La sanita' secondo frattura la morte si avvicina

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 80 - mercoledì 8 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Pasquale Guarracino

La sanità secondo Frattura ‘la morte si avvicina’

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pasquale Guarracino. Il sindacalista della Uil, in questi ultimi mesi, si sta ponendo all'attenzione delle vertenze e dei lavoratori per la sua tenacia nel portare avanti importanti battaglie sindacali. Del resto, troppe sono le vertenze aperte, le aziende in difficoltà e, di converso, troppi i silenzi della politica priva di una strategia e di una programmazione. Guarracino, almeno, ci prova a tenere alta la bandiera del sindacato a difesa dei lavoratori.

Il Tapiro del giorno a Michele Coralbo

Campobasso, ospedale di primo livello Isernia e Termoli, ospedali di base servizi all’interno

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Coralbo. Il consigliere comunale dell'ala civica al Comune di Campobasso, dopo avere politicamente forzato la mano per una deriva del centrodestra verso lidi senza meta, una volta eletto ha assunto un ruolo del tutto specifico all'interno del Consiglio comunale. Pur svolgendo il ruolo di opposizione, non disdegna, professionalmente di avere contatti e contratti ravvicinati con amministrazioni di centrosinistra. Un andamento, come dice qualcuno, 'anomalo'.

Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria


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TAaglio lto

2 8 aprile 2015

Decisione della direzione generale per la Salute per ridurre sprechi ed abusi

Una commissione regionale si occuperà dell’appropriatezza delle prescrizioni e delle prestazioni in tutti gli ambiti dell’organizzazione sanitaria Le molte coscienze sporche che concorrono a realizzare il deficit sanitario hanno avviato un processo di decantazione che si va sublimando in forme di collaborazione a titolo gratuito La direzione generale della Salute ha scelto che siano le commissioni lo strumento adatto a sorreggere le residue possibilità di migliorare la gestione dei servizi sanitari. Solo pochi giorni fa abbiamo dato notizia della costituzione della Commissione tecnico-scientifica di supporto alla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, con il compito di svolgere attività consultiva (facoltativa) su questioni in materia sanitaria indicate dal Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, in qualità di Commissario ad Acta. Ora aggiungiamo che ancora una Commissione s’incaricherà di valutare l’appropriatezza delle prescrizioni e delle prestazioni in tutti gli ambiti dell’organizzazione sanitaria. Con l’obiettivo di verificare la giustezza delle prescrizioni mediche e dei ricoveri ospedalieri e la loro effettiva necessità ed efficacia. I ricoveri cosiddetti “impropri” sono considerati la causa maggiore della formazione del deficit sanitario; la voce che più delle altre incide negativamente anche sull’efficienza dei servizi sanitari in quanto va ad ingolfare le corsie ospedaliere e nega ai malati veri la tempestività dell’intervento. Mettervi mano in maniera sistematica, con il concorso di esperti, è parso alla direzione generale della Salute un passo necessario quanto opportuno da compiere. Difatti, l’ha compiuto, nominando i componenti la Commissione regionale per l’“Appropriatezza prescrittiva”, stabilendo le modalità di funzionamento, e la partecipazione gratuita dei componenti. Questa della gratuità delle prestazioni consulenziali tecnicoscientifiche, sta diventando

La punzecchiatura La sortita del presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura, sull’intervento ad un infartuato di Agnone, ha suscitato non poche reazioni a limite dell’ilarità IL CARRO DI TESPI di Ulisse Di Giacomo

una costante, quasi un segnale distintivo di un mutamento radicale di concepire il sistema delle collaborazioni e i doveri professionali. L’entità del deficit sanitario e le molte coscienze sporche che concorrono a realizzarlo, probabilmente hanno avviato un processo di decantazione che si va sublimando nella gratuità della partecipazione alle forme e alle formule utili a contenere la spesa sanitaria e a ridurne progressivamente il deficit. Vogliamo crederci, con la sottesa speranza che non si risolva in una bolla di sapone o, peggio ancora, in un impegno di facciata, debole sul fronte delle attività da porre in essere. Chiamati a smentire questa ipotesi poco confortevole, e a dare invece un contributo professionale e operativo di forte sostanza, saranno: il direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo (presidente della commissione); il direttore del Servizio programmazione e assistenza farmaceutica Antonella Lavalle; il direttore del Servizio

L’INTERVENTO di Carmine Vasile La legge approvata dall'intero consiglio regionale, senza alcun emendamento, riguardante il personale a tempo determinato,a mio avviso in contrasto con la norma nazionale, non risolve il problema del personale sanitario incaricato perché viene solo rinviato. Se venisse applicata com'è stata promulgata detta legge manderebbe a casa circa il 50% dell'attuale personale sanitario incaricato ed al-

assistenza territoriale Giovanna Bizzarro; il direttore del Servizio ospedalità pubblica e privata Riccardo Tamburro; il direttore sanitario dell’Asrem Giuseppina Arcaro; il direttore dell’Unità operativa complessa “Farmaceutica territoriale” dell’Asrem Maria Teresa Sisto; il dirigente di staff della direzione generale dell’Asrem, rappresentante regionale Sisaz Giovanni Gramegna; il direttore del Distretto sanitario dell’Asrem Sergio Rago; lo specialista ambulatoriale Sumai Fulvio Rocco Martone; il medico ospedaliero specialista in Medicina interna Vincenzo Iannaccone; il medico di Medicina generale Antonio Tartaglione; il medico di Medicina generale Giuseppe De Gregorio; il medico di Pediatria di Libera scelta Donato Meffe e dal funzionario responsabile dell’Ufficio Assistenza Farmaceutica, in servizio presso la Direzione Generale per la Salute, Giuseppina Trofa, con funzioni di segreteria. Commissione

Frattura non poteva di certo far passare la Pasquetta senza la consueta barzelletta. Per dimostrare che l’ Ospedale di Agnone può benissimo essere chiuso, racconta di un povero infartuato di Agnone che, per sua fortuna, è riuscito ad arrivare vivo all’Ospedale di Isernia, e commenta con enfasi: “ La rete per il trattamento dell’infarto è stata sperimentata ed attivata in Molise”. Presidente Frattura, dia retta a me, faccia l’architetto. E qualora fosse interessato a sapere cos’è la rete di emergenza per l’infarto del miocardio, sarei disponibile a spiegargliela. Gratuitamente. L’INVENTORE di Giovancarmine Mancini Salvato dal 118 un quarantenne molisano. Frattura esulta: la sanità che funziona. La “neve” imprevista ha mandato in tilt il presidente. Si è convinto che il 118 lo abbia inventato lui. pletorica, quindi a rischio di scarsa funzionalità qualora i componenti non avvertiranno l’importanza e la delicatezza della loro missione. Ipotesi che escludiamo, conoscendo la gran parte di essi e la dedizione al proprio lavoro. Altra garanzia a sostegno della buon esito della iniziativa è la decisione del presidente della commissione di riunirla presso la sede della direzione generale per la Salute (di norma ogni tre mesi), di dotarla di un regolamento interno, e che i componenti che non prende-

Precari della sanità, il gran caos della Regione cuni reparti sarebbero costretti a chiudere. Questa legge non fa altro che accelerare il processo di chiusura di alcuni ospedali pubblici facendo saltare la tanto sbandierata riconversione. Intanto della legge di riordino del sistema sanitario regio-

nale manco a parlarne, la colpa della chiusura di alcuni reparti verrà data al decreto Balduzzi, i nostri cittadini, pur pagando più tasse che nel resto d'Italia, saranno costretti a curarsi fuori e i nostri figli se vogliono trovare lavoro devono cercarlo fuori dai con-

ranno parte a due sedute consecutive decadranno automaticamente ed i posti momentaneamente vacanti, sino alla sostituzione dei componenti decaduti, non saranno calcolati ai fini della formazione del numero legale. Una commissione probabilmente in ritardo rispetto alla necessità di arginare da tempo la spesa sanitaria e qualificarla. Comunque: meglio tardi che mai! Dardo

fini della Regione Molise. I requisiti maturati non sono assolutamente in discussione anzi il processo di stabilizzazione e l'attivazione di procedure concorsuali devono essere chieste con forza da tutti. Niente si sta facendo per fare tutto questo , per riorganizzare il nostro Ssr e per assumere personale a tempo indeterminato anzi si recepisce una legge dello Stato per tagliare centinaia di posti di lavoro. Voglio proprio vedere dal I gennaio 2016 come si faranno i turni negli ospedali ancora aperti. Stando cosi le cose ma ha ancora motivo di esistere questa Regione?


TAaglio lto

3 8 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ancora nessuna bella sorpresa UILTuCS e FILCAMS Molise fanno il quadro della pasqua amara toccata in sorte ai lavoratori molisani Cabina di regia, task force, agenda delle priorità, commissione tecnica esterna. Sono molti gli espedienti, spesso più di natura lessicale e linguistica che di vera sostanza operativa, cui la politica ricorre per dare la percezione al cittadino che in realtà si sta occupando di lui, delle sue necessità. Ci mancava, onestamente, il “crono programma” (sostanzialmente un calendario ma dicitura più chic); l’assessore al lavoro, Michele Petraroia, aveva annunciato di spedirne copia alle organizzazioni sindacali per discutere delle varie vertenze aperte sul territorio molisano. Uno strumento operativo da un lato, un impegno morale ad affrontare le questioni, dall’altro. Del primo, però, pare non ci sia ancora traccia e, fatalmente, anche del secondo. In un comunicato stampa decisamente amaro i segretari regionale della UILTuCS Molise e

della FILCAMS Molise, Pasquale Guarracino e Franco Spina, ne fanno aperta menzione: “Ancora una volta, nell’attesa di ricevere il famoso crono

di Giovanni Muccio

Apprendo dagli organi d’informazione che il nostro Presidente Paolo Di Laura Frattura continua il suo tour presso i vari Consigli comunali per delucidare la bontà delle sue iniziative sulla sanità molisana e quindi mercoledì sarà presso quello di Campobasso. Diciamocelo

l’intervento

Nessuna novità è emersa circa le strategie messe in campo dall’assessorato. Come è stato già illustrato in precedenza si continua a perseguire una operazione tecnico-finanziaria che ha il solo scopo di conservare le quote di produzione per le campagne 2015 e 2016 utili solo al risanamento del debito della Srl . Nella pratica i proventi derivanti dall’affitto delle quote non produttive dello stabilimento saranno utilizzati per mantenere integra una scatola che all’interno non contiene lavoro ma cassa integrazione per i dipendenti. In sintesi tra i crediti delle quote non produttive e quelli derivanti dallo Stato per la cassa integrazione non si produce nulla. Volendo fare una valutazione complessiva riteniamo che si tratta di una operazione bancaria e non una strategia rivolta al lavoro. Diversa la posizione rispetto al consiglio monotematico sul lavoro circa le modalità della micro campagna che in precedenza si chiamava minicampagna. Dalle ultime indicazioni dell’assessore si dovrà

programma per discutere delle vertenze che coinvolgono i lavoratori dei settori di competenza di UILTuCS e FILCAMS Molise, che l’assessore

Petraroia si era impegnato ad inviare, ma che ancora non viene reso noto, sia Pasquale Guarracino , sia Franco Spina sono sicuri che Petraroia e tutti gli altri esponenti della politica , che nei fatti, non vivono la crisi sulla loro pelle, non trascorreranno di certo una Pasqua amara.” Pasqua amara invece per i lavoratori della biblioteca Albino (“La Regione ha stanziato delle somme che la Provincia ha recepito in una delibera: il tempo è passato, il bando ancora non è stato pubblicato e i lavoratori sono ancora a casa senza reddito”); per i

Frattura, non sei più credibile tutti con franchezza e onestà intellettuale, il Presidente Frattura NON è più credibile, troppe, tante sono state le promesse in campagna elettorale, sia con i vari Comitati e sia con un programma elettorale sottoscritto anche dal Guerriero Sannita, che oggi, almeno fino a questo momento rappresenta carta straccia. Mercoledì anche il Guerriero Sannita sarà

presso il Consiglio Comunale di Campobasso a sentire le solite tarantelle sulla Sanità del nostro Presidente...a tal riguardo si augura che sia presente anche il Sen. Roberto RUTA...che alla pari dell’On. Leva Danilo che a Isernia ha smentito il Presidente, faccia lo stesso a Campobasso. E lo faccia con maggior forza e vigore, considerato le maggiore responsabilità

dipendenti KORAI (“un’azienda in house al 100% della Regione Molise, resta senza commesse e vengono spesi migliaia di euro per pagare altri e diversi soggetti che organizzino la presenza del Molise all’Expo 2015.”); per i lavoratori della vigilanza armata; della mensa ospedaliera (“…che lamentano comportamenti discriminatori da parte dell’azienda, che riduce loro l’orario di lavoro, scalando le ferie del 2015 ...”); per i lavoratori delle pulizie. Questo il triste rosario sgranato da Guarracino e Spina, dolcetto di Pasqua all’aroma di fiele. Cominciare a rispettare gli impegni, anche quelli apparentemente abbordabili come stilare un calendario di discussione, crono programma, pardòn, sarebbe già un piccolo passo avanti nella disperata missione di toglierci finalmente questo saporaccio amaro dalla bocca.

per averlo voluto a tutti i costi alla guida della regione Molise, traendo in inganno anche il Guerriero Sannita...supportando il Presidente Frattura al tavolo regionale delle primarie.Sbagliare è umano, perseverare è diabolico...perseverassero gli amici del cerchio magico che hanno tutti da guadagnarci con Frattura Presidente e non certo il Popolo molisano. *Il Guerriero Sannita

Zuccherificio, cara Regione ci dici cosa vuoi farne?

necessariamente trattare la materia prima nel nostro stabilimento non essendo possibile fare una lavorazione conto terzi. Ci porta alla riflessione la posizione dell’amministratore delegato Dott. Cianciosi quando alla domanda se ci fossero le risorse per fare la micro campagna risponde “ dobbiamo trovarle ! ” . La domanda viene spontanea , se dobbiamo cercare

le risorse per la micro campagna perché non le abbiamo cercate per la campagna ? La micro campagna 2015 di cui ancora non conosciamo le modalità avrà una durata massima di dieci giorni con il solo scopo di conservare le quote di produzione ma tutti i dipendenti stagionali perderanno il reddito e non matureranno il diritto agli ammortizzatori sociali mentre quelli

stabili lavoreranno per dieci giorni e torneranno subito in cassa integrazione fino a novembre 2015, il limite massimo consentito dalla legge. Il 9 gennaio 2016 il concordato termina per legge e si aprono le porte della mobilità. La presente allo scopo di fare chiarezza su tutta la vicenda e nel ribadire che queste strategie non sono utili al mantenimento della filiera e l’occupazione. Ben venga il confronto presso il Ministero per cercare altre soluzioni ma doveva iniziare alcuni mesi fa poiché non dando avvio alle semine autunnali sono stati messi centinaia di lavoratori alla canna del gas. La mancanza al tavolo della società Aria Food non ci ha permesso di avere un quadro completo circa le attività che sta svolgendo e i progetti che si appresta ad avviare. Riteniamo che tutti si devono assumere le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e fare chiarezza su tutta la vicenda. Per questi motivi chiediamo un confronto pubblico fra la società Aria Food, l’Assessorato all’Agricoltura e le Organizzazioni sindacali. Le Rappresentanze sindacali unitarie


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TAaglio lto

4 8 aprile 2015

Molisani all’estero: arrivano i nostri Ogni tanto, specie quando qualche funzionario regionale va in trasferta negli Stati Uniti o in Canada “a caccia” di associazioni regionali (tutto spesato grazie ai soldi pubblici, cioè a tutti noi), torna in auge la retorica dei “molisani all’estero”. Parola d’ordine: “Tenere viva la memoria”. Ma, in fondo, chi veramente tiene al Molise ha oggi tanti modi per rimanere in contatto con la madrepatria, dai siti internet ai voli low cost ai social network. Per non parlare di possibili investimenti, che non si vedono. C’è davvero bisogno di queste continue trasferte istituzionali? Quali risultati concreti hanno prodotto in tanti anni di biglietti aerei Campobasso-Il resto del mondo? Anche in questi giorni autorità molisane, con toni enfatici, riportano una serie di iniziative per “rilanciare il Molise all’estero”. In ordine: una sorta di maratona in Argentina, un gran galà in Canada, con premio al rappresentante della Mapei, e un

evento con il console italiano nella belga Herstal, cittadina grande più o meno come Termoli, dove però ci sarebbero “duemila persone originarie di Castelmauro”. Con la solita retorica, si sbandierano pure numeri discutibili: si parla di circa un milione di persone d’origine molisana nel mondo. Sarà pure vero, ma

CAMPOBASSO. Dal primo aprile scorso sono state abolite le quote latte, dopo oltre 30 anni durante i quali, in Italia, ha chiuso una stalla su cinque. Coldiretti Molise denuncia che, nell’attuale fase di assestamento del mercato del latte, si moltiplicano le speculazioni a danno degli allevatori, dei consumatori e della qualità, rendendo necessaria maggiore trasparenza lungo la filiera lattiero casearia. All’inizio delle regime delle quote latte nel 1984 in Italia, sottolinea Coldiretti Molise, il latte veniva pagato in media agli allevatori 24 centesimi di euro al litro mentre i consumatori lo pagavano 0,40 euro al litro (780 lire), con un ricarico quindi del 63 per cento dalla stalla alla tavola. Oggi la forbice si è ulteriormente allargata e, denuncia ancora Coldiretti Molise, il prezzo del latte fresco si moltiplica più di quattro volte dalla stalla allo scaffale, con un ricarico del 317 per cento, con il latte che viene pagato agli allevatori in alcuni casi addirittura meno di 0,38 centesimi al litro, prezzo che una importante catena di supermercati che con marchio proprio confeziona latte 100% italiano un mese ha fissato come minimo alla stalla, mentre al consumo il costo medio per il latte di alta qualità è di 1,5 euro al litro. In altre parole il prezzo pagato agli allevatori è aumentato di poco più di 14 centesimi mentre il costo per i consumatori è cresciuto di 1,1 euro al litro, a valori correnti. In altre parole, evidenzia Coldiretti Molise, oggi gli allevatori devono vendere tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pac-

quanti di questi, ormai alle quarte e quinte generazioni, sanno realmente cosa sia il Molise? E perché ogni anno tornano in Molise sempre meno persone dall’estero, un numero ormai inconsistente? Con più realismo, basta ricorrere all’Aire, il registro ufficiale, per rendersi conto che i molisani all’estero

che conservano la cittadinanza italiana sono circa 70.000. Cioè, poca cosa (ce ne sono di più nel Lazio). E di questi una buona metà fa parte delle drammatiche “nuove migrazioni”, per le quali proprio le istituzioni molisane hanno non poche responsabilità. Valerio Mancini

“Latte, quattro centesimi a litro pagati agli allevatori” La Coldiretti denuncia una situazione non più sostenibile “Stanno strozzando i nostri produttori molisani”

chetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar. Ma soprattutto il prezzo riconosciuto agli allevatori - sottolinea Coldiretti Molise - non copre neanche i costi per l’alimentazione degli animali con effetti dannosi sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla sicurezza alimentare degli italiani. Non è un caso, sostiene Coldiretti Molise, che nel mese di marzo, già con l’approssimarsi della fine delle quote latte, comportamenti scorretti

nel pagamento del latte agli allevatori hanno portato prima in Spagna e poi in Francia alla condanna da parte dell’Antitrust delle principali industrie lattiero casearie, molte delle quali, peraltro, operano anche sul territorio nazionale dove invece c’è un “silenzio assordante” da parte dell’Autorità Garante delle Concorrenza e del mercato”. In Francia l’Antitrust il 12 marzo ha multato per un importo di 193 milioni di euro 11 industrie lattiero casearie tra le quali Lactalis, Laita,

————————Post scriptum - Questa breve nota critica di Valerio Mancini è perfettamente in linea con quanto questa testata giornalistica va scrivendo e commentando sull’attività dell’assessorato regionale “Molisani nel Mondo”. Dalla concordanza rileviamo con soddisfazione che siamo aderenti al pensiero comune dei molisani che guardano attentamente alle attività regionali che, ammantante di retorica e di strumentalismo, passano per: virtuose, utili, indispensabili. Tutto vero. Ma limitatamente agli assessori che sono andati e vanno in giro per il mondo, ai funzionari che li accompagnano, e a taluni ospiti privilegiati che ne sanno trarre vantaggio. Del viaggio in Argentina abbiamo rilevato, con una sottesa punta di sarcasmo, l’assenza dell’assessore Petraroia, giustificata dalla necessità di non appesantire il costo della missione (Sic! –ndr). Retorica e strumentalismo: come volevasi dimostrare.

Senagral e Andros’s Novandie per pratiche anticoncorrenziali dopo che il 5 marzo scorso - riporta Coldiretti Molise - era intervenuto anche l’Antitrust iberico che aveva annunciato multe per un totale di 88 milioni di euro a gruppi come Danone (23,2 milioni), Corporation Alimentaria (21,8 milioni), Gruppo Lactalis Iberica (11,6 milioni). Per questo la Coldiretti e il Codacons hanno chiesto con un esposto di fare luce sugli abusi di dipendenza economica a danno dei produttori di latte fresco all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Gli allevamenti del Molise, di piccole dimensioni, in zone montane o collinari, con una alimentazione prevalentemente autoprodotta in azienda, se danno latte di buona qualità, sopportano maggiori costi di produzione. Essendo i prodotti tradizionali del Molise ottimi, ma privi di riconoscimento DOP, le industrie casearie regionali, invece di qualificarsi con un sistema di tracciabilità che garantisca la provenienza e la qualità del latte utilizzato, continuano a competere sul mercato limando a ribasso i prezzi e contraendo il costo delle materie utilizzate. Il risultato è che da anni si sta strozzando la zootecnia molisana e la maggior parte del latte di qualità prodotto in Molise viene venduto fuori regione, mentre le industrie casearie molisane spesso si forniscono da fuori regione o fuori nazione di latte a basso prezzo, ma anche di “semilavorati” d’importazione.


TAaglio lto

5 8 aprile 2015

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Il maltempo ha finito solo con l’aggravare una situazione già difficile e privata da specifici interventi

Viabilità, un disastro annunciato

Le frane hanno mandato all’aria più di venti arterie provinciali. La Provincia di Campobasso ha chiesto lo spostamento dei 22 milioni di euro dalla Metropolitana leggera al rifacimento delle arterie CAMPOBASSO. Venti strade provinciali chiuse nelle ultime settimane a causa di frane, smottamenti, cedimenti della carreggiata. Danni accertati per quasi cento milioni di euro. Un campo di battaglia che ha fatto prigionieri migliaia di molisani. Prigionieri dei disagi negli spostamenti (si provi ad immaginare il pendolarismo per lavoro), dei rischi enormemente aumentati nella normale percorrenza, dell’ansia nel sentirsi ancora più isolati in caso di emergenza, specie sanitaria. Considerata la conformazione del territorio regionale e la frammentazione della popolazione in piccoli e piccolissimi comuni non è difficile rendersi conto di quanto le strade provinciali rappresentino un’infrastruttura fondamentale per mantenere ad un livello minimo di decenza la qualità della vita dei cittadini. La situazione è particolarmente grave nei comuni di San Felice del Molise, Acquaviva Collecroce, Montemitro, Montefalcone nel Sannio e Castelmauro. I sindaci hanno ufficialmente

chiesto alla Regione di farsi tramite con il Governo per il riconoscimento dello stato di calamità; il rischio di completo isolamento di queste comunità è elevatissimo. E questi sono tra i paesi già più complicati da raggiungere in condizioni normali. I tagli contemplati nella revisione di spesa attuata dal governo Renzi ha

praticamente prosciugato le casse delle amministrazioni provinciali ed è per questo che il consiglio provinciale di Campobasso, a maggioranza, ha votato una mozione per chiedere ufficialmente che la Regione destinasse i ventiquattro milioni in predicato di essere destinali alla realizzazione della metropoli-

“La Regione tuteli i cittadini” Sullo stato di sfascio delle strade, interviene il consigliere Montanaro CAMPOBASSO. Dissesto idrogeologico, mancanza di fondi e conseguente peggioramento delle condizioni delle strade: viabilità molisana allo stremo”. Ad intervenire è il consigliere Udc al Comune di Campobasso, Pietro Montanaro, che sollecita la Regione a trovare la chiave per il recupero di risorse o di soluzioni alternative facendosi valere nei tavoli con gli altri organi coinvolti. “La Regione tuteli l’incolumità dei cittadini. Al problema delle strade chiuse per emergenza frane si affianca quello della mancata riapertura di arterie densamente trafficate nonché strategiche per lo sviluppo delle attività produttive”. “La mia preoccupazione – afferma l’esponente Udc – è rivolta principalmente al viadotto Callora. Di questi giorni è la notizia di un nuovo intervento da parte dell’Anas. Quali certezze l’Anas può dare in merito alla conferma dell’ultimazione dei lavori a giugno 2015? Quali sicurezze può dare sulla riapertura del viadotto e nel frattempo prevedere l’avvio del nuovo intervento? Quanto realmente si può ancora consentire la deviazione del traffico veicolare leggero dentro Bojano? L’Assessorato regionale a Viabilità e Trasporti migliori il dialogo

con l’Anas per accelerare i lavori, determinarne la tempistica e assicurare la riapertura del viadotto Callora. Il pensiero dell’amministratore del Comune di Campobasso in quota Udc va anche ai danni economici subiti da parte della popolazione per via della ‘piaga viabilità: “Il Molise penalizzato chiede risposte”.

tana leggera per l’attuazione di un piano di manutenzione delle strade provinciali molisane. Guarda caso, a votare contro l’intero centrosinistra eccezion fatta per il consigliere, Michele Durante. Che vergogna. “Le strade di bonifica montana dell’intero territorio regionale – si leggeva nella richiesta partita da Gianluca

Cefaratti, presidente del consiglio provinciale di Campobasso – sono state di fatto lasciate nell’incuria generale, non avendo provveduto la Regione alla riclassificazione delle stesse e quindi alla individuazione del soggetto gestore a seguito della soppressione di gran parte delle Comunità Montane molisane e nonostante alcune di esse rappresentino, di fatto, importanti e strategici assi viari a servizio del territorio e dei cittadini che lo percorrono”. Probabilmente da un punto di vista di correttezza formale la richiesta ha più il senso della provocazione, dell’estremo tentativo dettato dalla disperazione ma, ammesso che così fosse, il governo regionale dovrebbe non mostrarsi sordo. Il diritto di spostarsi e di farlo in sicurezza dovrebbe essere garantito. Abbiamo il dovere di credere che un tale diritto, a prescindere da dove e come si troveranno i fondi necessari, sarà tutelato; che a tale basica emergenza sarà presto trovato rimedio. Rapidamente.

Nagni: “Abbiamo stanziato già 7 milioni di euro” CAMPOBASSO. L’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni ha incontrato ieri mattina presso la sede di Via Elena, i rappresentanti degli uffici tecnici della Provincia di Campobasso e della Provincia di Isernia per fare il punto della situazione sullo stato di difficoltà determinato dai recenti eventi atmosferici che hanno interessato l’intero territorio regionale. In particolare, nell’ambito di tale incontro, si è proceduto ad una analisi dettagliata di tutte le necessità segnalate dalle due amministrazioni. Si è quindi deciso, di comune accordo, che le strutture tecniche elaboreranno, nelle prossime ore, un elenco di opere prioritarie ponendo una particolare attenzione alla messa in sicurezza dei tratti interessati dai fenomeni di dissesto idrogeologico e al ripristino delle strutture viarie atto a scongiurare il rischio di isolamento dei centri abitati e delle zone industriali. “La Regione – ha dichiarato Nagni – ha già previsto la somma di 7.000.000 di euro da destinare alla viabilità. Siamo consapevoli della necessità di cifre importanti per coprire le necessità dell’intero territorio; ecco perché - ha aggiunto - occorre agire secondo un principio di priorità. Nei prossimi giorni definiremo, insieme alle Province di Campobasso e Isernia, la ripartizione dei fondi al momento disponibili valutando le particolari esigenze dei Comuni più colpiti. L’auspicio, ovviamente, è quello di poter avere presto anche altri finanziamenti. Come già annunciato, infatti, siamo in attesa di convocazione da parte della Struttura di Missione alla quale – ha concluso l’assessore - presenteremo le nostre esigenze e le nostre richieste nel tentativo di rafforzare fortemente il quadro finanziario”.


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Campobasso

8 aprile 2015

“L’assessore Maio, un disastro” Per il Movimento Cinque Stelle bisognerà quantizzare i costi per il Comune per i risarcimenti auto CAMPOBASSO. L’assessore ai Lavori pubblici aveva annunciato che in questi giorni sarebbero iniziati i lavori di manutenzione sulle strade colabrodo. Interventi per i quali è richiesto un clima non rigido. Ma quanto costano al Comune i danni provocati agli automobilisti dalle troppe buche lungo le vie? A fare i conti è il consigliere Cinque Stelle Roberto Gravina. “Il maltempo ha reso il manto stradale, una gruviera, fenomeno, questo, che certo non può attribuirsi a questa amministrazione, si tratta di un problema datato Ma di datato (e sonnecchiante) – dice Gravina – c’è anche il modo in cui si risponde a queste emergenze. Amministrare è difficile, soprattutto in tempi come questi, in cui occorre fare i conti con la spending review (salvo decidere lauti compensi ai ‘fortunati’ super dirigenti di turno), ma amministrare significa anche assumere l’impegno di invertire la rotta e migliorare il servizio, visto che da anni si lamentano questi problemi. Ma amministrare, oggi, significa soprattutto efficientare.

In quest’ottica, il ragionamento che si è proposto potrebbe essere quello di qualunque ‘buon padre di famiglia’. Riparare le buche, mantenere in buono stato il manto stradale risponde ad un’esigenza primaria di sicurezza, decoro e sana amministrazione. Sì, proprio una sana amministrazione deve verificare quanto ci costa questa inefficienza. Ebbene – Gravina arriva al punto – i dubbi sono diventati certezze posto che ogni sinistro che si verifica è potenzialmente coperto da un’assicurazione contratta dal Comune, assicurazione che è bene ricordare, prevede una franchigia di non poco conto. Ed il trend, ahinoi, è sconfortante. Al 26.3.2015, le richieste di risarcimento pervenute al Comune per le sole ‘buche stradali’, sono 26 (contro le 35 dell’intero 2014)! Questo, tanto per fare un esempio, dimostra che la macchina amministrativa non è efficiente, ed a nulla vale ‘difendersi’ dietro i problemi legati alla mancanza di operai, posto che in questo caso si potrebbe ricorrere all’esterno in modo veloce, un po’ come fanno già oggi per gli affidamenti

diretti. Il risultato è presto detto: meno richieste di danni (con meno furbi in giro, visto che sappiamo che tanti se ne approfittano per ripararsi le auto già danneggiate) significa meno costi per il Comune che potrebbe, quindi, coprire il costo degli interventi di riparazione con le economie realizzate dalla riduzione delle franchigie corrisposte (e del premio pagato, che ricordiamo, si paga in funzione della sinistrosità pregressa), offrendo strade percorribili e non sterrati da Camel Trophy Facile, no? Ed invece, notiamo tanta sonnolenza, tanta lentezza, tanta prudenza ingiustificata. Peccato però che il tempo è tiranno e l’amministrazione Battista siede a Palazzo San Giorgio da quasi un anno…e c’è voluto un anno per partorire la nomina di un mega direttore che dovrebbe fare anche quello che qualsiasi persona dovrebbe o potrebbe fare: buona volontà, senso dello stato, cura dell’interesse pubblico ed onestà (non solo intellettuale)!!!Noi proponiamo sempre….loro bocciano (quasi) sempre! Ma non molliamo”.

Frosolone: la Forestale denuncia titolare di una cava FrOSOlOne – Nell’ambito di specifici controlli finalizzati alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico che il Corpo Forestale conduce abitualmente sui diversi settori produttivi presenti nel territorio, sono emerse irregolarità nella gestione di una cava di inerti presente in località “Morge Carissimi” nel comune di Frosolone. I controlli, condotti su tutte le cave in collaborazione con il competente ufficio regionale, vengono effettuati con l’intento di verificare che tutte le attività correlate alla “coltivazione della cava” avvengano in conformità delle prescrizioni e delle limitazioni contenute nei provvedimenti autoriz-

zativi rilasciati dagli organi competenti, con particolare riferimento al rispetto della perimetrazione dei terreni da sottoporre all’attività estrattiva. Nel caso di Frosolone, gli accertamenti svolti dagli agenti del locale comando stazione forestale con l’ausilio di apposita strumentazione informatica e con la cartografia tecnica di riferimento, hanno permesso di accertare che l’attività estrattiva ha interessato anche terreni esterni all’area autorizzata, sui quali è stata costruita abusivamente anche una pista larga più di 3 m. I terreni interessati oltre che esterni all’area di cava e ricadenti all’interno

del Sito di Interesse Comunitario “Montagnola molisana”, sono risultati anche gravati dal vincolo paesaggistico e quello idrogeologico, elemento questa che rafforza la gravità degli illeciti commessi. Per le irregolarità riscontrate in materia di abusivismo edilizio e violazione del vincolo paesaggistico, aventi rilevanza penale, gli agenti della Forestale hanno deferito l’uomo all’Autorità Giudiziaria. L’abusivismo edilizio e le violazioni paesaggistiche sono fenomeni tristemente diffusi nel nostro Paese, che causano non pochi danni al patrimonio ambientale e culturale, comportando talvolta un notevole degrado.

Oggi pomeriggio: conferenza del professore Ebanista organizzata dall’Iresmo e dall’Istituto italiano dei castelli

“Ricerche di archeologia medievale in Molise” nella casa istituzionale di Frattura La sala del parlamentino regionale all’interno di Palazzo Vitale in Via Genova ( può accogliere poche decine di persone) può darsi sia stata scelta per assicurare al presidente una deambulazione di poche decine di metri dalla poltrona di comando Il luogo scelto per la conferenza “Ricerche di archeologia medievale in Molise” non è dei migliori dal punto di vista logistico ( può accogliere poche decine di persone) e meno che mai dal punto di vista dell’opportunità, essendo attiguo alle stanze del potere regionale. Può darsi, pertanto, che la scelta sia stata condizionata da una forma implicita di ossequio al presidente Frattura, alla necessità, sempre più stringente per lui, di evitare i luoghi pubblici per via delle contestazioni che lo stanno contrassegnando, oltre che per assicuragli una deambulazione di poche decine di metri dalla poltrona presidenziale. La sala del parlamentino regionale all’interno di Palazzo Vitale in Via Genova è destinato per lo più ad incontri di natura politico/amministrativa, a volte di natura sindacale, raramente a incontri di natura scientifico/culturale. Accade oggi, alla ore 17, invece, di ospitare la Sezione molisana dell’Istituto italiano dei castelli, e la rappresentanza dell’Istituto regionale per gli studi storici del Molise (Iresmo) che sono gli organizzatori della conferenza sulle “Ricerche di archeologia medievale in Molise” che sarà

tenuta dal professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della Formazione dell’università del Molise, Carlo Ebanista. Del quale, sia Claudia Angiolini, presidente dell’Iresmo, che la direttrice Anna Franco, e sia il presidente della Sezione molisana dell’Istituto italiano dei castelli, Onorina Perrella (che saranno autrici di un corale messaggio di saluto), hanno tenuto particolarmente a dettagliare il nutrito curriculum, avendo egli dedicato molto del suo tempo alle testimonianze medievali del Molise. Il professore Ebanista è membro della Società degli archeologi medievisti italiani, dirige le collane di testi Coemeterium e Quaderni del Centro studi e ricerche edite dal Centro studi e ricerche di Cimitile, di cui è Direttore; condirige la collana Giornate sulla tarda antichità e il medioevo. E’ membro del Consiglio scientifico del Centro studi Longobardi. Le sue ricerche, illustrate in oltre 160 pubblicazioni e presentate in numerosi convegni nazionali e internazionali, sono incentrate sull’Italia centro-meridionale (Campania, Lazio, Molise) in

relazione alla cultura materiale (produzione, distribuzione e consumo dei manufatti) e alle dinamiche insediative (castelli, città, chiese, necropoli, siti rupestri). Nel Molise, in particolare, dal 2013 dirige le ricerche archeologiche nel castello di Sant’Elia a Pianisi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Molise; nel 2010-11 ha diretto le attività di catalogazione e rilievo delle cavità artificiali di Macchia Valfortore; dal 2007 al 20012 ha diretto lo scavo nel castello di Santa Croce di Magliano su concessione ministeriale; nel 2008 ha diretto lo scavo in località castello di Forlì del Sannio, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Molise; nel 2006 ha diretto lo scavo nel borgo del castello di Roccamandolfi, in collaborazione con il professore Gianfranco De Benedittis (Università del Molise). Di ciò che ha fatto, che sta facendo e che intende fare ne sapremo molto di più al termine della conferenza odierna che, ripetiamo, si terrà, a partire dalla ore 17, presso la sala del parlamentino regionale (Palazzo Vitale) in Via Genova.


Campobasso

7 8 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Consiglio comunale per elaborare un ordine del giorno a salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza

Niente chiacchiere, si vada al sodo La giunta preferisce esprimersi sul mantenimento del Corpo forestale ma non sulle biomasse a Mascione e sul rischio del ridimensionamento della rete ospedaliera Consiglio comunale oggi a Palazzo san Giorgio, convocato per elaborare un ordine del giorno a salvaguardia del Livello essenziale di assistenza (Lea) in materia sanitaria, che dovrebbe equivalere a mantenere il Cardarelli nella sua attuale struttura e funzione e con esso , se i consiglieri non sono distratti, anche la Cattolica. Un capoluogo regionale che vanta circa 50mila abitanti, non può assolutamente mancare di un ospedale di secondo livello n’è di un Centro della tradizione e della storia della Cattolica. Ce li ha, e deve difenderli coi denti. Un consiglio comunale per un ordine del giorno appare una scelta oggettivamente scarsamente utile a salvaguardare, come si vorrebbe, il livello essenziale di assistenza. In questi casi e in queste circostanze occorrono iniziative e prese di posizione forti, decise, robustamente argomentate e robustamente fatte valere. Avremmo visto di buon grado ad esempio la

convocazione del consiglio comunale per avallare e approvare un documento tecnico e amministrativo elaborato dalla giunta, redatto tenendo conto del contesto in cui i problemi della sanità hanno dimensione regionale: che vanno da Agnone a Venafro a Isernia, a Campobasso, a Larino e a Termoli, e , dove possibile, si risolvono grazie alla determinazione dei poteri locali e della partecipazione popolare. A quanto pare, la giunta municipale preferisce esprimersi sul mantenimento del Corpo delle guardie forestali e non sulla vicenda (criticabilissima) della centrale a biomasse a Mascione né sulla sanità, lasciando affiorare il sospetto che, siccome l’imputato del ridimensionamento della rete ospedaliera e dell’abbassamento dei Lea, oltre che del catastrofico Piano di rientro dal deficit sanitario, è il presidente della giunta regionale e commissario ad acta, Paolo di Laura Frattura, meglio lasciarlo in

pace. L’asse politico in questo caso sembra estremamente condizionante e condizionato. L’interesse politico e partitico quindi sembra dover prevalere sull’interesse collettivo. Altre giunte (Venafro, Agnone, Termoli, Larino) hanno adottato provvedimenti e deliberato scelte e posizioni trasparenti, coerenti, e incisive sulla riforma sanitaria cui il Molise va incontro ad occhi chiusi, portato capziosamente per mano dal commissario ad acta. L’esecutivo di Palazzo san Giorgio se ne sta a cuccia, come gli è stato suggerito (o comandato?). La scelta di aprire il rubinetto delle chiacchiere e delle personalizzazioni in consiglio comunale, per arrivare ad un eventuale ordine del giorno, su un tema quale quello della sanità, non pare una scelta felice e produttiva. Specie se dalla discussione non dovesse venir fuori un atteggiamento unitario, una convinzione radicata comune a tutte le forze politiche e a tutti i gruppi consiliari;

non un ordine del giorno pregnante, ma una sfrangiatura di gruppi e di partiti. Probabilmente - e c’è d’augurarselo – ad essere compatto si produrrà di nuovo il blocco moderato di centro ( Udc – Popolari per l’Italia – Segnale civico – Centro democratico – Democrazia popolare – Polo civico – Città amica e Campobasso nuova) che s’è manifestato a tutto tondo recentemente, in occasione dell’assemblea municipale dedicata ai rendiconti amministrativi del sindaco, della giunta, dei consiglieri comunali delegati, e dei rappresentanti del comune nella società partecipate. Compatti a sostegno, in questa circostanza, del gruppo dei 5 Stelle che ha avviato e promossa la convocazione del consiglio e l’argomento all’ordine del giorno. Tutto da scoprire invece l’atteggiamento e il comportamento del Pd e della sinistra sinistra. Dardo

Graffiti, la solita provvisorietà Egregio Sindaco, Oggi siamo passati davanti all’ex stadio Romagnoli dopo settimane, e quale il nostro stupore nel notare l’esecuzione di opere murarie in sostituzione di quelle precedenti, quando si sta parlando da anni di destinazione dell’area a verde attrezzato e centri sportivi polifunzionali. Capisce bene che, a fronte di una trasformazione radicale del sito, graffiti, per quanto legalmente autorizzati, stridono come

un pianoforte non accordato. Un intervento del genere lascia presupporre che continueremo a vivere schiavi del provvisorio, e che per ora non c’è alcuna programmazione sulla sua funzione d’uso. A meno che non ci sveglieremo un giorno e vedremo ruspe che stanno scavando le fondamenta del nuovo palazzo della regione… Non sappiamo se un’iniziativa del genere sia stata presa nella speranza di placare l’ira vandalica di chi sta

devastando la città con scempi grafici. Quello che sappiamo è che il confine è molto labile, e omettiamo quanto da noi udito in occasione del decoro del terminal degli autobus fatto qualche anno fa. E sappiamo anche che la rieducazione dei giovani parte da un ruolo ben più consapevole dei genitori, dalla presenza forte di scuole ed oratori, da iniziative congiunte delle istituzioni, degli studenti, delle associazioni sportive, delle forze dell’or-

Biomasse, la conferenza servizi il 9 aprile Intanto il Comitato cittadino torna a ribadire la propria contrarietà all’impianto CAMPOBASSO. Le proteste dei mesi scorsi a Campochiaro e San Polo Matese, dove sarebbero dovute sorgere due centrali a biomasse, hanno aperto la strada alla preoccupazione dei residenti di contrada Mascione che questa mattina, sabato 4 aprile, si sono riuniti in assemblea. Un incontro promosso dall’Ugl, per confrontarsi sulle notizie circa l’impianto a biomasse, alimentato da cippato, che potrebbe sorgere in un terreno della contrada, dopo che la società società RG1 con sede a Verona, riconducibile a

un imprenditore del capoluogo, ha avanzato al Comune di Campobasso la richiesta per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di 199,8 KWel. Durante l’incontro di questa mattina è arrivata, da parte dei residenti, la volontà di costituirsi in un comitato così come la proposta di una raccolta firme per chiedere che sulla questione venga fatta chiarezza. Intanto, l’attenzione resta focalizzata sull’appuntamento del prossimo 9 aprile, giorno in cui sulla questione è stata convocata la Conferenza di

servizi. Da Palazzo San Giorgio nei giorni scorsi sono arrivati anche decisi ‘no’ da parte di numerosi esponenti della maggioranza. Lo stesso sindaco, Antonio Battista, durante la riunione pubblica della Commissione ambiente aveva affermato di essere pronto a farsi interprete e garante dei sentimenti della cittadinanza, “motivo questo – aveva detto – del diniego da parte dell’esecutivo sulla realizzazione della centrale di Mascione”.

dine. All’Associazione Malatesta ci permettiamo di consigliare il prosieguo delle proprie attività nel campo più strettamente culturale ed escursionistico. Al nostro Sindaco ci permettiamo invece di dire che se l’effetto Bergoglio è svanito con il 5 luglio 2014, tanto vale cominciare a fare prove di accorpamento con altre regioni. Senza pregiudizio alcuno, Giorgio e Mayra D’Amico



Puoi dirlo a tutti: ad Isernia è iniziata la differenziata "porta a porta" ´SRUWD D SRUWD¾. $ FDVD D ODYRUR D VFXROD QHJOL DPELWL GL YLWD TXRWLGLDQD GLIIHUHQ]LD FRUUHWWDPHQWH L ULILXWL LO WXR JHVWR SXz FRQWULEXLU e a salYDJXDUGDUH OœDPELHQWH H D JDUDQWLUH DOOH JHQHUD]LRQL IXWXUH XQ OXRJR SXOLWR LQ FXL YLYHUH QHOOœLQWHUHVVH GHO EHQH FRPXQH .

Area urbana > Raccolta Porta a Porta Ď´ĎŹĎŹÍ˜ϭϾϾ͘ϳϏϴ

Conferisci i rifiuti nelle ore serali secondo il calendario di conferimento che ti è stato consegnato.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00

LocalitĂ Tremolicci (nei pressi della piscina comunale) Telefono 0865.290463

Area extraurbana > Raccolta di ProssimitĂ Spinta &RQIHULVFL L ULILXWL QHOOH RUH VHUDOL SUHVVR OÂśecopunto differenziata presente nella tua area.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30

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Isernia

8 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ittierre, una cooperativa di professionisti? Sembra essere il progetto pensato dall’Ifk investment per facilitare il passaggio di proprietà ISERNIA. L’Ifk, l’investment company milanese guidata da Mario Galetti, avrebbe migliorato l’offerta di acquisto formulata alla Oti per la Ittierre spa e per il sito produttivo di Pettoranello del Molise. Secondo indiscrezioni di stampa, il passaggio di proprietà sarebbe previsto nelle prossime settimane e garantirebbe da subito un incremento degli occupati di circa 40 unità. Il progetto coinvolgerebbe buona parte degli ex dipendenti che, in cambio, darebbero vita a una cooperativa di professionisti per gestire le commesse dalla Ifk. A garanzia per i lavoratori, il tentativo di riunire in un’unica regia i migliori marchi del tessile italiano. La proposta depositata dalla IKF prevede

un canone di affitto di Euro 100.000 per 36 mesi e l’opzione di acquisto al prezzo di vendita di Euro 750.000 dal quale saranno dedotti i canoni già pagati: questa ultima, è pertanto la somma complessiva che la IKF pagherebbe in caso di esercizio dell’opzione di acquisto. La proposta al vaglio del Giudice Delegato e dei Commissari, appare difficile da accettare, in quanto differisce sostanzialmente dal piano concordatario omologato sia nel corrispettivo offerto (nel piano concordatario è previsto un corrispettivo di Euro 1.080.000) e sia nella sue modalità (il piano prevede l’obbligo di acquisto e non già una mera opzione). Tralasciando la questione del corri-

spettivo offerto per il magazzino ad eventuale altro intervento, la proposta, in questo caso, produrrebbe un minore attivo concordatario di Euro 330.000 e conseguentemente una rideterminazione delle percentuali di soddisfo del ceto creditorio. Vero che l’importo produrrebbe una minima variazione nell’ordine di decimi, ma vero è anche che ci sarebbe una modifica del piano in palese contrasto con l’articolo 175, comma II della legge fallimentare. Infatti, la proposta di concordato non può più essere modificata dopo l’inizio delle operazioni di voto. Ma allora ci si chiede perché mai è stata depositata una proposta che è contraria al dettato normativo? E per-

ché mai, oltre a quanto sopra riferito, la proposta prevede la condizione che i Commissari straordinari della Ittierre in A.S. acconsentano all’affitto solo di una parte degli immobili? Un ipotetico ragionamento potrebbe portare alla conclusione che la proposta è stata presentata ben sapendo del quasi certo rigetto da parte del Tribunale e della conseguentemente apertura della procedura fallimentare, ma forse confidando nella possibilità di produrre, subito dopo la dichiarazione di fallimento, una offerta ex articolo 104-bis della legge fallimentare (alle medesime condizioni offerte in prima facie) sulla scorta che la scelta dell’affittuario e/o

dell’acquirente è effettuata dal curatore a norma dell’articolo 107 della L.F.. Ed invero sarebbe stato più plausibile il ricevimento di una proposta che contenesse il pagamento di un corrispettivo per l’acquisto della azienda uguale al piano concordatario (così da non produrre una variazione nel piano stesso), ed impegnandosi ad acquistare il magazzino mediante contratto estimatorio (così come previsto dal piano stesso) e fatta salva la possibilità di procedere alla sua valutazione odierna (condizione già contemplata nel piano concordatario). Forse potrebbe essere la soluzione giuridica per cedere la Ittierre alla IKF.

Sull’ospedale di Isernia Frattura è avvisato Si pensi a far valere “l’anomalia del Molise” di Lorenzo Coia* Le Camera di Commercio saranno dimezzate . Gli enti camerali passano dagli attuali 105 a non oltre 60 attraverso l’accorpamento sulla base di una soglia dimensionale minima di 80 mila imprese (ma un ente camerale dovrà essere garantito a ogni Regione, a ogni città metropolitana e alla province autonome di Trento e Bolzano), salvaguardando la presenza di almeno una camera di commercio in ogni regione. Il restyling delle Cciaa è contenuto in un emendamento all’articolo 8 del relatore alla delega p.a. approvato ieri in Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama. Perché faccio presente questo, i Costituenti, nel delineare le Regioni in Italia, all’art.132 dimensionarono le Regioni in non meno di 1 milione di abitanti, con ciò confermando l’anomalia del Molise come Regione atipica non a statuto speciale ( con i suoi circa 300.000 abitanti). Il provvedimento del Senato di ieri riconferma l’anomalia e fa salva la Camera di Commercio del Molise in quanto regione. Il famigerato Regolamento Balduzzi, che definisce gli standards della rete ospedaliera, dopo una gestazione durata tre anni, dimentica della anomalia del Molise e determina parametri di popolazione che penalizzano , senza alcuna deroga, se non l’accordo con le regioni contermini che fungerebbero da donatori di bacino demografico, la dotazione ospedaliera strutturale del piccolo Molise. Non so se si è trattato di cecità , di miopia o di semplice disattenzione, ma una deroga poteva essere prevista per la nostra Regione, che ha meno di 600.000 abitanti ma, a differenza della Val d’Aosta ha due province e non è a statuto speciale. Ma inutile piangere sul passato, oggi dobbiamo mettere in campo proposte che salvino il salvabile nella situazione data. La provincia di Isernia , in accordo con il Consiglio regionale, ha chiesto la modifica del regolamento Balduzzi e/o l’impugnativa dello stesso. Ipotesi questa

non peregrina, lo stesso Consiglio di Stato con nota 191 del 23/1/2015 aveva fatto numerose eccezioni al decreto, non solo formali o lessicali o linguistiche ma anche sostanziali ipotizzando insormontabili i rilievi fatti dalle regioni sugli indici e contestando la cronologia della sua applicazione sostanziale. In subordine, la provincia pentra , ha chiesto l’applicazione dello stesso regolamento che prevede il mantenimento della dizione di ospedale di I livello o spoke a dimensione provinciale per il Ferdinando Veneziale, in quanto il Molise con i suoi 319.000 abitanti ne avrebbe diritto a due. Qualora gli accordi interregionali portassero a raddoppiare il bacino demografico a 600.000 abitanti scatterebbe la deroga per l’ospedale di II livello o Hub al Cardarelli di Campobasso. Il discorso non fa una piega, se tagli ci saranno, ne soffriremo tutti, ma le due province almeno conserverebbero i loro ospedali di primo livello e le discipline attuali . Discorso a parte l’ospedale di area disagiata come quello di Agnone, dove, per interessi concomitanti con la Regione Abruzzo, è prevista una particolare deroga. Penso che gli amministratori provinciali ( tutti ) , che rappresentano i consigli comunali della provincia di Isernia abbiamo inteso lanciare un segnale al Governatore, Isernia ed il suo Ospedale non si toccano, i tagli riguardino altre realtà territoriali o altre strutture accreditate. Dopo la candidatura dell’area del Matese e di quella del Fortore quali progetti pilota beneficiari dei 7 milioni di euro a valere sulla Strategia Aree interne del Dipartimento Programmazione e Sviluppo e l’accantonamento delle aree isernine (Alto Medio Sannio e Mainarde ) il Governatore ed il Consiglio Regionale sono avvisati, da adesso saranno sorvegliati speciali. ConsiglierProvinciale Sindaco di Filignano

Costituito il Consorzio Mab alto Molise Si tratta di andare a valorizzare l’area naturalistica e creare le condizioni per uno sviluppo turistico, culturale e ambientale CHIAUCI. Nella sede della pro-loco di Chiauci si è tenuto l’incontro conclusivo e la firma dell’atto costitutivo del “consorzio delle pro-loco della riserva MaB Alto Molise”. All’evento, convocato dal presidente del consorzio AssoMaB Francesco Lombardi, hanno partecipato i presidenti delle Pro-Loco di Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi che in questi mesi hanno lavorato alacremente per stipulare l’atto costitutivo nei tempi necessari alla programmazione del calendario delle manifesta-

zioni estive. La nascita del nuovo organismo rientra nell’ambizioso e complesso numero di azioni che vanno messe in campo per rispettare il programma di governance territoriale previsto nel progetto della Riserva MaB AltoMolise approvato dall’Unesco il 13 giugno 2014 che ha permesso al territorio dei sette comuni di AssoMaB di entrare a far parte a pieno titolo del Network Mondiale delle riserve della Biosfera (World Network of Biosphere Reserves – WNBR). La riserva riconosciuta dall’Unesco si estende sui territori di sette Comuni: Carovilli,

Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi per una superficie totale di oltre 25.000 ettari. La presenza di ben 7 siti di importanza comunitaria (SIC – Direttiva Habitat) caratterizzati da 12 habitat, di cui 3 prioritari, di straordinari siti archeologici e di peculiarità silvopastorali conferisce all’intero territorio un’ampia e poliedrica valenza nella conservazione e valorizzazione della diversità biologica e del paesaggio culturale; di conseguenza il compito delle pro-loco del territorio AssoMaB sarà molto ambizioso ma al-

trettanto soddisfacente. “Il Consorzio sarà presente anche all’interno del direttivo della “Riserva Mab alto Molise” e allo stesso tempo vedrà nel proprio consiglio di amministrazione la presenza di un componente del Consorzio AssoMaB per condividere e contribuire alle scelte programmatiche territoriali. Al contempo, l’unione delle sette associazioni turistiche, permetterà la condivisione delle tematiche organizzative e delle problematiche, ma anche la creazione di un cartellone delle manifestazioni in comune per un’offerta turistica sempre più profes-

sionale e rispondente alle richieste del visitatore, nonché di portare a compimento il tanto atteso risultato di programmazione condivisa, al fine di non accavallare nello stesso periodo le manifestazioni più importanti e cercare di destagionalizzare, nei limiti del possibile, gli eventi turistico-culturali.” Anche la presentazione di progetti territoriali, le varie richieste di finanziamento e sovvenzione, nonché il rapporto di collaborazione con le istituzioni sono tra gli obiettivi del neonato “Consorzio delle Pro-Loco della Riserva MaB Alto Molise”.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

8 aprile 2015

“Quanto costa quell’avvocato?” E’ l’interrogativo che i consiglieri comunali del Movimenti Cinque Stelle hanno posto al sindaco TERMOLI. Il Movimento 5 Stelle non fa sconti all’amministrazione Sbrocca e richiamando un pensiero di Antonio Gramsci dell’11 febbraio 1017, “La fatalità che sembra dominare la storia non è altro che apparenza illusoria. Dei fatti maturano nell’ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”, dichiara guerra alle parcelle milionarie rivendicate dall’avvocato Vito Aurelio Pappalepore. “Si comunica che abbiamo provevduto a depositare in Comune l’allegata interrogazione al Sindaco in merito alla nota questione delle parcelle dell’avv. Pappalepore. Si invitano tutti i consiglieri a sottoscrivere il documento”. Mercoledì 8 aprile, invece, alle ore 10 si terrà una conferenza stampa nella sala di minoranza del Comune di Termoli.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE. “Considerata la recente richiesta dell’avv. Vito Aurelio Pappalepore di pagamento delle sue parcelle relative a 98 cause affidate in via fiduciaria dall’ente comunale per l’importo ad oggi avanzato di €. 9.180.000,00 (Euro novemilionicentottanta mila), si interroga il Sindaco del Comune di Termoli per conoscere: I residui dell’ufficio legale relativi agli anni 2006-2007-2008-2009 e chi ha firmato gli incarichi e le eventuali coperture; Lo stato attuale dei provvedimenti di affidamento degli incarichi in favore degli avvocati di cui all’oggetto; Per le cause giunte a conclusione sia giudiziale che stragiudiziale, esporre analiticamente il loro esito e gli oneri legali richiesti dai sopra indicati avvocati;

Se sono state incassate somme e in che misura dai vari procedimenti legali affidati ai menzionati legali; Riferire sugli effettivi esborsi di denaro del Comune in favore dei menzionati procuratori legali; Se questa amministrazione in carica ha affidato ulteriori incarichi ai legali sopra specificati, si chiede di riferire in che numero e su quali questioni; Le motivazioni del proseguimento di tali affidamenti pur avendo avuto formale conoscenza della loro esosità per le casse delle comunali, stante gli importi delle parcelle pervenute; Le motivazioni del mancato affidamento all’ufficio legale del Comune della difesa dell’Ente; Le motivazioni della mancata rotazione di tali affidamenti, rivolgendosi a professionisti locali; Le motivazioni della mancata stipula di una qualsivoglia convenzione tesa

a ridurre il costo unitario delle singole cause legali affidate; La eventuale conoscenza da parte di questa Amministrazione dei nomi degli avvocati che hanno sostituito nelle udienze presso il TAR Molise e presso il Consiglio di Stato e Tribunali ordinari gli avvocati in oggetto; Se questa amministrazione è a conoscenza di possibili conflitti d’interesse nella prosecuzione dell’affidamento fiduciario agli avvocati di cui all’oggetto, stanti eventuali rapporti di collaborazione o co-difesa con soggetti aventi incarichi pubblici; Come e dove intenda reperire, questa Amministrazione, le risorse necessarie a far fronte a tale voragine finanziaria nel bilancio dalla Legge; Se questa Amministrazione ha verificato la congruità degli importi richiesti dai legali affidatari a quanto previsto dalla legge; Se questa Amministrazione ritiene

maggiormente opportuno affidare futuri incarichi legali direttamente alla struttura comunale e in via secondaria, per motivi di effettiva necessità, a professionisti del luogo, secondo le relative competenze, previa stipula di regolare convenzione e preventivi di spesa. Vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento si confida nel Presidente del Consiglio affinché provveda a una urgente convocazione del Consiglio Comunale tale da consentire al Sindaco di poter riferire su quanto interrogato. La presente interrogazione viene anche inoltrata alla Autorità sopra emarginate affinché le stesse siano rese edotte sulla questione in esame per eventualmente procedere a quanto ritenuto loro più idoneo, secondo le rispettive competenze”.

Frana di Petacciato, bisogna trovare i soldi L’amministrazione comunale ha provato a bussare alle porte del Governo ma la risposta è stata picche PETACCIATO. “Bisogna portare subito l’attenzione del Governo e dell’unità di Italia Sicura quello che è il problema che non è soltanto un problema emergenziale per il quale ci sono altri organi che si devono interessare ma per capire quello che bisogna fare prima di tutto a livello scientifico e di studio e poi a livello pratico per poter verificare quelli che sono gli elementi e le misure da mettere in atto per trovare una soluzione a questo annoso problema che riguarda non soltanto una parte del territorio molisano ma che coinvolge la viabilità stradale e ferroviaria del territorio nazionale. Non è una questione che rimane limitata al Molise – ha affermato l’onorevole Venittelli – io penso che sia necessario avere una risposta immediata dal Governo con l’interrogazione urgente che ho presentato in Parlamento per capire in che modo lo Stato può intervenire su questa soluzione e quali sono i passaggi e contestualmente è necessa-

rio mettere attorno a un tavolo tutti gli enti che hanno una partecipazione sul territorio di Petacciato in termini di strutture, infrastrutture, competenze istituzionali, insieme per capire le risorse dove devono essere attinte e il tipo di intervento che deve essere prioritaria una verifica di carattere scientifico. Lo sta facendo tantissimo anche la Regione Molise e infatti sono in perfetta sinergia anche con l’assessore Nagni ma non è soltanto la Regione Molise ma soprattutto gli organi di

carattere nazionale e la struttura di Italia Sicura che da me è stata subito messa all’allerta su questa situazione. Parliamo per corroborare l’importanza della questione, ho presentato un’altra interrogazione che riguarda gli altri Comuni molisani ed è l’appello ai sindaci che hanno queste situazioni di contattarmi per rappresentare quelle che sono le loro difficoltà in modo che noi dopo potremmo dire a Roma che questo è il Molise che non è soltanto Petacciato ma anche gli ar-

gini del fiume Biferno e tutte le altre situazioni che ci sono”. “Abbiamo verificato che al Ministero dell’Ambiente risorse non ce ne sono per questo tipo di fenomeno mentre secondo gli incontri che abbiamo tenuto con la Giunta regionale dovremmo essere ricompresi con una certa priorità nell’ambito del progetto di immissione Italia Sicura – ha riepilogato il sindaco Gabriele La Palombara – al momento la frana sta ferma ma è un fenomeno che si riattiva periodicamente considerando che il problema è l’acqua che si infiltra e si accumula, crea il piano di scivolamento. E’ un problema che bisogna assolutamente mitigare non penso che si potrà mai risolvere ma mitigare assolutamente. Ci sono vari livelli di intervento prima di tutto bisogna raccogliere le acque superficiali e poi anche sulla base di studi già fatti e ulteriori da fare cercare di drenare l’acqua a livello più profondo.

Noi chiediamo un’attenzione che in passato si è fermata all’emergenza. Poi passata l’emergenza il fenomeno rimaneva lì. Chiediamo che si intervenga in modo organico anche perché è un problema di portata nazionale. E’ un territorio su cui corrono le grandi arterie nazionali per cui salvare il nostro abitato vuol dire salvare anche la ferrovia, l’autostrada e la Statale. Nell’immediato penso che di rischi non ce ne dovrebbero essere. Noi abbiamo eseguito tutte le raccomandazioni che il servizio geologico della Regione ci ha fatto. Abbiamo installato i vetrini in Comune e nelle scuole elementari oltre a un sistema di monitoraggio topografico al momento la frana sta ferma penso che nell’immediato non si verificherà nulla ma con la natura c’è poco da scommettere. E’ un fenomeno che assolutamente va affrontato con le conoscenze e i metodi che sono a nostra disposizione”.

“Black-hole, e ora che succede?” Nuova interrogazione dell’onorevole Giovanardi che dieci anni fa sollevò il caso in Parlamento TERMOLI. L’esito dell’inchiesta giudiziaria Black-hole fa ancora discutere e tra coloro che ingaggiarono da subito battaglie di garantismo c’è sicuramente il senatore Carlo Giovanardi, che torna alla carica. “Nella indifferenza generale l’ex sindaco di Termoli nonché deputato dell’Udc dal 2001 al 2006 Remo Di Giandomenico, che conquistò il seggio battendo Antonio Di Pietro nel sui collegio, arrestato a fine del mandato malgrado un voto unanime della Ca-

mera che aveva respinto la richiesta di arresto mentre era in carica, per iniziativa dell’allora procuratore di Larino Nicola Magrone, è stato prosciolto dopo 10 anni da tutte le accuse senza neppure il rinvio a giudizio – è intervenuto il senatore Giovanardi – “è stato assolto con lui il colonnello dei Carabinieri Maurizio Coppola schiaffato in galera per mesi per iniziativa dello stesso Magrone con accuse tra il surreale e il ridicolo, sulle quali assieme ai colleghi Cossiga e Ascierto, non ci limitammo all’epoca a presentare

atti di sindacato ispettivo ma ci recammo anche nel carcere di massima sicurezza di Larino per esprimergli tutta la nostra solidarietà. Interpellerò nuovamente il Governo perché dia una qualche spiegazione plausibile, visto che il processo era stato poi spostato a Bari perché venne rilevata la incompetenza della Procura di Larino, a meccanismi che distruggono le persone, li costringono a battersi per anni e anni, come in questo caso, per ottenere una definizione giudiziaria del loro calvario


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

8 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Termoli a misura di bambino Alla città è stata consegnata la bandiera verde per le sue spiagge che consentono ai più piccoli di poter giocare TERMOLI. Arriva un nuovo vessillo alla città di Termoli, o meglio, arriva un vessillo per le sue spiagge perchè l’acqua cristallina e bassa vicino alla riva, la sabbia pulita per costruire castelli, i bagnini, i giochi, i servizi di ristorazione e gli spazi, messi insieme hanno insignito la città di una nuova bandiera verde. Tra le cento le spiagge selezionate in tutta Italia, l’unica molisana davvero a misura di bambino, è quella di Termoli; un premio assegnato “in base alle preferenze espresse da un campione di 141 pediatri. La scelta delle nuove spiagge, come è avvenuto negli ultimi anni, è stata effettuata dall’elenco delle località a cui nel 2014 era

stata assegnata la ’bandiera blu’ e che non avessero ricevuto già la bandiera verde”. La Bandiera Verde si basa soprattutto “sulla idoneità ambientale per famiglie e bambini” e nasce dal presupposto che i bambini stanno bene quando stanno bene anche i genitori. Ecco perché i requisiti che deve avere una località adatta ai più piccoli sono l’avere sabbia invece che sassi e rocce, un po’ di spazio tra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano immergersi in sicurezza. Privilegiate anche quelle spiagge attrezzate dove ci sia la presenza degli assistenti di spiaggia, indispensabili per intervenire in caso di emergenza.

Ieri, la Madonna a Lungo Tradizionale appuntamento religioso a Termoli del dopo Pasquetta nonostante il freddo TERMOLI. Hanno sfidato le condizioni meteo, è proprio il caso di dirlo, senza curarsi del freddo, della pioggia e di un inatteso e inusuale “3°C” sulla colonnina di mercurio … e così, intrisi di devozione, in una quarantina hanno percorso ieri mattina alle 5 il tragitto che dalla Cattedrale di Termoli hanno raggiunto in pellegrinaggio il santuario della Madonna delle Vittorie o per meglio dire l’Eremo della Misericordia o ancora quello della Madonna a Lungo. Insomma, di nomi che ne sono tanti per questo piccolo luogo tra Termoli e San Giacomo, ma la fede è una ed ha rivissuto nei passi, nelle preghiere e nel vento che pur tagliente non ha incrinato o spezzato la devozione. Poco prima delle 7 l’arrivo al Santuario con la Celebrazione eucaristica, presieduta dal

vescovo diocesano monsignor Gianfranco De Luca, dinanzi oltre un centinaio di fedeli. “Siamo chiamati a ripartire dalla certezza che il Signore è sempre con noi”, ha asserito il Vescovo chiudendo l’omelia nella quale ha offerto più volte i concetti di pace e perdono, di Misericordia e Resurrezione, ma soprattutto ha invitato i convenuti a riflettere sull’importanza dell’essere una famiglia. Poi la benedizione, il dono da parte di fra Luigi del primo “Rosario” della Madonna delle Vittorie e il presente ai tanti fedeli della medaglietta ritraente la stessa Madonna. L’uscita dal Santuario, una breve colazione insieme nell’atrio dello stesso, purtroppo senza i picnic quest’oggi per il gran freddo e l’inattesa spolverata di neve che ha fatto tappa sino a San Pietro.

“Foce dell’Angelo diventi largo Mennea” A sollecitare l’iniziativa il consigliere comunale di Termoli, Annibale Ciarniello TERMOLI. Comincia a muoversi anche a livello istituzionale qualcosa sulla proposta di legare alla memoria collettiva la figura di Pietro Mennea, che da Termoli spiccò il volo per la sua incredibile carriera da velocista. “Ho letto dell’iniziativa su Facebook di intitolare il lungomare a Pietro Mennea e vorrei dare un suggerimento – ha affermato il

consigliere comunale Annibale Ciarniello – più che il lungomare intitolerei al grande Pietro Mennea un luogo più pertinente. Dalle parti dello stadio ci sono tante vie (via degli atleti, via dello sport, via del ciclismo, etc.). Per rimanere in zona io intitolerei la strada che è rimasta tronca con l’abbatti-

mento del ponte Foce dell’Angelo posizionando una statua al Belvedere con piazza che si potrebbe creare fronte mare. Sarebbe un modo anche per valorizzare il luogo visto lo stato pietoso in cui è rimasto. Ci vorranno sicuramente dei soldi per le opere, ma si creerebbe una seconda piazza Sant’Antonio ove poter ammirare dall’alto il nostro bel mare”.

“Distributori chiusi, vanno bonificati” L’amministrazione comunale di Termoli interviene sulle aree abbandonate dai rivenditori di carburante TERMOLI. L’amministrazione comunale di Termoli dichiara guerra ai distributori di benzina chiusi e abbandonati sul suolo comunale. In una ordinanza del 30 marzo scorso il dirigente Vincenzo Mancini evidenzia come que-

ste aree liberamente accessibili minano la sicurezza pubblica e la salute ambientale. “La mancanza di gestione e vigilanza degli impianti sia sopra che sotto il suolo desta preoccupazioni per il verificarsi di indiscriminati abbandoni di rifiuti, oltre che di

probabile inquinamento del sottosuolo. Lo stato di abbandono favorisce durante le ore notturne lo stallo di persone senza fissa dimora”. Nel caso di specie l’amministrazione ha avviato pratiche per la totale dismissione del-

l’impianto Q8 che sorge al km 543,300 della ex statale 16, prima del viadotto Foce dell’Angelo abbattuto ormai da alcuni anni. L’ordinanza impone la dismissione e messa in sicurezza dell’ex distributore di carburante entro novanta giorni, quindi entro fine giugno.



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Opinioni 6 aprile 1935 nasce a Campobasso Fred Bongusto, all’anagrafe Alfredo Buongusto. Sua mamma è veneta e papà campano. Gli anni dell’infanzia non sono facili. Tira aria di guerra e allo scoppio del conflitto suo padre viene spedito sul fronte greco. Non tornerà più. Nel 1942, quando arriva la notizia della sua morte, il futuro Fred Bongusto ha soltanto sette anni e tanti sogni. A scuola è bravino e la madre lo incoraggia a proseguire gli studi. Frequenta il liceo classico “Mario Pagano” e dopo la maturità si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Modena coltivando una nuova irresistibile passione: la musica. Uno zio musicista per diletto e grafico di professione gli ha regalato una chitarra e il ragazzo pian piano ha imparato a suonarla fino a restare sempre più affascinato dalle canzoni. Tra lo studio e la musica sceglie sempre di più la seconda finendo per abbandonare gli studi universitari e tornare a Campobasso dove frequenta un corso post-diploma giusto per non gettare via anni di impegno sui libri. Sono anni intensi di passioni e speranze. Gioca a calcio con risultati discreti ma soprattutto suona e canta in vari gruppi locali. Deciso a giocarsi il suo destino fino in fondo lascia di nuovo Campobasso per cercare fortuna altrove. Nei primi anni Sessanta Fred Bongusto comincia a essere molto conosciuto tra i frequentatori dei locali da ballo e dei nightclub. L’Italia dopo gli sforzi della ricostruzione sta uscendo dalle difficoltà economiche e la gente ha una gran voglia di divertirsi. In questi anni, che verranno poi ricordati come quelli del “boom”, Bongusto imbocca finalmente la strada giusta per il successo. La svolta nella sua carriera arriva quando il suo

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8 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Gli 80 anni di Fred Bongusto amico ed estimatore Ghigo Agosti, il popolarissimo interprete di Coccinella, scrive appositamente per lui il brano Bella bellissima che viene pubblicato su un 45 giri accompagnato sul lato B da Doce Doce. Il disco, uscito per l’etichetta milanese Primary di Gianbattista Ansoldi, è decisivo per allargare la sua popolarità soprattutto nell’ambiente degli addetti ai lavori. Sempre per la Primary pubblica Madeleine aufwiedersen, che nel dicembre 1962 porta per la prima volta il suo nome nella classifica dei dischi più venduti, sia pure per una sola settimana. Tra i suoi estimatori c’è anche il grande maestro Gorni Kramer che nel 1963 scrive per lui Amore fermati una canzone utilizzata anche come sigla per un popolare programma televisivo che ottiene rapidamente un grande successo commerciale. Nel mese d’aprile arriva al quarto posto della classifica dei dischi più venduti in Italia. Il 1964 per Fred Bongusto è l’anno della consacrazione definitiva. Il cantante partecipa alla prima edizione della manifestazione “Un disco per l’estate” indetta dalla RAI con il brano Mare non cantare senza troppe soddisfazioni ma il grande successo arriva conUna rotonda sul mare, una delle canzoni più conosciute del suo repertorio destinata a diventare una sorta di emblema del periodo tanto da regalare trent’anni dopo il titolo a un fortunato programma televisivo di revival e nostalgia. Per

La partecipazione a Expo 2015, importante evento mondiale, assicura al tessuto produttivo locale importanti ricadute economiche e pertanto è giusto supportare le iniziative che coinvolgono le imprese molisane, all’interno di questa manifestazione. L’Associazione Città dell’olio ha inteso promuovere un progetto il quale vuole mettere in risalto l’importanza del prodotto olivicolo molisano e rappresentare oltre che una risorsa economica e il messaggio che dietro l’olio extravergine d’oliva, ci sono olivicoltori e frantoiani che con passione e impegno garantiscono la continuazione della tradizione dell’olio molisano d’eccellenza, anche la storia, la cultura e le tradizioni legate a questo alimento. La Giunta regionale, pertanto, ha ritenuto di condividere la proposta dell’Associazione

il cantante è un periodo magico con ripetuti successi discografici e grandi soddisfazioni con brani come Frida e Malaga. Un buon successo ottiene anche al Festival di Napoli dove presenta una sua composizione intitolata Napoli c’est finiin coppia con Luciano Lualdi. Nel 1965 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo conAspetta domani un brano che porta anche la sua firma. A interpretarlo con lui sul palcoscenico della città dei fiori c’è la giovanissima Kiki Dee, destinata alcuni anni dopo a diventare una stella del pop al fianco di Elton John. La canzone, pur entrando in finale, non ha grande fortuna con le giurie anche se ottiene un buon successo di pubblico. Decisamente sfortunata è, invece, la partecipazione di Fred Bongusto a “Un Disco per l’estate” del 1965 con Il mare quest’estate, un brano che non arriva neppure alla serata finale. Si rifà

L’olio e la buona cultura Città dell’Olio che vede nel progetto la partecipazione, a Milano, delle più importanti aziende olivicole molisane e la promozione della cultura dell’olio locale attraverso le peculiarità ambientali legate alla coltivazione dell’olivo nei Comuni molisani. Una serie di iniziative promozionali che promuoveranno il nostro territorio: da quello di Larino, dove è nata nel 1994 l’Associazione Città dell’Olio a quello di Colletorto e Venafro che ospita il Parco dell’Olivo di Venafro, primo vero esempio di ambiente tutelato a livello regionale. Un vasto programma

l’anno dopo vincendo la manifestazione a mani basse con Prima c’eri tu, un brano che si piazza davanti Da Doce Doce a Se la vita è a Una Rotonda così di Tony sul mare Del Monaco e Tema dei Gitutti i motivi ganti. Nel 1967 che hanno scalato torna al Festile classifiche val di Sanremo con Gi, un brano interpretato insieme alla polacca Anna German che non riesce neppure ad arrivare alla serata finale. Nel 1968 Fred Bongusto si lascia catturare dalla moda del “ritorno” agli anni Trenta iniziata con il successo mondiale del film “Gangster Story” e pubblica la divertente e ironica Spaghetti a Detroit, il cui attacco «…spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè…» si trasforma in un tormentone senza tempo. In quegli anni i suoi dischi arrivano anche al vertice delle classifiche del Sud America aprendogli la strada a un periodo di intense e nuove esperienze e collaborazioni prestigiose come quelle con Vinicius De Moraes, Tom Jobim e Joao Gilberto, che pubblica anche una sua personalissima versione di Malaga. Non mancano poi collaborazioni con grandi jazzisti come Chet Baker e direttori d’orchestra come Don Costa. Negli anni Settanta entra anche per un tempo brevissimo nel Clan Celentano prima di riprendere la sua strada solitaria. Nel 1989 torna al Festival di Sanremo con il brano Scusa. Nel 1992 ottiene un grande successo con una tournée in Italia al fianco di Toquinho. L’esperimento viene poi ripetuto in Brasile qualche anno dopo. Il nuovo millennio lo trova ancora in grande attività. Il 18 marzo 2005 riceve dal Governo italiano una targa d’argento per i suoi cinquant’anni anni di carriera mentre il 2 giugno 2006 viene nominato commendatore dal Presidente della Repubblica. In suo onore la città di Roma organizza un grande concerto presso Villa Celimontana cui partecipano migliaia di persone. Nell’inverno del 2007 è nuovamente protagonista di una affollatissima tournée in Uruguay e in Argentina.

che prevede convegni sull’olivicoltura mediterranea storica, dalla Colonia Julia Venafrana e il legame con Israele sulla datazione degli olivi dell’orto del Getsemani, a quello su Larino, con l’olio e la transumanza; Portocannone con i suoi ulivi secolari e quello sul paesaggio olivicolo e i Castelli del Molise: Monteroduni, Macchiagodena, Gambatesa, attraverso la storia del paesaggio agricolo e la cultura gastronomica molisana con l’olio extravergine che unisce i sapori di mare e quelli di terra. Una vetrina che sarà l’occasione di rilancio, a livello internazionale, del ruolo, della storia e della tradizione molisana che è anche un’opportunità imperdibile per alimentare il comparto turistico regionale, mettendo in mostra le eccellenze, le capacità e le peculiarità del nostro territorio



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