Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
tutto quEllo ChE gli AltRi non diCono Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rootostampa Molise sede legale: Campobasso Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it
Anno xi - n° 252 vEnERdÏ 14 novEMbRE 2015 - diStRibuzionE gRAtuitA
LâOSCAR DEL GIORNO
REStA AggioRnAto, SEguiCi AnChE Su FACEbook
gioRnAlE SAtiRiCo
30.000 copie in omaggio
Vittorino Facciolla
IL TAPIRO DEL GIORNO
LâOscar del giorno allâassessore Vittorino Facciolla che ha presentato a Campobasso e Isernia i 61 Piani di gestione delle arre destinate alla conservazione delle biodiversitĂ e gli 85 siti dâinteresse comunitario. Eâ il Molise che non ti aspetti e che proprio sul piano della biodiversitĂ e del territorio ha, invece, le capacitĂ per crescere e sulle quali puntare.
Filippo Monaco
Il Tapiro al consigliere regionale, Filippo Monaco che sembra essere diventato il portavoce della Giunta regionale. Sulla questione dei trasporti su gomma, ha plaudito il ritardo nei pagamenti da parte dellâassessorato competente dimenticando, però, che i problemi sono dovuti proprio alla sua maggioranza. CosĂŹ, come ha omesso di dire che la gara unica era stata giĂ aggiudicata e misteriosamente cancellata.
servizio a pagina 3 IL CASO
LA QUESTIONE
La DâInnocenzo prende tutto in Regione
Ora la possibilitĂ per il direttore generale della regione anche di insegnare.
pagine 2
CRONACA
âLa Corte dâAppello non può essere cancellataâ Un Comitato appositamente costituito scende in lotta contro la soppressione prevista dal governo.
pagina 5
Zuccherificio, sequestrati impianti e zucchero
Blitz del Nas allo Zuccherificio di Termoli per il sequestro di prodotto e strutture.
pagina 13
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 14 novembre 2015
Alla nomina di Remo Di Giandomenico a commissario straordinario dellâAzienda di soggiorno di Termoli sarebbe stato riguardoso nei suoi confronti aggiungere alla discrezionalitĂ politica della nomina
Correttezza amministrativa (e non solo) vorrebbe che quando si procede ad assegnare un incarico, il beneficiario, a garanzia dellâinteresse pubblico, venga illustrato nelle peculiaritĂ per le quali ha determinato lâinteresse dellâamministrazione che lo ha scelto e lo ha nominato. In genere lâamministrazione regionale, nella sua fertilissima stagione di commissariamenti, direzioni, e assegnazioni di cariche e dâincarichi di ogni genere sopravanzando cosĂŹ, di gran lunga, in questo esercizio di discrezionalitĂ e clientelismo le amministrazioni che lâhanno preceduta, si attiene a questa regola. Dei vari commissari nominati, delle direzioni generali assegnate, degli incarichi professionali elargiti, seppure per sommi capi, fin qui sono stati riportati i tratti essenziali del profilo umano, professionale e culturale del beneficiario. Una correttezza amministrativa, dicevamo, e una necessitĂ soddisfatta nei confronti del cittadino utente, al quale, per legge, non possono essere sottratti i contenuti e le motivazioni degli atti amministrativi. Tutto questo non è valso
Sic transit gloria mundi! Un commissariamento che puzza di opportunismo e di strumentalismo (ambivalente), che lascia la porta aperta a seguiti di maggiore importanza e caratura (politica) per la nomina del commissario straordinario dellâAzienda autonoma di soggiorno di Termoli. Infatti, sia nelle premesse che nel dispositivo della deliberazione adottata dalla giunta regionale nel corso della seduta del 9 novembre scorso, non câè alcun cenno alle qualitĂ umane, professionali e culturali che avrebbero indotto lâesecutivo a nominare il professore Remo Di Giandomenico e non altri. Nelle premesse viene richiamato lâarticolo 117 della Costituzione italiana nella formulazione seguita alla riforma del Titolo V (parte seconda), che riconosce alle Regioni la potestĂ legislativa esclusiva in materia di Turismo; viene appellata la disciplina legislativa delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo; viene indicata la disposizione che con-
Non sappiamo se voluto o meno, ma nella deliberazione della giunta regionale del 9 novembre 2015, con la quale la dottoressa Marinella Innocenzo è stata autorizzata a svolgere attivitĂ di docenza al master in Management delle Aziende Sanitarie e al corso âRisk management in SanitĂ â in favore dellâUniversitĂ Luiss Business School di Roma, è stato omesso che oltre ad essere il direttore generale della Regione Molise è anche il direttore generale per la Salute e lâautoritĂ di gestione del Por 2000/2006. Una e trina, finchĂŠ la giunta regionale, che ha voluto la DâInnocenzo dapprima alla direzione generale per la Salute, quindi al posto del dimissionario Pasquale Mauro Di Mirco alla direzione generale della Regione Molise e, non bastasse, anche allâAutoritĂ di gestione del Piano operativo regionale (Por) 2000/2006, le ha dato la possibilitĂ di svolgere libere docenze. Scrivendo che la DâInnocenzo per avere tre incarichi di portata apicale, che comportano notevoli responsabilitĂ ed una diretta incidenza sulla funzionalitĂ della sanitĂ e della Regione, si era messa in concorrenza con Massimo Pillarella, il direttore dellâArea Seconda del quale non abbiamo piĂš il conto delle cariche e degli incarichi che gli sono stati attribuiti e che ha da svolgere, per il titolo di emuli contemporanei del versatilissimo personaggio storico che corrisponde al nome di Pico della Mirandola, non abbiamo sconfinato nellâiperbole e nellâesagerazione. Tuttâaltro. Ci siamo tenuti bassi se, come risulta
sente alla Giunta regionale di adottare misure volte allâarmonizzazione delle politiche del personale degli enti regionali, ivi compresi gli enti turistici, facenti parte del Sistema Regione Molise, nonchĂŠ alla semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti, delle procedure e dei servizi, e viene ricordato che presso il Consiglio regionale è tuttora in corso il riordino legislativo degli Enti regionali tra i quali rientra anche lâAzienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli. CosĂŹ stando le cose, sussistendo lâinteresse pubblico a consentire la regolaritĂ e la continuitĂ di gestione dellâAzienda, la giunta ha ritenuto necessario garantire la prosecuzione dellâattivitĂ con la designazione del Commissario straordinario, atteso che il prece-
dente incarico era scaduto il 6 ottobre 2015 senza che fosse intervenuta la proroga (bel modo di amministrare!!!- ndr); ha considerato che per il principio di continuitĂ dellâazione amministrativa era necessario provvedere alla designazione di un Commissario straordinario con il compito di svolgere tutte le funzioni degli organi di amministrazione della Azienda nonchĂŠ la necessitĂ e lâurgenza del provvedimento. Detto, fatto. Ricorrendo allâarticolo 6, comma 1, del proprio Regolamento interno che garantisce la esclusiva discrezionalitĂ politica dei provvedimenti giuntali, ha nominato Commissario straordinario dellâAzienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli il professore Remo Di Giandomenico.
Come abbiamo fatto cenno, sia nelle premesse che nel dispositivo non câè alcun cenno alle ragioni specifiche per cui, al di lĂ della discrezionalitĂ politica del provvedimento, lâesecutivo abbia ritenuto opportuno e necessario nominare commissario dellâAzienda turistica il giĂ sindaco di Termoli, consigliere regionale e parlamentare. Dâaccordo, il personaggio è noto, apprezzato ed apprezzabile, ma sarebbe stato riguardoso nei suoi confronti aggiungere alla discrezionalitĂ politica della nomina qualche motivo in piĂš. Un commissariamento che puzza di opportunismo e di strumentalismo (ambivalente). Che lascia la porta aperta a seguiti di maggiore importanza e caratura (politica). Sic transit gloria mundi! Dardo
Direttore generale per la salute, direttore generale della Regione Molise e AutoritĂ di gestione del Por 2000/2006, Marinella DâInnocenzo è stata autorizzata dalla giunta regionale a svolgere attivitĂ di docenza al master in Management delle Aziende sanitarie e al corso âRisk management in SanitĂ â in favore dellâUniversitĂ Luiss Business School di Roma agli atti, la giunta regionale nella sua infinta saggezza ha ritenuto che il direttore generale per la Salute, il direttore generale della Regione Molise e lâAutoritĂ di controllo del Por 2000/2006 riassunti nella sempre piĂš mitica figura della dottoressa Marinela DâInnocenzo, potesse svolgere anche docenze âextra moeniaâ. A sostegno della decisione, la giunta è stata rassicurata dal brillante stato di salute della sanitĂ regionale, dalla inappuntabile efficienza della macchina organizzativa regionale e dalla felice, a vale spiegate, conclusione del Programma operativo regionale 2000/2006. Pertanto, senza enfasi, iperbole ed esagerazione, riteniamo non sia lontana lâeventualitĂ che il dualismo Pillarella / DâInnocenzo per il titolo di emuli di Pico della Mirandola sia destinato ad accentuarsi ancora di piĂš. Dal che, come è noto, il Molise sta ottenendo risultati ineguagliabili. Complimenti ed applausi alla giunta.
TAaglio lto
3 14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Le associazioni dei costruttori edili, Ance ed Ancem, lanciano lâennesimo allarme 339 imprese chiuse tra il 2008 ed il 2013. Fondi bloccati e burocrazia stanno uccidendo il settore Due associazioni, ma un unico solo baluardo da difendere: il settore delle costruzioni edili in molise. LâAnce (associazione dei costruttori legata a CONFINDUSTRIA) e lâAncem (associazione di costruttori di respiro piĂš locale), allâunisono, contemporaneamente, tentano un estremo intervento affinchĂŠ lâintero settore possa sopravvivere a questo inverno. Come un vecchio cervo che per anni ha dominato il bosco, prospero lui e tutto il suo branco, cui natura matrigna ha tolto pascoli e riparo, mettendolo in condizione di non superare le prossime nevicate. âIl Molise è la regione che ha perso piĂš occupati nelle costruzioni, il 25,5%. Ed è un dato sconcertante: proprio la nostra regione in cui lâedilizia ha sempre rappresentato il traino dellâeconomia regionale, la piĂš importante fonte di occupazione, continua a perdere maestranze senza che nessuno faccia nulla per evitare il tracollo. A ciò si aggiunge la chiusura in Molise di ben 339 aziende edili tra il 2008 e il 2013. Per le opere pubbliche il con-
testo è tale che non possiamo parlare piÚ neppure di un settore nella nostra regione, ma solo di iniziativa sporadiche, quasi occasionali da parte della stazioni appaltanti. I dati parlano da soli: nel periodo gennaio-
maggio 2015 i bandi di gara sono calati del 63,8%. Con questi 9 anni di crisi lâedilizia in Molise è finita. Bisogna attivare subito un programma straordinario di piccoli interventi che unito alla immediata attivazione dei
90 milioni di euro del programma sulla viabilitĂ e alla celere riprogrammazione dei fondi per lâautostrada possa contribuire a recuperare il terreno perdutoâ. CosĂŹ Umberto Uliano, presidente dellâAnce. E di fronte a tali stringenti argomentazioni è del tutto superfluo, da parte nostra, aggiungere una sola virgola. Cambia solo prospettiva il presidente dellâAncem, Corrado Di Niro: âNellâultimo consiglio è emersa una seria preoccupazione da parte delle imprese. Per questo rivolgiamo un ultimo invito affinchĂŠ non si arrivi al ridosso del Natale, altrimenti nessuno di noi è in grado di prevedere le drammatiche conseguenze sociali ed economiche che accadranno in Regioneâ. Analizzando, quindi, la stessa urgenza da un altro punto di vista, quello dello sblocco di milioni e milioni di euro che rischiano di andare persi, in perenzione. Per ritardi amministrativi, per ribassi dâasta e tutti gli esiziali artifici che la burocrazia riesce a produrre senza che si riesca, una buona volta, a porle un freno. La
Regione Molise, come struttura, e, ovviamente, chi la governa, sono i maggiori responsabili di questa situazione. A grandi proclami (come nel caso dei pagamenti per la ricostruzione) seguono sempre miserrimi risultati. Tempi immotivatamente lunghissimi espongono le imprese ed i lavoratori ai rischi senza ritorno di una pesantissima esposizione bancaria. Ma la corda sta per spezzarsi con un naturale e conseguente colpo di frusta le cui conseguenze si potranno valutare solo a babbo morto. E sepolto. ChissĂ cosa impedisce al governo regionale di adoperarsi davvero con urgenza per segnare almeno un punto a suo favore. Consigli regionali ameni si susseguono, sedute monotematiche sul lavoro, chiacchiere a profusione e nessuna risposta, in due anni e mezzo, ai ripetuti allarmi e grida di aiuto che il settore delle costruzioni ha costantemente lanciato e di cui vi abbiamo dato puntuale resoconto. Intanto lâinverno è ormai alle porte (anche se non si direbbeâŚ).
lâintervento di Stefano Testa* Eâ tragico constatare la situazione in cui versa il nostro Molise: un totale asservimento del popolo al potere con la conseguenza che la libertĂ , dove non câè lavoro, rappresenta una pura espressione linguistica. Un adagio ricorrente tra la gente molisana cosĂŹ recita: âNon si muove foglia che âŚâŚâŚ non vogliaâ. Incredibile ma vero! I cittadini molisani avevano assunto a criterio logico la possibilitĂ che la politica locale potesse decidere della vita delle singole persone. Eâ chiaro che questa forma di sudditanza morale e culturale è frutto di una strategica attivitĂ posta in essere da coloro che hanno fatto del tutto per non far crescere la nostra regione, per evitare che la gente si emancipasse, che potesse ragionare autonomamente. Per mascherare questo assunto facevano finta di discutere se conveniva lâindustrializzazione o lo sviluppo agricolo: e il popolo ammirato da tanta intelligenza aspettava il âmiracolo economicoâ che non è mai arrivato. A pensarci bene câè voluta una stra-
Molise, in totale asservimento al potere Una situazione che sta mandando a rotoli quanto costruito ordinaria capacitĂ per non far crescere una regione cosĂŹ significativa per lâambiente, per la qualitĂ della vita, per le peculiaritĂ storiche ed artistiche che esprime, per la scarsa densitĂ di popolazione. Basterebbe considerare i miliardi dilapidati in opere inutili, dilapidati per una gestione del potere che ha mai espresso nessuna ipotesi di programmazione, tanto che somme importanti venivano ripartite in una miriade di rivoli volti a carpire la buona fede dei nostri Sindaci che si sentivano gratificati da finanziamenti di poche migliaia di lire prima e da pochi euro adesso. Un vero scandalo che andava com-
battuto con ogni mezzo e che ha consentito la sopravvivenza di una classe dirigente che, anche grazie al consociativismo, ha determinato la mancata crescita socioeconomica di questa nostra straordinaria realtĂ territoriale. Ancora oggi, oltre a pagarne le conseguenze, subiamo la presenza di personaggi che hanno portato il no-
stro amato Molise allâattenzione della cronaca nazionale per questioni innominabili di cui ci vergogniamo e che rappresentano ulteriori colpi mortali alla nostra credibilitĂ e, quindi, alla nostra speranza di riscatto. Ma fino a quando dobbiamo subire tutto questo? Eâ tempo di reagire, non è possibile continuare a parlare
di sinistra e di destra, di raggruppamenti politici che mirano solo ad acquisire quel potere gestionale che si concretizza con âgli appaltiâ e gli incarichi ai soliti noti. Basta! Non se ne può piĂš. Vi sono energie e professionalitĂ che potrebbero dare contributi significativi allo sviluppo del nostro amato Molise portando avanti, innanzitutto, la moralizzazione e lâefficientamento della macchina burocratica cosĂŹ distante da quei criteri di produttivitĂ che sono alla base di ogni attivitĂ umana. Eâ chiaro che tutto questo si può realizzare solo con lâapplicazione sistematica di quei criteri di meritocrazia che vogliono lâuomo (o la donna) giusto al posto giusto. Con questi auspici spero che tutti coloro che non voglio sottostare allo stato de quo si riuniscano per combattere insieme questo sistema e lasciare alle future generazioni un Molise degno di essere vissuto. *Ex consigliere comunale
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 14 novembre 2015
Presentati a Campobasso e Isernia i 61 Piani di gestione delle arre destinate alla conservazione delle biodiversitĂ e gli 85 siti dâinteresse comunitario (Sic)
Il Molise che non tâaspetti (difende lâambiente)
Lâassessore Facciolla: âLa biodiversitĂ contribuisce allo sviluppo sostenibile e va promossa e mantenuta tenendo conto, allo stesso tempo, delle esigenze economiche, sociali e culturali delle comunitĂ localiâ âRete Natura 2000â è un insieme coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della diversitĂ biologica presente sul territorio, con lâobiettivo di conservare gli habitat e le specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello comunitario. Il Molise è un territorio che, gratificato dalla natura, è tra le realtĂ piĂš significative sotto quel profilo. Il dato lo si rileva dal numero dei Piani di gestione (61) redatti nellâambito della Misura 3.2.3. del Piano regionale di sviluppo 2007/2013 e nel numero dei Siti di importanza comunitaria (85) riconosciuti dallâUnione europea, i cosiddetti Sic. Lâassessorato alle Politiche agricole della Regione Molise ha ingaggiato un corsa contro il tempo. I Piani, infatti, devono essere definiti, approvati, e avviati entro il 31 dicembre prossimo, pena la restituzione dei fondi allâEuropa. Di quel settennio sono ancora decine e decine i progetti che devono trovare compimento. Un retaggio pesante delle precedenti amministrazioni; la conferma che in materia dâinvestimento delle risorse comunitarie la Regione Mo-
lise zoppica vistosamente e, claudicante comâè, câè il rischio che anche i fondi europei 2014/2020 non trovino compiutezza nel settennio canonico. Dicevamo dellâurgenza di mettere in cantiere i Piani di gestione, problema che lâassessore Facciolla ha inteso risolverlo con due incontri illustrativi al partenariato di settore a Campobasso (il 10 novembre ) e il giorno successivo ad Isernia. Lâavallo del lavoro svolto e la con-
Giorgio Simonetti* Ormai da qualche settimana, con lâapprossimarsi di scioperi programmati da queste Federazioni, si rincorrono voci e dichiarazioni da parte di organizzazioni sindacali, non meglio identificate, in merito allâefficacia di questo strumento a tutela delle rivendicazioni dei lavoratori. Con il massimo rispetto per le opinioni di tutti, abbiamo però il timore che la questione, se posta in questi termini, ovvero in assenza di argomentazioni frutto di attenta analisi, finisca solo per tradursi in un invito a non aderire allo sciopero per motivazioni affatto attinenti a considerazioni di merito. Sarebbe paradossale, poi, se tale semplicistica e grossolana dichiarazione provenisse, ma non è dato sapere, dalle stesse Organizzazioni sindacali che solo alcune settimane fa avevano utilizzato lo sciopero quale strumento di rivendicazione per i dipendenti di imprese dello stesso settore. E per dare contenuto allâopinione espressa non basta, altrettanto semplicisticamente, ricordare lâovvietĂ che il dipendente che partecipa allo sciopero perde una giornata di retribuzione, perchĂŠ proprio questo costo rafforza la validitĂ delle motivazioni di adesione e, soprattutto, il potere contrattuale presente e futuro dei lavoratori.
divisione delle rappresentanze socioeconomiche locali sono essenziali alla realizzazione delle opere programmate. Lavoro eccellente, dicono gli esperti neutrali, svolto in tempi brevi dallâAgenzia regionale per lo sviluppo dellâattivitĂ rurali e della pesca (Arsarp) sul quale, appunto, sâè cercata la convergenza del partenariato di settore e, in senso lato, anche della collettivitĂ apertamente invitata a partecipare agli incontri anzidetti.
Sulla biodiversitĂ il concetto dellâassessore è quanto mai articolato. Per Facciolla âLa biodiversitĂ contribuisce allo sviluppo sostenibile e va promossa e mantenuta tenendo, però, conto, allo stesso tempo, delle esigenze economiche, sociali e culturali delle comunitĂ locali, per cui attraverso i Piani di gestione si cerca di trovare una sintesi tra la necessitĂ di tutelare le bellezze naturalistiche della nostra Regione e le
esigenze di coloro che vivono e lavorano in quegli stessi territoriâ. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Un classico dellâequilibrismo politico. Al momento non si sono registrate dissonanze nĂŠ divergenze sullâimpostazione e il contenuto dei Piani di gestione, segno che si sarebbe trovata una giusta compensazione tra gli interventi mirati al mantenimento dei caratteri della biodiversitĂ del territorio e le attivitĂ produttive. Dâaltronde, usando le giuste misure nellâutilizzazione del territorio e rispettando in maniera accorta le differenti caratteristiche che lo rendono unico e particolare sotto il profilo della biodiversitĂ , non dovrebbe essere difficile assicurare la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello europeo. Gli 85 Siti dâinteresse comunitario (Sic) riconosciuti al Molise a ben riflettere sono essi per primi una ricchezza che può generare sviluppo ed economia territoriale. Usando adeguatamente il cervello. Dardo
Trasporti, câè chi vuole mescolare nel torbido
Queste Federazioni, pur nella preoccupazione generata dal ritardo dei pagamenti delle retribuzioni, proprio attraverso il piĂš efficace strumento di lotta sindacale, sono fermamente determinate a perseguire lâobiettivo di normalizzare, per il futuro, il sistema TPL regionale
extraurbano ed urbano. E comunque, la scarsa adesione ad uno sciopero, qualunque sia la sigla sindacale che lo ha proclamato, è elemento di discredito per tutto il movimento sindacale. Su tutto, non va mai dimenticato che il movimento sindacale ha
vissuto momenti in cui i lavoratori per le loro legittime rivendicazioni hanno pagato un prezzo ben piĂš alto di una giornata lavorativa, nobilitando il concetto stesso di sciopero. Per queste ragioni non potremo mai condividere lâinteresse di chi ritiene che si possa rinunciare allâattivitĂ sindacale, riversando tutte le aspettative ed i diritti dei lavoratori in un mero atto giudiziario â ingiunzione di pagamento â che, pur nella sua validitĂ , non consente di entrare nel merito delle cause che hanno prodotto la criticitĂ e per sua natura permette di risolvere, eventualmente e non certo senza costi, solo la situazione contingente. Nel rinnovare lâinvito ad aderire allo sciopero, ricordiamo che câè stato chi, proprio nel nostro contesto e in un passato, neppure troppo remoto, aveva immaginato e realizzato di poter risolvere il rischio dellâadesione rimborsando, con le risorse di tutti gli iscritti, la giornata di lavoro a coloro che aderivano allo sciopero: ma erano altri tempi e altra gente che nulla ha da spartire con i principi di un sano sindacalismo confederale. *Segretario Generale FILT CGIL Molise
TAaglio lto
5 14 novembre 2015
In campo scende un Comitato per difendere le ragioni della stessa regione
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Potrebbe essere lâaddio definitivo ad altre istituzioni presenti da sempre sul territorio
âLa Corte dâAppello non va tagliataâ CAMPOBASSO. âLa paventata soppressione della Corte di Appello di Campobasso avrebbe effetti disastrosi per la comunitĂ molisana, sotto il profilo sociale, economico e della sicurezza pubblicaâ. Lo ribadiscono, in un documento, i magistrati molisani e una serie di Ordini e associazioni âDetta soppressione, difatti, comporterebbe non soltanto lâautomatica soppressione di altri Uffici giudiziari quali la Procura Generale presso la Corte di Appello, la Procura distrettuale presso il Tribunale di Campobasso (e, con essa, gli apparati del GICO, dei ROS e dello SCO), il Tribunale e la Procura per i Minorenni (inclusi i connessi servizi sociali), il Tribunale di Sorveglianza e lâAvvocatura Distrettuale dello Stato, ecc., ma anche la successiva probabile soppressione di ulteriori Uffici giudiziari quali uno o piĂš Tribunali del distretto, oltre che il TAR, la Corte dei Conti, la Procura presso la Corte dei Conti e le Commissioni Tributarie, nonchĂŠ di Uffici paragiudiziari quali i Comandi regionali delle Forze dellâOrdine, la Questura e magari la stessa Prefettura di Campobasso. Inoltre, le anzidette soppressioni comporterebbero prevedibil-
mente pure la successiva chiusura di altri Uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale, quali lâAgenzia delle Entrate, lâINPS, lâINAIL, i Vigili del Fuoco, ecc. . Insomma, un perverso effetto domino, la cui inevitabile conseguenza sarebbe la drastica riduzione della popolazione determinata dai connessi trasferimenti di numerosissime famiglie di impiegati in altre sedi, con la conseguenza che anche gli enti privati (banche, assicurazioni, ecc.) chiuderebbero o comunque ridurrebbero le loro sedi, con tutti i conseguenti effetti dirompenti sui commercianti, sugli imprenditori e sui liberi professionisti, costretti a loro volta a chiudere i propri uffici ed esercizi, con ulteriore crescita del tasso di disoccupazione di giovani e lavoratori. In una parola, lâintera economia locale subirebbe un colpo durissimo, ancor piĂš grave di quelli giĂ subĂŹti in questi lunghi anni di crisi economica. Si ripeterebbe cioè, a livello regionale ma su scala molto piĂš ampia e diffusa nel nostro tessuto socio-economico, ciò che sarebbe accaduto a seguito della paventata chiusura di una serie di Uffici pubblici nella provincia di Isernia (a partire
dalla Prefettura), scelta che risulta allo stato sospesa e che, per motivi consimili a quelli di cui sopra, allo stesso modo questo Comitato disapprova incondizionatamente e considera un errore gravissimo. La soppressione della Corte di Appello e le successive soppressioni degli altri Uffici Giudiziari o paragiudiziari di cui si diceva comporterebbe inoltre la scomparsa di fondamentali presĂŹdi di legalitĂ nella nostra regione, che è regione confinante con quelle segnate dalla piaga della criminalitĂ organizzata di stampo mafioso, col concreto e gravissimo pericolo della sua estensione anche nel nostro territorio. Infine, questo processo comporterebbe onerosissimi costi e disagi per le parti processuali, i loro difensori, i periti, i CTU, i testimoni e quantâaltri, costretti a spostarsi in territori lontani per presenziare ai processi se non addirittura costretti a partire la sera prima per arrivare in tempo per lâinizio dellâudienza, con aggravio dunque di tempi e costi, tanto piĂš gravosi per i cittadini meno abbienti, oltre che per gli anziani e per i minori. E, quanto a questi ultimi, si pensi poi ad esempio ai minori che con
le loro famiglie dovrebbero essere seguiti (e come potrebbero essere seguiti?) da Procure, Tribunali minorili e connessi servizi ubicati in zone lontane. Tutto questo, senza alcun serio risparmio di spesa pubblica, perchĂŠ il numero degli impiegati e dei giudici rimarrebbe lo stesso, mentre anzi bisognerebbe acquisire nuovi spazi nelle sedi accorpanti, lasciando gli attuali edifici demaniali per fittare magari immobili da privati e quindi con ingente aggravio di pubblica spesa. Senza contare gli ulteriori aggravi in termini di costi (oltre che di sicurezza) determinati dallâaumento delle distanze di viaggio per la traduzione degli imputati in stato di arresto che intendono assistere alle udienze, degli appartenenti alle forze dellâordine per rinnovare eventuali testimonianze in secondo grado, dei periti dâufficio per rinnovare o chiarire eventualmente le loro relazioni in appello, ecc. . Del resto, quando si dice che altre Corti di Appello hanno milioni di utenti mentre la nostra ne ha solo 315.000, si omette di aggiungere che quelle Corti di Appello hanno un numero di giudici e di impiegati di gran lunga superiore a quello della Corte campobassana
âIl governo saprĂ ascoltare le ragioni del Moliseâ Il presidente della Giunta regionale, Frattura, sui tagli alla giustizia Campobasso. La Regione Molise scende in campo nella difesa della Corte dâappello di Campobasso. Ieri mattina lâespressione allâunanimitĂ del Consiglio regionale sullâordine del giorno che impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere ogni intervento utile, nei riguardi del Governo centrale, del Ministero della giustizia, del Csm, delle Commissioni di giustizia del Senato e della Camera, degli organi di informazione nazionali e regionali per superare le ipotesi contemplate nella revisione della geografia giudiziaria in fase di studio presso la Commissione ministeriale. âDallâAssemblea regionale oggi, a una sola voce, un messaggio chiaro e inequivocabile contro la ventilata soppressione della Corte
dâappello di Campobasso. Siamo tutti consapevoli del sinistro preludio che tale operazione a cascata comporterebbe, a livello sociale, occupazionale ed economico. Il Molise e i molisani non possono accettare, non lo meritano, politiche, iniziative e tagli basati esclusivamente su rapporti numerici. I numeri ci vogliono sempre soccombenti e questo non è un principio che la nostra Costituzione contemplaâ, è quanto dichiara il governatore Paolo di Laura Frattura. Lâodg approvato dal Consiglio regionale dĂ inoltre mandato sempre al presidente e alla Giunta di prendere contatti con la delegazione parlamentare, le Province, i sindaci di Campobasso, Isernia e Larino, i tre Ordini degli avvocati, lâAssociazione nazionale dei magistrati - sezione distrettuale del Molise,
e tutti i soggetti istituzionali e non, allo scopo di procedere ad azioni congiunte. âQuesta è una vicenda che ci coinvolge tutti, a ogni livello: stare uniti è nostro dovere ed è di fondamentale importanza. Ă anche nostra la convinzione che sia, questo, il momento di far sentire una voce forte, unitaria e determinata in difesa dei servizi cui i nostri cittadini hanno dirittoâ, rimarca il presidente. âIl Governo, e non abbiamo motivo per non pensarlo, saprĂ ascoltare le nostre ragioni, in questa giusta rivendicazione anche di pari dignitĂ . Un processo di snellimento dellâapparato pubblico lo riteniamo necessario noi per primi: chiediamo per lâattuazione di esso
unâattenzione maggiore alle singole realtĂ . Il nostro sistema di servizi, giĂ cosĂŹ precario per via di decisioni assunte o subite su base numerica, non può essere indebolito oltre. Lâimpegno per la Corte dâappello di Campobasso è lâimpegno per la difesa della nostra autonomia regionale. AllâAula consiliare un ringraziamento sentito per il voto espresso stamani, tanto determinante nella tutela della qualitĂ della vita che ai nostri cittadini vogliamo assicurareâ, conclude Paolo di Laura Frattura.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
6
Campobasso
14 novembre 2015
Campobasso: riapertura della Via Matris Un sentiero spirituale e naturalistico verso il Monte (Collina Monforte) sui sette dolori di Maria CAMPOBASSO. SarĂ riaperta oggi, alle ore 12,00, la Via Matris alle pendici del Castello Monforte a partire dallâingresso di viale del Castello. La Via Matris, il cammino di prova vissuto da Maria Vergine che percorre i misteri del dolore di Cristo e dellâuomo di ogni tempo: un percorso spirituale, naturalistico e di meditazione sui sette dolori di Maria che si snoda lungo la collina Monforte. Fortemente voluta dallâamministrazione comunale di Campobasso guidata dal Sindaco Antonio Battista, la cerimonia di inaugurazione e riapertura presieduta dal primo cittadino, vedrĂ la partecipazione dellâarcivescovo di Campobasso âBojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e del parroco dei Ss. Giorgio e Leonardo don Luigi Di Nardo per la benedizione del sito. Dopo un lungo periodo di chiusura e di abbandono, dunque la Via Matris viene restituita alla cittĂ e ai cittadini, grazie allâimpegno comune di piĂš espressioni a partire dal-
ossia âi sette acerbissimi dolori di Maria Vergine meditati nella forma medesima della Via Crucis. La devozione si è, per cosĂŹ dire, polarizzata sui âsette doloriâ della Vergine; Nella Via Matris, lâintera vita della Vergine è articolata in sette âstazioniâ, corrispondenti a sette episodi, in cui la pietĂ del popolo cristiano ha individuato i sette âprincipaliâ dolori della Madre del Signoreâ. I sette dolori di Maria, corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo:
lâamministrazione comunale, per attraversarla e custodirla, gustandone la bellezza della natura â florida vegetazione - che la circonda, la monumentale ricchezza spirituale e lo storico percorso che conduce al Santuario mariano cittadino, Santa Maria del Monte. La Via Matris Dolorosae. âLa Via
Matris è un pio esercizio nel quale un gruppo di fedeli o un singolo orante compie un percorso su un tratto di strada o allâinterno di una chiesa, meditando i dolori che la Vergine Maria, madre e cooperatrice del Salvatore, soffrĂŹ durante la vita, nellâadempimento della sua missione. Il cammino percorso da GesĂš,
il figlio, dal tribunale a Pilato e al Monte Calvario lo percorse anche Maria, la madre: fu in gran parte un cammino comune, per cui alcune âstazioniâ del cammino della Via Crucis sono coincidenti con quelle della Via Matris. Fino agli inizi del secolo XX, questo pio esercizio è designato spesso come Via Matris,
â la rivelazione di Simeone (Lc 2,34-35); â la fuga in Egitto (Mt 2,13-14); â lo smarrimento di GesĂš (Lc 2,43-45); â lâincontro di GesĂš sulla via del Calvario; â la presenza sotto la croce del Figlio (Gv 19,25-27); â lâaccoglienza di GesĂš deposto dalla croce (cf Mt 27, 57-61); â la sepoltura di Cristo (cf Gv 19, 40-42).
Sottoscritto il protocollo dâintesa tra le autoritĂ giudiziarie della regione A firmare, il comando regionale Molise della guardia di Finanza e la direzione regionale dellâAgenzia delle entrate CAMPOBASSO. Sotto lâegida del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte dâAppello di Campobasso - Dott. Maurizio GRIGO -, in data odierna è stato stipulato un protocollo dâintesa sottoscritto dal Procuratore della Repubblica di Campobasso - Dott. Armando DâALTERIO -, dal Procuratore della Repubblica di Isernia - Dott. Paolo ALBANO -, dal Procuratore della Repubblica di Larino - Dott. Ludovico VACCARO -, dal Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale dei Minori - Dott. Claudio DI RUZZA -, dal Comandante Regionale Molise della Guardia di Finanza - Gen. B. Vito STRAZIOTA - e dal Direttore Regionale dellâAgenzia delle Entrate - Dott.ssa Paola ALIFUOCO -. Lâaccordo in parola ha lo scopo di affinare la giĂ proficua circolaritĂ delle informazioni tra le Istituzioni interessate, in modo da esaltarne le rispettive competenze ed ottimizzare il raccordo tra le procedure di verifica e accertamento fiscale
e lâefficacia delle indagini penali concernenti i reati tributari. Il protocollo dâintesa si colloca tra le iniziative volte al rafforzamento dellâazione di contrasto alle diverse forme di illegalitĂ e allâablazione dei patrimoni illecitamente accumulati, nella prospettiva di salvaguardare la societĂ civile da ogni forma di aggressione della criminalitĂ economica e finanziaria.
Promozione sportiva, secondo appuntamento con il Bocciodromo Comunale Campobasso CAMPOBASSO â Il sodalizio sportivo del Bocciodromo Comunale di Campobasso, presieduto dal presidente Lucio Fiorella, questa mattina ha aperto le porte dellâimpianto di via Insorti dâUngheria ad una delegazione di alunni della scuola elementare di Via Crispi e di alunni della scuola media âColozzaâ di Campobasso. Ambedue le rappresentanze sono state impegnate nel secondo appuntamento con la divulgazione e promozione del gioco delle bocce che da sempre nel capoluogo di Regione può contare su di una lunga, consolidata ed iridata tradizione. Alcuni degli alunni erano in assoluto alla loro prima esperienza su di un campo di bocce, altri avevano giĂ avuto la possibilitĂ di spe-
rimentare dal vivo questa disciplina sportiva. Tutti, comunque, sotto lâocchio vigile degli istruttori Mariella Procaccini e Silvio Calabrese hanno potuto mettere in mostra le proprie abilitĂ e conoscenze sui campi dellâimpianto sportivo del Comunale. Al termine della manifestazione una breve ma sentita cerimonia di premiazione ha concluso una mattinata davvero speciale sotto diversi punti di vista alla presenza del presidente del Cip Molise, Donatella Perrella, e del presidente del Bocciodromo Comunale, Lucio Fiorella. â Come societĂ sportiva siamo sempre pronti ad aprire le porte del nostro impianto e a far avvicinare al nostro sport il maggior numero possibile di ragazzi e ragzze anche n te-
nera etĂ . Le giovani leve possono contare su istruttori federali di comporvata esperienza maturata anche con allievi disabili. Lo sport non ha limiti, anzi li abbatte ed è per questo che noi del Comuanle siamo sempre pronti ad aderire ad iniziative come quelle portate avanti dal Cip Molise â ha dichiarato il presidente Fiorella ââ. Prossimo appuntamento con il Cip Molise e la sua campagna promozionale è fissato per martedĂŹ mattina, 17 novembre, alle ore 11.30 presso la palestra dellâITAS Pertini alle spalle del Conservatorio âPerosiâ. Ad essere ospiti della societĂ de I Guerrieri della Luce Campobasso saranno gli alunni del Liceo Pedagogico âGalantiâ di Campobasso.
Campobasso
7
Tutto quello che gli altri non dicono
14 novembre 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso, cittĂ degli Ex Si aspetta intanto il riscatto dellâanonima Emma De Capoa di Gennaro Ventresca A proposito di ex Romagnoli. Non so se ci avete fatto caso: la nostra città è piena di ex. Câera lâex Modernissimo, lâex Ariston, lâex Odeon, lâex Onmi, lâex Gil, lâex Sam, lâex Fimsa, lâex Cassa di Risparmio, lâex Banca Popolare del Molise, lâex Casa degli Orfani di Guerra, lâex Distretto militare. Andando di questo passo e vedendo la scarsa attenzione che le istituzioni vi pongono non vorrei che presto o tardi dovessimo dire ex Romagnoli di Selva Piana. Dopo aver detto da sempre lâex pattinodromo, sempre di Selva Piana.
*** Non è mai stata ex la seconda piscina cittadina di Colle dellâOrso. Giornalisti dâassalto hanno portato a galla anche la pagliuzza sulla sanitĂ , mentre non si sono mai approfonditi sul destino di questi due impianti sportivi cittadini. Il primo doveva essere lâorgoglio della nostra cittĂ , a corredo del lavoro della giunta Massa; il pattinodromo avrebbe dovuto aprire la strada a centinaia di giovani per seguire le orme del brillante Mauro DâAttellis, il miglior corridore con i pattini a rotelle. *** Ricordo benissimo la sera in cui Molinari convocò la stampa nella sede
del Campobasso calcio in via De Attellis, mettendo mano a un fascio di disegni per la costruzione del palazzetto dello sport che, secondo i suoi studi, doveva sorgere nella zona sportiva di Selva Piana. Da finanziare con i soldi della Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto era bellissimo e funzionale, ma non venne preso in considerazione dalla giunta Litterio che si era appena indebitata per completare lo stadio. Che, paradossalmente, fu costruito senza biglietterie. Solo anni piĂš tardi furono realizzati quelle due modeste casette dove acquistare i biglietti. *** Alla gentile e amletica signora a cui
Battista ha assegnato la delega allo Sport non mancano le grane legate ai nostri impianti. Spero che Emma De Capoa possa riscattarsi dopo una prima fase anonima. Non conosco il curriculum della fresca assessora, ma cosĂŹ, allâimpronta, non mi ha fatto una buona impressione. Spero tanto di essere smentito quanto prima. *** Un lettore mi ha chiesto dove poter trovare i principali filmati delle principali partite dei lupi del passato. Gli rispondo che meglio di you tube credo non ci sia niente. Ormai il computer è il nostro migliore archivio. Personalmente ho conservato
rarissimi e scoloriti filmati della nostra squadra. E, in cassetta, alcune radiocronache. Una ce lâho di sicuro: Reggina-Campobasso 1-1. âUn decano giovane di pennaâ mi ha definito, con somma grazia, Carmine Ciarmela che mi scrive da Roma. E mi riempie di complimenti. Molti dei quali assolutamente immeritati. Lo ringrazio affettuosamente, come sono grato a quanti giornalmente mi raggiungono sulla mia casella di posta e su FB, dove ho incontrato amici virtuali che, pian piano, si stanno trasformando in amici veri. La maggior parte dei quali sono giovani, pieni di energia e di curiositĂ per i miei interventi con ricadute sul nostro passato.
Al âPillaâ il corso Ebcl Eâ stato presentato dalla dirigente scolastica, Gianfagna, i motivi della certificazione CAMPOBASSO. Presentato al âPillaâ di Campobasso il corso Ebcl. Si tratta di una certificazione destinata a responsabili del personale, project manager, professionisti, imprenditori, tirocinanti, studenti, dipendenti che aspirano a una promozione, ai lavoratori in cerca di una riqualificazione professionaleâ, le parole del docente e commercialista Donato Toma, nonchĂŠ direttore del test center Molise dellâEbcl, che nellâorganizzazione degli esami della patente europea per il business, sarĂ coadiuvato dai colleghi professori: Giuseppe Tondi(vice), Donato Ciccaglione (supervisore) e Michele Vitantonio (supervisore), che presiederanno nelle prove dâesame. Fa parte del comitato, chiamato a gestire corsi ed esami, la stessa dirigente Gianfagna, in quanto
lâIstituto che dirige è quello che è stato accreditato da Ebcl. Campobasso potranno seguire i corsi sia gli interni, cioè gli studenti del âPillaâ che gran parte del programma lo svolgono giĂ durante il loro percorso di studi e che avranno lâopportunitĂ di partecipare alla formazione al costo di soli 90 euro, cosĂŹ come gli esterni alla scuola che potranno prender parte allâesame con il contributo di 180 euro, costo compreso di Iva. Tra gli obiettivi del primo livello del corso, quello sinora attivato di tre, ci sono: la redazione di un bilancio aziendale, lâanalisi del bilancio, lâanalisi dei costi, che permetteranno di saper leggere e comprendere un bilancio di unâazienda, ed elementi di diritto commerciale.
Scuola, Neuromed, firmato lâaccordo Il protocollo è stato siglato a Campobasso e prevede una serie di iniziative comuni CAMPOBASSO. La Fondazione Neuromed rinnova la collaborazione con lâUfficio Scolastico Regionale. Siglato oggi, negli uffici di via Garibaldi a Campobasso, il protocollo dâIntesa che vedrĂ una stretta collaborazione tra i due Enti volta alla promozione di iniziative di aggiornamento professionale, formazione continua, attivazione di corsi di specializzazione, programmi di ricerca scientifica di reciproco interesse, promozione e diffusione della cultura scientifica a scuola nonchĂŠ visite nei laboratori Neuromed. âOggi abbiamo siglato unâintesa che rafforza il rapporto giĂ in essere tra Fondazione Neuromed e Ufficio Scolastico Regionale. â ha dichiarato Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed â Ringrazio la direzione scolastica, istituzione dinamica, con la quale riteniamo di poter collaborare in una dimensione moderna, nellâinteresse sia dei giovani che dei docenti. Il protocollo è un contenitore di pro-
getti con cui mettiamo a disposizione non solo le nostre esperienze ma soprattutto le nostre strutture per tutti coloro che intendono fruirne. La nostra è una motivazione forte perchĂŠ condivisa da interlocutori entusiasti che rappresentano il motore dellâiniziativa.â Per lâanno in corso sono stati giĂ attivati progetti di formazione in ambito scientifico, afferenti al âpercorso alternanza scuola lavoroâ, che rappresenta una prima concreta applicazione della riforma scolastica. Il progetto si articola in moduli di formazione, sia in aula che presso i laboratori di ricerca dellâIstituto Neuromed, con lâobiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali che consentano agli studenti di svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtĂ lavorativa e sociale. La dirigente scolastica ha evidenziato che âgrazie alla collaborazione tra USR e Neuromed, sarĂ possibile in-
tensificare lâinformazione scientifica nelle scuole e nel mondo dellâistruzione in generale, su temi a forte impatto sociale e creare un ponte tra mondo della ricerca e territorio. LâUfficio Scolastico Regionale â continua Anna Paola Sabatini â col-
laborerĂ con una struttura di eccellenza come il Neuromed anche per il sostegno alla formazione scientifica e alla creazione di profili professionali, formativi, educativi e gestionali sempre piĂš qualificatiâ. Coerentemente alle âLinee Guida MIUR 2015 per lâEducazione Ali-
mentareâ, la Fondazione Neuromed intraprenderĂ una serie di iniziative che contribuiranno alla diffusione di sane abitudini alimentari, con particolare riferimento agli adolescenti, per favorire azioni di prevenzione e miglioramento della qualitĂ della vita.
11
Isernia
14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
âRestituire rappresentanza alla provincia di Iserniaâ Una nuova legge elettorale è stata chiesta da Filoteo Di Sandro di Fratelli dâItalia ISERNIA. âLâattuale legge elettorale regionale ha dimostrato, nella sua prima applicazione, evidenti limiti di rappresentativitĂ rispetto al territorio della provincia di Isernia. Eccessivo è, infatti, il divario tra il numero di consiglieri assegnati alla Provincia di Campobasso rispetto a quella Pentra, ben 12 a 4. Questa effettiva penalizzazione ha configurato lo scarso peso
assegnato alla voce del territorio, con le conseguenze, sotto gli occhi di tutti, di lasciare un intero territorio nel totale disinteresse dellâamministrazione regionaleâ. Lo sostiene il coordinatore regionale di Fratelli dâItalia, Filoteo Di Sandro. âĂ una situazione che non può piĂš procrastinarsi, soprattutto alla luce delle difficoltĂ economiche e sociali che hanno investito la nostra Pro-
vincia. I continui tagli del Governo Renzi, la chiusura quasi giornaliera delle attivitĂ commerciali, lo spopolamento industriale, la marginalizzazione politica stanno provando duramente la cittadinanza; per non parlare dellâalto Molise, completamente ignorate e lasciate sole a se stesse. La nostra denuncia, del resto, trova
conforto anche nel riconoscimento dellâarea di crisi su buona parte di questo territorio, a riprova, se mai ce ne fosse bisogno, di un fallimento pieno nella gestione delle criticitĂ evidenziate. Per questi motivi, noi di Fratelli dâItalia â AN, chiediamo con forza di riprendere in mano la tematica elettorale e riequilibrare la rappresen-
tanza politica della provincia di Isernia in seno al Consiglio Regionale. Ă una questione di democrazia ed assieme di dignitĂ , ne abbiamo bisogno affinchĂŠ possiamo tornare protagonisti anche nelle scelte politiche che dovrebbero riguardare lâintero territorio regionale e che, fino ad oggi, sono sembrate troppo concentrate su una piccola parte del Moliseâ.
Polizia, intensa attivitĂ di prevenzione Nellâambito della capillare attivitĂ di prevenzione e controllo del territorio, effettuata negli ultimi giorni dalla Polizia di Stato nel capoluogo ed in tutta la provincia, il Questore di Isernia, Dr. Vincenzo VUONO, ha emesso dodici âAvvisi Oraliâ nei confronti di altrettanti pregiudicati che, sulla base di elementi di fatto e dei loro comportamenti, sono stati considerati pericolosi per la sicurezza pubblica. I destinatari delle citate misure, istruite dalla
Divisione Polizia Anticrimine della Questura Pentra, sono tutti cittadini italiani, residenti nella provincia, con etĂ compresa tra i 28 ed i 65 anni. Le prime sei misure sono state emesse nei confronti di soggetti residenti a Venafro, con molteplici precedenti penali per reati contro il patrimonio, contro la persona, contro lâordine pubblico e contro la fede pubblica. Altre due provvedimenti sono stati emessi nei confronti di pregiudicati per reati contro il patrimonio,
contro la pubblica amministrazione e contro la persona, residenti nel capoluogo pentro. Le ultime quattro misure di prevenzione, infine, sono state emesse nei confronti di cittadini pregiudicati residenti in altri comuni della provincia isernina, già destinatari in passato di provvedimenti analoghi. Inoltre, nella giornata di ieri, su proposta del Questore, è stato emesso dal Prefetto di Isernia, un provvedimento di espulsione nei
confronti di un cittadino albanese, H.P. di anni 38, rintracciato dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, il quale si era trattenuto illegalmente in Italia oltre il termine massimo consentito di tre mesi. Il predetto straniero è stato accompagnato da personale di questo ufficio Immigrazione, presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di âPonte Galeriaâ in Roma, che provvederĂ al rimpatrio allontanandolo dal territorio nazionale.
San Vincenzo, dubbi sul futuro Dopo le vicissitudini dellâex abate di Montecassino, lâarea in stato di abbandono CASTEL SAN VINCENZO. âSan Vincenzo al Volturno distrutto dai nuovi Saraceni: âquelli veriâ. Un museo avviato e mai completato, area in stato di abbandono. Lo scavo piĂš importante altomedioevale dâEuropa lasciato a se stesso con un investimento di oltre 20 milioni di euro su cui è sceso lâoblio. âPietro Vittorelli (ex abate di Montecassino, ex monaco, che fece fuori Bernardo DâOnorio e i suoi architetti Valente, Dituri e Peluso). MA IL TEMPO Eâ GALANTUOMO! La Storia di S. Vincenzo è fatta di intrighi misteriosi in cui hanno giocato un ruolo determinante le camarille politiche da una parte e quelle ecclesiastiche dallâaltra. Papa Francesco ha cominciato a metterci mano e tra non molto ne avvertiremo le conseguenze
Chi ama la storia non ha fretta. >> Questo scriveva Franco Valente esattamente un anno fa il 10 ottobre
2014 sul suo blog, oracolo di quello che è avvenuto ieri ad opera della Guardia di Finanza nei confronti di
Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, e del fratello Massimo. Lâex abate, gestore dei beni storici ricadenti nella nostra terra molisana, durante il suo mandato, si sarebbe impossessato insieme al fratello di oltre 500 mila euro, somma sottratta dai conti destinati a finalitĂ di culto e aiuto ai poveri. Somma della quale lâalto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dellâAbbazia. La misura è stata disposta dal gip Vilma Passamonti del Tribunale di Roma, su richiesta del pm Francesco Marinaro della Procura capitolina. Lâalto prelato è indagato perchĂŠ durante il suo mandato, abusando del suo ruolo e avendo illimitato accesso ai conti dellâabbazia, si sarebbe appropriato indebitamente di oltre 500 mila euro.
Secondo la Procura il denaro sottratto, che doveva essere destinato a finalitĂ di culto e a opere caritatevoli, è stato invece riciclato in varie tranche attraverso vorticosi passaggi da conti correnti vari gestiti dal fratello, per poi tornare nella disponibilitĂ del prelato per usi privati. Romano, 53 anni, laureato in Medicina, ha rinunciato al governo dellâabbazia nel giugno del 2013 per motivi di salute. Ne era diventato abate nellâottobre del 2007. Nel 2012 venne colpito da una grave crisi cardiaca a cui seguĂŹ una lunga degenza e una terapia riabilitativa. Nel 2003 è stato membro del comitato provinciale di bioetica dellâazienda sanitaria locale di Frosinone. Nel settembre scorso lâex abate ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi.
âE la luce dellâAnnunziata?â La Fondazione Pia Unione di Venafro torna a chiedere lâilluminazione della chiesa VENAFRO. Un invito cortese ma deciso alla Fondazione Pia Unione che ne è proprietaria arriva dallâopinione pubblica cittadina. âSi aggiusti e si torni ad illuminare -è lâopinione di tanti a Venafro- la suggestiva cupola in stile barocco dellâAnnunziata, luogo di culto che conferisce ulteriore motivo di attrazione ed interesse alla Venafro
antica, giĂ ricca di tanti richiami ambientali e strutturali. Risulta infatti fulminato o in avaria da tempo e quindi non piĂš funzionante il faro situato su Palazzo de Utris che prima illuminava tale cupola facendone emergere tutta la bellezza storico/artistica. Ne consegue unâoscuritĂ avvilente e mortificante per lâarte e la storia della cittĂ â.
Restando ⌠sulla stessa cupola, ancora unâosservazione diffusa : âDa mesi e sotto lâincalzare degli agenti atmosferici sono volati via diversi pannelli metallici che ricoprivano la cupola, proteggendola da pioggia, sole, vento ect. In effetti non è un bel vedere tale storica struttura che perde pezzi e va incontro a inevitabili danni strutturali se non sâinterviene a riposizio-
narvi nuovi pannelli metallici protettivi. Perciò lâurgenza di entrambi glâinterventi â riaccendere il faro ed aggiustare la copertura â per conservare lâautentico gioiello dâarte e storia religiosa rappresentato dallâAnnunziata e restituirle lâattrattiva persaâ. Il tutto viene girato alla Pia Unione, come detto proprietaria della chiesa, per glâinterventi di competenza.
12
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
14 novembre 2015
Multipiano, tunnel e teatro, la delibera Le opere progettuali contenute nella delibera sono state pubblicate dal Comune TERMOLI. Ă stata pubblicata ieri, la delibera che ha dichiarato di pubblico interesse il progetto per il Bando pubblico per la realizzazione del parcheggio multipiano sottostante piazza SantâAntonio e Pozzo Dolce con tunnel di accesso e riqualificazione di tutta lâarea. La soluzione progettuale proposta prevede un parcheggio multipiano che si svilupperĂ su 5 piani interrati sotto piazza SantâAntonio e due piani sotto lâarea di Pozzo Dolce per un totale di 600 posti auto a servizio della cittĂ e dei turisti. Lâattuale area di Pozzo Dolce sarĂ caratterizzata da un teatro che potrĂ ospitare fino a 500 persone. Piazza Pozzo Dolce che sovrasterĂ il teatro sul mare sarĂ interamente dedicata ai bambini con giochi e aree
verdi. La funzione del tunnel, oltre che quella di collegamento tra il porto e il parcheggio multipiano di piazza SantâAntonio, sarĂ quella di completare lâanello viario che com-
prende viale Marinai DâItalia, via Mario Milano, nuova via Dante e via Corsica. Il risultato sarĂ un centro pedonalizzato e restituito ai cittadini con
un servizio di parcheggio nel cuore della cittĂ e sarĂ possibile accedere alle principali arterie viarie, autostrada A14 e Statale 16 con facilitĂ . A partire dalla pubblicazione del
bando, che avverrĂ nei prossimi giorni, inizierĂ la fase di presentazione del progetto alla cittĂ e il dibattito aperto con i cittadini. Il progetto di finanza sarĂ realizzato senza alcun costo a carico del bilancio Comune di Termoli: il tunnel, infatti, verrĂ realizzato grazie al contributo di 5 milioni di euro, assegnato al Comune di Termoli dalla Regione Molise con deliberazione della Giunta Regionale n. 721 del 30.12.2014, nellâambito del piano di riprogrammazione dei fondi PAR Molise 2007-2013; mentre il parcheggio multipiano e le opere di riqualificazione di Piazza SantâAntonio e Pozzo Dolce verranno finanziate interamente dal privato che si aggiudicherĂ il bando.
âTroppi contenziosi pagati in ritardoâ La denuncia è stata fatta dal consigliere grillino, Nicolino Di Michele TERMOLI. Contenziosi pagati con ritardo dal comune ai cittadini e solo dopo la fase per pignoramento per un modus operandi che creerebbe danni economici al comune di Termoli: è questa la denuncia avanzata dal movimento 5 stelle che ha inviato un esposto alla procura regionale della Corte dei conti. A spiegare le motivazioni dellâatto è il consigliere Nicolino di Michele che afferma: âQuesta mattina abbiamo mandato una raccomandata alla Procura generale della Corte dei Conti per esporre loro i problemi che noi abbiamo evidenziato attraverso lo studio delle delibere e delle determine dirigenziali. Ci siamo resi conto che rispetto a quello che accade nella cittĂ , quindi piccoli incidenti per marciapiedi e simili, gli studi legali fanno la prassi prevista per legge: Nel momento in cui la pratica arriva in Comune non si fa nulla per cercare di ricomporre la lite e pagare di meno perchĂŠ sono soldi dei cittadini. Ci siamo resi conto che per incidenti di 200 euro a volte se ne pagano anche mille ciò significa che la popolazione del Comune di
Termoli continua a pagare senza nessun motivo cosĂŹ che potrebbero essere utilizzate per altre cose piĂš importantiâ. Di qui â continua Di Michele â la domanda: âPerchĂŠ i cittadini di Termoli sono costretti a pagare solo da aprile a dicembre quasi 30mila euro in piĂš rispetto alla cifra iniziale e noi parliamo di incidenti che sono quotidiani? Cerchiamo di capire quello che accade e informiamo i cittadiniâ. In pratica, allâavvio di un contenzioso non si procederebbe con il chiudere subito la questione ma si andrebbe avanti e, con il passare del tempo, si finirebbe con lâarrivare al pignoramento e, quindi, a vedere incrementati gli stessi soldi dovuti. Porta cosĂŹ esempi di pratice che da 20mila circa, arrivano a sfiorare i 31mila o altre che da duecento lievitano sino ai 1000euro. Nel corso della conferenza stampa i Cinque stelle tuonano nuovamente sul presunto cattivo funzionamento dellâufficio legale, ma tra le accuse ci finisce anche la difficoltĂ di accedere alla documentazione per i consiglieri.
âSe voi andate nella sezione trasparenza del Comune â ha continuato Di Michele â non riuscite a vedere piĂš niente ma questo è un obbligo di legge non è un capriccio del MoVimento 5Stelle. Loro devono mettere ogni cosa sulla sezione trasparenza e dovrebbero dare ogni cosa anche al consigliere comunale che le richiede. Io ho richieste pendenti dal gennaio 2015 e per legge il giorno dopo dovrebbero consegnarmi questi atti che non mi danno nono-
stante Sbrocca nella sua campagna elettorale avesse detto che questo sarebbe diventato un palazzo trasparente questo è diventato un palazzo blindato. Addirittura per entrare nellâufficio Urbanistica bisogna suonare non ci si può piĂš accedere neanche noi che siamo consiglieri comunali. Se questa è trasparenza ditemelo voiâ. La richiesta, quindi, è quella di modificare il metodo di pagamento per evitare un aggravio per le tasche dei cittadini.
Larino, riapre la Lagoluppoli Soddisfazione è stata espressa dallâassessore ai Lavori pubblici, Palmieri LARINO. Riapertura Strada comunale Lagoluppoli. âContinuando la politica del fare mettiamo in archivio un altro importante risultato che premia da un lato lâottimo lavoro portato avanti dal responsabile dellâufficio Lavori pubblici, dal personale ad esso assegnato, dai tecnici e dallâimpresa esecutrice dei lavori, dallâaltro consente di ridare fruibilitĂ ad unâarteria, ad una zona urbana seriamente compromessa dallâenorme frana del 2003â. Con queste parole â lâassessore ai Lavori Pubblici Michele Palmieri â ha annunciato per il prossimo lunedĂŹ la riapertura della strada Comunale Lagoluppoli, lâarteria che dal centro urbano si dirige nella prima periferia rurale di Larino tagliata in due, dodici anni fa, dallâenorme movimento franoso che ne aveva compromesso la percorribilitĂ andando anche a ledere diverse abitazioni ubicate in quella contrada. âEâ una riapertura â ha continuato Palmieri â non certo unâinaugurazione. Eâ una risposta concreta alle legittime aspettative dei tanti residenti e di quanti erano soliti utilizzare quella arteria.
Una prima risposta che ha visto impiegati oltre 200mila euro a cui se ne aggiungeranno altri per ridare completa funzionalitĂ allâintera area. Infatti, come amministrazione, abbiamo giĂ provveduto ad inoltrare unâulteriore richiesta di fondi alla Re-
gione tali per cui si potrĂ andare a completare lâopera viaria anche nella parte a sudâ. Per lâoccasione â ha concluso Palmieri â ci ha assicurato la sua presenza lâassessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni a testimoniare la vicinanza dellâente Regione alla nostra comunitĂ che, certo non senza fatica, dato il trascorrere del tempo, sta riappropriandosi di spazi che le calamitĂ naturali, e penso al sisma e alle frane innescate dallâalluvione del 2003, avevano seriamente compromessoâ. Lâappuntamento è dunque per le ore 11.00 di lunedĂŹ direttamente in prossimitĂ della ristrutturata strada comunale Lagoluppoli.
13
Termoli
14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
âSequestrati 10mila quintali di zuccheroâ I carabinieri del Nas hanno effettuato lâoperazione allo Zuccherificio di Termoli TERMOLI. I Carabinieri del NAS di Campobasso, nellâambito di mirati controlli volti a verificare il rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti, presso unâindustria di produzione e confezionamento di zucchero hanno accertato gravissime carenze igienicosanitarie della struttura e dei macchinari, con conseguente contaminazione del prodotto giĂ pronto per essere commercializzato. Nel corso delle attivitĂ , infatti, veniva riscontrata la totale inadeguatezza dei locali di stoccaggio dei prodotti alimentari che si presentavano insudiciati e infestati da insetti e escrementi dâanimali, mentre le attrezzature delle linee di produzione si rivelavano obsolete ed arrugginite. I militari hanno quindi proceduto al contestuale sequestro penale dei lo-
cali, che si sviluppano su unâarea di circa 30.000 metri quadrati, e delle attrezzature utilizzate lungo le due linee di produzione, per un valore commerciale di circa 1.200.000,00 euro, nonchè dei prodotti alimentari
rivenuti valsenti circa 100.000.00 euro. Lâintervento ha consentito di evitare lâimmissione in commercio di quasi 10.000 quintali di zucchero giĂ confezionato, poten-
zialmente pericoloso per la salute pubblica. Il titolare dellâattività è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB), poichĂŠ ritenuto re-
sponsabile di frode in commercio e di aver mantenuto alimenti in cattivo stato di conservazione e nei suoi confronti sono state contestate violazioni amministrative per euro 15.000,00.
Foce dellâAngelo, una discarica Doveva rappresentare un belvedere ed è rimasto una pattumiera TERMOLI. Che il tutto sia rimasto solo negli intenti? Dopo che fu abbattuto il ponte âFoce dellâangeloâ dove finiva la strada nel punto piĂš alto lâamministrazione, visto lo spazio aperto e la bellezza del paesaggio, pensò bene di creare in quellâarea una sorta di zona relax con annesse panchine per permettere alle persone dopo, essersi fatta una sana e ristoratrice passeggiata, di riposarsi e godersi uno splendido panorama. Cosa questa lodevole nellâintento peccato però perchĂŠ di quella zona relax oggi non câè rimasto nulla se non sporcizia e rifiuti. Fazzolettini, preservativi, montagne di abiti che sicuramente qualcuno invece di usare gli appositi contenitori preferisce buttarli via in questo modo, resti di lavorazioni edili e di tutto di piĂš al punto che parlare di discarica potrebbe non essere una esagerazione. Lâex stazione di servizio, poi, è diventata una discarica a cielo aperto⌠Altro che bel vedere, ci viene da dire, quello è un âbel fregarsene!â. Ci torneremo ancora per vedere se finalmente qualcuno se è accorto di questo spettacolo sotto il cielo.
Di Giandomenico allâAzienda di soggiorno La nomina, è stata effettuata dal presidente della Regione, Frattura dallâAzione cattolica non lâha mai abbandonato. Un incarico di poco conto si potrebbe dire, con un ente avviato a fondersi con gli Ept di Campobasso e Isernia e senza nemmeno lâobolo dellâindennitĂ , vietata a chi abbia
TERMOLI. Remo Di Giandomenico presidente dellâAzienda di soggiorno di Termoli. Abbiamo evidenziato nelle scorse settimane il vuoto direttivo allâAzienda autonoma di soggiorno e turismo e allora il presidente della giunta regionale, su mandato della giunta,
ha risolto lâinghippo, decidendo di mandare in piazza Bega proprio il giĂ 4 volte sindaco, pluri-consigliere comunale, due volte consigliere regionale e deputato: il professor Remo Di Giandomenico, perchĂŠ il titolo di docente nella sua 50ennale carriera politica partita
cariche elettive. Ma con uno sguardo verso il Nucleo industriale, dove lâAast conserva come fondatore un posto nellâassemblea generale. Per intanto, con la nomina perfezionanda di Di Giandomenico si potranno pagare gli stipendi.
Con questa nomina quale sarà ora la collocazione nello scacchiere del Consiglio comunale di Termoli, dove il centrosinistra chiaramente è affine al governo regionale? Anche su questo ci aspettiamo degli sviluppi.
15
Opinioni
14 novembre 2015
Molise, regione dalle tante risorse purtroppo non sfruttate come dovrebbero. Un territorio che vanta sia verdeggianti montagne che un mare cristallino, con una sabbia a tratti color oro. Tipici poi sono i suoi borghi medioevali. Paradossalmente però, manca di trasporti adeguati. Assente, ad esempio, un aeroporto e un trasporto ferroviario come si deve. Solite storie italiane insomma. Ma da questa regione arriva anche una speranza nella lotta ai tumori. Dall'Istituto Superiore di Sanità - conosciuto anche con l'acronimo Iss - è stata scoperta una pianta dalle tante proprietà , tra cui anche quelle curative. Trattasi della Prunus spinosa trigno. Vediamone i dettagli. Come si è arrivati a questa scoperta La pianta, trattata insieme ad alcuni aminoacidi, riesce a sopprimere circa l'ottanta per cento delle cellule tumorali nel giro di ventiquattro ore. La Prunus spinosa trigno assemblata con gli aminoacidi è stata già sperimentata sui malati di tumore ai polmoni, al colon e alla cervice uterina. Se da sola non dava alcun effetto, ben piÚ efficace si è dimostrata appunto assieme agli aminoacidi. Risultati incredibili come detto. Ai ricercatori non resta che continuare nella sperimenta-
Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto allâordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dellâAbruzzo e delle Marche che presentano una media dâinvestimento in manutenzione ordinaria significativamente piĂš alta rispetto a quella straordinaria, segno di unâattenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessitĂ . Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare lâItalia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, piĂš di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di âEcosistema Scuolaâ, lâindagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola del-
La cura antitumore parte dal Molise con la prunus spinosa chiamata trigno
zione. Anche perchÊ si tratterebbe di un metodo di guarigione completamente naturale e non certo invasivo, come invece è la chemio. Già creato un farmaco in vendita da giugno Il farmaco sarà già in vendita dal prossimo giugno, e sarà acquistabile ovviamente dietro prescrizione medica. Avrà un costo di
venti euro. Presentata anche al prossimo Expo di Milano Le proprietĂ della Prunus spinosa trigno saranno anche esplicate nel corso di un convegno in programma nel mese di giugno all'Expo di Milano, che verrĂ inaugurato il primo maggio.
Edilizia scolastica, Campobasso al 56^ posto lâinfanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche questâanno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dellâentrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e lâ8,4% a rischio vulcanico. Calano al
30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità , ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle prati-
che sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico Le altre proprietà di questa miracolosa pianta Questa pianta è comunque già conosciuta per altri usi, come quello di produrre un liquore o il tabacco per fumare la classica pipa. Ovviamente però i suoi poteri anti-tumorali gli darebbero molta piÚ notorietà . Speriamo bene.La ricercatrice Stefania Meschini, autrice dello studio, ha annunciato che l'Iss "ha depositato il brevetto delle miscela prugnolo-Can, e per questo la formulazione potrà essere disponibile come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche" e messo in vendita nelle farmacie su indicazione medica a partire da maggio-giugno. Prezzo etico - Il presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), Franco Mastrodonato, ha precisato che "per motivi etici abbiamo ottenuto che il prezzo a confezione sia assolutamente accessibile, intorno ai 20 euro, rispetto ad un costo inizialmente stimato come molto piÚ elevato". In occasione dell'Expo di Milano, poi, "lo studio sulle potenzialità del prugnolo - annuncia l'esperto - sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell'ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate".
sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilitĂ . Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualitĂ dellâedilizia scolastica anche questâanno sono sempre le cittĂ del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2Âş) e ForlĂŹ (3Âş). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da altre cittĂ del nord: Reggio Emilia (5Âş), Piacenza (6Âş), Sondrio (7Âş), Bergamo (8Âş), Verbania (9Âş) e Bolzano (10Âş). Il sud rimane
ancora indietro e compare solo a metĂ classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novitĂ di questâanno, câè da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. Câè poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato allâindagine di Legambiente.