Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 91 - marTedì 21 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Minmmo Catano
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mimmo Catano. Il giovane campobassano è riuscito nel suo intento di rendere speciale e unica l'elaborazione fatta della Fiat 500 nella manifestazione Special Car. Il giovane ha dato prova delle sue qualità di elaborazione riuscendo a sfornare un risultato che ha avuto il plauso dei tanti appassionati del mondo dell'elaborazione auto. Bellissimo, infatti, è riuscito l'intervento sulla sua 500.
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Possibile che il presidente della Giunta regionale non si sia accorto delle dimissioni da amministratore delegato di Molise Dati di Mauro Belviso? Che non abbia pensato che a seguito di tali dimissioni sarebbe stato impossibile pagare lo stipendio ai dipendenti? Possibile? E' pur vero che ha praticamente chiuso tutto, ma la Molise Dati è ancora in piedi e in attesa della Consortile bisognava pensare a pagare gli stipendi.
La confusione della Regione su Molise Dati
L’inerzia politica lascia senza stipendio i dipendenti SERVIZIO A PAGINA 3
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
21 aprile 2015
Annunciati 14 milioni di euro al Molise per gli ammortizzatori sociali (ma sono del 2014)
ALLELUIA! Si contano a miglia i lavoratori collocati in mobilità e a migliaia i lavoratori interessati alla procedura della Cassa integrazione. Ultimi dati by - Petraroia. Sbandierati con scarsa preoccupazione in quanto “coperti” dagli annunciati 14 milioni di euro assegnati al Molise per gli ammortizzatori sociali. Quando c’è attendere ancora per avere dati relativi all’occupazione? Che sembra sia un vocabolo uscito definitivamente dalle prospettive regionali. Previsioni quindi amare per chi il lavoro lo ha perso, lo sta perdendo e lo perderà, e per i giovani che ne vanno in cerca. E, come diciamo, dalla Regione Molise si provano soddisfazione e compiacimento ogni qualvolta può essere annunciata l’applicazione in deroga degli ammortizzatori sociali di cui ormai si avvalgono al governo centrale e nelle Regioni per reggere all’urto della precarietà. Il
Molise, d’altronde, ha sempre vissuto di assistenza, ritenendola una componente stabile della sua condizione socio-economica al punto che l’assessore che meglio la pratica e l’assicura è come se mettesse
CAMPOBASSO. “L’ennesima strage di migranti nel Mediterraneo mette drammaticamente a nudo i limiti delle politiche comunitarie in tema di asilo e immigrazione. Basta col cordoglio ipocrita dopo ogni tragedia: o l’Europa decide di agire in maniera efficiente per far fronte seriamente al problema, o rischia di implodere sotto il peso delle proprie responsabilità. Una cosa è certa: non è più pensabile continuare sulla strada dell’indifferenza e della gestione nazionale di problemi che riguardano, invece, l’intero continente”. Commenta così Aldo Patriciello, eurodeputato forzista del Ppe e membro della Commissione Industria, i tragici avvenimenti verificatisi nella notte tra sabato e domenica, a largo delle coste della Libia, che hanno provocato la morte di oltre 900 persone. “C’è bisogno – spiega Patriciello - di dar seguito alla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel dicembre scorso, con cui si è chiesto con forza agli Stati membri di compiere ogni sforzo necessario, in tema di immigrazione e asilo, per evitare ulteriori perdite di vite umane. Non possiamo immaginare che alcuni Paesi, Italia in primis, affrontino da soli si-
L’INTERVENTO di Costanzo Della Porta* Dopo l’ennesima tragedia del mare, alcuni spunti di riflessione credo siano opportuni. Intanto possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che si tratti di una tragedia annunciata e se la strategia politica non cambierà nell’immediatezza, molto probabilmente ce ne saranno altre. Mare Nostrum prima e Triton oggi hanno dimostrato la inadeguatezza delle misure di controllo delle frontiere e persino di soccorso, posto che dall’inizio dell’anno sono morte per annegamento circa 2000 persone. L’Italia è stata lasciata sola ad affrontare un problema così serio, mentre l’Europa si gira dall’altra parte e bussa a denari solo quando pretende che il nostro Paese faccia il suo
in cassaforte una buona dose di consenso elettorale. E mai che gli venga chiesto di rimuovere questa condizione per fare largo allo sviluppo, alla crescita e all’occupazione. I soldi che verranno dalla
ripartizione dei fondi nazionali relativi alla copertura degli ammortizzatori, riguardano il 2014. Arretrati, dunque. Attesi per mesi dalle miglia di lavoratori in mobilità e dai cassaintegrati. Per il 2015
– fa sapere Petraroia ai suoi “assistiti” - il Decreto di assegnazione è in via di predisposizione, “stante il giusto appostamento delle risorse necessarie nel Bilancio dello Stato per l’annualità corrente”. “Giusto appostamento”, dice l’assessore, quasi fosse giusta la condizione sociale di coloro cui quei fondi, peraltro costantemente in ritardo, andranno assegnati. Nelle pieghe delle “buone novelle” c’è soddisfazione, condivisa dalla Regione Lazio che in parte ha lo stesso problema da risolvere, dello sblocco da parte del ministero della Cassa per i mesi di luglio ed agosto 2014 in favore dei dipendenti di Esattorie. Altri assistiti, ai quali non viene prefigurata soluzione diversa, pur avendone assunte talune che parevano utilmente praticabili. Volontà Politica? Indubbiamente. Ma anche, e soprattutto, incapacità amministrativa e programmatica.
“Migranti, l’Unione europea riveda le politiche in materia di asilo” L’europarlamentare Aldo Patriciello ha presentato una propria proposta
tuazioni di grave emergenza umanitaria, specie in un momento di profonda crisi
economica quale quello che stiamo attraversando. La drammaticità degli eventi –
aggiunge l’europarlamentare azzurro - ha oramai assunto proporzioni tali da richiedere un cambio di rotta immediato. Soltanto negli ultimi mesi sono oltre 3.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo. Numeri impressionanti che danno la misura della gravità e della complessità di un problema che oramai non è solo economico e politico, ma anche e soprattutto morale e umanitario. Ritengo concluso, quindi, il tempo delle parole e delle sterili dichiarazioni d’intenti. È necessario – conclude Patriciello - agire con rapidità e senso di responsabilità, a partire da tre modifiche fondamentali del Regolamento di Dublino: la creazione di uno status comune europeo di rifugiato, l’istituzione di un’Agenzia europea per l’asilo e l’immigrazione, la messa a punto di un sistema europeo di accoglienza che superi il criterio esclusivo del Paese di prima accoglienza”.
La tragedia in mare era annunciata L’Italia è stata lasciata sola dovere per finanziare le istituzioni europee. Ma quali istituzioni? L’Europa della banche e dell’alta finanza è un’Europa che non ci piace, che mette al primo posto il denaro, infischiandosene dei veri problemi, ivi compreso quello dell’immigrazione incontrollata. Il ministro Alfano ed il premier Renzi hanno fallito e dovrebbero andare a casa. Hanno fallito perché hanno dimostrato di essere degli scendiletto della Troika e di non avere a cuore il destino di questa povera gente, umiliando, di fatto, l’Italia agli occhi del mondo intero. Abbiamo manifestato pubblicamente sulla
questione, ci hanno additato di razzismo. I fatti dimostrano che avevamo ragione. Questa finta accoglienza, che maschera uno sporco giro di denaro, di cui è complice purtroppo con le sue errate prese di posizione, anche se indirettamente, la Chiesa cattolica, produce solo morti, per consentire al sistema cooperativo appositamente creato di lucrare sulle disgrazie. Abbiamo suggerito e continueremo a farlo di aiutare i popoli che soffrono sul loro territorio: oggi spendiamo risorse senza alcun risultato positivo, quando potremmo impiegarle per costruire ospedali, scuole, fabbriche direttamente in
quelle zone martoriate; potremmo aiutare quei governi nell’addestramento delle forze dell’ordine e dei corpi militari, mettendo a disposizione le nostre competenze di settore; potremmo, infine, insegnare loro a rendere produttive le loro terre. In questo modo impiegheremmo risorse per aiutare veramente quei popoli; oggi, purtroppo, sperperiamo il pubblico denaro per creare solo morte e disperazione. *Portavoce Provinciale di Fratelli d’Italia – A.N.
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3 20 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Stateci voi tre mesi senza stipendio
I signori assessori non rimpiazzano il consiglio d’amministrazione dimissionario di Molise Dati e i dipendenti da tre mesi non vengono pagati. Sarebbe bellissimo poter fare lo stesso con loro... Probabilmente l’unico modo per avere una classe dirigente realmente calata nella reatà, sarebbe quello di calacela brevi manu, la classe dirigente, nella realtà. Far provare loro quello che i loro amministrati provano ormai quotidianamente, in questo frangente di crisi che sembra non voler finire mai. Come stare tre mesi senza prendere lo stipendio, per esempio, rincorrendo la vita sempre mezzo metro indietro - dovendo inghiottire soffocanti bocconi di ansia e frustrazione. Come sta capitando ai dipendenti di Molise Dati. Fra pochi giorni, infatti, saranno ben tre le mensilità saltate per questi uomini e donne. E ci tocca accomunare, per una volta, i dirigenti dai mega stipendi (che speriamo siano stati abbastanza furbi, e non abbiamo motivi per credere che non sia così, da mettere da parte un gruzzoletto per affrontare i fortunali del destino) alla “generazione mille euro”(che speriamo abbiano tutti
una familgia cui rivolgersi, come ammortizzatore sociale parallelo, altrimenti è dramma esistenziale). Le dimissioni del consiglio di amministrazione di Molise Dati, avvenuto nei primi giorni del corrente mese di
aprile, ha praticamente congelato l’ordinaria attività amministrativa di gestione della società, compreso, ovviamente, il pagamento degli stipendi. Non abbiamo nessun elemento per giudicare queste
dimissioni come strumentali o come messaggio recapitato a coloro che lo possanno intendere, ma lascia di stucco il fatto che le alte sfere della Regione non abbiano pensato a colmare questo vuoto amministrativo,
procedendo alla nomina di un commissario o di un nuovo consiglio di amministrazione, in grado di non lasciare tra color che son sospesi decine di dipendenti e relative famiglie. L’unica maniera per poter far capire a costoro la gravità di questa mancanza sarebbe una semplice e brutale legge del contrappasso: lasciarli tutti (giunta, consiglio, dirigenti regionali) tre mesi senza stipendio, in modo che possano rendersi conto dell’effetto che fa. Un sogno ad occhi aperti, ce ne rendiamo conto. Purtroppo ognuno ha la classe dirigente che si merita e non possiamo che biasimare noi stessi per aver permesso che una piccolissima realtà piena di risorse come questo nostro Molise, fosse amministrato, da sempre, con sporadiche, rarissime eccezioni, da una classe dirigente senza attenaunti. Di una pochezza difficilmente riscontrabile altrove, nello spazio e nel tempo.
Ottantaquattro tecnici precari a confronto col governatore Frattura ed i sindacati L’ennesima tela di Penelope s’intreccerà domani mattina, a partire dalle 11.30, sugli instancabili telai della giunta regionale. Toccherà agli ottantaquattro lavoratori precari della protezione civile, insieme all’ineffabile governatore Paolo Frattura e alle organizzazioni sindacali, iniziare a tessere questa nuova tela di parole, promesse, rassicurazioni, rinvii che, intrecciata di giorno, verrà disfatta di notte. Nell’attesa del ritorno dell’eroe (chissà chi, chissà quando), salvatore della natìa Regione, insidiata da rozzi Proci. Pur non potendo prevedere il futuro e sperando sempre nella positiva risoluzione della vicenda non ci possiamo certo nascondere diverse anomalie che non fanno certo sperare per il meglio. Innanzitutto la spropositata assunzione di 218 tecnici a seguito del concorsone indetto sotto la direzione dell’architetto Giarrusso, voluta per portare a termine le pratiche della ricostruzione postsisma (cosa ovviamente ancora ben lungi dal realizzarsi, altra tela di Penelope), decisamente l’origine del male; aggiungendo la disfida intercorsa tra lo stesso Giarrusso, che si battè in prima persona per la trasformazione della
Precari della protezione civile: stamattina presso la giunta regionale l’ennesima tela di Penelope
protezione civile regionale da servizio alle dipendenze della presidenza della giunta ad agenzia (passaggio amministrativo di sostanziale rilevanza) e il governatore Frattura, il quale, dopo aver perso in tribunale contro l’archi-
Innanzitutto una precisazione. Nell’articolo che è stato pubblicato il 12 aprile dal titolo “Un altro tocco d’anarchia regionale” firmato Dardo in cui si fa riferimento ad un contributo di 16 milioni e 470 mila euro dati all’ Associazione Città dell’Olio per l’acquisto di uno spazio espositivo del coordinamento molisano ad Expo 2015. Il contributo in questione è di 16 mila 470 euro e non 16 milioni di euro. Il nostro Dardo, aveva inteso mettere in evidenza l’improvvisazione della Regione, nel cogliere a caso richieste e proposte di partecipazione ad Expo 2015. “A meno di un mese dall’inaugurazione altri 16 mila euro per consentire all’Associazione nazionale (fondata peral-
tetto, comunque si toglierà a breve la soddisfazione di smantellare l’agenzia e riportare la protezione civile al rango di servizio. Proprio a seguito di questo passaggio, contenuto nel disegno di legge di riordino della spesa, allegato
alla delibera di approvazione del bilancio, calendarizzata per il 27 aprile prossimo in consiglio regionale, vediamo nubi grigie profilarsi all’orizzonte degli ottantaquattro tecnici precari. Nel disegno di legge è previ-
La Regione e i soldi a “Città dell’Olio” tro a Larino) di essere presente all’Expo 2015 di Milano dal 15 al 21 settembre all’interno della cascina Triulza. Ridondante e ripetitive le motivazioni (una sorta di copia e incolla in tutti gli atti relativi alla partecipazione molisana all’Expo) per affermare l’opportunità di questa iniziativa in favore dell’olio molisano, della sua biodiversità della sua possibilità di essere posto alla conoscenza e alla valutazione del mercato globale. Delle presenze e delle partecipazioni alla Mostra internazionale di Milano sono diverse le strutture regionali che finora se ne sono occupate. Tra
queste anche il Servizio di Gabinetto del presidente dalla Regione che, di fatto, è l’organo che ha istruito la richiesta della Città dell’Olio e ha proposto alla giunta di assegnare un contributo di 16mila e 470mila euro. Soldi che consentiranno alla rappresentanza molisana di essere alla cascina Triulza dal 15 al 21 settembre, nell’apposito padiglione espositivo, per la presentazione del prodotto olivicolo e “i multiformi paesaggi molisani che rappresentano una risorsa ambientale ed economica a volte poco conosciuta e poco sfruttata, che può favorire la crescita di una maggiore
consapevolezza dell’importanza del patrimonio olivicolo molisano, della ricchissima biodiversità che rappresenta e per la tutela dell’ambiente circostante, celebrando non solo il prodotto ma soprattutto <gli uomini e le donne dell’olio>, per comunicare che dietro l’olio di qualità molisano ci sono frantoiani e olivicoltori, che con fatica, passione e impegno quotidiano garantiscono il perpetuarsi della grande tradizione molisana dell’olio di oliva d’eccellenza”. Nessuna valutazione aprioristica può stabilire quale sarà l’efficacia di questa iniziativa, tenuto conto della durata e
sta infatti la costituzione di un’agenzia regionale per la ricostruzione post sisma, ente strumentale a carattere temporaneo, nella quale, a rigor di logica, dovrebbero essere trasferiti i tecnici attualmente in servizio presso la protezione civile e non quelli il cui contratto è giunto a fine corsa. Ma tenuto in debita considerazione il fatto che la logica da diverso tempo non ha più cittadinanza intorno alle cose della Regione Molise, siamo più che pronti a registrare rutilanti sorprese eventualmente in cantiere. Il tavolo di confronto è stato convocato martedì scorso, 14 aprile, in seguito all’incontro avuto da una delegazione di lavoratori, accompagnati dal Segretario Generale FP CGIL Susanna Pastorino e dal Coordinatore dei Precari CGIL Davide Vitiello, con l’Assessore Regionale Vittorino Facciolla. E noi saremo pazienti testimoni di questo confronto. Pazienti come Penelope.
del contesto in cui andrà a materializzarsi. Il documento istruttorio sotto questo aspetto analitico è del tutto carente, carente anche il parere del Tavolo tecnico composto dai direttori dell’Area Prima, dell’Area Seconda e dell’Area Terza della Direzione generale della Giunta regionale, e dal Direttore del Servizio Gabinetto del Presidente della Regione, con il supporto operativo della Fondazione Molise Cultura e della Società Sviluppo Italia Molise, cui è stata demandata l’individuazione di tutte le attività derivanti dalla partecipazione della Regione Molise alla manifestazione milanese. Un tocco di anarchia a volte non guasta”.
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4 21 aprile 2015
Gli Stati generali delle donne nel Molise: energia intellettuale, volontà operante e, soprattutto, determinazione
Poco gradita e molto criticata dal vicepresidente del Senato Valeria Fedeli l’assenza in giunta regionale di un assessore femmina. Riaperta la ferita nel fianco molle del Pd Le donne possono essere la giusta risorsa morale per arginare il decadimento dei valori, la rassegnazione e l’assuefazione che sta lentamente annichilendo la società civile Hanno avuto lo spazio necessario a Campobasso, per proporsi all’attenzione dei molisani con la presentazione degli Stati generali delle donne del Molise (presente il vice presidente del Senato Valeria Fedeli), e a Isernia con il presidente dell’Associazione nazionale donne Rom, Saska Javanovic, per discutere della strategia europea che mira all’inclusione e all’integrazione dei 180 mila Rom, Sinti e Camminanti, che vivono in Italia, a partire dai quattro pilastri fondamentali: la salute, la scuola, il lavoro e la casa. Due eventi in cui la componente femminile ha dimostrato energia intellettuale, volontà operante e, soprattutto, determinazione. A raggiungere obiettivi di parità che persegue da anni e ancora purtroppo non ha centrato appieno. Ad esempio, la Fedeli ha poco gradito e molto criticato che nella giunta regionale non ci sia una rappresentante femminile. Riaprendo così un ferita nel fianco molle del Pd che, nonostante abbia per segretario regionale una donna, nel comporre la giunta di Palazzo Vitale ne ha escluso a priori la presenza. Con la Fedeli si sono esercitate in parecchie a mettere in risalto quali ancora sono le carenze nel portare ad un livello di parità i diritti e i doveri delle donne rispetto ai diritti e ai doveri degli uomini. Un pervicace ma-
di Angiolina Fusco Perrella - Michele Iorio - Giuseppe Sabusco
schilismo ammantato di ipocrisia continua a serpeggiare nelle istituzioni e nei partiti, la qualcosa obbliga le donne a tenere aperto il capitolo della contestazione e quello di arrivare finalmente alla meta di vedere un Molise aperto, democratico, partecipato e, possibilmente, governato da donne. Con il pervicace maschilismo, però, è emersa anche la tendenza femminile al cinguettio con gli uomini e le organizzazioni del potere. Comunque gli Stati generali sono un passo avanti non tanto nelle rivendicazioni, quanto nella dimostrazione che l’apparato femminile è ben solido e determinato, sicuramente più energico di quello maschile
che nel Molise del Terzo millennio si sta dimostrando disastrosamente imbelle. Se saranno consequenziali, e non si accontenteranno di aver fatto vedere quanto valgono e quanto potrebbero valere, le donne possono essere la giusta risorsa morale per arginare il decadimento dei valori, la rassegnazione e l’assuefazione che sta lentamente annichilendo la società civile. Altra forte energia, e adrenalina, anche a Isernia con la questione Rom. Incontro e discussione con la Javanovic sul sostegno alla proposta di legge di riconoscimento della cultura dell’etnia Rom. In campo nazionale la faccenda si sta sviluppando su più diramazioni
politiche e culturali, fino al limite dello scontro più che dell’incontro. Nel Molise la stessa faccenda ha ben altra natura e condizione nelle realtà Rom di Isernia, Campobasso, Termoli, Santa Croce di Magliano e Venafro, sebbene non ancora sufficientemente definite secondo gli indirizzi prevalenti. L’assessore alle Politiche sociali Petraroia ha detto opportunamente dei progetti di inclusione sociale avviati dalla Regione Molise che dal 26 luglio 2013 ha aderito al Tavolo di coordinamento aperto presso il ministero del Lavoro per accedere ai finanziamenti specifici europei del Programma operativo nazionale 2014-2020. Sicché – è stato auspicato – che Isernia “con il dinamismo delle associazioni già costituite e con la competenza della stilista Concetta Sarachella, vicepresidente nazionale delle donne Rom, possa assumere il ruolo di comune capofila progettando percorsi di inclusione ed integrazione per salvaguardare la propria cultura di origine all’interno di una strategia che riconosca diritti, opportunità e dignità alle popolazioni Rom di Termoli, Santa Croce di Magliano, Campobasso, Isernia e Venafro”. Per quanto dice la storia sociale del Molise, le comunità Rom esercitano diritti, hanno opportunità e soprattutto dignità. Dardo
La Regione Molise ha dimenticato la riforma delle Province: è un disastro
La discussione avviata in questi giorni nell’ambito della legge di stabilità regionale, delle disposizioni collegate e del bilancio di previsione per il 2015 è profondamente attinente alla questione, ancora irrisolta, delle Province, oramai sempre più in difficoltà soprattutto dal punto di vista finanziario. Le chiediamo, Presidente Frattura, a che punto è il riordino delle Province che avrebbe dovuto definire la normativa regionale volta a ridisegnare l’assetto delle funzioni in adempimento della legge Delrio? Come affermato dal Presidente della Provincia di Campobasso De Matteis, e come da noi condiviso, la somma di € 690.000,00 prevista nel bilancio 2015 e trasferita alle province per il riordino istituzionale è insufficiente, quasi irrisoria, e mette le province, in particolar modo quella di Campobasso, a rischio dissesto se non vengono previste ulteriori risorse. Se, come sembra, la Regione vuole riprendersi tutte le funzioni delegate, perché nel bilancio di previsione che ci apprestiamo a discutere in Consiglio regionale non sono stati previsti i fondi necessari a garantire anche il trasferimento del personale? Inoltre, Presidente Frattura, le chiediamo quali azioni sta portando avanti in concreto l’Osservatorio sulla finanza territoriale della Regione Molise? Perché finora non ha prodotto risultati? A che punto è l’elaborazione di quelle proposte idonee al riordino dell’apparato amministrativo? Ci auguriamo, per il benessere della collettività, che venga rispettato l’impegno: arrivare a fine giugno all’approvazione della legge di riordino; ribadiamo come la Regione, prio-
ritariamente, avrebbe già dovuto definire il chi fa cosa come responsabile definizione di ruoli e funzioni, come pure attribuire risorse economiche in primis alle Province per le deleghe regionali di corrente gestione così centrando gli obiettivi di certezza dei diritti e garanzia dei servizi ai cittadini, non ultima la salvaguardia dei livelli occupazionali. Tutto ciò, se fatto, avrebbe centrato il sistema economico del territorio molisano. Invece no! A noi il dovere di domandare perché tutto questo non sia stato voluto e fatto. Se da un lato, per quanto riguarda il personale, proprio in questi giorni è arrivata la bozza del decreto sulla mobilità dei dipendenti pubblici, atto fondamentale per definire il passaggio dei lavoratori in esu-
bero dalle province nelle altre amministrazioni pubbliche, grazie a specifiche tabelle di equiparazione, dall’altro le chiediamo: come mai ancora non è stato ancora definito il riordino delle funzioni provinciali non fondamentali soppresse dallo Stato per le quali c’è il dovere regionale di garantirle attraverso una nuova stagione di deleghe regionali di funzioni, capace di fare sistema e sviluppo del territorio anche pensando in termini di aree vaste a valenza provinciale tenendo così conto dell’esperienza di struttura e di gestione già presenti? La Provincia di Campobasso ha onorato nel termine previsto del 28 febbraio scorso l’obbligo di riduzione della spesa del personale, ed è passato da 10 milioni 500mila euro a 5 milioni 350mila euro così coprendo la pianificazione della gestione delle funzioni fondamentali assegnate dalla Delrio, e la stessa prassi è stata portata a termine anche dalla Provincia di Isernia. Perché invece la Regione non ha concluso la pianificazione delle competenze assorbite dal riordino delle fun ioni? Tanti interrogativi e rispettive sollecitazioni che necessitano di risposte concrete da parte di questo Governo regionale, perché non è più procrastinabile la risoluzione di questo tema, pena la paralisi organizzativa e amministrativa delle Province”.
Anna Paola Sabatini nuovo dirigente Ufficio scolastico regionale del Molise
CAMPOBASSO. Anna Paola Sabatini, trentasei anni di Vasto, è il nuovo Dirigente Scolastico Regionale dell’Ufficio Scolastico per il Molise. Preside dell’Istituto comprensivo “Salvo D’Acquisto” a San Salvo di Chieti, la Sabatini è tra i primi più giovani dirigenti scolastici d’Italia. Partecipa alle attività del MIUR per EXPO 2015 nel Comitato tecnico scientifico per l’educazione alimentare scolastica e collabora con l’USR Abruzzo sui temi del rapporto scuola-lavoro. Oltre ad essere Consigliere d’Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, la dirigente teatina è stata anche docente presso l’Università degli studi di Chieti e presso la stessa ha ricoperto anche il ruolo di Consigliere di Amministrazione. Dopo un iter accademico che si è declinato in più percorsi universitari e post universitari orientati allo studio dei processi di istruzione e formazione sia da un punto di vista pedagogico che giuridico organizzativo, Anna Paola Sabatini è anche l’autrice di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche inerenti le politiche scolastiche. Da sempre è impegnata in attività e progetti che hanno ricevuto per l’innovatività dell’approccio autorevoli riconoscimenti a livello nazionale in particolare sul rapporto tra giovani e istituzioni e sull’orientamento scolastico. Nella sua attività dirigenziale ha evidenziato con rilevanza e ulteriormente accresciuto, grazie alla marcata vocazione industriale del territorio di lavoro, quella che è una significativa sensibilità che da sempre la caratterizza nell’attenzione al rilevante problema del rapporto scuola lavoro; inclinazione sviluppata negli studi sull’accostamento precoce degli studenti alle realtà produttive e approfondita attraverso numerose attività e iniziative con le parti sociali.
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5 21 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Individuazione e compilazione dei beni patrimoniali
La Regione revoca una gara pubblica da 13 milioni ed apre all’Agenzia del Demanio Uno slalom tra sentenze del Tar, delle Corti d’Appello e impugnazioni, opportunamente ricondotto a tutelare l’interesse pubblico Quando vuole o, forse, quando può, la burocrazia riesce ad essere tempestiva ed efficace, ed anche determinata nelle sue valutazioni. Come nel caso che ci apprestiamo a dire. In cui, appunto, la burocrazia regionale, chiamata a concludere un procedimento amministrativo avviato il 4 febbraio scorso, è riuscita a chiuderlo definitivamente ai primi d’aprile. Tutto ciò ha consentito alla Regione Molise di revocare un bando di gara indetto e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea il 18 maggio 2012, per la definizione di un accordo quadro preordinato all’acquisizione della consistenza del patrimonio immobiliare della Regione e dei singoli Enti territoriali, ancorché propedeutico alla loro valorizzazione. Revocata, quindi, una gara importante, oltre che necessaria per avere conto, dettagliatamente, di ciò che la Regione possiede, e con essa i singoli Enti territoriali di riferimento. La revoca è stata debitamente notificata ai soggetti cointeressati: l’Efm srl e Exitone Spa. Che per ragioni diverse vantavano il diritto di aggiudicarsi la gara e l’accesso al consistente importo a base d’asta, pari a ben 13 milioni di euro, Iva
TERMOLI. Ancora un documento sullo Zuccherificio del Molise e con toni sempre meno concilianti da parte della Rsu dello stabilimento di Termoli. “Per quanto riguarda la scelta sulla strada della verità e delle informazioni costanti intraprese dalla politica è bene precisare, a onor del vero, che è stata “ la strada della verità e delle informazioni delle loro scelte” che noi abbiamo sempre contestato con diversi presidi e con molte riunioni con tutti i capigruppo al consiglio regionale già da ottobre. Tutte le iniziative che abbiamo intrapreso in quel periodo avevano lo scopo di far avviare le semine autunnali, pena la fermata di una intera filiera. In risposta alle nostre sollecitazioni abbiamo sempre avuto le dichiarazioni di fare una minicampagna per conservare le quote zucchero e mettere in sicurezza i lavoratori, scelta mai condivisa da noi.Per la perdita di esercizio di 7/8 milioni di euro che si sarebbero avute per fare una campagna intera, messe in evidenza per acquisire solamente gli applausi di qualcuno, vanno evidenziate per onestà anche le spese per tenere la fabbrica ferma così da poter fare un confronto che sicuramente può portare alla riflessione complessiva. Se le parti sociali non
esclusa. Chi aveva deciso di ricorrere all’esterno per redigere l’elenco dei beni posseduti dalla Regione, non aveva badato a spese. Ma i tempi sono radicalmente cambiati: ora vige ed impera la razionalizzazione della spesa pubblica, per cui riuscire ad eludere un impegno di quella fatta (13 milioni di euro) equivale ad una scelta apprezzabile. Anche perché, revocando la gara, non è stata dispersa la possibilità di rile-
vare e catalogare i beni immobili regionali. Sarà infatti l’Agenzia del Demanio a svolgere le attività connesse al riordino, alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, in un ottica di contenimento e di maggiore efficienza della spesa, cosa, questa, sempre più sollecitata dal Governo centrale. Il passaggio dalle ditte private all’Agenzia del Demanio (ente pubblico economico che, per statuto, include tra i suoi
compiti istituzionali anche i servizi relativi alla formulazione dei beni patrimoniali regionali), peraltro a condizioni economiche vantaggiose, va letto con la dovuta attenzione e considerato un gesto amministrativo coraggioso. In sostanza, è accaduto che la Pubblica amministrazione, nell’ambito delle potestà di cui è titolare, ha esercitato, con determinazione, la facoltà di non avvalersi della gara espletata, e di revocare gli atti che
l’avevano generata. Uno slalom effettuato tra sentenze del Tar, delle Corti d’Appello e impugnazioni, saggiamente ricondotto a tutelare l’interesse pubblico, senza peraltro disattendere il fine prefissato. Ovvero, arrivare finalmente, e rapidamente, possibilmente, a conoscere dettagliatamente quali sono i beni patrimoniali, quali i beni demaniali della Regione e quali i beni degli Enti territoriali ad essa collegati, per impostare una seria politica di valorizzazione per un verso, e dall’altro, un’altrettanta opportuna riduzione della spesa. Un piano di alienazione ad esempio, unito ad un piano di accorpamento degli uffici e delle funzioni, potrebbe valere decine e decine di milioni di euro di risparmio. E’ tempo ormai che nella realtà molisana (pubblica e privata) entri di prepotenza il concetto di risparmio energetico. Lo impongono drasticamente alcuni decreti legislativi che hanno recepito le direttive europee in materia energetica; lo impone l’Europa; lo esige un diverso e corretto metodo di gestire il bene collettivo. Durerà? Dardo
“Zuccherificio muore, i venditori di fumo la smettano con l’aria fritta” Le Rsu tornano a denunciare la passività della Regione Molise e dell’assessore Facciolla sono state prese in considerazione allora sei mesi di andata e ritorno al Ministero che cosa hanno prodotto? Con chi sono stati concordati e sottoscritti gli accordi da ottobre ? Che fine ha fatto il famoso Piano B e con chi è stata organizzata e pianificata la micro campagna? Forse per conservare le quote si sono dimenticati di seminare e pianificarla. Dopo la palese inversione ad U del Piano B del 30 Marzo con quali risorse si pensa di fare la micro campagna se l’Amministratore Delegato Dott. Cianciosi non può muovere un centesimo? La Srl senza produrre accumula passivi per 400mila euro al mese e ci vorranno oltre 4,5 milioni di euro per fare la cosiddetta micro campagna. Nel frattempo ci sono 79 dipendenti che per fortuna ancora oggi percepiscono la CIGO con un costo totale da novembre ad ora di 500mila euro, che avrebbero voluto continuare a lavorare e produrre, a differenza di aspettare e fare le larve della società. La Regione,quindi, non poteva fare la vera campagna per rimetterci 7 o 8
milioni di euro ma nel frattempo sono stati e si continuano a produrre comunque passivi ricorrendo anche alla CIGO per i dipendenti. Ma questi sono soldi del presidente degli Stati Uniti o dei nostri contribuenti Molisani? I debiti pregressi chi li garantisce ? Forse il fallimento ? La politica si doveva chiedere quanto costava tenere la fabbrica ferma e tutti i dipendenti
abbandonati. Incoscienti i vertici regionali nel far andare via l’ AU della Spa senza rinnovarlo. Mai come ora è indispensabile per la trattativa fra Srl e Spa onde evitare il licenziamento dei 79 dipendenti. Quali garanzie poteva dare la Regione ai lavoratori e alla filiera dopo che ha abbandonato al loro destino i bieticoltori senza saldare le loro spettanze, i lavoratori sta-
bili in cassa integrazione, gli avventizi al macero e gli stagionali al libro dei ricordi. In tutto questo contesto tutti sono stati lasciati al loro destino e la politica continua a riscuotere super stipendi anche quando non produce e fa errori. Dopo due mesi di cassa si doveva rientrare al lavoro, il primo di febbraio dovevano rientrare tutti. Oggi è 19 aprile ed è tutto in alto mare mentre la gente non sa come portare ristoro alla famiglia. A pancia piena si fa fatica a capire chi è a digiuno. Mentre i sindacati e operai sono rimasti da soli la politica continua a buttare benzina in un pagliaio vuoto. La rimanente politica, invece, è attaccata alla poltrona senza esprimere alcun giudizio. Da Questo momento in poi la Rsu non risponderà più a chiacchiericci pre elettorali o ai venditori di fumo, ma si concentrerà nella salvaguardia dei posti di lavoro e dell’intera filiera, laddove è ancora possibile fare, visto il periodo e le condizioni che ci impongono scelte già decise da altri. Tutto il resto è aria fritta”.
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Tutto quello che gli altri non dicono
Campobasso
21 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
L e complicazioni economiche e familiari hanno costretto G.M. a reagire così
Volano suppellettili in Via Romagna e con essi anche problemi esistenziali Ha provveduto una “saggia” pattuglia della Polizia a compiere un gesto di comprensione umana Domenica pomeriggio in Via Romagna, a Campobasso. Volano suppellettili da un balcone che si infrangono sul selciato. Con gli oggetti volano giù anche i problemi esistenziali di G.M. Da poco superato i 60 anni, sette figli, e una dolorosa separazione in atto. La solitudine – dirà alla pattuglia delle Polizia di Stato accorsa per capire cosa fosse successo – lo aveva assalito e avvilito. Il ripasso veloce della propria vita racchiuso in un moto di ribellione soprattutto verso se stesso, quindi verso coloro che egli ritiene gli facciano del male lasciandolo solo. Lui che ama la “compagnia”, che con sette figli non pensava mai di finire nelle spire della solitudine, aggravata, come ha detto agli agenti
della pattuglia, dal rammarico della separazione in atto, che egli considera ingiusta e pesante da reggere sul piano economico (pensionato e con la salute malferma) e degli affetti, essendo ancora fortemente legato alla madre dei suoi figli. Che però, stando al giudizio del magistrato pare debba prevalere nei suoi confronti, avendo considerato il giudice la impossibilità a continuare la convivenza, la soluzione più idonea. La legge, però, non tiene conto della singolarità, della personalità, delle circostanze che muovono la voglia del distacco. Non ne tiene conto. Una soluzione che per G.M. equivale ad un’amara e insopportabile sconfitta, lui che di sconfitte nella vita non ha
mai subite, avendo saputo sempre e comunque reagire positivamente ai capricci della sorte. Vorrebbe poter reagire positivamente anche questa volta. La separazione: una ipotesi indigeribile, soprattutto in una fase della vita in cui si vogliono raccogliere i frutti dei sacrifici (tanti) fatti per tenere in piedi la famiglia e gli affetti. Il tempo, a quanto pare, ha usurato entrambi. Per cui una domenica di primavera, in Via Romagna, nelle prime ore di un pomeriggio volano oggetti dal balcone che s’infrangono sul selciato. E una saggia pattuglia della Polizia disposta a compiere un gesto di comprensione umana. Un trancio di vita vissuta. Con non pochi rammarichi e rimpianti.
Samarcanda a Campobasso Evento internazionale dal titolo Da Samarcanda a Campobasso. Giornata dell’Uzbekistan in Italia stamattina, e per l’intera giornata di oggi, all’università del Molise promossa dall’Ateneo molisano e dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia, il Consolato della Repubblica dell’Uzbekistan per la Campania e il Molise, la partecipazione del-
l’Università di Foggia, e il patrocinio della rivista Politica.eu. L’evento verrà svolto con una tavola rotonda (ore 9.30) presso la sala “E. Fermi” della Biblioteca di Ateneo, introdotta dagli indirizzi di saluto del rettore Gianmaria Palmieri e dell’ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Ravshan Usmanov, per proseguire poi con una degustazione di cucina tradizionale uzbeka presso il II Edificio polifunzionale dell’UniMol, dove avrà luogo un’esibizione mu-
sicale di artisti provenienti dal Paese orientale. Ultimo appuntamento della giornata la visita alla mostra fotografica sulle principali città dello Stato Uzbeko allestita negli spazi espositivi dell’Aratro al secondo edificio polifunzionale (secondo piano) di Via De Sanctis, curata da Lorenzo Canova, docente di Storia dell’arte dell’Ateneo del Molise. La Repubblica dell’Uzbekistan, è lo Stato più popoloso di tutta l’Asia centrale e si caratterizza per una tradizione sto-
rico-culturale differente rispetto all’Europa, ma legata da secoli di commerci, contatti e incontri col mondo occidentale. La presenza di numerose etnie, così come l’originale fusione turco-persiana della sua cultura, ben visibile nelle lingue parlate e nelle tradizioni popolari, costituisce un case study di sicuro interesse per indagare la dimensione del multiculturalismo e della gestione della diversità nel contesto della globalizzazione. Sul piano giuridico, la Costitu-
zione di questo Paese si propone di recepire le istanze fondamentali del costituzionalismo moderno adattandole alle peculiarità locali e all’esigenza di consolidare l’unità nazionale di recente formazione. L’apertura agli investimenti stranieri e alla cooperazione internazionale, pur nella volontà di perseguire un proprio modello di sviluppo e di civiltà, rende infine l’Uzbekistan uno degli attori emergenti nell’Asia del ventunesimo secolo.
Francigena, due turisti d’eccezione Dopo Vinchiaturo si sono spostati a Jelsi per dirigersi a Monte Sant’Angelo finirsi, che firma le sue opere con il nome d’arte “ Charli “. Si tratta in realtà di un artista che lavora infaticabilmente tra pittura e scultura, con maestria e con i colori della natura che camminando incontra. Allievo di Silvio Ottaviani, tra gli ultimi pittori figurativi di paesaggio, a sua volta allievo di Sem Rossi, Charli chiaramente, per la sua passione da camminatore puro, è pittore en plein-air. Il suo impatto con il tratto Molisano è stato subito incredibile. Fascinoso, sconosciuto, incontaminato………… Reazione e relazione con un territorio da scoprire e subito da amare. Sosterà per la notte, a Vinchiaturo,
CAMPOBASSO. Che la Francigena nel Sud sia di interesse per i camminatori ed un volano per lo sviluppo e la conoscenza del territorio, non vi sono più dubbi. Finalmente il tratto Molisano, riconosciuto tra gli itinerari di interesse dal Consiglio d’Europa e che la Società Geografica Italiana ha ridisegnato con presentazione presso la sala del Campidoglio a Roma, vede il passaggio di camminatori di fama nazionale ed internazionale. Proprio il 20 aprile il tratto Molisano ha visto passare due dei camminatori più importanti del mondo dei camminatori, tra cui il pittore scultore Cialimbruschi Romano, l’ “ aspirante pittore “, come ama de-
NOTE E COLORI SGUARDI E SUONI Nel Castello di Capua a Gambatesa, domenica 26 aprile alle ore 17:00, prende il via il progetto artistico musicale Note e colori, sguardi e suoni promosso dalla Soprintendenza BSAE Molise congiuntamente al Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso e con il patrocinio delle Amministrazioni comunali di Gambatesa e di Venafro. La manifestazione è parte integrante del cartellone degli “EVENTI 2015” del Conservatorio, che quest’anno si articola in più di cento attività tra concerti, conferenze, mostre, portando nell’arco di sei mesi la propria presenza sul territorio molisano. Il ciclo di dieci concerti, in programma per tutte le domeniche fino al 28 giugno 2015, vedrà esibirsi nelle sale del Castello di Capua a Gambatesa e del Castello Pandone a Venafro i docenti e i giovani talenti del Conservatorio che faranno risuonare le antiche stanze di luoghi carichi della memoria storica e simbolo d’identità della gente molisana con il seguente calendario: 26 aprile – Castello di Capua Aldo Ferrantini – Angelo
Miele flauto e fisarmonica 3 maggio – Castello di Capua Rossella Sebastiano – Marco Musco chitarra e violino 10 maggio – Castello di Capua Fernando Lepri chitarra – Francesco Bossone fagotto Roberto Bongiovanni direttore Ensemble di archi del Conservatorio Perosi 17 maggio – Castello Pandone Rossella Sebastiano chitarra 24 maggio – Castello di Capua Concerto del Quintetto di Fiati “I Mordenti” 7 giugno – Castello Pandone Enzo Nini, Francesco Guaiana sassofono e chitarra 14 giugno – Castello di Capua “I legni nella musica da camera del 700” Aldo Ferrantini flauto – Giancarlo D’Abate flauto Lelio Di Tullio clarinetto – Maurizio Marino oboe Daniela Biasini, Stefano Morgione, Andrea Lumachi archi 14 giugno – Castello Pandone E. Branno, M. Branno, A. Cocchi, A. Santangelo, I. Fantone archi e fiati Luciano Branno clavicembalo 21 giugno – Castello di Capua Ensemble di Ottoni “Molise Brass” 28 giugno – Castello di Capua Ensemble di Percussioni Tutti i concerti a ingresso libero avranno inizio alle ore 17:00
ospite di Don Fabio per proseguire per Jelsi per arrivare a Monte Sant’Angelo e proseguire per Siponto. La Francigena può dare un senso ad un Molise pieno di risorse da far esplodere per una ricaduta piena di coriandoli che con i colori porteranno sicuramente, allegria, opportunità, folklore, accoglienza. Tutto questo in preparazione della giornata del pellegrino che si terrà l’8 agosto a Rionero Sannitico, Primo Comune Molisano che ha istituito tale giornata ed un presto arrivederci a Formello dove il 25 aprile si terrà il raduno nazionale delle Jolette, speciali carrozzine per la mobilità, con la presenza di centinaia di diversamente abili da tutta Italia.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono
21 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
L’intervento
Cattolica, si apre la stagione licenziamenti dopo Di Falco? di Carmine Vasile*
La nomina del nuovo Direttore Generale della Fondazione Giovanni Paolo II, al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro, è coincisa con il licenziamento del Direttore sanitario dott. Di Falco Carlo poiché lo stesso Direttore Generale ha assunto anche le funzioni di Direttore Sanitario. Se il tentativo di licenziare ben 45 infermieri non era riuscito al vecchio consiglio di amministrazione per via delle tutele previste delle normative vigenti, per la solidarietà economica espressa dai lavoratori e perché il sindacato aveva dimostrato, con studi rapportati al
manuale di accreditamento delle strutture sanitarie, che non esisteva alcun esubero di personale è riuscita l’impresa da parte del nuovo consiglio d’amministrazione il licenziamento in tronco di un dirigente di II livello con il ruolo di Direttore Sanitario. Senza voler entrare nel merito della decisione assunta, perché il professionista sicuramente saprà far valere i propri diritti, il sindacato è preoccupato perché queste decisioni potrebbero significare che la parte datoriale ha piena libertà di licenziare i dirigenti poco graditi. E questo inquieta non poco il sin-
dacato. Eppure la Fondazione Giovanni Paolo II è una struttura sanitaria privata accreditata dalla Regione Molise e per poter assolvere alle funzioni di cura e di assistenza necessità di finanziamenti pubblici, per questo non può non attenersi alle normative vigenti e non può permettersi di licenziare in tronco professionisti di provata esperienza, per giunta molisani, come ha fatto con il Direttore Sanitario, il dott. Carlo Di Falco. E’ compito della Regione Molise vigilare affinché queste iniziative non abbiano a ripe-
tersi con tanta facilità. Il ruolo del sindacato è quello di intervenire presso le istituzioni e presso l’attuale parte datoriale per evitare che in piena autonomia si continuano ad assumere decisioni di tale portata. *Segretario Regionale Fials Segreteria Nazionale Largo Angioli, 10 Brindisi tel. 0831 - 523429 Via dell’arte, 85 Roma tel. 06 - 35341726 Segreteria Regionale Via Ungaretti, 33 Campobasso tel. 0874 – 411989 cell.339 - 4060092
Lettera al Direttore
Noi Sentinelle a favore delle famiglie di Maria Di Maria Egregio Direttore, Sono una sentinella che sabato scorso ha preso parte alla veglia. Come risaputo è una manifestazione pacifica, in alcun modo offensiva di nessuno, e silenziosa che ha lo scopo di interrogare le coscienze su alcuni temi di stringente attualità e drammaticità: Vita, Famiglia, Libertà di espressione e di educazione dei figli, attualmente messe in pericolo dai progetti di legge in discussione in Parlamento. Un Parlamento che, pur avendo in alcuni casi una maggioranza numerica non rappresenta la maggioranza dei cittadini che su questi temi diventano sempre più sensibili ed attenti, anche grazie al coraggio delle Sentinelle in Piedi. Da oltre un anno si moltiplicano in ogni piazza d’Italia le veglie delle Sentinelle accompagnate da un crescendo di contromanifestazioni sempre più, queste sì, violente, sia nei toni che nelle maniere. Così è accaduto anche nella nostra città. La manifestazione delle Sentinelle è stata presa d’assalto dai ragazzi, evidentemente strumentalizzati da adulti che non hanno voluto (saputo?) “ metterci la faccia” e confrontarsi in maniera matura su temi, che sappiamo tutti benissimo essere molto delicati. Le Sentinelle non hanno in alcun modo attaccato o offeso nessuno, non negano a nessuno il dirittto di vivere come vuole la propria vita, anche nella sfera sessuale (ci mancherebbe altro!). Semplicemente hanno ribadito di credere in una famiglia stabile, che non si fonda sul sentimento- che oggi c’è e domani può non esserci- formata da un uomo e da una donna (figure necessarie per lo sviluppo armonioso dei figli, come dimostrano tutti gli studi scientifici “seri” e non condizionati dall’ideologia dominante), così come è ricono-
sciuta dalla nostra Costituzione che,vale forse la pena di ricordarlo (anche ai ragazzi dell’Uds, a tutti gli studenti ed ai loro educatori), non è stata scritta da cattolici oscurantisti e omofobi...ma da TUTTI i Padri Costituenti! La stessa Costituzione, che sembra sia tuttora in vigore, garantisce anche il diritto per ogni cittadino di avere libertà di opinione e di manifestarla.. Cosa che appunto io, come tutti coloro che erano lì in silenzio, in piedi e con un libro da leggere, abbiamo cercato di fare. Dico cercato, perché i bravi ragazzi che sono corsi a contromanifestare (parole loro) in realtà hanno cercato di impedircelo in ogni modo. E’ stata indubbiamente una grande prova di civiltà e di educazione, nonché di rispetto e tolleranza, invadere lo spazio di una manifestazione autorizzata, per gridare insulti gratuiti, mostrare cartelli e striscioni offensivi e provocatori..arrecare disturbo a persone inermi e pacifiche, talmente “intolleranti” da sopportare pazientemente in rigoroso silenzio persino che venissero molestati i loro bambini da parte di cotanti rispettosi individui che non si sono fatti scrupolo nemmeno di spaventare dei piccoli. Se questo è il grado di maturità civica degli studenti (e di coloro che li “agitano”) posso certamente affermare che la maturità di quelle bimbette alle quali è stato augurato di diventare lesbiche (non è una violenza questa? è questo il modo in cui “amano”i bambini?) e che pur spaventatesi hanno continuato a leggere in silenzio il loro libro- è infinitamente ed assolutamente maggiore! Così come si sono dimostrati maturi e responsabili i ragazzi presenti tre le Sentinelle; adolescenti che hanno saputo manifestare il loro pensiero prendendosi gli insulti dei loro coetanei (magari compagni di scuola e di altre attività)! Questi sì che sono veri anticonformisti!!
Il comunicato dell’Uds, dal quale peraltro si evince un livore che dovrebbe essere estraneo a ragazzini di 15-18 anni (sarà tutta farina del loro sacco?), dice tra l’altro: Grazie per averci dipinti come barbari, che altro non hanno saputo fare che ammassarsi, urlare e compiere “azioni di disturbo”. Io non so se e chi li abbia così definiti o se si definiscono essi stessi in tal modo;sorge il dubbio che forse in fondo sappiano di aver fatto un’azione non proprio edificante e pacifica. Vorrei dire infine agli studenti, come a tutti coloro che hanno davvero a cuore il rispetto e la tolleranza che questi modi non depongono a loro favore e che comunque in ogni caso stiano tranquilli: Le Sentinelle non si fanno mettere a sedere da nessuno, continueranno a stare in piedi per rivendicare la libertà di esprimere pacificamente e rispettosamente il loro pensiero e sapranno anche sopportare qualche “marachella”! In fondo tutti siamo passati per l’età delle passioni ideali; poi i tempo ci ha insegnato che possiamo vivere le nostre passioni e difendere i nostri ideali anche nel rispetto di chi la pensa in maniera differente! Vorrei concludere dicendo ai ragazzi “ Grazie perché ci avete comunque dimostrato che nella nostra apatica città c’è ancora chi è capace di appassionarsi a qualcosa”! Magari ora cercate di uscire dagli slogan ed informatevi seriamente sugli argomenti che intendete sostenere, forse scoprirete che le Sentinelle erano lì anche PER voi! Senza Ironia. Una sentinella
IL MONDO SOCIALE E DELLA CULTURA DICE CIAO A GIULIA D’AMBROSIO Di Massimo Dalla Torre E’ molto difficile dover commentare la scomparsa di una persona cara, specialmente se questa ha fatto con te un percorso di cultura e soprattutto di vita. Ci riferiamo a Giulia D’Ambrosio che, l’altro ieri si è alzata per rispondere alla chiamata cui prima o poi tutti dovremo rispondere. Con l’eleganza e la leggerezza che la contraddistingueva si è allontanata con il garbo, nel silenzio e nella signorilità che è stato il suo tratto. Impegnata socialmente e sotto certi aspetti politicamente, Giulia ha lasciato attoniti, smarriti tutti quelli che la conoscevano e che l’apprezzavano e amavano. Amica di sempre è stata per lungo tempo il punto di riferimento di chi, specialmente nel farraginoso mondo del commercio, non aveva la forza di poter esprimere il proprio pensiero, la propria voglia di esternare le cose che non andavano, fortunatamente Giulia era pronta a dargli una mano. Impegnata su molti fronti, è stata una compagna di viaggio splendida, ineguagliabile, in molti la piangono. Sorridente, discreta non ha mai fatto venire meno il suo appoggio perché aveva le doti giuste per farlo. Di lei abbiamo apprezzato il carattere, la perspicacia la voglia di fare e di vivere che ha saputo trasporre non solo nel suo lavoro, ma anche sulle tavole del palcoscenico, per anni è stata l’animus pugnandi del gruppo teatrale “le maschere nude amici del teatro Pirandelliano”, di cui per un breve periodo
ho avuto il piacere e l’onore di appartenere. Mai fuori luogo, con la parola giusta in ogni momento Giulia è stata, anzi è, perché per quelli che l’hanno amata, non è andata via ma si è solo allontanata, ha rappresentato il punto di riferimento che
dava le indicazioni giuste affinché si arrivasse all’obiettivo finale senza dover entrare in contrasto con nessuno, specialmente i suoi compagni anzi amici di viaggio. Dal vate siciliano Giulia ha saputo trarre la forza che ne ha fatto una persona speciale in cui molti di noi ci specchiavamo. Difficile, come dicevamo in apertura, non vederla più nel negozio prima di corso Vittorio Emanuele poi di Via Roma pronta ad accoglierti per scambiare quattro chiacchiere su quello che era il vivere la città. La quale ora più che mai ne ricorda l’umanità e il porgersi semplice senza orpelli. Con lei va via un pezzo di vita che sprona ancora di più ad andare avanti proprio come avrebbe voluto. Un pezzo di vita che ne ha fatto una protagonista indiscussa ma discreta, ci piace ribadirlo, che non lascia un vuoto, anzi da ulteriore forza a dar corpo alle idee che aveva e che per un destino beffardo si sono fermate in una sera di fine aprile, mese in cui si programmavano non solo gli spettacoli teatrali che avevano quale punto di partenza il teatro di Ferazzano, oggi del loto, ma le innumerevoli attività che la vedevano impegnata senza però mai dimenticare chi l’affiancava nel lungo e faticoso percorso della vita che si è interrotto e che non permetterà più di poterla apprezzare come donna, mamma, compagna…Ciao Giulia amica di sempre.
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Isernia
21 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Distretto Moda, ci punti anche la Regione” Confartigianato e Cisl incontreranno il presidente Frattura per fare il punto della situazione ISERNIA. In seguito alla firma del Protocollo d’Intesa, avvenuta lo scorso 20 marzo 2015 tra Confartigianato Molise e Cisl AbruzzoMolise per il rilancio del settore Moda nel territorio molisano, le due organizzazioni di rappresentanza incontreranno il Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, il prossimo 22 aprile alle ore 15.30. Le organizzazioni, nelle persone di Francesco Toci – Presidente Confartigianato Imprese Molise e Tonino Colozza – Segretario Sst Cisl Abruzzo-Molise, mosse dal comune obiettivo di risollevare l’economia locale e di garantire stabilità sociale, intendono coinvolgere tutti gli Enti Pubblici a partire dalla Regione Molise per sostenere l’attuazione del Protocollo con specifici interventi di politica settoriale. Scopo dell’incontro è quello di condividere il percorso da intraprendere
per lo sviluppo dell’imprenditoria artigiana di qualità e l’occupazione stabile dei lavoratori, Intervenendo con prestazioni a favore di imprese e lavoratori, ma anche per favorendo processi di innovazione e sviluppo, la formazione continua dei lavoratori, nonché l’assistenza sanitaria integrativa. “Le imprese artigiane che operano nel settore manifatturiero costituiscono il vero motore dell’economia italiana, e di quella molisana in particolare. Di questo ne siamo fermamente convinti – dichiara Francesco Toci, Presidente Confartigianato Imprese Molise – ma è giunto il momento che anche le istituzioni pubbliche raccolgano questa sfida e orientino prioritariamente a favore di questo settore i prossimi provvedimenti economici, anche valorizzando il sistema di relazioni sindacali”.
“La chiusura della piscina è grave” Le opposizioni chiedono un Consiglio comunale monotematico definendo la situazione “preoccupante” sono problemi”. Brasiello ha anche voluto mettere in chiaro alcuni aspetti riguardanti la gestione. “Il contratto con l’attuale gestore – ha dichiarato il sindaco – è scaduto e la legge ci impedisce di fare una proroga. Dunque, approfitteremo di questo lasso di tempo, necessario ad effettuare i lavori di adeguamento, per indire una gara d’appalto e affidare, nell’arco di quindici giorni, la gestione. Del resto, la stessa cosa è stata fatta anche per l’affidamento del cinema Otto e Mezzo. Una cosa è certa – ha puntualizzato ancora il primo cittadino – chiunque sarà il gestore, la piscina a settembre riaprirà”. Ma settembre è passato, ormai, da tempo. Per questo le opposizioni hanno chiesto l’indizione di un Consiglio comunale monotematico.
ISERNIA. Un Consiglio comunale monotematico sulla mancata riapertura della piscina comunale di Isernia viene chiesto dai gruppi consiliari di opposizione. La piscina comunale di Isernia è chiusa dal dodici luglio per lavori di manutenzione. Una chiusura che veniva vista già come negativa sul destino della struttura e sui tempi di riapertura della stessa. Tanto che molti cittadini chiesero spiegazioni anche tramite Facebook al sindaco Brasiello ed è stata avviata anche una raccolta di firma per chiedere all’amministrazione di intervenire per non chiudere l’impianto. Così, ebbe a dichiarare il sindaco Brasiello: “La piscina comunale chiude, come è avvenuto tutti gli anni, per lavori di manutenzione. Ma posso assicurare che a metà settembre riaprirà. Non ci
LA DIOCESI DI ISERNIA-VENAFRO IN UDIENZA SPECIALE DA PAPA FRANCESCO Si terrà il 2 maggio in Aula “Paolo VI” in Vaticano l’esclusivo incontro col Santo Padre Dopo la grande emozione vissuta poco meno di un anno fa in occasione della storica visita di Papa Francesco ad Isernia del 5 luglio scorso, la diocesi di Isernia-Venafro si prepara a rivivere un altro evento di grazia straordinario con il Santo Padre. Già nel mese di febbraio il vescovo Camillo aveva dato il lieto annuncio a tutta la diocesi. Il papa concede in maniera esclusiva alla nostra diocesiun’Udienza Speciale in ringraziamento dell’invito fattogli nella città pentrain occasione della sua visita in Molise. Il 2 maggio 2015 Sua Santità riceverà i fedeli di Isernia-Venafro in un’udienza speciale, riservata solo alla nostra diocesi, non di mercoledì ma di sabato e non in piazza San Pietro ma in Vaticano, nell’Aula “Paolo VI”. Una grazia davvero speciale che il papa ha voluto concedere alla nostra
chiesa locale in maniera esclusiva. Proprio in questi giorni Mons. Cibotti, accompagnato dal vicario vescovile Mons. Claudio Palumbo, si è recato in Vaticano per definire i dettagli dell’evento e ricevere le ultime indicazioni. Il programma della giornata prevede due momenti principali. Il primo di questi avrà luogo in Aula Nervi in Vaticano ed è la vera e propria Udienza Papale che avrà inizio alle ore 12,00. L’ingresso nell’Aula, però, sarà già consentito a partire dalle ore 9,30. Nell’attesa dell’inizio dell’udienza ci sarà un momento di animazione musicale a cura dei giovani della Pastorale Giovanile della nostra diocesi che accoglieranno l’arrivo dei fedeli e saluteranno con gioia ed entusiasmo l’ingresso del papa nella sala. Al termine dell’udienza i fedeli potranno ristorarsi liberamente e prepararsi al
secondo degli appuntamenti della giornata. Tutti i pellegrini, infatti, si ritroveranno nel pomeriggio nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura per la grande concelebrazione di tutto il clero diocesano presieduta dal vescovo Mons. Cibotti, che avrà inizio alle ore 17.00. Una solenne celebrazione liturgica che sigillerà in modo mirabile una giornata straordinaria. Già da settimane le varie parrocchie della diocesi sono in fermento per approntare tutto quello che serve per il viaggio e raccogliere le adesioni che sono previste in migliaia. Sono in fase di distribuzione anche i pass per l’ingresso in vaticano che ciascun parroco sta già ritirando in curia vescovile. Un posto di riguardo sarà ovviamente riservato agli ammalati che Papa Francesco, come suo solito, saluterà personalmente.
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Termoli
21 aprile 2015
“Sbrocca sta bloccando la città” La denuncia è dell’ ex sindaco, Antonio Di Brino preoccupato per le sorti del Comune TERMOLI. L’amministrazione Sbrocca sta bloccando la città: è il gioco di parole che l’ex sindaco Di Brino, oggi consigliere di minoranza in forza a Nuovo centro destra, ha inteso offrire in una intervista durante a quale ripercorre le immediate scadenze cui ha a confrontarsi l’amministrazione, prima tra tutte l’approvazione del bilancio consuntivo che avverrà entro fine mese. Per Antonio Basso Di Brino: “nel mese di aprile, inizi maggio, sono stati già stati convocati due consigli comunali il primo il 28 per il bilancio consuntivo anche se ci sono problemi seri che mettono a rischio la permanenza di questa amministrazione già al primo anno di vita e il secondo per il 5-6 maggio e la Presidente voleva sentire la disponibilità del sindaco per discutere di
mozioni “antiche” presentate addirittura l’anno scorso e che ancora non vengono discusse. In Comune, purtroppo e come già denunciato dal Movimento 5 stelle, manca la trasparenza. Tenete conto che con la modifica del sistema informatico c’è una grande confusione che penso abbia avuto anche le sue ripercussioni sulla predisposizione degli atti del bilancio consuntivo che ci sono stati consegnati solo ieri quando la normativa prevede che la documentazione deve essere consegnata all’organismo consiliare 20 giorni prima dell’approvazione quindi non ci siamo con i tempi ecco perché dicevo che il passaggio sul consuntivo per questa amministrazione è molto delicato”. Definito quasi come “crocevia”, il
consuntivo sarà una sorta di banco di prova per l’amministrazione guidata da Angelo Sbrocca. Qui, chiare sono nuovamente le idee di Di Brino che afferma: “I conti del Comune li dobbiamo vedere parliamo del consuntivo 2014 quindi a totale carico di questa amministrazione. Per quello che ho potuto vedere c’è stato un aumento dei residui attivi e passivi e questo non depone bene soprattutto per quello che riguarda la formulazione del prossimo bilancio di previsione perché devono essere eliminati i residui vedremo come riuscirà questa amministrazione a comporre un bilancio così impegnativo anche se in questi giorni stanno arrivando le cartelle della Tari e credo che le famiglie, le attività commerciali e artigianali si stanno rendendo conto del conguaglio 2014
quanto sia dura e pesante la stangata che questa amministrazione ha riservato ai cittadini termolesi non solo sulla Tari ma anche sull’Imu-Tasi. Oggi si vedono gli effetti di quello che dicevamo qualche mese fa attraverso la nostra campagna, come Nuovo centro destra, “T come tasse” dove denunciammo in anticipo quelli che sono gli aggravi fiscali dovuti a questa amministrazione”. A quasi un anno dall’amministrazione Sbrocca, ecco il giudizio di Di Brino sull’operato: “In un anno di Sbrocca si è fatto poco e male quello che già l’amministrazione Di Brino aveva messo in cantiere. I lavori del Corso, ad esempio, stanno andando a rilento; il progetto è stato modificato completamente devo essere l’ultimo a esprimere un
giudizio ma il progetto che avevamo fatto era migliore di quello che è stato realizzato. C’erano le panchine, l’illuminazione il verde tutte cose che sono sparite nel nuovo progetto su un progetto già appaltato e questo la dice lunga sul modo di amministrare di questo sindaco e di questa Giunta. È stato fatto pochissimo e tutti gli impegni presi sulle strade di lottizzazione, il mercato di via Inghilterra, l’auditorium che è completato da mesi e che ancora non apre la casa di Kore, il Lungomare Nord il primo tratto che è ancora un cantiere il secondo tratto che è stato appaltato solo adesso quando con la mia amministrazione già erano state fatte le procedure di appalto, credo che più che una amministrazione Sbrocca è un’amministrazione bloccata”.
Bullismo, aperto il confronto L’appuntamento in piazza è rientrato nel progetto della Provincia di Campobasso TERMOLI. Si sono confrontati sul tema del bullismo i partecipanti all’evento denominato “L’arte di stare insieme”, organizzato in collaborazione con il Comune di Termoli. L’appuntamento è rientrato nell’ambito del progetto “Cyber Friends” della Provincia di Campobasso che ha voluto sensibilizzare i giovani su un fenomeno che è presente anche in Molise. Per Rita Colaci, assessore pari opportunità della Provincia di Campobasso, “il Molise è una delle regioni dove l’indice di bullismo è veramente notevole rispetto al resto di Italia abbiamo un fenomeno in crescita in tutta
Italia che aumenta di giorno in giorno e che è l’anticamera della violenza in genere. Il fenomeno si combatte facendo prevenzione, facendo informazione, facendo formazione ai genitori soprattutto e agli insegnanti perché a volte si sottovaluta questo fenomeno. Nel momento in cui troviamo un ragazzo più vivace del solito ci limitiamo a dire che è vivace invece probabilmente nasconde delle problematiche quindi è un fenomeno che va affrontato con forza c’è un aumento notevole del cyber bullismo via internet che è quello più alla portata di mano dei nostri
giovani che si relazionano via internet e c’è un aumento del bullismo femminile. Con una indagine della Polizia Postale è venuto fuori che 3 ragazzi su 5 sono stati vittime di bullismo e una ragazza su 3 è vittima di bullismo quindi vediamo che il fenomeno è abbastanza ampio e che si sta allargando anche all’altro sesso. Noi abbiamo avviato questo progetto finanziato dal Ministero della Gioventù e dall’Upi e ci siamo uniti alle varie associazioni e ai Comuni e alle scuole perché il lavoro di squadra sicuramente può dare risultati maggiori stiamo cercando di diffondere il messaggio
e i giovani devono iniziare a rendersi conto che il bullismo non è un fenomeno che può divertire ma è un fenomeno che può fare veramente male al punto da portare anche i ragazzi al suicidio”. Durante il progetto, i giovani sono coinvolti in laboratori di approfondimento sul tema del bullismo e attività teatrali, promuovendo la cultura del rispetto e dell’accettazione. A prendere parte all’incontro, anche tanti referenti del mondo dell’associazionismo bassomolisano quali Avis, Termoli per i Bambini, Rotary e Lions.
Tribunale, personale dimezzato La situazione è conosciuta da tempo ma diventa difficile muoversi per l’organico LARINO. Non ancora si assorbe la bolla polemica sul Giudice di Pace a Termoli, e difficilmente evaporerà senza conseguenze, che torna d’attualità il disagio del personale amministrativo al Tribunale di Larino. Come si legge da questa nota. “I dipendenti amministrativi del Tribunale di Larino, nella riunione sindacale tenutasi lo scorso 17 aprile, hanno denunciato con forza la dram-
matica situazione in cui versa questo presidio giudiziario a causa della gravissima carenza di personale, ormai ridotto a poche unità. La situazione è nota da tempo: su un organico previsto di 38 unità, sono in servizio solamente 23 e di queste, almeno altre tre unità andranno in pensione, proprio a ridosso delle prossime ferie estive. Mancano soprattutto le figure di di-
RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI
retto supporto alla giurisdizione: Cancellieri e Funzionari; su otto Funzionari previsti in organico a breve ne rimarrà solamente uno; due i posti vacanti di Cancelliere su quattro. Completamente sguarnito è poi il contingente degli Assistenti giudiziari: qui le vacanze salgono a sei unità, su una pianta organica che ne prevede addirittura undici.
Vacanze queste che, nelle percentuali, sono ben al disopra della media nazionale. Di fatto è fin troppo chiara l’ipotesi di assoluto impedimento a funzionare dell’ufficio. Pertanto il personale chiede, anche attraverso le proprie rappresentanze sindacali unitarie, un incontro urgente con il signor Presidente della Corte di Appello di Campobasso, af-
finché anche a livello distrettuale e regionale, le Istituzioni si facciano carico della gravissima situazione in cui versa l’ ufficio. Si chiede in particolare che vengano assunte tutte le determinazioni possibili per la sopravvivenza di questo presidio giudiziario, a garanzia e tutela di un territorio di grande rilevanza strategica, quale è appunto quello del Basso Molise”.
Per conoscere fauna e flora Sui sentieri del Life Maestrale la manifestazione di ambiente Basso Molise CAMPOMARINO. Una giornata magnifica alla ricerca del fratino, con la sorpresa di avvistare anche il chiurlo. Decine e decine di appassionati e volontari ambientali di tutto il Molise si sono recati ieri mattina al check-point del Maneggio di O, per l’iniziativa sui sentieri del Life Maestrale, organizzata come seconda tappa del trittico ‘Mese della natura’ da Ambiente Basso Molise. Entusiasta del successo di partecipazione avuto il presidente Luigi Lucchese, che è stato supportato dal Cvp di Campomarino, dall’Asd i Cavalli della Foce e dalla Moligav. Manifestazione col patrocinio del Comune di Campomarino, rap-
presentato dal presidente del consiglio Paola Cantelmi. Una domenica speciale, che ha portato gli iscritti al programma a scoprire le meraviglie faunistiche e non solo
del litorale, prima dell’adunanza conviviale che ha assiepato oltre 200 persone per il programma ricreativo.
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Termoli
21 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Carrefour, vertenza dimenticata” A due anni di distanza dalla chiusura dell’ipermercato, la denuncia della Filcam Cgil TERMOLI. A due anni di distanza dalla chiusura del centro commerciale Sannicola e dalla perdita del posto di lavoro per i dipendenti dell’ipermercato Carrefour, si riaccendono i riflettori sulla vertenza che vede coinvolte, in totale, circa 200 famiglie. A rimarcare il silenzio nel quale sta andando avanti la questione è stato il segretario della Filcam Cgil Daniele Capuano che lo scorso venerdì 17 ha presentato in Comune a Termoli la richiesta di convocazione di un incontro per ‘rispolverare’ il tavolo tecnico che non è mai stato chiuso. “Siamo a un punto morto – ha affermato Capuano – perché poco più di due anni fa ci fu la chiusura del Carrefour. Da allora è partita una vertenza con i lavoratori accompagnata
da un loro sit-in al Comune di Termoli per richiedere all’amministrazione di attivare un tavolo tecnico permanente che ancora a tutt’oggi è aperto. Dopo tutta una serie di proposta fatte, solo dai sindacati, ad oggi ci siamo trovati che non si sa più niente di questo centro commerciale. Abbiamo presentato una richiesta di incontro col sindaco perché dopo la caduta dell’amministrazione Di Brino non abbiamo avuto la possibilità di parlare ufficialmente con questa amministrazione della vertenza del centro commerciale che dava lavoro a 200 famiglie e una crisi del genere che in questa città sta morendo vogliamo sapere alcune cose. Ad oggi vorremmo lumi prima di tutto lo stato della proprietà, ossia cosa vuole fare in quanto, ancora
una volta, quando si arriva ad aprile girano le voci di una riapertura in estate e poi capire alcune cose che il tavolo tecnico aveva stabilito e soprattutto un consiglio monotematico perché ricordiamo che c’è una delibera all’unanimità approvata dal consiglio comunale rispetto alla volontà dell’amministrazione di cercare qualsiasi soluzione per i lavoratori del centro commerciale e del Carrefour. Intanto, siccome sono passati due anni, è opportuno ricordare che alcuni giovani si troveranno tra qualche mese senza reddito. Un quadro complesso che coinvolge tante famiglie monoreddito con una situazione disperata. C’è una legge del commercio regionale che ancora noi abbiamo sempre chiesto una modifica anche all’at-
tuale amministrazione regionale che prevedeva che dopo 6 mesi dalla chiusura di una attività di una certa dimensione vogliamo sapere se la proprietà ha consegnato la licenza perché nella legge regionale era previsto che nell’eventuale riapertura
c’era l’obbligo dell’amministrazione di poter garantire la ricollocazione dei lavoratori che avevano perso il lavoro. Qualcuno è stato più fortunato riuscendo a trovare occupazione ma effettivamente nessuno è riuscito a trovare un’occupazione” .
“A Santa Maria degli Angeli, un disastro” I cittadini del quartiere lamentano l’assenza del Comune per il ripristino della situazione TERMOLI. Su invito di un residente in via dei Mandorli, nel quartiere di Santa Maria degli Angeli, abbiamo compiuto un sopralluogo per vedere coi nostri occhi lo stato di estremo abbandono in cui versa non solo quella strada ma l’intera contrada Difesa Grande, che potremmo definire un quartiere in disuso. Il nostro interlocutore comincia a segnalarci il fatto che in diversi punti mancano i lampioni dell’illuminazione pubblica. Anzi, ci dice che uno caduto per il forte vento nel 2011, quindi 4 anni fa, e abbattutosi sulla sua vettura ferma in sosta, oltre a non essere stato mai sostituito ha lasciato la buca aperta con i fili scoperti e non ha nemmeno visto un centesimo di rimborso per il danno subito alla sua vettura. Oltre ai lampioni mancanti, quelli rimasti sono letteralmente avvolti nella ruggine che se li sta ero-
dendo a vista d’occhio e quanto prima potrebbero fare la stessa fine degli altri. Via dei Mandorli si distingue per un manto stradale davvero fatiscente e pericoloso, a percorrerlo sia a piedi che con le auto, e peggio ancora con i motorini. In alcuni punti non sono semplici buche ma simil-voragini. Per non parlare della manuten-
Viale Margherita torna transitabile Dopo la caduta di calcinacci a Guglionesi riapre la centrale arteria
GUGLIONESI. Viale Margherita torna a essere fruibile nel suo intero percorso dopo che l’Amministrazione ha ritenuto di eliminare le transenne che recintavano l’area coinvolta dalla caduta di intonaco e calcinacci dal tetto dell’edificio che
ospita la banca di Lanciano e Sulmona. Per evitare disagi pesanti e consentire all’istituto di credito l’accesso sul “lungomare” (che inoltre è l’unico possibile), le transenne mobili sono state sostituite da nastro che avverte i passanti di non avvicinarsi troppo e informa circa la presenza di un pericolo dall’alto. La situazione comunque, dopo l’intervento del 115 che ha eliminato i pezzi pericolanti dal cornicione, è tornata tranquilla dopo l’improvvisa “pioggia” di intonaci e calcinacci di sabato pomeriggio, quando sono arrivati i Vigili del Fuoco con l’autoscala.
zione delle strade ricoperte di erbacce e addirittura in alcuni punti ci sono alberi talmente folti (e qui la colpa è di alcuni proprietari che ogni tanto dovrebbero anche potarli) che costringono i pedoni a camminare sulla strada con ulteriori pericoli. Passiamo all’incrocio con via degli Oleandri. Lì è ancora peggio per il manto
stradale e i lati invasi da erbaccia incolta, il nostro sguardo si ferma su quello che resta di una presunta pensilina per l’attesa dei bus cittadini, quasi sommersa dalle erbacce alte quello che ne resta e ci dicono che qui la mattina tantissimi sono i ragazzi che aspettano la ‘circolare’ per andare a scuola. Ora che comincerà a fare anche caldo immaginiamo che ricetta-
colo di insetti e animali potrà diventare. In via Santa Maria degli Angeli il famoso palazzo di vetro è sempre più in degrado, ma anche qui la strada e i marciapiedi sono nell’incuria più totale, mentre passavamo abbiamo visto due ragazzi in tuta arancione ma per rimettere in sesto la zona altro che due persone ci vorrebbero. Micidiale quella buca enorme e misteriosa creatasi nel bel mezzo dell’aiuola spartitraffico verso la fine del vialone, una buca che quando piove copiosamente ci dicono crei dei problemi di allagamento a tutta la zona adiacente, oltre a un evidente rischio stradale e un residente ci fa sapere che quella voragine è li da almeno 10 anni addirittura. Per chiudere proseguendo per la strada che porta poi all’innesto della Statale 87 è stato lasciato un traliccio della corrente elettrica.
Olimpiadi lingua italiana, buoni i risultati La squadra del II circolo didattico di Termoli si è classificata seconda TERMOLI. Sabato scorso, nella Sala Royal Albert del Park Hotel Campitelli di Larino, si è svolta la gara finale e la premiazione delle squadre vincitrici della VIII edizione delle Olimpiadi della Lingua Italiana. Per la sezione scuola primaria, la squadra del II circolo didattico di Termoli, composta dagli alunni Antonio Aprile e Mattia Leccese Mattia di V A, Flavio Clemente ed Edoardo Mascilongo di V B del Plesso di via Maratona e Matteo Caruso di V A del Plesso di Pantano Basso, si è classificata prima nelle semifinali e seconda nella gara finale. Il professor Michele Prandi, linguista e autore di
diversi libri di grammatica italiana, ha consegnato il 2^ premio ai nostri ragazzi complimentandosi e augurando loro di coltivare sempre
l’interesse per lo studio della nostra bella lingua usando gli strumenti che la nostra scuola fornisce per arrivare sempre più lontano.
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Opinioni
21 aprile 2015
Molise, regione dalle tante risorse purtroppo non sfruttate come dovrebbero. Un territorio che vanta sia verdeggianti montagne che un mare cristallino, con una sabbia a tratti color oro. Tipici poi sono i suoi borghi medioevali. Paradossalmente però, manca di trasporti adeguati. Assente, ad esempio, un aeroporto e un trasporto ferroviario come si deve. Solite storie italiane insomma. Ma da questa regione arriva anche una speranza nella lotta ai tumori. Dall'Istituto Superiore di Sanità - conosciuto anche con l'acronimo Iss - è stata scoperta una pianta dalle tante proprietà, tra cui anche quelle curative. Trattasi della Prunus spinosa trigno. Vediamone i dettagli. Come si è arrivati a questa scoperta La pianta, trattata insieme ad alcuni aminoacidi, riesce a sopprimere circa l'ottanta per cento delle cellule tumorali nel giro di ventiquattro ore. La Prunus spinosa trigno assemblata con gli aminoacidi è stata già sperimentata sui malati di tumore ai polmoni, al colon e alla cervice uterina. Se da sola non dava alcun effetto, ben più efficace si è dimostrata appunto assieme agli aminoacidi. Risultati incredibili come detto. Ai ricercatori non resta che continuare nella sperimenta-
Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto all’ordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dell’Abruzzo e delle Marche che presentano una media d’investimento in manutenzione ordinaria significativamente più alta rispetto a quella straordinaria, segno di un’attenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessità. Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola del-
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
La cura antitumore parte dal Molise con la prunus spinosa chiamata trigno
zione. Anche perché si tratterebbe di un metodo di guarigione completamente naturale e non certo invasivo, come invece è la chemio. Già creato un farmaco in vendita da giugno Il farmaco sarà già in vendita dal prossimo giugno, e sarà acquistabile ovviamente dietro prescrizione medica. Avrà un costo di
venti euro. Presentata anche al prossimo Expo di Milano Le proprietà della Prunus spinosa trigno saranno anche esplicate nel corso di un convegno in programma nel mese di giugno all'Expo di Milano, che verrà inaugurato il primo maggio.
Edilizia scolastica, Campobasso al 56^ posto l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al
30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle prati-
che sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di
Le altre proprietà di questa miracolosa pianta Questa pianta è comunque già conosciuta per altri usi, come quello di produrre un liquore o il tabacco per fumare la classica pipa. Ovviamente però i suoi poteri anti-tumorali gli darebbero molta più notorietà. Speriamo bene.La ricercatrice Stefania Meschini, autrice dello studio, ha annunciato che l'Iss "ha depositato il brevetto delle miscela prugnolo-Can, e per questo la formulazione potrà essere disponibile come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche" e messo in vendita nelle farmacie su indicazione medica a partire da maggio-giugno. Prezzo etico - Il presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), Franco Mastrodonato, ha precisato che "per motivi etici abbiamo ottenuto che il prezzo a confezione sia assolutamente accessibile, intorno ai 20 euro, rispetto ad un costo inizialmente stimato come molto più elevato". In occasione dell'Expo di Milano, poi, "lo studio sulle potenzialità del prugnolo - annuncia l'esperto - sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell'ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate".
sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilità. Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2º) e Forlì (3º). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane
ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novità di quest’anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.