquale Catalano sarà già presente domani pomeriggio allo stadio Gino Cannarsa per riprendere le sedute di allenamento. La società giallorossa ringrazia per l’impegno profuso fino ad oggi l’allenatore Salvatore Cardamone. Intanto Francesco Maria Calarco ha ufficialmente preso il posto da presidente del Termoli calcio 1920 di un Nicola Cesare che lascia quasi in lacrime ma felice di aver messo in mani sicure e forti un Termoli che punterà sicuramente in alto. Il dottor Calarco ha portato una dirigenza di livello internazionale, qui si punta alla categoria superiore a detto il nuovo presidente, che richiamando le origini laziali ha rimarcato come Roma non si sia fatta in un sol giorno. Così, il nuovo presidente del Termoli Calcio 1920 Francesco Maria Calarco si è presentato in serata ai tifosi. “E’ il giorno più importante della mia vita”, ha detto il nuovo
presidente accompagnato dall’uscente Nicola Cesare che ha fatto gli onori di casa con I dirigenti Pino Nuozzi ed Andrea Di Siena. Calarco ha presentato tutto il nuovo staff che da domani si occuperà delle sorti dei giallorossi. Il ruolo di direttore generale è stato avvidato all’avvocato Vincenzo Drago, dirigente del Coni e presidente della federazione italiana di Kung Fu. Il suo vice è il dottor Diego Recino. Il preparatore atletico sara’ invece Valerio Viero, due volte campione d’europa con il settebello di pallanuoto e con il calcio a 5. Le operazioni di mercato del Termoli Calcio saranno invece curate dall’agente Fifa Angelo Raffaelle Carrella. A completare lo staff è presente anche un nuovo commercialista che ha curato le operazione di passaggio dei giallorossi da Cesare a Calarco. Si tratta della dottoressa Marilena Pagliotta. Durante l’incontro il presidente Francesco Maria Calarco si è soffermato sulle fasi successive che interesseranno il Termoli Calcio dopo il passaggio di consegne. “Sono 25 anni che vivo di sport – ha detto Calarco ai tifosi , questo è un momento importante
della mia vita e sento una forte responsabilità. Perchè ho scelto Termoli? Perchè è una città importante e molto conosciuta anche all’estero. E’ una piazza importante ed è giusto che abbia la possibilità di continuare a crescere. Prendiamo una società dal percorso importante, portiamo
un bagaglio di sport e di scienza, nelle sport contano i risultati. Siamo qui per vincere e cercheremo di raggiungere un obiettivo storico come la Lega Pro. Il nostro progetto partirà dalle fondamenta, e la nostra prima certezza è quella di voler creare una società solida e profes-
sionale. Bisogna programmare per vincere, tutta la città dovrà essere partecipe. E’ una grande opportunità per tutti. La salvezza è una parola bruttissima, si penserà a fare risultati e l’obiettivo sarà quello di vincere le partite con un progetto dalle tappe ben precise. Poi si vedrà”
Il Life Maestrale a Cipro Soddisfazione per l’associazione basso molisana coinvolta nel progetto TERMOLI. L’ 8 e 9 ottobre scorso, si è svolto a Polis, Cipro, il secondo incontro dedicato al progetto europeo di networking dei progetti LIFE Biogeographical Process, mirato alla condivisione di esperienze di progetti LIFE in contesti biogeografici. In particolare l’incontro di Cipro segue il primo incontro a Tessaloniki, Grecia, a Maggio 2013, dedicato ai progetti dedicati agli habitat del Mediterraneo. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi: coste, acque dolci, foreste, formazioni erbacee. Il Molise ha partecipato con il Life Maestrale con la presenza attiva della Prof.ssa Anna Loy dell’Università degli Studi del Molise e il Presidente del consiglio comunale di Campomarino Avv. Paola Cantelmi. I partecipanti provenivano dalla Spagna, Italia, Cipro, Belgio, Portogallo, Francia, Grecia e l’obiettivo delle giornate di studio era: Realizzare le direttive Habitats e Uccelli Mantenere e ripristinare gli ecosistemi e i loro servizi - Aumentare il contributo dell’agricoltura e della gestione forestale per mantenere e migliorare la biodiversità - Assicurare un uso sostenibile delle risorse ittiche - Combattere le specie aliene invasive - Contribuire a invertire la tendenza alla perdità della biodiversità Si è anche discusso sulle principali problematiche emerse nella gestione e realizzazione dei progetti LIFE.
Opinioni
13 novembre 2014
di Gianluca Di Lonardo E’ singolare come un’opera pubblica sia in grado di essere periodicamente al centro dell’attenzione per poi ripiombare nel dimenticatoio. La diga di Chiauci è un argomento da campagna elettorale (sia abruzzese che molisana) ed è la materializzazione di una tipica espressione italiana: un buco nell’acqua. In questo caso il paradosso è rappresentato dal buco, che c’è e purtroppo si vede, e dall’acqua che invece è ormai leggenda. Tra continue promesse e costanti rinvii nel 2015 festeggeremo il trentesimo anniversario dell’inizio dei lavori di una delle opere più attese e dispendiose della regione Molise. Il decreto “Sblocca Italia” varato dal Governo Renzi non prevede altri finanziamenti per ultimare l’invaso, Legambiente invece presenta un documento in cui tra le 101 opere fondamentali per il rilancio nazionale trova spazio proprio il bacino artificiale altomolisano che ad oggi è costato allo Stato circa 154 miliardi di Lire. Cifra davvero esorbitante e totalmente senza controllo, basti pensare che il Consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto ha un passivo che sia aggira intorno ai 22 milioni di Euro, lo dichiarava il Presidente del Collegio dei revisori dei conti Raffaele Felice nell’estate 2013 il quale senza mezzi termini aggiunge che la cifra è destinata a crescere senza controllo: “serve un autorevole e immediato intervento delle competenti autorità, con invito alle forze politiche di Vasto di prenderne visione e collaborare per una soluzione positiva del problema, che riguarda tutti gli agricoltori del territorio, ed essere pronti, con gente nuova e preparata, alla gestione del consorzio anche in considerazione delle nuove sfide da affrontare, per i nuovi compiti che la Regione ha deciso di assegnare ai consorzi e anche per evitare che un domani la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise, se la gestione dell’ente non subirà alcun cambiamento”. E’ importante capire il senso dell’ultima frase, evitare che la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise. Qui infatti si annida l’assurdo. Chiauci è una piccola località della provincia d’Isernia, nonostante ciò il bacino idrico che ha distrutto una cascata naturale senza nessuna valutazione d’impatto ambientale trasformando una vallata in un enorme can-
Tutto quello che gli altri non dicono
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Diga di Chiauci, l’assurdo molisano tiere abbandonato non è di sua competenza. Ce lo ricorda il nome del Consorzio che se ne occupa e lo ribadisce il Dottor Raffaele Felice nel suo intervento. Si aggiunga una notizia delle ultimissime ore, il Cipe ha restituito 5 milioni di Euro al Consorzio di bonifica, finanziamento precedentemente revocato a causa dell’inerzia per l’utilizzo di tale somma da parte dello stesso Consorzio. Il Consigliere abruzzese Camillo D’Alessandro dichiara che tale operazione è fondamentale sotto diversi punti di vista e aggiunge che questi fondi saranno decisivi per ultimare l’incompiuta: “il Governo regionale e’ al lavoro per finanziare ulteriormente le opere a Chiauci e rendere chiaro a tutti che mai piu’ la Regione o gli enti ad essa collegati dovranno rappresen-
tare una zavorra per le esigenze del nostro territorio”. E’ incredibile pensare che il Cipe abbia deciso di restituire il portafogli a chi ha dimostrato in trent’anni di avere le mani bucate e scarsa voglia di fare. A dirlo è la stessa Regione Abruzzo che definisce il Consorzio “una zavorra”, lo fa sia D’Alessandro che Felice nel documento del 2013. Alla luce delle incredibili falle di bilancio e dell’indifferenza con cui i responsabili abruzzesi hanno risposto all’incontro di poche settimane fa organizzato dai Comuni molisani sarebbe il caso che la Regione Molise prendesse effettivamente il controllo dell’opera e invitasse ad un tavolo tecnico realmente utile e costruttivo tutti i Comuni interessati fisicamente dal bacino idrico per un nuovo progetto in grado di por-
Prodotti lattiero caseari, la scommessa del Molise Latte, latticini e formaggi sono storicamente prodotti per i quali il Molise ha sempre avuto una vocazione particolare, grazie alla sua orografia, circa 2.450 dei 4.438 km² del Molise sono occupati da montagne, al suo clima che agevola le colture cerealicole e foraggere, al suo ecosistema che favorisce il pascolo. La produzione mondiale di latte, come riporta Coldiretti Molise, nei primi sette mesi del 2014 continua ad aumentare, sfiorando il +5% su base annua, nello stesso periodo le consegne dei 28 paesi UE sono cresciute del 5,4%. Ma anche l’export di formaggi e latticini italiani è aumentato del 7,7% in volume e +9,8% in valore nel primo semestre 2014; in calo l’import di latte, sia in cisterna (-3,0%) sia confezionato (13,3%). La maggiore disponibilità di materia prima è stata impiegata esclusivamente nella fabbricazione di prodotti stoccabili e fortemente richiesti dal mercato internazionale. L’Italia e lo stesso Molise risultano fortemente importatori di latte e derivati. A livello nazionale, riporta Coldiretti Molise, nei primi sei mesi del 2014, l’Italia ha esportato latte e derivati per 1.236 mln di euro, 316 mln di euro verso i paesi terzi e 920 mln di euro verso l’UE dei 27 stati, mentre ha impor-
tato 1.967 mln di euro di latte e derivati, 36 mln di euro dai paesi terzi e 1.931 mln di euro dall’UE dei 27 stati, con un saldo negativo per il nostro Paese di -730 mln di euro. Pensando alla difficoltà di collegamento e di trasporti delle aree del Molise particolarmente vocate alla produzione zootecnica e lattiero-casearia, ed ai costi di trasporto che incidono particolarmente, rispetto ad altre regioni, sul prezzo dei latticini prodotti in Molise con latte straniero, risulta difficile per il consumatore finale capire perché alcune industrie casearie molisane, invece di investire sul proprio futuro creando filiera e sinergie con gli allevatori locali, continuano con autolesionismo a guardare all’estero per approvvigionarsi. Sicuramente sulle scelte di approvvigionamento, denuncia Coldiretti Molise, un peso non irrilevante hanno la presenza sul mercato dei “semilavorati”. Infatti il consumatore deve tener presente che anche latticini come la mozzarella o il fiordilatte possono aver iniziato la lavorazione molte settimane prima ed aver percorso moltissimi chilometri dopo la prima lavorazione. Per far risorgere certi impasti, infatti, basta trasferire la cagliata congelata o refrigerata in acqua calda, aggiungere sale e, se necessario, un pizzico di acido citrico,
senza alcun finanziamento pubblico
tare a termine le opere fondamentali per il territorio ed il fattivo funzionamento dell’invaso. Opere quali Il disboscamento completo del fondale, la sistemazione delle paratie e dei canali, la realizzazione di un secondo sbarramento di ritenuta in grado di mantenere un livello minimo d’invaso e lo sfruttamento delle condotte per la produzione d’energia. Agli interventi elencati si aggiungerebbero la sistemazione a verde dell’ex area di cava e la L’acqua andrà creazione di un’area per la tutta in Abruzzo grazie fauna lacustre, lavori abbon- a Sblocca Italia dantemente reae all’inerzia lizzabili con i regionale 154 miliardi spesi fino ad oggi ma che non saranno all’ordine del giorno con i 5 milioni appena restituiti e insufficienti perfino a saldare l’ingente debito del Consorzio vastese. Il Consigliere Camillo D’Alessandro si affretta a rassicurare gli abruzzesi garantendo uno stop agli sprechi, ci auguriamo che prima o poi voglia fare altrettanto con i molisani che attendono dal 1985 la fine di un’opera controversa che ad oggi ha lasciato lungo le sue sponde una serie di opere incompiute ed inutilizzabili. La totale assenza di considerazione nei confronti dei molisani che subiscono la violenza di un’opera senza vederne la fine sperata e tanto attesa, la deficitaria gestione dei fondi pubblici e l’assoluta mancanza di un piano di fruibilità dell’invaso portano a pensare che la Regione Molise consideri Chiauci ed il suo lago una sorta di enclave abruzzese costretta ad adempiere al suo compito di enorme cisterna d’acqua per la piana di Vasto, tutto questo mentre il Consorzio di Bonifica rimane al suo posto di comando sperperando le ultime risorse rimaste. Mi auguro che il presidente Paolo Di Laura Frattura decida di mettere fine a questo teatrino durato troppo a lungo e trasformi in realtà ciò che Raffaele Felice teme da oltre un anno, credo che l’Alto Molise sia una risorsa da tutelare e da usare con abilità evitando abusi e danni con progettazioni ormai anacronistiche. Ci auguriamo che il Molise voglia cambiare il corso delle cose quanto prima restituendo ai suoi abitanti ciò che gli spetta da trent’anni: il diritto di poter decidere del proprio destino. Ai posteri l’ardua sentenza.
filare l’impasto ed infine raffreddare e confezionare. Il sistema è molto rapido, il latte fresco potrebbe anche non servire, ed i costi di produzione si abbassano notevolmente, ma anche la qualità del latticino decade. Un palato sensibile avverte che non ha il sapore tipico di fresco, il colore può tendere maggiormente al giallo, da non confondere con il giallognolo delle mozzarelle da latte fresco di mucca al pascolo in montagna, la struttura è meno succosa e, se si usa cagliata conservata da molto tempo, la mozzarella ha più il sapore del formaggio che non di latte fresco. Sull’etichetta sarebbe corretto magari indicare il termine “cagliata” tra gli ingredienti, ma, poiché la legge non obbliga a farlo, raramente questa parola compare in etichetta. Al consumatore, conclude Coldiretti Molise, per il momento ed in attesa di una legge che finalmente obblighi, anche per formaggi e latticini, all’indicazione in etichetta della provenienza del latte utilizzato, non resta che affinare conoscenze e palato, magari consultando il sapore vero presso i piccoli caseifici delle aziende agricole, dove si sente il muggito delle vacche nella stalla poco distante, o presso gli stand di Campagna Amica.
Coldiretti Molise
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