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TuTTo quello che gli alTri non dicono

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L’Oscar del giorno a Antonio Battista

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Antonio Battista. Furbescamente ha atteso l'esito del processo dinanzi al Tar senza alcun commento. Era convinto che tutto fosse andato così come risultato nella lunga revisione e rilettura delle operazioni nei seggi elettorali fatta dall'apposita commissione. Ora, però, non ci sono più scusanti. C'è la necessità che la città cominci a conoscere azioni e interventi frutto di una programmazione decisa e mirata anche in considerazione del fatto che sta soffrendo, e non da poco, proprio per l'assenza di politiche organiche.

Il Tapiro del giorno a Roberto Gravina

Dopo la conclusione delle indagini sui gruppi regionali

L’immagine della politica molisana

Servizio a pagina 3

Il Tapiro del giorno lo diamo a Roberto Gravina. Il candidato sindaco del movimento Cinque Stelle ha puntato su di un ricorso, avverso le elezioni comunali di Campobasso, chiedendo il solo riconteggio ai fini del ballottaggio. Sarebbe stato il primo caso in Italia. Visto e considerato che ha portato nel ricorso non poche incongruenze in termini di voti e di verbali di alcune sezioni non sarebbe stato il caso di chiedere direttamente l'annullamento delle operazioni di voto? Forse, in questo caso, i giudici del Tar avrebbero avuto ben altra considerazione del ricorso presentato.


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2 22 novembre 2014

Soldi puntuali alle strutture sanitarie private e tagli ai contributi per gli affetti di malattie gravi e interventi chirurgici specialistici

L’attenzione degli amministratori regionali verso le esigenze degli operatori privati rispetto agli operatori pubblici ormai è insopportabile Urge un intervento correttivo allo strabismo politico e amministrativo della presidenza regionale Data per scontata la valenza scientifica del Neuromed di Pozzilli, la sua incidenza nella valutazione degli aspetti positivi dell’offerta sanitaria regionale, la sua capacità di rispondere alle istanze di maggiore complicazione per la salute e l’alta qualità dell’assistenza, fa piacere prendere nota che la Regione Molise, pur alle prese con problemi di disponibilità finanziaria, si mostri solerte e puntuale nel pagamento delle fatture che gli vengono mensilmente da Pozzilli per le prestazioni sanitarie rese di assis t e n z a ospedaliera. Se ciò è possibile lo si deve alla lungimiranza e all’accortezza della Direzione generale per la salute che a inizio d’anno (2014) ha diramato una direttiva per l’autorizzazione provvisoria del budget relativo all’assistenza ospedaliera, in base alla quale le strutture Irccs Neuromed di Pozzilli e Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” sono state autorizzate ad erogare, in via provvisoria, “e fino alla stipula dell’accordo contrattuale di budget per l’anno 2014, un volume di prestazioni mensili pari ad 1/12 del limite di finanziamento per l’assistenza ospedaliera”. Cosa che sta avvenendo regolarmente. Tant’è che la Regione paga puntualmente e tempestivamente. L’ultima erogazione di 3.475.209 euro a titolo di acconto per le prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera svoltenei mesi di settembre ed ottobre 2014 è stata effettuata con

determina del direttore generale Paquale Mauro Di Mirco il 14 novembre (atto 186). Oltre a quelle di settembre e ottobre, risultano puntualmente pagate tutte le precedenti mensilità. Dimostrazione di organizzazione e di efficienza, indubbiamente. Ma del sistema sanitario privato. Perché quello pubblico, stando alle cronache, non gode della stessa

chirurgici. Che la gestione politica e amministrativa del governo di centrosinistra affidata a Paolo di Laura Frattura, dai radicati e conosciuti trascorsi nel centrodestra, sia affetta da una grave forma di strabismo, è cosa nota. Ma che abbia raggiunto un grado di tale gravità è motivo urgente per un intervento correttivo. Questi che diamo sono sprazzi di

ottima salute (finanziaria e organizzativa). Ed è questo il discrimine che fa lievitare le polemiche e rende penalizzati e insoddisfatti i pazienti. E fa capire come sia diversa l’attenzione degli amministratori regionali verso le esigenze degli operatori privati rispetto agli operatori pubblici. Gli ospedali molisani sono allo stremo. Hanno difficoltà a dare assistenza con le dovute inderogabili disponibilità di strumenti, servizi e strutture. Non solo. Mentre la Regione paga puntualmente i presidi privati, il consiglio regionale, su proposta della giunta, ha provveduto a ridurre il contributo in favore dei pazienti affetti da gravi malattie o sottoposti a delicati interventi

cronaca raccolti qua e là nel sacco dei provvedimenti amministrativi degli organi deliberanti ed esecutivi regionali. Però, se sommati, danno anche la misura dell’entità delle storture, delle brutture che fanno della sanità molisana un campo insondabile e, a quanto pare, ingovernabile da parte dell’esecutivo di Palazzo Vitale, al punto da aver richiesto il tutoraggio ministeriale e, come si profila, l’arrivo, da commissario, del presidente del Lazio Zingaretti. Cosa debba subire ancora il presidente Frattura per rendersi conto della sua mancata rispondenza alle attese, è un mistero. Dardo

"Videosorveglianza, acceleriamo i tempi" Il consigliere regionale Nicola Cavaliere torna a sottolineare la necessità dell'impianto CAMPOBASSO. Il Consigliere Nicola Cavaliere chiede di accelerare i tempi sul testo presentato un anno fa a Palazzo Moffa che garantisce in maniera continuativa una serie di interventi a tutela del territorio. “Non è giusto creare allarmismi inutili e trasformare improvvisamente la nostra Regione, per anni considerata un’isola felice, nella nuova roccaforte del crimine. Ma credo sia altrettanto sbagliato sottovalutare episodi più o meno gravi che ricordano purtroppo che il Molise non può essere per sempre immune da taluni fenomeni e che costringono le istituzioni a una seria e accurata riflessione. La parola d’ordine può essere una sola: prevenzione. Per evitare che la situazione col tempo degeneri e per continuare a garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini”. E’ quanto dichiara il Consigliere regionale Nicola Cavaliere, alla luce delle ultime vicende di cronaca: vandalismo, rapine, furti, bullismo e diversi episodi di violenza che obbligano a questo punto l’ente regionale a una risposta celere, chiara e concreta. Soprattutto dinanzi alla richiesta di maggiore sicurezza da parte dei cittadini e l’evidente necessità di presidiare in maniera più efficace le aree pubbliche a rischio, ma anche le abitazioni private e le attività commerciali. “L’assessore regionale Scarabeo prosegue l’esponente di Palazzo Moffa - in una nota ha annunciato lo stanziamento di

due milioni e mezzo di euro all’interno del Patto per la Sicurezza e quindi dell’intesa tra Regione, Prefetture e Comuni. Ma tali misure - sottolinea Cavaliere - sono già presenti in una proposta di legge sulla sicurezza presentata dal sottoscritto un anno fa e ancora ferma in Commissione”. “Con l’approvazione di tale legge spiega il Consigliere regionale si andrebbero in pratica ad ‘istituzionalizzare’ tutti quegli interventi tesi a combattere fenomeni criminosi sul territorio. La legge, che tra l’altro prevede incentivi a Comuni e privati per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’avanguardia e un maggiore coordinamento tra istituzioni e forze dell’ordine, darebbe continuità alla lotta alla criminalità in Molise, scongiurando il rischio che tali misure restino sporadiche e tornino d’attualità solo dinanzi a quei casi eclatanti di cronaca che monopolizzano i media. La proposta di legge in questione prevede inoltre lo stanziamento di 5 milioni di euro che vanno a gravare sulla prossima programmazione comunitaria e introduce in maniera certa e trasparente i criteri per l’attribuzione delle risorse e dei contributi e una programmazione annuale degli obiettivi da raggiungere e degli interventi da mettere in atto. Un piano quindi strutturale e non legato soltanto alle emergenze del momento”.


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3 22 novembre 2014

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Accorato appello dei lavoratori disoccupati della Molise Dati affinché il presidente faccia sentire più forte la sua voce

Incredibile: c’è un’entità nel Molise che non ubbidisce a Frattura!

Il posto di lavoro deve essere inteso un diritto, peraltro costituzionale, e non il frutto di una supplica Un capolavoro di “Captatio benevoletiae” la lettera degli ex-collaboratori della Molise Dati, iscritti alla UilTucs Molise. Più che una lettera, una supplica, con un risvolto poco chiaro laddove, salvando Frattura, i lavoratori disoccupati, resi tali dopo 7 anni di collaborazione con la Molise Dati di cui Frattura è di fatto il padrone essendo la Regione Molise socio unico e maggioritario della società, alludono ad una fantomatica entità che non avrebbe ascoltato la voce del presidente. Scrivono testualmente in proposito: “Purtroppo, in un periodo in cui a lei attribuiscono ogni tipo di colpa, non è stato ascoltato, e noi siamo ancora nell’impossibilità di garantire un futuro alle nostre faTERMOLI. E’ stato presentato il dossier idrocarburi nel Molise. Il forum dei territori ha scelto la sede del Rap Molise, a Termoli, per estrinsecare uno studio che si pone come argine e linea maginot al rischio di nuove trivellazioni. “Gran parte del territorio molisano (due terzi) è nel mirino delle multinazionali petrolifere e i tre principali centri della regione, Campobasso, Isernia e Termoli, case, strade e piazze compresi, ricadono addirittura in concessioni o istanze di concessione. Gran parte del mare antistante la regione è sottoposto a richieste per estrazione o ricerca di idrocarburi. Sono questi i dati sconcertanti contenuti nel dossier “Tutti i numeri delle trivelle in Molise. Ora fermare l’assedio dei petrolieri.” redatto da Augusto De Sanctis del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua a partire dai dati ufficiali dell’Unmig del Ministero dello Sviluppo Economico e presentato oggi in conferenza stampa a Termoli. Per quanto riguarda la terraferma quasi il 28% del territorio regionale è stato già dato in concessione. Quatto delle sette concessioni di coltivazione risultano produttive. Nel 2013 sono stati estratti dal sottosuolo regionale poco più di 50 milioni di Smc di gas (l’1% della produzione nazionale, in calo rispetto agli anni precedenti) e quantità molto limitate di olio e gasolina. Da questa attività estrattiva il Molise ha ottenuto meno di 1 milione di euro di royalty, di cui 49.000 euro al comune di Rotello. Agli enti locali vanno le briciole degli introiti dei petrolieri a causa dello scandaloso regime delle royalties applicato in Italia; esistono, infatti, delle quote di produzione escluse dall’applicazione di royalties a favore dello Stato e degli enti locali e gran parte dei giacimenti italiani non supera queste

miglie. Purtroppo non è stato ascoltato, o chi doveva ascoltare (Chi? –ndr) non ha preso con la dovuta serietà le sue parole e colto l’urgenza della problematica che investe le nostre famiglie e la stabilità dei servizi informatici della Regione Molise. E, ancora una volta, rischia di essere lei il parafulmine della ennesima vertenza non risolta in una Regione già fortemente martoriata dal problema del lavoro”. Un capolavoro, dicevamo, di molcezza nei confronti di un uomo di potere, di colui che tutto può ma solo quando gli va di genio. Ripetiamo: la Molise dati è una società in house della Regione Molise, il cui capitale è maggioritariamente pubblico detenuto dalla Regione di cui Frat-

tura è il presidente. Strano che abbia parlato, come dicono i lavoratori disoccupai e che non sia stato ascoltato. Saremmo curiosi di conoscere questa entità in grado di non ascoltare e, quindi, di disattendere, la voce del padrone. I lavoratori non chiariscono l’arcano. Anzi lo complicano nel momento in cui appellano caramente Frattura invitandolo ancora una volta a far sentire più forte la sua voce e a pretendere il rispetto della sua volontà, “con l’immediata chiusura di una vertenza che non ha motivo di esistere, se non per la cronica e alienante lentezza di quanti dovrebbero fare e preferiscono giocare allo scarica barile e del rinvio continuo, tanto a loro lo stipendio a fine mese arriva re-

golarmente. La disoccupazione, al contrario di quello che alcuni pensano, non è una vacanza più lunga delle altre, ed è realmente giunto il momento di fare i fatti e dare risposte.” Strano che un presidente assolutista come Frattura che dietro di sé ha una lunga scia di decisioni soprattutto traumatiche (leggasi licenziamenti, disdette di contratti di servizi, oppure indifferenza nei confronti di lavorati in bilico quali quelli del Korai, di Esattorie, della Gam, dello Zuccherificio, della FinMolise e, a quanto pare, della Molise Dati), sopporti l’esistenza di un’entità capace di non ascoltare la sua voce né, immaginiamo, i suoi voleri. Ammesso che davvero egli voglia risolvere lo stato di disagio

e di abbandono in cui si trovano gli ex lavoratori della Molise Dati che, come diciamo e leggiamo, si sono rivolti alla sua autorità (non autorevolezza, ch’è tutt’altra cosa – ndr) sperando che riesca a farla valere. Il sindacato che più degli altri ha preso a cuore la faccenda è certamente la Uil cui, infatti, i sottoscrittori della missiva a Frattura sono ufficialmente iscritti. Hanno la nostra e la solidarietà di tutti coloro che avvertono la disoccupazione come un dramma sociale, sperando che rientrino al posto di lavoro. Che però deve essere inteso un diritto, peraltro costituzionale, e non il frutto di una supplica. Dardo

"Il Molise adocchiato dai petrolieri" Presentato il dossier idrocarburi che vede il Molise preda dei trivellatori soglie, non producendo benefici economici per le comunità. Oltre alle concessioni già esistenti il Molise è interessato da numerosi altri progetti di ricerca, tra permessi già accordati (5) e istanze ancora da valutare (4). Considerando anche queste aree la percentuale di territorio molisano interessata da progetti petroliferi sale al 65%, comprendendo al loro interno i tre centri urbani principali della regione! Alcuni di questi procedimenti riguardano aree immense, come il permesso Santa Croce che comprende Cambobasso e che risulta esteso per ben 64.000 ettari. Per quanto riguarda le attività in mare vi sono 4 procedimenti che interessano 180.000 ettari di superficie, con 4 piattaforme già installate relative al progetto Rospo Mare, per il quale il Ministero dell’Ambiente ha recentemente emanato un parere positivo per lo scavo di nuovi pozzi (avverso al Decreto di V.I.A. sono stati presentati ricorsi al TAR). La conversione in legge del Decreto Sblocca Italia, che noi preferiamo chiamare “Sporca Italia”, esacerba per il Molise il rischio di una vera e propria deriva petrolifera, con pozzi tra oliveti e vigneti e nelle aree interne della regione, zone ad elevatissimo valore naturalistico e paesaggistico oppure densamente abitate. I rischi connessi alle attività di ricerca ed

estrazione di idrocarburi sono enormi. L’acqua è una delle matrici ambientali più colpite dalle attività petrolifere. In un momento di cambiamenti climatici è da irresponsabili aggiungere ulteriori pressioni antropiche che incidono sulla sua qualità e disponibilità. I rischi di incidenti rilevanti sono dietro l’angolo; in tal caso l’economia del turismo e dell’agricoltura ne uscirebbero devastate. Tutto ciò a fronte di risibili benefici, visto che l’industria degli idrocarburi è a bassissima intensità di lavoro. Basta consultare i dati deprimenti dell’economia della Basilicata che da 16 anni fa da “cavia” ai petrolieri per concludere che alle comunità locali rimangono solo i

danni. Infatti in Basilicata sindaci e cittadini si stanno ribellando chiedendo alla loro regione di presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto del Governo Renzi. Questa norma fa diventare di interesse strategico le attività petrolifere che avranno la priorità su tutte le altre attività economiche, come il turismo e l’agricoltura che, evidentemente, non sono considerate strategiche da Renzi e dalla sua maggioranza. Il Decreto prevede addirittura il vincolo preordinato all’esproprio per le aree interessate dai titoli minerari. Il Molise, così ampiamente interessato da permessi e istanze, può diventare una “prigione” ostaggio dei petrolieri che potranno fare il bello e

il cattivo tempo. "Diverse regioni, come Lombardia, Abruzzo, Puglia e Marche hanno annunciato la propria volontà di ricorrere alla Consulta. Auspichiamo che la Regione Molise si schieri nel fronte anti-trivelle tenendo conto che la legge è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale il 12 novembre e i termini per depositare il ricorso sono 60 giorni da quella data. Chiediamo ai cittadini di informarsi e di mobilitarsi con noi in questa campagna strategica non solo per l’ambiente ma per la salvaguardia della salute e di un’economia diffusa diversa da quella concentrata in poche mani che le multinazionali del petrolio vorrebbero imporci".


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4 22 novembre 2014

"Liste di mobilità, il governo sbaglia" La Piccola impresa preoccupata per i risarcimenti che potrebbero aversi a danno delle imprese CAMPOBASSO. In conseguenza della mancata proroga per l’anno 2013, delle norme che prevedono l’iscrizione nelle liste di mobilità (legge 236/1993), dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti, cosiddetta “piccola mobilità”, le aziende che avevano assunto nel corso del 2012 lavoratori per i quali potevano godere dei benefici sopra descritti per un arco temporale superiore all’anno o avevano trasformato nello stesso anno a tempo indeterminato un contratto a termine e che quindi hanno continuato ad usufruire di

tale beneficio nell’anno 2013, dopo la metà di gennaio 2015 rischiano di dover restituire le agevolazioni percepite. Dopo una prima nota inoltrata il 5 settembre scorso, l’Associazione della Piccola e Media Industria del Molise (API MOLISE) ha inviato oggi una seconda lettera a firma della Presidente Matilde Iosue, al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed alla Sede Centrale dell’INPS, inoltrando la stessa per conoscenza anche all’Assessore Regionale al Lavoro Michele Petraroia, alle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL ed alle Direzioni Territoriali dell’INPS. Con la missiva odierna l’API, sulla base del recente messaggio dell’INPS di ieri 19 novembre in cui annuncia il recupero del beneficio nella seconda metà del prossimo mese di gennaio e tenuto conto delle gravi conseguenze che ne deriverebbero per le aziende inte-

"Patronati: il dimezzamento non è accettabile" Per gli enti sono stati disattesi gli impegni pubblici di Renzi e Poletti CAMPOBASSO. l dimezzamento dei tagli al Fondo Patronati non è sufficiente a scongiurare il rischio di mettere in ginocchio la tutela gratuita assicurata dai patronati; tanto meno è coerente con l’impegno che il Presidente del Consiglio aveva assunto pubblicamente, confermato anche dal Ministro Poletti, che sarebbero state trovate le risorse per salvaguardare l’esistenza di un servizio di pubblica utilità indispensabile per tutti i cittadini. E’ questo il commento a caldo di Acli, Inas, Inca e Ital rispetto alle notizie pubblicate sui quotidiani di oggi, che annunciano l’intenzione del Governo di ridurre da 150 a 75 milioni di euro i tagli al Fondo patronati, contenuti nella legge di Stabilità. 75 milioni di euro continuano ad essere una cifra enorme, insopportabile per una rete che ogni anno assicura a milioni e milioni di persone la gratuità dei servizi di tutela e assistenza in ambiti che vanno dalla previdenza alle prestazioni socio-as-

sistenziali. Per questa ragione, Acli, Inas, Inca e Ital continueranno la loro campagna di sensibilizzazione verso le istituzioni e il Parlamento, fino

a quando non verrà cancellata del tutto una norma inaccettabile sia sotto il profilo economico, sia per ciò che riguarda il merito e il metodo. I patronati del Ce.Pa. sottolineano ancora una volta che il Fondo dei Patronati è alimentato da una quota dei contributi previdenziali obbligatori versati ogni anno da lavoratori e imprese e non può e non deve rientrare nelle disponibilità del bilancio dello Stato. Se le indiscrezioni di stampa dovessero essere confermate, il Governo, di fatto, si renderebbe responsabile di introdurre una tassa occulta a ca-

rico delle persone più bisognose che, pur continuando a pagare integralmente la contribuzione previdenziale, dovranno rinunciare alla gratuità dei servizi of-

ferti dal sistema patronati, vedendosi sottrarre una parte dei propri soldi. Già 700.000 persone hanno firmato la petizione “ No ai tagli ai Patronati” e si moltiplicano le dichiarazioni di sostegno ai patronati da parte di enti ed istituzioni. Per Acli, Inas, Inca e Ital, la partita, quindi, non è chiusa. Ci auguriamo – affermano i quattro patronati – che l’annuncio sia solo un indizio positivo della disponibilità del governo a rivedere l’orientamento espresso nella legge di Stabilità, un primo passo verso la cancellazione dei tagli.

ressate, si è rivolta alle varie Autorità ed in primis del Ministro del Lavoro, affinché in seno alla Legge di stabilità l’agevolazione possa trovare la copertura finanziaria, sulla base della risoluzione parlamentare del 31/7/2014, con cui è stato appositamente impegnato il Governo a reperire le necessarie risorse. Come sottolineato nella nota stessa, l’assurdo è che al momento delle assunzioni e/o trasformazioni dei contratti le aziende sapevano di poter godere del beneficio, avendo fatto legittimo affidamento sulla sua concreta fruibilità.

Molise, Anas: in Gazzetta Ufficiale quattro esiti di gara. Diversi lavori, per un importo complessivo di oltre 6 milioni di euro L’Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quattro esiti di gara, per lavori sulle strade statali molisane, nelle province di Isernia e Campobasso, per un importo complessivo di oltre 6 milioni di euro. Il primo bando riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, per l’adeguamento delle barriere di sicurezza ed il ripristino dei giunti ammalorati del viadotto “Chiauci”, al km 15,225 della strada statale 650 “Fondo Valle Trigno”. L’appalto è stato aggiudicato alla società ”Meridionale Costruzioni Group Srl”, con sede a Cancello ed Arnone (CE). Il secondo bando concerne i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino della pavimentazione, in tratti saltuari delle strade statali 16 “Adriatica”, 87 “Sannitica”, 647 e 647 dir “Fondo Valle del Biferno” e 709 “Tangenziale di Termoli”. L’appalto è stato aggiudicato all’impresa “Sessa Costruzioni Srl”, con sede a Latina. Il terzo bando riguarda i lavori di manutenzione straordinaria per il

ripristino delle pavimentazioni stradali, in tratti saltuari delle strade statali 6 Dir Casilina, 17 “Dell’Appennino Abbruzzese ed Appulo Sannitico”, 85 “Venafrana”, 87 “Sannitica, 158 “Della Valle del Volturno” e 652 “Di Fondo Valle Sangro”. L’appalto è stato aggiudicato all’impresa Sigmatau Srl, con sede a Latina. Il quarto bando concerne i lavori di completamento, l’eliminazione delle variazioni altimetriche e il rifacimento della pavimentazione della strada statale 645 “Fondo Valle del Tappino”, nel tratto compreso tra il km 15,400 e il km 16,400. L’impresa aggiudicataria è la Ati Edil Strade Srl – Giusan Costruzioni Edili e Stradali Sas, con sede ad Afragola (NA).


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5 22 novembre 2014

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Approvate le borse di studio 2014/2015

Evoluzione Esu: da ente silente a ente parlante La logica è una scienza: avrebbe preteso che si facessero prima le verifiche quindi l’erogazione Da ente silente ad ente parlante. E’ l’evoluzione dell’Esu (Ente per il diritto alla studio universitario) con la presidenza di Candido Paglione già sindaco di Capracotta, consigliere provinciale a Isernia, consigliere e assessore regionale. Il personaggio certo non poteva non dare un segno distintivo all’incarico racimolato. Difatti, ha accelerato tutte le procedure e tra queste la più

attesa dagli studenti e la più aderente al fine istituzionale dell’Ente: l’assicurazione dell’esercizio del diritto allo studio. Parliamo delle borse di studio: un sostegno finanziario ai meritevoli e a coloro con basso reddito familiare. Sta di fatto che il consiglio d’amministrazione ha bruciato i tempi approvando la graduatoria definitiva relativa all’accademico 2014/2015. Con un’appendice particolarmente interessante: il numero crescente degli aventi diritto; l’incremento dello stanziamento. Ciò hanno consentito al presidente Paglione di dichiarare: “Quest’anno saranno ben 761 gli studenti che usufruiranno delle provvidenze economiche, 186 in più rispetto allo scorso anno accademico, quando a beneficiare delle borse di studio furono in 575. Mentre un anno fa furono soddisfatte le richieste del 54%

degli studenti che avevano presentato domanda, quest’anno la percentuale è salita al 64%, un bel 10% in più grazie all’incremento del fondo a disposizione con l’aumento di stanziamento di 300.000,00 euro deciso dal CdA qualche settimana fa. In assoluto, un incremento del 32% di beneficiari rispetto allo scorso anno”. Soddisfazione più che legittima resa ancora maggiore

dalla certezza di poter erogare le borse già dai prossimi giorni. Ciò che non quadra, invece, è perché mai sia stato deciso prima di erogare il contributo finanziario e successivamente di fare i controlli sulla congruità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dagli studenti risultati vincitori. Probabilmente la voglia di apparire bravi, tempestivi ed efficienti è prevalsa sul buonsenso che avrebbe dovuto suggerire di effettuare anticipatamente i controlli, quindi, verificata la corrispondenza della congruità delle dichiarazioni e della documentazione presentate, procedere alla erogazione delle borse di studio. La logica è una scienza. Piccolezze, dirà il presidente Paglione, cui interessa che venga giudicato bravo, tempestivo ed efficiente. Magari lo è.

L’INTERVENTO

Agricoltura dimenticata e bistrattata di Pasquale Di Lena Sono anni ormai (2004) che l’agricoltura ha assaggiato il morso della crisi e sono anni che vive nel limbo di una realtà che lascia poche speranze al futuro, nelle mani com’è della finanza e delle multinazionali, spietate nei confronti del pianeta e dei suoi territori vitali, sia quelli riferite alla terra ferma che quelli marini. Continuano, non da oggi, a divorare terreni e mari a ritmo crescente e queste loro azioni non sono più sostenibili per una terra che, già dalla fine di agosto, ha dato tutto quello che poteva dare per l’intero anno 2014 che chiuderà il 31 di dicembre. In debito con la terra, cioè con la natura, grazie allo spreco delle sue risorse e solo per saziare la fame di potere e di denaro di queste società che hanno acquisito nel tempo un potere tale da decidere le scelte dei governi. E, così, il risultato è di avere tanti territori persi sotto il cemento o colpiti da disboscamenti e deforestazioni. Tanti altri – i pochi rimasti - a rischio, con le conseguenze sul clima (non solo), che ormai sono sotto gli occhi di tutti. A pagare per prime le spese nel mondo e, ancor più, nel nostro Paese, è la parte debole di un sistema economico, l’agricoltura, già da tempo messa ai margini dalla cultura e dalla politica, e, con essa, i territori rimasti, come l’Appennino (l’osso) e quelli delle regioni del sud che verranno devastati da ogni tipo d’insediamento (pali eolici, inceneritori, biomasse, industrie chimiche, perforazioni petrolifere, e altro ancora). Insediamenti a basso tasso di occupazione, che rende vero il dato di 5 milioni di persone che dal sud andranno via, dando il senso di un nuovo esodo biblico, capaci, però, di produrre mentre distruggono terreno fertile - profitti alti e di incrementare la regola della distribuzione delle tangenti, a destra e a manca. L’Agricoltura, che, ancora ultimamente, trova parole condivisibili nel Ministro di turno (fino a quando Renzi non decide di rottamare il Ministero dell’Agricoltura) quando parla di sicurezza alimentare, indicazioni geografiche e eccellenze agroalimentari, di blocco del consumo del territorio. Parole che, subito dopo, vengono sistematicamente smentite da scelte del governo di cui è parte, che, guarda caso, vanno in senso diametralmente opposto. Un esempio, l’annuncio dell’ennesima iniziativa legislativa tesa a bloccare il consumo del territorio (non riuscita all’allora Ministro Fontana del governo Monti), proprio nel momento in cui il Governo approva “Sblocca Italia”, che ha come fine un’ulteriore colata di cemento alla quale aggiungere un’intensa azione di perforazione lungo l’Appennino, nelle regioni del centro sud, nel Mare Adriatico e nel resto del Mediterraneo. Tutto que-

sto per eseguire gli ordini dei petrolieri che non ammettono distrazioni. Per non parlare dell’expo 2015, che vuole “nutrire il pianeta” e lo farà, però, solo con le industrie e le multinazionali nel campo alimentare, senza la partecipazione e la presenza di massa della realtà del mondo della produzione, cioè dei veri protagonisti, insieme al territorio, della qualità del cibo italiano che vive primati nel mondo. Un altro elemento significativo di come si lavora per l’abbandono dell’agricoltura ai fini di una messa a disposizione di suolo fertile e territorio, sta proprio nella esclusione del settore primario dal programma di sviluppo riservato solo a finanziare l’industria, il commercio e il turismo con la motivazione che l’agricoltura ha altre fonti di finanziamento. Ho la fortuna di vivere nel mio Molise, la regione a più alto tasso di ruralità e di attività agricola, dove da due anni c’è chi ha pensato, sulla base di un’esperienza positiva fatta con contratto di programma, di mettere in piedi un piano di sviluppo riguardante la “Clean economy”, che potrebbe dare in poco tempo quelle risposte urgenti di cui ha bisogno questa piccola grande regione. Ebbene, ad oggi, il progetto non ancora è stato preso nella dovuta considerazione da chi (regione, governo) dovrebbe solo inserire nel contratto di sviluppo anche l’agricoltura per attivare i dovuti e necessari finanziamenti. Eppure la “clean economy” è un piano che serve all’agricoltura, al territorio, al Molise, con le sue risposte positiva a un mondo di bravi e capaci coltivatori; i giovani, che vogliono con il lavoro creare il proprio domani; le piccole e medie, che si vogliono allargare per poter rispondere alla domanda crescente della qualità; la necessità di dar vita e forza a nuove forme di aggregazione e alla crescita della professionalità per una nuova imprenditorialità. La verità è che l’agricoltura, sotto l’aspetto teorico e, soprattutto, pratico, non viene considerata da chi governa ed è, secondo una mia analisi tenuta costantemente aggiornata, vista – sulla base anche degli errori del passato e, una volta non considerata la sua centralità, del fallimento del sistema– non come ragione di sviluppo, ma di ostacolo, fastidio, alla quale, invece che politiche e programmi, bisogna continuare a esprimere l’assistenzialismo per tenerla ancor più ai margini dello sviluppo stesso. L’impressione è che alla prepotenza e arroganza dei nuovi padroni fa sempre più da contraltare la sudditanza della politica e il silenzio di un mondo che dovrebbe rappresentare e difendere l’agricoltura, che sembra ormai più che mai rassegnato.


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Campobasso

22 novembre 2014

L’A.S.R.E.M.

dovrà restituire somme trattenute ai fini IRAP

La sentenza è stata emessa dal tribunale di Campobasso a favore dei medici CAMPOBASSO. L’A.S.R.E.M. Molise è stata condannata alla restituzione, in favore dei medici esercenti attività di intramoenia, delle somme illegittimamente trattenute ai fini IRAP, attesa l’acclarata non imponibilità ai fini dell’imposta di tutti i proventi percepiti dai professionisti per l’esecuzione del progetto “Mimosa” e/o della più generale attività di intramoenia. Questa la sentenza emessa dal Tribunale di Campobasso – Sez. Lavoro – in seguito alla proposizione di ricorsi in serie di cui si è fatto promotore l’Avv. Luca Marcari del Foro di Campobasso, specializzato in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale.

Con la decisione in commento, la Dott.ssa Laura Scarlatelli, Giudice del lavoro del Tribunale del Capoluogo molisano, si è trovata a dover affrontare ancora la difficile questione relativa al rimborso IRAP e ha accolto la richiesta di condanna dell’ASREM Molise avanzata dai professionisti ricorrenti. Questi ultimi, infatti, hanno contestato la decurtazione dei compensi ai fini del pagamento IRAP laddove ha rappresentato un’indebita appropriazione di somme a loro danno e ne hanno richiesto il relativo rimborso. L’A.S.R.E.M., costituitasi in giudizio, non ha assolto l’onere - su di essa gravante - di dare

prova della sussistenza, in capo ai medici, di un’autonoma organizzazione, tale da assoggettare gli stessi (e non già l’Azienda sanitaria) all’IRAP. Sulla scorta di tali argomentazioni, la Dott.ssa Scarlatelli ha precisato che le trattenute eseguite sulle retribuzioni dei medici esercenti attività intramoenia a titolo di rimborso IRAP, in assenza di uno specifico titolo attributivo del diritto, sono state illecitamente applicate, derivandone per l’ASREM ogni conseguente obbligo di restituzione. Tale sentenza, tra l’altro, si pone in linea con l’orientamento interpretativo già assunto dalle Sezioni Tributarie, sia di merito che

della Corte di Cassazione, nel senso di escludere qualsivoglia principio di automaticità tra l’esercizio dell’attività libero professionale ed il pagamento dell’IRAP, dovendosi accertare sul piano fattuale la ricorrenza dell’attività di impresa sulla base di criteri oggettivi che attengano all’individuazione di una organizzazione di beni, strumenti e personale. Nel caso in esame, ha concluso l’Organo giudicante, l’apporto professionale è infungibile, trattandosi di prestazioni sanitarie svolte in attività intramuraria ed il soggetto passivo dell’imposta non può che essere individuato nell’ASREM.

Lettera aperta

Una città che è diventata irriconoscibile di Guido Calvanico Egregio Signor Sindaco, Sono un rappresentante di commercio che si reca a Campobasso e provincia almeno tre volte al mese e ho potuto notare, negli anni, la progressiva erosione del concetto di decoro per il capoluogo regionale. “Ognuno guardi in casa propria”, Lei mi potrà dire, e sono fondamentalmente d’accordo con questo principio, tuttavia mi consentirà di osservare come la non risposta, il lasciar fare, l’affermare che ci sono altre priorita’, l’interrogarsi ancora se sia un reato quando solo un cieco farebbe fatica a classificarlo come scempio, regalano la città alla distorsione etico-culturale di pochissimi. Lo affermo con convinzione perchè anche la mia città, San Benedetto del Tronto, era in condizioni simili fino a poco tempo fa, poi, grazie all’uscita allo scoperto delle istituzioni e alle sinergie con i cittadini di buona volontà, ha cominciato a cambiare volto. E l’effetto sta continuando grazie a interventi tempestivi su nuovi scempi, videocamere di sorveglianza, utilizzo dello strumento dell’ordinanza da parte del sindaco, la collaborazione di scuole e società civile. Lo stesso dicasi di Caserta, dove spesso mi reco sempre per lavoro. Onestamente ho trovato alquanto inverosimile il fatto che uno che ama definirsi “pensa” o “nein” abbiano avuto il tempo e il modo di deturpare la facciata di due scuole in disuso poste su strade semi-centrali e trafficate, o di arrampicarsi al primo

E continuare a stare a guardare, fidatevi, non fa altro che porre il fianco a dei disadattati, bisognosi di cure psicologiche. A proposito di psicologia, si e’ mai pensato di tracciare un profilo di questa gente, di programmare pattugliamenti in incognita in corrispondenza di edifici nuovi o ristrutturati, che fanno scattare la molla del vandalismo? A Milano, ad esempio, si e’ visto che più del 50% di questa marmaglia ha un’età compresa fra i 18 e i 25 anni ed e’ figlio di famiglia. Non credo di dover dare consigli su come procedere, perchè avete tutte le carte per farlo. Il consiglio disinteressato che mi sento di darvi e’ di cominciare ad agire nel rispetto delle competenze e senza aspettarvi nulla dallo Stato, preso da altre cose ed incapace di amare l’Italia nel senso vero del termine. D’altronde, se vostro figlio si ostina a non sparecchiare la tavola nonostante i vostri moniti, decidete di vivere nella sporcizia finchè non lo fa? In quell’ambiente vivete anche voi, quindi per amor proprio lo farete e poi gli infliggerete le punizioni necessarie. piano di un edificio che abbandonato non e’... Per non tacere della scritta a caratteri cubitali su un palazzo in Via Cavour, che denota nelle parole il senso della disperazione e il sentirsi perseguitati ma resistere, come emerge anche dalla scritta “resistenza”.

Con l’augurio di un cambiamento di mentalità e nel rispetto della dignità di Campobasso, La saluto cordialmente

“Le nuove sfide dell’albo gestori ambientali” Il seminario organizzato dall’associazione alla Camera di commercio di Campobasso CAMPOBASSO. Mercoledì 26 novembre 2014 alle ore 9.00, la Sezione regionale del Molise dell’Albo gestori ambientali e le Camere di Commercio di Campobasso e di Isernia organizzano, presso la sala convegni dell’ente camerale di p.za della Vittoria a Campobasso, il seminario “Le nuove sfide dell’albo gestori ambientali: nuovo regolamento e Osservatorio regionale per la legalità ambientale”. La Sezione regionale del Molise dell’Albo Gestori Ambientali, dando seguito al Protocollo d’Intesa siglato da Unioncamere, Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, Libera e Legambiente, supporta il sistema camerale molisano nelle attività dell’Osservatorio Regionale per la Legalità ambientale che si prefigge di individuare le criticità e le difficoltà interpretative della normativa in materia di gestione dei rifiuti, per migliorarla, condividendone i risultati con le istituzioni nazionali competenti. L’Albo nazionale gestori ambientali si è af-

fermato nel corso dei suoi primi venti anni di attività come un sistema innovativo e dinamico, divenendo un solido punto di riferimento per le imprese che operano nella gestione dei rifiuti e per l’intero sistema produttivo interessato. Il 7 settembre 2014 è en-

golamento, attraverso un approfondimento volge anche ai responsabili tecnici delle delle nuove procedure e valutando le esigenze aziende e i consulenti ambientali, agli organi dei diversi destinatari della giornata di forma- di controllo, agli ordini professionali e gli enti pubblici coinvolti nel sistema di gestione dei zione. Tema di grande attualità, inoltre, quello della rifiuti fruibilità dei dati che coinvolge l’utenza ad ampio spettro, rendendo accessibili e trasparenti le informazioni contenute nella piattaforma dell’Albo gestori. Il seminario la cui partecipazione è gratuita L’Anas comunica che dalle ore provincia di Campobasso. ha lo scopo di 8,30 di lunedì 24 fino a sabato Il provvedimento si rende nesupportare gli 29 novembre 2014, sarà isti- cessario, per consentire i lavori operatori ad aftuito un senso unico alternato di manutenzione dei giunti di frontare con sulla strada statale 212 “Val dilatazione del viadotto competenza le Fortore”, nel tratto compreso “Viando”. nuove sfide del tra il km 77,900 e il km 78,100, Il traffico sarà regolato da un settore e si rinel Comune di Gambatesa, in impianto semaforico.

Senso unico alternato sulla statale 212 “Val Fortore”

Il provvedimento da lunedì 24 a sabato 29 novembre 2014

trato in vigore il “Nuovo Regolamento” con il decreto 3 giugno 2014, n. 120, il quale pone in essere significative misure di semplificazione delle procedure d’iscrizione all’Albo e di qualificazione delle imprese iscritte. La giornata formativa si pone come obiettivo un’analisi delle novità dettate dal nuovo Re-


Campobasso

7 22 novembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Comunali, inammissibile il ricorso dei grillini Avverso l’esito elettorale di maggio il ricorso presentato dal movimento Cinque Stelle CAMPOBASSO. La sentenza del Tar Molise che fa cadere i due ricorsi firmati dai consiglieri del Movimento 5 Stelle e lascia in sella a Palazzo S.Giorgio il sindaco Antonio Battista. Secondo il Tar il ricorso dei pentastellati è “inammissibile” e le motivazioni saranno rese note tra dieci giorni, una decisione che non coglie di sorpresa il legale dei grillini. Del resto, il movimento

Cinque Stelle chiedeva non l’annullamento delle operazioni di voto ma la possibilità del ballottaggio. La decisione del collegio giudicante presieduto da Qntonio Onorato e composto da altri due magistrati, Luca Monteferrante e Domenico De Falco conclude così un braccio di ferro tra i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle ed il primo cittadino Antonio Battista.Nel ri-

corso, i grillini contestavano che nelle sezioni elettorali del capoluogo molisano sono stati redatti dai presidenti di seggio due verbali. Uno è andato all’Ufficio elettorale, i cui numeri sono stati riportati dalla Prefettura, e uno è andato alla Commissione di verifica delle elezioni che, in base a quei numeri, ha proclamato Battista sindaco. Ma mancano i numeri dei

voti. A quanto pare Antonio Battista godrebbe di un maggior numero di voti sui verbali della Commissione rispetto a quelli scritti sui verbali dell’Ufficio elettorale. In questa maniera sarebbe stato evitato il ballottaggio con Roberto Gravina, esponente del Movimento Cinque Stelle. In attesa di ulteriori chiarimenti sembra che i numeri non coincidano davvero.

La Polizia arresta ladri di veicolo Operazione degli agenti sul territorio provinciale di Campobasso CAMPOBASSO. Anche questa settimana, la Polizia di Stato ha attuato, nell’ambito di questa Provincia, una incessante attività straordinaria di controllo del territorio e di ordine e sicurezza pubblica finalizzata alla prevenzione ed al contrasto di specifiche fenomenologie di criminalità diffusa e di illegalità che sono causa di allarme sociale e di preoccupazione nella popolazione. Nell’ambito di tali servizi, realizzati con l’azione congiunta degli uffici operativi della Questura e con la preziosa collaborazione delle pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine appositamente aggregati, la Polizia di Stato di Campobasso ha tratto in arresto due persone nella flagranza del

reato di furto aggravato. In particolare, alle ore 16.35 circa del 20

novembre u.s., giungeva presso la Sala Operativa della Questura la segnalazione del furto di un’autovettura avvenuto nella centrale via Garibaldi. La tempestiva diramazione della nota di ricerca e l’azione coordinata delle pattuglie con immediata costituzione di

posti di controllo a cinturare l’area interessata ha consentito, dopo un breve inseguimento, di fermare il veicolo rubato. In tal modo, gli operatori conducevano in Questura gli occupanti del veicolo, due giovani locali conosciuti alle Forze dell’Ordine per annoverare a loro carico diversi pregiudizi di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. I due uomini, al termine delle formalità di rito, venivano tratti in arresto nella flagranza dei reati di furto aggravato in concorso e resistenza a P.U. ed accompagnati presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

“Sul Monforte un lavabo di plastica” La denuncia è del consigliere grillino, Simone Cretella, che parla di scempio CAMPOBASSO. Il Castello Monforte, simbolo di Campobasso dominandola dall’alto, ad essere sotto la lente d’ingrandimento per uno scempio del patrimonio artistico culturale. A segnalarlo il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Si-

mone Cretella, che fotografa un lavabo di plastica che spunta ‘abusivamente’ tra le pietre secolari del Castello, rivestito da piastrelle bianche di recupero e incastonato nelle mura della fortezza campobassana. È stato posizionato il lavandino

“Fai la mossa giusta” L’iniziativa della consigliera di parità Giuditta Lembo per l’autodifesa femminile CAMPOBASSO. Oggi, alle ore 10,30 presso la Sala conferenze dell’Istituto Pilla di Campobasso la Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo, la Dirigente scolastica Rossella Gianfagna il segretario regionale COISP Antonino Desiata, il segretario regionale COISP aggiunto Gianni Alfano e l’istruttore di difesa personale della Polizia di Stato Assistente capo Maurizio Bosco, terranno una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa: “ Fai la mossa giusta” finalizzata all’autodifesa femminile rivolto alle studentesse in occasione del 25

novembre Giornata internazionale di contrasto alla violenza di genere. Negli ultimi anni in Italia sono aumentati notevolmente i corsi di difesa personale finalizzati all’autodifesa femminile. Questi corsi non si basano soltanto sulle tecniche dell’arte marziale ma anche sulla valutazione del pericolo, l’analisi del tipo di aggressione, il linguaggio del corpo, l’autocontrollo,lo studio dell’anatomia e punti vulnerabili del corpo. Aspetti che non vanno assolutamente sottovalutati se si vuole avere una possibilità di scampo quando ci si trova in una situa-

zione di pericolo. E’ un’occasione per avvicinarsi ad una pratica sportiva utile a valutare le proprie capacità di autodifesa e trovare le giuste motivazioni per frequentare corsi di questo tipo. L’autodifesa è una tecnica all’apparenza violenta ma se praticata con metodo aiuterà a comprendere che quello che conta in una situazione di pericolo è la reazione non solo corporea ma anche psicologica. L’obiettivo è favorire l’autostima delle donne e la consapevolezza del loro ruolo in tutti gli ambiti e contesti ove si svolge la propria esistenza.

‘inquisito’, senza criterio e senza un nesso logico storico-artistico: il lavabo di plastica del Castello Monforte è roba da far accapponare la pelle a un critico d’arte o anche solo a chi ha un semplice senso critico.



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Isernia

22 novembre 2014

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“Personale comunale, troppe vessazioni” Ad affermarlo è l’ex senatore Alfredo D’Ambrosio che si innesta sulla denuncia di un consigliere di opposizione ISERNIA. “La popolazione isernina esprime forte preoccupazione per il clima di tensione venutosi a creare tra il personale senza che il sindaco intervenga per mettere ordine”. Lo afferma l’ex senatore Alfredo D’Ambrosio, già consigliere comunale di lungo corso, in merito alla questione delle presunte vessazioni subite da parte del personale di Palazzo San Francesco, denunciate pubblicamente da un consigliere di opposizione durante l’ultima seduta consiliare. “Al Comune – dichiara D’Ambrosio – si è creata una spaccatura profonda tra il personale amministrativo e la segretaria, con la regia occulta di qualcuno che si sente tutelato dall’alto e continua imperterrito a spadroneggiare negli uffici dell’ente. Il tutto, con la politica inerme e silente: se infatti l’ex sindaco Melogli aveva nominato una

L’intervento

segretaria che, di fatto, poi risultò un generale che conduce le sue truppe contro il resto del suo stesso esercito, l’attuale primo cittadino Brasiello ha invece conferito l’incarico a un ‘sergente di ferro’, anzi d’acciaio, che di fatto ha assunto il comando di tutto. Mentre Melogli, da uomo di legge dotato di una robusta cultura giuridica, riusciva ad arginare determinati atteggiamenti controproducenti dell’ex segretaria, Brasiello invece non può vantare particolari attitudini in campo giuridico, finendo così per essere il manovrato, e non il legittimo manovratore, e vedendosi costretto a barcamenarsi per tentare di trovare il bandolo della matassa”. “Le tensioni striscianti e le frizioni tra dipendenti, funzionari e figure apicali – prosegue D’Ambrosio – preoccupano non poco, considerando l’andamento dell’atti-

vità amministrativa. Ciò comporta sicuramente pregiudizio per l’erogazione dei servizi al cittadino, di fronte al quale il sindaco Brasiello e la sua amministrazione, in particolare coloro che nella passata consiliatura sedevano all’opposizione e giustamente intraprendevano battaglie durissime su questioni inerenti al personale ed altro, correttamente oggi dovrebbero informare la popolazione su cosa intendano fare, per riportare subito l’ordine al Comune di Isernia. Se la situazione di caos dovesse proseguire, l’amministrazione potrebbe trovarsi nell’incapacità di risolvere i molteplici problemi evidenziatisi negli ultimi tempi e quelli invece perduranti già da tempo addietro. Penso, solo per fare un esempio, alla frana di via Occidentale, dove è crollato un antichissimo muro vincolato dalla Soprintendenza, che occupa la quasi totalità della

carreggiata all’altezza della casa editrice Iannone. Ma anche e soprattutto al cedimento del muretto in via Orientale, che rappresenta un vero pericolo per la pubblica incolumità. Distratta da questioni interne, insomma, l’amministrazione rischia di continuare a dimenticarsi dei problemi reali dei cittadini, specialmente quelli più gravi e urgenti, come la povertà, in forte aumento tra le famiglie, senza che il Comune si adoperi per creare occasioni di lavoro. Cosa intende fare in proposito l’amministrazione? Come immagina di affrontare la questione il sindaco? Queste risposte – conclude D’Ambrosio – può anche non darle a me, nonostante io sia stato determinante per fargli vincere le elezioni in prima battuta, ma deve darle alla popolazione di Isernia, che si aspetta la realizzazione di atti concreti e non le consuete e rituali chiacchiere”.

Provincia, alla faccia delle riforme….. di Ulisse Di Giacomo*

Le Province, nelle more della loro abrogazione che avverrà nei prossimi due anni, sono diventate enti di secondo livello, con deleghe limitate e con risorse ancor più limitate. La Legge Del Rio assegna loro soltanto alcuni compiti: 1) Trasporti e manutenzione delle strade provinciali; 2) Rete scolastica in ambito provinciale ed edilizia scolastica; 3) Promozione delle pari opportunità in ambito provinciale. Oggi. il Presidente Brasiello ha convocato l’assemblea dei sindaci per avviare, ex legis, la discussione sullo statuto. Sembra che alla riunione abbia invitato Frattura, che non si capisce bene a che titolo fosse presente. Ma questo lo verificheremo in altra sede. Sembra anche che Frattura fosse atteso invano dai lavoratori che hanno perso il lavoro alla ITTIERRE, ma la cosa non ci meraviglia più di tanto. Brasiello ha inoltre assegnato le deleghe ai suoi amici di cor-

data. Eccole : Luigi Brasiello Presidente : Affari Generali. Rapporti Istituzionali. Bilancio, Polizia provinciale e venatoria. Cristofaro Carrino Vice Presidente: Welfare. Sanità. Progetto Completamento Fresilia. Cacciavillani Placido Consigliere : Agricoltura , Agriturismo e Politiche della Montagna Sardelli Sergio Consigliere : Programmazione rete scolastica edilizia e sicurezza scolastica. Contenzioso. Partenariato pubblico /privato. Energie Alternative. Giuseppe Di Pilla Consigliere: Sport. Cultura. Politiche giovanili. Molisani nel mondo. Protezione civile. Sportello Europa. Mike Matticoli Consigliere : Infrastrutture e Mobilità. Trasporto Pubblico Locale. Programmazione risorse umane e finanziarie.

Forestale,

I ragazzi del Cuoco in piazza

‘beccati’ due bracconieri Accertati ancora reati in materia di attività venatoria POZZILLI. Continuano i controlli degli uomini del Corpo Forestale dello Stato volti al contrasto del bracconaggio nel territorio provinciale. A finire nella trappola, questa volta, sono stati due bracconieri di origini campane, sorpresi dagli Agenti del Comando Stazione di Forlì del Sannio in località San Sisto in agro del comune di Montenero Valcocchiara. Dopo un lungo e meticoloso pedinamento, i Forestali hanno individuato e fermato i due bracconieri che erano a caccia di uccelli all’interno dell’oasi di protezione faunistica, interdetta all’attività venatoria così come previsto dal Piano Faunistico Venatorio vigente nella Regione Molise. Dai controlli effettuati, inoltre, è emerso che uno dei due è re-

sidente nella regione Campania, non autorizzato pertanto ad esercitare la caccia in alcun Ambito Territoriale del Molise, secondo quanto stabilito dal Calendario Venatorio 2014/2015. Ai due sono stati sequestrati i fucili e le cartucce e sono stati deferiti all’A.G. per esercizio illegale della caccia. Gli agenti del Comando stazione forestale di Forlì del Sannio stanno svolgendo ulteriori accertamenti, giacché le persone controllate sono risultate in possesso di autorizzazioni per l’esercizio della caccia all’interno dell’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, attività questa che però è riservata ai soli cacciatori residenti nei comuni ricadenti all’interno dell’area medesima.

Francesco Lombardi Consigliere : Promozione turistica e sviluppo locale. Ambiente ed uso del territorio. Aree naturali e parchi. Caccia, Pesca Agro-industria. Lorenzo Coia Consigliere : Innovazione Istituzionale. Pianificazione territoriale e gestione associata dei servizi. Formazione , Lavoro, Attività Produttive. Voglio sperare si tratti di uno scherzo. Se così non fosse, credo che qualcuno “molto bravo” debba spiegare a Brasiello di cosa stiamo parlando, e che forse ha avuto una allucinazione. Su questi fatti ridicoli presenterò una interrogazione parlamentare. Piuttosto, presidente Brasiello, trovi i fondi per riscaldare le scuole nel prossimo inverno..... *Senatore della Repubblica

La protesta dopo il parziale crollo di una controsoffittatura nella scuola ISERNIA – In centinaia, compatti, determinati, come da programma hanno raggiunto in corteo la sede della Provincia. Il loro coreografico “assalto” al Palazzo di via Berta, è stato pacifico ma efficace. Scandendo slogan ed esibendo espliciti striscioni, i ragazzi del Magistrale “Vincenzo Cuoco” hanno raggiunto l’obiettivo prefisso: una loro delegazione è stata ricevuta da Luigi Brasiello, nella sua duplice veste di sindaco e presidente della Provincia.

“Gustomiele, miele e dintorni”

Sabato 29 novembre a Bagnoli del Trigno la seconda edizione dell’evento dedicato alla valorizzazione del miele, dell’ apicoltura e dei prodotti apistici Si terrà sabato 29 novembre, a partire dalle 16.30 la seconda edizione di “GUSTOMIELE, miele e dintorni”, la manifestazione organizzata dal Cenacolo Culturale del Calice Rosso e dall’ Associazione La Chiave della Salute, con il patrocinio dell’ Università degli Studi del Molise e della

Camera di Commercio di Isernia. L’ evento si svolgerà nella sala convegni della Domus Area. Alle 16.30, il convegno con gli interventi di esperti del settore per approfondire la conoscenza delle produzioni vegetali al servizio dell’ apicoltura e realizzare un ap-

profondimento sulle criticità del settore. A concludere la tavola rotonda, il confronto con l’ Assessore alle politiche agricole ed agroalimentari della Regione Molise, Vittorino Facciolla. Nella seconda parte dell’evento, la cena di gala con i piatti dello chef del Calice

Rosso, contraddistinti da elementi tradizionali ed eccellenze delle produzioni agroalimentari molisane, caratterizzate ovviamente al miele, in numerose varianti: miele di Sulla, Acacia, Millefiori e Castagno, per dare il tocco finale a piatti di grande creatività e gusto.


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Termoli

22 novembre 2014

“Discarica bruciata, aspetti non chiari” L’opposizione a Guglionesi vuole vederci chiaro sull’episodio verificatosi giorni fa GUGLIONESI. Settimana caratterizzata dal rogo all’isola ecologica Tekneko, quella politica di Guglionesi, con l’opposizione di Unità democratica, composta da Cloridano Bellocchio, Pino Aristotile e Marinella Di Carlo che hanno voluto ancora una volta distinguersi rispetto alle dichiarazioni ri-

lasciate dal sindaco Leo Antonacci. “Siamo fortemente convinti di arginare questi atti di vandalismo ed inciviltà combattendoli duramente con diversi mezzi. Leggendo i dati anche noi sosteniamo che la popolazione fa la raccolta differenziata a dovere, ma come ricorda il Sin-

daco l’appalto è datato e a breve termina. Visto la frequente inciviltà di una piccola parte della collettività, perché non hanno messo in campo in modo preventivo azioni a contrastarla? Poniamo all’attenzione alcune considerazioni: La videosorveglianza perché non è mai partita? La struttura a tettoia in

legno di recente realizzazione, finanziata dalla regione Molise e di proprietà del comune di Guglionesi, era assicurata? Vista la classificazione di rifiuti pericolosi (frigoriferi, televisori, etc) quando ci sarà lo smaltimento e la bonifica dell’area? Ci sono i requisiti per essere ancora centro

Raee? La parte nord della discarica quando sarà fruibile per la popolazione? In materia di rifiuti l’amministrazione comunale non può solo affermare, visto anche il sequestro in passato dei Noe di un’altra area che è solo inciviltà. I deputati al controllo e alla salvaguardia ambientale sono loro”.

Assenteismo, annullata la sospensione Il Riesame ha cancellato l’ordinanza del gip per la posizione della dottoressa Minervini LARINO. Il Riesame di Campobasso ha annullato l’ordinanza del gip del tribunale di Larino D’Alonzo sulla terza posizione emersa nell’inchiesta quater dell’assenteismo Asrem in Basso Molise. Il magistrato si era pronunciato in merito alla posizione della dottoressa Minervini finita nella ‘rete’ dei carabinieri del Nas di Campobasso per assenteismo, accogliendo la richiesta della Procura di sospensione lavorativa per due mesi, provvedimento ufficializzato il 21 ottobre

scorso, ossia un mese fa esatto. La specialista, in regime di sostituzione, è indagata assieme a Giuseppe D’Ascenzo e Antonio Irace per il reato di assenteismo, con l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dell’azienda; secondo l’accusa, la professionista avrebbe timbrato mezz’ora prima il cartellino, che attestava il suo arrivo presso la struttura, e poi sarebbe rimasta fuori fino alle 8 ciò, almeno, è quanto trapela dagli indizi raccolti dai carabinieri del Nucleo

Antisofisticazione di Campobasso agli ordini del comandante Antonio Forciniti. Una ricostruzione che non avrebbe convinto il legale della donna, l’avvocato Joe Mileti, che si è appellato al Riesame e i giudici della corte per la Libertà gli hanno dato ragione, riportando in bonis la posizione della Minervini, non più sospesa nelle sue funzioni di dirigente medico Asrem.

Il team dei cuochi molisani a Catania Pronta la sfida degli chef regionali per la competizione della cucina mediterranea CASTELMAURO. Grinta e determinazione per il team Vizzarri, tutto molisano, che si presenterà alla competizione “La cucina mediterranea” a Catania l’1 dicembre 2014 con piatti innovativi rigorosamente fatti con prodotti di nicchia locali. La portata iniziale chiamata “starter” sarà a base di pesce, freschissimo, pescato nella costa molisana, abbinata a verdure di stagione come finocchi, cavolfiori bianchi, rape rosse, ottenendo un piatto molto cromatico, dall’impatto gradevole e appetibile, preparato da Vittorio Bosone Chef del Plaza di Vasto. Seguirà il “main course” ovvero il piatto principale: sarà un filetto di maiale, come comanda la tradizione molisana, abbinato a parmigiano e caciocavallo, accompagnato da un guanciale preparato a pralina in crosta di mandorle. Il tutto sarà impre-

ziosito da “sua maestà” il tartufo bianco fornito dalla azienda Cen-

tro Tartufi Molise di Campobasso, fresca di un recente guiness mon-

diale per aver scovato il tartufo bianco più grande al mondo di

Al 57° Zecchino d’oro finalista Claudia Verrillo con “I Beagles” A Rotello, un saluto speciale dal suo paese prima della partenza per l’Antoniano di Bologna Condivisione, amicizia e tanto affetto sono stati i valori e i sentimenti che hanno travolto ed emozionato Claudia in una festa a sorpresa, organizzata dalle catechiste e dagli amici di Rotello. Per la piccola cantante, Claudia Verrillo, vincitrice dell’ottava edizione del Castello d’Argento di Termoli e del 12° festival delle Vocine Nuove di Castrocaro Terme, un coro armonioso si è elevato all’Oratorio “Don Luigi”, per congratularsi con la piccola compaesana per i successi canori conseguiti nell’anno e per la sua prossima avventura che la vede finalista al 57° Zecchino d’oro, scelta fra i circa 5.000 bambini valutati alle selezioni nazionali. Claudia inter-

preterà la canzone “I Beagles”, uno dei 12 brani in gara per la finale che sarà trasmessa in diretta su RaiUno dal 25 al 29 novembre prossimi. Momenti emozionanti per Claudia che si è vista circordata dall’affetto di tutti i suoi amici di Rotello, tutti felici per lei. Bellissime le parole espresse dalla catechista Loredana Berardi che, oltre a complimentarsi con la sua allieva per le doti canore e i successi conseguiti, ha evidenziato che “attraverso l’impegno e la passione, uniti alle capacità e al talento che ognuno di noi possiede, si possono raggiungere, singolarmente o in gruppo, obiettivi importanti da condividere insieme, che ci arricchiscono e che

come in questo caso, sono indubbiamente motivo di orgoglio per l’intera comunità perché fanno parte della storia del nostro paese”. Alla piccola cantante rotellese è stata consegnata una bellissima targa ricordo per rendere indelebile questo giorno speciale a lei dedicato. La festa è continuata con il taglio della torta per farle un grande “in bocca al lupo”. Lo Zecchino d’oro è un’esperienza divertente e di gioco e Claudia ha già vinto arrivando finalista allo Zecchino d’oro, ma con la sua voce unica, le auguriamo di portare nel Molise, a Rotello, anche la vittoria della canzone che interpreterà…vai alla grande Claudia…vai con “I Beagles”!

sempre. Questa portata sarà curata da Oscar Scarano Chef del Ristorante Gold di Castelmauro. Infine il dessert affidato alla lady pastry Daniela Carissimo titolare della pasticceria Dolci Tentazioni di Trivento, che sfoggerà una tris di sapori molisani della tradizione, a base, tra l’altro, di castagne dell’alto Molise. Preziosa la collaborazione, per tutte le preparazioni di Giovanni D’amore, Chef al plaza di Vasto. Si intendono ringraziare inoltre: il ristorante Gold di Castelmauro che ha dato l’opportunità di svolgere gli allenamenti, indispensabili per presentarsi pronti e preparati; il Frantoio Ortuso di Campobasso per aver fornito l’olio extravergine di oliva, base di tutte le pietanze; la macelleria “La vetrina della carne” di Castelmauro per le eccellenti carni locali offerte. La voglia di vincere è tanta e, comunque vadano le cose, sarà un’esperienza formativa per un team di giovani ed un’opportunità pubblicitaria di rilievo per la nostra regione


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Termoli

22 novembre 2014

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Zuccherificio, torna la Royal Cosun? Qualche spiraglio per evitare lo spettro di una disastroso fallimento TERMOLI. Non tutto è perduto sulla sorte dello Zuccherificio del Molise e ancora si intravede qualche spiraglio ulteriore per evitare lo spettro di un sanguinoso fallimento possa esserci e si attende la decisione finale in carico alla sezione

fallimentare del tribunale di Larino. Sul sito della Spa non viene ancora pubblicato il quinto bando di gara per la cessione degli asset, come dichiarato dal commissario Lorenzo Di Nicola, secondo indiscrezioni il nuovo bando comunitario potrebbe

prevedere le manifestazioni d’interesse entro febbraio e il termine finale a marzo 2015. Sempre nel limbo delle indiscrezioni, pare che si stia facendo viva ancora una volta la cordata olandese della Royal Cosun, la coope-

rativa dei produttori dei Paesi Bassi già in lizza nel 2013. Se ciò fosse verificato si potrebbe aprire un canale per la continuità produttiva negli anni a venire. Infine, altro elemento di novità già annunciato ma non ancora concre-

tizzato, è in via di perfezionamento l’accordo con la nuova società di confezionamento che riporterà il marchio dello Zuccherificio del Molise in vendita al dettaglio, dove manca da parecchio.

Estorsioni, arrestati due uomini I Carabinieri hanno fermato i responsabili di minacce con richiesta di denaro Intorno a mezzogiorno di ieri, in Larino, i militari della Stazione Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di cattura nei confronti di due italiani (R.G. - 46enne- e T.F. – 48enne-), riconosciuti come correi in un’estorsione perpetrata lo scorso febbraio nella città frentana. Il fatto storico risale ai primi di febbraio di quest’anno, quando un cittadino larinese, vincendo ogni timore e con determinante tempestività, ha denunciato alla Stazione Carabinieri della città di essere oggetto di pesanti intimidazioni da parte di soggetti che, con una motivazione del tutto pretestuosa, gli stavano chiedendo soldi. Alcuni di tali individui, in effetti, erano a lui noti per essere pericolosi, ciò incutendo in lui particolare preoccupazione. Nell’immediatezza della ricezione della denuncia, i militari della Stazione si sono attivati e, l’8 di quel mese, sono riusciti ad intervenire proprio mentre due degli appartenenti al sodalizio erano intenti a riscuotere parte del denaro presso la stazione ferroviaria della città. Nell’occasione, i due esattori (C.V. – 25enne – e C.L. – 47enne -), sono stati arrestati in flagranza. La somma che in quel caso stavano “recuperando” era di trecento euro, a titolo di prima “rata”. Dopo l’arresto dei primi due, tuttavia, le meticolose indagini

del personale dell’Arma sono proseguite senza sosta, sino a definire compiutamente le posizioni di responsabilità di tutti i coinvolti che, in effetti, sono risultati essere ben quattro. Si è accertato, dunque, che gli autori avevano attirato in un agro campestre la vittima da sola e, in quella sede, avevano cominciato le prospettazioni minatorie, con metodo che ha denotato

da subito chiara dimestichezza con i contesti estorsivi. In particolare, si è ben recepito che la condotta era stata organizzata in ogni dettaglio, prevedendo la presenza di tutti e quattro i soggetti (ben noti per i loro trascorsi giudiziari), dando luogo alle minacce con tipiche gestualità e frasi che hanno reso estremamente credibile la sussistenza del pericolo per la vittima. Uno di essi, pur non avendo proferito verbo, ha spaventato più di tutti il malcapitato che si è sentito scrutato (“mi guardava da sopra e sotto”) tanto da farle sembrare che fosse addirittura il capo. Un altro, invece, ha detto alla parte offesa che se non avesse pagato ne sarebbero arrivati altri trenta, facendo intendere che ben più nutrito poteva essere il sodalizio già di per sé cospicuo. Ovviamente, prima di andarsene gli autori hanno intimato alla vittima di non rivolgersi assolutamente alle Forze di Polizia. Dopo l’incontro, peraltro, un ulteriore sodale tra i quattro ha perseverato nel reiterare le minacce a mezzo telefono anche nei giorni a seguire. Determinate le responsabilità, dopo l’arresto in flagranza dei primi due, sono giunti anche i provvedimenti cautelari nei confronti dei rimanenti, ieri eseguiti. Al momento, gli interessati si trovano presso la Casa Circondariale e di Reclusione di Larino.

Fiera di Larino, sospensiva confermata Ancora un successo per l’avvocato Iacovino che difende le ragioni dell’Osservatorio professioni LARINO. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nella seduta che vedeva contrapposti il Comune di Larino e l’Osservatorio delle Professioni, sulla questione delle infrastrutture fieristiche ha confermato la sospensiva chiesta dagli ordini professionali, rimandando alle motivazioni al prossimo 15 gennaio, anche se nel merito, il TAR è entrato eccome e vediamo perchè. Secondo i

Giudici Amministrativi il Bando pubblicato dall’amministrazione frentana sull’opera da realizzare non ha i requisiti minimi di progettazione esecutiva, in sostanza è come si chi partecipa lo facesse al buio senza conoscere, nei dettagli, cosa, come e quando realizzarli, e su questo il dispositivo del TAR sarà più preciso. In questa maniera i giudici hanno pienamente accolte le argomen-

tazioni portate dall’avvocato Vincenzo Iacovino. Per l’Osservatorio delle professioni questa fase di stallo si sarebbe potuta evitare se l’amministrazione comunale di Larino avesse ascoltato le problematiche sollevate in apposito incontro del 25 ottobre, invece di strumentalizzare ad altri fini la richiesta di correzione del bando di gara.

La Misericordia si fa in tre Domani l’atteso incontro a Termoli su “Non togliamole il sorriso”

TERMOLI. Marche, Abruzzo e Molise insieme per il meeting interregionale delle Misericordie. Avrà luogo il 23 novembre, presso l’auditorium “San Giovanni Paolo II”, l’atteso evento dal titolo “Non togliamole il sorriso” che vorrà affrontare il tema della violenza sulle donne attraverso testimonianze e dibattiti alla presenza di relatori del calibro nazionale. Evento unico sul territorio che porrà al centro dell’attenzione il fenomeno della violenza sulle donne che, come racconta la cronaca, si presenta in forte crescita e va combattuto. A raccontare l’iniziativa, questa mattina, è stato il governatore delle Misericordie del

Molise Romeo Faletra che non ha potuto fare a meno anzitutto di ringraziare i tanti volontari e i referenti di Abruzzo e Marche per la loro presenza, in secondo luogo ha rivolto parole di stima per l’avvocato e socio sostenitore Daniela Mammarella che si è spesa oltremodo per l’organizzazione di questo evento. Primo frutto dell’iniziativa potrebbe essere “un centro d’ascolto” ed è questo l’obiettivo di Faletra, un qualcosa di certo realizzabile che seguirà a una giornata di dibattito e inc o n t r o , con stand illustrativi delle esercitazioni e simulazione di Bls. Cittadini avvisati, tramite cartelli, di non preoccuparsi perché, durante l’evento si vivrà il bel momento del “Carosello delle ambulanze” che farà riecheggiare l’indistin-

guibile suono delle sirene di soccorso per le strade di Difesa grande. Violenza di genere, prevenzione, tutela ed esperienze a confronto. Sarà una giornata intensa e la un impegno a tutto tondo per le Misericordie che, attraverso Romeo Faletra annunciano: “Da oggi in poi racconteremo tutte le cose che la nostra associazione rea-

lizza, questo perché è importante che la gente sappia”. La Misericordia opera da decenni sul territorio regionale ed è a servizio della cittadinanza attraverso azioni varie di assistenza, ospitalità ma soprattutto a soccorso e supporto del personale medico del 118. Con questo evento, almeno per il Molise, si chiude un anno per certi versi “straordinario” che ha visto la Misericordia regionale impegnata in prima linea nell’accoglienza dello scorso luglio a papa Francesco e, appena una manciata di giorni prima, in udienza particolare proprio dal Santo Padre. E a ricordare questi momenti, l’emozione è ancora impressa sullo sguardo di Romeo Faletra. La Misericordia opera sul territorio con circa 60 volontari a fronte di un totale di 120 iscritti.



Tutto quello che gli altri non dicono

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Opinioni

22 novembre 2014

di Gianluca Di Lonardo E’ singolare come un’opera pubblica sia in grado di essere periodicamente al centro dell’attenzione per poi ripiombare nel dimenticatoio. La diga di Chiauci è un argomento da campagna elettorale (sia abruzzese che molisana) ed è la materializzazione di una tipica espressione italiana: un buco nell’acqua. In questo caso il paradosso è rappresentato dal buco, che c’è e purtroppo si vede, e dall’acqua che invece è ormai leggenda. Tra continue promesse e costanti rinvii nel 2015 festeggeremo il trentesimo anniversario dell’inizio dei lavori di una delle opere più attese e dispendiose della regione Molise. Il decreto “Sblocca Italia” varato dal Governo Renzi non prevede altri finanziamenti per ultimare l’invaso, Legambiente invece presenta un documento in cui tra le 101 opere fondamentali per il rilancio nazionale trova spazio proprio il bacino artificiale altomolisano che ad oggi è costato allo Stato circa 154 miliardi di Lire. Cifra davvero esorbitante e totalmente senza controllo, basti pensare che il Consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto ha un passivo che sia aggira intorno ai 22 milioni di Euro, lo dichiarava il Presidente del Collegio dei revisori dei conti Raffaele Felice nell’estate 2013 il quale senza mezzi termini aggiunge che la cifra è destinata a crescere senza controllo: “serve un autorevole e immediato intervento delle competenti autorità, con invito alle forze politiche di Vasto di prenderne visione e collaborare per una soluzione positiva del problema, che riguarda tutti gli agricoltori del territorio, ed essere pronti, con gente nuova e preparata, alla gestione del consorzio anche in considerazione delle nuove sfide da affrontare, per i nuovi compiti che la Regione ha deciso di assegnare ai consorzi e anche per evitare che un domani la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise, se la gestione dell’ente non subirà alcun cambiamento”. E’ importante capire il senso dell’ultima frase, evitare che la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise. Qui infatti si annida l’assurdo. Chiauci è una piccola località della provincia d’Isernia, nonostante ciò il bacino idrico che ha distrutto una cascata naturale senza nessuna valutazione d’impatto ambientale trasformando una vallata in un enorme can-

senza alcun finanziamento pubblico

tare a termine le opere fondamentali per il territorio ed il fattivo funzionamento dell’invaso. Opere quali Il disboscamento completo del fondale, la sistemazione delle paratie e dei canali, la realizzazione di un secondo sbarramento di ritenuta in grado di mantenere un livello minimo d’invaso e lo sfruttamento delle condotte per la produzione d’energia. Agli interventi elencati si aggiungerebbero la sistemazione a verde dell’ex area di cava e la L’acqua andrà creazione di un’area per la tutta in Abruzzo grazie fauna lacustre, lavori abbon- a Sblocca Italia dantemente reae all’inerzia lizzabili con i regionale 154 miliardi spesi fino ad oggi ma che non saranno all’ordine del giorno con i 5 milioni appena restituiti e insufficienti perfino a saldare l’ingente debito del Consorzio vastese. Il Consigliere Camillo D’Alessandro si affretta a rassicurare gli abruzzesi garantendo uno stop agli sprechi, ci auguriamo che prima o poi voglia fare altrettanto con i molisani che attendono dal 1985 la fine di un’opera controversa che ad oggi ha lasciato lungo le sue sponde una serie di opere incompiute ed inutilizzabili. La totale assenza di considerazione nei confronti dei molisani che subiscono la violenza di un’opera senza vederne la fine sperata e tanto attesa, la deficitaria gestione dei fondi pubblici e l’assoluta mancanza di un piano di fruibilità dell’invaso portano a pensare che la Regione Molise consideri Chiauci ed il suo lago una sorta di enclave abruzzese costretta ad adempiere al suo compito di enorme cisterna d’acqua per la piana di Vasto, tutto questo mentre il Consorzio di Bonifica rimane al suo posto di comando sperperando le ultime risorse rimaste. Mi auguro che il presidente Paolo Di Laura Frattura decida di mettere fine a questo teatrino durato troppo a lungo e trasformi in realtà ciò che Raffaele Felice teme da oltre un anno, credo che l’Alto Molise sia una risorsa da tutelare e da usare con abilità evitando abusi e danni con progettazioni ormai anacronistiche. Ci auguriamo che il Molise voglia cambiare il corso delle cose quanto prima restituendo ai suoi abitanti ciò che gli spetta da trent’anni: il diritto di poter decidere del proprio destino. Ai posteri l’ardua sentenza.

Diga di Chiauci, il Molise resta assente tiere abbandonato non è di sua competenza. Ce lo ricorda il nome del Consorzio che se ne occupa e lo ribadisce il Dottor Raffaele Felice nel suo intervento. Si aggiunga una notizia delle ultimissime ore, il Cipe ha restituito 5 milioni di Euro al Consorzio di bonifica, finanziamento precedentemente revocato a causa dell’inerzia per l’utilizzo di tale somma da parte dello stesso Consorzio. Il Consigliere abruzzese Camillo D’Alessandro dichiara che tale operazione è fondamentale sotto diversi punti di vista e aggiunge che questi fondi saranno decisivi per ultimare l’incompiuta: “il Governo regionale e’ al lavoro per finanziare ulteriormente le opere a Chiauci e rendere chiaro a tutti che mai piu’ la Regione o gli enti ad essa collegati dovranno rappresen-

tare una zavorra per le esigenze del nostro territorio”. E’ incredibile pensare che il Cipe abbia deciso di restituire il portafogli a chi ha dimostrato in trent’anni di avere le mani bucate e scarsa voglia di fare. A dirlo è la stessa Regione Abruzzo che definisce il Consorzio “una zavorra”, lo fa sia D’Alessandro che Felice nel documento del 2013. Alla luce delle incredibili falle di bilancio e dell’indifferenza con cui i responsabili abruzzesi hanno risposto all’incontro di poche settimane fa organizzato dai Comuni molisani sarebbe il caso che la Regione Molise prendesse effettivamente il controllo dell’opera e invitasse ad un tavolo tecnico realmente utile e costruttivo tutti i Comuni interessati fisicamente dal bacino idrico per un nuovo progetto in grado di por-

Prodotti lattiero caseari, la scommessa del Molise Latte, latticini e formaggi sono storicamente prodotti per i quali il Molise ha sempre avuto una vocazione particolare, grazie alla sua orografia, circa 2.450 dei 4.438 km² del Molise sono occupati da montagne, al suo clima che agevola le colture cerealicole e foraggere, al suo ecosistema che favorisce il pascolo. La produzione mondiale di latte, come riporta Coldiretti Molise, nei primi sette mesi del 2014 continua ad aumentare, sfiorando il +5% su base annua, nello stesso periodo le consegne dei 28 paesi UE sono cresciute del 5,4%. Ma anche l’export di formaggi e latticini italiani è aumentato del 7,7% in volume e +9,8% in valore nel primo semestre 2014; in calo l’import di latte, sia in cisterna (-3,0%) sia confezionato (13,3%). La maggiore disponibilità di materia prima è stata impiegata esclusivamente nella fabbricazione di prodotti stoccabili e fortemente richiesti dal mercato internazionale. L’Italia e lo stesso Molise risultano fortemente importatori di latte e derivati. A livello nazionale, riporta Coldiretti Molise, nei primi sei mesi del 2014, l’Italia ha esportato latte e derivati per 1.236 mln di euro, 316 mln di euro verso i paesi terzi e 920 mln di euro verso l’UE dei 27 stati, mentre ha impor-

tato 1.967 mln di euro di latte e derivati, 36 mln di euro dai paesi terzi e 1.931 mln di euro dall’UE dei 27 stati, con un saldo negativo per il nostro Paese di -730 mln di euro. Pensando alla difficoltà di collegamento e di trasporti delle aree del Molise particolarmente vocate alla produzione zootecnica e lattiero-casearia, ed ai costi di trasporto che incidono particolarmente, rispetto ad altre regioni, sul prezzo dei latticini prodotti in Molise con latte straniero, risulta difficile per il consumatore finale capire perché alcune industrie casearie molisane, invece di investire sul proprio futuro creando filiera e sinergie con gli allevatori locali, continuano con autolesionismo a guardare all’estero per approvvigionarsi. Sicuramente sulle scelte di approvvigionamento, denuncia Coldiretti Molise, un peso non irrilevante hanno la presenza sul mercato dei “semilavorati”. Infatti il consumatore deve tener presente che anche latticini come la mozzarella o il fiordilatte possono aver iniziato la lavorazione molte settimane prima ed aver percorso moltissimi chilometri dopo la prima lavorazione. Per far risorgere certi impasti, infatti, basta trasferire la cagliata congelata o refrigerata in acqua calda, aggiungere sale e, se necessario, un pizzico di acido citrico,

filare l’impasto ed infine raffreddare e confezionare. Il sistema è molto rapido, il latte fresco potrebbe anche non servire, ed i costi di produzione si abbassano notevolmente, ma anche la qualità del latticino decade. Un palato sensibile avverte che non ha il sapore tipico di fresco, il colore può tendere maggiormente al giallo, da non confondere con il giallognolo delle mozzarelle da latte fresco di mucca al pascolo in montagna, la struttura è meno succosa e, se si usa cagliata conservata da molto tempo, la mozzarella ha più il sapore del formaggio che non di latte fresco. Sull’etichetta sarebbe corretto magari indicare il termine “cagliata” tra gli ingredienti, ma, poiché la legge non obbliga a farlo, raramente questa parola compare in etichetta. Al consumatore, conclude Coldiretti Molise, per il momento ed in attesa di una legge che finalmente obblighi, anche per formaggi e latticini, all’indicazione in etichetta della provenienza del latte utilizzato, non resta che affinare conoscenze e palato, magari consultando il sapore vero presso i piccoli caseifici delle aziende agricole, dove si sente il muggito delle vacche nella stalla poco distante, o presso gli stand di Campagna Amica.

Coldiretti Molise


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