La transumanza dei rifiuti

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tuttO quEllO ChE gli Altri NON DiCONO ANNO xii - N° 29 DOMENiCA 7 fEbbrAiO 2016 - DiStribuziONE grAtuitA

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A 4 consiglieri comunali L'oscar ai consiglieri comunali di Campobasso, Colarusso, Madonna, Maroncelli e Montanaro. I quattro, nella veste biblica di Davide, si sono uniti per combattere il gigante Golia (Frattura) sottoscrivendo una mozione contro la proposta di riorganizzazione delle rete sanitaria, in particolare in difesa dell’ospedale Cardarelli. Appuntamento al 17 febbraio per i cittadini di Campobasso (e non solo) nell’aula consiliare di Palazzo san Giorgio.

La Regione Abruzzo punta a utilizzare la capacità del termovalorizzatore in Molise che potrebbe accogliere le frazioni di rifiuto di entrambe le regioni. Dai Tratturi per la Transumanza ai Trattturi per la libera circolazione dei rifiuti

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

rEStA AggiOrNAtO, SEguiCi ANChE Su fACEbOOk

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Pietro Maio Il Tapiro del giorno lo diamo a Pietro Maio. L’assessore comunale ai Lavori Pubblici del comune di Campobasso nonchè segretario del Pd del medio Molise. Sulla questione delle scuole cittadine non ha ritenuto dire una sola parola lasciando la palla nelle mani del sindaco. Così, come non abbiamo ascoltato sue parole in merito alla situazione della sanità pubblica. Forse, ci saranno sfuggite a noi? O preferisce non inimicarsi i vertici?

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 7 febbraio 2016

Tre distinti ricorsi saranno discussi il 10 febbraio

La riorganizzazione della Provincia di Campobasso alla prova del Tar Molise Nel caleidoscopio di Palazzo Magno figure ed esperienze professionali, funzioni, attribuzioni, destinazioni si mescolano tra loro senza una “ratio”, alla rinfusa. Inevitabile che sorgano disparità di trattamento, polemiche e ricorsi amministrativi Tre ricorsi alla deliberazione 141 del 2015 della giunta provinciale con cui è stato disegnato e confezionato il nuovo abito organizzativo e funzionale dell’Ente, verranno discussi nel merito dal Tar Molise, il 10 febbraio. Tre ricorsi con motivazioni differenti ma tutte tese a inficiare quell’atto e l conseguenze pratiche che ha determinato. A Palazzo Magno gli amministratori, sorretti moralmente e giuridicamente dal segretario generale nonché direttore generale D’Anello, ostentano sicurezza , convinti di essere stati assistiti bene e, pertanto, sollevati da problemi e preoccupazioni. In fondo, appena tre ricorsi ad un provvedimento che ha riguardato decine e decine di dipendenti, che ha generato tagli impietosi di spese e di personale e condizioni di precarietà a valanga, sono convinti che siano destinati a fargli solletico. Sul punto sarà il Tar Molise tra qualche giorno a dire s’è così oppure c’è qualcosa di sostanziale nei ricorsi, tale da meritare magari una correzione, una integrazione, una migliore definizione delle figure interne e un migliore motivazione al contenuto pro-

grammatico della delibera 141/2015. Ciò che ha fatto la giunta è una propria competenza o sarebbe dovuto essere il consiglio a deliberare? Un interrogativo tra gli altri che hanno generato i ricorsi da parte dei tre dipendenti di vertice, due finiti in soprannumero, e il terzo ridotto di compiti, funzioni e attribuzioni. Saranno solo tre, saranno motivazioni marginali rispetto alla complessità e all’organicità della

delibera 141, ma sono comunque un segnale di possibile vulnerabilità del provvedimento; in particolare, vulnerabilità della dignità e dei diritti dei tre soggetti che con motivazioni differenti tra loro compongono un insieme d’insoddisfazione personale e una presunta illegittimità dell’atto amministrativo che li ha colpiti. Ripetiamo, sarà il Tar Molise a dare una risposta alla richiesta d’impugnazione della delibera

141, del conferimento degli incarichi dirigenziali e delle disposizioni presidenziali di assegnazione del personale. Tutto ciò prova che la nuova Provincia, d’ora in poi “area vasta”, è stata figliata da una delle peggiori riforme dello Stato italiano per carenza di chiarezza, di impostazione e di tempistica. Lo smantellamento istituzionale che n’è seguito non ha né capo e né coda, deve pertanto generarsi

strada facendo e in questo suo divenire a spizzichi e bocconi, è destinato a lasciarsi dietro una scia di precarietà e di malcontento. Non tutti scontenti, dato che proprio alla Provincia di Campobasso, in “articulo mortis”, ad esempio, il segretario generale ha potuto arraffare una maggiorazione di stipendio di milleduecentocinquanta euro al mese per essere stato gratificato del titolo e della funzione di direttore generale. Anche questo episodio è un dato numerico quasi insignificante come i tre ricorsi, nel quadro generale dell’organizzazione dell’Ente, ma con effetti diametralmente opposti. Nel caleidoscopio di Palazzo Magno figure ed esperienze professionali, funzioni, attribuzioni, destinazioni si mescolano tra loro senza una “ratio”, alla rinfusa, ed è inevitabile che sorgano disparità di trattamento, polemiche e ricorsi amministrativi. In nessuna circostanza, e soprattutto in questa, tra l’altro, è possibile dimenticare che una istituzione della tradizione storica e della dignità culturale della Biblioteca provinciale “Albino” sia ridotta uno straccio. Dardo

Polizia municipale, urgente la legge regionale Oltre 70 esponenti dei Corpi di Polizia Municipale, in rappresentanza di circa 60 comuni della regione, hanno incontrato oggi pomeriggio, su richiesta dell’Associazione molisana Polizia Locale, il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Cotugno, per formulare delle proposte ai fini della Legge di riordino delle Polizie Municipali della regione. All’incontro erano presenti esponenti anche della Campania e della Puglia, regioni che hanno già provveduto alla riforma del settore. L’AMoPoL, operante in Molise dal 2007, ha all’attivo varie iniziative nell’ambito della sicurezza urbana e ha intessuto forti rapporti in ambito nazionale. “La sicurezza urbana deve essere intesa come un obiettivo da perseguire e non un traguardo da raggiungere” le dichiarazioni del

Incontro in Consiglio regionale tra l’Associazione e il presidente, Cotugno

presidente dell’AMoPoL, Domenico Esposito “il presidente Cotugno ha ben inteso questo messaggio incontrando, nella sede preposta a legiferare su una materia che in Molise è ferma al 1990, le rappresentanze delle Po-

lizie Municipali. Recepiamo con fare costruttivo la volontà espressa dal Presidente di creare un gruppo di lavoro presso il Consiglio che in pochi mesi” conclude il presidente Esposito “dia alla luce una proposta di riordino

da poter avviare all’iter di approvazione”. “La Polizia Locale riveste un ruolo fondamentale per garantire il rispetto delle norme e la salvaguardia della incolumità pubblica” ha affermato nel suo intervento il pre-

sidente Cotugno “con grande piacere ho accolto la richiesta di un incontro da parte degli agenti della Polizia Municipale, nell’intento di dare un segnale concreto ad una categoria che attende da tempo la riforma del settore. Ho ascoltato le tante richieste formulate nel corso dell’incontro arrivando a proporre, con la piena condivisione dei presenti, un gruppo di lavoro, formato anche dagli stessi rappresentanti della Polizia Locale, che si adoperi fattivamente per arrivare ad una proposta di legge che presto arrivi in aula per la sua approvazione”. Al termine gli agenti della Polizia Municipale del Molise hanno voluto donare una targa al presidente Cotugno quale ringraziamento per l’interesse mostrato per l’intera categoria.


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Avevamo, e continuiamo ad avere, fiducia nell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pier Paolo Nagni di decidersi a riaprire il confronto con la Campania, la Puglia e l’Abruzzo sulla derivazione dell’acqua molisana nelle rispettive tubature. Fiducia di vedere finalmente i milioni di metri cubi d’acqua sorgiva dati altrove, diventare una posta attiva del bilancio regionale. Finora l’assessore è stato assorbito nella difesa dell’Egam, l’ente di governo d’ambito, vista la concentricità delle critiche a questa scelta, peraltro di origine nazionale, da parte di diverse amministrazioni locali. Paralizzato, tra l’altro, dall’esito del ricorso sulla legittimità dell’Egam pendente al Tribunale amministrativo regionale. La faccenda Egam, essendo imperniata sulla gestione e la distribuzione dell’acqua, alla fine potrebbe maggiormente aiutarlo a riaprire il fascicolo delle convenzioni con la Puglia, la Campania e l’Abruzzo, per riconsiderare, in una prospettiva diversa, quei due milioni di metri cubi di acqua sorgiva del Molise nelle tubature dei napoletani, dei pugliesi e degli abruzzesi in contropartita dei quali non c’è nulla che possa giustificare il mantenimento di una condizione da cui il Molise economicamente non ricava granché. Lo stato delle cose può essere considerato uno sberleffo politico e amministrativo al quale i molisani sono costretti a sottostare a causa dell’inerzia politica di chi li amministra oggi, al pari di chi li ha amministrati ieri. Sulle perdite d’acqua dalle reti di distribuzioni nei comuni e sulla derivazione da parte delle regioni contermini si può scrivere un pesantissimo atto

3 7 febbraioi 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La storiaccia dell’acqua molisana data a prezzi stracciati alla Campania, all’Abruzzo e alla Puglia non può rimanere eternamente in sospeso

Risorse idriche, rischiamo di restare all’asciutto

d’accusa contro gli amministratori locali e regionali e indicarli al pubblico ludibrio per la indifferenza che pongono al problema. Che non è di oggi, come abbiamo fatto cenno, ma si trascina da decenni, perché da decenni la stampa più accorta del Molise batte il tasto delle perdite dalle reti di distribuzione e quello ancora più insopportabile di mantenere in vita convenzioni vecchie di decenni con l’Abruzzo, la Campania e la Puglia in cui è trascritta a lettere cubitali la dabbenaggine molisana e la furbizia campana, l’alterigia abruzzese, e la provata necessità idrica della Puglia. Il tutto a prezzi stracciati, magari sottoscosto. Scartabellando nella memoria c’è tornata alla mente la breve transizione politica e amministrativa di Angelo Di Stefano che sul finire degli

anni Novanta di miIl caso si riapre cessione ha ricoperto la lioni di metri carica di assesanche a seguito cubi di acqua sore regionale sorgiva dal Modi quanto sta ai lavori publise e, conteblici. Lo ricor- accadendo in basso stualmente, la diamo per fondata la riMolise essersi reso chiesta che il protagonista di una iniziativa Molise ne ricavasse un vantagdirompente: indurre le tre Re- gio. In effetti fu un scossa telgioni a prendere atto della ne- lurica, la scoperchiatura di cessità di riaprire il discorso e concessioni idriche notevolle carte che riguardavano la mente penalizzanti per i molicaptazione e l’utilizzo dell’ac- sani. Purtroppo, ancora oggi qua molisana. Quella inizia- gli amministratori di Palazzo tiva ebbe l’effetto di muovere Vitale non si rendono conto finanche i pezzi grossi dei Pa- dell’entità del danno che lalazzi romani che in cambio sciano correre, dell’impoveridell’acqua alla Campania, alla mento progressivo delle Puglia e all’Abruzzo, si dis- risorse idriche, della insolenza sero pronti ad assecondare le con cui la questione viene glisrichieste molisane in materia sata dalle parti in causa. Un di viabilità (l’autostrada del governo meno imberbe, ineMolise) e il sistema della mo- sperto e tremebondo, anbilità in generale. Quell’ini- drebbe lancia in resta a ziativa in sostanza sanciva la discutere una revisione delle

concessioni e, se necessario, a paventare, la chiusura dei rubinetti che forniscono acqua (gratis o semigratis) alla Campania, alla Puglia e all’Abruzzo. L’assessore Di Stefano è durato poco in giunta, il tempo necessario per leggere e rileggere il contratto per l’utilizzo dell’acqua dell’invaso d’Occhito e quello della derivazione dell’acqua del Liscione e tanti altri punti oscuri. Che chiunque si accorgerebbe andando a leggere e rileggere quei documenti. Le vicende politiche hanno fatto sì che la rivendicazione non fosse portata a termine e chi è venuto dopo di lui s’è guardato bene dal riproporla. Ciò nonostante avevamo e continuiamo ad avere fiducia nell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pier Paolo Nagni. Dardo

“Regione, tira fuori i 26 milioni”

TERMOLI. Trasferire subito i 26milioni 800mila euro stanziati dallo Stato all’Agenzia per la ricostruzione oppure i sindaci si dicono pronti ad azioni eclatanti. È l’ultimatum lanciato dai primi cittadini dei paesi dell’area del cratere sismico alla Regione Molise. Sotto la lente è andata a finire la questione relativa alla liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori al momento fermi al mese di maggio 2015. In particolare, i sindaci hanno messo in evidenza quanto la mancata corresponsione dei finanziamenti all’Agenzia per la ricostruzione determinerebbe il blocco dei lavori e della ricostruzione, una cosa decisamente lesiva per le comunità che esporrebbe le singole amministrazioni comunali ad azioni legali che, peraltro, sono state già mosse dalle imprese cre-

Dopo la protesta dell’Acem, per il mancato pagamento delle imprese per i lavori di ricostruzione post sisma, ora intervengono anche i sindaci dell’area cratere ditrici. Nella nota redatta al termine dell’incontro che si è tenuto a Ripabottoni, i sindaci sono tornati a sottolineare la necessità di individuare la soluzione, definitiva e utile, per consentire l’adeguata presenza di personale da impiegare presso i singoli Comuni nell’ambito della ricostruzione, quantomeno fino alla data del 31 dicembre 2018. La mancanza di risposte attraverso atti concreti dell’ente regionale, determinerebbe l’impossibilità di procedere nel percorso della ricostruzione. Una possibilità, questa, che i sindaci non si sentono di addebitarsi.


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7 febbraio 2016

Protocollo d’intesa tra il ministero dell’Istruzione e l’Ordine nazionale dei giornalisti Hanno di che compiacersi della loro funzione in senso al consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Enzo Cimino, Pietro Eremita e Cosimo Santimone, soprattutto della loro azione di stimolo all’interno della categoria, nel Molise, per creare rapporti e sinergie virtuosi con la società civile e con le giovani generazioni. Per questo sono certamente soddisfatti di aver potuto diramare il comunicato in cui danno notizia del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e l’Ordine nazionale dei giornalisti sul condiviso presupposto che l’informazione, come strumento di formazione, possa aiutare a comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici , scientifici e culturali. Su questa base, Ministero ed Ordine nazionale hanno allestito un progetto di formazione civica per realizzare nella scuola, tra gli studenti, la diffusione di una corretta cultura dell’informazione e il giusto utilizzo dei mezzi di comunicazione. Finalmente, è il caso di dire. Finalmente istruzione e informazione si associano in un progetto di elevazione e qualificazione culturale e conoscitiva dei giovani, attraverso l’intesa con gli Uffici scolastici regionali e le singole scuole. L’obiettivo, ripetiamo, è offrire agli studenti un’opportunità formativa di alto e qualificato profilo e competenze spendibili nel mercato del lavoro. Per Cimino, Eremita e Santimoni c’è da essere portavoce particolarmente soddisfatti dinanzi alla possibilità che anche nel Molise, sull’abbrivo del protocollo d’intesa tra Miur e Odg, la Scuola e l’Ordine regionali diano vita e sostanza al processo di formazione/informazione nei giovani studenti, per affinare le modalità di scrittura rapportandosi al modello giornalistico che utilizza titoli coerenti con i contenuti, linearità espositiva, periodi brevi, uso moderato degli avverbi e degli aggettivi, accurata selezione del verbo come mo-

l’intervento

Dai consiglieri nazionali Cimino, Eremita e Santimone soddisfazione ma anche critiche al processo di formazione/informazione tra la Scuola e l’Ordine regionale dei giornalisti

tore dell’azione, capacità descrittiva improntata alla conoscenza e alla curiosità, ampio spazio all’intuizione, struttura dei titoli, capacità di sintesi, semplicità di linguaggio, uso

della punteggiatura tale da rendere più comprensibili i significati e armoniosa la sonorità del periodo. La loro soddisfazione e il loro punto di vista, nonché la loro percepibile “in-

soddisfazione” tra le righe, per come l’Ordine regionale abbia accolto e intenda dare corso all’intesa, sono riscontrabili dalla lettura attenta del comunicato da loro sottoscritto. Eccolo nella versione integrale. “La delegazione dei consiglieri nazionali del Molise esprime massima soddisfazione per la destinazione di 1000 euro all’Ordine dei Giornalisti del Molise, per l’espletamento della convenzione Miur. Una erogazione deliberata dall’esecutivo del Nazionale a novembre, e ratificata la settimana scorsa dal Consiglio nazionale. Il Molise ottiene quindi le stesse somme delle altre Regioni, indipendentemente dal numero di scuole aderenti, dalla natura dei tutor e dell’insegnamento che si intende impartire. A tal riguardo si ribadisce

Informazione, salta l’autonomia? “Col doppio emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera, nell’ambito del provvedimento cosiddetto “mille proroghe”, è stata prevista la permanenza in carica dei componenti dei Consigli nazionale e regionali degli Ordini dei giornalisti sino al 31 dicembre 2016”. Dunque, affermano i consiglieri nazionali Enzo Ciminoe Cosimo Santimone, “con molta probabilità, si tornerà alle urne a gennaio 2017”. “Mai come in questo momento il Molise rischia di perdere la sua autonomia, con ripercussioni gravissime che andrebbero a incidere non solo sulla rappresentanza in seno al Consiglio nazionale a Roma ma anche su un ordine regionale esiguo come quello molisano. Il Molise deve mantenere la sua rappre-

sentanza sia tra i professionisti che tra i pubblicisti, per questo lanciamo un accorato appello ai rappresentanti parlamentari molisani affinché condividano con noi questa battaglia. E ringraziamo sin da ora il senatore Ulisse di Giacomo il quale è pronto a presentare un emendamento per salvaguardare l’autonomia regionale. Lotteremo per una riforma che comunque sia in grado di dare voce a tutti i colleghi e soprattutto ci impegneremo perché dal Molise parta un virtuoso esempio: quello di lavorare per l’unità della categoria e di coinvolgere sempre più giovani colleghi evitando di occupare poltrone a caso (senza magari nemmeno avere gli strumenti per farlo) per puro sentimento di vanità”.

che la convenzione Miur – Ordine è frutto del Consiglio Nazionale dell’Ordine e messa in pratica dagli Ordini regionali con i rispettivi Uffici scolastici regionali che hanno inteso recepirla. Tuttavia, i consiglieri nazionali dell’Ordine del Molise si augurano che detti fondi aumentino nei prossimi anni, che se ne faccia buon uso, ed al tempo stesso si augurano maggiore coinvolgimento e collaborazione, visto e considerato che l’Ordine del Molise ha inteso agire in autonomia. Nel rileggere la convenzione piace sottolineare che non c’è distinzione alcuna tra professionisti e pubblicisti per la loro individuazione, così come non si fa cenno alcuno alla esclusione dal ruolo di tutor dei docenti scolastici, ancorché giornalisti”. Pesa, incarta e porta a casa. Quel richiamo ad un loro mancato coinvolgimento e a una loro mancata collaborazione la dice lunga quale sia il rapporto tra i giornalisti molisani, nello stesso Ordine regionale e i riflessi che tutto ciò sta generando nella qualità dell’informazione locale. Ancora più abrasivi agli atteggiamenti di autonomia paiono il richiamo alla parità tra giornalisti professionisti e pubblicisti, e la considerazione sulla scelta dei tutor. Beghe professionali, che contraddicono la nobiltà della missione dell’istruzione e della informazione come concepita nel Protocollo d’intesa tra il Miur e l’Ordine nazionale dei giornalisti. Ma bisogna impastare con la farina che si ha.

Il Molise meta enogastronomica scelta dagli irlandesi

In un contesto di crisi dove i giovani sono disorientati e le aziende falliscono, un esempio di successo imprenditoriale ci viene dato da due molisani, Maurizio Mastrangelo e Marco Giannantonio che, nel 2005 partono per l’Irlanda e lì, certi della loro idea, tenaci ed entusiasti, creano quella che poi sarebbe diventata una delle aziende italiane in Irlanda più premiate per qualità e innovazione: la Flavour of Italy. Dopo alcuni mesi di attività di esportazione di prodotti tipici molisani, Marco e Maurizio intuiscono la grande passione degli irlandesi per la preparazione e le caratteristiche del cibo italiano e così decidono di aprire una scuola italiana di cucina ed un ristorante, Pinocchio, con sede nel quartiere di Ranelagh a Dublino. Con la sempre maggiore richiesta e il

grande desiderio degli irlandesi di visitare l’Italia, i due imprenditori molisani avviano un tour operator organizzando viaggi ed itinerari enogastronomici . Oggi 6 febbraio , con l’arrivo di un gruppo di 20 irlandesi nel Molise, la Flavour of Italy inaugura il nuovo pacchetto 2016 che prevede tappe in molte regioni italiane. Il tour molisano è ricco di iniziative: si parte con la degustazione di vini ed olio a Monteroduni; visita di Campobasso e incontro con produttori del territorio: aziende enogastronomiche, vitivinicole, caseifici, agriturismi. Domenica sarà inoltre, per il

gruppo irlandese, l’occasione per assistere alla mascherata di Ripalimosani, iniziativa in collaborazione con l’amministrazione comunale guidata dal dinamico sindaco Michele Di Bartolomeo. In serata, cena e spettacolo musicale con la presenza dell’orchestra a plettro del Circolo Musicale Mascagni diretta dal maestro Tonino Di Lauro, presso il convento Celestino V di Ripalimosani. Il legame culturale tra l’Irlanda ed il Molise è iniziato nel 2005 e culminerà quest’anno con la 1° edizione del Concorso internazionale di composizione intitolato all’artista di origine ripese “Nino Iammarino” e l’esibizione dei vincitori nell’ambito di una rassegna musicale organizzata dalla Flavour of Italy nella capitale Irlandese, Dublino.


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5 7 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Giù le mani dalla Corte d’Appello” Incontro presso l’Ordine dei Giornalisti per fare il punto sulla protesta contro il decreto del Governo Tre ore di dibattito e proposte, una quarantina gli esponenti di istituzioni e organismi nell’affollata riunione svoltasi nella sede dell’Ordine dei giornalisti del Molise. Il Presidente Antonio Lupo ha comunicato che l’Ordine, su proposta dei soggetti aderenti, è stato prescelto come sede simbolica e operativa delle iniziative che mirano a evitare la chiusura della Corte d’Appello del Molise e il suo accorpamento ad altra sede. I parlamentari Roberto Ruta, Laura Venittelli e l’europarlamentare Aldo Patriciello hanno fornito il loro contributo sul piano delle attività istituzionali in atto e sulle future iniziative. E così anche gli altri partecipanti, quali ad esempio gli avvocati Demetrio Rivellino e Marciano Moscardino, Presidenti degli Ordini forensi di Campobasso e Isernia. Ex consiglieri regionali, come Franco Mancini e il Presidente dell’Associazione Gasperino Di Lisa, hanno ricordato le vecchie battaglie nel segno dell’autonomia, della Regione e dell’Università. il Presidente del consiglio regionale Vincenzo Cotugno ha annun-

C’è anche il Consiglio comunale di Campobasso

ciato che preto indirà una conferenza stampa per illustrare le iniziative delle associazioni molisane all’estero, molte delle quali hanno aderito al Comitato con ufficiale informativa al Consiglio regionale. Il Presidente del Comitato unitario per la Provincia di Isernia Gianpaolo Canè e le rappre-

la lettera

sentanti delle asso azioni dei consumatori hanno evidenziato lo stato dell’arte con riferimento alla raccolta di firme in atto già da qualche mese. Il Presidente dell’Associazione Magistrati, Vincenzo Di Giacomo, ha concluso i lavori illustrando le ultime iniziative degli ordini forensi di Abruzzo e

Campania, in merito a un eventuale allargamento della circoscrizione molisana della Corte d’Appello. Il 19 febbraio, alle ore 21, al teatro Savoia di Campobasso si svolgerà il concerto del Gruppo Il Tratturo, che potrà essere seguito anche in diretta streaming su www.questaterradevevivere.it

I soliti nomi in politica

Caro Direttore, e’ difficile parlare di un Molise normale , quando le notizie di questa settimana riportano, se ve ne fosse bisogno, ad uno stato pre-industriale una regione che aveva altri bisogni, essendo votata all’agricoltura e turismo. Poi, c’e’ da sottolineare le peculiarita’ negative che molti cittadino molisani hanno avuto modo di apprezzare. Ad esempio la situazione idrica nel basso molise.Che dire. Con la diga enorme del liscione assistiamo ad una citta’ come termoli che ha avuto bisogno delle autobotti -non molisane!!!!!- per avere forniture di acqua. Quando le regioni limitrofe, abbastanza gratuitamente succhiano la nostra bella acqua. Ricordo a tutti che la questione acqua alla Campania risale al 1963 con l’on.Colitto. Ma quello che piu’ mi ha scombussolato non e’ stata la nomina di Veneziale e domani Fanelli ma le dichiarazioni dei consiglieri che andro’ a nominare e dello stesso Veneziale -nome molto noto e conseguenziale-. Veneziale ha dichiarato. “Costruiamo la prospettiva” , area di crisi e fondi UE il

“Gentilissimo direttore, a margine dell’incontro per l’istituzione della sede centrale del Comitato tenuto presso l’Ordine dei giornalisti del Molise, avvenuto ieri mattina a Campobasso, in qualità di presidente del Consiglio Comunale della Città di Campobasso desidero comunicare che l’amministrazione porrà in essere tutte le iniziative utili a sostenere la battaglia per salvaguardare la Corte d’Appello; invito i lettori e i cittadini campobassani a firmare, presso la segreteria della presidenza a Palazzo S. Giorgio, la petizione popolare che accompagnerà le attività del Comitato e delle Istituzioni coinvolte; ricordo che la paventata soppressione della Corte di Appello non riguarda solo il settore della giustizia ma tutti i cittadini molisani, e laddove essa dovesse essere attuata la nostra regione sarebbe fortemente colpita sotto il profilo della rappresentatività delle istituzioni sul territorio e gravemente impoverita sotto il profilo socio economico. La ringrazio per l’attenzione dedicatami e porgo i miei più cordiali saluti”.

Patriciello “I giovani nuovi protagonisti dell’Europa”

peggio e’ passato ed infine, per me, “spero che fra due anni i molisani giudicheranno quanto il mio emolumento (sic!!!) sia stato guadagnato”“ Vedremo: Ma c’e’ ancora Di Pietro figlio che prosa:”e’ uomo dai solidi valori e dalle mani pulite che sapra’ dare nuovo slancio al grande lavoro dei presidente frattura”“ e continua: “convinti che sara’ un nome all’altezza di tutta la maggioranza”“ che significa? Non mi viene alcuna idea.Solo mi fa tornare indietro di circa un secolo con “l’uomo della provvidenza”“ Poi se-

guono le congratulazioni di turno.Evviva Evviva. Spero che quello che si vede nella sfera di cristallo si avveri per il nostro molise,ma le dichiarazioni programmatiche di turno non sempre si avverano: Come non si e’ avverato il pensiero dei nostri Padri costituenti che certamente non volevano che le regioni fossero quelle attuali, non le avrebbero messe nella Costituzione e forse, avrebbero fatto bene dando priorita’ ai Comuni, ma questa e’ solo storia.Un saluto. AA

Sono sempre stato tra coloro che credono che parlare di Europa ai ragazzi sia il miglior investimento sul futuro che la politica possa fare. I giovani europei costituiscono una generazione che vive in un contesto di grandi cambiamenti: è fondamentale far comprendere loro che le istituzioni europee non sono un’entità astratta e lontana ma piuttosto un’opportunità reale e concreta”. Così Aldo Patriciello, eurodeputato molisano e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia al Parlamento europeo, alla vigilia della presentazione a Campobasso del progetto “Euroscola”, l’iniziativa che Parlamento europeo promuove da alcuni anni con lo scopo di fare incontrare studenti dei diversi Paesi dell’Unione per discutere tra loro delle speranze e dei progetti per l’Europa del futuro. I ragazzi dell’Istutito “S. Pertini”, saranno dunque ospitati nella sede di Strasburgo, dove trascorreranno una vera e propria giornata da deputati europei, confrontandosi in gruppi di lavoro, affrontando temi importanti per il futuro dell’Unione


INFO: 339.2733334 - 334.2739180


Campobasso

7 7 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Fondovalle Tappino, subito gli interventi” Il consiglio comunale di Pietracatella richiama l’attenzione sulla storica frana PIETRACATELLA. Il consiglio comunale di Pietracatella ha approvato all’unanimità una mozione che impegna Anas e tutti gli enti interessanti a risolvere la questione della sistemazione della statale 645 CampobassoFoggia. Antonio Tomassone, capogruppo di minoranza, fa presente che altri comuni hanno

fatto lo stesso: “D’accordo con gli altri amministratori che hanno condiviso un percorso insieme manderemo tutte le delibere all’ANAS e siamo fiduciosi che Regione e altri enti ci saranno accanto con atti e fatti concreti. Bloccare il fronte franoso a monte costa molto, lo sappiamo, ma ci aspettiamo un primo passo

subito dall’ente proprietario del tragitto. Questa la strada maestra da seguire anche per la messa in sicurezza delle abitazioni a monte della frana. L’Anas, oltre al tavolo istituito, comprenda che solo con una mobilitazione unitaria, convinta e forte per chiedere risorse a Roma si potrà ridare speranza”.

Il Fortore, dunque, si mobilita su una questione che appare di primaria importanza e per troppo tempo dimenticata. L’opera farà parte delle lista degli interventi proposti dalla Regione per il Patto per il Sud, voluto dal Governo Renzi. “Ora – conclude Tomassone – se è comprensibile che nuove arterie non potevano

più realizzarsi in una situazione con forti riduzioni di risorse, deve essere chiaro che a questo sacrificio deve corrispondere almeno la messa in sicurezza dell’esistente. Su quella statale si rischia la vita, dunque va sistemata definitivamente! L’Anas si attivi, la Regione e gli altri enti aiutino”.

Ammanco in una società, torna in carcere

Dopo la sentenza della Cassazione, l’uomo dovrà scontare tre anni di reclusione CAMPOBASSO. La Polizia di Stato di Campobasso ha tratto in arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Campobasso, M.V., classe 1975, responsabile dei reati di peculato aggravato e calunnia. Il predetto, dovrà scontare una pena residua di anni 3, mesi 10 e giorni 6 di reclusione, oltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante la pena. Già nel 2009, la Squadra Mobile aveva condotto indagini a carico di un titolare di istituto di vigilanza il quale, incaricato della vigilanza e custodia di denaro dei clienti

presso il caveau dell’Istituto, si appropriava illegittimamente di oltre 5 milioni di euro che deteneva in ragione della funzione svolta. A seguito dell’ammanco, accusava, pur sapendoli innocenti, alcuni suoi dipendenti della sottrazione del denaro. Le indagini permisero di ricostruire l’intera vicenda, mettendo in luce la particolare personalità dell’uomo che, con astuta meticolosità, prima fece sparire il denaro, poi sottoscrisse una denuncia falsa per simulare un reato ed ottenere benefici economici, incolpò successivamente due persone dell’avvenuta sottrazione e decise, infine, di confessare rilasciando, però, dichiarazioni generiche e

contraddittorie proprio nella parte in cui esse dovevano far luce sulla destinazione del denaro sottratto. Provvide, altresì, ad ordinare la distruzione delle registrazioni della sala conta al fine di eliminare le prove di reato e, imperterrito, continuò nella condotta di appropriazione anche dopo l’intervento degli ispettori bancari. Una personalità definita allora dal Giudice Falcione “scaltra” e “professionalmente orientata verso il crimine” Il condannato aveva già scontato la pena di anni 1, mesi 1 e giorni 24 di custodia cautelare in carcere. La sentenza a suo carico è diventata definitiva il 26 gennaio u.s..

Safer Internet Day 2016 La Polizia di Stato ed il Ministero dell’Istruzione Università e della Ricerca con Una vita da social il 9 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del cyberbullismo Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si terrà il 9 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole delle province di Campobasso e Isernia. L’evento, che quest’anno avrà come slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”, si svolgerà – in contemporanea - nelle scuole di 100

capoluoghi di provincia italiani. In tale occasione, gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni incontreranno oltre 60mila ragazzi. Una vita da social è un progetto sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il MIUR, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.

L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook, unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti. Nel 2015 in Molise sono state 10 le persone denunciate per reati connessi alla pedofilia online così suddivisi: nr. 1 per produzione di materiale pedopornografico; nr. 1 per detenzione di materiale pedopornografico, nr. 7 per divulgazione/diffusione a mezzo chat e spazi web di materiale pedopornografico e nr. 1 per adescamento di minore a mezzo social network. Sono stati trattati 6 casi di

Si masturba davanti la scuola, denunciato Un trentenne di Cercemaggiore fermato dai Carabinieri per atti osceni CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno deferito un trentenne di Cercemaggiore ritenuto responsabile di atti osceni. L’uomo a bordo della propria autovettura, non molto distante da un istituto scolastico, ha atteso che una studentessa minorenne intenta a rientrare a casa fosse nei pressi del suo autoveicolo per avvicinarla e, rimanendo nell’abitacolo con i pantaloni abbassati, toccandosi

i genitali, l’ha “invitata” a partecipare a quell’atto. La ragazzina si è subito allontanata ed ha poco dopo incontrato il genitore che stava andando a prenderla, gli ha descritto l’accaduto e il tipo di veicolo sul quale l’uomo si era allontanato. Immediata la richiesta di intervento ai Carabinieri da parte del padre che si è messo alla ricerca dell’utilitaria. Individuato in veicolo immediato è stato l’arrivo dei Carabinieri del Nucleo

Radiomobile già in zona. Fermato dai Carabinieri l’autore degli atti osceni è stato accompagnato presso il Comando Compagnia dove, dopo gli accertamenti e le formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà; nei suoi confronti è stata altresì avanzata richiesta per l’emissione del foglio di via obbligatorio in modo da scongiurare il ritorno in Campobasso ed il ripetersi di simili atti.

reati attinenti alla pedopornografia online, sono stati monitorati 402 siti web, in 47 dei quali sono stati rilevati contenuti illeciti riguardanti immagini pedopornografiche e 43 di essi sono stati inseriti in black list. Sono state eseguite altresì 5 perquisizioni che hanno portato al sequestro di 136 Gbyte di materiale. Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai

pericoli del web. Dall’inizio dell’anno scolastico in corso, la Polizia Postale e delle Comunicazioni del Molise ha avuto incontri a tal fine in 15 Scuole Secondarie di I e II grado della Regione, coinvolgendo circa 1300 studenti. La Polizia di Stato è presente anche sulla Rete con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android”.



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Isernia

7 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Isernia merita ben altro” Il movimento “Noi con Salvini” punta al cambiamento dopo la parentesi del sindaco Brasiello ISERNIA. Conferenza stampa di “Noi con Salvini-Molise” con il coordinatore regionale Luigi Mazzuto che ha ptresentato il coordinamento cittadino di Isernia. “Costruiamo insieme una proposta per Isernia”, l’invito rivolto alla cittadinanza e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una Città che vuole rilanciarsi dopo le fasi nefaste degli ultimi anni, segnate da un centro-sinistra che ha messo in mostra tutta la sua incapacità di proposta prima e di gestione dopo, con la complicità dei trasfughi del centrodestra. “Priorità all’ascolto e al confronto con la parte sana della società, i cittadini” il chiodo fisso

dei salviniani “e saranno le linee guida per il futuro che il nascente coordinamento locale ha sicuramente raccolto e fatte proprie”, confida il coordinatore regionale.

Questi ed altri spunti saranno trattati nell’incontro di sabato con l’invito alla partecipazione esteso alla stampa ed a tutti coloro che, se possono, vogliono dare un con-

tributo diretto non solo di idee. E’ giunta l’ora di non delegare più al buio ma di scendere in campo in prima persona. il coordinatore di “Noi con Salvini”, Luigi Mazzuto, si pone in linea con quanto avviene in ambito nazionale, dove esiste già un tavolo politico che vede coinvolte le compagini di centrodestra. Per il momento, ha voluto però specificare Luigi Mazzuto, “si tratta di un primissimo incontro interlocutorio, dal momento che noi non abbiamo alcuna fretta di partorire un nome, mentre preferiamo effettuare una seria valutazione per individuare una figura che possa dare delle risposte con-

crete alle tante problematiche di Isernia”. Più che sui nomi, ha aggiunto il coordinatore del gruppo salviniano, “riteniamo prioritario concentrarci sui contenuti, sulle idee e sui programmi, ed è su questi aspetti che vogliamo certezze”. Per quanto riguarda l’ipotesi primarie, Mazzuto non si dice favorevole: “Ritengo che per le Amministrative sia un percorso troppo farraginoso. E tra l’altro è stato dimostrato che le primarie non funzionano. Un esempio ne è la vicenda dell’ex sindaco Brasiello, che pure era stato individuato attraverso tale sistema”.

Paesaggio e Turismo: investire nell’accoglienza La Scuola Fermi-Mattei di Isernia lancia il Manifesto dell’innovazione L’I.S.I.S. Fermi-Mattei di Isernia lancia la sfida della valorizzazione e promozione turistica del territorio molisano. Lo fa attraverso proposte concrete contenute nel documento redatto dalla docente Marialuisa Angelone, promotrice del convegno sul tema “Paesaggio e Turismo” tenuto lo scorso 4 Febbraio all’Auditorium Nunziatella di Isernia. “Il Paesaggio è un bene culturale, sintesi tra risorse naturali ed umane che rendono il luogo unico. Il nostro Paese è profondamente plasmato dalla storia; enormi varietà ambientali hanno accolto armonicamente vicende storiche tra le più ricche per civiltà e cultura, modellando una pluralità di paesaggi di pregio che, dagli anni 50 ai nostri giorni, hanno subito profonde ferite dall’abusivismo e/o non corrette politiche di programmazione e gestione del territorio. Tuttavia pezzi d’Italia, come il nostro Molise, conservano quasi indenni il patrimonio paesaggistico/ambientale e dunque culturale, ereditato dal passato, dove la “modernità” non ha a trovato spazi e il tempo si è fermato agli albori dei fenomeni migratori che hanno interessato particolarmente le aree interne, generando gradualmente la desertificazione degli antichi borghi, scrigno di storia dell’umanità. Oggi è questa la nostra forza! Il paesaggio molisano è ricco e vario, non mancano eccellenze, territori: di alto di pregio ambientale quali Parchi naturali (PNALM), riserve UNESCO (Colle Meluccio, Colle di Mezzo) , Giar-

dino della flora appenninica di Capracotta; di alto pregio scientifico quali : il Paleolitico e diversi siti del neolitico; di particolare interesse archeologico, come i centri sanniti, tra cui Pietrabbondante; l’Abbazia medievale benedettina di S.Vincenzo al Volturno; di alto valore culturale : l’Associazione Culturale Circolo della Zampogna - ONG accreditata UNESCO come consulente per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale , ancora, la fonderia Marinelli di Agnone “patrimonio dell’umanità” UNESCO; di particolare pregio per l’autenticità: i numerosi borghi medievali di cui alcuni oggi appartenenti alla rete dei BORGHI AUTENTICI d’ITALIA ( BAI) come Capracotta, Castel del Giudice , Macchiagodena, Pescopennataro, Pizzone in provincia di Isernia, ed altro ancora che costituiscono un patrimonio storico, culturale, religioso, turistico e ambientale come i tratturi, candidati al riconoscimento UNESCO, per il settore molisano, dal maggio 2015. La scuola Fermi Mattei prende atto delle potenzialità turistiche, quindi economiche, di un territorio che tuttavia va guidato ed accompagnato verso la cultura dell’accoglienza; nello stesso tempo è consapevole che nuove forme di turismo esigente, perlopiù attivo, si stanno affacciando sul mercato, richiedendo la fruizione di un buon paesaggio che generi benessere, e che solo specializzazione e multidisciplinarità potranno soddisfare

tali bisogni. Il nuovo target di turista è sempre più desideroso di estetica, di essere protagonista, di vivere emozioni e sempre più spesso, in varie forme, di vivere un ritorno al passato in chiave moderna, con l’ausilio di tecnologie innovative. Le figure professionali che si affacceranno sul mercato turistico dovranno quindi avere un nuovo carattere, creativo, innovativo, pluridisciplinare, per appagare un’ utenza esigente a cui offrire originali forme di fruizione delle risorse locali ( naturali ed antropiche) e, al contempo, essere competitive in termini di accoglienza ed appeal. L’ISIS Fermi – Mattei, ritiene di poter rispondere a queste sfide emergenti, avendo punti di forza nella presenza di indirizzi di studi tecnici in ambito tecnologico, economico e turistico, che consentiranno di utilizzare sinergicamente i saperi e finalizzarli ad una progettualità nel settore,

con ricaduta sia interna alla scuola, in termini formativi, che sul territorio a cui verranno destinati i progetti medesimi, come già ci si è avviati a fare con il progetto “Sentieri di Capracotta”. In tale ottica la scuola assolve ad un ruolo centrale, concorrendo proficuamente al nascere di nuove opportunità di lavoro, stimolando e partecipando allo sviluppo turistico ed economico del nostro territorio. Si tratta di mettersi in gioco e nella considerazione che il turismo si nutre di complesse strutture comunicative e tecnologiche, la scuola presterà particolare attenzione al potenziamento delle competenze comunicative: verbale, scritta, grafica, multimediale, in lingua madre e nelle lingue più diffuse. Il Fermi Mattei sa bene che il paesaggio, per giungere al potenziale turista, va oltre che organizzato, comunicato e questa sarà la mission dell’istituto.”

Premio letterario “Il paese più pulito” Rocchetta a Volturno: il comune sensibilizza i giovani al rispetto dell’ambiente ROCCHETTA AL VOLTURONO. L’amministrazione comunale di Rocchetta a Volturno sensibilizza i giovani al rispetto ambientale. E’ questo l’obiettivo del premio letterario “Il Paese più pulito”. Al premio potranno partecipare gli studenti residenti nel

comune di Rocchetta a Volturno e frequentanti la scuola primaria e secondaria di ogni grado con elaborati inediti in lingua italiana. L’obiettivo è quello di far realizzare ai giovani lo spot “ecologico” che il comune inserirà nella cartellonistica presente sul

territorio comunale per indicare la presenza di cassonetti della spazzatura e nelle aree di divieto abbandono rifiuti. L’elaborato dovrà consistere in una frase / slogan originale ed inedito al massimo di 80 caratteri che sensibilizzi il lettore sulla problematica dell’ab-

bandono indiscriminato dei rifiuti. Per partecipare sarà necessario compilare per intero la scheda di partecipazione al concorso scaricabile dal sito web del comune di Rocchetta a Volturno (www.comune.rocchettaavolturno.is.it). ed inviare gli elabo-

rati all’indirizzo mail comune.rocchetta@virgilio.it .Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è fissato al 31 marzo 2016. Una giuria di esperti del settore della comunicazione e non solo assegnerà i premi ai primi classificati.



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Termoli

7 febbraio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Ora l’acquedotto centrale” I cittadini di Termoli tornano a sollecitare la Regione sulla realizzazione dell’opera idrica CAMPOBASSO. La recente situazione dell’emergenza idrica nel Basso Molise ha aperto una pericolosa falla nel sistema di controllo della nostra acqua, esponendo a rischi concreti e preoccupanti la salute dei cittadini molisani. Eventi che non possono essere trascurati o trattati con superficialità, ma che anzi devono essere approfonditi per chiarire i troppi dubbi sul ciclo di verifica di potabilità dell’acqua, per evitare che in futuro simili accadimenti si possano ripetere. Una situazione di cui le uniche vittime sono ancora una volta i cittadini molisani, colpiti in un bene primario e fondamentale come l’acqua, con la popolazione del Basso Molise che oramai convive da anni con questa difficile problematica. L’occasione, quindi, ci permette di chiedere lumi al Governo regionale sulla realizzazione del-

l’Acquedotto Molisano Centrale, progettato con l’intento di garantire acqua potabile direttamente dalle sorgenti matesine agli undici Comuni della fascia costiera, per inciso Guardialfiera, Larino, San Martino in Pensilis, Ururi, Portocannone, Campomarino, Termoli, San Giacomo degli Schiavoni, Guglionesi, Petacciato e Montenero di Bisaccia, che oggi usufruiscono dell’acqua potabilizzata della Diga di Ponte Liscione. Un intervento strutturale importante messo in campo dalle precedenti amministrazione regionali, concepito per realizzare e portare a compimento un complesso e generale programma di ammodernamento e miglioramento dell’intera rete idrica molisana, che non solo, una volta finalmente realizzato, porterà direttamente in tutte le case dei cittadini del Basso Molise acqua di

sorgente con il sistema a caduta, ma consentirà di liberare le risorse idriche della diga del Liscione per impegnarle nei consumi industriali e in quelli dell’irrigazione agricola di tutta la piana di Larino e Termoli. Opera compresa fra gli interventi di cui alla legge obiettivo n. 443/01e il cui progetto è stato approvato in maniera definitiva con delibera CIPE n. 110 del 29 marzo 2006 per l’importo di euro 92.960.000, finanziamento ottenuto dalla precedente amministrazione regionale di Centrodestra; quadro economico che è stato rideterminato a seguito di gara d’appalto con importo complessivo pari ad € 83.269.373,31. Un’opera la cui progettazione esecutiva e la seguente esecuzione dei lavori sono state appaltate e aggiudicate, ma che a oggi risulta essere completamente

bloccata per mere questioni burocratiche, a grave pregiudizio dei cittadini che invece hanno bisogno impellente di veder completati i lavori. Il 29 settembre 2014 si è tenuta la Conferenza di Servizi incentrata, principalmente, sull’acquisizione degli ultimi pareri necessari all’approvazione della variante al progetto originario, alla quale sarebbe dovuto seguire il previsto passaggio al CIPE e, successivamente alla Corte dei Conti, ma ad oggi la situazione è ancora in empasse e di conseguenza i lavori bloccati. Come centrodestra abbiamo già in precedenza interrogato il Governo regionale per avere chiarimenti in merito, ottenendo in risposta una relazione tecnica illustrata dall’Assessore Nagni che non contemplava la tempistica finale di realizzazione dell’opera. Era il giugno 2015, da allora non

si è mosso niente, a parte una nota inviata il 15 luglio 2015 al CIPE che non ha sortito risultati e un incontro a settembre dello scorso anno con il Ministro per le Infrastrutture, Graziano Del Rio, dal quale il Governo regionale ha ottenuta una laconica promessa di “interessarsi alla questione”. Sono passati quindi altri mesi, e dal CIPE non è arrivato nessun via libera: a oggi quali sono i tempi certi per la realizzazione dell’opera? Quanto ancora dovranno attendere i cittadini del Basso Molise per beneficiare anch’essi dell’acqua di sorgente e non dell’acqua di depurazione? Come il Governo regionale intende muoversi per risolvere il prima possibile la questione e così completare l’Acquedotto Molisano Centrale, opera di importanza strategica per il nostro territorio

Ginecologia perde altri due medici Al San Timoteo, in soccorso specialisti a gettone TERMOLI. Trascorse con un numero di parti in linea con quanto avvenuto nelle prime cinque settimane del 2015 al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Nel dicembre 2015 ne furono 501, appena oltre il limite minimo imposto dal Ministero della Salute. Il trend fa ben sperare, purtroppo però questi risultati vengono raggiunti lottando col coltello tra i denti per sopperire alle carenze in organico, che guarda un po’, sono divenute ancora più gravi a febbraio. Dei cinque ginecologici in reparto più una incaricata a 30 ore per abbattere le liste d’attesa ne sono rimasti sono 4. Si perché due dei medici maschi non ci

sono di fatto più. Uno dei giovani ha vinto un concorso a Foggia e quindi lascerà scoperta la sua casella; uno dei decani, invece, ha chiesto e ottenuto di essere tra-

sferito alla medicina del territorio per ragioni fisiche. Morale della favola ora il dirigente facente funzioni Molinari può davvero contare su un lenzuolino, altro

che coperta corta. Per correre ai ripari, anche considerando le restrizioni sui turni in corsia imposti dall’Unione europea, c’è stato un briefing richiesto dal direttore sanitario Vitale coi colleghi dei reparti di Cardarelli e Veneziale e da lì cominceranno ad arrivare medici a gettone per coprire i turni. Non il massimo, ma l’unica strada per tenere aperto il punto nascita. Una situazione simile vive anche la Pediatria. L’auspicio è che entro pochi mesi saranno banditi i concorsi e si possa rimettere in piedi un organico degno di un reparto che funziona e che garantisce non solo parti, ma anche ginecologia e prevenzione.

Acqua inquinata, ricorso in Cassazione? I disservizi per i rimborsi potrebbero entrare nella lente della Suprema Corte TERMOLI. In caso di disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile, anche se dovuti all’inquinamento prodotto da insediamenti industriali, il risarcimento dei danni patiti dai cittadini che rimangono ‘a secco’ lo deve pagare il gestore dell’acquedotto che si è impegnato alla somministrazione dell’acqua nel contratto di servizio e che deve ricorrere a fonti di approvvigionamento alternative rispetto a quelle usuali, dichiarate fuori legge, senza aspettare che chi ha inquinato appronti misure per affrontare l’emergenza. Lo sottolinea la Prima sezione civile della Cassazione con la sentenza n. 2182 affrontando un tema che, appena pochi giorni fa, ha messo in ginocchio anche i cittadini del basso Molise: i disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile. Sotto la lente della Cassazione,

che ha emesso una sentenza destinata a fare giurisprudenza in materia, c’è andata a finire il ricorso a carico della Eas (Ente acquedotti siciliani in liquidazione), ex gestore della reta idrica di Gela che adesso dovrà pagare 853 euro di risarcimento danni in favore del presidente della Confcommercio di Gela Rocco Pardo per i disservizi patiti nel suo ristorante “nel periodo in cui il Comune di Gela aveva ordinato ai cittadini di astenersi dall’uso potabile dell’acqua in quanto i parametri chimici e i caratteri organolettici erano difformi da quelli previsti dalla legge”. In prima battuta, nel 2007, la società era già stata condannata dal tribunale di Gela che aveva confermato la decisione emessa dal giudice di pace nel settembre 2004. L’ex gestore dell’acque-

dotto ha sostenuto che la colpa del disservizio non era sua ma era derivata dall’attività del polo petrolchimico di Gela. I supremi giudici hanno replicato che la sentenza del tribunale è “meritevole di conferma per aver posto in evidenza, da un lato, l’estra-

neità della raffineria al contratto di somministrazione e, dall’altro, per aver correttamente richiamato il principio secondo cui, ai sensi dell’art. 1218 del codice civile, il debitore, in quanto tenuto a dimostrare di non aver potuto adempiere la prestazione dovuta

per causa a lui non imputabile, non può limitarsi a eccepire la semplice difficoltà della prestazione dovuta o il fatto ostativo del terzo, ma deve provare di aver impiegato la necessaria diligenza per rimuovere gli ostacoli frapposti all’esatto adempimento”.


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