La camusso a campobasso

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 105 - venerdì 8 maggio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Corrado Di Niro

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Corrado Di Niro. Il presidente dell'Acem, l'Associazione costruttori, è sempre puntuale e misurato nei suoi interventi atti a tutelare le aziende che stanno pagando a duro prezzo l'assenza di una strategia programmatica regionale in materia di infrastrutture. Come, nella certezza delle risorse per la ripresa della fase di ricostruzione post sisma. Senza tralasciare la necessità di appalti capaci anche di garantire le piccole imprese molisane.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. In molti si stanno domandando in queste settimane: ma cosa ci sta a fare ancora alla guida dell'assessorato al Lavoro? Ha creato un deserto al quale non ha dato nemmeno un piccolo fontanino. Una soluzione a uno dei tanti problemi sul tappeto. Anzi, ha messo mano al Piano Garanzia giovani e lo ha bloccato. Ha aperto tanti tavoli di concertazione ma senza una sola riposta. Ha plaudito alle casse integrazioni per assicurare un reddito. Ma ora che queste finiranno? Cosa ci sta, allora, ancora a fare in assessorato?

La Camusso a Campobasso per i lavoratori i nostri sindacalisti per i flash


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

9 maggio 2015

Ancora una volta le deficienze organizzative della Regione rischiano di vanificare le buone intenzioni

Cessione in fitto dell’Azienda regionale “Pantano” di Termoli: manca la commissione aggiudicatrice e la giunta decide autonomamente di darla allo Zuccherificio La grande azienda termolese per le qualità morfologiche del terreno particolarmente idonee alla varietà delle colture e, quindi, alla sperimentazione, sembrava destina alla facoltà di Agraria Il bando di gara per la concessione in affitto e la valorizzazione dell’Azienda “Pantano” di Termoli, è stato pubblicato l’11 marzo 2015; il termine di presentazione delle offerte è scaduto il 30 aprile; il 6 maggio la commissione per l’aggiudicazione, avrebbe dovuto iniziare il lavoro. Mai tanta puntualità e tanta tempestività per una gara regionale. Eppure, anche questa volta, quasi fosse uno scherzo del destino, c’è stato qualcosa che non ha funzionato, procurando il rinvio dei lavori della commissione di gara in quanto – incredibile dictu - “la struttura regionale preposta, non ha ancora completato le procedure finalizzate all’individuazione di funzionari interni di adeguata professionalità idonei a ricoprire l’incarico di componenti della commissione di gara”. Ormai il paradosso è di casa alla Regione Molise e si manifesta nelle forme più svariate e composite. Questa però è davvero bella: si decide di mettere a bando l’affitto e la valorizzazione dell’Azienda “Pantano” di Termoli, una realtà agricola di grande proporzioni e di grandi potenzialità, capace, se gestita a dovere, di dare reddito a chi la conduce, e un ritorno economico alla Regione; si crea il bando, lo si pubblica, si stabiliscono i termini di presentazione delle of-

TERMOLI. Giovedì 14 maggio alle ore 11 si consumerà il tanto atteso vertice al Ministero dell’Agricfronte della reiterata richiesta – delle organizzazioni sindacali nazionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e dei delegati del sito di Termoli – di costituire presso il Mipaaf un tavolo di monitoraggio sulla crisi del settore saccarifero che vede lo stabilimento di Termoli essere una punta dell’iceberg. Infatti, da mesi si chiede alla direzione aziendale e alla Regione Molise - in quanto proprietaria del 100% delle quote della società – chiarezza e certezze sulla programmazione della campagna saccarifera 2015. In questi ultimi mesi il sindacato e le rappresentanze sindacali unitarie hanno sollecitato le Istituzioni competenti per scongiurare la scomparsa della filiera bieticola-saccarifera al centro sud, dopo 44 anni di continuità produttiva. Bloccare la filiera significherebbe mettere a rischio i posti di lavoro degli operai fissi e stagionali coinvolti dalla campagna, ma anche dei 1500 bieticoltori moli-

ferte e di apertura delle buste e che succede? Succede che la struttura regionale preposta a individuare i componenti la commissione aggiudicatrice non sia stata capace di svolgere il compito assegnatole perché – ma non è la prima volta e non sarà l’ultima – non riesce a trovare all’interno dell’Ente le figure professionali idonee a svolgere l’incarico. Da questa oggettiva constatazione è disceso che il direttore del Servizio risorse strumentali, servizi generali, logistica, patrimonio e demanio, Giocondo Vacca, sia stato costretto a decidere di rinviare l’apertura delle offerte relative alla concessione in

affitto e valorizzazione della “Pantano” e di stabilire che la data di apertura delle offerte verrà opportunamente resa nota, con non meno di cinque giorni di anticipo. Ma quando? In che lasso di tempo? Nessun cenno. La situazione è di quelle classiche per ricorrere alle professionalità esterne alla Regione. Dicendo che all’interno dell’Ente non ci sono figure idonee, si spalanca la porta alla esternalizzazione ch’è, da sempre, la formula preferita degli amministratori regionali per creare amici e clientela. Logica e buonsenso amministrativi avrebbero preteso che la Regione individuasse

prima le figure professionali capaci di giudicare le offerte relative alla presa in fitto dell’Azienda, quindi pubblicasse il bando, fissasse i termini di scadenza e l’inizio dell’apertura delle buste. Fittarla per creare un’entrata al bilancio regionale è sembrata una scelta opportuna, ma andava gestita meglio, con più cura e serietà. Invece, ancora una volta, sono emerse le deficienze organizzative che vanificano le buone intenzioni. Quale era sembrata la destinazione dell’Azienda, per le qualità morfologiche del terreno particolarmente idonee alla varietà delle colture e, quindi, alla speri-

mentazione, alla Facoltà di Agraria. Come poteva essere da anni la sua destinazione all’Arsiam per gli stessi fini e obiettivi. La Regione ha preferito tenerla per sé, magari inutilizzata, sottostimata, ma nella proprie disponibilità fino all’11marzo 2015, data della pubblicazione del bando per l’affitto e la valorizzazione. Con la mancata accortezza di provvedere alla commissione aggiudicatrice. Ultim’ora: Mentre il direttore del Servizio risorse strumentali, servizi generali, logistica, patrimonio e demanio, Giocondo Vacca, il 5 maggio ha scritto e deciso nei termini sopra descritti, la giunta regionale, il giorno successivo, il 6 maggio, con la delibera 209, ha stabilito di “concedere in affitto stagionale alla società Nuovo Zuccherificio del Molise i terreni appartenenti al complesso agricolo “Azienda Pantano di Termoli”, di proprietà della Regione Molise, distinti in Catasto al foglio 42, particelle 119-92 e foglio 43, particelle 228-328, per un corrispettivo, a corpo, di 12mila euro. Si conferma che alla Regione Molise la mano destra non sa mai cosa fa la sinistra ed entrambe producono il disastro di cui siamo tutti testimoni. Dardo

Zuccherificio, la Regione non risponde e ci ha pensato il Ministero sani e delle regioni limitrofe. Durante il presidio una delegazione è stata ricevuta dal dirigente Luca Bianchi che ha assicurato le rappresentanze su una prossima convocazione – prevista per il prossimo 14 Marzo alle ore 11.00 presso il Mipaaf – con tutti i soggetti coinvolti; rappresentanze sindacali unitarie, organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali, direzione aziendale e Regione Molise. Le rappresentanze dei lavoratori – apprezzando la disponibilità del Mipaaf – hanno sottolineato l’esigenza di avere quanto prima garanzie certe sulla programmazione della campagna saccarifera estiva che allo stato attuale non vede ancora nessun ettaro seminato. Il tempo scorre e gli impegni presi – come quello della Regione Molise a dare luogo quanto prima ad una micro campagna finalizzata a garantire lavoro e quote

zucchero – rischiano di rimanere lettera morta se non si semineranno quanto prima le bietole necessarie per produrre zucchero. A tal fine è stata ribadita la necessità che l’incontro del 14 sia risolutivo, ovvero costruisca le condizioni necessarie

affinché vengano fornite certezze sulle semine, sulla mole di lavoro necessaria per la campagna 2015 e sul futuro dello stabilimento. Rinunciare alla campagna 2015 significherebbe di fatto sancire la fine di ogni produzione su Termoli.

Con questo spirito e con questa determinazione i lavoratori continueranno a portare avanti la propria battaglia, per difendere il lavoro e il nostro futuro. E’ questo il risultato del presidio organizzato ieri da una delegazione della Rsu del Nuovo Zuccherificio del Molise di Termoli, ricevuta al Mipaaf, in seguito ad un sit-in di protesta organizzato davanti al dicastero, dal capo dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca Luca Bianchi. Il Ministero ha reso noto di aver convocato per il 14 maggio un tavolo di filiera al Mipaaf con rappresentanti del dicastero, della Regione Molise e dello Zuccherificio. I temi al centro dell’incontro saranno la pianificazione della campagna 2015, la salvaguardia dei posti di lavoro di tutti gli stabilimenti ed il futuro dello stabilimento molisano.


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3 9 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sindacati che non ‘mordono’ il potere Convegni, incontri, tavole rotonde ma manca il mordente rispetto all’assenza programmatica della classe politica molisana C’è ormai sempre più disattenzione per l’operato del sindacato, perché i risultati e le tutele a favore dei lavoratori sono in deciso declino. Così, ieri ci ha provato la Cgil attraverso un confronto tra le parti per cercare di ragionare intorno a determinati problemi spinosi del Molise. E oggi arriva Susanna Camusso. Il guaio, però, è che si ha l’impressione solo di uno sfilare di persone ma senza una reale piattaforma da contrapporre al vuoto cosmico della politica regionale molisana. Non più tardi di un mese fa le tre sigle sindacali, in maniera (stranamente) unitaria, avevano convocato un sit-in di protesta sotto le finestre della giunta regionale, sgranando anch’essi il mesto rosario delle emergenze economico-occupazionali che stringono la nostra regione. Annunciando mobilitazioni permanenti, iniziative istituzionali ed ogni altra attività realisticamente praticabile, al fine di stringere all’angolo il governo

regionale, costringerlo a decisioni e (quindi) provvedimenti non più procrastinabili. Registravamo contestualmente la formazione di comitati popolari spontanei anche loro impegnati a mettere chi detiene l’onere del governo di fronte alle sue (ir)responsabilità. I giorni inesorabilmente sono passati, le

La mente affollata di notizie (licenziamenti, chiusure di fabbriche, crisi d’aziende, società partecipate, smantellamento delle migliori impalcature per il futuro: il consorzio universitario, il servizio sanitario, la Protezione civile, Esattorie, il Korai eccetera eccetera) alimenta sogni. Disparati e disperati. Non tutti, taluni emergono dall’inconscio con la loro carica di ottimismo. Ma sono sogni. Purtroppo. Come quello bello davvero in cui la Regione Molise esponeva trionfalmente all’Expo 2015, oltre ai propri prodotti tipici e alle eccellenze qualitative di provata esclusività, una conquista recente. Anch’essa esclusiva nel contesto centromeridionale, e particolarmente avanzata in termini scientifici e ambientali. Ho sognato che in uno stand particolarmente affollato di visitatori di tutto il mondo, la Regione Molise presentava orgogliosa al pubblico e ai cultori delle scienze alimentari, l’Osservatorio sulla qualità degli alimenti di origine vegetale. Ho sognato i solerti e impagabili operatori

Il nostro tempo segnala una crisi diffusa del discorso educativo, la nostra scuola fatica a ritrovarsi, vaga nell’incertezza del suo ruolo, colpevolizzata, ignorata e volutamente violentata dai nostri governanti che cinicamente hanno tagliato e continuano a tagliare le sue risorse, umane e finanziarie. Lo scenario che si apre davanti ai nostri occhi è quello di un baratro nel quale stiamo scivolando consapevolmente. Gli edifici scolastici crollano, un buon sessanta per cento di essi non sono a norma, gli insegnanti sono screditati, umiliati economicamente e professionalmente. Nel nostro contesto l’insegnante è sempre più solo,e

sotto il cielo. Eppure ce ne sarebbe di ferro caldo da battere. Non ultima la proposta di legge allegata alla delibera contenente il bilancio 2015 che contiene una vera e propria rivoluzione burocratico-amministrativa per il “Sistema-Regione”. Per quanto abbiamo anche noi apertamente

Ho fatto un sogno

Il pensiero

di Angela Di Fonzo*

vertenze progressivamente cronicizzano ma della mobilitazione promessa dei sindacati non registriamo alcunché. Probabilmente ci sono trattative e contatti riservati, il tempo necessario a che qualcosa (o niente) si muova ancora deve passare, fatto sta che una pax pigra è tornata a regnare

ammesso che l’ipertrofico bubbone delle società, degli enti, dei consorzi ed altre amenità su carta che pesa sul collo della Regione meritasse un drastico intervento, resta il fatto che un provvedimento del genere meritasse di essere analizzato al microscopio dai sindacati e non solo. In tema di turismo e protezione civile, ad esempio, ci pare di cogliere nel disegno di legge una miopia di visione strategica ed una faciloneria di impostazione amministrativa, degna di approfondimenti, rilievi e serrato dibattito istituzionale. Un ruolo, quello del sindacato, quindi da rivedere in altra proiezione rispetto alle passerelle che troppo spesso finiscono con il fare allontanare ulteriormente i lavoratori dallo stesso. Il Molise ha troppi problemi irrisolti ai quali bisogna dare risposte e, soprattutto, strategie future per dovere, invece, registrare continui convegni, conferenze e altro senza ‘mordere’ il sistema potere.

regionali impegnati ad illustrare i più avanzati ambiti della ricerca nei settori della produzione biologica di alimenti vegetali, delle verifiche di laboratorio sugli Ogm (Organismo geneticamente modificati) , del corretto uso degli anticrittogamici e delle sostanze chimiche in agricoltura: conquiste scientifi-

che delle proprie ricerche nel campo della tutela degli alimenti vegetali che popolano le nostre mense, nell’assoluto asservimento al capestro dei profitti e nella totale approssimazione dei controlli al consumo. Ho sognato che l’Osservatorio molisano istituito e disciplinato con la legge regionale 12 del

2006, unico nel Meridione, aveva sapientemente e utilmente stipulato un gran numero di convenzioni: con le facoltà di Agraria, con le Arpa e con grosse aziende agroalimentari interessate all’acquisizione di elevati livelli di qualità delle proprie produzioni. Ho sognato che tutto ciò aveva permesso alla Regione di fare importanti investimenti in tecnologie di laboratorio e nella creazione di nuovi posti di lavoro nei settori scientifici e della ricerca, orgoglioso del successo di un disegno legislativo invidiato da tutte le Arpa e dalle Regioni meridionali. Ma era un sogno. Al risveglio un cielo plumbeo mi ha ricondotto allo stagnante grigiore dei nostri giorni. Ho dato un’occhiata ai giornali, e in una delle testate giornalistiche spiccava in grassetto la notizia: All’Expo 2015 la Regione Molise aveva presentato il “calzone di Riccia”.

Ei fu. E la scuola non c’è più Parola di Renzi questa solitudine riflette la sua condizione di precariato sociale, il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione, il diritto alla dignità umana sanciti dalla Costituzione sono lesi quotidianamente, da chi vaneggia riforme pseudoinnovative in nome di una pedagogia spicciola. La scuola deve rinnovarsi, crescere, migliorarsi, necessita di riforme che mirino ad accrescere il potenziale umano, a fornire gli strumenti necessari perché ogni studente possa essere attore del proprio sapere, guidato con competenza nel percorso formativo . “Solo chi cavalca l’onda

del sapere può considerarsi un uomo libero”. No alla “buona scuola” di Renzi pensata come una copia conforme di un’azienda, NO allo strapotere dei Presidi, la scuola non è e non può essere un affare privato, il futuro di un insegnate non può essere stabilito da una valutazione soggettiva, al quanto discutibile,da parte del dirigente; sono troppe e imprevedibili, le variabili che potrebbero entrare, anche involontariamente, in gioco. La valutazione dei docenti e di conseguenza la loro corretta selezione va fatta a priori, tra gli aspiranti, poiché in itinere è possibile

Dardo

solo una valida formazione professionale ed etica. Come responsabile del Dipartimento Scuola e Educazione invito tutti coloro che credono ancora nell’importanza della scuola, che hanno investito il loro tempo, le proprie risorse e i propri sogni in questo settore, ad unirsi a noi, perché la nostra e la vostra voce diventino la voce delle migliaia di precari disillusi e amareggiati, di milioni di insegnanti che inorridiscono di fronte all’idea di trasformare la scuola in una azienda finalizzata a soddisfare il mercato economico. *Responsabile del Dipartimento Provinciale Scuola ed Educazione di Fratelli d’Italia - AN


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

9 maggio 2015

Sono 57 i progetti delle Sezioni che hanno garantito un’offerta educativa a 714 bambini molisani

Classi Primavere, arrivano nuovi stanziamenti Nel corso di un proficuo confronto svoltosi presso l’Assessorato Regionale all’Istruzione e alle Politiche Sociali, in cui sono intervenuti i rappresentanti dell’ANCI, delle Province, dei sindacati del comparto scuola e della FISM, si è preso atto della progressiva estensione del servizio socio – educativo destinato ai bambini compresi tra i 24 e i 36 mesi finanziato con le risorse nazionali del Fondo di Sviluppo e Coesione. All’ultimo Avviso Pubblico relativo al 2014-2015 hanno risposto n. 40 comuni ottenendo l’approvazione di n. 57 progetti “Sezioni Primavera” che hanno garantito un’offerta educativa a n. 714 bambini contribuendo contestualmente ad ampliare i servizi per la prima infanzia con accesso ad ulteriori fondi

di premialità. Grazie all’esperienza acquisita e al consolidamento della rete che uni-

CAMPOBASSO.Sono cinque le medaglie, di cui due Grand Gold Metal e tre Silver Metal, ottenute dalle cantine molisane al termine del “Concours Mondial de Bruxelles” che si è’ svolto a Jesolo dal 1 al 3 maggio 2015. Questi i premi alle cantine molisane: Grand Gold Metal per il il “Macchiarossa 2010” della Cantina Claudio Cipressi di San Felice del Molise e per il “Gironia Rosso Riserva 2008” della Cantina Borgo di Colloredo di Campomarino. Silver Medal per il “Lagena 2012” della Cantina Angelo D’Uva di Larino; per il “Sator 2010” dell’azienda agricola Cianfagna di Acquaviva Collecroci; per la “Tintilia 2009” della cantina Claudio Cipressi di San Felice del Molise. Nella giuria del Concorso, per la prima volta, ha fatto parte pure un esperto molisano, il delegato Onav Molise Carolina Iorio che, alla ufficializzazione dei risultati ha dichiarato: “Il risultato delle cantine molisane premia la

sce virtuosamente i comuni, gli operatori, le strutture ed il sindacato di categoria, è stata condivisa

l’emanazione di un bando biennale che coprirà gli anni scolastici 20152016 e 2016-2017 con un apposta-

mento complessivo di risorse FSC pari a 2.510.113 euro suddiviso in due contributi annuali di 1.255.056 euro. La Cabina di Regia ha ritenuto di accogliere sia la previsione di rimborsi in favore delle famiglie meno abbienti e sia di confermare la clausola obbligatoria sul rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che permetterà agli operatori di accedere alla retribuzione contrattuale con connessi benefici previdenziali previsti dalle nuove norme sull’indennità di disoccupazione. L’obiettivo della Regione Molise è estendere ed ampliare un servizio importante ad un maggior numero possibile di comuni per sostenere il percorso socio – educativo dei bambini e non penalizzarli rispetto ai loro coetanei di altri territori.

Vino, cinque medaglie alle cantine molisane al Concorso mondiale di Bruxelles

Nella giuria internazionale anche la molisana Carolina Iorio delegata Onav Molise

l’intervento di Nicola Malorni

L’allontanamento di un minorenne dalla propria madre, dalla propria famiglia e dai propri luoghi di origine dovrebbe lasciare tutti sgomenti. E’ un evento doloroso, potenzialmente traumatico, che va ad aggiungersi alla lunga sequela di eventi traumatici già subiti. Ma se negli anni continuano a verificarsi con una non trascurabile frequenza eventi di questo genere, dovremmo tutti prendere atto che non è stato fatto abbastanza. Interventi a progetto basati molto spesso su logiche riparative e in emergenza, piuttosto che preventive, servizi sociali non adeguatamente sostenuti da personale sufficiente, esitano in eventi che confermano ai minorenni a rischio l’incapacità del proprio ambiente di contenere e

qualità dei nostri vini e la crescita dei nostri produttori. Un risultato particolarmente importante, per il nostro Molise, che vede ben cinque riconoscimenti, assegnati dalla giuria internazionale di esperti assaggiatori e buyer, segno di lavoro costante in vigna e in cantina che ha

aperto un nuovo capitolo al settore vitivinicolo regionale. Nella mia bella esperienza, come esperta nella delegazione italiana, traggo oggi maggiore soddisfazione al cospetto di questo risultato a dimostrazione che quando si lavora in squadra, ci si pone degli obiettivi i risultati arrivano. Due Grand Gold Medal su 16 complessivamente assegnate ai vini italiani, come le tre Silver Medal su 250 attribuite alle cantine italiane sono un risultato di tutto conto e prestigio che va ascritto alla qualità del prodotto vino molisano. Un plauso, dunque, al Molise vitivinicolo e ad maiora”.

Rivedere la legge regionale sulla tutela di minori rendere trasformabili i loro disagi. L’adolescente di Termoli che lo scorso 5 maggio si è scagliato contro la madre durante una lite violenta e contro un militare dell’Arma dei Carabinieri intervenuto, rivela un sistema in crisi che investe non solo la famiglia ma anche i servizi di tutela e cura del territorio. Conosco bene la dedizione e la professionalità del personale del Servizio Sociale di Termoli e sono a conoscenza della riflessione già avviata dell’Assessorato alle Politiche Sociali e la Dirigenza termolese volto ad una rivisitazione dell’attuale organizzazione dei servizi sociali. Tuttavia, voglio sottolineare che quello termolese non è un caso isolato. Molti, ancora troppi, sono i minorenni che per varie forme di violenza intrafamiliare devono

essere allontanati dalla propria famiglia in Molise, e molto spesso, sono allocati in comunità residenziali molto distanti dai luoghi di origine. Questo rende difficoltoso, se non impossibile, qualsiasi intervento di supporto alla genitorialità e alla relazione genitori-figli che possa ritenersi efficace. I servizi sociali dei Comuni vanno sostenuti non solo con maggiori risorse economiche ma anche con una programmazione capace di sistematizzare approcci multidisciplinari e di rete al disagio familiare, sin dai primi anni di vita dei bambini a rischio. Dovremmo tutti augurarci che questo ed altri eventi registrati possano ri-orientare l’attenzione delle politiche sociali e sanitarie di questa Regione verso una programmazione che preveda un potenziamento del-

l’assistenza specialistica alle famiglie a rischio con interventi multidisciplinari costanti e diffusi. Assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri infantili, medici pediatri dovrebbero operare sul territorio con modelli di intervento improntanti al lavoro di équipe. Non è pensabile che un disagio familiare complesso possa essere gestito con l’intervento isolato dell’assistente sociale del territorio o con interventi di psicologi dei servizi sanitari (perché nel sociale sono pressoché assenti) in forte affanno per la carenza di personale e le lunghe liste di attesa. In occasione della tavola rotonda tenutasi a Roma lo scorso 5 maggio e voluta dal Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adoloscenza, Vincenzo Spadafora, per la presentazione del Documento di pro-

posta “Comunità residenziali per minorenni: per la definizione dei criteri e degli standard”, ho sostenuto in rappresentanza del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi che è importante assicurare una piena corrispondenza tra i modelli organizzativi delle Comunità e dei servizi sociali territoriali, garantendo integrazione tra essi, co-progettazione ed ampia offerta di servizi territoriali volti prioritariamente, ove possibile, alla cura delle relazioni in seno alla famiglia di origine. Rivolgendomi a tutte le Autorità politiche e istituzionali competenti, auspico pertanto che venga costituito un tavolo interistituzionale con l’obiettivo di addivenire ad una rivisitazione dell’attuale sistema di tutela e cura dei minorenni e delle loro famiglie nella regione Molise. * Presidente dell’Ordine dei Psicologi del Molise


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5 9 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Come è stato possibile che i progetti e i finanziamenti dell’Accordo di programma “Asse Città” siano svaniti e nessuno abbia chiesto conto del come e del perché?

“Campobasso che cambia”: la vergogna di un opuscolo firmato Regione e Comune

Diamo seguito alla pubblicazione – parola per parola – dell’opuscolo “Campobasso che cambia” firmato dalla Regione Molise e dal Comune di Campobasso in cui sono stati raccolti e descritti gli interventi e i finanziamenti che avrebbero, nel giro di tre anni, a loro dire, cambiato il volto della città perché sempre più potesse rispecchiare il suo essere capoluogo e riflettere la fierezza e l’onore di rappresentare 330mila cittadini molisani. Di questi nobili propositi, dopo aver detto nella precedente corrispondenza della mobilità e della sede regionale, diamo la trascrizione e la descrizione del resto dei progetti e dei finanziamenti che avrebbero dovuto, appunto, cambiare il volto della città. E invece si sono volatilizzati. Il Sistema a servizio della sede regionale. Costo dell’intervento 3,05 milioni di euro. Durata dei lavori 36 mesi. La nuova sede della Regione Molise comporterà un cambiamento nella viabilità, nelle piazze, negli spazi, nelle abitudini di vita di un’importante area centrale della città. Per questo sarà necessario riprogrammare servizi e infrastrutture, in modo coordinato e migliorativo. Con una nuova sistemazione delle intersezioni stradali, sistemazioni viarie e delle aree di sosta, tra cui Piazza Savoia, sicurezza dei pedoni e dissuasori di velocità, camminamenti pedonali, sistemi per il controllo dei varchi delle Zone a Traffico Limitato e

di Giovanni Muccio*

isole pedonali, potenziamento della rete di monitoraggio ambientale, sistemi innovativi per il controllo e per la gestione della mobilità: sarà riorganizzata un’ampia area del centro cittadino. E’ prevista infatti la sistemazione organica della parte della città che dall’ingresso, nella zona di Porta Napoli, si estende all’ex Romagnoli, all’università, al carcere. Qualificazione ambientale del Torrente Scarafone. Costo dell’intervento 0,495 milioni di euro. Durata dei lavori 24 mesi. Anche al qualificazione del torrente Scarafone rientra negli interventi a servizio della sede regionale perché il corso

aa

Il Movimento regionale del Guerriero Sannita plaude all’impegno di controllo costante, puntuale e certosino della Corte dei Conti, organo di garanzia della legalità e del buon andamento dell’azione amministrativa e di tutela degli equilibri di Finanza. A tal riguardo, il Movimento si chiede come sia possibile, in una sanità quale quella molisana, che rischia ancora una volta di essere commissariata, vantare la bellezza di centinaia di provvedimenti riguardanti proroghe e nuovi incarichi di co.co.co., per una spesa di circa euro 1, 400.000, a cui vanno aggiunti quelli di cui non è possibile quantificare l’importo economico, in quanto non precisato dall’ASReM.. Nella deliberazione della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per il Molise si legge che sono stati assegnati incarichi senza il previo esperimento di procedure selettive, in spregio all’obbligo espressamente previsto dalla normativa vigente. Non si evince, inoltre, che l’Amministrazione abbia dato atto, nell’effettuare rinnovi di co.co.co., dell’eccezionalità delle circostanze che hanno dato luogo alla proroga e della non ascrivibilità del ritardo nel completamento del progetto al collaboratore, requisiti legittimanti la proroga degli incarichi stessi. Insomma, continua ancora la Corte dei

d’acqua lambisce l’area destinata alla sede della Regione Molise ed interessa la zona della città tra i quartieri S. Giovanni e Vazzieri. La sistemazione ambientale programmata assicurerà la valorizzazione dell’area e il miglioramento della qualità urbana “percepita”, oltre che un collegamento tra due importanti frammenti della città. Recupero edilizio dell’ex mattatoio comunale ed ampliamento del centro direzionale tra Via Garibaldi e Via Tiberio. Costo dell’intervento 3,108 milioni di euro. Durata dei lavori 36 mesi. L’obiettivo dell’intervento è quello di valorizzare l’area che va da Fon-

tanavecchia all’ex mattatoio comunale. Fa parte del progetto la realizzazione di un nuovo edificio e la ristrutturazione del vecchio edificio che fungeva da mattatoio e il riadattamento della struttura ad ospitare centri direzionali collegati anche alla nuova sede Regione Molise. Saranno conservate le caratteristiche architettoniche attuali dell’edificio e sarà costruito un ampio parcheggio. INNOVAZIONE E SOCIETA’ Adeguamento funzionale del Centro fieristico di Selvapiana. Costo dell’intervento 3,703 milioni di euro. Durata dei lavori 24 mesi. Il complesso fieristico regionale dell’area

Impensabile ancora procedere con contratti di consulenze

Conti, ciò suffraga l’affermazione che l’ASReM ha fatto uso di co.co.co. per lo svolgimento di funzioni ordinarie. Come tutti sappiamo, le Amministrazioni Pubbliche possono procedere a incarichi esterni, dopo una seria verifica sull’impossibilità di utilizzare risorse interne disponibili. Ebbene, il provvedimento risulta carente, nel suo impianto motivazionale, anche nella parte in cui non è data adeguata dimostrazione dell’assenza di personale interno idoneo all’espletamento dei compiti affidati all’esterno.

Alcuni provvedimenti di incarico, inoltre, sono stati effettuati senza che sia stato rispettato l’obbligo della pubblicità prevista dalla normativa vigente. Il Movimento, come ogni semplice cittadino, si chiede, se gli incarichi esterni conferiti presso l’ASReM sono stati affidati senza il previo esperimento di procedure selettive, forse bisogna pensare che siano stati assegnati con procedure discrezionali? Insomma, bisogna forse pensare che chi ha le giuste conoscenze abbia un percorso agevolato, in cui la meritocrazia è solo una parola

di Selvapiana diventerà un luogo di aggregazione per cittadini e imprese. Sarà attivata la cittadella dell’Innovazione che avrà l’obiettivo di unire le nuove tecnologie alla tradizione molisana. Nell’area fieristica sorgeranno una piazza telematica e un centro di telelavoro per assistere le imprese. In relazione al progetto e-governament, e quindi, all’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, saranno collocati nella zona dei punti informatici del Comune. L’intero complesso sarà valorizzato da una sistemazione della copertura e degli ingressi, e saranno allontanati eventuali strutture inquinanti dalla aree circostanti. Nell’opuscolo si parla inoltre di lavori strutturali all’Incubatore per le imprese non profit di Via Monsignor Bologna e del recupero funzionale dell’edificio ex Gil: sono le solo due cose realizzate. Per il resto, ciò che doveva essere non è stato. Lasciando la città nello stato pietoso in cui è ridotta. E l’amministrazione comunale a distanza di un anno dall’insediamento a Palazzo san Giorgio non ha preso una iniziativa, che una. Se colpevolmente non dimenticassimo questo continuo turlupinare la gente e la politica delle fandonie, taluni personaggi non avrebbero titolo a restare dove sono. Purtroppo la gente dimentica e, peggio ancora, vota (chi non dovrebbe). Dardo

di cui tutti si riempiono la bocca? O vi sono altre motivazioni che al Movimento sfuggono? A parere del Guerriero Sannita, nulla è mutato rispetto alla politica precedente, il cambiamento tanto auspicato dal “Molise di tutti”, di cui il Movimento era parte integrante per aver sottoscritto il programma elettorale, ha rappresentato e rappresenta solo un “Molise di pochi”. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita vorrebbe fare un appello al Governatore Paolo Di Laura Frattura, perchè si adoperi affinchè gli incarichi presso l’ASReM vengano assegnati con il rispetto della normativa che regola tale delicato settore, per dare la possibilità anche a tanti “giovani cervelli” molisani di partecipare alle eventuali selezioni per il loro conferimento. Ma credo che ciò a nulla serva: tante, troppe sono state le promesse fatte dal Governatore e spesso non mantenute, ragion per cui il Movimento non si aspetta nulla di positivo, dal punto di vista politico, da parte di Paolo Di Laura Frattura. P.S. Per un approfondimento della deliberazione n.71/2015/VSG della Corte dei Conti del Molise, si suggerisce il sottostante link: https://servizi.corteconti.it/bdcaccessibile/ricercaInternet/doDettaglio.do?id=187527/04/2015-SRCMOL *Presidente regionale del Guerriero Sannita


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Campobasso

9 maggio 2015

“Eternit, a Campodipietra problema irrisolto” Il consigliere comunale, Giovanni Barra, torna a denunciare la situazione CAMPODIPIETRA. “Permane il problema dell’amianto a Campodipietra, a tutt’oggi nulla è stato fatto. Una storia che arriva da lontano, questa: era infatti il 3 ottobre 2012, quando Giovanni Barra, consigliere comunale di Campodipietra segnalava all’ARPA che in c.da Selva di Campodipietra, al bivio con la statale per Foggia, vi era una struttura, non visibile dalla strada e neanche dall’altura confinante, con il tetto sfondato con copertura di eternit. La struttura che non si vede che ha

una copertura in eternit di oltre 2 mila metri quadri: Il caseggiato che apparteneva a Fasolino Carni, costituita da locali e depositi che servivano alla macellazione di polli ed altro”. Lo sostiene il consigliere Giovanni Barra capogruppo di Unione e Partecipazione. “Con la nota non si volevano creare allarmismi, ma con il doveroso intervento dell’Arpa bisognava evidenziare il problema ALMENO PER POTER TRANQUILLIZZARE I RESIDENTI DI CAMPO-

DIPIETRA MA ANCHE QUELLI DELL’AREA DEL FORTORE, ricordando che le lastre piane o ondulate di cemento-amianto, impiegate per copertura in edilizia, sono costituite da materiale non friabile che, quando è nuovo o in buono stato di conservazione, non tende a liberare fibre spontaneamente. Il cemento-amianto, quando si trova all’interno degli edifici, anche dopo lungo tempo, non va incontro ad alterazioni significative tali da determinare un rilascio di

fibre, se non viene manomesso. Invece, lo stesso materiale esposto ad agenti atmosferici subisce un progressivo degrado per azione delle piogge acide, degli sbalzi termici, dell’erosione eolica e di microrganismi vegetali. Di conseguenza, dopo anni dall’installazione si possono determinare alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e fenomeni di liberazione. Pertanto veniva richiesto, in relazione ai principali indicatori utili di valutare lo stato di degrado

delle coperture in cementoamianto, in relazione al potenziale rilascio di particelle: la friabilità del materiale; lo stato della superficie ed in particolare l’evidenza di affioramenti di fibre; la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture; la presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie, ecc.; la presenza di materiale polverulento conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento”.

“La cooperazione per guardare al domani” A Bojano il progetto sperimentale per una nuova fase imprenditoriale BOJANO. A Bojano parte il progetto sperimentale per la realizzazione di un modello economico di sviluppo partecipato, solidale e sostenibile. Traendo ispirazione da esempi concreti che hanno dimostrato come la socializzazione nelle politiche di promozione e sviluppo di un territorio possa dare risposte concrete in termini di occupazione, di ripresa economica e di rispetto della tradizioni culturali, ambientali e sociali, il Comune di Bojano, insieme alla Confcooperative Molise e con la collaborazione dell’Università del Molise,

dell’ARSIAM e della Camera di Commercio di Campobasso, hanno promosso il Progetto Cooperiamo. “L’esempio del distretto cooperativo di Mondragon, ma anche l’esperienza cooperativa dei Vivai Rauscedo” ha dichiarato il Presidente di Confcooperative Molise, Domenico Calleo “ dimostrano he il modello cooperativo, quello virtuoso, non certamente quello di facciata, non solo è attuale ma, addirittura, è uno straordinario strumento di sviluppo che si realizza in modo ottimale proprio in quei contesti difficili, mar-

ginali, dove la grande impresa capitalista difficilmente troverebbe i presupposti per programmare e realizzare piani di investimento di particolare interesse” Un appropriato e qualificante percorso formativo, tutto focalizzato sull’impresa cooperativa, è il cuore del progetto che poi, al termine del percorso di qualificazione professionale, trova l’applicazione pratica nell’avvio di imprese cooperative, accompagnate nella loro fase di start up e fino al raggiungimento del regime produttivo.

“Trenta futuri imprenditori qualificati e professionalizzati in un percorso di eccellenza didattica controllato dall’Università del Molise, creazione di più di 9 posti di lavoro stabili nei progetti pilota che avvieremo, sono i primi risultati che ci attendiamo dal Progetto Cooperiamo che il Comune di Bojano ha immediatamente sposato e fatto proprio, nella logica che il momento delle critiche fini a se stesse, delle troppe chiacchiere fatte sulla pelle della gente, è finito, è epoca passata. Non si può più aspettare, bisogna agire,

Hai un’attività nel settore del turismo e vuoi migliorare il tuo business? Alla Camera di Commercio di Campobasso due giornate di formazione gratuite Lunedì 11 maggio e martedì 12 maggio 2015 dalle 9,30 alle 13,30, presso la Sala Convegni di Piazza della Vittoria n°1, la Camera di Commercio di Campobasso organizza un corso di formazione gratuito (strutturato in due giornate) per gli operatori economici del settore turistico della provincia di Campobasso. Attraverso il corso di formazione l’Ente camerale intende offrire un valido supporto alle imprese nella scelta delle varie possibilità del “fare business” approfondendo, quindi, il tema del legame con il territorio e la sua identità, sia storica (legata alle tradizioni) che attuale (nuove vocazioni). Crescere, migliorarsi - afferma il Presidente della Camera di Commercio Paolo Spina- e affinare le proprie capacità imprenditoriali, attraverso dei percorsi specialistici mirati, che approfondiscono argomenti di cultura, business, creatività e innovazione: questi corsi di

formazione vogliono essere, dunque, un grande input per stimolare ed elevare il livello qualitativo delle imprese. Inoltre rappresentano un’opportunità concreta che il nostro Ente mette a disposizione, gratuitamente, per il rilancio del settore turistico in Molise. Infatti, trasferire agli imprenditori conoscenze e competenze per migliorare le proprie performance sul mercato economico, significa dare una spinta effettiva al settore del turismo, nella consapevolezza che esso continui ad essere la forza vitale per la crescita dell’economia locale. IL PROGRAMMA: 1 GIORNO- 11 MAGGIO 9,30 - 13,30 : Modulo 1: “Come specializzarsi su nuove nicchie di turismo” 2 GIORNO- 12 MAGGIO 9,30 - 13,30 : Modulo Specializzazione: “Il turismo culturale e d’arte”

Festival dell’Astronomia, ultimo weekend per mostre e planetario aspettando le sorprese della cerimonia conclusiva In attesa di vivere, la prossima settimana, l’evento tematico conclusivo della sua fortunata edizione d’apertura, il Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione, organizzato per la prima volta in Italia, a Campobasso, ospita scuole e visitatori per l’ultimo weekend. Oggi, domani e domenica programmazione standard per le scolaresche che hanno fatto segnare, nel complesso, ottomila presenze, e per i visitatori che sono stati finora oltre duemila. Aperti il planetario al Palazzo ex Gil e le mostre sul cosmo nella location di via Roma, ala Nord della scuola primaria “Enrico D’Ovidio”. Tante le prenotazioni per gli ultimi spettacoli del planetario, in programma domani, sabato 9 maggio, e domenica, ultimo giorno di apertura.

Questi gli orari per visitare la struttura a forma di cupola dell’Inaf : sabato 17.30 e 18.30, mentre domenica sono in programma cinque spettacoli: alle 11, 12, 17.30, 18.30, 19.30. Contemporaneamente sarà possibile visitare le mostre. Nel frattempo il Comitato organizzato e scientifico della manifestazione sta approntando il programma dell’ultima grande iniziativa riservata all’astronomia in generale, alla fisica moderna in particolare e alle curiosità che caratterizzano le novità in fatto di viaggi spaziali e prospettive scientifiche. Tante le sorprese concepite per quello che sarà l’arrivederci della manifestazione alla prossima edizione e la penultima ‘uscita’ di #astrofest15. La chiusura sarà infatti affidata

all’arte fotografica, con la cerimonia di premiazione del contest ‘Obiettivo universo’, su Instagram e presidente di giuria il Maestro

Tony Vaccaro, prevista per il 6 giugno alla vigilia della sfilata dei Misteri, in piena atmosfera Corpus Domini.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

9 maggio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Urbanistica, i danni dell’assessore Chierchia”

I gruppi consiliari del Polo civico ribadiscono la richiesta di dimissioni di Chierchia CAMPOBASSO. “L’assessore Chierchia deve dimettersi”. Lo hanno ribadito i consiglieri comunali di Campobasso del Polo Civico nel corso di una conferenza stampa per chiarire gli aspetti di “grave incapacità politica che da circa un anno paralizzano il settore urbanistica con gravi e pesanti ripercussioni sul territorio comunale di carattere non solo politico ma economico, occupazionale e sociale“. Presenti Francesco Pilone, Marialaura Cancellario, Michele Coralbo, Alberto Tramontano e assenti giustificati Michele Scasserra e Errico Perretta. ” E’ trascorso un anno dalle elezioni – apre l’incontro Francesco Pilone – dobbiamo riconoscere che l’urbanistica è un settore importante per una città e per la città capoluogo di regione, che veicola lo sviluppo economico, culturale e sociale e per questo riteniamo doveroso intervenire. In seduta dell’ultimo consiglio comunale sono state ritirate le delibere dell’assessore al ramo dell’Urbanistica delineando una situ-

azione di stallo cittadino. Abbiamo letto la replica dell’assessore Chierchia dove si denota una ammissione di colpe della gestione di un settore difficile e dove si scaricano le colpe sulla struttura, bene non dimentichiamo che il dirigente del settore è stato scelto dal sindaco, non crediamo sia coerente e corretto scaricare

colpe sulla struttura a giorni dispari. L’incontro con la stampa che abbiamo proposto oggi ha come obiettivo quello di dare un segnale, un campanello d’allarme ed allo stesso tempo delle proposte, nel nostro ruolo di opposizione di verifica e controllo vogliamo essere anche propositivi con soluzioni e disponi-

bilità per il bene comune“. Prende la parola Michele Coralbo, che in maniera tecnica snocciola la problematica.” Sicuramente come opposizione denunciamo l’operato e il non operato dell’amministrazione Battista, ma la denuncia vera è quella che siamo stati dai cittadini, in maggioranza o in opposizione, chiamati a governare lo sviluppo della città. In sintesi il Comune di Campobasso ha 120 giorni, a partire dal 17 aprile scorso, per mettere in campo una variante al Piano Regolatore. Ritorniamo alla questione Lucarino, le zone interessate sono le future espansioni della città, la regione Molise con il Piano casa ha introdotto per la prima volta l’articolo 3 Ter , che parla di recupero e riqualificazione urbana, la priva volta che viene introdotto questo termine. Cosa vuol dire? Che al Comune di Campobasso (o anche Isernia e Termoli, cntri di aggregazione urbana consistenti), che ha attivato la perimetrazione Lucarino nel 1985 ma non è mai stato fatto nulla, viene

dato un termine di 120 giorni per fare norme tecniche di attuazione e piani attuativi nuovi perchè queste possano essere pienamente zone di completamento e residenziali della città, tutto ciò che è fuori dalle perimetrazioni torna ad essere, come è giusto che sia, zona agricola, verde, campagne. Le zone già edificate saranno riqualificate, avranno in questo modo delle premialità e andrebbe a risolvere anche la tassazione, in quanto oggi vengono chiesti soldi ma in contropartita non vengono dati diritti. La nostra preoccupazione è proprio questo lasso temporale, perchè una volta scaduti questi 120 giorni, di cui un mese circa è già passato, ritornano in vigore le norme tecniche imposte nell’85, di conseguenza si avrebbe il commissariamento ad acta. Per cui il Piano Casa al di là delle premialità da una grande possibilità alla città di Campobasso, ma bisogna avere le capacità tecniche e politiche per non lasciarsi sfuggire l’occasione e portarla avanti”.

Pub di via Ferrari, una soluzione Proseguono gli incontri dell’assessore Colagiovanni con gli operatori commerciali CAMPOBASSO. Incontro tra l’assessorato alle Attività Produttive, i sindacati di categoria, Confesercenti e due delegati dei pub di via Ferrari. Scopo: regolamentare una zona del centro cittadino in modo da trovare una sintesi tra le esigenze degli esercenti le attività commerciali, dei giovani che da anni hanno identificato l’area come punto di ritrovo serale e notturno e quelle dei residenti. “Abbiamo sentito i rappresentanti dei pub e dei sindacati, dando una nostra interpretazione - le affermazioni dell’assessore Salvatore Colagiovanni -. Da par nostra, c’è la volontà di restituire decoro, igiene e pulizia a una zona bellissima e caratteristica di Campobasso. I gestori dei pub, da par loro, hanno lamentato l’ingerenza nell’area di chi vende bottiglie più grandi di quelle consentite dalle normative e i cui vuoti vengono

lasciati per strada, oppure chi opera con prezzi troppo bassi, facendo concorrenza sleale”. L’amministrazione comunale è decisa: igiene e controlli per evitare disordini notturni, ma anche per prevenire ogni eventuale inosservanza di norme. “Attiveremo - ha proseguito Colagiovanni - i controlli dei Vigili Urbani, coinvolgendo anche gli altri organi preposti con un apposito tavolo di confronto in Prefettura. È diventata un’abitudine trovare sporcizia e la notte la confusione non permette la tranquillità dei cittadini. L’idea è quella della chiusura dei pub alle 2, al fine di permettere alla Sea di ripulire e igienizzare l’area dalle 3. Via Ferrari non deve trasformarsi in una discoteca all’aperto per tutta la notte, né in una pattumiera. Non vogliamo essere repressivi, ma l’ammini-

strazione vuole permettere di vivere meglio la zona in questione”. “Con il sindaco Battista - ha concluso Colagiovanni - siamo propensi a una collaborazione con i gestori dei pub, i quali dovranno comunque

adeguarsi ai nostri principi di igiene, pulizia, decoro urbano e commerciale nel rispetto delle basilari norme di senso civico, pur rispettando la necessità dei più giovani di trascorrere qualche ora di svago”.

Riempita di ecstasy per il sesso A fermare i due uomini, sono stati i carabinieri della stazione di Casacalenda CASACALENDA. Ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Casacalenda, con la collaborazione di quelli di Lucito e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Larino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza impositiva della custodia cautelare nei confronti di due uomini italiani (G.A., classe ’66 e D.G., classe ’40) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino per spaccio di stupefacenti e violenza sessuale. L’origine del provvedimento è da ricondurre alle indagini effettuate dalla Stazione di Casacalenda,

iniziate nei primi giorni del mese di marzo scorso, dopo che una ragazza non ancora maggiorenne (sul conto della quale viene mantenuto il più stretto riserbo) era stata condotta presso una struttura sanitaria per un’intossicazione di natura farmacologica. Visitata e sottoposta ad urgente terapia, si è appurato che la giovane aveva ingerito un quantitativo critico di pastiglie di sostanza anfetaminica, verosimilmente con l’intento di porre in essere un atto anticonservativo. Scattati gli immediati accertamenti ed avuta la possibilità di ascol-

tare la ragazza, gli investigatori hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari e rinvenuto una modica quantità di sostanza (l’ecstasy) compatibile con il racconto. Gli ulteriori approfondimenti, poi, hanno permesso di enucleare uno scenario ancor più preoccupante. La ragazza era stata tenuta quale ospite nell’abitazione del settantacinquenne il quale, approfittando in più di un’occasione delle assunzioni di stupefacente di lei, l’aveva costretta a rapporti sessuali, anche minacciandola. Gli ulteriori approfondimenti,

poi, hanno consentito anche di scoprire quale fosse il canale di approvvigionamento dello stupefacente, ossia l’uomo quarantanovenne. Ottenuto il completo quadro indiziario, dopo aver assicurato la giovane ad apposita struttura d’accoglienza, l’A.G. procedente ha emesso il provvedimento restrittivo disponendo la custodia in carcere per il quarantanovenne, accusato di spaccio di stupefacenti, e degli arresti domiciliari per il settantacinquenne, su cui pende l’accusa di aver concorso nello spaccio e di aver dato luogo a violenza sessuale.

Festa dell’Europa nel Fortore Un giorno di festa per 100 giovanissimi all’Istituto comprensivo di Sant’Elia a Pianisi SANT’ELIA A PIANISI. “Un giorno di festa ed un’occasione per le giovanissime generazioni di scoprire, giocando, i passi fondamentali che hanno portato alla costruzione dell’Unione Europea, per imparare ad essere cittadini oltre che Italiani anche di una grande Unione di Stati”. Lo ha riferito il Consigliere Regionale Delegato alla Programmazione,

Vincenzo Cotugno, che parteciperà oggi, alla Festa dell’Europa organizzata dall’Istituto Comprensivo di Sant’Elia a Pianisi con la collaborazione dello Sportello Europa della Regione Molise ed i Comuni interessati. Una grande manifestazione rivolta agli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado di Tufara e a quelli della Scuola Primaria di

Gambatesa. L’evento coinvolgerà circa 100 giovanissimi discenti molisani tra i 6 e i 14 anni che assisteranno anche al Seminario Interattivo sull’Europa a cura di Angelo Marino, funzionario della Commissione Europea a capo del Settore Sicurezza e Ricerca. “Sarà per noi una giornata di grande entusia-

smo in cui ricorderemo e festeggeremo, 65 anni dopo, la nascita dell’Europa Comunitaria, quando con la sottoscrizione a Parigi della dichiarazione di Schuman i sei Stati padri e fondatori del pensiero comunitario, tra cui anche l’Italia, gettarono le prime basi per costruire un grande modello: quello dell’Unione Europea”.





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Isernia

9 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Smart City, Isernia in finale Il Comune rientra nell’ambito del Premio “Smart Communities” ISERNIA. “Cerchiamo i migliori esempi di città intelligenti», è questo il proposito del Premio Smart Communities, che intende riconoscere le esperienze più all’avanguardia che stanno rendendo le nostre città sempre più ‘smart’, valorizzandone il patrimonio storico e culturale, coniugandolo con la mobilità sostenibile, la sicurezza e l’efficientamento energetico. Il Premio si inserisce all’interno di Smart City Roadshow, l’evento

dedicato a sindaci, assessori e dirigenti degli enti locali e nazionali. I migliori progetti riceveranno un riconoscimento pubblico nell’ambito di un evento istituzionale organizzato da Smau e che, per quanto riguarda alcune regioni italiane, si terrà a Bologna il 4 e 5 giugno prossimi. Tra i finalisti ci sarà anche il Comune di Isernia che a suo tempo presentò la propria candidatura. «Il nostro Ente – ha affermato il

sindaco Luigi Brasiello – è stato selezionato tra quelli finalisti del Premio Smart Communities, legato a Smau Bologna 2015. L’elaborato presentato è relativo alla Riqualificazione Ambientale del Parco Urbano della Stazione Ferroviaria, che ha lo scopo di dare una risposta concreta ai problemi legati alla cronica carenza di spazi di aggregazione sociale e verde pubblico, ‘riciclando’, a tal fine, vecchi edifici, manufatti industriali, spazi

pubblici privi di qualità e un’intera zona urbana abbandonata, utilizzando tecnologie innovative che permettano la sua fruizione in un’ottica ‘smart’, dove i servizi nascono per le persone e dove i loro bisogni sono al centro della visione della città. L’obiettivo – ha continuato Brasiello – è quindi quello di portare la nostra città ad essere una vera Smart City, ossia un luogo intelligente in cui trovare un elevato livello di qualità della

vita, dove gli spazi urbani aiutano a muoversi in maniera più agevole, risparmiando tempo e rispettando l’ambiente». Il progetto del Comune prevede che il raggiungimento dello standard di qualifica ‘smart’ passi attraverso le tecnologie per la mobilità, lo sviluppo sostenibile (green city), il coinvolgimento dei cittadini, la facilitazione dell’accesso ai servizi e l’ottimizzazione delle risorse.

Ad Agnone due defibrillatori Il distretto Asrem li ha acquistati per un servizio previsto con l’auto medica AGNONE. Acquistati dal Distretto Sanitario Asrem i primi due defibrillatori cardiaci. Si pensa a capillarizzare il servizio coinvolgendo i cittadini. Le intenzioni sono quelle di capillarizzare il servizio in tutti i dodici paesi altomolisani di competenza della Asrem di Agnone. Per il momento il Distretto Sanitario si è appena dotato dei primi due defibrillatori cardiaci: uno troverà posto in una “auto-medica” (pronta ad intervenire tempestivamente in città ed immediati dintorni) e

l’altro nei locali degli uffici e degli ambulatori distrettuali frequentati quotidianamente da migliaia di persone. Questi due defibrillatori sono apparecchiature tanto facilmente trasportabili quanto prontamente utilizzabili. Il progetto prevede di far diventare presto Agnone “paese cardioprotetto” con la realizzazione di alcuni box in vari punti urbani dove collocare gli apparecchi in modo tale che questi possano essere utilizzati da chiunque in caso di necessità.

Tutto ciò con la collaborazione dei cittadini. Infatti, sono in programma dei corsi di formazione per tutti coloro che intendano rendersi utili per il pronto utilizzo del defibrillatore urbano nella postazione più vicina all’evento del soccorso. Tali apparecchiature resteranno nei box libere ed estraibili anche perché non possono essere rubate essendo dotate di dispositivo per la rintracciabilità satellitare e di una speciale “scatola nera”.

Via Francigena, si parte da Isernia A capo del progetto molisano proprio l’amministrazione comunale pentra ISERNIA. Grazie alla Presidente della Commissione Cultura presso il Parlamento Europeo, l’on.le Silvia COSTA, ed all’interessamento ed il lavoro svolto in sinergia con l’Ufficio da ella presieduto da parte di molti volontari “ del Tursimo e della Cultura Molisani “, quali Maurizio Varriano, Franco Valente, le decine di amministrazioni Comunali che hanno sposato il grande progetto del riconoscimento della Via Francigena nel Sud, da Scapoli ad Isernia per terminare a Sepino passando per Bojano, all’ex Giunta Regionale presieduta da Michele Iorio e dall’allora Presidente del Consiglio Regionale Mario Pietracupa con non ultimo interessamento dell’attuale assessore Massimiliano Scarabeo e del presidente del Consiglio Vincenzo Niro, degli amici Laziali Walter Di Paola, sino ai pugliesi Enzo Dota, Michele del Giudice, camminatore simbolo della via Francigena , Federico Croce, cartografo, della Società geografica Italiana con a capo il segretario generale Bozzato, il Molise è entrato a tutto tondo nel tratto che vede la costituzione del più grande itinerario culturale d’Europa e del Mondo : La via Francigena da Canterbury a Gerusalemme. A capo del progetto Molisano il Comune di Isernia, che, il 7 maggio, rappresentato dai

consiglieri Bice Antonelli e Edmondo Angelaccio, unitamente a Maurizio Varriano ed Enzo Dota, in rappresentanza della Rete del Mediterraneo, ha visto riunirsi presso il Punto di Ascolto della sede del Parlamento Europeo a Roma di via IV Novembre, ospiti dell’on.le Silvia Costa e del suo staff, per fare il punto della situazione in vista dell’incontro premiante che si terrà in Lussemburgo a settem-

bre per poi replicare lo stesso proprio ad Isernia dove saranno presenti i rappresentanti delle regioni e delle nazioni coinvolte nell’itinerario. Un incontro di quasi due ore per porre in cantiere una serie di progetti atti alla valorizzazione delle bellezze storico-artistiche ed ambientali della nostra regione, partendo dalla via Francigena per approdare al Paleolitico

passando per i siti archeologici ed i Borghi Molisani, all’intero territorio che, per bellezza e completezza di elementi storico culturali, ha entusiasmato l’On.le Silvia Costa che da decenni si interessa attivamente e fattivamente del territorio italiano con una particolare attenzione alla via Francigena ed al nostro straordinario Sud. Raccogliendo in maniera entusiastica l’invito in Molise da parte dei rappresentanti del Comune di Isernia, ha accolto con grande ammirazione e gratitudine, l’istituzione della giornata del pellegrino che si terrà a Rionero Sannitico nella giornata dell’ 8 agosto di ogni anno e che vedrà ospiti i camminatori simbolo delle vie dei pellegrinaggi Italiani ed Esteri. A sostenere l’iniziativa il Parlamento Europeo che apporrà il proprio sigillo alla manifestazione , la Rete del Mediterraneo, la Provincia di Isernia, la Provincia di Campobasso, la Rete dei Cammini Europei, Cammina Cammini, le Associazioni pro frangigena, i parlamentari che qualche anno fa, lo ricorderete, istituirono proprio il gruppo parlamentare Pro Francigena con la senatrice Paola Pelino, l’allora on.le Sabrina De Camillis, l’on.le Fitto, Adriana Polibortone, Silvia Costa, l’on.le De Luca, Pecoraro Scanio ed altri in maniera attiva e trasversale.

Mostra fotografica, bicentenario della don Bosco Immagini dell’edificio, gruppi di classe, manifestazioni scolastiche per conoscere la storia ISERNIA. In occasione del bicentenario della nascita di don Bosco, l’istituto Comprensivo S. Giovanni Bosco intende realizzare una serie di eventi, tra cui una mostra fotografica sulla sede storica della scuola. La mostra fotografica, “ Gocce di memoria “ vuole essere un percorso nella memoria di una scuola che racconta l’alternarsi di emozioni e ricordi che non si vogliono , né si devono dimenticare vuole essere . Vuole costituire inoltre, una sollecitazione che acceleri il processo di ristrutturazione dell’edificio . Per allestire la mostra, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti coloro che l’hanno frequentata o che , per qualsiasi motivo, sono legati ad essa.

Immagini dell’edificio, gruppi classe, foto di manifestazioni scolastiche saranno per noi preziose. Vi preghiamo di collaborare con noi, consegnando ogni testimonianza relativa al passato di questa storica sede presso gli uffici di segreteria, corso Garibaldi n. 43 entro e non oltre il 25 maggio . La mostra sarà allestita presso l’Auditorium “ Unità d’Italia . “ e inaugurata nel pomeriggio del 29 maggio. Il successo dell’iniziativa dipenderà dal vostro contributo .


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Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

9 maggio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Alla Fiat di Termoli nuove assunzioni” Gli annunci di Marchionne trovano eco nelle parole del segretario della Fim Cisl TERMOLI. Gli annunci di Marchionne di appena un mese fa sui nuovi investimenti allo stabilimento Fiat di Termoli hanno trovato conferma questa mattina in occasione del direttivo della Fim Cisl alla presenza del segretario Nazionale Ferdinando Uliano che ha confermato il ruolo cruciale oggi assunto dallo stabilimento di Rivolta del re, definito dagli stessi vertici dell’azienda torinese, l’università della meccanica del Belpaese. Il tutto si tradurrà in un incremento produttivo che vedrà i propri frutti a breve e sarà direttamente collegato ai grandi investimenti che il ramo Alfa Romeo del gruppo Fiat sta attuando in Italia, ma ecco quanto dichiarato dal numero uno della Fim Cisl. “A Termoli sta avvenendo quello che un po’ sta succedendo in tutte le fabbriche del gruppo Fca ed è una cosa che abbiamo già previsto nel momento in cui abbiamo sottoscritto gli accordi nel 2012. Oggi, infatti, Termoli ha una destinazione centrale, assieme allo stabilimento di Pratola Serra, volta a disegnare tutto

l’aspetto della motoristica per quello che riguarda le nuove macchine; in particolare ci riferiamo alle Alfa Romeo che partiranno a breve. Per la prima si parla del 24 giugno con la presentazione della nuova Giulia, che avrà le produzioni già a settembre, quindi questo elemento di produzione di Cassino trascinerà anche Termoli e nel 2016 ci saranno due nuove vetture a marchio “Alfa” sempre nello stabilimento di Cassino e, quindi, questo elemento darà prospettive anche allo stabilimento di Termoli. Se poi le cose dovessero andare come sono andate per la Maserati e

le due macchine di Melfi, vetture che vengono vendute in crescita è chiaro che l’impatto occupazionale non sarà solo quello di togliersi di mezzo la cassa integrazione ma sarà anche quello di procedere con investimenti importanti in termini occupazionali”. E sui nuovi contratti è chiaro: “Non siamo ancora alla firma definitiva ma abbiamo sottoscritto l’impegno del gruppo di destinare dei soldi. Stiamo ancora facendo una trattativa che sarà tutta in salita però pensiamo di chiuderla entro la fine di maggio la metà di giugno. Ieri abbiamo iniziato a discutere non solo dei mec-

canismi su come fare la distribuzione di due premi con i quali andremo a incrementare i salari dei metalmeccanici del gruppo Fiat stiamo discutendo di inquadramento professionale, partecipazione, orario di lavoro, cose che devono accompagnare gli investimenti che danno occupazione ma ci vogliono anche gli aumenti salariali. Sui lavori per la linea produttiva penso che a Termoli stiano accelerando sempre di più, anche perché se lo stabilimento di Termoli dovrà fornire la motoristica di una macchina prodotta a settembre, i tempi per l’avvio delle nuove linee

produttive saranno senza alcun dubbio stretti. Non avremo, ovviamente, una salita produttiva vertiginosa, ma di sicuro ci sarà perché il gruppo Fca ha fatto importanti investimenti negli stabilimenti italiani con l’Alfa; parliamo di oltre 6miliardi di euro e quindi di un investimento su cui il gruppo aspetta volumi, redditi e ricchezza e questo trascinerà l’occupazione e anche il lavoro a Termoli”. E sulle nuove assunzioni a Termoli? “Sappiamo già di primi ingressi di 50 persone legate alla figura professionale di team leader, ma è chiaro che tutto l’elemento sarà collegato ai volumi: se i volumi, infatti, andranno come tutti si aspettano, l’incremento sarà più elevato. Alfa, attualmente, produce la Giulietta, la Mito e la 4C che è molto di nicchia, stiamo parlando di macchine importanti che daranno occupazione non solo allo stabilimento di Cassino ma prosciugheranno la cassa integrazione di tutti gli stabilimenti italiani come anche nel mondo di Magneti Marelli e di Napoli”.

Campomarino guarda all’Expo Il Comune tende a fissare una propria immagine turistica mettendo a rete tutte le iniziative CAMPOMARINO. Continua con impegno il lavoro di rilancio turistico per il Comune di Campomarino come di tutta l’area costiera . In visione dell’importantissimo evento mondiale che è l’EXPO 2015 e per la realizzazione di un SITO INTERNET finalizzato a strutturare saldamente l’immagine della stessa ,coordinando le attività di marketing territoriale,rafforzare il sistema di offerta locale creando una filiera turistica integrata. Con l’intensificarsi del lavoro d’immagine che guarda ad appuntamenti e a strutture importanti ,il Comune di Campomarino intende aprire un CONTEST pubblico per l’acquisizione da parte di soggetti privati e specializzati, dai cittadini con l’hobby della fotografia,immagini che hanno come soggetto CAMPOMARINO,i panorami,i monumenti,il mare,il borgo,le persone,le tradizioni,l’enogastronomia,il divertimento,la cultura o qualunque altro soggetto che trasmetta le emozioni che la città offre. Le immagini ricercate devono essere inerenti a soggetti quali: Foto storiche Paesaggi di insieme del territorio Dettagli paesaggistici (mare,paesaggi,ecc.) Flora e Fauna del territorio Elementi architettonici e artistici del territorio Prodotti tipici ed enogastronomici del territorio e la loro produzione

Eventi culturali e folkloristici del territorio Ogni foto potrà avere la firma dell’autore Le fotografie dovranno essere fornite con le seguenti caratteristiche: Lato minimo 25 cm Risoluzione 300 dpi Metodo Tiff o Eps,tollerato JPG massima qualità Le foto dovranno essere presentate con la dicitura “FotoContest” nel seguente modo: -Invio Email turismocampomarino gmail.com di un link Flikr,Tumblr,Facebook o pagina web -CD room o penna USB da far pervenire a :Comune di Campomarino – Ufficio Assessorato al Turismo-via C.A.dalla Chiesa,1- 86042 Campomarino -Book fotografico o demo pc ,tablet da sottoporre all’Assessorato al Turismo Le fotografie selezionate entreranno a far parte della brochure di Campomarino che verrà distribuita sul territorio locale e nazionale e sul sito internet della “COSTA DEI DELFINI”. Il Comune di Campomarino chiede piena libertà delle immagini acquisite su tutti gli strumenti di comunicazione e promozione .L’autore si impegna a cedere i diritti disponendone l’esclusiva per la durata di cinque anni. Gli interessati possono chiedere notizie e chiarimenti riguardanti il Contest al Comune di Campomarino-Ufficio Assessore al Turismo, tel.0875/531215 turismocampomarinogmail.com

L’Onnicomprensivo associato all’Unesco Importante riconoscimento per l’Istituto di Guglionesi unica scuola molisana GUGLIONESI. L’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi ha ottenuto quest’anno l’importante riconoscimento di “Scuola Associata all’U.N.E.S.C.O.” rappresentando, quale unica scuola molisana, la nostra Regione all’interno della rete internazionale. L‘Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha istituito la rete internazionale delle Scuole Associate al fine di rafforzare l’impegno delle nuove generazioni nella promozione dei valori unescani: l’educazione allo sviluppo sostenibile, la difesa del patrimonio materiale e immateriale, la tutela dei diritti umani, il rispetto delle leggi costituzionali, l’educazione alla cittadinanza.

Gli Istituti scolastici, per potersi candidare, devono integrare i propri piani di studio curricolari con programmi educativi a vocazione internazionale, orientati sulle principali tematiche dell’U.N.E.S.C.O. Il percorso sperimentato quest’anno per la prima volta con le classi terze e quarte del Liceo è stato approvato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’U.N.E.S.C.O. (C.N.I.U.), che ha inserito l’Istituto Omnicomprensivo nella rete delle scuole associate e consentito di fregiarsi del logo del Network Internazionale.

studenti, attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, la volontà consapevole di agire per lo sviluppo responsabile del proprio territorio. Si è voluto in tal modo potenziare la creatività e la mentalità imprenditoriale come elementi di incentivazione all’auto-impresa e, nel contempo, promuovere una cittadinanza attiva in armonia con le realtà del territorio. Studenti e docenti, quindi, uniti in un laboratorio di ricerca, un circolo virtuoso fra conoscenze e progettualità, in grado di attivare competenze e spirito di iniziativa.

La scuola ha attivato il percorso progettuale per stimolare negli

A scuola di defibrillatore A distanza di alcuni mesi dalla consegna dello strumento medico, a Palata ci si muove PALATA. A distanza di alcuni mesi dalla consegna del defibrillatore donato alle comunità che orbitano attorno all’istituto comprensivo di Palata, quelle di Tavenna, Acquaviva Collecroce e la stessa realtà palatese, questa mattina dalle 8.30 full immersione alla Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso per il corso finalizzato ad apprendere come poter utilizzare questo strumento salvavita.

Dieci le persone che saranno istruite a dovere, 4 del plesso scolastico e due per ciascuna amministrazione locale. Il defibrillatore venne donato dall’associazione dei Cardiopatici ‘Cuore molisano’ e per questa ragione, il presidente Liberato De Felice e alcuni altri esponenti della realtà bassomolisana sono presenti in veste di uditori.


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Termoli

9 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Immigrati al Modenese, e i lavori previsti? Nessuna associazione fino ad oggi ha avanzato proposte per lavori sociali TERMOLI. Ci si inizia a interrogare sul che ne sarà dell’estate termolese alla luce della presenza dei tanti immigrati che dallo scorso anno alloggiano all’Hotel Modena. Tra i tanti pareri che si postano dal social network facebook da diversi mesi, si è sempre lamentata lo scarso impiego del tempo a questi giovani al punto che nel novembre 2014 fu proprio il sindaco Sbrocca a paventare l’ipotesi di affidargli

piccoli lavoretti all’interno del Comune. Ricordiamo che il Sindaco s’impegnò a fare richiesta allo stesso Prefetto … ma ecco come stanno oggi le cose: “Siamo consapevoli del problema – ha affermato – tant’è vero che Termoli, con me, è stato il primo Comune a mandare una missiva al Prefetto per chiedere di integrare queste persone che sono arrivati ospiti nella nostra città fa-

cendo fare attività di volontariato; purtroppo, l’attuazione di questa richiesta non dipende da noi ma dal Governo e dalla Prefettura che ci ha risposto dicendo che dovevano essere delle associazioni di volontariato e non direttamente il Comune ad effettuare questo tipo di attività”. Di lì nulla di fatto ed ecco che il Sindaco precisa: “Noi abbiamo dato la nostra disponibilità alla

Prefettura per valutare eventuali azioni di volontariato per integrare questi nostri ospiti che hanno tantissimi problemi personali e per una migliore integrazione con la nostra cittadinanza ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna istanza”. La svolta, però, potrebbe essere arrivata nei giorni scorsi con la sottoscrizione per i Comuni di Termoli e Petacciato del Protocollo d’intesa atto proprio a consentire

ai cittadini stranieri ospitati nelle strutture dei comuni citati, di svolgere attività di pubblica utilità. A questo punto non resta che attendere la probabile attuazione dei progetti che, come ha inteso specificare il Sindaco Sbrocca, sarà attuabile solo se vi saranno associazione atte a protocollare e avanzare proposte. Il comune, infatti, non può avviare progetti secondo le leggi vigenti.

San Timoteo, avviati i festeggiamenti Vengono festeggiati i 70 anni del ritrovamento delle spoglie del Santo a Termoli TERMOLI. Hanno preso il via con la processione, partita dalla chiesa di San Timoteo e diretta in Cattedrale, i festeggiamenti per la festa di San Timoteo. Un breve pellegrinaggio atto a “prelevare” le spoglie del discepolo di Paolo e condurle nella chiesa a lui titolata che sarà al centro di una tre giorni di festa tra convegni e iniziative. Un corteo religioso breve ma sentito che ha visto incolonnati diverse decine di fedeli; oggi, invece, il programma proseguirà con la Santa

Messa celebrata da don Elio Moretti e il concerto per organo e tromba. L’obiettivo delle celebrazioni sarà, come evidenziato nei giorni scorsi da don Benito Giorgetta, parroco di San Timoteo, di riscoprire la parola di San Timoteo affinché il Santo Compatronopossa aiutare ogni fedele a “vedere Dio depositato nel cuore di ciascuno. Ci aiuti con il collirio della fede, ci sostenga con il coraggio della coerenza, ci solleciti con la fedeltà all’amore per il Vangelo”.

“Il derby sia occasione di festa dello sport” Anche la Questura di Campobasso invita tutti ad una sana giornata di agonismo e spettacolo TERMOLI. Il prossimo 10 maggio, presso lo stadio “Cannarsa” di Termoli, avrà luogo l’incontro di calcio “A.S.D. Termoli Calcio 1920 – S.S.D. Città di Campobasso”, derby molisano da sempre molto sentito da entrambe le tifoserie e che riveste – in quest’ultimo scorcio di campionato – particolare importanza per la salvezza della squadra termolese. In vista dell’incontro, al fine di garantire una corretta predisposizione dei relativi servizi di ordine e sicurezza pubblica, lo scorso 5 maggio si è svolto in Questura uno specifico tavolo tecnico al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale di Termoli, i presidenti delle due compagini calcistiche e i rappresentanti del tifo organizzato campobassano. In tale contesto, sono state approfondite ed analizzate le possibili criticità riguardanti la gara, fornendo utili indicazioni volte a garantirne lo svolgimento nel pieno rispetto delle

normative vigenti. In particolare, è stata affrontata la problematica legata all’esigua capienza del settore ospiti dello stadio “Cannarsa” che consta di una disponibilità di soli 117 posti, informando che sono state formulate proposte al-

l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ed al Prefetto di Campobasso per richiedere alcune limitazioni in ordine alla vendita dei biglietti per la tifoseria ospite, il cui numero non potrà essere superiore ai posti disponibili del relativo settore.

In considerazione, poi, della particolare ubicazione dello stadio “Cannarsa” che, come noto, insiste nel centro cittadino, è stata formulata la proposta di chiudere la prevendita dei biglietti alle ore 19.00 di sabato 9 maggio. Ciò, al fine di evitare che

nella giornata di domenica possano presentarsi persone sprovviste di biglietto per assistere alla partita, la cui presenza potrebbe ingenerare eventuali turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica. Su tali evenienze, sono state sensibilizzate entrambe le Società, invitandole ad organizzarsi affinché i 117 tagliandi destinati alla tifoseria campobassana siano celermente recapitati in questo Capoluogo per procedere alla prevendita. Il Questore Pagano si augura che il “derby” possa costituire l’occasione per celebrare una vera e propria festa dello sport, invitando entrambe le tifoserie a tenere un comportamento corretto non solo durante lo svolgimento dell’incontro, ma anche nei giorni precedenti, evitando condotte antisportive che, immancabilmente, comporterebbero l’adozione dei conseguenti provvedimenti di competenza dell’Autorità di P.S..

Flocco è tornato in libertà Il provvedimento per il ginecologo assunto dopo tre settimane dal tribunale del Riesame TERMOLI. Torna in libertà dopo oltre tre settimane il ginecologo dell’ospedale San Timoteo di Termoli Saverio Flocco, arrestato dal Nas lo scorso 14 aprile per le visite pri-

vate che effettuava in reparto. I giudici del Tribunale del Riesame di Campobasso hanno accolto l’istanza presentata dai legali Joe Mileti e Pasquale Lollino, di

misura cautelare meno afflittiva e hanno convertito gli arresti domiciliari disposti dal gip del tribunale di Larino in due mesi di sospensione dal lavoro.

Soddisfatto il collegio di difesa del medico. Flocco è accusato di truffa, falsa timbratura del badge, peculato e corruzione.



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Opinioni

9 maggio 2015

Antonio Di Lallo è stato un buon sindaco di Petrella Tifernina, è un buon presidente del Gal “Molise verso il Duemila”, che fosse anche uno storico e un raccontatore facondo della vita e dei personaggi del suo paese non lo si sospettava. Alla bontà di sindaco e di presidente di Gal ieri ha aggiunto anche il titolo meritorio di autore del volume “Coppole e Pagliette” (Don Balduino Migliarese - Storia di un impegno civile 1912/1924), presentato nella storica chiesa di san Giorgio a Petrella Tifernina. Avvenimento al quale hanno dato un sostanziale e fattivo contributo critico e un corale apprezzamento per la brillantezza della prosa e lo spes-

senza alcun finanziamento pubblico

Don Migliarese tra Grande Guerra e dopoguerra Il sacerdote di Petrella Tifernina nel racconto di Antonio Di Lallo sore dei fatti, il sindaco Alessandro Amoroso, Deborha Muccino (Scrigni della memoria), Luigi Picardi (Don Balduino Migliarese, tra impegno sociale, popolarismo e fascismo) e Valeria Capocefalo (Oltre i secoli la forza di un’idea). Al termine della presentazione, nella sala intitolata a monsignor Rateni, c’è stata l’apertura della mostra documentale su Petrella Tifernina negli anni di Migliarese. Un ritorno al passato perché sia utile al presente e soprattutto al futuro.

di Benito Giorgetta Come una conchiglia conserva la sua perla, così la cattedrale di Termoli è stata il grembo che ha custodito il Corpo di san Timoteo per lungo tempo. I lavori di restauro del 1945, iniziati per ringraziare san Basso, patrono della città, per averla risparmiata dalla distruzione durante i bombardamenti, hanno permesso di “partorire” e rivelare questo dono. In effetti, dall’11 maggio del 1945, la chiesa di Termoli-Larino ha, fortuitamente, scoperto d’essere custode di un dono meraviglioso: il Corpo di san Timoteo, il discepolo e “figlio prediletto” di Paolo (2Timoteo 1,2). Sono ormai trascorsi settant’anni da quando il muratore che stava procedendo al restauro della cripta della cattedrale ha gridato, chiedendo aiuto ed informando il parroco, d’aver trovato una cassetta contenente delle ossa. Dalla lapide sovrastante, in posizione rovesciata rispetto a chi l’osservava, scritto in latino, si poteva evincere che le ossa contenute in quella custodia lignea narravano che fossero del discepolo di Paolo di Tarso. Il vescovo Stefano nel 1239, in comunione col capitolo, le avevano lì collocate per sottarle a profanazioni o trafugamenti. Il nascondiglio è stato così ben concepito che, per circa settecento anni, si perse la memoria d’essere custodi di una reliquia così insigne. L’attendibilità e la veridicità di una così pregevole scoperta è stata data, sempre con maggiore forza probante, nel corso degli anni. Dapprima il fatto che nella cappella privata dell’episcopio si conservava un reliquiario contenente il capo di san Timoteo mancante di una mandibola che, successivamente, è stato riscontrato fosse nel piccolo sarcofago e che combaciava perfettamente con il teschio venerato nella cappella. Secondariamente, lo studio del Ferrua (cf A. Ferrua, Le reliquie di S. Timoteo, in “Civiltà Cattolica”, 1947, anno 97, vol. III, quaderno 2332, pp. 328-336) ha portato alla probabile conclusione che “… una scoperta fortuita dell’archeologia è venuta improvvisamente ad aprire uno spiraglio di luce su questo argomento”. Successivamente, in una lettera olografa di Giovanni Paolo II, indirizzata al Ve-

Tutto quello che gli altri non dicono

Il Corpo di San Timoteo dono, impegno e prospettive scovo D’Ambrosio, viene ricordata la sua visita a Termoli (18 marzo 1983) durante la quale venerò le sacre reliquie. Infine, papa Benedetto XVI, nell’udienza generale di Mercoledì 16 dicembre 2006 parlando di Timoteo, afferma: “custodito nella cattedrale di Termoli in Molise”.

a. 356 p.Ch., sostiene che “Le reliquie dell’apostolo Timoteo vengono portate a Costantinopoli”. Ed è proprio da Costantinopoli, nel 1204, che furono trasferite a Termoli, probabilmente destinate altrove, ma di sicuro occultate nella cripta della cattedrale cittadina adriatica.

Nel Vangelo, l’apostolo Luca nomina sei volte Timoteo. San Paolo lo indicava come “suo vero figlio nella fede” (2 Timoteo 1,2). Sembra che avesse padre greco e madre ebrea. La mamma si chiamava Eunice e la nonna Loide (2 Timoteo 1,5). Fu convertito da san Paolo che lo scelse come compagno di missione. Dopo averlo citato più volte San Paolo nella lettera agli ebrei ha scritto “sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; se arriva presto, vi vedrò insieme con lui” (Ebrei 13,23) il che fa pensare che fosse stato in prigione. Il narratore Eusebio nella Storia ecclesiastica lo indica come primo vescovo di Efeso. Qui sarebbe morto lapidato per aver pubblicamente condannato il culto al dio pagano Dioniso. San Girolamo, nel Chronicon

E’ un dono, quello ricevuto dalla provvidenza, che impegna a non seppellirlo di nuovo facendone scomparire la memoria ma, facilitando la sua “risurrezione”, lo si vuole mostrare in tutta la sua bellezza, attrazione e responsabilità perché si possa ricordare, raccontare, vivere e testimoniare ciò che la storia ha consegnato per poter “onorare Dio” (spiegazione etimologica del nome Timoteo) come lui stesso ha fatto seguendo gli insegnamenti di Paolo e mettendosi sulla scia di Cristo. Nel corso degli anni si sono celebrati vari convegni timoteani; scritti testi di spessore storico e documentale, studi e approfondimenti hanno arricchito la ricerca. Si sono composti ed eseguiti recital dal contenuto timoteano. E’ stata allestita, presso la parrocchia

omonima in città, una mostra documentale, e, infine, è stato edito un DVD “Timoteo Figlio prediletto di Paolo. La storia del santo custodito a Termoli”. Tanto altro resta da fare per valorizzare una presenza che riporta alle antiche origine della chiesa quando era “Una” secondo il desiderio di Cristo ma, che nel corso degli anni, si è frantumata perché è stata divisa la tunica dell’unità. I recenti, frequenti, contatti col mondo ortodosso che lo venera come Apostolo, sottolineano come, oggi, san Timoteo può essere una scintilla che potrebbe, ci si augura, accendere il fuoco del desiderio dell’unità. Anche la visita del Vescovo De Luca con una delegazione in Siberia, (Russia), a Kemerovo e la conseguente restituzione della visita, lo scorso anno, da parte di Mons. Aristach Metropolita di quella chiesa, hanno contribuito a scoprire la comune radice della fede e a proiettarsi, col dialogo, l’interscambio e la fraternità, in un futuro di rinnovata e reciproca accettazione pur con le differenze che diventerebbero reciproca ricchezza e fondamento di un percorso nuovo ed ecumenico. La figura di Timoteo, gli insegnamenti di Paolo nelle due lettere a lui indirizzate, sono un patrimonio di riscoprire, valorizzare e interiorizzare. L’annuale celebrazione della festa in suo onore, il quotidiano permanere del suo corpo in questa chiesa locale, certamente sono uno stimolo di fecondità e supplemento di entusiasmo da donare alla causa della nuova evangelizzazione e alla testimonianza dell’amore misericordioso di Dio. Timoteo può largamente contribuire a dare forza e forma a quell’auspicata Chiesa di cui papa Francesco parla nella Evangelii gaudium. Chiesa che è capace di generare nuovi figli non attraverso il proselitismo ma l’attrazione. San Timoteo, innamorato di Dio, impegnato ad onorarlo con la sua vita, chiama tutti noi a seguirlo per imitare Cristo con un cammino discepolare ove impariamo a conoscere, sperimentare e testimoniare la vita buona del Vangelo. Le celebrazioni religiose di quest’anno prevedono un triduo di preparazione e lo svolgimento di un Convegno timoteano, sabato 9 maggio 2015: “E’ apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini…” (Tito 2,11). Mons. Michele Giulio Masciarelli - Prefetto degli studi dell’Istituto Teologico Abruzzese - Molisano presenterà la Bolla d’indizione del Giubileo straordinario della misericordia. La conclusione della ricorrenza sarà coronata, Lunedì 11 maggio 2015 alle ore 19.00, nella chiesa parrocchiale di san Timoteo in Termoli (CB), da S. E. il Cardinale Angelo COMASTRI, Arciprete della Basilica di san Pietro e Vicario di SS il Papa per la Città del Vaticano, che presiederà il solenne pontificale con la partecipazione del vescovo della Diocesi di Termoli - Larino S. E. Mons. Gianfranco DE LUCA e i presbiteri presenti.



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