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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 55 - sabaTo 7 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Emilio Izzo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Emilio Izzo. Il presidente del Comitato "Dimissioni per Frattura", è sceso in piazza per raccogliere le firme dei molisani nonostante il freddo pungente. Limitato dalla neve, Izzo ha aperto i propri banchetti nei centri dove la neve non steso la sua coltre a terra. Ed è stato un successo. Del resto, il Molise è allo sbando e la sua classe politica sembra essere lontana anni luce dai problemi dei cittadini. E le firme fin qui raccolte lo stanno a dimostrare.
Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. Ancora una volta la questione treni è sobbalzata alla cronaca con la chiusura della linea Campobasso-Venafro a causa dei danni provocati dalla neve. La circolazione per Roma e Napoli tornerà ad essere normale da domani. E' mai possibile che ancora accadano chiusure così lunghe? E' mai possibile che i controlli vengano da Bari? E la politica molisana resta completamente in silenzio rispetto alla programmazione.
Il mezzo resta bloccato dalla neve ad Agnone Trainato dai Vigili del fuoco
L’ambulanza di Frattura al posto dell’ospedale Servizio a pagina 3 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie
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TAaglio lto
2 8 marzo 2015
L’università, la ricerca, l’internazionalizzazione e gli scarsi riflessi sulla realtà regionale Internazionalizzare il possibile: in economia, nelle scienze, nella ricerca, nella cultura. Tutti tentano di internazionalizzare. L’università del Molise è tra gli internazionalizzatori, possibilmente con maggiore fortuna delle Camere di Commercio e della Regione Molise. Non ci vorrebbe poi molto. L’obiettivo è mettere in relazione realtà diverse perché trovino punti di contatto e in comune da sviluppare per approfondire la ricerca e sviluppare la produzione accademica e scientifica. Dove poi vadano a cadere i risultati, con quale incidenza sulle varie realtà, è campo della immaginazione dato che una volta conclusi questi percorsi, peraltro finanziati dalla Comunità Europea, cade il silenzio. Molto diverso sarebbe se i risultatati della ricerca e dello sviluppo della produzione accademica e scientifica fosse valutabile in base all’impatto qui, in loco. Ma non è detto che “il miracolo” prima o poi accada. Frattanto prendiamo atto della soddisfazione manifestata dall’Unimol per la partecipazione attiva con una propria delegazione guidata dal professore Fabio Pilla alla Conferenza internazionale Euro-Latinoameri-
cana sul tema: Vincoli territoriali e sviluppo economico: il ruolo dell’Università nel cambiamento sociale, ospitata dalla Florida Universitaria di Valencia (Spagna) tra la fine del mese di febbraio e gli inizi di marzo. Al meeting hanno partecipato oltre 10 delegazioni di università, sia pubbliche sia private, dell’Europa (Spagna e, per l’Italia, l’UniMol) e dell’America Latina (Argentina, Brasile, Colombia, Pa-
La UILTUCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino e la FILCAMS Molise, nelle persona del Segretario Generale Franco Spina, comunicano che, in occasione della tanto agognata riunione monotematica sul lavoro che si terrà nella mattinata del prossimo 10 marzo in Consiglio Regionale a Campobasso, saranno in presidio con rappresentanze dei lavoratori ed ex lavoratori dei settori di competenza delle categorie (turismo, commercio e servizi) per assistere all’assemblea. Considerato che, da anni, si vive una crisi dalla quale pare impossibile uscire, una crisi che ha portato alla perdita di centinaia e centinaia di posti di lavoro e che sembra interessare molto poco alla politica molisana ed al Consiglio regionale - soggetto istituzionalmente deputato a legiferare per il bene dei molisani -, atteso che l’emergenza lavoro DEVE essere al centro dell’attenzione dei nostri governanti, che non possono più tenere gli occhi chiusi dinanzi alla disperazione in cui sono da troppo tempo i molisani, visto che UILTuCS e FILCAMS Molise, da anni urlano e protestano affinchè si concertino soluzioni per la ripresa effettiva del mondo del lavoro, il prossimo 10 marzo, quando finalmente i più alti esponenti della nostra classe politica si riuniranno per discu-
raguay e Venezuela). L’università del Molise - dicono i resoconti - ha contribuito in maniera sostanziale ai lavori presentando e condividendo contributi di ricerca scientifica e iniziative nel campo dell’alta formazione. E non solo. In particolare, sono stati proprio i lavori nel campo del trasferimento dei risultati della ricerca ad ottenere maggiore attenzione perché valutati idonei ed efficaci al rafforzamento del ruolo delle
Dardo
“Lavoro, tutti davanti al Consiglio regionale” La Uiltucs e la Filcams hanno roganizzato per martedì un presidio dinanzi la sede del parlamentino regionale. “Vogliamo risposte” tere di lavoro, è doveroso che le Organizzazioni Sindacali siano presenti, insieme ai lavoratori in difficoltà, per capire quali sono le tanto attese soluzioni all’emergenza lavoro, che tante volte la politica ha detto di avere, ma che non ha mai concretizzato. E, inutile dirlo, non vi è davvero più tempo per le discussioni di parte, ma è arrivato il momento di fornire RISPOSTE e SOLUZIONI ai problemi dei molisani. Si invitano, pertanto, tutti coloro che vogliono protestare per aver perso il lavoro, tutti coloro che vogliono protestare per aver esaurito gli ammortizzatori sociali, tutti coloro che vogliono protestare perchè, da anni attendono, invano, risposte, tutti coloro che che vogliono protestare perchè non vedono giustizia, tutti coloro che vogliono protestare per dare solidarietà a chi è in difficoltà, ad unirsi al presidio di UILTuCS e FILCAMS Molise , a partire dalle ore 10.00 di martedì 10 marzo 2015, dinanzi alla sede del Consiglio Regionale.
“Ruta ha fatto bene a dimettersi” Lo sottolinea il capogruppo regionale del Pd, Francesco Totaro CAMPOBASSO. “A volte le scelte che devono favorire la collettività o un territorio, comportano delle discussioni, anche dure, all’interno di una colazione o di un singolo gruppo politico”. Lo sostiene il capogruppo regionale del Pd, Francesco Totaro. Anche se nulla dice sul passaggio che il senatore ha fatto in merito alla
università nella promozione dei processi inclusivi ed egualitari di sviluppo economico, rurale e sociale di aree locali e periferiche del Continente latinoamericano e dell’Europa. Sulla perifericità del Molise alcun dubbio, per cui è lecito attendersi molto dall’università sul rafforzamento del suo ruolo nel processo inclusivo e egualitario di sviluppo economico, rurale e sociale in sede regionale. Rafforzamento di cui si
sente parlare ma non si vedono i prodromi. Prima o poi, ribadiamo, potrebbe accadere. D’Altronde, gli obiettivi del prossimo futuro saranno incentrati proprio sulla Rete interuniversitaria per la realizzazione di ulteriori proposte di sviluppo e cooperazione interistituzionale utili a favorire ed accompagnare lo sviluppo dei territori locali in cui operano. In campo strettamente universitario la cooperazione internazionale si identifica parola d’ordine per garantire sia la mobilità internazionale, decisiva per la crescita culturale e per la maturazione dello studente e del docente, sia l’arricchimento in termini di esperienza, competenza e qualità della carriera accademica e, di conseguenza, la qualità della ricerca e dei prodotti scientifici. Ed è in questa ferma consapevolezza che l’ateneo molisano ha inteso accrescere, estendere e rafforzare, reti di collaborazione in ambito nazionale, comunitario ed internazionale.
questione Molise. Troppo problematica? “Ed è ciò che è avvenuto all’amico Roberto Ruta che si è posto in una posizione di forte dissenso nei confronti del Pd, dopo la negazione del Capogruppo Zanda alla sua richiesta di votare l’ emendamento per l’abolizione per l’anno 2015 dell’Imu per i terreni agricoli con relativa riduzione, per
359 milioni di euro del fondo destinato al finanziamento del programma degli F35 cacciabombardieri. Dopo un atteggiamento sempre corretto nei confronti del nostro partito, mostrato in ogni occasione in cui si richiedeva compattezza e unità di intenti, Roberto non ha giustamente accettato il diktat del suo capo-
gruppo sul ritiro dell’emendamento in questione. Dunque, considerata l’importanza dell’argomento sollevato da Ruta, mi sento di manifestargli la mia totale approvazione sulla sua decisione di rimettere l’incarico di capogruppo in Commissione Agricoltura, con l’auspicio che essa ponga in essere una discussione ed un supplemento di riflessione all’interno del Partito stesso, su questi ed altri temi così importanti per la popolazione italiana.”
TAaglio lto
3 8 marzo 2015
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Quelle aree interne che si vuole cancellare “Sconclusionate le decisioni di chiudere l’ospedale di Agnone”. Un’ambulanza bloccata nella neve. E Frattura? AGNONE. "Una ambulanza del 118, una di quelle a cui Frattura vorrebbe affidare i pazienti altomolisani, è rimasta bloccata nella neve, la notte scorsa, in contrada Montagna, ad Agnone. Il mezzo è stato trainato dai vigili del fuoco e accompagnato fino all’ospedale di Isernia". Lo scrive l'assessore al Comune di Agnone, Daniele Saia. "Questo ennesimo episodio smentisce clamorosamente quanto sostenuto dal presidente della Regione Paolo Frattura, dal direttore generale dell’Asrem, Mauro Pirazzoli e dal direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo, sui tagli alla sanità dell’Alto Molise Alto. Le affrettate, sconclusionate decisioni sull’ospedale di Agnone, sono confutate dai report dei vigili del fuoco e dalle notizie delle ultime ore, ove mai ce ne fosse stato bisogno. Dalle zone interne non si arriva al primo ospedale utile in 30 minuti, anche in condizioni climatiche ideali, e comunque questa area, che resta
l’unico polo turistico attivo 12 mesi all’anno con 50 mila presenze negli alberghi, ha il diritto di avere un presidio ospedaliero dotato di tutti i servizi. Vivere in montagna costa, lo sanno i comuni co-
TERMOLI. Per una volta, e non accade spesso, la sala convegni dell’hotel Meridiano è risultata piccola per ospitare la manifestazione pubblica organizzata dal Comitato San Timoteo, Coordinamento civico frentano, Associazione Cuore molisano e Tribunale dei diritti del malato-CittadinanzAttiva, che hanno avuto l’onere e l’onore di dare spazio al direttore generale dell’Asrem Mauro Pirazzoli e alla direttrice generale dell’assessorato regionale alla Sanità Marinella D’Innocenzo, non invece quella completezza di presenze della politica regionale, con l’assenza dell’intera giunta Frattura. Tra i passaggi che si sono avvicendati anche quello in cui il manager Asrem ha sottolineato da dove provengano circa 9 milioni di euro di mobilità attiva, punto da cui partire per rimodulare l’offerta sanitaria. Le parole sono riequilibrio e potenziamento, ma l’uditorio le ha intese solo come copertura dello smantellamento in atto, anche perché le testimonianze portate dagli operatori negli ultimi tempi non sono proprio pacifiche e lo stesso è avvenuto con alcune ‘piazzate’ ieri sera. Non tutti sono riusciti a parlare, nonostante si siano iscritti per tempo, a testimonianza che l’argomento era davvero sentito. I comitati e le associazioni erano rappresentati da Nicola Felice, dal pediatra Angelo Cieri, da Pardo Spina e da Liberato Di Felice. In platea solo uno dei 4 parlamentari molisani invitati, Laura Venittelli (gli altri saranno stati bloccati dal maltempo), il vescovo Gianfranco De Luca, il direttore sanitario del San Timoteo Filippo Vitale e alcuni consiglieri regionali, tra cui Antonio Federico e Michele Iorio, ma una platea davvero bipartisan, con amministratori locali e operatori sanitari di ogni estrazione e ispirazione, a conferma che il diritto alla salute non ha colore politico. Striscioni e manifesti hanno reso la location quasi un’arena e dopo una introduzione dai toni neutri, qualche punta di esasperazione e anche di intemperanza c’è stata, specie dopo le parole della D’Innocenzo. Nicola Felice ha parlato del decreto Balduzzi come un provvedimento non sorprendente, poiché chiude il cerchio di anni di confronto tra
stretti ad affrontare le spese per sgomberare le strade e a riparare i danni del gelo e degli spazzaneve. Lo sanno i cittadini costretti a pagae gli extra costi per costruire una casa, riscaldarsi, viaggiare
continuamente per studiare, lavorare, fare acquisti, curarsi. Come amministrazione comunale, come cittadini, non di serie B, faremo di tutto per difendere i nostri diritti, peraltro pagati più degli altri con tasse e addi-zionali regionali e provinciali". La lontananza dei piccoli comuni montani delle strutture ospedaliere è motivo di grave disagio per queste comunità e di grande divario con chi vive sulla costa o nei centri maggiori. Ai costi sociali si aggiungono quelli economici. Per i cittadini dei paesini dell’alto Molise, al disagio di dover intraprendere lunghi e scomodi viaggi per poter godere del diritto costituzionale ad essere curati, si aggiungono anche spese economiche. Quel che più colpisce è il fatto che i tagli alla sanità vengono compiuti dal Commissario alla Sanità in un momento di grave crisi economica e sociale del nostro paese e in una fase in cui crescono i bisogni di cura e assistenza dei cittadini dei paesini interni
dell’alto Molise. Il sistema sanitario così come pensato da Frattura e D'Innocenzo, con i tanti tagli è inadeguato rispetto a quelle che sono le reali necessità dei cittadini, che hanno invece bisogno di crescere e vivere nel proprio territorio, avendo in cambio risposte sanitarie adeguate. Per dignità politica e di rispetto per quelle popolazioni il Commissario alla Sanità e la politica tutta deve fare un passo avanti rispetto alle necessità. La politica è chiamata a valorizzare i nostri servizi sanitari, non a tagliarli e questo non deve essere solo un obbligo civile e morale verso i cittadini, ma deve essere una grande battaglia di civiltà e di rispetto per i cittadini che hanno deciso di continuare ad abitare in questi luoghi, mantenendoli vivi, pur tra grandi difficoltà. Dimenticarsi dei piccoli paesini della nostra regione, significa dimenticarsi della nostra storia, delle nostre tradizioni che fanno parte del patrimonio culturale della nostra regione.
“Per la sanità i consiglieri regionali dovrebbero dimettersi” A Termoli la riunione dei Comitati e Associazioni tecnici delle varie Regioni e ministeriali e reputa quasi pletorica la richiesta contenuta nell’ordine del giorno approvato da Palazzo Moffa martedì scorso rivolta al Governo, sulla rivisitazione del decreto attuativo, che per la verità non ancora viene pubblicato. Di qui la proposta, dirompente in termini politici, ma crediamo di difficilissimo accoglimento, e cioè che il commissario ad acta Frattura e i consiglieri regionali si dimettano a tempo differito, con efficacia dal primo luglio, dando modo a Palazzo Chigi di ravvedersi, eventualmente. Durissimo, invece, è stato l’intervento di Spina, una Spina nel fianco della politica, che a suo dire è stata capace di rubare intelligenza, parole e sogni alla nostra regione e chiosando che gli isernini (quasi di fronte a Iorio) hanno compiuto danni superiori a quelli dei barbari. Il grido di un animale ferito, come il Basso Molise, che senza strutture private vede messa in discussione la capacità di offrire prestazioni sanitarie alla popolazione, tra San Timoteo e Vietri. Ad aprire il varco verso un dibattito più acceso ancora è stato il discorso della D’Innocenzo, che ha dichiarato di non voler vincere facile, sapendo bene di affrontare delle resistenze, due giorni fa a Venafro e ieri a Termoli. Le sue esperienze in Piemonte e Lazio e quelle di Pirazzoli in Emilia Romagna e sempre Lazio inducono a ipotizzare una riqualificazione dell’offerta sanitaria puntando molto sulla medicina del territorio, assorbendo in parte quelle ospedalizzazioni esose e rischiose e che non sempre riescono a risolvere i problemi. In
realtà la D’Innocenzo ha affondato il dito nella piaga dei campanilismi, poiché ha individuato il limite della mancanza di visione unitaria nei dibattiti a cui ha preso parte e anche una sferzata, un pestone politico, vista la presenza di Iorio (e Velardi) per le mancate risposte nei 7 anni di commissariamento al tavolo tecnico e le scelte dettate da opportunismo e circostanze occasionali. Ha anche annunciato che ad aprile si svolgerà una nuova sessione delicata a Roma e che entro domani dovranno essere approntati per la quarta volta in 3 mesi tutta una serie di dati da trasmettere al tavolo tecnico. Chiaro l’imprimatur a voler rifondare la rete ospedaliera sui presidi di Campobasso, Isernia e Termoli, col primo centro Hub e gli altri Spoke, ma non con l’attività dei reparti h12 in queste ultime due strutture. Rassicurazioni che non hanno convinto, lasciando spazio al vociare qualche parola fuori onda dal pubblico, che non ha apprezzato le critiche al non saper fare sistema, così come non ha convinto l’ipotesi che Larino si riconverta in centro d’eccellenza per le problematiche degli anziani. Insomma, nessuno vuol cedere quote di sovranità dei
Campanili, poiché il diritto alla salute viene considerato inalienabile. Ma per la D’Innocenzo questo si traduce in uno spreco, mentre si garantisce il dettato costituzionale con la migliore gestione possibile delle risorse. Un passaggio sui parti sotto i 500 a Termoli ha fatto adirare il primario pro tempore Dino Molinari, che ha voluto correggere ai media il numero citato da 460 a 492, con una proiezione 2015 che a differenza dell’anno passato proietterebbe il reparto a 550. Insomma, non si trova una quadra, ma si parla di programmi da far disegnare ai politici (ieri assenti per la maggioranza), ma della classe dirigente sia gli operatori che i cittadini sono saturi… Pirazzoli dal canto suo ha ribadito di non essere uomo di fiducia, poiché mancava dal Molise da 42 anni e ha calcato la mano sul necessario riequilibrio del servizio sanitario regionale. Iorio, invece, ha sottolineato l’esigenza di fare sinergia per ‘salvare il salvabile’, ma ha criticato la politicizzazione delle responsabilità che vedono il centrosinistra accusare l’eredità del centrodestra, ma nei governi Iorio non si poteva o doveva far riferimento ai predecessori di centrosinistra. Insomma, il gioco delle parti.
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8 marzo 2015
In favore degli anziani
Interventi di telesoccorso, di teleassistenza e di telemedicina per una vita migliore e sicura Aggiudicata per un importo di 960mila euro la gara pubblica. Il servizio avrà la durata di tre anni
La telematica nel sociale. Ne farà largo uso a vantaggio della popolazione anziana la Regione Molise che ha aggiudicato il servizio di telesoccorso, di teleassistenza e di telemedicina ad un’associazione d’imprese specializzate nel settore. Servizi socio sanitari in favore degli anziani, dicevamo, che rappresentano la fascia più debole della società nonché esposta al bisogno d’interventi assistenziali possibilmente rapidi. Cosa possibile proprio con l’uso delle tecnologie moderne tra cui spicca, seppure in termini sperimentali, il servizio di telemedicina rivolto ad un target specifico di pazienti anziani affetti da una specifica patologia. Per dare corso a questo servizio saranno impegnate risorse provenienti dal Programma attuativo regionale (Par) a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione
L’INTERVENTO di Pasquale Di Lena
(Fsc) 2007-2013 - Asse IV “Inclusione e servizi sociali”. Risorse che avrebbero dovute essere utilizzate in quel
Da mesi è stata depositata un’interrogazione sulla gestione monopolistica del settore in Molise. Ora tocca al Ministro Franceschini dare risposte concrete. Più di una volta il MoVimento 5 Stelle Molise ha inviato richieste di informazioni e trasparenza alla Direzione Regionale ai Beni Culturali del Molise in merito alla gestione del patrimonio culturale molisano. E’ successo l’11 marzo 2014, il 3 novembre 2014, il 4 dicembre 2014, il 12 gennaio 2015. Non avendo ricevuto alcuna risposta, alla fine del 2014, il MoVimento ha depositato in Parlamento un’interrogazione sui criteri e sulle modalità di attribuzione della gestione dell’intero patrimonio culturale molisano ad un’unica associazione: la Me.Mo Cantieri Culturali. L’interrogazione parlamentare certifica il proficuo rapporto di collaborazione tra i
fatto ora, con qualche anno di ritardo. Meglio tardi che mai, comunque. Il percorso per avvivare
Larino sede nazionale dell’Asi, l’agenzia che promuove investimenti in Italia e in Russia
Larino è da oggi, grazie a Leonardo Cascitelli e dopo l’inaugurazione della sede Nazionale dell’ASI (Agenzia Strategica per gli investimenti) in via Cluenzio, 28, il pilastro di un ponte che collega la città frentana a San Pietroburgo nella Regione di Leningrado, la più prossima all’Europa con i suoi confini con la Finlandia e l’Estonia. No Milano o Roma o Bologna, ma Larino il centro nazionale che si rapporta direttamente Con l’Ente Statale Agenzia strategica per gli investimenti della più importante Regione della Russia e di una città, San Pietroburgo, nota anche come la Venezia del Nord, straordinariamente bella che, con la sua arte e architettura, parla soprattutto i t a l i a n o .
L’INTERVENTO
settennio ma che la Regione Molise, come per altre circostanze, non è riuscita ad investire utilmente. Lo ha
all’aggiudicazione del servizio ha avuto inizio con la pubblicazione del bando di gara il 10 ottobre 2013, quindi con la fissazione al 6 dicembre dello stesso anno del termine di scadenza per la presentazione delle offerte. Al bando hanno risposto tre imprese le cui offerte sono state poi vagliate da un’apposita commissione valutatrice. La regolarità delle operazioni compiute dalla commissione giudicatrice e la validità degli atti adottati, come diciamo, ha consentito di procedere all’aggiudicazione del servizio. Il tutto s’è concluso il 13 febbraio scorso. Il servizio aggiudicato avrà una durata di tre anni e costerà 960mila euro. Un sollievo, quantunque temporaneo, per gli anziani e una loro auspicabile migliore condizione di vita.
Tante e importanti le opportunità d’investimento reciproco tra Molise e Leningrado, Russia e Italia, nei settori strategici dell’economia, in primo luogo l’agroalimentare e il turismo; della ricerca e della cultura, con l’ASI al sevizio delle aziende che vogliono investire a condizioni favorevoli grazie all’attenzione e al sostegno dei partner russi. L’intento quindi dell’ASI è quello di stimolare una cooperazione che dia la possibilità alle aziende molisane e italiane di cogliere le straordinarie potenzialità del mercato russo e dei paesi confinanti e a quelle russe di godere delle bontà delle nostre innovazioni, dei nostri prodotti soprattutto quelli riferiti al cibo con la sua qualità legata al territorio, della nostra offerta turistica che va oltre il mare e la montagna.
L’apertura della sede è stata anticipata dalla presentazione dell’ASI al Palazzo ducale con i saluti del sindaco di Larino e di altre autorità, come l’on. Venittelli, il Presidente dell’unione delle camere di commercio molisane, Pasqualino Piersimoni, il rappresenta dell’Associazione industriali e della gentile rappresentante della delegazione russa. Particolarmente emozionato il promotore dell’iniziativa, Leonardo Cascitelli, un artigiano bravissimo, inventore di brevetti, che ha mostrato coraggio con questa sua nuova iniziativa, lo stesso di quando quasi 20anni fa che era andato alla scoperta della Russia con la sua piccola impresa. Uno dei larinesi che non si stanca di proporre e di fare qualcosa per la sua città e il suo Molise.
Quale gestione del patrimonio culturale molisano? consiglieri regionali e i parlamentari del Movimento 5 Stelle che, tuttavia, ora chiedono risposte concrete. Per questo ancora attendono la replica del ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, chiamato a chiarire i punti oscuri del bando (e della sua aggiudicazione), fugando ogni nostro dubbio. Il MoVimento ritiene la risposta del ministro, un atto dovuto verso l’intera comunità molisana, visto il silenzio assordante non solo delle istituzioni locali direttamente coinvolte, ma anche delle forze politiche presenti in Consiglio, sia di maggioranza che di opposizione, che su questo argomento non si sono mai espresse, forse ritenendo la cultura un tema di quart’ordine.Gli interrogativi sulla vicenda di un intero patrimonio culturale re-
gionale dato in gestione ad un unico soggetto erano e restano le stesse: Perché il progetto aggiudicatario non è stato pubblicato nella sezione trasparenza del sito della Direzione Regionale ai Beni Culturali del Molise, per permettere agli attori del settore e ai cittadini di co-
noscere le modalità di gestione e alorizzazione dei beni comuni? Quali strumenti vuole adottare il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per tutelare tutti gli altri attori economici e culturali (guide turistiche, archeologi, associazioni culturali e altro) che
operano da anni negli stessi luoghi ora gestiti dalla Me.Mo. Cantieri Culturali? Tale modello di gestione favorisce o no, una gestione monopolistica di quasi tutto il patrimonio artistico e culturale del Molise? Ad oggi, i responsabili unici del provvedimento, nominati nel bando quali controllori dell’operato dell’associazione vincitrice, hanno verificato la regolare fornitura dei servizi da parte della Me.Mo. Cantieri Culturali vincitrice del bando? E hanno controllato i suoi livelli di prestazione, di qualità e di prezzo? Infine, l’associazione ha assicurato i servizi garantiti sottoscritti attraverso il presidio quotidiano nei siti oggetto del bando? Movimento 5 Stelle Molise – GDL Cultura
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5 8 marzo 2015
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Gli EcoDem del Molise in difesa dei diritti costituzionali dei molisani
Il 6 marzo le strade dell’Anas e le Ferrovie hanno fatto cilecca
Gli EcoDem hanno un difetto: sollevano da responsabilità, critiche e rampogne l’ineffabile governo regionale che anche in questa occasione, di fronte alle difficoltà rappresentante, avrebbe dovuto essere presente, attivo, reattivo e coerentemente impegnato a risolverle “Perché un pendolare o un automobilista di Campobasso deve avere meno diritti di un cittadino di Milano o di Firenze?”. La domanda l’hanno posta con veemenza Anna Pellecchia Maria, Antonietta Conti e Rossella Petrecca ai responsabili dell’Anas e delle Ferrovie, al ministro Lupi, ai Vigili del Fuoco, alla Forestale, al Prefetto e alle varie direzioni generali e regionali. Oggetto della protesta, le difficoltà di mobilità nel corso della giornata del 6 marzo. Ecco uno stralcio della missiva di protesta nella parte più sostanziale: “Per gli automobilisti obbligati a spostarsi è stato difficile comprendere le ragioni sui mezzi ANAS fermi lungo il percorso per Venafro dove la strada era pulita nel mentre il tratto Campobasso – Vinchiaturo risultava poco percorribile. Se alle criticità dello spostamento in auto si somma l’impossibilità di prendere il treno per Roma, il risultato è la paralisi di un capoluogo regionale che si vede
sopprimere le corse per alberi abbattuti sulle rotaie e per l’assenza di servizi di intervento territoriali statali capaci di ripristinare la funzionalità del trasporto ferroviario. Seppure siano parzialmente comprensibili le disfunzioni ed i disservizi locali causati dallo smantellamento delle Pro-
CAMPOBASSO. La difficile situazione metereologica degli ultimi giorni richiede un’attenzione ed un impegno particolari da parte di tutte le istituzioni interessate. Non è pensabile che i comuni, con i loro pochi mezzi a disposizione, possano far fronte ad eventi atmosferici di tale intensità senza il necessario supporto delle autorità competenti e di quanti potrebbero offrire il proprio contributo, compresa l’Unione Europea”. Con queste parole Aldo Patriciello, parlamentare europeo di Forza Italia, commenta la difficile situazione venutasi a creare in seguito alla violenta ondata di maltempo abbattutasi nelle ultime ore su molti territori dell’Abruzzo e del Molise. “L’incendio del metanodotto vicino Teramo, l’isolamento di molti comuni del Molise a causa delle abbondanti nevicate di questi giorni ed i tantissimi alberi sradicati dal vento forte un po’ ovunque – spiega Patriciello – rendono indispensabile agire in maniera celere per cercare di limitare i danni ed evitare, così
CAMPOBASSO. Come più volte sottolineato in conferenze stampa, comunicati, riunioni e trasmissioni, il presidente della Provincia di Campobasso è convinto assertore della modifica dei confini molisani. Di conseguenza, anche la recente iniziativa posta in essere dal Consiglio comunale di Foggia per discutere della unificazione delle due province limitrofe, vede il plauso di Rosario De Matteis e dell’Amministrazione da lui guidata. “Non può che farmi piacere sia un’idea di Moldaunia che quella di Molisannio, non per una utilità poli-
vince e dello svuotamento dei Comuni e delle Regioni da parte dello Stato, risulta complicato capire i motivi per i quali persistono discriminazioni nazionali a danno dei territori più svantaggiati con tagli di investimento, di personale e di mezzi, assolutamente inaccettabili”.
Gli Ecologisti democratici del Molise, soprattutto nel trio di rappresentanza, spesso e volentieri, quando c’è da prendersela col Governo nazionale e con le Società che gestiscono le maggiori arterie stradali ferroviarie, alzano la voce, prendono il toro per le corna, sollevano que-
stioni concrete e non lesinano critiche e rimostranze. Fanno bene. Non si può non essere d’accordo, né sottovalutare l’impegno sociale che pongono. Con un difetto che abbiamo spesso sottolineato e rimarcato e che confermiamo. La propensione a sollevare da responsabilità, critiche e rampogne l’ineffabile governo regionale che anche in questa occasione, di fronte alle difficoltà rappresentante dagli EcoDem, avrebbe dovuto essere presente, attivo, reattivo e coerentemente impegnato a risolverle (le difficoltà). La giustificazione a prescindere di un’amministrazione che sta governando il declino, la decadenza, l’immiserimento del territorio e di chi lo abita , è peccato di eccessiva accondiscendenza che mal si concilia con la vivacità critica di cui glie Eco.Dem sono portatori. Dardo
“Maltempo, occorre l’intervento dell’Ue” Lo sostiene l’europarlamentare, Aldo Patriciello
facendo, ripercussioni al tessuto economico, sociale e produttivo regionale. Ritengo, dunque, che vi siano tutte le condizioni per
sollecitare il Governo a chiedere un aiuto concreto all’Unione Europea attraverso l’accesso al fondo di solidarietà istituito nel
2012 proprio per rispondere alle grandi calamità naturali. In questi frangenti l’obiettivo deve essere la salvaguarda del territorio e la sicurezza dei cittadini. L’Europa può fare la sua parte – aggiunge l’eurodeputato azzurro – ma bisogna unire le forze e ragionare strategicamente: faccio appello a tutti gli amministratori locali affinché chiedano al Governo in carica di attivare al più presto tutte le azioni necessarie, inoltrando subito la domanda alla Commissione Europea per l’attivazione del Fondo di solidarietà della UE. Mi auguro che così facendo – conclude Patriciello – sia possibile stabilire quanto prima un contatto diretto con il servizio competente della DG Politica regionale e accelerare il più possibile la procedura per un rapido stanziamento dei fondi in questione”.
“La Moldaunia? Sarebbe un bel passaggio istituzionale” A dichiararlo è il presidente della Provincia, Rosario De Matteis tica, ma per concretizzare un percorso che vede insieme queste realtà, da secoli di storia, usi, costumi, tradizioni e problematiche territoriali. Auspico, dunque, con piacere ed interesse un percorso referendario che potrebbe portare sicuramente ad un incremento sia di demografia che di territorio. Dal che si evincerebbe un peso specifico diverso di questa nuova area geografica, che,
con una superficie di oltre 10 mila km ed una popolazione residente di oltre 1 milioni di abitanti, allontanerebbe tante ombre e strane proposte di legge di qualche parlamentare. Una siffatta nuova geografia – aggiunge De Matteis - aiuterebbe ad affrontare discorsi di razionalizzazione, riforme e riassetto del territorio, con maggiore serenità. Per questi motivi, sono pronto, nei limiti delle mie possibilità a seguire con impegno questo iter, troppe volte annunciato ma mai concretizzato”.
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Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
7 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Fossalto resta isolato per una frana La strada di collegamento con la fossaltina è stata spazzata via dal fango FOSSALTO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica a seguito di una vasta frana lungo il costone della strada provinciale che collega Fossalto – al bivio della fossaltina, l’ente ha dovuto chiudere l’unica strada che porta al paese da quel versante. Per raggiungere Fossalto occorre fare il giro più lungo dal versante di Torella del Sannio. A fronte di questa profonda emergenza legata al maltempo, vista la gravissima situazione dell’ente che si aggiunge già ai famosi tagli scri-
teriati degli ultimi 3 governi tecnici, il presidente, nel prendere atto che l’ente è economicamente in ginocchio, rinnova la richiesta di un intervento urgentissimo al prefetto di Campobasso, al presidente della Regione, al governo centrale. “Chiedo ancora una volta alle autorità della Regione Molise
di farsi carico di una situazione intollerabile e così non possiamo andare avanti. Purtroppo – commenta De Matteis – siamo all’emergenza più assoluta, e non siamo in grado di garantire nemmeno il minimo di servizi erogabili. Politiche senza senno stanno portando le Province al collasso; a questo punto: o ci si rende conto della reale situazione dell’ente e si interviene, o è meglio riconsegnare le chiavi del Palazzo al prefetto. E mi dispiace che comunque sia, a pagare lo scotto siano comunque cittadini”.
Arrestati due napoletani per rapina I Carabinieri li hanno individuati come autori di ben quattro colpi alle banche a Campobasso CAMPOBASSO. Sono finiti in manette i due napoletani che nel 2014 avevano assaltato alcuni istituti bancari di Campobasso. Gli stessi sono stati arrestati dai Carabinieri nel corso di una vasta operazione condotta dal Nucleo investigativo e dalla Compagnia del capoluogo, tra Campobasso, Termoli e Napoli. I rapinatori in trasferta in Molise, G. G. classe 1958 e I. R. classe 1987, entrambi pregiudicati si trovano in carcere a seguito di un’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare e perquisizione domiciliare emessa dal Tribunale di Campobasso, su richiesta della Procura della Repubblica. I due sono ritenuti responsabili di ben quattro rapine a Campobasso. Il 15 settembre scorso minacciarono, infatti, i dipendenti della filiale della Banca Popolare di Ancona senza riuscire a
portar via un centesimo, poiché non vi era contante nelle casse e la cassaforte era chiusa e temporizzata. Il 23 luglio 2014 fu poi la volta della Banca delle Province Molisane di via Labanca, dove entrarono minacciando i dipendenti con un taglierino e dalla quale portarono via 5mila 400 euro. Seguì, nel mese di agosto, la rapina avvenuta all’Unicredit di via XXIV Maggio, dove sempre armati di un taglierino riuscirono a rubare 5mila200 euro, più 500 euro custoditi nel borsello di un impiegato, nonchè quella che in città destò più clamore effettuatain pieno giorno alla Banca Nazionale del Lavoro di via XXIV Maggio. Proprio durante l’ultimo colpo, messo a segno in una città che i due rapinatori conoscevano molto bene, fruttò ai mal-
viventi un bottino da 150 mila euro. Erano circa le 10,30 del 27 ottobre 2014, quando i due a volto semicoperto, dopo essersi appostati sotto i portici all’entrata dell’istituto di credito assaltarono il furgone portavalori che in quel momento era stato parcheggiato nel piazzale dinanzi la Bnl, riuscendo a fuggire con 150 mila euro. Durante la rapina era seguita una colluttazione con le due guardie giurate dell’istituto di vigilanza ‘Aquila’ ed erano partiti due colpi di pistola, uno dei quali ferì di striscio al braccio una donna che passava lì per caso. Una 65enne, subito soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale ‘Cardarelli’. I rapinatori riuscirono rapidamente a scappare a piedi con la refurtiva e a imboccare la strada laterale della banca
Liscione, aperte le paratie Il livello ha superato la quota massima. Costante il controllo dei tecnici di Molise Acque CAMPOBASSO. Il livello dell’invaso della Diga del Liscione era pari a 123,6 metri, così l’Azienda Speciale Regione ‘Molise Acque’ a mezzogiorno ha rilasciato, tramite lo scarico di fondo, circa 150 m³ al secondo, essendosi verificato lo stato di preallarme. A controllare e vigilare sulla zona sono le Forze di Polizia e gli enti proprietari delle strade coinvolte, mettendo in campo tutte le precauzioni del caso: sorvegliare i livelli delle acque nelle zone basse, allertare la popolazione residente nelle zone sede di attività agricole e di impianti industriali, anche per una eventuale evacuazione a scopo cau-
telativo, posti a ridosso del fiume Biferno. Un monitoraggio costante e conti-
nuo sarà assicurato, invece, dagli ingegneri e dai tecnici di Molise Acque.
che prosegue verso la zona del Cep. In fondo alla stradina ad attenderli un’automobile con il terzo uomo pronto ad aspettarli. Subito sul posto accorsero i Carabinieri e la Scientifica per le indagini. Fondamentali per acciuffare i due malviventi sia le immagini del circuito di sicurezza dell’Istituto di credito, sia le testimonianze dei presenti. In realtà, le indagini degli inquirenti presero il via dal primo colpo che i malviventi effettuarono il 14 aprile del 2014 all’ufficio postale di Ferrazzano. Lo studio dei filmati ha permesso ai Carabinieri di individuare nel riflesso della vetrata degli uffici, un autoveicolo rosso con cui i rapinatori, quella volta, si allontanarono dal luogo del reato. Certosina la ricerca dell’autovettura attraverso la rete di vendita fino a risalire ad un utilizzatore, di origini campane ma domiciliato a Campobasso, che era stato multato la sera prima della rapina dalla Guardia di Finanza, proprio a bordo di quell’automobile.
A seguito di approfonditi accertamenti i Carabinieri hanno così scoperto le assidue frequentazioni dell’intestatario della vettura con i due malviventi, che erano stati sorpresi all’interno di un agriturismo a Perugia. Prezioso a questo punto si è rivelato lo scambio di informazioni con l’Arma di Perugia con i quali i Carabinieri di Campobasso hanno condiviso dettagli e riproduzioni fotografiche dei due all’atto del controllo in Umbria. La similitudine tra le foto segnaletiche e gli autori delle rapine nel copoluogo molisano è stata immediatamente notata dagli inquirenti che hanno proceduto a farli riconoscere dai testimoni che erano stati minacciati durante le rapine avvenute in Molise. Un importante risultato quello conseguito dall’Arma se si pensa che i Carabinieri ancora una volta, dopo la rapina alla gioielleria Tancredi del 2012, sono riusciti ad assestare un duro colpo a chi “ritiene - dicono dalla Caserma di via Mazzini - che questa regione possa essere un luogo dove compiere azioni delittuose, rimanendo impuniti”.
III^ DOMENICA DI QUARESIMA Il Vangelo di Giovanni usa in continuazione un linguaggio simbolico: le parole e i fatti che riferisce possiedono sempre una seconda e più profonda dimensione. Anche il racconto della “purificazione del tempio” è carico di valenza simbolica, teologica e spirituale. Un aiuto per la comprensione ci è offerto dalla struttura in tre parti: la purificazione del tempio conforme alla tradizione profetica come prima parte; la seconda, la disputa tra Gesù e i giudei circa il “segno” che giustifichi l’azione compiuta, e la profezia di Gesù circa la sua morte/risurrezione come “segno” giustificatore e rivelatore; terza parte, il rapporto tra i segni e la fede. L’Israele del tempo di Gesù era ancora legato al tempio, simbolo e luogo privilegiato della fede dei giudei. Gesù accompagna il gesto della purificazione di questo tempio con parole che annunciano la distruzione e la ricostruzione dopo “tre giorni”. Il tempio che Gesù vuole distruggere è una religiosità alienante, fatta di ritualità e abitudini insignificanti che non coinvolgono
la vita e non la migliorano. E, come ben sappiamo, il significato unitario di queste allusioni è il seguente: il corpo di Gesù, crocifisso e risorto, sarà il nuovo tempio; sarà ed è il tempio in cui Dio viene adorato “ in spirito e verità”. Il Signore crocifisso e risorto è il centro del nuovo culto e il tempio della nuova ed eterna alleanza. Il Risorto è il luogo della presenza di Dio in mezzo a noi. Da questo nuovo tempio zampillerà, come da sorgente originaria, l’acqua viva che sana l’anima e dona la vita. L’evangelista annota: “i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo”. “Ricordare” significa non il semplice rammentare, ma comprendere, alla luce della risurrezione di Gesù, che quelle parole e quel gesto hanno portato a compimento le Scritture. Con la risurrezione nel “terzo giorno”, il “segno” preannunciato da Gesù si rende manifesto e si offre alla fede. Nessun edificio materiale è tempio del Signore risorto. Lo è, invece, in senso tutto particolare, il cristiano a motivo dell’inabitazione dello Spirito Santo in lui: “Siete tempio di Dio e lo Spirito di
Dio abita in voi”. Esistono anche altre modalità della presenza di Dio ( la comunità credente, la Chiesa), ma tutte traggono verità dallo Spirito che il Risorto ci ha donato. Chiesa: con questa parola designiamo l’insieme dei riscattati, dei chiamati o convocati, che hanno risposto all’appello e che, per questo solo fatto, si distinguono, formando un gruppo umano distinto, storicamente individuabile. Già nelle prime Lettere di San Paolo e in modo più aperto quelle della cattività, appare chiaramente che il “mistero di Cristo” comporta una dimensione ecclesiale. Infatti l’Apostolo, appena dopo aver detto che Cristo è l’immagine del Dio invisibile, aggiunge che è anche capo del corpo (Ef.1,10). Per lui il mistero di Cristo consiste in questo: che giudei e Gentili sono riuniti in un solo corpo, il corpo di Cristo. Infatti, come per il suo corpo una persona è presente al mondo, così per la Chiesa, Cristo è presente al mondo. Mons. Gabriele TETI
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Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
8 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Arrestati sei spacciatori di droga a Venafro Rifornivano anche clienti he giungevano dall’Alto Casertano VENAFRO. Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza. Prima la droga la si acquistava a Caserta, ora invece i soggetti finiti in carcere avevano creato una centrale “fai da te” che attraeva anche i soggetti delle aree dell’Alto Casertano. Sono trenta i denunciati a piede libero oltre ai sei arresti… Dalle prime ore della mattinata, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Isernia, su richiesta di questa Procura della Repubblica. Le indagini che hanno portato all’operazione di questa mattina, e che si sono sviluppate nell’arco di circa un anno e mezzo, hanno permesso di smantellare un’attività criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Isernia, e sono state condotte oltre che attraverso attività tradizionali quali i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, anche con attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche e riprese video fotografiche, per un
totale rispettivamente di oltre ventimila conversazioni captate e millecinquecento ore di immagini registrate. Ai militari del Nucleo Investigativo di Isernia che hanno condotto le indagini con la fattiva collaborazione dell’Aliquota Operativa della Compagnia Ca-
rabinieri di Venafro, si sono aggiunti nell’operazione di questa mattina anche i militari della Compagnia di Isernia, supportati da unità specializzate per la ricerca di stupefacenti dei Nuclei Cinofili dell’Arma di Chieti e Napoli. In totale sono settanta gli uo-
mini dell’Arma impiegati nell’operazione. A finire in carcere sono stati Ergys Brunga, 26enne di origine albanese, che si occupava di fornire rilevanti quantità di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish e marijuana, delle quali si approvvigionava principalmente nel napoletano e nel casertano, agli spacciatori locali, anch’essi arrestati, Franco Sarachelli, 36enne di Isernia, Cesare Spada, 35enne, Roberto De Silvio, 38enne, Pino Spada, 38enne e Vincenzo Spada, 65enne, tutti di Venafro e appartenenti a famiglie di rom stanziali. Ed erano proprio questi ultimi a gestire le piazze di spaccio tra Isernia e Venafro. E’ stato individuato un rilevante numero di acquirenti nel corso dell’attività di indagine, tra i quali purtroppo anche giovani studenti degli istituti scolastici della provincia: sei le persone arrestate in flagranza di reato e trenta quelle denunciate in stato di libertà, tutti soggetti residenti oltre che nella provincia di Isernia anche in quelle vicinorie di Caserta, Napoli, Frosinone, Campobasso, Pescara e
L’Aquila. Convenzionale il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti: “portami una birra” oppure “mezza birra” o “andiamoci a fare il bagno” erano alcune delle frasi captate durante le intercettazioni telefoniche, con le quali i soggetti coinvolti tentavano di criptare il discorso. Da rilevare sotto il profilo della gravità della condotta delittuosa la circostanza che per condurre le attività di spaccio al dettaglio venivano utilizzate le mogli e anche i bambini, figli minorenni degli indagati. Nel corso delle operazioni è stata inoltre data esecuzione a quindici decreti di perquisizione domiciliare emessi dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti indagati coinvolti a vario titolo nell’attività delittuosa. In tale contesto è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro un ulteriore quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, sostanze da taglio e una somma contante pari a circa 7.000 (settemila) euro quale provento dell’attività di spaccio.
“Nuoto, ridurre i costi della piscina” I rappresentanti dei corsisti hanno rivolto un appello al sindaco Brasiello ISERNIA. I rappresentanti dei corsisti che praticano nuoto nella piscina comunale di Isernia hanno inoltrato al sindaco Brasiello una nota con la quale chiedono di poter usufruire d’un abbonamento che possa far ridurre le spese a cui vanno incontro. «Alle tariffe attuali – si legge nella loro richiesta, – il costo mensile per chi fre-
quenta quotidianamente la piscina è variabile da 80 a 100 euro, a cui vanno aggiunte le spese per l’allenatore e per l’attrezzistica»; pertanto, – concludono – in «una famiglia dove nuotano due o più ragazzi, l’importo complessivo incide in maniera non marginale sul reddito». In argomento, da palazzo San Francesco,
il sindaco fa sapere d’aver preso in considerazione l’istanza dei corsisti: «Ne ho parlato in giunta e lo farò anche con i consiglieri. A breve la struttura comunale studierà la soluzione, ma non vedo particolari ragioni ostative ad una tariffa agevolata in abbonamento per chi deve affrontare i costi d’una pratica natatoria quotidiana.
Ovviamente, però, occorrerà modificare l’attuale regolamento per l’uso della piscina, che, allo stato attuale, non prevede tariffe del genere. Quindi, essendo i regolamenti una delle competenze del consiglio comunale, bisognerà attendere che se ne occupi l’assise civica in una prossima seduta».
“Quando il futuro diviene certo” Il progetto Garanzia Giovani dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti di Isernia L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus di Isernia è tra gli Enti accreditati che hanno partecipato e visto approvato il progetto dal titolo “Quando il futuro diviene certo - Isernia” presentato nell’ambito del Programma Europeo “Garanzia Giovani” per il Servizio Civile nazionale nella regione Molise. Il Bando prevede in Molise 166 volontari; quattro sono i posti disponibili per la sezione provinciale UICI Onlus di Isernia. Possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti (secondo l’Articolo 3 del
Bando): -essere regolarmente residenti in Italia; -essere disoccupati o inoccupati ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni ed integrazioni.(La richiesta di ammissione al programma Garanzia Giovani equivale alla dichiarazione di disponibilità al lavoro prevista dall’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni ed integrazioni); -non essere inseriti in un percorso di istruzione e di formazione.Sono considerati non inseriti in un percorso di istruzione o formazione i giovani non iscritti ad un regolare corso di studi (secondari superiori o univer-
sitari) o di formazione; -essere registrati al programma Iniziativa Occupazione Giovani in data antecedente a quella di presentazione della domanda; -non aver riportato condanna,anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo,ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti,ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata. I requisiti di partecipazione devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio. Non costituisce causa ostativa alla presentazione della domanda di servizio civile nazionale per l’attuazione del PON IOG l’aver già svolto il servizio civile nazionale ai sensi della legge n. 64 del 2001. La domanda di servizio civile per il progetto va inoltrata entro il 3 aprile 2015 - ore 14:00, tramite raccomandata, posta certificata oppure consegnata a mano, all’Ente: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus - Isernia, via Sicilia, 30 cap. 86170 Isernia.
Fatturazione elettronica, interviene Unioncamere L’ente ricorda agli amministratori pubblici la scadenza ormai prossima ISERNIA. Il Presidente della Camera di Commercio di Isernia Pasqualino Piersimoni ricorda l’imminente scadenza del 31 marzo che obbliga le amministrazioni pubbliche a passare al sistema di fatturazione elettronica. Le norme che introducono innovazioni, sottolinea Piersimoni, devono essere sostenute in quanto riducono le barriere alla competitività del sistema impresa. In tale ottica la Camera di Commercio di Isernia aderisce all’iniziativa proposta da Unioncamere nazionale, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale ed la rete dei “Digital Champions”, organizzando un seminario informativo e formativo gratuito, dal titolo “Digital Day-Focus sulla fatturazione elettronica”, che si terrà lunedì 9 marzo 2015 dalle ore 15.00 alle 17.30 presso la
Sala Convegni della Camera di Commercio di Isernia. Il seminario prevede una prima parte normativa (decreto 55/2013, cosiddetta “Fattura PA”) e generale sulla fatturazione elettronica ed una seconda parte operativa che illustrerà il nuovo servizio on line gratuito per le Pmi creato da Infocamere e accessibile dal sito della Camera di Commercio. La giornata formativa va ad affiancare il servizio online gratuito per compilare, trasmettere e conservare a norma le fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione che il sistema camerale ha messo a disposizione delle PMI. Le PMI possono così adeguarsi alla nuova realtà digitale semplicemente collegandosi alla piattaforma, senza dover scaricare alcun software. L’accesso
avviene previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS); il servizio permette la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e la relativa conservazione a norma. Il Presidente dell’ente camerale isernino, infine, evidenzia la volontà di supportare il sistema impresa e le amministrazioni locali per agevolarle nel passaggio alla fattura digitale e confida che grazie alla rete delle strutture camerali, all’impegno dei volontari della rete dei Digital Champions e al coordinamento con tutti gli altri soggetti istituzionali competenti, la pubblica amministrazione arriverà alla scadenza del 31 marzo preparata ed efficiente.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
7 marzo 2015
Costa dei Delfini, chieste spiegazioni I consiglieri comunali Marinucci e Paradisi hanno interrogato il Sindaco TERMOLI. I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco in merito alla “Costa dei Delfini”. Con delibera di giunta comunale n. 28 del 11.02.2015 l’amministrazione comunale ha deliberato di partecipare alla BIT di Milano con i comuni di Campomarino, Monte-
nero di Bisaccia e Petacciato e di registrare il marchio “Costa dei delfini” per una spesa complessiva di € 11.330. E fin qui ci può stare. Però la domanda nasce spontanea. Perché se il tutto viene deliberato l’11 febbraio 2015 il dominio viene acquistato nel mese di dicembre e soprattutto dai documenti ufficiali
non risulta la deliberazione del Comune di Petacciato? Inoltre perchè il dominio www.costadeidelfini.it è intestato al sig. Macchiagodena e non al Comune di Termoli mentre il dominio www.costadeidelfini.com è tutelato dalla privacy? Terza domanda non per ordine di importanza. In data 06.09.1996 con
numero 0000763575 il marchio “costa dei delfini” è stato registrato dalla Top Quark srl per conto del tratto di litorale che collega Santa Margherita a Portofino. Infatti viene chiamato Costa dei Delfini ed è considerato uno dei luoghi più esclusivi di tutta la Liguria (risultato di una semplice interrogazione
di google sul nome costa dei delfini). E’ vero che il marchio non è stato rinnovato. Ma siamo sicuri che nell’immaginario collettivo non si ormai assodato che la costa dei delfini sia in Liguria? E’ stata fatta una valutazione sulla possibilità che facciamo MARKETING per altri territori.
“Lidi, troppa confusione” I balneatori sul piede di guerra per le decisioni assunte a livello europeo ancora aprire lo stabilimento balneare, potendo contare su un lavoro, oppure dovranno abbandonare tutto e ricominciare da capo, perché proprio lo Stato si è ripreso un ‘bene’, la spiaggia, concessa ‘nuda e cruda’ molti anni fa, sulla quale è stato costruito il ‘fiore all’occhiello’ dell’offerta turistica italiana e molisana”. Sull’argomento è subito intervenuto l’assessore Nagni che ha dato incarico al vicepresidente del Consiglio Regionale, Filippo Monaco, termolese doc, di lavorare ad una delibera che miri a sollecitare il governo nazionale ad una soluzione definitiva. Con l’assessore Nagni sono stati attentamente analizzati anche i rapporti, non sempre ottimali con gli altri centri della Costa, come Campomarino, Termoli, Petacciato e Montenero di Bisaccia. Insieme agli esponenti regionali si è giunti alla conclusione che proprio la Regione debba assumere il ruolo di coordinatore per far sì che sia avviato un dialogo proficuo. Quarto e ultimo punto, ma importantissimo per i balneatori la richiesta relativa allo slittamento di alcuni PAGAMENTI senza interessi durante la stagione balneare 2015, “in considerazione – ha rimarcato Balante – che la stagione turistica 2014 è stata a dir poco disastrosa”.
TERMOLI. Si è tenuta nella sede della Confcommercio di Termoli una riunione indetta dal Sib, il sindacato che riunisce gran parte dei balneatori molisani per parlare dei problemi della categoria alla vigilia della nuova stagione turistica. All’incontro oltre a Massimo Balante presidente del Sib, agli operatori del settore, erano presenti l’assessore all’Urbanistica, alle infrastrutture viabilità e Trasporti, Pierpaolo Nagni, il vicepresidente del Consiglio Regionale, Filippo Monaco, il presidente della Confcommercio, Paolo Spina e il direttore Confcommercio, Irene Tartaglia. Quattro i punti affrontati nel corso dell’incontro: la difesa della costa. E sull’argomento Balante ha chiesto un tavolo permanente alla Regione per valutare le criticità della costa. L’argomento che più ha impegnato i presenti è stata la questione legata alla Bolkestain che prevede entro il 2021 l’asta pubblica dei lidi. Ha affermato Balante: “Tra poco più di un mese inizia la stagione turistica 2015 e molti, troppi, non conoscono ancora oggi quale sarà il proprio destino e quello delle loro famiglie. Non sanno, cioè, se il prossimo anno potranno
Rio Vivo ancora sommersa dall’acqua I cittadini si scagliano contro il Comune per l’assenza di controlli TERMOLI. Residenti e dimoranti del quartiere ‘acquatico’ di Rio Vivo, vista la frequenza con cui si allaga, non vogliono fare sconti a nessuno, poiché si ritengono essere cittadini di serie A e contribuenti fedeli. Monta la loro rabbia, perché a distanza di alcune settimane le mareggiate, la pioggia e il vento li hanno nuovamente sommersi, facendo assomigliare le abitazioni a palafitte di primitiva memoria, ma con gli arredi a bagnomaria. A protestare anche l’avvocato Michele Vitale. “Sono un abitante di Rio Vivo a Termoli e vorrei denunciare la drammatica situazione che alcuni abitanti di Rio del Germano Reale e Rio Fondo vivono a causa dell’inerzia di Comune e Regione nella manutenzione delle barriere di scogli a PROTEZIONE della costa.
Sono eloquenti le date, secondo me. Ecco quando, solo in questo inverno, il mare ha raggiunto le case: 26 novembre; 25 gennaio; 9 febbraio; 5 marzo. In poco più di tre mesi il mare ha violato le case per ben 4 volte, allagando garage, giardini, cantine, e in qualche caso abitazioni a piano terra! Nelle ultime ore poi, a casa mia (regolarmente costruita con permesso di costruzione del Comune, al numero 15 di via rio germano reale) c’è più mezzo metro di acqua salata… Questa non è emergenza, purtroppo. E’ normalità. E fa rabbia l’indifferenza dei nostri amministratori, che vorrebbero probabilmente che noi ci abituassimo anche a questo”.
Bernacchia_Brigida, in finale pr la matematica I ragazzi delle scuole termolesi si impongono dei Giochi del Mediterraneo TERMOLI. Soddisfazione per la scuola Bernacchia-Brigida di Termoli. Anche quest’anno gli alunni del plesso Brigida si impongono alle Finali d’area dei Giochi del Mediterraneo, organizzati dall’Accademia della Matematica di Palermo, mercoledì 4 marzo a Larino.
Primo classificato nella categoria prima media, Di Tanna Davide della prima O. Terzo classificato, nella categoria seconda media N, Zaccagnino Davide della classe seconda N. Di Salvo Enrico della terza L, è invece risultato primo classificato nella categoria terza media.
Complimenti ai ragazzi che si erano già distinti nell’edizione precedente e che hanno conquistato la finale di Palermo. Merito anche della scuola che ha rinnovato l’insegnamento della matematica con una didattica che la rende meno astratta e con la pro-
posta di corsi di matematica potenziata. Purtroppo questi ultimi non sono più sostenibili a causa dei sempre più esigui bilanci scolastici. Speriamo che l’apertura del nuovo Governo al contributo dei privati spinga chi può ad aiutare in solido iniziative come questa