L'estate sta arrivando e qualcuno consiglia

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 105 - venerdì 8 maggio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Salvatore Colagiovanni

L’oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. Sentiamo parlare la gente della città che lo vede molto vicino ai problemi quotidiani delle persone; nella scorsa legislatura ha incamerato molta esperienza, ha capito che per risolvere i problemi delle persone bisogna vivere la città, parlare, discutere ,qualche volta anche litigare. E’ proprio di un amministratore capire i problemi dei cittadini; se di cinque problemi giornalieri, ne risolvi uno alla fine dell’anno ne hai risolto trecento. Se vi sembrano pochi!

Il Tapiro del giorno a Antonio Battista

Il tapiro del giorno lo diamo al sindaco del capoluogo per aver assegnato la delega alla prof Chierchia. E’ vero che la politica ti impone delle scelte ma crediamo che una delega come quella dell’urbanistica andava assegnata a una persona esperta e competente. Dopo un anno di attività come assessore la brava professoressa avrebbe dovuto capire le esigenze della città; questo non è avvenuto, soprattutto per la sua inesperienza. Dopo la brutta figura dell’altro giorno delle quattro delibere ritirate dal sindaco doveva solo prendere la valigia e tornare a scuola.

L’estate sta arrivando e qualcuno consiglia all’assessore e vice sindaco Bibiana Chierchia, di andare al mare. La politica è un’altra cosa


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 8 maggio 2015

Rigettata la proroga per la realizzazione di 15 pale eoliche a Rotello

Alla regione c’è gente che sa ancora dire no! La responsabile del servizio programmazione politiche energetiche della Regione Molise, Angela Aufiero, sembra essere un’eccezione nel panorama dirigenziale regionale. Sarà il caso, sarà che davvero è molto attenta ai doveri d’ufficio e alle legge, ma è l’unica che alla cronaca giornalistica ha offerto la revoca delle centrali a biomasse, nonostante sapesse fossero care al presidente della Regione Frattura, e in questi giorni s’è ripetuta in versione “negazione”, rigettando l’istanza del 29 dicembre 2014 con la quale la Loritello Wind. s.r.l. ha chiesto una proroga per il completamento dei lavori relativi alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica (15 torri eoliche), con relative opere connesse e infrastrutture, in agro del Comune di Rotello. Fa notizia eccome il rigetto! Come fa notizia che la Loritello Wind. s.r.l., dopo sei anni e mezzo dall’autorizzazione a realizzare l’impianto eolico, sia costretta a chiedere l’ennesima proroga (che l’Aufierio le ha negato) e ad ammettere che non è stata nelle condizioni di proseguire nella realizzazione dell’impianto in quanto “comportante un rilevante onere finanziario, allo stato, di non certo ritorno, a causa della situazione difficile dell’economia, delle incerte situazioni del settore e delle prospettive non confortanti derivanti dalla posizione

della Sopraintendenza locale”. Dunque! Gli impianti eolici non sarebbero più conveniente realizzarli. E, rilievo ancora più interessante , la posizione ostativa della Soprintendenza locale. Alla quale noi della Gazzetta non abbiamo mai lesinato apprezzamento per l’impegno che pone nel salvaguardare i valori ambientali del territorio. Apprezzamento che, implicitamente, rinnoviamo. La storia di questo polo eolico è lunga e complessa. Inizia il 19 giugno 2008 con Energia in Natura s.r.l. (cui il 9 giugno 2010 subentra la società Loritello Wind a r. l.). In quella data, ossia il 19 giugno 2008, come detto, è stata concessa

l’autorizzazione regionale a realizzare l’impianto eolico composto da 15 aerogeneratori della potenza unitaria di 2 Mw, per una potenza complessiva di 30 Mw, compresa la linea elettrica di collegamento alla Rtn, entro due anni, con l’obbligo, pena la revoca dell’atto, della comunicazione dell’inizio dei lavori non oltre 180 giorni naturali e consecutivi dalla notifica dell’autorizzazione stessa. Tutto limpido e chiaro. Sulla carta. Perché da quel momento la vicenda eolica di Rotello si snoda in una serie infinita di richieste e di concessioni di proroghe (27 aprile 2010 - 12 agosto 2011 -30 novembre 2012 e 11 aprile 2013Il rosario delle

L’INTERVENTO

Discarica ed eolico a Montagano, ecco il nostro impegno I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consiliare “In Armonia”, letti gli articoli apparsi sul numero del giorno martedì 5 maggio 2015, in ordine alla discarica di Montagano ed alla possibile realizzazione di un impianto eolico nel territorio comunale, intendono precisare che, in tema di ambiente e tutela del paesaggio, così come per tutti gli altri argomenti rilevanti per la comunità montaganese, stanno conducendo un’attenta azione politica, pur nello scomodo ruolo di “minoranza”, ispirata alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia del patrimonio naturale e paesaggistico di Montagano. Il gruppo consiliare “In Armonia”, in tale ottica, ha già presentato diversi atti all’Amministrazione Comunale finalizzati all’istituzione di un tavolo tecnico permanente con l’Assessorato Regionale all’Ambiente per discutere dei problemi legati non solo alla discarica sita sulla S.S. “Bifernina”, ma anche a tutti gli altri interventi impattanti come, per l’appunto, la paventata realizzazione di un impianto eolico. È volontà del gruppo proseguire nella propria attività politica, anche in futuro, con sempre maggiore tenacia e attenzione alle esigenze della collettività, di concerto con i cittadini e con i gruppi spontanei sorti negli ultimi tempi, in primis il Comitato Intercomunale per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, operante a Petrella, Montagano e nei paesi limitrofi. Giuseppe Tullo Nicola Tomasso Giuseppe Galuppo

proroghe ha messo in risalto che mai la ditta s’è sognata di comunicare l’inizio dei lavori. Fatto grave, e gravemente sorvolato da chi ha letto le richieste di proroga e le ha concesse. Nonostante questo obbligo mancato, che avrebbe dovuto comportare la revoca del’autorizzazione, alla Regione Molise hanno glissato, hanno fatto finta di niente, allungando i tempi a dismisura: la data ultima di scadenza per la realizzazione dei lavori, in base all’ultima proroga dell’11 aprile 2014, sarebbe dovuta coincidere col 31 dicembre 2014. Tanto a dismisura, da superare ogni limite di tollerabilità, come ha rilevato e fatto pesate la Aufiero nel

mettere nero su bianco il proprio parere negativo ad ogni ulteriore proroga. Per paradosso, l’eccessiva (quanto ingiustificata) propensione della Regione ad allungare i tempi, ha fatto sì che si superasse il limite massimo di cinque anni della validità, tra l’altro, dell’autorizzazione paesaggistica del 4 marzo 2008 (scaduta il 5 marzo 2013) e il parere idrogeologico del 30 aprile 2008, espresso dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – Corpo Forestale dello Stato – Comando provinciale Campobasso. Il quadro tecnico e amministrativo venutasi a creare, letto con le lenti chiare delle norme in vigore, e del rigore procedurale, ha determinato nella Aufiero il rigetto dell’istanza assunta del 29 dicembre 2014 con la quale la Loritello Wind. s.r.l. ha chiesto una ulteriore proroga alle precedenti, per il completamento dei lavori relativi all’autorizzazione, di cui alla determina dirigenziale 45/2008, per la costruzione e l’esercizio di impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica, con relative opere connesse e infrastrutture in agro del Comune di Rotello. C’è da sperare che sul tavolo della Aufiero arrivino altre richieste di proroga da parte della pletora di società di produzione di energia alternativa che hanno colonizzato il Molise. Dardo

Per l’Acem non c’è più tempo da perdere

“Ricostruzione, i cantieri vanno avviati subito” CAMPOBASSO. L’ACEM a distanza di quattro mesi dagli affidamenti, esprime preoccupazione per il mancato avvio degli appalti inerenti la ricostruzione post sisma aggiudicati a dicembre 2014 per un totale di ben 160 milioni di euro e rivolge un accorato appello affinché si provveda alla stipula dei contratti ed alla consegna dei lavori. Le aspettative per il rilancio del settore edile in Regione, secondo l’Associazione, sono strettamente legate anche al riavvio dei cantieri della ricostruzione post sisma le cui commesse sono state affidate alla fine dello scorso anno ad imprese del posto, facendo tesoro delle esortazioni più volte espresse dall’ACEM per una maggiore tutela dell’imprenditoria locale. “Occorre rimettere in moto la macchina della ricostruzione- commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro - per cui esortiamo vivamente ad accelerare gli atti necessari per riavviare i cantieri visto che siamo ormai a maggio, mettendo da parte le preoccupazioni e tramutando le stesse in un impegno costante affinché sia data continuità ai flussi finanziari necessari per pagare i lavori”.


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3 8 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tutti colpevoli, nessun colpevole Silenzio totale intorno al disastro dei dati sull’occupazione. Iorio: “Qualcuno dovrebbe vergognarsi”. In attesa della mobilitazione sindacale La colpa è di tutti, quindi di nessuno. Assunto diffusissimo nel nostro Paese, questo, e, di riflesso, vero e proprio principio di metodo qui da noi in Molise. I dati relativi all’occupazione li abbiamo pubblicati, nella loro stringente crudezza, nell’edizione del primo Maggio scorso, ma al di là dei numeri, gli effetti del loro impatto sulla società molisana sono evidentissimi. Tutto non può sempre e solo essere ricondotto alla politica; c’è un frangente storico globale con cui fare i conti, una realtà nazionale anch’essa in pieno travaglio e mutazione e poi la realtà locale con le sue dinamiche particolari. Ovvio che andrebbe fatta un’analisi a largo raggio e che diversi sarebbero i distinguo, ma resta il fatto che nessuno tra coloro che occupano posti di responsabilità si sogna di assumersi uno straccio di pubblica responsabilità difronte all’evidenza. In diciannove Regioni italiane il Piano Garanzia

Giovani, ad esempio, parte regolarmente, con tutte le sue misure finanziate correttamente, migliaia di giovani trovano una prima inerzia favorevole per inserirsi nel mondo del lavoro o dell’autoimprenditorialità mentre in Molise, bocciatura

La Lettera

ministeriale a parte per la maldestra modulazione delle risorse, si viaggia con un anno di ritardo e tutto scorre come se niente fosse; i vertici politici (e dirigenziali) della Regione neanche si sognano di mettersi in discussione, di profes-

sare un sacrosanto atto di pubbliche scuse; figuriamoci dimettersi. Del resto sarebbe illogico aspettarsi che lascino di loro spontanea volontà un impiego così ben pagato e assai poco usurante. Molto meno logico il silenzio della società civile in senso lato e delle opposizioni (chiamiamole così) in consiglio regionale. Ma quello di Garanzia Giovani è solo un esempio. “I lavoratori di Esattorie hanno terminato anche il loro periodo della indennità di disoccupazione, pertanto sono disoccupati al 100%; i precari della Protezione Civile, con disposizione di legge verranno licenziati; i dipendenti di Molise Dati sono legit-

timamente allarmati; i lavoratori di GAM, Zuccherificio ed Itierre hanno potuto misurare l’assenza di qualsivoglia iniziativa concreta che possa rassicurarli per il prossimo futuro” fa sapere Michele Iorio in una nota. Non resta che sperare che, alla luce anche di queste considerazioni, il clima in consiglio regionale possa cambiare e che la prossima sia un’estate caldissima per coloro che hanno l’onere di governare la Regione; ma che sembrano molto più concentrati nel godersi gli onori. Speriamo di vedere accendersi vere battaglie tra quei banchi che, fino ad ora, sono apparsi attraversati da una sostanziale apatia, quando non restati vuoti per un mese filato. Speriamo che l’annunciata mobilitazione sindacale trovi il riscontro che serve in questo frangente in termini di partecipazione popolare. Speriamo che la miccia della speranza possa innescare la bomba del cambiamento.

Formazione professionale demolita da Petraroia

“”Formazione Professionale – La Giunta Regionale delibera: incentivi all’esodo e 12 mesi garantiti da Formez per il personale. La Giunta Regionale ha approvato n, con proprio decreto, una soluzione per il personale della Formazione Professionale in presidio permanente da diversi giorni davanti la sede del Consiglio Regionale a Campobasso. La Giunta regionale attraverso un progetto ponte con Formez garantirà per ulteriori 12 mesi lavoro al personale. Nella stessa D.G.R. sono state stanziate 566.000,00 euro di risorse economiche per incentivazione all’esodo, una cifra di circa € 25.000 a persona che potrà essere utilizzata dal personale che voglia lasciare autonomamente il lavoro.” Avremmo detto all’Assessore Petraroia che la UIL, ma anche tutto il mondo sindacale, non ci sta a dividere il personale. Non si può concepire che alcuni vengano “riassunti” ed altri restino

a casa: sulla base di quali criteri? I criteri, in democrazia, devono essere pubblici, trasparenti e, possibilmente condivisi. Gli operatori non possono, NON DEVONO, cercare “raccomandazioni”. Hanno tutti diritto al lavoro, come lo stesso Assessore in più tavoli dice e su moltissimi comunicati scrive. Ma c’è di più, i cittadini ed i giovani molisani hanno diritto ad avere una Formazione Professionale (che ricordiamo è materia delegata alle Regioni al pari della Sanità) che funzioni per contribuire al sollevamento morale ed economico del nostro Molise. Un Sistema che da sempre ha presentato delle falle ma che gli attuali Responsabili politici regionali hanno preferito demolire completamente invece di correggere gli errori del passato e migliorarlo per ridurre i costi e dare un servizio migliore.

Nuovo intervento dell’onorevole, Laura Venittelli alla Camera

“Imu agricola, un altro passo in avanti per le esenzioni in aree svantaggiate” CAMPOBASSO. “L’impegno profondo che il Partito democratico garantisce sul settore agricolo ha permesso di acquisire un altro importante risultato, quello di impegnare il Governo a superare il regime impositivo sull’Imu agricola”. In una nota congiunta, gli onorevoli del Pd in Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, il capogruppo Nicodemo Oliverio e la parlamentare Laura Venittelli, hanno evidenziato il passo in avanti compiuto in favore dei coltivatori diretti e dei proprietari del terreni agricoli. “Nella mozione approvata in Commissione agricoltura si punta ad ampliare le esenzioni anche ai terreni situati nelle aree svantaggiate e nelle porzioni montane dei comuni parzialmente montani e a superare al più presto, e comunque al massimo nell’ambito del riordino della fiscalità locale nella local tax, l’attuale sistema di tassazione dell’Imu agricola”. L’atto di indirizzo contiene anche l’ipotesi di predisporre eventuali compensazioni per i comuni in relazione alla nuova disciplina impositiva dei terreni montani, e a prevedere per

Vasile: “Precari molisani in sanità sostituiti dai fuori regione?” i terreni agricoli colpiti da calamità naturali o fitopatie, sostegni e contributi, infine, viene considerata anche la possibilità di estendere l’esenzione in materia di imposta municipale ai piccoli proprietari di terreni, anche se non coltivatori diretti, che li utilizzino per autoconsumo familiare o che li abbiano ceduti in fitto o in comodato d’uso a chi svolge attività agricola prevalente.

CAMPOBASSO. “Sinceramente dalla ricognizione fatta dall’asrem ci saremmo aspettati un numero maggiore di personale a tempo determinato da avviare alla stabilizzazione invece solo 150 su 500 ha maturato i requisiti”. Lo sostiene Carmine Vasile dalla Faisl Cisal. “I restanti 350 posti che rimarranno vacanti potrebbero essere coperti da personale in graduatoria e non assunto, risultante vincitore di concorso espletato in altre regioni d’Italia. Questa non è una soluzione logica. Altro

sarebbe sollecitare una deroga al governo per avviare le procedure per stabilizzare i precari, per indire un concorso pubblico, per attivare l’istituto della mobilità intrregionale e per stilare una graduatoria di lavoratori risultati idonei al concorso per assumerli a tempo indeterminato a copertura di tutti i posti vacanti in organico chiude Carmine Vasile - e posti che si rendono vacanti a seguito di ulteriori pensionamenti”.


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8 maggio 2015

Alla Cittadella dell’economia di Selvapiana ci sono passati in tanti. Inutilmente

Un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata La memoria corta, cortissima, dei molisani ha rimosso uomini e cose ma quelle strutture costate miliardi all’erario sono là a rappresentare il fallimento di tutti Non è più tollerabile che gli impianti della Cittadella dell’Economia di Selvapiana, costati miliardi delle vecchie lire, non abbiano una destinazione. Non è possibile chiudere gli occhi su situazioni sconcertanti per chiunque abbia un minimo di rispetto del valore del denaro pubblico. Non è possibile chiudere gli occhi sullo spreco di denaro pubblico che situazione di questo genere raccontano alle persone responsabili e all’uomo della strada. Non è possibile che non esista un modo di utilizzo di quelle strutture, ovvero che non ci sia in essere o in prospettiva un’idea, un’occasione, una volontà in grado di occupare quegli spazi in senso dinamico e produttivo. Non è possibile che la programmazione regionale del settennio 2014-2020, e del partenariato, non abbia rivolto lo sguardo a quell’area ch’è nata per creare benessere e lavoro. Non è possibile che la programmazione del settennio 2014-2020 sia una sorta di araba fenice, che non si sappia a che punto sia, chi vi lavora, chi vi collabora, chi sta decidendo cosa. Non è possibile che lo sia per i sindacati e

l’intervento Di seguito alla conferenza stampa tenuta presso Molise Acque dal Presidente uscente questa RSU ha l’obbligo morale nei confronti dei cittadini e dei lavoratori, di aggiungere e puntualizzare quanto appresso. Si conclude una fase delicata della vita di Molise Acque, l’azienda regionale interamente di proprietà della regione che si occupa della captazione e grande distribuzione dell’acqua potabile in Molise, in comuni campani e pugliesi oltre che la fornitura tramite la galleria di Valico Matese direttamente alla Regione Campania. L’Azienda ha rettamente e sanamente svolto il suo compito per quanto privata di una visione industriale ed una strategia di consolidamento e crescita nel medio e lungo periodo. La questione tariffaria Un servizio pubblico vive dei proventi della tariffa. Quella del servizio idrico svolto da Molise Acque (paragonabile al ruolo di Terna per il servizio elettrico e SNAM - Rete Gas per il mercato energia, entrambe saldamente in mano pubblica) è sostanzialmente ferma da almeno dieci anni (a meno di un lieve aumento nel 2011). Non ha potuto sopportare quindi l’aumento del costo dell’energia elettrica (circa il 75% del proprio bilancio) avvenuto – in particolare – nell’ultimo quinquennio che ha superato circa il 25%. Un valido sostegno alle entrate sarebbe potuto venire dalla revisione della tariffa pagata dagli utenti e dalla Regione Campania. Su entrambi i versanti è mancato il ruolo propulsivo del C d A aziendale. La situazione tariffaria è stata aggravata dal

per l’Associazione degli industriali (quantunque contigui e sottomessi), per gli artigiani, per i commercianti, per i produttori agricoli e quanti sognano di avere luoghi e spazi entro cui realizzare progetti di sviluppo. Non è possibile che non si riesca ad immaginare il giorno successivo alla fine delle crisi e su quali strutture contare. Non è possibile che sulla

scorta di elementi di giudizio verificabili e verificati, nessuno si muova o reagisca, denunci, accusi, o assolva coloro che sono stati i promotori della Cittadella, che l’hanno voluta, che si sono procurati i soldi e li hanno investiti dando da bere trattarsi di una loro apprezzabile iniziativa di amministratori e di gestori della cosa pubblica. Dove sono finiti

coloro che nella Cittadella dell’Economia hanno celebrato giornate di notorietà e annunciato eventi che avrebbero corroborato la città capoluogo, l’economia locale e quella più ampia e complessa della regione? Non era gente qualunque quella che ha parlato, che ha deciso, e che ha realizzato. Non lo erano infatti il presidente della Regione Molise Mi-

Molise Acque, la vera realtà mancato o ritardato pagamento del servizio da parte di grossi utenti (comuni), onere difficilmente sopportabile con una tariffa risicata all’osso. Il contenimento dei costi Più che una revisione della spesa andava quindi effettuata una revisione delle entrate. L’Azienda ha un bilancio semplicissimo: costi per l’energia elettrica; costi per il personale; costi per le riparazioni effettuate da imprese esterne (come avviene ormai nel mondo della gestione dei servizi pubblici). A fronte di una dotazione organica stabilita dall’Azienda in circa 190 persone i dipendenti di Molise Acque sono meno di 70. Ai quali erano da aggiungersi 40 interinali. Quando si parla di taglio del personale la gente immagina organici gonfiati (dalla politica) che vengono finalmente sfoltiti del superfluo: nulla di tutto questo. Non solo, a fronte di un organico ridotto a meno dell’osso si sarebbe avuto anche un risparmio sulle spese del personale! C’è da dire che le relazioni sindacali sono state unilateralmente interrotte dall’Azienda e mai i lavoratori hanno potuto degnamente e compiutamente rappresentare le proprie esigenze (che poi – paradossalmente! – erano quelle del Servizio che quotidianamente svolgono). C’è stato un taglio del lavoro somministrato (a fronte di una carenza di organico) e sopperito in parte da tirocinanti che svolgono di fatto lavori nevralgici in settori come la contabilità, la gestione del personale e la gestione delle reti! Si tenga conto ancora che il problema del pagamento del fornitore di energia

elettrica, generato dalla crisi del flusso di cassa dipendente alla morosità di alcuni grossi comuni (clienti), era stato già affrontato e risolto nel marzo del 2014 con un atto di cambio del fornitore che avrebbe consentito un risparmio annuo di due milioni di euro ed un piano di rientro con il precedente fornitore. La crisi della leadership tecnica Molise Acque non è la Camera dei Deputati e non è il Senato della Repubblica o il Consiglio regionale: è un’industria ed al pari di una fabbrica ha un suo Direttore “di fabbrica” che nello Statuto è individuato nel Direttore Generale. Paradossalmente, nella Struttura TecnicoAmministrativa di dotazione organica, mancavano e mancano tutti e quattro i dirigenti. Quando dunque, a cinque mesi dall’insediamento del C. d A. (Aprile 2014), il contratto del Direttore Generale è giunto a scadenza senza l’individuazione tempestiva del successore e addirittura lasciando l’Azienda priva del vertice tecnico per sei mesi (!) è iniziata la crisi gestionale dell’Azienda. L’assenza del Direttore Generale ha fatto si che non potesse essere portata a compimento nessuna delle iniziative precedentemente progettate quali: Revamping della Centrale di Auduni; appalti di manutenzione idraulica per le tre zone in cui è suddiviso il territorio di competenza di Molise Acque; appalti di manutenzione elettrica; pratiche per l’ottenimento delle autorizzazione alla derivazione delle acque laddove assenti; ristrutturazione del serbatoio medio di Termoli; realizzazione del cavidotto per il trasporto di energia elettrica di produ-

zione del Molisano Centrale. L’elenco di cui sopra non può essere esaustivo... si tenga solo conto – a corollario di quanto sopra – che non si è riusciti a dotare gli uffici periferici di ADSL e la Sede Territoriale “2” di Campobasso è addirittura priva del telefono. Segnatamente alle Sorgenti di Acquabona si segnala che il progetto è stato ideato e portato ad appalto dall’ex Direttore Generale (Giorgio Marone) e che l’unico vanto del consiglio di amministrazione uscente è quello di avere approvato la variante dopo circa sei mesi dalla presentazione e che l’impianto per la mitigazione della torbidità delle acque è ancora privo dell’allaccio ENEL. Il mistero della “trasparenza” Circa i risparmi così dettagliatamente esposti in Conferenza Stampa appare quantomeno dubbioso che in carenza di Direttore Generale per un periodo così lungo si siano potuti raggiungere effetti benefici di tale portata e nel dubbio che “l’acqua non è così fresca come l’acquaiolo dice” si chiede alla prossima amministrazione, per dovere di correttezza e trasparenza, che quanto asserito in conferenza stampa dal Presidente uscente venga certificato da terzi, convinti che i risparmi vantati altro non sono che spese rimandate successivamente con l’oneroso aggravio per il continuo degrado delle opere, della cattiva funzionalità della macchina amministrativa e del tempo perso senza essere riusciti in quasi due anni di esprimere un Direttore Generale capace di portare avanti le indicazioni strategiche – politiche – amministrative dell’Azienda. A

chele Iorio, il presidente della Provincia Nicolino D’Ascanio, il sindaco di Campobasso Peppe Di Fabio, il presidente dell’Unione delle Camere di Commercio Paolo di laura Frattura, il presidente del Patto territoriale del Matese Enrico Colavita, che all’unisono, a Selvapiana, avallavano l’intento di “arricchire il destino del Molise e di realizzare crescita e sviluppo”. A Selvapiana hanno discusso tutti, di tutto. Gli uomini delle istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sociali, l’università, le Agenzie di lavoro e mai si sarebbe potuto immaginare che il seguito sarebbe stato un flop, un terribile flop. Selvapiana è un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata. La memoria corta, cortissima, dei molisani ha rimosso uomini e cose. Ma quelle strutture costate miliardi all’erario sono là a rappresentare il fallimento di tutti.

Dardo

tutt’oggi dipendenti e cittadini non sono a conoscenza dei bilanci in quanto, pur avendo consultato quotidianamente il sito internet aziendale (cronicamente non aggiornato), gli stessi non risultano pubblicati. Ciò detto, va aggiunto che l’Amministrazione uscente non ha mai smentito quanto asserito nella determina Aziendale che pone l’Azienda fuori dal regime previsto dal d.lgs 165/2001 e non ha portato a termine quanto di seguito elencato: la contrattazione decentrata 2014 con danni notevoli per i lavoratori; le procedura per la contrattazione decentrata 2015; il procedimento avviato per le progressioni interne, con danno economico e morale dei lavoratori interessati. i concorsi banditi dalla precedente amministrazione e a tale proposito si sottolinea che giacciono presso l’Azienda oltre 2300 domande di partecipazione senza dare nessuna risposta a quanti interessati; Rimettiamo alla Vs intelligenza la valutazione dell’operato di questo CdA ad oggi decaduto informandovi che nel 2014 sono state effettuate spese, liquidate con relativi impegni, senza alcun documento di bilancio previsionale (2014) approvato. Il suddetto CdA ha approvato con delibera n. 9 del 27/03/2015 il BILANCIO DI PREVISIONE 2014! E’ tutto dire. Si chiede copia del: Bilancio 2013 consuntivo e di esercizio; Bilancio 2014 consuntivo e di esercizio; Bilancio di Previsione 2015. Da ultimo questa RSU chiede, sin d’ora, alla Amministrazione entrante l’annullamento di tutti gli atti, adottati da quella uscente, inerenti la differente collocazione del personale e rimodulazione della Pianta Organica ritenendo gli stessi nulli per mancanza di relazioni sindacali e non solo. Rsu Molise Acque


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5 8 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Come è stato possibile che i progetti e i finanziamenti dell’Accordo di programma “Asse Città” siano svaniti e nessuno abbia chiesto conto del come e del perché?

“Campobasso che cambia”: la vergogna di un opuscolo firmato Regione e Comune

Quella che segue è la trascrizione, parola per parola, dell’opuscolo “Campobasso che cambia” firmato dalla Regione Molise e dal Comune di Campobasso, protagonisti dell’Accordo di programma “Asse città”, con una dotazione finanziaria di 55 milioni di euro. Sulla inaffidabilità di chi ha governato e di chi governa abbiamo pubblicato una serie di articoli titolati “Ciò che poteva essere e non è stato” sperando (inutilmente) che muovessero lo sdegno e la protesta. La riproposizione pedissequa del contenuto dell’opuscolo in parte riassume ciò che abbiamo scritto, in parte ne aggiunge ma, soprattutto obbliga chi scrive e chi legge a chiedere come sia stato possibile che i progetti e i finanziamenti siano svaniti e nessuno abbia chiesto conto del come e del perché. Il disinteresse delle amministrazioni coinvolte, degli Ordini professionali, delle categorie imprenditoriali, dei sindacati e, in generale, della pubblica opinione, è la rappresentazione dello stato di decadimento collettivo il cui effetto negativo è nella perdurante e irrisolvibile crisi globale che sta erodendo il sistema della convivenza civile. Il guaio è che i soggetti che si sono resi incapaci di realizzare ciò che promettevano sono ancora, per la gran parte, nelle istituzioni. Chissà se rileggendo ciò che hanno scritto, provino un po’ di vergogna. Sarebbe tanto. Hanno scritto: “E’ la prima volta che accade. Nella storia di Campobasso non era mai successo che tante risorse finanziarie fossero veicolate dalla Regione al Comune con l’obiettivo di migliorare l’aspetto, i servizi e la vivibilità del capoluogo molisano. In totale sono stati stanziati, fino ad ora, 55

milioni di euro, per la messa in opera di interventi che, nell’arco di tre anni, cambieranno radicalmente il volto della città perché sempre più possa rispecchiare il suo essere capoluogo e riflettere la fierezza e l’onore di rappresentare 330mila cittadini molisani. Gli interventi riguardano tre macro aree: la mobilità e il miglioramento dei flussi del traffico; la realizzazione della nuova sede unica della Regione Molise e di centri direzionali, e infine il recupero di aree e vecchi edifici che saranno finalizzato all’aggregazione. MOBILITA’ – Progetto per la Metropolitana leggera. Costo per la progettazione dell’intervento. 875.000 euro (risorse del Patto territoriale del Matese per 225.000 euro, del Comune per 300.000 euro e della Regione per 350.000 euro). La metropolitana leggera rappresenterà la soluzione ideale per chi vorrà

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In genere chi non ha idee proprie attacca quelle degli altri. Altrimenti sarebbe costretto al silenzio. Cosa che evidentemente non garba al segretario provinciale del Pd del Medio Molise, Pietro Maio. Che ha dato di brutto a Michele Iorio, accusandolo di mettere in contrapposizione la disperazione dei migranti accolti in Molise, con il disagio dei lavoratori molisani coinvolti nelle vertenze più spinose e complesse che attendono risposte da poco meno di dieci anni come lo Zuccherificio, l’Ittierre, la Gam, i precari della Protezione Civile o come gli operatori della Formazione Professionale. Ha dato di brutto a Iorio, accusandolo falsamente, in quanto l’ex presidente del Molise, compiacendosi per “le performance del Molise raggiunte in termini di solidarietà ed ospitalità nei confronti degli immigrati”, ha solo posto in risalto “lo stridente disinteresse che il governo regionale riserva ai tanti disoccupati molisani e agli altrettanti lavoratori che rischiano concretamente di perdere la propria occupazione”. Nessuna contrapposizione, ma solo una pesante, circostanziata e soppesata valutazione dei fatti e delle condizioni in cui il Molise è venuto a trovarsi dal momento in cui gli uomini del partito di Maio hanno preso in mano le leve del comando riuscendo solo a costituire per se stessi la certezza finanziaria al loro futuro e, come ha rilevato Iorio, la perdita di lavoro degli altri.

muoversi all’interno della città e fino a Matrice o Boiano, in tempi brevi. Saranno quattro i mezzi a trazione diesel che, nelle 17 corse giornaliere, trasporteranno 350 passeggeri lungo diveri punti nodali della città: la sede della Regione Molise, l’ospedale regionale, la zona industriale, i quartieri più popolosi come il Cep e Montegrappa. Il costo della realizzazione del progetto è di 35milioni di euro, che saranno reperiti, anche con il concorso di capitale privato. Sottopasso in galleria di Via Mazzini e linea ferroviaria. Costo dell’intervento 11 milioni di euro. Durata dei lavori 36 mesi. Il progetto prevede un raccordo stradale e pedonale di 730 metri circa, in gran parte in galleria naturale e parzialmente artificiale, per sottopassare la linea ferroviaria Campobasso-Termoli in corrispondenza di Via Mazzini (all’altezza dell’ex mulino Martino). In

questo modo sarà possibile decongestionare il traffico in un’area particolarmente frequentata di Campobasso e si offrirà un collegamento più rapido tra la tangenziale Est, all’altezza dello svicolo del Terminale autobus di Via G.B. Vico e Via s. Antonio dei Lazzari, attraverso Via Insorti d’Ungheria, con raccordo all’area Pip di Colle delle Api. Sovrappasso stradale del passaggio a livello. Costo dell’intervento 1,3 milioni di euro. Durata dei lavori 36 mesi. Il sovrappasso stradale unidirezionale e pedonale avrà una lunghezza di 190 metri e sorgerà in corrispondenza del piazzale della stazione e fino a Via G.B. Vico, alle spalle della stazione ferroviaria. Servirà a oltrepassare la linea ferroviaria Campobasso - Termoli e, soprattutto, in previsione dei frequenti passaggi della metropolitana

Il segretario del Pd del Medio Molise non avendo idee proprie attacca quelle degli altri

leggera, risolverà le problematiche relative alle chiusure dei passaggi a livello di Via Mazzini. Lavori di realizzazione della tangenziale Nord primo stralcio. Costo dell’intervento 7 milioni di euro. Durata dei lavori 36 mesi. Il progetto prevede l’ampliamento e il miglioramento della sicurezza nel sistema delle tangenziali che già in parte attualmente servono ad alleggerire il traffico all’interno della città. Realizzazione della sede regionale. Costo dell’intervento 65 milioni di euro, di cui 10 milioni già assentiti. Durata dei lavorio 60 mesi. L’idea della sede regionale, condivisa nell’Accordo di programma tra Regione e Comune, sottoscritto il 28 novembre 2005, prevede la realizzazione di uno o più poli, relativi al consiglio e alla giunta regionali. Strutture che saranno realizzate nell’area di proprietà regionale, dell’ex stadio Romagnoli e in stretta relazione funzionale con essa. Il progetto prevede la collocazione della giunta regionale nella sede dell’attuale Hotel Roxy. Nell’area dell’ex stadio Romagnoli, invece, sarà realizzata la sede del consiglio regionale e un ampio parcheggio. Tutti gli uffici regionali saranno dislocati nell’area che comprende parte dell’ex stadio e si estende verso la zona del Torrente Scarafone (Ndr - Quella estensione prevedeva l’inclusione delle due Torri in costruzioni a Vazzieri da destinare agli uffici regionali. Tempo di lingua in bocca tra il presidente della Regione Iorio e il presidente della Camera di Commercio Frattura ). (Continua) Dardo

Maio, al solito, non avendo un’idea propria su come andrebbero risolte le crisi di Gam, Ittieree, Zuccerificio, Protezione civile et similia, è tornato a battere il tasto stonato che tutto ciò si debba far risalire a Iorio che quelle situazioni in sostanza le avrebbe determinate. Fintanto c’è stato Iorio i lavoratori hanno lavorato. Da quando c’è Frattura i lavoratori sono sul lastrico. Perché, a differenza di Iorio che una soluzione (per quanto discutibile la teneva in piedi e cercava di migliorarla avendo contro la preconcetta, violenta e irresponsabile opposizione di Frattura e del Pd al tempo all’opposizione), il governo di centrosinistra non ha saputo far altro che licenziare, chiudere gli stabilimenti, mandare a casa i precari, affamare la gente, senza mai – neanche per caso – accennare ad una soluzione, ad una iniziativa alternativa, ad una reale possibilità di soluzione. Ha solo chiuso le serrande e mandato sul lastrico miglia di persone. Un governo senza idee, senza esperienza, senza volontà, senza un progetto: acefalo, inerte, imbelle. Strano che Maio si sia dimenticato di accollare anche questa triste realtà all’esistenza politica e amministrativa di Iorio.Una fesseria in più, una in meno, non avrebbe cambiato la condizione di spudorata alterazione della storia. Specialità della ditta Frattura & Company, e dei mallevadori che gli ronzano attorno. Dardo


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Tutto quello che gli altri non dicono

Campobasso

8 maggio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Lettera aperta

Controlli biglietti, pratica da rivedere di Filippo Poleggi* Da qualche tempo la SEAC ha “autorizzato” gli autisti della società al controllo del possesso dei titoli di viaggio da parte dei passeggeri. Noi siamo favorevoli al controllo, anzi lo abbiamo spesso sollecitato, tenendo anche conto che la Seac concessionaria avrebbe l’obbligo, secondo il disciplinare di concessione d’esercizio,di effettuare e fornire lal Comune di Campobasso

concedente sistematici controlli settimanali. Siamo favorevoli ai controlli perché doverosi e perché essenziali al raggiungimento della quota di entrate da ottenere attraverso l’esercizio d’impresa che dove integrare il finanziamento pubblico, secondo la legge di settore, e non ridurre le concessionarie a imprese assistite. Siamo favorevoli ai controlli perché induce a una giusta, doverosa

assunzione di responsabilità da parte dei viaggiatori per partecipare al sostegno di un servizio largamente assicurato dal finanziamento statale, quindi dal contribuente; si tratta per altro di un atto di giustizia verso i viaggiatori corretti che acquistano i biglietti e gli abbonamenti. Il controllo viene però fatto con la chiusura delle porte dell’autobus, lasciandone agibile una soltanto per

l’entrata e l’uscita dei viaggiatori. Ricordiamo che il controllo effettuato in altre città con pratiche simili è stato sanzionato dalla magistratura. In ogni caso evidenziamo che il controllo così eseguito arreca disagio non indifferente ai viaggiatori, crea situazioni di potenziale pericolo e intralcio al traffico urbano per soste irregolari o prolungamento di quelle previste.

Invitiamo infine a disporre che la pratica evidenziata cessi subito e si attivi un controllo con sistemi regolamentari inserendo tale attività nei turni di lavoro, con personale all’uopo individuato oppure con un turno a rotazione tra gli autisti. Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale Molise

IL PERTINI “IN ORBITA” Incontro con l’astronauta Umberto Guidoni

Sabato 9 maggio alle ore 10.30 nell’ Aula Magna di Ateneo – Università degli Studi del Molise in via F. De Sanctis nel 2001. Da queste esperienze sono nati libri interessanti di divulgazione scientifica,che Guidoni arricchisce con incontri con studenti di tutte le età. Incontrarsi, ascoltare e confrontarsi con lui sarà, sicuramente, per i nostri studenti un’esperienza stimolante e affascinante.

CAMPOBASSO. Questo sabato gli Incontri al Pertini porteranno i ragazzi in un mondo, che ancora viaggia nell’immaginario tra scienza e fantascienza: quello dei viaggi spaziali.

Per questo, per permettere a tutti gli studenti di partecipare, l’incontro non si terrà in sede, ma presso l’ Aula Magna di Ateneo dell’Università degli studi del Molise Al Rettore e ai responsabili della struttura vanno i ringraziamenti di tutto l’istituto per la sensibilità e disponibilità dimostrata.

Ospite d’eccezione: Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo che é salito a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, con all’attivo due missioni NASA: con lo Space Shuttle Columbia nel 1996 e con l’Endeavour

Passaporti e armi nuovi orari La Questura di Campobasso ha organizzato il nuovo front office CAMPOBASSO. Per garantire un miglior servizio all’utenza diretta allo sportello polifunzionale, la Questura di Campobasso comunica che a partire dal 18.05.2015 il front office Passaporti e Porto d’Armi osserverà i seguenti nuovi orari:

RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI

Lunedì 09:30 – 11:30 Martedì 09:30 – 11:30 15:00-17:00 Giovedì 09:30 – 11:30 Sabato 09:30 – 11:30 L’accesso allo sportello può essere effettuato anche con la pre-

notazione dell’ appuntamento online all’indirizzo web: https://www.passaportonline.poliziadistato.it Eventuali, ulteriori notizie al riguardo sono disponibili sul sito della Polizia di Stato – Questura di Campobasso (http://questure.poliziadistato.it/Campobasso).


Campobasso

7 8 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“L’assessore Chierchia si dimetta” La coalizione Civica di Campobasso chiede la ‘testa’ del componente di Giunta CAMPOBASSO. “Dopo il ritiro, avvenuto nella seduta di Consiglio Comunale, delle quattro proposte di delibera in materia di urbanistica, come Coalizione Civica denunciamo con forza il completo abbandono di un settore che ormai è allo sfascio. Non possiamo fare a meno di palesare come ad oggi non ci sia più proposta deliberativa, in relazione alla materia in esame e avanzata dall’Assessore al ramo, che non venga emendata, corretta, osservata … fino ad essere addirittura ritirata per vizi di forma ma soprattutto di sostanza”. Lo sostengono i consiglieri comunali di Campobasso del Polo Civico. “Dalla ormai nota vicenda di Parco

dei Pini dello scorso autunno, passando per le riclassificazioni, fino ad arrivare agli “art. 6” del cosiddetto Piano casa, le proposte dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Campobasso denotano un pressapochismo non solo nell’approccio istruttorio degli atti, ma anche nella prospettiva progettuale visto che spesso mancano di indirizzi programmatici tali da immaginare uno sviluppo concreto per il Comune. Come più volte ribadito, la necessità di una pianificazione territoriale qualificata e all’altezza di una città capoluogo di Regione, scaturisce dalla considerazione che negli ultimi anni, come è oramai noto, si sta assistendo a Campo-

basso ad un inarrestabile processo di cementificazione che in “barba” al rispetto delle più elementari regole di decoro urbano e di coerenza del gusto estetico, sta portando la città ad uno sviluppo edilizio “anarchico” che, ne siamo sicuri, la danneggerà col passare del tempo. Ci mancherebbe!!! Lungi da noi avere una posizione avversa a qualsiasi tipo di intervento edilizio, anzi, siamo preoccupati per la forte crisi che attraversa il settore, ma vorremmo un confronto costruttivo e sinergico per una impostazione volta alla migliore pianificazione di un disegno di sviluppo serio per la città, che ad un anno di amministrazione Battista-Chierchia ve-

diamo assente. Che questa gestione fallimentare abbia fine, che si cambi passo, che si profili un percorso di sviluppo serio e sostenibile così come anche giustamente evidenziato da quelle forze “centripete” della stessa maggioranza che stanno comprendendo finalmente come sia lontana, a causa di questo “modus operandi”, quella prospettiva di crescita per Campobasso. Se tutto ciò non fosse possibile (e di questo, viste ad oggi le premesse, ne siamo convinti!!!), sarebbe quasi ora che l’Assessore prendesse atto del completo fallimento del suo operato e rassegnasse le proprie dimissioni”. Petranto oggi, la coalizione civica

al comune di Campobasso terrà una conferenza stampa per chiarire gli aspetti di grave incapacità politica che da circa un anno paralizzano il settore urbanistica con gravi e pesanti ripercussioni sul territorio comunale di carattere non solo politico ma economico, occupazionale e sociale, nell’occasione verrà illustrato qualche punto chiave della nuova legge Piano Casa, che contrariamente a quanto affermato dalla maggioranza Battista, apre una importante finestra alle amministrazioni locali, non solo per rilanciare il settore dell’edilizia, ma per mettere in piedi delle varianti di piano intese come riqualificazione urbana.

L’intervento

Urbanistica, un dispositivo ad orologeria di Bibiana Chierchia* Puntuale come un dispositivo ad orologeria leggo oggi il comunicato stampa della coalizione civica che parlando di completo abbandono del settore a me affidato travisa un operato complesso, difficile, sicuramente con una velocità che ancora non si riesce a imprimere per ereditate carenze strutturali e non solo. L’ufficio di piano indispensabile mezzo attraverso il quale “programmare e progettare” l’adeguamento del piano regolatore alle esigenze della città reale e dei suoi cittadini è

una realtà che io invoco dal primo giorno di mandato e che finalmente con il bilancio 2015 vedrà la luce. Esistono variabili nella complessa macchina gestionale e organizzativa del nostro comune che non possono essere governate esclusivamente dal mio assessorato. Comprendo la necessità di giocare il ruolo di oppositori a tutti i costi e a tutte le ore, e sarei profondamente stupita nel veder riconoscere le azioni e i provvedimenti già realizzati su cui ho relazionato nella seduta monotematica

di consiglio dello scorso mese di aprile, ma dovrebbe esistere uno spazio anche nella torbida politica per dare il colore e il sapore della verità di persone e di atti. Si chiedono le mie dimissioni nonostante il cambiamento di passo sia già in atto: ci si attacca, gratuitamente e strumentalmente, ad un passaggio di natura tecnico-amministrativa che non modificherà la sostanza dei provvedimenti rinviati nel corso della seduta di Consiglio di ieri. Quanto sia delicato, complesso, intrecciato a

equilibri di diversa natura il ruolo del mio e di ogni altro assessorato è sotto gli occhi di tutti; altrettanto lo è il riconoscibile gioco di ruoli e di parti tra amministratori di maggioranza e opposizione. Perseguo il fare, riconosco le difficoltà e combatto ancora con una carenza di mezzi per essere veloce ed efficace come e quanto i cittadini di Campobasso meritano. *Assessore comunale all’Urbanistica

Etica della Cura alla Cattolica Interessante momento di confronto portato avanti dalla struttura sanitaria campobassana CAMPOBASSO. Etica ed umanizzazione delle Cure” è stato il tema dell’incontro promosso dalla Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”. Il Direttore Generale e Sanitario, dottor Mario Zappia, nell’introdurre i lavori ha ricordato che è quella del Medico e dell’operatore sanitario è una vera e propria vocazione al servizio dei Fratelli che vivono l’esperienza della malattia. L’evento si inserisce nel programma di formazione etica e spirituale promosso dalla Fondazione in linea con i principi cristiani che ispirano l’Istituzione. Monsignor Andrea Manto, Direttore del Centro di Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma e già Direttore Nazionale dell’Ufficio di Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana ha svolto una appassionata relazione. “La parola umanizzazione in sanità va de-

e duratura umanizzazione” ha sottolineato Mons. Manto.

clinata negli aspetti della qualità, della condivisione e della spiritualità, intesa prima di tutto come ricerca di una dimen-

sione di verità e di senso nella malattia e nell’atto medico. Senza queste tre dimensioni nel suo insieme non può esserci vera

L’ospedale, e più in generale ogni struttura o realtà deputata a fornire assistenza e cura devono configurarsi sempre più come una comunità che “accoglie e si prende cura” in maniera condivisa della persona malata, per non lasciare solo il malato e la sua famiglia nei momenti di maggiore fragilità. L’umanizzazione delle cure vive e si nutre della parola, della narrazione, del racconto che il paziente fa di sé e della propria malattia. Lo spazio della narrazione in medicina è un’occasione preziosissima che non disperde energie ma, anzi le economizza, le ottimizza perché permette una comprensione che evita la dispersione degli elementi dell’anamnesi.

“Urlando contro il bullismo” E’ il progetto lanciato dalla Provincia di Campobasso che si terrà domenica a Bojano BOJANO. “Urlando contro il bullismo”, in programma il giorno 10 maggio alle ore 11:30 in Piazza Roma a Bojano. Organizzato in collaborazione con il Comune di Termoli, rientra nell’ambito del progetto

“Cyber Friends”, curato da Palazzo Magno al fine di sensibilizzare i giovani sul fenomeno del bullismo e cyber bullismo, e vede come beneficiari diretti gli studenti degli Istituti Superiori della provincia. I

giovani saranno coinvolti in laboratori di approfondimento sul tema del bullismo e attività teatrali, promuovendo la cultura del rispetto e dell’accettazione così da stimolarne la creatività, la capacità di comu-

nicare e favorirne l’aggregazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e fratellanza. Per l’evento di Termoli, verranno esposte delle opere fotografiche realizzate dalle scuole coinvolte dal comune.


APRE

E PORTA UNA VENTATA DI ARIA NUOVA 12 RAGAZZE MOLISANE DA OGGI PORTANO UNO STIPENDIO A CASA

I titolare della TreG Pierluigi e papà Michele Popoli accolti nella nostra realtà dall’Assessore al commercio Salvatore Colagiovanni




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Isernia

8 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sotto sequestro stupefacenti e armi Isernia, vasta operazione dei Carabinieri, una persona arrestata, cinque denunciate ISERNIA. Continuano le operazioni dei Carabinieri in tutto il territorio della provincia di Isernia, per debellare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati di particolare allarme sociale. Nelle ultime ore una persona è stata arrestata, cinque denunciate alla competente Autorità Giudiziaria e sottoposte a sequestro sostanze stupefacenti e armi. A Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato in flagranza di reato per evasione dai “domiciliari” Ciro Avallone, 44enne originario di Marano di Napoli, conosciuto come “Ciruzzo o’ napulitano”. L’uomo con a carico numerosi precedenti per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, per i quali stava scontando un periodo di detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre si aggirava liberamente per le vie

cittadine. E’ stato così bloccato dai militari che lo hanno riconosciuto e trasferito presso le camere di sicu-

rezza della locale caserma in stato di arresto. Ad Isernia, una 45enne del luogo, è stata denunciata dai Carabi-

nieri del Nucleo Operativo e Radiomobile per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La donna, già con a carico precedenti specifici, è stata sorpresa mentre si aggirava con fare sospetto presso il terminal bus di Isernia. Si è deciso di procedere ad una accurata perquisizione personale, e grazie anche alla collaborazione di personale sanitario del 118, all’interno delle parti intime è stato rinvenuto un involucro contenente circa due grammi di eroina. La droga è finita sotto sequestro, mentre sono in corso ulteriori indagini per accertare a chi fossero destinate le dosi rinvenute. Sempre ad Isernia, con la fattiva collaborazione dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, sono stati denunciati un 30enne ed una 48enne del luogo, titolari rispettivamente di un bar e di una sala slot, che avevano installato al-

l’interno dei locali un impianto video totalmente abusivo. A Bagnoli del Trigno, i militari della locale Stazione, hanno denunciato una coppia di origine rumena, lui 35enne, lei 34enne, i quali consentivano alla figlia minore di sette anni, di girovagare per le strade cittadine praticando attività di accattonaggio, invece di assicurarle l’obbligatoria frequentazione scolastica. I due dovranno rispondere di abbandono di minore. Infine ancora ad Isernia, i militari della locale Stazione, hanno recuperato una pistola tipo revolver e due fucili, che erano stati rubati tempo fa da una abitazione privata. Le armi, custodite all’interno di una cassa metallica, erano state abbandonate in una località periferica nei pressi di un casolare. Dopo il sequestro e i rilievi tecnici, la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

I tassisti molisani a Roma per il Caracciolo Singolare manifestazione domani a Agnone a difesa dell’ospedale AGNONE - Tutto pronto per domani per la Marcia dei tassisti di Roma a sostegno dell’ospedale San Caracciolo di Agnone. Tutti i partecipanti uniranno le loro voci e i loro clacson alla lotta portata avanti già dai cittadini della zona Altomolisana e Altovastese al fine di salvaguardare l’ospedale

dalle chiusure più volte annunciate. La sfilata transiterà proprio dinanzi l’ospedale e lungo le strade principali di Agnone per concludersi con un sitin presso piazza Unità d’Italia dove parleranno i promotori, il presidente ANCI Molise, il Vescovo di Trivento, alcuni sin-

daci. L’arrivo a piazza Unità è previsto per le ore 11.30 mentre il corteo partirà alle 10.00 da Villacanale transitando, circa mezz’ora dopo dinanzi il Caracciolo.

RiservAmica, festa nazionale della biodiversità Domenica a Montedimezzo di Vastogirardi, la giornata di interesse nazionale VASTOGIRARDI. Terza edizione di RiservAmica, la Festa Nazionale delle Riserve Naturali dello Stato che l’Ufficio per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, con i 28 Uffici territoriali per la Biodiversità (UTB), organizza conl’obiettivo di far conoscere alla collettività nazionale ed internazionale le Riserve Naturali gestite come luoghi ricchi di natura e biodiversità, laboratori all’aperto dove svolgere attività di educazione ed interpretazione della natura. Il tema della terza edizione è “Gli chef della Natura”, un tema di interesse nazionale ed internazionale che vuole avvicinare i visitatori al ruolo primario che la natura, le foreste e la biodiversità svolgono per la conservazione della vita sul pianeta, per nutrire la Terra, per fornire energia per la vita. Per il 10 maggio 2015, il Corpo Forestale dello Stato – UTB Isernia – ha previsto una giornata speciale di educazione ed interpretazione naturalistica nella Riserva Naturale Orientata e Riserva della Biosfera ( maB – Unesco) Montedimezzo (Vastogirardi – IS) finalizzata a stimolare un comportamento quotidiano sostenibile per la conservazione della biodiversità. (foto MDL) Di seguito il programma:

domenica 10 maggio ore 09.45 Saluto di benvenuto ore 10.00 percorso didattico autoguidato “sentiero Colle San Biagio” accessibile anche ai diversamente abili; visita guidata con attività di interpretazione della natura ore 12.00 visita guidata ai recinti faunistici ore 13.30 pranzo al sacco ore 14.30 visita guidata al museo naturalistico ore 15.30 proiezione del filmato “Le quattro stagioni del bosco” – sottotitolato per i non udenti ore 16.00 conclusione e messaggio finale Ai partecipanti sarà consegnata la speciale tessera “Cercatori di Riserve”, un invito a visitare le Riserve Naturali dello Stato per scoprire le foreste e la biodiversità d’Italia. La R.N.O. Montedimezzo dispone di strutture accessibili al portatore di handicap, “Il Sentiero Colle San Biagio” è un percorso didattico autoguidato accessibile anche ai portatori di handicap motorio o sensoriale.

Il trattamento multidisciplinare dei gliomi di alto grado: attualità e prospettive La Fondazione Neuromed promuove un incontro di approfondimento sul tumore cerebrale più diffuso Sono tra i tumori cerebrali più frequenti, i gliomi che rappresentano circa il 40% di tutti i tumori cerebrali primitivi. Si sviluppano dalle cellule di supporto per il sistema nervoso centrale, le cosiddette cellule gliali, deputate a svolgere importanti funzioni, come ad esempio produrre la mielina, quella sostanza bianca che riveste i nervi permettendo la trasmissione dell’impulso nervoso. L’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, una delle eccellenze italiane per lo studio e il trattamento di questi tumori, promuove momenti di approfondimento sui nuovi approcci terapeutici e di studio. In questo contesto venerdì 8 maggio 2015 si terrà un seminario ECM (Educazione Continua un Medicina) dal titolo “Il Trattamento multidisciplinare dei gliomi di alto grado: attualità e prospettive”. L’incontro si svolgerà nella Sala Congressi del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. di Pozzilli

a partire dalle ore 10:00. Responsabili scientifici del simposio il professor Luigi Frati, Direttore scientifico del Centro Ricerche Neuromed, il professor Orazio Schillaci, il dottor Gaetano Lanzetta, il dottor Giuseppe Minniti. La multidisciplinarietà di approccio necessaria nei confronti di questa patologia sarà ampiamente rappresentata nel corso del convegno. tematiche che verranno trattate si evince la multidisciplinarità dell’approccio terapeutico necessario per queste tipologie di tumori cerebrali, che rimangono a tutt’oggi caratterizzate dalla resistenza sia alla chemioterapia sia alla radioterapia. Ci si trova infatti di fronte al bisogno critico di sviluppare nuove strategie terapeutiche che tengano conto delle caratteristiche molecolari di questi tumori. Elaborare terapie che abbiano come target specifico le diverse vie di segnale (quella del PI3K, ad esempio, il macchinario dell’apoptosi, la p53, etc..) è

l’obiettivo principale degli attuali studi in corso in ambito neuro-oncologico. Nella consapevolezza che i tumori cerebrali, primitivi o metastatici, provocano l’insorgenza di deficit neurologici e disabilità sia per effetto diretto della malattia, sia come esito dei trattamenti effettuati (chirurgia, radioterapia, chemioterapia), non va dimenticato il fatto che la riabilitazione si pone come obiettivo principale la qualità della vita del malato in qualunque fase della malattia, aiutando la persona e la sua famiglia a riprendere il più possibile condizioni di vita normali, limitando il deficit fisico, cognitivo e psicologico e potenziandone le capacità funzionali residue. E’ ormai condivisa la necessità di rendere accessibili i servizi di riabilitazione ai pazienti e predisporre la loro integrazione funzionale e operativa con la rete oncologica, la rete di cura palliativa e la rete di terapia del dolore.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

8 maggio 2015

“Perchè la Macro Regione” Ciclo di conferenze sulla situazione attuale del sistema regionale italiano TERMOLI. Un ciclo di tre incontri nato con l’obiettivo di omaggiare la figura di Edilio Petrocelli, studioso e scrittore, uno dei volti più importanti della storia del Molise, entrato nel mondo della politica giovanissimo e diventato presto amministratore locale e regionale e per tre legislature deputato al Parlamento italiano. E così dopo il primo incontro che si è tenuto a Campobasso, anche Termoli ha voluto ricordare la figura di uno dei suoi ‘figli di mag-

giore successo’ nel corso di un dibattito che ha trattato il tema del “Territorio e ambiente” quali “fattori di identità e di sviluppo”. Un’occasione che è stata propizia anche per analizzare quella che è la situazione del Molise, regione che è arrivata a conquistare faticosamente la ‘medaglia’ dell’autonomia per poi ritrovarsi, attualmente, con una stasi e al quasi abbandono che si sta vivendo nell’epoca attuale dove “non si ha più un progetto da portare avanti e, se non c’è un pro-

getto, ovviamente l’autonomia regionale non ha più senso”. Ad affermarlo è stata Carmen Silva Castagnoli Pietrunti, una delle relatrici dell’incontro che ha messo in evidenza quanto il Molise esista sì da mezzo secolo come entità amministrativa e come regione ma che, malgrado “questi 50 anni di autonomia regionale ancora oggi ha una scarsa visibilità all’esterno tanto che spesso molti testi, soprattutto guide turistiche, ancora oggi l’associano al-

l’Abruzzo”. Una situazione che ha ‘aperto il campo’ alla possibilità di unire la regione con territori di altre realtà vicine come la provincia di Foggia, con cui si vorrebbe creare la Moldaunia, oppure il beneventano o addirittura lo stesso ritorno con l’Abruzzo. “Però accanto a queste iniziative – ha continuato la Pietrunti – che spesso vengono dal basso, ci sono iniziative ben più importanti. Da circa 10 anni si parla di una

macro regione regione AdriaticoIonica che dovrebbe comprendere otto paesi l’Italia con le regioni che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio, e poi la Croazia e i paesi dell’altra sponda. In tutto dovrebbero essere otto e con questa macro regione si potrebbe tentare di fare una programmazione su alcune tematiche come il turismo, la salvaguardia delle coste e tanti altri aspetti che esaminati a livello troppo locale scarsamente potrebbero avere degli effetti”.

“Il paradosso di una giornata in carcere” Una delegazione di ragazzi dello Scientifico di Termoli e associazioni hanno fatto visita alla struttura di Larino LARINO. Paradossi di una mattina di mezza primavera. Si può dichiarare di aver trascorso una bella giornata in carcere? Affermazione paradossale, ma vera. La delegazione, con Dirigente Scolastico Prof.ssa Concetta RitaNiro, insegnanti, Caritas e un gruppo di ragazzi del Teatro della Memoria, del Liceo Scientifico di Termoli, l’ha sperimentata, tra le mura del carcere di Larino, nell’assistere, assieme agli studenticarcerati, alla proiezione del lungometraggio “Metamorphosi”. Tutti eravamo curiosi di fare questa esperienza e ognuno ci ha messo dentro le sue fantasie e le sue proiezioni. Ci si chiedeva: le mura sono alte, quanti cancelli ci saranno, si entrerà tutti assieme? Poi al primo ingresso le chiacchiere sono scomparse. Siamo stati guidati in un cortile interno, con piante fiorite, verde curato e muri dipinti con disegni dai colori pastellati, più adatti ad una scuola che ad un carcere. Abbiamo raggiunto una sala con piccolo palco soprelevato, telo per le proiezioni e una serie di sedie per assistere alla visione del filmato. Ambiente piccolo, ma neanche claustrofobico, nonostante le finestre oscurate. Al nostro Liceo un ambiente preposto alle proiezioni, neanche ce l’abbiamo, per cui meglio di niente. L’accoglienza calda e spontanea, delle colleghe-insegnanti e della direttrice del carcere, ci mette a nostro agio , poi un caffè al piccolo bar interno, fa esclamare alcuni

di noi che il caffè del carcere è davvero buono. Intanto, tutti assieme, arrivano gli studenti-carcerati. Molti di loro sono uomini adulti, alcuni con i capelli brizzolati, altri più giovani, con abbigliamenti sobri e curati. Gli studenti di “dentro” leggono alcune riflessioni, sulla Shoah e parallelismi con il carcere, altri, alcuni articoli della Costituzione. Uno studente “di dentro” ha messo per iscritto il suo modo di sentirsi lì, ma non vuole leggerlo, uno studente “di fuori” legge per lui. Lo fa con intensità e passione, l’altro si emoziona e poi ci confessa lo stupore e il piacere per quello che ha scritto, perché, letto da una voce narrante, è proprio un’altra cosa. Comincia la proiezione. La piccola sala è davvero piena, molti sono in piedi, i 50 minuti corrono veloci, , arriva il finale, che risulta davvero emozionante in quel contesto. E’ l’immagine di Ansar, il ragazzo pakistano che recita.”Sono un rifugiato, l’Italia ormai è il mio Paese. Faccio del mio meglio, ogni giorno, per vivere in modo degno di un uomo libero…. però mi sembra ancora di vivere in un mondo a parte, parallelo a quello degli italiani.” Credo che scatti un pensiero di confronto e di immedesimazione. Silenzio profondo, poi applausi calorosi, intensi, lunghissimi. E’ il momento del rinfresco, con salatini e dolci realizzati dagli studenti “ di dentro”. Due tendoni accolgono quelli “di fuori ” e quelli “di dentro”. Veramente non si distinguono,

perché si sono formati dei gruppetti misti che si interrogano a vicenda, con qualche imbarazzo iniziale. Quelli “di dentro” sono piuttosto rigidi, trattenuti, compressi, ne chiedo spiegazione alla collega “di dentro”,mi risponde che molti di loro sono reclusi da vari anni e non sono più abituati a rapportarsi con un elevato numero di persone. Accenti diversi, e gestualità varie si rincorrono. Uno “di dentro” si avvicina e mi dichiara che vuole recitare, ha molto da dire, da raccontare, e il primo racconto lo vuole fare partendo dalla cicatrice che ha sul viso. Arriva uno studente “di fuori” e mi informa che un detenuto gli ha detto di essere molisano e lo ha ringraziato, perchè ha avuto un tuffo al cuore nel rivedere le belle immagini di Termoli che facevano da sfondo nel film. Anche Ansar, Aziz e Ibrahim chiacchierano con uno studente tunisino, che si complimenta per il bel lavoro realizzato e perché ha potuto parlare con loro usando la sua lingua. Sì! Abbiamo trascorso una bella giornata in carcere. Perché tutti insieme siamo riusciti a fondere le energie fra quello che sta dentro, in carcere, e quello che sta fuori e dimostrare come la scuola può diventare scambio culturale e recupero sociale ed educativo per tutti. [Nota stampa a cura della Prof.ssa Petronilla Di Giacobbe - Dirigente Scolastico; Prof.ssa Concetta Rita Niro]

Una sfida tra barman e la musica di Biagio Capurso Grande successo all’Alberghiero per la tredicesima edizione del concorso TERMOLI. Grande spettacolo all’Alberghiero “Federico di Svevia” per la 13a edizione del concorso per “Aspiranti Barman”. All’appuntamento erano presenti varie scuole alberghiere, oltre a quella termolese, e a giudicare l’operato degli apprendisti barman alcuni c’erano esponenti dell’Aibes (Associazione ita-

liana barman e sostenitori) con in testa il Massimo Urru che funge anche da speaker ufficiale della manifestazione. Sotto le cento unità gli aspiranti barman che si sono cimentati in alcune personali interpretazioni di cocktail; tanta emozione soprattutto per quelli della categoria Juniores alle loro prime esperienze, ma tutto sommato alla fine se la sono cavata egre-

giamente sotto lo sguardo della docente Di Tullio. Un po’ meglio è andata ai Seniores con più esperienza alle spalle, anche i Guest sono andati bene con la presenza delle scuole alberghiere di Vieste, Villa santa Maria, Roccaraso, Pescara, L’Aquila e naturalmente Termol. La 13a edizione per aspiranti Barman, categoria Senior, quest’anno se l’è aggiudicata Gioacchino Calò del Federico Svevia il quale, giocando in casa, al momento della proclamazione ha ricevuto un’autentica ovazione. Al secondo posto Valentina Accarino, mentre al terzo un altro idolo di casa Federico di Svevia Andrea Pettolino; per la miglior tecnica Rosa Pia Rendina, per il miglior colloquio Martina Petruzzelli. Per i concorrenti Guest (le scuole venute da fuori regione), al 1° posto Giulia Addario Scuola De Cecco Pescara, al 2° Antonella Conversano scuola Mattei Vieste, 3° Devid Delli Gatti scuola De Panfilis Roccaraso, il miglior team i ragazzi di Roccaraso. Categoria Junior 1° Vlad Monteanu, 2a Chiara Micucci , 3° Alexia Battista; migliore tecnica Antonietta Giuliani. Contemporaneamente al concorso Barman si è tenuto quello sull’accoglienza e a vincere è stato un ragazzo di nome Huiduhac Dragos Mihia; soddisfazione alla fine per i professori Antonio Azzarone e Giovanni Valente, Raffaella Di Tullio, Fabiana Rossi e gli altri tutti suoi colleghi che hanno partecipato all’evento unitamente alla dirigente la Maria Chimisso che ha espresso parole di gradimento per tutto. Tra i giudici oggi una Guest il consigliere Comunale Antonio Giuditta che, avendo un passato di gestore di Locali e discoteche, ha vissuto una sorta di “tornare indietro”. Applausi anche per l’inossidabile giovane Biagio Capurso DJ che per l’occasione che ha rallegrato con i suoi ritmi la manifestazione.


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Termoli

8 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Borsa del turismo, tre giorni a Termoli La manifestazione è stata promossa dagli studenti dell’Istituto Boccardi TERMOLI. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario de Matteis comunica che sta per partire la tre giorni termolese interamente dedicata alla formazione, alla valorizzazione del territorio ed al turismo. Parliamo della Borsa del turismo molisano, promossa dall’ITC “Boccardi” di Termoli, nasce da un progetto interno all’istituto avente la finalità di formare operatori del settore turistico e del marketing, per la realizza-

zione di una fiera in spazi cittadini. Tutto troverà piena attuazione proprio l’8, il 9 ed il 10 maggio 2015 a Termoli, in numerosi punti del centro storico: dalla Galleria civica al Largo San’Antonio, dalle torrette al borgo medioevale. “La manifestazione – dichiara De Matteis - è la prima di questo genere nella nostra regione ed ha ricevuto, tra gli altri, l’Alto Patrocinio del Parlamento europeo, a firma del presidente Shultz,

che ne ha riconosciuto il grande valore, il patrocinio della rappresentanza in Italia della Commissione europea, oltre che quello dell’Università degli studi del Molise, della Provincia di Campobasso e del Comune di Termoli. Affiancano il Boccardi, in qualità di partner, il Centro di informazione Europe Direct della Provincia e l’Ufficio scolastico regionale per il Molise”. Numerosissimi gli eventi e le iniziative previste. For-

mazione, territorio e turismo ma anche celebrazione del 65° compleanno dell’Europa: 9 maggio 1950 - 9 maggio 2015. Per questo sono stati previsti laboratori per i più piccoli sulle curiosità dell’UE, il rally delle lingue “Parleuropa Molise” - II edizione 2015 - per gli studenti delle superiori, un flashmob sulla mitica scalinata termolese del folklore, worldcafè, tavole rotonde, degustazioni, esibizioni canore e musicali di band

giovanili, laboratori di archeologia, laboratoir di paleontologia, di ceramica, carrellata di tradizioni molisane e molto altro ancora. Con la Borsa del turismo molisano ci si augura di avere una ulteriore opportunità di mettere in luce le grandi potenzialità della nostra regione e di favorire il confronto tra i vari attori del territorio. I referenti delle istituzioni si confronteranno domenica mattina proprio sulle prospettive di sviluppo.

Dipendenti ex Carrefour, nessuno spiraglio Incontro interlocutorio in Comune mentre si fa largo l’ipotesi di un Outlet TERMOLI. Un incontro interlocutorio e nulla in più, è quanto svolto al Comune alla presenza del sindaco Sbrocca e dell’assessore Ferrazzano che hanno incontrato una rappresentanza dei lavoratori dell’ormai ex Carrefour che hanno chiesto di essere aggiornati sulla loro situazione. A fargli da portavoce è Daniele Capuano, referente sindacale della Filcam Cgil che afferma: “chiediamo, visto che i lavoratori tra cinque mesi termineranno la mobilità, di sapere dal Comune di Termoli rispetto alla vertenza Carrefour aperta due anni fa come mai in un anno non abbiamo avuto notizie rispetto alla proprietà.

Ci eravamo lasciati con la vecchia amministrazione che c’era un progetto e la sicura riapertura e da allora non abbiamo saputo più niente. Adesso siamo non più i lavoratori dell’ex Carrefour ma siamo i fantasmi del Carrefour, perché i lavoratori sono stati abbandonati e chiediamo due cose: di sapere esattamente la legge sul commercio rispetto alla licenza se dopo un anno la proprietà ha riconsegnato la licenza al Comune e di capire un po’ di cose. C’è un fabbricato e un Imu da pagare e vogliamo capire se la proprietà ha effettuato regolarmente i pagamenti in questi due anni di chiusura e chiediamo di rimettere la

palla al centro rispetto al problema lavoro che in questa città ha raggiunto dei picchi di disoccupazione elevatissimi e quindi vogliamo capire questa amministrazione cosa vuole fare”. Le idee da mettere in campo ci sono e sono tante, presentate anche durante i tanti tavoli tecnici svolti negli scorsi, ma la soluzione appare lontana. Intanto, durante l’incontro, s’è riparlato della vecchia proposta dello stesso Capuano: “Come sempre, quando si arriva dopo Pasqua, arrivano voci di una riapertura di un soggetto interessato alla riapertura dell’alimentare e noi questo vogliamo sapere se sono voci vere, se l’am-

ministrazione è a conoscenza e di aprire un tavolo per trovare le soluzioni. Abbiamo fatto tante proposte anche con il coinvolgimento del tavolo tecnico e della Regione personalmente ho sempre presentato un progetto rispetto a un chilometro zero dove poter occupare i lavoratori che sarebbe anche il primo supermercato a chilometro zero in Molise.Di iniziative ne abbiamo proposte per poter risolvere il problema e vogliamo che questa amministrazione si incominci a interessare del settore commercio che è in crisi e il problema della disoccupazione. Qui parliamo di tanti giovani mamme e padri di famiglia che tra cinque mesi non

avranno nessun reddito”. Dal canto suo l’amministrazione comunale prende atto, registra quanto detto e non può promettere nulla. Ci si informerà e cercherà di trovare una soluzione che però pare davvero nascosta anche alla luce del fatto che la proprietà sarebbe difficile da contattare. La licenza, intanto, sarebbe scaduta e l’Imu verrebbe regolarmente pagata. All’uscio però vi sarebbero alcuni piccoli imprenditori intenzionati a fare di quel plesso un centro outlet. A margine dell’incontro è stato reso noto l’intento di avviare un nuovo tavolo tecnico con la proprietà nei prossimi giorni.

Deiezioni canine, nuovi controlli dei Vigili Previste salate sanzioni per chi non rispetta il Regolamento comunale TERMOLI. È iniziato da alcuni giorni il controllo del territorio da parte della Polizia Municipale per quanto concerne le deiezioni canine, i cani non tenuti al guinzaglio e l’abbandono dei rifiuti. I controlli vengono effettuati dagli agenti della Polizia Municipale nel-

l’ottica del rispetto del regolamento locale e della tutela del territorio e dei cittadini. Gli agenti, in servizio in diverse zone della città, provvederanno a sanzionare i proprietari di cani non portati al guinzaglio e chi non si preoccuperà di pulire le deiezioni del proprio cane.

Anche per chi abbandona rifiuti non rispettando il corretto smaltimento previsto dalla raccolta differenziata o chi viene sorpreso a sporcare la città lasciando rifiuti lungo le strade o nelle aree verdi, verrà multato. Le sanzioni previste sono di: - 100,00 euro per chi non pulisce le

deiezioni del proprio cane; - 50,00 euro per chi non porta il proprio cane al guinzaglio o commette altre violazioni; - dai 50,00 ai 300,00 euro per chi abbandona rifiuti In caso di azioni più gravi ci sarà la denuncia all’Autorità giudiziaria.

In questi primi giorni di controllo del territorio sono già state eseguite diverse contestazioni di violazioni della normativa regolarmente verbalizzate. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Comando di Polizia Municipale 0875/712253

Tredici Bandiere Blu consecutive Termoli riceverà l’ennesimo riconoscimento per la pulizia del suo mare TERMOLI. Turismo, spiagge e accoglienza: Termoli sta per fare 13! Il prossimo 12 maggio si rivelano quali saranno le località aggiudicatarie della Bandiera blu e la nostra città dal 2003 non ne perde una. Appuntamento alle 11 presso la sede della Regione Lazio. Così sarà anche per il 2015, la tredicesima consecutiva. Quasi quasi dovremmo esserci abituati a questo ambito vessillo che designa un’area di balneazione riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, quale un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. Insomma, Termoli ottiene la sua tredicesima bandiera consecutiva, segno di una progettualità che comunque premia grazie alla collaborazione di tutti i protagonisti del mondo turistico. L’attenzione all’ambiente e al territorio si sintetizzano quindi con un vessillo atto a promuovere nei Comuni rivieraschi “una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente”. Il riconoscimento è il primo frutto dell’azione amministrativa della Giunta Sbrocca che conferma così un trend positivo per la città di Termoli. A questo punto, con la progettualità legata alla Costa dei Delfini e un calendario estivo già in parte pronto, non resta che accogliere al meglio questo nuovo riconoscimento che potrebbe essere presentato alla città già la prossima settimana. Secondo indiscrezioni, pare che ci siano altre nove località che andranno ad aggiungersi a quelle del 2014, chissà se il Molise riuscirà a fare l’en-plein costiero.



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Opinioni

8 maggio 2015

Il Circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ indice l’ottava edizione del Concorso letterario “DONNE . . . ieri, oggi, domani”. Il concorso è riservato esclusivamente a donne, età minima di 16 anni, che possono partecipare con racconti e poesie in lingua italiana o in altra lingua se corredati da traduzione, scritti al computer, il cui tema deve evidenziare la capacità delle donne di pensare, scegliere, ritrovare nel proprio io la loro identità, affermarsi, trovare e difendere la libertà di gestire la propria vita, combattere senza compromessi contro la minaccia della privazione delle libertà conquistate. I racconti inediti devono avere una lunghezza compresa tra le quattro (minimo) e le otto (massimo) cartelle (documento word in formato A4, carattere Times New Roman 12, con interlinea singola, numerato a piè pagina, margini-inferiore, superiore, sinistro, destro- 2cm), mentre le poesie, anch’esse inedite, non possono superare i trenta versi. I lavori dovranno essere inviati entro il 30 giugno 2015 all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). A titolo di contributo spese per l’organizzazione, è richiesta una quota di partecipazione (da allegarsi in contanti al plico o mediante versamento su c/c postale n°73631442, intestato all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, causale ’concorso lette-

Mons. Gabriele TETI *

Donne...ieri, oggi, domani rario’) pari a: € 10,00 per la prima opera, € 5,00 per ognuna delle opere successive. Dovranno essere inviate: N° 4 copie stampate (una copia recante in calce nome, cognome, indirizzo completo, numero di telefono e/o cellulare, indirizzo e-mail, luogo e data di nascita e firma autografa; le restanti 3 copie anonime), come da caratteristiche riportate sopra;

cartella di autopresentazione con eventuale pseudonimo; n° 1 copia dell’opera nel formato Word richiesto (allegata su CD rom o da spedire via e-mail dopo essere state contattate dalla segretaria del concorso); n° 1 busta aperta già affrancata che sarà utilizzata dalla segreteria del concorso per la comunicazione dell’esito e della

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

composizione della giuria; autorizzazione al trattamento dei dati personali come segue: “Autorizzo l’uso dei miei dati personali ai sensi del D.L. N°196 del 30 giugno 2003 per soli fini editoriali e per la promozione di iniziative a carattere culturale”; per le minori tale autorizzazione dovrà essere rilasciata da un genitore o dal tutore; dichiarazione dell’autenticità dell’opera come segue “Io sottoscritta (Nome e Cognome) affermo di essere l’autrice del racconto/poesia inedita (titolo del testo in questione) di cui cedo al circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ i diritti per una eventuale pubblicazione”. Le opere vanno inviate esclusivamente con posta ordinaria o prioritaria (no raccomandate) al seguente indirizzo: Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). Si darà immediata conferma dell’avvenuto ricevimento tramite e-mail o SMS. La composizione della giuria tecnica e della giuria popolare, scelta collegialmente dagli organizzatori, verrà resa nota il giorno della premiazione; l’operato delle giurie è insindacabile e inappellabile. L’ammissibilità delle opere al Concorso sarà sottoposta a giudizio insindacabile della Giuria tecnica che valuterà tutti i lavori pervenuti e, se lo riterrà opportuno, provvederà alla segnalazione di alcune opere meritevoli, oltre alle tre finaliste. La giuria popolare premierà una sola opera. Alle premiate sarà data comunicazione per telefono e/o tramite posta elettronica entro il 28/07/2014. L’elenco delle premiate sarà pubblicato sul sito web www.donnaolimpia.org. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le norme indicate nel presente bando. Il mancato rispetto delle condizioni e dei termini fissati dal presente bando comporterà l’esclusione dal Concorso, la quota d’iscrizione non verrà restituita.

A L’Aquila tanto Molise all’Adunata nazionale degli alpini

Come noto l’Adunata Nazionale degli Alpini è una importantissima e sentita manifestazione annuale che si svolge di solito la seconda domenica di maggio in una città d’Italia scelta con largo anticipo dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’ ANA ( Associazione Nazionale Alpini ) . La manifestazione si ricollega alla prima adunata spontanea organizzata da alcuni reduci alpini e che si tenne 88 anni fa sul Monte Ortigara , nel vicentino. Si svolge in più giorni e termina sempre di domenica con la grande sfilata che vede, per tutta la giornata , migliaia di alpini per le strade della città ospitante. Alla sfilata vera e propria partecipano però solo gli alpini, cioè chiunque abbia svolto comunque servizio effettivo nella famosa e storica specialità dell’Esercito Italiano . Essi sono divisi per Sezione , corrispondenti pressappoco all’area regionale d’appartenenza. Quest’anno , in occasione del centenario della Grande Guerra e in onore della compatta falange alpina abruzzese - molisana che si è immolata per la Patria, saremo ospiti della Sezione Abruzzo che chiuderà , di diritto, il lieto ed atteso evento , mentre la nostra Sezione Molise parteciperà avanti a loro. La storia della Sezione Abruzzi inizia nel 1929 quando l’ ANA decise di solennizzare i Patti Lateranensi con la decisione di effettuare l’Adunata Nazionale proprio a Roma. I reduci di allora raccontano che l’8 aprile più di 35.000 penne nere prima salutarono in Piazza S. Pietro il Santo Padre e , dopo la Benedizione Apostolica, sfilarono acclamatissimi per le vie della Città Eterna fino al Quirinale, ove resero gli onori militari al Re d’Italia. Quando, poi, le nostre penne nere passarono davanti all’Altare

della Patria due aquile appena liberate si levarono alte e maestose nel cielo della Capitale portando così il saluto di tutti i soldati di montagna al Milite Ignoto. Ovviamente all’Adunata parteciparono i reduci della Grande Guerra assieme ai più giovani di leva, con i generali e tutti i soldati , affratellati tutti in un solo ideale , spinti da una sola fede e da quello spirito di Corpo che ha sempre distinto la nostra Specialità . Al ritorno in Abruzzo tutti i presenti decisero di costituire la nuova Sezione denominata Abruzzi, che comprendeva anche le province del Molise, con il parere favorevole della Direzione Nazionale del 18 aprile del 1929. Anche quest’anno il Raduno Nazionale sarà caratterizzato dalla gioia di riprendere i contatti , rimettere il vecchio Cappello alpino , ricordare la vita del Battaglione e del proprio Reggimento , senza dimenticare di cantare le nostre belle e famose canzoni, brindare con del buon vino alle gesta eroiche ed amorose, per continuare imperterriti a mantenere elevatissimo lo Spirito di Corpo , sempre ed ovunque! Servirà , certamente, a ritrovarci ancora fratelli e rivivere le giornate gloriose della nostra giovinezza spensierata e serena, ricordando tutte le attività svolte in montagna con impegno e professionalità , tramandandole con orgoglio alle nuove generazioni che, oggi, ci rappresentano nel mondo, con fierezza ed audacia. E’ doveroso, infine, ricordare come l’adunata nazionale degli alpini avviene esattamente sei anni dopo il terremoto del 2009 e ci auguriamo sarà anche l’occasione per dimostrare che ci si può rialzare ed affrontare gli eventi anche da soli per ritrovare, soprattutto, la fiducia in se stessi. *Sezione ANA Molise



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