L'allegra spesata

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 245 venerdì 6 novembre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

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L’oscar del giorno a Danilo Leva

spese dei gruppi, a giudizio sabrina De Camillis in queste ore, pessima immagine della politica Ma dei molisani, forse, interessa a qualcuno?

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Danilo Leva. Il parlamentare del Pd, non ha avuto mezzi termini sulla questione della vicenda della casa al mare di Frattura finita per ben tre volte su Le Iene. Ha detto chiaramente ciò che pensa la gente di strada. "Se ritiene che la società che si è interessata della casa ha sbagliato, proceda alla denuncia, diversamente deve lasciare la carica di presidente della Giunta regionale". Un ragionamento che fila come l'olio proprio per l'implicanza che ha la carica politica e istituzionale sulla società molisana.

il Tapiro del giorno a pierpaolo nagni

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. La Regione Molise paga con ritardo e a rate il costo del sistema ferroviario ma pretende che siano gli altri a garantire un servizio decoroso. Diversamente, i vertici dell'azienda ferroviaria dovrebbero dimettersi. Lo stesso accade per il trasporto su gomma dove le imprese attendono gli arretrati e pagamenti puntuali ma anche in questo caso la Regione ritiene di avere ragione. Scusate, ma a questo punto non dovrebbe andare via l'assessore regionale ai Trasporti vista la deficitaria situazione?

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 6 novembre 2015

La provvisorietà è l’unica certezza regionale

FinMolise: provvisorio l’Amministratore unico, provvisorio il direttore generale

Non è una bella immagine per una società regionale che ha un trascorso operativo di tutto riguardo, soprattutto nel portare a segno i compiti e gli affidamenti che la Regione le ha assegnato Che strano un governo regionale che passa per decisionista nelle circostanze in cui intravede per sé un vantaggio politico e d’immagine, che non riesce a designare il direttor generale della FinMolise e, pertanto, si vede costretto ad arrampicarsi sugli specchi per tenere in essere, nella delicatissima funzione, il ragioniere Roberto Fagliarone che della Fin Molise è un dipendente: di ruolo e in possesso – dicono da Palazzo Vitale – dei requisiti di professionalità e competenza in materia creditizia. Una finanziaria regionale con la giusta pretesa di essere uno dei bracci operativi della Regione meglio attrezzato ed efficiente deve pertanto arrancare con la provvisorietà di un incarico che dell’attività creditizia della Spa è certamente

l’asse portante. Tutto ciò senza nulla togliere al ragioniere Fagliarone e alla sua dedizione alla causa

l’intervento di Giovanni Muccio* L’Assessorato regionale alle Politiche dello sviluppo economico, del credito, delle Società partecipate e del Marketing territoriale, da oltre quattro mesi, è privo di una guida politica. Ciò non fa che riflettersi negativamente sul già precario sviluppo del territorio molisano che mai come in questi anni vede il depauperarsi delle attività, senza risoluzioni in positivo delle innumerevoli vertenze. Un Assessorato che rappresenta per ogni regione il cuore pulsante per lo sviluppo di un territorio ed in Molise ancora privo di un assessore che rilanci una realtà in già evidente stato di agonia. Un tema delicato, dunque, su cui non è più possibile fare melina politica. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, come noto, ritiene che tale nomina debba rispondere alla “parità di genere”. Una pura questione di principio, questa, perché qualsiasi nomina che tenga conto di tale principio verrebbe salutata con somma soddisfazione dal Guerriero, sia che riguardi la segretaria regionale del P.D. Micaela Fanelli, sia che riguardi Costanza Carriero dem, o Nunzia Lattanzio unica consigliere regionale eletta nel Centrosinistra, sia che riguardi Sara Ferri, Sel, la più votata in termini percentuali tra le donne del Centrosinistra, sia che riguardi, infine, Tizia Caia, laureata, disoccupata, senza tessera politica… Due sono i principi che spingono il Guerriero Sannita a richiedere la “parità di genere”: quello più prettamente politico-sociale riguarda la presenza delle donne nelle Istituzioni non solo quale questione di rappresentanza di genere ma di qualità della democrazia. Le pari opportunità dovrebbero essere un leit motiv di tutte le politiche regionali, non solo il presidio di un assessorato. Tutte le statistiche, nazionali e internazionali, inoltre, dimostrano

che,però, immaginiamo, preferisca tornarsene al lavoro quotidiano che lo ha reso apprezzato e apprezzabile.

Il nodo pertanto è politico anche se l’approvazione del nuovo statuto sociale “al fine di conformare lo stesso all’evoluzione normativa intervenuta in materia bancaria, nonché, alle recenti disposizioni relative alla vigilanza bancaria” ha preteso del tempo. Né a quanto pare, dopo l’uscita (forzata) di scena di Lorenzo Cancellario, sia stata trovata la quadratura del cerchio. La Fin Molise è senza un consiglio d’amministrazione e sempre provvisoriamente è stata affidata all’Amministratore unico Pasquale Penta, con la precisazione che: “… cesserà automaticamente dalla carica con l’efficacia della modifica statutaria relativa alla composizione dell’organo amministrativo nei termini previsti

dalla Banca d’Italia”. Provvisorio l’Amministratore unico; provvisorio il direttore generale. Non è una bella immagine per una società regionale che ha un trascorso operativo di tutto riguardo, soprattutto nel portare a segno i compiti e gli affidamenti che la Regione, socio unico di riferimento, le ha assegnato. La provvisorietà dovrebbe comunque non andare oltre i due/tre mesi a venire per effetto dell’articolo 16 del nuovo statuto in cui è precisato che: “le modifiche riguardanti il consiglio di amministrazione avranno efficacia con il decorso del 60° giorno dalla data di approvazione dello statuto stesso”. L’approvazione sé avuta da parte dell’assemblea dei soci il 7 ottobre 2015. Quindi…

Possibile lasciare vuoto l’assessorato alle Attività produttive?

che la parità è una cartina di tornasole del grado di sviluppo sociale ed economico e, pertanto, le politiche di genere sono un potente motore di sviluppo e innovazione per l’economia e la società nel suo complesso. L’altro principio è giuridico. A tal riguardo il Movimento ritiene, forse sbagliando, considerato che non è un Giudice, di portare all’attenzione il parere espresso dal Consiglio di Stato, Sezione prima – adunanza di sezione del 16 aprile 2014, Numero Affare 00455/2014. Parere ri-

guardante il quesito posto dal Ministero dell’Interno, in materia di applicazione della legge 23 novembre 2012, n. 215, recante “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli enti locali e nei Consigli regionali”. Nella stessa si ripropone il principio di uguaglianza anche per la legge regionale, che deve rimuovere ogni ostacolo che impedisce la parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica e promuovere la parità di accesso alle cariche elettive. La disposizione costituzionale ha pertanto una portata precettiva, che obbliga la Regione all’adozione di misure antidiscriminatorie, non soltanto sul piano legislativo, ma anche nell’esercizio dei poteri di vigilanza sugli enti locali, In conclusione il Movimento regionale del Guerriero Sannita auspica che il Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, per le motivazione su esposte, proceda subito alla nomina di un assessore al ramo tenendo conto della “parità di genere”. In caso contrario il Guerriero Sannita valuterà la possibilità di ogni azione democratica dovuta al rispetto delle tante donne che non possono accettare un regresso delle loro condizioni per colpa di una politica che non le ritiene fulcro della società. Bisogna impedire che questa politica riporti i diritti indietro di tanti anni, è un nostro dovere nei confronti di chi ci ha preceduto e ha lottato per tali conquiste. *Presidente regionale del Guerriero Sannita


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3 6 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Lo Stato-azienda scarica il Molise Il viceministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, sancisce pubblicamente la marginalità del Molise nelle scelte del governo, seppellendo l’idea che lo Stato sia al servizio del cittadino e non un’azienda qualunque Lo Stato, la politica che dovrebbe governarlo, l’idea che il cittadino debba essere tutelato in quanto tale e non in base a criteri aziendalistici o prettamente economici, vengono demoliti ogni giorno ed ogni giorno di più. Ormai in modo talmente sfacciato e palese da rendere (quasi) difficile organizzare una replica seria, ponderata, lucida senza farsi prendere dalla rabbia e dalla voglia di abbandonare ogni speranza nel futuro di questo Paese e, di conseguenza, di questa Regione. Della necessità, ormai data per superflua, di avere una classe politica di specchiata ed integerrima moralità abbiamo parlato ieri; oggi ci tocca commentare le dichiarazioni rilasciate mercoledì a Campobasso dal viceministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, che, in scioltezza, hanno sancito la fine della Politica come strumento di attenzione e cura dei territori (di ogni territorio) e ci hanno consegnato, con le mani ed i piedi legati, a questo presente cinico e senza alcuna visione strategica e complessiva di progresso. Il viceministro, senza mezzi termini, ha detto che investire nella mobilità ferroviaria regionale in Molise è antieconomico,

perché il la regione subisce la pressione di un progressivo spopolamento : “… ed il governo dovrebbe correre un rischio imprenditoriale notevole.” Un alto rappresentante del governo, quindi, al posto di individuare proprio nelle infrastrutture

la prima leva per migliorare complessivamente le dinamiche di una Regione, e gettare le basi, di conseguenza, per un processo virtuoso di riscatto, dice semplicemente che per noi molisani non vale la pena di investire. Un alto rappresentante del

governo, invece, sarebbe dovuto venire qui a dirci, in un mondo migliore che probabilmente non vedremo mai, che, anche grazie alle pressioni di una classe dirigente regionale di livello, farà l’impossibile per reperire i 120 milioni di euro che servono per elettrificare completamente la tratta per Roma; permettendoci, così, di abb a n d o n a r e novecentesche carrozze diesel, di arrivare nella capitale in tempi più brevi delle attuali tre ore e mezza (quando va tutto bene) e di poter ragionare su una mobilità, anche in termini turistici ma soprattutto di servizio al cittadino (alle migliaia di studenti fuori sede, per esempio), più degna di un paese civile. Invece il viceministro arriva qui, nella Repubblica delle Banane,

a lanciarci lo zuccherino di tre nuovi treni che, a dicembre, saranno impiegati proprio nei collegamenti con Roma, dimenticando di specificare che quei treni saranno acquistati con i soldi delle tasse dei molisani e grazie ad accordi commerciali con Trenitalia che hanno ripreso a funzionare dopo un lungo stop, a causa della morosità della Regione. Il governo non ci regala un bel niente e non investe un euro. Il viceministro viene a dirci di ringraziare il cielo; almeno il Frecciarossa si fermerà a Termoli e che: “Al resto, poi, penseremo.” Brutto destino davvero quello di noi molisani. Incapaci di gestire le nostre risorse; incapaci di rinnovare, negli anni, una classe dirigente che avrebbe potuto sfruttare al meglio gli enormi trasferimenti, che pure in passato ci sono stati, per creare condizioni economiche ed occupazionali in grado di resistere nel tempo; ed incapaci, ora, di comprendere che, senza uno scatto di orgoglio collettivo, la nostra definitiva marginalizzazione rispetto al quadro nazionale sarà presto una amarissima realtà da mandare giù. E la ingoieremo senza neanche aver combattuto.

Inconstituzionalità Irpef, trasmessi gli atti alla Consulta La Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, sez. 2, presieduta dal Dott. Giuseppe Di Nardo e composta dai Giudici Luigi Catelli ed Angelo Marolla, con Ordinanza n. 588/2015, depositata il 5 novembre, ha accolto la richiesta di rimessione degli atti alla Corte Costituzionale, dichiarando rilevante e non manifestamente infondata la questione di illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 86, della legge n. 191/2009 e dell’art. 6,comma 10, del D.Lgs. n. 68/2011, per violazione degli artt. 53, 97 e 24 della Costituzione. La disposizione censurata (Finanziaria 2010) prevede che “l’accertato verificarsi, in sede di verifica annuale (operata dal Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti e Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli di assistenza sanitaria), del mancato raggiungimento degli obiettivi di rientro dal deficit sanitario, comporta, oltre a varie misure (blocco delle assunzioni e del turn-over, divieto di effettuare spese non obbligatorie, decadenza dei direttori generali, nomina del commissario ad acta), l’incremento nelle misure fisse di 0,15 punti percentuali dell’Irap e

La Commissione Tributaria di Campobasso ha accolto le motivazioni poste dall’avvocato Franco Mancini di 0,30 punti percentuali dell’addizionale all’Irpef”. Si tratta, quindi, di una maggiorazione automatica, imposta d’imperio, in deroga alle facoltà concesse alle regioni in tema di riserva di aliquota. In virtù di tale previsione, il Molise è attualmente l’unica regione con addizionale regionale al massimo a causa del disavanzo sanitario, mentre, in passato, anche Calabria e Campania hanno subito lo stesso trattamento. L’avv. Mancini ha visto in questo sistema un vulnus al principio di capacità contributiva, non sussistendo alcun nesso causale tra la capacità economica dei cittadini residenti e l’inadeguatezza dei piani di rientro dal deficit sanitario. La CTP ha ritenuto non infondata tale critica, annotando che non risulta “ragionevole e rispettoso dell’art. 53 Cost., ancorare l’aumento delle addizionali al modo di gestire il servizio sanitario… in tal modo costringendo i cittadini a pagare un maggiore tributo, per la colpa (o il dolo) dei soggetti che lo ammini-

strano, e ad essere, inoltre, penalizzati per le deficienze del servizio ed il maggiore costo dello stesso”. Il Collegio presieduto dal Presidente Di Nardo ha altresì condiviso le doglianze mosse alla legge in relazione all’art. 97 della Costituzione, che detta i principi di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione, essendo, nella circostanza, adottato un criterio del tutto discrezionale, quale il mancato raggiungimento degli obiettivi di rien-

tro, rimesso alla valutazione di Organi Tecnici, senza alcun contraddittorio. Ciò tanto più se si considera che la Pubblica Amministrazione statale partecipa al giudizio tecnico sullo stato di avanzamento del piano di rientro provvedendo anche alla gestione commissariale, “onde è condizionata dalle sue stesse valutazioni, sì che per essa difetta del tutto, quale ente impositore, la condizione di imparzialità nei confronti della Regione controllata”. La Commissione Provinciale ha inoltre fatto proprie le censure rivolte dal professionista ricorrente, che lamentava la violazione del diritto di difesa di cui all’art. 24 Cost., tenuto conto che, nei confronti delle valutazioni dei Tavoli Tecnici, non è

previsto alcun intervento, o comunque possibilità di contestazione, da parte del contribuente inciso dalla maggiorazione dell’aliquota. Richiamando le statuizioni delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione e della Corte di Giustizia in materia di rispetto dei diritti della difesa, la CTP ha osservato come, nella fattispecie, il contribuente non goda nemmeno di un’adeguata tutela indiretta, in quanto la partecipazione dei rappresentanti del governo regionale alle decisioni dei Tavoli Tecnici, non risponde a tale esigenza, non potendo avvertire i limiti e le inadeguatezze di piani che essi stessi hanno formulato ed essendo inoltre interessati a deresponsabilizzarsi, per non esporsi alla impopolarità. La trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale apre uno scenario di grande ed attuale interesse, considerato che, proprio in questi giorni, nel confronto tra il Governo e le Regioni sui temi della sanità, è fonte di serrata polemica l’ipotesi che il programmato blocco delle addizionali riguardi tutte le regioni, tranne quelle in disavanzo sanitario.


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4 6 novembre 2015

Ciò che il turismo religioso è in grado di suggerire e di muovere altrove, nel Molise viene ritenuto forse ampiamente raggiunto con la visita pastorale di Papa Francesco il 5 luglio scorso

Turisticamente siamo il fanalino di coda delle Regioni italiane

Quantunque su basi certamente diverse da quelle utilizzate dall’assessorato al turismo della Sicilia, la Regione avrebbe potuto copiare la “Borsa internazionale del Turismo delle Religioni”. Copiare, mica pensare e studiare. Ma il Molise non dispone di un assessorato regionale al turismo Giubileo alle porte, il Molise rimane beatamente assente ad ogni iniziativa che possa valere un interesse religioso da offrire ai milioni di pellegrini che arriveranno a Roma. Il Molise di Papa Celestino V; il Molise dell’Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturo (un unicum storico-documentale in Europa), non una terra qualsiasi, cui potremmo aggiungere le chiese romaniche di Canneto e di Matrice, la cattedrali di Termoli e di Larino, il santuario di Castelpetroso: un itinerario di rilevante interesse religioso e culturale in un ambiente naturale ancora di rara suggestione e bellezza. Questo Molise possibilmente “giubilare” deve pagare il disinteresse di chi lo amministra e la pesante distrazione che vien riservata alle grandi occasioni, che in ogni altro luogo diverso dal nostro, percepite nella loro grandezza e spessore, danno vita ad un fermento d’idee, di pro-

Nel mese di settembre, complessivamente in Italia, sono state autorizzate circa 61 milioni di ore di cassa integrazione (di cui 30,6 milioni di straordinaria, 17,8 milioni di ordinaria e oltre 12 milioni di deroga), che equivalgono ad una stima di 375 mila posti di lavoro salvaguardati. Rispetto allo stesso mese del 2014, c’è stata una contrazione di ore autorizzate (-38,1%) che ha investito indistintamente le 3 gestioni e le 3 macro aree Nord, Centro e Sud del Paese. La richiesta di cassa integrazione diminuisce in tutti i principali settori produttivi. A livello regionale, a fronte di una diminuzione generalizzata della cassa integrazione, in Molise (come in Alto Adige e, in misura molto inferiore, in Abruzzo) si è registrato un aumento: più 47,1%. Nel settembre dell’anno passato erano state autorizzate 210.436 ore, nel settembre passato da poche settimane da noi

poste, di opere, d’iniziative. Giusto come ha fatto l’assessorato regionale al turismo della Sicilia che per dare la misura dell’impegno affrontato, ha messo in rete ed ha spettacolarizzato la prima “Borsa internazionale del Turismo delle Religioni”, nonché “La Settimana della Musica Sacra” nella maestosa cattedrale di Monreale. Ciò

per promuovere il turismo religioso-naturalistico come segmento significativo per il sistema turistico siciliano, e diverse azioni finalizzate a strutturare un’offerta qualificata da mettere sul mercato mondiale. La Borsa intenzionale del Turismo delle Religioni ha avuto una lunga fase d’ideazione e di preparazione che l’assessorato

al turismo siciliano, avendo piena coscienza dell’importanza dell’iniziativa, e volendosi attribuire un autonomo quanto meritato riconoscimento, ha saggiamente e generosamente messo in rete passo dietro passo. Volendo, chiunque altro assessorato regionale al turismo avrebbe potuto prendere spunto e, potendo, installare una iniziativa uguale. Da queste colonne abbiano segnalato il caso agli amministratori regionali, confidando in un loro improvviso risveglio, la comodità di copiare e, quantunque su basi certamente diverse da quelle siciliane, immaginare una iniziativa turistica collegata ai valori religiosi e al Giubileo. Copiare, mica pensare o studiare. Ma il Molise non dispone di un assessorato regionale al turismo. Ha solo un consigliere delegato alla materia che non ha trovato di meglio per viaggiare dentro e fuori i confini regionali, e

per rimpinzarsi alle feste patronali. Per cui il suggerimento è andato a vuoto e con esso anche l’idea di copiare e di mettere in atto un progetto. L’assenza istituzionale è tragica (per ciò che lascia per strada) e comica (per gli interpreti e per come si manifesta). Ciò che il turismo religioso è in grado di suggerire e di muovere altrove, soprattutto in concomitanza del Giubileo, nel Molise viene ritenuto forse ampiamente raggiunto con la visita pastorale di Papa Francesco il 5 luglio 2014, le cui tracce residue sono la targhetta commemorativa a ridosso della curva Sud dell’ex Romagnoli e lo striscione di benvenuto dell’Unitalsi sulla fiancata del capannone dell’ex Sam. Si dice che chi si contenta goda. Sarà. Intanto, turisticamente siamo il fanalino di coda delle regioni italiane. Dardo

“Solo in Molise aumentano le ore di cassa integrazione” La denuncia è della segretaria della Uil, Tecla Boccardo sono state autorizzate 309.488 ore di cassa integrazione dei diversi tipi (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si possono stimare in 1.821 lavoratori: il 50 % in più rispetto ad un anno fa. Nei primi 9 mesi del 2015, sono state richieste complessivamente dalle aziende circa 518 milioni di ore di CIG (296 milioni di ore di CIG Straordinaria, oltre 151 milioni di ore di CIG ordinaria e 70,4 milioni di CIG in Deroga), con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2014 del 32%. In questo caso, paragonando fra loro i nove primi mesi dell’anno, il Molise segna un calo del 42,6 % (come, d’altra parte tutte le regioni con la sola eccezione d e l l ’ U m b r i a ) . “Sono questi dati nazionali che potrebbero fornire rassicurazioni in

Con una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro ed indirizzata all’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Molise Pierpaolo Nagni, l’ACEM ha sollecitato ieri mattina l’emanazione immediata di un bando che dia sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa con la formula dell’housing sociale o strumenti similari,

tema di ripresa – commenta Tecla Boccardo, segretario generale della UIL molisana – ma è bene osservare che, purtroppo, non vi è convergenza con i dati generali dell’occu-

pazione: proprio nel mese di settembre in Italia si segnala, infatti, un arretramento in termini di persone occupate. Se la riduzione dell’utilizzo di questo ammortizzatore non

è accompagnato dalla crescita dell’occupazione reale, potrebbe segnalarsi che il calo sia dovuto, anche, ad altri fattori: superamento dei mesi autorizzabili per integrazione ordinaria o speciale, radicale riduzione della cassa in deroga per mancanza di risorse e per la limitazione a 5 mesi del periodo autorizzabile nell’anno.” “Nei prossimi mesi entrerà a pieno regime il nuovo sistema di Cassa Integrazione innovato dal cosiddetto Jobs Act, con la riduzione sostanziale della durata temporale” continua Boccardo “questo non può non preoccupare in un quadro economico che, pur con una leggerissima ripresina (che da qualche parte si avverte e da noi stento a percepire) non fa sperare in una rapida crescita e stabilità occupazionale.”

L’Acem alla Regione: “E il bando housing sociale?” stigmatizzando l’inerzia totale della Regione sull’argomento, visto che l’ultimo incontro si è avuto il 9 aprile e che da allora sono trascorsi ben sette mesi senza sviluppi significativi, nonostante l’urgenza di attivarsi più

volte rappresentata. “Il fabbisogno di case in edilizia convenzionata è molto alto – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro - ed un intervento diretto della Regione per sostenere le fami-

glie, favorirebbe l’assorbimento dell’invenduto esistente e darebbe immediata liquidità alle imprese in difficoltà che ne hanno estrema necessità, ma non si può perdere ulteriore tempo”.


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5 6 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Facciolla, le istituzioni non sono barzellette”

l’intervento di DaniloLeva*

rale che io non ho mai travalicato in tutta la mia esperienza istituzionale, data la mia formazione culturale e professionale. Il tema, caro Vittorino è squisitamente politico. È o no una questione di opportunità che il presidente della Giunta regionale invochi a gran voce la punizione dei responsabili di quelle condotte? Pensi che dato il ruolo e la funzione che ricopre ha il dovere come te e tutti noi di non

Ho letto stamattina che Vittorino Facciolla ha commentato il mio post di ieri sulla vicenda andata in onda alle iene definendolo disgustoso. Vorrei precisare quanto segue. Io non ho mai parlato di colpevolezza oppure di piano giudiziario. Evidentemente l’attuale governo regionale è abituato a fare politica attraverso gli avvocati ma io no. C’è una linea di confine invalicabile tra giudizio penale e giudizio mo-

La consulente dei ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Salute, Beatrice Lorenzin, ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Letta, Sabrina De Camillis è stata rinviata a giudizio dal gup del tribunale di Campobasso Maria Libera Rinaldi con l’accusa di peculato. La De Camillis, esponente del Nuovo Centrodestra, sarà processata (prima udienza il 3 febbraio) in seguito all’inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari alla Regione Molise nella legislatura 2006-2011, inchiesta che l’ha coinvolta per il periodo durante il quale è stata consigliere regionale. All’ex sottosegretario vengono contestate spese per 30mila euro. Nella lista finita agli atti ci sono, oltre a decine

trasformare in una barzelletta le istituzioni che rappresenta? È o no una questione di credibilità di un intero territorio? Un po’ come con la vicenda dei portaborse dell’epoca, quando sinceramente non facemmo proprio una bella figura. Ecco si chiama stile di governo, modo di vivere le istituzioni che viene prima di tanti programmi e di tante parole *Parlamentare Pd

La De Camillis a giudizio per le spese ritenute non giustificate del gruppo di pasti in vari ristoranti, caffè e aperitivi al bar, anche l’acquisto di bibite, liquori, ricariche telefoniche per utenze private, manifesti funebri, sgrassante per lavastoviglie, un asciugacapelli, un televisore, crostini, crackers, panna, zucchero, biscotti, birre, olive, mele, bresaola. profumi per la casa. In lista infine anche l’acquisto di 60 copie di un libro di Fabrizio Cicchitto. Gli avvocati: ‘Nessun reato’ – Gli avvocati difensori dell’ex sottosegretario, Arturo Messere e

Paolo Lanese, affilano le armi in vista del processo. “In questa vicenda non c’è reato – sottolinea Messere -, la De Camillis non si è appropriata di nulla e comunque ci sono già state archiviazioni impostate sulle stesse situazioni contestate alla nostra assistita, quali pranzi o viaggi a Roma. A me pare che l’azione penale debba essere esercitata, come dice la nostra Costituzione, in modo obbligatorio e non discrezionale”. (ANSA)

Il Commissario dell’Egam Mauro Di Muzio ha chiesto due dipendenti di categoria D alla Regione

La Regione ha fretta di avere il dominio delle risorse idriche e di ridurre le amministrazioni locali a mere esecutrici di linee d’indirizzo prefissate L’acqua non a caso ha soppiantato il petrolio come fonte di guadagno per le grandi società della speculazione internazionale Per il momento, al commissario straordinario dell’Ente di gestione dell’ambito Molise per il servizio idrico integrato (Egam), Mauro Di Muzio, occorrono due dipendenti regionali di categoria “D”. Dovrebbe prenderli dal Servizio idrico integrato dell’Area Quarta della Regione ovvero, “subordinatamente ed alternativamente, anche da altri Servizi della medesima Area”. A tale scopo, nei giorni scorsi è stato pubblicato l’avviso interno e chi, tra i dipendenti con qualifica direttiva, ha interesse ad essere distaccato all’Egam, dovrà manifestarlo tempo 15 giorni. La Regione ha fretta: tutto a tambur battente, mentre sull’Egam continua la pioggia di critiche e sono in piedi anche i ricorsi al Tar sulla legittimità delle procedure che hanno portato alla costituzione di questo che viene maggioritariamente considerato un carrozzone politico/clientelare, i cui effetti deleteri si riverseranno sugli utenti molisani che, con l’introduzione della tariffa unica, pagheranno l’acqua molto più di quanto la pagano attualmente. La battaglia del sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso continua, per nulla in-

timorito (il sindaco) dal modo arrogante con cui ottiene risposta alle domande sulla ragione vera, che ha indotto l’amministrazione regionale a creare l’Egam, ad aprire la porta alla privatizzazione e alla commercializzazione dell’acqua, alla formazione di un ente (l’Egam) e di una società (quella di gestione) che costituiranno un rilevantissimo costo aggiuntivo al peso economico delle bollette che arriveranno. Il ginepraio delle posizioni tra le parti in causa (la Re-

gione e le amministrazioni locali recalcitranti), delle condizioni amministrative, delle procedure ancora sotto giudizio, dell’organizzazione e dell’opposizione all’Egam, ha una chiara matrice politica, determinata dalla volontà della Regione di assumere le redini dell’adduzione e della distribuzione dell’acqua con la evidente riserva mentale di allinearsi alla politica nazionale sul destino e sull’uso delle risorse idriche annunciata largamente su basi priva-

tistiche e commerciali. L’acqua non a caso ha soppiantato il petrolio come fonte di guadagno tra le grandi società della speculazione internazionale. Il Molise, particolarmente ricco d’acqua da cui, purtroppo, per carenza di coscienza amministrativa e di capacità gestionale (la percentuale delle perdite dalle reti di distribuzione è gigantesca), non riesce a ricavare alcun vantaggio (cediamo acqua alla Puglia e alla Campania quasi gratis), né ad assicurare un servizio

adeguato agli utenti, nel cotesto nazionale potrebbe diventare un obiettivo di particolare interesse. La partita si prefigura pertanto su scenari ben diversi da quelli locali, e la Regione vuole avere per sé ampia possibilità di manovra. L’Egam, con la regia regionale, dovrebbe pertanto diventare lo strumento per avere dell’acqua il dominio, e per ridurre le amministrazioni locali a mere esecutrici di linee d’indirizzo prefissate. Frattanto il Commissario per la gestione dell’Ente di governo dell’ambito del Molise per il servizio idrico integrato (Egam) ha chiesto 2 dipendenti regionali di categoria “D”, da distaccare in utilizzazione, anche part – time, con le seguenti caratteristiche:1 dipendente regionale, categoria “D”, con profilo “amministrativo contabile”, con diploma o laurea ad indirizzo giuridico - economico; 1 dipendente regionale, categoria “D”, con profilo “tecnico amministrativo”, con diploma o laurea ad indirizzo ingegneristico - architettonico – scientifico. La torre di Babele fu costruita un mattone alla volta. Dardo


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Campobasso

6 novembre 2015

Ortaggi sequestrati e donati ai poveri L’azione da parte della Polizia municipale di Campobasso. Il tutto è andato alla Casa degli Angeli CAMPOBASSO. Azione di sequestro di prodotti ortofrutticoli da parte degli agenti della Polizia Municipale, in ottemperanza all’ordinanza sindacale 23 del 2014, con la quale è stato “il divieto commercio al dettaglio su aree pubbliche in forma itinerante mediante vendita di prodotti ortofrutticoli, in zona non consentita”. Ovvero, nelle zone considerate centrali del capoluogo molisano. Il maresciallo Domenico Di Tota, il luogotenente Libero Romano e

l’agente Agostino Maffei, durante la mattina di martedì 3 novembre 2015,

nel consueto giro di perlustrazione e controllo della città, in via Puglia, una delle zone dove non è consentita la vendita itinerante di prodotti ortofrutticoli, hanno provveduto a identificare il venditore, un trentacinquenne proveniente dalla Puglia, sequestrandone la

merce in vendita. Le diverse cassette di uva bianca, mandarini, mele, kaki e finocchi sono state, in prima istanza, sequestrate e trasferite in custodia nei locali della Polizia Municipale di Campobasso, dove è stato deciso di devolvere la merce confiscata alla Casa degli Angeli. “L’attività della Polizia Municipale di Campobasso – ha dichiarato l’assessore al ramo, Salvatore Colagiovanni – va avanti, senza sosta, tutti i giorni.

Un lavoro di squadra, teso ad assicurare il rispetto delle norme nel capoluogo molisano. Gli agenti non sono solo coloro che irrogano le multe agli automobilisti indisciplinati, ma sono coloro che contribuiscono a mantenere l’ordine in città, secondo quanto prescritto a tal fine. In questo caso è stato deciso di devolvere la merce sequestrata alla ‘Casa degli Angeli’. Un’azione che dimostra come su questo luogo siano concentrate le nostre attenzioni”.

“Basta con il volantinaggio selvaggio” L’assessore Colagiovanni ribadisce la necessità del rispetto dell’ordinanza Volantini sotto i tergicristalli delle automobili, affissioni non autorizzate, rilascio di depliant e altro materiale cartaceo pubblicitario per terra davanti ai portoni: a Campobasso, già da qualche mese, vige il divieto della diffusione pubblicitaria cartacea, secondo tali metodologie. “La città di Campobasso deve essere pulita e ordinata: questi erano tra gli obiettivi che l’assise comunale si era prefissata quando ha votato all’unanimità, dopo il via libera della Commissione bilancio, la modifica del regolamento cittadino sulla pubblicità e la pubblica affissione. Per non parlare – ha affermato l’assessore alla Polizia Municipale, Salvatore Colagiovanni – dei problemi riscontrati negli ultimi anni, conseguenza del rilascio per terra dei volantini ritenuti inutili, soprattutto, dagli automobilisti. Tombini ostruiti, strade allagate in occasioni di piogge e aggravio di costi per l’amministrazione comunale per disostruirli dai cumuli di volantini, al fine di garantire nuovamente l’igiene urbana. Andare in giro per il capoluogo

e trovare migliaia di volantini, come avveniva tempo fa, rappresenta una forma di degrado urbano. Le strade, i marciapiedi, i muri puliti sono il bigliettino da visita di una città e noi dobbiamo contribuire a rendere accogliente Campobasso”. “Da domani, venerdì 6 novembre 2015, ci sarà la tolleranza zero. Gli agenti della Polizia Municipale perlustreranno la

città – ha proseguito l’assessore Colagiovanni – e irrogheranno le sanzioni amministrative a coloro che si renderanno protagonisti di comportamenti ‘contra legem’. Il rispetto di tali norme, si badi bene, è già in vigore da alcuni mesi – sottolinea Colagiovanni – però ho preferito, con questa nota stampa, ricordare questo regolamento. Sono il primo a essere dispiaciuto quando siamo costretti a sanzionare un cittadino, però, non si può più andare avanti con questo cumulo di carte, che si trovano sulle auto, sui muri dei palazzi, vicino ai pali della luce e dei segnali stradali, davanti ai bar e dinanzi ai portoni delle abitazioni. Fermo restando, che la pubblicità non verrà meno, perché sarà possibile farla negli spazi appositamente predisposti: nelle cassette postali o in quelle condominiali e a mano”. “Sono certo – ha concluso Colagiovanni – che in breve tempo entrerà nella coscienza civica di tutti, imprenditori che pubblicizzano, ditte che si occupano delle pubblicità e dei cittadini, la ‘forma mentis’ di volere a tutti i costi una città pulita”.

Su e giù: si aprono le iscrizioni all’edizione quarantadue. Quarantadue edizioni. La Su e giù torna a investire di giallo e blu la città di Campobasso. La manifestazione sportiva più importante della Regione dà appuntamento a tutti domenica 15 novembre, partenza da piazza della Vittoria alle ore 10:30. Il Gruppo Sportivo Virtus, che organizza la manifestazione con il patrocinio del Comune di Campobasso, della Provincia di Campobasso e dell’Assessorato allo Sport della Regione Molise, ha legato questa edizione al tema delle tradizioni: sarà una festa nella festa, una combinazione di colori e folklori, di musiche e costumi. Dal 7 novembre sarà possibile iscriversi presso numerosi punti di accettazione (consultabili sul sito www.gsvirtus.it): ALTA FEDELTA’ - Via Elena, 32 – CB; CENTO CARATI – Via Isernia, 42 – CB; Barberia “TOCCO CLASSICO” – Via Monte Grappa – CB; BICI SPORT – Via Tiberio, 48/50 – CB; CROCE AZZURRA MOLISANA –Via Garibaldi, 10/c – CB; Palestra AZZURRA – Via Garibaldi, 172/178 –

CB; Tavola calda SARNI – c/o Centro del Molise – C.da Colle delle Api – CB; Ipermercato OASI – Via Insorti d’Ungheria – CB; Area di servizio AGIP – Via XXIV Maggio – CB; MAESTRO SPORT – Via Mazzini, 107 – CB; WHIRLPOOL – Piazza Molise, 84/86 – CB; BIBLIOMEDIATECA Comunale – Via Alfieri, snc – CB; Ipermercato

CONAD - c/o Centro del Molise – C.da Colle delle Api – CB; PAST..ICCI CELIACI – Via Trombetta (Parco dei pini), 5/S – CB; Edicola – Piazza Molise – CB. C’è, inoltre, anche la possibilità di farlo on line su PRIMONUMERO, all’indirizzo www.primonumero.com. Come ogni anno, ad ogni partecipante verranno consegnati, all’ar-

rivo, la bellissima medaglia disegnata dal Maestro Domenico Fratianni e il pacco gara, ricco di prodotti tipici forniti dalle aziende che hanno voluto far sentire il proprio appoggio agli organizzatori. Tra le novità di quest’edizione, il contest fotografico promosso dal settore Turismo del Comune di Campobasso: su Instagram tramite

l’hashtag #campobassosuegiù si potranno condividere tutti i momenti dell’evento che ritroveremo nell’album “Campobasso Su e Giù”, sezione Foto dell’App “Campobasso”. E non mancheranno i soggetti da immortalare! Negli attimi che precederanno la partenza, infatti, il Corso sarà animato dalle coreografie provenienti da ogni angolo della Regione: le Ndocce e le campane di Agnone, le Traglie di Jelsi, Il Diavolo di Tufara, gli zampognari di San Polo Matese, ed ancora la Polifonica Monforte di Campobasso, i Mattacchini di Mirabello vivacizzeranno l’atmosfera già carica della consueta elettricità, regalando un evento unico ed inedito all’insegna delle Tradizione molisane, mentre i gruppi rock movimenteranno gli angoli più caratteristici del centro storico. Appuntamento allora al 15 novembre a tutti protagonisti della Su e giù, “Sui sentieri del tempo”! Serena Palladino


Campobasso

7 6 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Succede nel paese dove i gufi sono sempre pronti a impartire lezioni di calcio

Che la maglia col “10” vada sulle spalle di un talento A Castelfidardo ha fasciato il corpo del gregario Bontà, un vero sacrilegio di Gennaro Ventresca Il MOLISE è un buco nero che brucia denaro dello Stato. Come dar torto a chi ha scritto questo assioma. Di denaro pubblico ne abbiamo fatto autentici falò, noi molisani. Anche nel mondo dei calci d’angolo. Per la gioia di molti, ma non di tutti. Visto che di gufi, sotto la distesa del Monforte, ce ne sono più di quanto si pensi. Il calcio è stato da sempre il nostro pane quotidiano. Non c’è stato giorno che in strada, al bar, tra i banchi di scuola e nei posti di lavoro non ci sia scappata la domanda sulla squadra del nostro cuore. Campobasso e il Campobasso sono stati sempre la stessa cosa. Cioè una piccola cosa. Fatta qualche debita eccezione, per l’una (la città) e l’altra (la squadra con le bluse rossoblù). Comunque sia siamo andati avanti sempre a braccetto. Tenendoci spesso anche per mano. I più incalliti hanno patito le pene di quattro radiazioni, mentre gli altri gli opportunisti- si sono ben guardati dal farsi vedere nei giorni dispari. Semmai si sono messi in cattedra per spiegare agli astanti quale doveva essere il percorso da seguire, per non finire contro gli scogli. C’erano invece quasi tutti quel ma-

gico e rigido pomeriggio contro la Juventus. Non si sono fatti attendere neppure nel giorno (caldo) di Campobasso-Pro Vasto che sancì il ritorno in C2 della squadra dell’Adelmo. Campobasso a menù fisso: tutti a tavola quando si vince, e nelle rispettive tane nei momenti cupi. Siamo fatti così noi campobassani. Forse si comportano così anche gli altri tifosi. Non certo quelli del River

Plate che hanno riempito lo stadio sino all’ultima partita, nonostante la retrocessione in Seconda Divisione. *** NUMERO 10. Vale a dire il più impegnativo. Chi lo porta significa che è il migliore, il talentuoso per eccellenza. Con qualche eccezione. C’è stato un momento che nel mio Milan squadernato degli ultimi tempi la maglia che fu di Gullit e di Rivera

abbia fasciato il corpo muscoloso e scuro di Boateng. Uno di quelli a cui sarebbe stato meglio un bel 4, non solo in pagella, ma sulla maglia. Essendo quel giocatore un cursore, un combattente nato, con piccole tracce di talento. Di peggio mi è toccato vedere domenica scorsa a Castelfidardo, dove in pratica si è conclusa, per colpa della quinta sconfitta di stagione, la breve e urticante esperienza del mi-

ster di Tortoreto. Tanto per non farsi mancare niente lo stravagante allenatore dei nostri ragazzi ha assegnato la maglia col 10 a Bontà, un ragazzo volitivo quanto scialbo sul piano tecnico. Bruno Pinna, sia pur a chissà quanti chilometri di distanza, sé sentito bollire il sangue; ha provato un senso di nausea Cecè De Matteis; ha fatto un paio di rumorosi giri nella bara Guido Biondi. Voglio sperare che Massimiliano Favo che ha appena preso il posto di Cappellacci non ricada nel medesimo errore. Il 10 è il 10, cioè roba da gioielleria, non bijotteria. Vi posso assicurare che nel commentare a Molise tv la partita marchigiana ,dei rossoblù, oltre al dolore che ho provato per la nuova battuta d’arresto dei nostri, ho avvertito l’orticaria ogni volta che il cameraman inquadrava Bontà, con il 10 sulle spalle. Niente di personale con Bontà, naturalmente. Ma, per favore, rispettiamo almeno le regole più elementari del mondo dei calci d’angolo. Pur non avendo talenti puri vestirebbe meglio a Fiore che tra l’altro è anche mancino. Ma non sarebbe male restituirla a Giuseppe Todino che l’ha onorata con squillanti prestazioni e gol d’autore lo scorso campionato, arricchendola anche col bracciale di capitano.

Il bersaglio facile di Cappellacci di sergio genovese Le cronache calcistiche dei piani alti catturano spazi che le testate di lignaggio dedicano con una frequenza sconcertante al Presidente della FIGC Tavecchio che rappresenta l’emblema della fine che ha fatto la dirigenza sportiva nell’ultimo ventennio. Tra scandali e imbrogli si è capito che la pertinenza con la opacità e la mediocrità del proprio essere era ed è la virtù migliore per arrivare in alto. Se si scoperchiassero le pentole delle strutture periferiche resteremmo ( fingendo) tutti a bocca aperta nella conoscenza di un mondo parallelo che è lontano anni luce dai veri valori dello sport spesso rappresentati da falsi poeti che declamano di pregio ma che nelle storie vere fanno altro. Così va il mondo: i riflettori ai venditori di fumo e agli imbroglioni, l’oblio alle persone che tentano di rincorrere la sostanza. Ma veniamo al tema. L’allenatore Cappellacci al quale, tempo fa, rimproverai il modo di presentarsi su un campo di allenamento, è stato esonerato. Sin qui niente di sorprendente, i risultati scadenti ne hanno favorito il provvedimento. Quanta brace però covava sotto la cenere. Tutti i giornalisti locali, salvo eccezioni, si sono scatenati come in un gesto liberatorio per metterne in risalto i molteplici punti deboli con un astio che in alcuni casi riusciva ad intaccare anche gli aspetti personali e non sportivi. La veemenza con cui tanti si sono scagliati mette ancora una volta in evidenza che non guariremo mai dalle debolezze che ci fanno forti quando gli altri sono in disgrazia. Mi piacerebbe solo verificare al contrario cosa si proverebbe! Le colpe di Cappellacci dovrebbero riportarci ai risultati sportivi e non al suo stile di relazione poiché ognuno ha i suoi pregi e i suoi di-

fetti. O forse vogliamo addebitare all’ex allenatore il demerito che non si sia saputo vendere mantenendo un profilo di coerenza? Questa storia che un allenatore piace se ascolta qualche consiglio è vecchia e ritrita, sarebbe ora di fare un passo avanti. Ma in un eccesso di paraculismo mi è sembrato di capire che anche i dirigenti che lo avevano scelto, per in-

graziarsi il resto incazzato della truppa, abbiano fatto un passo indietro per adeguarsi al coro dei lamenti e dei pentimenti. Insomma il festival delle ipocrisie per affossare il disgraziato e salvare se stessi. Bell’esempio di valore sportivo da trasmettere ai nostri ragazzi. Il calcio, che gioia, ci regala sempre pillole di vita vera e meschina.





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Isernia

6 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Al “Veneziale” si blocca ortopedia Il direttore dell’Unità costretto a sospendere le attività ambulatoriali di Pietro Tonti Malasanità. Mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi questa mattina informava gli italiani affermando: “Nessun taglio alla Sanità, la matematica non è un’opinione” … sembra ingiusto e mi arrabbio perché non è vero, non ci sono tagli ma ogni anno c’è un miliardo in più”. Presso l’ospedale F. Veneziale di Isernia, nella stessa ora, 35 pazienti che avevano pagato il ticket per la visita ortopedica erano costretti a ritornare alle loro case carichi di meraviglia e senza sapere cosa fare. Il foglio A4 affisso a firma del Direttore dell’U.O.C. di Ortopedia e

Traumatologia Dr. Enzo Bianchi sconfessava palesemente le affermazioni di Renzi. Il contenuto è emblematico: “Si porta a conoscenza che a causa della grave carenza di personale infermieristico l’ambulatorio di Ortopedia è sospeso”. Nemmeno l’accenno a cosa fare e per quanto tempo i cittadini dovranno attendere per avere diritto alla visita. Specchio dei tempi e di una sanità che oramai non riesce più a garantire nei nostri nosocomi i livelli elementari di assistenza (L.E.A.). La verità è che siamo messi davvero male. Nel reparto di Ortopedia di Isernia, se un vecchietto arriva con il femore rotto e, secondo protocollo bi-

sognerebbe intervenire chirurgicamente entro le 24 ore, se va di lusso si riesce ad operarlo entro 5 giorni dal ricovero, con sofferenze inimmaginabili per i pazienti, per il dolore e con grave rischio di calcificazione delle ossa. Nonostante l’eccellenza del reparto affidato ad ortopedici di chiara fama, vi sono delle criticità insopportabili, da parte del personale medico, come la carenza di infermieri ed anestesisti ad orario limitato. Per cui risulta impossibile adeguarsi agli standard di protocollo, tutto in danno ai pazienti. E siamo solo all’inizio… i tagli riguardano tutti i reparti, non solo al-

l’ospedale di Isernia. L’allarme lanciato dall’ordine dei medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia Pentra di qualche giorno fa, sta affermandosi nella pratica quotidianamente. L’assistenza sanitaria negli ospedali è a rischio.

A Renzi arriverà questo messaggio attraverso i nostri referenti parlamentari, o continuerà a lanciare proclami distanti anni luce dalla reale situazione sanitaria regionale e nazionale? (da FuturoMolise).

Domani riapre la Statale 85? A Sesto Campano tutto pronto per la ripresa della circolazione stradale SESTO CAMPANO. Luigi Paolone, Sindaco di Sesto Campano: “Se i Vigili del Fuoco daranno l’assenso, sabato 7 novembre ultimata la messa in sicurezza della parte nord della frana e quindi dell’enorme masso potrebbero riaprire al traffico la Statale 85 Venafrana e la Variante Sud di Venafro. Mai lavori sono risultati più celeri”. Una buona e bella notizia. Esattamente quella che tutti attendevano da settimane perché finissero pericoli, danni e problemi : in primis gli abitanti della frazione Taverna di Sesto Campano, dove causa le piogge torrenziali si era mossa dalla sovrastante collina la pericolosa frana arrivata a lambire abitazioni ed attività commerciali e che aveva procurato la chiusura al traffico della Statale 85 Venafrana e conseguentemente della Varante Sud di Venafro, i commercianti di Taverna e dell’85 rimasti di colpo senza clienti, gli stessi residenti della pianura di Sesto a loro volta in difficoltà per la chiusura della statale, cittadini e commercianti di Venafro tornati di colpo indietro di decenni causa l’intenso traffico interregionale all’interno dell’abitato e

gli stessi autotrenisti ed automobilisti in transito sulla direttrice Tirreno/Adriatico perché costretti a lunghe deviazioni e alle inadatte strade venafrane con conseguenti file e perdite di tempo. La bella notizia per tutti costoro la da il Sindaco di Sesto Campano, Luigi Paolone : “Se i Vigili del Fuoco di Isernia daranno l’assenso

-spiega il primo cittadino- sabato 7 novembre, ultimati gl’interventi di messa in sicurezza della parte nord della frana e quindi dell’enorme masso lì presente, potrebbe riaprire al traffico la Statale 85 Venafrana e conseguentemente la Variante Sud di Venafro, ponendo così termine ai tanti problemi creatisi in queste ultime settimane. In effetti si sta

Anche Isernia punta sulla cultura I tronchi-libreria adottati dall’associazione Pensiero Libero per rilanciare l’idea ISERNIA. I tronchi-libreria sbarcano anche a Isernia. L’associazione Pensiero Libero, aderendo al network ideato da due giovani molisani, punta a riscattare la città attraverso la cultura. Isernia entrerà ufficialmente a far parte della rete dei “Borghi della Lettura”, il progetto culturale ideato da Roberto Colella e Davide Vitiello, che si avvale della preziosissima partnership dell’Associazione Italiana Biblioteche. L’adesione della città pentra al network che in pochi mesi ha già unito quindici borghi di cinque regioni del Sud Italia

(Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna) è stata fortemente voluta dalla neonata Associazione politico-culturale “Pensiero Libero“, che per l’occasione ha nominato la docente Marilena Ferrantereferente locale del progetto. Con l’ingresso di Isernia diventano dieci i borghi molisani che hanno abbracciato l’iniziativa. Gli altri centri della regione sono: Casacalenda, Baranello, Guardialfiera, Cerro al Volturno, Pizzone, Civitacampomarano, Larino, Montagano e Fornelli. Scopo del progetto è rivitalizzare i borghi e tutto quanto fa parte del patrimonio

culturale, puntando sull’economia di cultura e sulla creatività: ciò mediante la riqualificazione degli spazi urbani degradati; il miglioramento dell’accessibilità al patrimonio artistico e culturale; la promozione di eventi con la partecipazione di scrittori e personalità del mondo della cultura in generale; l’organizzazione di laboratori di scrittura per ragazzi e workshop con gli editori. La mission è in definitiva la trasformazione del borgo in un laboratorio permanente di sperimentazione culturale, in grado di attrarre flussi turistici diversificati e di qualità.

procedendo all’installazione delle reti metalliche di contenimento della parte nord del masso dopo aver creato apposite strutture di contenimento, fermo restando la prosecuzione dell’intervento nella parte sud della frana. Se tanto avverrà, c’è da dire che mai lavori sono risultati più celeri”. Cautela quindi in attesa delle verifiche, dei sopraluoghi e dell’assenso delle istituzioni a che si riapra al traffico l’85 Venafrana, ma ci sono buone speranze che finalmente problemi e pericoli per le comunità di Venafro e Sesto abbiano termine, ripristinando di riflesso la piena regolarità nel transito interregionale attraverso l’estremo Molise occidentale. Ovviamente le popolazioni locali del Venafrano restano col fiato sospeso in attesa delle buone nuove, ma c’è motivo di essere fiduciosi data l’attendibilità della fonte da cui arrivano le notizie e l’impegno di queste ultime settimane nell’intervenire a tempo di record e con l’impiego di uomini e mezzi per rimettere in sicurezza la collina di Sesto giù alla Taverna.


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Termoli

6 novembre 2015

“Fiat, un buon momento” Per il segretario della Fim Cisl, Mascolo, le prospettive dell’azienda auto sono rosee TERMOLI. La notizia venne data all’inizio dell’anno quando su proprio il segretario regionale della Fim Cisl, Riccardo Mascolo, ad anticipare che entro l’anno la Fiat avrebbe azzerato la cassa integrazione. E così è stato. Una buona notizia per l’azienda più importante del Molise fotografata da Riccardo Mascolo, regionale della Fim Cisl. “Sono contento perché l’obiettivo di azzerare la cassa è stato raggiunto. Il mio ottimismo che più volte è stato attaccato da altri colleghi di altre compagini sindacali dove non si vedeva uno spiraglio nel futuro imme-

diato ad oggi l’obiettivo è stato raggiunto annunciate altre 37 assunzioni assieme alle 50 di qualche tempo fa e l’unica realtà che nella nostra regione sta assumendo nonostante la crisi morde ancora e ci vuole ancora tempo per venirne fuori”. Nei prossimi giorni in FCA ci saranno quindi 26 conduttori, 5 manutentori e 6 generici nuovi che andranno a rinforzare l’organico del reparto trasmissioni dei veicoli commerciali leggeri che equipaggia i nuovi Ducato. Buone notizie, quindi, soprattutto

perché il territorio crede ancora nello stabilimento bassomolisano al punto che il progetto di “Termoli città dei motori” cresce, si radica e avvalora sempre più anche sul fronte amministrativo comunale. “Termoli città dei motori è realtà: Termoli è stato sempre il fiore all’occhiello del gruppo con milioni di motori prodotti in questi anni”, ha concluso Mascolo. Ricordiamo che Termoli, dallo scorso weekend, fa parte di “Città dei Motori”, l’associazione nata per valorizzare le realtà italiane dove il settore automobilistico è trainante.

La conferma è arrivata dopo che il sindaco di Maranello che è anche presidente dell’Associazione ne ha ufficializzato l’ingresso. Con Termoli, a entrare nell’associazione è anche Sant’Agata Bolognese, città della Lamborghini e così, in Italia, le realtà insignite di tale vessillo salgono a 27 tra le quali Torino, Modena, Monza e la stessa Maranello. La proposta, ricordiamo, nasce dall’impegno del consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Sabella, che lo scorso 25 giugno vide in sede di assise civica, approvare la sua proposta dal Consiglio comunale.

Una bella soddisfazione per la nostra città che dal 1972 è sede dello stabilimento della casa automobilistica torinese e in più di 40 anni, ha visto la produzione di oltre 30 milioni di motori. Quello che va concludendosi si mostra così quale un anno positivo per l’azienda che a Termoli ha azzerato la cassaintegrazione, annunciato nuovi investimenti e accolto nella squadra Fiat quasi un centinaio di nuovi assunti.

“Il controllo del territorio è possibile solo se ci sono i numeri e i rinforzi adeguati” Il sindacato di polizia, Coisp, torna a denunciare la carenza degli organici a Termoli TERMOLI. Ancora una volta, il sindacato di Polizia COISP, insiste sulla necessità inevitabile di un adeguamento dell’organico presso il Commissariato di Termoli e non meno presso i distaccamenti della Polizia Stradale di Termoli e Larino e della stessa Polfer, che si sostanzia ragionevolmente anche con l’avvicendamento di chi negli ultimi anni è andato in pensione. I numerosi fatti di cronaca riportati ampiamente dagli organi di stampa, ripropongono oggettivamente lo stato di attenzione che vive la città di Termoli oltre a tutti i Comune del circondario, nel cui contesto, i reati predatori e contro il patrimonio, che incidono in modo negativo sulla percezione del senso di sicurezza nel cittadino, si moltiplicano giorno per giorno, facendo registrare un’incredibile escalation senza precedenti , che merita, senza allarmismi, una riflessione attenta e meticolosa che ci porta a protestare, per dare certezze nell’opinione pubblica . L’inadeguatezza del numero degli agenti che

si riflette sul controllo del territorio, , la mancanza di una dirigenza che non può essere più sottaciuta, la cui sostituzione a singhiozzo molto sacrificata da parte dei Funzionari della Questura, non ha sortito sempre l’effetto augurato, la disincentivazione legata al taglio delle risorse a chi oggi ancora rimane alle Volanti nonostante abbia raggiunto e

anche superato i 50 anni di età, la mancanza di riconoscimenti autentici per tutto quel personale che giornalmente si sacrifica oltre ogni modo , non sono di certo misure idonee a contrastare, il fenomeno oramai diffuso di una criminalità che va combattuta, duramente, spesso lasciata all’iniziativa e al sacrificio dei singoli e della Magistratura, alla

quale va il nostro pieno ed autentico ringraziamento per lo sforzo lodevole fin qui dimostrato . Infatti il COISP insiste soprattutto con i vertici della Questura di Campobasso, mai così pochi mai così male. Le nostre non sono polemiche inutili poiché riteniamo che l’idea della ragione, deve prevalere sull’indifferenza e sull’immobilismo che noi duramente contestiamo. E’ stato richiesto anche un intervento deciso da parte del segretario Generale Franco MACCARI presso il competente Ufficio del Ministero dell’Interno poiché venga seriamente considerata l’ipotesi concreta di inviare più uomini e mezzi sul posto. Un ultimo accorato appello ai cittadini, agli amministratori locali, quello di una collaborazione maggiore, invitando gli stessi a sostenere tutte le forze dell’ordine, che da sempre, in prima linea, a difesa dei valori della democrazia della liberta e della nostra Costituzione.

Airino basket, cresce l’attesa della sfida al vertice Domenica pomeriggio a Termoli sarà di scena il Nuovo basket Teramo TERMOLI. Questa per la Jovine Basket Airino Termoli è sicuramente una settimana molto intensa che avrà il suo apice domenica pomeriggio alle 18, quando al Palasabetta le due battistrada del campionato di serie C Silver Abruzzo e Molise: la Jovine appunto e il Nuovo Teramo Basket 2015, si ritroveranno di fronte per la palla a due, con l’obiettivo di scrollarsi di dosso al quarantesimo un’ingombrante compagnia in vetta, e speriamo vivamente che sia il Termoli a poterlo fare. Prima di questo evento la notizia è che oggi, alle ore 11, presso la sala consiliare del Comune, ci sarà una seconda presentazione della squadra,

conosceremo dei nuovi giocatori, le nuove divise di gioco e anche le nuove iniziative societarie come la tessera di amico del Basket. Non

mancheranno all’appuntamento i gadget e soprattutto i nuovi sponsor economici che daranno manforte a quello che da il nome alla squadra:

Jovine. Insomma, quadra e dirigenza completa presenti all’appello. Noi prima di questo evento pubblico abbiamo intervistato in esclusiva colui

che possiamo considerare un autentico condottiero, colui che riesce a caricare e motivare tutti i suoi ragazzi, a far dare loro il meglio sul parquet durante la gara: il coach Giuseppe Di Lembo o se preferite Pino. Allora Coach con quale spirito avete iniziato, lei e i ragazzi, questa settimana che nonostante tutti gli sforzi che vogliono farla sembrare normale, tanto normale poi non lo è? “Lo spirito è sicuramente positivo, la vittoria di Chieti, arrivata nonostante l’assenza di Marinaro, ed il modo in cui è arrivata, ci da segnali confortanti per il proseguo della stagione”.


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Termoli

6 novembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Via Ungaretti, percorso di guerra” I residenti tornano a protestare contro il comune per i mancati interventi per rimettere apposto la strada. “Qui è come passare dall’inferno al paradiso”, commentano amareggiati guardando la strada di lottizzazione asfaltata da loro che è ‘perfetta’ e quella, invece, comunale che sembra uscita da un ‘film dell’orrore’. “Un paio di anni fa abbiamo rifatto la strada di lottizzazione pagando 2300 euro per ogni famiglia – raccontano – e abbiamo fatto sia l’asfalto che l’illuminazione”. In quella di competenza comunale, invece, non c’è né l’una né l’altra cosa. “Chiediamo solo che il Comune ci asfalti gli 80 metri di sua competenza – continuano – perché non si può camminare con le macchine per come è ridotta. Non possiamo neanche metterci le mani noi proprio perché non è di nostra competenza. Preghiamo il sindaco che ci venga incontro perché ne abbiamo bisogno. Molto bisogno”.

TERMOLI. Più che una richiesta, è un vero e proprio “grido di aiuto” quello che arriva dai residenti di via Ungaretti, una delle strade di Colle della Torre, il quartiere residenziale nato per essere la ‘Hollywood termolese’ dove, però, i servizi sono tutto tranne che definiti. A lanciare l’appello sono proprio i cittadini che abitano in quella strada e che, da anni, si scontrano con un problema non da poco conto: l’arteria per arrivare fino alle loro abitazioni è quasi impraticabile, regno di buche e fossi che si riempiono con l’acqua piovana. Un tratto di appena una ottantina di metri, di competenza dell’amministrazione comunale, che farebbe la fortuna di qualsiasi carrozziere e gommista “perché qui le auto si sfasciano sempre”, lamentano i residenti che adessochiedono all’amministrazione comunale di fare la sua parte

Dirigenti in scadenza, quali scelte? Il comune di Termoli è chiamato a coprire i settori Lavori pubblici e Ambiente TERMOLI. Assegnati con un bando ad hoc i ruoli dirigenziali al vertice dell’Urbanistica e della Polizia municipale (Livio Mandrile e Massimo Albanese gli incaricati), a breve scadranno i mandati di altri due settori cardine per il funzionamento del Comune di Termoli: parliamo dei Lavori pubblici e dell’Ambiente. Entrambi questi comparti lo scorso autunno vennero affidati a due pensionati e ingegneri, Matteo Faustino Caruso e Vincenzo Mancini. Considerando le norme attualmente in vigore, non ci sarebbe possibilità di proroga alcuna per questi incarichi. Da qui il toto-nomi che già sta montando non

soltanto in maggioranza nella coalizione di centrosinistra che governa la città adriatica, ma anche negli ambienti dei professionisti. Due le strade: che si prediliga la valorizzazione di un tecnico interno alle strutture, oppure che si torni a scegliere qualche notabile all’esterno. Determinazioni che segneranno l’efficacia della giunta Sbrocca avviata a compiere i primi 24 mesi di gestione amministrativa nel giugno prossimo. Solo sull’Ambiente, peraltro, incombe la necessità di redigere e poi seguire l’iter del nuovo bando per la gara d’appalto sull’igiene urbana, come dire non sono quisquilie.

“Gas radon, il Molise non ha una mappatura” A denunciare la critica situazione, è l’associazione La Giusta scuola TERMOLI. L’ Associazione ‘La Giusta Scuola’ interviene sulla problematica del gas radon “che” dice “costituisce oggi in Italia la seconda causa di tumore al polmone ma diventa la prima causa per i bambini dato che non sono fumatori. Nonostante il varo di campagne di monitoraggio del radon negli ambienti confinati a livello nazionale e locale, purtroppo in Molise non esiste ancora una mappatura del radon. Per tamponare questa mancanza è possibile oggi difendersi attraverso la messa in atto di semplici e non particolarmente costose azioni di risanamento e prevenzione degli edifici, ma è nella coscienza dei cittadini e dei loro amministratori che deve affermarsi il principio di prevenzione dei rischi da gas radon, ancora troppo spesso misconosciuti e sottovalutati“.

E dopo i monitoraggi effettuati nelle scuole del quartiere San Pietro sono emersi alcuni importanti dati “Asilo Nido Comunale di via Volturno: I risultati dimostrano che in un locale è stato superato su base annuale l’80% del livello d’azione fissato dalla normativa in 500 Bq/m3 ( Allegato I-bis, comma 4, lettera a del D. Lgs. 241/2000 ) mentre negli altri tre locali i valori oscillano tra i 260 Bq/m3 a 340 Bq/m3. Proponiamo, per il bene e per la sicurezza dei frequentati , di procedere con una misurazione attiva che ha il vantaggio di dare un risultato in tempo quasi reale e permette un’analisi degli andamenti giornalieri per esempio sulla base delle medie orarie tutto nel giro di una o due settimane. La misura attiva è indicata per confermare le misure eseguite con i dosi-

metri passivi e per valutare una eventuale bonifica e di conseguenza il rilascio del certificato radon. Considerato che il monitoraggio si concludeva lo scorso 03.04.2015, il Comune non è rientrato nei tempi, poiché la misurazione passiva doveva essere eseguita entro l’anno (sono passati quasi 7 mesi e il monitoraggio non è stato ancora attivato). Scuola dell’Infanzia di via Volturno: Qui ci sono due voci discordanti: in una nota fax datata 03.12.2013 A.S.Re.M. e ARPA segnalarono un valore dosimetrico elevato di gas radon; invece, dopo il secondo monitoraggio effettuato dalla ditta specializzata, i valori sono risultati bassi. Secondo noi l’unica spiegazione plausibile è dovuta ai lavori edili eseguiti durante il monitoraggio (lo abbiamo potuto constatare con i nostri occhi all’inizio di set-

tembre 2014 quando l’A.S.Re.M ha redatto dei provvedimenti ) che hanno alterato le concentrazioni. Ecco perché avendo visionato anche la relazione del monitoraggio della Scuola Primaria di via Po, dove si evince che sono stati smarriti due dosimetri, alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto doveroso e giusto procedere con l’accesso agli atti amministrativi del Comune per il rilascio delle relazioni degli interventi di manutenzione straordinaria nel periodo che intercorre tra gennaio 2014 a maggio 2015. Se così fosse, e quindi se i monitoraggi fossero stati davvero alterati, bisognerebbe ripeterli in entrambe le strutture“. Perciò “Visto che il rischio da gas radon in Molise esiste, basti vedere i casi di Termoli, Campobasso e Isernia, vogliamo fare un appello alla sensibilità dell’ Amministrazione di

Termoli di istituire un tavolo tecnico congiuntamente con l’Assessorato alla Sanità della Regione Molise al fine di attivarsi immediatamente poiché la nuova Direttiva Europea 2013/59/Euratom stabilisce nuovi limiti per la concentrazione di radon, in 300 Bq/m, e per le radiazioni emesse da materiali da costruzione, tutto questo entro il 06.02.2018 e di mantenere la promessa di convalidare la mozione riferita allo studio e al monitoraggio del gas radon negli istituti scolastici dei comuni molisani approvata all’unanimità lo scorso 06.05.2014 dal Consiglio Regionale. Infine, ribadiamo per l’ennesima volta all’Amministrazione Comunale che ‘La Giusta Scuola‘ FA PREVENZIONE E NON ALLARMISMO“.



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Opinioni

6 novembre 2015

Molise, regione dalle tante risorse purtroppo non sfruttate come dovrebbero. Un territorio che vanta sia verdeggianti montagne che un mare cristallino, con una sabbia a tratti color oro. Tipici poi sono i suoi borghi medioevali. Paradossalmente però, manca di trasporti adeguati. Assente, ad esempio, un aeroporto e un trasporto ferroviario come si deve. Solite storie italiane insomma. Ma da questa regione arriva anche una speranza nella lotta ai tumori. Dall'Istituto Superiore di Sanità - conosciuto anche con l'acronimo Iss - è stata scoperta una pianta dalle tante proprietà, tra cui anche quelle curative. Trattasi della Prunus spinosa trigno. Vediamone i dettagli. Come si è arrivati a questa scoperta La pianta, trattata insieme ad alcuni aminoacidi, riesce a sopprimere circa l'ottanta per cento delle cellule tumorali nel giro di ventiquattro ore. La Prunus spinosa trigno assemblata con gli aminoacidi è stata già sperimentata sui malati di tumore ai polmoni, al colon e alla cervice uterina. Se da sola non dava alcun effetto, ben più efficace si è dimostrata appunto assieme agli aminoacidi. Risultati incredibili come detto. Ai ricercatori non resta che continuare nella sperimenta-

Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto all’ordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dell’Abruzzo e delle Marche che presentano una media d’investimento in manutenzione ordinaria significativamente più alta rispetto a quella straordinaria, segno di un’attenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessità. Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola del-

La cura antitumore parte dal Molise con la prunus spinosa chiamata trigno

zione. Anche perché si tratterebbe di un metodo di guarigione completamente naturale e non certo invasivo, come invece è la chemio. Già creato un farmaco in vendita da giugno Il farmaco sarà già in vendita dal prossimo giugno, e sarà acquistabile ovviamente dietro prescrizione medica. Avrà un costo di

venti euro. Presentata anche al prossimo Expo di Milano Le proprietà della Prunus spinosa trigno saranno anche esplicate nel corso di un convegno in programma nel mese di giugno all'Expo di Milano, che verrà inaugurato il primo maggio.

Edilizia scolastica, Campobasso al 56^ posto l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al

30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle prati-

che sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico Le altre proprietà di questa miracolosa pianta Questa pianta è comunque già conosciuta per altri usi, come quello di produrre un liquore o il tabacco per fumare la classica pipa. Ovviamente però i suoi poteri anti-tumorali gli darebbero molta più notorietà. Speriamo bene.La ricercatrice Stefania Meschini, autrice dello studio, ha annunciato che l'Iss "ha depositato il brevetto delle miscela prugnolo-Can, e per questo la formulazione potrà essere disponibile come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche" e messo in vendita nelle farmacie su indicazione medica a partire da maggio-giugno. Prezzo etico - Il presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), Franco Mastrodonato, ha precisato che "per motivi etici abbiamo ottenuto che il prezzo a confezione sia assolutamente accessibile, intorno ai 20 euro, rispetto ad un costo inizialmente stimato come molto più elevato". In occasione dell'Expo di Milano, poi, "lo studio sulle potenzialità del prugnolo - annuncia l'esperto - sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell'ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate".

sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilità. Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2º) e Forlì (3º). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane

ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novità di quest’anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.



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