Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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tutto quEllo ChE gli AltRi non diCono Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rootostampa Molise sede legale: Campobasso Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it
Anno xi - n° 252 vEnERdì 14 novEMbRE 2015 - diStRibuzionE gRAtuitA
L’OSCAR DEL GIORNO
REStA AggioRnAto, SEguiCi AnChE Su FACEbook
gioRnAlE SAtiRiCo
30.000 copie in omaggio
Vittorino Facciolla
IL TAPIRO DEL GIORNO
L’Oscar del giorno all’assessore Vittorino Facciolla che ha presentato a Campobasso e Isernia i 61 Piani di gestione delle arre destinate alla conservazione delle biodiversità e gli 85 siti d’interesse comunitario. E’ il Molise che non ti aspetti e che proprio sul piano della biodiversità e del territorio ha, invece, le capacità per crescere e sulle quali puntare.
Filippo Monaco
Il Tapiro al consigliere regionale, Filippo Monaco che sembra essere diventato il portavoce della Giunta regionale. Sulla questione dei trasporti su gomma, ha plaudito il ritardo nei pagamenti da parte dell’assessorato competente dimenticando, però, che i problemi sono dovuti proprio alla sua maggioranza. Così, come ha omesso di dire che la gara unica era stata già aggiudicata e misteriosamente cancellata.
servizio a pagina 3 IL CASO
LA QUESTIONE
La D’Innocenzo prende tutto in Regione
Ora la possibilità per il direttore generale della regione anche di insegnare.
pagine 2
CRONACA
“La Corte d’Appello non può essere cancellata” Un Comitato appositamente costituito scende in lotta contro la soppressione prevista dal governo.
pagina 5
Zuccherificio, sequestrati impianti e zucchero
Blitz del Nas allo Zuccherificio di Termoli per il sequestro di prodotto e strutture.
pagina 13
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 14 novembre 2015
Alla nomina di Remo Di Giandomenico a commissario straordinario dell’Azienda di soggiorno di Termoli sarebbe stato riguardoso nei suoi confronti aggiungere alla discrezionalità politica della nomina
Correttezza amministrativa (e non solo) vorrebbe che quando si procede ad assegnare un incarico, il beneficiario, a garanzia dell’interesse pubblico, venga illustrato nelle peculiarità per le quali ha determinato l’interesse dell’amministrazione che lo ha scelto e lo ha nominato. In genere l’amministrazione regionale, nella sua fertilissima stagione di commissariamenti, direzioni, e assegnazioni di cariche e d’incarichi di ogni genere sopravanzando così, di gran lunga, in questo esercizio di discrezionalità e clientelismo le amministrazioni che l’hanno preceduta, si attiene a questa regola. Dei vari commissari nominati, delle direzioni generali assegnate, degli incarichi professionali elargiti, seppure per sommi capi, fin qui sono stati riportati i tratti essenziali del profilo umano, professionale e culturale del beneficiario. Una correttezza amministrativa, dicevamo, e una necessità soddisfatta nei confronti del cittadino utente, al quale, per legge, non possono essere sottratti i contenuti e le motivazioni degli atti amministrativi. Tutto questo non è valso
Sic transit gloria mundi! Un commissariamento che puzza di opportunismo e di strumentalismo (ambivalente), che lascia la porta aperta a seguiti di maggiore importanza e caratura (politica) per la nomina del commissario straordinario dell’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli. Infatti, sia nelle premesse che nel dispositivo della deliberazione adottata dalla giunta regionale nel corso della seduta del 9 novembre scorso, non c’è alcun cenno alle qualità umane, professionali e culturali che avrebbero indotto l’esecutivo a nominare il professore Remo Di Giandomenico e non altri. Nelle premesse viene richiamato l’articolo 117 della Costituzione italiana nella formulazione seguita alla riforma del Titolo V (parte seconda), che riconosce alle Regioni la potestà legislativa esclusiva in materia di Turismo; viene appellata la disciplina legislativa delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo; viene indicata la disposizione che con-
Non sappiamo se voluto o meno, ma nella deliberazione della giunta regionale del 9 novembre 2015, con la quale la dottoressa Marinella Innocenzo è stata autorizzata a svolgere attività di docenza al master in Management delle Aziende Sanitarie e al corso “Risk management in Sanità” in favore dell’Università Luiss Business School di Roma, è stato omesso che oltre ad essere il direttore generale della Regione Molise è anche il direttore generale per la Salute e l’autorità di gestione del Por 2000/2006. Una e trina, finché la giunta regionale, che ha voluto la D’Innocenzo dapprima alla direzione generale per la Salute, quindi al posto del dimissionario Pasquale Mauro Di Mirco alla direzione generale della Regione Molise e, non bastasse, anche all’Autorità di gestione del Piano operativo regionale (Por) 2000/2006, le ha dato la possibilità di svolgere libere docenze. Scrivendo che la D’Innocenzo per avere tre incarichi di portata apicale, che comportano notevoli responsabilità ed una diretta incidenza sulla funzionalità della sanità e della Regione, si era messa in concorrenza con Massimo Pillarella, il direttore dell’Area Seconda del quale non abbiamo più il conto delle cariche e degli incarichi che gli sono stati attribuiti e che ha da svolgere, per il titolo di emuli contemporanei del versatilissimo personaggio storico che corrisponde al nome di Pico della Mirandola, non abbiamo sconfinato nell’iperbole e nell’esagerazione. Tutt’altro. Ci siamo tenuti bassi se, come risulta
sente alla Giunta regionale di adottare misure volte all’armonizzazione delle politiche del personale degli enti regionali, ivi compresi gli enti turistici, facenti parte del Sistema Regione Molise, nonché alla semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti, delle procedure e dei servizi, e viene ricordato che presso il Consiglio regionale è tuttora in corso il riordino legislativo degli Enti regionali tra i quali rientra anche l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli. Così stando le cose, sussistendo l’interesse pubblico a consentire la regolarità e la continuità di gestione dell’Azienda, la giunta ha ritenuto necessario garantire la prosecuzione dell’attività con la designazione del Commissario straordinario, atteso che il prece-
dente incarico era scaduto il 6 ottobre 2015 senza che fosse intervenuta la proroga (bel modo di amministrare!!!- ndr); ha considerato che per il principio di continuità dell’azione amministrativa era necessario provvedere alla designazione di un Commissario straordinario con il compito di svolgere tutte le funzioni degli organi di amministrazione della Azienda nonché la necessità e l’urgenza del provvedimento. Detto, fatto. Ricorrendo all’articolo 6, comma 1, del proprio Regolamento interno che garantisce la esclusiva discrezionalità politica dei provvedimenti giuntali, ha nominato Commissario straordinario dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli il professore Remo Di Giandomenico.
Come abbiamo fatto cenno, sia nelle premesse che nel dispositivo non c’è alcun cenno alle ragioni specifiche per cui, al di là della discrezionalità politica del provvedimento, l’esecutivo abbia ritenuto opportuno e necessario nominare commissario dell’Azienda turistica il già sindaco di Termoli, consigliere regionale e parlamentare. D’accordo, il personaggio è noto, apprezzato ed apprezzabile, ma sarebbe stato riguardoso nei suoi confronti aggiungere alla discrezionalità politica della nomina qualche motivo in più. Un commissariamento che puzza di opportunismo e di strumentalismo (ambivalente). Che lascia la porta aperta a seguiti di maggiore importanza e caratura (politica). Sic transit gloria mundi! Dardo
Direttore generale per la salute, direttore generale della Regione Molise e Autorità di gestione del Por 2000/2006, Marinella D’Innocenzo è stata autorizzata dalla giunta regionale a svolgere attività di docenza al master in Management delle Aziende sanitarie e al corso “Risk management in Sanità” in favore dell’Università Luiss Business School di Roma agli atti, la giunta regionale nella sua infinta saggezza ha ritenuto che il direttore generale per la Salute, il direttore generale della Regione Molise e l’Autorità di controllo del Por 2000/2006 riassunti nella sempre più mitica figura della dottoressa Marinela D’Innocenzo, potesse svolgere anche docenze “extra moenia”. A sostegno della decisione, la giunta è stata rassicurata dal brillante stato di salute della sanità regionale, dalla inappuntabile efficienza della macchina organizzativa regionale e dalla felice, a vale spiegate, conclusione del Programma operativo regionale 2000/2006. Pertanto, senza enfasi, iperbole ed esagerazione, riteniamo non sia lontana l’eventualità che il dualismo Pillarella / D’Innocenzo per il titolo di emuli di Pico della Mirandola sia destinato ad accentuarsi ancora di più. Dal che, come è noto, il Molise sta ottenendo risultati ineguagliabili. Complimenti ed applausi alla giunta.
TAaglio lto
3 14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Le associazioni dei costruttori edili, Ance ed Ancem, lanciano l’ennesimo allarme 339 imprese chiuse tra il 2008 ed il 2013. Fondi bloccati e burocrazia stanno uccidendo il settore Due associazioni, ma un unico solo baluardo da difendere: il settore delle costruzioni edili in molise. L’Ance (associazione dei costruttori legata a CONFINDUSTRIA) e l’Ancem (associazione di costruttori di respiro più locale), all’unisono, contemporaneamente, tentano un estremo intervento affinché l’intero settore possa sopravvivere a questo inverno. Come un vecchio cervo che per anni ha dominato il bosco, prospero lui e tutto il suo branco, cui natura matrigna ha tolto pascoli e riparo, mettendolo in condizione di non superare le prossime nevicate. “Il Molise è la regione che ha perso più occupati nelle costruzioni, il 25,5%. Ed è un dato sconcertante: proprio la nostra regione in cui l’edilizia ha sempre rappresentato il traino dell’economia regionale, la più importante fonte di occupazione, continua a perdere maestranze senza che nessuno faccia nulla per evitare il tracollo. A ciò si aggiunge la chiusura in Molise di ben 339 aziende edili tra il 2008 e il 2013. Per le opere pubbliche il con-
testo è tale che non possiamo parlare più neppure di un settore nella nostra regione, ma solo di iniziativa sporadiche, quasi occasionali da parte della stazioni appaltanti. I dati parlano da soli: nel periodo gennaio-
maggio 2015 i bandi di gara sono calati del 63,8%. Con questi 9 anni di crisi l’edilizia in Molise è finita. Bisogna attivare subito un programma straordinario di piccoli interventi che unito alla immediata attivazione dei
90 milioni di euro del programma sulla viabilità e alla celere riprogrammazione dei fondi per l’autostrada possa contribuire a recuperare il terreno perduto”. Così Umberto Uliano, presidente dell’Ance. E di fronte a tali stringenti argomentazioni è del tutto superfluo, da parte nostra, aggiungere una sola virgola. Cambia solo prospettiva il presidente dell’Ancem, Corrado Di Niro: “Nell’ultimo consiglio è emersa una seria preoccupazione da parte delle imprese. Per questo rivolgiamo un ultimo invito affinché non si arrivi al ridosso del Natale, altrimenti nessuno di noi è in grado di prevedere le drammatiche conseguenze sociali ed economiche che accadranno in Regione”. Analizzando, quindi, la stessa urgenza da un altro punto di vista, quello dello sblocco di milioni e milioni di euro che rischiano di andare persi, in perenzione. Per ritardi amministrativi, per ribassi d’asta e tutti gli esiziali artifici che la burocrazia riesce a produrre senza che si riesca, una buona volta, a porle un freno. La
Regione Molise, come struttura, e, ovviamente, chi la governa, sono i maggiori responsabili di questa situazione. A grandi proclami (come nel caso dei pagamenti per la ricostruzione) seguono sempre miserrimi risultati. Tempi immotivatamente lunghissimi espongono le imprese ed i lavoratori ai rischi senza ritorno di una pesantissima esposizione bancaria. Ma la corda sta per spezzarsi con un naturale e conseguente colpo di frusta le cui conseguenze si potranno valutare solo a babbo morto. E sepolto. Chissà cosa impedisce al governo regionale di adoperarsi davvero con urgenza per segnare almeno un punto a suo favore. Consigli regionali ameni si susseguono, sedute monotematiche sul lavoro, chiacchiere a profusione e nessuna risposta, in due anni e mezzo, ai ripetuti allarmi e grida di aiuto che il settore delle costruzioni ha costantemente lanciato e di cui vi abbiamo dato puntuale resoconto. Intanto l’inverno è ormai alle porte (anche se non si direbbe…).
l’intervento di Stefano Testa* E’ tragico constatare la situazione in cui versa il nostro Molise: un totale asservimento del popolo al potere con la conseguenza che la libertà, dove non c’è lavoro, rappresenta una pura espressione linguistica. Un adagio ricorrente tra la gente molisana così recita: “Non si muove foglia che ……… non voglia”. Incredibile ma vero! I cittadini molisani avevano assunto a criterio logico la possibilità che la politica locale potesse decidere della vita delle singole persone. E’ chiaro che questa forma di sudditanza morale e culturale è frutto di una strategica attività posta in essere da coloro che hanno fatto del tutto per non far crescere la nostra regione, per evitare che la gente si emancipasse, che potesse ragionare autonomamente. Per mascherare questo assunto facevano finta di discutere se conveniva l’industrializzazione o lo sviluppo agricolo: e il popolo ammirato da tanta intelligenza aspettava il “miracolo economico” che non è mai arrivato. A pensarci bene c’è voluta una stra-
Molise, in totale asservimento al potere Una situazione che sta mandando a rotoli quanto costruito ordinaria capacità per non far crescere una regione così significativa per l’ambiente, per la qualità della vita, per le peculiarità storiche ed artistiche che esprime, per la scarsa densità di popolazione. Basterebbe considerare i miliardi dilapidati in opere inutili, dilapidati per una gestione del potere che ha mai espresso nessuna ipotesi di programmazione, tanto che somme importanti venivano ripartite in una miriade di rivoli volti a carpire la buona fede dei nostri Sindaci che si sentivano gratificati da finanziamenti di poche migliaia di lire prima e da pochi euro adesso. Un vero scandalo che andava com-
battuto con ogni mezzo e che ha consentito la sopravvivenza di una classe dirigente che, anche grazie al consociativismo, ha determinato la mancata crescita socioeconomica di questa nostra straordinaria realtà territoriale. Ancora oggi, oltre a pagarne le conseguenze, subiamo la presenza di personaggi che hanno portato il no-
stro amato Molise all’attenzione della cronaca nazionale per questioni innominabili di cui ci vergogniamo e che rappresentano ulteriori colpi mortali alla nostra credibilità e, quindi, alla nostra speranza di riscatto. Ma fino a quando dobbiamo subire tutto questo? E’ tempo di reagire, non è possibile continuare a parlare
di sinistra e di destra, di raggruppamenti politici che mirano solo ad acquisire quel potere gestionale che si concretizza con “gli appalti” e gli incarichi ai soliti noti. Basta! Non se ne può più. Vi sono energie e professionalità che potrebbero dare contributi significativi allo sviluppo del nostro amato Molise portando avanti, innanzitutto, la moralizzazione e l’efficientamento della macchina burocratica così distante da quei criteri di produttività che sono alla base di ogni attività umana. E’ chiaro che tutto questo si può realizzare solo con l’applicazione sistematica di quei criteri di meritocrazia che vogliono l’uomo (o la donna) giusto al posto giusto. Con questi auspici spero che tutti coloro che non voglio sottostare allo stato de quo si riuniscano per combattere insieme questo sistema e lasciare alle future generazioni un Molise degno di essere vissuto. *Ex consigliere comunale
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 14 novembre 2015
Presentati a Campobasso e Isernia i 61 Piani di gestione delle arre destinate alla conservazione delle biodiversità e gli 85 siti d’interesse comunitario (Sic)
Il Molise che non t’aspetti (difende l’ambiente)
L’assessore Facciolla: “La biodiversità contribuisce allo sviluppo sostenibile e va promossa e mantenuta tenendo conto, allo stesso tempo, delle esigenze economiche, sociali e culturali delle comunità locali” “Rete Natura 2000” è un insieme coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente sul territorio, con l’obiettivo di conservare gli habitat e le specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello comunitario. Il Molise è un territorio che, gratificato dalla natura, è tra le realtà più significative sotto quel profilo. Il dato lo si rileva dal numero dei Piani di gestione (61) redatti nell’ambito della Misura 3.2.3. del Piano regionale di sviluppo 2007/2013 e nel numero dei Siti di importanza comunitaria (85) riconosciuti dall’Unione europea, i cosiddetti Sic. L’assessorato alle Politiche agricole della Regione Molise ha ingaggiato un corsa contro il tempo. I Piani, infatti, devono essere definiti, approvati, e avviati entro il 31 dicembre prossimo, pena la restituzione dei fondi all’Europa. Di quel settennio sono ancora decine e decine i progetti che devono trovare compimento. Un retaggio pesante delle precedenti amministrazioni; la conferma che in materia d’investimento delle risorse comunitarie la Regione Mo-
lise zoppica vistosamente e, claudicante com’è, c’è il rischio che anche i fondi europei 2014/2020 non trovino compiutezza nel settennio canonico. Dicevamo dell’urgenza di mettere in cantiere i Piani di gestione, problema che l’assessore Facciolla ha inteso risolverlo con due incontri illustrativi al partenariato di settore a Campobasso (il 10 novembre ) e il giorno successivo ad Isernia. L’avallo del lavoro svolto e la con-
Giorgio Simonetti* Ormai da qualche settimana, con l’approssimarsi di scioperi programmati da queste Federazioni, si rincorrono voci e dichiarazioni da parte di organizzazioni sindacali, non meglio identificate, in merito all’efficacia di questo strumento a tutela delle rivendicazioni dei lavoratori. Con il massimo rispetto per le opinioni di tutti, abbiamo però il timore che la questione, se posta in questi termini, ovvero in assenza di argomentazioni frutto di attenta analisi, finisca solo per tradursi in un invito a non aderire allo sciopero per motivazioni affatto attinenti a considerazioni di merito. Sarebbe paradossale, poi, se tale semplicistica e grossolana dichiarazione provenisse, ma non è dato sapere, dalle stesse Organizzazioni sindacali che solo alcune settimane fa avevano utilizzato lo sciopero quale strumento di rivendicazione per i dipendenti di imprese dello stesso settore. E per dare contenuto all’opinione espressa non basta, altrettanto semplicisticamente, ricordare l’ovvietà che il dipendente che partecipa allo sciopero perde una giornata di retribuzione, perché proprio questo costo rafforza la validità delle motivazioni di adesione e, soprattutto, il potere contrattuale presente e futuro dei lavoratori.
divisione delle rappresentanze socioeconomiche locali sono essenziali alla realizzazione delle opere programmate. Lavoro eccellente, dicono gli esperti neutrali, svolto in tempi brevi dall’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’attività rurali e della pesca (Arsarp) sul quale, appunto, s’è cercata la convergenza del partenariato di settore e, in senso lato, anche della collettività apertamente invitata a partecipare agli incontri anzidetti.
Sulla biodiversità il concetto dell’assessore è quanto mai articolato. Per Facciolla “La biodiversità contribuisce allo sviluppo sostenibile e va promossa e mantenuta tenendo, però, conto, allo stesso tempo, delle esigenze economiche, sociali e culturali delle comunità locali, per cui attraverso i Piani di gestione si cerca di trovare una sintesi tra la necessità di tutelare le bellezze naturalistiche della nostra Regione e le
esigenze di coloro che vivono e lavorano in quegli stessi territori”. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Un classico dell’equilibrismo politico. Al momento non si sono registrate dissonanze né divergenze sull’impostazione e il contenuto dei Piani di gestione, segno che si sarebbe trovata una giusta compensazione tra gli interventi mirati al mantenimento dei caratteri della biodiversità del territorio e le attività produttive. D’altronde, usando le giuste misure nell’utilizzazione del territorio e rispettando in maniera accorta le differenti caratteristiche che lo rendono unico e particolare sotto il profilo della biodiversità, non dovrebbe essere difficile assicurare la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello europeo. Gli 85 Siti d’interesse comunitario (Sic) riconosciuti al Molise a ben riflettere sono essi per primi una ricchezza che può generare sviluppo ed economia territoriale. Usando adeguatamente il cervello. Dardo
Trasporti, c’è chi vuole mescolare nel torbido
Queste Federazioni, pur nella preoccupazione generata dal ritardo dei pagamenti delle retribuzioni, proprio attraverso il più efficace strumento di lotta sindacale, sono fermamente determinate a perseguire l’obiettivo di normalizzare, per il futuro, il sistema TPL regionale
extraurbano ed urbano. E comunque, la scarsa adesione ad uno sciopero, qualunque sia la sigla sindacale che lo ha proclamato, è elemento di discredito per tutto il movimento sindacale. Su tutto, non va mai dimenticato che il movimento sindacale ha
vissuto momenti in cui i lavoratori per le loro legittime rivendicazioni hanno pagato un prezzo ben più alto di una giornata lavorativa, nobilitando il concetto stesso di sciopero. Per queste ragioni non potremo mai condividere l’interesse di chi ritiene che si possa rinunciare all’attività sindacale, riversando tutte le aspettative ed i diritti dei lavoratori in un mero atto giudiziario – ingiunzione di pagamento – che, pur nella sua validità, non consente di entrare nel merito delle cause che hanno prodotto la criticità e per sua natura permette di risolvere, eventualmente e non certo senza costi, solo la situazione contingente. Nel rinnovare l’invito ad aderire allo sciopero, ricordiamo che c’è stato chi, proprio nel nostro contesto e in un passato, neppure troppo remoto, aveva immaginato e realizzato di poter risolvere il rischio dell’adesione rimborsando, con le risorse di tutti gli iscritti, la giornata di lavoro a coloro che aderivano allo sciopero: ma erano altri tempi e altra gente che nulla ha da spartire con i principi di un sano sindacalismo confederale. *Segretario Generale FILT CGIL Molise
TAaglio lto
5 14 novembre 2015
In campo scende un Comitato per difendere le ragioni della stessa regione
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Potrebbe essere l’addio definitivo ad altre istituzioni presenti da sempre sul territorio
“La Corte d’Appello non va tagliata” CAMPOBASSO. “La paventata soppressione della Corte di Appello di Campobasso avrebbe effetti disastrosi per la comunità molisana, sotto il profilo sociale, economico e della sicurezza pubblica”. Lo ribadiscono, in un documento, i magistrati molisani e una serie di Ordini e associazioni “Detta soppressione, difatti, comporterebbe non soltanto l’automatica soppressione di altri Uffici giudiziari quali la Procura Generale presso la Corte di Appello, la Procura distrettuale presso il Tribunale di Campobasso (e, con essa, gli apparati del GICO, dei ROS e dello SCO), il Tribunale e la Procura per i Minorenni (inclusi i connessi servizi sociali), il Tribunale di Sorveglianza e l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, ecc., ma anche la successiva probabile soppressione di ulteriori Uffici giudiziari quali uno o più Tribunali del distretto, oltre che il TAR, la Corte dei Conti, la Procura presso la Corte dei Conti e le Commissioni Tributarie, nonché di Uffici paragiudiziari quali i Comandi regionali delle Forze dell’Ordine, la Questura e magari la stessa Prefettura di Campobasso. Inoltre, le anzidette soppressioni comporterebbero prevedibil-
mente pure la successiva chiusura di altri Uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale, quali l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, l’INAIL, i Vigili del Fuoco, ecc. . Insomma, un perverso effetto domino, la cui inevitabile conseguenza sarebbe la drastica riduzione della popolazione determinata dai connessi trasferimenti di numerosissime famiglie di impiegati in altre sedi, con la conseguenza che anche gli enti privati (banche, assicurazioni, ecc.) chiuderebbero o comunque ridurrebbero le loro sedi, con tutti i conseguenti effetti dirompenti sui commercianti, sugli imprenditori e sui liberi professionisti, costretti a loro volta a chiudere i propri uffici ed esercizi, con ulteriore crescita del tasso di disoccupazione di giovani e lavoratori. In una parola, l’intera economia locale subirebbe un colpo durissimo, ancor più grave di quelli già subìti in questi lunghi anni di crisi economica. Si ripeterebbe cioè, a livello regionale ma su scala molto più ampia e diffusa nel nostro tessuto socio-economico, ciò che sarebbe accaduto a seguito della paventata chiusura di una serie di Uffici pubblici nella provincia di Isernia (a partire
dalla Prefettura), scelta che risulta allo stato sospesa e che, per motivi consimili a quelli di cui sopra, allo stesso modo questo Comitato disapprova incondizionatamente e considera un errore gravissimo. La soppressione della Corte di Appello e le successive soppressioni degli altri Uffici Giudiziari o paragiudiziari di cui si diceva comporterebbe inoltre la scomparsa di fondamentali presìdi di legalità nella nostra regione, che è regione confinante con quelle segnate dalla piaga della criminalità organizzata di stampo mafioso, col concreto e gravissimo pericolo della sua estensione anche nel nostro territorio. Infine, questo processo comporterebbe onerosissimi costi e disagi per le parti processuali, i loro difensori, i periti, i CTU, i testimoni e quant’altri, costretti a spostarsi in territori lontani per presenziare ai processi se non addirittura costretti a partire la sera prima per arrivare in tempo per l’inizio dell’udienza, con aggravio dunque di tempi e costi, tanto più gravosi per i cittadini meno abbienti, oltre che per gli anziani e per i minori. E, quanto a questi ultimi, si pensi poi ad esempio ai minori che con
le loro famiglie dovrebbero essere seguiti (e come potrebbero essere seguiti?) da Procure, Tribunali minorili e connessi servizi ubicati in zone lontane. Tutto questo, senza alcun serio risparmio di spesa pubblica, perché il numero degli impiegati e dei giudici rimarrebbe lo stesso, mentre anzi bisognerebbe acquisire nuovi spazi nelle sedi accorpanti, lasciando gli attuali edifici demaniali per fittare magari immobili da privati e quindi con ingente aggravio di pubblica spesa. Senza contare gli ulteriori aggravi in termini di costi (oltre che di sicurezza) determinati dall’aumento delle distanze di viaggio per la traduzione degli imputati in stato di arresto che intendono assistere alle udienze, degli appartenenti alle forze dell’ordine per rinnovare eventuali testimonianze in secondo grado, dei periti d’ufficio per rinnovare o chiarire eventualmente le loro relazioni in appello, ecc. . Del resto, quando si dice che altre Corti di Appello hanno milioni di utenti mentre la nostra ne ha solo 315.000, si omette di aggiungere che quelle Corti di Appello hanno un numero di giudici e di impiegati di gran lunga superiore a quello della Corte campobassana
“Il governo saprà ascoltare le ragioni del Molise” Il presidente della Giunta regionale, Frattura, sui tagli alla giustizia Campobasso. La Regione Molise scende in campo nella difesa della Corte d’appello di Campobasso. Ieri mattina l’espressione all’unanimità del Consiglio regionale sull’ordine del giorno che impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere ogni intervento utile, nei riguardi del Governo centrale, del Ministero della giustizia, del Csm, delle Commissioni di giustizia del Senato e della Camera, degli organi di informazione nazionali e regionali per superare le ipotesi contemplate nella revisione della geografia giudiziaria in fase di studio presso la Commissione ministeriale. “Dall’Assemblea regionale oggi, a una sola voce, un messaggio chiaro e inequivocabile contro la ventilata soppressione della Corte
d’appello di Campobasso. Siamo tutti consapevoli del sinistro preludio che tale operazione a cascata comporterebbe, a livello sociale, occupazionale ed economico. Il Molise e i molisani non possono accettare, non lo meritano, politiche, iniziative e tagli basati esclusivamente su rapporti numerici. I numeri ci vogliono sempre soccombenti e questo non è un principio che la nostra Costituzione contempla”, è quanto dichiara il governatore Paolo di Laura Frattura. L’odg approvato dal Consiglio regionale dà inoltre mandato sempre al presidente e alla Giunta di prendere contatti con la delegazione parlamentare, le Province, i sindaci di Campobasso, Isernia e Larino, i tre Ordini degli avvocati, l’Associazione nazionale dei magistrati - sezione distrettuale del Molise,
e tutti i soggetti istituzionali e non, allo scopo di procedere ad azioni congiunte. “Questa è una vicenda che ci coinvolge tutti, a ogni livello: stare uniti è nostro dovere ed è di fondamentale importanza. È anche nostra la convinzione che sia, questo, il momento di far sentire una voce forte, unitaria e determinata in difesa dei servizi cui i nostri cittadini hanno diritto”, rimarca il presidente. “Il Governo, e non abbiamo motivo per non pensarlo, saprà ascoltare le nostre ragioni, in questa giusta rivendicazione anche di pari dignità. Un processo di snellimento dell’apparato pubblico lo riteniamo necessario noi per primi: chiediamo per l’attuazione di esso
un’attenzione maggiore alle singole realtà. Il nostro sistema di servizi, già così precario per via di decisioni assunte o subite su base numerica, non può essere indebolito oltre. L’impegno per la Corte d’appello di Campobasso è l’impegno per la difesa della nostra autonomia regionale. All’Aula consiliare un ringraziamento sentito per il voto espresso stamani, tanto determinante nella tutela della qualità della vita che ai nostri cittadini vogliamo assicurare”, conclude Paolo di Laura Frattura.
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Campobasso
14 novembre 2015
Campobasso: riapertura della Via Matris Un sentiero spirituale e naturalistico verso il Monte (Collina Monforte) sui sette dolori di Maria CAMPOBASSO. Sarà riaperta oggi, alle ore 12,00, la Via Matris alle pendici del Castello Monforte a partire dall’ingresso di viale del Castello. La Via Matris, il cammino di prova vissuto da Maria Vergine che percorre i misteri del dolore di Cristo e dell’uomo di ogni tempo: un percorso spirituale, naturalistico e di meditazione sui sette dolori di Maria che si snoda lungo la collina Monforte. Fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Campobasso guidata dal Sindaco Antonio Battista, la cerimonia di inaugurazione e riapertura presieduta dal primo cittadino, vedrà la partecipazione dell’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e del parroco dei Ss. Giorgio e Leonardo don Luigi Di Nardo per la benedizione del sito. Dopo un lungo periodo di chiusura e di abbandono, dunque la Via Matris viene restituita alla città e ai cittadini, grazie all’impegno comune di più espressioni a partire dal-
ossia “i sette acerbissimi dolori di Maria Vergine meditati nella forma medesima della Via Crucis. La devozione si è, per così dire, polarizzata sui ‘sette dolori’ della Vergine; Nella Via Matris, l’intera vita della Vergine è articolata in sette ‘stazioni’, corrispondenti a sette episodi, in cui la pietà del popolo cristiano ha individuato i sette ‘principali’ dolori della Madre del Signore”. I sette dolori di Maria, corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo:
l’amministrazione comunale, per attraversarla e custodirla, gustandone la bellezza della natura – florida vegetazione - che la circonda, la monumentale ricchezza spirituale e lo storico percorso che conduce al Santuario mariano cittadino, Santa Maria del Monte. La Via Matris Dolorosae. “La Via
Matris è un pio esercizio nel quale un gruppo di fedeli o un singolo orante compie un percorso su un tratto di strada o all’interno di una chiesa, meditando i dolori che la Vergine Maria, madre e cooperatrice del Salvatore, soffrì durante la vita, nell’adempimento della sua missione. Il cammino percorso da Gesù,
il figlio, dal tribunale a Pilato e al Monte Calvario lo percorse anche Maria, la madre: fu in gran parte un cammino comune, per cui alcune ‘stazioni‘ del cammino della Via Crucis sono coincidenti con quelle della Via Matris. Fino agli inizi del secolo XX, questo pio esercizio è designato spesso come Via Matris,
● la rivelazione di Simeone (Lc 2,34-35); ● la fuga in Egitto (Mt 2,13-14); ● lo smarrimento di Gesù (Lc 2,43-45); ● l’incontro di Gesù sulla via del Calvario; ● la presenza sotto la croce del Figlio (Gv 19,25-27); ● l’accoglienza di Gesù deposto dalla croce (cf Mt 27, 57-61); ● la sepoltura di Cristo (cf Gv 19, 40-42).
Sottoscritto il protocollo d’intesa tra le autorità giudiziarie della regione A firmare, il comando regionale Molise della guardia di Finanza e la direzione regionale dell’Agenzia delle entrate CAMPOBASSO. Sotto l’egida del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Campobasso - Dott. Maurizio GRIGO -, in data odierna è stato stipulato un protocollo d’intesa sottoscritto dal Procuratore della Repubblica di Campobasso - Dott. Armando D’ALTERIO -, dal Procuratore della Repubblica di Isernia - Dott. Paolo ALBANO -, dal Procuratore della Repubblica di Larino - Dott. Ludovico VACCARO -, dal Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale dei Minori - Dott. Claudio DI RUZZA -, dal Comandante Regionale Molise della Guardia di Finanza - Gen. B. Vito STRAZIOTA - e dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate - Dott.ssa Paola ALIFUOCO -. L’accordo in parola ha lo scopo di affinare la già proficua circolarità delle informazioni tra le Istituzioni interessate, in modo da esaltarne le rispettive competenze ed ottimizzare il raccordo tra le procedure di verifica e accertamento fiscale
e l’efficacia delle indagini penali concernenti i reati tributari. Il protocollo d’intesa si colloca tra le iniziative volte al rafforzamento dell’azione di contrasto alle diverse forme di illegalità e all’ablazione dei patrimoni illecitamente accumulati, nella prospettiva di salvaguardare la società civile da ogni forma di aggressione della criminalità economica e finanziaria.
Promozione sportiva, secondo appuntamento con il Bocciodromo Comunale Campobasso CAMPOBASSO – Il sodalizio sportivo del Bocciodromo Comunale di Campobasso, presieduto dal presidente Lucio Fiorella, questa mattina ha aperto le porte dell’impianto di via Insorti d’Ungheria ad una delegazione di alunni della scuola elementare di Via Crispi e di alunni della scuola media “Colozza” di Campobasso. Ambedue le rappresentanze sono state impegnate nel secondo appuntamento con la divulgazione e promozione del gioco delle bocce che da sempre nel capoluogo di Regione può contare su di una lunga, consolidata ed iridata tradizione. Alcuni degli alunni erano in assoluto alla loro prima esperienza su di un campo di bocce, altri avevano già avuto la possibilità di spe-
rimentare dal vivo questa disciplina sportiva. Tutti, comunque, sotto l’occhio vigile degli istruttori Mariella Procaccini e Silvio Calabrese hanno potuto mettere in mostra le proprie abilità e conoscenze sui campi dell’impianto sportivo del Comunale. Al termine della manifestazione una breve ma sentita cerimonia di premiazione ha concluso una mattinata davvero speciale sotto diversi punti di vista alla presenza del presidente del Cip Molise, Donatella Perrella, e del presidente del Bocciodromo Comunale, Lucio Fiorella. “ Come società sportiva siamo sempre pronti ad aprire le porte del nostro impianto e a far avvicinare al nostro sport il maggior numero possibile di ragazzi e ragzze anche n te-
nera età. Le giovani leve possono contare su istruttori federali di comporvata esperienza maturata anche con allievi disabili. Lo sport non ha limiti, anzi li abbatte ed è per questo che noi del Comuanle siamo sempre pronti ad aderire ad iniziative come quelle portate avanti dal Cip Molise – ha dichiarato il presidente Fiorella –“. Prossimo appuntamento con il Cip Molise e la sua campagna promozionale è fissato per martedì mattina, 17 novembre, alle ore 11.30 presso la palestra dell’ITAS Pertini alle spalle del Conservatorio “Perosi”. Ad essere ospiti della società de I Guerrieri della Luce Campobasso saranno gli alunni del Liceo Pedagogico “Galanti” di Campobasso.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
14 novembre 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso, città degli Ex Si aspetta intanto il riscatto dell’anonima Emma De Capoa di Gennaro Ventresca A proposito di ex Romagnoli. Non so se ci avete fatto caso: la nostra città è piena di ex. C’era l’ex Modernissimo, l’ex Ariston, l’ex Odeon, l’ex Onmi, l’ex Gil, l’ex Sam, l’ex Fimsa, l’ex Cassa di Risparmio, l’ex Banca Popolare del Molise, l’ex Casa degli Orfani di Guerra, l’ex Distretto militare. Andando di questo passo e vedendo la scarsa attenzione che le istituzioni vi pongono non vorrei che presto o tardi dovessimo dire ex Romagnoli di Selva Piana. Dopo aver detto da sempre l’ex pattinodromo, sempre di Selva Piana.
*** Non è mai stata ex la seconda piscina cittadina di Colle dell’Orso. Giornalisti d’assalto hanno portato a galla anche la pagliuzza sulla sanità, mentre non si sono mai approfonditi sul destino di questi due impianti sportivi cittadini. Il primo doveva essere l’orgoglio della nostra città, a corredo del lavoro della giunta Massa; il pattinodromo avrebbe dovuto aprire la strada a centinaia di giovani per seguire le orme del brillante Mauro D’Attellis, il miglior corridore con i pattini a rotelle. *** Ricordo benissimo la sera in cui Molinari convocò la stampa nella sede
del Campobasso calcio in via De Attellis, mettendo mano a un fascio di disegni per la costruzione del palazzetto dello sport che, secondo i suoi studi, doveva sorgere nella zona sportiva di Selva Piana. Da finanziare con i soldi della Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto era bellissimo e funzionale, ma non venne preso in considerazione dalla giunta Litterio che si era appena indebitata per completare lo stadio. Che, paradossalmente, fu costruito senza biglietterie. Solo anni più tardi furono realizzati quelle due modeste casette dove acquistare i biglietti. *** Alla gentile e amletica signora a cui
Battista ha assegnato la delega allo Sport non mancano le grane legate ai nostri impianti. Spero che Emma De Capoa possa riscattarsi dopo una prima fase anonima. Non conosco il curriculum della fresca assessora, ma così, all’impronta, non mi ha fatto una buona impressione. Spero tanto di essere smentito quanto prima. *** Un lettore mi ha chiesto dove poter trovare i principali filmati delle principali partite dei lupi del passato. Gli rispondo che meglio di you tube credo non ci sia niente. Ormai il computer è il nostro migliore archivio. Personalmente ho conservato
rarissimi e scoloriti filmati della nostra squadra. E, in cassetta, alcune radiocronache. Una ce l’ho di sicuro: Reggina-Campobasso 1-1. “Un decano giovane di penna” mi ha definito, con somma grazia, Carmine Ciarmela che mi scrive da Roma. E mi riempie di complimenti. Molti dei quali assolutamente immeritati. Lo ringrazio affettuosamente, come sono grato a quanti giornalmente mi raggiungono sulla mia casella di posta e su FB, dove ho incontrato amici virtuali che, pian piano, si stanno trasformando in amici veri. La maggior parte dei quali sono giovani, pieni di energia e di curiosità per i miei interventi con ricadute sul nostro passato.
Al “Pilla” il corso Ebcl E’ stato presentato dalla dirigente scolastica, Gianfagna, i motivi della certificazione CAMPOBASSO. Presentato al “Pilla” di Campobasso il corso Ebcl. Si tratta di una certificazione destinata a responsabili del personale, project manager, professionisti, imprenditori, tirocinanti, studenti, dipendenti che aspirano a una promozione, ai lavoratori in cerca di una riqualificazione professionale”, le parole del docente e commercialista Donato Toma, nonché direttore del test center Molise dell’Ebcl, che nell’organizzazione degli esami della patente europea per il business, sarà coadiuvato dai colleghi professori: Giuseppe Tondi(vice), Donato Ciccaglione (supervisore) e Michele Vitantonio (supervisore), che presiederanno nelle prove d’esame. Fa parte del comitato, chiamato a gestire corsi ed esami, la stessa dirigente Gianfagna, in quanto
l’Istituto che dirige è quello che è stato accreditato da Ebcl. Campobasso potranno seguire i corsi sia gli interni, cioè gli studenti del ‘Pilla’ che gran parte del programma lo svolgono già durante il loro percorso di studi e che avranno l’opportunità di partecipare alla formazione al costo di soli 90 euro, così come gli esterni alla scuola che potranno prender parte all’esame con il contributo di 180 euro, costo compreso di Iva. Tra gli obiettivi del primo livello del corso, quello sinora attivato di tre, ci sono: la redazione di un bilancio aziendale, l’analisi del bilancio, l’analisi dei costi, che permetteranno di saper leggere e comprendere un bilancio di un’azienda, ed elementi di diritto commerciale.
Scuola, Neuromed, firmato l’accordo Il protocollo è stato siglato a Campobasso e prevede una serie di iniziative comuni CAMPOBASSO. La Fondazione Neuromed rinnova la collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Siglato oggi, negli uffici di via Garibaldi a Campobasso, il protocollo d’Intesa che vedrà una stretta collaborazione tra i due Enti volta alla promozione di iniziative di aggiornamento professionale, formazione continua, attivazione di corsi di specializzazione, programmi di ricerca scientifica di reciproco interesse, promozione e diffusione della cultura scientifica a scuola nonché visite nei laboratori Neuromed. “Oggi abbiamo siglato un’intesa che rafforza il rapporto già in essere tra Fondazione Neuromed e Ufficio Scolastico Regionale. – ha dichiarato Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – Ringrazio la direzione scolastica, istituzione dinamica, con la quale riteniamo di poter collaborare in una dimensione moderna, nell’interesse sia dei giovani che dei docenti. Il protocollo è un contenitore di pro-
getti con cui mettiamo a disposizione non solo le nostre esperienze ma soprattutto le nostre strutture per tutti coloro che intendono fruirne. La nostra è una motivazione forte perché condivisa da interlocutori entusiasti che rappresentano il motore dell’iniziativa.” Per l’anno in corso sono stati già attivati progetti di formazione in ambito scientifico, afferenti al “percorso alternanza scuola lavoro”, che rappresenta una prima concreta applicazione della riforma scolastica. Il progetto si articola in moduli di formazione, sia in aula che presso i laboratori di ricerca dell’Istituto Neuromed, con l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali che consentano agli studenti di svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtà lavorativa e sociale. La dirigente scolastica ha evidenziato che “grazie alla collaborazione tra USR e Neuromed, sarà possibile in-
tensificare l’informazione scientifica nelle scuole e nel mondo dell’istruzione in generale, su temi a forte impatto sociale e creare un ponte tra mondo della ricerca e territorio. L’Ufficio Scolastico Regionale – continua Anna Paola Sabatini – col-
laborerà con una struttura di eccellenza come il Neuromed anche per il sostegno alla formazione scientifica e alla creazione di profili professionali, formativi, educativi e gestionali sempre più qualificati”. Coerentemente alle “Linee Guida MIUR 2015 per l’Educazione Ali-
mentare”, la Fondazione Neuromed intraprenderà una serie di iniziative che contribuiranno alla diffusione di sane abitudini alimentari, con particolare riferimento agli adolescenti, per favorire azioni di prevenzione e miglioramento della qualità della vita.
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Isernia
14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Restituire rappresentanza alla provincia di Isernia” Una nuova legge elettorale è stata chiesta da Filoteo Di Sandro di Fratelli d’Italia ISERNIA. “L’attuale legge elettorale regionale ha dimostrato, nella sua prima applicazione, evidenti limiti di rappresentatività rispetto al territorio della provincia di Isernia. Eccessivo è, infatti, il divario tra il numero di consiglieri assegnati alla Provincia di Campobasso rispetto a quella Pentra, ben 12 a 4. Questa effettiva penalizzazione ha configurato lo scarso peso
assegnato alla voce del territorio, con le conseguenze, sotto gli occhi di tutti, di lasciare un intero territorio nel totale disinteresse dell’amministrazione regionale“. Lo sostiene il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Filoteo Di Sandro. “È una situazione che non può più procrastinarsi, soprattutto alla luce delle difficoltà economiche e sociali che hanno investito la nostra Pro-
vincia. I continui tagli del Governo Renzi, la chiusura quasi giornaliera delle attività commerciali, lo spopolamento industriale, la marginalizzazione politica stanno provando duramente la cittadinanza; per non parlare dell’alto Molise, completamente ignorate e lasciate sole a se stesse. La nostra denuncia, del resto, trova
conforto anche nel riconoscimento dell’area di crisi su buona parte di questo territorio, a riprova, se mai ce ne fosse bisogno, di un fallimento pieno nella gestione delle criticità evidenziate. Per questi motivi, noi di Fratelli d’Italia – AN, chiediamo con forza di riprendere in mano la tematica elettorale e riequilibrare la rappresen-
tanza politica della provincia di Isernia in seno al Consiglio Regionale. È una questione di democrazia ed assieme di dignità, ne abbiamo bisogno affinché possiamo tornare protagonisti anche nelle scelte politiche che dovrebbero riguardare l’intero territorio regionale e che, fino ad oggi, sono sembrate troppo concentrate su una piccola parte del Molise”.
Polizia, intensa attività di prevenzione Nell’ambito della capillare attività di prevenzione e controllo del territorio, effettuata negli ultimi giorni dalla Polizia di Stato nel capoluogo ed in tutta la provincia, il Questore di Isernia, Dr. Vincenzo VUONO, ha emesso dodici “Avvisi Orali” nei confronti di altrettanti pregiudicati che, sulla base di elementi di fatto e dei loro comportamenti, sono stati considerati pericolosi per la sicurezza pubblica. I destinatari delle citate misure, istruite dalla
Divisione Polizia Anticrimine della Questura Pentra, sono tutti cittadini italiani, residenti nella provincia, con età compresa tra i 28 ed i 65 anni. Le prime sei misure sono state emesse nei confronti di soggetti residenti a Venafro, con molteplici precedenti penali per reati contro il patrimonio, contro la persona, contro l’ordine pubblico e contro la fede pubblica. Altre due provvedimenti sono stati emessi nei confronti di pregiudicati per reati contro il patrimonio,
contro la pubblica amministrazione e contro la persona, residenti nel capoluogo pentro. Le ultime quattro misure di prevenzione, infine, sono state emesse nei confronti di cittadini pregiudicati residenti in altri comuni della provincia isernina, già destinatari in passato di provvedimenti analoghi. Inoltre, nella giornata di ieri, su proposta del Questore, è stato emesso dal Prefetto di Isernia, un provvedimento di espulsione nei
confronti di un cittadino albanese, H.P. di anni 38, rintracciato dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, il quale si era trattenuto illegalmente in Italia oltre il termine massimo consentito di tre mesi. Il predetto straniero è stato accompagnato da personale di questo ufficio Immigrazione, presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di “Ponte Galeria” in Roma, che provvederà al rimpatrio allontanandolo dal territorio nazionale.
San Vincenzo, dubbi sul futuro Dopo le vicissitudini dell’ex abate di Montecassino, l’area in stato di abbandono CASTEL SAN VINCENZO. “San Vincenzo al Volturno distrutto dai nuovi Saraceni: “quelli veri”. Un museo avviato e mai completato, area in stato di abbandono. Lo scavo più importante altomedioevale d’Europa lasciato a se stesso con un investimento di oltre 20 milioni di euro su cui è sceso l’oblio. “Pietro Vittorelli (ex abate di Montecassino, ex monaco, che fece fuori Bernardo D’Onorio e i suoi architetti Valente, Dituri e Peluso). MA IL TEMPO E’ GALANTUOMO! La Storia di S. Vincenzo è fatta di intrighi misteriosi in cui hanno giocato un ruolo determinante le camarille politiche da una parte e quelle ecclesiastiche dall’altra. Papa Francesco ha cominciato a metterci mano e tra non molto ne avvertiremo le conseguenze
Chi ama la storia non ha fretta. >> Questo scriveva Franco Valente esattamente un anno fa il 10 ottobre
2014 sul suo blog, oracolo di quello che è avvenuto ieri ad opera della Guardia di Finanza nei confronti di
Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, e del fratello Massimo. L’ex abate, gestore dei beni storici ricadenti nella nostra terra molisana, durante il suo mandato, si sarebbe impossessato insieme al fratello di oltre 500 mila euro, somma sottratta dai conti destinati a finalità di culto e aiuto ai poveri. Somma della quale l’alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’Abbazia. La misura è stata disposta dal gip Vilma Passamonti del Tribunale di Roma, su richiesta del pm Francesco Marinaro della Procura capitolina. L’alto prelato è indagato perché durante il suo mandato, abusando del suo ruolo e avendo illimitato accesso ai conti dell’abbazia, si sarebbe appropriato indebitamente di oltre 500 mila euro.
Secondo la Procura il denaro sottratto, che doveva essere destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli, è stato invece riciclato in varie tranche attraverso vorticosi passaggi da conti correnti vari gestiti dal fratello, per poi tornare nella disponibilità del prelato per usi privati. Romano, 53 anni, laureato in Medicina, ha rinunciato al governo dell’abbazia nel giugno del 2013 per motivi di salute. Ne era diventato abate nell’ottobre del 2007. Nel 2012 venne colpito da una grave crisi cardiaca a cui seguì una lunga degenza e una terapia riabilitativa. Nel 2003 è stato membro del comitato provinciale di bioetica dell’azienda sanitaria locale di Frosinone. Nel settembre scorso l’ex abate ha partecipato alla convention di Forza Italia a Fiuggi.
“E la luce dell’Annunziata?” La Fondazione Pia Unione di Venafro torna a chiedere l’illuminazione della chiesa VENAFRO. Un invito cortese ma deciso alla Fondazione Pia Unione che ne è proprietaria arriva dall’opinione pubblica cittadina. “Si aggiusti e si torni ad illuminare -è l’opinione di tanti a Venafro- la suggestiva cupola in stile barocco dell’Annunziata, luogo di culto che conferisce ulteriore motivo di attrazione ed interesse alla Venafro
antica, già ricca di tanti richiami ambientali e strutturali. Risulta infatti fulminato o in avaria da tempo e quindi non più funzionante il faro situato su Palazzo de Utris che prima illuminava tale cupola facendone emergere tutta la bellezza storico/artistica. Ne consegue un’oscurità avvilente e mortificante per l’arte e la storia della città”.
Restando … sulla stessa cupola, ancora un’osservazione diffusa : “Da mesi e sotto l’incalzare degli agenti atmosferici sono volati via diversi pannelli metallici che ricoprivano la cupola, proteggendola da pioggia, sole, vento ect. In effetti non è un bel vedere tale storica struttura che perde pezzi e va incontro a inevitabili danni strutturali se non s’interviene a riposizio-
narvi nuovi pannelli metallici protettivi. Perciò l’urgenza di entrambi gl’interventi – riaccendere il faro ed aggiustare la copertura – per conservare l’autentico gioiello d’arte e storia religiosa rappresentato dall’Annunziata e restituirle l’attrattiva persa”. Il tutto viene girato alla Pia Unione, come detto proprietaria della chiesa, per gl’interventi di competenza.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
14 novembre 2015
Multipiano, tunnel e teatro, la delibera Le opere progettuali contenute nella delibera sono state pubblicate dal Comune TERMOLI. È stata pubblicata ieri, la delibera che ha dichiarato di pubblico interesse il progetto per il Bando pubblico per la realizzazione del parcheggio multipiano sottostante piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce con tunnel di accesso e riqualificazione di tutta l’area. La soluzione progettuale proposta prevede un parcheggio multipiano che si svilupperà su 5 piani interrati sotto piazza Sant’Antonio e due piani sotto l’area di Pozzo Dolce per un totale di 600 posti auto a servizio della città e dei turisti. L’attuale area di Pozzo Dolce sarà caratterizzata da un teatro che potrà ospitare fino a 500 persone. Piazza Pozzo Dolce che sovrasterà il teatro sul mare sarà interamente dedicata ai bambini con giochi e aree
verdi. La funzione del tunnel, oltre che quella di collegamento tra il porto e il parcheggio multipiano di piazza Sant’Antonio, sarà quella di completare l’anello viario che com-
prende viale Marinai D’Italia, via Mario Milano, nuova via Dante e via Corsica. Il risultato sarà un centro pedonalizzato e restituito ai cittadini con
un servizio di parcheggio nel cuore della città e sarà possibile accedere alle principali arterie viarie, autostrada A14 e Statale 16 con facilità. A partire dalla pubblicazione del
bando, che avverrà nei prossimi giorni, inizierà la fase di presentazione del progetto alla città e il dibattito aperto con i cittadini. Il progetto di finanza sarà realizzato senza alcun costo a carico del bilancio Comune di Termoli: il tunnel, infatti, verrà realizzato grazie al contributo di 5 milioni di euro, assegnato al Comune di Termoli dalla Regione Molise con deliberazione della Giunta Regionale n. 721 del 30.12.2014, nell’ambito del piano di riprogrammazione dei fondi PAR Molise 2007-2013; mentre il parcheggio multipiano e le opere di riqualificazione di Piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce verranno finanziate interamente dal privato che si aggiudicherà il bando.
“Troppi contenziosi pagati in ritardo” La denuncia è stata fatta dal consigliere grillino, Nicolino Di Michele TERMOLI. Contenziosi pagati con ritardo dal comune ai cittadini e solo dopo la fase per pignoramento per un modus operandi che creerebbe danni economici al comune di Termoli: è questa la denuncia avanzata dal movimento 5 stelle che ha inviato un esposto alla procura regionale della Corte dei conti. A spiegare le motivazioni dell’atto è il consigliere Nicolino di Michele che afferma: “Questa mattina abbiamo mandato una raccomandata alla Procura generale della Corte dei Conti per esporre loro i problemi che noi abbiamo evidenziato attraverso lo studio delle delibere e delle determine dirigenziali. Ci siamo resi conto che rispetto a quello che accade nella città, quindi piccoli incidenti per marciapiedi e simili, gli studi legali fanno la prassi prevista per legge: Nel momento in cui la pratica arriva in Comune non si fa nulla per cercare di ricomporre la lite e pagare di meno perché sono soldi dei cittadini. Ci siamo resi conto che per incidenti di 200 euro a volte se ne pagano anche mille ciò significa che la popolazione del Comune di
Termoli continua a pagare senza nessun motivo così che potrebbero essere utilizzate per altre cose più importanti”. Di qui – continua Di Michele – la domanda: “Perché i cittadini di Termoli sono costretti a pagare solo da aprile a dicembre quasi 30mila euro in più rispetto alla cifra iniziale e noi parliamo di incidenti che sono quotidiani? Cerchiamo di capire quello che accade e informiamo i cittadini”. In pratica, all’avvio di un contenzioso non si procederebbe con il chiudere subito la questione ma si andrebbe avanti e, con il passare del tempo, si finirebbe con l’arrivare al pignoramento e, quindi, a vedere incrementati gli stessi soldi dovuti. Porta così esempi di pratice che da 20mila circa, arrivano a sfiorare i 31mila o altre che da duecento lievitano sino ai 1000euro. Nel corso della conferenza stampa i Cinque stelle tuonano nuovamente sul presunto cattivo funzionamento dell’ufficio legale, ma tra le accuse ci finisce anche la difficoltà di accedere alla documentazione per i consiglieri.
“Se voi andate nella sezione trasparenza del Comune – ha continuato Di Michele – non riuscite a vedere più niente ma questo è un obbligo di legge non è un capriccio del MoVimento 5Stelle. Loro devono mettere ogni cosa sulla sezione trasparenza e dovrebbero dare ogni cosa anche al consigliere comunale che le richiede. Io ho richieste pendenti dal gennaio 2015 e per legge il giorno dopo dovrebbero consegnarmi questi atti che non mi danno nono-
stante Sbrocca nella sua campagna elettorale avesse detto che questo sarebbe diventato un palazzo trasparente questo è diventato un palazzo blindato. Addirittura per entrare nell’ufficio Urbanistica bisogna suonare non ci si può più accedere neanche noi che siamo consiglieri comunali. Se questa è trasparenza ditemelo voi”. La richiesta, quindi, è quella di modificare il metodo di pagamento per evitare un aggravio per le tasche dei cittadini.
Larino, riapre la Lagoluppoli Soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Lavori pubblici, Palmieri LARINO. Riapertura Strada comunale Lagoluppoli. “Continuando la politica del fare mettiamo in archivio un altro importante risultato che premia da un lato l’ottimo lavoro portato avanti dal responsabile dell’ufficio Lavori pubblici, dal personale ad esso assegnato, dai tecnici e dall’impresa esecutrice dei lavori, dall’altro consente di ridare fruibilità ad un’arteria, ad una zona urbana seriamente compromessa dall’enorme frana del 2003”. Con queste parole – l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Palmieri – ha annunciato per il prossimo lunedì la riapertura della strada Comunale Lagoluppoli, l’arteria che dal centro urbano si dirige nella prima periferia rurale di Larino tagliata in due, dodici anni fa, dall’enorme movimento franoso che ne aveva compromesso la percorribilità andando anche a ledere diverse abitazioni ubicate in quella contrada. “E’ una riapertura – ha continuato Palmieri – non certo un’inaugurazione. E’ una risposta concreta alle legittime aspettative dei tanti residenti e di quanti erano soliti utilizzare quella arteria.
Una prima risposta che ha visto impiegati oltre 200mila euro a cui se ne aggiungeranno altri per ridare completa funzionalità all’intera area. Infatti, come amministrazione, abbiamo già provveduto ad inoltrare un’ulteriore richiesta di fondi alla Re-
gione tali per cui si potrà andare a completare l’opera viaria anche nella parte a sud”. Per l’occasione – ha concluso Palmieri – ci ha assicurato la sua presenza l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni a testimoniare la vicinanza dell’ente Regione alla nostra comunità che, certo non senza fatica, dato il trascorrere del tempo, sta riappropriandosi di spazi che le calamità naturali, e penso al sisma e alle frane innescate dall’alluvione del 2003, avevano seriamente compromesso”. L’appuntamento è dunque per le ore 11.00 di lunedì direttamente in prossimità della ristrutturata strada comunale Lagoluppoli.
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Termoli
14 novembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Sequestrati 10mila quintali di zucchero” I carabinieri del Nas hanno effettuato l’operazione allo Zuccherificio di Termoli TERMOLI. I Carabinieri del NAS di Campobasso, nell’ambito di mirati controlli volti a verificare il rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti, presso un’industria di produzione e confezionamento di zucchero hanno accertato gravissime carenze igienicosanitarie della struttura e dei macchinari, con conseguente contaminazione del prodotto già pronto per essere commercializzato. Nel corso delle attività, infatti, veniva riscontrata la totale inadeguatezza dei locali di stoccaggio dei prodotti alimentari che si presentavano insudiciati e infestati da insetti e escrementi d’animali, mentre le attrezzature delle linee di produzione si rivelavano obsolete ed arrugginite. I militari hanno quindi proceduto al contestuale sequestro penale dei lo-
cali, che si sviluppano su un’area di circa 30.000 metri quadrati, e delle attrezzature utilizzate lungo le due linee di produzione, per un valore commerciale di circa 1.200.000,00 euro, nonchè dei prodotti alimentari
rivenuti valsenti circa 100.000.00 euro. L’intervento ha consentito di evitare l’immissione in commercio di quasi 10.000 quintali di zucchero già confezionato, poten-
zialmente pericoloso per la salute pubblica. Il titolare dell’attività è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB), poiché ritenuto re-
sponsabile di frode in commercio e di aver mantenuto alimenti in cattivo stato di conservazione e nei suoi confronti sono state contestate violazioni amministrative per euro 15.000,00.
Foce dell’Angelo, una discarica Doveva rappresentare un belvedere ed è rimasto una pattumiera TERMOLI. Che il tutto sia rimasto solo negli intenti? Dopo che fu abbattuto il ponte “Foce dell’angelo” dove finiva la strada nel punto più alto l’amministrazione, visto lo spazio aperto e la bellezza del paesaggio, pensò bene di creare in quell’area una sorta di zona relax con annesse panchine per permettere alle persone dopo, essersi fatta una sana e ristoratrice passeggiata, di riposarsi e godersi uno splendido panorama. Cosa questa lodevole nell’intento peccato però perché di quella zona relax oggi non c’è rimasto nulla se non sporcizia e rifiuti. Fazzolettini, preservativi, montagne di abiti che sicuramente qualcuno invece di usare gli appositi contenitori preferisce buttarli via in questo modo, resti di lavorazioni edili e di tutto di più al punto che parlare di discarica potrebbe non essere una esagerazione. L’ex stazione di servizio, poi, è diventata una discarica a cielo aperto… Altro che bel vedere, ci viene da dire, quello è un “bel fregarsene!”. Ci torneremo ancora per vedere se finalmente qualcuno se è accorto di questo spettacolo sotto il cielo.
Di Giandomenico all’Azienda di soggiorno La nomina, è stata effettuata dal presidente della Regione, Frattura dall’Azione cattolica non l’ha mai abbandonato. Un incarico di poco conto si potrebbe dire, con un ente avviato a fondersi con gli Ept di Campobasso e Isernia e senza nemmeno l’obolo dell’indennità, vietata a chi abbia
TERMOLI. Remo Di Giandomenico presidente dell’Azienda di soggiorno di Termoli. Abbiamo evidenziato nelle scorse settimane il vuoto direttivo all’Azienda autonoma di soggiorno e turismo e allora il presidente della giunta regionale, su mandato della giunta,
ha risolto l’inghippo, decidendo di mandare in piazza Bega proprio il già 4 volte sindaco, pluri-consigliere comunale, due volte consigliere regionale e deputato: il professor Remo Di Giandomenico, perché il titolo di docente nella sua 50ennale carriera politica partita
cariche elettive. Ma con uno sguardo verso il Nucleo industriale, dove l’Aast conserva come fondatore un posto nell’assemblea generale. Per intanto, con la nomina perfezionanda di Di Giandomenico si potranno pagare gli stipendi.
Con questa nomina quale sarà ora la collocazione nello scacchiere del Consiglio comunale di Termoli, dove il centrosinistra chiaramente è affine al governo regionale? Anche su questo ci aspettiamo degli sviluppi.
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Opinioni
14 novembre 2015
Molise, regione dalle tante risorse purtroppo non sfruttate come dovrebbero. Un territorio che vanta sia verdeggianti montagne che un mare cristallino, con una sabbia a tratti color oro. Tipici poi sono i suoi borghi medioevali. Paradossalmente però, manca di trasporti adeguati. Assente, ad esempio, un aeroporto e un trasporto ferroviario come si deve. Solite storie italiane insomma. Ma da questa regione arriva anche una speranza nella lotta ai tumori. Dall'Istituto Superiore di Sanità - conosciuto anche con l'acronimo Iss - è stata scoperta una pianta dalle tante proprietà, tra cui anche quelle curative. Trattasi della Prunus spinosa trigno. Vediamone i dettagli. Come si è arrivati a questa scoperta La pianta, trattata insieme ad alcuni aminoacidi, riesce a sopprimere circa l'ottanta per cento delle cellule tumorali nel giro di ventiquattro ore. La Prunus spinosa trigno assemblata con gli aminoacidi è stata già sperimentata sui malati di tumore ai polmoni, al colon e alla cervice uterina. Se da sola non dava alcun effetto, ben più efficace si è dimostrata appunto assieme agli aminoacidi. Risultati incredibili come detto. Ai ricercatori non resta che continuare nella sperimenta-
Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto all’ordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dell’Abruzzo e delle Marche che presentano una media d’investimento in manutenzione ordinaria significativamente più alta rispetto a quella straordinaria, segno di un’attenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessità. Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola del-
La cura antitumore parte dal Molise con la prunus spinosa chiamata trigno
zione. Anche perché si tratterebbe di un metodo di guarigione completamente naturale e non certo invasivo, come invece è la chemio. Già creato un farmaco in vendita da giugno Il farmaco sarà già in vendita dal prossimo giugno, e sarà acquistabile ovviamente dietro prescrizione medica. Avrà un costo di
venti euro. Presentata anche al prossimo Expo di Milano Le proprietà della Prunus spinosa trigno saranno anche esplicate nel corso di un convegno in programma nel mese di giugno all'Expo di Milano, che verrà inaugurato il primo maggio.
Edilizia scolastica, Campobasso al 56^ posto l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al
30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle prati-
che sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico Le altre proprietà di questa miracolosa pianta Questa pianta è comunque già conosciuta per altri usi, come quello di produrre un liquore o il tabacco per fumare la classica pipa. Ovviamente però i suoi poteri anti-tumorali gli darebbero molta più notorietà. Speriamo bene.La ricercatrice Stefania Meschini, autrice dello studio, ha annunciato che l'Iss "ha depositato il brevetto delle miscela prugnolo-Can, e per questo la formulazione potrà essere disponibile come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche" e messo in vendita nelle farmacie su indicazione medica a partire da maggio-giugno. Prezzo etico - Il presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), Franco Mastrodonato, ha precisato che "per motivi etici abbiamo ottenuto che il prezzo a confezione sia assolutamente accessibile, intorno ai 20 euro, rispetto ad un costo inizialmente stimato come molto più elevato". In occasione dell'Expo di Milano, poi, "lo studio sulle potenzialità del prugnolo - annuncia l'esperto - sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell'ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate".
sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilità. Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2º) e Forlì (3º). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane
ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novità di quest’anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.