La finanza arresta l'assessore scarabeo per frode fiscale

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

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L’Oscar del giorno a Vincenzo Cotugno

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Cotugno. Il consigliere regionale ha presentato una mozione, che è stata votata dall’intero Consiglio, su eventuali ampliamenti da parte di Hera Ambiente e Colacem, impegnando il Presidente della Regione e la Giunta ad adottare per l’area del venafrano un piano di risanamento dell’aria che possa stabilire i limiti delle emissioni, e disponendo per i Comuni di Sesto Campano, Venafro e Pozzilli di idonee centraline di rilevamento delle polveri Pm 2.5 e attivare il biomonitoraggio mediante apicoltura.

Terremoto nella giunta Frattura

La finanza arresta l’assessore Scarabeo per frode fiscale

Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli

SERVIZIO A PAGINA 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. La segretaria regionale del Pd, finalmente, ritiene “che sia necessario ora un rilancio ancora più incisivo dell’azione del PD...Non per un singolo caso, da accertare, riterremmo ammainata la bandiera della questione morale, che ha sempre contraddistinto la nostra storia...Il PD deve essere protagonista nel rilanciare questa riflessione, in Molise come in Italia, e deve approntare sistemi che garantiscano una gestione della classe dirigente più efficiente ed eticamente fondata”. Ma fino ad oggi, però, perchè non ha riunito il partito nonostante, pure, le richieste della base?


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TAaglio lto

2 24 giugno 2015

L’ombra di Frattura è Mariolga In una vecchia pubblicità televisiva, a firma di Guido Bozzetto, una figura animata non era mai da sola. Sempre e perennemente seguita dalla sua ombra. Titolo dello spot: “Ulisse e l’ombra”. Ci è tornata alla mente leggendo le deliberazioni della giunta regionale e le determinazioni del direttore generale in cui, spesso e volentieri, ricorre il nome dell’ingegnere Mariolga Mogavero. Non stiano a contare le cariche e gli incarichi che detiene. Per fare un esempio, oltre ad essere il “Deus ex Machina” dell’esecutivo regionale, non ha disdegnato di essere nominata nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Molise Cultura, a seguito della fusione di questa con la Fondazione Teatro Savoia, consiglio d’amministrazione composto da tre membri, compreso il Presidente, “previa designazione di un componente da parte del Presidente della Provincia di Campobasso”. Dei tre componenti, due, come detto, sono scelti tra i dipendenti delle Amministrazioni regionale e provinciale; il terzo, esterno alle predette amministrazioni, con le

funzioni di Presidente. Prima della fusione delle due Fondazioni, il consiglio era composto ugualmente da tre membri, di cui due nominati dalla Regione, e presieduto dal presidente della giunta regionale. Un eccesso di presidenzialismo, è stato fatto osservare. Subito riparato con l’uscita di scena del presidente dalla Cultura che probabilmente poco gli garbava e gli si addiceva. Uscito di scena, ma

l’intervento (a proposito dei lavoratori della Protezione Civile) Bene ha fatto la segretaria regionale del Partito Democratico e neo assunta alla regione Molise Micaela Fanelli a far ricorso, a suo tempo, avverso la decisione della regione di liquidarla dal suo incarico di componente del Nucleo di Valutazione… ed altrettanto bene ha fatto a far conoscere all’opinione pubblica i motivi che la portarono al ricorso. Oggi la segretaria rivendica a sé la giusta causa che la vede risarcita di un presunto torto subitograzie ad una transazione conciliativa chiesta proprio dall’ente che la defenestrò! Tutto è bene quel che finisce bene! Eppure qualcosa in questa singolare vicenda lascia perplessi e con l’amaro in bocca. Intanto il buon Paolo Di Laura Frattura, attuale presidente della giunta regionale e, ai tempi dell’allontanamento della Fanelli, fido collaboratore del governatore Iorio(per intenderci colui che si macchiò dell’angheria di cui trattasi), pur non muovendo un dito a suo tempo per difendere l’attuale sua segretaria di partito, oggi, neo paladino, si fa promotore della richiesta di conciliazione per motivi oscuri ai più, lontani dalle logiche perverse di un sistema politico svuotato di ogni significativo contenuto sociale ed etico ma dai contorni nettissimi per i pochi eletti di un sistema per nulla più democratico, appartenenti ad una cupola erta a difesa dei tanti privilegi acquisiti senza regole ai danni di una miriadedi cittadini spesso ignari e comunque senza quelle difese sociali ed istituzionali, anch’esse colluse con un sistema perverso. E, lasciando ad altri l’esercizio della ricerca dei motivi,

solo nominalmente. Perché, se trasliamo l’immagine del cartone animato della pubblicità televisiva di cui abbiamo fatto cenno all’inizio alla segreteria e al Gabinetto della presidenza regionale, ci rendiamo ancora una volta conto che l’ombra di Frattura è la Mogavero: collaboratrice dello studio privato dell’architetto-presidente, cointeressata negli affari privati, nonché segreta-

ria della Giunta e capo di Gabinetto e, come accenniamo, destinata al consiglio d’amministrazione della Fondazione su missione del suo datore di lavoro politico e professionale che in veste di rappresentato non manca mai di dire al suo rappresentante di essere reso edotto di tutto e su tutto. Compito che la Mogavero esegue con puntigliosa puntualità in qualità “longa mano”. In questa del consiglio d’amministrazione della Fondazione Molise Cultura, come in altre circostanze da nominata dal presidente, i convenuti ai tavoli avvertono il condizionamento che la Mogavero esercita con il sorriso sulle labbra e il pugno guantato di velluto. Per la nomina alla Fondazione a suo tempo c’è stata una qualche tiepida eccezione, ma tutte le eccezioni che hanno riguardato la Mogavero al momento in cui ha assunto il controllo e la gestione del Gabinetto presidenziale della segreteria della giunta, sono scivolate come goccia d’acqua sul vetro, nel pieno rispetto dell’affermata volontà che tutto ciò che riguarda il governo della Regione

Molise in versione centrosinistra debba essere escluso da qualsiasi controllo, verifica, analisi e approfondimento. Dicevamo dell’eccezione per la Mogavero nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Molise Cultura. Se due componenti, per legge regionale, devono essere scelti rispettivamente tra i dipendenti dell’Amministrazione regionale e dell’Amministrazione provinciale, detto che la Provincia ha indicato correttamente il proprio rappresentante nella dipendente, in quanto in pianta organica, Gabriella Santoro, non risulta che l’ingegnere Mariolga Mogavero sia nell’organico della Regione, né che abbia partecipato ad un concorso e lo abbia vinto. A Palazzo Vitale è in veste di nominata dal presidente nelle funzioni temporanee presso la giunta e presso la presidenza. Ma essendo l’ombra di Fattura è, stando alla legge dei vasi comunicanti, gli tocca di essere immune da ogni forma di controllo, verifica, analisi e approfondimento. Prosit. Dardo

Fanelli 1 e 2: diritti o bugie? resta comunque aperta la strada per altri inquietanti interrogativi. La Fanelli, rilasciando dichiarazioni legittime e condivisibili ai cronisti, ha voluto sottolineare due aspetti della vicenda. Il primo è che non assumerà l’incarico in regione prima della scadenza del suo mandato politico, il secondo è che le è stato reso ciò che le era stato tolto dal forzista Iorio all’indomani della sua discesa in campo come candidata alla presidenza della provincia di Campobasso nella formazione di centro sinistra avversa al berlusconiano presidente. Ebbene, dando per buone entrambe, con questa politica degradata, la Fanelli ce la ritroveremo nel palazzo regionale comunque in qualche veste e comunque bisognerebbe dare una risposta al secondo quesito, cioè cosa farà adesso la segretaria del partito più grande di centro sinistra e di riferimento del presidente Frattura, che regna incontrastato in via Genova, nei confronti di quest’ultimo se costui non assumerà determine o atti simili a quelli posti in essere per leia difesa però dei tanti lavoratori che hanno denunciato alla magistratura angherie e licenziamenti ai loro danni da parte proprio del presidente, colpevoli di essere legati all’ex governatore Iorio? La segretaria disinistra non può lasciare soli i lavoratori che sono perseguitati per lo stesso motivo patito da lei! Cosa farà avverso Frattura se non porrà in essere azioni, quali ad esempio, richieste di concordati tesi alla restituzione del maltolto e magari anche concordarli con i magistrati restituendo sentenze risarcitorie ai lavoratori?! Sarà capace la Fanelli di dire e fare qualcosa di sinistra, specialmente quella difesa

del proletariato usato ed abusato da personaggi tanto bugiardi quanto ignobili di un’area devastata dall’arrivismo e dall’accumulo di agi e ricchezze?! Se non ne sarà capace dovrà lasciare ogni incarico politico e non accettare le risultanze di una singolare transazione (soprattutto alla luce della tranquillizzante prognosi dell’Avvocatura dello Stato di scarso rischio di soccombenza per l’ente), che non rispecchia l’iter di percorsi simili al suo ma con risultati diametralmente opposti! Lo ricorderemo mercoledì 24 giugno c.a. dalle ore 10.30, davanti al palazzo del Consiglio Regionale in via IV Novembre a Campobasso, dove saremo per sostenere fino in fondo le ragioni di giustizia portate avanti dai lavoratori della Protezione Civile del Molise allontanati da Frattura in quanto rei di essere in linea con la maggioranza del passato della quale lui stesso faceva parte e condividendonele scelte. Sarà il caso che Frattura licenzi se stesso ed il suo cervello che non riesce a far pace con se stesso. Oppure concili in toto facendo giustizia di tutti e per tutti! Emilio Izzo P.S. Ovviamente, se nel frattempo il presidente Frattura e la sua giunta dei comunisti Petraroia e Ciocca vorranno adottare delibere per transazioni tra l’ente e gli ex lavoratori, anche citandone solo il numero di registro (!) la presente si consideri come non pervenuta e, comunque, i lavoratori ad ogni buon conto non riprenderanno sevizio prima del superamento dell’esaurimento.


TAaglio lto

3 24 giugno 2015

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Garanzia giovani, bandi ancora al palo Una cervellotica procedura e l’inefficienza della macchina burocratica regionale mettono a rischio 750 tirocini formativi I nodi di cui avevamo già ampiamente scritto nei mesi scorsi circa il progetto Garanzia Giovani stanno fatalmente venendo al pettine. L’importante strumento di inserimento nel mondo del lavoro e di supporto all’autoimpiego, destinato ai giovani di età compresa tra i quattordici ed i ventisei anni e finanziato con fondi europei e ministeriali per quasi 7,5 milioni per il Molise, è ancora al palo mentre i bandi nelle altre diciannove regioni sono già partiti da diversi mesi. Il piano di modulazione delle risorse disponibili approntato dalle strutture regionali è stato più volte rimandato al mittente dal ministero per pedestri errori di metodo, causando così il grave ritardo. Il primo luglio sarebbero dovuti essere messi a disposizione i 2,5 milioni a copertura della misura relativa ai tirocini formativi ma, a quanto ci è dato di sapere, per i circa settecentocinquanta ragazzi che aspettano la chiamata delle aziende ci sarà da attendere e non si sa fino a quando. La procedura messa in piedi dalla Regione, infatti, sta creando grandissimi problemi ed è quasi certo che il primo luglio non partirà un bel niente. Secondo quanto disposto dalle procedure, infatti, le aziende che fanno richiesta di tirocinanti avrebbero dovuto presentare la domanda presso il centro per l’impiego (soggetto proponente e anche destinatario di trecento mila euro di finanziamento) il quale, a sua volta (per motivi che ci sfuggono), le avrebbe dovute girare all’agenzia regionale Molise Lavoro, deputata alla necessaria istruttoria. Ovviamente in questo evitabile passaggio si sono creati gli immancabili disguidi di natura burocratica e di

“La Regione adotti per tutti il metro Fanelli” La Uiltucs chiede pari trattamento per i disoccupati

elementare difetto di comunicazione tra enti. Risultato: alcune domande mancano del tutto all’appello e per altre non è stata data dovuta comunicazione al richiedente della necessaria integrazione di documenti. Si è innescato, quindi, il classico cortocircuito di carta in grado di paralizzare ogni cosa, di compromettere il dovuto principio di trasparenza amministrativa ed di generare probabili ricorsi dovuti alle mancanze degli uffici regionali nei confronti delle aziende richiedenti. Ricorsi che, manco a dirlo, avrebbero come effetto altre lungaggini. Insomma: ne combinano una più

di Bertoldo. Se è vero che chiudere uffici ed enti, spesso ridondanti e superflui, innesca inevitabilmente grosse polemiche per la sorte di chi resta a casa, è anche arrivato il tempo di pretendere che chi occupa uffici e relative scrivanie si adoperi con molta più energia nel giustificare il proprio stipendio. La burocrazia è un mostro divoratore che offre a chi non ha voglia di fare più nascondigli di una giungla. Passino pure enti su enti, uffici su uffici ma che almeno sbrighino presto e bene ciò che s’ha da fare. Settecentocinquanta ragazzi molisani, in questo caso, avrebbero molto apprezzato.

“Sanità, Frattura il tempo è scaduto” Cgil, Cisl e Uil rilanciano la drammaticità della situazione e contestano l’assenza della Regione CAMPOBASSO. Riformare la Sanità molisana: per FP CGIL, CISL FP e UIL FPL il tempo è abbondantemente scaduto! Il SSR va riqualificato attraverso una riforma strutturale vera che incida fortemente sulla qualità del servizio e sul risparmio garantendo il diritto alla salute e i LEA per tutti i cittadini. Auspichiamo che questa riqualificazione tenga realmente conto dei bisogni di salute della popolazione molisana, eliminando sprechi, sperperi ed inappropriatezze che ancora oggi si stanno perpetrando e che continuano ad incrementare il debito sanitario che ricadrà ancora una volta sui cittadini e sui lavoratori molisani. Il 2 luglio p.v. a partire dalle 10.30 presso la Biblioteca Provinciale “Albino” in Campobasso, le OO.SS. CGIL , CISL e UIL presenteranno le loro proposte in un’assemblea pubblica aperta a cittadini e lavoratori per avviare quel confronto che la

politica ha sempre negato ai molisani, relegandolo a sterili rituali presso le Commissioni Consiliari. Il sindacato si confronta con gli interlocutori che ci sono.

L’unica vera novità è che alla grave situazione debitoria della sanità molisana va ad aggiungersi il l’ulteriore taglio previsto nel FSN. Il Molise avrà ancora il diritto universale alla tutela della salute? La possibilità di accedere a cure sanitarie adeguate è uno degli elementi principali che contribuiscono alla realizzazione del diritto alla salute riconosciuto a ciascuna persona. Chi oggi continua con questo atteggiamento distruttivo della sanità si assume la responsabilità politica, civile e morale di mettere in discussione il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

CAMPOBASSO. La UILTuCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, prende atto, con gioia, che anche nella nostra regione si crea lavoro. “Micaela Fanelli infatti, ha brillantemente chiuso la propria vertenza con la Regione Molise attraverso un accordo che le consente di occupare in Regione, al termine della sua carriera politica, il posto che aveva in passato assunta con un co.co.co. Data la capacità che il Presidente della Regione ed il suo Esecutivo hanno avuto nella vicenda lavorativa del Segretario del PD, la UILTuCS M o l i s e chiede una mano a sistemare tutte le vertenze aperte dai lavoratori molisani ed a n c o r a , ahimè, prive di soluzione. Ci indichino, il Presidente e l’Esecutivo Regionale, che hanno votato la delibera che ha dato il via all’accordo transattivo con la Fanelli, la strada giusta da imboccare per salvare i lavoratori della GAM , dello Zuccherificio, dell’Ittierre, del Korai, i lavoratori a progetto della Molise Dati, i lavoratori di Esattorie, del commercio, della vigilanza armata e non, delle mense, della Sanità, della Protezione Civile, di tutte le aziende in crisi costrette a chiudere. Siamo certi che con il loro intervento e con le loro indicazioni, così com’è stato per il Segretario del PD, tante situazioni ormai in cancrena, miracolosamente si risolveranno. Ed il nostro Molise, di miracoli ha davvero bisogno”.


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4 24 giugno 2015

Convention dei moderati domani pomeriggio al Centrum Palace per creare l’alternativa al malgoverno regionale

Silenzio parla Iorio

Il Molise ha urgente necessità di credere di nuovo in se stesso, nella sua identità storica, nelle sue potenzialità inespresse, e di ritrovare la dignità perduta I moderati del Molise, gli scontenti del modo di amministrare e di gestire il potere in chiave privatistica da parte del presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, e i cittadini che vogliono ritrovare il gusto di partecipare alle vicende politiche e amministrative, sono stati invitati alla convention indetta dal già presidente del Molise, Michele Iorio, domani, alle ore 18, presso il Centrum Palace di Via G.B. Vico a Campobasso. L’opposizione ha dunque rialzato la testa; ha trovato finalmente le motivazioni per riaprire un dibattito e per rianimare un confronto che partendo dalle emergenze del lavoro, della sanità e delle infrastrutture, possa trasferirsi nel campo strettamente politico per contestare al governo del centrosinistra, retto dai transfughi opportunisti di destra, il malessere della società civile molisana, il malgoverno della “Res pubblica”, la strumentalità del potere a stretti fini personali ed affaristici. L’attacco è al degrado etico e amministrativo di cui siamo tutti testimoni che però non è nuovo, essendo la storia regionale zeppa di stralci

giudiziari, di facili arricchimenti, e di compromessi politici al ribasso, fino alla soglia dell’indecenza. La cronaca delle ultime ore, con un assessore regionale (Scarabeo) alle prese con la Giustizia e la carcerazione, concede all’incontro di domami pomeriggio ulteriore materia per riflettere sull’urgenza di trovare gli antidoti giusti nel corpo ancora sano della società civile e di quella

parte politica che meglio la interpreta. Da qui l’appello di Iorio alla partecipazione; ad entrare nella casa di vetro realizzata con la nascita del movimento che gli fa capo, per creare, insieme, una alternativa all’attuale governo regionale e alle sue conclamate insufficienze amministrative e gestionali. Discutere, confrontarsi, dichiarare, contestare, sollecitare, incidere, partecipare:

nella casa di vetro “Insieme per il Molise” si vuole che accada questo, che riappaia soprattutto il gusto della conoscenza e dell’approfondimento dei problemi esistenti, delle difficoltà vissute e delle soluzioni possibili. Ma sarebbe un grave errore se alla denuncia delle carenze, dei difetti, delle insufficienze dell’attuale governo regionale non seguisse l’indicazione di ciò che sarebbe necessario fare, e come fare, con quali uomini, con quali strumenti, con quali risorse, con quali programmi. Iorio e nessun altro tra i moderati impegnati in politica avrebbe potuto assumere l’iniziativa di riaccendere la passione, di reagire alla rassegnazione, di ritrovare le motivazioni necessarie per immaginare di nuovo i moderati la forza motrice della possibile risalita dalla china in fondo alla quale il

Molise, con Paolo di Laura Frattura, è precipitato. E toccherà al già presidente aprire un processo di rinnovamento che facendo pulizia delle scorie ideologiche, dei falsi liberali, dei falsi “amici”, crei la possibilità di attingere energie intellettuali nuove dal mondo delle professioni, dell’imprenditoria, del lavoro, della cultura motivate e poste nella condizione di rappresentare concretamente il bisogno di cambiamento. Una convention che guardi avanti e non indietro, che non trascini pesi morti, che non sia di reduci ma di combattenti. Che sancisca il diritto/dovere di Iorio ad essere la trave portante del movimento e della sua ambizione a tradursi nell’alternativa al governo regionale di centrosinistra con una profonda, incisiva, concreta volontà di rinnovare. Per cambiare. Il Molise ha urgente necessità di credere di nuovo in se stesso, nella sua identità storica, nelle sue potenzialità inespresse, e di ritrovare la dignità perduta. Dardo

Nagni: “Trasporti, abbiamo pagato” Finmolise, buono il trend CAMPOBASSO. “È di oltre 2.100.000 euro la somma liquidata e pagata a copertura del mese di maggio alle aziende del Tpl extraurbano”. L’assessore regionale Pierpaolo Nagni mette così fine alla polemica innescata in questi giorni dalla società La Rivera che, di fronte ad un lieve ritardo nei pagamenti da parte della Regione Molise, già minacciava l’interruzione di servizio. “Non solo abbiamo effettuato il pagamento del mese di maggio – ha spiegato l’assessore - ma abbiamo anche provveduto, attraverso determina dirigenziale, ad impegnare nello specifico capitolo di bilancio per l’esercizio finanziario 2015, la spesa di 16.000.000 di euro per il pagamento dei servizi del trasporto pubblico locale contrattualizzati con le imprese esercenti. Detto questo, prendo atto che delle oltre 30 aziende operanti nel settore del trasporto regionale, l’unica che ogni volta alza il tiro è sempre la

stessa. Ed è sempre la stessa a lamentare, a differenza di altre società di trasporto che hanno grossomodo la stessa dimensione, una( per noi inspiegabile) mancanza di liquidità utile a far fronte a pochi giorni di ritardo nei pagamenti. Non posso evitare di far notare, inoltre, la differente impostazione di comportamento della società in questione a seconda della convenienza; quando l’azienda si trova in difficoltà e non sa come fare, non esita a chiedere aiuto e comprensione alla Regione Molise, quando invece le si chiede di avere pazienza di fronte ad alcune difficoltà oggettive o a piccoli ritardi da parte dell’ente, punta i piedi ed alza la voce. Un atteggiamento fortemente deprecabile che sfrutta le questioni legate ai pagamenti dei dipendenti e al servizio di trasporto pubblico per i cittadini, come arma di ricatto alla quale non possiamo e non vogliamo più sottostare”.

CAMPOBASSO. Il recente rapporto sull’economia del Molise, reso noto dalla Banca d’Italia e relativo all’anno 2014, ci consegna una FinMolise moderna ed efficiente, con elementi di performance operative che ne fanno la struttura leader dell’intero ‘Sistema Regione’. La nostra finanziaria regionale, al cui vertice dal settembre 2013 è stato chiamato Carlo Veneziale quale Amministratore Unico, si fa apprezzare quale organizzazione finanziaria capace di assecondare le reali esigenze delle aziende molisane. I dati diffusi da Bankitalia nel rapporto «L’economia del Molise 2014» hanno evidenziato almeno tre elementi molto positivi per la FinMolise. Il primo è che, confrontando le garanzie sui prestiti alle imprese, considerati in valori percentuali, si scopre che la parte di prestito alle aziende garantita dalla nostra finanziaria regionale è oltre tre volte superiore a quella della media nazionale. Difatti, nel 2014 tale percentuale in Italia è stata pari allo 0.4% ma nel Molise ha fatto registrare un esaltante 1.3%. Secondo elemento da analizzare è il rapporto tra le garanzie rilasciate con i cosiddetti Confidi (finanziarie regionali e fondi di garanzia per le piccole e medie imprese) e il totale delle garanzie personali. Il peso espositivo della finanziaria regionale del Molise ha raggiunto, nel 2014, una quota del grado di copertura relativo alla garanzie concesse più che raddoppiata rispetto all’anno precedente.Terzo elemento a favore della FinMolise è quello dei prestiti garantiti a fine dicembre 2014, che assommano a 37.3 milioni di euro. Questi mutui nel 2013 erano di 25.8 milioni e facevano registrare una crescita progressiva annuale di circa 5 milioni.


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5 24 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Le accuse: truffa e frode fiscale. La segreteria regionale del Pd verso la sua sospensione. I grillini: “Frattura si dimetta”

Arresti domiciliari per l’assessore Scarabeo

CAMPOBASSO. “Ho appreso della vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo. Nel rispetto che si deve all’azione e alle determinazioni dell’Autorità giudiziaria unitamente a quello per il principio costituzionale della presunzione di innocenza, mi auguro, al più presto, di ricevere le consequenziali dimissioni dalla carica assessorile. Ritengo che sia un atto dovuto all’Istituzione, al partito, alla popolazione e alla sua stessa persona che potrà approntare la difesa con la dovuta serenità”. Così, il presidente della Giunta Frattura dopo l’arresto dell’assessore alle attività produttive Pd, Massimiliano Scarabeo. A Scarabeo, esponente del Partito Democratico, sono contestati i reati di frode fiscale e truffa. E’ l’ennesimo arresto, in Italia, di un esponente PD a giugno 2015. In questi giorni gli elettori del Pd sono sotto shock per la raffica di arresti che sta coinvolgendo il partito che hanno sempre votato. La storia di Berlinguer e della questione morale è stata calpestata e sembra che non sia più un partito in grado di amministrare serenamente. Su questo si innesca il comunicato della segreteria regionale del Pd. “Chiarezza e onestà nel partito e nelle istituzioni. Le dimissioni di Scarabeo aiutino a farla. Per se

stesso, secondo il corso della magistratura, e nell’interesse pubblico. Se nessuno può considerarsi colpevole fino al terzo grado di giudizio, è chiaro che chi fa politica debba essere assolutamente estraneo a capi di imputazione, come quelli imputati dalla Guardia di Finanza a Scarabeo. Attendiamo, quindi, di comprendere ulteriori dettagli, anche relativi ad eventuali ulteriori sanzioni accessorie previste dall’ordinamento. Ed esprimiamo la più ampia fiducia negli organi giudicanti, certi che faranno bene il loro la-

voro”. “Per quello che riguarda il partito – prosegue la nota -, la segreteria propone il deferimento immediato di Scarabeo alla commissione regionale di garanzia per adottarne la sospensione. Le regole del Pd al riguardo sono chiare e le applicheremo in modo trasparente”. L’articolo 10 del ‘Regolamento di garanzia’ prevede che: “l’iscritto sottoposto a procedimento penale è sospeso cautelativamente dal partito dal giorno in cui è stato emesso contro di lui un provvedime”nto di restrizione della li-

bertà personale”. Ciò che il MoVimento 5 Stelle esige sono le immediate dimissioni del Presidente Frattura e il conseguente scioglimento del Consiglio regionale”. Questa la tesi dei Grillini. “La nota del Presidente non ci basta! Non possono bastare poche righe di stampo pilatesco in quanto le immediate dimissioni dell’Assessore sono un atto dovuto, come la sospensione per il D.lgs. Severino, ma la scelta istituzionale del Governatore fatta a suo tempo e la responsabilità politica della sua perseveranza e ipovedenza sono troppo grandi per permettere un sereno proseguimento delle attività istituzionali. L’ennesima sconfitta del Governo regionale, l’ennesima onta per il popolo molisano da troppi anni umiliato dalla voracità della sua classe amministrativa. Ormai gli equilibri politici sono saltati, il castello sta crollando e prima che crolli del tutto reclamiamo un passo indietro del Governatore per il “Bene di tutti”. I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle erano già pronti a chiedere le dimissioni di Scarabeo al momento della discussione dell’interrogazione su Funivie del Molise, che decanta da mesi a causa dell’assenza continua dell’interlocutore e che ricalca uno dei filoni seguiti dalla Guardia di Finanza”.

Idv: “Giunta al capolinea, serve una svolta”

“Prima la sanità, servizio essenziale per i cittadini, giunta al disastro gestionale e con servizi sempre peggiori. Ora l’arresto dell’assessore alle Attività Produttive Massimiliano Scarabeo pur auspicando che egli possa presto chiarire il tutto. Appare evidente pero’ che la giunta di Frattura è al suo capolinea politico. Il Molise ha immediato bisogno di voltare pagina”. Lo dice in una nota il portavoce regionale dell’Italia dei Valori Aldo di Giacomo, secondo il quale “i molisani meritano un

governo regionale che sia all’altezza delle grandi sfide che provengono dalle istanze dei territori: sviluppo, occupazione, sanità, legalità. Il Molise deve tornare ad avere una centralità nazionale che la giunta Frattura non sta affatto garantendo, anzi: questa regione continua ad essere politicamente ai margini ed in attesa di una valorizzazione doverosa ma sulla quale l’attuale governo regionale sta scontando gravi ritardi. Serve subito una svolta”.

I legali Leva e Prencipe “Convinti dell’estraneità ai fatti” CAMPOBASSO. “In relazione alla vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto l’assessore Massimilano Scarabeo comunichiamo che il diretto interessato presenterà già in data odierna le proprie dimissioni, al presidente della giunta regionale, dalla carica assessorile rivestita”. Così, i legali Danilo Leva e Mariano Prencipe. “Una tale determinazione viene assunta per rispetto istituzionale seppure la vicenda in questione, rispetto alla quale Scarabeo viene coinvolto quale presunto amministratore di fatto di alcune imprese, non ha ad oggetto l’azione amministrativa o politica dello stesso. Convinti dell’assoluta estraneità di Scarabeo ai fatti contestati al più presto sarà presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Campobasso avverso una misura che consideriamo profondamente ingiusta”.

I fatti nel racconto delle autorità competenti Il GIP presso il Tribunale di Isernia, su richiesta della Procura della Repubblica di Isernia, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico degli imprenditori venafrani Gabriele e Massimiliano SCARABEO, quest’ultimo Assessore regionale in carica, con delega alle Politiche dello sviluppo economico – Politiche del credito – Società partecipate – Marketing territoriale. In data odierna i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Isernia hanno dato esecuzione alle due ordinanze cautelari e, contestualmente, ad una serie di perquisizioni locali disposte dalla locale Procura in diverse abitazioni ed uffici in Provincia di Isernia, nonché a Campobasso negli uffici della Giunta Regionale per il Molise, di competenza dell’Assessore SCARABEO. Le indagini, che hanno portato alle ordinanze oggi eseguite, sono state avviate a seguito di una verifica fiscale, iniziata nel giugno del 2014, nei confronti di una delle aziende del “gruppo SCARABEO”, la “ELCOM ELETTROCOMMERCIALE S.p.A.” di Sesto Campano, che opera nel settore delle forniture di materiale elettrico, con punti vendita in tutto il Molise e unità locali a Varese, Vercelli, Genova, Cagliari, Palermo, Firenze, Lucca, Pisa e Pistoia. La meticolosa ricostruzione della reale contabilità ha consentito ai militari operanti, delegati dalla Procura, di smascherare un sofisticato sistema di frode, che ha consentito alla

“ELCOM” di evadere IVA per oltre un milione e duecentomila euro, e di sottrarre a tassazione base imponibile indicando in contabilità oltre cinque milioni di costi indeducibili. Inoltre, la Guardia di finanza ha constatato una maggiore imposta IRES per circa un milione e quattrocentomila euro nonché una maggiore IRAP per oltre duecentomila euro. La frode fiscale è stata perpetrata ricorrendo ripetutamente a numerose fatture per operazioni inesistenti e note di credito, facendo figurare come fornitori ignari clienti o terze società, e come utilizzatore la stessa “ELCOM”. Ottenuti i primi riscontri in ordine al reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, le indagini sono proseguite con il supporto di mirate e sofisticate indagini tecniche e tecnologiche, che hanno consentito di acquisire un rilevante quadro probatorio, con individuazione dei responsabili dei reati tributari e della truffa aggravata in entrambi i due fratelli SCARABEO. Si è accertato, infatti, inequivocabilmente che sono i predetti i reali amministratori di fatto della “ELCOM”, nonostante che al vertice della stessa figuri uno dei dipendenti, nominato formalmente amministratore delegato, ma in realtà privo di ogni potere gestionale. L’organizzazione direttiva della “Elcom Elettrocommerciale S.p.A.” e dell’intero Gruppo pende interamente dalle decisioni di

Gabriele e Massimiliano Scarabeo, e quest’ultimo, Assessore regionale, in particolare, risulta occupare l’ufficio di “Presidenza” della “ELCOM”, come peraltro accertato nel corso di una perquisizione mirata effettuata lo scorso mese di febbraio. L’attività investigativa ha permesso, infine, di accertare che la stessa “ELCOM” ha beneficiato, negli anni dal 2012 al 2014, di un contributo POR FESR 2007-2013 – fondo strutturale relativo allo sviluppo regionale “asse innovazione e imprenditorialità per la promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività” – per circa 122.000,00 euro, istruito, approvato e corrisposto dagli uffici regionali facenti capo all’Assessore SCARABEO. Gli accertamenti, in particolare, hanno dimostrato che i beni strumentali, oggetto del finanziamento, cartolarmente di nuova acquisizione, in realtà erano riferibili a macchinari e attrezzature già in possesso della “ELCOM”, in quanto acquistati in anni precedenti. Anche per questo scopo sono state utilizzate alcune fatture false, emesse da una società riconducibile ad un imprenditore isernino. Inoltre, al fine di superare eventuali controlli, i macchinari in questione sono stati riverniciati, in modo da apparire nuovi di fabbrica. Le indagini proseguono anche nei confronti di altre persone, e mirano all’accertamento di ulteriori responsabilità penali.


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Campobasso

24 giugno 2015

“OTop of Form 1 Occorre fare chiarezza sulle tessere azzurre e bianche” Il gruppo di Democrazia Popolare ha già pronta l’interrogazione CAMPOBASSO. La “querelle” che si è generata in merito al non riconoscimento da parte della SEAC delle tessere azzurre e bianche rilasciate dalla Regione e il conseguente scambio di accuse tra l’Assessore regionale Nagni ed il Sindaco Battista, spingono i sottoscritti Consiglieri comunali di Democrazia Popolare, Francesco PILONE e Marialaura CANCELLARIO ad avanzare alcune osservazioni in relazione all’argomento. Innanzitutto i sottoscritti Consiglieri evidenziano, dal punto di vista poli-

tico, come la più volte sbandierata “filiera istituzionale” sia saltata in aria, visto lo scambio di accuse tra le due componenti governative (regionale e comunale) di centrosinistra, e d’altro canto non poteva essere altrimenti vista anche la poca chiarezza e mancanza di dialogo che si è riscontrata in passato per situazioni analoghe (dall’edilizia scolastica alla politiche sanitarie…. vedi difesa del Cardarelli!!). Per ciò che riguarda il merito della questione, è grave che un servizio di

così importante riflesso sociale possa essere usato e strumentalizzato per beghe spicciole che palesano non solo un’evidente “empasse” di natura politica, ma anche un’inefficienza dal punto strettamente gestionale e amministrativo. Non solo!!! Va precisato che, nonostante in più occasioni abbiamo fatto presente al Sindaco (anche attraverso una Conferenza di Capigruppo allargata ai rappresentanti delle utenze del servizio) come la situa-

zione andava risolta con un impegno sinergico tra tutte le forze interessate alla questione (Comune, Regione, Seac ed utenza), ad oggi non ci risulta che provvedimenti concreti siano stati assunti e siano tali da portare ad una risoluzione della questione. Anzi, se è confermato il fatto che, come asserito dallo stesso Assessore Nagni, il Comune non provvede ancora a trasferire alla Società gestrice del servizio i fondi percepiti e funzionali al processo di mobilità urbana per categorie protette, la si-

tuazione appare davvero scandalosa e non degna di un Comune Capoluogo di regione. Per queste considerazioni i sottoscritti Consiglieri Comunali annunciano che nei prossimi giorni presenteranno un’interrogazione al Sindaco non solo per sapere a chi vanno attribuite le reali responsabilità, ma anche per riattivare urgentemente un servizio importante, necessario e fondamentale che, per errori non attribuibili all’utenza, ormai di fatto è azzerato.

Fari accesi sul lago di Occhito Terza tappa della campagna nazionale di Legambiente a Macchia Valfortore MACCHIA VALFORTORE . Analisi delle acque, monitoraggio del territorio e tanta informazione ai cittadini. La Goletta dei Laghi di Legambiente ha lo scopo di ribadire a livello nazionale l’importanza della tutela del prezioso e delicato ecosistema lacustre italiano. Il Molise ha tutte le carte in regola per raccogliere la sfida della gestione sostenibile dei siti naturalistici: il lago Occhito si pone certamente come uno degli asset fondamentali di questa strategia. Un invaso per la quasi totalità incluso in un Sito di interesse Comunitario, premiato nel 2011 come “Meraviglia italiana” e prezioso patrimonio di biodiversità. E non solo: la Valle del Fortore, dove si trova il lago Occhito, da ormai 15 anni ospita nuovamente il lupo, già censito in una decina di esemplari . “L’Occhito rappresenta una risorsa imprescindibile per la regione Molise e la regione Puglia– spiega Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Innovazione e Territorio – . La sua valorizzazione passa inevitabilmente per una gestione integrata pianificata, con il coinvolgimento di amministrazioni locali e operatori del settore turistico, con lo scopo di fornire alla zona uno strumento in più di rilancio, sempre in nome della sostenibilità”. Tanti i temi che verranno affrontati durante il convegno, ma soprattutto saranno avanzate una serie di proposte, tutte presenti in un documento realizzato nei mesi scorsi dal circolo Legambiente “Eugenio Cirese” (organizzatore dell’evento di oggi insieme a Legambiente Molise e Legambiente Puglia).

C’è poi da sottolineare la necessità, in tempi brevi, di operare un cambio di passo in materia di trasporti. Pur raggiungendo un buon livello di gestione integrata del lago di Occhito, questo rimarrebbe un presidio isolato, qualora continuassero le estreme difficoltà di collegamento tra i maggiori capoluoghi di prossimità (Roma, Napoli, Bari) e i capoluoghi molisani. La mancanza di rete ferroviaria elettrificata rende il raggiungimento della regione troppo difficoltoso. Si richiede, infine, l’inizio di opere di manutenzione della viabilità adiacente al lago, così da aggiungere un ulteriore strumento per la fruizione del sito naturalistico ed evitare, al contempo, temibili progetti di consumo del Promuovere l’offerta di attività turistiche ambientali e culturali sostenibili; promuovere l’occupazione dei residenti attraverso l’affidamento in gestione di strutture pubbliche già esistenti e da completare; fornire servizi più sostenibili agli amanti dello sport all’aria aperta (arrampicata sportiva, percorsi ciclo-ippo-pedonali, trekking, equitazione, canottaggio e pesca). In poche parole, valorizzare in modo integrato, coordinato e sostenibile le risorse ambientali, culturali e turistiche legate all’ecosistema del lago.

suolo. “Ci troviamo in una zona di grande rilevanza naturalistica – dichiara Giuseppe Faioli di Legambiente Molise– dove la biodiversità è un valore da tutelare con ogni mezzo. In quest’ottica, ci auguriamo che le istituzioni locali accolgano le proposte di Legambiente e delle tante realtà che operano sul territorio, andando a intervenire su quella che finora è stata una scarsa o inesistente gestione integrata e sostenibile del lago di Occhito”.

Campitello montagna amica del camper La località turistica molisana ha aderito al progetto nazionale con i servizi per autocaravan

SAN MASSIMO. Campitello Matese aderisce al progetto nazionale di “Montagna Amica del Turismo Itinerante”, circuito del quale fanno parte Cutigliano (PT), Sappada (BL) e San Martino di Castrozza (TN). Si tratta di un’iniziativa che tende a promuovere quelle località sciistiche che hanno realizzato, nei pressi degli impianti di risalita, i servizi minimi per l’autoca-

ravan. “Sono fiero che Campitello Matese entri a far parte di un’idea alla quale hanno già aderito importanti stazioni sciistiche – ha dichiarato il sindaco di San Massimo, Fulvio Manfredi Selvaggi – perché, siamo certi che il turismo itinerante rappresenti una delle garanzie di presenza turistica per l’intero arco dell’anno; non chiede ce-

mentificazioni ma pochi servizi essenziali che, fra l’altro, sono indispensabili anche per i bus turistici. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale, ringraziamo il Coordinatore Nazionale dell’Unione Club Amici (che ha ideato e promosso il progetto) Ivan Perriera, per aver voluto coinvolgere anche il nostro Comune in questa interessante iniziativa”.

Al sindaco Manfredi Selvaggi, sono stati consegnati l’attestato di adesione ed il cartello stradale di “Montagna Amica del Turismo Itinerante” e all’Amministrazione sono giunti i saluti del Responsabile Nazionale del progetto, Gian Vittorio Zucco di Feltre (BL) che ha voluto congratularsi con quella che ha definito “fra le poche perle sciistiche del Centro-Sud”.

Presenti, al concomitante 29° raduno nazionale camperisti dell’Isernia Camper Club, circa 160 camperisti provenienti da ogni parte d’Italia che, accompagnati dalla guida del “CAI”, Massimo Martucciello, hanno raggiunto la vetta delle “tre finestre”, oltre a gustare, nei tre giorni di permanenza, prodotti tipici locali, preparati a cura dell’Hotel Miletto.


Campobasso

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24 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

La Via Francigena nel Molise riposa in pace In predicato di diventare Patrimonio materiale dell’umanità La Via Francigena – un percorso di monasteri e luoghi di culto che dall’Europa porta a Roma – è in predicato di diventare Patrimonio materiale dell’umanità da parte dell’Unesco. La proposta è stata formulata e il governo ha tempo

fino al 30 gennaio 2016 per formalizzarla. Frattanto pullulano le iniziative volte a favorire la riscoperta e la conoscenza di questo straordinario tracciato a sfondo religioso. Addirittura è stato istituito un Festival: Via Francigena Col-

lective Project 2015: culture e colture dei paesaggi. A latere altre importanti iniziative: mostre ed eventi dal Nord dell’Europa alla Puglia. Ci siamo interrogati se ci fosse sfuggito qualcosa che concorra all’esalazione e alla pubbli-

cizzazione e alla valorizzazione del tracciato della Via Francigena che attraversa il Molise toccando i suoi Monasteri, le Chiese e le Abbazie. Ce ne saremmo rammaricati parecchio, soprattutto l’aver omesso la brillantezza delle ini-

ziative molisane e la loro tempestività, che sono la specialità degli amministratori regionali. Per fortuna (nostra) nessun senso di colpa. La Via Francigena che sta animando l’Europa e il Paese, da noi riposa in pace.

Colagiovanni: “Basta strumentalizzazioni politiche” L’assessore comunale alle Attività Produttive e alla Polizia Locale, Salvatore Colagiovanni, torna sull’argomento dei pedaggi dei commercianti in occasione della festività del Corpus Domini, chiarendo un passaggio su quanto era stato deciso nei giorni precedenti la festa più importante della città di Campobasso. “Per essere chiari e precisi – ha spiegato l’assessore Salvatore Colagiovanni – tutta la documentazione sulle procedure da attuare per la fiera del Corpus Domini è stata

inviata, come informazione, alle forze dell’ordine, sia con documenti notificati dagli agenti della Polizia Municipale sia attraverso la posta elettronica certificata. Procedura che è stata utilizzata ogni anno e grazie alla quale si informano gli organi competenti su

come il Comune di Campobasso intende agire nei giorni di festività, anche in relazione ai cosiddetti ‘spuntisti’. Le riunioni avute con i rappresentanti delle forze dell’ordine sono servite per la sicurezza e l’ordine pubblico in città, perché tutte le altre

competenze ricadono sulla Polizia Municipale”. “Mi preme chiarire questo aspetto – ha concluso l’assessore Colagiovanni – perché non tollero strumentalizzazioni politiche nei confronti dell’evento più importante di Campobasso e che quest’anno ha regalato all’esterno la cartolina delle 150mila presenze soltanto durante la sfilata dei ‘Misteri’. Ribadisco ancora una volta che chi ha lavorato lo ha fatto onestamente e nel solo interesse volto al bene collettivo”.

Concorso fotografico ‘INFIORATA’, i premi La quinta edizione se l’è aggiudicata Nico Barbiero con la foto “Sguardo devoto” CAMPOBASSO. Si sono svolte le premiazioni, e l’inaugurazione della mostra, del concorso fotografico sull’Infiorata di Campobasso. Giunta alla sua 5^ edizione, la manifestazione ha riscosso anche quest’anno un grande successo, sia per la qualità delle opere, sia per la presenza di numerosi autori. L’evento, che si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso la Provincia di Campobasso,

è stato presentato dal giornalista Giuseppe Formato che ha condotto le danze. Presente il sindaco del capoluogo di regione Antonio Battista che ha evidenziato come grazie al concorso fotografico organizzato da Camera Chiara si è riusciti a far crescere l’Infiorata e ad esportare la manifestazione oltre i confini regionali. Sono state oltre 150 le foto presentate in questa 5^ edizione, 62 le ammesse alla

mostra, 4 le segnalate e 3 le premiate. Gli autori delle opere segnalate sono Angela Cardone, Adalberto Tombolini, Mimmo di Iorio e Francesca Dalla Torre. Al terzo posto si è classificata Angela Cardone con la foto ‘L’abbraccio’. Secondo posto per Gioele Iannelli, mentre si è aggiudicato il 5° concorso fotografico ‘Infiorata’ Nico Barbiero con l’opera ‘Sguardo devoto’.

Rassegna corale, sabato il finale A Campobasso nella chiesa di San Pietro Apostolo la 21esima edizione CAMPOBASSO. Si concluderà sabato, 27 giugno 2015, la 21ª RASSEGNA CORALE REGIONALE 2015, organizzata dall’Associazione Cori del Molise (A.CO.M.), che rientra fra le attività musicali programmate dall’ Associazione per il corrente anno. Il gran concerto finale, pur con qualche giorno di ritardo, si inserisce anche nelle manifestazioni celebrative della Festa Europea della Musica 2015 che si è tenuta il giorno 21 giugno u.s. in tutte le nazioni della Comunità Europea e si terrà, come gli altri due che lo hanno preceduto, nella Chiesa di San Pietro Apostolo di Campobasso con inizio alle ore 19.15, nell’antivigilia della festa di S. Pietro cui la parrocchia che ospita la manifestazione è intitolata. Si esibiranno tre gruppi corali-strumentali associati all’A.CO.M.:

– Scuola Mandolinistica e Chitarristica del Circolo Musicale “P. Mascagni” di Ripalimosani (CB), direttore Antonio Di Lauro. – Coro Polifonico “Laudate Hermes” di Toro (CB), direttore Ivana De Luca; – Coro Polifonico di Montagano (CB), direttore Giuliano Mariano. Verranno eseguite musiche di M. Duruflé, Mario Scapin, J. Rutter, D. Kreidler, G. Weiss, H. Peretti, L. Creatore con ar-

rangiamenti del M° Di Lauro. E’ bene ricordare che a questa 21ª RASSEGNA CORALE REGIONALE 2015 hanno partecipato dieci gruppi iscritti all’Associazione Cori del Molise. La Rassegna è diventata ormai un appuntamento rilevante per la Regione Molise poiché, essendo itinerante, coniuga gli aspetti paesaggistici, artistici, culturali e musicali dei centri e dei luoghi dove si svolge. Inoltre è un momento di incontro, di scambio e di crescita per la coralità molisana in quanto ogni coro partecipante presenta i brani che meglio lo caratterizzano e li presenta al pubblico che assiste per “coinvolgerlo, entusiasmarlo, educarlo, emozionarlo…”.



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Isernia

24 giugno 2015

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La Riserva Mab “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” è stata inserita nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco Nel corso di “Beyond Food Sustainability” all’Expo di Milano Otre alla sostenibilità del cibo, all’Expo di Milano anche la sostenibilità dell’ambiente. Il binomio è inscindibile, ed ha trovato nella Riserva Mab “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” una diretta e concreta dimostrazione, destinataria della pergamena che certifica la sua appartenenza alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco, in virtù del suo elevato valore naturale e culturale che la rende area promotrice del rapporto sostenibile tra uomo e biosfera. Un riconoscimento importante e significativo per un ter-

ritorio in cui l’ambiente è sistematicamente sotto attacco da parte degli speculatori del vento, degli inquinatori del suolo, delle cave a cielo aperto e delle discariche, favoriti dall’assenza di piani territoriali di salvaguardia e sviluppo. L’attestato va preso con grande favore perché riteniamo sia un insuperabile deterrente a qualsiasi tentativo di alterazione. L’università del Molise sta svolgendo un ruolo apprezzabile per l’apporto scientifico che traduce nella conservazione dell’habitat, e nella valorizzazione delle varietà

agronomiche locali, nella identificazione dei servizi eco sistemici e di tutela del paesaggio culturale nel contesto nazionale internazionale della riserva. La consegna della pergamena infatti che certifica la sua appartenenza alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco è avvenuta nelle mani di Angela Tavone, docente del corso di laurea in biologia del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’università degli Studi del Molise, presente a Milano con la collega Piera Di Marzio. Contestualmente, Paolo Di

Martino, del Dipartimento di Bioscienze e Territorio, in rappresentanza della Riserva Mab “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”, ha partecipato alle attività di presentazione della costituenda “Rete delle Riserve della Biosfera del Mediterraneo” ed al primo incontro dei gestori delle Riserve mediterranee. Il simposio, organizzato dall’International Center for the Mediterranean Biosphere Reserves, si è tenuto a Barcellona e nella “Reserva de la Biosfera del Montseny”. Oltre a rappresentanti delle Riserve della

Biosfera italiane, hanno partecipato anche quelli delle Riserve di Algeria, Bulgaria, Croazia, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo e Tunisia. Abbiamo un grande patrimonio naturale e, per fortuna, una coincidenza favorevole (l’università del Molise) perché sia ulteriormente salvaguardato e valorizzato. L’appartenenza di “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco è il sigillo che mancava.

Polizia Municipale, ecco i fatti di Ettore CIBELLI* A seguito di recenti articoli apparsi in rete il sottoscritto Ettore Cibelli nella qualità di Segretario Regionale della CISL FP Abruzzo Molise, su sollecitazione dei lavoratori interessati allo stato di agitazione, ai fini di una sana informazione, informa sull’attuale stato della vertenza in atto e sulle motivazioni che l’hanno determinata. – Premesso Che la Cisl Fp sta sostenendo la vertenza Polizia Municipale oltre che per la tutela dei lavoratori anche nell’interesse collettivo della Città di Isernia in quanto un Corpo di Polizia Municipale organizzato, preparato, efficiente, efficace e messo nelle condizioni di benessere lavorativo riesce a dare garanzie sul corretto vivere civile e sul rispetto delle regole; - Che la Cisl Fp e solo la Cisl Fp da oltre un decennio ha richiesto l’intervento dell’Amministrazione e delle Istituzioni per risolvere le problematiche del Corpo; – Che la Cisl Fp, solo la Cisl Fp e nessun altro sindacato, ha sottoscritto, in data 13 maggio 2015, unitamente ai componenti RSU eletti nelle liste Cisl e Uil, l’ipotesi di contratto de-

centrato per la destinazione delle risorse relative agli anni 2013 e 2014 per consentire che venissero riconosciute le spettanze arretrate ai lavoratori per le effettive prestazioni di lavoro; -Si precisa che 1°. La Cisl Fp e solo la Cisl Fp in data 15/06/2015 ha tenuto un’assemblea presso il Comando di Polizia Municipale con i lavoratori che le hanno dato mandato; 2°. La Cisl Fp e solo la Cisl Fp in data 15/06/2015 ha proclamato lo stato di agitazione del personale suddetto attenendosi scrupolosamente alle procedure previste dagli Accordi Quadro Nazionali, dalle norme vigenti in materia di sciopero e di garanzia dei servizi essenziali e dai contratti collettivi nazionali di lavoro; 3°. La Cisl Fp e solo la Cisl Fp in data 15/06/2015 ha attivato la procedura di raffreddamento e contestuale richiesta di esperimento del tentativo di conciliazione in sede di Prefettura; 4°. La Cisl Fp e solo la Cisl Fp il 18/06/2015 è stata convocata dal Sig. Prefetto per il tentativo di conciliazione che si terrà il 23 giugno 2015 presso la Prefettura di Isernia; – Ed ancora Che la delibera di Giunta Comunale N. 60 del 19/06/2015, richiamata in vari articoli di stampa, non costi-

tuisce un atto di liquidazione delle spettanze ma altro non è che un atto amministrativo dovuto nonchè previsto dalla procedura della contrattazione decentrata. Infatti la prassi vuole che, dopo che le parti hanno sottoscritto l’accordo, questo viene accompagnato dalla documentazione tecnico-finanziaria e sottoposto al parere dei revisori dei conti. Dopo di che la Giunta Comunale con apposita Delibera autorizza la partepubblica a sottoscrivere l’ipotesi del contratto decentrato. Tutto qua. Secondo i CCNL e con gli effetti del Codice Civile. Tutto qua ma grazie al Sindacato che fa Sindacato e solo Sindacato : la Cisl Fp. – Pertanto la Cisl Fp, sentiti i lavoratori che le hanno dato mandato, deciderà il prosieguo dello stato vertenziale nella modalità che riterrà più opportune e secondo gli esiti del tentativo di conciliazione. Appare chiaro che nel caso l’Amministrazione non fornisca atti e fatti che garantiscano l’accoglimento delle istanze contenute nella comunicazione dello stato di agitazione questa O.S. adotterà ogni forma di protesta utile e consentita dalla normativa vigente in materia inclusa la conferma dello sciopero per il prossimo 28 giugno 2015. *Segretario Regionale Cisl Fp

Ancora polemiche sulla differenziata

A Isernia il servizio della raccolta a singhiozzo viene definito negativo dalla cittadinanza ISERNIA. “Giunta comunale di Isernia e differenziata: Amendola, membro giuntale PD come delegato all’ambiente, invece di giocare a fare l’assessore sceriffo minacciando sanzioni ai cittadini, dovrebbe spiegare perché la raccolta è effettuata a singhiozzo, lasciando giacere inspiegabilmente i rifiuti nelle vie della città e

delle borgate, benché differenziati dagli abitanti. Nè la funzione politica dell’assessore può essere ridotta a quella di portavoce dell’azienda appaltatrice del servizio”. Così Feliciantonio Di Schiavi. “Se da un lato dobbiamo ricordare che abbiamo perso dieci anni senza iniziare un vero servizio per la differenziata, per

colpa della giunta di destra Melogli, la peggiore che abbia avuto Isernia dal dopoguerra, e che pure ci sono alcuni incivili da richiamare, è evidente che con questi atteggiamenti l’assessore del PD al ramo, vuole spostare l’attenzione sulle condotte degli abitanti, proprio per sviare dai veri problemi suddetti che investono invece

le responsabilità gestionali. La raccolta deve essere giornaliera e comunque più frequente; inoltre sollecitiamo le risposte non fornite nonostante richieste dal PCL di Isernia con apposito documento diffuso all’epoca, in merito al quadro economico di costi ed entrate, alla destinazione e riciclo dei rifiuti differenziati.

Infine: continuiamo a ribadire la necessità di costruire, con gli stessi fondi dati all’azienda privata, un servizio a gestione pubblica con forme di controllo democratico dei lavoratori e dell’utenza, anche come un’azienda speciale interterritoriale; unitamente ad una tassazione che salvaguardi le fasce deboli.


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Termoli

24 giugno 2015

I balneatori contro la Giunta Sbrocca Domani sarà consegnata la bandiera blu al Comune mentre incalzano le proteste TERMOLI. La Bandiera è blu, giallo è invece quel che accade, nero è invece il motivo di rabbia e protesta che accompagna quanto sta accadendo. Il prossimo 25 giugno, infatti, la cerimonia di consegna delle bandiere blu agli operatori turistici potrebbe andare “deserta” o quasi… questo perché nelle ultime ore s’è accesa non poco la protesta con i balneatori che hanno condiviso l’unanime dissenso verso l’azione dell’amministrazione guidata da Sbrocca. Al centro delle proteste, secondo quanto si apprende dai vari profili facebook e dalle dichiarazioni pubbliche di alcuni di loro, vi sarebbero le mancate attenzioni prestate dalla politica locale alla tutela dell’ambiente e del territorio. “La Stella Marina – scrivono sul proprio profilo facebook i titolari dello stabilimento balnerare – boicotterà questo evento (con riferimento alla cerimonia della consegna delle Bandiere blu) non presentandosi e siamo sicuri che altri balnea-

tori si uniranno alla nostra scelta. Le motivazioni sono molteplici e chi non si ferma alle apparenze o non si è venduto per 30 denari potrà intuirle, ma ve ne elenchiamo alcune:

1) è una farsa per tutti, turisti, operatori del turismo e cittadini, 2) non rappresenta nulla in una città che continua ad intraprendere scelte che vanno in una direzione opposta

al turismo 3) Il sindaco Sbrocca e “gli altri” sono a favore del piano “Sblocca Italia” che prevede “Air Gun e Trivellazioni” lungo le nostre coste, contro

ogni principio di etica e rispetto dell’ambiente, e soprattutto attuate senza chiedere l’opinione ai cittadini (l’avessero detto in campagna elettorale quale era il loro pensiero almeno sarebbero stati coerenti). Per chi non lo sapesse sono previste due piattaforme di estrazione petrolifera di fronte a Termoli. Air gun vuol dire: bombardare con onde sonore il sottosuolo per verificare la presenza di idrocarburi con il rischio di terremoti nell’entroterra e/o comunque il sicuro spiaggiamento di delfini, cetacei e la morte di tante specie ittiche per la gioia dei nostri mari e della pesca in generale. Se ci minacceranno di esporre la bandiera blu con una sanzione, la appenderemo a mezza asta con un cartello che informa turisti e bagnanti di cosa realmente si cela dietro queste ignobili decisioni”. “Un cittadino informato è un cittadino libero”, concludono nella nota. Cosa accadrà il 25 giugno? Staremo a vedere….

Mesothalassia, si parte da Petacciato Si tratta della Rete per la ricerca ecologica a lungo termine. Domenica il via PETACCIATO. La Rete Italiana per la ricerca ecologica a lungo termine, che ha lo scopo di raccogliere dati ecologici in continuo per il monitoraggio dello stato di salute dei nostri mari, coste, laghi e montagne ha proposto una iniziativa culturale denominata Mesothalassia. “Si tratta – si legge

in una nota stampa – di un ciclo viaggio che avrà inizio a Petacciato domenica prossima e si concluderà il 7 luglio a Napoli. L’intero itinerario sarà filmato ed esposto nella giornata del 29 luglio nel padiglione Italia all’Expo di Milano. Ad ogni tappa sono previsti eventi con l’obiettivo di di-

vulgare le attività della rete e sensibilizzare la popolazione nei confronti di temi come l’eco-sostenibilità e la mobilità lenta”. Un nuovo modo di vivere e di riscoprire quei luoghi che rappresentano il vivere quotidiano, quindi, alla base dell’iniziativa. La manifestazione sarà aperta

alle 10 presso il Cea di Petacciato. Alle 10.30 si terrà la visita presso il Sic di Petacciato Marina. Alle 11.30 la partenza in bicicletta alla volta di Termoli e nel pomeriggio la visita al Sic della zona di Campomarino. Alle 18 la chiusura della manifestazione e il rientro.

Successo per la mostra d’arte 5Art Lo spazio espositivo è stato quello del suggestivo castello Svevo di Termoli TERMOLI. È terminata domenica 21 giugno la mostra d’arte “5ART”, organizzata dal gruppo di artisti formato da Anna Giardino, Emilia Pezzotta, Giovanni Salome, Paola Scrascia e Carmela Votta. La mostra, iniziata il 13 giugno e proseguita fino a domenica scorsa all’interno della suggestiva cornice del Castello Svevo di Termoli, ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. L’evento ha permesso di conoscere le realizzazioni dei 5 amici che si sono inseriti, a buon diritto, all’in-

terno del panorama artistico locale. Uno spaccato di espressione comunicativa che ha guidato i numerosi visitatori in un percorso fatto di rappresentazioni grafiche, pittoriche e di realizzazioni con la nuda pietra; gli ospiti sono stati piacevolmente coinvolti nell’interpretazione delle opere e nel percorso di ogni singolo artista, permettendo ad ognuno di osservare i lavori attraverso un doppio registro di lettura che ha messo in relazione le immagini ed i temi trattati, con le rielaborazioni personali.

E’ stato così realizzato un percorso emozionante e mutevole, fatto di una piacevole alternanza tra tecniche classiche ed un nuovo linguaggio di espressione comunicativa. La location delle sale del Castello Svevo ha contribuito in modo sostanziale a creare la giusta atmosfera che ha piacevolmente accompagnato i visitatori lungo il percorso, rendendo ancor più emozionante l’interpretazione concettuale, contemplativa ed espressiva che le opere hanno trasmesso. Un evento sicuramente riuscito e un

bilancio di tutto rispetto, quindi, con un nuovo e sorprendente gruppo di artisti locali che ha intrapreso un af-

fascinante cammino di esperienze pubbliche che, ci auguriamo, vorranno ancora offrirci.


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Termoli

24 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Scandalo Catania, c’è anche Arbotti Il procuratore sportivo termolese tra gli arrestati per la presunta compravendita di partite TERMOLI. C’è anche il procuratore sportivo termolese Fernando Arbotti tra i sette soggetti arrestati a Catania per la presunta compravendita delle partite. Il caso nazionale legato alla società siciliana del Catania calcio ha, quindi, interessato anche il noto termolese. Culminata con una raffica di arresti, l’operazione ha visto avallare l’ipotesi che il Catania calcio stava perpetuando, allo scopo di consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione, la vendita delle partite. Un caso nazionale che ha visto finire in manette anche

il presidente societario Pulvirenti. Sette i provvedimenti di arresti domiciliari eseguiti nei confronti del presidente del club, Antonio Pulvirenti, dell’amministratore delegato Pablo Cosentino, del direttore generale Daniele Delli Carri, e di altre quattro persone: si tratta di due procuratori sportivi e altrettanti gestori di scommesse on line. Tra gli altri nomi figurano Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti: tutti accusati di frode sportiva; secondo alcune indiscrezioni, pare che nell’inchiesta non sarebbero inda-

gati appartenenti a altre società sportive. Secondo quanto trapelato, i dirigenti del club rossazzurro avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, allo scopo di consentire alla squadra di vincere ed evitare la retrocessione. “La prima reazione – riporta Repubblica.it – è sicuramente un grande dolore, perché lavoriamo ogni giorno per rendere comunque credibile e per aumentare la reputazione del nostro contesto, quindi questa è una notizia che ci lascia

sgomenti”. Queste le parole del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, a Sky TG24 HD, in merito all’inchiesta, denominata ‘I treni del goal’, che ha colpito alcuni dirigenti del Catania. “Bisogna reagire immediatamente – ha spiegato il numero uno dei cadetti – e continuare il nostro lavoro, l’impegno verrà ulteriormente moltiplicato. Mi auguro che le cose vengano chiarite, che si sappia la verità il prima possibile e che comunque, di fronte a certi fenomeni, la risposta in caso di conferma sia

dura, e faccia capire che il nostro mondo non è disposto ad accettare nessun tipo di accomodamento o accordo – ha concluso Abodi – che mortifichi il campo e il valore sportivo di una competizione”. A coordinare l’inchiesta è stata la Direzione distrettuale antimafia di Catania che ipotizza (a vario titolo) frode in competizioni sportive e truffa. Le perquisizioni sono state eseguite dalla polizia nelle città di Roma, Chieti, Campobasso e Catania; l’inchiesta è stata condotta dalla Digos, in collaborazione con la Polizia postale.

Poliziotto salva la vita ad un ferito Prontamente intervenuto a seguito di un incidente stradale in via Corsica a Termoli TERMOLI. Momenti da brivido ieri mattina a causa delle conseguenze di un incidente stradale in via Corsica. Se oggi non parliamo di dramma consumato il merito va a un agente della volante del Commissariato di Termoli, che ha praticato un massaggio cardiaco a uno dei feriti, trovato esanime e cianotici. Conoscere le nozioni di primo soccorso ha permesso di salvare una vita, poi affidata alle cure dei medici del 118 e dei volontari della Misericordia. Il sinistro è avvenuto all’incrocio con viale Marinai d’Italia, coinvolti un Volkswagen Maggiolone e un’Audi guidata da una donna. Entrambe le vetture pare avessero imboccato la rotonda, ma poi per una manovra che ancora non si spiega, c’è stato un tamponamento e l’Audi colpita dal Maggiolone non ha rimediato danni, mentre quest’ultima ha finito la sua corsa contro i pali di sostegno della segnaletica verticale, è salita sul marciapiede ed ha sbattuto violentemente contro la ringhiera del parapetto, facendo scattare anche gli air-bag. Il conducente ha sfondato con la testa il parabrezza e poi sono arrivati i soccorsi, provvidenziali.

Mattioli e Roncato a Termoli I due uomini di spettacolo hanno richiamato diversi fans per le strade del centro TERMOLI. La giornata di ieri, lunedì, con la presenza a Termoli di due totem dello spettacolo Maurizio Mattioli e Andrea Roncato è stata abbastanza intensa. Dopo le visite ai locali dei signori Basile, un bel giro per il centro e i due personaggi, scortati dagli efficientissimi uomini della Investigazioni Molise, venivano riconosciuti e avvicinati dai fans in pratica subito. Un aperitivo in un bar del corso e poi una bella pizza napoletana

in una nota pizzeria del centro e anche qui entusiasmo a “gogò”. Termoli, con tutte queste presenze vip, finalmente effettua qualche movimento interessante a livello mediatico e l’apprezzamento che questi personaggi hanno manifestato per la nostra città c’inorgoglisce. Alla luce di quanto condiviso con noi, pare proprio che questa estate sarà davvero calda…



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Opinioni

24 giugno 2015

di Claudio de Luca TERMOLI. La materia dei “Gruppi consiliari” viene interamente demandata alle norme statutarie ed a quelle di dettaglio dei Regolamenti sul funzionamento dell’organo- Consiglio. Perciò compete alle decisioni delle componenti di questa Assemblea rinvenire soluzioni per le singole questioni e valutare le modalità per assicurare il funzionamento dei Gruppi e lo svolgimento delle competenze assembleari. Insomma tutto rimane affidato all’autonomia di ciascuno che, però, nella pratica, viene perseguita per lucrare il massimo. Ed ecco perché personaggi eletti con la lista “x”, successivamente si allontanano da questa per formare il Gruppo “y”. In linea generale il rapporto intercorrente tra il candidato eletto ed il partito di appartenenza non esercita influenze giuridicamente rilevabili, considerata la mancanza di un rapporto di mandato e l’assoluta autonomia politica dei rappresentanti del Consiglio. Ne consegue che, all’interno dell’Assemblea, i Gruppi non sono configurabili quali organi dei Partiti. Pertanto, in capo a questi ultimi, non sembra sussistere una potestà direttamente vincolante sia per un componente del Gruppo di riferimento sia per gli organi assembleari dell’Ente. Lo stesso Tar del Lazio ha avuto a precisare che i Gruppi hanno una duplice natura. Rappresentano la proiezione dei Partiti all’interno delle Assemblee e sono parte dell’ordinamento assembleare in quanto articola-

Nel Trentino si sono tenuti i “referenda” per chiedere ai cittadini di 55 comunità di piccola estensione se intendevano fondersi. In 15 casi la risposta è stata positiva cosicché questa Regione avrà quanto prima 39 enti locali in meno. Occorre sottolineare il civismo dimostrato, peraltro in linea con una tradizione absburgica che ben scarso seguito mostra di avere in tanta altra parte del Paese. Al posto delle Regioni, Mnghetti proponeva consorzi di Comuni che, per Mazzini, non dovevano essere più di mille. Oggi l’Italia ha più di 8.000 enti locali territoriali, comprensibili solo un secolo fa per la lentezza delle comunicazioni e dei trasporti ma non più nell’era del “p.c.”. La Germania ne aveva 24.476; e li ha dimezzati. La Danimarca 1.388, che sono diventati 275. L’Istat dice che, in proporzione, i Comuni più costosi sono proprio quelli più piccoli. Perciò molte funzioni potrebbero essere risolte aggregando; ma la ragione che ne consiglia il mantenimento è il sentimento e l’interesse. L’art. 16 della manovra economica, nata per ridurre i costi della rappresentanza politica nei Comuni, viene considerato insoddisfacente perché sopprime un certo numero di assessori e di consiglieri ma non le funzioni

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Puoveri ruobli nuostri”

zioni interne di un organo istituzinale. Il dlgs n. 267/2000 (art. 38, c. 2) demanda al Regolamento, nel quadro dei principi sanciti dallo Statuto, la disciplina del funzionamento dei Gruppi. Nel Molise, come in tutti i Consigli regionali d’Italia, esiste il diritto (per ogni singolo eletto come per ogni Gruppo consiliare) di avere a disposizione una stanza, un tavolo, un telefono, un p.c., materiali di cancelleria e dei collaboratori. Perciò occorrono fondi. Ogni tanto qualcuno si dichiara pronto a mutare la nor-

mativa, ma parla sapendo bene che gli altri non vorrebbero mai procedere a tanto. Perciò propone sì, ma solo per avere un titolo sui giornali. Il risparmio reale non arriverà mai perché chi l’ha proposto vuole solo esprimere un “flatus vocis“. In questo quadro si colloca pure il Consiglio regionale del Molise ed i suoi troppi Gruppi (quelli monocellulari sono addirittura 9). Questa Assemblea fruisce di norme comode. Persino il Presidente Frattura, a cui evidentemente non bastano i fondi della Giunta regionale, aggiunge a questi quelli del Gruppo.

Non gli è da meno Michele Iorio, capogruppo di se stesso, che amministra quelli assegnati a “Per il Molise”. Una “spending review” alla rovescia. La l.r. n. 20/1991 regolamenta i finanziamenti, assegnando una Sede adeguata alla consistenza numerica di ciascuno, gli allestimenti e gli arredi. Allo scopo la norma conferisce contributi in rate quadrimestrali anticipate, spendibili senza vincoli di destinazione. Ciascun Gruppo gode di un assegno mensile di 800 € e di una quota variabile pari al prodotto tra 2.500 € ed il numero dei consiglieri iscritti. Ogni anno i Presidenti depositano, nell’Ufficio di Presidenza, un rendiconto della utilizzazione. Ciascun Gruppo può disporre di una risorsa umana di cat. D 3 per ciascun consigliere; ma, ove non se ne avvalesse, verrebbe ristorato con ulteriori finanziamenti di importo corrispondente. Il costo annuo di ciascuno è pari a 1.063.200 €. Inoltre, per i collaboratori esterni di fiducia, alla somma calcolata va aggiunto il contributo concesso ad ogni consigliere per le spese di personale (3.200 €/mese ciascuno) che porta la cifra definitiva a 2.215.200 € all’anno. Un fiume di danaro che, com’è noto, ha finito per interessare le Procure del capoluogo, contabili e giudiziarie; e la G.d.F. ha individuato il pagamento di ristoranti, l’acquisto di cialde per il caffè, coppe per sponsorizzazioni sportive e partecipazione a gare di “lap dance”.

Perchè accorpare i piccoli Comuni sindacali. Insomma il Governo Renzi non ha avuto il coraggio di resettare aggregati costituititisi sin dai tempi del Medio evo. Ci si comportò più seriamente durante il Ventennio fascista quando “sparirono” molte realtà locali, ridottesi a 7.311 (da 9.195 che erano), per poi attestarsi ad 8.092. Negli Anni ‘70 fu tentata la carta dei Comprensori; poi nacquero le Comunità montane ed infine le Unioni di Comuni. Ma tutte queste denominazioni sono sempre state un pennaccho fintamente innovatore; ed ancora oggi sono 3.000 i campanili con popolazione sotto le 2.000 anime e quasi 2.200 quelli che variano fra i 2 ed i 5mila ab. Per fortuna cresce, almeno a parole, l’esigenza di un accorpamento generalizzato che permetta di sfoltire tra Unioni, Comuni, Comunità montane, Ato, Consorzi di bonifica ed altre consorterie variamente denominate. Il fatto è che, pur volendo procedervi, si deve combattere contro un sistema ad ostacoli. Per esempio l’obbligo di mantenersi nel territorio provinciale inibisce la risistemazione di confini che tanti Sindaci si attenderebbero;

l’individuazione di una soglia minima di 5mila ab. per una Unione può provocare lo slittamento verso queste ultime, ma gli enti interessati non perderebbero né Giunta né Consiglio, riducendosi semplicemente di numero. I Sindaci dei piccoli paesi, pur di non restare sotto i 1.000 ab., cancellati dalla manovra del Governo per una manciata di residenti, approntano ponti d’oro agli immigrati, offrendo “papier” e casa. In Abruzzo ed in Molise le Comunità a rischio sono tante ed i “borgomastri” offrono case per salvaguardare la propria fascia tricolore. L’ordinamento fissa in 10mila ab. la soglia minima per istituire nuovi Comuni; e questo limite deve essere rispettato pure nel caso di una modificazione territoriale. Ciò vuol dire che quest’ultima non deve comportare che altri enti possano finire sotto soglia. Infine, per evitare l’eccessiva presenza dei cosiddetti “Comuni-polvere”, sono state previste incentivazioni atte a favorirne l’accorpamento. Per esempio, oltre alle “vitamine” economiche, c’è l’articolazione dei Comuni in Municipi per assicurare a quelli originari una relativa indipendenza gestionale, affidando

loro i servizi di base ed altre competenze delegate. L’organizzazione dei Municipi si attua mediante l’elezione di un pro-Sindaco e di due consultori eletti dai cittadini risiedenti nella circoscrizione degli enti che si sono fusi. La Regione attiva il procedimento per una modifica territoriale presentando agli elettori interessati le sottoscrizioni pervenute. Di poi, saranno i vari Consigli ad esprimere il proprio parere (non vincolante) ed a consultare le rispettive popolazioni in ordine al progetto di rimodulazione. L’elaborato dovrà precisare i nuovi confini nonché la ripartizione dei beni e delle entrate. Solo dopo l’espletamento di questi preliminari conseguirà una legge locale. I beni demaniali e quelli patrimoniali indisponibili vengono trasferiti al Comune in cui sono ubicati; la ripartizione di quelli patrimoniali (danaro e tributi) avviene in relazione all’estensione territoriale ed alla popolazione insediata nelle porzioni di territorio interessate alla modifica. Le norme regolamentari continueranno a vigere almeno sinché il nuovo ente non abbia provveduto diversamente.


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